Riviera n° 32 del 9/08/2015

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EVENTI

Agosto

Ardore: Concerto dei “Quartaumentata” Mammola: 37ª Sagra dello Stocco Monasterace: Parco Archeologico Kaulo, ore 17.00, passeggiata archeologica; Monasterace: Borgo dei pescatori, ore 21.00, Festa del mare Placanica: Borghinfiore 2015 Platì: Cortile della scuola elementare, ore 21.00, “Le Stelle di Platì”: elezione Miss Platì, Miss Bambina e Mr. Bambino, Platì Positiva, balletto, “Immagini ed emozioni” di Domenico Barbaro Roccella Jonica:Villetta Dei Caduti, ore 18.00, Mercatino dell’usato a scopo benefico; Roccella Jonica: Festeggiamenti in onore di S. Vittorio Siderno: Libreria Calliope Mondadori, Centro Commerciale La Gru, ore 10.00 Torneo di Pathfinder – Roleplaying Game; Siderno: Piazza Portosalvo, Premio: “Mimmo Mileto”; Siderno: Villa Comunale, ore 22.30, Monologo di Antonio Tallura “Vajiu lla” Siderno Superiore: Palazzo Falletti, ore 20.00, inaugurazione Biennale e consegna dei premi “La ruota della Memoria”

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Agosto

Ardore: Concerto di “Mr. Muscolo e i suoi Estrogeni” Benestare: Piazza San Giuseppe, ore 20.00, Sagra dei prodotti tipici con rivisitazione di giochi popolari Careri: Premio di Pittura 2015 “Mario Papandrea” Gioiosa Jonica: a Palazzo Amaduri, ore 21.30, Presentazione del libro “C’era un ragazzo che come me…”di F. Silipo Locri: in contrada Moschetta, ore 21.00, fino al 12 agosto, Settimana Dell’Emigrante Monasterace: Centro storico, fino all’11 agosto, Festeggiamenti in onore della Madonna di Loreto Riace: ore 21.00 Concerto di “Eugenio Bennato” Roccella Jonica: ex Convento dei Minimi, ore 19.00, Caffè Letterario “Tango alla Fine del Mondo”; Roccella Jonica: Lungomare, ore 20.00, Sagra del Tonno; Roccella Jonica: Anfiteatro al Castello, ore 21.00, Spettacolo Teatrale “Pseudolus” di T.M. Plauto Siderno: Villa Comunale, Festa Democratica; Siderno: Hotel Zefiro Residence, ore 21.00, Cabaret con Gabriele Marconi; Siderno: ore 22.00, Concerto “La Combriccola del Blasco Gaan” Siderno Superiore: Anfiteatro, ore 21.00, Festa Patronale: “Maria S.S. Dell’Arco” Stilo: Piazza San Francesco, ore 21.00, Paese in Festa: “III Raduno delle Bande Musicali”

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Agosto

Ardore: Concerti “Sud Sound System” e “Piro Musicale” Benestare: via Umberto I, ore 21.30, “Il paese di gesso”, convegno-dibattito sulla comunità benestarese Gioiosa Jonica: Piazza Vittorio Veneto, ore 19.00, “Compostiamoci bene”, seminario formativo sulla produzione di compost domestico e consegna compostiere in comodato d’uso Locri: Rione Campo Sportivo, ore 21.00, Festa di Rione Monasterace: Area del Museo, ore 21.30, presentazione del libro di Anna Maria Sarica “Polveri di Mare” Roccella Jonica: Largo Colonne, ore 21.00, fino al 16 agosto Roccella Jazz Village, 35ª edizione; Roccella Jonica: ex Convento dei Minimi, ore 19.00, Rassegna Cinematografica in ricordo di Ingrid Bergaman; Roccella Jonica: Corteo Carafa a Fabrizia Siderno Superiore: Anfiteatro, ore 21.00, Concerto degli Street Folk Stignano – ore 21.00, fino al 12 agosto La Festa Nei Vicoli Dell’Antico Casale, IV edizione

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Agosto

Benestare: Campo pallavolo Edificio Scolastico, ore 18.00, Torneo di Pallavolo Gioiosa Jonica: contrada Bernogallo, ore 18.30, Festa della Madonna del Divino Amore, Scialacori in concerto Mammola: fino al 13 agosto Sagra del Fungo Marina di Gioiosa Jonica:Teatro Romano, ore 21.30, Mystia Festival, teatro ragazzi: “La Guerra”, L’Iliade vista dai bambini Monasterace: Piazza Portosalvo, ore 21.00, Sagra della salsiccia Roccella Jonica: ex Convento dei Minimi, ore 18.00, Roccella Jazz 2015; Roccella Jonica: Lungomare, Sagra del Tonno; Roccella Jonica: ex Convento dei Minimi, ore 20.30, Caffè Letterario: “Il Gioco Ricomincia”, Poesie di Vanna Loiero; Roccella Jonica: Lungomare, ore 23.30, “Breaking To Summer”, Giovani per Roccella Sant’Agata del Bianco: Sala Consiliare Municipio, ore 18.30, presentazione del libro “Saverio Strati: Non un meridionalista ma il Meridione in sé che parla” di Giusy Scaropoli Calafati, incontro con l’autrice Siderno: ex area Longo, fino al 14 agosto 60° Anno del Gruppo Scouts Stilo: Piazza Vittorio Emanuele, ore 19.00, Festa della Pitta Chjina

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Agosto

Benestare: Piazza della Memoria Civile, ore 21.30, “Il settimo si riposò”, commedia in dialetto calabrese Bianco: Festeggiamenti in onore a Maria S.S. Di Pugliano Gioiosa Jonica: Piazza Vittorio Veneto, ore 21.00, XXI Sagra del Pezzo Duro Gioiosano Locri: Corte del Palazzo Comunale, ore 21.00, Rappresentazione Teatrale: “Pseudolus” Regia di Walter Manfrè; Locri: Corte del Palazzo Comunale, ore 22.30, Monologo di Antonio Tallura “Vajiu lla” Monasterace: Lungomare Lato Nord, ore 21.00, Serata di ballo liscio Portigliola: piazza Garibaldi, ore 19.00, sfilata corteo storico, Spettacolo di armi e fuochi, cena medievale Roccella Jonica:Via Garibaldi, ore 20.30, Sagra della Melanzana; Roccella Jonica: ex Convento dei Minimi, ore 21.30, Rassegna Cinematografica in ricordo di Ingrid Bergaman Siderno: Villa Comunale, ore 21.30, “Fattore Comune: L’impegno per una Sinistra di governo; Siderno: Piazza Portosalvo, ore 21.30, XVIII Festa del Turista Stilo: Piazza San Francesco, ore 21.00, Caffè Filosofico su “La città ideale, l’ordine della bellezza”, II edizione

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Agosto Benestare: Campo di calcetto Edificio Scolastico, ore 17.00, torno quadrangolare di calcetto Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, ore 18.30, Presentazione del libro: “La Marina Delle Due Sicilie” di M. Montalto; Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, Inaugurazione Mostra di Pittura del Maestro Salvatore Serio Grotteria: Piazza S. Domenico, ore 21.30, spettacolo del Gruppo Teatro Grotteria, “Diritti Contro” Monasterace: Lungomare Lato Nord, ore 21.00, Serata di musica Revival anni ’60/’70/‘80 Roccella Jonica: Piazza S. Vittorio, ore 19.00, Notte Bianca Siderno:Villa Comunale, ore 21.00, Orti Urbani e “Jed BalaK”; Siderno: Hotel Zefiro Residence, ore 22.30, M60 (repertori anni 60) Siderno - Salvi: Festa di Maria Santissima Annunziata, concerto “I Terra Sona” Siderno Superiore: Anfiteatro, ore 21.00, Torneo di Burraco Stilo: Antica Festa Dell’Assunta

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Agosto Bianco: A mezzanotte spettacolo di fuochi pirotecnici Roccella Jonica: ex Convento dei minimi, ore 18.00, fino al 16 agosto Roccella Jazz 2015; Roccella Jonica: Chiesa delle Grazie, ore 19.00, Premio “Cavaliere di San Vittorio” Siderno: Ymca, ore 20.30, Santa Messa celebrata dal Vescovo Oliva; Siderno: Villa Comunale, ore 21.00, Orti Urbani, Concerto e Teatro: “Il Bandito Giuliano” Stilo: Piazza San Francesco, ore 21.00, Concerto dei Bandabardò


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ATTUALITÀ GIUDIZIARIA

Gli“Allineati”al Crimine di Polsi

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li “Allineati” sono chiamate le 96 locali di ‘ndrangheta che aderiscono al “Crimine” di Polsi. Il “Crimine” è considerato dagli investigatori come “un organo di governo che ha competenza sicuramente organizzativa”, rilasciano il nulla osta per l’apertura di nuovi locali, vengono interessate per l’attribuzione di cariche e affiliazioni, autodetermina annualmente le cariche del crimine, nominandone i vertici: Capo Crimine, Capo Società, Mastro Generale, Mastro di giornata, che potrebbero essere considerate come della “cariche di governo”, ovvero una sorta di “cupola” che si pone al vertice del “Crimine” stesso. Le attività investigative degli agenti dello Sco, della Questura di Reggio Calabria, Squadra Mobile e Commissariato di polizia di Siderno, coordinati dalla Dda reggina, hanno permesso di appurare una forte presenza della criminalità organizzata calabrese in altre regioni d’Italia, specificatamente in Liguria, Lombardia e Piemonte, località nelle quali sono stati aperti, così come in Calabria, dei locali di ‘ndrangheta.Stante le risultanze di alcune conversazioni intercettate in ambientale, anche in Liguria e Lombardia è stato istituito un organismo superiore alle cosche e ai locali, denominato “Camera di Controllo”, che ha il compito di gestire l’organizzazione e la risoluzione dei problemi verificatisi nei vari “locali allineati”. Nel corso delle attività è stata registrata una situazione di criticità in Piemonte, tanto che, per far fronte all’emergenza venutasi a creare, è nata l’esigenza di aprire una camera di controllo anche a Torino. Eloquente, in proposito, il contenuto di un colloquio registrato all’interno della lavanderia “Ape green” di Siderno nel corso del quale gli indagati sottolineano il fatto che tanto la ‘ndrangheta della Liguria quanto quella della Lombardia, erano già munite di un’apposita “Camera di Controllo”, dunque non vedevano il motivo per cui il Piemonte, nonostante avesse nove locali di ‘ndrangheta risultasse priva di una propria “Camera di Controllo”, che per crearla bisognava discuterne durante la festività della Madonna di Polsi. Da questo concetto, dunque, emerge in maniera palese come anche l’organizzazione della ‘ndrangheta in altre province d’Italia, sia di competenza del “Crimine” della provincia di Reggio Calabria. Il concetto esposto vale anche per i “Locali” di ‘ndrangheta aperti in altre nazioni. Nello specifico, in una conversazione registrata in un locale di Siderno, un soggetto del posto si intratteneva a dialogare con due soggetti maschili non identificati, ma di sicura origine sidernese, residenti in Canada nella città di Thunder Bay. Nel corso di quel dialogo c’era un riferimento circa l’importanza del locale di ‘ndrangheta di Siderno, che “lavorava per tutto il crimine ed aveva competenza su novantasei locali”. La conversazione svelava l’esistenza di nove locali di ‘ndrangheta nella sede di Toronto o, comunque, che quello di Toronto, aveva competenza su nove locali di ‘ndrangheta, compreso quello esistente nella Città di Thunder Bay. In altra conversazione a Siderno un soggetto del vibonese, residente in Australia, parlava apertamente di argomentazioni di ‘ndrangheta facendo chiaramente intendere la sua affiliazione all’associazione e l’esistenze della stessa struttura associativa nel continente australiano. In entrambi i casi si faceva chiaramente intendere che anche le strutture operative tanto in Canada quanto in Australia dovevano dipendere comunque dal “Crimine calabrese”.

