Riviera n°26 del 29/06/2014

Page 1

Agosto 2004. Gianluca e Katia, insieme, alle Olimpiadi di Atene



CONTROCOPERTINA

www.larivieraonline.com

BANDO AVVOCATI DEL COMUNE INCRIMINATO

SIGNOR PREFETTO

C’È UNA LOBBY CHE COMANDA

DOMENICA 29 GIUGNO

3

secondo classificato, nel primo caso da Rosario Casella e nel secondo da Daniela Fuscà. E solo il 26 Giugno, mentre scrivo, i commissari prefettizi hanno pubblicato una delibera che annullava l’atto con cui avevano annullato la meritocrazia e la vittoria dei legali Satira e Cutugno. Cos’è accaduto signor Prefetto?Perché è passato tutto questo tempo prima dell’annullamento? Perché ad entrambi i professionisti sono stati preferiti altri candidati che secondo i requisiti posti dal bando evidentemente aveva meno titoli?C’era per caso qualche vizio nel bando per cui la triade ha ritenuto di dover intervenire? O chi comanda al comune di Siderno ha accantonato la meritocrazia? Sono state inoltrate dai due studi legali sidernesi una serie di istanze di autotutela indirizzate al signor Giuseppe Falvo, cui spetta la nomina in quanto responsabile del I settore affari generali e sviluppo risorse umane, a Lei signor Prefetto di Reggio Calabria e alla segretaria generale del comune di Siderno. Quest’ultima è una tosta che toglie il saluto ai protestanti dissidenti, una segretaria di ferro proveniente anche lei da quella zona della Piana che ha sfornato tanti nuovi occupati al comune di Siderno. Così sembra che si sia perpetrato un atto di discriminazione palese ed eclatante. Sia visti i punteggi ignorati, sia per le denunce a Lei indirizzate dai legali estromessi. Nel caso Satira-Casella Le è stata segnalata, a Lei come al responsabile comunale signor Falvo e alla segretaria, l’incompatibilità del candidato al bando. L’avvocato Rosario Casella, secondo quanto denunciato dallo studio lega-

A SIDERNO? “

Come mai il comune sembra ristagnare in un immobilismo assoluto seppur governato dagli uomini della Prefettura? L’amministrazione della triade non dovrebbe assicurare i cittadini del Buon Governo? A che gioco si sta giocando con la comunità sidernese?

ELEONORA ARAGONA Signor Prefetto Claudio Sammartino ha seguito la vicenda grottesca del bando per la selezione dei legali al comune di Siderno? Questo paese come Lei sa è noto per le inchieste antimafia su amministratori e ndrine locali. Sono quindi giunti a salvarlo dal suo declino un gruppo di commissari, una triade che dovrebbe garantire trasparenza e rispetto dei diritti e dei doveri. Sulla trasparenza ci siamo, è più difficile incontrare loro del Papa. È il secondo punto che vorremmo lei ci chiarisse. Il comune è stato commissariato e sarà un’inchiesta a chiarire se e chi ha mal amministrato Siderno. Quello che ci chiediamo ormai da tempo è come sia possibile che un comune in dissesto si possa permettere di assumere ben quindici dirigenti, quasi tutti provenienti da una zona abbastanza circoscritta della Piana e dal catanzarese con altri incarichi, dandogli un cospicuo stipendio per vederli, se va bene, un giorno a settimana? E come mai questo comune sembra ristagnare in un immobilismo assoluto seppur governato dai probi uomini della Prefettura? L’amministrazione della triade non dovrebbe assicurare i cittadini del Buon Governo? A che gioco si sta giocando con la comunità sidernese? L’ultimo atto a destare domande e preoccupazione è stato il concorso per la selezione di due nuovi legali indetto dal comune. Già un primo bando era stato annullato in seguito a numerose istanze di autotutela e a diverse richieste di accesso agli atti. Per quanto riguarda questa seconda selezione, il 14 aprile 2014 sono state presentate le domande per partecipare al bando per scegliere due legali, uno per le cause da instaurare e uno per quelle già instaurate. A risultare primi in classifica sono l’avvocato Salvatore Satira (con un punteggio di 18,50) per le cause da instaurare e Antonio Cutugno (17,50) per i contenziosi pendenti. Entrambi gli avvocati vincitori però si sono visti scavalcare dal

IL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA, CALUDIO SAMMARTINO, CHE SPERIAMO DIA RISPOSTE ALLE DOMANDE DEI CITTADINI DEL COMUNE COMMISSARIATO E IN DISSESTO

le Satira, si troverebbe in una posizione di «incompatibilità e di conflitto di interessi all’assunzione dell’incarico di patrocinio e rappresentanza», in quanto presidente del Consiglio d’amministrazione della Credito Cooperativo di Cittanova al momento della presentazione delle domande. Il comune di Siderno infatti si è accollato il mutuo per i lavori della piscina contratto proprio con questo istituto bancario. Come è possibile che i controllori preposti al comune gli abbiano permesso di partecipare al bando? E in ogni caso dopo la denuncia dell’avvocato Satira perché i provvedimenti sono stati presi con tanto ritardo? Mentre nel caso Cutugno-Fuscà sarebbero stati conteggiati più volte degli incarichi dati con un’unica delibera e anche per lei sarebbero state evidenziate delle situazioni di incompatibilità, avendo l’avvocato patrocini a favore di altri enti. Mentre accadeva tutto questo il comune è rimasto sprovvisto di legali per 15 giorni avendo 400 cause in corso, senza nessuno che se ne possa occupare. Non essendo state rinnovate neanche delle proroghe temporanee l’ente è a tutt’oggi senza avvocati che ne curino gli interessi. Questo blocco sta provocando un danno erariale a un comune già in condizioni precarie. Signor Prefetto le contestazioni che questo bando ha suscitato sono molte e forti e il comportamento discrezionale dei commissari ha lasciato molti perplessi. Ancora non abbiamo chiaro se i due legali che la Commissione straordinaria ha scelto, baypassando i risultati del bando, abbiamo effettivamente dei requisiti che li rendono migliori? O se magari si ritiene che entrambi gli avvocati vincitori della selezione, in quanto sidernesi e già impiegati al comune, abbiano qualche demerito, qualche macchia sul curriculum? E se così fosse non avrebbero dovuto procedere ad azzerare i dipendenti comunali e sostituirli con persone fidate e integerrime (magari della Piana o di Bagnara o di Catanzaro o di Palmi o che abbiano lavorato a Cittanova)?


www.rivieraweb.it DOMENICA 29 GIUGNO

PRIMO PIANO di Doroteo

M ORTACCI

Siderno deve combattere per il suo lungomare F

ranco Caminiti sta conducendo una importante battaglia per sé e, di riflesso, per tutta Siderno. La sua idea di voler investire sul lungomare è vincente e può, anzi deve, essere un punto di partenza. A patto che la politica faccia il suo e lo Stato anche, oltre ai cittadini e agli imprenditori di Siderno. E’ impensabile nel 2014 avere strutture incomplete da 40 anni sul lungomare. E’ assurdo sopportare mostri come l’ex pastificio Cataldo o Matarazzi. Lo Stato ha sequestrato, confiscato, ora dia una soluzione. I binari che dividono in due il litorale possono essere ripensati nell’ambito di un maxi progetto di rimodulazione del nodo ferroviario finalizzato a liberare diverse porzioni di territorio. I tempi sono lunghi, ma vale la pena. La sfida è trasformare il lungomare in luogo della movida serale e richiamo per migliaia di turisti da tutto il mondo. Serve immediatamente interloquire con il mondo delle imprese e del privato sociale, mettendoli

nelle condizioni di poter riqualificare case e strutture oggi preda di occupazione di vario genere. L’idea deve essere quella di rivitalizzare l’area attraverso un piano d’intervento che preveda anche il sostegno all’apertura di attività commerciali. Il progetto vincente è quello di trasformare tutto il tratto costiero, intanto non aspettando la dismissione dei binari che ci costringerebbe a non poter fare nulla per diversi anni. Il Comune deve facilitare l’apertura di strutture ricettive come alberghi, bar e pizzerie per fare del lungomare un posto da frequentare ogni giorno dell’anno. Allo stesso tempo l’amministrazione comunale può decidere di destinare alcune strutture ad associazioni senza intaccare le volumetrie che costringerebbe ad una revisione normativa più importante. Il problema più urgente è quello di provvedere ad una bonifica di diverse zone e, soprattutto, redigere quanto prima un rinnovato piano costiero che preveda anche il trasferimento delle aziende insistenti nella zona così da restituire alla collettività ulteriori tratti di costa. E’ una sfida che può essere il futuro per Siderno, da qui deve ripartire chi vuole provare a ridare dignità ad una delle cittadine più belle della jonica.

4

MONDIALI

Flop Brasile 2014: Aspettando l’Italia che verrà ANGELO LETIZIA Basta “monumenti” cadenti, basta ciarlatani con smanie di protagonismo mediatico e largo ai giovani, al talento vero anche se sopra le righe Di eliminazioni cocenti nella storia “mondiale” del calcio italiano se ne ricordano tante, quasi mai però gli strascichi negativi prodotti sono stati di portata e intensità pari a quelli che stanno caratterizzando il fallimento della spedizione azzurra a Brasile 2014. All'amaro epilogo sul campo, sono seguite le immediate e contemporanee dimissioni di Cesare Prandelli dalla panchina e di Giancarlo Abete dalla presidenza della FIGC. In un colpo solo, il calcio nazionale si è ritrovato con la squadra fuori dai mondiali, senza allenatore e pure senza guida in federazione. Tuttavia a distanza di giorni, più che sulle ragioni dello sfascio, l'attenzione e le analisi di tutti continuano a essere concentrate su Mario Balotelli, le sue bizze, la sua cresta e a quello che gli gira in testa. L'input l'ha dato il pluridecorato Gianluigi Buffon, che però da buon capitano certe considerazioni su un compagno le avrebbe potute tranquillamente esprimere in privato al diretto interessato nel chiuso degli spogliatoi e, magari, a microfoni e a telecamere spente. E poi, via via, tutti gli altri: serviva un capro espiatorio, allora chi meglio di SuperMario? Per quanto scontato possa apparire, bisognerebbe ricordare a Buffon e ai sui colleghi, che a tornare mestamente a casa è stata tutta la

truppa e non solo Mario Balotelli, e che le responsabilità attuali vanno equamente divise come i meriti per le vittorie di quel passato celermente quanto inopportunamente richiamato alla memoria nell'immediato post partita di Italia-Uruguay. Al buon Gigi, si sarebbe dovuto ribattere che, ahimè, non di soli ricordi buoni ricordi è costellata la vita di ognuno e che comunque sia l'attualità e il presente valgono più di qualsiasi brillante passato, specie di fronte a una realtà impietosa come quella appena descritta sul terreno di gioco da una nazionale con lo spogliatoio sfasciato, anonima nell'anima, priva di mordente, piegata sulla gambe e svuotata nelle idee a 360 gradi e non solo all'ombra di Mario Balotelli. Più o meno come in Sud Africa 2010, solo che allora di pecore nere non ce n'erano, quando invece guarda caso - c'erano però loro, i campioni di quattro anni prima, nel frattempo diventati “senatori”, e alcuni di essi di fatto pure excalciatori ancora in attività. Parliamoci chiaro: De Rossi da anni si trascina stancamente in campo; Pirlo accende la luce in Italia e si spegne in Europa; Chiellini gioca a pugni e a calci, ma il calcio è un'altra cosa; e poi lui, il prode Luigi, che allo stato attuale di gol uno ne salva e quattro ne piglia (in fondo alla rete). Quel che va eviden-

ziato allora è che il comune denominatore degli ultimi flop sono loro, non altri, nel caso a qualcuno fosse sfuggito. La fine evidente del vincente ciclo passato non reca il marchio di Mario Balotelli, ma oltre a essere testimoniata dai fatti, è ormai certificata da 8 anni d'insuccessi e di anonimato internazionale, sia a livello di club, che di nazionale. Pertanto, guardando al futuro, forse non bisognerà affidarsi a giocatori sprovveduti e sopravvalutati, così come neanche a “signorine” o a “figurine”, ma senz'altro nemmeno ripartire da loro, ovvero da una vecchia guardia ultra logora, nel frattempo divenuta solo un'ingombrante e pesante zavorra per gli altri e, inconsciamente, pure per se stessa. In attesa di un nuovo presidente e di un nuovo CT, al calcio italiano urge prima un radicale rinnovamento e della nuove basi umani solide, capaci e dotate d'integrità su cui riedificare federazione e squadra. Basta “monumenti” cadenti, basta ciarlatani con smanie di protagonismo mediatico e largo ai giovani, al talento vero anche se sopra le righe, alle qualità umane e sportive espresse in concreto e non solo attraverso boriose e auto gloriose parole. Aspettando l'Italia che verrà, non serve altro.

