Qualche giornale ne ha riportato la notizia in un trafiletto confinato ai margini della cronaca locale.C'erano ben altre notizie a cui dare rilievo: l'assemblea regionale del PD, le polemiche nel centrodestra, qualche retata
con le reti strascico, la cronaca dei processi di ndrangheta. Negli stessi giorni, un giovane, Ilario P. è stato arrestato. Ha 23 anni e credo sia la decima volta che viene colpito da un mandato di cattura. (a pag 14)
CONTROCOPERTINA
Processo
Bene comune
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Recupero “
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Sandro Figliomeni e gli altri 55 indagati del filone ordinario dell’inchiesta saranno giudicati domani dalla corte delTribunale di Locri presieduta da Alfredo Sicuro
Fervida attesa per la sentenza Le richieste della pubblica accusa e le arringhe delle difese sono ormai state pronunciate. Adesso agli imputati, arrestati nel 2010, e alle toghe non resta che aspettare la decisione finale
DOMENICA 06LUGLIO
Domani per i circa cinquantasei imputati del processo Recupero- Bene Comune, ritenuti a vari titolo, appartenenti al clan Commisso di Siderno, sarà il giorno del giudizio. Un processo lunghissimo quello che si è svolto col rito ordinario davanti ai giudici del Tribunale Penale di Locri, presidente Alfredo Sicuro, e che, domani, con la lettura della sentenza, esaurirà il suo “primo grado”. Ovviamente c'è grande attesa a Siderno per il verdetto che scaturirà dopo che i giudici si sono ritirati nelle ultime ore in camera di consiglio. A fremere per la loro sorte sono gli imputati, i loro familiari, i loro legali, amici e simpatizzanti ma anche tanti semplici cittadini che hanno seguito dai mass-media l'evolversi del processo e che non mancheranno di commentare l'esito finale. Dopo la requisitoria del pm della Dda, Antonio De Bernardo, che ha formulato le richieste alla Corte, il processo è ultimamente entrato nel vivo con le arringhe difensive, iniziate lo scorso maggio, e che si sono succedute per tutto il mese di giugno concludendosi poi lo scorso tre luglio. Ricordiamo che tra i principali imputati c'è l'ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni, arrestato nel 2010, ed attualmente detenuto in regime di carcerazione preventiva in attesa di giudizio. Molti imputati in precedenza avevano scelto il rito abbreviato. Questo l'elenco completo delle persone che hanno scelto il rito ordinario e che attendono per domani la sentenza del Tribunale di Locri: Maria Agostino, Cosimo Ascioti alias “u lupu”, Antonio Baggetta, Domenico Baggetta, Antonio Commisso (classe 1983), Cosimo Commisso, Vincenzo Commisso (classe 1958), Giuseppe Correale alias “u baiaffa” e “u sparacaglia”, Michele Correale alias “u zorru”, Paolo Correale, Antonio Costa, Michele Costa alias “bic”, Alessandro Figliomeni, Antonio Figliomeni (classe 1966), Antonio Figliomeni alias “u topu”(classe 1949), Domenico Figliomeni (classe 1962), Domenico Figliomeni (classe 1965), Francesco Figliomeni, Franco Figliomeni, Giuseppe Figliomeni, Maria Figliomeni, Massimo Figliomeni, Rosa Maria Figliomeni, Vincenzo Figliomeni, Carmelo Figliomeni, Antonio Futia alias “u ngilla”, Giorgio Futia, Michele Futia (classe 1988), Michele Futia (classe 1990), Michele Futia (classe 1933), Antonio Galea, Franca Galea, Riccardo Gattuso, Sara Gattuso, Domenico Giorgini , Giuseppe Gregoraci , Pietro Ieraci , Daniela Loiero, Raffaele Migliore , Maria Teresa Mittica , Francesco Muià , Giuseppe Muià , Giuseppe Napoli , Pasquale Pacicca, Massimo Pellegrino , Maria Racco , Michele Reale alias “boccia”, Riccardo Rumbo, Vincenzo Salerno, Antonio Scarfò, Carlo Scarfò, Cosimo Simonetta, Michele Sorbara, Gennaro Tedesco. Non rimane altro che aspettare fino a domani sera. A.T.
Giudici già in camera di Consiglio I giudici del collegio penale del Tribunale di Locri sono chiusi da venerdì sera in camera di consiglio per decidere le sorti dei 56 imputati del processo “Recupero Bene comune”. In pratica si tratta di giudicare una parte della politica di Siderno, con in testa l'ex sindaco Alessandro Figliomeni, accusato di far parte di un'associazione per delinquere di stampo mafioso, addirittura con una dote di 'ndrangheta qual è la “santa”, che lo vedrebbe eventualmente al vertice della “locale” e che rischia 16 anni di reclusione. La difesa dell'ex primo cittadino, (avvocati Mazzone e Nobile), hanno ribattuto punto su punto le tesi della Procura distrettuale, rappresentata dal pm De Bernardo, sostenendo che non vi sono prove di una partecipazione di Figliomeni ad alcuna forma di criminalità organizzata. L'ex sindaco si è difeso con dignità sostenendo di essere stato “la longa manus dei cittadini di Siderno e non di altro”, e di aver amministrato per nove anni “seguendo i principi di equità e giustizia sociale” contro ogni forma di prevaricazione o tentativi di intromissione di soggetti esterni portatori di interessi contrari alla città. Nel processo si è esaminata anche la posizione di Riccardo Rumbo, detto Franco, definito il dominus di affari e logiche criminose anche in Canada. Gli investigatori lo hanno definito quale rappresentante del nuovo modello di presunto boss, che guarda agli affari e non ad altro. In altri posti si rischiava di etichettarlo come un manager di una holding internazionale, ma nel processo Rumbo è sembrato essere dipinto come un manager della 'ndrangheta e per questo rischia la condanna più pesante a 24 anni di carcere. Per sua fortuna gli avvocati Gerace, Calderazzo e Lurasco, in tre udienza, due in particolare durate in totale 12 ore, hanno cercato di smontare punto su punto il quadro probatorio contro il Franco. Dall'elenco dei 56 imputati, di cui due sono nel frattempo deceduti, emergono altri nomi e storie che ricadono su un processo incardinato su molte ipotesi e pochi riscontri. Un processo che si fonda molto sulle intercettazioni ambientali a tale Muià, e sulle interpretazioni ai suoi dialoghi con altre persone. Interpretazione non sempre univoca, che desta dubbi e mancanza di certezze per poter giungere ad una eventuale sentenza di condanna. lr
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PRIMO PIANO di Doroteo
M ORTACCI Ci si lamenta delle scelte della politica, ma non si guarda in faccia la realtà, Locri non funziona
Forse sarebbe meglio chiudere l’ospedale
H
o capito che fino a questo momento non è stato compreso il pensiero del commissario Asp Franco Sarica. Lui, che è mandato a chiudere l'ospedale di Locri ed azzerare la sanità territoriale sta salvando vite umane e non lo abbiamo capito. Infatti vi è capitato ultimamente di entrare nel palazzone ospedaliero a Locri? Bhè a me si. Ci sono entrato, passando per il pronto soccorso alle 10 del mattino e ci sono uscito alle 16.30 del pomeriggio (per fortuna dello stesso giorno). Tutto però è normale, rientra nelle linee guida, codice giallo, rosso e verde, io ero verde (speranza) quindi avevo la possibilità di attendere circa due ore e mezza un medico che doveva finire il caffè, poi chiaccherare sul mondiale e infine parlare con la figlia per 25 minuti al telefono. Il tutto mentre dentro la saletta del pronto soccorso medici e infermieri febbrilmente giravano il bastoncino di plastica nel bicchiere del caffè. Ma sicuramente era il primo o il secondo della giornata dopo ore di stress e sudore. Il caffè serve a tenersi svegli, e a Locri sono talmente svegli da essere finiti sotto inchiesta in 12 perché una
donna di 51 anni è morta per la puntura di una zecca. Naturalmente sarà la magistratura a verificare ogni responsabilità ma la povera 51enne, morsa da una zecca, non tornerà indietro e nel 2014 è morta nella Locride come forse solo in Zimbawe o in Congo succede. Se ci si fa un giro per i reparti il deserto è protagonista. Tutti sotto organico e in perenne difficoltà (quasi tutti). Insomma non un quadro favolistico. Poi in ospedale a Locri ultimamente saltano in aria anche le macchine di medici e dirigenti (per non tornare troppo indietro nel tempo in cui qualche medico ci ha rimesso la vita). Insomma un posto che effettivamente dovrebbe significare sicurezza e invece è spesso il sinonimo di precarietà e quando ad essere precaria è la nostra salute, quindi la nostra vita. Ecco allora che le scelte di Sarica, di azzerare la sanità territoriale, sono sacrosante o comunque giustificabili. Ad esempio chiedete ai medici di Locri, alle dottoresse, ai sindaci che protestano per la chiusura dell'ospedale dove mandano i loro parenti a curarsi in caso di malattia. Ve lo dico io: Roma, Milano, Monza e Bologna. Non a Locri dove però dicono ci sono eccellenze: mandateci i vostri parenti. Chiudo con una proposta. Un presidio di pronto intervento con un pool di chirurghi e infermieri. Una quindicina in tutto. Solo urgenze, incidenti, infarti, peritoniti, ictus e altro, una volta stabilizzato il paziente via, lontano da Locri. Per chi ha la fortuna di accorgersi in tempo di malattie e bisogno di interventi chirurgici si provveda, anzi chieda consiglio ai medici di Locri e ai sindaci della Locride, vi dirotteranno loro stessi lontano da via Verga.
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SPORT
Un nuovo interesse femminile: il calcio SARA LEONE Una volta la danza era per le donne, il calcio prerogativa degli uomini. Una volta le donne snobbavano gli europei, persino i mondiali, e gli uomini non andavano ad assistere agli spettacoli di danza delle loro fidanzate. Una volta...infatti una volta. Oggi, sempre più donne si interessano di materia calcistica, sempre meno uomini, e questo dato è rimasto invariato, si interessano dei saggi di danza delle loro donne. Ma poi le donne -si sa- sono creature dalle mille risorse, ma questa volta l'affronto fatto al sesso maschile è davvero troppo. Come volete che si sentano quegli uomini che basano la loro virilità interamente sulla competenza calcistica, a vedersi soppiantati da una comune mortale con rossetto rosso e tacco dodici?! Male, ovviamente. E dalla difesa di una competenza, ritenuta prettamente maschile, nasce il pregiudizio. La donna non sa, non vede, è di parte...ma soprattutto si limita a guardare ,neanche osservare, disconoscendo completamente le regole
del gioco. Ma anche no, cari maschietti spodestati! Dovete rassegnarvi, ormai , a parte quelle poche che fanno finta di interessassi al calcio senza saper riconoscere un calcio d'angolo, ci sono sempre più tifose competenti in materia. In giro durante la proiezione dell'ultima (ahimè) partita giocata dall'Italia ai mondiali, a Siderno, sembrava che la razza femminile si fosse estinta, e per la cittadina gli unici esseri visibili erano ragazzi, uomini e figlioletti, addobbati con il
solito occhialino Ray-Ban specchiato. E le donne dov'erano finite?Si udiva insieme al suono del mare, abbandonato in quella che poi si rivelerà una triste giornata, il vociare delle donne dalle finestre spalancate delle loro case, il cui scopo era quello di incoraggiare (come se le potessero sentire), i calciatori italiani. Alcune, e per correttezza anche alcuni, avevano affisso sulla porta della loro attività commerciale un biglietto: "chiuso causa partita, chiamare per ordini superiori a trenta
euro". Ma non sono tanto quegli "alcuni", quanto quelle "alcune" a fare scalpore. La vera rivoluzione è che ormai sono le donne a porre al primo posto il calcio, al secondo il lavoro e al terzo,forse, mariti e fidanzati. Sarà forse questo mutamento di prerogativa ad intaccare ed offendere la virilità degli uomini? Donne incompetenti ne esistono, ma il dato di fatto è che donne nell'ambito calcistico si stanno facendo spazio e inondano le loro bacheche Facebook, non limitandosi a quello che passerà alla storia come il "cannibale 2014" ma abbandonandosi a commenti propriamente tecnici da lasciare a bocca aperta. E gli uomini? Rispondono all'affronto con insulti e rimproveri: "ma che cosa vorresti capirne?", "non sei competente, lascia stare", fra i più comuni. Uomini apprezzate lo sforzo, e sappiate che riconoscere la competenza calcistica ad alcune donne sarebbe comportamento più sportivotanto per rimanere un tema. Come se noi vi chiedessimo cos'è un "blush" o che si intende per "effetto filler". No, non sono né abiti, né modelli di scarpe. Risposta sbagliata.
