Riviera n°32 del 6/08/2016

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n giorno ad Arnaldo Forlani fu detto: "Lei parla molto senza dire niente". E lui, con tutta la pacatezza che lo contraddistingueva: "Potrei andare avanti per ore!". A quanto pare questo forlanismo negli ultimi tempi è tornato smaccatamente in voga. L'inconcludenza assunta a legge, in verità, è stata sempre un segno di riconoscimento del politico ma bisogna possedere una notevole padronanza dell'ars oratoria per andare così sterilmente per le lunghe come è riuscito a fare il segretario Ernesto Magorno la scorsa settimana a Camigliatello Silano, in occasione dell'assemblea regionale del Pd.

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APPUNTAMENTI

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Agosto

Ardore – Località San Nicola, ore 21:30 Recital “Favuriti Poeti”; Bovalino -Festeggiamenti in onore di S. Francesco di Paola; Brancaleone - Escursione cascate del Marmarico e Monastero San Giovanni; Camini e Canolo - Festa di San Nicola; Monasterace - Mediterraneo Porta di Salvezza; Roccella Jonica - Festa patronale di S. Vittorio; Siderno – fino all’8 agosto Contrada Mirto, Festeggiamenti in onore della Patrona Maria SS. Immacolata Siderno - Festa regionale di Sinistra Italiana “ALZIAMOCI E CAMMINIAMO” Villa Comunale di Siderno – ore 21,45

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Agosto

Ardore - fino all’11 agosto, Festeggiamenti in onore di Santa Maria del Pozzo; Mammola – Piazza Ferrari e Largo Magenta, dalle ore 19:00, Sagra dello Stocco. Concerto “Etnosound”; Monasterace - “Festa del Mare”; Pazzano – Piazza Vittorio Veneto, ore 19:30, Presentazione del libro “La Calabria non è la Calabria” di Giuseppe Fiorenza.

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SABATO 06 AGOSTO

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Agosto Ardore - Festeggiamenti in onore di Santa Maria del Pozzo. Concerto di Mimmo Cavallaro; Gioiosa Jonica – Palazzo Amaduri, ore 21:00, Presentazione Libro a cura di Eldo Naymo; Locri – Corte del Palazzo di Città, ore 21:00, “Barbiere di Siviglia”. Si replica il 9 agosto; Sant’Agata del Bianco - Festa dei Rioni.

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Agosto

Marina di G. Jonica – lungomare Cristoforo Colombo, fontana dei Delfini, I Edizione “Miss Unione dei Comuni 2016” Monasterace - fino all’11 agosto Festa della Madonna di Loreto; Piazza Porto Salvo, ore 18:00, convegno “Verso il Referendum Costituzionale”; Sant’Agata del Bianco - fino all’11 agosto, Festa di Sant’Agata; Sant’Ilario dello Ionio – Lungomare, Premio Sant’Ilario; Siderno – Lungomare lato Nord, dalle ore 18:00, “Giornata dei Giovani”; Siderno Superiore - Piazza Cavone, M60 in Concerto.

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Agosto

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Gioiosa Jonica – località Bernagallo, ore 18:00, Festa della Madonna del Divino Amore; Mammola – raduno Largo Magenta, ore 06:00, Pellegrinaggio al Santuario di S. Nicodemo; Festa del Fungo; Sant’Ilario dello Ionio – Piazza Garibaldi, ore 21:00, Concerto “Cover dei Pooh”; Siderno – fino al 13 agosto, C/da Donisi, Festa dell’Emigrante.

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Agosto

Ardore - piazza Dante, ore 21:00, Concerto di Fabrizio Moro; Caulonia - Largo San Nicolello, ore 21:00, convegno “I mulini ad acqua tra il Torbido e l’Allaro” Gioiosa Jonica – Palazzo Amaduri, ore 18:00, Mostra Lavori Bambini a cura dell’Associazione Zefiroart; Marina di G. Jonica – lungomare Cristoforo Colombo, ore 20:00, XV Edizione “Maratonina per Tutti”; Pazzano - Decennale Poeta “Giuseppe Coniglio”; Portigliola – Teatro Greco–Romano, ore 21:30, Concerto di Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello; Sant’Ilario dello Ionio – Palazzo Speziali-Carbone, Processo a Galileo Galilei; Siderno Superiore - fino al 12 agosto Festeggiamenti in onore di Maria SS. Dell’Arco; Stignano - fino al 13 agosto, “La Festa nei Vicoli dell’Antico Casale”

Agosto

Ardore – Castello Feudale, ore 21:30, Concerto di Musica Jazz di Emanuele Zappia and the Jazz Minstrels; Bivongi - Sagra del Vino; Brancaleone - fino al 15 agosto “Mostra Calabria Experience”; Escursione Torrente Siderone, Bova Marina - (RC) con Porpatima Trekking; Cittanova - fino al 20 Agosto, “Piaceri senza glutine”; Locri – Corte del Palazzo di Città, ore 21:00, “Orchestra Grecia - Musica Classica”; Marina di G. Jonica – lungomare Cristoforo Colombo, ore 20:00, “Bruschettando con Asta… Tosta”; Monasterace - Premio di Poesia; Portigliola – Teatro Greco–Romano, ore 21:30, Sansone di e con Paolo Cutuli; San Giovanni di Gerace - Sagra della soppressata; Siderno – Piazza Portosalvo, XIX Festa del Turista; Piazza Vittorio Veneto, Manifestazione “Il Volo”.

* Calendario degli eventi offerto in collaborazione con Corsecom, Jonica Holidays, Centro Servizi Turistici e Consorzio di Pro Loco della Riviera dei Gelsomini


RIVIERA

SOCIETÀ

GIUDIZIARIA

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COPERTINA

Da“contrasti” a fratelli” «Voglio precisare che i massoni che sono entrati a fare parte della 'ndrangheta prima della prima guerra di mafia venivano da noi chiamati o appellati "Contrasti Onesti" nel mentre dopo la prima guerra di mafia vinta dal clan D… - P… - M…, furono chiamati, "Fratelli In Omerta'', che sta a significare che sono collusi e omertosi nei confronti del clan o dei clan referenti». E’ un collaboratore di giustizia G.U.L. che racconta ai magistrati ne giugno del 1994 alcune vicende che sono state riprese e inserite nell’indagine “Mammasantissima” sui presunti legai tra cosche di ’ndrangheta e poteri occulti. Il collaboratore dichiarava di aver «vissuto le vicende di Reggio Calabria sin dagli anni 1960, avendo un osservatorio privilegiato derivante dalla mia appartenenza alla cosca ionica rappresentata da Don Antonio M…, ucciso negli anni 1974/75, e da A. N. di San Luca. In questo contesto si è sviluppata la mia attività 'ndranghetista, nelle cui gerarchie ho raggiunto il livello di saggio». Precisava che «sino alla prima guerra di mafia la massoneria e la 'ndrangheta erano vicine, ma la 'ndrangheta era subalterna alla massoneria, che fungeva da tramite con le istituzioni» ricavandone «un utile diretto percentualizzato, in riferimento agli affari che per conto nostro mediava. Invero vi era una presenza massonica massiccia nelle istituzioni tra i politici, imprenditori, magistrati, appartenenti alle forze dell'ordine e bancari, e pertanto vi era un nostro interesse diretto a mantenere un rapporto con la massoneria». E, pertanto, per non proseguire a «a delegare la gestione dei nostri interessi, con minori guadagni e con un necessario affidamento con personaggi molto spesso inaffidabili”, spiegava “capimmo benissimo che se fossimo entrati a far parte della famiglia massonica avremmo potuto interloquire direttamente ed essere rappresentati nelle istituzioni. Fu così che D.S.P., S.A., i fratelli N., A.M., N.I., ed altri entrarono a far parte della massoneria, e fu anche così che venne fuori l'idea di candidare alle comunali di Reggio Calabria l’avv. …., cugino dell'omonimo …, e P. A., cugino del più noto S. candidato alle Regionali. In questo contesto si fece pressione sul Senatore N.V. per candidare alla politiche V. L., vicino alla famiglia D…., e venne candidato l'Avv. P. R., con trascorsi in Alleanza Nazionale, nelle liste del Partito Socialdemocratico. Per quanto detto è evidente che le famiglie 'ndranghetiste avevano una rappresentanza diretta in seno alle istituzioni ed avvalendosi del ruolo massonico gestivano con forza la cosa pubblica. La magistratura per il tramite di alcuni suoi rappresentanti, assumeva un ruolo di garanzia nella gestione degli interessi prima descritti. Mi risulta personalmente che anche alcuni magistrati avevano aderito alla massoneria e per garantirli, la loro adesione era all'orecchio e i loro nominativi venivano tramandati oralmente da maestro in maestro e che altri magistrati erano rappresentati da fratelli regolarmente iscritti alle logge di Reggio Calabria di Gioiosa Jonica e Roccella Jonica. Per completezza del sistema era anche necessario avere la disponibilità di imprese che potessero per conto nostro eseguire lavori pubblici che riuscivamo ad accaparrarci, ed in questa ottica non solo furono costituite delle imprese nostre avvicinate altre imprese quali quella dei …, degli …, di …, dell'ing ... ed altri. Il notaio M. e l'ing. D'A… erano molto addentri a questo sistema di spartizione di potere ed entrambi organici al clan dominante dei D…. Un ulteriore dimostrazione del connubio tra massoneria e 'ndrangheta è il fatto che i consigliori del clan D… era Don Pasqualino M. massone di primissimo rilievo. Quest'ultimo avendo abbandonato la cosca D. ed essendosi avvicinato alla nostra cosca fu ucciso...».

I calabresi non credono in Dio L'ultimo Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno segnala una crescita del Pil dell'1%, una notizia che ha fatto gridare al miracolo. A un'attenta analisi, però, emerge come la Calabria sia ben lontana dall'uscire dal ghetto in cui da oltre un secolo è stata segregata e continui a non sperare nel domani.