«In Calabria la ‘ndrangheta e la massoneria divennero una “cosa sola”» C

on la dote “Santa” usciva di scena la 'ndrangheta quale realtà anti-Stato e si proponeva una aggregazione mafiosa intra-Stato, articolazione indebita, presente accanto alle Istituzioni e al mondo imprenditoriale attraverso colpevoli contiguità. La realtà descritta da Filippo Barreca, capo zona del quartiere Pellaro, (vedi proc.pen. Condello Pasquale e altri - nr.46/93 r.g. Dda Reggio Calabria) ha poi trovato riscontro anche nelle dichiarazioni di Giacomo Lauro, Pietro Marrapodi, notaio massone, e soprattutto decisive convergenze dalle analogie emergenti dal "caso Mandalari” istruito dalla Dda di Palermo. «Come ebbi modo di dichiarare più volte - rivelò Filippo Barreca - all'interno della 'ndrangheta ho ricoperto ruoli autorevoli. Il massimo grado l'ottenni all'incirca nell'anno 1979, allorchè venni fatto "santista". Con il grado di "santista" entrai a far parte dell'éli-

te della 'ndrangheta, acquisendo un grado segreto che mi dava la possibilità di avere rapporti con esponenti della massoneria. Devo a questo punto specificare che molti "santisti" sono massoni, tra essi certamente quelli che hanno costituito la "copiata" della mia investitura». Sull'esistenza o meno di una loggia segreta a Reggio Calabria sempre Barreca racconta: «Quando parlo di "santisti" massoni, intendo riferirmi a personaggi che costituiscono logge coperte; nella specie in Calabria esisteva, sin dal 1979, una loggia massonica

coperta a cui appartenevano professionisti, rappresentanti delle istituzioni, politici e, come detto, 'ndranghetisti. Questa loggia aveva legami strettissimi con la mafia di Palermo, a cui doveva render conto. La loggia si costituì quasi insieme alla mia investitura a "santista", in occasione della latitanza a Reggio Calabria di Franco F., cioè nei primi mesi dell'anno 1979; anzi, fu proprio Franco F. a formare questa loggia, uno dei cui principali fini istituzionali era l'eversione dell'ordine democratico. Franco F. mi disse che una loggia analoga era

stata costituita a Catania. Va sottolineato come una struttura di fatto costituita da personaggi eccellenti con la salda intesa di una mutua assistenza esisteva già da prima, e Franco F. si limitò a formalizzarla nel contesto di quel più ampio progetto nazionale che alla realtà reggina attribuì un ruolo di ben più ampio significato e spessore». «"Cosa Nostra" era rappresentata nella loggia da Stefano Bontade; ha detto ancora Barreca - questo collegamento con i palermitani era necessario perchè il progetto massonico non avrebbe avuto modo di svilupparsi in pieno in assenza della "fratellanza" con i vertici della mafia siciliana, ciò conformemente alle regole della massoneria, che tende ad accorpare in sè tutti i centri di potere, di qualunque matrice. Posso affermare con convinzione che a seguito di questo progetto, in Calabria la 'ndrangheta e la massoneria divennero una "cosa sola"». (lr)



RIVIERA

PRIMO PIANO

QUANDO IL CARCERE È RISCATTO

Lele Nucera e la Festa della Musica per i detenuti

Il

carcere di Paola quest’anno ha ospitato la Festa Europea della Musica. Una primizia progettata e organizzata da un detenuto originario di Siderno che nel 2002 fu il vincitore del Globo d’oro come miglior attore emergente. Musica, arte e cultura dentro le sbarre e oltre quel protocollo scontato che serve a buttare tanti giovani calabresi in una pena mai alternativa. Lele non ci sta a essere solo una pratica ordinaria e in questi lunghi 16 mesi ha fatto tutto ciò che è possibile per dimostrare che anche nell’ultimo luogo c’è un battito. Lele Nucera è stato già il direttore artistico e il promotore della Festa Europea della Musica nell’edizione 2011 e 2012 svoltasi a Siderno. Dal primo ingresso in carcere Lele ha dato prova ed ha dimostrato di voler affrontare questo viaggio mantenendo viva la voglia di riscatto, definendo perfettamente quale sarà il suo ruolo nella società una volta libero. Nonostante il carcere molto spesso

Arte e cultura oltre quel protocollo scontato che serve a buttare tanti calabresi in una pena mai alternativa. Il giovane sidernese ha dimostrato che anche nell’ultimo luogoc’è un battito

PROGETTO: “UNSORRISO... ANCHE PERTE” FRANCESCA BARRANCA L’anno scolastico appena conclusosi, presso l’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato di Siderno, è stato ricco di iniziative e progetti che hanno avuto come protagonisti gli allievi della stessa scuola che hanno realizzato dei video, elaborati e dei brani sui temi della legalità, cittadinanza attiva e solidarietà, bullismo e doping per la promozione di uno Sport di sani valori.Una progettualità mirata che ha messo in evidenza le capacità creative dei ragazzi e che ha contribuito alla loro crescita formativa. Giovedì 12 Giugno si è svolto presso l’Aula Magna dell’Ipsia di Siderno il convegno organizzato nell’ambito del progetto “Un

sorriso…anche per te”.

l’incontro è stato firmato un protoIl 12 Giugno è Durante collo d’intesa tra la Casa circondariale di l’Asp di Reggio Calabria e l’Ipsia di stato firmato il Locri, Siderno. All’evento, coordinato da Tommaso Mittiga, dell’Ipsia e patrocinato dalla protocollo di Preside Provincia di Reggio Calabria sono intervePatrizia Delfino, direttore della Casa intesa tra la casa nuti: Circondariale di Locri, Francesco Sarica, straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, Silvia Vittoria Falvo, diretcircondariale commissario tore responsabile distretto della Locride. proposto valorizza l’impegno attidi Locri e l’Ipsia Ilvoprogetto degli studenti e richiama l’attenzione sulla delicata condizione dei detenuti nelle carcedi Siderno ri in Italia, spesso abbandonati a se stessi,

provochi “ chiusura” mentale oltre a quella fisica, Lele con le sue iniziative ha dato prova di forza e determinazione. Il programma dell’evento che si svolgerà domani, martedì 24 giugno, è vasto e, oltre a esibizioni canore svolte da artisti esterni, sul palco ci saranno i detenuti che, con qualche scena di cabaret, qualche lettura e un piccolo spettacolo, varranno la possibilità di diventare attori per qualche ora. Non è proprio facile affrontare il carcere o infondere la propria mentalità e questo Lele lo sa molto bene ma grazie alla sua tenacia oggi non è più solo e molto suoi compagni hanno deciso di unirsi a lui. “Quando ho cercato di coinvolgere i miei compagni, quando ho tentato di trascinarli nel mio mondo, essi stessi hanno deciso di aggregarsi a me ad una condizione, che lo spettacolo racconti la mia storia” racconta Lele. E Salvatore Galdi, un detenuto che, come Lele, affronta la quotidianità del carcere, ha espresso la volontà di raccontare la storia di questo giovane attore sidernese che, dopo diversi anni di carcere, lo ha aiutato a guardarsi dentro e comprendere chi è veramente. La Festa della Musica in Carcere è sicuramente un evento senza precedenti e per la prima volta non si tratta di precedenti penali.

senza una seria programmazione che preveda degli interventi progettuali finalizzati alla loro rieducazione e al loro reinserimento sociale. Grazie a questo protocollo d’intesa, come sottolineato da Antonella Micalizzi, alcuni detenuti della Casa circondariale di Locri potranno avere delle protesi odontoiatriche gratuite realizzate dagli allievi della terza, quarta e quinta A e B dell’Ipsia di Siderno. Gli allievi dell’Istituto professionale, anziché effettuare le loro esercitazioni solo su modelli di studio, potranno, guidati dai docenti, lavorare su delle protesi destinate a pazienti reali. Il progetto, che avrà una durata triennale, non comporterà alcuna spesa finanziaria per gli enti coinvolti nelle azioni della rete progettuale: Scuola, Casa circondariale di Locri e Asp di Reggio Calabria. L’iniziativa rappresenta un utile percorso formativo per gli allievi che si sentono anche più motivati a lavorare su situazioni concrete e d’aiuto verso chi si trova nel disagio in un periodo particolare della propria vita.


SETTIMANALE

www.rivieraweb.it DOMENICA 29 GIUGNO

7

Che brutta storia

Katia Scarfò, ex fidanzata d Gianluca Congiusta, risponderà davanti a giudici di Reggio di falsa testimonianza

«

ERCOLE MACRI

Se la tua natura è amare, va’ tra i morti e amali» gridava Creonte ad Antigone. Ma a Siderno non c’è amore oltre la morte di Gianluca Congiusta e non c’è giustizia nelle aule di tribunale. Tommaso Costa è nuovamente il presunto omicida dell’imprenditore sidernese, dopo che la Cassazione l’ha rimandato ad una nuova sezione della Corte d’Appello reggina, dove si eleva altissima un’intercettazione, sottaciuta, ma che meritava più attenzione. Francesco Muià - (classe 1940) indagato nel processo penale “Recupero- Bene Comune” sarà chiamato a rispondere sul contenuto di un’intercettazione ambientale in cui attribuirebbe il delitto non a Tommaso Costa ma a Salvatore Salerno. L’intercettazione è la stessa che il pm De

Bernardo ha depositato al fascicolo d’udienza del 14/12/2010, a chiusura del dibattimento di primo grado per l’omicidio Congiusta davanti alla Corte d’Assise di Locri. Il settantaquattrenne Muià, commentando i giornali del 13 Marzo del 2009 sembra esclamare al proprio interlocutore, tale Antonio, riferendosi al delitto di Gianluca Congiusta: «Salerno l’ha ammazzato», probabilmente (secondo la Gazzetta del Sud) riferendosi al Salvatore Salerno, detto Sasà, ucciso il 22 Ottobre 2006, ritenuto dai magistrati della Dda reggina al vertice di una cosca scissionista dalla casa madre dei Commisso. Più avanti nell’intercettazione, Muià sembra dire: «Mo’ glielo portano al Costa…ma non lo mpizzau lui». E se questa intercettazione fosse vera e seria? E se la ‘ndrangheta è arrivata prima e dove lo Stato non è arrivato? E

se è vero che il comune di Siderno era mafia e in quanto tale sapeva, perché si sarebbe dovuto costituire parte civile contro chi non riteneva colpevole? Non c’è pace, non c’è giustizia e non c’è verità, forse neinte oltre la morte. E non c’è amore, tranne quello di genitori e di Dio Katia Scarfò, ex fidanzata di Gianluca Congiusta, sarà protagonista in negativo davanti al giudice del tribunale di Reggio Calabria, insieme ai suoi genitori per rispondere di falsa testimonianza resa nell’ambito del dibattimento a Locri. Eppure Katia e Gianluca erano bellissimi. «C’è un canone estetico, prima che morale» sosteneva Sigmund Freud, il più grande detective di tutti i tempi. C’è. Per non dimenticare che la bruttezza è il reato massimo.




