Riviera nº 03 del 14/01/2018

Page 1



R

IN BREVE Lo scorso 9 gennaio il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia, scatta l'operazione antindrangheta "Stige" nell'ambito della quale è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di 169 indagati tra Calabria e Germania.

14 GENNAIO - 03

la vetrina

L’EDITORIALE

DEL DIRETTORE

Che il Nord non diventi un capriccio orse se ne sono accorti. Non dico "finalmente" perchè domani se ne saranno già dimenticati. Finite le feste la Calabria è tornata a svuotarsi della sua freschezza e della sua energia migliore. Entrambe, spavalde, hanno preso posto su pullman stracarichi, treni affannati e qualche aereo low cost prenotato con largo anticipo. Li hanno immortalati quei pullman come se fossero la novità dell'anno. Ma i nostri ragazzi li prendono da un po'. E non c'è rabbia esibita nè pianto mal dissimulato di madre in grado di frenare quest'esodo. I nostri ragazzi sono stanchi della retorica sul partire e tornare. La vita è una sola e loro fremono dalla voglia di fare nuove esperienze, conoscere il mondo. Qualcuno non sa neppure dare un nome al bisogno di partire ma sente che è l'unica strada per evadere. Un'evasione che impoverisce il Sud, che continua zitto e muto a ingoiare il rospo. Insopportabile mentre fa spallucce alla sua stessa rovina. Quel suo "non finito" spiattellato da sempre dalle case senza intonaco, da opere che prendono forma solo su carta, ha convinto i nostri ragazzi che qui non si realizza e non ci si realizza. Non hanno nessuna intenzione di vivere la vita dei loro padri, che - a loro dire - si sono "accontentati" per paura, per vigliaccheria, per comodità, e che adesso si ritrovano a convivere con i loro scheletri mai davvero finiti negli armadi. Una vecchiaia da insoddisfatti. Ecco perchè fuggono: per non dover patire la stessa insoddisfazione dei padri. Per non vedere nei propri occhi il riflesso del "non finito", dell'incompiuto. Eppure come, scrive, in un bellissimo articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, Fabio Manenti, dobbiamo tornare. "Creare noi quelle opportunità che latitano più delle mafie, invertire il flusso incanalando verso il basso ciò che abbiamo imparato nei libri, sul campo, appreso nella mentalità. Progettare ciascuno il piano con cui ricompensare la nostra terra con le competenze, le abilità, l’intraprendenza, la voglia, il coraggio, anche di fallire. Copiare il meglio del Nord e incollarlo al Sud, adattandolo e migliorandolo ancora". Il Nord è stato un'opportunità, una via d'uscita, una boccata d'aria fresca, un rimedio d'emergenza. Adesso che non diventi un vizio, anzi, peggio, un capriccio. Aiutiamo i nostri figli a vedere il bello e se non, ci riescono, a crearlo.

F

www.larivieraonline.com

Il genio

Nelle sue “retate” l’alto numero di arrestati corrisponde alla fiamma del flambè che deve calamitare lo sguardo, senza mai trascurare gli ingredienti sapientemente mescolati: una giusta dose di mafia combinata con la casta politica anche e soprattutto di piccolo taglio, si aggiunge un poco di imprenditoria, all’occorrenza una piccolissima dose di massoneria e oplà il piatto è pronto per esser consumato anche da palati sopraffini.

ILARIO AMMENDOLIA Ai miei occhi il dottor Nicola Gratteri è un “genio” e se avrete la pazienza di leggere l’articolo (si fa per dire) constaterete che non c’è sarcasmo nelle mie parole. Se avesse scelto di fare il cuoco sarebbe stato un artista del cibo; personalmente non garantirei molto sul sapore e sulla qualità della sua cucina ma nel presentare al tavolo la pietanza Egli sarebbe stato ineguagliabile. Ama il flambè! In un sala a luce socchiuse presenta il piatto avvolto nella fiamma assolutamente consapevole di quali morbose fantasie si possano accendere con un uso sapiente di luci fiammeggianti e di ombre. Sa dosare magistralmente il “sale”, gli “odori”, “sapori" e persino i “colori”. E quando la sala si illumina l’artista si proietta alla ribalta. Nelle sue “retate” l’alto numero di arrestati corrisponde alla fiamma del flambè che deve calamitare lo sguardo, senza mai trascurare gli ingredienti sapientemente mescolati: una giusta dose di mafia combinata con la casta politica anche e soprattutto di piccolo taglio, si aggiunge un poco di imprenditoria, all’occorrenza una piccolissima dose di massoneria e oplà il piatto è pronto per esser consumato anche da palati sopraffini. Meglio se condito con qualche intercettazione decontestualizzata e opportunamente selezionata. Questa volta il tutto è stato bollito nelle acque dello Stige, fiume infernale, metaforicamente spostato in Calabria per dare il nome ad una operazione con 170 arresti, definita dal dottor Grattri la “più importante negli ultimi 23 anni”. Non ho elementi per giudicare l’operazione “Stige” e non escludo possa trattarsi di un’inchiesta coraggiosa, perfetta, giusta, opportuna e equilibrata. Il tempo solitamente è galantuomo (ma non sempre) e ci dirà la verità. Personalmente mi auguro di non ritrovarci, ancora una volta, con tante vite di innocenti spezzate, tante

attività economiche fallite e con l’immagine della Calabria ancora più seriamente compromessa. Il mio scetticismo non nasce da turbe caratteriali (che ci sono) ma da una riflessione sulle drammatiche esperienze del passato che hanno avuto il suggello della Storia. Tali esperienze ho avuto modo di ricordarle più volte ed eviterò di farlo ancora! Pretendo però, come calabrese, di non essere trattato da ammalato di Alzhaimer e di avere il diritto e il dovere del ricordo. Ce lo avremmo tutti questo dovere anche se spesso preferiamo rimuovere i ricordi per “quieto vivere” e anche per questa ragione la Calabria muore! Ciò premesso dico senza peli sulla lingua che Gratteri non ha creato e non è responsabile di questo sistema forcaiolo, ingiusto, disuguale, sommario che vige in Calabria. Un sistema che opera in spregio alla Costituzione che nella nostra Regione è come la virtù di Bruto: “nome vano”. E a questo punto il passaggio diventa delicato ma è fondamentale capirlo: è il “sistema” che ha creato “Gratteri” e non viceversa. E se non ci fosse stato Lui, altri mille avrebbero avuto l’ambizione di ricoprire il suo posto. La sua genialità è stata quella di capire perfettamente le esigenze delle classi dirigenti in un determinato momento storico, dimostrandosi un genio nello sbaragliare una fitta concorrenza di “politici”, “PM”, prefetti, questori, burocrati nell’interpretare il ruolo. Bisognava assicurare la continuità e la legittimità di uno Stato compromesso fino al collo con la 'ndrangheta e Gratteri l’ha fatto magistralmente arrivando - per queste ragioni oltre l’anticamera del Ministero della Giustizia. In Calabria, bisognava far dimenticare quaranta anni di solida alleanza Stato-ndrangheta; 40 anni in cui lo Stato ha consentito alla 'ndrangheta di uccidere, di sequestrare le persone, di estorcere, di imporre le proprie leggi. Far dimenticare i patti taciti raggiunti con l’operazione Marzano e con il summit di Montalto con cui si delegava alla 'ndrangheta più feroce la gestione dell’ordine pubblico in Calabria. C’era un solo modo di farlo: mettere alla sbarra il popolo calabrese e creare “miti”, “dei” ed “eroi” in grado di legittimare agli occhi degli ingenui l’azione di uno Stato che aveva scelto di sacrificare la Calabria. Lo si è fatto con migliaia di innocenti arrestati, e introducendo nei fatti un triste regime di stato di polizia. S’è fatto un autentico “capolavoro”! Machiavelli ne sarebbe rimasto ammirato. Da questa lunga esperienza viene fuori una Calabria ogni giorno più debole e una 'ndrangheta geneticamente cambiata ma ugualmente forte. Gratteri ha solo recitato il ruolo che gli è stato attribuito con genialità e fantasia. Consapevolmente o meno non saprei dire. Un ruolo concepito nel cuore pulsante del sistema che non batte in Calabria. Da ciò nasce la mia convinzione che bisogna battersi per lo Stato di diritto evitando la lotta a una singola persona che oltre che a essere inutile è anche stupida e fallimentare. L’unico rilievo che mi sentirei di muovere al PM di Catanzaro è quello di lasciar perdere le pose “rivoluzionarie”. Il suo “ruolo” non è nuovo e serve per conservare un sistema che in Calabria è vecchio come il cucco.


14 GENNAIO- 04

R

attualità www.larivieraonline.com

ALTRO CHE ZES

Il porto perde il primato dei container l porto di Gioia Tauro perde il primato della movimentazione dei container in Italia e chiude il 2017 con perdite che si aggirano intorno all'11% rispetto all'anno precedente. Si torna indietro di tanti anni e si ripresenta il rischio, se anche il 2018 continuerà su questo trend, di nuovi licenziamenti. Un dato che preoccupa molti operatori. Le ragioni della debacle si nascondono dietro il conflitto sempre crescente tra i due soci della Med Center Container Terminal: il gruppo Contship Italia e la Msc, oggi unico cliente di Gioia Tauro. Quest'ultima di recente ha tentato di giustificare il calo dei volumi, scesi inesorabilmente nel secondo semestre del 2017, scaricando le responsabilità sul partner Contship Italia e accusandolo di ritardare gli investimenti annunciati da tempo nell'ammodernamento del parco infrastrutture e dei mezzi di movimentazione nel terminal di Gioia Tauro.

I

VITTIMA LA SUOCERA DELL’ASSESSORE TUCCI

SIDERNO

L’assemblea dei sindaci a confronto su LSU/LPU Lunedì sera l’assemblea dei sindaci della Locride si è riunita per discutere le modalità di stabilizzazione dei LSU/LPU alla luce delle nuove norme introdotte il 1º gennaio. Oltre a 25 sindaci del comprensorio, nella sala consiglio erano presenti anche il consigliere regionale Sebi Romeo, il presidente calabrese dell’ANCI Gianluca Callipo, il dirigente regionale Pasquale Capicotto, il dirigente generale del Dipartimento Lavoro

Caulonia: Aggredita per pochi spicci della Regione Calabria Fortunato Varone e il presidente regionale delle autonomie locali Salvatore Lamirata. L’argomento è stato introdotto da Franco Candia e Rosario Rocca, che hanno colto l’occasione per palesare le proprie perplessità in merito. Alla richiesta che la politica si faccia carico della problematica evitando di continuare a scaricare tutte le responsabilità sui primi cittadini, Lamirata Callipo e Romeo hanno spiegato quali sono le difficoltà da affrontare prima che la normativa possa essere rivista in tal senso e hanno anche assicurato massima collaborazione e di fare da intermediari per loro con il governo.«Sono d’accordo sul fatto che il problema sia politico - ha concluso Sebi Romeo. Stiamo lavorando per i diritti da riconoscere per fare uscire questi lavoratori dalla precarietà costi quel che costi».

Il colpevole è stato fermato pochi giorni dopo dai Carabinieri, che hanno accertato che i soldi rubati all’anziana sono stati subito giocati alle slot.

ella mattinata di venerdì 5 gennaio la signora Eleonora Bombardieri, suocera dell’assessore al bilancio Attilio Tucci, stava passeggiando lungo la via Brooklyn di Caulonia Marina quando è stata avvicinata da un uomo vestito di nero che, senza ragione apparente, le ha tirato un pugno in faccia facendole perdere i sensi. L’atto gravissimo, che ha indignato l’intera comunità cauloniese e ha fatto immediatamente scattare la solidarietà nei confronti della anziana donna (che fortuna-

N

tamente se l’è cavata con una prognosi di pochi giorni) e dell’assessore, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che hanno ricostruito la dinamica dell’aggressione risalendo così fino all’identità del colpevole in pochi giorni. È di mercoledì mattina, infatti, la diffusione di un comunicato stampa dei Carabinieri all’interno del quale veniva riportata l’identità dell’uomo e la dinamica del reato. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine il colpevole, identificato nella persona di un rumeno di 39 anni, avrebbe avvicinato la donna con l’intento di rapinarla, azione effettivamente portata a termine dopo averle fatto perdere i sensi. Ironia della sorte, l’atto criminale avrebbe fruttato all’uomo appena 20 euro che, aspetto ancora più sconcertante, appurato attraverso l’acquisizione delle immagini delle telecamere per la sicurezza stradale, sarebbero stati giocati tutti pochi minuti più tardi alle slot machines presenti in una tabaccheria poco distante dal luogo dell’aggressione. Un atto spregevole, portato a temine per una ragione assurda che ha fatto ottenere all’assalitore niente più che un soggiorno alla Casa Circondariale di Locri.



14 GENNAIO - 06

R

copertina www.larivieraonline.com

«

La verità è che si è deciso, a distanza di diversi mesi dall’inizio delle pressioni di chi, come la Regina di Cuori di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, vuole la testa di Alice, di consegnare la mia testa al cerchio magico di questa Regina che, ovviamente, non è un personaggio femminile, come non lo è tutto il mondo forte della politica». È con questa metafora che l’ex assessore Federica Roccisano ha spiegato alla stampa accorsa a Lamezia Terme mercoledì mattina la dinamica della sua estromissione dal Consiglio Regionale della Calabria. Nominata nel 2015 con il rimpasto resosi necessario in seguito all’inchiesta “Erga Omnes”, che obbligò agli arresti domiciliari mezza giunta regionale, la Roccisano nasce come assessore tecnico dalla chiara identità politica, condizione che la mette in una posizione davvero peculiare all’interno della “nuova” giunta regionale targata Mario Oliverio. Con il senno di poi, e sulla base delle dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore di Caulonia nell’ultima settimana, infatti, è venuto fuori come il ruolo della Roccisano sia stato oggetto di un tentativo di strumentalizzazione politica fin dal primo momento, ma anche che la Regina di Cuori di cui sopra non abbia trovato nell’Alice Roccisano terreno fertile a far prosperare il suo cerchio magico. Nonostante i riferimenti non siano mancati, la nostra Federica non ha mai voluto fare esplicitamente il nome del suo tiranno, nemmeno nell’intervista che ci ha rilasciato e che vi riportiamo qui accanto, ma è piuttosto facile intuire che a tenere il fenicottero rosa in mano e a strepitare, paonazzo in volto, “Tagliatele la testa!”, sia stato in questi mesi il capogruppo del PD in Consiglio Regionale Sebi Romeo. In questa favola dai risvolti amari, orientatasi nella tana della Regione Calabria attraverso i consigli sornioni dello Stregatto Nino De Gaetano, Federica ha trovato ad attenderla un mondo solo all’apparenza fatato, in cui quel pungente Brucaliffo che è la stampa regionale non ha fatto altro che stordirla di domande ridondanti, il Cappellaio Matto Maria Teresa Fragomeni, impegnata nella sempiterna ora del tè in compagnia del Leprotto Marzolino Enza Bruno Bossio, le ha assicurato che stava lavorando al meglio e il Bianconiglio Mario Oliverio, che l’ha attirata con il suo programma politico nella propria tana, l’ha solo apparentemente aiutata prima che lo stress lo convincesse ad accondiscendere al pestare di piedi della Regina. Insomma, un pasticcio in salsa PD che lascia a dir poco perplessi, tanto più che ci troviamo ormai a ridosso della campagna elettorale. Dal canto suo, finalmente tornata nel mondo reale, Federica ne ha avute per tutti e per nessuno, facendoci capire di essere stata messa da parte per non essersi voluta piegare ai grandi burattinai di partito senza tuttavia farne mai esplicitamente i nomi. Del Paese delle Meraviglie, in cui ciò che è continuerà a non essere e ciò che non è continuerà a essere, rimarrà adesso per Federica solo un ricordo lontano ma, per capire meglio il suo punto di vista, è forse opportuno lasciarle la parola…

Nel 2015 Federica Roccisano si è affacciata all’interno della tana del Bianconiglio, proprio come Alice nel Paese delle Meraviglie. Affascinata dal meraviglioso mondo della politica regionale, la nostra eroina ha fatto del suo meglio per destreggiarsi in questo mondo dalle regole sovvertite, ma non poteva sapere che la guida a cui si era affidata stava ricevendo pressioni da una misteriosa Regina di Cuori.