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO Abituati come siamo ad arretrare, a vedere quell'asticella che indica lo stato di sviluppo del Mezzogiorno ritirarsi come le antenne delle lumache quando le sfiori, scoprire che il Pil è cresciuto dell'1% ci ha mandati in estasi. C'è persino chi, in quell'asticella avanzata di una briciola, ha visto una pertica a cui arrampicarsi per poi, una volta in cima, lasciarsi andare a un'esultanza ruffiana. Non sfugga a nessuno, mi raccomando, che la Calabria addirittura è riuscita a superare la media del Sud portandosi a un +1,1%. Parlano di boom. Un misero punto percentuale è stato utilizzato per farci sentire improvvisamente ricchi. Possibile che non ve ne siate accorti che il peggio è passato? Peccato, però, che a parte il leggero trend positivo che riguarda il Pil, grazie all' "eccezionale" performance dell'agricoltura e del turismo, per il resto c'è poco di cui gioire. L'industria resta ferma al palo, il lavoro nella manifattura è sceso dell'1,6% e il rischio di povertà al Sud è triplo rispetto al resto d'Italia. La Calabria, poi, in totale controtendenza rispetto al Mezzogiorno e al resto del Paese, continua a perdere posti di lavoro, ben 7.400 (-1,4%) nell'ultimo anno. Ma non diciamolo a nessuno, perchè in molti sono convinti e vogliono convincerci che la loro ricetta stia funzionando. Ci avvertono da quando hanno fatto l'Italia: "La prossima volta toccherà a voi. Per adesso siamo affaccendati in altre faccende", senza accorgersi che nel frattempo il divario tra Nord e Sud stava diventato un pozzo senza fondo e al secchiello non era legata nessuna corda. Ernesto Galli della Loggia in un suo editoriale pubblicato il

21 dicembre scorso sul Corriere della Sera parla di un gap economico tra la Lombardia e la Calabria, maggiore di quello che c'è tra la Germania e la Grecia. Ci hanno tenuti distanti perche sentivano il tanfo dello sporco, della corruzione. Come se Dio per creare l'uomo del nostro Sud avesse utilizzato dell'argilla a parte, miscelata al malcostume, all'immoralità, ai vizi. Ci hanno voluto fuori dai loro affari, li avremmo imbrattati con la nostra disonestà. Hanno finito per identificarci con la stessa corruzione, come se fosse una nostra invenzione. Ma il fenomeno corruttivo è ovunque ed è sempre esistito. La caratterizzazione dei personaggi della tragedia greca si reggeva su questo male, basti pensare a Euripide, Sofocle, Aristofane. Il tema della corruzione lo ritroviamo negli scritti di Cicerone, Virgilio, Ovidio fino a giungere a Dante e, quindi, a Machiavelli. Dante fu in un certo senso il padre della nostra Patria letteraria ma non seppe mai cosa sarebbe stata l'Italia, o gli italiani e men che meno i meridionali. Nemmeno all'epoca di Machiavelli esisteva l'Italia, ma la corruzione, quella sì. Ci hanno ghettizzato in nome di una corruzione di cui saremmo i disseminatori, convincendo i più a farsi inghiottire dal nulla, a rinunciare a creare. «Lei ha visto i nostri calanchi, quelle distese di terra gialla e arida, senza macchie di verde? - chiese lo storico Giustino Fortunato a Montanelli durante un incontro che rimarrà scolpito nella mente del giovane inviato. - Sa perché sono così? Perché i pastori ci portano a pascolare le loro capre che non danno tempo di crescere nemmeno a un filo d’erba. E sa perché i pastori gli lasciano distruggere erba e arbusti? Perché non credono in Dio. Chi non crede in Dio non crede nel domani. E chi non crede nel domani non pianta alberi. Ecco, ragazzo mio, la “questione” meridionale».

Strategia di sviluppo territoriale:Il GAL termina il suo percorso di partecipazione Il 7 dicembre 2015 presso il comune di Siderno si è costituito il Partenariato di progetto del Gruppo di Azione Locale per la Locride definendone l’Atto Costitutivo e nominando presidente il Sindaco di Siderno Pietro Fuda. Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari ha pubblicato il bando relativo all’attuazione della misura 19 del PSRE, annualità 2014-2019, è rivolta a sostenere lo sviluppo integrato delle zone rurali a livello sub-regionale ("locale"), con il contributo prioritario delle forze locali. Il bando definisce le modalità e le procedure per la partecipazione all’attuazione delle Misura 19 del PSR della regione Calabria. Il territorio della locride interessato dallo Sviluppo Locale Leader, come definito all’interno del PSR Calabria 2014-2020 comprende 36 comuni. L’assemblea di martedì 9 agosto, ultimo incontro di partecipazione del partenariato prima della presentazione del progetto a Settembre, che si svolgerà presso la Sala Del Consiglio Comunale del Comune di Siderno, alle ore 18:00, è finalizzata alla definizione delle Strategie di Sviluppo Locale per l’area omogenea della Locride che coinvolge tutti i comuni ricadenti nell’ambito, e individuare, insieme ai partner pubblici e privati ade-

renti al partenariato, le risorse umane, finanziarie ed economiche, atte a definire una massa critica sufficiente a sostenere una strategia di sviluppo duratura. Compito del Partenariato di progetto è infatti quello di programmare ed implementare una strategia di intervento “innovativa”, basata su un’analisi puntuale del territorio e su obiettivi limitati, chiari e misurabili e di interesse per l’intero territorio omogeneo. La funzione del GAL è quella di promuovere lo sviluppo rurale garantendo nel contempo a ciascun operatore dell'area pari opportunità nell'accesso ai finanziamenti, alle informazioni, alle opportunità di beneficiare di servizi di assistenza e di supporto. Definire la costituzione di un soggetto che abbia una forma giuridica che favorisca il principio della “porta aperta”, per cui ha assunto l’orientamento di costituire /modificare un GAL nella forma di Società Consortile Cooperativa a responsabilità limitata essendo questa formulazione giuridica quella consigliata dai regolamenti comunitari e quella che meglio si adatta a sostenere e promuovere la valorizzazione e il coinvolgimento degli attori del territorio.


“ Pietra di Fonte REDAZIONALE

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Luogo ideale per chi va in cerca di silenzi perfetti a soli 6 km dal mare

una spettacolare esperienza di benessere

Lì dove seducenti colline si spalancano sulle acque cristalline del Mar Jonio, lì dove massi giganteschi catapultano d’un tratto in un mondo surreale, lontano anni luce, sorge l’azienda agrituristica Pietra di Fonte. Un posto che è un incantesimo, un paradiso di colori e profumi che scandiscono il ritmo delle stagioni e in cui non si avverte altro che il magico silenzio della natura. Pietra di fonte non è un agriturismo, è un’esperienza di benessere. Mente e corpo trovano il loro equilibrio e sono pronti a godersi il loro momento di vero e assoluto relax. Immersi in 15 ettari di verde potrete trascorrere il vostro tempo passeggiando, leggendo un libro, gustando le prelibatezze di una cucina raffinata o semplicemente… respirando a pieni polmoni.

Qui l’ospitalità è di casa Carlo Chianese, di Locri, dopo una lunga esperienza nel campo della consulenza, e Francesco Rigitano, di Gioiosa Jonica, impegnato nel sociali, hanno riportato questa meravigliosa tenuta agli antichi splendori, curandola nei minimi dettagli. La loro mission è mettere gli ospiti in primo piano, coccolarli e farli sentire a loro agio. La gentilezza e la professionalità di Carlo e Francesco vi prenderanno per mano e vi condurranno lungo tutto il soggiorno, che non sarà solo una vacanza ma anche un’occasione per guardarvi dentro e rimanere estasiati da una tranquillità incontaminata e dall’inesauribile potere energetico che la natura irradia. Il tutto come se foste a casa vostra.

Una cucina che coniuga prodotti a km 0 con le più raffinate tecniche moderne Lì dove un tempo sorgeva “a mandra”, locale adibito in passato a ricovero per animali, oggi c’è un esclusivo ristorante che vi accoglie in un ambiente caldo, riservato e piacevolmente rilassante. Qui sarete deliziati da una cucina che inneggia alla cultura e alla tradizione calabrese ma che guarda anche al resto d’Italia e al mondo. I piatti egregiamente realizzati dallo chef Antonio Lostumbo sono il risultato di tecniche di preparazione e cottura maturate nelle più grandi cucine internazionali. Un personale di sala selezionato vi proporrà i piatti del giorno, contenuti in un menu vario in continua evoluzione che prevede anche deliziose proposte vegetariane e vegane. La cucina del ristorante Pietra di Fonte utilizza esclusivamente i prodotti biologici delle aziende agricole locali, dalle verdure alle carni, e il pesce freschissimo del nostro Jonio, per dare vita a specialità che strizzano l’occhio alle stagioni. I raffinati aromi e sapori dei piatti, cucinati con talento e professionalità dallo chef Antonio sono arricchiti dal tocco irresistibile dell’olio extravergine di oliva prodotto all’interno dell’agriturismo.

Camere da mille e una notte L’atmosfera è fatata: 7 camere una diversa dall’altra e una suite, tutte arredate nel tipico stile rustico della tradizione rurale, climatizzate e dotate di bagno proprio. La suite si erge imponente su due enormi sassi che sembrano sollevarla in spalla come una matrona. Appena dentro hai la sensazione di essere piombato all’improvviso nel mondo delle fiabe, in un passato che senti immediatamente tuo. Tutti i particolari di questa incan-

tevole suite parlano d’amore: niente sarà più romantico che concedersi una cenetta a lume di candela, in veranda d’estate o davanti al camino quando fa freddo.

Matrimoni da favola e serate indimenticabili a bordo piscina Pietra di Fonte è la location ideale per feste e ricevimenti esclusivi. Grazie a un panorama mozzafiato, è lo scenario perfetto per celebrare un matrimonio da favola e rendere davvero indimenticabile il giorno più importante della vostra vita. Sfarzose, eleganti, romantiche, frizzanti: in qualunque modo sognate di celebrare le vostre nozze, lo staff di Pietra di Fonte sarà ben lieto di accontentarvi e soddisferà al meglio ogni vostra richiesta. Visitando questa straordinaria tenuta, vi verrà voglia di trasformare in una memorabile festa ogni tappa importante della vostra vita: battesimi, compleanni, feste di laurea, ma anche splendide serate con gli amici. A bordo di una magnifica piscina con solarium, potrete gustare il vostro cocktail preferito e ottimi aperitivi, ascoltando musica o semplicemente i suoni della natura.