ATTUALITÀ

La cerimonia

Il Papa a Cassano: mafiosi io vi scomunico. “Potenti”della terra io vi ho già scomunicato ILARIO AMMENDOLIA Non c’è alcun dubbio che Papa Francesco abbia fatto bene a scomunicare gli affiliati alla ndrangheta e non poteva trovare posto migliore di Cassano dove la morte di un bambino innocente grida giustizia. Non ci sono “uomini di onore” tra questi assassini ma, per usare le parole di Sciascia, solo “ominicchi”e “quacquaraquà” con la pistola. Si sentono potenti perché possiedono un’arma ma come tutti i vigliacchi sono forti contro i deboli e gli indifesi. Chi uccide un bambino ferisce mortalmente l’umanità e se ci fosse l’inferno i responsabili meriterebbero la Caienna più profonda. Non ci possono essere né alibi , né giustificazioni di sorta. Si rende onore alle parole del Papa nella misura in cui non si è ipocriti. Io non frequento la Chiesa, né mi arrogo il diritto di spiegare ad altri le parole del Papa. Queste però sono state chiare in ogni circostanza. È più di un anno che Papa Francesco si muove con decisa coerenza. Se si segue il suo percorso si comprende che non si tratta di esternazioni estemporanee : L’uomo di stato che ordina un bombardamento su una città uccide bambini. Si dirà che è altra cosa. No! I bambini sono tutti innocenti e nessuno ha il diritto di ucciderli. Quando cadono le bombe su Bagdad, su Kabul, sul Kossovo muoiono bambini nelle loro culle, muoiono madri accanto ai loro figli, vengono sterminate intere famiglie nel sonno. Saranno statisti ma pur sempre assassini. In questo momento duecentomila bambini rischiano la vita tra la Siria e l’Iraq. Che male hanno fatto. Che significato hanno per loro parole come “vittoria” “sterminio” “stato”. Vorrebbero solo vivere e giocare come tutti i bambini del mondo, mentre bande di assassini li stanno condannando alla sofferenza ed alla morte. Il magistrato che firma un ‘ordina di cattura per un innocente, terrorizzandone i figli in tenera età, pratica la tortura. Il Papa è stato chiaro : chi pratica la tortura è scomunicato, soprattutto quando non ha la forza di chiedere perdono perché accecato dal delirio di onnipotenza. L’industriale che sposta le sue fabbriche all’estero in cerca di nuove braccia da sfruttare, soprattutto braccia di bambini si mette contro il Cristianesimo. Chi accumula ricchezze in maniera irrazionale, insensibile al grido di dolore che sale dal mondo dei sofferenti, degli indifesi ed ammalati è fuori dal Vangelo. A Lampedusa Francesco ha alzato il suo indice verso l’indifferenza. Chi non ricorda i respingimenti in mare ed i nostri colpevoli silenzi dinanzi a bambini, donne incinte, rifiutati come merci scadute e consegnate nelle mani del boia. Si dirà che io volutamente abbia voluto allargare il ventaglio di coloro che vengono colpiti da scomunica, diluendo la potenza delle parole pronunciate a Cassano. Al contrario. Se non debelleremo il bacillo la malattia colpirà ancora. Albert Camus nel suo bel romanzo “La peste” ci descrive che il terrore ed il panico che si diffonde in città al dilagare del morbo e che impediscono di fronteggiare il contagio.. La si negava, si aveva paura di pronunciare la parola “peste” metafora del “male”: Metafora delle violenze, delle ingiustizie che si annidano nei cuori degli uomini e che hanno attraversato la storia. E’ giusto il nostro disgusto ed il nostro disprezzo nei confronti dei mafiosi. E’ giusta, ma sempre inadeguata, la nostra sdegnata reazione nei confronti degli assassini del piccolo Nicola. Tuttavia non basta: la peste non dipende dai singoli “topi” per quanto disgustosi possano essere ma dal bacillo che cresce e si diffonde nel corpo della società. Questo, i borghesucci ipocriti , conformisti, schiacciati dal pensiero unico dominante non lo ammetteranno mai. Si continuerà a fustigare- e giustamente- la bestialità mafiosa ma si farà finta di non vedere la violenza e la crudeltà di cui è intriso il “rispettabile” potere che ci comanda. Giusta la nostra commozione dinanzi alle parole del Papa. Giusto l’entusiasmo per le parole pronunciate a Cassano… ma non sprechiamole. Non spargiamo fiumi di incenso per non vedere la verità. Abbiamo un solo modo per rendere onore al Papa: batterci per una società di uomini con uguale dignità, una società più umana, e, senza retorica, più buona.

Lo sfogo dei sindaci

Riabilitazione del Sud

«Abbiamo un sistema che fa schifo: disservizi e tariffe alle stelle»

Saverio Strati sarà studiato nelle scuole della regione

«La delibera che raddoppia le tariffe comunali sui rifiuti va ritirata. Chiediamo maggiore concertazione con il territorio». I primi cittadini di mezza Calabria protestano di fronte a Palazzo Campanella nel giorno dell’ultima riunione del Consiglio regionale. «Siamo pronti ad azioni forti – dichiarano i sindaci in attesa di essere ricevuti all’inteno del Palazzo – sui rifiuti abbiamo un sistema che fa schifo: disservizi, tariffe alle stelle e inquina-

mento. Inaccettabile». In Consiglio regionale insieme a centinaia di sindaci e amministratori locali per manifestare il dissenso dei comuni all'aumento delle tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti e al conseguente aumento del relativo tributo a carico dei cittadini. Ottenute importanti rassicurazioni dall' assessore all'ambiente Francesco Pugliano.

SARA LEONE Sono finiti i tempi de "il mondo è bello perché è vario". Oggi chi varia, è retrogrado e démodé. La pettinatura per gli uomini è quella con il ciuffone stile Elvis, il pantalone è il jeans o il cinque tasche pieghettato sino alla caviglia, o per i più audaci sino al polpaccio, e la tshirt nella migliore delle ipotesi, quella a fiori dai colori intensi, sgargianti e soprattutto irreali, il tutto completato da un raffinato, e si passi il termine, paio di Ray-Ban con vetro specchiato, azzurro o giallo evidenziatore. È tramontato il tempo delle Hogan, lasciando lo spazio a Converse e Superga; sì le Superga quelle dei nostri genitori o addirittura nonni, il cui prezzo è però quadruplicato. Nella ricerca incessante della perfezione: pelle perfetta, capelli di più, fisico statuario, labbra carnose, bombardamenti vari alla cellulite, ci si è dimenticati di curare l'originalità. Quest'anno è stato il boom del “maculato”, c'è stato chi ha acquistato persino la cover del cellulare, o chi ha fatto "pendant" fra la propria magliettina e quella dell'“amato” chihuahua. E si sfila, si sfila, sui lungomari, sui corsi principali, si sfila persino nelle università. La situazione, poi, con l'avvento della stagione estiva è diversa. Non molto però. La spiaggia privata è un "must", per il pane il povero commerciante deve far credito, ma l'ombrellone in un lido, a quello no, non si può rinunciare! Si vuole mettere la "chiccheria" di arrivare come una diva e attraversare con la solita camminata defalcata la stradina costruita per arrivare agli ombrelloni? E quelli della spiaggia libera? Profughi, si poverini! Non si sa se provenienti dalla Tunisia, dall'Africa, o dal paese stesso. Pochi, pochissimi. Oramai tutti hanno un lido di appartenenza. Rimangono perplessi i bambini che sulla porta d'ingresso delle attività commerciali leggono "vietato entrare in costume da bagno". Sì, quei poveri innocenti non avrebbero mai potuto pensare che ci sono uomini, che a fare la spesa si presentano, reduci dalla spiaggia, con innata disinvoltura in

del Novecento, l’identità culturale calabrese e l’aumento del numero dei lettori”. Come si ricorderà, la Regione Calabria ha costituito un comitato scientifico sulla figura di Saverio Strati, presieduto dal professore universitario Vito Teti. Sono oltre mille le copie del libro “I cari parenti”, ristampato nel 2010, che la Regione Calabria farà pervenire alle scuole che hanno aderito all’iniziativa.

“Il mondo è noioso perchè tutti siamo uguali” La pettinatura per gli uomini è quella con il ciuffone stile Elvis, il pantalone è il jeans o il cinque tasche pieghettato sino alla caviglia costume-slip. E senza pudore, né decoro, solcano la passerella, quella allestita tra gli scaffali colmi di cibo. In spiaggia si è arrivati in pantaloncino e maglietta, non si è fatto il bagno per rimanere più a lungo a curare l'abbronzatura sotto il sole cocente, sono stati scattati un migliaio di selfie, variando solo la sporgenza degli zigomi, e poi, accaldati, ci si è rifiutati di indossare i vestiti. Le donne optano, invece, per un vedo/non vedo, che poi è un vedo-pure chiaramente! Indossando il loro pareo fatto di trasparenze e mostrando le loro curve, non sempre mozzafiato, ricorrendo a zatteroni tacco dodici. Si stendono sul lettino, ignorando qualsiasi contatto con il mondo esterno. Rivestitesi-si fa per dire - si avviano nella folle corsa per la spesa. E questi tipi, uomini e donne, lo fanno con naturalezza, con la naturalezza che si ha in una spiaggia di nudisti. Peccato solo che a Siderno una spiaggia del genere, ancora non esista.

Lettera al Ministro

«NONTOGLIETE LA SCUOLA AI NOSTRI FIGLI» Ci rivolgiamo a Lei perché sappiamo quanto Le stia a cuore la scuola e quanto si stia prodigando affinché questa istituzione funzioni bene e possa formare al meglio le nuove generazioni. Vorremmo innanzitutto metterLa al corrente del nostro particolare “pellegrinaggio”: abitiamo a Canolo, piccolo paese costituito da poca gente. Non siamo qui per sradicarci verso altre mete e non tornare più, come hanno già fatto inte-

L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri commentando le risposte degli istituti superiori all’avviso di educazione alla lettura promosso nello scorso mese di aprile ha dichiarato: “sono numerose le scuole superiori calabresi che, su sollecitazione della Regione Calabria e dell’Ufficio scolastico regionale, nel prossimo anno svolgeranno un progetto sull’opera di Saverio Strati, stimolando la conoscenza della letteratura

re famiglie, ma per continuare nel proprio territorio tenendo vive la propria cultura e tradizione. Come dicevamo abitiamo in un piccolo comune, un comune che non cresce demograficamente, purtroppo viene privato della propria scuola. Ormai è andata così e i nostri figli, grazie al comune che ci fornisce lo scuolabus, frequentano la scuola del paese di Agnana, limitrofo al nostro. Si tratta di una scuola all'avanguar-

dia, una scuola al passo coi tempi che attua le ultime novità tecnologiche (LIM e registro elettronico) ma deve affrontare gli stessi problemi dei più poveri: le pluriclassi. Le insegnanti possono mettere su una stessa lavagna le “Sled” e insegnare contemporaneamente per due pluriclassi: quest'anno una classe è formata da 17 alunni (quarta e quinta) con due disabili (di cui uno grave) più un certificato DSA; l'altra da 19 allievi (prima, seconda e terza) con una ragazzina diversamente abile. Il prossimo anno scolastico non si prospetta meglio di quello attuale, noi pensavamo che si potesse sdoppiare una classe per formarne almeno tre, ma come sempre i “numeri tornano” ad ostacolare le nostre aspettative. Il Dirigente ci ha informato che mancherebbero infat-

ti due alunni per poter avere il diritto di sdoppiare uno dei gruppi per farne due pluriclassi e una classe singola. Questo divieto viene imposto dai numeri, ma potrà capire, caro Ministro, che per noi questa questione numerica è qualcosa di molto più importante. L'unica cosa che Le chiediamo è quella di non tener conto di questa impersonale e fredda “legge dei numeri”, vorremmo quindi che la scuola venga messa in condizione di lavorare nel rispetto della “persona” e non delle “cose”. Crediamo che un suo intervento a proposito sia ancora fattibile, in tal modo si potrebbe approntare, con qualche risorsa in più, un nuovo organico per l'anno scolastico 2014/2015. I genitori


www.rivieraweb.it

DOMENICA 29 GIUGNO

11

Tipa da spiaggia: istruzioni per l'uso il mare è il suo habitat e lei sembra uscita da una pubblicità

C

SARA JACOPETTA

i sono dei contesti in cui apparire non perfetti è più che passabile. Uno di questi è casa propria, in cui gli indumenti più sciatti fanno a lotta nell'armadio per essere indossati. L'altro contesto è il mare: la donna struccata, l'uomo panzuto e tutti i difetti del corpo sotto il riflettore più potente: il sole. Ma non per lei: la tipa da spiaggia. È una ragazza tra i 20 e i 28 anni che si dirige a trascorrere quattro ore sotto il sole in modo assolutamente impeccabile. Capello liscio sciolto o coda di cavallo chiusa in un fermaglio dallo stile classico, camicione bianco di lino, occhialoni scuri e ciabattine griffate. Il viso incorniciato in un make-up leggero, rigorosamente waterproof, di modo che quanto ritorni in superficie, dopo l'unico bagno della giornata, possa sbattere le sue lunghe ciglia come una sirenetta. Brilla il corpo della ragazza perfetta che sfida l'anoressia, cosparso di olio abbronzante che intossica di cocco l'intera prima fila di ombrelloni. Solitamente la ragazza si reca a mare da sola, trascorrendo ore ed ore nella stessa posizione: il morto sul lettino. E mentre tu grondi di sudore facendo a botte con le zanzare che ti stanno prosciugando il sangue, lei è lì, marmorea. La incontri più tardi al bar del lido; tu, indecisa se lanciarti sul maxibon o il bentornato winner taco, lei sicura e diretta: una bottiglietta d'acqua. Ti chiedi come ancora non sia morta senza aver mangiato nulla. Sotto la doccia alla tipa manca solo uno shampoo in mano e la frase tipo “Prenditi cura di te” tante sono le movenze sensuali messe in atto. E ti chiedi quando ha potuto scattare quei selfie che ritrovi in bacheca: l'hai osservata tutto il tempo e potresti giurare che no, non si è mai mossa. Se può evitare di bagnarsi la chioma lo fa raccogliendo il tutto in uno chignon, calandosi in acqua tutta rigida. Qualcuno che la osserva dalla riva crede stia avendo dei crampi e invece sta solo cercando di preservare la piastrata della sera prima. Il silenzio regna sovrano sotto il suo ombrellone, mentre tu con le tue telefonate hai già informato tutto il lido che stasera mangi dal tuo ragazzo e che il prof di microeconomia è uno stronzo.

Meglio selfie o Belfie? Selfie? Ormai il semplice autoscatto è già superato. Se volete essere in linea con le novità delle ultime settimane dove essere Belfie! Beflie è la nuova moda di scattare il lato B e metterlo in bella vista sui social network.