FEDERICA ROCCISANO

Sono caduta nella tana del Bianconiglio


LE COPERTINE

Federica Roccisano L’intervista

“Non ho rappresentato i burattinai di partito”

Abbiamo contattato l’ex assessore al Welfare della Regione Calabria, al centro della cronaca politica dell’ultima settimana per l’indelicato “licenziamento” subito dal governatore Mario Oliverio lunedì scorso, per comprendere meglio la sua posizione e indagare più a fondo le cause di un trattamento ingeneroso.

Durante la conferenza stampa di mercoledì mattina hai illustrato quelle che ritieni essere le motivazioni che hanno convinto Oliverio a rimuoverti dal tuo incarico. Ma quando hai realizzato che non avresti mantenuto la carica fino al termine del mandato? L’ho pensato ogni giorno, semplicemente perché non c’era mai stato nessun accordo secondo il quale sarei dovuta rimanere fino alla fine. Per questo motivo ogni giorno ho dato il meglio di me, seppur con molti limiti, per non avere nulla da rimproverarmi, almeno nell’impegno. Sempre durante l’incontro con i giornalisti hai raccontato che il governatore ti aveva dato l’opportunità di presentare le dimissioni lo scorso 2 gennaio. Come ha giustificato questa richiesta e perché hai scelto di lasciare inascoltato il suo appello? Le dimissioni dovrebbero essere un atto spontaneo di chi le firma ed io non avevo alcun motivo, né di natura personale né di altra natura, per farlo. La maggior parte dei tuoi sostenitori hanno indicato nel rapporto troppo diretto instaurato con la cittadinanza uno degli aspetti che ti hanno reso “scomoda” agli occhi dei tuoi colleghi della Cittadella. Ma non dovrebbe essere proprio in questo modo che si comporta un rappresentante di Stato? È quello che penso anche io, anzi, penso che tutti coloro i quali fanno politica devono ascoltare i cittadini per orientare il proprio agire politico: se le nostre azioni sono orientate alla collettività, è la collettività che bisogna ascoltare, non i propri clienti. Anche se non ne hai fatto il nome ci hai fatto comprendere di aver individuato in Sebi Romeo il principale artefice della tua defenestrazione. Quale ritieni che sia stata la causa scatenante di un astio politico che aveva già assunto la forma di una richiesta di silurarti appena sei mesi dopo l’insediamento della giunta dei tecnici? Come ho già detto, probabilmente immaginavano di avere a disposizione una persona comoda, che diceva quello che si aspettavano, andava dove si aspettavano e non creava problemi di equilibrio, né di insoddisfazioni “particolari” sul territorio. A proposito del rimpasto, in uno dei passaggi del tuo discorso di mercoledì mattina hai sottolineato la fumosità del tuo incarico. Designata come un assessore tecnico, sei stata spesso indicata e trattata come un politico a tutti gli effetti, finendo con l’avere oneri e onori di entrambe le qualifiche. All’esito della tua esperienza valuti il tuo operato più tecnico o più politico? Penso di avere svolto il mio incarico con competenze da tecnico ma seguendo una visione politica che era affine al programma del Presidente della giunta e in maniera coerente con le politiche messe in campo dal Governo nazionale. Più volte mi è stata contestata l’assenza o la

non rappresentatività dei circoli PD con tentativi di mozione o screditamenti durante riunioni varie, in realtà penso di non aver rappresentato chi “dirige”, da burattinaio, i segretari di quegli stessi circoli né di avere costituito il loro ufficio di collocamento. Se potessi tornare indietro nel tempo saresti più accomodante nei confronti di alcune di quelle richieste politiche cui facevi riferimento mercoledì mattina o saresti piuttosto tu a fare la prima mossa? Se tornassi indietro avrei perseguito, come sempre, il mio senso di giustizia e legalità. Oliverio ti ha liquidato facendo riferimento a “limiti e insufficienze”. Indipendentemente dalla valutazione del governatore o da ciò che ti ha detto in merito, facendo autocritica, in cosa pensi di essere stata limitata o insufficiente? Quelli sono gli aggettivi che ritengo più ingiusti e meno aderenti alla realtà. I limiti ci sono stati, nella gestione della tempistica rispetto ai bandi e alle politiche attive: tutti atti meramente burocratici che non dipendono dall’azione politica e per i quali un assessore non può supplire i burocrati, che però spesso e volentieri hanno accompagnato la politica in diversi eventi pubblici. Hai concluso l’incontro con i giornalisti affermando: “Consiglio al presidente di circondarsi di persone leali”. Oggi non è così? A mio avviso spesso si preferisce avere vicino chi non mette in evidenza i problemi. Nel mio caso specifico è stato così: quando ho chiesto al presidente di impedire l’ennesima proroga dell’avvio della piattaforma informatica per i servizi del lavoro, e ogni qual volta ho evidenziato le criticità del dipartimento, i miei segnali non sono stati visti come SOS, ma come ostacoli. Avendo vissuto gli ultimi due anni dall’interno della macchina amministrativa, come immagini si stia delineando il futuro della Calabria? In questi due anni e mezzo ho visto pezzi di Calabria che non conoscevo, ho conosciuto storie di persone che si sono dedicate al cambiamento positivo per questa amata Regione e ho visto una voglia e necessità di ascolto e di partecipazione che non avevo mai visto prima. Ho visto una Calabria che ha voglia di elevarsi e questo è il futuro che spero si realizzi. Con l’approssimarsi delle elezioni sono molte le speculazioni relative al tuo futuro personale e politico. Ma tu come vedi il tuo futuro prossimo? Ho sempre pensato che non servisse un titolo o un ruolo istituzionale per essere utile al proprio territorio, pertanto continuerò a dare il mio contributo nello scenario politico calabrese da cittadina con un osservatorio relativo alle riforme che abbiamo messo in campo nei mesi passati, e quindi al settore del Welfare. Jacopo Giuca

Dal giorno del suo insediamento alla Cittadella di Catanzaro sono state quattro le copertine che il nostro settimanale ha dedicato all’ormai ex assessore della Locride. Le vogliamo ripercorrere insieme a voi in questa rapida carrellata durata due anni.

18/10/2015: Partecipi a troppi convegni, Federica!

12/06/2016: Il PD era il fulcro di movimenti poco chiari…

28/08/2016: Il divorzio con Sebi Romeo è cosa fatta.

6/11/2016: Lo scivolone di Report era pilotato?


R

LA SETTIMANA

14 GENNAIO - 08

intervista www.larivieraonline.com

CARMELA MURDACA

Originaria di Antonimina, è stata nominata all’interno del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti. È l’unica calabrese.

"Imprenditori calabresi, sveglia! Aprire un bar non è fare impresa"

“S

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO

Sogno che chi è partito dalla Calabria, vi ritorni e porti nella propria terra quello che ha imparato altrove.

KODAK

IN BREVE

Aumentano del 10% le presenze al Museo archeologico di Locri Quasi 500 mila visitatori, con incassi che sfiorano i 922 mila euro. Sono i dati a consuntivo delle visite registrate nei musei calabresi nel 2017 resi noti dal Mibact. In particolare nelle strutture espositive calabresi che fanno capo al Ministero sono state

arà l’unica calabrese a far parte dei lavori del Gruppo “Made in Italy”, all’interno del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Carmela Murdaca, originaria di Antonimina, specializzata in made in Italy e internazionalizzazione delle imprese, non appena laureata è entrata a far parte dell’Ordine dei Commercialisti di Locri per dare un contributo utile e diretto al suo territorio. Non è la prima volta che viene nominata all’interno di un gruppo di lavoro così importante... Nella passata legislatura ho fatto parte del gruppo impegnato nell’innovazione e nella competitività delle aziende contribuendo alla realizzazione della rete dei produttori del “Greco di Bianco”, sfidando la diffidenza che in genere caratterizza gli imprenditori calabresi. Dodici le aziende vitivinicole del territorio che vi hanno aderito impegnandosi a valorizzare uno dei passiti fra i più antichi d’Italia e che, attraverso il vitigno, hanno contribuito anche a promuovere turisticamente una delle aree più belle e ricche di storia della Calabria: la Costa dei Gelsomini. Come vi porrete nei confronti del territorio della Locride? Nel nostro territorio sorgono per lo più microimprese che operano nell’agroalimentare che, per essere competitivi sui mercati nazionali ed esteri necessitano di “cooperare” e integrare i servizi di

registrate 487.264 presenze, con un incremento dell'11,4% degli incassi, pari a 921.963 euro rispetto agli 826.893 euro del 2016. Oltre al Museo archeologico nazionale di Reggio, la superstar, che ha incrementato le presenze del 2% rispetto all'anno precedente con 215.846 visitatori, buone performance sono state registrate dai Musei archeologici di Locri (+10), Antica Caulonia (+15) e Crotone (+6,4). In calo, invece, Vibo (-17,1), Sibaritide (9,2) e Scolacium (-40). Tra i luoghi della cultura a ingresso gratuito il maniero di le Castella di Isola Capo Rizzuto è stato visitato da oltre 83 mila persone. Seguono la Cattolica di Stilo, con 31 mila visitatori, ed il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna, con 20.500 ingressi.

un’azienda e le sue specialità con quelle del “vicino” per creare un prodotto “Made in Calabria” affinchè vengano interessati e integrati tutti i settori dall’agroalimentare al turismo, all’industria del fashion e del design. Continueremo a illustrare i vantaggi che può portare la costituzione di una Rete d’imprese. Siamo comunque ben consapevoli delle difficoltà che potremmo incontrare nel portare avanti simili progetti, ma non ci arrendiamo. Sarebbe utile istituire dei tavoli tecnici all’interno della regione Calabria, ci abbiamo provato già in passato, purtroppo con esito negativo, ma continueremo a provarci. I tavoli tecnici sono indispensabili per evitare che vengano erogati finanziamenti che poi rimangano inutilizzati. Qual è il più grande ostacolo per un imprenditore? Spesso chi decide di fare imprenditoria si ritrova a lottare contro i mulini a vento della burocrazia che scoraggia, sfibra se non addirittura, manda all’aria le iniziative. Un imprenditore, oggi, si ritrova a pagare le tasse sulla base di una prospettiva, di una previsione, non di un reale incasso. E così ogni giorno è costretto a fare i salti mortali cercando di non chiudere, né la propria azienda né il serbatoio della speranza. Perchè, purtroppo, viene posto di fronte a un bivio: pagare i fornitori e i dipendenti, oppure riversare tutti i soldi allo Stato. È per questo che è indispensabile fare rete. Cosa sogni per la Calabria? Sogno che chi è partito, vi ritorni e porti nella propria terra quello che ha imparato altrove. Io ci sono ritornata dopo aver studiato a Parma e a San Francisco. Certo, ancora bisogna fare grandi passi avanti affinchè si prenda coscienza e maturi l’idea che ognuno di noi è l’artefice del proprio destino e tutti insieme siamo gli artefici del destino della nostra terra. Altro tasto dolente è spesso la mancata fiducia nei confronti degli esperti nel settore: le professionalità vanno valorizzate affinchè valorizzino! Un consiglio ai giovani che scelgono di fare impresa? Ai giovani che vogliono diventare imprenditori dico di svegliarsi e di non puntare solo alle attività commerciali - il solito bar, il negozietto a conduzione familiare - ma anche a quelle realtà imprenditoriali che si occupano della trasformazione dei prodotti. Non basta inventarsi un’attività, bisogna creare nuovi brand. Ovviamente non è semplice diventare Coca-Cola o Mulino Bianco, ma associandosi ad altre imprese è possibile ritagliarsi una fetta di mercato in cui il made in Italy possa decollare e posizionarsi sui mercati esteri. Quello che raccomando è di affidarsi a figure specializzate con competenze specifiche che possano mediare tra il nostro territorio e l’estero.

L’operazione “Fuori dal comune” e la richiesta decadenza di Brizzi hanno fatto pensare alla giunta di Sant’Ilario che sia meglio mollare. In un’assemblea pubblica svoltasi questa settimana, tuttavia, i cittadini hanno fatto valere la propria volontà di continuare a essere amministrati dagli eletti del 2014.

Era a cena con il sindaco di Cetraro don Ennio Stamile, coordinatore per la Calabria di Libera che, domenica sera, ha trovato legato allo specchietto della sua autovettura un sacco nero contenente la carcassa di un piccolo capretto. Un’intimidazione che non fa iniziare al meglio il 2018.

La casa circondariale di Locri si aggiudica la 3ª edizione del concorso presepi in mostra a Bovalino Superiore, un progetto che coinvolge i detenuti della Locride e che ha visto trionfare un’opera che, attraverso la rappresentazione della natività, sensibilizza sul tema della violenza sulle donne.