A Lorci sarà presentato l’Onda Pride che si svolgerà a Reggio Calabria il 19 Luglio
L'11 luglio 2014, alle ore 18.00, presso la sala convegni del Palazzo della Cultura, sito in via Trieste, alle spalle del Municipio, il Coordinamento del CalabriaPride, nella figura del Presidente dell'Arci Gay provinciale, Lucio Dattola, presenterà il corteo che avrà luogo a Reggio Calabria il 19 luglio alle ore 17, partendo dalla piazza Garibaldi, piazzale antistante la Stazione FS di Reggio di Calabria Centrale. Si discuterà degli obiettivi della manifestazione, della conclusione dell'Onda Pride, iniziata a Roma 7 giugno scorso, e soprattutto delle specificità di questo pride. «Rispetto alla realtà jonica, questo è un momento importante che ci permette di realizzare al contempo uguaglianza e libertà, diritti fondamentali di ogni
uomo. Il nostro Pride è rivolto ai cittadini tutti, senza distinzione di orientamento sessuale o di genere, perché la dignità della
persona va oltre gli stereotipi sociali», dichiara Lucio Dattola. All'incontro sarà presente il giornalista Annunziato Gentiluomo,
in qualità di Presidente delle associazioni Zephyria e ArtInMovimento, e di sociologo e giornalista, onorato di poter contribuire allo “sviluppo di questa manifestazione che inneggia ai diritti e mette al centro la persona, scuotendo dalle fondamenta la nostra magnifica regione”. Hanno partecipato all'organizzazione dell'evento locrese, accanto alle associazioni Zephyria e ArtInMovimento, le testate La Riviera e ArtInMovimento Magazine. La presentazione suddetta è stata patrocinata dalla Città di Locri. Gli organizzatori invitano tutte le istituzioni locali e le realtà associative esistenti sul territorio a questo evento che vuole rilanciare la nostra terra, come culla di civiltà e cultura.
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PRIMO PIANO
Mentre la fusione dei sindaci dichiara guerra ai demolitori dell’Ospedale della Locride,il sindaco di Gerace, pino Varacalli, strizza l’occhio ai vertici dell’Asp e incassa novemila euro come Federsanità e ottiene il trasferimento nel suo borgo del Dipartimento di Prevenzione
Il figlio della gall È intorno a SANITÀ q u e s t o tema che i sindaci si stanno sobillanELEONORA ARAGONA
do contro le chiocce della sanità reggina, appollaiate nel capoluogo con il telecomando in mano. Pino Varacalli? Presente. Mentre i sindaci della Locride uniti come mai, brutti anatroccoli finalmente combattivi non vengono ricevuti e non ottengono attenzione dall’Asp reggina, paradossalmente Pino Varacalli, sindaco di Gerace, rappresentante della Conferenza dei sindaci all’Asp (anche se con un’unica preferenza per decadimento dei due eletti prima di lui), nonché presidente della Federsanità Calabria è sempre ospite gradito nel pollaio. È uno straniero ben accetto in riva allo Stretto. Paradossalmente mentre i sindaci sono giunti allo scontro con il Commissario straordinario, Franco Sarica, per il depotenziamento e il decentramento dei reparti
dell’Ospedale della Locride, paradossalmente - dicevo Varacalli, proprio in quanto presidente della Federsanità Calabria, un organo «fondamentale nell’ottica dell’integrazione e della realizzazione di servizi avanzati in materia sociosanitaria e socio-assistenziale tra Aziende sanitarie e Comuni», ha incassato il 18 Giugno un contributo associativo di ben 9.000 soldini per il 2014, come quota di adesione da parte dell’Asp reggina a Federsanità Calabria. In alcuni casi le ristrettezze e la mancanza di fondi dichiarate dal Tavolo Massicci non esistono. E paradossalmente e tempestivamente pochi giorni dopo il Dipartimento di Prevenzione è stato trasferito da Siderno e Locri a Gerace, nonostante gli uffici dell’ex ospedale di Siderno siano in perfette condizioni e inutilizzati. Il singolo va contro la maggioranza. Varacalli contro tutti. Loro, gli anatroccoli, creano un movimento unitario, si
associano e organizzano una mobilitazione con le sigle sindacali, uno sciopero da tute blu previsto per il 21 Luglio. Varacalli e l’Asp controbattono con la convocazione di una riunione dei sindaci il 14 Luglio alle 10.30. Un incontro in cui i sindaci della Locride e quelli di Reggio però non si riconoscono, infatti hanno risposto chiedendo ufficialmente il rinnovo delle cariche della Conferenza dei sindaci dell’Asp. Il 13 Luglio Giuseppe Strangio e il Comitato dei sindaci si riuniranno per determinare le linee con cui intraprendere un percorso di lotta comune, a questa riunione organizzativa parteciperà anche il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta. Si vocifera anche di un possibile intervento del ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, colei che ha annullato tutte le delibere sanitarie firmate dall’ex presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, dopo le dimissioni. In questi giorni tra l’altro si attende da parte del Governo la nomina del nuovo Commissario regionale per la sanità calabrese. Il nome che sta circolando è quello di Ettore Jorio, professore di diritto amministrativo e di diritto civile della salute e dell’assistenza all’Unical. Il “Sole24ore” a proposito della possibile nomina di Jorio specifica «sarebbe così il primo commissario ad acta non presidente di Regione nella storia dei piani di rientro, aprendo la strada a un’opzione più volte discussa per il presunto possibile conflitto di competenze tra chi la spesa sanitaria la ordina e chi la deve tenere sotto controllo, cioè sempre il governatore della Regione in disavanzo». Forse con la nuova nomina anche la sanità nella Locride potrà essere realmente risanata. Finora si è assi-
SETTIMANALE
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Si attende in questi giorni la nomina da parte del Governo del prossimo Commissario ad acta, il nome più gettonato è quello diEttore Jorio.Chissà se con il cambio al vertice inizierà un reale risanamento della sanità nella Locride
lina bianca stito al progressivo depotenziamento dell’ospedale spoke, con conseguente potenziamento di quello di Polistena. C’è stato uno smantellamento progressivo di reparti e posti letto scesi da 400 a 264, come abbiamo scritto più volte. È di questi giorni inoltre l’ufficializzazione della chiusura dei reparti di Oculistica, Otorinolaringoiatria, Gastroenterologia. Ormai stanno riducendo l’ospedale ad un poliambulatorio. E i sindaci percependo la preoccupazione dei cittadini e i disservizi che questo smembramento sta provocando sul territorio hanno deciso di mobilitarsi. Tutti tranne uno. Il figlio della gallina bianca che tira acqua al suo mulino. Varacalli si è opposto apertamente ai consigli comunali riuniti a Locri. Dopo le contestazioni ricevute durante il suo discorso ha quindi intrapreso un suo percorso alternativo e distaccato. Da aziendalista. Ha convocato riunioni parallele e ha
aperto un dialogo personale con l’Asp. Per adesso ha ottenuto che il Dipartimento di Prevenzione venga spostato a Gerace, nonostante non ci sia un ufficio già pronto ed operativo e nonostante la perifericità del borgo medievale. Si sta ripetendo una storia già vista. Chi dialoga con i potenti ottiene autostrade tortuose e dipartimenti decentrati, poco importa dei disagi che queste scelte provocheranno agli utenti, ai cittadini.