Come sempre a fare da apripista sono le star che in un primo momento avevano inaugurato l’autoscatto di gruppo. In questi scatti che vi proponiamo, pubblicati su Vogue, i lati B famosi di Rihanna, Jennifer Lopez e Lady Gaga.

Delianuova

Grandesuccessoper lesorelleChiarae MartinaScarpati

Nel frattempo, il tuo vicino di ombrellone ti chiede se stai ballando Winè, il nuovo tormentone, e tu spieghi che no, ti sei solo agitata a spiegare a tuo fratello il concetto della gelosia dell'uomo sulla donna. Tutto ciò a dispetto della sua mimica immobile, che perfino quando un amico le si avvicina lei rimane pietrificata, muovendo al massimo

le labbra e, se ha ascoltato una battuta in grado di scioglierla dall'effetto freeze, accenna anche un sorriso. Che poi la guardi e ti dispiace così tanto che avresti voglia di invitarla sotto al tuo ombrellone dicendole: “Vieni che mia mamma per sicurezza aveva portato una teglia di parmigiana in più”.

Le cantanti di Varapodio Chiara e Martina Scarpari sono stati le grandi ospiti al concorso canoro "In Canto" che si è svolto a Delianuova (RC) nella serata di domenica 22 giugno. Le sorelle Scarpari non hanno tradito le atteso del numeroso pubblico presente che è arrivato da ogni parte della Regione per ascoltare dal vivo l'esibizione delle giovanissime cantanti. Le due sorelle vinsero l'edizione dello scorso anno di "In Canto" prodotta e curata dal deliese Natale Princi, e dopo lo straordinario successo conseguito a "Ti Lascio una Canzone" su Rai Uno, l'emozione per loro è stata grande. Lo hanno affermato le stesse sorelle a margine dell'esibizione.

In via dei Ciliegi un gatto tira l’altro Penso che sin dal momento della sua nascita via dei Ciliegi, a Siderno, sia stata battezzata col sangue di un gatto. Non si contano più ormai i gatti investiti su via dei Ciliegi e sulla perpendicolare via delle Magnolie (nota come pista da corsa per moto rombanti, e, alla bisogna, come discarica comunale). Sembra che via dei Ciliegi sia una strada maledetta, forse l'hanno progettata sopra qualche vecchio cimitero indiano o nel costruirla hanno gettato nell'asfalto una Bibbia e il sangue di una vergine, come in “The mangler”. O forse ci abita qualche adoratore del demonio, magari qualche piacentino in vacanza? Fatto sta che ogni tot via dei Ciliegi richiede un tributo di sangue. Ché i gatti stanno “come d'autunno sugli alberi le foglie”, e chi li

cura vive nel terrore di non rivederli mai più. Via dei Ciliegi è invitante a retromarce di vertiginosa velocità, per dimostrare la testosteronica abilità nella guida. E un altro gatto, zac. Poi la zona adiacente, quanto a strade, è un vero pasticcio uscito da una masturbazione urbanistica. Tempo fa la nostra testata ha riportato la notizia di un senso unico inutile su via Amendola, quando sarebbe stato più opportuno un divieto di sosta ambo i lati. Senso unico poi rimosso, con intasamenti su via Amendola, ma rimasto sulla larga e comoda via Turati, che va appena appena in sovraccarico solo all'ora di entrata e uscita delle scuole. Ormai via Turati è il parcheggio degli insegnanti e dei poliziotti,

per il resto è deserta. Prolungamento via delle Magnolie? Avete presente che è stato fatto con i soldi dell'alluvione quando noi avremmo preferito il rimborso danni? Dallo stadio fino allo stop è in leggera pendenza e invoglia a innestare la quinta e la sesta, ignorando passanti, mamme, bambini, buche, segnali e divieti. E gatti, naturalmente. Il promesso semaforo all'incrocio con corso Garibaldi rimane - appunto - promesso. Intanto cristiani e gatti ci muoiono. I nomi sono freschi nella memoria e ce li ricordiamo tutti. Forse, dico, forse, se qualche responsabile della viabilità sidernese si trovasse a leggere questo articolo, dovrebbe ipotizzare che dei cordoli, per limitare la

smodata velocità con cui si corre su queste due strade, non sarebbero inutili, e rivedere il benedetto senso unico su via Turati. O dobbiamo aspettare che ci muoia un bambino, investito? Allora il Comune potrebbe indire sin d'ora un concorso tra i bambini residenti in via delle Magnolie-via dei Ciliegi: a chi prende la pagliuzza più piccola gli passano sopra con la bitumatrice comunale! Perché se non si sta attenti, da quelle parti, sei un morto che cammina. Bambini compresi. E se va avanti così prima o poi succederà: a quel punto saranno inutili i cortei, i pianti, i discorsi e i rimorsi. A quel punto non avrete solo un gatto sulla coscienza. (l.z.)


SUMMER

Capelli corti: tagli e tendenze

Dalle ostriche, toccasana per la libido di entrambi i sessi, all'anguria, preziosa per la sessualità maschile. Ecco 10 alimenti utili per (ri)accendere la passione AVOCADO MANDORLE FRAGOLE FICHI UOVA OSTRICHE NOCI E SEMI ANGURIA LAMPONI NERI TE’ AL GINSENG

Come resistere alla dieta

I tagli medi tra bob e carré Il classico caschetto rimane sempre un must have, reinterpretato e riproposto in varie forme e lunghezze da hair stylist e saloni. Bob, carré e long bob più o meno sfilati e in ogni sfumatura di colore, ecco le proposte per la nuova stagione

Cibi afrodisiaci

I tagli corti per la primavera e l'estate si reinventano attraverso forme che spaziano dai cut più audaci a volumi più morbidi e definiti. Il tutto all'insegna di una femminilità che muta e si trasforma, a seconda del momento

Una piccola guida con tutti i sì e i no da rispettare durante la dieta. Per perdere peso in modo sano e col sorriso

Le tendenze per l’estate Caldo e afa condizionano le scelte per i tagli di capelli e le acconciature in estate. Il raccolto vince sempre ma, se non si cede al corto, anche caschetti e bob sono una valida alternativa. Ecco i trend dettati dai saloni, tutti da copiare

Quando si inizia una dieta, la cosa più difficile è resistere. Insomma, si sa che quando si è "a regime" si diventa nervosi, affamati tutto di un colpo e con la sensazione di spossatezza. Ma con un buon metodo e obiettivi realistici si può perdere peso in modo sano, con il sorriso sulle labbra e restituendo la giusta energia vitale al corpo. L'importante è scegliere i cibi giusti, con proprietà brucia grassi, anti-gonfiore e detossinanti. Evitando di mangiare troppo poco o facendo attenzione a quegli alimenti dalle calorie nascoste. E oltre alla bilancia ne risentirà anche la pelle, in termini di luminosità. I carboidrati non sono per forza dei nemici da combatter) e concedendosi qualche premio (dolce) per i risultati raggiunti.

Rocco Siffredi «L'astinenza è finita» L'Italia è fuori dai Mondiali e il pornodivo può mettere fine al voto di castità. Che, ci tiene a dire, è stato mantenuto. «Non è colpa mia, ho tenuto duro per tantissimi giorni».

Novità Bikini Clip Unisex Galileo Una clip unisex audace che copre a malapena la parte interna e si tiene tra le natiche.


www.rivieraweb.it

L’ANGOLO DI PARRELLO

E così la Regina Elisabetta d'Inghilterra si è fatta costruire una nuova carrozza, tutta oro, argento e pietre preziose. Aria condizionata e sedili con tessuti pregiati. Costo: circa quattro milioni di euro. Ogni tanto con l'aereo privato raggiunge anche Roma, dove in via Veneto acquista decine di paia di scarpe, vestiti e diamanti. Per Elisabetta la crisi economica non esiste, anzi: è un'invenzione dei parlamentari europei, specialmente di quelli italiani che piangono sempre miseria. Che vi devo dire miei cari lettori? Sicuramente l'amata Regina inglese non ha mai letto "A livella", del nostro grandissimo Totò.

di Franco Parrello

ELISABETTA D’INGHILTERRA

Dal mondo MILEY CYRUS MOLLATA DA LIAM HEMSWORTH Liam Hemsworth non è più interessato a Miley Cyrus anche se lei continua a chiamarlo. Una fonte ha detto a In Touch: «Le ha detto che non è più interessato a tornare insieme e che deve andare avanti. Ha detto che con lei è finita per sempre».

HI-TECH LG G3:

L’ATTESA È FINITA La tastiera si regola in base alle dimensione delle dita, la fotocamera è veloce come un laser e i selfie si scattano senza mani. Queste e le altre caratteristiche del nuovo smartphone di LG in arrivo in Italia a fine mese

Pillole

Naturopatiche

DOMENICA 29 GIUGNO

13

A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone www.associazione-tone.it associazione.tone@gmail.com

Il gelato piacere del palato Soffice, dolce, rinfrescante: il gelato è l'alimento che mette d'accordo tutti. Vuoi perché, con la sua moltitudine di gusti, si adatta alle preferenze più disparate, vuoi perché piacevole ad ogni età, perché sa di tradizione, perché è capace di rinnovarsi in forme e sapori… ma di fronte ad un gelato è davvero impossibile dire “no”. Qualità del gelato. Difficile stabilire a priori una quantità definita di calorie poiché l'uso di diversi ingredienti, si pensi all'impiego della panna, varia da ricetta a ricetta. Anche la quantità, ovviamente, modifica la base di calcolo ed in un cono possono andare dai 35 grammi a quasi un etto di prodotto… Volendo proprio dare una cifra, in media 50 grammi di gelato forniscono dalle 90 alle 180 Kcal. Un gelato preparato senza additivi tende a sciogliersi in fretta, specie d'estate ed un buon processo di preparazione, eseguito a regola d'arte, fa sì che non di formino grumi, scaglie o pezzetti di ghiaccio, se ci sono…qualcosa non va. L'aspetto del gelato dev'essere soffice, cremoso e liscio. A digestione avvenuta, poi, sarà il fisico a dirci se la qualità delle materie prime non era di prima scelta: una cattiva digestione, la sete, il senso di pesantezza ed altre sintomatologie intestinali potranno suggerirci di non tornare nella stessa gelateria!

Mito e tabù…il gelato e la dieta. Il gelato, specie quello artigianale che dovrebbe garantire una qualità superiore rispetto a quello industriale, può essere facilmente inserito nella dieta, di crema o frutti, a seconda del piacere personale. La panna? Rende il pasto a base di gelato molto più ricco in grassi, quindi più nutriente, ma aumenta anche i fastidi digestivi nei soggetti con patologie gastriche, che di norma non avrebbero particolari fastidi dal consumo del gelato. Eccezioni a parte, quella volta che di decide di mangiare il gelato, tanto vale che la soddisfazione sia completa. Negli adulti infatti il gelato può essere un buon sostituto del pasto di mezzogiorno, soprattutto in periodi caldi quando c'è bisogno di più acqua e zuccheri semplici e meno di grassi ma, naturalmente, la sua assunzione non deve essere troppo frequente, anche perché di solito viene inserito in un pasto privo di verdura, non perfettamente bilanciato. Via libera dunque al gelato a pranzo una o due volte a settimana.


Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente responsabili.

GERENZA

Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14

Direttore responsabile: ANTONIO TASSONE Editorialista: ILARIO AMMENDOLIA COLLABORATORI: Ercole Macrì, Eleonora Aragona, Domenico Macrì, Franco Parrello, Daniele Mangiola, Lidia Zitara, Patrizia Pellegrini, Domenico Spanò.