L’operazione Stige, che ha fermato 169 affiliati alla cosca Farao-Marincola, avrebbe svelato un giro d’affari per smaltire i rifiuti tossici. Sarebbero stati 12, infatti, i viaggi giornalieri dall’Ilva di Taranto alla Calabria per “nascondere” rifiuti troppo delicati per essere smaltiti legalmente.



14 GENNAIO - 10

R

scrivici

Sospettosi a delinquere

hi potrebbe mai negare l’esistenza, a Reggio Calabria, della ‘ndrangheta, o il fatto che, per anni, le nostre strade sono state macchiate di sangue, spesso innocente, di persone che, come unica colpa, avevano quella di avere parenti o amici mafiosi?!? Questo sangue, ahimè, a nulla è servito, se non a portare alla nascita di nuove forme di Potere, che si palesano ora nel radicamento della mentalità mafiosa di una buona fetta del contesto socio-economico, ora in quello di un SovraPotere che, al pari del fenomeno ‘ndranghetista, si impone a livello territoriale, in modo più legalizzato, abolendo qualunque forma di democrazia. Ma, parimenti, chi potrebbe negare mai l’esistenza, a Reggio Calabria, di persone oneste, moralmente corrette e impegnate in vari fronti, da quello sociale a quello politico a quello semplicemente civile, orientati al bene? Allora è vero che “vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre” (O.Fallaci). È giunto il momento di parlare, ma che dico parlare, dico urlare… urlare: “io non ci sto, io non mi faccio prendere in giro, io vedo, capisco, parlo, mi ribello!” Proprio perché, come dice De Raho, io non ho paura di espormi, non ho nulla da nascondere, come Qualcuno, che probabilmente va anche in bagno in tutto nascondimento, e non è nemmeno libero di guardare un raggio di sole, gustandosi la Luce, ma invece immaginandoci il Buio! In questi ultimi tempi stiamo assistendo drammaticamente allo stesso clima di terrore del pieno periodo della guerra di mafia, se pur sotto altre vesti. Infatti anche chi dovrebbe rappresentare la tutela della legalità e dell’imparzialità, finisce col diffondere la cultura del sospetto, della menzogna e della diffidenza. Ogni giorno Qualcuno fa a gara per pubblicare, soprattutto sui giornaletti piegati al Potere, storie brutte, di delinquenti, truffaldini e collusi, in ogni settore. A forza di sentirne parlare ci siamo convinti che siano tutti così! Ci vogliono piegare psicologicamente, inducendoci a non godere di un caffè, di una serata, di una passeggiata… ci hanno imbevuti di una cultura dove siamo tutti intercettati ed intercettabili, a dispetto della privacy e di chi vive la sua vita per fatti suoi! Eppure… un dubbio mi sorge, visto che di dubbio Qualcuno alimenta le mie giornate, inducendomi a chiedermi se io sono io o sono qualcun altro: chi mi assicura che tra la Procura e le forze dell’ordine non sia stato siglato una sorta di Protocollo di illegalità il cui occhio bionico vede solo nero e marcio, anche dove non c’è e, nello stesso tempo, viene occultata la Verità? Voltaire diceva che: “Il dubbio è scomodo ma la certezza è ridicola” . E per me sono ridicoli tutti questi detentori della Verità, questi Dei scesi in terra che si permettono di distruggere persone umane, sulla base di quattro chiacchiere interpretate al telefono, attribuendogli cariche di pseudo ‘ndranghetisti volti al Male! Chiacchiere de-contestualizzate, peraltro, spesso intrise del modo di parlare autoctono, qualche volta manipolate ad hoc dalle stesse Forze dell’Ordine, interpretate in maniera talmente soggettiva che si potrebbe fare una regia a mò di Beautiful! Non temo di dire ciò che dico, perché “un dì… s’io non andrò sempre fuggendo” io parlerò, carte alla mano, di esperienze reali di siffatti casi! Spero che le Forze dell’Ordine che leggono non pensino che con queste parole io voglia evadere… in realtà ho solo, sarcasticamente, citato Foscolo!!! È difficile, in mezzo a questa diffusa cultura del nero, del tutto marcio, pensare positivo, superare la barriera del pregiudizio e accettare l’idea del bello, della bontà, dell’onestà, dei gesti disinteressati. È l’era del sospetto , quello che disgrega, che allontana, che crea disuguaglianze. È così difficile comprendere e fare propria la possibilità che esista il riscatto delle persone e di alcune realtà socio-ambientali? Non sarebbe ideale che la mente di chi giudica, di chi è preposto alla tutela, di chi diffonde le notizie, fosse abituata al concetto di Bellezza, intesa come atti di gentilezza e di rispetto verso l’essere umano? Sarebbe l’unica strada per abituare anche le menti dei cittadini, di quella parte buona o destinata al bene soprattutto, alla positività e alla Bellezza. Dovremmo tutti noi imparare ad accogliere le notizie che ci propinano in religiosa attesa, assaporando l’evolversi delle situazioni, il districarsi dei nodi, piuttosto che attaccare all’unanimità e senza riserve, con l’unico intento di denigrare, degradare e disintegrare l’immagine di Noi e del Mondo tutto. E così accade che anche il Bello, o ciò che potrebbe essere il Bello, viene vestito di brutto, dipinto di sospetto e velato di menzogne. Giovanni Falcone diceva che “il sospetto è l’anticamera della calunnia” . E alla base del sospetto vi è il pregiudizio di chi non vede, o non vuole vedere, in una larva una futura farfalla, oppure continua a guardare la farfalla come se fosse sempre una larva. Quella stessa farfalla, prima larva, svolazza su un fiume di fango, ma non vi si cala dentro, ora lo guarda da lontano, ora ce lo ha più vicino. Ma sapendo che potrebbe sporcare le sue ali, o peggio rimanere impantanata, non vi si cala. Io credo fermamente che si possa nascere in una realtà bollata come “mafiosa”, portare cognomi di un certo risalto, avere parenti, vicini o lontani, di un certo “livello”, dare la mano o parlare a chi è rinomatamente “mafioso” e, nonostante ciò, diffondere e radicare principi di Giustizia, di Verità e di Libertà! Ognuno è responsabile delle sue scelte: si può decidere di essere una canna al vento o una montagna di dignità! Il buio esiste, ma esiste anche la Luce. E la Luce si oppone al Buio, pur non negandone l’esistenza!

C

Questo spazio è riservato a te. 1200 battute per lamentarti o complimentarti con noi, fare segnalazioni, raccontarci le tue esperienze, potrai inviarci foto degli scorci del tuo paese o video se hai un talento nascosto. saremo lieti di risponderti pubblicamente, daremo voce al tuo pensiero e ti daremo visibilità sui nostri social . Sii parte integrante di questa realtà

www.larivieraonline.com

larivieraonline@gmail.com

LA LETTERA

Forza Italia scelga all’uninominale un candidato che dà fiducia

Se tocca a Forza Italia l'indicazione del candidato, circolano nomi dai quali ci dividono alcune questioni politiche e organizzative, ma che comunque possono vantare militanza o storie professionali rispettabili e che perciò meritano sostegno

IN BREVE

Non solo ci prendono a schiaffi: ne siamo anche fieri ogni tornata elettorale, in Italia, i nostri politici-politicanti si inventano un espediente per eludere i problemi lanciandoci fumo negli occhi e spostare le discussioni lontano dalle vere problematiche del paese. Stavolta, con la complicità ovviamente, di alcuni media che fanno da megafono al potere, hanno tirato fuori dal cilindro la storia dei sacchetti per la spesa, pagarli o no, conflitto d’interessi, l’imprenditore amico di Renzi e balle varie. Ma come è possibile indignarsi per un ingannevole problema? I sacchetti li abbiamo sempre pagati, saranno solo sostituiti con quelli “bio”… Avremmo dovuto scatenare lo stesso casino o anche di più per l’aumento delle bollette, siamo veramente singolari! Col conflitto d’interessi ci conviviamo da sempre, fino alla vicenda di banca Etruria che in un paese normale, la ministra Boschi non solo l’avrebbero “dimessa” ma non sarebbe entrata proprio nel governo. Quindi niente di nuovo sotto il sole. In Italia, a parte la legge sul testamento biologico e quella sulle unioni civili, abbiamo avuto le riforme più scellerate d’Europa su pensione, scuola, lavoro, sanità. Il fenomeno della povertà, secondo i report di Save the Children conta oltre 1 milione di giovanissimi sotto i 18 anni che vivono di stenti in uno stato di miseria, il che vuol dire non solo scarsezze finanziarie - per cui non possono avere regolare nutrimento, indumenti, medicine e tutto ciò che serve alla crescita e al mantenimento della salute - ma sono anche privati della giusta formazione e istruzione, e ciò ne ostacola il futuro, anche solo poterlo sognare. I nostri “eroi”, invece che col lavoro, penserebbero di risolverlo con una elemosina temporanea, giusto il tempo delle ele-

A

Il candidato scelto dalla coalizione di centrodestra nella quota maggioritaria della nostra circoscrizione dovrà dare garanzie, essere uno di cui potersi fidare (ovviamente, il discorso vale per tutti i candidati e per tutte le circoscrizioni), “…come del medico che deve occuparsi della nostra salute (senza ingannarci), del consulente finanziario che deve occuparsi dei nostri risparmi (senza truffarci), del meccanico che deve occuparsi della nostra auto (senza rapinarci)”, ha scritto giustamente l'editorialista di un noto quotidiano. Se tocca a Forza Italia l'indicazione del candidato, circolano nomi dai quali ci dividono alcune questioni politiche e/o organizzative, ma che comunque possono vantare militanza o storie professionali rispettabili e che perciò meritano sostegno. Se Forza Italia sceglie un nome che non ci suscita questo dovere, ecco i limiti della legge elettorale: dovremo votarlo lo stesso, perché l'astensione è sempre una scelta sbagliata. Il voto nella circoscrizione proporzionale, qualunque sia il partito che segneremo sulla scheda, si “estenderà”, infatti, al candidato della quota maggioritaria. Come si potrebbe far vedere la delusione allora? Come si potrebbe “restituire” il “castigo” che viene “inflitto”? Si può pensare di non votare al proporzionale Forza Italia e guardare a un altro partito del centrodestra. A Noi con l'Italia, la cosiddetta “quarta gamba”? Il profilo politico non è diverso, ma ci sono rischi ancora maggiori rispetto a quanto stiamo dicendo. Alla Lega di Salvini? Appare spesso troppo radicale. A Fratelli d'Italia? La Meloni è più

zioni, chiamata Reddito d’inclusione. Ultimamente è stata messa in scena nel nostro parlamento una farsa su un diritto importante, lo ius soli, evitando di approvarne la legge soltanto per i classici torbidi fini politico-elettorali. La corruzione dilaga e la criminalità organizzata insieme alla massoneria dettano legge. Dal governo, o meglio, dal mondo virtuale ci prendono in giro, offendono la nostra intelligenza e la nostra dignità raccontandoci di ripresa e luce in fondo al tunnel, quando noi che siamo il mondo reale, sappiamo benissimo che sono solo i fari di un autotreno. In Italia votiamo per il grande fratello, per Sanremo, per l’Isola dei famosi, ma ci è negato il diritto di votare chi vogliamo che ci governi. A fronte di tutto ciò noi che facciamo? Ci facciamo intrappolare lasciando incanalare la nostra indignazione in un problema infondato come i sacchetti per la spesa, e ci lasciamo conquistare con un obolo dal nome REI. È semplicemente assurdo! È come se oltre a prendere schiaffi in continuazione, ne fossimo anche fieri. A questo punto, delle due l’una: aspiriamo alla santità, mettendo in pratica il Vangelo e porgendo sempre l’altra guancia, oppure siamo soltanto degli sciocchi. Pasquale Aiello

LA LETTERA

Signori medici, siate gentili: ci si guadagna in salute! aro direttore, mi permetto di “utilizzare” il suo giornale come megafono per ringraziare il personale del Centro Radiologico di Siderno che con grande professionalità e umanità si è preso cura di me dopo l’incidente in cui sono stato coinvolto la

C

dialogante, il suo partito provinciale e regionale sta dedicando attenzione al territorio. Certo, stiamo muovendo osservazioni e facendo ragionamenti possibili, ma per dire che Forza Italia deve rilanciare la sua azione politica partendo dal basso, dai territori, e scegliere con accortezza le proprie rappresentanze: nella Locride soprattutto viviamo una crisi sociale, economica e politica acuta che non può essere fronteggiata con convegni “una tantum” e con dirigenti cooptati con leggerezza. Se il partito vuole tenersi un candidato che non dà fiducia, si frega da solo e... transeat, però non dando risposte si fregano i cittadini. E questo è grave! Franco Crinò

extracomunitari ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi. Non coi sassi dei muri dei centri di detenzione libici non con la sabbia dei loculi occasionali dove i nostri compagni di sventura riposano in serenità non con le tavole dei battelli naufragati che i trafficanti usano per deportarci.

sera del 27 dicembre scorso. Lo scontro mi ha provocato una grave frattura al polso sinistro per cui si è resa necessaria un’ingessatura. Per quest’operazione mi sono recato presso l’ospedale di Locri, dove, però, non ho ricevuto le stesse attenzioni e la stessa sollecitudine che mi sono state riservate presso il Centro Radiologico. Inviterei, pertanto, il personale del nosocomio locrideo a mettere sempre in prima linea il sorriso e i modi garbati e gentili, così da far sentire i pazienti al sicuro. Tra l’altro, ad essere cortesi, ci si guadagna in salute, i medici dovrebbero saperlo! Infatti, secondo una ricerca ital-americana condotta al National Institute on Aging in Baltimora le persone gentili hanno meno possibilità di essere soggetti ad ictus e infarti. Essere gentili, perciò, conviene. B.G.