LA DETERMINA In alto il documento con cui l’Asp si associa alla Federsanità Calabria e stanzia come quota associativa un versamento da 9.000 €
L’INTERVISTA/ A DOMENICO CIRCOSTA
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Roccella Jonica
ANTONIO TASSONE Subito dopo aver appreso il risultato elettorale il Sen. Sisinio Zito ha parlato di campagna elettorale “vergognosa”, ci potrebbe dire quali anomalie così gravi si sono riscontrate a Roccella Ionica nei giorni che hanno preceduto il voto? Non so a cosa si riferisse Sisinio Zito, quello che so è che in campagna elettorale noi ci siamo prodigati a confrontarci con la gente sulla nostra proposta programmatica, fondata sulla riduzione della pressione fiscale che ha raggiunto livelli insopportabili, sulle proposte finalizzate allo sviluppo quali la concessione in uso gratuito delle are industriali alle aziende che assumono giovani e l’autonomia idrica, sulla trasparenza e sulla partecipazione. Evidentemente questi per Zito sono argomenti di cui vergognarsi. Non vorrei, però, che quel suo richiamo fosse riferito al fatto che in campagna elettorale erano state rivelate alcune circostanze per lui scomode, come per esempio quella che l’Associazione Culturale Jonica, di cui lui è il presidente, verso la quale negli anni è affluito un fiume di denaro pubblico, pare avere un ingente debito per diverse centinaia di migliaia di euro prossimi al milione verso Equitalia (circostanza mai smentita dall’interessato nel corso della campagna elettorale), e tutto ciò nel mentre il medesimo nell’altra sua veste di “Vice” Sindaco del comune imponeva ai Roccellesi tributi, tasse e balzelli insostenibili. Ovvero, quella relativa alla cessione del credito dell’ACJ, vicenda nella quale gli interessi di un’associazione sono stati anteposti agli interessi collettivi e per la quale il Comune di Roccella Ionica, snaturando la propria funzione istituzionale, è stato trasformato per l’occasione in un istituto di intermediazione finanziaria che eroga somme in favore di soggetti privati, costituendo per questa via un pericoloso e quanto mai abnorme precedente. Lei conosceva la forza elettorale del suo avversario Certomà e del suo gruppo politico, perché ha deciso di metterci la faccia sapendo già in partenza che sarebbe stato molto difficile battere la concorrenza? Mi permetta di precisare che il nostro competitore, come è notorio ed il notorio non ha bisogno di prova come lei ben sa, non è mai stato Certomà, che risulta essere l’intestatario fittizio di un gruppo politico di cui è unico ed indiscusso capo Sisinio Zito. Precisato ciò, evidenzio che le battaglie per la libertà e la democrazia si combattono sempre, quale che sia l’esito e che nel caso di specie, per come si evince dai risultati elettorali, quella compagine non era imbattibile in assoluto. Infatti, il primo eletto di quella lista è risultato con ben 530 voti Francesco Scali, che proveniva dall’opposizione, come pure un significativo risultato ha riportato Giuseppe Mazzaferro, anche lui proveniente dalle medesime fila, nel mentre, quello che era l’alfiere dell’amministrazione, Vittorio Zito, è arrivato solo sesto. Quindi, se chi stava all’opposizione avesse creduto di più in se stesso e nelle ragioni per le quali era stato eletto nella tornata precedente noi oggi avremmo avuto l’attuale amministrazione in minoranza. Ci può dire qualcosa sulla sua presunta incompatibilità e quali sono state le cause vere delle sue dimissioni in consiglio comunale. Io ero e sono perfettamente candidabile ed eleggibile, in quanto come affermato dal Consiglio Superiore della Magistratura e dalla Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite, i Giudici Onorari di Tribunale, funzione che io svolgo presso il Tribunale di Reggio Calabria, sono ineleggibili solo nel circondario del Tribunale dove esercitano le funzioni. Orbene, trovandosi il Comune di Roccella Ionica nel circondario del Tribunale di Locri è del tutto evidente l’insussistenza di qualsiasi problematica di ineleggibilità. Altra questione è l’incompatibilità che è prevista dall’Ordinamento Giudiziario ed in ragione della quale, una volta eletto avrei dovuto optare per svolgere le funzioni di Giudice Onorario ovvero quelle di Sindaco o di Consigliere Comunale. E’ del tutto
«Accusato solo perchè ho rivelato circostanze scomode per Zito» L’avvocato roccellese ha dichiarato: «l’Associazione culturale jonica, di cui Zito è presidente, verso la quale negli anni è affluito un fiume di denaro pubblico, pare avere un ingente debito per diverse centinaia di migliaia di euro prossimi al milione verso Equitalia» evidente che qualora fossi stato eletto Sindaco mi sarei immediatamente dimesso dalle funzioni di Giudice Onorario, continuando a svolgere solo la mia professione di avvocato, ma considerato che ciò non è avvenuto e che la funzione di consigliere comunale l’avevo svolta in precedenza per ben 15 anni, ho ritenuto che fosse più opportuno consentire ad altri, che si erano impegnati nella campagna elettorale dimostrando capacità e competenza, di fare questa esperienza. Questo, però, dopo aver espressamente evidenziato che ciò non significava distanza e tantomeno abbandono dell’iniziativa intrapresa nella campagna elettorale, poiché come ho affermato e qui ribadisco sarò in prima fila nel raggruppamento “Roccella Bene Comune” per l’attività che andremo a svolgere nel proseguo nell’interesse di Roccella Ionica, Bene Comune che appartiene a tutti i Roccellesi. Il senatore Zito è stato visto in occasione di numerosi incontri organizzati dal PD, non ultimo quello con il sottosegretario Bubbico a Siderno, potrebbe spiegare ai lettori di Riviera che comportamento ha mantenuto questo partito per le elezioni roccellesi Il Partito Democratico, nelle sue massime espressioni calabresi e di proiezione nazionale, ha con grande coerenza e decisione sostenuto la campagna elettorale della nostra lista denominata “Roccella Bene Comune” caratterizzata dalla presenza del simbolo nazionale del PD nel suo contrassegno. Infatti, sia il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sen. Marco Minniti, che il deputato On. Demetrio Battaglia sono direttamente e pubblicamente intervenuti a Roccella Ionica per sostenere le ragioni del nostro raggruppamento. Altrettanto coerentemente, il Segretario Regionale, On. Ernesto Magorno, ha autorizzato il circolo del PD di Roccella Ionica ad utilizzare il Simbolo Nazionale del partito per inserirlo nel contrassegno della lista “Roccella Bene Comune” che era guidata e caratterizzata dalla presenza determinante di esponenti del PD. In modo del tutto incomprensibile, invece, il segretario provinciale Sebi Romeo, che prima aveva espresso a Magorno il suo consenso sull’autorizzazione all’utilizzazione del simbolo al circolo PD di Roccella Ionica, si è presentato alla manifestazione di apertura della campagna elettorale della lista avversaria, dimostrando per questa via di versare in un grave stato di “confusione politica”, chiaramente stigmatizzabile.
La magia della
pizza Un pizzaiolo di fama internazionale, Antonino Esposito, ospite nel nuovo showroom Minici di Marina di Gioiosa «Devi assaggiare la pizza che Antonino Esposito sta preparando alla degustazione organizzata da Minici». L’annuncio mi coglie di sorpresa e penso «E chi è Antonino Esposito?», ma l’affamata che c’era in me ha prevalso. «Andiamo». Appena metto piede nello showroom di Minici mi rendo conto di essere in um ambiente unico e che questo Esposito deve essere un personaggio di primissimo piano. Come l’azienda che ha organizzato questo evento. Minici Divsione Arte Bianca è d’altra parte una delle realtà più affermate della Calabria. Grande affidabilità, lungimiranza e passione sono le Sue parole chiave. «La missione della nostra azienda non è solo vendere al cliente, ma di fornire unitamente ai prodotti professionalità, formazione, assistenza e consulenza. Il nostro è un legame più esclusivo, unico con ciascuno dei nostri patner». Sergio Minici è fiero di ciò che ha costruito, un’isola d’avanguardia in un territorio al palo rispetto a certe cose. La solidità dell’azienda Minici è riconosciuta anche dalle importanti aziende nazionali che lo hanno scelto come distributore. Il Gruppo Mancinelli che fornisce una vasta selezione di materie prime di alta qualità per il mondo della pasticceria, pizzeria, panificazione e food service. O la Molini Pivetti, azienda leader nella produzione di farine. O per le attrezzature l’importante collaborazione con la Tagliavini, azienda leader nella produzione di forni, macchine e accessori per panifici e pasticcerie, presente nei più rinomati laboratori europei. E nello showroom gli appassionati come i professionisti possono trovare abbigliamento, utensili, piuttosto che attrezzature altamente professionali o arredi food. E ogni tanto un evento, portare a casa nostra il meglio. In questo caso della pizzeria mondiale, Esposito appunto. Una serie di appassionati, fan e ultra della pizza sono seduti di fronte a lui, nel locale ci saranno 40 gradi e il forno a legna è acceso. Loro sono tutti lì immobili e attenti, fanno domande prendono appunti e spiega e impasta. È uno spettacolo vedergli preparare la
pizza, si nota una maestria nel suo modo di maneggiare la pasta e aggiungere farina e acqua. Veloce, preciso e pulito. Gli occhiali di un intenso arancio mi distraggono un attimo. Però poi è più forte di me. l’attenzione torna sull’impasto che prende forma e sulla teglia pronta ad accoglierlo. La fame cresce e l’odore della pizza che cuoce lo acuisce. Esposito nel frattempo continua a prestarsi agli scatti di gruppo e alla curiosità vorace degli specialisti. È come vedere dei tifosi di calcio incontrare Pele, un’istituzione. Esposito è uno dei più amati pizzaioli mondiali. Conduce un programma su Alice e ha vinto e partecipato a concorso in tutto il mondo. Anche su Tripadvisor il suo locale e la sua pizza sono riconosciuti tra i migliori del Bel paese. C’è chi lo definisce una leggenda, chi un artista. Chi si sposta da Roma o da Padova e va a Sorrento anche per assaggiare le sue prelibatezze. È un pioniere di quel turismo enogastronomico che può aiutare le aziende gastronomiche in questo periodo di magra. Che ne pensa? «Premesso che sono fortunato ad avere un locale in costiera e ad avere come culla lo splendore di Sorrento, effettivamente ho molti amici, clienti che fanno viaggi all’insegna del cibo. Passano da Don Alfonso, da Gennaro Esposito e poi all’Auhum, la mia pizzeria. Per me è un onore e uno stimolo. Inoltre è una grande soddisfazione vedere arrivare nel mio locale, molto semplice, spartano, esclusivamente per la pizza. Persone che magari alloggiano in un cinque stelle e scelgono di venire in un locale piccolo e alla mano per la genuinità dei prodotti, vengono per il cibo e non per lo sfarzo». Anche per una profana come me l’impasto della pizza che ho assaggiato durante la degustazione aveva un certo non so che. «Spesso mi chiedono se nell’impasto ci sia qualche ingrediente particolare, ma non c’è nessun segreto. Uso prodotti semplici e di alta qualità. Il resto è passione e sacrificio». Così spiega il suo successo, Esposito. Un successo che lo ha portato ad essere in copertina su una delle più importanti riviste italiane 4 volte in un anno, una cosa impensabile fino a qualche anno fa per un pizzaiolo. Da Minici il pizzaiolo sorrentino ha presentato due tipologie di farina della ditta Molini Pivetti di cui lui è stato il tecnologo. Una farina di fusione di grano prodotta rispettando tutto il capitolato della pizza napoletana, per cui c’è un’apposita normativa da rispettare. Mentre il secondo è un prodotto molto particolare, una farina di grano arso che abbiamo chiamato scura. È una farina realizzata con grano tostato, noi la prendiamo da due mulini in Puglia. Uniamo con una farina 00. È un prodotto a basso contenuto di glutine, quindi altamente digeribile con un retrogusto di dolce-amaro che esalta i sapori. Basta aggiungere prodotti come pomodori freschi, olive o capperi». E prodotti calabresi ne usa nella sua cucina? «Devo confessare il mio amore pazzo per la nduja. E sono molto contento della diffusione di quest’eccellenza, vederla riprodotta a Chicago e New York è una soddisfazione».
La vera pizza è.. «Napoletana, tutto il resto è noia».
SUMMER
Quando il calabrese va in vacanza E
Risvolti e dinamiche di gente del sud che si sposta dall'amata terra
bbene, capita che anche il calabrese vada in vacanza. Quando è riuscito a mettere un gruzzoletto da parte, scappa dal paesello e va in città. La fase di preparazione al viaggio dura per giorni. Ma ricordate: mai dire a un calabrese che il posto che starà per visitare è freddo: al solo pensiero, morirà. Un'altra cosa che bisogna tenere nascosta, è la questione cibo poco gradevole: una minaccia all'incolumità e all'equilibrio mentale di un uomo o una donna del sud. Così ci si presenta all'aeroporto con le sacche di salame sotto-
vuoto in mezzo alle infradito per la spiaggia, e ci si sente un po' al sicuro. Quando un calabrese parte, tutti lo sanno e tutti lo vanno a salutare la sera prima, anche se fondamentalmente, mancherà solo una settimana. Perché poco importa se va in Thailandia o in Canada dallo zio; il calabrese andrà continuamente alla ricerca dell'elemento vitale: la pasta. E si lamenterà pure, che il sugo sa di acquetta e che quella foglia verde non è basilico. Perché il calabrese non va in vacanza per visitare nuovi luoghi e scoprire nuove culture. No. Ci va
Abbigliamento uomo Primavera-Estate:
MODA A COLORI La moda multicolor non è solo per donne! Il colore che fa tendenza per i uomini in questa primavera estate è il colore cioccolato neutro di Nutella, meraviglioso per gli abiti eleganti ma anche per un look casual in tessuti naturali sgualciti. Colore must è il giallo intenso, forse il più popolare nel guardaroba maschile per la stagione estiva, adatto alle mise più sportive e informali ma, per i più audaci, anche ad un contesto d'affari. Anche se il colore verde non compare frequentemente in passerella, alcune tonalità di oliva con note blu e giallo sono diventate molto di tendenza. Degli accostamenti quasi “universali” che possono essere scelti per tutti gli stili di abbigliamento maschile.
