Riviera n° 32 del 06/08/2017

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CONTROCOPERTINA

SIDERNO

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Un depliant informativo della città di Siderno sta mettendo in cattiva luce il nostro paese agli occhi dei turisti. L’opuscolo, pur presentandosi come un prodotto informativo pratico e vivace è in realtà un approssimativo raccoglitore di pubblicità, nel quale sono riportate informazioni errate, non solo in un claudicante italiano, ma anche in due lingue inventate che vengono spacciate per inglese e tedesco…

Una mappa si fa beffa dei turisti In questi giorni, presso alcuni esercizi commerciali di Siderno, è possibile reperire un depliant informativo della nostra città. L’opuscolo, un A2 patinato più volte ripiegato su sé stesso in modo da poter essere facilmente trasportato in borsa o persino in tasca, si presenta come una “Mappa Turistica della Città di Siderno (Reggio Calabria)” e, al suo interno, presenta una piantina, alcune foto della città, una colonna di cenni storici (tradotti in inglese e tedesco) e una montagna di quadrati pubblicitari di diverse attività commerciali del nostro centro. Anche guardando con attenzione l’opuscolo non viene indicato da nessuna parte da chi sia stato ideato o dove sia stato stampato (particolare che lo rende non solo “non ufficiale” ma persino illegale!) e, soffermandosi sulla piantina della città, ci si rende conto che la mappa, di turistico, ha davvero ben poco. In corrispondenza dei quadrati pubblicitari, infatti, è possibile scorgere dei numeri che vengono riportati su una cartina approssimativa per far comprendere agli osservatori come raggiungere i negozi in questione e, se oltre agli esercizi commerciali vengono indicate le posizioni di chiese, poste, scuole, sedi delle forze dell’ordine, Municipio e stazione, non viene fatto alcun riferimento ai veri luoghi di interesse storico/turistico che la nostra città offre alle persone in visita e in vacanza. Non solo. La denominazione delle strade è spesso errata (alcune vie sono addirittura assenti!), la posizione di alcuni punti di interesse segnalati sulla mappa è sfasata di diversi isolati e la mappa stessa, infine, risulta di difficile lettura, soprattutto immaginando di doverla utilizzare durante una passeg-

Il depliant produce un disservizio non solo per i cittadini, ma anche per gli inserzionisti, perché riporta informazioni approssimative o erronee. Inoltre, arreca un danno enorme alle agenzie di stampa che passano attraverso i canali ufficiali

giata sul corso. Ma quanto di peggio viene offerto dal depliant si trova nella facciata posteriore: ci riferiamo a quei “Cenni storici” in tre lingue che presentano errori (e orrori) davvero sconcertanti. La sezione italiana, infatti, presenta imprecisioni (o totali invenzioni) che si fanno beffe di anni e anni di studi condotti dagli storici del nostro comprensorio. Attingendo a credenze popolari e a qualche pagina informativa reperita su internet (sul fondo del paragrafo si legge “Fonte: wikipedia.it” ma, vi possiamo assicurare, che da Wikipedia è stato ripreso ben poco) viene tratteggiato un profilo folkloristico e poco lusinghiero di un paese passato da una dominazione all’altra fino a diventare un concentrato di feste patronali, uniche occasioni durante le quali i 16.960 abitanti (dato anagrafico del 2001, oggi ne sono stimati 18.203, Wikipedia - quella vera - docet) si riversano in strada per mangiare, ballare e inneggiare ai santi. Qualora tutto questo non fosse stato sufficiente a farvi del male, ci sono i cenni storici tradotti in lingua straniera a garantire il ricovero immediato. Il paragrafo inglese, infatti, è un concentrato di inglese maccheronico e invenzioni grammaticali (“A Siderno there are several monuments”; “the Palace where he slept King Ferdinand I”; “7 September there is the Procession of Our Lady at sea”) tali da ingenerare nel turista straniero un solo desiderio, quello di fuga. E, benché ci manchi un’approfondita conoscenza del tedesco, siamo pronti a scommettere che non sia stato solo il verbo anglosassone a venire trattato così male. «Quella che abbiamo davanti non è una guida turistica, ma un raccoglitore di pubblicità - ci racconta Agostino Santacroce, presidente della Pro Loco di Siderno che abbiamo interpellato per cercare di capire quali contromisure sarebbe necessario prendere dinanzi a un’iniziativa arbitraria del genere. «Purtroppo non è la prima volta che viene stampato un depliant di pessima fattura come questo e sono fermamente convinto che sia sempre la stessa persona a produrlo. Il problema è che questa persona, pur essendo mosso da un intento nobile, non si rende conto di produrre un disservizio non solo per i cittadini, ma anche per chi ha convinto a fare un’inserzione pubblicitaria sul proprio opuscolo, e un danno per le agenzie di stampa che passano attraverso i canali ufficiali e pagano le tasse