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EVENTI

Cinema e Archeologia: un connubio indissolubile valorizza il territorio

L’importanza della Rassegna del Cinema Archeologico di Portigliola, alla sua 4ª edizione, è il pretesto per valorizzare il patrimonio storico-culturale del territorio e nasconde un lavoro immenso, come quello alla base del recupero delTeatro greco-romano.

Il sindaco Rocco Luglio non può che essere entusiasta del successo, consapevole che non è da tutti riuscire a portare gli esponenti di ben tre diverse Università d’Italia in una rassegna di paese.

La collaborazione tra Portigliola e la Soprintendenza certo non ha riguardato la sola realizzazione della Rassegna ma, ancora più importate, è stata relativa al recupero della location nella quale si è svolta.

JACOPO GIUCA rendete un sindaco consapevole delle potenzialità del proprio territorio, la direttrice di un Parco Archeologico sottovalutato e la responsabile didattica di un Museo di provincia; aggiungete tenacia, capacità comunicative e una buona dose di visionarietà; agitate energicamente e otterrete la Rassegna del Cinema Archeologico di Portigliola. Giunta alla sua 4ª edizione, la manifestazione cultural-cinematografica è andata con il tempo arricchendosi di quegli elementi che la rendono oggi un successo indiscutibile e una punta di diamante tra le manifestazioni estive del territorio. Anche quest’anno la rassegna ha attirato moltissimo pubblico da ogni dove e ha portato sul banco dei relatori eccellenze del mondo archeologico che hanno compreso perfettamente di dover spiegare un mestiere così tecnico a profani, aiutandosi con l’utilizzo di immagini affascinanti. Il sindaco Rocco Luglio non può che essere entusiasta del successo, consapevole che non è da tutti riuscire a portare gli esponenti di ben tre diverse Università d’Italia in una rassegna di paese e di poter anche per questo cominciare a pensare di competere con la ben più rodata Rassegna del Cinema Archeologico di Rovereto, giunta quest’anno alla sua 26ª edizione. «Il fatto che una manifestazione come questa, organizzata interamente dal Comune con la sola collaborazione della Soprintendenza, abbia raggiunto un tale livello qualitativo - ci ha detto il primo cittadino - lascia stupiti noi per primi. È necessario sottolineare che, senza l’impegno costante di Rossella Agostino, la partecipazione di professori dell’Unical, dell’Università di Siena o dello IULM di Milano, probabilmente non sarebbe stata possibile. «Grazie a queste figure, invece, la rassegna è stata ancora più completa: ha toccato con una tavola rotonda le ultime scoperte archeologiche sul nostro territorio, ha presentato gli ultimi ritrovati tecnici per la conduzione degli scavi, ha spiegato in base a quali caratteristiche si può far risalire un reperto a un determinato periodo storico… «Oltre ai professori, comunque, importante è stata la presenza ormai fissa di Franco Viviani, che ci ha allietato con la sua tecnica inedita di raccontare importanti fatti storici attraverso splendidi cartoni animati, o quella del nuovo Soprintendente ai Beni Archeologici della Calabria Francesco Di

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Gennaro, che ha presentato idee brillanti su come far evolvere la collaborazione con gli enti territoriali». A questo proposito, la collaborazione tra il Comune e la Soprintendenza certo non ha riguardato la sola realizzazione della Rassegna ma, ancora più importate, è stata relativa al recupero della location nella quale si è svolta. «Senza questa sinergia non sarebbe stato certo possibile recuperare l’area del Teatro greco-romano, per troppi anni abbandonata a se stessa. Raggiungere questo traguardo importantissimo è stato possibile grazie alla presentazione di un progetto serio, sul quale il Comune ha lavorato per moltissimo tempo affinché potesse piacere alla Soprintendenza. Ricevere risposta positiva e partecipare per la prima volta a un incontro per discutere il recupero di un così importante reperto che ricade nell’area di competenza del Comune che amministro è stata una grande emozione. «L’iniziale diffidenza che provavamo nei confronti della Soprintendenza è andata via via scemando e le norme che prima apparivano degli ostacoli difficili da superare si sono trasformati in un’opportunità. Captata la nostra serietà, la Soprintendenza ci ha dato quella fiducia che continua a dimostrare quando invita una rappresentanza del Comune alla Conferenza dei Servizi, elemento che ci ha permesso di lasciarci alle spalle antichi dissapori e l’idea di essere enti che viaggiano su binari opposti, facendoci invece scoprire di essere dei collaboratori. «Se a questo aggiungiamo la presenza di un interlocutore privilegiato qual è stata la

Direzione del Museo, il vantaggio non solo per il nostro comune, ma per l’intero territorio appare evidente. Penso, anzi, che la ragione principale del mio orgoglio risieda proprio in questo: insistendo nel valorizzare il proprio centro abitato, la mia amministrazione è riuscita a migliorare l’intero comprensorio con la realizzazione di un progetto che gli ha riconsegnato un tassello fondamentale del suo grandioso patrimonio storico, un evento che speravamo avrebbe attratto la Provincia e la regione, completamente disinteressatesi, invece, a quanto realizzato. «La summa di questo importante lavoro è stata indubbiamente il concerto inaugurale del sito archeologico, che ci ha fatto scoprire le potenzialità dell’area e immaginare un progetto grandioso per il futuro imminente: come già accade a Tindari o Siracusa, infatti, dovremmo proporre a giorni un progetto che ci permetta di portare sulle gradinate del teatro un pubblico attratto dalla possibilità di assistere a una rappresentazione di teatro classico in questo luogo così suggestivo. Stiamo già pensando a come inserire il sito, che abbiamo appurato essere il più grande teatro antico di Calabria, nel Circuito Nazionale dei teatri di pietra e già a partire da questo agosto vorremmo cominciare con gli spettacoli». Ma i progetti per la valorizzazione del patrimonio storico territoriale non si fermano qui: Luglio vorrebbe al più presto vedere valorizzato il Cavaliere di Casa Marafioti, sul cui progetto di recupero ha già discusso a lungo con la Soprintendenza e poi c’è la 5ª edizione della Rassegna, sulla quale si sta già lavorando a ritmi serrati.



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POLITICA NELLA LOCRIDE

“Associazione dei sindaci”: la barca va a fondo! È tempo di imporre all’ordine del giorno la “questione Locride” all’interno di un “progetto Calabria” e per fare questo non è sufficiente tirar fuori qualche vecchio foglio dal fondo di un cassetto

ILARIO AMMENDOLIA L’associazione dei sindaci è bene che venga sciolta. Ovviamente, non discuto i nomi di chi la rappresenta, non avrei alcun titolo, né alcun diritto. Discuto, eccome, l’incapacità di incidere sul territorio. Ogni sindaco viene eletto per amministrare il proprio comune ed è questo il suo compito principale. L'associazione non è un ente di gestione, né un organismo burocratico. È molto di più e rappresenta un tentativo alto di dare una risposta complessiva ai problemi del comprensorio. Risposta che manca completamente e irrimediabilmente. Tutti gli indicatori segnano un degrado senza fine. L'ospedale scivola verso il lazzaretto, i comuni vengono sciolti per mafia senza trovare alcuna resistenza, la medicina preventiva viene cancellata, la Locride criminalizzata, i problemi del lavoro rimossi, la raccolta dei rifiuti delegata ai singoli comuni, molti uffici pubblici soppressi, i trasporti in crisi come mai prima, i centri storici abbandonati, le coste lasciate al loro destino. Potrei continuare per pagine intere ma sarebbe inutile. Rispetto a questi problemi, la gente della Locride non individua nell’associazione dei Comuni un interlocutore valido, anzi questo livello è semplicemente inesistente. Così, progressivamente la gente si sente totalmente esclusa e quindi estranea. Non sempre un problema può essere risolto ma le istituzioni e la politica devono spendersi con tutte le loro forze perché questo avvenga. Oggi non è così, dinanzi a un problema, pur drammatico, qualcuno pensa che basti dare qualche segnale di esistenza in vita e poi riposare in pace per l’eternità. Si sopprime un treno? Si emette un comunicato di fuoco! Viene chiuso un reparto? Si manifesta un’indignazione senza pari! Poi si ritorna a nanna! Serve a qualcuno? Assolutamente no! Non serve soprattutto ai sindaci che ci perdono in immagine e in dignità. Certamente, non è utile soffocare il dibattito parlando di nomi e non indivi-

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Assemblea dei sindaci:

tra ritardi, polemiche e forfait La polemica di fine luglio è la battuta d’arresto di un’Assemblea dei sindaci impalpabile e confusionaria. In settimana si è cercato di rimettere insieme i pezzi, ma con risultati davvero poco convincenti.

Canturi si è detto indignato non tanto perché si volesse continuare senza il numero legale, ma perché la data non teneva conto dei grandi impegni di ognuno

Giovanni Calabrese, secondo l’Assocomuni, con la sua volontà di pugnalare a morte l’Assemblea non si rende conto che starebbe in realtà uccidendo la Locride

assemblea dei sindaci fa fatica a ripartire, dopo lo sfogo del sindaco “non populista, ma amareggiato” Giovanni Calabrese. A pochi giorni dalle dichiarazioni forti sulle difficoltà nel far quadrare il bilancio e il botta e risposta con Rosario Rocca, l’Assemblea ha provato a raccogliere i cocci la sera del 5 agosto, quando si è vista costretta a constatare che le difficoltà logistiche e i forfait dell’ultimo minuto potevano far pensare che da Locri fossero state pronunciate parole sacrosante. Più di mezz’ora di ritardo, trascorsa tra confabulazioni private e uno scambio serrato di battute tra un capannello di esponenti dell’Associazione, non è servito a Giorgio Imperitura a risparmiarsi l’imbarazzo di annunciare il mancato raggiungimento del numero legale, particolare sul quale sperava di poter soprassedere senza troppe obiezioni per discutere almeno delle questioni più pressanti. A levarsi per esprimere tutto il proprio sdegno, tuttavia, ci ha pensato Aldo Canturi, indignato non tanto per l’intento di non perdere l’occasione di confronto a discapito della mancanza del raggiungimento del numero legale, quanto per la convocazione stessa dell’assemblea in un periodo, a suo parere, del tutto inopportuno, considerate le difficoltà logistiche degli amministratori che cercano quotidianamente di gestire gli eventi organizzati all’interno dei propri paesi. Non solo: la scelta del 5 agosto, sempre secondo il sindaco di Bianco, celava una profonda man-