LA POESIA

Ad Ignominia Per la politica sulle migrazioni messa in atto dal Ministro dell’Interno. Lo avrai compagno Minniti il monumento che pretendi da noi

Ma solo con le grida dei torturati più alte dei tuoi proclami soltanto con la roccia del patto giurato fra esseri umani che loro malgrado si adunarono per necessità e non per diletto decisi a por fine alla loro travagliata esistenza indotta dai potenti tuoi pari che non produce rossore sui vostri volti tronfi ed arroganti. Su questo mare se vorrai tornare tra i flutti ingordi ci ritroverai morti e vivi con lo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre UMANITÀ



14 GENNAIO - 12

R

elezioni

IN BREVE È iniziato il conto alla rovescia per le elezioni politiche del prossimo 4 marzo e, complice un sistema elettorale molto confusionario, mai come quest’anno è complicato fare previsioni relativamente ai nomi dei candidati. In attesa dell’ufficializzazione del 29 gennaio, abbiamo avanzato alcune ipotesi.

www.larivieraonline.com

Candidati fantastici e come votar

L nominer

plur unino

Le proiezioni in rete del sondaggio IXE danno questa suddivisione dei seggi in Parlamento con le seguenti formazioni in campo: Pietro Grasso leader della lista unica Liberi e Uguali, che comprende Sinistra Italiana, MDP e Possibile; Matteo Renzi alla guida di una coalizione contenente il PD, Europa-Bonino, Lorenzin-Civica Popolare e Insieme; Luigi di Maio a capo della lista Unica Movimento 5 Stelle; Silvio Berlusconi coordinatore in attesa di un leader ufficiale della compagine di Centrodestra, composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e un quarto polo capitanato da Fitto, Lupi e Cesa.


e rli

I POSSIBILI CANDIDATI DELLA LOCRIDE

I più probabili candidati provenienti dal nostro comprensorio sono (da sinistra) Carmelo Basile, Caterina Belcastro, Rosario Rocca, Ilario Ammendolia, Nico D’Ascola, Francesco Macrì, Francesco Cannizzaro, Massimo Ripepi, Wanda Ferro, Giovanni Bilardi, Dalila Nesci, Federica Dieni, Santo Gioffrè e Antonio Guerrieri.

ancano appena 49 giorni alle elezioni politiche e solo 15 all’ultimo giorno utile a ufficializzare le liste contenenti i nomi di coloro che vorranno concorrere per ottenere uno scranno in Parlamento o in Senato. Nonostante l’approssimarsi delle scadenze, tuttavia, mai come quest’anno fare previsioni pre elettorali risulta complicato, considerato che la tanto discussa legge elettorale ideata da Ettore Rosato e universalmente conosciuta come Rosatellum, con la sua suddivisione del voto in collegi che selezioneranno parlamentari e senatori in parte attraverso un criterio uninominale, in parte proporzionale, non dà certezze a nessuno. In ogni caso, per eleggere i parlamentari la Calabria è stata suddivisa in otto Collegi uninominali, all’interno dei quali verranno eletti otto deputati con criterio uninominale, mentre i rimanenti dodici saranno assegnati attraverso un sistema proporzionale, che prevede il raggruppamento in due grandi collegi plurinominali che, per comodità, indicheremo come distretto nord e distretto sud. La Locride, come logica vuole, è stata inserita nel secondo di questi distretti e si trova nel collegio uninominale Calabria 07, che racchiude al suo interno anche la Piana di Gioia Tauro. Discorso simile per quanto riguarda l’elezione dei senatori ma, in questo caso, i collegi uninominali saranno quattro e i sei senatori vincenti secondo criterio proporzionale usciranno da un unico collegio plurinominale regionale. Al di là delle difficoltà relative alla comprensione della legge, che sta creando non pochi grattacapi persino agli addetti ai lavori, kabala e sondaggi affidano al centrodestra la vittoria dell’imminente tornata elettorale e, anche se non possiamo avere la certezza di chi effettivamente concorrerà, a livello locale, per ottenere un posto al sole in quel di Roma, vogliamo fare per voi qualche nome. Per quanto riguarda la Camera, nel collegio che riguarda il nostro comprensorio sembra proprio che il Partito Democratico sosterrà la candidatura di Carmelo Basile, titolare della Fattoria della Piana, cui si accostano anche i nomi dell’ex sindaco di Rizziconi Antonino Bartuccio e del sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio. Per quanto riguarda i papabili provenienti direttamente dalla Locride invece, il più sicuro di essi dovrebbe essere il presidente del GOEL Vincenzo Linarello, considerato che, durante il suo recente viaggio in Calabria, fu il secondo imprenditore, dopo Basile, a ricevere una (in)attesa visita da parte del segretario dem Matteo

M

La Calabria è stata suddivisa in otto collegi che ranno direttamente 8 deputati, mentre i restanti 12 saranno selezionati nei due grandi collegi rinominali. I senatori eletti attraverso il criterio minale, invece, saranno 4 e 6 quelli selezionati dall’unico collegio plurinominale regionale. Renzi. All’outsider Linarello, comunque, potrebbero affiancarsi alcuni politici col pedigree: il sindaco di Caulonia Caterina Belcastro, l’ex ministro Maria Carmela Lanzetta e il primo cittadino di Benestare Rosario Rocca, che vuole perseguire l’obiettivo di dare maggiore rappresentanza al nostro comprensorio in Parlamento. Su Reggio Calabria, invece, si fanno i nomi di Demetrio Battaglia, Nicola Irto, Angela Marcianò e, in quota Emma Bonino, Saverio Anghelone. Nel collegio di Corigliano Calabro dovrebbe emergere Giuseppe Aieta, in quello di Cosenza sarà sfida aperta tra Carlo Guccione ed Ernesto Magorno, a Catanzaro è probabile la candidatura di Enzo Ciconte, a Crotone quella di Flora Sculco e a Vibo Valentia di Bruno Censore. A centrodestra, invece, il nome più quotato per il nostro collegio rimane quello di Francesco Macrì, che porta in dote il placet di Maurizio Gasparri ma che potrebbe soccombere nella guerra reggina tra i candidati Francesco Cannizzaro e Alessandro Niccolò che, se non soddisfatti della propria posizione, andrebbero a occupare due seggi del distretto sud con lo spostamento di Cannizzaro proprio sulla Locride. Hanno poche probabilità di presentarsi anche Massimo Ripepi per Fratelli d’Italia e l’outsider Giuseppe Romeo, di Ardore. Nel collegio di Corigliano Calabro, invece, sembra certo il nome di G i u s e p p e Graziano, in quello di Cosenza sarà guerra tra Luce Morrone e Fausto Orsomarso, a Catanzaro la scelta sarà tra Wanda Ferro e Mimmo

Tallini, a Crotone potrebbe candidarsi il leghista Domenico Furgiuele e a Vibo Valentia Giuseppe Mangialavori. Anche se per avere un’idea dei candidati 5 Stelle sarà necessario aspettare le Parlamentarie, nel nostro collegio si fa con insistenza riferimento a Gianluca Scarpini, già membro della segreteria di Dalila Nesci. Negli altri collegi, invece, dovrebbero essere riconfermati Federica Dieni a Reggio Calabria, Paolo Parentela a Catanzaro e la stessa Nesci a Vibo Valentia. Nel nostro collegio, infine, la lista di Pietro Grasso, Liberi e Uguali, sembra aver puntato tutto su Michele Conia, ma potrebbe avere un ruolo importante anche il segretario provinciale di Sinistra Italiana Antonio Guerrieri. Meno probabile, ma nulla è impossibile, l’emersione all’ultimo del nome di Nino De Gaetano. A Reggio Calabria dovrebbe invece candidarsi Celeste Costantino, a Catanzaro Nicola Stumpo e a Vibo Valentia Arturo Bova, la cui candidatura potrebbe tuttavia essere ostacolata dal suo ruolo in consiglio regionale. Situazione per forza di cose più semplice in Senato dove, nel collegio della Città Metropolitana che ci riguarda, è praticamente certa per il centrosinistra la candidatura di Nico D’Ascola, anche se la volontà di Renzi di candidare per il senato solo ex ministri fa ruotare la bussola verso il nome di Marco Minniti. Qualora la lista di Emma Bonino non aderisse al PD, poi, le cose potrebbero farsi davvero interessanti per la Locride, con la candidatura, piacevolmente sorprendente, di Ilario Ammendolia. Nel centrodestra, invece, la strada sembra spianata per l’attuale senatore Giovanni Bilardi, che potrebbe essere insidiato solo dal candidato della cosiddetta “quarta gamba” Luigi Fedele. Estremamente probabili, poi, le candidature di Giuseppe Galati e Piero Aiello in Calabria 03 (composto dai collegi uninominali di Catanzaro e Vibo Valentia). Anche in questo caso, per i nomi a 5 Stelle, si attendono le parlamentarie, ma non crediamo di spararla grossa se avanziamo il nome di Nicola Morra almeno in Calabria 02 (composto dai collegi uninominali di Castrovillari e Cosenza). Nessuna notizia certa nemmeno sul fronte Liberi e uguali, dove tuttavia potrebbe ricoprire un ruolo di primo piano Santo Gioffrè. Non ci resta che attendere il 29 gennaio per eventuali conferme o smentite. Nel frattempo, cercate di riordinare le idee. Noi tenteremo di fare altrettanto… Jacopo Giuca

CHI VOTO? Nella nostra analisi abbiamo cercato di spiegarvi al meglio con che criterio sarà assegnato il vostro voto e, attraverso una panoramica dei più probabili candidati calabresi, abbiamo evidenziato anche tutti i papabili deputati e senatori che partorirà la Locride nell’imminente tornata elettorale.


14 GENNAIO- 14

R

rubriche www.larivieraonline.com

LA TERRA DEI CACHI

Nicola Morra e Domenico Scilipoti

LO ZIBALDONE

Pronti alle promesse dei politici?

Abbiamo deciso, insieme con l'editore, di passare da “Il letale e anacronistico ossimoro del Palazzo” a “Lo Zibaldone”, non perché la prerogativa delle beneficenze e dell'assurdità del Palazzo siano venute meno ma soltanto per il fatto che desideriamo interessarci dell'attuale. Il titolo deriva dalla caratteristica della composizione letteraria del Leopardi, in quanto mistura di pensieri, come per l'omonima vivanda emiliana che è costituita da un amalgama vario di molti ingredienti diversi; il termine può essere utilizzato per descrivere un mucchio confuso di persone. Il vocabolo era conosciuto anche prima in un'accezione non dissimile, ovvero di raccolta disordinata di pensieri, testi e concetti. Tuttavia, dopo la composizione del Leopardi, il termine è usato universalmente per indicare annotazioni su quaderni o diari, di pensieri sparsi. "Zibaldone" può essere usato anche in modo dispregiativo per discorsi o scritti senza filo logico, disordinati, fatti di idee eterogenee. Se sarà così mi avvalgo della possibilità di chiedervi le scuse preventive. Stiamo entrando nella campagna elettorale. D'ora in avanti sarà una corsa sfrenata a chi la sparerà più grossa. Fra non molto saranno resi noti i nominativi dei candidati che, seguendo il filone dei capi, useranno lo stesso metro. Assisteremo a slogan mirabolanti. Con molta probabilità ci sarà qualche candidato che ci proporrà un porto a Gerace che, collegato con Gioia Tauro e Roccella, favorirà l'interscambio e costituirà il volano ideale per la crescita dell'intero territorio. A chi obietterà che a Gerace non c'è il mare, il candidato risponderà, vestendo i panni dell'idealista che ha, però, in tasca l'elisir pragmatico di chi vede oltre,” porteremo il mare a Gerace” . E noi, popolo bue, come nella gag di Petrolini, diremo bene, bravo, e lui, grazie, e noi prego! Mi viene in mente l'interscambio intercorso fra il cacciatore e il pescatore. Al cacciatore che si vantava di aver sparato cento quaglie, il pescatore rispondeva di aver pescato cento merluzzi. Alla perplessità del cacciatore, il pescatore rispose: se diminuisci il numero delle quaglie, io diminuirò il numero dei merluzzi. Risultato: si accordarono sul numero di quindici. Ci occuperemo di quelli che, con molta probabilità, saranno i temi della campagna elettorale. Dimostreremo l'enorme ignoranza delle frasi che in modo ridondante di tronfia verbosità i candidati riverseranno nei loro comizi. Tonino Carneri

Termina la carrellata di senatori eletti in Calabria e l’analisi del loro operato nell’ultima legislatura per cercare di comprendere se valga la pena o meno rieleggerli durante le politiche di primavera.

Termina la nostra carrellata di senatori eletti in Calabria e l’analisi sommaria del loro operato nell’ultima legislatura per cercare di comprendere se valga la pena o meno rieleggerli durante le politiche di primavera. Nicola Morra, di Genova, è stato eletto nel 2013 durante la sua militanza nel Movimento 5 Stelle, di cui è diventato capogruppo in senato il successivo 11 giugno. Segretario della Commissione permanente Affari Costituzionali e della Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, il suo indice di produttività lo rende il 217º senatore più presente su 315. Per la Calabria ha presentato: Disegni di legge ……………………………0 Mozioni …………………………………..…0 Interpellanze …………………………….…0 Interrogazioni a risposta orale ……………0 Interrogazioni a risposta scritta ……….…1 Interrogazioni in commissione ……………0 Ordine del giorno ……………………….…1 Emendamenti ………………………………0 I suoi interventi interventi si sono concentrati su sanità e coesione territoriale, per un totale di 2 atti dedicati alla nostra regione, di cui 1 in qualità di primo firmatario. Domenico Scilipoti, di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato eletto per il Popolo della

Nel Parco Aspromonte 25 alberi monumentali

“Sono ben 25 gli alberi monumentali che vegetano nel Parco dell’Aspromonte”. Lo si evince, è scritto in una nota dell’Ente parco nazionale dell’Aspromonte, dal primo elenco nazionale approvato dal ministero delle Politiche agricole e forestali. Testimoni del lungo lavoro della natura, “portatori di un valore estetico, culturale e naturalistico”, gli alberi monumentali, prosegue la nota, “‘accompagnano’ la storia ed il sentimento delle popolazioni dell’Aspromonte e da sempre sono oggetto di studio da parte della comunità scientifica locale ed internazionale. Il posizionamento nella classifica regionale è di tutto rispetto: circa il 30% degli alberi monumentali presenti, infatti, hanno vita in Aspromonte che si conferma, ancora una volta, quale area di eccellente valenza biogeografica d’Italia”. “Dall’Olmo Campestre alla Quercia Ibrida di Samo, dal castagno al Tasso di Zervò, l’elenco dei nostri ‘edifici vegetali’ è di grande rilievo scientifico”, afferma il presidente del Parco Giuseppe Bombino.

