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CONTROCOPERTINA
Storie
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Lui sparisce una volta a settimana, ogni volta a orari diversi...Lei ha occhi e capelli neri, ha studiato al Nord, ma è tornata al Sud. È fidanzatissima.
C’è
BRUNO GIURATO che una notte alla settimana Isso sparisce. Può essere di lunedì o di giovedì, o di sabato. Non c’è regolarità. Semplicemente chi lo chiama trova il cellulare spento. E nemmeno ci fa troppo caso. Gli amici magari sono a Caulonia al Moontribe, parlano di Coltrane, di eroina, o della marmitta nuova della Panda, bevono gin tonic con il London N 1, si stiracchiano sui divani d’estate. O allo Smile di Roccella uno sussurra all’altro: “guarda ‘a gatta!”, mentre il felino sale sull’albero zitto zitto, e dopo un frullo d’ali scende con un uccelletto in bocca, e girano la cannuccia in un Negroni, e Isso non c’è, e siccome Isso è uno che non ha niente di furtivo, pensano semplicemente starà dormendo, o leggendo o guardando un film. E invece Isso ha portato a stato dell’arte la tecnica della sparizione. Lo ha fatto quasi senza volere. Senza periodo, ma una volta alla settimana, Isso esce di casa, ogni volta a orari un po’ diversi, ma sempre dopo che il tramonto ha acquetato l’ansia di questa fetta di Sud abbandonata a chi ci sta, e da chi ci sta. A volte, se è in macchina, Isso fa in modo di tornare come per caso da un altro paese. O magari prende la bici. E se è a piedi fa certe strade che conoscevano i braccianti agricoli di una volta. Certi contadini sapevano dire l’ora in piena notte, solo dalla posizione di Marte e Venere. Giusto Marte e Venere. Isso, forse, proprio ora sta passando in macchina per un bivio interno, qualche centinaio di metri dietro uno di questi paesi, in una località tra due cimiteri (uno greco e uno moderno) e un luogo di stregonerie medievali, mentre la luna si riflette screpolata sul parabrezza coperto di macchie di sabbia sahariana. Forse proprio ora parcheggia in retromarcia in un aranceto, buio come l’inchiostro perfino di giorno. Scende. Chiude. Resta immobile un buon minuto. Immobile e invisibile. Apre, piano piano zitto zitto, la porta distrutta di una masseria in abbandono. Uno dei diversi posti dove Isso incontra Issa. Isso di Issa sa poco. Più o meno quello che i conoscenti sanno di lei. Issa appare più che moderatamente sdegnosa. Non parla con molte persone. Non ha un profilo facebook. Ha occhi e capelli neri. Ha studiato al Nord, ma è tornata a Sud. Vive coi suoi. Da anni è fidanzatissima. Come fa ad arrivare non è chiaro: forse dirà ai suoi che dorme a casa del fidanzato, e al fidanzato che dorme a casa dai suoi. Non è facile domandare cose a Issa. In qualche modo imperscrutabile Issa ha sempre fatto quello che ha voluto. Isso di Issa sa questo e poco, davvero poco,
di più. I due quasi non parlano. Ecco che i due si prendono a baci bagnati tra naso e labbro. Nel buio. Nel profumo di stoppie bruciate con un kairòs di gelsomino, di pesce e di olio solare (la spiaggia non è lontana), di carogna, liquerizia e qualche rara folata di fresco delle Serre. C’è un ritmo ma è difficile da quadrare: in mezzo ci passa il gracidare delle rane di due fiumare. E i baci ormai sono quasi morsi, e Issa si arrende su una coperta di lana grezza, da caserma o da ospedale. Non smettono di baciarsi, lei emette sospiri di diaframma, lui qualche piccolo gemito. Le dita restano intrecciate. I due si spogliano coi denti. Isso rimane sempre colpito dalla facilità di questa donna impossibile. Issa non dice mai no. A nulla. Docile, morbida, profuma di fieno, tutta, dai capelli, all’alito a laggiù. A volte, lungo la giornata, per qualche stramba combinazione biochimica a Isso sembra di sentire per un momento il suo odore, e si sente risucchiato nel suo tempo, nel suo profumo, nel suo buio. Altro che Venere, Issa è Era. Capace di inghiottirti per i secoli dei secoli. Cosa c’è da dire quando una donna è sempre pronta a tutto, senza fermarsi un momento e senza sembrare assatanata, pensava lui, autocompiaciuto, a volte, girando il bicchiere al bar, e perdendosi qualche imperdibile cazzata intellettuale di Bruno, o qualche“Oh my God!” di Margherita. Issa l’aveva completamente preso. Per Issa aveva inventato sparizioni. Cosa pensava Issa di Isso? Domanda cretina. Lei c’era sempre. Mai mancato un appuntamento. Isso da parte sua faceva solo li suo dovere. Di inventore, di stregone, di maschio. Tanto esperto di lei in termini di tatto e odore, tanto discreto che, in un anno, non le aveva mai visto bene l’ombelico. Ecco. Ora non si sente nemmeno più il respiro. Solo il “chiò” desolato di un cucco, in una notte d’estate così chiara da sembrare un pomeriggio in vesti da gran cerimonia. Ecco. Se l’alba fosse mai stata fatta per strappare un lamento al mondo, sarebbe questo, proprio questo il caso. Ma che succede sulla collina? Ci sono due amanti che si separano e si ritroveranno una notte della settimana ventura? O qualcosa non va? Magari il fidanzato, ‘O malamente, ha subodorato la faccenda, ha seguito Issa, ha aspettato sputando e bestemmiando, non si è perso niente, inghiottendo lacrime che gli sanno di nafta e polvere fuori dalla porta rotta, in mano un fucile da caccia, ed ecco, sul fare dell’alba ha dato un calcio secco alle assi? Io non so raccontare bene quello che è successo, perché, diciamo, al dunque mi sono distratto. So che qualcosa è successo. Ma dove il tempo è quello del “chiò” dei cucchi e delle rane, dove i nomi non hanno corso se non come simboli: Isso, Issa e ‘O malanente; dove nessuno sa dell’altro, è molto probabile che nessuno muoia mai davvero. Solo ciò che è conosciuto può finire. Al più Isso e Issa possono sparire. Ognuno custode ignaro del segreto dell’altro. Intanto su qualche lungomare i reduci della nottata entrano in un bar in cerca di cornetto e cappuccino. Un barista si stropiccia gli occhi, e spinge sul bottone del caffè.
RIVIERA
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PRIMO PIANO
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SIDERNO
D’Ettore è stato assolto in Appello La “notizia” dell'infiltrazione di interessi mafiosi calabresi nel tessuto sociale ed economico del Canada, si risolve, a prescindere da ogni verifica sul suo fondamento, in una mera ed ingiustificata illazione, una volta chiamata a documentare perché l'allontanamento tanto radicale dell'indagato dalla terra d'origine e di elezione del “suo” presunto contesto associativo non varrebbe quale elemento significativo nell'analisi dei rischi attuali di recidi-
va”. È quanto scrivono i giudici della VI sezione penale della Cassazione che, su ricorso dell'avvocato Eugenio Minniti, ha risolto la questione sul mantenimento o meno del vincolo associativo mafioso nel caso di un periodo trascorso all'estero di un indagato di 416 bis affermando che la giurisprudenza debba ricercare “i segnali positivi di rescissione del vincolo associativo, che per inciso non consistono
solo nell'approdo al ruolo di collaboratore di giustizia”. Ovvero il presunto associato può spezzare il legame con il sodalizio anche senza dover necessariamente operare una scelta collaborativa ma basta anche uno stacco temporale e territoriale per poter concludere che il soggetto può aver rescisso “implicitamente” il presunto ruolo partecipativo al sodalizio criminoso contestato dalla procura. Scrivono i giudici della Cassazione, nel caso specifico, che è compito del giudice della cautela “tenere in specifico conto il lunghissimo tempo trascorso dai fatti in contestazione, risalenti al biennio 2006-08, quale che sia la specie di reato in contestazione”. Il fatto che l'indagato è emigrato in Canada nel 2010, rimanendo fino al 2012, “non è incompatibile con una pregressa militanza, deve invece essere specificatamente valutato il suo rilievo in punto di attualità del vincolo associativo”, la presunta appartenenza dell'indagato all'ipotizzata associazione “non avrebbe lasciato tracce a livello di indagini successive e neppure segni individuabili ex post” e, di conseguenza, si può ritenere, senza altre prove, che il soggetto non abbia mantenuto alcun tipo di rapporto con gli altri sodali. Sulla scorta della sentenza della VI sezione della Cassazione l'indagato è stato rimesso in libertà dai giudici del riesame di Reggio Calabria dopo oltre un anno di carcerazione preventiva. (Lr)
PREMIATO UN CONCORSO DI IDEE
San Luca, uno straordinario tuffo nel futuro In quella che è la capitale dell'Aspromonte Orientale c'è qualcuno che vuole lasciare in eredità qualcosa di fecondo, perché altri raccolgono. Almeno questo abbiamo registrato a metà settimana. I commissari straordinari Rosaria Giuffrè, Vito Turco e Giulia Rosa hanno indetto un Concorso d'idee per un'area attrezzata e un parco urbano individuati in spazi marginali del paese, ma con grandi potenzialità. Hanno partecipato 43 progetti fra italiani e stranieri. Per lo spazio destinato all'area attrezzata è stato premiato il progetto dell'ingegnere Giuseppe Toscano e dell'architetto Beatrice Scarfò; per il parco urbano il progetto del gruppo guidato dall'ingegnere Raimondo De Raffaele. E ancora, la commissione ha assegna un elogio particolare e menzione per il progetto dell'area attrezzata elaborato dell'archit e t t o Pasquale Giurleo. Nei pross i m i numeri il settiman a l e
I vincitori del concorso indetto dai commisssari di San Luca
“Riviera”, da sempre attento allo sviluppo di un'area in forte ritardo come la Locride, pubblicherà i progetti premiati. Intanto possiamo anticipare che i vincitori hanno mescolato l'innovazione e la semplicità, con l'obiettivo di donare al paese di Corrado Alvaro qualità e vivibilità, sia ai luoghi, che ai cittadini. Niente produzioni da star dell'architettura, nessun effetto speciale, ma tanto impegno ed entusiasmo. La Locride ha bisogno proprio di questo, o no?