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duando il cuore di un problema che cerco di sintetizzare in poche parole: all’associazione manca un progetto politico, manca la capacità di gettare un ponte con il suo popolo, manca la passione e la voglia di battersi per questa nostra Terra. È senza anima e senza un soffio di vitalità. Tutto si trascina in qualche stanca riunione scissa dal passato e priva di futuro ed è francamente penoso assistere a un’agonia senza fine. Senza moralismi ma con molto reali-

canza di rispetto nei confronti di Caterina Furfaro, che aveva organizzato nella stessa giornata e allo stesso orario un importante evento sul meridionalismo per partecipare al quale tutti i presenti erano stati invitati ad Agnana. La necessità di indire proprio in quella data l’Assemblea, ha affermato Strangio, è stata tuttavia relativa alle stesse questioni per le quali Calabrese ha annunciato la sua astensione dai futuri incontri dell’Assocomuni e per cercare di fare chiarezza su una condizione secondo lui fraintesa. Con uno dribbling da fare invidia al più esperto attaccante della Nazionale, Strangio ha gettato acqua sul fuoco della polemica passando immediatamente a elencare le motivazioni del polverone di fine luglio e ha snocciolato cifre, bilanci, scadenze che hanno cercato di mettere in evidenza un ingenuo fraintendimento da parte del sindaco di Locri, erroneamente convinto, secondo lui, che le cifre da capogiro annunciate in quella sede fossero relative a una sola annualità, quando invece facevano riferimen-

smo, penso non sia più il tempo di sussurrare all’orecchio di chi comanda un piccolo problema del proprio Comune pensando di essere più furbi degli altri. È tempo di imporre all’ordine del giorno la “questione Locride” all’interno di un “progetto Calabria” e per fare questo non è sufficiente tirar fuori qualche vecchio foglio dal fondo di un cassetto. Occorre un progetto politico, culturale e una visione di insieme sostenuta da un intero popolo o quantomeno dalla parte più consapevole di esso.

to alle ultime cinque. Colpa mia, colpa tua, colpa dello Stato, l’Assocomuni si è successivamente riaccesa in un dibattito urlato e caotico, a conclusione del quale Giugno ha dovuto ammettere che le constatazioni di Calabrese hanno un fondamento, Rocca ha fatto un passo indietro relativamente alla propria lettera di risposta al sindaco di Locri dicendo che non è davvero populista, ma l’Assemblea dei sindaci deve essere salvata a tutti i costi e Vestito ha addirittura affermato che la sopravvivenza di questo organo sarebbe funzionale alla sopravvivenza stessa del territorio. L’elemento che lascia maggiormente perplessi, tuttavia, è il totale accordo che tutti i sindaci della Locride hanno trovato relativamente alle affermazioni secondo le quali le difficoltà dell’Assemblea sarebbero da ascriversi all’assenza di uno Stato latitante e poco interessato al meridione. Benché indiscutibilmente vero, tale affermazione pare in questa occasione divenire il pretesto ideale per scaricare le responsabilità di una pessi-

Quando un singolo sindaco va a Catanzaro, a Reggio o a Roma è estremamente debole. Quando ci va una delegazione di sindaci è appena più forte. Se dietro di loro e a sostegno di un progetto ci fossero pronti a partire duecento pullman pieni di gente incazzata ma consapevole di essere protagonista della vita democratica, la delegazione sarebbe fortissima. Una strada difficile ma, sinceramente, non ci sono alternative.

ma gestione a un potere che non si può assolutamente controllare. Un po’ come dare la colpa a Dio per l’esistenza della povertà. Il disordine che si è palesato nella riunione del 5 agosto ha fatto emergere delle difficoltà oggettive, pienamente centrate da Giovanni Calabrese che, secondo più di un membro dell’Assocomuni, con la sua volontà di pugnalare a morte l’Assemblea non si renderebbe conto di stare in realtà uccidendo la Locride. Come rappresentanti di un territorio di quarantadue comuni, i sindaci della Locride riescono a fare sentire meglio la propria voce, afferma Vestito. Una dichiarazione indubbiamente vera, ma che non prende in considerazione il fatto che se questi sindaci sono mandati allo sbaraglio come oggi, la funzionalità dell’Assemblea si riduce alla buona volontà del singolo o a qualche idea brillante proclamata quasi per caso. L’assemblea si aggiorna a dopo Ferragosto. Si aggiorneranno anche gli intenti? Jacopo Giuca

Ribadisco, oggi, la Locride è una terra criminalizzata e senza futuro. La politica segna il passo e parla un’altra lingua rispetto ai bisogni della gente. Per cambiare registro bisogna immettersi su una strada in salita, scomoda e non priva di pericoli e trabocchetti ma non ci sono scorciatoie perché l’alternativa sarebbe vivacchiare senza dignità. La scelta quindi è tra un deciso rilancio o un dignitoso scioglimento. Si decida, ma in fretta, il tempo è ormai scaduto da un pezzo.



GERENZA

Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14

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Direttore responsabile: MARIA GIOVANNA COGLIANDRO Editorialista: ILARIO AMMENDOLIA COLLABORATORI: Jacopo Giuca, Cristina Caminiti, Eleonora Aragona, Franco Parrello, Lidia Zitara, Domenico Spanò, Sara Leone, Sara Jacopetta.

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PASQUINO L’AVEVA DETTO!

C'erano un pollo di gomma per fare giocare il cane e delle pinze per il bucato compresi nella voce "spese varie" sostenute dal Museo della 'ndrangheta, oggi Osservatorio sulla 'ndrangheta. Il presidente Claudio La Camera è indagato dalla Procura di Reggio Calabria per truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica e appropriazione indebita per presunte irregolarità nella gestione dei finanziamenti pubblici ricevuti. Il fiammifero della procura reggina ha sfregato la sua capocchia e illuminato in un lampo una fetta dell'antimafia, quella con la partita iva, spalleggiata dai politici che, tra il 2007 e il 2012, sedevano poltrone di Provincia e Regione. 856 mila euro di contributi pubblici sarebbero stati rastrellati da La Camera e di questi 500 mila sarebbero stati erogati indebitamente. Eppure in tempi non sospetti Pasquino Crupi l'aveva già tolto il "velame oscuro dai falsi idoli", da un Museo che "dà pane senza lavoro". A lato proponiamo un suo articolo apparso sulla Riviera l’1 gennaio 2012.

Ho dimenticato le spese varie del Museo della ‘ndrangheta PASQUINO CRUPI Mi telefona un attento nostro lettore di Polistena. E fa le sue felicitazioni a «la Riviera» per aver detto senza peli sulla lingua che il Museo della ‘ndrangheta, salvifico quanto il santuario della Madonna di Polsi, ha un costo annuo di 200mila euro. Ringrazio, ma non credo che le espresse felicitazioni siano pienamente meritate. Togliere il velame oscuro dai falsi idoli, dove non è oro tutto quello che riluce, rappresenta un dovere. Per ciò che è dovuto, non è il caso né di felicitarsi né di congratularsi. Sono io, semmai, che rivolgo un grato pensiero all’attento lettore di Polistena. Poiché mi consente di tornare in argomento per una integrazione e una precisazione. Comincio dall’integrazione. Ho letto qualche resoconto , in ordine a convegni , dei massimi fattori del Museo della ‘ndrangheta. Non ho creduto ai miei occhi. Ho trovato nell’elencazione delle spese sostenute per diffondere il verbo antimafia la voce: Spese varie. Di mestiere non faccio né il ragioniere né il segretario comunale. Ma so che da tempo nei bilanci, anche di associazioni meno esposte al piombo mortifero,, la voce, spese varie, è assolutamente vietata. Nelle spese varie c’è tutto e di tutto. Ma soprattuto non si sa per che cosa s’è speso. Per il materiale di cancelleria? Per i manifesti? Per il telefono? Per i viaggi in aereo? L’opacità regna sovrana. E non è uno scandalo per una associazione, per l’associazione Museo della ‘ndrangheta, che dovrebbe assi-

curare il massimo della trasparenza? O forse questa nostra domanda si configura come uno spregevole atto di lesa maestà, trattandosi qui di personaggi che corrono pericolo di vita per la loro strenua attività di combattenti antimafia? Finisco con la precisazione. Polistena possiede una grande biblioteca, e v’è come direttore Giovannino Russo, un intellettuale di forte peso. Un deciso ricerca-

tore della tradizione culturale calabrese. Nella biblioteca di Polistena ci sono più di mille volumi, non alitati dal vento della moda del sangue, sulle mafie: non solo nostrane, ma americane e cinesi e francesi. Un museo vero dell’antimafia da cui hanno attinto ricercatori e giovani laureandi. Se ne è accorto qualcuno? Rispondo di no. Guardando alle cifre destinate a questo elevato luogo di sapere.

Ho trovato nell’elencazione delle spese sotenute per diffondere il verbo antimafia la voce: Spese varie. Non ho creduto ai miei occhi.



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Parte“Bicincomune”, il progetto che donerà a Siderno Piccola Enoteca Provinciale,un la pista ciclabile e una migliore qualità della vita ulteriore passo

È già stato avviato il progetto per la realizzazione di percorsi ciclabili all’interno del centro urbano di Siderno, avente come duplice obiettivo quello di decongestionare il traffico e ridurre, conseguentemente, l’inquinamento ambientale e acustico, presupposto indispensabile al miglioramento della qualità della vita. L’Amministrazione Comunale di Siderno, considerata l’intensità demografica della nostra città, che ne fa uno dei centri urbani più popolosi dell’intera provincia di Reggio Calabria, ritiene fondamentale cercare di stimolare la cittadinanza all’uso della bicicletta al fine di rendere più pratici gli spostamenti e favorire i flussi commerciali e turistici. Conseguire questo obiettivo, naturalmente, richiede la creazione di una rete di collegamenti continua e di percorsi ben riconoscibili, sui quali ci si potrà muovere nel totale rispetto delle più basilari norme

di sicurezza. Ideato un percorso che risponda a queste caratteristiche, i cittadini avranno la possibilità di spostarsi con minore stress all’interno degli spazi urbani, considerata la successiva ridefinizione dei percorsi stradali per favorire una circolazione veicolare, ciclabile e pedonale più fluida e sicura garantendo spostamenti autonomi a ragazzi, soggetti deboli e portatori di handicap e la riduzione dello stress e delle perdite di tempo generate negli accompagnatori. Il progetto, che prende il nome di “Bicincomune”, prevede anche l’affiancamento della pista ciclabile da un servizio di bike-sharing, grazie al quale si potrà aumentare e integrare l’utilizzo dei trasporti pubblici con biciclette condivise in prossimità delle pensiline degli autobus.

A tale proposito, il Comune di Siderno, sfruttando gli stessi finanziamenti utili a realizzare “Bicincomune”, intende dotare il centro urbano di un servizio di car-sharing e bus a chiamata. Il percorso ciclabile da realizzare ex novo si collegherà alla pista già esistente in prossimità del litorale lato sud, entrerà in città in Via Cristoforo Colombo e la Biblioteca Comunale, l’Istituto Scolastico per geometri Pitagora, la sezione associata del Liceo Artistico, la scuola materna Scopelliti, l’elementare Michele Bello, il campo sportivo, la scuola media Pedullà, la scuola elementare Pascoli, la scuola materna Trieste e la scuola media Alvaro, la sede del tribunale, la struttura ospedaliera il mercato, l’istituto Alighieri e la Stazione Ferroviaria, con diverse aree di sosta e parcheggio delle bici dotate di rastrelliere e pensiline in plexiglas.