per distribuire guide turistiche ufficiali. La mappa è una macchia estesa che non può rivelarsi informativa in alcun modo e questo sorvolando sull’imprecisione delle sedi di alcuni “luoghi utili” della città. La Pro Loco, ad esempio, viene indicata ancora in piazza Municipio, quando è ormai da diverso tempo che ci siamo spostati in via Carlo Pisacane. Lo stradario, inoltre, è approssimativo, mancano vie anche importanti e non viene segnalato nemmeno un senso unico. Per produrre un depliant del genere bisogna avere una cartina aggiornata e in buona risoluzione e, dopo aver parlato con chi di competenza presso il Comune o gli uffici turistici per avviare una collaborazione, si possono cercare gli sponsor che permettano al progetto di andare in porto. Non voglio minimamente apporre un freno allo spirito di imprenditorialità, così prezioso per la nostra terra, ma deve essere chiaro che questo opuscolo sta arrecando un danno di immagine alla città e a tutti gli inserzionisti che vi si trovano all’interno». Nella speranza che all’opuscolo venga dato il credito che merita, preghiamo tutti i turisti (i residenti e gli inserzionisti) di diffidare dagli stampati sui quali non viene indicato chiaramente il nome di chi li produce e il luogo di stampa. Ogni opuscolo informativo autorizzato dal comune e dagli organi competenti, inoltre, riporterà sempre in copertina il blasone del Comune di Siderno, lo stemma della Pro Loco e, generalmente, anche della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Diffidate di tutto ciò che non risponde a questi requisiti! Jacopo Giuca

Cari turisti, diffidate di ogni stampato sul quale non viene indicato chiaramente il committente e il luogo di stampa! La vera Siderno è professionale e respinge prodotti imbarazzanti come quelli che stanno circolando in città in questi giorni.


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ATTUALITÀ

Gagliato il paesino calabrese capitale delle nanoscienze Ogni anno, nel mese di luglio, luminari, ricercatori e membri di grandi industrie farmaceutiche provenienti da tutto il mondo presentano le loro scoperte e i progressi raggiunti dalla nanomedicina, il futuro della cura.

mauro ferrari

Recentemente è stato menzionato nel prestigioso Global Report Unesco come caso esemplare di potenziale creativo per le azioni positive intraprese dal basso. Si tratta dell'importante appuntamento scientifico annuale “NanoGagliato” che dal 2008 si svolge nel paesino di Gagliato, paese di 500 anime sulle alture di Soverato, lontano dal ritmo e dagli stili di vita del settore tecnologico. "NanoGagliato" è un evento internazionale, dedicato alle nanotecnologie, a come cambia la medicina grazie ai progressi in questo settore e a come ne beneficerà la salute globale. Padroni di casa sono Mauro Ferrari, presidente e amministratore delegato dello Houston Methodist Research Institute, in Texas, considerato il padre della nanomedicina a livello mondiale, e la moglie Paola Ferrari. Vivono da parecchi anni negli States e l’incontro con la Calabria è avvenuto un po’ per caso, quando l’allora rettore dell’Università della Magna Grecia, Salvatore Venuta, chiama lo scienziato per dargli una mano sui programmi di ricerca. Anno dopo anno i coniugi Ferrari si innamorano della Calabria, prendono casa e nel 2008 invitano alcuni amici, leader mondiali nel campo delle nanotecnologie, a partecipare a dibattiti scientifici informali, intervallati da gite al mare, folklore locale e banchetti in stile familiare. Le discussioni e le collaborazioni innovative nate da questo incontro ispirano il gruppo a continuare l’esperienza e così Gagliato, sconosciuto a gran parte degli italiani - calabresi compresi - diventa noto e familiare tra i massimi esperti di