La nostra redazione presente a San Luca nel pomeriggio di mercoledì 6 agosto, ha registrato un momento raro e prezioso, che va oltre i cavilli, la burocrazia e la semplice amministrazione a cui i commissariamenti dei comuni ci hanno spesso abituati. San Luca ora deve dare fiducia alle buone intenzione dimostrate dalla triade amministrativa, evitando di arrivare a un punto di rottura con chi sembrerebbe avere a cuore le sorti dei questo paese, nel bene e nel male, speciale. San Luca deve rovesciare le umiliazioni in qualcosa di positivo, incanalare sana adrenalina e voglia di rivincita nella trasformazioni comportamenti, nella stima di sé. Ercole Macrì
GIUDIZIARIA
Canada-Calabria: un indagato per associazione mafiosa rimesso in libertà dalTribunale del riesame di Reggio La “notizia” dell'infiltrazione di interessi mafiosi calabresi nel tessuto sociale ed economico del Canada, si risolve, a prescindere da ogni verifica sul suo fondamento, in una mera ed ingiustificata illazione, una volta chiamata a documentare perché “l'allontanamento tanto radicale dell'indagato dalla terra d'origine e di elezione del “suo” presunto contesto associativo non varrebbe quale elemento significativo nell'analisi dei rischi attuali di recidi-
va”. È quanto scrivono i giudici della VI sezione penale della Cassazione che, su ricorso dell'avvocato Eugenio Minniti, ha risolto la questione sul mantenimento o meno del vincolo associativo mafioso nel caso di un periodo trascorso all'estero di un indagato di 416 bis affermando che la giurisprudenza debba ricercare “i segnali positivi di rescissione del vincolo associativo, che per inciso non consistono solo nell'approdo al
ruolo di collaboratore di giustizia”. Ovvero il presunto associato può spezzare il legame con il sodalizio anche senza dover necessariamente operare una scelta collaborativa ma basta anche uno stacco temporale e territoriale per poter concludere che il soggetto può aver rescisso “implicitamente” il presunto ruolo partecipativo al sodalizio criminoso contestato dalla procura. Scrivono i giudici della Cassazione, nel caso specifico, che è compito del giudice
della cautela “tenere in specifico conto il lunghissimo tempo trascorso dai fatti in contestazione, risalenti al biennio 2006-08, quale che sia la specie di reato in contestazione”. Il fatto che l'indagato è emigrato in Canada nel 2010, rimanendo fino al 2012, “non è incompatibile con una pregressa militanza, deve invece essere specificatamente valutato il suo rilievo in punto di attualità del vincolo associativo”, la presunta appartenenza dell'indagato all'ipotiz-
zata associazione “non avrebbe lasciato tracce a livello di indagini successive e neppure segni individuabili ex post” e, di conseguenza, si può ritenere, senza altre prove, che il soggetto non abbia mantenuto alcun tipo di rapporto con gli altri sodali. Sulla scorta della sentenza della VI sezione della Cassazione l'indagato è stato rimesso in libertà dai giudici del riesame di Reggio Calabria dopo oltre un anno di carcerazione preventiva. (Lr)
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RICERCA E SVILUPPO
«La provincia di Reggio Calabria fa registrare i numeri peggiori con picchi d’inefficienza in alcuni comuni: Siderno 3,4%, Bianco 2,73%, Locri 2,02%». Queste percentuali si riferiscono alla raccolta differenziata nella Locride nel 2012. Sono numeri che dovrebbero far arrossire cittadini e amministrazioni, mentre nel resto del mondo si raggiungono percentuali intorno al 60% e a Pechino di paga il biglietto della metro riciclando le bottigliette di plastica. Quella della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è una delle emergenze continue in una terra spesso maltrattata, ma altrettanto frequentemente passiva e vittimista. Piace crogiolarsi nei propri dolori e piangersi addosso, elemosinando finanziamenti che dovrebbero risolvere tutti i problemi delle città e dei suoi abitanti. Soldi, soldi, soldi. I soldi però come si è visto non hanno risolto nulla, forse hanno arricchito pochi, sicuramente hanno impoverito il territorio di strutture e competenze. Adesso c’è la possibilità di cambiare qualcosa, almeno di iniziare a dare un segnale. La Locride è presente, vuole ottenere attenzione ed è pronta a cambiare passo. Spesso accusata di mancanza di progettualità e di assenza di competenze ha dimostrato per la prima volta che non è così. È stato presentato infatti un progetto di ricerca e innovazione nel campo della raccolta
dei rifiuti da 11 milioni di euro. Ecolocride. Il progetto è nato da una sinergia, finalmente attiva, tra Consorzio Locride Ambiente, Associazione dei sindaci e Università della Calabria. A leggere la Manifestazione di interesse presentata, e conoscendo l’attuale situazione, sembra di avere in mano il copione di un film di fantascienza. Si parla di cassonetti intelligenti che riconoscono i rifiuti e li separano, di badge che monitorano le nostre abitudini nel gettare la spazzatura, di bidoni che quando sono troppo pieni mandano segnali alla centralina e avvisare che è ora di svuotarli. Fantascienza. Avete presente la macchina volante di ritorno al futuro. Esattamente la stessa cosa per un territorio che ha passato gli ultimi anni a schivare sacchi dell’immondizia che si accumulavano per le strade e sui marciapiedi. Abbiamo incontrato in redazione Giorgio Imperitura, presidente dell’Assemblea dei sindaci, Giuseppe Strangio, presidente del Comitato, Vincenzo Loiero, presidente del Consorzio Locride Ambiente, e Antonio Cosmà, ingegnere gestionale dell’Unical. Ci hanno illustrato il progetto Ecolocride, chi tecnicamente – Cosmà – chi politicamente – Strangio e Imperitura – chi legandolo allo sviluppo – Loiero.
ECOLOC IL PRO Innovazione, tecnologia e ambiente: in redazione con Giorgio Imperitura, Giuseppe Strangio, Vincenzo Loiero e l'ingegnere gestionale dell'Unical, Antonio Cosmà
Innovazione, tecnologia e ambiente, sono le tre direttrici usate per redigere quella che potrebbe essere la soluzione definitiva all’emergenza ambientale che la Locride e la Calabria vivono da 16 anni. Con tanto di commissari che invece di portare differenziata hanno aumentato le discariche. «La Locride si è sacrificata molto da questo punto di vista: il Tmb di Siderno, la discarica di Casignana, per non dimenticare la discarica di Gioia Tauro con il suo inceneritore a due passi da noi. I siti messi a morte, come le due discariche di Siderno.
Uno stillicidio ambientale» attacca Strangio. La sua preoccupazione nasce dalla concorrenza che Ecolocride dovrà affrontare, infatti il progetto, secondo fonti ufficiose, è stato valutato positivamente e rispetta tutti i requisiti richiesti dal bando, ma adesso dovrà affrontare gli altri 250 progetti presentati. «Saranno finanziati solo 15 progetti. Adesso dato che è stato valutato positivamente dai tecnici è tutta una questione politica, di sensibilizzazione» a parlare è Imperitura. «Abbiamo lavorato per un anno a questo progetto, lo abbiamo visto crescere. Ci siamo affidati a dei professionisti, abbiamo collaborato con l’Unical» lo sottolinea più volte il presidente Imperitura, parla poco durante il nostro incontro, di circa un’ora. È sulle spine, ed è un po’ insofferente, si vede che un uomo d’azione più che di chiacchiere. Ma a volte c’è bisogno anche di quelle, di capire dove sta andando questo territorio e di tenere alta la guardia quando ci sono opportunità da non farsi scappare. «Vede la concorrenza sarà agguerrita, il bando per la ricerca e lo sviluppo a cui abbiamo partecipato interessa le quattro regioni della convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), ci sono grandi interessi e milioni di euro in gioco. Adesso è tutta una questione di politica» dice Strangio, quasi una partita a scacchi
SETTIMANALE
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CRIDE ROGETTO C’È!
«La Regione e il Governo non possono considerare la Locride solo quando c'è da finanziare repressione», urlano i sindaci della Locride. E richiamanoo alle armi anche Maria Carmela Lanzetta. «Ci hanno sempre accusato di mancanza di progettualità, ora il progetto c'è».
aggiungiamo noi. «Non vogliamo essere avvantaggiati o piangere miseria, vogliamo essere sicuri che vinca il migliore e non quello con l’appoggio più forte. Certo se dopo che la Locride ha dato tanto alla Regione dal punto di vista ambientale, e torno a dirlo si inalbera Strangio, sarebbe assurdo e inaccettabile che si spingesse ad esempio per un progetto di Cosenza e provincia». Il riferimento è chiaramente all’assoluta assenza di impianti e discariche sul territorio cosentino. Loiero ha lasciato che a parlare fossero i fatti, il progetto, la competenza e le opportunità che il Consorzio sta offrendo alla Locride. Senza dimenticare di citare i 22 milioni che il Piano Strategico Locride 2015 ha ottenuto, vedendosi poi sottratti i fondi dal Governo per destinarli a quote latte e terremoto dell’Aquila. Un punto però tiene a precisarlo «Ecolocride è un punto d’eccellenza, mette insieme la cooperazione tra le amministrazioni del territorio, le agenzie di sviluppo e l’Unical. Si parla di un progetto innovativo e all’avanguardia, non del solito bando con affido del servizio, sarà una sperimentazione che ci potrebbe liberare dal problema dei rifiuti rendendoli una risorsa». E poi l’invito finale che speriamo si concretizzi è quello che il presidente del Consorzio rivolge a Strangio e Imperitura, ma soprattutto a
quest’ultimo: «Indiciamo un’Assemblea allargata, dobbiamo impegnarci tutti, gli amministratori devono essere presenti, vigili e pronti a combattere. Non possiamo perdere quest’occasione. Facciamoci sentire con il Governo, con la Regione, con le istituzioni». Sono tutti d’accordo «Non possono considerare la Locride solo quando c’è da finanziare repressione e involuzione» Strangio è in forma, ma è Imperitura ridestatosi, forse in vista della conclusione del forum, che aggiunge «Anche Maria Carmela Lanzetta deve dimostrare il suo appoggio e il suo interesse per lo sviluppo del territorio. Lei ha accusato la Locride più di una volta di mancanza di progettualità e di competenza. In questo caso, anche vista la valutazione positiva ottenuta, il progetto, le idee ci sono, le competenze anche, visto che stiamo collaborando con uno dei poli universitari più importanti. Quindi adesso dovrà ricredersi e appoggiarci in questa lotta per lo sviluppo». Noi attendiamo l’assemblea allargata per stilare il registro delle presenze e delle assenze e delle proposte. E.a.