Indagine sotto l’ombrellone I lavori più ambiti nella Locride

Pepé Congiusta ringrazia commosso i cittadini di Siderno, che hanno tracciato il solco da seguire per la rinascita della città La UILDM Siderno ringrazia commossa tutti coloro che hanno dimostrato la propria vicinanza con la solidarietà e la stima espresse nei confronti di Giuseppe Congiusta e, soprattutto, in memoria del figlio Domenico. Contribuendo con la propria presenza, con l’aiuto economico e con quello morale, l’intera cittadinanza sidernese ha dimostrato quella civiltà e quel senso civico che garantiranno al Lido UILDM di risorgere più forte di prima, permettendole di continuare a donare con la stessa convinzione quella dignità e quelle opportunità fino ad oggi garantite ai distrofici e portatori di disabilità e di consentire loro di continuare a usufruire della spiaggia in totale sicurezza. Il ringraziamento di Pepé Congiusta va in modo particolare al Vescovo di Locri, alla Regione Calabria, alla Provincia di Reggio Calabria, al sindaco di Siderno Pietro Fuda, agli Assessori ed ex Assessori, al Consiglio e a tutta l’Amministrazione Comunale, a tutti i sindaci della Locride, alle associazioni presenti, alle Parrocchie e alle comunità parrocchiali di Siderno, alle forze dell’ordine, alla Protezione Civile, ai giornalisti e alle testate giornalistiche, ai notiziari on line, alle radio, alle TV locali e Regionali, al mondo web e, soprattutto, alla gente che ha voluto partecipare e protestare contro ogni atto di vandalismo, sopruso e violenza. A loro va il ringraziamento e la stima di Giuseppe Congiusta e a loro va il ringraziamento e la stima di tutta l’Amministrazione Comunale di Siderno perché, per usare le parole del sindaco Pietro Fuda, solo se il nucleo forte e laborioso della cittadinanza sidernese riuscirà a emergere come in questa occasione, la rinascita della città, passando attraverso il contributo morale di persone come Congiusta, potrà considerarsi completa, garantendolo di riacquistare quella credibilità morale necessaria alla rinascita anche economica.

È sempre più difficile trovare il lavoro dei propri sogni ma oggi più che mai il sogno di noi giovani è quello di trovarlo un lavoro, magari in Italia dove, a causa della grave crisi economica, a sopravvivere è solo chi riesce ad adattarsi alle circostanze che gli si presentano e a rendere quell’esperienza lavorativa che non aveva in programma, persino speciale. Ogni giorno milioni di persone sognano di avere successo. Quanti di voi non l’hanno mai desiderato? Desiderare di avere successo è umano, a tutti dovrebbe essere concessa la possibilità di avere il proprio momento di gloria e di soddisfazione personale. In questo periodo in cui ci si trova quasi tutti in vacanza, in montagna o sotto l’ombrellone, diamo ampio spazio oltre che al divertimento e

al relax anche alla nostra immaginazione e, qualche desiderio ci è concesso esprimerlo. Se per la classifica stilata dal mensile “Focus” tra i mestieri più ambiti al mondo c’è custode di un'isola tropicale, collaudatrice di alberghi di lusso, tester di acqua-scivoli, assaggiatrice di uova di Pasqua, collaudatore di profilattici, nella nostra amata Locride i mestieri più gettonati sono: gestore di locali notturni, missionario, attore di teatro, pittore, veterinario, giornalista, bibliotecario, impresario. Troviamo poi chi da sempre sogna di svolgere il proprio lavoro e con tenacia si è impegnato affinché potesse divenire realtà. Tra questi: docente universitario, ingegnere, professore di lettere, soldato, avvocato. Katia Candido

verso la valorizzazione della vitivinicoltura del territorio È stata inaugurata mercoledì 29 luglio 2015, alle 16,30 presso l’Aeroporto dello Stretto la Piccola Enoteca Provinciale di Reggio Calabria. “Reggio Calabria, provincia enoica: dal Tirreno allo Jonio, ritorno alla Magna Grecia” è lo slogan e il brand che ha accompagnato i produttori vitivinicoli della provincia lungo un intenso percorso di promozione attivato dall’assessore provinciale all’agricoltura Gaetano Rao fin dal 2011. Azioni di comunicazione, attività di internazionalizzazione, la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali e nazionali, la presenza innovativa al Vinitaly, la pubblicazione della guida dei vini reggini e tanto altro ancora, hanno rilanciato la filiera vitivinicola reggina dopo anni di stagnazione. “Oggi, con l’inaugurazione de La piccola enoteca provinciale di Reggio Calabria presso l’Aeroporto dello Stretto – dichiara Rao - si concretizza ulteriormente il progetto di valorizzazione della vitivinicoltura del territorio provinciale, che vede un’antichissima e nobile tradizione sia sul versante jonico che sul versante tirrenico.

INTERVISTA IMMAGINARIA DI LIDIA ZITARA

Buone notizie! La zanzaraTigre emigrerà in Germania! - Gentilissima dottoressa zanzara tigre, graz… mi scusi, però non faccia così con le zanne! - Non sono zzzzzanne, sono delle vibrissssse! Mi servono per fiutare l’odore del sssangue! - E allora fanno paura anche di più! - Sssscusa, cerco di nasconderle sotto le ali (fa dei movimenti strani e nasconde le vibrisse). - Ecco, insomma, dottoressa zanzara, vorremmo sapere… - Zzzzanzara TIGRE, per correttezza, eh! - Mi scusi, dottoressa zanzara tigre, ma perché le hanno dato questo nome? - Perché ho le ssssstrisce! - Ma sono bianche e nere, mica gialle e nere! - E se erano gialle e nere ero un’ape, no? - Ma così la dovrebbero chiamare “zanzara zebra”.

- Le “zanzare zebra” non farebbero paura a nessuno, mentre io sono terribile: quando faccio un buco è come se passsssasse una trivella, quando vi succhio il sangue è come se l’AVIS vi avesse prosciugati. Nel tempo libero mi travesto anche da Tiger Mask e faccio la cosplayer, che ti pare. Sono una tipa che mi piace uscire di sera! - Lo sappiamo… - Off e Autan mi fanno un baffo, ti puoi mettere di sopra pure l’estratto di una piantagione di bergamotti, io arrivo e colpisco. Sono un fulmine, più veloce di Flash Gordon e più letale di D’Artagnan. Niente mi resiste! - Cavoli, dottoressa, lei ha una certa autostima! E come la mette con la permetrina? - (sonora risata) La permetrina (altra risata)! È da anni che sono immunizzata, puoi buttar-

mi sopra anche il napalm e darmi fuoco, non c’è niente che possa danneggiarmi, neanche il Grande Mazinga, Babil Junior e Daitarn 3 messi insieme. - Eeehm, insomma ci sta dicendo che piomberà su di noi come il fuoco di mille scorpioni e ci lascerà senza neanche una goccia di sangue? - Nooo, a quello ci ha già pensato lo Stato Italiano! Infatti ora mi trasferisco in Germania perché qui c’è poco da raccogliere. - Ah, be’, è una notizia che ci fa molto piacere. La invito ad andare anche in zone più nordiche, come l’Olanda, l’Inghilterra… - Eh, ma fa freddo. - Si metta un cappottino. Se lo cerchi giallo e nero, tigrato. L’animalier va molto di moda quest’anno!



LA SETTIMANA

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Giulia Iannì, una Miss tutta calabrese Ha 18 anni e sfoggia un’eleganza dal sapore mediterraneo. Rappresenterà la Calabria al concorso di bellezza nazionale più famoso e ha tutte le carte in regola per indossare la corona della più bella d’Italia. SARA LEONE Questa volta uno dei luoghi coinvolti nei vortici generati dagli scontri di Scilla e Cariddi ha ospitato la nascita di una meravigliosa fanciulla. Questa è la storia di una diciottenne di Bagnara. Una ragazza semplice nel carattere ma di una particolare bellezza mediterranea come poche. Giulia Iannì è nata a Scilla ma vive da sempre aBagnara. Ha frequentato il Liceo Scientifico e si è diplomata proprio quest’anno con il massimo dei voti. È lei il classico esempio che sfata il mito: bellezza e intelligenza possono brillantemente convivere. Le è sempre piaciuto sfilare, sin da piccola, e ha coltivato questa passione. Insomma Giulia coronerà a breve quello che è il sogno un po’ di tutte da bambine. Rappresenterà la Calabria al concorso di bellezza nazionale più famoso. Sarà una delle possibili candidate a indossare la corona della più bella d’Italia.ùE non una corona qualsiasi ma la tanto desiderata corona di “Miss Italia”. Chi non lo ha mai sognato scagli la prima pietra. Chi non ha mai guardato la Barbie, sperando di assumere quelle angeliche sembianze e quelle forme mozzafiato, abbia ora l’ardire di ammetterlo. Giulia è la terza di tre sorelle. Vive ancora con i genitori e in questo periodo sta riflettendo sulla scelta universitaria. Parla con molta semplicità e senza retorica. È spedita nelle risposte e crede nei sani valori.

Ha un ragazzo, lei lo ha chiamato “fidanzato”, il che rende tutto più ufficiale. Stanno insieme da due anni e lui l’ha sempre appoggiata. Quando può, l’accompagna ai concorsi e fa il tifo per lei. Essere il fidanzato di una possibile miss è un onore, un impegno nonché un gran privilegio. Penso che sia interessante scoprire la sua vita quotidiana, che in fondo è poi la vita comune di una qualsiasi ragazza diciottenne che si apre al mondo. Spesso nella nostra chiacchierata ha menzionato il padre in qualità di accompagnatore ai concorsi di bellezza. Allora le chiedo: “Quanto è orgoglioso tuo padre di avere una figlia bellissima?”Ride per poi rispondere: “Sicuramente è tanto felice per me. Ma mia madre... beh, è un po’ il sogno di ogni madre avere una figlia Miss Italia”. La sua famiglia l’ha assecondata nella sua passione di sfilare, le ha permesso di frequentare fino allo scorso anno una scuola di danza, che le ha scolpito il fisico e le ha donato ancor più grazia e portamento. Nonostante la danza l’abbia accompagnata in buona parte della sua vita, da studentessa modello e diligente, al quinto anno di liceo si è vista costretta - per motivi di studio, ha detto - a lasciare la sbarra “Qual è il tuo sogno, Giulia?”. Glielo domando – devo ammettere – certa di una risposta automatica. Vorrà fare corsi di recitazione, diventare una modella professionista e quanto più famosa. Lei, con la determinazione di un’adulta e la semplicità dei bambini risponde, invece, delineando questa differenza: “Il mio sogno è entrare a far parte del mondo

Non mi sono sentito solo “Amico mio, come stai? Ti vedo un po’ giù, quest’oggi.” “Vedi bene, oggi non è quella che definirei la migliore delle mie giornate. La situazione comincia a diventare un incubo!” “Ancora quella storia?” “Sì, un inferno. Sono tornato di fronte quel bar, e c’erano sempre loro, quei tizi che si appollaiano sulle panchine e mi bersagliano. Non posso più andare in quel posto. Ogni volta che passo lì davanti, mi massacrano verbalmente. Poi occhiate, versi, sfottò. È odioso.” “Tu prova ad ignorarli. Certe persone meritano di affogare nella loro beneamata ignoranza e di marcire nella prigione della loro chiusura mentale. Prova a circondarti di persone libere, libere dai pregiudizi, libere dall’etichettare di continuo. Sei stato alla manifestazione di sabato? C’era molta gente, una risposta bellissima al torpore di questa città.”