I BRIGANTI

CALABRESE PER CASO

Universo università

Ci sono diversi argomenti che potrebbero toccare la nostra curiosità. Ad esempio le notizie di cronaca, che in fondo soddisfano la curiosità del noir che sopravvive in ognuno di noi, quasi a voler far assumere alla criminalità quella veste morbosa di un io nascosto che mal si adatta alle norme. Oppure vi è l’immancabile querelle politica costruita su una serie di polemiche su tutto e contro tutti, dove ogni giorno stormi di pensieri saccenti pontificano e propongono soluzioni mai perseguite se non nelle comode ospitalità di un convegno, o in una riunione di partito o attraverso generose concessioni di pagine di giornali. Vi è poi un argomento che, considerata la costante e non occasionale migrazione dei nostri ragazzi verso altri lidi della formazione universitaria, potrebbe o dovrebbe incuriosirci un po’ e invece mi pare passato in nobile cavalleria. Ed è la classifica delle università italiane per il 2017. Ora, qualcuno direbbe, che non ci meraviglia, che si tratta di luoghi comuni, che le classifiche sono costruite con parametri precostituiti per far emergere sempre i soliti atenei. Andiamo innanzitutto ai dati. Il campione preso in esame è molto rappresentativo dal momento che non fa distinzioni tra Nord e Sud. E diciamo anche che in fondo, pur rimanendo il vantaggio del Nord sull’offerta universitaria considerata in termini di digitalizzazione e internazionalizzazione,

Libertà e, nonostante l’esito delle elezioni lo avesse proclamato primo dei non eletti, la decisione di Silvio Berlusconi, candidatosi in più regioni, di considerare valido per la sua candidatura l’esito della votazione nella regione Molise, venne proclamato senatore subentrante. Con lo scioglimento del partito, Scilipoti ha aderito a Forza Italia, mantenendo la carica di Componente della Commissione permanente Territorio, ambiente, beni ambientali. Ha un indice di produttività che lo rende il 236º senatore più presente su 315. Per la Calabria ha presentato: Disegni di legge ……………………………0 Mozioni ……………………………………..0 Interpellanze ……………………………….0 Interrogazioni a risposta orale ……………1 Interrogazioni a risposta scritta ………….4 Interrogazioni in commissione ……………0 Ordine del giorno ………………………….0 Emendamenti ………………………………0 La sua azione politica si è concentrata sulle competenze del tribunale metropolitano di Reggio Calabria, infrastrutture e trasporti, emergenza sanitaria per un totale di 5 atti, tutti in qualità di primo firmatario, dedicati alla nostra regione. Jacopo Giuca

anche questa metà virtuosa del Paese scopre delle mancate eccellenze se valutate in termini di posizioni conquistate. Ma il problema non è questo. In fondo tute le università del Nord occupano buona parte della fascia intermedia. Tuttavia, se qualcuno crede che la retrocessione di università da primo posto possa giocare a vantaggio del Sud ciò si rivela una effimera aspettativa. Posizioni di vertice o di media virtuosità sono comunque ben occupate dall’altra metà del cielo “italiano” mentre le università calabresi, ad eccezione di Unical che probabilmente si difende per la sua anzianità, le altre affondano verso il basso del ranking nazionale formulato dal Censis per il 2017-2018. Tralascio di approfondire l’argomento da un punto di vista di chi è primo e di chi è ultimo e mi dirigo a formulare alcune osservazioni. Credo, e ne sono convinto, che l’università rappresenti non solo un traguardo formativo importante per uno studente. Essa è, soprattutto oggi, una risorsa importante per un territorio dal momento che l’autoreferenzialità accademica non è più giustificabile dal dover mantenere appannaggi di cattedre offerte in ragione di chi deve insegnare e non attivate, al contrario, secondo le necessità del territorio nel quale l’Università insiste. Mi chiedo, ad esempio, quanto, in che modi e con quali risultati si sia realizzata una sinergia tra enti locali e università con piene e misurabili ricadute sulla qualità

della vita di una regione. Mi chiedo, altresì, in che termini l’offerta didattica di una regione che non supera i due milioni di abitanti possa essere suddivisa in tre rettorati con addirittura la duplicazione di facoltà che spesso incidono soprattutto sul versante umanistico. Ma mi chiedo come mai, ancora, per realizzare una efficiente distribuzione dell’offerta didattica e delle risorse non si sia organizzata l’Università in un unico rettorato attribuendo alle tre province, Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro, tre specificità dell’offerta accademica, ad esempio umanistico-giuridica ed economica, tecnico-scientifica, medicobiologica. Non solo. In un piano di razionale distribuzione dei corsi di laurea secondo una qualificazione areale, ci sarebbe stato posto per le specializzazioni post-laurea o per lauree triennali anche per le altre due province come Vibo Valentia e Crotone. Al contrario, invece di razionalizzare e impiegare al meglio le risorse distribuendole con efficacia sul territorio replichiamo molto spesso le stesse facoltà, e cattedre. Rinunciamo, così, a presentare non solo una diversificata e ragionata offerta accademica, ma si impedisce la formazione di istituti di ricerca ai quali affidare una efficiente produzione di risultati difendendo l’idea che l’università, alla fine, debba essere solo disponibilità e distribuzione di cattedre. Giuseppe Romeo

Politici da Bipensiero in vista delle elezioni Subito dopo la seconda guerra mondiale lo scrittore George Orwell scrisse il suo romanzo più importante: 1984. Viene classificato come “genere fantascientifico” ma è più attuale che mai. Orwell immagina una società futuristica, quella del 1984, in cui tutto il mondo è in lotta contro qualcun altro, e c’è un partito al governo, con a capo il Grande Fratello, che manovra a suo piacimento ogni filo di questa società basata sul Bipensiero, ovvero l’accettazione di due verità contrapposte. In tempo reale viene aggiornato il passato per poter gestire presente e futuro: le notizie cambiano ogni momento e i giornali, i libri vengono riscritti in base alle nuove idee, e ciò che è stato precedentemente viene semplicemente dimenticato, cancellato dall’esistenza. Ma perché ho fatto questo preambolo? Non è mia intenzione fare una recenzione su questo libro (che tra l’altro non mi ha fatto dormire per un mese perché la sua attualità è terrificante) ma piuttosto mi sorge spontaneo un confronto sul “bipensiero” di alcuni politici che in tempo di elezioni sparano cose che assomigliano tanto all’esatto opposto di quello che sostenevano poco tempo fa. Esistono video (che qualche pazzo ha avuto la pazienza di mettere insieme) che mostrano una carrellata di fantascientifiche affermazioni dei nostri politici più celebri dall’inizio della loro carriera fino ad ora, i quali prima dicevano che avrebbero fatto questo o quello, e che poi puntualmente non hanno fatto né questo e né quello. Tutto il mondo ci invidia questi signori: chi al mondo possiede un così alto numero di politici pagliacci come questo paese inventato che è l’itaGlia? Nessuno!E’ un primato. Ma la tristezza orwelliana sta nel fatto che questi sedicenti onorevoli hanno manovrato così bene i fili da fare dimenticare ogni passo avanzato verso il baratro. Ma questo baratro aspetta noi, non loro. Costoro giocano, spostano pedine, cambiano tattiche, cambiano regole, e tutto perfettamente a norma di quelle leggi che loro stessi hanno fatto… e noi qui a domandarci: “ma tu per chi voti a marzo”? Ma signori, se votare servisse davvero a qualcosa, ce lo lascerebbero fare? Brigantessa Serena Iannopollo


GIUDIZIARIA

CONVERSANDO

Logge “abbattute”

La Calabria a Sorgente del Vino 2018 #savethedate!

I FRUTTI DIMENTICATI

Limoncello al bergamotto Citrus Limetta Risso Famiglia rutacee Agli inizi dell’autunno scorso, percorrendo le campagne di Palizzi, assieme a Nino Cannatà, alla ricerca di piante che danno frutti ormai trascurati, incontrai Mimmo Morello, esperto suonatore di strumenti musicali calabresi che volle portarmi a conoscere suo nonno, quasi novantenne che mi parlò della sua giovinezza e delle viti della sua vigna, ubicata vicino alla casa dove nacque e dove aspetta con serenità di morire , in un campo a quota altimetrica rilevante isolatissimo da cui però si ammira il mare, a ridosso della strada provinciale che porta a Pietrapennata. Mimmo volle sapere perché mi occupassi di varietà vegetali rari del nostro territorio e mi promise che mi avrebbe fatto dono di una varietà di agrume veramente sorprendente che egli aveva trovato al di fuori della Calabria, però originaria di Ardore : si tratta del Limoncello al bergamotto. Egli l’aveva ritrovata nella villa del suocero a Vitulazio, dove si è trasferito, in provincia di Caserta, appartenuta nel passato alla famiglia di Tomasi di Lampedusa, lo scrittore siciliano autore del Gattopardo, che nel XVI secolo dalla Campania era emigrata in Sicilia; la villa era stata comprata dal nonno del suocero di Morello. Era capitato che una decina di anni addietro Alfredo Cua di Ardore, aveva innestato su arancio amaro una pianta di limoncello di Ardore staccando le marze dalla propria pianta presente nell’orto di casa e la regalò al consuocero di Vitulazio, che la mise a dimora nel giardino della villa, appartenuta agli antenati di Tomasi di Lampedusa. Infatti la figlia di Cua aveva sposato un fratello della moglie di Morello, che aveva saputo che la pianta di limoncello nell’orto del suocero era stata portata da Ardore. Avute tali notizie, cominciai a fare una ricerca sul territorio per verificare se la varietà qui presentata sia diffusa ampiamente nella Locride, ma nonostante l’impegno profuso, da Bivongi, dove era presente nel passato, a Brancaleone, non è stata rintracciata nessuna altra pianta, tranne quella di Cua ad Ardore, di cui attesta la presenza ancora, il sindaco di Ardore, dott. Giuseppe Grenci. Un mese addietro Nino Sigilli ebbe la notizia che in un orto di Siderno, posta in una via tra l’ex ospedale e la stazione ferroviaria era esistita fino a poco tempo addietro una pianta, di

IL RICORDO

Diamo inizio ai preparativi per la decima edizione di Sorgente del vino LIVE in programma sabato 10, domenica 11 e lunedì 12 febbraio 2018 negli spazi di Piacenza Expo. Tre giorni di festa per scoprire nettari senza eguali, annata dopo annata, vini che nascono nella vigna e sono frutto di un’agricoltura sana e capace di guardare alla natura come alleata. A Sorgente del vino LIVE parteciperanno, infatti, vignaioli che hanno scelto l’agricoltura biologica o biodinamica in vigna e che in cantina intervengono il meno possibile rispettando il naturale processo di trasformazione, ad esempio lasciando che le vinificazioni avvengano con i lieviti indigeni dell’uva senza utilizzare lieviti selezionati. Il programma includerà degustazioni tematiche e momenti di approfondimento per contemplare e assaporare l'essenza di questi vini, avvicinarsi alla cultura da cui sbocciano e conoscere meglio il terroir da cui provengono. Accanto ai vini troverete i prodotti dell’agricoltura lavorati da artigiani accorti e sapienti che ci proporranno prodotti eccellenti: olio, miele, formaggio, pasta, biscotti, cioccolato e tanto altro. Un viaggio attraverso profumi e sapori per riscoprire quell’Italia meravigliosamente ricca di differenze, di squisitezze autentiche e di rituali vitali e radicati, che ancora resiste alle tentazioni dell’omologazione. Nella manifestazione dedicata al vino nato dal rispetto per la terra, per le tradizioni, per le persone andrà in scena anche e soprattutto la Calabria, con ben 14 cantine invitate a partecipare: Azienda Altomonte di Palizzi (RC), Arcuri Sergio di Cirò Marina (KR), Casa Comerci di Nicotera (VV), Diana Azienda Agricola di Saracena (CS), L’Acino di San Marco Argentano (CS), Lucà Azienda Agricola di Bianco (RC), Stillo Agricoltura di Tarsia (CS), 'A Vita Cirò Marina (KR), Cataldo Calabretta di Cirò Marina (KR), Cote di Franze di Cirò Marina (KR), Cantine Viola di Saracena (CS), Scala Cantina E Vigneti di Cirò Marina ( K R ) , Tenuta del Conte di C i r ò Marina ( K R ) , Ciavola Nera San M a r c o Argentano (CS). D'altronde l’esperienza legata al mondo del vino, alle famiglie che seguono il ritmo della terra e il battito della loro passione è una delle più affascinanti della nostra Regione. Sonia Cogliandro

cui un ramo pendeva sulla strada ed allora egli cominciò a condurre una ricerca sistematica, strada per strada nella speranza però che il ramo pendente, avesse qualche frutto, in quanto le sue foglie sono identiche al limone. Finalmente dopo qualche giorno riuscì ad individuare la pianta grazie ad un frutto posto in alto che staccò e mi fece osservare; incidemmo delicatamente la corteccia e da essa emanò una delicatissima fragranza di bergamotto. Tralasciammo per il momento di spaccarlo per verificare se la polpa fosse o meno dolce come di solito sono le limette, diffuse in Calabria ed in Sicilia. Per avere informazioni precise mi rivolsi al prof. Giuseppe Spampinato della Mediterranea di Reggio Calabria, che mi precisò che le limette sono varietà derivanti da limoni che con incroci vari hanno assunto la caratteristica di avere la polpa dolce anziché aspra. Naturalmente la variabilità è notevole, dato che ormai da millenni il limone è presente in occidente; infatti addirittura in un affresco di Pompei, la città romana distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., è rappresentato un limone. Esso è originario da un’area che va dalla Cina Meridionale all’India e già nel periodo romano aveva raggiunto il Mediterraneo, ma una presenza più consistente in Italia il limone, unitamente agli aranci e ai mandarini, la ebbe a partire dalla fine dell’XI secolo d.C., quando i normanni strapparono agli arabi, la Sicilia, dove gli arabi stessi avevano introdotta la coltivazione di agrumi conosciuti nella parte orientale del loro impero, conquistata agli inizi dell’VIII sec. d.C. L’immagine del frutto del limoncello in questione è stata inviata al prof .Spampinato, che non conosceva la varietà rarissima ed egli ha raccomandato la diffusione in quanto rischia l’estinzione per via della sua scarsa presenza nel territorio. Fra l’altro il frutto è graziosissimo, piccolo, dal diametri di circa quattro cm, di forma quasi sferica, leggermente subovale, dalla polpa dolce e dalla buccia che sa di fragranza di bergamotto, che diventa gialla a maturazione. Al momento le piante individuate in Calabria sono presenti solo ad Ardore e a Siderno e di conseguenza la varietà è a rischio di estinzione. Orlando Sculli Antonino Sigilli

Novello Novelli non c'è più. Impossibile, per me e immagino per molti non ricordarlo nel nonno Annibale, il buco torto del mitico Benvenuti in casa Gori. Ma decine di altre volte sono gli incontri che ho avuto con Novello. L'amicizia per lui e per sua moglie Silvana. Potrei ricordare i suoi arrivi a casa mia, quasi sempre inaspettati, quando Francesco Nuti iniziò a scrivere, Madonna che silenzio c'è stasera...o meglio allora era Madonna che silenzio c'è a Cavriglia! Oppure i tentennamenti di quando esordì con il Mitico 11 o altre volte ancora. Indimenticabile il suo parlare, la sua faccia pregna di toscaneità e di malinconia. Tra le tante foto ho ritrovato questa, con la Ferilli, Vito e Sandro. Fu una giornata fantastica, era il luglio del 1995 ed avevamo dato la cittadinanza onoraria ad Alessandro Benvenuti, per aver scelto Castelnuovo dei Sabbioni per girare Ivo il tardivo. Non poteva mancare Novello. Ciao, ti sentiamo ancora con noi, caro nonno Annibale! Enzo Brogi

Care lettrici (non mi rivolgo ai lettori che presumo saltino questa rubrica a piè pari), la vostra Vera Donovan ha un altro aneddoto da raccontarvi, anche questo sentito direttamente: le orecchie della vostra affezionata Vera hanno ascoltato un uomo rivolgersi a una donna dicendole: “Tutti ti stimiamo, tutti sappiamo che hai molte doti e un gran caratteraccio”. Dopo una breve pausa allo sguardo allucinato della donna, l’uomo ha esibito un sorrisetto mellifluo e concluso: “Non sarò il primo a dirtelo, eh!”. La donna ha risposto: “Invece sì. Può darsi che siano stati in molti a pensarlo, ma nessuno è stato mai così maleducato e volgare da dirmi una cosa del genere. In ogni caso, neanche il tuo carattere è esattamente d’oro”.