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ATTUALITÀ
Locri: C’era una volta SIDERNO il torneo di tennis internazionale a Locri L’arrivo di agosto mi porta il pensiero indietro a qualche anno fa; l’agosto del 2006. Alcuni temerari, io Presidente dell’allora Consiglio comunale, il sindaco Francesco Macrì, Antonello Arculeo poi direttore del Torneo, avevamo deciso di organizzare un evento tennistico femminile a Locri. L’idea di partenza era quella di portare il grande tennis nella nostra città dalla quale mancava da tanti anni, ma nello stesso tempo riuscire a dare alle tenniste che venivano da altre parti d’Italia o dall’estero, ai turisti che vivono occasionalmente le nostre spiagge e non per ultimo quello di convincere noi stessi che è possibile immaginare un modo nuovo, efficiente e positivo di veicolare Locri e la Locride tutta. In quel primo anno, dopo aver attentamente scelto quella che è poi diventata la tradizionale settimana dell’evento di mezz’agosto venne messa su una macchina organizzativa inusuale per le consuetudini precedenti, che coniugava una grande attenzione oculata per l’utilizzo delle risorse con delle scelte che per i motivi sopraesposti risultavano forse ad alcuni di una Grandeur sulla quale volersi “ficcare”. Il risultato fu che il primo anno, il torneo diventò una sorpresa per l’ambiente sportivo, l’anno successivo il più importante torneo nazionale di tutto il Meridione, l’anno successivo ancora, facendolo diventare uno dei più importanti tornei nazionali femminili di tutto il territorio nazionale, in forte concorrenza con realtà che per motivi geografici, economici e politici erano “fuori dalla nostra portata”. L’idea era quella di puntare costantemente a crescere, e in questo senso è impossibile non ringraziare ancora i tanti amici che ci hanno accompagnato e sostenuto in questa avventura, finanziando parte dei costi del torneo e l amministrazione comunale che, allora, aveva promosso e retto il principale peso del torneo. Ma, essendo arrivati, già a un livello l’obiettivo potava essere mantenerlo o provare la strada più difficile e complicata; puntare a crescere ancora e a inserirsi nel circuito mondiale dei tornei internazionali di tennis della International Tennis Federation, le esigenze e i requisiti della severa ITF erano uno scoglio arduo da superare, inoltre ottenere la settimana che ci interessava era molto difficile; in quegli anni la nostra Federazione italiana deteneva un primato nella quantità della organizzazione dei tornei internazionali mentre oggi crisi economica e spending revew hanno intaccato questo primato e dovunque si fatica a trovare le risorse per questi tipi di eventi; nonostante tutto ciò riuscimmo sia ad ottenere la nostra settimana sia ad organizzare un bel torneo e la vigile severa relazione di uno dei più importanti referee internazionale che la stessa ITF aveva inviato, per controllare la validità della nostra organizzazione, e i limiti strutturali (numero dei campi e limitatezza delle strutture al chiuso del circolo) furono superati dandoci gratificazione dei nostri sforzi. Ma già da allora l’unica via, che avrebbe permesso alla nostra piccola realta di mantenere le premesse di partenza (ovvero la qualità e l’efficienza da trasmettere all’esterno) ci erano sembrate realizzabili sono in un modo allargando costantemente il numero di soggetti promotori di un evento così grande. Era l’ultimo anno che potemmo organizzare il Torneo; quell’anno scadeva il nostro mandato politico. Ma esistevano motivi di soddisfazione: avevamo raggiunto il nostro scopo, veicolare il tennis a un certo livello nella nostra nostra zona, avvicinare a questo sport i ragazzini, rilanciare i circoli con le attività agonistiche. Coniugare lo sport con il messaggio politico di una zona che è capace di organizzzare questo tipo di eventi e migliorarli nel tempo diventando poi testimonianza di capacità, di idee, per come è successo per il Festival Jazz di Roccella, ma anche far parlare in positivo di questa terra. Restava quindi la soddisfazione di aver lasciato qualcosa a Locri che avrebbe potuto e forse dovuto solo crescere. Invece il peso organizzativo ed economico in un momento difficile per la verità, come al solito succede dalle nostre parti, ha azzerato di colpo uno degli eventi sportivi più importanti della nostra Riviera E ci ritroviamo ad aver perso un Torneo che questo anno sarà organizzato nella stessa settimana dalla Citta di Monopoli. Un senso di tristezza e di amarezza, e un senso di vuoto, manca qualcosa a questa estate Probabilmente capisco che questi sforzi non potevano essere sostenuti da pochi. Ma un ragionamento va fatto E probabilmente un segnale noi l’avevamo dato, e l’integrazione con altri circoli e altri comuni che noi avevamo avviato sia pur per motivi logistici e contingenti poteva essere la soluzione Un evento che avrebbe dovuto coinvolgere più enti, più comuni ,un torneo della Locride, superando le barriere campanilistiche forse avrebbe avuto il giusto peso necessario per advenire a delle risorse economiche che avrebbe potuto sostenere in maniera adeguata lo sforzo economico necessario per organizzare un evento così importante. E invece ancora una volta si è persa un’altra occasione ; non voler pensare in grande , non voler allargare i gli orizzonti, restando ancorati alla piccola entità da difendere , ha di fatto distrutto un qualcosa che oggi obiettivamente ci manca. Enzo Carabetta
Sit-in di protesta all’impianto di separazione
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urante la mattina di mercoledì 6 una buona parte della popolazione di Siderno si è riunita di fronte ai cancelli dell'impianto di separazione dei rifiuti per protestare a causa del cattivo odore. I reclami dei cittadini sono risultati essere l'unica forma di sollecitazione vali-
da per avviare una verifica sulla gestione dell'impianto. Attualmente un esposto e una querela sono depositati presso la Procura, ma rimangono in attesa di risposta. Il neonato comitato “Riviera Pulita” (presidente Veronica Simone) ha promosso una manifestazione quieta e molto
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regolare, anticipando però azioni legali volte ad accertare responsabilità ed eventuali danni ambientali. Ciò che preoccupa la cittadinanza è la potenziale pericolosità dei miasmi, sulla quale “Ecologia Oggi”, azienda con sede a Lamezia Terme, rassicura. Tuttavia le analisi svolte sono state effettuate proprio dalla stessa azienda, sebbene vi sia una richiesta già trasmessa alla Regione e all'Arpacal. Molti fatti rimangono nel limbo del dubbio: filtro, ventola, porte, capacità dei silos, videosorveglianza, enzimi, compost, percolato, stanziamenti. Ciò che emerge con chiarezza è un disinteresse della Regione Calabria che ha affidato la gestione dell'impianto fino a settembre 2014, data in cui si presume che l'attuale gestore cessi la conduzione e automaticamente vengano a cadere le responsabilità. “Ecologia Oggi” assume infatti la gestione da giugno di quest'anno, e non si sa se rinnoverà il contratto. La sofferenza dell'impianto è confermata dai tecnici e addebitata ad un malfunzionamento del sistema di pompaggio dell'aria carica di miasmi. Non al sovraccarico di rifiuti o alla mancata o scorretta separazione. È stato più volte posto l'accento su quanto sia irrilevante il regime di discarica e non separazione (trasferenza) per ciò che riguarda Siderno. Ma per gli altri numerosissimi comuni serviti? Quanto influisce la raccolta dell'umido? L'impianto di separazione agisce anche da discarica, cioè zona di deposito e
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stoccaggio dell'umido e dell'indifferenziato, quando ci siano comuni che ne abbiano necessità. Si chiama “regime di trasferenza”, ed è stato rinnovato a maggio per molti impianti calabresi, ma quello di Siderno sembra l'unico ad accusare problemi così seri. Durante un colloquio esplicativo con l'ingegner Giardiello, responsabile tecnico di “Ecologia Oggi”, i cittadini hanno più volte manifestato perplessità sul buon funzionamento dell'impianto, e sulla serietà dell'impegno ribadito dall'azienda a voler definire la situazione. A quanto detto si tratterebbe di giorni, e non di settimane, ma la rappresentanza sidernese ha dato un ultimatum molto chiaro: si attende fino a sabato, dopodiché ci saranno prese di posizione più decise. I dati forniti dal tecnico sono stati numerosi anche se volutamente frammentari, le richieste dei cittadini molto precise e cariche di preoccupazione. Sempre dai tecnici arriva la conferma che le verifiche e le riparazioni avviate in questi giorni rispondono a manutenzione straordinaria e la spesa compete alla Regione (cioè viene caricata sulle tasse). Al momento sono stati nominati tre rappresentanti con i quali l'ingegner Giardiello dovrà tenere colloqui quotidiani. Se non ci saranno novità positive, sabato ci sarà una nuova riunione per stabilire che tipo di azione si vuole promuovere. La Redazione
OSPEDALE DELLA LOCRIDE
Buon lavoro al dottor Alberto Meleca Con disposizione di servizio n°70 del 22/05/2014, il Commissario Straordinario dell’A.S.P. di Reggio Calabria, Franco Sarica, ha affidato al dottor Alberto Meleca l’incarico di Responsabile dell’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica per l’ambito territoriale della Locride (ex A.S. n° 9). Nella motivazioni della scelta dell’incarico, oltre al curriculum vitae di notevole spessore professionale, ad Alberto Meleca viene riconosciuto il merito di aver diretto, per quasi vent’anni, l’ufficio di igiene e sanità pubblica dei comuni di Siderno, Canolo e Agnana Calabria, raggiungendo indici di efficienza, efficacia e qualità elevati, dando risposte esaustive all’intero comprensorio. Da noi avvicinato il dottore Meleca, ci ha aggiornato che è in corso la riorganizzazione di tutta l’unità operativa di igiene e sanità pubblica dando priorità alle ispezioni e alle verifiche sulle condizioni igienico sanitarie di tutto l’intero territorio dell’ ex AS n° 9 di Locri. Nel programma di verifiche ed ispezioni notevole importanza verrà data alla corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti solido urbani, dell’idoneo funzionamento degli impianti di depurazione, della salubrità degli esercizi commerciali e delle sale da gioco. In definitiva, si cercherà di dare una svolta vigilando quotidianamente sulle condizioni ambientali di tutto il territorio della Locride, segnalando, tempestivamente, eventuali inconvenienti igienico sanitari a chi di competenza, cioè sindaci, Arpacal, Procura della Repubblica, a tutela della salute pubblica. In bocca al lupo al dottore Meleca per il nuovo incarico. A.T.