nanotecnologie di tutto il mondo. Ogni anno, alla fine del mese di luglio, biologi molecolari, Ceo di aziende biotech, medici, chirurghi e ingegneri americani e italiani si incontrano e si confrontano fra loro. Nel 2015, ad esempio, fra i partecipanti c'era Neil Bush, figlio del più famoso George H.W. Bush; l’anno prima, invece, il premio nobel della medicina del 2001. Oltre a favorire discussioni e collaborazioni tra esperti mondiali, si diffonde la consapevolezza tra il pubblico dei non esperti, sulle nanotecnologie, e in particolare sulle loro applicazioni mediche, un campo noto anche come nanomedicina. Contemporaneamente si svolge la manifestazione “Nanopiccola” braccio junior dell' Accademia di Gagliato, che ogni estate offre ai bambini di età compresa tra 4 e 18 anni la possibilità di esplorare il settore delle nanotecnologie e le sue applicazioni. Novità di quest'anno è stato il workshop con cui si è ipotizzata la sperimentazione di veri e propri progetti pilota a impatto diretto sulla vita comunitaria. Verranno, ad esempio, avviati nuovi programmi educativi, concepiti assieme alla riprogettazione di luoghi di apprendimento più significativi per la comunità locale e sistemi di cura a basso costo, basati sulle reali esigenze del borgo che stimolino l’aiuto reciproco e la solidarietà. Questo modello è considerato altamente innovativo e potenzialmente esportabile in altre aree relativamente svantaggiate dove i sistemi educativi e di prevenzione della salute sono deboli.

"Easy Alert”, in Calabria un’App per segnalare le calamità naturali È pronto per essere scaricato sugli smartphone dei cittadini calabresi un nuovo strumento in grado di segnalare, in tempo reale, alla Sala Operativa della Protezione Civile regionale situazioni di pericolo e avviare, nell'immediato, i necessari soccorsi. L’app era stata resa nota in un'intervista dell'ottobre scorso, da parte del responsabile della Protezione Civile calabrese, Carlo Tansi. L’applicazione è disponibile per Android e IOS, si chiama Easy Alert, un progetto inizialmente rallentato dalla burocrazia ma fortunatamente sbloccato, che permette di segnalare una calamità in corso - incendio, terremoto, alluvione o frana: grazie alla geolocalizzazione, questo sistema avanzato è in grado di guidare con precisione la

macchina dei soccorsi. Inoltre, offre la possibilità di scattare una foto e inviarla immediatamente così da far comprendere l’entità dei danni. L’app è gratuita e funziona anche off line, quindi senza l’aggancio alle celle della telefonia mobile, che in caso di terremoto possono andare in tilt. Dopo averla scaricata, per essere utilizzata il cittadino dovrà compilare i campi relativi ai propri dati anagrafici, in modo da ottenere le credenziali di accesso che consentiranno l’identificazione univoca dell’utente. Una volta completata la fase di registrazione, “EasyAlert” potrà essere utilizzata e ogni segnalazione pervenuta verrà associata al profilo dell’utente registrato, al fine di evitare falsi allarmi, punibili penalmente.