VERA DONOVAN SAYS

Donna stimabile! Vi chiederete perché sia successo, e perché succeda spesso che i maschi dicano delle donne decise e volitive che hanno un brutto carattere. La risposta, care lettrici, è semplice: perché sfuggono al loro controllo. Non sanno come gestirle, si sentono minacciati, la loro autorità discussa, e quindi passano all’offesa, talvolta mascherata da “cazzeggio” o motto di spirito. La vostra Vera vi invita a reagire prontamente in questi casi, assumendo come dato di fatto che vi sta davanti ha paura di voi. Siete voi, in quel momento ad avere il proverbiale coltello dalla parte del manico. L’idea che le donne debbano essere dolci e sottomesse non è più di questi tempi, perciò non accettate come svilente un commento negativo sulla durezza o asperità del vostro carattere, ma reagite con logica e freddezza, stando certe che perdere certe persone è solo un guadagno in termini di autostima e tranquillità quotidiana.

È su una loggia di un paese della Locride che si sono puntati i riflettori più volte nel corso della relazione della “Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere” in quanto indicativa di quelle che sono state definite “plurime situazioni ritenute emblematiche ai fini della presente relazione”. “In questa sede – si legge - ci si limiterà alla questione della sua infiltrazione mafiosa. Peraltro, parte delle vicende di questa officina massonica sono già note anche alla stampa atteso che, come si vedrà, la notizia della sospensione della loggia per infiltrazioni malavitose aveva avuto a suo tempo ampio risalto negli organi di informazione calabrese destando l’attenzione dell’opinione pubblica calabrese sull’interesse della ‘ ndrangheta ad infiltrarsi nella massoneria”. Le tormentate vicende di tale articolazione avevano avvio il 28 dicembre 2007 quando dieci appartenenti ad altra loggia sottoscrivevano l’atto per fondare una nuova “officina”. «Secondo quanto si legge nella documentazione in sequestro, ad avviso di un massone protagonista di quelle vicende, tra i fondatori di fatto della nuova officina vi sarebbe stato anche un undicesimo fratello, già appartenente alla "…” e massone … sin dal 1981, non risultante dagli atti». «Si trattava – scrivono - di un medico incensurato, impiegato presso la ASL di Locri, ma figlio di un notissimo esponente di primo piano della ‘ndrangheta della Locride, riconosciuto come uno dei capi storici dell’organizzazione mafiosa calabrese. Per inciso, va detto che anche un altro figlio del medesimo capomafia, dipendente regionale, secondo i dati estratti dalla Commissione, è risultato presente negli elenchi della …, con il risultato oggettivo che una delle famiglie più potenti della ‘ ndrangheta calabrese, ha goduto di un proprio presidio, tramite familiari incensurati, in due diverse organizzazioni massoniche». Dopo poco più di anno dall’atto di fondazione, la loggia veniva effettivamente costituita il 18 aprile 2009, (cd. innalzamento delle colonne) con decreto del gran maestro che disponeva, altresì, il transito nella nuova articolazione dei medesimi dieci membri fondatori e, tra questi, pertanto, non appariva quell’undicesimo fratello, cioè il figlio medico del capomafia, che, invece risulterà formalmente iscritto nella loggia solo due anni dopo, ovvero a partire dal 7 giugno 2011. Nel luglio 2013, un massone di quella “officina”, avvocato e magistrato onorario presso un ufficio giudiziario calabrese, denunciava al vertice calabrese del … il fatto che alla loggia appartenessero soggetti vicini alla malavita organizzata o comunque aventi stretti rapporti di parentela con esponenti della ‘ ndrangheta e che questa situazione andava via via ad essere insostenibile tenuto anche conto che nell’ultima tornata di iniziazione di sei nuovi “ profani” erano stati presentati tre candidati (cd. bussanti) dal profilo a dir poco problematico: uno, infatti, era indicato come affiliato alla ‘ ndrangheta” , l’altro noto per essere il figlio di un soggetto arrestato per mafia nell’operazione “Saggezza” e, infine, il terzo era anche lui figlio di uno ‘ ndranghetista arrestato per associazione mafiosa. Per i primi due soggetti, il magistrato massone era persino in grado di documentarne le relative vicende, ed invero, affermava di aver prodotto ai suoi superiori massoni copia di specifici atti giudiziari di cui era potuto entrare in possesso in ragione della sua funzione di magistrato onorario. Tali circostanze furono dapprima comunicate al responsabile e agli altri vertici della loggia (il maestro venerabile pro tempore e il “ consiglio delle luci” ) ma non sortirono l’effetto sperato di allontanare tali individui, tant’è che il massone-magistrato onorario si sentì costretto ad investire della questione direttamente il vertice regionale calabrese del … anche al fine di interrompere la procedura di iniziazione dei nuovi bussanti e di porre un freno al dilagare della presenza ‘ ndranghetista nella loggia. In questa nuova segnalazione, venivano riferiti ulteriori gravi fatti. In primo luogo, si descrivevano con dovizia di particolari tutte le occasioni d’incontro in cui il magistrato massone aveva messo in guardia i suoi superiori di loggia sui rischi di infiltrazione ‘ ndranghetista, condividendo con costoro informazioni, a suo dire, assolutamente attendibili sui nuovi bussanti in quanto acquisite da un ufficiale delle forze di polizia operanti su Locri. Peraltro, al fine di suffragare la veridicità delle proprie affermazioni, non esitava a chiamare in causa tra i testimoni in grado di confermare l’esistenza di tali incontri e circostanze, anche un dipendente amministrativo della Procura della Repubblica di Locri, anch’egli massone del … ma appartenente ad altra loggia. In secondo luogo, venivano riferiti i nomi di quattro fratelli ritenuti contigui ad ambienti malavitosi, ovvero, due tra i massimi dignitari di loggia (uno dei quali era indicato quale legale di fiducia di familiari del predetto capomafia), nonché altri due, di cui uno era il citato figlio medico del capomafia e, l’altro, il figlio di un noto usuraio della Locride poi assassinato. Da ultimo, ed è forse l’aspetto più inquietante, dagli atti ispettivi della loggia emergevano elementi che inducono a ritenere che all’interno della “ …” , in almeno due circostanze, si fossero verificate situazioni sintomatiche di gravi tentativi di corruzione in atti giudiziari in relazioni a vicende processuali che intersecano il mondo della ‘ndrangheta calabrese. Ma di qesto si tratterà più avanti.


r

“ libri

14 GENNAIO - 16

cultura

titolo libro: il teatro delle ClariSSe aUtore del libro: antonia Capria Categoria: poeSia CaSa editriCe: Città del Sole ediziioni prezzo €10,00

www.larivieraonline.com

Salvatore Spagnolo

Un cardiochirurgo di Catanzaro spiega come il passaggio del sangue venoso nel cervello sia alla base di molte patologie degenerative

Malattie degenerative

Una scoperta calabrese può portare alla loro soluzione?

trovata una nuova via di scarico del sangue venoso nella malattia ostruttiva delle vene del collo o del torace, possibile causa di molte malattie degenerative a carico del cervello e del midollo.

a circolazione venosa ha il compito di tra-

L

sportare dai tessuti al cuore il sangue che contiene i prodotti di scarto generati dal lavoro delle cellule e che è ricco di anidride carbonica e povero di ossigeno. Nei soggetti con infezioni a carico della bocca, gola, naso i virus e i batteri presenti nei tessuti ammalati, possono passare nel sangue ed essere trasportati nei polmoni o nel cuore dove possono causare broncopolmoniti o infezioni a carico delle valvole e del muscolo cardiaco. Fino ad oggi si pensava che il cervello e il midollo non potessero essere attraversati da questo flusso sanguigno. Noi abbiamo dimostrato che, se vi è un restringimento delle vene principali del collo o del torace, il sangue venoso proveniente dal capo dal collo e dagli arti superiori per raggiungere il cuore deve attraversare il circolo venoso del cervello e del midollo. Questo significa che continuamente sangue venoso entra nel cervello e

in breve

roma Capitale dedica una via a giacomo Mancini A Roma, a due passi da via Palmiro Togliatti, da via Bruno Visentini, il Gran Borghese repubblicano, e da via Vittorio Colombo, l'esponente della sinistra dc, non lontano da via Giuseppe di Vittorio, dallo scorso 11 gennaio c'è anche via Giacomo Mancini: un pezzo, e che pezzo, di storia del sociali-

smo italiano. Alla manifestazione hanno partecipato i figli Pietro e Giuseppina ed il nipote omonimo dell'uomo politico calabrese, Giacomo junior. "Siamo felici e orgogliosi - ha detto Giacomo Mancini intervenendo alla manifestazione - ci sono occasioni in cui occorrono poche parole. È questa è una di quelle. Ecco perché ne dico solo una: grazie. Grazie a Roma Capitale per questa intestazione. E ringrazio a nome di tutti i cosentini e di tutti i calabresi che oggi sono certo saranno tutti almeno un pizzico felici e orgogliosi". Sull'iniziativa è intervenuto anche il presidente della Regione, Mario Oliverio, secondo cui "l'intitolazione è motivo d'orgoglio per la nostra regione e rappresenta il giusto tributo ad un grande leader".

nel midollo. Questo continuo passaggio di sangue può causare lesioni gravissime dovute al sovraccarico di liquido ematico che attraversa cervello e midollo e ostacola il normale deflusso di sangue dai tessuti nervosi verso il cuore. La complicanza più grave è però legata alla possibilità che batteri, virus o altre sostanze nocive possano entrare direttamente nei tessuti del cervello e del midollo causando malattie infettive gravissime. I principali disturbi che il paziente può accusare sono: stanchezza per minimi sforzi, riduzione della vista, disturbi dell’equilibrio, disturbi intestinali che possono costringere il paziente all’uso del pannolone o disturbi vescicali che possono portare alla necessità di utilizzare un catetere vescicale permanente. Con il passare degli anni il paziente può non essere in grado di muovere le braccia o le mani per cui non riesce ad alimentarsi o a svolgere i comuni lavori manuali o perdere la capacità di stare in piedi per cui è costretto a muoversi con la sedia a rotelle. In altri pazienti si ha un progressivo deterioramento delle capacità intellettive con perdita della memoria o la comparsa di tremori a carico degli arti superiori e inferiori. L’aver dimostrato che molti di questi disturbi possono essere legati al passaggio di sangue venoso dai tessuti del capo e del collo apre ampie prospettive nella diagnosi e nella terapia di molte malattie del sistema nervoso. Molte sono le malattie neurologiche in cui si è riscontrato un collegamento con le stenosi delle vene del collo (vene giugulari) e le vene del torace (vene brachiocefaliche o vena cava). Le più note sono la Sclerosi Multipla, il Morbo di Parkinson, la Sindrome di Meniere e molti casi di Malattia di Alzheimer. Se si pensa che, in molti casi, le stenosi di queste vene possono essere congenite, si capisce come molte malattie neurologiche infantili con disturbi del movimento, della sensibilità o con ritardi nell’apprendimento possano essere una conseguenza del passaggio di sangue venoso dalla testa e dal collo direttamente al cervello e al midollo. Come è facilmente comprensibile, si è aperto un mondo nuovo nella ricerca che, secondo il mio parere, porterà alla comprensione e alla prevenzione di molte patologie gravemente debilitanti che interessano il cervello e il midollo. Spero che tutti, mondo sanitario, mondo economico e politico parteciperanno all’approfondimento della conoscenza dei meccanismi che sono implicati nella origine di queste malattie invalidanti in modo che in pochi anni non avremo più pazienti con patologie neurologiche così invalidanti. Salvatore Spagnolo

nella poesia frammentata di antonia Capria emergono i motivi a lei più cari: lo scorrere del tempo che spoglia i sentimenti, lo straniamento da se stessi, la città con il suo contraltare, il paesaggio rurale e il mare. l'idea di viaggi mai fatti e di fughe solo pensate. infine la poesia di denuncia nei confronti di una società sprofondata in crudele indifferenza. titolo libro: i libri di Mio padre aUtore del libro: lUigi CondeMi di FragaStò Categoria: narrativa CaSa editriCe: rUbbettino prezzo €15,3o

i libri di mio padre è il primo dei dieci volumi della Saga balcanica di luan Starova, epopea della storia centenaria dell’esilio della sua famiglia, la cui sorte è emblema del destino collettivo del popolo albanese, e balcanico in generale, perseguitato dalla minaccia del disfacimento, dell’assimilazione, dell’intolleranza e del conflitto. la figura paterna domina la narrazione con la sua quiete e la sua dedizione alla lettura. titolo libro: adelaide aUtore del libro: roCCo berloCo Categoria: FaMiglia e SalUte CaSa editriCe: larUFFa editore

prezzo €15,00

la protagonista è una studentessa di liceo che lascia la scuola e la sua bologna per seguire l'amore in un paesino di mare della locride calabrese, dove mette al mondo, uno alla volta, quattordici figli. in tale contesto si dipana la sua vita, tra gioie e amarezze, in seno alla borghesia meridionale, di cui viene fornito uno spaccato sociologico, tragico e poetico al tempo stesso.



14 GENNAIO - 18

R

cultura www.larivieraonline.com

Antonella Sansalone sentiva la necessità di partire per conoscere nuove culture. Grazie a una borsa di studio riesce a realizzare il sogno di studiare in un collegio come quello frequentato da Harry Potter. Qui, al confine tra l'Europa e l'Asia, sta imparando a vivere.