Via Vittorio Veneto, 13 Locri Info: 0964/20884 - 380/4738413 Website: www.ristoranteminuetto.com Mali: info@ristoranteminuetto.com
Ferragosto al Minuetto In pieno centro città, a Locri, c’è un giardino segreto in cui potrete gustare alcuni tra i piatti migliori della Riviera dei Gelsomini. Immersi nel verde e in un ambiente confortevole e ricercato potrete gustare il Millefoglie di pane Carasau (rigorosamente di Siniscola-Nu) con verdure grigliate,mozzarella di bufala e gocce di pesto al basilico, le alici del Mar del Cantabrico con burrata e pomodorini confit (caramellati al forno), oppure i ravioli di melanzane con pomodoro datterino,ricotta salata e gocce di pesto al basilico. O ancora spaghettone Mancini aglio, olio ,peperoncino battuto di gambero fresco e lime, la zucchina a tutto tondo, una vellutata di zucchine, cime di zucca, filetto di pescato del giorno scottato alle erbe e fiori di zucca oppure le capesante scottate con pepe Sichuan su una crema di ceci al timo.
I dolci che come la pasta fresca ed il pane sono fatti dai nostri chef , il Semifreddo al Limone, il Croccante all'Amaretto o la Crostata di Frutta Fresca. Inoltre in questo suggestivo angolo di paradiso, tra l’odore di limoni sprigionato dagli alberi del giardino, potrete degustare i nuovi vini della cantina del Minuetto, come il Riesling e il Gewürztraminer dell'Alsazia.
Minuetto per il Pranzo di Ferragosto è aperto solo su prenotazione entro il 13/08/2014
SUMMER
Pillole
Naturopatiche
A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone
Le Mandorle Originarie del bacino del Mediterraneo e dell'Asia Minore, se ne conoscono 2 varietà principali, la Mandorla Dolce più importante dal punto di vista nutrizionale , impiegata intera, tritata o tostata, e la Mandorla Amara , che contiene acido prussico e perciò non commestibile, ma serve per estrarre una forte essenza aromatica, usata per insaporire i dolci. Tra i semi oleosi sono quelli che vantano il più alto contenuto di fibre (12%).Costituite per il 50% da grassi monoinsaturi e polinsaturi, le mandorle sono una preziosa fonte di energia e hanno un potere calorico elevato (circa 600 calorie per 100 grammi), per questo vanno consumate con parsimonia. Le mandorle sono una preziosa riserva di vitamina E e di sali minerali, soprattutto di potassio, magnesio ,litio, rame, ferro e calcio. Mandorle: proprietà Sono le regine della frutta secca: sono un vero toccasana e un prezioso contributo naturale per combattere e prevenire numerose patologie. Grazie all'alta percentuale di grassi "buoni", le mandorle abbassano il livello di colesterolo nel sangue. Sono un potente antiossidante naturale, preservano la giovinezza, la bellezza della pelle e il benessere dei capelli. Grazie alle elevate quantità di ferro sono un buon rimedio contro l'anemia, mentre il calcio le rende preziose per la salute delle ossa. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che le mandorle hanno effetti positivi su chi è affetto da diabete di tipo 2, migliorando la sensibilità verso l'insulina. L'effetto sedativo e riequilibrante della mandorla agisce su sistema nervoso antagonizzando l'azione eccitante dello iodio marino e del frequente consumo di pesce delle popolazioni costiera. La mandorla, tra l'altro, aumenta la forza vitale e il vigore generale dell'organismo e combatte la sindrome della stanchezza .
Domenica 10
Monasterace
Festeggiamenti della Madonna del Loreto Centro Città
Canolo
domenica 10 Agosto 2014 ore 15.30 Festa del pane
Tonnara di Palmi
Domenica 10 agosto 2014 ore 20:30 V edizione della sagra del Pesce Spada
Mammola
Festa dello sport Piazza Ferrari ore 21.00
Cittanova
Domenica 10 agosto 2014 ore 21:30 RENZO ARBORE e L'Orchestra Italiana Tour 2014 In occasione della Festa Nazionale dello Stocco di Cittanova
Roccella Jonica
FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S. VITTORIO "Celebrations In Honor Of St Victor" COMITATO FESTA Ore 19.00 Ex Convento Dei Minimi CAFFE' LETTERARI 2014 "Literary Cafees 2014" Mostra di pittura. Espone Rita Ursino "Painting Show. Rita Ursino Exposes" Circolo di Lettura A.R.A.S. Ore 20.00 Lungomare Centro SAGRA DEL TONNO "FESTIVAL OF TUNA" Ass. La Combriccola Del Sorriso
Marina di Gioiosa Jonica
Soul Jazz Unit Torre Galea ore 21.00
Marina di Gioiosa Jonica Forward - Gabriele Buonasorte Quartet Torre Galea ore 22.30
Locri
Spettacolo di ballo Ospiti vincitori di Amici 2014 Piazza dei Martiri ore 21.00
Lunedi 11
Roccella Jonica
Ore 17.00 Lungomare lato sud "CAMPUS POLISPORTIVA" Multi-sport campus Polisportiva Roccella Ore 16.00 Lungomare Lato Sud TORNEO DI BASKET "Tournament Of Basket" Oratorio Parrocchiale Ore 19.00 Ex Convento Dei Minimi CAFFE' LETTERARI 2014 "Literary Cafees 2014" Mostra di pittura. Espone Rita Ursino "Painting Show. Rita Ursino Exposes" Circolo di Lettura A.R.A.S. Ore 21.00 Via Torrente Zirgone "NELLO STUDIO DEL POLLIER SI DISCUTE D'ARTE" "In The Study Of Pollier Issue Of Art" Conduce Prof. Saverio Coluccio 1° Edizione Ore 21.00 Teatro Al Castello RAPPRESENTAZION E TEATRALE "Theatrical Representation" "Al Cuore Non Si Comanda" The Heart Is Not In Charge" Ass. Teatrale Sina Scali
Roccella Jonica Dal 11 al 23 agosto 2014 Roccella Jazz Festival
Mammola
Festa del Volontario Piazza Ferrari ore21.00
Monasterace
Festeggiamenti della Madonna del Loreto Centro Città
Antonimina
IX edizione “MANGIANDU E SCOJANDU sagra della suppularia e della ricotta calda” 11 agosto 2014 ore 20.30
Martedì12
Merc
Roccella Jonica
Marto
Ore 17.00 Lungomare lato sud "CAMPUS POLISPORTIVA" Multi-sport campus Polisportiva Roccella
Roccella Ja Festival or piazza Mat
Ore 16.00 Lungomare Lato Sud TORNEO DI BASKET "Tournament Of Basket" Oratorio Parrocchiale Ore 19.00 Ex Convento Dei A.C.J. 34°EDIZIONE Sabato 16 Minimi CAFFE' LETTERARI 2014 "Literary Cafees 2014" OMAGGIO A MASSIMO TROISI Docu-Film "Non Ci Resta Che Ridere" Circolo di Lettura A.R.A.S Ore 20.00 Lungomare Centro SAGRA DEL TONNO "FESTIVAL OF TUNA" Ass. La Combriccola Del Sorriso Ore 21.00 Teatro Al Castello RAPPRESENTAZION E TEATRALE "Theatrical Representation" "A pensioni d'invalidità" Il Sorriso
Locri
Gran Galà Lirico Corte pala di Città or 21.00
Monas
Agorà Parco Nico
Sidern
Mercoledì XVII edizi piazza Por
Rocce
Pizzo (VV)
Ore 17.00 "CAMPUS sport camp
Martedì 12 agosto 2014 ore 20:30 Sagra del Tartufo Gelato di Pizzo Lungomare C.Colombo, Marina di Pizzo
Ore 16.00 TORNEO "Tourname Oratorio P
Natile di Careri
Domenica 17 e lunedì 18 agosto 2014 1° Edizione della Sagra della Trippa a Natile di Careri organizzata dall'associazione di volontariato “Centro Italiano Protezione Civile Natile di Careri (RC)
Mammola
Concerto della banda musicale città di Mammola Piazza Ferrari ore 21.00
Marina di Gioiosa Jonica Baldo Martinez Trio Teatro Greco Romano ore 21.30 Marina di Gioiosa Jonica Soupstar Teatro Greco Romano ore 22.30
Marina di Gioiosa Jonica XIII maratonina per tutti Lungomare Colombo ore 19.00
Locri
La Traviata (opera lirica in costume) Corte palazzo di Città ore 21.00
Monasterace
Presentazione libro di Cesare Vergati Piazza di Monasterace ore 18.00
Ore 18.30 Santuario Delle Graz FESTIVAL JAZZ- A.C 34°EDIZIO
Ore 21.00 Garibaldi ( Borgo) SA MELANZ Eggplant"
Ore 22.00 SOTTO LE The Stars" Arte E Spe
Marin Jonica
Sabor Trop Concerto L ore19.00
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13 agosto ore 21.30 ione Festa del Turista, rtosalvo Siderno
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Giovedì14
Roccella Jonica Notte Bianca WHITE NIGHT Amm. Comunale Town Council Ore 18.30 Santuario Maria Delle Grazie - FESTIVAL JAZZ- A.C.J. 34°EDIZIONE Ore 20.00 Lungomare Centro SAGRA DEL TONNO "FESTIVAL OF TUNA" Ass. La Combriccola Del Sorriso
Locri
La pro loco organizza per il 14 agosto “Difendiamo i Bronzi di Riace” una visita guidata a Reggio Calabria
Venerdì15
Mammola Festa dell'Assunta Limina ore 10.00
Roccella Jonica FESTIVAL JAZZ- A.C.J. 34°EDIZIONE Ore 18.30 Ex Convento Dei Minimi -
Tutto è pronto per il primo “Memorial” intitolato alle figure di Mimmo Cataldo, Mario Ierinò, Totò Spadaro e Giuseppe Totino. L'evento si svolgerà il prossimo 12 agosto, alle ore 19,00, presso lo stadio comunale di Siderno. All'incontro di calcio, fanno sapere gli organizzatori Nino Pisciuneri, Sandro Stivala e Tonino Russo, prenderanno parte ex calciatori del Locri, del Gioiosa Jonica, del Marina di Gioiosa Jonica e del Siderno. Nel corso della manifestazione sarà ricordato anche Pepè Diano, recentemente scomparso. Sono invitati tutti coloro che hanno amato e amano il calcio giocato solo per passione. a.t.