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GIUDIZIARIA

Nord & Sud “Unificati nel Vangelo” Uno stralcio della conversazione intercettata il 5 settembre del 1998, confluita nell’operazione denominata “Armonia”, richiamava importanti riferimenti storico-criminali che, per la suggestione e la valenza a essi connessa, sono stati trattati analiticamente per valutarne appieno la consistenza e il peso probatorio. Due gli interlocutori P.E. e F.M. che nel dialogo di interesse investigativo, partendo, logicamente, dai criteri di giustizia ed equanimità cui dovrebbero esser sempre sottesi i conferimenti di nuove e più importanti “cariche” di “ndranghita”, riferivano che, in un risalente periodo storico imprecisato, grazie alle aperture di tale “Rampinu” si rese possibile quella che può essere indicata storicamente come “Unificazione delle cariche del Vangelo”. F.M., unitamente ai più alti vertici della ‘ndrangheta calabrese partecipò attivamente, con un ruolo tutt’altro che marginale, all’ “Unificazione tra Nord e Sud”. Contrasti sorti in seno alle strutture verticistiche della criminalità organizzata di tipo mafioso calabrese avevano, verosimilmente, determinato una profonda scissione tra la natia Calabria e le diverse “metastasi” sorte nel Settentrione d’Italia a seguito dell’emigrazione di numerosi boss mafiosi che avevano, e hanno, colà stabilmente impiantato redditizie attività illecite. Tali contrasti furono acuiti dalla recalcitranza dei vertici calabresi a estendere le più importanti “cariche” ‘ndranghitistiche ai rispettivi omologhi egemoni nell’Italia Settentrionale. L’anziano e defunto capo-mafia del “Locale” di San Luca R.A., preferì, ad esempio, circoscrivere il conferimento di nuove “cariche” ai suoi più stretti e fedeli affiliati, in primis, more solito, ai parenti, piuttosto che disporre la parificazione delle cariche stesse - il “Vangelo”, anzitutto con gli omologhi del Settentrione d’Italia. Tale situazione perdurò, per come riferisce M. in qualità di protagonista, sino a uno storico summit celebrato a Montalto unitamente ai boss “storici” della ‘ndrangheta calabrese. Durante tale storico incontro, come accennato, fu deliberata la definitiva “Unificazione delle Cariche del Vangelo” come premessa necessaria alla definitiva riunificazione della “Società” sino a quel momento divisa e lacerata tra Nord e Sud. L’unificazione fu preceduta da una serie di “accordi a livello locale” probabilmente finalizzati a tastare il polso delle singole “famiglie” sia sul gradimento della scelta, fatta a livello apicale, che sull’eventuale individuazione dei soggetti destinatari delle rinnovate “cariche” unificate. Il successivo placet dei vertici attivi in Lombardia rappresentò la fase finale di un lungo e laborioso processo di prudente negoziazione che vide in M.F. uno dei principali ideatori e fautori. Di seguito alcuni stralci dei brani di interesse: «M.: l’unione del “VANGELO”, del “VANGELO”, l’abbiamo fatto... l’abbiamo fatto nella montagna l’abbiamo fatto, e non è che eravamo, eravamo molti». «M.: “...e abbiamo fatto l’accordo. Abbiamo fatto l’accordo e abbiamo fatto le “CARICHE”, capito? Là a MONTALTO”». «E.: “L’unificazione vera e propria, questi erano accordi stabiliti a livello “LOCALE”...” ». «M.: “È, è quando? Permettete, è quando siamo stati la sopra che abbiamo “unificato” il fatto... il fatto del “PADRINO”». «E.: “L’unificazione vera e propria è avvenuta quando si sono unificati tutti i “LOCALI” e con la cosa, la direzione della Lombardia, compare. Perché se non c’era l’accordo con la Lombardia non c’era neanche l’unificazione nella Calabria perché qua i fatti sono molto vecchi molto... voi non vi ricordate, quando tiravano... M. T. tirava da una parte...” ».