Il sussurro dei tempi che furono Il vostro soggiorno presso Pietra di Fonte non solo vi consentirà di mettervi in ascolto della natura, ma avrete anche modo di sintonizzarvi sulle frequenze del passato. All’interno dell’agriturismo rimarrete incantati dai maestosi massi erratici risalenti al periodo neolitico; uno tra tutti vi lascerà senza fiato, quello che ha dato il nome al locale: giunonico, solenne, spettacolare, ai suoi piedi potrete godervi una cenetta insolita che avrà come testimone d’onore l’esuberante fascino della storia. Passeggiando per la tenuta sarà possibile ammirare anche un antico palmento: scavato nella roccia, questa straordinaria opera d’arte e d’ingegno veniva un tempo utilizzato per la pigiatura delle uve, seguendo un’antica tradizione greco-ortodossa.

Da agriturismo ad azienda agricola Presto Carlo e Francesco affiancheranno all’uliveto, da cui oggi ricavano un ottimo olio extravergine, nuovi alberi da frutto e un orto stagionale, coltivati con il metodo dell’agricoltura biologica, favorendo la rotazione naturale delle colture, che saranno irrigate con l’acqua della propria sorgente. I prodotti ricavati saranno utilizzati all’interno del ristorante garantendo così la genuinità assoluta dei piatti. L’ampio terreno a disposizione permetterà anche la creazione di una fattoria: bovini, ovini, suini verranno alimentati esclusivamente con prodotti provenienti dall’azienda; inoltre, saranno creati dei percorsi didattici per avvicinare bambini e ragazzi alla natura e al gusto di vivere e mangiare sano. All’interno dell’azienda agricola ci sarà spazio anche per il divertimento: verrà realizzato un maneggio con la possibilità di frequentare una scuola di equitazione, assistiti da istruttori qualificati. Insomma l’imperativo assoluto di Pietra di Fonte è uno e uno soltanto: non deludervi! Maria Giovanna Cogliandro


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ATTUALITÀ

Ernesto Magorno come Bobo Vieri, l'ascesa inarrestabile della banalità MARIA GIOVANNA COGLIANDRO

n giorno ad Arnaldo Forlani fu detto: "Lei parla molto senza dire niente". E lui, con tutta la pacatezza che lo contraddistingueva: "Potrei andare avanti per ore!". A quanto pare questo forlanismo negli ultimi tempi è tornato smaccatamente in voga. L'inconcludenza assunta a legge, in verità, è stata sempre un segno di riconoscimento del politico ma bisogna possedere una notevole padronanza dell'ars oratoria per andare così sterilmente per le lunghe come è riuscito a fare il segretario Ernesto Magorno la scorsa settimana a Camigliatello Silano, in occasione dell'assemblea regionale del Pd. Una vischiosa, infinita e quanto mai inutile manipolazione di echi. Ma alla fine del suo intervento ha fatto incetta dei soliti clap clap meccanici e narcotizzati. Tante nodose manine accorse lì per accertarsi un posto in platea e poter iniziare a battere, così senza un motivo preciso. Seguaci di un entusiamo isterico e senza gloria. Discepoli di una politica passata dal voler essere "popolare" al voler "spopolare". Una politica che parla, interminabilmente parla, dei molti argomenti del nulla. "Non ho niente da dire ma lo so dire benissimo". Questo sembra essere oggi il motto di una politica che ha bisogno più della nostra scemenza che della nostra esperienza. Non so bene se questa politica insipida sia figlia di un'epoca che si regge sul fascino del banale o se piuttosto sia lei a dare il cattivo esempio facendo sì che questa banalità "spet-

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tacolare", che scatena rispetto e prestigio, finisca con l'inciampare in tutto e in tutti. Questa settimana, ad esempio, ho visto assurgere al rango di "fenomeno della rete" - questi fenomeni così fugaci e inspiegabili - una serie di sfide ironiche a botte di Dom Perignon tra Bobo Vieri, Gianluca Vacchi, imprenditore dalla vita dorata, e Gianluca Vialli, ex calciatore e commentatore televisivo. Sfide che contano milioni di followers sui social, basate essenzialmente sul nulla. È il cosiddetto bomberismo che qualcuno definisce addirittura una dottrina, diffusosi rapidamente grazie all'ignoranza che ormai corre a briglie sciolte, galoppando inarrestabile tra i diversi ceti sociali. Il bomberismo, a quanto pare, ha finito per contaggiare qualsiasi sfera dell'azione umana, politica compresa, sebbene, come dicevo prima, non è chiaro da chi sia partita inizialmente questa corsa alla banalità. Se, cioè, siano stati i ceti alti ad essere investiti da un fulminante abbassamento di livello che si è poi ripercosso a catena nei ceti successivi o se la banalità sia davvero così affascinante da riuscire, pur partendo dal basso, a ipnotizzare chiunque, senza remissione alcuna. Comunque sia, questa contentezza vegetativa, da ebete, che costringe milioni di utenti della rete a seguire le stupide vicende dei propri beniamini è sorella di chi è affetto da una logorrea al cloroformio e gioisce nell'intascare tanti intorpiditi clap. Se sorella minore o maggiore non so dirlo con certezza. Anche se qualcosa mi suggerisce che si tratti di parto gemellare.

Il bomberismo, che qualcuno definisce addirittura una dottrina, si è diffuso rapidamente grazie all’ignoranza che ormai corre a briglie sciolte, galoppando inarrestabile tra i diversi ceti sociali e finendo per contaggiare qualsiasi sfera dell’azione umana, politica compresa.

Da Marcinelle a Camigliatello Silano! Gli applausi finali al segretario regionale del Partito Democratico Ernesto Magorno certificano che in quella assemblea del Pd, tra la frescura della Sila, mancavano la Calabria e i calabresi.

ILARIO AMMENDOLIA Nel mese di giugno del 1946 il governo italiano firmava con il Belgio l’accordo di scambio tra uomini e carbone. Per ogni italiano che scendeva in miniera, l’Italia riceveva 200 chili di carbone al giorno. Da paesi del Sud partirono in migliaia e molti fecero ritorno con i bronchi distrutti dalla silicosi. L’8 agosto di sessanta anni fa la tragedia di Marcinelle! La miniera si trasforma in un inferno e 262 uomini bruciano come torce umane. Oltre la metà erano meridionali. Molti i calabresi. Ho un nitido ricordo delle famiglie del mio paese che aspettavano con trepidante attesa notizia dei loro cari residenti in Belgio. Le lacrime silenziose di quanti con compostezza si recavano quotidianamente in caserma nella speranza di avere qualche notizia dei loro familiari. Era la Calabria del 1956! Il carbone è servito per alimentare le industrie del “triangolo” industriale. Le rimesse degli emigranti furono utilizzate dalle banche per finanziare il “miracolo economico” italiano. Tuttavia rispetto ad allora, tenendo conto che sono passati 60 anni, la situazione nel Sud è decisamente peggiorata. La forbice tra Sud e Nord si è andata allargando sempre più. Oggi la distanza tra Lombardia e Calabria

è maggiore rispetto a quella tra Germania e Grecia. La distanza tra Brianza e Locride è stellare! Sicuramente nel 1956 la situazione era seria ma decisamente diversa. C’era ancora chi si illudeva che facendo partire la locomotiva del Nord, il Sud sarebbe stato trainato automaticamente verso lo sviluppo. C’era comunque un disegno nazionale che oggi manca. Soprattutto c’era una parte di classe dirigente legata ai destini del Sud. Infatti, quando ancora si scavava nella miniera di Marcinelle per raggiungere il pozzo 835 alla ricerca di impossibili sopravvissuti, in Italia si mobilitava il movimento meridionalista che non era confinato nelle regioni meridionali e non era composto solo da meridionali. Ovunque lavoratori del Nord e del Sud scendevano in lotta in un moto di spontanea solidarietà alle famiglie delle vittime. Il governo italiano fu costretto a denunciare l’infame accordo “uomo-carbone”. Sulla stampa, in Parlamento e nel Paese, la strage di Marcinelle venne interpretata come l’ennesimo tributo di sangue imposto ai meridionali per consentire alla industria padana di potersi sviluppare. Negli stessi giorni si rivendicò con forza la centralità dell’uomo rispetto alle leggi del mercato. Fu riproposta la necessità di un “piano nazionale”, capace di incentivare insediamenti industriali dove si trovavano i lavoratori piuttosto che sradicare la gente del Sud e farla dormire nelle soffitte di Torino

e di Milano e, ancor peggio, nelle baracche belghe costruite per i prigionieri di guerra. Oggi quella stessa industria padana cresciuta sul sangue dei lavoratori meridionali (e settentrionali) trasferisce i propri impianti all’estero inseguendo la sola legge del massimo profitto. Altro che ‘ndrangheta! Oggi dinanzi allo sfascio manca il soggetto storico capace di lottare per il riscatto delle regioni meridionali. Manca una scuola di pensiero e una conseguente prassi meridionalista capace di imporsi nel dibattito politico e culturale della Nazione. Non ci sono più i padroni delle ferriere ma le classi più povere, oggi più di ieri, sono chiamati a pagare sprechi, speculazioni e profitti delle nuove e voraci classi dominanti. Se solo ti azzardi a denunciare questa situazione, ti piombano addosso con l’accusa di essere antistorico, provinciale, eretico rispetto al pensiero unico, piagnone, comunque roba da rottamare. Oggi la presenza dei parlamentari meridionali nominati all’interno del Parlamento nazionale è assolutamente irrilevante. Turbe di cortigiani inseguono il presidente del consiglio (come ieri inseguivano Berlusconi o Monti) che firma “patti per il Sud” come fossero autografi di un libro. Come tali patti siano in condizioni di invertire la tendenza al progressivo sottosviluppo resta un mistero. Mille volte meglio, la vecchia Cassa per il

Mezzogiorno! La Calabria è una navicella che naviga senza rotta e senza scialuppe in un Mediterraneo in tempesta. Chi volesse cercare una prova, dovrebbe leggere la relazione di Magorno alla “due giorni” (di ozio) del PD di Camigliatello Silano. Se volesse scherzare, direi che purtroppo in Sila non ci sono più i lupi e i briganti! Personalmente, non so proprio come un uomo adulto possa parlare per un’ora per non dire assolutamente nulla. Gli applausi finali certificano che in quella assemblea del Pd, tra la frescura della Sila, mancavano la Calabria e i calabresi. A cosa avete applaudito? Guardatevi intorno, osservate i nostri ragazzi che partono senza speranza; la maggioranza delle famiglie che vivono ben sotto la soglia di povertà; gli ospedali calabresi da cui la gente fugge come se ci fosse la peste nera; le carceri in cui tanti nostri giovani si perdono senza speranza, le scuole che sfornano i futuri disoccupati. I partiti ridotti a comitati elettorali! A cosa avete applaudito? Ai vostri privilegi pagati dalla subalternità e dell’emarginazione del nostro popolo! Alla vostra illusione di essere nella stanza dei bottoni senza la consapevolezza di non contare assolutamente nulla. Almeno si dimostri compostezza! A parte la bella estate e la personale ricerca alla felicità, in Calabria, non c’è proprio nulla di cui essere contenti! Nel PD, come negli altri partiti calabresi, assolutamente nulla da applaudire!