Per la donna
CELESTE E ARANCIO Il colore da sempre riveste un ruolo fondamentale nell'universo femminile. Dall'abbigliamento al make-up senza dimenticare la scelta degli accessori e gli oggetti iconici che cambiano veste grazie alle mille sfumature cromatiche. La moda gioca da sempre con il colore, soprattutto nei mesi estivi. Per il 2014 tra le tante tonalità scese in passerella durante le sfilate hanno spiccato il blu e l'arancio. Distonici e complementari al tempo stesso, queste due gradazioni definiscono una nuova femminilità capace di reinventarsi: eccentrica e intrigante, affascinante e misteriosa, sensuale e solare.
nella speranza di incontrare altri calabresi. E se capita, in aereo o in qualche ristorantino italiano, è gioia infinita. Adrenalina che sale nello scoprire che qualcuno della tua terra si trova anche lui lì, a Londra, a Copenaghen o chissà dove. E non si tratterà di una persona qualunque, ma ti pare? Starai parlando col fratello del cugino del tuo vicino casa. E son soddisfazioni! D'obbligo sono i 35 souvenir da portare a casa, ai parenti di lei e di lui, e ai “San Gianni”, sennò si offendono. Le calamite più bruttine e scheggiate agli zii, quelli in età, che tanto
Onde tra i capelli
Onde tra i capelli Il trend dell'estate prende il nome di Beach Waves. Capelli romanticamente spettinati, che ambiscono a onde naturalmente morbide e iper-femminili, dall'effetto spiaggia. Le volete anche voi?
La regina delle censure Tacchi a spillo e topless, censurato il profumo di Rihanna "Troppo sexy per il Regno Unito" è l'incipit di un servizio del "New York Daily News" che spiega ai propri lettori come mai la pubblicità che accompagna il nuovo profumo di Rihanna sia stata messa al bando in Gran Bretagna. E si scopre che il motivo è terribilmente semplice: lo scatto abbinato alla fragranza, "Rogue", è stato ritenuto "troppo provocante" dal preposto ente British Advertising Standards Authority. L'ente ha specificato che la foto, con una RiRi in tacchi a spillo e topless, è "sessualmente allusiva".
non se ne accorgono. Alle nonne l'ennesimo rosarietto col nome della città, che farà compagnia agli altri quattro appesi al “travarca” del letto. Se poi la vacanza si svolge nella capitale italiana, immancabile un oggettino col faccino simpatico di Papa Francesco. Lo riconosci il calabrese in vacanza perché non ha l'aria da turista, ma ha cercato di sembrarlo comprandosi qualche indumento apposito: un sandalo o un cappellino. Peccato che, però, ha dimenticato la macchina fotografica a casa. Sara Jacopetta
Il must restano gli occhiali da sole Accessorio irrinunciabile anche d'inverno per molti di noi, gli occhiali da sole tornano nella lista della wishlist insieme alla primavera e alle giornate che si allungano concedendoci un po' più di sole. Questa estate 2014 la tendenza vuole montature tondeggianti (che il film American Hustle abbia fatto rinascere la Seventies fever?) con una predilezione per le misure extralarge, oppure punta su forme originali e artistiche rubate alla pop art delle passerelle, puntando su colori accesi e nuance potenti.
Novità
HITech sotto l’ombrellone Ecco cosa non può mancare agli appassionati di tecnologie. Partiamo con un accessorio che non può mancare nel nostro kit da spiaggia: la custodia. Su tutti OtterBox Preserver, disponibile in diversi modelli progettati per iPhone 5, iPhone 5c e iPhone 5s, e di recente anche per Samsung S4 e S5. Tra le caratteristiche più interessanti segnaliamo l'impermeabilità e la resistenza alle immersioni, fino alla profondità di circa 2 metri, e il supporto per il sensore impronte Touch-ID dell'iPhone 5s. Per i possessori di iPhone 4/4S e Samsung S3/S4 niente paura: Smartskin Condom è una fodera per lo smartphone che non lo rende resistente all'acqua al 100% ma è molto comoda, e assicura comunque una barriera per gli schizzi di acqua.
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PANCHINESOLARI A Boston ricaricare smartphone ed iPod fuori casa sara’ piu’ facile e piu’ ‘verde’ grazie ai Soofa: le speciali panchine ad energia solare in grado di rifornire batteria per i dispositivi mobili e monitorare l’ambiente circostante. L’esclusivo arredo urbano “intelligente e sostenibile”, sviluppato da Charging Environments, puo’ caricare nello stesso momento due telefoni cellulari mentre vengono raccolte e condivise informazioni ambientali del luogo, come qualita’ dell’aria e livello di rumorosita’.
Pillole
Naturopatiche
A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone www.associazione-tone.it associazione.tone@gmail.com
La zucchina... mille virtù naturalmente terapeutiche
L
a pianta produce dei fiori attaccati all'apice della zucchina e altri sugli steli, denominati fiori di zucca , abbastanza ricercati, che vengono anch'essi adoperati in preparazioni gastronomiche. Le zucchine, al momento dell'acquisto, devono presentarsi sode al tatto, con buccia tesa, lucida e brillante, priva di ammaccature, preferibilmente piccole e sottili (poiché non contengono semi), e devono avere una leggera peluria. Prima di cucinare le zucchine, occorre lavarle bene, eliminarne le estremità e, nel caso della qualità spinosa, sbucciarle. Esistono diverse varietà di zucchine: lunghe o tonde, chiare o scure, ed anche spinose. Oltre alla vitamina C, disponibile soprattutto quando viene consumata cruda , contiene carotenoidi, discreta presenza di sali minerali come potassio, magnesio, fosforo e sodio con effetti organici miorilassanti e neuro -sedativi . Questi effetti dipendono dal contenuto in carboidrati e di potassio e magnesio. Proprio perché in grado di mio rilassare, la zucchina agisce frenando la tiroide, per cui può trovare una valida indicazione nei soggetti con ipertiroidismo e ipereccitabilità neurologica e nell'insonnia. Il
contenuto in potassio, inoltre, è indicato in tutte le condizioni di spasmo della muscolatura liscia come nei dolori mestruali o colici intestinali oppure nelle contratture muscolari o crampi. Le diverse modalità di preparazione e ti cottura ne determinano la funzione. La zucchina cruda, tagliata in sottili fettine e condita con prezzemolo olio aglio succo di limone o aceto, potrà essere utilizzata in tutti quei casi in cui si ha una carenza di potassio o negli stati di insonnia , crampi e spasmi muscolari . La zucchina marinata, tagliata in fettine e fritta in olio EVO e condita con aglio limone e prezzemolo e menta, saranno indicate nella sintomatologia causata da contratture muscolari spatiche e dolorose. La zucchina in pastella, per il contenuto in potassio ed elettroliti, mediante lo stimolo del fritto può essere indicata in tutte le situazioni in cui è necessario attivare la funzione epatica, nei bambini, negli adolescenti e nelle diete dimagranti.
GERENZA
Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14
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Burraco, torneo in famiglio al Kennedy
Non ci può essere partito senza spirito di appartenenza, senza la convinzione che esso sia la casa di tutti e non un approdo temporaneo. E' necessaria la prevalenza del “noi” sull' “io”, del progetto collettivo sulle ambizioni individuali. La vita di un partito o di una qualsiasi altra struttura associativa, è che tutti coloro che ne facciano parte credano in esso, ne condivano ed accettino le regole, i valori e i programmi. Spirito di squadra e condivisione; questo è il monito che giunge a noi dal tema della convention “I giovani, la politica e la Calabria di domani”, iniziativa che i Giovani Democratici della provincia di Reggio Calabria hanno organizzato a Gioiosa Ionica sabato 28 giugno in piazza Vittorio Veneto. Dopo gli incontri organizzati nell'area Grecanica, prosegue la campagna di ascolto nelle piazze che i GD di Reggio Calabria stanno promuovendo su tutto il territorio provinciale e che mira a confrontarsi in modo libero sul futuro della nostra Regione che si appresta a vivere un passaggio politico-elettorale cruciale,
IlarioP., diversamente libero
del sole. Reddito minimo inesistente, titolo di studio illusorio, non professa nessun credo religioso.. Infanzia negata! Gioventù bruciata !
Qualche giornale ne ha riportato la notizia in un trafiletto confinato ai margini della cronaca locale. C'erano ben altre notizie a cui dare rilievo: l'assemblea regionale del PD, le polemiche nel centrodestra, qualche retata con le reti strascico, la cronaca dei processi di ndrangheta. Negli stessi giorni, un giovane, Ilario P. è stato arrestato. Ha 23 anni e credo sia la decima volta che viene colpito da un mandato di cattura. Sino a qualche tempo fa lo portavano nelle carceri minorili, adesso nelle patrie galere insieme ad ergastolani, stupratori, assassini. Doveva pagare mille euro per spese processuale, presumo le sconterà di carcere. Dietro la sue spalle non c'è una famiglia con la griffe di ndrangheta ma l'emarginazione e la sofferenza. Genitori “diversamente abili”, abitazione “diversamente sicura” cioè una stamberga cadente e dove non entra la luce
Il carcere è la sua vera, unica casa. Nessuno lo sospetta ma fuori dal carcere Lui soffre ancora di più, perché è terribilmente emarginato fin da quando era bambino, perché è solo, perché non ha amici, perché ha avuto genitori “diversamente abili”, perché non aveva giocattoli, perché parla un'altra lingua, ha una diversa gestualità. Solo ed indifeso come lo è suo padre e come è stata sua madre finché non è morta. Il comandante generale dell'Arma facendo rapporto al suo ministro lo conteggerà fra gli “assicurati alla giustizia” ed il procuratore generale della Cassazione tra coloro che hanno avuto più di una condanna definitiva. Non si può arrestare l'emarginazione sociale, la sofferenza, la solitudine. Il carcere è il luogo in cui lo Stato scarica la sua cattiva coscienza, la nasconde per non farla emergere. Ilario P. è in carcere ma sul banco degli imputati c'è lo Stato. Se avessimo speso in prevenzione un decimo di quanto abbiamo speso , o spenderemo in futuro, per tenerlo in carcere, processarlo, arrestarlo e tra-
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sportarlo come un animale da zoo nelle varie carceri d'Italia, probabilmente lo avremmo salvato. Avremmo avuto un carcerato in meno, un lavoratore in più. I governi della Destra, tanto a livello nazionale che regionale, hanno praticamente cancellato la spesa sociale. La Sinistra ha cancellato dal suo dna il volto delle persone come Ilario P. Il suo arresto precede l'assemblea regionale del PD di qualche giorno. La sua storia non ha i titoli per entrare in quella assemblea come non c'è posto per il dramma degli immigrati, per i carcerati, le famiglie emarginate, gli ultimi della nostra società. Lì si parla di voti non di volti. Si inseguono i voti. Si cancellano i volti. Ecco perché c'è tanta aridità e solo contrapposizioni personali. Lo so bene che i tempi cambiano ma la Sinistra è nata per dare voce “ai figli della canaglia pezzente della gente che suda e lavora..”. Le antiche canzoni passano di moda ma non si può tradire la propria storia senza tradire se stessi e perdere la ragioni della propria esistenza. Un giorno qualcuno, in carcere o fuori, insegnerà ad Ilario P. come usare una pistola e lui potrebbe anche prenderlo sul serio. Qual giorno si dirà che mancano le forze dell'ordine, i cancellieri, i giudici o che la ndrangheta è forte e pertanto invincibile. Discorsi fuori luogo per nascondere la verità, giaculatorie buone per tutte le occasioni. . Manca la “Politica” in tutta la sua bellezza, con tutta la sua passione, con tutta la splendida e composta rabbia che deve portare in superficie le ragioni vere di un' impegno e di una lotta. La politica come scelta di vita e che non considera Ilario P come materiale di risulta senza valore di cui bisogna ripulire il “cantiere” del nostro vivere comune.. Parafrasando Hemingway direi : “quando si perde un Uomo non domandare mai il suo nome è una parte della nostra Umanità che se ne va ...” Ilario Ammendolia
GIOIOSA IONICA: I giovani, la politica e la Calabria di domani privilegiando il punto di vista dei più giovani. Enrico Tarzia ha introdotto e moderato il dibattito, spiegando l'importanza di un incontro organizzato dai Giovani Democratici a Gioiosa: la gloriosa tradizione della sinistra gioiosana e la posizione strategica del nostro Paese che si trova al centro della Locride e della Vallata del Torbido, devono spingerci a far diventare ancora Gioiosa il laboratorio politico dei progressisti, ripartendo proprio dall'entusiasmo delle nuove generazioni. Francesco Danisi, segretario provinciale GD, si è soffermato sulla struttura dei Giovani Democratici e sul suo ruolo nel
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RICORDANDO
Il Burraco raddoppia, ma in famiglia. Il neo arbitro provinciale Francesco Ruso, non molla e per domenica 20 luglio l'Hotel Kennedy di Roccella ospiterà, dopo il riuscitissimo torneo nazionale, il “Torneo Burraco in Famiglia”. La redazione del settimanale Riviera coglie l'occasione per complimentarsi con il coppia Lucà Barbara-Bronzi Ranieri che nel primo torneo nazionale dello Jonio si è classificata quattordicesima del girone A, un risultato enorme. E ancora con le coppie Lanterna Marco e Fangarezi Stefania (quarta classificata girone B), Agrippa Angela-Mittica Marcella (seconda classificata girone F) e Carone Monica -Reale Stefania Romeo AntonioPanetta Domenico (rispettivamente prima e terza del girone H).