Sabato 16
Cittanova
16-17-18 agosto 2014 VII-Edizione del Tradizionandu Etnofest 2014 a Cittanova
Marina di Gioiosa Jonica Celebrazione di apertura Festa della Madonna del Carmine
Mammola
Festa delle frazioni Località Reito ore 18.00
GERENZA
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DOMENICA 10 AGOSTO
14
MARINA DI GIOIOSA
Antonio Futia scrive una lettera a Mico Ubaldo
Caro Mico Spero queste poche righe giungano a voi e vi trovino in ottima salute insieme ai vostri cari, caro Mico malgrado il tempo passi sappiate che spesso al colloquio chiedo di voi, sappiate che in questi anni ho sempre pensato a voi con sentimento di profondo affetto, riportando in memoria i tempi passati quando con gioia trascorrevamo il tempo libero a chiacchierare con voi. Come vedete la mente supera mura e cancelli e ogni sorta di ostacolo proiettando lo sguardo verso l'infinito e solo a volerlo si sofferma sulla linea dell'orizzonte dove l'azzurro del cielo e il blu del mare si uniscono in un ideale abbraccio che esalta la bellezza del creato e simboleggia la forza del bene, dove la luce sconfigge le tenebre dove dimora il maligno. Caro Mico vi apprezzo tantissimo per la vostra umiltà, non vi siete mai arreso, vi auguro tanto successo, ho letto qualcosa scritta da voi ed emerge così come diceva un noto personaggio che lo scrittore originale non può essere imitato, e voi sempre da solo dietro il banco nei momenti liberi chi potevate imitare se non voi stesso? Vi auguro riusciate nei vostri obiettivi e vincere la sfida fino ad essere dichiarato immortale. Con affetto e bene Antonio Futia
In ricordo di Salvatore Sità
In ricordo del caro amico Salvatore Sità. Con affetto, gli amici di Siderno
Sulla questione del terreno forse sottratto per uso privato, interviene il sindaco DomenicoVestito Carissimo Direttore, nell'edizione di domenica 27 luglio del suo settimanale, a pagina 2, a firma generica “la redazione”, è apparso un articolo, dal titolo eccessivamente gridato: “Accade a Gioiosa Marina. Terreno sottratto per uso privato nell'indifferenza dell'Autorità”. L'intero pezzo è costruito per destare scandalo, sia sotto il profilo del testo e sia sotto l'aspetto grafico. Tuttavia, si tratta della classica tempesta in un bicchiere d'acqua, anzi in una tazzina. Contrariamente a quanto avviene di solito, questa volta ritengo doveroso replicare ad affermazioni, spacciate come verità, che ritengo gravemente lesive dell'immagine del Comune di Marina di Gioiosa Ionica, della mia Amministrazione e degli Uffici dell'Ente che, da Sindaco, sono chiamato a sovrintendere. Auspico che questa mia nota trovi lo stesso spazio e la medesima visibilità dell'articolo della scorsa settimana. Veniamo al merito delle questioni segnalate. Nulla, di quanto contenuto nel pezzo, corrisponde alla realtà. Sarebbe bastato, quindi, anziché affidarsi al solito suggeritore, chiedere chiarimenti e delucidazioni agli uffici comunali e la vicenda di sarebbe sgonfiata come un palloncino bucato, ma tant'è! Sulle due situazioni segnalate, nel corso degli anni, sono intervenute numerose autorità: Ufficio Tecnico Comunale, Polizia Municipale, Carabinieri, finanche la Procura della Repubblica e il Tribunale di
Locri. Nessuna delle istituzioni citate ha trovato nulla di illegittimo. I procedimenti penali aperti, addirittura, sono stati immediatamente chiusi con un plateale nulla di fatto, non essendo stato rilevato illecito alcuno. Sono stati eseguiti decine di accertamenti e tutti, ma proprio tutti, hanno escluso qualsiasi lesione dell'interesse pubblico. Per quanto riguarda la mia azione da Sindaco, qualche mese fa'
F
ho ricevuto una nota da parte di un cittadino e, prontamente, come faccio di solito e com'è mio dovere, l'ho girata agli uffici comunali competenti - inviando il tutto per conoscenza alla persona interessata - affinché avviassero le verifiche del caso, che hanno detto esito negativo in ordine alla compromissione di beni pubblici. Non corrisponde assolutamente al vero che mi siano state rivolte richie-
ste incessanti. Una sola lettera, alla quale, come detto, ho immediatamente dato risposta e seguito. Adesso si che i cittadini potranno farsi una quadro chiaro ed esaustivo di come siano andate realmente le cose. Di tutto quanto affermato, ovviamente, vi è ampia documentazione. Cordialità, Domenico Vestito
orse, caro sindaco Vestito, lei avrà letto un altro articolo (la pagina è la n.3 e non la n.2) oppure, sempre per lei, l'eventuale appropriazione di suolo pubblico, qualora venisse accertata, rappresenta una semplice goccia d'acqua in una tazzina. Per noi, invece, si tratta di una cosa seria. Detto questo, vorrei sottolineare ai nostri lettori, che l'articolo di “Riviera” di due settimane fa si riferiva ad una prima stradina d'accesso alla Via Marina, ad uso pubblico, chiusa dal privato, scaturita da una denuncia presentata da numerosi cittadini ed archiviata sulla base (diciamo noi) di un possibile disinteresse dei commissari antecedenti, alla luce, anche, della relazione dell'ufficio tecnico comunale che (smentendo se stesso) aveva concesso l'autorizzazione a chiudere lo spazio aperto al pubblico. Nella sua risposta, signor Sindaco, lei menziona, invece, una seconda stradina d'accesso al mare, questa volta di proprietà comunale, chiusa da privato e denunciata da una cittadina nel mese di agosto 2013 al commissario Patrizia Adorno, rimasta ad oggi senza alcuna risposta. Tale denuncia è stata successivamente a Lei ripresentata, sempre dalla medesima cittadina, nel mese di febbraio di quest'anno ed inviata per conoscenza al comandante della stazione dei Carabinieri, al dirigente del commissariato di Pubblica sicurezza, al comandante della Polizia Municipale ed al responsabile dell'ufficio tecnico comunale. La Sua risposta, con cui informava di aver attivato gli uffici preposti, è stata protocollata in data 10 marzo 2014, n. 3479. A questo punto, al signor Sindaco Vestito (a prescindere da eventuali danni d'immagine o meno) vorrei chiedere se ha considerato che sono trascorsi esattamente 5 mesi dalla data di ricezione di questa denuncia e soprattutto cosa hanno relazionato sia l'ufficio tecnico comunale che la polizia municipale in merito alla particella 852 del foglio 20 del Catasto dei terreni e, nel caso non abbiano risposto, quali provvedimenti intenderà adottare per fare luce su questa vicenda. Cinque mesi, infatti, per dare una risposta ai cittadini, francamente, ci sembrano davvero troppi. Cordiali saluti. Antonio Tassone
LA LETTERA
La fidanzata di Roberto Caruso gli scrive «Amore Mio» Amore mio ricordo i miei istanti con te, la dolcezza del tuo sorriso, il tuo amore immenso per me, ricordo che insieme abbiamo iniziato la nostra favola. Una favola che raccontarla con semplici parole sarebbe troppo scontato. La tua semplicità, la tua voglia di vivere, il tuo sorriso, rimangono nel mio cuore come segni indelebili. Ed io mi son accorta di te, tu che eri e sei l'amore della mia vita. Incrociavo i tuoi sguardi alla fermata di scuola, il cuore batteva forte e per qualche istante il mio respiro si bloccava. E ogni volta che ti incontravo era sempre così. Il nostro destino era segnato e infatti il nostro primo incontro è avvenuto nella magica palestra dove per la prima volta io e te amore mio abbiamo pronunciato i nostri nomi: piacere Roberto piacere Maria Teresa. Li ho capito che il destino ha voluto che nella mia vita entrasse un angelo così stupendo. La mia vera vita è cominciata con te, tu amore mio che sei diventato la ragione di ogni mio gesto, di ogni mio sorriso, di ogni mio attimo, tu vita mia che hai reso la mia esistenza così meravigliosamente magica. Finché un giorno, un maledetto giorno tutto iniziò a cambiare direzione, la favola
si è trasformata in un incubo, il peggiore che avremmo immaginato, la nostra giovane età, venne messa alla prova, la tua forza e il tuo coraggio vennero fronteggiati dalla malattia, quel mostro che silenziosamente si era impossessato di te. Hai lottato, ce l'hai messa tutta, abbiamo insieme unito le forze e oltre che alla medicina ci siamo rivolti a quel Dio immenso perchè tu riuscissi a superare questo momento. Non avrei mai pensato di dover vivere questa terrificante situazione, il mio cuore è a pezzi, perchè non ho più te amore mio, perchè non posso più guardarti negli occhi, perché non posso più incoraggiarti stringendoti la mano, e sognare con te una famiglia bella e felice.