ATTUALITÀ

Sabato scorso, all’inaugurazione della mostra del Cavaliere di Marafioti presso il Museo Archeologico di Locri, Antonio Viscomi, docente presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro e Vice Presidente della Regione, è stato protagonista di un accorato discorso in cui ha spiegato senza mezzi termini ai presenti quali siano i passi da compiere per una Calabria migliore. Riportiamo integralmente il suo intervento, che merita di avere ampia diffusione.

Futuro

Viscomi: “Rete e Comunità siano le parole d’ordine della Calabria di domani” Solo una comunità che ha fiducia nelle istituzioni e senso di sicurezza può contrastare l’illegalità. Se la cultura deve diventare legalità e viceversa ci deve essere un termine medio che sia in grado di realizzare questa sublimazione, e questo termine medio può essere solo la comunità.

JACOPO GIUCA

Augusto Placanica, storico catanzarese, scriveva che natura e cultura hanno diviso i calabresi tra di loro e con il resto del mondo. «In questo anno di esperienza istituzionale, in effetti, il problema più grosso che ho dovuto affrontare è stato proprio far sedere le persone attorno a un tavolo per discutere del raggiungimento di un obiettivo comune. Se vogliamo davvero cambiare questa regione dobbiamo cambiare ciò che diceva Augusto Placanica e cominciare a costruire insieme il futuro della Calabria. «Se non fosse stato per Carmelo Malacrino, Rossella Agostino, Anna Lia Paravati e Angela Tecce, che con la loro testardaggine hanno trovato il modo di portare il Cavaliere di Marafioti a Locri, stasera non saremmo qui. Ed è questo il problema di questa Regione: la rarità dei casi in cui si riesce tutti insieme a ragionare per il conseguimento di un unico obiettivo. E sapete perché non siamo in grado di farlo? Perché siamo bacati dentro. L’unico scopo che perseguiamo, come dicevano Saverio Strati o Nicola Giunti, è far morire le pecore del vicino. Non facciamo altro che lamentarci delle cose che non vanno che,

certo, sono tantissime, ma non vengono mai indagate fino in fondo, finendo per esporre solo teorie. E quelle permettetemi di farle all’Università, non in un ambito in cui serve maggiore responsabilità. «È necessario un radicale cambio di passo o non andremo da nessuna parte. Dobbiamo scuoterci e convivere la gente a non lasciare la nostra Regione alla retorica e alla narrazione che ci dipinge come incapaci di fare le cose, perché facciamo del male solo a noi stessi. Dobbiamo cambiare le cose e per farlo dobbiamo metterci in rete seguendo l’esempio del Museo di Locri e di Carmelo Malacrino, che ha dimostrato di non considerare il Cavaliere di proprietà del Museo, di essere consapevole che quella è una questione burocratica, che l’opera deve stare lì nel rispetto di un sistema di regole che la salvaguardi ma, tenuto conto di ciò, che il Museo è un luogo di coordinamento, attorno al quale determinati elementi possono e devono ruotare. Dobbiamo ideare delle strategie, anche nell’ambito della Città Metropolitana, perché se 97 comuni non agiranno come un collettivo con un unico scopo anche questa esperienza sarà un fallimento. «Quello a cui invece assistiamo oggi è un esempio di buona pratica, così come una buona pratica è stato il lavoro sui PISL condotto dall’amministrazione di Locri e buone

pratiche sono richieste da chi concede i fondi comunitari per accedere alle risorse sui parchi archeologici e sui musei. Ma, badate bene, non è la Regione che deve costruire i progetti richiesti, sono i territori che devono farlo. «Il nostro unico obiettivo è diventato far morire le pecore del vicino, dicevo. Ebbene, se non ci riscopriamo come comunità, smettendo di muoverci l’uno contro l’altro, difficilmente cambieremo questa Regione. «Abbiamo la storia e la bellezza dalla nostra parte. Possibile che non riusciamo a trasformare in economia, ricchezza e occupazione questi elementi? È per colpa della politica? Io non credo. La politica, infatti, dà risposte sbagliate perché le domande che le vengono poste sono sbagliate. Dunque, se vogliamo davvero cambiare le cose, facciamolo come comunità. «Mi sono lanciato volentieri in questo progetto perché ho compreso che questa era una grande occasione per fare comunità. L’esposizione in sé dell’opera d’arte può interessare fino a un certo punto, ma questa serata mi fa gioire e arrabbiare allo stesso tempo perché mi fa rendere conto di cosa perdiamo ogni giorno, di quante opportunità di riscoprire la nostra storia, la nostra identità e il nostro essere comunità sprechiamo. Quando vediamo qualcosa che non va non giriamoci dall’al-

tra parte, perché quello che ignoriamo riguarda anche noi e ogni nostra azione produce un effetto sulla comunità. «Vorrei, in conclusione, che questo mio breve intervento facesse riflettere su due parole: •Rete: quella vera, che ci permette di perseguire un’obiettivo comune anche se gli interessi del singolo sono differenti; •Comunità: il derivato di una rete forte che produce un gruppo compatto di persone solidali. Se non riscopriamo in fretta il nostro essere comunità non ci sarà azione antimafia che possa reggere. «Solo una comunità che ha fiducia nelle istituzioni e senso di sicurezza può contrastare l’illegalità. Se la cultura deve diventare legalità e la legalità cultura ci deve essere un termine medio che sia in grado di realizzare questa sublimazione, e questo termine medio può essere solo la comunità, perché solo lei può essere un argine al malaffare. Una comunità senza cultura e senza consapevolezza della propria storia sarà sempre schiacciata da mafiosi e delinquenti di ogni risma. Per queste ragioni credo che dovremmo essere tutti in grado di rispondere in modo “incazzato” a ciò che succede nella vita politica e burocratica di questa Regione e fare di tutto affinché le cose cambino. «E in fretta, anche.»

Ricerca in Calabria? Non è un miraggio Il 2 maggio scorso il ministro Stefania Giannini aveva presentato l'annuale PNR - Programma Nazionale per la Ricerca -, una misura promossa dal Ministero per l'Università, l'istruzione e la Ricerca. Tale programma prevede una serie di finanziamenti destinati a rendere più competitivo l'ambiente didattico della ricerca italiano, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Si cerca, infatti, da un lato di attrarre in Italia ricercatori di eccellenza, mediante misure da 30 milioni di euro - provando a fare quello che ormai

tutti gli altri Paesi fanno da tempo immemore, ossia importare i talenti più floridi nei vari campi nel proprio territorio - dall'altro di supportare gli studiosi nostrani che vogliano partecipare ai bandi europei. Tale programma, inoltre, prevede la concretizzazione di quattro cluster - ossia di un’agglomerazione di imprese interconnesse che operano in uno stesso campo, cooperando per rendere il medesimo più sviluppato e maggiormente competitivo riguardanti Made in Italy, Beni Culturali, Energia e Blue Growth. I

primi bandi, come annunciato dalla presentazione, per 53 milioni di euro iniziali, sono stati stanziati giorno 2 Agosto e, 20 di questi sono destinati alle Regioni del Sud in via di sviluppo fra le quali figura anche la Calabria, la quale, finalmente non si vede provvista solo di persone competenti ma anche dei mezzi necessari a garantire la possibilità di fare della buona ricerca. Questi milioni messi a disposizione del ministero finanzieranno innanzitutto 230 dottorati innovativi e, in secondo luogo daranno agli enti pubblici la pos-

sibilità di selezionare i ricercatori dotati dei migliori requisiti per potersi candidare ai bandi di ricerca Erc (ossia il Consiglio Europeo della Ricerca) "starting grant", in modo tale da presentare progetti innovativi per accedere anche ai fondi europei. Anche coloro che abbiano partecipato già ai bandi Erc ma che non siano stati finanziati per esaurimento budget avranno un ulteriore appoggio per rafforzare la loro proposta ai fini di una ricandidatura (e questo con una predilezione per gli studenti delle Università

del Mezzogiorno). L'obiettivo di rivitalizzare l'operato dei ricercatori in Calabria e nelle altre Regioni del Sud non è utopistico. I bandi estivi preannunciati stanno arrivando e, almeno per ora, sembra andare tutto secondo quanto preannunciato dal ministro Giannini. Per la sua effettiva concretizzazione si aspettano i risultati che i giovani calabresi avranno la possibilità di ottenere ora che sono dotati degli stimoli, anche patrimoniali, giusti. Lidia Caterina Brancia


REDAZIONALE

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Sarabanda, l'eleganza comoda che cura i dettagli M i avevano chiesto di sfilare, di diventare modella per una sera con abiti meravigliosi, acconciature splendide e trucco da sfilata, nell’evento organizzato in collaborazione con Lukà Look acconciature, all'interno del programma Eccellenze: sfila la Calabria del gusto. L'appuntamento era per domenica 31 luglio sul Lungomare di Marina di Gioiosa Ionica. All'inizio avevo accettato, perchè è difficile trovare una ragazza che non ami mettersi in mostra e farsi guardare. Ma la mattina della sfilata, dopo giorni di preparazione con i miei fantastici bambini all'interno del nostro Store BIMBUMBAM Siderno, non me la sono sentita. Forse si trattava di complessi da commerciante che ha come unico obiettivo i suoi dolcissimi bambini. Comunque arriva il momento di salire sul palco... beh morale? Ho fatto la passerella più bella della mia vita con i miei fantastici modelli, portando in

scena abiti firmati Sarabanda collezione P/E 2016 e in anteprima la collezione A/I 2016/2017, sfilando dal casual all'elegante sportivo e comodo. Questo è lo stile Sarabanda che sposa le tendenze della moda con il mondo allegro e sponataneo dei bambini. Sarabanda è la linea completa di abbigliamento per bambini da 0 a 16 anni, sinonimo di qualità ed eleganza con una scelta accurata di materiali e tessuti, continua ricerca stilistica e cura dei dettagli, total look confortevole e di tendenza. Troverete tutta la linea completa di Sarabanda nel nostro store di Siderno, nella centralissima Via Tasso, vicino al Palazzo Comunale. Un grazie di cuore a tutti i miei clienti che mi hanno accompagnato con grandissima pazienza e grande collaborazione, in questa avventura. Ma un grazie importante va ai miei dolcissimi ragazzi Cristian, Vittoria, Martina, Martina, Francesco, Carlo, Karol, Melissa, Nicola, Alessandra, Vincenzo, Noemi, Giulia, Mattia, Mariagrazia, Nicolò. Sabrina Femia