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contesto nazionale e territoriale. Antonino Castorina , membro segreteria nazionale GD, nel suo accorato intervento si è scagliato contro i “politici che rubano, di qualsiasi colore politico: Bisogna mettere in campo la buona politica per guadagnare il governo della Regione. Nicola Irto, vicesegretario regionale PD ha sostenuto che bisogna fare seria autocritica e riconoscere gli errori che sono stati fatti in passato, per costruire un'alternativa seria e credibile.Numerose le altre ingerenze, tra questi anche molti amministratori e dirigenti di partito. Katia Candido
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Quando gli uomini dell’istituzione calcistica e il calcio contavano Sulla disfatta dell'Italia di Prandelli ai Mondiali in Brasile si è detto e si è scritto quasi tutto. Non staremo qui a cercare le ragioni tecniche e quelle comportamentali. Invece non sarebbe male fare un passo indietro per valutare le cause storiche. Il Calcio italiano paga i ritardi accumulati sulla strada delle riforme, dovuti all'assenza di dirigenti di spessore capaci di una visione globale dei problemi. Siamo stati grandi in Europa e nel Mondo tra gli anni settanta e ottanta quando abbiamo potuto contare sull'esperienza e le intuizioni di Artemio Franchi. Oggi non vorremmo apparire di parte, ma, come calabresi, continuiamo a rimpiangere la scomparsa di un amico fraterno e di un personaggio illuminato come Michele Tigani. E' stato per decenni il suggeritore intelligente e l'amico discreto di tanti presidenti di Lega e di Federazione, indicando la strada nei momenti difficili. Ci ha lasciati nel novembre del 2011 , dopo essere uscito di scena nel 1997 quando aveva capito che il nostro declino sarebbe stato irreversibile ("nel calcio, diceva, sono arrivati i mercanti, che non sono uomini di sport ma rappresentano quel business spericolato che azzera i valori umani"). Quello che è avvenuto dopo è sotto gli occhi di tutti. Il nostro era il campionato più bello del mondo. Appunto era. Alla Lega professionisti, a Milano, ormai si litiga solo per i diritti televisivi (i soldi delle TV tra l'altro non sono serviti a risanare i bilanci dei club che sono sempre in rosso). Ma non si parla di riforme, non si investe sui vivai, si spendono fior di quattrini per giocatori stranieri mediocri che sbarrano la strada ai nostri giovani. La legge per l'ammodernamento degli stadi giace da anni in Parlamento (secondo alcuni forse è meglio perché si potrebbe profilare una nuova tangentopoli), mentre nessuno è in grado di indicare una ricetta valida per sconfiggere la violenza ed arginare l'inciviltà e la maleducazione che imperversano sugli spalti. Tutto questo ha allontanato il pubblico ed ha portato ad una caduta di credibilità del movimento ed alla diminuzione nel nostro peso specifico nei grandi ambiti decisionali. Vi siete chiesti perché Blatter si è rifiutato di consegnare personalmente la Coppa del Mondo agli azzurri dopo la vittoria di Berlino? E perché al momento del sorteggio per i gironi in Brasile, la Francia di Platini è diventata "testa di serie" senza aver guadagnato questo sul campo ma grazie ad un giochetto di prestigio? E ci siamo domandati perché quasi tutte e gare dell'Italia si sono disputate negli orari più caldi e con l'80% di umidità? E perché, a parte i nostri limiti evidenti, c'è sempre , alla fine, qualche torto arbitrale che risulta decisivo (vedi l'espulsione affrettata di Marchisio e quella ,mancata, di Suarez) ? La risposta è che contiamo poco, perché poco abbiamo espresso in questi anni a livello tecnico e dirigenziale. Non siamo stati in grado di emulare altri Paesi come la Germania, l'Inghilterra e la Spagna che continuano a dominare nelle competizioni internazionali ed hanno campionati che offrono maggiori motivi di "appeal" a sponsor ed investitori. Con le dimissioni di Prandelli ed Abete siamo tornati all'anno zero. Tutto da rifare , tutto da ricostruire mentre settembre è alle porte con la prima partita di qualificazione per i prossimi europei. Da lassù, Michele Tigani probabilmente si agita e si amareggia ancora perché è stato un profeta inascoltato. Ne avvertiamo ancora oggi il vuoto. Mentre il calcio italiano assomiglia sempre più ad un aereo che vaga nella nebbia alla ricerca di una rotta. GIOVANNI SFARA
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ESTATE...
i piatti pensati dai nostri chef per questa stagione iniziano ad essere i protagonisti al
MINUETTO!
Ritroviamo in carta dei must della nostra apertura come la MILLEFOGLIE DI PANE CARASAU (rigorosamente di SINISCOLA – NU) con verdure grigliate , mozzarella di bufala e gocce di pesto al basilico , le ALICI DEL MAR DEL CANTABRICO con burrata e pomodorini confit , oppure i RAVIOLI DI MELANZANE con pomodoro datterino,ricotta salata e gocce di pesto al basilico o ancora SPAGHETTONE MANCINI aglio, olio ,peperoncino battuto di gambero fresco e lime . Ma non mancano le novità al MINUETTO , i nostri chef
sempre attenti all’utilizzo delle materie prime di stagione in questi giorni propongono dei nuovi piatti ,come la ZUCCHINA A TUTTO TONDO , una vellutata di zucchine , cime di zucca , filetto di pescato del giorno scottato alle erbe e fiori di zucca , oppure la TEMPURA DI FIORI DI ZUCCA con mozzarella di bufala,gambero ovato e limone Il tutto da poter gustare nella tranquillità del nostro giardino a pranzo o a cena, magari accompagnando i nostri piatti alla BIRRA MINUETTO o ad un ottimo Vino ,infatti
anche la nostra cantina si è rinnovata potrete degustare degli ottimi Chardonnay come EUREKA della cantina MARABINO , un ottimo rosato come il GRAYSUSI di CERAUDO ,un FIANO DI AVELLINO o un GRECO DI TUFO della cantina CIRO PICARIELLO , un prosecco come il GATTI DOC di Treviso o ancora un ottimo rosso come il NANA’ di CERAUDO . Dal 1° luglio al 1° settembre Minuetto è aperto tutti i giorni, per prenotazioni 0964/20884 – 380/4738413 – info@ristoranteminuetto.com
PRIMO PIANO
M
ERCOLE MACRÌ arinai, chimici, esperti di fama mondiale e teste di cuoio a bordo. Tazebao frik, isterismi, piagnoni scaduti che gridano al tradimento e teste di legno a terra. Ecco cosa è successo a Gioia Tauro mentre il principale megaporto del vecchio continente è stato protagonista in una delle fasi della più importante operazione di disarmo nucleare che l'uomo ricordi. The day after. Nel Bernabeu del trashipment, mercoledì scorso, 2 Luglio 2014, la Calabria, terra quadrata che si volta sempre indietro, in un mondo tondo che guarda avanti, la Calabria, dicevo, quadrata, piccola e limitata, ha rappresentato agli occhi del mondo un altissimo esempio di avanguardia tecnologica e maestranza. Il porto di Gioia Tauro all'altezza di quelli di Shanghai, Rotterdam, Shenzhen, Los Angeles, Singapore; l'hub Calabria come nessun altro nel Mediterraneo, tecnicamente perfetto per la difficile operazione del
trasbordo di 800 tonnellate di armi chimiche siriane dalla nave danese Ark Futura a quella americana Cape Ray. Dinanzi a tali riconoscimenti, qualsiasi classe politica seria, imprenditoriale dinamica, avrebbe approfittato dell'occasione per migliorare l'immagine e poi sfruttarla da un punto di vista economico. Soprattutto dopo che il Mediterraneo è tornato a svolgere il ruolo di fulcro mondiale dei traffici via mare, la Calabria, per la sua strategica posizione geografica, è tornata a ricoprire quella funzione privilegiata di punto intermedio di arrivo e partenza delle merci che per i lunghi secoli del periodo magnogreco l'aveva collocata “al centro del mondo”. In questo senso lo sviluppo impetuoso conosciuto dal porto di Gioia Tauro che in pochi anni è divenuto il più importante del Mediterraneo per movimentazione di container la principale porta d'ingresso di merci destinate al mercato europeo nel quale vivono più di 450 milioni di consumatori. Oggi Gioia Tauro, però, è quasi esclusivamente un porto di transhipment, ovvero di struttura dove
Il Bernabeu dei mari Ahahahah The day after Ahahahah Il porto di Gioia Tauro all'altezza di Shanghai, Rotterdam, Shenzen, Los Angeles, Singapore: il top player del Mediterraneo
Il megaporto di Gioia Tauro protagonista nella più importante operazione di disarmo che l'uomo ricordi.