Per richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl Via Gramsci, 72/A info 0964383251 GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi, l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dai legittimi proprietari. STAMPA: Master Printing S.r.l. Modugno (BA) EDITORE - No così srl - via D.Correale, 5 - 89048 Siderno

www.rivieraweb.it

RICORDANDO

La radioattività e la Locride Che paese strano è diventato il nostro, o meglio quello in cui siamo nati e ci viviamo. I sindacalisti tanto battaglieri nel passato,oggi per chiedere lavoro e aumenti sulle pensioni,spediscono migliaia di cartoline a Matteo Renzi, simbolo di democrazia elettiva. I politici pietiscono ai piedi dei burocrati, dai quali dipendono . I giornalisti per tutelare la salute pubblica fanno appelli ai detenuti al 41 bis. Se tornasse in vita il bravo Totò,di materiale ne avrebbe a sufficienza per far sorridere le platee. Del materiale radioattivo depositato, a loro dire, sull' Aspromonte,nel mare, lungo gli argini delle fiumare, e in ogni dove della Calabria, si fa un gran parlare. In primis gli abitanti della Locride e non solo sono terrorizzati: se si continua a sparlare senza fare proposte, credo che fra qualche anno, dalla Calabria ci sarà una emigrazione biblica, per paura di essere contaminati. Si additano, a parole, quali responsabili di tale nefandezza ora i politici, ora i mafiosi, ora i servizi segreti. L'unico santuario a non essere stato scomodato è la presidenza della Repubblica che da Scalfaro in poi gode di privilegio quasi monarchico. Ma i servizi segreti, non dipendono dai ministeri dell'interno, della difesa, della giustizia e non per ultimo dalla presidenza della Repubblica? Se così è perchè gli appelli dei giornalisti, senza metafore non si rivolgono ai rispettivi ministri o al nostro caro presidente? Se si vuole colpire nel segno,lo si dia un ruolo al procuratore della repubblica di Locri Mi chiedo perchè chi sa o dice di sapere, o intuisce sia esso semplice cittadino, uomo delle istituzioni o giornalista, dopo essersi costituito parte civile non formula regolarmente in procura una denuncia querela contro i soggetti istituzionali che hanno provocato un danno ambientale di tali dimensioni mettendo a repentaglio la salute pubblica. Se non si ha questo coraggio o si sta zitti per non danneggiare ulteriormente questa martoriata terra sia dal punto di vista democratico che turistico, o si va a Lordes per chiedere un miracolo della scomparsa dei fusti. Francesco Talia

Logica nuova per Siderno Logica nuova per Siderno! Tenta di ripartire la politica a Siderno! Dopo le note vicende, ancora in corso di definizione, si torna a pensare alle future elezioni comunali quando, restituita la parola ai cittadini, il comune dovrebbe tornare alla normalità amministrativa. Quale sindaco per Siderno? Chi potrebbe essere il "primo cittadino" più adeguato in un periodo di crisi grave e complessa? Qualche risposta comincia a prendere corpo: c'è chi ha indicato possibili candidati, qualcuno si è autocandidato ed è anche circolata qualche idea per ben amministrare. Anzi, c'è chi ha ricordato, in modo saggio, che ancor prima delle persone, è necessario indicare cosa si vuole fare: convergere su un programma e poi su una persona. Alcuni cittadini hanno richiamato, e mi sembra un bel contributo al dibatti-

to, l' opportunità di partecipare alla prossima campagna elettorale con un numero modesto di candidati, evitando di far scendere in campo centinaia di aspiranti consiglieri comunali con la conseguenza di creare solo confusione, rendendo impossibile un vero confronto tra le parti politiche. Nonostante tutto, c'è una Siderno che non si rassegna, che si ama, che vuole ripartire: l'occasione non può essere sprecata, pertanto, mi sembra corretta l'idea di partire dal programma, anzi considerare, ancor prima, la "logica" a esso sottesa. Vi sono due logiche che possono ispirare le idee e i comportamenti dei candidati a sindaco, a Siderno come in buona parte dei comuni. Vi è una logica da "prima repubblica": non tiene conto dei cambiamenti strutturali avvenuti negli ultimi anni a seguito delle leggi emanate

dallo Stato, dell'integrazione europea e della crisi economica. Questa logica ha la sua essenza nella "irresponsabilità della spesa": ha costruito benessere facendo debiti, consentendo alti livelli di corruzione e sprechi enormi, ma vissuti quasi sempre con "leggerezza", senza pensare, è il caso di dire, alla "resa dei conti". Per decenni i comuni hanno speso soldi che non avevano, lo Stato interveniva e ripianava con soldi avuti in prestito o creati dal nulla: il sistema, come abbiamo detto, ha avuto anche i suoi vantaggi, fornendo servizi che la povertà di molti territori non avrebbe mai consentito, ma ha anche reso sistema il clientelismo. E' possibile ancora oggi seguire questa logica? E' di tutta evidenza che la realtà ora è ben diversa: occorre seguire un'altra logica! Alla luce delle responsabilità che ricadono oggi sugli enti locali, i sindaci rischiano di assumere il ruolo, innanzitutto, di esattori: ruolo decisamente impopolare, ma necessario se si vogliono pagare gli stipendi e assicurare i servizi. I margini per clientelismo, spese allegre e grandi opere sono veramente ristretti, ancor più per i comuni dichiarati in dissesto. Pertanto, giusto per essere chiari, coloro che ancora rimangono convinti di poter perseverare in vecchie logiche gestionali e si preparano a tessere rapporti, costruire alleanze con famiglie "numerose" a colpi di promesse, con probabilità, in caso di vittoria, si renderanno conto che la realtà è ben diversa da quella immaginata e che il rischio di essere commissariati rimane molto alto. Se si vuole imboccare la via di una logica nuova è necessario superare steccati ideologici che non hanno più senso, se mai lo hanno avuto, cercare di aggregare tutte le persone interessate al bene comune e disponibili all'impegno, creare momenti di incontro al fine di capire quali sono le priorità che l'amministrazione dovrà affrontare. Chiunque sarà sindaco avrà necessità di una squadra e del più ampio sostegno dei cittadini: i benefici arriveranno solo dopo i sacrifici! Si può anche "vincere" e tirare a campare, raschiando il fondo del barile mentre la città procede nella sua discesa, oppure si può tentare di far vincere Siderno. Giuseppe Giarmoleo

Locride: Marina di Gioiosa Ionica posta ai vertici rispetto Siderno e Locri Paesaggi mozzafiato cangianti a breve distanza man mano che dalla costa ci si inoltra verso l'interno; spiagge bianchissime e mare cristallino, brulli declivi, colline verdeggianti di vigneti e uliveti, montagne più o meno aspre come lo Zomaro, Croce ferrata, ricche di risorse idriche e impenetrabili quanto lussureggianti boschi di faggi e abeti. Questa è la Locride. Peccato purtroppo che non sia valorizzata come meriterebbe! La Costa dei Gelsomini, invidiabile per il suo patrimonio culturale e naturale che le regala le potenzialità di una

preziosa e unica attrattiva è oggi lasciata a se stessa. Messe in ginocchio dalle calamità naturali che le hanno colpite, le spiagge di Siderno e Locri hanno, a stagione turistica inoltrata, ancora un aspetto degradato e sporco. Le strade, le piazze, i palazzi, costituiscono da sempre il biglietto da visita dei centri urbani ed esigono cura e manutenzione che, purtroppo ultimamente sembra mancare. Inutile dire che a causa di questa trascuratezza il decoro dei centri urbani perdono il prestigio necessario ad accogliere i turisti. Il

rischio, in questi casi, è proprio quello di allontanare piuttosto che affascinare i visitatori delle nostre coste. Nonostante cotanta trascuratezza registrata dagli enti locali e dagli stessi abitanti di Siderno e di Locri, la ridente cittadina di Marina di Gioiosa Ionica risulta dotata di un ambiente urbano maggiormente curato. Che dire, per esempio, dell'area ludica che si trova nei pressi del palazzetto dello sport? Pulita, chiusa al traffico, verdeggiante è un servizio per le famiglie e uno spazio di divertimento del quale i bambini possono disporre

SETTIMANALE

in piena libertà. Sono piccole cose, queste, niente di ultrainnovativo, ma arricchiscono il territorio, rendendo prezioso e vivibile l' ambiente. Queste semplici attenzioni certamente giocano il suo ruolo nello sviluppo turistico che, inoltre, si giova di strutture ricettive atte ad ospitare i clienti del “nuovo turismo”. Un turismo sempre più esigente perché costituito da persone che dopo aver speso le loro risorse, chiedono o meglio esigono servizi all'altezza delle loro aspettative. Katia Candido

DOMENICA 29 GIUGNO

14

Hanno tarpato le ali alla città dello sparviero. La replica del consigliere Giuseppe Cusato “Come ad un uccello si tagliano le remiganti per impedirgli di volare, così alla Città dello Sparviero gli amministratori hanno tarpato le ali”. Avrei voluto astenermi dal replicare alle affermazioni del consigliere comunale di Gerace Luca Marturano sul trasferimento provvisorio di alcuni uffici dell'ASP 5 nell'immobile di Via largo Piana a Gerace. Non posso, però, non rilevare come le suddette affermazioni costituiscano delle pure amenità e non posso sottrarmi dal fornire giusti connotati di obiettività ed elementi di autentica verità all'opinione pubblica, in relazione ad una vicenda di interesse generale, per la quale il rappresentante della Conferenza dei Sindaci in seno all'ASP 5 e Sindaco di Gerace - rag. Varacalli - avrebbe dovuto convocare un apposita seduta di Consiglio Comunale per un legittimo e democratico confronto dialettico tra le varie forze politiche della nostra città. La mente del consigliere Marturano, che rischia l'ibernazione per il letargo in cui è sprofondato nel Consiglio comunale - da oltre tre anni - e per l'assordante silenzio senza cenni di risveglio, si affida a delle dichiarazioni cartacee per ingannare la Città di Gerace ed i suoi abitanti, attraverso un tentativo maldestro di addossare responsabilità proprie e del Sindaco Varacalli a chi, invece, non ha alcun onere. Il consigliere Marturano mente, sapendo di mentire, quando afferma che durante la candidatura del 2011 ero residente a Locri. È sufficiente che si rechi all'Ufficio Anagrafe per accertare la mia residenza di allora in quel Comune alla Via Zaleuco nr. 5. E perché tacere che il consigliere ed attuale vice-sindaco era ed è residente a Locri? Ed ancora, perché importunare la memoria del grande Salvatore Gemelli, nato ad Anoia Superiore e residente a Locri, e strumentalizzare l'attivismo e il sogno che ha sempre coltivato, accanto ai politici del luogo, di realizzare un ospedale con impostazione riabilitativa? Altro che Uffici dell'Azienda Sanitaria Provinciale! In difesa di questo sogno mi ritengo, quindi, tutt'altro che un nemico di Gerace. Il consigliere Marturano, nonostante il suo dovere e la sua responsabilità gli impongano di assumere una posizione netta, afferma “non scrivo per dire chi ha ragione o torto, non entro nel merito del provvedimento assunto dal dott. Sarica…” , quasi che un simile provvedimento non meriti alcuna valutazione e non sia degno di presa di posizione a favore dei cittadini geracesi. Giuseppe Cusato continua su rivieraweb



D

ERCOLE MACRÌ etto fatto: 500 appassionati del Burraco nella Locride dal 20 al 22 giugno, 250 camere d’albergo prenotate. Capolavoro Burraco avevamo scritto nella cover del primo giugno e capolavoro Burraco è stato. Nessuna profezia, eravamo certi che l’accoppiata Francesco Ruso-Hotel Kennedy non avesse nulla in comune con la Prandelli-Balotelli , né con i tridenti mediocri del comune di Siderno. E oggi, a quattro settimane di distanza, la registriamo come una delle più grandi imprese turistiche di sempre nella Costa dei Gelsomini. Addirittura “fuori stagione”. Nessun paese della Locride, turisticamente parlando, è Tropea, Soverato e Praia a Mare, con buona pace di quelli che la pensano diversamente da svariati anni. Mare piatto, degrado urbano, manco un’isola nelle vicinanze, nessuna Brigitte Bardot, cementificazione selvaggia, la ferrovia più due statali tra i paesi, i pochi hotel e l’accesso a mare, ne fanno un posto eternamente distante dalle capitali del turismo nazionale. Una periferia della bella stagione, dove bisogna sudare, faticare, essere ancor più professionali dei beati, per racimolare qualche piccolo risultato. Serve scovare le nicchie e renderle felici, fare come quelli di Rimini, la più grande di tutte, la più brutta di sempre. Rimini, che pur non avendo il mare, quel poco che gli spacciano per tale gliel’ha inventato l’illustre concittadino Federico Fellini, Rimini, dicevo, riesce a guadagnare, grazie a moltissimi portafogli da 50 euro, più di quanto guadagna Porto Cervo con le sue pochissime carte di credito, d’oro e di platino, certamente illimitate e nonostante un mare polinesiano. Franceco Ruso l’ha capito subito, il presidente del Circolo F.I.Bur. di Siderno è partito da questa premessa per organizzare il Primo Torneo Nazionale di Burraco dello Jonio, incantando centinaia e centinaia di coppie arrivate nella Locride per sedere intorno a un tavolo verde: 106 tavoli di giorno, 35 by night. Quest’ultimo dato è il più alto registrato in un torneo nazionale legittimato dalla Federazione. Gran Turismo nella Locride. In assoluto il più grande a giugno in mezzo secolo. Gli ospiti hanno bevuto, mangiato, riso, si sono divertiti, oltre 400 burrachisti si sono sentiti a casa in un giorno di festa, coccolati dal meglio che il nostro territorio può offrire. E il the day after è un riconoscimento unanime. «È un dogma riconosciuto che la perfezione non sia raggiungibile per l’essere umano, ma sabato sera 21 Giungo cos’è stata quell’emozione che si è impressa saldamente negli occhi di 400 fortunati burrachisti? Grazie signor Ruso», ha affermato Carlo Cetino, caporedattore della Federazione Nazionale Burraco subito dopo l’inaugurazione del primo Torneo dello Jonio svoltasi all’Hotel Kennedy di Roccella. «Di tornei nazionali ben organizzati ne ho visti molti, ma questo di Francesco Ruso è stato meraviglioso ed è veramente difficile superarlo. Francesco grazie per come ci hai ospitati… hai commosso me e molte altre