L'INTERA LINEA PRESTA

LA MASSIMAATTENZIONE ALLA SCELTA DEI MATERIALI E DEI TESSUTI E MIRAALLA CONTINUA RICERCA STILISTICA

Siderno (RC) Via Torquato Tasso, vicino il Palazzo Municipale adiacente la Villa Comunale

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IN BREVE

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Polsi: in attesa della grande festa

Locri: riprendono i lavori per il tribunale Lunedì 1 agosto verrà ricordata come una data storica per Locri. Esprimendo questo concetto, com’è ormai consuetudine, il primo cittadino Giovanni Calabrese ha annunciato dal proprio profilo Facebook il riavvio dei lavori del nuovo tribunale di Locri, abbandonati tempo fa per intoppi burocratici di non semplice soluzione. Ringraziando chi ha reso possibile riprendere questo progetto da 12 milioni di euro, il sindaco di Locri ha anche mostrato il suo sopralluogo, salutato con gioia dal mondo dell’avvocatura.

Uno scoglio chiamato turismo n Calabria da più di un decennio non si parla di turismo. Solo qualche settimana fa abbiamo sentito alla TV che il presidente Oliverio ha presentato l’idea di un progetto di turismo ambientale, data la ricchezza dei Parchi che fanno conoscere la bellezza delle nostre montagne. Ma si tratta solo di un nicchia. Il turismo, non è da oggi che si sa, nella Calabria ha la possibilità di un’ampia diversificazione (mare, montagne, terme, sport, luoghi religiosi, aree interne) ma il turismo che in modo significativo produce economia e soprattutto il turismo di mare. E qui che in modo prevalente bisogna intervenire per difendere e valorizzare questa nostra grande risorsa. Per intervenire in modo efficace, senza sprecare energie, bisognerebbe avere l’abitudine di ascoltare soprattutto gli operatori del settore, oltre i responsabili delle istituzioni e delle associazioni. Salta subito agli occhi il sistema dei depuratori, non sempre funzionanti. Ma al di là di alcuni interventi strutturali, indispensabili per la salvaguardia dell’ambiente, c’è da capire in che modo superare le difficoltà di una rete stradale inadeguata. In attesa che le promesse del presidente Renzi si realizzino, la Regione dovrebbe darsi da fare per cogliere una congiuntura favorevole che deriva, malgrado tutto, dal fatto che i flussi turistici verso la Tunisia e il Marocco ed altri paesi del mediterraneo sono crollati, a causa dei rischi del terrorismo. Ci chiediamo che fine ha fatto l’ufficio turisti di Milano, che nel passato ha svolto un lavoro prezioso nell’orientare le scelte delle agenzie che organizzano il turismo. Ci sono stati politici in Calabria che, nella furia del riformare, sono stati capaci di distruggere anche tutto ciò che funzionava. Ma non è molto tardi se si vuole, con la necessaria umiltà, riprendere un cammino interrotto. Rifinanziare e potenziare la legge sui voli Charter significherebbe riconquistare quante di turismo esterno, che anche le associazioni dei nostri connazionali all’estero sarebbero felici di sostenere. Inoltre organizzare treni speciali a bassissimo costo, nel quadro di un’organizzazione che raccolga la domanda turistica, soprattutto in tempo di crisi, sarebbe un ottimo incentivo per fare arrivare turisti, certamente molto più efficace di tante costose forme di pubblicità, che nel decennio passato hanno sperperato miliardi. Occorre, una volta fatti arrivare i turisti, pensare ad una politica di buona accoglienza e a un sistema di controllo sulla qualità dei servizi e dei prezzi, che devono confrontarsi con quelli più economici della Riviera adriatica e delle spiagge pugliesi. Guido Laganà

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Siderno Superiore: i primi atti del comitato Pro Piazza Cavone In questi giorni è stato costituito a Siderno Superiore il comitato Pro Piazza Cavone. È un comitato apartitico, senza fini di lucro, che collabora con enti pubblici e privati e con le altre associazioni di volontariato, un momento di aggregazione dei cittadini che, attraverso la partecipazione attiva, intendono contribuire alla vita e allo sviluppo della collettività. Sono stati eletti Aldo Caccamo presidente, nonchè promotore dei lavori della piazza, Vittoria Luciano vicepresidente, Savino Parisi segretario, Carmine Scannella tesoriere. Il comitato ha organizzato il 31 luglio 2016 la pulizia delle strade limitrofe alla piazza Cavone, E il

10 agosto 2016, dalle ore 21:30, nella medesima piazza, un evento intitolato “La zeppolata”, con l'esibizione del gruppo musicale M60. La cittadinanza tutta invitata a partecipare.

L’ANGOLO DI PARRELLO

Recanati e Leopardi

Polsi è un miracolo da vivere di presenza, in tutta la sua sacralità e pietà popolare. È il luogo dove sono deposti tutti i doni della vita per l'azione sacrificale, con le ginocchia piegate in adorante devozione, raggiungendo il massimo dell'azione sacrale di riparazione o di ringraziamento davanti a Colei che tutto può presso suo Figlio. Anche l'immagine dell'uomo forte e virulento, sanguinario e senza Dio, concentrato sul proprio io, si scioglie come cera davanti al maestoso Simulacro che sembra di “carne" come scrisse Corrado Alvaro. La preghiera prende il sopravvento e aiuta l'uomo a essere tutto, proprio mentre si sente niente. Don Pino Strangio

Artisti in mostra a "La Gru" di Siderno Si è conclusa domenica 31 luglio la due giorni di esposizione di oltre 20 opere d' arte di "Artisti in Mostra", iniziativa unica nel suo genere, che ha riscosso un notevole successo al Centro Commerciale "La Gru" di Siderno. L' iniziativa nata dall'Associazione Italia Night & Day, ha coinvolto artisti della Locride per lanciare un evento che ha valorizzato la loro passione per l’arte contemporanea e la capacità di concretizzarla in idee e proposte. Si sono potute ammirare le sculture realizzate dall'artista di fama internazionale Mariella Costa, i quadri del pittore Pino Giordano, le foto di Nicole Solitano, i quadri del gio-

Pochi anni fa, mi recai con la mia famiglia nei luoghi nativi del grande poeta Giacomo Leopardi. Vedemmo la “Piazzuola” del “Sabato del Villaggio”, l’ “Ermo colle “ de “L’Infinito”, la Torre Antica con l’orologio del “Passero Solitario”. Visitammo anche la biblioteca del poeta: conteneva tantissimi manoscritti davvero interessanti. Ad un tratto si verificò un episodio che mi colpì molto: un giovane studente universitario, preso da tutti quei libri, se ne mise uno in tasca per portarselo via. Il custode della biblio-

vane artista Bruno Camera, le foto di Melania Clemente, i quadri di Serena Ficara e i disegni realizzati dai ragazzi della prof.ssa Rita Daniele del Liceo Artistico "Pitagora" di Siderno. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, superiori anche alle nostre aspettative - dichiara Domenico Sollazzo, presidente dell' Associazione Italia Night & Day - Il notevole interesse suscitato ci spinge a continuare a muoverci in questa direzione. I lavori presentati in Artisti in Mostra potranno infatti essere ammirati durante la mostra itinerante che farà tappa a Marina di Gioiosa Ionica giorno 6 agosto".

teca se ne accorse e lo fermò, invitando il giovane a riporlo al suo posto: lui lo fece subito. Intervenni e chiesi al ragazzo il perchè di ciò che aveva fatto e mi rispose: “ da sempre sono innamorato delle opere di questo grande poeta”. Gli spiegai che non fu un bel gesto quello che aveva compiuto, anzi, e lo invitai a non ripeterlo mai più; pensai però che, diversamente da come indicano tanti luoghi comuni, esistono ancora tanti giovani affascinati dalla cultura. Franco Parrello





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Il grido di dolore di 10.000 cittadini indignati dallo stato in cui versa l’ospedale di Locri non è stato ascoltato dalla politica degli accordi trasversali e degli interessi personali. Il recente blocco di ortopedia obbliga il sindaco di Locri a rivolgersi ai suoi onesti e liberi concittadini con sdegno e rabbia.

Calabrese:Cistannosmantellandoidiritti! Sabato 15 ottobre 2016,a distanza di un anno esatto dalla più importante e imponente manifestazione della storia della Locride, ritorneremo tutti insieme, con più forza e maggiore determinazione, a manifestare il nostro dissenso nei confronti di chi vuole impedire lo sviluppo del nostro territorio.