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DOMENICA 06LUGLIO O 17
Un vanto.IL Molo Calabria, principale terminal di trashipmente d'Europa,ha sorpreso il mondo per tecnologia d'avanguardia e maestranza. navi portacontainer sempre più grandi attraccano, depositano il più rapidamente possibile il loro carico e ripartono subito in quanto ogni momento di sosta per loro è penalizzante. Quei container collocati sulle banchine portuali vengono altrettanto rapidamente smistati, per lo più caricati su navi più piccole che si dirigono verso porti europei e (ancora per qualche anno) americani, altri instradati via treno o camion per destinazioni più prossime. Insomma oggi Gioia è un hub che svolge la più semplice delle attività legate al trasporto marittimo e al tempo stesso quella di minor pregio e a più basso impiego di mano d'opera. Altrove ci si è accorti invece che quantità cospicue di merci poste all'interno dei container hanno necessità di lavorazioni, spesso a notevole valore aggiunto: perciò lo stesso porto oggi di transito può divenire porto terminale perché una serie di interventi sulle merci può essere completata in loco in modo che le stesse vengano poi instradate, su indicazioni della “casa madre”, verso la destinazione finale che spesso si identifica con il mercato di consumo. In questo modo il porto approfitta del fatto che una merce vi è stata scarica-
ta per gestirne i passaggi manifatturieri e logistici ulteriori. Il valore di questa attività è dimostrato da un esempio. Il porto belga di Bruges (Zeebrugge) nel 2005 ha “ricevuto” 1.400.000 teus, quello di Gioia Tauro 3.210.000. Ma grazie alle attività retroportuali che vi vengono svolte - la specializzazione nel settore auto di cui la “piastra logistica” si è dotata e altro ancora - nell'area portuale di Bruges lavorano 6.939 persone. Mentre quelle che lavorano a Gioia Tauro, nonostante il movimento in teus sia più che doppio, sono appena 2.850 circa, il 41% dei portuali belgi. Come si vede spazio per aumentare le attività lavorative e creare nuova e stabile occupazione Gioia Tauro ne ha davvero molto. La Calabria ha dimostrato che nella portualità è avanti, che è titolare di un hub che ha tutti gli elementi per ormeggiare, con grandi margini di manovra, dove approdano i signori degli oceani. Il business degli oceani. Questo avrebbero dovuto diffondere i calabresi, senza fermarsi un attimo, neppure nel giorno di Natale. Addirittura pretendendo la cover del TIME. Così di solito agiscono i culi del mondo che pen-
sano alla crescita economica e all'occupazione duratura. Niente, i piagnoni sono partiti con il solito tormentone che raggiunge al massimo, sempre e maledettamente, la boa di salvataggio del vittimismo, la tinozza perennemente mezza vuota dei quei sapienti dell'ambientalismo da tastiera che non sanno niente. Del resto se nel 1993 l'armatore genovese Angelo Ravano non avesse sorvolato la Piana e non avesse intuito che quel porto era il molo del dio d'Oriente, il Buddha, a quest'ora a Gioia Tauro al posto delle gru più grandi del mondo ci sarebbero solo capre al pascolo. Ahahaah/ahahaha, i calabresi. Un piccolo popolo che sa poco o niente, come i politici di riferimento, come i loro imprenditori con le mani in pasta, entrambi assoggettati alla “prefettocrazia”, a quella mentalità del disfacimento, dove il procuratore generale, il questore, il capo 'ndrina, il santista, il compare di cresima, il nuovo vescovo, il colonnello dei carabinieri e quello della finanza, in silenzio e annuendo, fanno da cornice ai prefetti dell'ultima provincia e ai ministri autoctoni.
Il singhiozzo sfigato Ahahahah Un armatore genovese Ahahahah
I piagnoni sono partiti, maledettamente, con le solite lacrime dei veleni che riempiono la solita tinozza mezza vuota.
Se nel 1993 l'armatore Ravano non avesse intuito che quel porto era il Buddha, a quest'ora… capre al pascolo.
RIVIERA
CULTURA E SOCIETÀ
Non è colpa dei Cugini di Campagna Mi sono recato a Monasterace per assistere al concerto dei Cugini di Campagna, e poi li ho ritrovati accanto al mio tavolo nel ristorante dell'Hotel dove soggiornavo. Per me è stata una grande emozione. Il capostipite di questa passione fu mio nonno Giuseppe. Aveva tutti i dischi e parecchi poster, per lui erano come Dei. Purtroppo un giorno questa ammirazione venne meno, si trasformò in antipatia e delusione. Fu quando andò a Roma per assistere a un loro concerto e vederli di persona. Nonno Giuseppe prese l'espresso per Roma. Sul treno raccontò a tutti la propria passione per il gruppo musicale, ma al ritorno era incazzato e taciturno, da allora non pronunciò più il loro nome. Era successo che nel bel mezzo del concerto i Cugini fecero partire i fumi di scena, mio nonno pensò a un incendio provocato da uno dei tecnici. Si trovava proprio a due passi dal palco, appena vide il fumo scappò e commentò ad alta voce: “ho rischiato la vita per vedere sti quattro r...”. Ormai era troppo tardi per i pentimenti perché la passione si era trasmessa a mio padre che allora aveva 11 anni e continuò a seguire di nascosto il grande gruppo. Potete così immaginare la mia felicità nel vederli seduti accanto a me. Anche se non li conosco bene come i miei avi, conservo per loro un grande rispetto. Erano felici dell'accoglienza del pubblico di Monasterace e mi hanno spiegato che noi calabresi siamo così, molto istintivi e passionali. Se il concerto va bene esprimiamo generosamente e calorosamente il nostro gradimento, altrimenti diventiamo apertamente ostili. In fondo noi calabresi non siamo così crudeli come ci dipingono. Inoltre il biondino ha una voce unica, lo hanno affermato sul palco, possiede degli acuti che non ha nessun altro sulla terra. Una ulteriore prova della loro origine extraterrestre è l'età. Penso che i due musicisti più vecchi abbiano oltre centotrenta anni e mentre mio nonno e mio padre sono morti da un pezzo, loro continuano a suonare e a incidere dischi molto belli come nulla fosse. Noi italiani dobbiamo essere riconoscenti verso i Cugini di Campagna, grazie a loro siamo una nazione unita e felice, coltiviamo i buoni sentimenti, ci chiamiamo fratelli dalle Alpi alla Sicilia e andiamo tutte le domeniche a messa. Certo, ogni tanto uno ammazza moglie e figli e va a vedere la partita, qualche auto travolge un bambino o una intera famiglia mentre attraversano la strada sulle strisce pedonali, i politici si assegnano pensioni spropositate o rubano qualche milione di euro senza andare in galera, ma questo non è colpa dei Cugini che, scherzi a parte, sono degli ottimi musicisti. Hanno trasposto i canti corali nell'ambito del rock melodico. Li ho conosciuti realmente all'hotel durante la loro tournè. Si sono dimostrati molto gentili e alla mano, colti e scherzosi. Il percussionista Silvano Michetti , che con il gemello Ivano ha fondato il gruppo, è avvocato. Mi ha confidato che a causa della folta capigliatura non ha il coraggio di presentarsi in tribunale e delega sempre qualche collega. Al concerto di Monasterace il complesso ha rivelato dopo molti anni l'origine della canzone “Preghiera” che si ispira alla morte di una ragazza malata di leucemia e al suicidio del fidanzato che non resse al dolore. I Cugini di Campagna hanno custodito il segreto della loro ispirazione per non sfruttare la tragica storia a fini commerciali. Una delle madri dei ragazzi ha scritto loro una lettera per ringraziarli. Rappresentano davvero una Italia diversa, che aveva il senso del pudore, una nazione romantica, un po' ingenua e sognatrice che ha lasciato il posto al cinismo, all'arrivismo e alla mediocrità. Giuseppe Gangemi
ASDSiderno 1911... ecceziunale veramente L'ASD Siderno 1911 non molla, non va giù e se ci va si rialza. Il calcio insegna non si può sempre vincere, ma nemmeno toccare il fondo, strisciare la faccia a terra o sul tappeto. A rialzarla, in un uno dei momenti difficile della storia per il calcio cittadino, è stata una cordata di imprenditori con in testa il neo presidente Fabio Vitale, affiancato nella nuova rinascita del calcio sidernese dal neo direttore generale Enzo Leonardo, protagonista di molte annate di gloria dell'Uragano Biancazzurro. E ancora dai due giovani vice presidenti, Raffaele Salerno ed Enzo Manhattan Futia, il direttore sportivo Francesco Vumbaca e il dirigente accompagnatore
Domenico Stalteri. Tutti uniti per vincere, per ridare una gioia al presidente onorario Enzo Commisso e per conquistare la fiducia dei nuovi soci, ma soprattutto quella dei tifosi, dopo annate di grandissime delusione. Eccezionale eccezionale veramente, nonostante si ricomincia dalla prima categoria, (rimane qualche piccola speranza per l'iscrizione in promozione) ma anche il Siderno, quello di Gulloni, Rodi, Auletta, allenato da quel galantuomo di Renzo Guerrieri prima e Martino Pedullà dopo, approdò nell'ultimo grande Siderno, quello di Etna, Orsetto e Alfarone, Rogolino allenati da quel marines di Pavoni.
Tripadvisor certifica l’eccellenza del Gallo d’oro Complimenti. Franco lo chef-scultore della storica trattoria sidernese “Gallo d'oro” non finisce mai di stupire. Il 2014 registra un prestigioso riconoscimento che ci dà, se ce ne fosse ancora bisogno, l'ennesima conferma che nel nostro territorio esiste un angolo d'eccellenza, autentico, sano. The Original 100%. 100% made in Locride. Tradizionale, non tipico. Tradizionale senza innovazioni, e soprattutto senza quelle mostarde tanto diffuse che servono a coprire il cattivo gusto più
che esaltarlo. Il nuovo certificato o riconoscimento che è esposto nella sala, smosso dal ventilatore, tra decine di volti lignei scolpiti con arte, e che è stato attribuito in base alle qualità delle opinioni e delle recensioni pubblicate su TripAdvisor nel corso dell'anno passato, recita così: “TripAdvisor desidera congratularsi con Trattoria Pizzeria Gallo d'Oro per l'assegnazione del Certificato di Eccellenza 2014, che dimostra il costante feedback positivo espresso dai viaggiatori”.