È stato un anno molto doloroso, abbiamo lottato, sono sempre stata accanto a te, ho cercato conforto nella preghiera, ho avuto fede nel nostro amore, perchè era grande, e quando sfinita dal dolore non riuscivo a trovare la forza per me stessa, ne riservavo sempre un pò per te, perchè speravo con tutta me stessa che saresti riuscito a sconfiggere questa brutta bestia. Beh, amore mio non ce l'abbiamo fatta, quel mostro ha sconfitto te, e tutti noi, il mio cuore ha rallentato i suoi battiti, gli occhi non hanno più lacrime e le mani si stringono l'un l'altra esauste, di te mi rimane il ricordo, posso abbracciarti solo se chiudo gli occhi e immagino di farlo, hai lasciato l'immenso vuoto accanto a me, ma ti prego dammi la forza e il coraggio di andare avanti, non abbandonarmi, stammi sempre vicino affinché io possa sentire ancora il profumo di te, la tua bella risata e la tua mano nella mia... Sii la mia forza, sii la luce che illuminerà il mio cammino, avrò sempre bisogno di te angelo mio, Proteggimi amore mio... “Niente paura ci pensa la vita mi han detto così…”. Tua Per Sempre Maria Teresa
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MUSICA E SPETTACOLO
I
VITALIANO PASCARELLA lluminato e illuminante, la Locride si scopre matura e ad accompagnarla è una colonna sonora di indiscutibile valore: “Rumori Mediterranei” e “Kaulonia Tarantella Festival”. Non tutta la Locride, eccetto una rara eccezione, gode però delle intuizioni di chi sa gestire le grandi manovre di sviluppo, infatti sembra che solo Roccella Jonica e Caulonia riescano a vestirsi di normalità e sano savoir-faire, il sud dello Jonio resta sotto il cono d'ombra dell'incapacità e dell'approssimazione. Dall'11 agosto al 23
agosto, itinerante e con il clou tra i colori e gli odori del teatro al “Castello” parte la 34esima edizione del Roccella Jazz Festival, dal 19 agosto al 23 agosto prende quota il “Kaulonia Tarantella Festival”, due eventi due concetti di intrattenimento agli opposti ma che rendono, per oltre 15 giorni, l'asse Nord della Locride una cartolina a colori degna delle migliori mete turistiche. Chiaro l'intento ben programmato di agganciare una manifestazione all'altra, meno comprensibile la scelta di chiudere lo stesso giorno. Perché non consentire una doppia chiusura al popolo assetato di musica della Locride. Perché costringerci a
scegliere? Forse solo casualità, forse no. Il 2014, è bene sottolinearlo, è un'annata particolare perché la Locride è doppiamente protagonista, infatti la direzione artistica del Roccella Jazz è affidata a Vincenzo Staiano e Paola Pinchera (locridea d'adozione e di diritto) che non sostituiscono ma affiancano il percorso tracciato nel tempo da Paolo Damiani. Il “Kaulonia Tarantella” si farà invece guidare dal maestro d'arte Mimmo Cavallaro. Sfida e fascino tra gli eventi. Il Kaulonia Tarantella Festival è anche evento culmine del “Calabriasona”, il grande circuito della musica popolare calabrese nel quale
sono inseriti i principali festival ed artisti dell'estate musicale calabrese. L'evento, promosso dall'amministrazione comunale di Caulonia, si avvale della stretta collaborazione della Cni Music - Compagnia Nuove Indye, la casa discografica che dal 1992 produce, promuove e distribuisce nel Mondo la migliore world music made in Italy. “Just Tarantella” è il titolo per l'edizione 2014, un imperativo a credere nei sogni di musica. Per ogni dettaglio è bene visitare il sito del festival di Caulonia, al momento ci limitiamo ad evidenziare come oltre i pugliesi “Nidi D'Arac” e i campani “Tammorrari del Vesuvio”, da non
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perdere, ci sarà la grande qualità di Mario Venuti e l'estro di Roy Paci e gli Aretuska a chiudere una cinque giorni da urlo con la costante presenza di un Marcello Cirillo più vivo che mai. Un voto al programma è da 8, con la speranza che dal palco gli artisti volino a 10. È da 8 anche il programma di “Rumori Mediterranei” che quest'anno lascia spazio alla Spagna con un cartellone dal titolo “El Yaz Y paco”. Tra gli artisti che saliranno sul palco di “Rumori Mediterranei” oltre ad Enrico Rava anche l'Orchestra Operaia diretta da Massimo Nunzi, il David Murray Infinity Quartet, la Sun Ra Arkestra e Chico
Freeman. Sono tre anni ormai che il Festival ospita le culture musicali di un paese del Mediterraneo. Nelle recenti edizioni è toccato alla Turchia e a Israele, quest'anno, invece, sarà il turno della Spagna che è diventata una delle realtà più vivaci della scena jazzistica europea. Rumori Mediterranei sarà di fatto il primo festival italiano a dare ampio spazio alla peculiarità dei jazzisti di questo paese che esprime un genere caratterizzato da un legame molto originale tra la musica improvvisata e il flamenco. Di grande valore anche le location in cui saranno distribuiti i gruppi iberici. Tra queste, le aree archeologiche di
Monasterace, Marina di Gioiosa Jonica, Locri e Casignana e altri beni culturali localizzati a Reggio Calabria, Roccella Jonica, Bivongi e Martone. Anche la 34^ edizione del Festival sarà caratterizzata, come al solito, da un cartellone ricco di novità musicali, progetti originali e stelle di prima grandezza del firmamento jazzistico internazionale. Il Festival confermerà anche la sua vocazione di ribalta del nuovo jazz italiano, dando spazio ai giovani vincitori di concorsi promossi dalle più prestigiose riviste del settore. Tra i tanti aspetti tematici toccati quest'anno ci sarà quello dei profughi, essendo il Porto delle
DOMENICA 10 AGOSTO O 17
Grazie di Roccella Jonica il terzo in Italia per accoglienza di rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa. Oltre che con alcuni concerti, tale aspetto verrà trattato con mostre fotografiche, video proiezioni e la nascita di un'orchestra formata da immigrati. “Roccella Jazz” e “Kaulonia Tarantella”, due stili diversi ma due fonti di ispirazione per tutta la Locride, un esempio e una speranza per questo lembo di terra che può ancora sognare. Non c'è un vincitore e non c'è un confronto tra due eventi così differenti ma così uguali nella passione, c'è però la luce alla fine del tunnel.
ATTUALITÀ
LA CONVENZIONE
Presentato dall’Unla
Promozione dei sito archeologici e turismo culturale
Il III Festival della Memoria e dell’identità
Il 2 agosto 2014, al termine di un convegno dal tema "Promozione dei siti archeologici e turismo culturale", dove sono intervenuti Barbara Maurina conservatrice per l'archeologia del museo civico di Rovereto, Giuseppe Bombino presidente dell'ente parco d'Aspromonte, Francesco
Macrì presidente delle terme di Antonimina, Pasquale Panetta consigliere comunale, Rocco Luglio sindaco di Portigliola e Simonetta Bonomi soprintendente dei beni archeologici della Calabria, presso il comune di Portigliola, è stata firmata una storica convenzione.
Dance Festival
Giovani talenti in movimento d’autore Serata d'autore e arte del movimento Made in Costa Ionica Roccella celebra i suoi giovani talenti in punta, mezza punta, tacchi e anche piedi nudi. Un caleidoscopio di fogge, musiche, idee in movimento, creatività a tutto tondo e tanta, tanta voglia di mettere in
scena il meglio assoluto di un lavoro lungo anni. Tecnica ed espressione unita a ritmo e carisma è questo che hanno messo in scena nel suggestivo Teatro al Castello le ragazze e i ragazzi delle scuole di danza che hanno dato vita al Roccella Dance Festival.
Lunedì 4 agosto nel Parco delle Rimembranze è stato presentato il III Festival della Memoria e dell’Identità. Lo ha ideato il Centro di Cultura per l’educazione permanente dell’Ente morale UNLA di Bovalino. “Una riflessione annuale, quando invece dovremmo quotidianamente riflettere su quello che ha rappresentato il “passato”. Questo è il Festival. Sono stati ricordati uomini e donne che non
sono più tra noi: Salvatore Caglistro (impiegato Enel), Mario La Cava (scrittore), Teresa Maisano (commerciante), Francesco Perrone (Capo cantoniere Anas), Elena Romeo (ostetrica), Alfredo Vadalà (impiegato comunale), Francesco e Antonino Vizzari (pescatori) e l’ex sindaco degli anni ‘60 Domenico Zappia che ha ritirato personalmente la targa.
“PremioTrichilo”vince Rocco Criseo Il poeta di Bova Marina con “Facci Niri”si è aggiudicato l’ambito premio, davanti a Giuseppe Ambrogio e Martino Ricupero. La serata, condotta con bravura da Rosella Garreffa, è stato un autentico successo L'appuntamento con il “Premio Giomo Trichilo”, giunto alla undicesima edizione, grazie all'impegno del suo Presidente ed Editore, Avv. Antonio Tassone, ha posto in essere, il dialetto, o meglio, le parlate paesane, stante che, la nostra regione, come affermano gli esperti, un dialetto vero e proprio no lo ha. Infatti, noi chiamiamo dialetto ogni parlata locale, mentre, per dialetto si intende una parlata in uso non da un solo comune, ma da più comuni, onde conferire una valenza almeno comprensoriale, se non regionale. Il grande amico Rocco Ritorto amava dire che “in Calabria ogni paese ha la propria parlata, e nessuno meglio di noi della Costa dei Gelsomini, può confermarlo, considerato che lungo la riviera, ogni comune, grande o piccolo che sia, usa un linguaggio locale distinto e separato da ogni altro, che dovremmo chiamare vernacolo e che, invece, chiamiamo dialetto”. Nelle nostre scuole il dialetto non è materia di studio, invece, con palese contraddizione, è materia di studio nelle università che, come si sa, molte di esse hanno istituito catte-
dre di dialettologia e a buona ragione, ove si consideri che studiosi dallo spessore di Raffaele Lombardi Satriani, Antonio Piromalli, Pasquino Crupi, Sharo Gambino, Mario Spanò che, del dialetto ne fecero un culto, con le loro opere lo elevarono a dignità culturale, o meglio, a valore letterario, ed è veramente illogico, ingiustificato, nel terzo millennio, lasciarlo fuori delle aule scolastiche. Per chi non lo sapesse, la testimonianza di quanto l'intransigenza dei difensori della purezza lessicale e stilistica della lingua italiana, lottò per tenere emarginato il dialetto e la poesia dialettale, ce la dà l'Abate Giovanni Conia di Galatro, poeta dialettale calabrese del Settecento. E' necessaria una predisposizione congenita, averla connaturata, cioè, nel DNA, che pochi possiedono e non tutti la coltivano con passione, con cura, onde fare poesia genuina e magari, pensando di poterla fare, affastellano versi su versi che lasciano il tempo che trovano. I poeti dialettali, calabresi e non, praticamente, vengono perpetuati nella memoria dei
posteri, dagli esperti e, soprattutto, dal consenso popolare, che con i loro giudizi, assegnano pagelle di bravura e di validità, in base alla produzione poetica prodotta, consistente in piccole opere d'arte costruite con parole adeguate, con uno specifico vario che va dal lirico alla satira, dall'ovazione alla bellezza tout curt, alla libertà, alla pace, all'Altissimo, ma anche alla condanna, soprattutto, del potere inetto, arrogante e partigiano o matrigno, al sopruso, allo sfruttamento, all'arricchimento a spese dei poveri e dei lavoratori, schierandosi contro tutto ciò che umilia, mortifica e offende l'uomo e la società. Per cui, la poesia, non solo ha una funzione culturale, ma anche educativa, di tipo individuale e sociale. Di poeti, soprattutto dialettali, che patirono carcere e persecuzioni per aver rimproverato in rima atteggiamenti non conformi al diritto e alla morale comune, per promesse non mantenute, per emarginazioni gratuite e razziste, la Calabria ne ha avuto parecchi. Lr