A 17 ANNI IN VIAGGIO STUDIO PER CONOSCERE IL MONDO

Da Agnana all’Armenia in un college alla Harry Potter MARIA GIOVANNA COGLIANDRO a piccola sognava di andare a studiare in un collegio come quello frequentato da Harry Potter. A 16 anni ha deciso che sarebbe successo. Antonella Sansalone, originaria di Agnana, tra gennaio e febbraio 2017, mentre è al terzo anno di liceo classico, partecipa al Concorso Intercultura e a quello bandito dal Collegio del Mondo Unito, due occasioni che ti permettono di studiare insieme a ragazzi di lingue e culture diverse. Vince entrambi i concorsi e alla fine opta per il Collegio del Mondo Unito: prepara le valigie e sotto il sol leone di agosto parte alla volta dell’Armenia, dove non di rado si raggiungono i -20°. Due anni di studio inten-

D

so l’aspettano, un’occasione di crescita che riesce a finanziarsi grazie alla borsa di studio offerta dalla Callipo Group. Dilijan sarebbe stata la sua nuova casa. Lì su quella strada che collega due grandi città moderne, Yerevan e Tbilisi, in un paese situato al confine tra l’Europa e l’Asia, per secoli incrocio degli imperi Persiani, Bizantini, Ottomani e Russi, avrebbe preso parte a un’esperienza che prepara alla vita, apre gli occhi e allarga gli orizzonti, permettendoti di apprezzare la meravigliosa diversità della famiglia umana. Che cos’è il Movimento dei Collegi del Mondo Unito? Il Movimento dei Collegi del Mondo Unito (United World Colleges - UWC) è un gruppo di 17 scuole internazionali legalmente riconosciute, tra cui quella di Dilijan. In 155 paesi nel mondo, apposite Commissioni Nazionali selezionano gli studenti in base al merito per offrire loro

L’OPINIONE FRANCO CRINÒ inaugurazione del Teatro di Locri in questo mese di gennaio deve riempirci di soddisfazione. Avrei voluto e vorrò leggere una notizia analoga proveniente da Bovalino, tanto per citare un altro caso, che riguarda il Centro Polifunzionale, il Castello di Bovalino Superiore, l'Auditorium La Cava: si tratta anche qui di opere finanziate nella stagione 2001/2005. Avevamo allora ruoli nella maggioranza, in Parlamento, alla Regione e nei Comuni e insieme a Passafaro e a Zavettieri , con le istituzioni e con il partito, siamo stati pronti e capaci di sollecitare i sindaci a proporre opere importanti, procedure trasparenti, promozione adeguata. Sono passati quasi tre lustri e ancora siamo qui a combattere con le incompiute, a leggere buoni annunci, come questo di Locri fatto dall'assessore Anna Sofia, che arrivano tardi ma arrivano, a registrare silenzi imbarazzati e disorientamento in tanti comuni rispetto a quella partita. Il teatro è la rappresentazione di una cultura. Persino Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti hanno fatto un accordo, forse un partito, e ha prevalso il critico d'arte: con la Cultura si mangia, si muove l'economia (lo scontro era su questo). Possiamo senz'altro fare un ragionamento concreto e ordinato. 1) I soldi pubblici sono finiti e nel futuro prossimo se ne vedranno pochi. Anna Sofia fa bene a sottolineare gli sforzi che bisogna fare per completare le opere e la funzione decisiva che a Locri assume (e che deve assumere altrove) il privato (lì il Centro Teatrale Meridionale di Domenico Pantano). Il discorso, per intero, dovrà essere esteso anche al Teatro all'aperto, a Palazzo Nieddu, alle Scuole, per dare soddisfazione e corpo a quanto messo in campo in quegli anni. 2) L' "era" Franceschini ai Beni Culturali sta funzionando, ce lo dicono i dati. Si sta raggiungendo l'obiettivo della valorizzazione e della fruizione, oltre che della tutela, dei Beni Culturali (boom per i Musei, 12 milioni di visitatori, 50 milioni in generale in Italia). Deve progredire ancora quello dei Borghi, che rammentano soprattutto essi un passato identitario e completo di persone, luoghi e cose, quand'anche e per fortuna siamo stati "affidati" dopo, e lo rimarremo per sempre, alla modernità. 3) Il nostro territorio si gioca ora la carta "pesante" di Hubcultura. Si sta facendo tutto nonostante che le infrastrutture e servizi non aiutano dappertutto la mobilità e non danno forza all'appeel di muo-

L'

Tempi troppo lunghi per le opere

la possibilità di un’esperienza educativa in un ambiente che unisce un programma accademico di alto livello alla sfida personale e ai valori di inclusione e accettazione degli altri. L’obiettivo di una formazione UWC è lo sviluppo dell’iniziativa personale, dell’ingegnosità, della flessibilità e delle qualità di leadership. Come avvengono le selezioni? Le selezioni si articolano in due fasi: una preselezione interregionale con prove scritte di cultura generale, logica-matematica e attitudine linguistica, e una prova orale che consiste in un colloquio individuale su temi attitudinali e di cultura generale; e una selezione nazionale, presso il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico Onlus a Duino, a Trieste, per i candidati che avranno ottenuto i punteggi più alti e che prevede discussioni di gruppo e colloqui individuali.

IN BREVE

Siderno: Il maestro Lucifaro dona al Comune una straordinaria creazione artistica Il maestro Rosario Lucifaro ha donato al Comune di Siderno una sua creazione artistica destinata ad arricchire il patrimonio artistico della città. L’opera, raffi-

LOCRI

versi nella nostra straordinaria realtà regionale di luoghi di interesse artistico, culturale e paesaggistico (dove bisognerà pure che si soggiorni più tempo ...). Bisogna rafforzare tutta la rete turistica con investimenti produttivi, programmati e realizzati in tempi coerenti. Dobbiamo portare avanti un progetto di sviluppo che non sacrifica o non accosta le opportunità ai momenti elettorali. Siamo alle elezioni e le chiacchere e il risentimento sono il mezzo e lo stato d'animo che più minacciano un ragionamento ordinato, civile, veritiero. Aldo Grasso ce l'ha spiegato perfettamente sul Corsera.

Un convegno su "Scioglimento comuni, interdittive e codice antimafia"

Tre temi caldi quelli che saranno affrontati il prossimo sabato, 20 gennaio, alle ore 9.30, presso il Palazzo della Cultura di Locri. "Scioglimento comuni, interdittive e codice antimafia" questo il titolo del convegno che si propone di dare una lettura approfondita su queste tematiche di grande attualità. Dopo i saluti di Francesco Asprea

gurante un gatto stilizzato che miagola alla luna, ha trovato giusta collocazione nella splendida piazza Cavone di Siderno Superiore, ben curata dal comitato presieduto da Aldo Caccamo, vicepresidente Vittoria Luciano, segretario Vincenzo Schirripa e tesoriere Longo Giuseppe. Alla semplice cerimonia di presentazione erano presenti tra gli altri, il sindaco sen. Pietro Fuda, il presidente del consiglio comunale Paolo Fragomeni, l’assessore alla cultura Ercole Macrì, il consigliere comunale Gianluca Leonardo, la professoressa Carmine Zelferino, il presidente del comitato Pro Piazza Cavone Aldo Caccamo e l’illustre maestro autore dell’opera. L’amministrazione, da sempre impegnata alla valorizzazione del centro storico, ha accolto di buon grado la donazione del maestro Lucifaro ringraziandolo con stima e affetto.

Presidente del Rotary Club Locri, di Giorgio Tropiano Presidente del Rotary Club Nicotera Medma e del sindaco di Locri Giovanni Calabrese, si ascolteranno le testimonianze dell'imprenditore Massimo Restuccia e della Dirigente Scolastica Mariarosaria Russo. Interverranno Luciano Maria Delfino, professore universitario e direttore scientifico del Free Institute Association Business Attorney (FIABA) International Corporate di Roma; Giuseppe Altieri, Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Vibo Valentia; Giacomo Saccomanno, avvocato e presidente della Commissione Comunicazione Distretto 2100 Rotary International. A moderare i lavori Maria Teresa Criniti, giornalista di Telemia e il nostro direttore responsabile Maria Giovanna Cogliandro. Le conclusioni saranno affidate a Pasquale Sansalone, Past Governor Distretto 2100.


EVENTI

Convivendo e studiando insieme a ragazzi di lingue e culture diverse si superano i pregiudizi e si impara a conoscersi e rispettarsi

In quanti avete preso parte al concorso nel 2017? Eravamo oltre 2000 in tutta Italia, abbiamo superato le prove in 52, e in Calabria sono stata l’unica. In cosa consistono i corsi? In tutti i Collegi del Mondo Unito si seguono i corsi del “Baccellierato Internazionale (IB)”. Il Diploma IB si basa su un programma accademico impegnativo che prevede lo studio, in inglese, di materie come biologia, fisica, matematica, materie umanistiche e arte. Si tratta del diploma secondario superiore più prestigioso a livello internazionale e riconosciuto dalle maggiori università del mondo. Una giornata tipo in collegio? I ragazzi sono a scuola dalle otto alle due, con ore buche a volte, ma in ogni caso si tratta di un carico abbastanza elevato. La scuola dura dal lunedì al venerdì e nel pome-

riggio si svolgono attività sportive, artistiche, sociali. Il sistema di studio è un po’ come all’università: ogni studente sceglie le materie e si sposta da una classe all’altra. Le materie sono in tutto sei: tre ad alto livello (Economia, Storia e Inglese), tre a livello standard (Matematica, Scienze Biologiche e Russo). Ci sono pochissimi libri di testo: l’insegnante prepara il materiale e quasi tutte le lezioni includono un momento di confronto. Il rapporto con gli insegnanti è completamente diverso rispetto alla scuola italiana: l’insegnante, infatti, fa da tutor e ha il compito di facilitare l’integrazione degli studenti, di risolvere eventuali problemi personali e accademici. Uno degli obiettivi dei Collegi del Mondo Unito è responsabilizzare i propri studenti... Esatto. Fa parte della metodologia dei collegi Mondo Unito sviluppare il senso di responsabilità nei ragazzi. I ragazzi di quinta sono responsabili ciascuno di un ragazzo di quarta dal momento del suo arrivo: lo aiutano nel fare nuove amicizie, nel gestire la nostalgia di casa, nella scelta delle materie. Qual è la prova più dura da affrontare? Probabilmente quella di imparare a utilizzare al meglio il tuo tempo, trovando un equilibrio ottimale tra studio, attività di volontariato, sport, arti e svago. Perchè hai deciso di concludere all’estero i tuoi studi per conseguire il diploma? Non riesco a dare un nome al bisogno di partire. So solo che era una necessità per me. Il più grande insegnamento di questa esperienza? Convivendo e studiando insieme a ragazzi di lingue e culture diverse si superano i pregiudizi e si impara a conoscersi. Apri il tuo mondo al mondo e mentre scopri gli altri conosci meglio te stesso.

STORIE

John Capillo, il calabrese che fondò a New York la “Columbia Association” dei Vigili del fuoco iovanni Capillo nacque il 17 febbraio del 1886 a Scilla, in Vico Spirito Santo n. 22, a Scilla (RC), da Bruno (“marinaro”) e Mariangela Fedele (“filatrice”). Nel registro delle nascite del Comune di Scilla è al ruolo n.52. I suoi genitori si erano sposati il 22 marzo 1885 e , quel giorno, dichiararono di avere entrambi 31 anni. Nel 1895 la famiglia Capillo decise di emigrare per gli Stati Uniti. Giunsero ad “Ellis Island”, partendo da Genova, a bordo del transatlantico a vapore “Kaiser Wilhelm II”. Si stabilirono a New York nel quartiere di Manhattan. Oltre a Giovanni, oramai “John”, la famiglia contava altri due fratelli Pasquale e Tony. Giovanni sposò il 16 dicembre del 1906 Rosa Romanò, nata a New York nel 1891, da genitori siciliani. I due ebbero ben sette figli: Angela, Joe, Domenick, John, Mary, Edward e Rosemary. John e Rosa trasferirono la loro residenza nel quartiere di “Woodhaven – Queens”. John entrò nel corpo dei Vigili del Fuoco e ne divenne, da subito, uno degli uomini migliori. Il 23 marzo del 1934 John Capillo realizzò il suo sogno fondare la “Columbia Association” (Italian American Fire Department Guild) con lo scopo primario di fornire programmi di sicurezza antincendio per i residenti del Lower East Side di Manhattan. Gli abitanti di questa popolosa zona era nella stragrande maggioranza immigrati italiani che, per lo più, non parlano inglese. Questo quartiere della città era nota per le sue abitazioni sovraffollate e pericolose. Si

G

Nato a Scilla il 17 febbraio 1886, Capillo morì coraggiosamente, per le forti inalazioni di fumo, dopo un intervento antincendio durante il quale furono salvati numerosi bambini.

erano verificati molti incendi con molti morti. Capillo, parlava fluentemente l’italiano, approntò un serio programma di prevenzione incendi e cercò in ogni modo di farlo approvare. Trovò nell’Onorevole italo-americano Giaccone uno sponsor autorevole per l’operazione. Il suo progetto fu approvato. Coraggioso e sprezzante del pericolo era sempre in prima linea. Creò anche una scuola per preparare i nuovi Vigili del Fuoco. Poi un giorno squillò l’allarme. Un incendio era scoppiato proprio a Manhattan. Lui, che pure poteva tranquillamente rimanere nel posto di responsabilità e comando, fu il primo a salire sul mezzo fornito di autoscala. Ancora il primo a entrare nello stabile e insieme ai suoi uomini mise in salvo dei bambini. L’operazione fu difficile e durò per delle ore. Il giorno dopo però lui era già alla sua scrivania. Improvvisamente ebbe un malore, cadde a terra e morì. Era il 19 novembre del 1934. I medici furono concordi nell’affermare che la causa della morte andava addebitata al fumo respirato, in quantità esagerata, il giorno prima. I suoi funerali si tramutarono in evento per la partecipazione di migliaia di persone. Come disse un giornale “Tutta New York ai funerali dell’eroico Vigile del Fuoco”. La moglie Rosa morì nel 1967. Ancora oggi la figura di John Capillo è ricordata e onorata durante la festa della “Columbia Association” da lui voluta e fondata. Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Un incontro operativo per organizzare le feste SIDERNO Questa mattina, alle ore 10:30, presso la Sala del Consiglio Comunale, l’assessorato alla cultura si incontrerà con gli operatori del settore per definire le linee guida degli eventi per le prossime festività.