FITWALKING ROCCELLA 2014
Mente e corpo uniti alla ricerca della bellezza Insegnante di Educazione Fisica, appassionato di sport e fitness sin da bambino, Fausto Certomà ha portato il fitwalking nella Locride. Il fitwalking è la “camminata veloce”, o “passeggiata per la salute”, con una traduzione più precisa. Non è uno sport agonistico, e così deve rimanere, spiega Certomà, perché altrimenti diverrebbe marcia o corsa, e perderebbe una della sue qualità più importanti: l'essere praticato per il puro piacere e non per ottenere un risultato in competizione. “Il fitwalking mette in contatto il corpo con lo spirito, permette di muoversi, eliminare tossine, ottenere un buon tono muscolare, prevenire una gran quantità di malattie, mantenendo lo spirito di gratuità e libertà del gioco, del momento ludico. Non ci sono obblighi per nessuno: vi invito a guardare la mia bacheca su Facebook, sulla quale posto molte foto delle nostre escursioni, e a individuare un solo volto stanco, annoiato o senza sorriso. La sensazione di benessere e di ricompensa interiore di chi viene a camminare, è la gratificazione più grande per il lavoro che sto facendo”. Al momento Certomà è impegnato nella preparazione del secondo “Roccella Fitwalking” previsto per il 27 luglio: un evento su cui il Comune ha impegnato sforzi pari al Festival Jazz e
che si prevede avrà un numero esorbitante di partecipanti, circa 1500, provenienti da tutta Italia e dell'estero. L'evento ha preso corpo grazie al sostegno di molte attività commerciali private, che aumentano giorno per giorno, che hanno sponsorizzato forniture varie e l'acquisto di gadget.Il percorso è stato attentamente studiato dallo stesso Certomà, che per ogni escursione individua luoghi, sia interni che esterni alla città, che presentino non solo una buona percorribilità, ma anche che abbiano bisogno di emergere nelle coscienze di tutti, anche di chi vi abita. “A volte non vediamo le cose che abbiamo proprio sotto gli occhi, perché andiamo di fretta. La passeggiata
veloce permette di muoversi ad una velocità tale da lasciare indugiare lo sguardo sui dettagli, inoltre muovendoci il nostro corpo rilascia endorfine, una sostanza che ci fa sentire sereni e pacificati: nessun altro sport al mondo è in grado di unire queste caratteristiche”. Non per nulla uno dei tre convegni che si terranno prima del 27 luglio, avrà come tema l'unione tra il fisico e la mente, e sarà coordinato dalla “Scuola di Filosofia” di Roccella, all'insegna del detto latino “Ambulando solvitur”. Gli altri due convegni affronteranno la tematica sportiva e sanitaria. Saranno presenti medici, rappresentanti della Sanità locale e nazionale, personalità di spicco, come l'ex-ministro della Sanità
Sirchia, il ministro Lanzetta, oltre che campioni sportivi come Renato Ducceschi e Giorgio Da Milano. “Il mio invito -prosegue Certomà- è a iscriversi, non solo per avviare un'attività sportiva che può produrre un grande giovamento, ma anche per sostenere l'iniziativa UNITALSI di cui ci facciamo portavoce: un viaggio a Lourdes per le persone con handicap. Una volta coperte le spese, il ricavato andrà interamente all'UNITALSI, e il sogno di molte persone potrebbe avverarsi”. Non si tratta di melensaggini campate in aria, ma di attività che portano lustro e beneficio a chi vi partecipa e a tutto il territorio, che ne gode anche dal punto di vista economico e commerciale. A brevissimo partiranno anche dei gruppi per principianti e per chi vuole ritrovare una forma fisica più sana. È inoltre un momento di grande socializzazione, poiché il fitwalking deve consentire di poter fare una leggera conversazione: se non si riesce a conversare vuol dire che si va in ipossia e non si brucia più grasso, ma zuccheri, e si produce acido lattico. È anche una grande lezione sul controllo del corpo e della postura. Questo è particolarmente vantaggioso per i bambini e per i giovani, che assumono posizioni scorrette durante lo studio e l'uso del pc. Lidia Zitara
SETTIMANALE
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Walter Guido ad un anno dalla scomparsa sogna ma non dorme
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giorni senza Walter ma non senza la sua voce. Dopo un anno di lavoro in studio è ormai pronto per il pubblico il disco che racchiude le tracce registrate, poco prima della sua scomparsa, dal cantante e musicista di Guardavalle Walter Guido supportato dall’amico Domenico Sisto in quella tanto amata stanza della musica da cui si vedevano le montagne , il cielo e il mare e che ora sono racchiusi dentro un lavoro discografico pronto a diventare un manifesto della musica calabrese. Tanti i musicisti che hanno preso parte alla realizzazione di questo lavoro, che racchiude ben sette inediti su nove tracce, tra le quali ci saranno anche le canzoni a cui Walter aveva messo un sigillo DOC nei sui spettacoli e nelle sue serate tra amici, ovvero “Rosa” e “Aquila bella”. A collaborare alla realizzazione del disco, prodotto da Massimo Bonelli e dallo stesso Domenico Sisto che da Direttore Artistico onorario ha invitato e coinvolto numerosi amici/artisti di Walter. Mujura con Eugenio Bennato, i
Marvanza Reggae Sound, Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo guest Martin Cagnotti, Mimmo Cavallaro, Il Parto delle Nuvole Pesanti, lo stesso Domenico Sisto & OMC, Francesco Loccisano e Valentina Balistreri, Almafolk e Quartaumentata. Ad ognuno di loro il compito di comporre la musica che accompagna la voce
ENEL, NUOVO SPORTELLO PER I CLIENTI A MARINA DI GIOIOSA IONICA i estende la rete di punti di contatto Enel per i clienti del territorio Calabrese: l’azienda inaugura giorno 10 luglio a M.na di Gioiosa Ionica il nuovo Punto Enel Negozio Partner con la società Energia & Progetti Srl, in C.so Carlo Maria 32. Presso il nuovo Punto Enel, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 - 12,30 e dalle ore 15,30 - 19,30 sarà possibile svolgere tutte le operazioni sulle proprie forniture e scegliere le offerte e i vantaggi che Enel offre ai Clienti del mercato elettrico e gas, nonché le offerte Green Solution. Si potrà attivare, modificare o disdire il contratto, comunicare la lettura del contatore, dimostrare il pagamento della bolletta, verificare la situazione dei consumi e dei pagamenti, domiciliare il pagamento delle bollette su cc bancario o su carta di credito, richiedere forniture di cantiere e straordinarie. Il Punto Enel Negozio Partner di M.na di Gioiosa Jonica servirà un bacino potenziale di oltre 30.000 clienti. “L’apertura conferma la volontà di Enel di mettere al centro della propria attenzione il Cliente e le sue esigenze, attraverso molteplici canali che gli consentano di orientarsi e di ricevere assistenza, efficienza e possibilità di risparmio economico. La capillare presenza sul territorio è una garanzia di qualità per oltre 1.9 milioni di clienti Calabresi”.
S
di Walter nelle 9 canzoni del disco. Un lavoro che unisce l’amore per la musica e il ricordo di un grande artista, un ricordo senza dolore ma straripante di note, “Walter sogna ma non dorme” forse il titolo del disco, ma quale che sarà il titolo, Walter ha usato la sua arma più potente, la musica, per beffare quella malattia che ha tentato, fallendo,
di cancellare il suo sorriso e la sua voce. Quello spartito pieno di pause che aveva lasciato dopo il suo addio, dunque, ora è colmo di note, la sua eredità alla sua famiglia e ai suoi tanti amici, costruita pizzicando le corde della sua chitarra acustica e facendo fluire tutta la forza rimasta nel suo corpo verso la gola. Un disco che compie un miracolo: Walter torna ad essere Walter, grazie alla forza vitale che solo la musica sa dare. Di lui rimangono tracce indelebili, tracce di un disco che per tutti sarà un dono e un ricordo da portare dietro e che assieme ad ogni croma, ad ogni pausa e alterazione del suo spartito regalerà ad ognuno un pezzo immortale del suo essere. Sono nove canzoni registrate una dietro l’altra, in un mese, nella sua stanza della musica, dove gli strumenti si confondevano con le medicine. Anzi, erano le medicine più efficaci. Perché il ricordo che voleva lasciare era quello delle sue note e non della malattia e così sarà, grazie ad un disco di amore perduto, di lacrime e di gioia e di una nuova speranza. Domenico Sisto
Musicisti Geracesi al Coca cola Summer Festival Ancora una volta Gerace viene rappresentata a livello internazionale da alcuni suoi musicisti, i fratelli Alessandro e Vincenzo Macrì (rispettivamente cornista e trombettista). I due talenti geracesi sono docenti di Strumento musicale nella scuola secondaria statale di Rieti, diplomati presso il conservatorio Musicale “F. Cilea”
Grazie alla partnership con Energia & Progetti Srl l’azienda rafforza la presenza sul territorio
Alessandro e Vincenzo Macrì con Dolcenera
di Reggio Calabria diretto da Francesco Barillà, sono soci fondatori dell'Associazione musicale “P. Savoja” di Gerace presieduta da Cosimo Ascioti e coordinata da Giuseppe Macrì. I due musicisti si sono esibiti al fianco della nota cantautrice Dolcenera durante il “Coca Cola Summer Festival” che si è tenuto a Roma in Piazza del Popolo nei giorni scorsi ed è stato condotto da Alessia Marcuzzi e Rudy Zerbi. A vincere il premio RTL 102.5 della seconda serata del “Coca Cola Summer Festival” 2014 è stata proprio l'artista Dolcenera con il brano “Niente al Mondo”, in cui troviamo un importante assolo per tromba piccola eseguito da Vincenzo Macrì ed adattato da Alessandro Macrì il quale è anche un ottimo compositore ed arrangiatore, svolge infatti questa funzione nel Movie Brass Quintet del quale è socio fondatore e autore del primo album intitolato “Symphonic Sounds”. Con i fratelli Macrì era stato invitato a prendere parte all'importante evento anche un altro musicista geracese, Cosimo Ascioti (Trombettista), il quale non ha potuto partecipare essendo in commissione d'esame di laurea presso il conservatorio musicale di Reggio Calabria.
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ARTE E DINTORNI di Domenico Spanò
Samo culla di civiltà grecanica e patria di Pitagora L'antico paesino di Samo, sorge nell'entroterra reggino della costa Jonica, tra le verdi montagne a ridosso del Parco Aspromontano, un antico borgo ricco di tradizioni e storia. Si narra che diede i natali al famoso studioso Pitagora (Samo, 570 a.C. circa - Metaponto, 495 a.C. circa). Fu soprattutto importante matematico, taumaturgo, astronomo, scienziato, politico e fondatore a Crotone di una scuola iniziatica secondo quanto tramandato dalla tradizione. Viene ricordato come fondatore storico della scuola a lui intitolata, nel cui ambito si svilupparono le conoscenze matematiche e le sue applicazioni come il noto teorema di Pitagora. Il suo pensiero ha avuto importanza per lo sviluppo della scienza occidentale, perché ha intuito per primo l'efficacia della matematica per descrivere il mondo e tutto ciò che ne è presente in esso. Questo piccolo borgo antico fa echeggiare ancora il valore di leggende e antichi riti, usanze mantenute nel tempo, risalenti ad altre epoche. Strutturato in altura tra le sue piccole e strette vie del paese dove le comari infornano il pane o ricamano sugli usci pergolati e freschi delle proprie case. Il territorio del comune di Samo fu anticamente terra invasa e dominata dai Greci, i quali hanno lasciato nel tempo linguaggi e tradizioni tramandate nel tempo. Tutt'oggi molte parole dialettali del luogo sono a matrice greca; alcuni i resti artistici e i reperti risalenti all'epoca grecanica. Questo luogo è magicamente sovrastato dalla maestosità dalla montagna intorno che lo circonda, e lo protegge: Precacore. La leggenda narra che nell'anno del mondo 3512, nell'anno di Roma 260, e nell'anno greco 492 a.C. nacque Samo, nelle valle Aspromontana dove attualmente risiede. La sua formazione e origine grecanica è riconducibile al fatto che i Samii provenienti da Samos di Grecia, fuggirono dalla Penisola Ellenica a causa delle ostilità del re persiano. Inizialmente si rifugiarono a Zancle, l'attuale città di Messina, poi in seguito lasciarono l'attuale Isola Sicula e si stabilirono sul dorso calabrese di un lungo fiume, attualmente conosciuto come “fiumara La Verde”. Fondarono così una colonia greca in posizione strategica da Capo Bruzzano all'attuale Gerace. Samo è quindi culla di civiltà e storia antica grecanica, più volte lacerata da grandi disastri e calamità naturali quali i terremoti del 1349, 1536, 1638 che ridussero la popolazione stanziata sul posto e l'ampliamento della loro cultura e arte. A tale proposito si narra che solo una casa rimase intatta dalle calamità. Da questa antica dimora l'urlo vuoto che il terremoto inflisse su quella terra, si levò un urlo di una donna che sopravisse alla morte dei suoi cari e del suo luogo natio. “Mi Crepa il Cuore”, urlo che nessuno mai volle scordare. “Crepacore” fu il nuovo nome di Samo, poi mutato in “Precacore”. Nome con il quale Samo fu conosciuto fino all'anno 1911. Nel 1908 un altro terremoto e terrore, il popolo con forza e coraggio si stanziò nel luogo attuale dove si è sviluppato il borgo storico.