Monsignor Oliva incontra Fratel Cosimo Visita del nuovo vescovo della Locride al santuario della Madonna dello Scoglio Il nuovo vescovo della Diocesi di Locri - Gerace, monsignor Francesco Oliva, si è recato, il primo agosto, a Santa Domenica di Placanica, per incontrare Fratel Cosimo e la comunità da lui fondata, composta dal servizio di volontariato e dai testimoni del santo Rosario, gruppo giovanile di apostolato e preghiera.Il nuovo pastore della Diocesi di Locri-Gerace ha visitato le strutture e l'area dove sorgerà il nuovo santuario. “La nascita di quest'opera mariana” ha affermato il successore degli apostoli - “risponde al bisogno dell'uomo che Dio asseconda, servendosi di persone semplici e umili. Il Signore sceglie i luoghi semplici e poveri per realizzare i suoi progetti” - ha continuato - “così come si serve degli uomini semplici ma che diventano grandi per quella carica d'amore che viene trasmessa al prossimo. Il mondo di oggi, così distratto” ha aggiunto il pastore diocesano - “ha assoluto bisogno di questi spazi sacri,
soprattutto per tonificare la fede e favorire la riconciliazione di chi è lontano da Dio a Lui. Il mio desiderio” ha riferito ancora monsignor Oliva - “ è che questo luogo sacro possa diventare, per tutti, un'oasi di pace e di riconciliazione, anche se per molti lo è già. So, infatti, che le file presso i confessionali, qui alla Madonna dello Scoglio, sono interminabili e che i sacerdoti non sono sufficienti a coprire i bisogni delle centinaia di migliaia di persone che affluiscono ogni anno. In questo luogo c'è, infatti, il dito di DIO” In effetti, come è stato evidenziato, sono ben settecentomila i pellegrini che, ogni anno, giungono nella valle di Santa Domenica, per riconciliarsi con il Signore e per pregare ai piedi della Madonna, presso lo Scoglio da lei stessa benedetto. Di questi, oltre diecimila incontrano, a colloquio privato, Fratel Cosimo. Il mistico calabrese, infatti, incontra, oltre a tanti sacerdoti, cento persone il mercoledì e
cento ogni sabato, personalmente, di ogni settimana, mese e anno, dispensando consigli spirituali, confortando, correggendo e indirizzando spiritualmente, grazie ai carismi che il Signore gli ha dato, a partire da quello di introspezione e conoscenza, di taumaturgia, profezia ecc... Proprio Fratel Cosimo, rivolgendosi al vescovo ha detto: “Eccellenza, come avete ben potuto vedere, sono in corso i lavori della costruzione del Santuario della Madonna. La speranza nostra e quella dei pellegrini” - ha dichiarato - “è di vederlo presto realizzato, affinché si avveri ciò che ebbe a dire l'arcivescovo Morosini l'undici maggio scorso, alla presenza di una immensa folla di oltre quarantamila pellegrini: “Speriamo che il nuovo vescovo, al più presto, possa avere la gioia di poter benedire il nuovo santuario. La Vergine Santissima Immacolata, fulgida aurora di speranza, dallo Scoglio benedetto”, -
ha concluso, ringraziando il pastore diocesano per la sua preziosa presenza - “guidi i vostri passi, benedica in larga copia il vostro ministero pastorale, vi aiuti e vi protegga sempre.” Nella sua visita, il vescovo è stato guidato, da Fratel Cosimo, dal segretario di questi, Cosimino Franco, dal coordinatore generale, Giuseppe Cavallo, dai membri della fondazione, Ferdinando Zappavigna, Giuseppe Fazzalari e Antonio Condemi e da alcuni sacerdoti ossia: il vicario diocesano, monsignor Femia; il parroco di Mammola e membro della fondazione, don Alfredo Valenti; il superiore dei padri missionari dell'evangelizzazione, padre Rocco Spagnolo; il parroco di Martone, padre Raffaele Vaccaro; il direttore della rivista diocesana e archivista bibliotecario della Diocesi locridea, oltre che confessore, allo Scoglio, don Antonio Finocchiaro.
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Sette Libri per sette sere
Letture in villa comunale a Siderno torna la cultura INCLUSIONE, PARTECIPAZIONE E DEMOCRATICA COLLABORAZIONE: SONO QUESTE I VALORI A CUI SI ISPIRA GLI AMICI DEL LIBERO E DELLA BIBLIOTECA Un evento culturale “fatto a mano con amore”, come un golfino ai ferri. Così è nata ed è stata condotta la manifestazione “Sette libri per sette sere”, organizzata dall'Associazione Amici del Libro e della Biblioteca (A.L.B.). Promossa come manifestazione estiva che si ripeterà ogni anno, indipendentemente dal numero delle serate o dai libri presentati, avete come centrale il libro, o meglio, il contenuto dei libri. Non la solita manifestazione in cui i relatori si siedono dietro le scrivanie, parlando al microfono, con la presentazione in power point che scorre alle
ni possano incontrarsi e reciprocamente scambiarsi conoscenze. In poche parole un luogo dove possa essere fecondato quel germe presente in ogni individuo, che è l'amore per il proprio paese. E soprattutto dove possano emergere i nuovi talenti, le potenzialità, i capitali umani. Discorsi troppo elevati? Di certo no, secondo il presidente dell'Associazione, Cosimo Pellegrino, che ci tiene a sottolineare che i motori dell'ALB sono numerosi: l'inclusione, l'eguaglianza, lo spirito moderno e anticipatore, la visione organica e non
loro spalle, ma una serie di eventi in cui la distanza col pubblico è ridotta, e che promuovono l'interazione. Inclusione, partecipazione e democratica collaborazione: sono queste i valori a cui si ispira l'ALB, un'associazione che raccoglie una molteplicità d'animi e di spiriti, di punti di vista e di intenti, che collaborano per un fine comune: ricreare un solida base culturale a Siderno e dare alla città una Casa della Cultura, dove sia ospitata non solo la biblioteca comunale, ma tutto il vasto e vario complesso di arti e arti applicate che possono venire alla luce anche in paese modesto. Un centro di aggregazione sociale, in un mondo in cui l'atomizzazione dei sentimenti è imperante. Un luogo dove incontrarsi e discutere, laddove l'arroccamento sulle proprie posizioni è la norma. Un posto dove le generazio-
militarista dell'azione, l'antiaccademismo convinto. Un una sola parola, la vitalità della cultura. Pellegrino si dichiara soddisfatto della riuscita di “Sette libri per sette sere”, parlando di una vera e propria ovazione da parte della cittadinanza, la quale è affamata di eventi come questo, pronta a farsi coinvolgere se le proposte sono convincenti. “Abbiamo dimostrato che servono soldi, ma idee, per far funzionare le cose” : la partecipazione del Comune infatti è stata minima, morale più che materiale. “Le idee camminano sulle gambe delle persone” è un motto di Pellegrino, che invita tutti i cittadini a voler partecipare alle riunioni e agli eventi, e a seguire con solidarietà il percorso dell'ALB. La Redazione
La perdita della razionalità in quel di Agosto SARA JACOPETTA Tempo di saldi. Merce scontata, abitini coloratissimi, accessori invitanti come una granita al limone con schweppes il 15 di agosto. Non producono lo stesso effetto collaterale di quelli invernali: a gennaio comprarsi un cappotto a volte è più un dovere che un piacere. E' d'estate che si è affetti dal bisogno compulsivo di acquistare vestiti e qualsiasi altra cosa possa, quando lo indosseremo, alzare la nostra autostima. Fenomeno che ormai non colpisce solo le donne, ma anche gli uomini. Fashion victim. Avete presente quando sulla spiaggia, alla vista di un venditore ambulante, puntualmente un bambino piange perché pretende a tutti i costi quel pinguino gonfiabile? Ecco, non c'è molta differenza tra quell'infante e un adulto investito dalla voglia irrefrenabile di acquisti. Ma la delusione è dietro l'angolo. Perché appena messo piede nel paradiso dello shopping (vedi i centri commerciali, pericolosissimi per il portafoglio) inizi a fare i conti con la frase “Controllo subito”, seguita da “Mi spiace, la sua taglia è finita”. Di tutto ciò che ti piace, resta appesa una sfilza di panta-
loni taglia 38, o 50. O magari, se sei fortunato, trovi la tua misura, ma caso vuole che sia rimasto come colore solo testa di moro. Sale il senso di frustrazione e di profonda ingiustizia: io questo non me lo merito. Talvolta, devi stare attento ad una mano più lesta della tua: è una gara a chi arriva prima a quella tshirt. E ringrazia che degli otto capi portati in camerino ne vanno bene solo due, perché abbagliato dalle meraviglie della moda, non avevi controllato nemmeno il prezzo, e se ti fossero andati tutti bene, saresti poi dovuto passare allo step più infido che c'è: scegliere quali comprare. E magari al liceo non andavi tanto bene in matematica, però con le percentuali non ti perdi per niente: il 50%+20% è il calcolo che ti piace di più. La situazione più curiosa è che torni a casa avendo comprato “cose particolari”, perché ti devi distinguere e perché non sei una persona comune: maglie con stampe di quadri famosi o che lanciano frasi ambigue, pantaloni a stampa floreale e qualcosa di fluo. Poi vieni invitati ad un white party, e tu, per l'ennesima volta, non hai niente da metterti.
Tre pescatori di un paese vicino Catanzaro, usciti in barca qualche giorno fa, sono scomparsi nel nulla. Un cielo con nuvole nere, un mare agitato e un sole che da qualche giorno si nascondeva, non lasciava presagire nulla di buono. Ma i pescatori, confidando nella “buona stella”, sono andati comunque al largo. Quel giorno, però, la “stella” non è stata amorevole con loro. Il mare è amore e forse proprio per questo qualche volta tradisce. Franco Parrello
“Dandelion”: storia di giovani che offrono una speranza a Siderno SARA LEONE "Dandelion" è il nome dell'efficace iniziativa che l'1 Agosto ha allietato una fresca e comune serata d'estate sidernese, insolita sotto troppo punti. Fautori della serata, talenti sidernesi e non, che hanno mostrato il loro cavallo di battaglia di fronte al pubblico, affascinato di fronte a tanta voglia di fare. Serena Mangiavillano ha ideato la serata, con l'aiuto della Pro loco e del comune di Siderno; molti l'hanno sostenuta, tanti l'hanno incoraggiata, finché convinta ha coordinato la serata, ricevendo complimenti anche da parte del commissario straordinario della cittadina di Siderno, presente alla serata. L'iniziativa - come lei stessa sostiene - è
stato ideata, con la speranza di promuovere Siderno; da qui anche la scelta del nome dell'evento, nel linguaggio dei fiori "Dandelion" o "soffione" simboleggia la speranza e la fiducia. Speranza che la propria cittadina risorga dalle sue ceneri, così come la fenice; fiducia nelle istituzioni e nelle risorse poco valorizzate di una Siderno che da offrire ha tanto. Serena e tutti i protagonisti della serata hanno voluto dimostrare e fungere da esempio per tutti: ognuno con le proprie potenzialità può contribuire a far tornare Siderno una fiorente cittadina. Giovani ragazze hanno sfilato, vincendo l'imbarazzo, indossando gli abiti confezionati dalla stilista Rossella Barranca, e sfoggiando un sofisticato make-up, curato da
Martina Giorgini. Si sono esibite con le loro performance canore la già nota Francesca Commisso, accompagnata da una giovane band, e altre cantanti. Hanno reso un po' più movimentata la serata due emergenti gruppi Rap. Finché poi nel corso della serata il divertimento ha lasciato spazio alla riflessione con lo sketch di Bruno Barbaro e Marco Minnella "vado via da Siderno perché... resto a Siderno perché", alle battute a sfavore della cittadina seguivano quelle a favore, alla malinconia delle prime, seguiva l'entusiasmo per le seconde. Presentatore della serata Federico Biancospino, ad affiancarlo in qualità di special guest Maria Giovanna Parrotta. Ed è stato successo.