Cari Cittadini, esprimo forte preoccupazione, sconcerto e rabbia per l’ormai irreversibile situazione in cui è stato ridotto l’Ospedale della Locride. Abbiamo assistito e denunciato, senza mezzi termini e in più occasioni, l’incredibile “corto circuito” istituzionale tra la Regione Calabria e il Governo Nazionale in materia “sanità”. Nello scorso mese di ottobre, in otre 10mila, senza indossare casacche di partito, ci siamo radunati per manifestare il nostro dissenso con l’obiettivo di lanciare un forte grido d’allarme per quanto si stava verificando nei confronti della sanità locridea. Tutto ciò nell’indifferenza della politica regionale e nazionale, presente nella Locride solo in periodi elettorali. Abbiamo denunciato pubblicamente l’esistenza di un “accordo” politico trasversale per smantellare l’Ospedale della Locride. Si sono rincorse le smentite e le accuse di “becero populismo” nei confronti del sottoscritto e, nel contempo, si sono “armati” e scagliati contro i servili sindaci del PD, le segreterie provinciali e regionali, i sindacati di regime e le forze massoniche. Oggi siamo obbligati a dire che, purtroppo, avevamo ragione noi: hanno ridotto l’Ospedale ad un “modesto poliambulatorio di periferia”! Con il trascorrere del tempo abbiamo assistito, increduli e disperati, al ridimensionamento e alla chiusura di molti reparti: Ortopedia, Neonatologia, Radiologia, Otorino, Gastroenterologia, Oculistica, Geriatria, Angiologia, Nefrologia e Dialisi, Dermatologia e Allergologia. Il Pronto Soccorso è allo sbando più totale, altri reparti in sofferenza per carenza di organico e attrezzature, mentre sono stati “tutelati e salvaguardati” i reparti di esclusivo interesse politico ed elettorale. Tutto ciò conferma, purtroppo, quanto denunciato negli ultimi due anni. È chiaro a tutti che si sta con-

Sei la stella che brilla in cielo solo per noi

Da 15 anni la notte di San Lorenzo ha una stella in più che brilla nel cielo solo per noi. Sei stato un maestro che ci lascia a bocca aperta con i racconti di quanto hai vissuto in mare, prima come soldato di marina e poi come cameriere della navi da crociera. Sei stato una guida e fonte di saggezza per i consigli di cui abbiamo fatto tesoro e che ancora adesso sono impressi nella nostra memoria. Sei stato un confidente al quale confessare i tanti segreti che solo tu potevi mantenere. Sei stato inventore dei nostri giochi, master chef dei nostri pranzi e intrattenitore delle nostre interminabili giornate. Sei stato e sarai per sempre il miglior nonno che avremmo potuto desiderare! Giuseppe, Simona, Antonella e Iemma

sumando un brutale delitto nei confronti della Locride. Un delitto con mandanti politici ben individuabili in regione – ieri di destra e oggi di sinistra – ed esecutori materiali nei vari Commissari e Direttori Generali designati dagli stessi politici regionali. La situazione ereditata dal Presidente Oliverio è indubbiamente critica e pesante. Ma cosa si è fatto per invertire la rotta, quali concrete azioni sono state perpetrate per mantenere fede all’impegno preso dal presidente in campagna elettorale nei confronti di questo territorio? In due anni nessuna risposta. Continuiamo ad ascoltare proclami quotidiani e assistiamo con fastidio al teatrino della politica e un evidente gioco delle parti. Purtroppo, ancora una volta, a pagare le conseguenze del teatrino politico – in questo caso “partitico correntizio” – rischiano di essere i rassegnati e disgraziati cittadini onesti della

Locride che non trovano più la forza e il coraggio di ribellarsi e continuano a subire passivamente scelte sbagliate che rischiano di condizionare la vita degli stessi e delle future generazioni. A tutto però c’è un limite. Oggi davanti alla chiusura di molti importanti reparti e allo scempio generale sopra descritto possiamo dire che la misura è veramente colma e dobbiamo prepararci a reagire. Il Sindaco di Locri con la sua Amministrazione non intende però arrendersi e fare sconti a nessuno, continuando l’importante battaglia in difesa dell’Ospedale della Locride pur sapendo di non avere il sostegno di molti sindaci del territorio, asserviti in modo evidente alle logiche di potere imposte dal PD o al trasversalismo e “interesse” di quel che rimane del centro destra. Ho avuto un ulteriore confronto con il Direttore Sanitario, Vincenzo Schirripa, il quale, ammettendo

ormai l’inesorabile declino della struttura ospedaliera e non avendo avuto riscontro alle innumerevoli richieste di rafforzamento dell’organico e delle attrezzature sanitarie, si è rassegnato dichiarandosi pronto ad alzare bandiera bianca essendo stato lasciato solo al vertice di una struttura per la quale appare evidente che non si intende effettuare alcun investimento. Molte responsabilità sono indubbiamente da ascrivere alle gestioni politiche di Loiero prima e Scopelliti Oggi, però, le responsabilità del declino sanitario che non è stato interrotto anzi, al contrario, sostenuto e accentuato, sono da addebitare solo ed esclusivamente al PD di Ernesto Magorno, noto nella Locride per essersi proclamato in passato Sindaco di Platì. Il PD calabrese, per bocca dello stesso Magorno, boccia la gestione del Commissario Scura e chiede al PD “tosco – italiano”, a gran voce e pestando i pugni sul tavolo, l’immediata sostituzione del Commissario governativo. Poi lo stesso Magorno si reca a Roma, siede allo stesso tavolo del Partito Democratico “tosco – italiano” e, per il tramite del Tavolo Adduce, valuta positivamente l'azione del Commissario Scura elogiandone “gli importanti risultati ottenuti dalla struttura commissariale” che governa il Piano di rientro grazie ai quali si è ottenuto lo sblocco di ulteriori 50 milioni di euro di premialità riferiti al 2012 e portando quindi a 357 milioni il totale dei fondi "liberati" dall'aprile 2015 a oggi”. Tale comportamento porta a pensare allo stesso modo di fare dei ladri di Pisa! Tutto ciò mentre nella Locride si continua a rimanere senza una struttura ospedaliera adeguata e continuano a prenderci per in giro per non dire altro… Delle risorse sbloccate dal Tavolo Adduce quale “premio” all’azione del Commissario Scura per la sanità pubblica della Locride nulla è a oggi

pervenuto. Purtroppo i risultati della nostra azione di sensibilizzazione non sono confortanti. I momenti di ascolto e di confronto con i competenti attori istituzionali hanno solo garantito il reiterarsi di “ridicole passerelle politiche” e di false promesse in termini di azioni e soluzioni. Come già espresso pubblicamente continuo a ribadire che, “nel corso dell’ultimo quindicennio abbiamo assistito increduli all’inesorabile declino di una delle più importanti e qualificate strutture sanitarie calabresi con eccellenti medici la cui professionalità è stata mortificata da aberranti e sconclusionate scelte strategiche aziendali, che hanno visto riduzione di personale e nessun investimento in strutture e attrezzature tecnologicamente avanzate, ovviamente non in grado di tenere testa alla dilagante e qualificata “offerta” proveniente da strutture private, ma sovvenzionate con risorse pubbliche”. Oggi, a maggior ragione, la Locride onesta e libera però non deve mollare, abbassare la testa e continuare a subire in silenzio. Per quanto ci riguarda si prospetta un autunno caldo per gli attuali responsabili del degrado e isolamento sanitario perpetrato ai danni del popolo della Locride. Da settembre, da parte nostra, ripartiranno tantissime azioni di lotta finalizzate a far invertire la rotta con l’obiettivo di restituire dignità e prestigio all’unico presidio ospedaliero del territorio. Sabato 15 ottobre 2016, a distanza di un anno esatto dalla più importante e imponente manifestazione della storia della Locride, ritorneremo tutti insieme, con più forza e maggiore determinazione, a manifestare il nostro dissenso nei confronti di chi vuole impedire lo sviluppo del nostro territorio. Giovanni Calabrese Sindaco della Locride che non si arrende

Siderno:LasfidatraAngeloMacrìeAntonio Biona.AltrocheBoboVierieGianlucaVacchi... Tutto ha inizio con un video in cui Angelo and friends si cimentano in una danza convulsa e a tratti imbarazzante a bordo di una barca noleggiata per l’occasione. L’intento è quello di imitare Mr. Enjoy ovvero Gianluca Vacchi, l’imprenditore viveur che trascorre le sue giornate tra aerei, party esclusivi e ville da sogno, e che di frequente, a bordo piscina, improvvisa dei balletti con la sua fidanzata. Su Instagram Mr Enjoy ha più di due milioni di follower, su Facebook i fan sono quasi 500.000. Angelo Macrì ha solo qualche fan in meno ma la sua scalata verso la celebrità è appena iniziata. A raccogliere la sfida lanciata con il suo ballo di panza nelle acque di Siderno, Antonio Biona Commisso. Sportivo accanito, mettendo in mostra un fisico da paura, Antonio costruisce un video sulla falsa riga di quelli pubblicati su Instagram da Bobo Vieri, anche lui lanciatore di sfide spesso in competizione con lo stesso Vacchi. In diretta dallo Stadio Mediterraneo con 35° all’ombra,

Antonio Biona coinvolge i suoi “leoni” che gli fanno seguito in un allenamento all’ultimo sudore. Sfida quindi Angelo, che probabilmente reputerà non all’altezza dei suoi invidiabili standard. Ma l’internazionale Angelo Macrì non si fa intimorire e scatta pronta la replica, addirittura in inglese. In diretta dal Naufrago annuncia: “Angelo is back!”. Poi consiglia ad Antonio di rifarsi il look: “Leva via quel pelo, fai paura. Andava di modo almeno 30 anni fa!”. Accettata dunque la sfida, controbatte: “In palio ci sono 370 chupiti, una cassetta di gaiole pescata da Billo, il più bello di Siderno, cena al Naufrago, una cassa di Madre Goccia”. Altro che i Dom Perignon offerti solitamente da Bobo! Segue tempestiva la risposta di Antonio che nel frattempo cambia location: pubblica, infatti, un video mentre implacabile si allena in palestra. “Angelo devi allenarti – replica – non devi fare finta. Se non ce la fai da solo portati Mariolino (Mario Trichilo) anche se lo vedo un po’ smilzo”. Prima di chiudere, dà a entrambi appuntamento al Naufrago. Attendiamo adesso ansiosi la sfida.



SATIRA

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Caro avvocato,

che pesce sei? QUESTA SETTIMANA, APPROFITTANDO DEL CLIMA GOLIARDICO DELL’ESTATE ,CI SIAMO DIVERTITI A STILARE UNA CLASSIFICA DEGLI AVVOCATI PIÙVOLTE OSPITI DEL NOSTRO GIORNALE. QUALORA CI FOSSERO RECLAMI, SI CONSIGLIA DI INVIARLI PRESSO LA NOSTRA REDAZIONE DOVE SARANNO PRESI IN CARICO DALLA GIURIA DI ESPERTI AUTRICE DI QUESTATOPTEN

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EX AEQUO

Dall’oceano del Titanic risale le Cale di Verga. Seppur lento, arriva sempre da qualche parte, evitando il caos, con spirito da osservatore che conosce i suoi tonni. Dà corda lunga ai Pinna Gialla, che saltano, litigano, risaltano, bestemmiano, ma finiscono sempre nella mattanza.