“Sì, era proprio di questo che ti volevo parlare. Sabato ho fatto anche io la mia marcia e, ti dirò, sebbene non sia molto convinto di queste parate che il più delle volte si concludono con tanto clamore ma pochi fatti, sono stato bene!” “Sono felice di questo. Come ti sei sentito?” “Innanzitutto non mi sono sentito solo. Ed è così che, il più delle volte, si sentono tante persone come me. È vero, sarebbe un gran segno di civiltà e consapevolezza non trattare l’argomento gay come se fosse un’anomalia che va integrata nel sistema, perché di anomalia non si tratta. È una normalità. Tu vedi il bisogno di fare manifestazioni per una cosa normale? Io no. Ma risulta oggi necessario. Sebbene questa considerazione, dicevo, non mi sono sentito solo. C’erano tante persone come me, tante associazioni LGBTQI che, in fondo, chiedono una cosa molto sem-

dello spettacolo. Ma io ho i piedi per terra e ho piuttosto un obiettivo: laurearmi e lavorare”.Legge, legge tanto. Ama i romanzi e l’arte. Adora Firenze e viaggiare; si augura, in futuro, di avere la possibilità di vedere posti bellissimi e culture diverse. La Calabria la porta nel cuore ma sa che per spiccare il volo si dovrà allontanare. “Cosa consigli alle ragazze calabresi di cui diverrai l’idolo?” “Semplicemente di rimanere sé stesse con tanta determinazione. Di tenere i piedi ancorati a terra, ma di non smettere di sognare”. E detto proprio da lei, che alla prima selezione per il concorso aveva rinunciato, perché troppo impegnata con lo studio per gli esami di Stato, è un prezioso consiglio. Penso che una ragazza come lei passi molto tempo davanti allo specchio per curarsi al meglio e risultare sempre perfetta. Dalle foto in rete, lo è sempre. “Giulia, curi molto la tua immagine. Cosa pensi dell’estetica e della bellezza?” - chiedo. “Penso che l’immagine sia la prima fonte di conoscenza. È l’approccio, è importantissimo. Ma non basta. Per me la bellezza è importante ma non è una ragione di vita”. La natura è stata generosa con il suo aspetto, lei ha saputo curare la mente e, con un po’ di impegno, è diventata una ragazza brillante e speciale nella sua unicità. Un orgoglio per la sua famiglia e per la Calabria. Che Paride possa sceglierla e consegnarle la mela d’oro, in segno della più bella d’Italia. In bocca al lupo Giulia.

plice. Non è semplice orgoglio, amico mio, è desiderio di inclusività e necessità che questo divenga un fondamento della nostra democrazia. Perché la democrazia è di tutti, anche di chi decide di baciare un uomo. E questa è una cosa che non è scontata, in Italia. È stato bello, l’aria sapeva di festa e felicità e, devo dire, ha dato un po’ di colore a questa città. Ma l’hai vista, ultimamente? Soffoca nel suo passato che ancora combatte, cerca di riprendersi ma si ingobbisce come una signora anziana che cerca di fare le cose dei ventenni. Eppure sabato era gioiosa, viva. Desiderosa di non rivendicare solamente la libertà sessuale di ciascun individuo ma desiderosa di uguaglianza e democrazia.” “Bene, amico mio. Ti vedo già più raggiante di qualche minuto fa, sappilo.” “Lo sono, amico mio. Lo sono. L’ignoranza di un paio di individui non può fermare l’energia di un’idea.” Antonio Cormaci

DOMENICA 09 AGOSTO

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La“vendetta”del calabrese Alessandro De Rose, primo cliff diver azzurro a Kazan Durante le cerimonie rituali i popoli indigeni delle terre hawaiane erano soliti tuffarsi da promontori rocciosi e a ridosso dell’oceano. Nascono così i tuffi a grandi altezze, una disciplina sportiva che oggi è tra le più amate al mondo e che è stata inserita nel programma dei Mondiali già due anni fa a Barcellona. La Coppa del Mondo sponsorizzata da Red Bull sceglie luoghi che tolgono il fiato per poter assistere alle gare. In Italia ricordiamo Furore, sulla costiera amalfitana e Polignano a Mare che sarà una delle tappe di Coppa del Mondo di quest’anno. La tecnica non è diversa da quella dei tuffi da trampolino o piattaforma, ma la differenza è che l’impatto con l’acqua avviene di piede a causa delle alte velocità toccate dagli atleti ai quali durante le gare è concesso tuffarsi solo quattro volte. I tuffi a grandi altezze stanno riscuotendo un enorme successo anche a Kazan che tra i 20 protagonisti della gara maschile, ospita il primo e l’unico cliff diver italiano: Alessandro De Rose, 23 anni. Cosentino e trapiantato a Trieste, Alessandro sfoggia sulla sua pelle ben 14 tatuaggi che narrano la sua vita, dalla morte del padre fino al suo successo e al fidanzamento con Nicole Belsasso, sua allenatrice e fidanzata. In molte interviste, Alessandro dichiara di non riuscire a descrivere l’adrenalina che si prova durante un tuffo del genere: è come gettarsi dal nono piano di un palazzo. «Tre secondi di volo, impatto nell’acqua, di piedi, a 90 all’ora». Inizia la sua carriera da bambino, frequentando una piscina di Cosenza. All’età di 14 anni perde il padre e da lì iniziano i problemi economici della famiglia che lo obbligano ad abbandonare la sua più grande passione per ben tre anni. Era stato spogliato di tutto, tranne della sua voglia di farcela, ecco cosa rappresenta il suo tatuaggio più famoso raffigurante due pistole con la scritta “vendetta”. A 17 anni riesce a trovare un impiego presso un parco acquatico di Roma dove si esibisce tuffandosi dai 3 e 5 metri. A un certo punto la svolta decisiva: nello stesso parco alcuni colleghi si tuffavano da 20 metri e tra una sfida e l’altra Alessandro scopre la nuova e grande passione. Oggi è nel circuito mondiale Red Bull e, come già anticipato, a Kazan rappresenta l’Italia. Un sogno per il giovanissimo atleta che considera questo sport «un’esperienza al limite», carica di adrenalina, entusiasmo e tantissimo coraggio. A Kazan, già dai primi tuffi dei preliminari si trovava in testa l’inglese Gery Hunt, il primo ad aver effettuato il tuffo a grandi altezze nel 2011. È stato lui a conquistare la medaglia d’oro dopo l’argento di Barcellona. Alessandro, invece, alle gare di mercoledì ha chiuso con il 16° posto, quindi per lui è arrivata l’eliminazione. Ma questo a noi italiani, e soprattutto calabresi, importa relativamente, in quanto il nostro orgoglio è vedere uno dei nostri ragazzi arrivare così in alto e portare onore alla sua terra. M. Cristina Caminiti




Eventi in Riviera LOCRIDE

PLATÌ

Tutto pronto per l'edizione 2015 del Roccella Jazz Festival Tutto pronto per l'edizione 2015 del Roccella Jazz Festival. La manifestazione, che farà vibrare i cuori degli amanti del genere ma non solo, si terrà dall'11 al 22 agosto. Novità importante di quest'anno è la "suddivisione" del Festival in tre sessioni. La prima parte organizzata dal Comune di Roccella, la seconda dall'Associazione culturale Jonica e, infine, la terza che si terrà in inverno con la seconda edizione del "Jazzy Christmas", eccezionale sessione che rispecchierà i contenuti del programma già previsto per questo agosto. Confermati anche i seminari. Un cartellone ricco di novità musicali, progetti originali e stelle di prima grandezza del firmamento jazzistico internazionale, ma con spazio ai giovani musicisti, a conferma della vocazione avanguardistica che il "Roccella Jazz" ha sin dalla prima edizione. Tra i grandi virtuosi del Jazz ci sarà il visionario trombettista Wadada Leo Smith con il suo “Golden Quartet”, lo straordinario Marockin’ Brass Ft Byron Wallen, il duo Petite Vengeance, con Raphael Quenehen al sassofono e Jeremy Piazza alla chitarra e percussioni, che incanteranno con il loro swing giocoso, un collage che spazia da Johnny Cash a Ornette Coleman. Tra gli altri imperdibili protagonisti di questa edizione Julius Orlando, uno dei maggiori compositori di tutta la musica africana, autore di uno dei dischi (“Super Afro Soul”, 1966) che segnano il primo punto d’incontro tra la musica nera africana e quella afroamericana statunitense; e i Gabacho Maroconnection, cinque irresistibili musicisti franco-spagnoli con un sound esplosivo. Insomma anche quest'anno il Roccella Jazz Festival mette sul piatto una scorpacciata per veri intenditori!

Aspettando la nuova miss La Proloco Platinsieme organizza anche quest’anno il tanto attesto “Miss Platì”. Nell’ambito della manifestazione che si terrà il questa sera, alle ore 21.00, presso il cortile della scuola elementare, oltre che grazie ai banchetti di ristoro, Platì si animerà con le luci e i colori della IV edizione di Platì Positiva, con le meravigliose esibizioni dei ragazzi della scuola di ballo di Francesca Varacalli e con le elezioni della più bella cittadina del comune e dei nuovi Miss bambina e Mr. Bambino.

ORTI UR BANI

BIANC O

Tutto Ferragpronto pe osto d r un a inca nto Fervono i preparativi per il grande Ferragosto bianchese, culmine della festa della Madonna di Pugliano che, come ogni anna, attira curiosi e turisti. grande attesa per la festa della Madonna di Pugliano, la manifestazione bianchese sinonimo di Ferragosto. La festa di paese che si svolge usualmente dal 13 al 15 agosto affonda le mani nella tradizione popolare settecentesca e, oltre a essere dedicata prima di tutto ai fedeli, si riserva annualmente di divertire grandi e piccini con intrattenimenti di altissimo livello fino al momento della sua chiusura, sancita da uno degli spettacoli pirotecnici più grandi d’Italia. Il climax della festa, che inizierà la sera di giovedì prossimo, sarà indubbiamente rappresentato dal concerto dei Gemelli Diversi di venerdì 14 agosto, un percorso di indiscussa qualità per raggiungere lo spettacolo che chiuderà la manifestazione la notte tra il 15 e il 16 agosto. Anche quest’anno i migliori fuochisti del Paese avrebbero fatto carte false per giungere fino a Bianco e potersi esibire durante il Ferragosto del paese locrideo. Tra loro, la ditta Vaccalluzzo, eletta campione mondiale nel settore e ansiosa di dimostrare anche alla Locride ciò che è

È

capace di fare. Culmine dell’estate ovunque, a Bianco Ferragosto vorrà dunque dire spettacolo da terra e dal mare, con la discesa della Madonna fino in spiaggia e l’inizio di un evento ampliato in termini quantitativi e qualitativi. Questo evento di grande qualità non sarebbe stato certo possibile senza l’organizzazione puntuale del Comitato Civico che, grazie a una convincente raccolta fondi, per la prima volta si occuperà di organizzare i festeggiamenti lasciando al Comune solo le impellenze relative all’illuminazione dei luoghi di festa e alla pubblicizzazione dell’evento. Come sempre si respirerà un’aria briosa e accattivante, in grado di attirare, come sempre è stato negli ultimi anni, centinaia e centinaia di persone da ogni dove: la Locride, la provincia di Reggio Calabria, la Calabria intera, l’intera Italia saranno rappresentate in una festa che dà modo di apprezzare il nostro mare, la nostra cucina, la nostra ospitalità. E voi? Sarete presenti? Jacopo Giuca

Un pro dignit getto per à a Sid ridare Su ide e rno a d e ll’Asse Ercole

settim Macrì, partssore alla Cu rielaboana “Orti U e questa ltura rb ra qualit à della Gardeninzione della ani”, una G g vita di molte , che ha incruerriglia e città d el mo mentato la ndo.