RIVIERA
BLOB
Scialai-Veliero Volare sullo Jonio
Sospeso tra cielo e mare, saltando sulle onde come un giocoliere senza gravità, mosso dal vento e dall’impeto del desiderio di librarsi nell’aria senza peso, sfidando la legge di natura che ci vuole animali di terra e roccia. L’uomo vola attaccato ad un aquilone, come trampolino ha lo Jonio, e nello sfondo il teatro ancestrale dello Stretto al tramonto.
Mimmo Barranca e Giovanni Toti, entrambi vicini a Forza Italia e soprattutto conosciuti come “mister preferenza”. Tra di loro corre “buon sangue” e in comune hanno la passione per vestire in giacca e cravatta. Di Barranca si dice che sarà uno dei prossimi candidati a Sindaco della nostra città. Toti,dal canto suo, ottenendo 148.291 voti è diventato europarlamentare, risultando il primo degli eletti di Forza Italia nel Nord-Ovest.
Ibiza Jonica
Amici del mar Jonio
Playa Escherichia. L'acqua è talmente pura, che non ci limitiamo a fare il bagno, ma la preferiamo a qualsiasi marca di champagne ! (By Ibiza dreaming)
I dibattiti politici del Gruppo Pineta Come ogni anno, con l'arrivo in Luglio da Milano di Bruno D'Agostino riapre il “circolo politico” nella pineta di piazza Municipio, lato Cerbiatto. Con l'ascesa di Renzi alla Presidenza del Consiglio, Bruno D'Agostino, renziano “di ferro”, guida i “seguaci” del Presidente del Consiglio, sostenendo tenacemente la sua azione politica. D'altra parte ci sono le “cellule rosse” della fu sinistra comunista sidernese, critici verso la politica renziana e dei renziani. Il dibattito politico si tiene giornalmente, con accese discussioni sia nel corso della mattinata, che nel pomeriggio. Naturalmente si sconfina anche in altri argomenti di carattere generale. Chiunque voglia avvicinarsi è bene accetto.
I fratelli Cappuccio, titolari de “Il Veliero”, migliore ristorante della Riviera insieme a Giannetto Scarfò e Jimmy Calabrese, direttori del locale più alternativo della zona, ossia “Scialai”. Vai ca ndi scialamu tutti !!
Ogni mattina partenza alle sei e trenta. E via, per 5 chilometri, due vasche. Sono in quattro: Renato Audino (l'uomo del Po), Cosimo Gimondo, Mario Gimondo ed Enzo Caricari. Ma il gruppo ha voglia di crescere. La new entry dell'ultima settimana e Domenico Cordì., un principiante dalle grandi potenzialità: L'obiettivo per fine agosto è raggiungere una dozzina di canoisti. Della serie: quando la sana evasione diventa socialità.
L’Oroscopone del turista Ariete: la terra calabra vi appare come un'oasi di quiete, rilassatezza e tranquillità, perfino di noia. Il mare è una distesa d'acqua di un terso azzurro, limpido e cristallino, con dentro pochi bagnanti silenziosi e pacifici, senza motorini d'acqua né motoscafi. Se tutte queste condizioni sono soddisfatte, venite da Tokio o da Nuova Delhi. Toro: il volume degli stabilimenti balneari è troppo basso per voi, visto che dalle campagne non riuscite a sentire distintamente tutto. Vi domandate se i calabresi hanno tutti un udito sopraffino, tale da sentire persino i suoni più bassi, diciamo quelli attorno ai 1000 decibel, tipo le esplosioni atomiche o la partenza dei razzi. Ma… da dove avete detto che venite? Gemelli: Eh ma che casino! Bambini che strillano a destra e a manca, spiagge sporche che appena scosti la sabbia col piede trovi cicche di sigarette, gomme masticate, accendini rotti, bucce di cocomero, catrame e un fusto di gas nervino. Vecchie signore si raccontano i fatti del vicinato, e pescatori vi infastidiscono con ami e lenze. Venite dal pianeta di Yoda.
Evviva gli Sposi Ai futuri sposini Tonino Zurzolo e Valentina Tassone che presto coroneranno il loro sogno d'amore. Tanti auguri per questo nuovo inizio... Giuseppe e Maria Cristina
by Giuditta Cancro: il frigobar è pieno solo a metà, l'acqua calda viene a singhiozzo, non c'è ghiaccio nella caraffa e vi hanno messo acqua Mangiatorella invece dell'Evian. Che odio. Le lenzuola profumano di bucato e non di mughetto, il colore degli asciugamani non si intona con quello delle piastrelle e le tende sono un orrore. Probabilmente venite da Perfettopoli: aspettate di scoprire che l'aria condizionata non funziona. Leone: mamma che freddo! Non vi aspettavate che il clima calabrese fosse così rigido? Eppure vi avevano detto che in Calabria fa sempre caldo, che in inverno non piove mai e che in estate il calore spacca le pietre? Invece arrivate qui e trovate appena 35 gradi a mezzogiorno, e un ventaccio fastidioso e ghiacciato. Ah, ecco, siete nati sul Sole. Vergine: com'è pulita la Locride! L'aere è dolce et fragrante, et l'aroma di gelsomino si spande nelle ore notturne per conciliarvi l'amato sonno. Cassonetti ordinati e terreno incontaminato vi emozionano nella vostra ricerca di una natura selvaggia. State pensando di stabilirvi in zona San Leo a Siderno, dove l'aria è particolarmente odorosa. La vostra città natale? Cernobyl.
SETTIMANALE
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Mentre a Siderno tutto tace e "nessun dorme", allo stabilmento "Ymca beach" grazie all'iniziativa italogiapponese di Michele Macri e dello straordinario cuoco nipponico Saho, si è degustato il prelibato sushi. Iniziativa straordinaria che per la prima volta è stata proposta nella città jonica e che , visto il successo, sicuramente verrà ripetuta prossimamente.
Tempi d’oro In questa foto, Fortunato Nocera e Bruno Bartolo ridono di gusto. Forse ripenseranno ai tempi passati ed alle tante lotte sostenute ? Chissà...
Un americano a Parigi Due “assi” dell’informazione di Gazzetta del Sud, stiamo parlando di Rocco Muscari da Locri e Domenico Pipicella da Bovalino. Quando l’esperienza e la gioventù si fondono i risultati non possono che essere lusinghieri.
Tu vuò fa l' americano! mmericano! mmericano siente a me, chi t' ho fa fa? tu vuoi vivere alla moda ma se bevi whisky and soda po' te sente 'e disturbà.
Si rivede fra-fra Per fra-fra....”E perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sole che si fa vino, giunto a l’omor che de la vite cola. Dante Alighieri, La Divina Commedia – Purgatorio (Canto XXV)
Unità..moci Alla Festa dell’Unità di Siderno, ad arrostire salsicce, c’era anche il marito della segretaria Fragomeni, l’avv. Domenico Cristofaro.
Vai Mike, numero1 Un misto di simpatia e versatilità ma soprattutto una vera forza della natura conosciuto per essere anche una “buona forchetta”. Un saluto all’amico Mike ed all’intero staff di Gioie di Casa.
Che belle coppie Pasquale Vozzo e la moglie Simona Ansani fotografati insieme a Ivan Leotta e consorte, che estate !! Il tempo va, passano le ore e finalmente faremo l'amore solo una volta o tutta la vita speriamo prima che l'estate sia finita.
Bilancia: ma quanta acqua che c'è in Calabria! Quasi abbastanza per riempirci l'annaffiatoio e abbeverare i gerani sul davanzale! Addirittura l'acqua esce dai rubinetti, quasi tutti i giorni, e se ci si mette sotto una bacinella, in una settimana si può pensare di riempirla. A volte l'acqua la danno persino col caffè, ma non sempre. Eppoi è economica: al bar per mezzo bic-
Capricorno: l'immondizia vi sale fin sulle spalle, ve la sentite nei capelli e sotto i piedi. Cicche di sigaretta nella sabbia argentea della spiaggia, mare pieno di schiumazza, atmosfera satura di mefitici odori. Ma un momento, dove avete lasciato le bottiglie di coca cola e il cocomero che avete portato in spiaggia? Saranno rimaste dove le avete lasciate: poco male , tanto era
Scorpione: vi sentite molto soli e per trovare qualcuno dovete uscire dall'appartamentino affittato per il mese di agosto alla modica cifra di duemila euro. Le piazze vi appaiono deserte anche la sera durante lo struscio. In effetti la Calabria fa 130 abitanti per chilometro quadrato e confronto ai 7mila abitanti della città da cui cercate la fuga: Tokyo.
Acquario: la stagione estiva non rivela alcuna sorpresa per voi, le giornate si susseguono piuttosto amorfe e noiose, una eguale all'altra, con i soliti impegni e le solite facce da vedere e rivedere, sempre gli stessi discorsi da far finta di ascoltare. Vi sentite proprio a casa vostra, insomma. Forse perché lo siete? .
Sagittario: Vi sentite incredibilmente stretti. I 130 abitanti per chilometro quadrato che conta la Calabria vi sembrano insopportabili: ve li sentite tutti addosso a mare, quando mangiate il gelato, vi fate la doccia o prendete il sole. In effetti rispetto ai sette abitanti (voi compresi)di Marte, la Calabria ha tutta l'aria di essere sovrappopolata.
Pesci: tutta la Locride per voi a prezzi imbattibili! Non pensavate di trovare dei costi tanto bassi? Il pane costa appena tre euro al chilo, certo, se è pane marca 'mbusta. Le mozzarelle te le tirano dietro e i pomodori sono in saldo: appena tre euro al chilo, il cappuccino poi è regalato, un euro e mezzo. Certo, peccato che gli alberghi non hanno i rubinetti d'oro come casa vostra ad Abu Dabi.
Beccati a Le Macine xxxxxx
Nico Panetta uno dei grafici più accreditati della Jonica beccato a cenare e sorseggiare dell'ottimo vino presso