Nasce il nuovo circolo di Fratelli d’Italia BOVALINO Lunedì 15 gennaio, alle ore 17:00, presso la Sala Consiglio del Comune, si terrà la presentazione del Circolo “Fratelli d’Italia”. Introdotto e coordinato da Bruno Squillaci, concluderanno i lavori Wanda Ferro e Fausto Orsomarso

Il rigore intellettuale di Mimmo Gangemi LOCRI Venerdì 19 gennaio, alle ore 17:30, presso la Biblioteca Comunale Gaudio Incorpora di Palazzo Nieddu Del Rio, lo scrittore Mimmo Gangemi dialogherà assieme ad Enzo Romeo per parlare delle tematiche trattate dal noto scrittore.

Un incontro per ricordare Vincenzo Nadile LOCRI Sabato 20 gennaio, alle ore 16:30, presso Centro Pastorale diocesano, si terrà un incontro sulla figura di Monsignor Vincenzo Nadile. Parteciperanno all’incontro Francesco Oliva, Pino Vumbaca, Salvatore Fuda, Vincenzo Naymo ed Enzo D’Agostino.



14 GENNAIO - 21

R

arte&co

LA RICETTA: VELLUTATE DI CAROTE ALLA PAPRIKA

www.larivieraonline.com

La scoperta della grotta di Sant'Ilario non è per niente "eccezionale"

Questa settimana si è fatto un gran parlare della grotta misteriosa di Sant'Ilario, una grotta bellissima con stalattiti e stalagmiti e altri reperti. La grotta sarebbe stata scoperta 8 anni fa ma Renato Mollica l'ha visitata già negli anni '80 e da allora pubblica foto e filmati del sito senza mai svelarne le coordinate.

ANGOLO FOOD

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO

In tutti questi anni l’ha preservata la paura. Quella dei pipistrelli che di giorno vi dormono e di notte vi svolazzano. Quella degli spazi chiusi: l’accesso, almeno fino a 20 anni fa, era di poco più di un metro. La base della grotta, inoltre, è quasi interamente ricoperta d’acqua tanto che necessitano gli stivali da pioggia per visitarla. A tenerla nascosta ha contribuito, infine, una promessa: quella fatta a un anziano, proprietario del terreno su cui sorge la grotta “dei misteri”. Ad essere legato a questa promessa, fatta 30 anni fa, Renato Mollica, vinto dall’amarezza in seguito al clamore mediatico generato da chi, in questi giorni, ha definito la grotta di Sant’Ilario una scoperta “eccezionale”. Una grotta dei misteri a Sant’Ilario. Ma il mistero era già stato svelato. Lei ne era a conoscenza da 30 anni... Erano metà anni ‘80 e quasi ventenne, in paese, cominciai a “sentire” parlare qualche vecchietto che mi diceva di questa grotta con il ghiaccio appeso (appurai poi che intendeva le stalattitti). Naturalmente gli anziani credevano fosse una “grotta d’acqua”. Qualcuno sostiene che la grotta fu scoperta casualmente mentre si scavava per cercare l’acqua: un crollo improvviso l’avrebbe portata alla luce. Le risulta? Cercare l’acqua e il crollo sono due cose diverse. Mi spiego. La grotta certo fu (ri)scoperta nel

Ingredienti per 4 persone: 600 g di carote, 200 g di patate, 1l di brodo vegetale, 30 g di burro, una punta di paprika dolce, 1 limone, formaggio grattugiato, sale, pane scuro. Portate a bollore il brodo vegetale (preparato con carote, sedano e cipolla) e versatevi le carote grattugiate, le patate tagliate a cubetti, la paprika, il sale. Cuocete per mezz’ora, poi frullate utilizzando un frullatore a immersione. Unite il burro, il succo del limone filtrato. Cospargete le fette di pane scuro di formaggio grattugiato e ricopritele con la minestra di carote. Servite la vellutata di carote alla paprika completando con un filo di olio extravergine a crudo.

IL COCKTAIL: CAIPIRINHA dopoguerra mentre si facevano le prove per cercare i punti di maggior presenza d’acqua in quel territorio. Il crollo, che in tempi moderni, scoprì l’entrata avvenne quando si effettuarono i lavori per il passaggio della linea del metano attraverso le colline della Locride. Con le vibrazioni per lo scavo una escavatrice sprofondò e aprì un vecchio varco. Anche in quel caso i lavori continuarono senza che fosse segnalato nulla. Per fortuna i lavori di scavo non influirono sulla staticità della

grotta perchè passarono di lato e non ci furono danni all’interno. Perchè non è mai venuta fuori questa scoperta? La grotta era ed è in terreno privato ed era nota a pochissime persone in paese. L’anziano proprietario non aveva capito l’importanza del sito e, inoltre, temeva che il terreno su cui sorgeva la grotta potesse essergli sottratto senza neanche averne un ritorno economico. Perciò quando la visitai (non avevo che venti anni alla fine degli anni ‘80) ho dovuto promettere il silenzio. Nessuno ha mai avvertito la Soprintendenza? So che la Soprintendenza ora è a conoscenza della grotta e saprà (spero) valorizzarla. Io stesso ho parlato con gli studiosi che in questo ultimo anno l’hanno ispezionata, misurata e studiata e sono convinto che faranno tutto quanto è necessario per la tutela. Perchè, secondo lei, questa storia è stata tirata fuori adesso? In tempi moderni si cerca di dare notizie “sensazionali.” Si cerca la notorietà disconoscendo modi e tempi. Appena uno si muove tutti si muovono. Se uno sta fermo tutti stanno fermi. Evidentemente appena si è sentito che era in atto uno studio sulla grotta si è scatenata la corsa a chi l’aveva visitata prima. Solo che per dimostrare una cosa ci vogliono le prove. E le prove dicono che io già alla fine degli anni ‘80 la visitai, la fotografai e la filmai.

Ingredienti: Mezzo lime, 3 cucchiaini di zucchero di canna, 50 ml di cachaca, ghiaccio tritato. Tagliate il lime a quadretti e ponetelo in un bicchiere tipo old fashioned. Aggiungete lo zucchero di canna e con un pestello schiacciate e ruotate così da spremere il lime e amalgamarlo allo zucchero. Tritate del ghiaccio e riempite il bicchiere, poi versatevi sopra la Cachaca e mescolate. Aggiungete due cannucce corte e larghe e la Caipirinha è pronta!

IL DOLCE:

TORTA DI BISCOTTI

Direttore responsabile:

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO Direttore responsabile: ILARIO AMMENDOLIA COLLABORATORI: Jacopo Giuca, Lidia Zitara, Franco Parrello, Tonino Carneri, Mario Nirta, Giuseppe Romeo, Orlando Sculli, Nino Sigilli, Tonino Carneri, Sara Leone, Pasquale Giurleo

STAMPA: Se.Sta srl: 73100 Lecce

INFO-MAIL REDAZIONE:

0964342198 larivieraonline@gmail.com www.larivieraonline.com

Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14 EDITORE - No così srl via D.Correale, 5 - 89048 Siderno

Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente responsabili.

Ingredienti per una tortiera da 20 cm di diametro: 400 gr di frollini, 180 ml di acqua tiepida, 120 gr di zucchero, 100 gr di burro, 50 gr di cacao amaro in polvere, 40 gr di noci. Sminuzzate i gherigli di noci con un coltello e i biscotti con le mani, mescolate lo zucchero con il cacao e aggiungete l’acqua tiepida in più riprese. Mescolate per amalgamare il tutto. Aggiungete il burro sciolto e il cioccolato ai biscotti continuando a mescolare. Foderate il fondo dello stampo (con apertura a cerniera) e versate il composto, livellando la superficie con un cucchiaio. Coprite con pellicola e riponete in frigorifero per almeno 4-5 ore. Spolverizzate con zucchero a velo.


14 GENNAIO - 22

R

the blob

www.larivieraonline.com

Incontri canadesi L’attore locrideo Marco Leonardi abbraccia sul red carpet il calciatore Sebastian Giovinco in quel di Toronto.

CUCINA

Da Calabria a Tamigi, chef Mazzei espugna Londra rima di lui c'erano riusciti solo i Romani guidati dall'imperatore Claudio. Ora a conquistare Londra è lo chef calabrese Francesco Mazzei. Tre ristoranti nei quali i piatti hanno nomi e profumi italiani, la partecipazione come giurato alle ultime edizioni di Masterchef Uk e ora anche il libro ''Mezzogiorno'' che, dopo aver scalato le classifiche inglesi con 80 ricette tricolori, arriva anche nella versione italiana dall'editore Rubbettino, anche lui - forse un caso - calabrese. ''La mia cucina? È quella della mamma con la mano da chef'', spiega. Del resto Mazzei è profondamente radicato alle proprie origini e ai prodotti della propria terra. King of 'nduja lo hanno definito. Un appellativo che gli spetta visto che un piccolo salumificio della Sila ha visto moltiplicare le proprie esportazioni dopo il lancio, con il suo impegno come testimonial, della ''Calabrese" di Pizza Express, ora la più venduta nel Regno Unito. Ma la sua cucina è ricca di ingredienti, tutti italianissimi, del Sud.

P

Le gomme nella calza Luigi il “Gomma Nazionale” e Ilario “La Calza” sigillano con un buon bicchiere una collaborazione commerciale che, ne siamo certi, darà grandi risultati.

Cambiamenti In questa meravigliosa foto catturata dinanzi al palazzo comunale di Sidernodi Carmelo Battaglia, Vincenzo mostra tutta la propria perplessità relativa al colore rosa del Municipio. Che sia arrivato il momento di cambiare?

Befane colorate Michele Galluzzo e Anthony Voice si lasciano fotografie tra queste coloratissime mascotte e un pittoresco befano durante la manifestazione sidernese dell’epifania.


O P O C S L’ORO Inizio passionale, desideri segreti bollono in pentola, pronti a esplodere venerdì, con la Luna di Fuoco in trigono al vostro segno. State sognando il prossimo viaggio, ma più per accontentare il vostro partner che per una vostra reale esigenza.

Amici di vecchia data È ricominciata alla grande la stagione teatrale del Cilea, come sempre coordinata dall’attore Peppe Piromalli, che ritrova anche quest’anno l’amicizia di Pino Insegno.

Inizio settimana produttivo, con la Luna serena in sesta Casa, peccato che mercoledì passi all’opposizione, rafforzata dal duetto Giove-Marte. Ne saprà qualcosa il partner, già stanco delle vostre gelosie e dei sospetti peraltro infondati.

Ceco dalla nascita Sempre in giro per il mondo, Peppe Voltarelli ha iniziato l’anno nientemeno che parlando la lingua della Repubblica Ceca dialogando con Vaclav sposato nella Locride.

Iniziate la settimana col piede giusto, una vera fortuna ora l’attività produttiva si rimette in moto e la coppia Marte-Giove in sesta Casa che vi reclama subito al vostro posto pimpanti e pieni di energia. Unico neo un calo di intensità passionale, il sentimento c’è ma controllato. Inizio tranquillo, condito con un filo di nostalgia, partite con un’espressione rilassata, pronti a cogliere occasioni e sfide man mano che si presenteranno. Venerdì rampante in amore ma inflessibile con i figli, giovedì impegnati sul lavoro o nelle faccende personali.

Rimembranze comunali Francesco Macrì, l’ex sindaco di Marina di Gioiosa, si rende protagonista di un piacevole confronto con l’ex presidente del consiglio comunale Geppo Femia.

Autocitazionismo Enzo Futia è pronto ad abbellire il Manhattan con un meraviglioso ritratto a firma di Giovanni Pedullà.

Work in Progress Un assaggio dello shooting fotografico che Manuela Cricelli sta preparando per il suo prossimo album grazie all’occhio inarrivabile di Peppe Flash Macrì!

Lunedì tranquillo, nervosi a metà settimana, sotto tiro di Luna, Marte e Giove, tutti in quadratura al vostro segno, indizio di battaglie famigliari e rampogne tra vicini. Consolatevi, ben presto il partner vi consolerà con un gesto affettuoso e illuminante. Lunedì spendaccione, causa un’indichiarata insicurezza che vi fa sentire fragili, esposti all’imprevisto. L’umore migliora a metà settimana grazie al triplo sestile di Giove, Marte e Luna che vi tiene su. Al lavoro sfornate un’iniziativa dietro l’altra, nello sport tirate come locomotori. Lunedì con la Luna ricettiva nel vostro segno, dispendioso mercoledì. Creativi ma senza strafare sul lavoro, l’unica certezza i principi in cui credete: una mano a chi versa in difficoltà è sempre ben data!

Neoavvocati “Ti auguro di svolgere sempre questo lavoro con equità e giustizia. Non smettere mai di credere in questi valori che tu stessa rappresenti.” Con queste parole Giuseppe Coluccio fa le congratulazioni a Gabriella Fazzolari, laureatasi questa settimana in giurisprudenza.

Maiale in corso… C’è chi la “cerimonia” del maiale l’ha leggermente anticipata quest’anno: è il caso di Francesco Trichilo e compagnia, che già hanno preparato e assaggiato le prime micciunate!

Inizio settimana riflessivo, sembrate chiusi in voi stessi, in realtà vi state solo ricaricando per ripartire alla grande già da mercoledì. Imbattibili nello sport ma insopportabili a casa,preoccupati per un cambiamento di lavoro o per nuove mansioni sulle quali vi sentite impreparati. Nervosismo inespresso fino a venerdì, quando vedrete le cose con più chiarezza. Nulla di speciale l’energia psicofisica. Condizione consimile anche per il portafoglio, sedotto da saldi tentatori ma ripreso dalla logica di Saturno che vi raccomanda di evitare acquisti inutili. Controllati ma profondi i sentimenti, sentirvi amati rafforzerà l’autostima, ma il partner non si illuda, penetrare nella vostra corazza sarà più facile a dirsi che a farsi. Perfetto il weekend in montagna anche se le vacanze sono finite: pochi amici coi quali confidarvi davanti al fuoco del camino. Buon inizio di settimana, con la Luna d’Aria che vi schiaccia l’occhietto, promettendovi fortuna negli studi e viaggi di lavoro proficui e di largo respiro. Casa, regno delle emozioni scure e inespresse. Salvaguardate il tempo libero e l’autonomia, a cui tenete sopra ogni cosa. Lunedì incentrato sulle finanze, mercoledì ideale per i viaggi di lavoro o d’affari. Quando si tratterà di centrare l’obiettivo, manderete a dormire il sognatore che c’è in voi, svegliando sul posto invece lo stacanovista, che non mollerà la presa fino a risultato raggiunto.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.