RIVIERA
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Sanitando Balcone fiorito su valle Aspromontana (Bagaladi) Ormai l’Estate ha ghermito la valle: e svaniscono i contorni in quei profumi buoni ed antichi, e nel cielo limpido e stirato da mani divine, e nei colori brillanti studiati da esegeti delle visioni. E nel mosaico terreno s’innesta la mano complice del calabrese, e nascono paesaggi di studiata armonia. Valli calabresi, a Luglio.
Incredibile ma vero: Gaetano Bottiglieri da Siderno stato intravisto prima alla guida di autobus di linea e successivamente a difendere la porta della Juventus. A comunicarci quanto accaduto nei giorni scorsi è stato un anonimo lettore (mica tanto) che ha voluto segnalarci la somiglianza tra il portiere più forte al mondo ed il nostro amico che indosserà la prestigiosa maglia bianco-nero.
Compagni da 35 anni
Congratulazioni
Insieme dopo 35 anni più della metà dei componenti la sez B dell 'I T C Marconi Siderno (1979). Nella foto Albano Annapaola, Gennaro Rocco, Gregorini Maria, Leoncini Salvatore, Macri Giovanna, Macri M Concetta, Mittica Antonio, Muzzi Maria, Niceforo Angela, Pacecca Annamaria, Pasqualino Carlo, Pellegrino Domenico, Repaci Costantino, Romeo Giancarlo, Romeo Rossella, Sansalone Gianfranco, Zelferino Beatrice.
Traguardo raggiunto
Il signor Antonio Tripodi, dopo un lungo percorso lavorativo speso alle dipendenze dell’Enel di Siderno, ha deciso di andare in pensione anticipata per dedicarsi alla sua grande passione: la caccia. Tanti affettuosi saluti dai suoi colleghi di lavoro ai quali mancherà tanto per la sua innata simpatia e la capacità di stare in comitiva. Un eccellente lavoratore.
Alcuni autorevoli rappresentanti del mondo della sanità locridea mentre si accingono ad affrontare l’ennesima battaglia a difesa dell’Ospedale di Locri. In pole-position il nostro amico Firmo Micheli sembra quasi contagiato dall’atmosfera e si prepara, agenda sulle gambe, a tirare fuori numeri e delibere che serviranno a dimostrare che si è giunti quasi allo sfascio totale dei servizi.
«...per Te, che credi sempre in quello che fai... Congratulazioni!!!» A Sonia Sgambelluri Dottoressa in Scienze Pedagogiche. tuo Pietro Antonio Marziale nato a Taurianova (RC), fondatore e presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e dirigente dell'Associazione Nazionale Sociologi. È stato insignito della Laurea "Honoris Causa" in Psicologia Sociale. È stato consigliere comunale di Taurianova, presidente della commissione Affari Sociali e consigliere dell'assemblea intercomunale dell'USSL 27 Regione Calabria. È relatore presso la "Commissione Ministero delle Comunicazioni - Rai", membro della commissione ministeriale per la stesura dei codici "Internet e Minori" e "Tv e Minori"; consulente della commissione parlamentare per l'Infanzia.
L’Oroscopone poetico che di più non si può Ariete: le prime quindici pagine del nuovo romanzo che state leggendo vi hanno già messo cappaò. Sarà il caso di impegnarsi un po' di più nella lettura, o di cercare un po' di quiete dentro di voi per capire parole, frasi, capitoli. Pronunciate il vostro nome a voce alta, e continuate a leggere. Ricordate, però, che il libro si può anche chiudere e sostituire con un altro. Toro: una foto vi guarda dal tavolino del caffè, si nasconde nel vostro disordine, tra cartoline, giornali e agendine. Ricompare sempre, avreste la tentazione di gettarla via: in fondo, è inutile. Ma la lasciate lì, a farvi l'occhiolino tra il posacenere e il centrino della nonna. Una dolce tortura a cui non sapevate di non riuscire a fare a meno. Lasciatevi tormentare. Gemelli: la Bellezza vi ha abbandonati. E non parliamo di quella del corpo, che è così transitoria e murabile, ma quella del cuore. La luce si è spenta, hanno impacchettato il sole e chiuso la luna in un sottoscala. Siete sordi come una camera anecoica, muti come un mazzo di Tarocchi incellofanato, ciechi come la Tv messa sul canale del videoregistratore. Pegaso ha il corno spezzato. Raccoglietelo e incollatelo. Di
by Giuditta Cancro: riposando nell'oscurità, che vi apparirà insopportabilmente lunga, potreste scendere dal vostro baldacchino almeno con il pensiero, e rivolgerlo a chi vi ama. Fate chiarore, nella vostra oscurità, e assieme alla luce riportate un po' di calore nel vostro cuore: le lampade a luce fredda non vi garantiranno né di vedere, né di capire, né di vivere nei cuori degli altri. Leone: se dovete prendere a spallate una porta che non si apre, fatelo. Ma prima, siate sicuri di aver agito da persone intelligenti, oliando i cardini e levigando ogni spigolo. Tenete a mente che la porta potrebbe anche non aprirsi, e che voi potreste farvi male. Ma i lividi sono piccoli danni che dovrete tenere in conto. Rammentate che le porte si aprono anche tirando, non solo spingendo, e servono ad entrare, ma anche a uscire. Vergine: Se avete paura di perdere una cosa cara, non chiudetela sottochiave, non serratela nella profonda oscurità, non fate che sia inaccessibile a chiunque eccetto che a voi. Se avete paura di perderla, scriveteci sopra il vostro nome e l'indirizzo, e confidate che il mondo non sia così disumano come appare, e che se qualcuno la ritroverà, sarà così sensibile da riportarvela.
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Come diceva Gino Paoli in una sua celebre canzone, i quattro amici al bar sono diventati cinque. “Tra un bicchier di vino ed un caffè tiravi fuori i tuoi perchè e proponevi i tuoi però”. Ai quattro si è unito il nostro editorialista Ilario Ammendolia che come al solito riesce sempre ad essere “interessante”
Abbracciamose 1 L’ex Sindaco di Locri Francesco Macrì fotografato insieme alla fondatrice dell’associazione “Comma tre” di Gioiosa J. Simona Coluccio.
In quanto a mezzi di comunicazione Siderno/Roccella, sul campo neutro di Locri, è terminata due a due. Rosario e Antonio hanno cercato di difendere l’Ospedale dalla parte sidernese, Giuseppe e Roberto hanno fatto altrettanto per Roccella J.
Foramalocchiju
Pietro il Tennista
Sfida all’ultima birra alle quattro di mattina. Tra Nastro Azzurro e Peroni, le immancabili patate della Vecchia Hostaria
Il tennista Pietro Sgarlato, tra una partitina di tennis e l’altra trova la concentrazione numerica per l’analisi dei bilanci. Si parte dal servizio,poi dritto e rovescio.
M5S in canotta Se Beppe Grillo è un ottimo “nuotatore” altrettanto ottima sembra essere la versione casalinga di Luigi Errigo. Chissà dove acquisterà le sue canottiere?
Abbracciamose 2 Direttamente da Marina di Gioiosa, due nostri affezionati lettori si concedono al nostro improvvisato fotografo. Tanti saluti.
Bilancia: a volte la sfortuna ha bisogno d'aiuto. La sfortuna, avete letto bene. Date una mano alla sfortuna, fate girare al contrario la ruota, cadete nel tranello teso, pungetevi il dito con la punta di un arcolaio, andate nel bosco di notte, aprite la porta segreta con la chiave insanguinata. Sarete pronti al peggio, e quando il peggio sarà sconfitto, non potrete avere altro che allori e corone. Scorpione: a volte l'ispirazione stenta ad arrivare, e anche quando sentite che la magia vi scivola fra le dita come polvere di fata, e che l'incantesimo sta per compiersi, un difetto, una piccola macchia, un graffietto, una spiegazzatura, un filo fuori posto, vi fanno perdere il genio e vi riportano alla mediocrità. Abbassatevi, cambiate punto di vista. Camminate accucciati o salite su un muretto. Ascoltate, la polvere di fata sfrigola. Sagittario: cipolla, frittura, peli di cane e di gatto, muffa, sudore, elastici rotti, nove chiamate perse, 404 page not found. È la vita, come sia sia, è questa. Non mettetevi a correre sulla ruota del criceto, non cadete nel trabucco che vi impastoia e vi rende incapaci di muovervi, finché non sarete tirati su e gettati nelle vasche con gli altri pesci, a morire asfissiati senz'acqua. Le lacrime da cipolla si asciugano, gli elastici si annodano, il telefono si può spegnere.
Ammazzete ohhh In versione sidernese Carlo Verdone assieme a Leslie Nielsen e Kevin Kostner. Ci correggono si tratta di Peppe, Mimmo ed Ercole.
Capricorno: una piccola felce dalle foglie tonde sbuca da una fessura tra le rocce di una fresca sorgente. Curatela. Per curarla non dovrete fare altro che evitare che qualcuno la curi, voi compresi. Lasciatela così, dove sta, e limitatevi a guardarla e bere dalla fonte che la bagna. Se qualcuno dovesse offrirsi di curare la piccola felce, ditegli “no, grazie, sa curarsi da sé”. Acquario: sappiate che non c'è nessun articolo, legge, comma, normativa o codicillo che vi obbliga a rispondere al telefono. “Mobile” o “fisso” che sia. Spegnetelo. Spegnente le voci che vi tirano da ogni dove e vi strappano le carni a furia di pizzicotti minuscoli e diffusi, piccoli whatsapp che vi mordono come boccucce di piraña incattiviti da una pessima sceneggiatura di un film dell'orrore. Riprendete il controllo di voi stessi: prima le risposte alle vostre domande, poi il resto. Pesci: degli occhi azzurri vi hanno guardato: vi avete visto dentro uno specchio di compassione. “Come mai -vi chiedete- desto compassione in chi mi conosce?”. Siete fuori strada, scambiate la pite con l'oro, e l'oro con pirite. Non si tratta di compassione ma di semplice simpatia, affettuosità e senso di reciproca umanità. Non avete un trono da cui essere deposti, una corona che vi possa essere rubata, o dei superpoteri da perdere.
Compleanno Il 6 luglio è una data speciale, entrambi festeggiano il compleanno, tantissimi auguri da “Riviera” a Minniti Antonio e Mezacapo Maria Teresa, che oggi festeggiano il loro compleanno.