Ha preso piede in tutta Europa il fenomeno del Guerrilla Gardening, una forma azione nonviolenta condotta da associazioni ambientaliste con l’unico scopo di riappropriarsi di un luogo trascurato della propria città per trasformarlo in un bellissimo giardino. Con il trascorrere degli anni, quei giardini nati per caso sono stati spesso classificati come protetti e bene turistico. Oggi, l’Amministrazione Comunale di Siderno, con l’iniziativa “Orti Urbani”, intende estendere il concetto di Guerriglia Gardening anche alla nostra città e, con la collaborazione attiva di tutta la comunità, ridare dignità a luoghi prima trascurati e che nel tempo sono stati defraudati della loro bellezza. Sede scelta per la realizzazione di questo progetto è la Villa Comunale che, nelle intenzioni dell’assessore alla cultura Ercole Macrì, deve diventare cuore pulsante di una Siderno green, nella quale venga data maggiore attenzione al verde urbano e alla socializzazione con il preciso obiettivo di migliorare la qualità della vita cittadina. “Orti Urbani”, dunque, nasca proprio con l’intento di are comunità, imparare a gestire insieme le risorse comuni e a mantenerle nel tempo, facendole fruttare sia da un punto di vista materiale che culturale. Ma la manifestazione non sarà fine a sé stessa. “Orti Urbani”, infatti, si inserisce in un progetto più ampio, avente una programmazione di durata pluriennale e in grado di far rientrare tutti gli spazi verdi della città in un Piano Strutturale Comunale che si preoccupi quotidianamente del mantenimento della bellezza e della pulizia della città, oltre che della flora autoctona. Si tratta di una vera e propria rigenerazione urbana, che renderà la Villa Comunale una sorta di museo agroalimentare a cielo aperto in cui scolaresche e adulti possano non solo trovare quiete e ristoro, ma anche ispirazione per le coltivazioni domestiche. Il tutto, mentre si lavorerà su un bando comunale che individuerà in zone adeguate di Siderno, 20 o, meglio, 25 lotti da destinare a frange di cittadini in difficoltà, e che abbisognino di un orto per provvedere al fabbisogno annuale di verdura. La manifestazione si terrà alla Villa Comunale su Lungomare di Siderno, dal 14 al 22 agosto, con inizio alle ore 21.


RIVIERA

ATTUALITÀ

Il Circo e il teatro internazionale Salvatore Cosentino porta in scena Giorgio Gaber al Palazzo alla Festa deiVicoli di Stignano di Contrada Moschetta Martedì prossimo, alle ore 21.00, la Tenuta "Il Palazzo" in Contrada Moschetta di Locri aprirà le porte a Salvatore Cosentino e al suo spettacolo “Salvo Gaber”, presentato dalla Presidenza FAI Calabria e dalla Delegazione della Locride e della Piana. Con questo nuovo spettacolo, Cosentino si cimenterà nel teatro - canzone del maestro Giorgio Gaber, adattandone liberamente i magnifici testi. Il nostro si concentrerà su brani non molto conosciuti, che proprio per questo gli organizzatori sono sicuri sorprenderanno per la loro bellezza e la loro originalità il pubblico, che si auspica numeroso. Il teatro di Gaber verrà riletto dal magistrato e attore con un occhio attento a tutte le osservazioni sull’italica, endemica mancanza del senso di legalità. Il fatto poi, che queste stesse osservazioni sia state scritte decenni or sono, non fa che renderle ulteriormente profetiche e attuali. L'evento sarà occasione di raccolta fondi a favore delle attività del FAI e l’ingresso sarà offerta libera.

Un palcoscenico internazionale di spettacoli mozzafiato, questa potrebbe essere la definizione dell'edizione 2015 del La Festa nei Vicoli dell'Antico Casale 4o Festival internazionale di circo e teatro di strada. Stignano anche quest'anno, dopo il brillante risultato dello scorso anno, ospiterà una nuova edizione della Festa nei Vicoli dell'Antico Casale nelle date ormai consolidate dell' 11 e 12 agosto. Il festival di quest'anno prevede 9 compagnie, 13 artisti, provenienti da ogni parte del mondo. Dal Cile alla Spagna, dal Venezuela alla Francia, dall'Argentina all'Italia. "Artisti di primo piano tra i più richiesti e acclamati nelle piazze di tutto il mondo presenteranno a Stignano i loro spettacoli nei variegati generi che vanno dalla giocolieria classica alla danza verticale, dal motociclo alto alle acrobazie aeree, dall'improvvisazione al contact-juggling, dal circo moderno con biciclette a ruota libera al contorsionismo, e poi magie, danza con il fuoco, bolle giganti e tanto coinvolgimento del pubblico, perchè ogni ospite si senta, non solo spettatore divertito, ma protagonista di una favola delle Attività e Direzione moderna" così Celestino Gagliardi, Coordinatore Artistica presenta l'edizione di quest'anno. Insomma due serate che dalle 19,30 a notte alta guideranno adulti e bambini nel mondo della fantasia e del sano divertimento. Accanto a questo ricco programma, tantissimi banchi alimentari con prodotti locali ricette tipiche. Un trionfo di profumi e sapori esclusivi della nostra terra fará rivivere ai grandi i ricordi di momenti passati e ai giovani il gusto di cose buone della tradizione locale.

Artisti di primo piano tra i più richiesti e acclamati nelle piazze di tutto il IlTorneo di mondo presenteranno a Tennis che Stignano i loro terminerà oggi è stato il spettacoli più importante svoltosi in Calabria e ha generato un ritorno economico importante per il territorio.

L’Open diTennis femminile si trasforma in un’occasione unica per Siderno

Si concluderà in serata il torneo di Tennis Femminile che, per una settimana, ha tenuto con il fiato sospeso tutti gli appassionati riunitisi da diverse parti d’Italia al Tennis Club sito sul Longomare di Siderno. Per la prima volta, un Open di interesse nazionale ha attirato in una città della Locride otto atlete di seconda categoria provenienti davvero da tutta Italia (Foggia, Ragusa, Rimini, Roma solo per citare i centri più importanti) per una manifestazione dal profilo agonistico così alto da risultare la più prestigiosa svoltasi su suolo calabrese. Le decine di appassionati accorsi soprattutto per le semifinali e le finali svoltesi tra ieri e oggi hanno dimostrato che la manifestazione si è rivelata indubbiamente una riuscita operazione di marketing territoriale e ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che anche nella Locride si possono organizzare eventi di grande portata attirando con successo cittadini e turisti. Lo sforzo necessario a soddisfare le esigenze delle atlete è la prova ulteriore di quanto l’organizzazione del direttivo del Tennis Club, che ha messo a disposizioni i campi, del suo presidente Agostino Antico e del direttore del torneo Stefano Cataldo sia stato impeccabile e dona maggiore prestigio all’evento. Il fatto non secondario, poi, che siano state riempite diverse strutture ricettive e che gli ospiti abbiano dato una prova ulteriore della potenzialità del nostro territorio, creando un giro economico non indifferente, non può non allietare tutti. Jacopo Giuca


SETTIMANALE

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Siderno ricorda i suoi sei angeli con una partita di calcio Grazie al patrocinio del Comune, il memorial organizzato da Nino Piscioneri si terrà allo Stadio Comunale di Siderno mercoledì prossimo Da anni, Nino Piscioneri si occupa di organizzare una partita di calcio in memoria di persone del territorio recentemente scomparse con il patrocinio del Comune di Siderno. Questo Memorial così particolare ha sempre riscosso grandissimo successo nella popolazione sidernese, sensibile e pronta a ricordare con affetto i propri cari estinti. Ecco allora che, un anno dopo la partita in memoria del presidente del Siderno Mimmo Cataldo, del presidente del Locri Totò Spadaro, di Giuseppe Totino di Marina di Gioiosa e Mario Ierinò di Gioiosa Jonica, mercoledì 12 agosto, alle ore 19.00, lo Stadio Comunale di Siderno si raccoglierà per assistere a una partita tra vecchie glorie della Locride dedicata a Giuseppe Figliomeni, Gabriele e Napoleone Luciano e Luigi Mori, i quattro angeli di Siderno strappati alle loro famiglie in quel terribile schianto dello scorso 16 novembre. Alla partita, che sarà preceduta da un triangolare di giovanissimi calciatori sidernesi, sono ovviamente invitati a partecipare i parenti e amici delle vittime oltre che la cittadinanza che vorrà portare il proprio omaggio e assistere alla consegna di una targa commemorativa alle famiglie dei ragazzi. Jacopo Giuca

Antonio Tallura porta in scena il monologo “Vajiu llà” alla Villa Comunale Domenica 9 agosto, alla Villa Comunale sita sul Lungomare di Siderno, alle ore 22, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Vajiu llà” di e con Antonio Tallura. Nel ventennale della pubblicazione del libro omonimo con prefazione del compianto professore Rocco Ritorto, Tallura ha deciso di portare in scena il celebre monologo in diversi paesi della Locride e, dopo il successo della tappa di Bianco, toccherà proprio a Siderno, domenica sera, godere di uno spettacolo che vuole tenere viva la memoria sul nostro passato e nostro essere calabresi con grande cultura e ironia.

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Oggi palazzo Faletti e palazzo De Mojà aprirà le porte alla "Ruota della Memoria" È tornata a forgiare i suoi sentimenti in un gioco di forme e colori, l'artista sidernese Sara Parlongo che anche quest'anno è riuscita a creare uno scambio culturale tra la Locride e realtà propositive di respiro internazionale, grazie alle collaborazioni con FIARTE e UPP foto press Asia, Africa e America. Nella straordinaria cornice del borgo medievale di Siderno Superiore, tra le mura antiche di palazzo Faletti e palazzo De Mojà, partirà oggi la IV Biennale d'Arte Internazionale della Calabria: dall'Expo a "La Ruota della Memoria". La cultura artistica di Santo Caglioti, i colori di Mauro Nicolicchia, l'esperienza dell'Expo di Adriano Fida accanto a Sgarbi o quella di Antonio Cossa all'arte internazionale del cinema contribuiranno, insieme a ben 60 artisti in rappresentanza di 14 Paesi del mondo, a rendere l'evento memorabile nella sua ora raffinata, ora eccentrica spettacolarità. "Innanzitutto ci tengo a ringraziare il sindaco di Siderno Pietro Fuda e l'assessore alla cultura Ercole Macrì che mi hanno sostenuto sin da subito per realizzare per la quarta volta la biennale "La ruota della Memoria". Anche quest'anno ad ospitarla saranno palazzo Faletti e Palazzo De Mojà le due anime della Calabria: quella leggera, vaporosa ed elegante e quella barocca e ampollosa." Il 23 agosto sarà la stessa Parlongo a esibirsi in una performance teatrale "Sara-Frida" scritta e diretta da Giusto lo Pipero, attore, sceneggiatore e scrittore italiano che collabora con la Rai. "Si tratta di una raccolta di pensieri su mio padre a cui darò corso mentre sulla tela imprimerò le mie emozioni". Ma perchè "Sara-Frida"? "La mia vita ha molti punti in comune con quella della straordinaria artista messicana. Anche lei era figlia di un artista del legno con cui aveva un rapporto assai particolare, così come io con mio padre. Il sogno di Frida Kahlo era esporre le sue opere a New York, il mio è forse meno ambizioso ma per me di vitale importanza: condividere questa armonia colorata con la mia terra".


RIVIERA

Presentato a Gioiosa“Lo strano delitto”

Lunedì 3 agosto alle ore 18.30 presso Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica è stato presentato il libro “Lo strano delitto”, l’ultima fatica letteraria di Bruno Gemelli, giornalista e scrittore calabrese. “Lo strano delitto” è il racconto della morte del dirigente comunista Luigi Silipo, ucciso barbaramente a Catanzaro nell’aprile del 1965 senza sapere da chi e perché. Al caso Sillipo si intrecciano le vicende del Partito comunista di quegli anni.