«Di tornei nazionali ben organizzati ne ho visti molti, ma questo di Francesco Ruso è stato meraviglioso ed è veramente difficile superarlo». Anna Maria Etergineoso, consigliere nazionale F.I. Bur.


www.rivieraweb.it

«Sabato sera 21 Giungo cos'è stata quell'emozione che si è impressa saldamente negli occhi di 400 fortunati burrachisti? Grazie signor Ruso». Carlo Cetino, caporedattore F.I.Bur

DOMENICA 29 GIUGNO O 17

persone… la Calabria grazie a te, ai circoli calabresi, agli amici siciliani può essere annoverata nei tornei nazionali più prestigiosi» ha scritto, a torneo concluso, il consigliere nazionale F.I. Bur. Anna Maria Etergineoso. Qualcuno ha assegnato gli Oscar: «Ero presente un torneo da Oscar, tutto perfetto, tutto organizzato alla perfezione» scrive a francescoruso@libero.it il delagato Fibur Sicilia Aldo Pavone. Si lui c’era e insieme a lui le massime autorità della Federazione. Il presidente Salvatore Modica, il vice Sebastiano Praitano, si a Roccella c’erano tutti, compreso il giudice unico Paola Galeone, che non citiamo perché attualmente è Prefetto di Benevento, ma perché è stata commissario per due anni nella nostra Platì. Ci perdoni. A Roccella dal 20 al 22 Giugno c’erano tutti, da Aosta a Porto Empedocle. «È vero, veramente?», chiedo confusamente a Francesco Ruso. «Già» mi risponde. «Ma il merito non è mio, è di un Hotel che mi ha sorpreso, il Kennedy, è di Stefania Agostino. E ancora, la città di Roccella, la vicinanza di moltissime attività della Locride. E poi quella dei Circoli di Burraco siciliani e di tutti gli altri… tutti mi vogliono bene», mi dice abbastanza stressato, poi, sventolando un foglio nomina i pugliesi. Burraco King Mola: «Francesco Ruso questo primo torneo nazionale dello Jonio posso affermare che mi ha commosso, per l’impegno, la dedizione e la cura dei particolari che con i tuoi collaboratori hai messo nella organizzazione e nello svolgimento dell’evento. Complimenti e auguri sinceri. Noi saremo sempre con te, continua così». Continua così mi dico tra me e me. Detto fatto: «Sto partendo per il terzo Torneo di Burraco che si svolgerà a Giovinazzo a sei chilometri da Bari, io ci vado da loro e loro vengono da noi, è la mia passione consolidare i rapporti». Questo sidernese forse vuole andare più in alto, mi dico ancora tra me me, quando lui ha già lasciato la redazione. Infine osservo la cosa meno importante, ovvero la classifica agonistica, ma lo faccio pensando ad altro. Ma questo la scorsa estate non c’era, anzi in 44 estati non c’è mai stato… categorico. Mi dico. Coppia prima classificata girone A: Vincenzo Sammito – Agrippima Perma di Siracusa All’undicesimo posto la prima coppia della Locride, ovvero Maria Ruso – Lisa Ferlisi. Nel Girone B spicca invece al secondo posto la coppia composta dall’ex sindaco di Locri Francesco Macrì e dall’orafa ardorese Milena Trapasso. Mentre il presidente Modica in persona ha consegnato al circolo Burraco dell’Ymca il Tapiro per l’ultima posizione ottenuta al Torneo dello Jonio. Gli ultimi saranno i primi. Se a guidare il gruppo ci sarà Francesco Ruso, la Locride può sperare di ricongiungersi ai primi. Senza patire fatica o soffrire di complessi d’inferiorità.


RIVIERA

CULTURA E SOCIETÀ

Manuela Cricelli e il calore dei sentimenti

È

KATIA CANDIDO d’Agustu, il sole che illumina le riprese del primo album di Manuela Cricelli, l’artista roccellese che esordisce sulla scena musicale con il suo primo lavoro. Come la sua voce, quello di agosto, è infatti un sole che riscalda senza bruciare. L’artista possiede una formazione eclettica che la vede protagonista di numerose collaborazioni con personaggi del calibro di Eugenio Bennato, Ornella Vanoni e Simone Cristicchi. Selezionata tra le cento voci migliori nella rivista “Musica Jazz” nel gennaio 2012, vincitrice del premio “Sergio Pinchera”, nell’ambito di Roccella Jazz Festival 2011, protagonista dello spettacolo “L’ultima cantastorie” (omaggio a Rosa Balistreri), la Cricelli con il singolo “Suli d’agustu” vuole trasmetterci l’amore ideale, quello che ognuno di noi sogna. Ce lo racconta con la soavità del dialetto locale, linguaggio ancestrale e melodico che stride fortemente con il messaggio del brano il quale descrive il tormento a cui ci sottopone un amore intriso di continui andirivieni di sentimenti contrastanti, destinati a non incontrarsi mai. Così come mai possono incontrarsi, se non a patto di negarsi l’un l’altro, la natura e il mondo urbano: la prima, regno incontrastato di spontaneità e calore, il secondo, ambiente asettico,razionale e troppo calcolato per farsi baciare dai caldi raggi del sole. È questo divario tra campagna e città che si rispecchia nella sofferenza di un amore impossibile è l’ambientazione entro cui si sviluppa la trama del testo. Interamente realizzato in Calabria e ufficialmente presentato il 19 Giugno presso il circolo culturale “L’Ombligo de la luna”; locale dentro il quale sono anche state effettuate le riprese interne, mentre quelle esterne sono state svolte in diversi luoghi della provincia della colonia calcidese, quali, il magnifico capoluogo reggino; una casa privata di Siderno e a Strano, frazione dell’entroterra cauloniese. Autore del testo di questo brano, magistralmente interpretato dalla Cricelli è Enzo Niutta. A “vuci (sua) nto ventu caddu” ci richiama alle nostre radici primordiali, alla scoperta di un mondo semplice ma vissuto, agreste ma delicato, selvaggio ma incontaminato, quale è quello dei sentimenti che ci dominano irrazionalmente ma sono la parte più genuina del nostro essere.

Primo album di Manuela Cricelli, l’artista roccellese che esordisce sulla scena musicale con è d’Agustu. Come la sua voce, quello di agosto, è infatti un sole che riscalda senza bruciare.

Lidia Zitara, una penna ironica e sferzante

V

ELEONORA ARAGONA edendo una rosa penso che sia bella o brutta, che abbia le spine o meno me ne accorgo solo se mi pungo prendendola. Mentre per Lidia Zitara i fiori e le piante hanno colore, odore e nomi sconosciuti ai comuni mortali. Nel suo primo romanzo dimostra di avere una profonda conoscenza della botanica, come delle parole. Anche quest’ultime hanno per lei un valore che a molti sfugge. La piccola estate, così si chiama questo testo edito da Pendragon che sarà presentato alla libreria Mondadori domenica 29 alle 18.30, esprime le due passioni della Zitara: il giardinaggio e la scrittura. Entrambi i settori richiedono pazienza ed entrambi possono dare tante piccole soddisfazioni. In tutte e due gli ambiti l’autrice sidernese segue il filone della ribellione, l’anticonformismo d’altronde c’è l’ha nel sangue. La figlia del noto meridionalista, Nicola Zitara, aveva già fatto parlare di sé e suscitato polemiche accese tra gli appassionati di orti e ortiche pubblicando un saggio dal nome lungo e

Al via Premio GiomoTrichilo 2014 Il Premio letterario “Giomo Trichilo” giunge alla sua undicesima edizione. Nessuno si aspettava un successo così eclatante. Una manifestazione importante che intende ricordate colui che veniva definito“u poeta analfabeta” che ormai non conosce ostacoli e si è consolidata tra quelle più importanti della nostra provincia. Il fine della manifestazione culturale è quello di tutelare, valorizzare e promuovere l'uso del dialetto. Il dato incontestabile è che ogni anno, senza grandi risorse, è stato creato creato uno spettacolo capace di richiamare il grande pubblico. Le caratteristiche della manifestazione, che si è ritagliato uno spazio nelle manifestazioni di nicchia dell'estate locridea, sono la “mediaticità” che si è voluto dare allo spettacolo e la presenza di una compagnia teatrale di assoluto livello. Per quanto concerne la prima caratteristica saranno presenti molte emittenti regionali, sia televisive che radiofoniche. Negli anni scorsi il premio ha ottenuto ascolti record nelle programmazioni televisive andate in onda. Il prossimo 2 agosto, prima della rappresentazione della commedia “Me socera voli u si marita” che verrà messa in scena dalla Nuova Compagnia teatrale Deliese, ci sarà la consegna dei primi tre premi e del premio alla carri-

era che quest'anno verrà assegnato allo scritto ed ex giornalista Rai, Gregorio Corigliano . L'invito che possiamo fare è quello di essere presenti a questa manifestazione che sicuramente sarà apprezzata per la sobrietà e la sua freschezza. Questo il bando ufficiale del Premio Letterario ”GIOMO TRICHILO”- XI Edizione 2014 Art. 1 - L' associazione culturale L'Eco di Siderno, indice la undicesima edizione del Premio Letterario ”Giomo Trichilo” Città di Siderno; Art. 2 Il con-

corso comprende: a) Una sezione di poesia in lingua calabrese ineditaPremio Giomo Trichilo b) Premio alla Carriera; Art. 3 Ogni partecipante al concorso della poesia inedita in lingua calabrese deve inviare fino a n. 3 poesie in sei copie dattiloscritte; Art. 4 I lavori rigorosamente anonimi devono pervenire in busta chiusa, contenente un'altra busta chiusa, con i dati anagrafici del concorrente, l'indirizzo, il numero di telefono. Inoltre una dichiarazione in cui l'autore se ne

assume la paternità sotto la propria responsabilità; Art. 5 I lavori inviati devono giungere entro e non oltre il 27 luglio p.v a mezzo servizio postale al seguente indirizzo. Premio Letterario ”Giomo Trichilo- Città di Siderno” c/o Edicola Bonavita - Piazza Vittorio Veneto - 89048 Siderno (Rc) Art. 6- I lavori saranno giudicati da una giuria tecnica composta da autorevoli esponenti del mondo della cultura calabrese e sarà presieduta dal presidente dell'Associazione Culturale L'Eco di Siderno, avvocato Antonio Tassone; Art. 7- Il giudizio della giuria è insindacabile; Art. 8 Tutti i lavori pervenuti, inediti, restano di proprietà dell'organizzazione; Art. 9- Il concorso prevede la consegna di tre premi per i primi tre classificati per quanto concerne la sezione relativa alla poesia inedita ”Giomo Trichilo”. Un Premio alla Carriera; Art. 10- Il Premio alla Carriera, è determinato a giudizio insindacabile della giuria; Art. 11- La Giuria conferirà, inoltre, menzioni speciali; Art. 12 I premi verranno consegnati ai vincitori che verranno a ritirarli personalmente nella manifestazione finale del 2 agosto 2014. Il bando completo del premio potete trovarlo sul sito larivieraonline.com


SETTIMANALE

www.rivieraweb.it

Nella miriade di autori mediocri un’eccellenza fresca e imprevedibile. Il suo primo romanzo La piccola estatesarà presentato alla Mondadori domenica 29 giugno alle 18.30

immemorizzabile: Giardiniere per diletto. Contributo a una cultura irregolare del giardinaggio. Il suo romanzo è leggero, scorrevole e divertente. Si legge in spiaggia sotto l’ombrellone in un paio d’ore. L’ironia è la sua arma migliore, come dimostra puntualmente anche nei suoi articoli. Se la incontraste per strada, piccolina e con un sorriso sincero e affettuoso non la credereste un po’ canaglia, ma lo è. È imprevedibile, come si evince dal ciuffo turchese, e un po’ battagliera, ma anche fragile. Una delle frasi che le

sento pronunciare più spesso è quando qualcuno le chiede come va? «Domanda di riserva». Però la dice accompagnandola a una risata quasi fragorosa. Mette di buon umore. Non ha molti punti in comune con la protagonista del suo romanzo, che lei definisce «Una ragazza dal carattere negativo che ha bisogno di ricondurre le emozioni della sua vita a una dimensione piccola, impermeabile. Per la protagonista tutto deve essere gestibile». Una giovane goffa e un po’ insicura, un’antieroina con la sindorme di Calimero e senza nome che viene assunta da un’ anonima donna per prendersi cura del suo giardino. Nel libro Siderno è sempre presente, oltre che nelle illustrazioni nelle descrizioni, e ci sono anche alcuni dei personaggi che gravitano intorno alla protagonista che ad un occhio attento ricorderanno un vecchio pescatore sidernese e la sua splendida casa del mare. Scrivere libri è ormai un’attività inflazionata, spuntano autori come funghi. Lidia Zitara in questo mare di mediocri rappresenta un’eccellenza. Lei quando le chiedo cosa ne pensa di questa febbre letteraria risponde: «Non mi va di parlare di altri. Posso dirti che sono riuscita a far stampare il mio libro da un editore vero, non sono stata pubblicata da una tipografia o da uno di quegli editori a pagamento». Evidentemente non tutto è perduto, se si insiste anche l’editoria cartacea, magari specializzata, si accorge di chi ha talento. Perché oltre a una buona dose di fortuna serve anche avere quel qualcosa in più, altrimenti i ghostwriter non esisterebbero.