MARIO MAZZA L’ORCA DEL TORBIDO

I suoi occhi spesso azzurri e il suo fisico arrotondato, ingannano. L’avvocato Mazza è un predatore antico, che se la gioca in più aule. Un solo morso, sangue freddo. Dopo aver stordito la preda non teme nessuno, neppure il grande squalo bianco. Lui è l’orca: si salvi chi può

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Baricentro basso, fronte aerodinamica. Non accetta mai che un suo cliente venga condannato. La pinna dell’avvocato Minniti increspa le aule fredde dei tribunali. Con il suo martello smisurato aspetta l’attimo giusto per sferrare l’attacco.

VINCENZO BOMBARDIERI BARRACUDA DELLE GRAZIE

Impressionante, quanto il suo cognome. Bombardieri appunto, con l’inaudita facoltà di guardare oltre. Legge, politica e rum, una cosa sola. Il suo modo di fare dissipa la collera ed è in quel momento che si mimetizza tra le secche roccellesi, per sfregiare la preda. Barracuda.

COSIMO ALBANESE, IL RE DEI GRANCHI

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I suoi lunghi tentacoli distruggono gli scogli più duri dello Jonio di Zaleuco. Fiuto sopraffino, grande intuito. Non è bello quanto il re dei granchi, ma più affascinante. La sua flemma seduce, specie quando si batte senza sosta il bel cervello: Piovra si nasce, non si diventa.

Vive in prossimità dell’onda, lungo la ghiaia oscura della Corte d’appello. L’avvocato Albanese non va giù, sempre sulla cresta, e quando va giù si rialza con più vigore di prima. Con le sue chele proibite è il Re dei Granchi delle cale giudiziarie.

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PINO MAMMOLITI, LA SEPPIA BEAT

È un individualista buono che crede ancora nella bella addormentata. Lui è uno dei principi del foro di Locri e si nutre di ribellione. Come Sisifo ripudia quell’assurdismo politico e collettivo sui cui spruzza inchiostro nero senza pietà. Ma è solo un’arma di difesa.

LUCA MAIO, IL POLIPO GRECO

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PIETRO ALVARO IL MERLIN

Sangue di Marlin Il suo sexy appeal è un invito alla ghiottoneria. Ce l’ha, non ce niente da fare. Onda su onda, veloce più di chiunque altro, con il cuore freddo. E’ un Marlin, mica un pesce spada dello Stretto dal cuore passionale. Lui infilza chi gli si mette davanti, senza temere nessuno

6 EX AEQUO

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FILIPPO RACCO LA CARETTA CARETTA

EUGENIO MINNITI, LO SQUALO MARTELLO

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ANTONIO ALVARO, IL DELFINO

Avvocato mite sempre in soccorso dei più deboli, come il delfino, aiuta tutti. In aula trova tutta la foga per uscire dall’acqua quando si trova al cospetto del giudice. Vive la notte come pochi navigando fino a tardi per i mari.

VINCENZO BRUZZESE LA TROTA TIBETANA

Trota La regina dell’ acqua dolce ama la griglia. Non è adatto alle mostarde, che trasformano il gusto. Né al sushi. Una trota segue il fiume, sapiente come Siddharta, diplomatica come Andreotti. Disprezza le trote salmonate che risalgono la corrente, poiché non hanno capito nulla del firmamento.



EVENTI

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Al Comune di Locri torna la grande lirica

Ardore celebra la poesia dialettale 7 Agosto

Ardore, Località San Nicola, ore 21:30 – Anche quest’anno l’Amministrazione comunale è lieta di presentare “Favuriti… Poeti”, l’evocativo recital organizzato dal poeta dialettale Mimmo Fabiano, in cui la crema della poesia in vernacolo calabrese si dà appuntamento nel ricordo di Mario Careri. Ritornata l’anno scorso dopo la parentesi commissariale che ne aveva abolito l'edizione 2014, la manifestazione, allietata dai versi e dalle musiche della nostra tradizione, cerca di far riscoprire l’identità della Locride e di programmarne il futuro.

Locri, Corte del Palazzo di Città, ore 21:00 L’Assessorato al Comune di Locri e tutta l’Amministrazione coinvolge un team di fama internazionale per mettere in scena Il barbiere di Siviglia di Rossini. La regia è di Lev Pugliese, la direzione musicale di David Crescenzi, il protagonista, Figaro, è interpretato da Massimiliano Fichera, nomi che danno uno spessore evidente alla rappresentazione. Ancora una volta, una grandissima opera lirica viene rappresentata presso il Comune grazie all’Amministrazione di Locri. Si replica martedì 9 agosto.

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Agosto

A Mammola la nuova edizione della“Sagra dello Stocco”

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Agosto

Mammola, Piazza Ferrari e Largo Magenta, dalle ore 19:00 - Come ormai da tradizione, torna la “Sagra dello Stocco”, una delle più importanti manifestazione di genere della Locride. Anche quest’anno, tra le strade di Mammola, si potrà degustare un piatto delle regioni nordiche, che l’intraprendenza e l’inventiva delle persone ha trasformato nei decenni in un prodotto tipico della nostra terra. Anche in questa edizione, la degustazione sarà un’occasione unica per solidarizzare all’insegna della tradizione. Al termine della serata, concerto degli “Etnosound”.

È tempo di bellezza a Marina di Gioiosa 10 Agosto

Marina di G. Jonica, lungomare Cristoforo Colombo, fontana dei Delfini - La Pro Loco Per Gioiosa Marina è lieta di presentare la 1ª edizione di “Miss Unione dei Comuni 2016”. Il concorso, ideato allo scopo di scoprire talenti e volti nuovi e quindi promuovere le bellezze della Calabria in particolare dei comuni della Vallata del Torbido, costituirà per le candidate dotate di talento, volontà e personalità un’importante occasione di lancio nel campo della moda, della pubblicità, del cinema, della televisione e garantirà grande spettacolo per tutti gli spettatori.

Una cover band per riscoprire le emozioni dei Pooh 12 Agosto

S. Giovanni di Gerace all’insegna del buon gusto

Sant’Ilario dello Ionio, Piazza Garibaldi, ore 21:00 - Sarà un concerto all’insegna dell’emozione, quello offerto da una locale band cover che suonerà per tutti gli appassionati i grandi successi dei Pooh, immortale pop band in grado di regalare momenti indimenticabili a intere generazioni di italiani. Da “Pensiero” a “Chi fermerà la musica“, da “Piccola Ketty” ad “Amici per sempre“, i brani che hanno fatto la storia della musica italiana nel mondo e che, ancora oggi, vengono ricordati da grandi e piccoli saranno riproposti in una serata indimenticabile.

Da Katia Ricciarelli a Fabrizio Moro, musica per tutti i gusti 11 Agosto

Portigliola, Teatro Greco–Romano, ore 21:30 Nell’ambito della seconda edizione della rassegna teatrale “Portigliola Teatro”, l’immortale anfiteatro greco-romano sito nel complesso del Parco Archeologico di Locri Epizephiri ospiterà la rappresentazione “Elisir d’Amore”, nella quale reciteranno e canteranno la straordinaria soprano Katia Ricciarelli e Francesco Zingarello. Suonerà l’Orchestra Melos, talento indispensabile alla perfetta ricreazione di un’atmosfera unica e suggestiva ad uso e consumo di tutti coloro che vorranno partecipare.

Ardore, piazza Dante, ore 21:00 - Fabrizio Moro sarà in concerto ad Ardore Marina per un live che riproporrà i più importanti successi del suo repertorio. Riconosciuto come uno dei più ispirati cantautori della nuova musica italiana, Fabrizio Moro è stato conosciuto dal grande pubblico nell’edizione 2007 del Festival di Sanremo, durante il quale si aggiudicò la competizione nella categoria Giovani e il Premio della critica Mia Martini. È da allora sempre in attività. Il suo ultimo disco è "Via delle Girandole 10”, edito nel 2015.

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San Giovanni di Gerace, ore 17:00 - Giunta alla sua 30ª edizione, la Sagra della soppressata si ripresenta anche quest’anno come un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati delle gite fuori porta e della buona cucina. Dopo il corteo nuziale per le strade del centro storico, la grande giornata di festa proseguirà, alle ore 18:00, con la sfilata delle classiche Fiat 500 da S. Giovanni a Locri, Siderno e Roccella, prima del ritorno in paese per la tanto attesa degustazione del salume più tipico del nostro territorio.

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RIVIERA

CULTURA

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IL CINEMA E LA COSCIENZA CIVILE

La prima edizione di Ali della Memoria Il Sud, la Calabria nella cinematografia Ingmar Bergman sosteneva che […] Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima […]. Con Le Ali della Memoria. Il Sud, la Calabria nella cinematografia l’Associazione Nuovo Mediterraneo – Cooperare per Condividere unitamente ai comuni di Benestare, Caulonia, Siderno, intendono descrivere una Calabria raccontata nei fotogrammi. Tre film per tre argomenti che hanno contraddistinto e contraddistinguono la storia della Calabria. La rassegna si aprirà il 9 agosto a Caulonia con Anime Nere di Gioacchino Criaco, per poi seguire a Siderno il 14 agosto con Liberarsi di Salvarore Romano e a Benestare il 17 agosto con Melissa 49/99 di

Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò. Tre produzioni, tre modi per restituire al presente quanto è dovuto ad un passato archiviato o ad attualità periodicamente rimosse. La criminalità come patologia e come surrogato di un’autorità e autorevolezza ricercata al di fuori di una legalità senza risposte. I moti di Reggio Calabria che non furono solo per il capoluogo, ma che su di essi si consumano ancora oggi mancate promesse lasciate in sospeso da una politica distante, miope e ingenerosa verso questa terra. La rivolta contadina di Melissa e la questione delle terre e del lavoro. Tre argomenti che si vuole affrancare da un oblio nel quale ogni verità si dissolve senza lasciare memoria di se. Giuseppe Romeo

Sagra del pesce: per un fine settimana al sapore di mare!

Evento di degustazione e socializzazione unico, la Sagra del pesce si svolgerà tra questa sera e domani a Gioiosa Jonica e Marina. Alici fritte, marinate e ripiene, sarde arrostite, zeppole, pane e vino saranno protagonisti questa sera dalle ore 20, quando l’appuntamento sarà a Marina in attesa del grande concerto dei Suddanza. Domani, alla stessa ora, appuntamento a Gioiosa Jonica con lo stocco festival, allietato da artisti di strada!