CULTURA E SOCIETA’

La Locridecome Montecarlo: il Burraco importa moneta nel territorio Avevamo già parlato dell’inaspettato successo del torneo di Burraco tenutosi al Kennedy a fine Luglio.Oggi vogliamo parlarvene ancora, ma per dare i numeri: hotel stracolmi, richieste di servizi e visite guidate dei partecipanti hanno creato un giro di affari che rasenta il mezzo milione JACOPO GIUCA bbiamo già parlato la scorsa settimana del successo sportivo del torneo di Burraco organizzato, per il secondo anno consecutivo, dall’ASD Burraco Siderno all’Hotel Kennedy di Roccella Jonica. Ciò su cui non ci siamo soffermati, tuttavia, è stato il ritorno economico che questo torneo è stato in grado di generare nella Locride. Eh già, perché Burraco ha significato ancora denaro sonante depositato nelle nostre casse dato che, meglio ancora di quanto sia stato fatto l’anno scorso, i tavoli verdi sono stati presi d’assalto da 720 appassionati che hanno riempito i 116 tavoli verdi che rendono l’ASD la seconda organizzazione d’Italia per grandezza. 220 persone in più rispetto al mare di 500 anime giunto a pernottare per una settimana nei nostri alberghi l’anno scorso hanno tenuto occupati, in questo torrido luglio 2015, sette alberghi e altrettanti tra Bed&Breakfast e Agriturismi, donando al territorio quasi 260.000 euro solo per il pernottamento. E il miracolo di Francesco Ruso non si è fermato qui perché, accanto al Burraco, quest’anno, c’è stata la scoperta del territorio, che ha spinto molti di questi turisti a prolungare le vacanze almeno di una settimana. Mentre leggete questo articolo, probabilmente, qualche camera ancora ospita uno sparuto gruppo di partecipanti al torneo che, affascinati dalla nostra terra, hanno sentito il bisogno di spostarsi per conoscerla, di mandare gli abiti in lavanderia, di mangiare, di affittare un ombrellone quasi mai compreso nel prezzo del soggiorno senza badare a spese. Ecco perché il torneo di Burraco può reinvestire 18.000 euro di questo mezzo milione nei premi da dare ai partecipanti, così catturati dalla gioia del gioco e

A

dalla bellezza della nostra terra che pensare al torneo del prossimo anno viene naturale. L’Oscar come miglior Torneo d’Italia con il quale la manifestazione è stata premiata l’anno scorso e che potrebbe conquistare per il secondo anno è solo un valore aggiunto che giustifica ulteriormente la velocità con cui sono state già annunciate le date della prossima edizione: il 17 e il 18 giugno, di nuovo in bassa stagione come il primo anno. Se qualcuno già pensa che questo sia un deterrente a replicare un pienone impressionante, ecco le 50 camere già prenotate nel solo Hotel Kennedy per assicurarsi un posto in prima fila in questo spettacolo grandioso, indipendentemente da quale momento dell’estate sia stato scelto per organizzarlo. La sfilata di personalità illustri accorse nella Locride per partecipare a un evento così mondano da fare invidia a Montecarlo, già elencate la scorsa settimana, dovrebbe bastare a sottolineare l’importanza che questo torneo ha otte-

Duecentoventi persone in più rispetto alle cinquecento giunte a pernottare per una settimana nei nostri alberghi l’anno scorso hanno occupato sette alberghi e altrettanti tra Bed&Breakfast e Agriturismi

nuto nell’arco di poco più di 365 giorni, cosa che lascia ben sperare in un futuro sempre più roseo per la disciplina e, conseguentemente per il territorio. Parliamoci chiaro, in un momento di impercettibile ripresa economica come quello che sta vivendo la Nazione, in un comprensorio storicamente povero e poco fortunato come il nostro, in cui i sindaci cercano con grandissima buona volontà di racimolare persino i centesimi per fornire ai propri cittadini i servizi ai quali hanno diritto, mezzo milione infilato nelle casse della Locride grazie a un turismo sportivo nato per caso e in modo amatoriale è oro allo stato puro. Immaginate se l’anno prossimo, quando, ci auguriamo, la ripresa economica sarà un po’ più visibile, lo stesso torneo dovesse crescere in partecipanti e introiti anche solo di un ulteriore 25% come ha fatto dall’anno scorso a quest’anno. Nell’arco di poche edizioni si potrebbero aggiungere appassionati disposti a venire dall’altra parte del globo.

Insomma: nonostante le difficoltà la Locride ha dimostrato per l’ennesima volta di avere grandissimo fiuto per gli affari e per l’economia e, soprattutto, di avere nella figura di Francesco Ruso un re Mida in grado di trasformare in denaro sonante un semplice torneo di carte. Come si suol dire, infatti, non è tutto oro quello che luccica. Anche il Burraco, soprattutto l’anno scorso, ha avuto notevoli difficoltà a ingranare a causa della generale diffidenza che le associazioni e gli operatori turistici hanno espresso nei confronti dell’iniziativa. Dopo le prime due edizioni, però, ed è il consiglio che Ruso ci raccomanda di diffondere, sarebbe bene che questi stessi diffidenti imparassero, per il futuro, ad avere maggiore fiducia in chi ha un progetto valido come questo Che altro aggiungere? Solo questo: lunga vita a Francesco Ruso e, soprattutto, lunga vita al Burraco!

Rocco Barbaro, stella del cabaret nazionale, al Ombligo de la Luna Dopo Alessandro Benvenuti, Niccolò Fabi, Gianni Pellegrino, Max Mazzotta e molti altri artisti di livello internazionale che hanno calcato il palco di ” El Ombligo de la Luna” Il locale gestito da Paolo e Karla Imperitura regala ai propri clienti un’altra perla. Giovedì 13 agosto ospiterà Rocco Barbaro (Zelig, Pippo Kennedy Show, Colorado Cafè, etc, etc) considerato una delle stelle del cabaret nazionale, l’artista per la prima volta approda con il suo “me ne fotto tour” a Caulonia Marina, unica data nella locride del comico reggino. Potete acquistare la prevendita dello spettacolo telefonando al 3482333153 o scrivendo alla mail ombelicodelaluna@gmail.com Curriculum Nato a Rivoli (TO) da genitori emigrati da Reggio Calabria, ha trascorso a Reggio l'infanzia e la giovinezza. Frequenta la scuola di dizione e recitazione presso il Teatro Calabria diretto da Rodolfo Chirico e Gianni Diotayuti. Poi frequenta a Milano per tre anni il Laboratorio dell'attore diretto da Raul Manso.

Ha iniziato la sua carriera con alcune esperienze nel cinema, nel teatro e in televisione, poi il successo arriva allo Zelig di Milano a fianco di David Riondino; ha vinto i primi premi nei principali concorsi di cabaret d'Italia (primo posto alla prima rassegna nazionale per giovani comici La luna che ride comune di Monza luglio 1993) ed ha letteralmente trionfato al prestigioso Festival Nazionale dell'Umorismo Amore Mio di Grottammare. Rocco Barbaro ha lavorato per Rai, Mediaset, LA7, Telemontecarlo e Radio 105 ed ha debuttato nei più prestigiosi teatri italiani come il Parioli di Roma ed il Ciak di Milano. Ha trovato anche il tempo per scrivere un libro dal titolo "Menefotto!". Brillante autore ed interprete, racconta in tono ironico la sua esperienza di emigrante alle prese con la stressante realtà milanese. Quello di Rocco Barbaro è un cabaret acuto con risvolti satirici, decisamente coinvolgente. Il suo umorismo infatti ricorda quello di altri attori dell'area milanese che hanno fatto scuola come Dario Fo, Giorgio Gaber o Paolo Rossi, comici della parola più che del gesto o della mimica.


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LA ROSA DEIVENTI QUANDO LA REALTÀ SUPERA LA BARZELLETTA

… sulla pelle di poveri esaminandi!!! Domande assurde da parte dei “professori”. Alla maturità classica di qualche anno fa: - Per caso ricorda qualcosa della Rivoluzione Francese?

- Vediamo…! - Mi saprebbe dire di che colore erano le calze indossate da Maria Antonietta quando salì al patibolo? Risposta: nessuna naturalmente. Agli orali di un Concorso Magistrale. Una candidata presenta Ugo Foscolo. Domanda sparata a bruciapelo: - L’importanza di Boulogne Sur Mer… Riflessione: ma perché è una cittadina rompicapo? Altro esame di maturità. - Di che colore è il cielo? Attimi tragici: …e chi lo sa!!! Maria Verdiglione

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Kiwanis Club, ovvero: agire in silenzio per migliorare il mondo È un’associazione internazionale che sogna di consegnare una società migliore ai nostri figli.Da otto anni è insediata anche nella Locride e, armata di buona volontà, ha fatto cose straordinarie.

JACOPO GIUCA L’associazione che si occupa di realizzare una società migliore attraverso donazioni e iniziative benefiche, con il chiodo fisso per il futuro dei nostri bambini ha piantato radici a Bovalino, ma i rami e le foglie del suo grande tronco fanno ombra da Brancaleone a Monasterace con iscritti in ogni centro della Locride. Il suo presidente viene eletto annualmente ma, nonostante quella che potrebbe apparire una discontinuità, dal 2007 a oggi, grazie al suo sistema efficientissimo di raccolta fondi e alla generosità immensa dei suoi membri, il Kiwanis è riuscito a realizzare obiettivi impressionanti, come la ristrutturazione completa del reparto di pediatria dell’Ospedale di Locri, al quale sono state donate anche attrezzature e giochi. Il presidente di questo “Anno Sociale”, che terminerà il proprio mandato in autunno, è Giorgio Ruso ed è proprio lui, assieme al membro del direttivo e Assessore Comunale Peppe Cherubino a parlarmi delle ultime novità sul fronte Kiwanis. «Nell’ultimo anno - dice Ruso - abbiamo mantenuto costantemente attivo il club con iniziative di ogni tipo. Abbiamo collaborato con la Scuola Armonia per il concerto natalizio, donato beni di prima necessità alla mensa dei poveri e alla Caritas di Locri in occasione della Pasqua, realizzato un convegno sul cyberbullismo al Liceo Ivo Oliveti di Locri assieme alla Polizia Postale, collaborato con la responsabile nazionale dell’Osservatorio sull’Infanzia del Kiwanis Francesca Pizzi, aiutato negli sbarchi dei profughi in tutta la provincia di Reggio Calabria e patrocineremo per il quarto anno consecutivo il “Giomo Trichilo” (svoltosi ieri sera, ndr.). «Ma la manifestazione più importante che siamo

EVENTI

Ciminà all’Expo? Un successo da ripetere! La fiera dell’alimentazione si è tinta per una settimana dei toni tenui del celebre formaggio nostrano grazie a una collaborazione tra le ditte locridee che lo producono e il presidio di Slow Food, che ha garantito a diversi prodotti tipici di essere presentati. Migliaia di persone, grazie alla presenza di produttori diretti che non facevano esplicitamente capo alle aziende, hanno potuto effettuare un assaggio del Caciocavallo accompagnato da un vino che ne esaltava le qualità. Grande soddisfazione da parte del Comune che, con il suo appoggio alle ditte che si occupano del prodotto tipico, è pronto a toccare con mano il successo di una partecipazione che, nel solo week end, ha generato più di 150.000 visite allo stand in cui erano presenti in nostri conterranei. Adesso si guarda alla fine di settembre, quando, in base alla disponibilità da parte del presidio di Slow Food, Ciminà potrebbe cercare di bissare il successo. Jacopo Giuca

La scorsa settimana il Caciocavallo era presente all’appello dei prodotti in mostra a Expo Milano 2015. Si spera in un ritorno economico sul territorio Fine luglio dedicato al Caciocavallo di Ciminà, a Expo Milano 2015.