PREMIO PERICLE D’ORO 2014 PER LA PACE DEL MONDO LE PRIME INDISCREZIONI Si avvicina la data del Premio Pericle d'oro 2014 che ha raggiunto la sua ventottesima edizione e come sempre si svolgerà a Bovalino il 26 Luglio 2014 in piazza Camillo Costanzo. Quest'anno il Premio Pericle è dedicato alla Pace del Mondo. Sono giorni intensi per i componenti dell'organizzazione, per raggruppare come al solito le grandi personalità rappresentative che fanno il vanto civile e morale della nostra Calabria. Di tanto in tanto, dialogando con il maestro Domenico Savica, fondatore del Premio Pericle d'oro, scopriamo, qualche indiscrezione sui nomi dei premiati che hanno già confermato la loro presenza. Lui stesso ci racconta, è un tour de force, nel comporre questo grande mosaico che si va a definire, cesellando con pazienza i nomi da selezionare, per la kermesse finale, e i giorni volano insieme alla tensione, per il sovraccarico di responsabilità nei confronti degli invitati, che devono sfilare per ritirare la propria statuetta del Premio Pericle d'Oro e di tutti quelli che l'hanno già fatto. È uno stress extraordinario, non sopportabile per lungo tempo e che nel corso della serata finale si dissolverà come neve al sole negli abbrac-

ci e nei festeggiamenti, lasciando il posto all'orgoglio di aver messo in evidenza la Calabria sana e gli uomini che lavorano in ogni parte del mondo con grande professionalità ed eccellenza. E sono venuti fuori i nomi di due importanti personalità, di cui il maestro Savica va orgoglioso. Il primo è Francesco Milito, vescovo di Palmi. È stato ordinato sacerdote il 12 agosto 1972, presso l'arcidiocesi di Rossano- Cariati. E così da quel momento inizia il suo cammino di conoscenza degli uomini e delle loro variegate esistenze. Il 4 aprile

2012 viene nominato vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, facendo il suo ingresso solenne in diocesi nella cattedrale di Oppido Mamertina il 30 giugno. La seconda è Francesca Stilla. Nata a San Marco in Lamis sostituto procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, magistrato che ha conseguito la seconda valutazione di professionalità, nominata referente “sulle nuove prospettive nella tutela dei minori” con incarico di rilevare le prassi degli uffici giudiziari requirenti che interessano la posizione di

soggetti minori sotto il duplice versante degli accertamenti investigativi e degli interventi di tutela. Si è da sempre occupata, tra le altre cose, dell'attività istruttoria, condotta in sede di indagine preliminare e in sede dibattimentale, relativa a delitti di violenza sessuale intrafamiliare e non, quale sostituto in servizio presso il Tribunale Ordinario di Brescia nonché quale sostituto in servizio presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria. Ha altresì partecipato quale referente dell'Autorità Giudiziaria Requirente del distretto di Corte d'Appello di Reggio Calabria e di Catanzaro al tavolo dei lavori, promosso dal prefetto di Reggio Calabria, per la redazione del Protocollo d'Intesa per gli interventi di soccorso e di assistenza in caso di sbarco di cittadini extracomunitari sulle coste della Calabria. Anche al fine di prevenire il fenomeno mafioso, ha partecipato presso le scuole medie e superiori del Distretto di Reggio Calabria nonché presso l'Istituto Penitenziario Minorile di Catanzaro ad incontri di studio e dibattiti periodici sulla legalità e Costituzione. La Redazione del premio Pericle o'oro

DOMENICA 29 GIUGNO

19

ARTE E DINTORNI di Domenico Spanò

Lo splendore dell'antica Locri Epizefiri ed il ripristino urgente del valore del Parco Archeologico L'antica Locri Epizefiri è l'antica città della Magna Grecia sul litorale ionico, sita presso gli odierni abitati di Portigliola, Locri, Gerace. Fu fondata dai Locresi di Grecia, verso il principio del sec. VII a. C. in una zona di cui conosciamo la necropoli dei secoli IX-VIII nelle località Canale Ianchina, Patariti, con tombe a camera scavate nella roccia e suppellettili costituiti da vasi d'impasto, vasi italo-geometrici, armi e monili di bronzo e di ferro. Prima di stanziarsi qui i colonizzatori s'erano fermati a Sud, al Capo Zefirio (oggi Capo Bruzzano) ma forse per la limitata fertilità del suolo roccioso si spostarono più a nord. La pianta dell'antica Locri si avvicina alla forma di un quadrilatero allungato, di cui il lato corto S-E di m 850 è parallelo alla linea del mare; ne dista circa 300 m; in lunghezza poi si estende tra la fiumara Portigliola a S-O ed i valloni Polisa e Lucifero a N-E, per km 2,500 su un terreno che comincia pianeggiante e poi sale fino a 150 m di altitudine ove il lato N-O tocca i colli di Castellace, Abbadessa e Mannella. La linea delle mura si può seguire facilmente nel suo percorso generale: inoltre sono stati messi allo scoperto alcuni tratti, insieme con torri quadrate (Marzano, Castellace, Abbadessa) e rotonde (Parapezza, Mannella), più difficile riconoscere le porte. Le mura in complesso sembrano di epoca relativamente recente, probabilmente non anteriore al IV sec. se non del III, epoca. Dell'antica Locri Epizefiri oggi non rimane altro che un Parco archeologico abbandonato e nascosto delle erbacce. Questo luogo racchiude significative testimonianze della città coloniale greca e del centro di età romana. Ai resti dell'abitato greco di località Centocamere e a quelli del Tempio di Marasà si sono aggiunti in anni più recenti i resti del santuario dedicato a Demetra Thesmophoros, tratti delle mura di cinta di età greca e significative testimonianze monumentali di età romana imperiale quale il complesso termale oggi noto come Complesso museale Casino Macrì e settori di abitato in località Petrara. La creazione, nel luglio del 2006, del Parco Archeologico di Locri Epizefiri, ha avuto iniziali potenzialità e presupposti, nell'area centrale e pianeggiante della città, varie aree monumentali erano da tempo scavate e aperte al pubblico, anche se il loro isolamento rendeva insoddisfacente il livello di percezione della città antica. Importante è il rapido ripristino dell'attività di visita, nonché la pulizia delle aree coprenti dalla vegetazione fitta, la dislocazione dei percorsi e una maggiore pubblicità per far conoscere sito e servizio offerto ormai caduto nel dimenticatoio. Molti i turisti che potrebbero usufruire della bellezza e della storia di questo sito, come patrimonio di tutta l'area Locrese. I percorsi di visita del Parco Archeologico prevedevano l'avvio dal Museo Nazionale. Un primo percorso raggiunge il tempio ionico di Marasà, fiancheggiando un tratto delle mura e due importanti aree sacre esterne alle mura, dedicate a Demetra Thesmophoros e a Zeus Saettante, che presentano aspetti diversi e complementari del mondo religioso locrese. Ritornati all'area del Museo, il percorso prosegue lungo le mura che proteggono la città dal lato di mare, costeggiando la cosiddetta Porta Portuense, e altri tratti di mura messi in luce, fino allo scavo di Marasà Sud con la Casa dei Leoni e il sacello di Afrodite, e la limitrofa Porta di Afrodite. Da qui si raggiunge il grande scavo di Centocamere, con un vasto settore dell'abitato greco, delle mura e l'edificio arcaico detto Stoà a U. Ritornati alla Porta di Afrodite, si prosegue verso monte per circa 400 metri fino al Casino Macrì, dove sono in luce altri resti dell'abitato greco a cui si sovrappongono i resti monumentali di un edificio termale romano; poco più a monte si raggiungono gli scavi degli edifici romani in contrada Petrara. Un percorso che potrebbe far sognare molti immergendoli nella storia, nell'arte e nella percezione di un antico mondo ricco e pieno di valore, oggi abbandonato nel nulla privo del significato che segretamente nasconde.



RELIGIONE E MASSONERIA

ALLA RICERCA DI UN DIO MASSONICO CHE NON ESISTE D

GIOVANNI PITTARI a un po’ di tempo a questa parte uno dei temi più ricorrenti, che talvolta diviene oggetto di controversie è il rapporto massoneria-religione. E tutto nasce dalla confusione diffusa che predomina nella mente di tanti massoni e di gran parte del clero per affermare l’inconciliabilità tra massoneria e Chiesa cattolica. Dopo il tramonto delle ideologie si ha memoria del muro di Berlino, e la sua caduta è ancora cronaca quotidiana e coscienza collettiva di barriera artificiale e artificiosa che la storia doveva sradicare. In altra epoca, il XX settembre un altro muro fu abbattuto, anche se la memoria è rimossa. Lamenti e anatemi condannarono allora una violazione secolare, anche se oggi gli antagonisti di allora giudicano ‘salutare’ la caduta di quel muro e la separazione delle rispettive sfere di competenza. Così, in tempi non sospetti, si esprimeva Rocco Ruggero in un’allocuzione sull’equinozio d’autunno, quando la terra è quasi assopita con in grembo il seme della luce che il solstizio farà maturare in bellezza e splendore. Oggi, il fallimento morale, civile ed economico del Paese, con rozza e maldestra regia si tenta di scaricarlo sulle ‘strategie occulte’ e sui ‘complotti massonici’, o per lo meno si cerca di distogliere l’attenzione sull’argomento massoneria per fuorviare l’indignazione di un’opinione pubblica sconcertata da una classe di apprendisti stregoni che, scatenando scenari irreali intravede ora il dominio degli stessi. È arrivato il momento, forse, attraverso una mutazione di segno, per dirla con i semiologi, che la connotazione cambi e il mondo profano si faccia venire il dubbio che i liberi muratori del G.O.I. sono persone la cui moralità e dignità sono indiscusse e indiscutibili e che essi si riuniscono nelle Logge per dibattere argomenti e temi per i quali sarebbe salutare nutrire qualche positivo ‘sospetto’. Per ritornare al nostro assunto, quale sia la risoluzione massoneria-religione, bisogna preliminarmente osservare che un Dio massonico non esiste, che la massoneria non è una religione, e, pertanto, non ha un credo da proporre o sacramenti da praticare. Né tantomeno ha mai considerato di imporre la generalizzazione religiosa in un solo credo o di avventurarsi in questioni di politica o di religione. In realtà ogni massone crede nell’esistenza di un ‘Essere Supremo’ inteso come Grande architetto dell’Universo che identifica nel Dio della religione di cui fa parte, nel ‘Creatore’ di cui parlano i Testi Sacri della confessione praticata. Il G.A.D.U. non è altro che un’entità simbolica alla cui gloria l’iniziato compie un percorso alla ricerca della Verità. “La Massoneria non è una religione; per questa ragione non abbiamo un ‘Dio massonico’ né una ‘teologia massonica’- dice l’ex Gran Maestro del G.O.I. Gustavo Raffi nel suo intervento alla VI Conferenza Mondiale delle Gran Logge Massoniche tenutasi a Nuova Delhi nel novembre 2002. Il Grande Architetto dell’Universo rimane solo un concetto generale e universale che la Massoneria non può né deve determinare, perché di per sé inesprimibile e indefinibile in un’istituzione che si pone come luogo d’incontro di diversità”. Dalla dichiarazione della Gran Loggia Unita d’Inghilterra approvata nel 1985, qui riportata in parte, si evince che: la Massoneria non è una religione né un sostituto della religione. Essa richiede ai suoi adepti di credere in un Essere Supremo del quale, tuttavia, non offre una propria dottrina di fede. La Massoneria è aperta agli uomini di tutte le fedi religiose. Nei lavori di Loggia è vietato discutere di religione (Dalla Dichiarazione della Gran Loggia Unita d’Inghilterra - punto 1 - Enunciato fondamentale).