Opere immortali

Nel 1979 l’artista giapponese Motoaki Ozumi, in collaborazione con il nostro Nick Spatari, venne nella Locride per realizzare la sua opera di arte moderna Onda, ancora esposta al Musaba di Mammola. Oggi, a ben 37 anni di distanza, la figlia di Ozumi, Asuka, accompagnata dai suoi figli Ryo e Rei, ha voluto compiere un viaggio nella nostra terra appositamente per vedere, oltre alle bellezze paesaggistiche che offre la Locride, l’opera del padre, come testimoniato dalle pubblicate dalla pagina FB del museo.

SABATO 06 AGOSTO 21

Il Festival della Memoria premia l’amore per la nostra terra

Grande successo ha registrato il Festival della Memoria e dell’identità, a Bovalino. «La manifestazione - ha dichiarato Alessandra Polimeno - ci aiuta ad acquisire consapevolezza delle nostre radici e della nostra identità attraverso la conoscenza della storia del territorio e soprattutto di Bovalino» e premia sei personalità che hanno testimoniato l’amore per la propria terra. Quest’anno: Eugenio Marra, Francesco De Domenico, Giuseppe Filippo Savica, Rosina Fragomeni, Giuseppe Blefari e Antonio Delfino.

L’importanza di stare“Insieme per la legalità” Nella Sala del Consiglio Comunale di Siderno si è tenuto l’incontro Insieme per la Legalità. Significativo l’argomento trattato, fortemente voluto dai partners promotori dell’incontro: l’importanza delle Reti di Sostegno e di Responsabilità,come mezzo privilegiato per dare risposte al territorio. Numerose le Autorità presenti, che hanno dato il loro contributo. L’incontro si è concluso con una riflessione sull’importanza della Rete per aiutare i giovani a realizzarsi all’interno della società.

Siderno, conclusa la III edizione di "7 libri per 7 sere"

Anche quest'anno l'associazione Amici del Libro e della Biblioteca ha proposto l'iniziativa "7 libri per 7 sere", giunta alla sua terza edizione. Nella splendida cornice della villa comunale di Siderno in molti hanno preso parte alle sette serate per ascoltare storie che hanno arricchito tutti di nuove esperienze. L'associazione ALB da sempre si batte per la ricollocazione al centro di Siderno della Biblioteca Comunale e per l'istituzione della Casa della Cultura. Questo perchè crede fermamente che per un paese inteso come comunità e non come dormitorio, luoghi d’incontro come le biblioteche e le case della cultura siano indispensabili, sono presidi strategici, punti luce.

E tutti quanti stanno già aspettando

STEMMA DEI TEOTINONIEDDU, ISTORIATO NELL’OMONIMO PALAZZO PRIMA DELLA SUA INCAUTA ELIMINAZIONE

La necessità di un grande museo civico, i locresi l’hanno sempre sentita, specie gli esercenti turistico-commerciali. Finalmente si è al giro di boa del percorso finale della realizzazione di un Polo Museale nel centro cittadino. Questo avrà sede nello storico edificio fatto costruire nel 1872 da Bruno Teotino (commerciante di origine amalfitana). Nel primo Novecento il palazzo, appartenne anche ai Nieddu del Rio, famiglia originaria della Sardegna, qui trasferita con l’insediamento a vescovo di Gerace di Mons. Giorgio del Rio (1906 1920). Un suo discendente,Giovanni, sposò la nobildonna Rosalia Teotino figlia del suddetto Bruno. Per molti anni l’edifico rimase inaccessibile per carenze strutturali. Fu acquistato poi dal Comune di Locri che ne curò un radicale restauro nel 1997, destinandolo ad uso pubblico. Già dal 1914 Gerace Marina (Locri) aveva il suo piccolo museo comunale ubicato al piano terra nell’ala sud del grande palazzo comunale e ospitava sia collezioni private che reperti ritrovati sporadicamente nei dintorni dell’area archeologica di Locri Epizefiri. Fu trasferito, poi, per dare spazio all’istituendo Liceo Ginnasio “Ivo Oliveti”, nel palazzo di proprietà “Fondazione Scannapieco” in piazza G. Scaglione, accanto alla fontana marmorea che popolarmente era definita “ a salera” per la sua strana forma (oggi ricollocata in Piazza A. De Gasperi). Lo stesso nel tempo risultò insufficiente e inidoneo a conservare i cospicui materiali archeologici che venivano alla luce in tante campagne di scavo, tant’è che gli stessi subivano l’esilio in vari musei, (Reggio Calabria, Siracusa, Napoli, Taranto. Berlino ecc.). Con la nuova costruzione poi dell’Antiquarium, aperto al pub-

blico nel 1971 in c/da Marasà accanto alle mura dell’antica città magno greca, ed elevato a Museo Nazionale nel 1998, il materiale archeologico dell’ex museo comunale venne acquisito dalla Soprindendenza divenendo fiore all’occhiello per Locri e per la Calabria dal punto di vista didattico-culturale. Dicevamo, l’auspicio di una struttura museale nel centro cittadino, come già in origine, comincia a concretizzarsi nel 2013, allorchè l’amministrazione comunale pro tempore iniziò la prima fase amministrativa. In particolare il commissario prefettizio Francesca Crea, che sottolineava “…l’importanza sinergica necessaria tra città e parco archeologico, onde consentire l’interscambio culturale continuo tra la città e l’area archeologica”, proseguì l’iter in applicazione dei Piani regionali (POR Calabria 2007/2013) nel cui ambito sono stati finanziati sia la rifunzionalizzazione del Museo Archeologico Statale che l’allestimento, tramite l’apporto del Ministero dei Beni Ambientali e Culturali (MIBAC), del Museo Civico nel palazzo ottocentesco “ Teotino-Nieddu del Rio”, oggetto ora, di lavori avanzati, concernenti il rifacimento delle facciate,gli infissi, la sicurezza, l’impianto elettrico, ecc. Si realizzerà finalmente così un polo espositivo in uno dei palazzi pubblici piu rappresentativi della storia della città. Si aspetta ora la musealizzazione dei locali del piano terra e del primo piano. Quanto ci vorrà ancora perchè si avvii questo polo culturale tanto aspettato da tutti, dal quale la città avrà un potenziale beneficio economico, entrando a far parte dei circuiti turistico-culturali? Pepè Napoli


RIVIERA

Granchi in accoppiamento I granchi sono in particolare dotati di un robusto carapace e di due potenti chele, pertanto utilizzano quattro paia di arti per il movimento e le chele per prendere, difendersi e cibarsi. L’addome è ripiegato verticalmente ed è quindi nascosto. Molte specie sono notturne, quando la presenza di potenziali predatori è minore; l’alimentazione varia da specie a specie e comprende animali, piante, carcasse. (Carlo Codispoti)

posano icale Gatto musatto e il suo amico po aver Alberto G nostro fotografo doo video felici per il le riprese del nuov no stati terminato nza, per il quale so dei Marva protagonisti. scelti come

Donne al potere Le due meravigliose candidate per le elezioni del Consiglio Metropolitano in corso oggi, Francesca Diano e Tiziana Megale, posano dinanzi al comune di Siderno dopo la presentazione della lista Locride Metropolitana.

Una Locride Metropolitana Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, Antonio “Carbonella” Ferreri e il primo cittadino della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà si confrontano dopo l’incontro di presentazione della lista locridea per le elezioni del Consiglio Metropolitano, in corso oggi.

Servizio pubblico Non siamo riusciti a scoprire il nome di questi due pittoreschi “sostieni-palo”, presenti a Siderno in occasione dell’incontro con il presidente della Regione Mario Oliverio. Tornate a trovarci!

Mancava il pezzo forte! Le nostre più sentite scuse a Giuseppe Gimondo, anche lui presente, durante l’istallazione dei nuovi vasi ornamentali a Siderno Superiore di cui vi avevamo dato notizia qualche settimana fa.

Confronto attuale Gad Lerner si lascia guidare per le strade di Riace dal suo primo cittadino Mimmo Lucano, in attesa della serata dedicata al grande dibattito sull’attualità svoltosi lo scorso giovedì nell’ambito del RiaceInFestival.

Di Marafioti in Marafioti Filippo Marafioti, dopo essersi rilassato con un bel bagno a mare, mostra con orgoglio il nostro giornale che riporta il “suo” Cavaliere di Marafioti in copertina.

Socialità paesana come la più La piazza di Benestare si anima zie alla più gra e ech blasonata delle discot i sociali di sempreverde delle attrazion paese: il gioco delle carte!


SETTIMANALE

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i Ricky&Mikeyrto abbraccia il suo amico da o im it che la st Riccardo R le Macrì, sicuro e h ieno ic M re p e m d se di go rsi appquerà ti n ra a g li g festa di reciproca iche serate di g a m e ll e d a n u idea! sta estate locr

Torniamo a comandare! Andrea e Mario Spataro, domenica scorsa, posano con Fabio Rovazzi in preparazione della grande serata del Maracuja di lunedì. Cogliamo l’occasione per fare gli auguri di pronta guarigione a papà Totò, colto da malore in settimana. Vogliamo vederlo al più presto tornare a comandare!

Orgoglio all’ombra Senza farsi abbattere dal caldo di questi giorni, Elvira Ruso, trovato un angolo fresco, si concede qualche istante per posare felice con Nicola Iervasi al Gay Pride di Tropea.

SABATO 06 AGOSTO

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Bellezza cinematografica Paolo Sorrentino, regista del celebratissimo La grande bellezza, si confronta durante un evento svoltosi in Basilicata con Paride Leporace, che dimostra come debba essere condotta una film commission di alto livello.

Preparando il Ferragosto L’Amico artista Gino Giovinazzo all’opera per la festa della montagna di Ferragosto al villaggio Limina di Mammola.

Giovani leader La simpaticissima Lorenza Crupi posa felice dopo l’inaspettata elezione a presidente del Rotaract, avvenuta in settimana.

Cose Belle a mazzi Il grande e candidissimo gruppo di “Solo Cose Belle” che, anche quest’anno, sta movimentando in modo unico le serate della Locride agrazia alla sua collaborazione con Le Club di Locri.



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