riusciti a realizzare è stata certamente un torneo triangolare di calcio al quale hanno partecipato gli ordini degli Architetti, degli Avvocati del Foro di Locri e dei Farmacisti, le cui quote di iscrizione hanno permesso la raccolta di fondi da destinare alla lotta contro il tetano nei paesi bisognosi. Questa raccolta fondi, che rientra in un service condotto dall’Unicef chiamato “Eliminate”, con il quale il club collabora attivamente, ha lo scopo di racimolare 110 milioni di dollari per spedire vaccini in Africa, Asia e nei paesi del Centro America e ci rende fieri sapere di aver raccolto solo nel nostro territorio diverse centinaia di migliaia di questi soldi». «Altrettanto importante, poi - interviene Cherubino - è stata la raccolta fondi che abbiamo organizzato per donare un defibrillatore allo Stadio Comunale di Siderno. Anche in questa occasione abbiamo organizzato un bel torneo tra i giovanissimi delle scuole calcio locali e, alla presenza dei bambini e degli allenatori, con la collaborazione del responsabile del 118 di Locri, Vincenzo Barillaro, abbiamo anche potuto fare una dimostrazione pratica di come il defibrillatore debba essere utilizzato. «Oggi il club guarda al futuro e pensa a una collaborazione fattiva con il Vescovo di Locri per organizzare eventi sociali a Platì ma soprattutto, considerato che fanno parte del Kiwanis due Consiglieri Comunali di Siderno, ovvero io e Mariateresa Fragomeni, vorremmo interagire più strettamente con il Comune e istituire anche qui un garante per l’infanzia. «Insomma - conclude Cherubino - l’obiettivo è continuare a mantenere un basso profilo per continuare a lavorare per i bisognosi di tutto il territorio, continuando a parlare poco per fare moltissimo».

Locri: Il Giudice di Pace sulla questione“Platani” In merito alla sentenza dell'Ufficio del Giudice di Pace di Locri che tanto clamore ha suscitato sulla stampa locale, quale Coordinatore dell'Ufficio ritengo opportuno fornire, a tutela dell'attività dell'Ufficio medesimo e dei suoi magistrati qualche dato di fatto, nella speranza che ciò contribuisca a stemperare certi toni ed a fare proseguire, a chi ne avesse desiderio, la discussione utilizzando elementi concreti. La causa, ha avuto inizio il 28/2/2013. E si è protratta fino al 30/6/2015. Il tempo trascorso ed i rinvii via via predisposti sono da ascrivere unicamente alla volontà perseguita dal Giudice, di favorire, mediante l'accordo delle parti, una soluzione bonaria della lite. In tale prospettiva all'udienza del 3/6/2013 il difensore del Comune di Locri ha chiesto, come risulta dai verbali di causa, il rinvio della stessa ad altra udienza, "atteso il recente insediamento della nuova amministrazione, al fine di rendere edotta l'amministrazione della vicenda al fine di trovare una possibile soluzione bonaria della vertenza" ed il Giudice, "preso atto della richiesta del difensore del comune di Locri' ha concesso il richiesto rinvio fissando la nuova udienza per il 18/9/2013. In tale udienza tuttavia, preso atto del fallimento del tentativo di conciliazione, su richiesta di parte attrice, alla quale ha aderito il convenuto Comune di Locri, il Giudice ha disposto per la nomina di un consulente tecnico d'ufficio (CTU) perché, nel contradditorio delle parti, e previo esame dello stato dei luoghi fornisse risposta a questo unico quesito: «Esaminato lo stato dei luoghi dove sono installati gli alberi in contestazione, verifichi se gli stessi alberi sono piantati alla distanza prevista dalla normativa vigente dal limite della strada».

Non, dunque, come erroneamente riportato da taluni, con malcelato sarcasmo, per stabilire se i platani fossero o meno alberi di alto fusto. Depositata la relazione peritale dalla quale è emerso che i platani erano stati piantati a distanza inferiore a quella prevista dalle leggi vigenti (anche a Locri) il difensore del Comune ha chiesto il rinvio della causa ad altra udienza "al fine di poter compiutamente re/azionare al comune di Locri in merito all'elaborato peritale" ed il giudice ha rinviato la causa all'udienza del 30/6/2015 sempre nella speranza di vedere composta la lite. Tuttavia, verificato per l'ennesima volta il perdurare di ostacoli atta definizione bonaria della lite, il giudice non ha potuto far altro che adempiere al dovere di deciderla con sentenza. Questi i fatti. Ho ritenuto doveroso fornire questo chiarimento all'unico scopo di tutelare il buon nome dell'Ufficio, visto il clamore generato - seppure in sede locale - dalla decisione ed i toni, non proprio congrui, di taluni articoli. Restano impregiudicate per le parti del giudizio - tra le quali la sentenza è destinata a spiegare i propri effetti - i rimedi apprestati dall'Ordinamento per pervenire, sussistendone i presupposti, alla riforma o all' annullamento della decisione della quale si tratta per la quale, in ogni caso, è, come dire, il "minimo sindacale" pretendere il dovuto rispetto. Analogo rispetto merita la libertà di espressione e di manifestazione del pensiero con ogni mezzo quando la stessa rivesta, come nel caso, interesse sociale e, meglio ancora, se si manifesta come declinazione di correttezza, documentazione ed obiettività. Il Giudice di Pace Coordinatore

La tradizione della‘ntinna

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L’EVENTO

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La memoria del meridionalismoper un futuro consapevole

Agnana: borse di studio intitolate a Gullaci e Zitara Consegnate mercoledì 5 agosto le due borse di studio intitolate a Mimmo Gullaci e Nicola Zitara, già direttore di questa testata. Le hanno conseguite due giovani studentesse: Ilenia Zappia dell’Istituto Tecnico per il Turismo Umberto Zanotti Bianco, a cui è andata la borsa di studio per l’imprenditoria, intitolata a Mimmo Gullaci, e Maria Grazia Speranza della Scuola Media di Agnana, vincitrice della borsa di studio per la Cultura, intitolata a Nicola Zitara. L’istituzione di questi premi è stata rapidamente concepita e varata dal Comune di Agnana su iniziativa del sindaco Caterina Furfaro, e prontamente raccolta dalla Giunta. Il sindaco ha alienato la sua indennità per questo progetto a lunga scadenza, consentendo così agli alunni meritevoli di poter iniziare le scuole superiori o l’università con una piccola dotazione economica che potesse agevolare le famiglie. L’assegnazione avviene per merito, indipendentemente dalla scuola frequentata: qualsiasi studente agnanese può concorrere. L’assegnazione delle borse ha visto lo svolgersi di un convegno dal titolo: “La memoria del meridionalismo per un futuro consapevole”. Dopo l’introduzione del sindaco Caterina Furfaro, sono intervenuti i membri delle famiglie Gullaci e Zitara. La professoressa Antonia Capria, moglie di Zitara, giornalista e poetessa, ha ricordato il marito con affetto e trasporto. La professoressa Concetta Gullaci ha effettuato una puntuale disamina sullo status dell’imprenditoria meridionale. La parola è passata ai relatori: Ilario Ammendolia, editorialista di “Riviera”, che ha ripercorso con precisione e accuratezza le vicende politiche, passate e recenti, che hanno condotto il Sud all’attuale stato di sofferenza. L’assessore alla Cultura del Comune di Siderno, Ercole Macrì, storico collaboratore di “Riviera” , si è soffermato sul panorama politico-culturale dell’Europa d’oggi, individuando nella carenza di formazione scolastica uno dei punti deboli dell’Italia intera. Gradite e apprezzate le presenze di sindaci di altri comuni: Pietro Fuda, Aldo Canturi, sindaco di Bianco e Rosario Rocca, sindaco di Benestare, che hanno rivolto un plauso all’iniziativa del Comune di Agnana. La Redazione

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RIVIERA

Alla festa del paese grande spettacolo del comico Pironaci, nella foto con i consiglieri Vincenzo Meleca, Vincenzo De Leo, Gianluca Leonardo e Giuseppe Figliomeni. Sullo sfondo l’assessore Ercole Macrì.

Cinquant’anni di generosità La tua generosità e il tuo amore ti hanno reso l’uomo che sei oggi, il migliore di tutti. Tantissimi auguri per i tuoi cinquant’anni, Papà BlaBla

Da Agnana… Il neo assessore regionale Federica Roccisano in mezzo a Pietro Fuda e a Ilario Ammendolia, in quel di Agnana, per parlare di meridionalismo e lavoro.

mo adina al lavoro La consulta citt una stanza del Comune, abbianzo in , ce te In piena esta sidente della consulta Vin rina beccato il pre sua squadra, Mario Diano, Sab Bruzzese con la i i componenti del direttivo. Santacroce e tutt

Domenico Logozzo premiato Ogni tanto ci piace menzionare il nostro grande giornalista e amico, premiato di recente con il Filottete 2015 a Cirò Marina.

Donna settanta anni, ricca, di bella presenza, sola, senza figli, disposta a trasferirsi sposerebbe uomo stessi requisiti fino anni 80. mail: postacuoresiderno@gmail.com

Vincenzo si sposa Vincenzo Pasqualino, con la maglia gialla al centro della foto, viene immortalato in uno scatto indimenticabile, il giorno prima del suo matrimonio, in compagnia dei cugini. Due gemelle Le sorelle Marina e Concetta Gullace, sempre simpatiche e affabili, mantengono quello spirito delle donne di montagna: bellissime fuori e forti dentro.

Orti Urbani… Pasquale Giurleo e Giancarlo Fiorenza uno architetto e l’altro agronomo discutono nella villa dell’imminente manifestazione sidernese“Orti Urbani”.


SETTIMANALE

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Anche i Borboni in Il presidente dell’a crisi! zione due Sicilie Zassociamentre cerca di racimvaglia qualche spicciolo. olare

In attesa ... Alberto Crupi e Antonio Ruso da Martone aspettano pazientemente che qualcuno ascolti con buona volontà le loro lamentale.

Giovani berlusconiani Filippo Savica, giovane membro di FI, ha il piglio dei più grandi oratori e le covinzioni di chi sa che sta facendo la cosa giusta

La buona scuola… Fa scuola! Dopo cinquant’anni, i ragazzi della VB dell’istituto Tecnico Geometri, si sono dati appuntamento a Roccella Jonica per rinsaldare un cameratismo tipico della Scuola Pubblica Italiana, che ancora permette lo scaturire della dignità dei singoli.

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Edizione di straordinaria efficacia e bellezza, quella organizzata dall’associazione Amici del libro e della biblioteca di Siderno che, come da titolo della manifestazione, per 7 sere ha allietato gli amanti della lettura presentando altrettante opere di romanzieri della nostra regione, riscuotendo il giusto successo!

Ridatemi la mia strada Carlo Romeo, sulla sua bicicletta, non ha fatto in tempo a godersi la bitumazione della sua strada che l’ha vista nuovamente rotta per sistemare una tubatura.

Da Martone con furore La tarantella come musica di sfondo alla vita di questa comunità, presso la quale i tamburi risuonano melodici in ogni momento della giornata

Zebre a siderno Le strisce pedonali tornano a colorare l’asfalto di Siderno anche davanti al Comune e ridanno dignità e sicurezza a una cittadinanza che non dovrà più pensarci due volte prima di attraversare.

Tornano “Gli amici della Pineta” Fotografa con il tuo smartphone il QR code sulla destra per leggere direttamente sul nostro sito il comunicato dell’associazione sidernese.

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