Ne deriva che i Liberi Muratori pongono la loro fede alla gloria del Grande Architetto dell’Universo, un ‘Ente Supremo’ che abbraccia ogni possibile raffigurazione personale del rapporto tra Dio e il mondo in un incessante percorso interiore alla ricerca della verità. I nomi usati per indicare l’Essere Supremo consentono a uomini di fedi differenti di unirsi in preghiera a Dio come ciascuno di essi lo concepisce, senza che i contenuti delle preghiere siano causa di discordia. Non esiste un Dio massonico. Il Dio del Massone è lo stesso Dio della religione che egli professa. I massoni hanno un reciproco rispetto per l’Essere Supremo in quanto egli rimane supremo nelle loro rispettive religioni. Non è compito della Massoneria cercare di unire insieme religioni diverse: non esiste perciò alcun Dio massonico composito (punto 2 - L’Essere Supremo). E ancora, La Massoneria è tutt’altro che indifferente verso la religione. Senza interferire con le pratiche religiose, essa auspica che i suoi adepti seguano la loro fede e pongano i propri doveri verso Dio (in tutti i nomi mediante cui egli è conosciuto) al di sopra di tutti gli altri. Gli insegnamenti morali della Massoneria sono accettabili da tutte le religioni. In tal modo la Massoneria rispetta la religione (punto 6 - La Massoneria rispetta la religione). Non a caso i lavori di Loggia sono validi solo se preceduti dall’apertura della Bibbia sul vangelo di Giovanni, vangelo della parola, che comincia: In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, il Verbo è Dio. Padre Rosario Esposito, uno dei teologi ufficiali della chiesa cattolica e autore di numerose pubblicazioni, sostiene l‘avv. Ernesto D’Ippolito, ha avvalorato la conciliabilità tra chiesa cattolica e massoneria, tanto da spingere i giovani cattolici che si recavano da lui a entrare nell’istituzione muratoria e fare un percorso virtuoso al suo interno. A tal proposito, Delfo Del Bino così scrive: “La Massoneria non vuole limitarsi ad indicare ai suoi affiliati il rispetto di alcuni principi, vuole assicurarselo. Ritiene che la credenza nell’Essere Supremo garantisca la religiosità del soggetto e perciò una sua inclinazione a soddisfare doveri, precetti,, imperativi morali, quindi anche a rispettare e a porre in atto con spirito religioso i principi massonici fondamentali: ‘nella morale con religiosità’, sembra quasi voler dire”. Come si sa, la massoneria favorisce la cultura laica ed aggiunge una prospettiva di valore che non deve tradursi in posizioni dogmatiche e nella cristallizzazione delle norme. La prospettiva di valore deve aprirsi, come dice Mounier, a una risoluzione continua contro ogni possibilità d’intransigenze o intolleranze e quelle stesse determinazioni che hanno come obiettivo una concezione statica della vita e dei rapporti. Il laicismo non è una scelta, anzi è una ‘non scelta’ e il rispetto degli altri non deve impedire la fondazione di una prospettiva indiscutibile secondo le fedi religiose, anzi ne costituiscono contenuto e metodo di storicizzazione. Ciò nondimeno la libera muratoria concorda sull’importanza che assumono i valori religiosi nell’ambito della nostra tradizione culturale e, di conseguenza, sul piano concreto. Comunque sia, in un regime pluralistico, ammette dignità e validità a tutte le fedi. Riconosce, altresì, l’esigenza di rispettare le diverse dottrine non riconducibili a un unico principio ideologico che costituiscono un imprescindibile elemento di definizione di un’autodeterminazione reale. In fondo il Concilio Vaticano II rappresenta un momento importante di coscientizzazione della chiesa sui fatti del nostro tempo e sul recupero dei valori evangelici. Scopo precipuo della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è stato proprio quello di rimuovere le controversie che ponevano le loro radici su testi passati e, in particolare, sugli Antichi Doveri dei Liberi Muratori…ad uso delle Logge di Londra, scritti nel lontano1723 dal Reverendo Anderson che devono obbligatoriamente essere osservati da tutte le Obbedienze regolari. Bisogna, tuttavia, considerare, che le prime Logge anglosassoni da operative sono divenute speculative e accoglievano tra le colonne dei propri templi non solo uomini di diversa estrazione culturale e politica, ma assieme ponevano persone che praticavano la religione cattolica accanto ad altre di espressione protestante.


RIVIERA

BLOB

Locri d’amare Baco da Seta di Bagaladi Sembra così brutto: quasi piegato di fronte al peso invisibile di chissà quali responsabilità. Con le sue zampette sgambetta simpaticamente pensando con gravità alla vita. Ed alle sue trasformazioni, e a quello che producono, ed al morire per tornare a vivere, lasciando una scia di purezza come il segno tangibile di un passaggio e di un sacrificio. Bruchi che vorrebbero diventare farfalle e che in procinto di farlo muoiono per lasciare un’eredità di seta. Incontri sullo Jonio.

Avrebbe potuto essere anche il sosia di Claudio Lippi ma per l’amico Cosimo Macrì la somiglianza più forte sembra essere quella che lo lega sin dalla nascita al “golden boy” del calcio italiano, il mitico “Gianni Rivera”. L’idolo dei tifosi milanisti, ex parlamentare, conosciuto per essere una persona carismatica potrebbe essere il candidato ideale che servirebbe al calcio italiano per il rilancio nel ranking nazionale. Per convincerlo serve la raccomandazione di Cosimo. Provaci......

Cauloniando a Locri

Tris d’assi Pd

Beccata a Locri la maggioranza di Caulonia guidata dal Sindaco Riccio. In occasione della presentazione del libro di Ammendolia, lor signori, a noi di Riviera, hanno preferito il Ministro Lanzetta...sooorbole...

C’è posta per le poste “Postiamo” questa bella immagine dell’ufficio centrale della Poste di Siderno per sottolineare, che dopo le tante pubblicazioni di lamentela, finalmente qualcosa sembra sia cambiata: la fila non c’è più!

Pepe Gelonese,parlando di politica, evidenzia la folta capigliatura agli amici di sempre Nicola Monteleone e Alberto Brugnano. Oggetto della discussione è stata la questione sanitaria della locride. Mobilitazione generale.

Prove tecniche del Partito Democratico che ha voglia di rinnovamento. Nella foto un tris d’assi fenomenale:Ilario Ammendolia, Gigi Meduri e Massimo Canale che però è stato battuto da Ernesto Magorno nella corsa per la segreteria regionale.

Filippo Veltri è giornalista professionista dal 1978. È attualmente responsabile della redazione calabrese dell'Agenzia Ansa. Ha iniziato la carriera giornalistica nel 1972 al "Giornale di Calabria" diretto da Piero Ardenti ed ha poi fondato il quindicinale "questa Calabria", rimasto nelle edicole dal 1975 al 1978. L'ultimo suo libro, nel 2008, Ritorno a San Luca', affronta il problema della 'ndrangheta e della pericolosità della mafia calabrese, dopo la strage di Duisburg dell'agosto 2007.

L’Oroscopone delle incomprensioni Ariete: Siete particolarmente dotati nel comprendere il prossimo. Quando -ad esempio- qualcuno vi dice: “Smamma!”, voi capite che dovete chiamare la mamma. E non è solo un fatto di udito. Udito? No, udito! La Luna favorevole non vi fa migliorare empatia. Epatite? No, fate i finit toni! Cosa? Non tornano i conti? Toro: chi vi sta al fianco penserà che siete parecchio disposti a comunicare e scoprirete di poter ricevere apprezzamenti, in tutti i campi dell'esistenza, soprattutto quelli connessi ai rapporti affettivi. Ma ovviamente tutto questo scaturisce dalla vostra abilità nell'infinocchiare gli altri e arrullargli qualsiasi sciocchezza che vi passa per la testa. Oscar degli imbroglioGemelli: dalla scorsa settimana la Luna è nella Casa dei beni materiali. Ma come, in casa vostra e non ve ne siete accorti? E poi, di quali beni materiali stiamo parlando se voi siete sempre squattrinati, senza arte né parte? Misurate meticolosamente la molteplicità delle situazioni che vi si mostrano: compratevi una bilancia di precisione.

by Giuditta Cancro: Comincia a prendere forma la chance di dare vita a qualcosa di nuovo nella sfera economica, e solo per il fatto che i vostri amici vi vedono al bar ogni tanto a prendere un drink, pensano che abbiate preso un lavoro o la pensione di invalidità. Attenti ai falsi legami, quelli che sono in caccia di rapporti comodi e sicuri senza passione. Leone: la Luna transita in bella congiunzione, con un bell'attacco di dissenteria, cominciando da questo martedì, a finire per tutta la durata dei Mondiali, anche se l'Italia non è c'è più. Si fa strada la chance di realizzare un sogno, quello di vedere l'Italia che raggiunge almeno i quarti, e Buffon che non prende tutti questi goal di testa. Marte in terra di nessuno vi consiglia Vergine: Raggiungerete i vostri obiettivi e mete anche se vi sia qualcuno che non tiene per voi. Non tiene in tutti i sensi, cioè che non si contiene, perde acqua, pipì, saliva e tutto il resto. Un incontinente totale. Ma non in-continente, in Calabria! Anticipate con una megaconfezione di carta da cucina.


SETTIMANALE

www.rivieraweb.it

DOMENICA 29 GIUGNO

25

Tanti auguri a Riccardo Ritorto che ha festeggiato il suo compleanno venerdì scorso. Qui nella foto lo vediamo assieme a Pietro Sgarlato, esponente di punta del Ncd sidernese e all’assessore locrese Peppe Fontana. Volevamo fare i complimenti per le cravatte esibite che appartengono alla nuova linea “Scopelliti”

Relax e work Beccati tra la folla i nostri amici del mercato coperto di Siderno e loro familiari si mostrano in tutto il loro splendore davanti al fotografo.

Impazza la mania del selfie e Rosario non perde occasione di precorrere i tempi fotografandosi assieme al futuro Sindaco di Siderno, Luigi Brugnano intento ad “allisciare” il vavalacio blu sotto gli occhi distratti del direttore Tassone.

Sarroino’s boys

Stile Bearzot

Un vero scopritore di talenti che non finisce mai di stupire. Tra la tuta dell’ Italgas ed i palchi delle piazze calabresi è sempre il numero uno. Evviva Gigi...

Il dottore Mammì stile “Beazot”. In occasione dei mondiali brasiliani ha rispolverato la “pipa”. Peccato che il fumo ha obnubilato le menti dei calciatori italiani che, assieme a noi, hanno deluso anche lui.

Uniti per Ciccio Il prossimo 6 luglio gli amici di Ciccio Zerbi “il lupo” si ritroveranno a Polistena per una partita di solidarietà. Nella foto Arevole, Carbone e Fazzolari, testimonial iniziativa.

oh Rosina Rosina Domenico Spanò e l’attaccante calabrese del Siena, Rosina. Un talento tutto nostrano che, con maggiore fortuna, avrebbe potuto avere una carriera più altisonante.

Palizzi e Bova ok Tra Palizzi e Bova c’è vino buono. Walter Scerbo e Vincenzo Crupi brindano con gli assessori al loro successo elettorale.

Bilancia: il vostro astro governatore, che non sapete qual è e noi non ve lo diciamo, è nell'ultima Casa, quella in fondo, la più piccola, un po' sdarrupata. Questa Casa ha bisogno di un po' di ristrutturazioni: l'energia è fiacca, il contenimento è andato, il colore ha perso la radiazione. Affidatevi ai “Fratelli in affari” per una ristrutturazione totale.

Capricorno: la squadra scientifica del Fermilab ha messo le tende sotto casa vostra perché stanno cercando di trovare, nella vostra famiglia, il Bosone dell'Educazione. Pare che la vostra famiglia ne sia completamente priva e questo fenomeno manda a monte tutti i calcoli sulla fisica quantistica. Salutate quando entrate o uscite, per dare una speranza alla Scienza!

Scorpione: le stelle vi motivano, vi motivano, vi motivano. Ok, noi l'abbiamo detto, ma ora tocca a voi trovare un motivo per essere motivati. No, perché di motivi per essere motivati, nella vostra vita, non ce ne sono. Avete presente il film “ore 10, calma piatta”, ecco, la vostra esistenza è così. Perciò motivatevi a trovare un motivo per motivarvi.

Acquario: il lavoro premia la fermezza, la costanza e la serenità. Peccato che non abbiate nessuna di queste doti. Saturno contro non vi impedisce di fare bibliche conoscenze più o meno transitorie. La Luna comanda e decide ogni vostro umore ma anche essudazioni e salivazioni.

Sagittario: resettatevi. Tornate indietro, azzeratevi, mettete la cifra 88:88, datevi un colpo in testa, fate qualcosa per perdere la memoria, come leggere un intero fumetto di Tex, o vedere una puntata di Porta a Porta, il resto dei mondiali senza l'Italia. Dovete rimuovere le incomprensioni e le incompatibilità anche con metodi violenti: sterminate i vicini.

Pesci: nella prossima settimana darete un'ampia dimostrazione del vostro campionario di lamenti e autofermentazioni alcoliche e depressive. La vostra esperienza deve maturare: provate ad avvolgerla dentro un foglio di carta velina e metterla nella paglia, in luogo buio, fresco e asciutto.

Ciccio e Pelè Una foto memorabile che ritrae Ciccio Diano assieme a Pelè, il numero 1 del calcio mondiale. Tra numeri uno ci si intende. E poi si sa a fare la differenza sono sempre...i piedi.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.