SOCIETÀ

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a p S k i N


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e r a t n e v i d e bb e r t o p a b a nto e Il Mus m i r e f i r i d to n u o p c i e t l s i a e t r d 'i a l e le a r u t l u c , o le, c a n o i d i r turisti e m nica o j a i c s di a e f c a p a c della a i d ca r A a n r e d o bria a l a C una m a l l a fa n i l a v o u n a L . dare e r e c s e r c di che sceglie scirà a rimuovere i politica riu ificabili paletti? suoi ingiust

i r a t a L

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO o sapeva fin da subito che su quell’altopiano avrebbe inciso la sua firma per l’eternità, a costo di rimetterci ogni guadagno. Nik ha dato ascolto a quella mente di Hiske, illuminata al punto giusto dalla follia, ed è rimasto in Calabria preferendola all’Olanda e agli Stati Uniti, dove di certo la sua arte non sarebbe stata snobbata. A Santa Barbara ha creato il suo microcosmo a colori, frullando nelle sue opere temi biblici, cosmici, mitologici. Devoto a quella Bellezza che non toglie nulla alla Natura ma, al contrario, la esalta, ha incasellato sapientemente tra le tessere dei suoi mosaici il Mediterraneo, re delle forme e della luce, senza disdegnare innesti artisticoculturali internazionali, dando vita a piacevoli invasioni di mondi. L’Olimpo creato da Nik e Hiske ha tutte le carte in regola per diventare la reggia di un’arte in continuo divenire, uno spazio vivo, incubatore di novità, che abbia come obiettivo principe una trasformazione, che è soprattutto evoluzione, in chi l’attraversa, e non il mero svago del visitatore. In realtà, il Musaba ha già dato prova di esserlo. Si è, infatti, distinto per essere un laboratorio fecondo, lontano da musei asettici e da gallerie espositive che danno un’idea “ospedaliera” dell’arte, data la loro suddivisione in “reparti” in cui custodire le varie manifestazioni artistiche, ben ordinate e classificate come fossero patologie. Il Musaba ha dimostrato di essere non custode dell’arte bensì angelo sterminatore. Ci sono, però, ancora spazi vergini in quel parco di fervida allegria. Vuoti malcontenti che potrebbero essere riempiti di nuova arte. Altri pennelli e scalpelli potrebbero contribuire a dare vita al Musaba, così com’è stato fatto in passato da Nik che ha negato e abolito l’antico nulla, il triste abbandono e muri di gomma. E non solo pennelli e scalpelli: il Musaba potrebbe accogliere l’arte in ogni sua forma. Alla corte di Nik potrebbero accorrere tutti i musicisti, cantanti, attori, registi e scrittori della Locride. Penso a Lele Nucera, ad Antonio Tallura, a Bernardo Migliaccio

Spina, a Gioacchino Criaco, a Mimmo Gangemi, a Francesco Loccisano, a Peppe Voltarelli, a Ettore Castagna, a Lisa, a Shark&Groove, a Cavallaro, a Papandrea e a tutta la balda gioventù degli artisti della Locride. Il Musaba sarebbe l’ideale punto di riferimento turistico, culturale e artistico della fascia jonica meridionale, un laboratorio di confronto capace di dare nuova linfa alla Calabria che sceglie di crescere. Santa Barbara potrebbe diventare davvero una moderna Arcadia. Qui si respira l’aria giusta per creare, in stretto rapporto con la natura, un’aria disponibile per tutti, anche a chi è stata negata la notorietà, ma non il soffio dell’arte. Il Musaba dovrebbe essere inserito tra le tappe obbligate per l’arte mondiale. In fondo è questo che si augurò Nik sin dal primo istante: vedere sorgere su quell’acrocoro, tra il torrente Torbido e la fiumara Neblà, un centro per permettere alla Calabria di incontrarsi con le altre culture. Augurio ribadito qualche anno fa dal critico d’arte Achille Bonito Oliva: “La fondazione Spatari-Mass dovrebbe avere la funzione di costringere gli artisti a un soggiorno obbligato. Non basta cioè promuovere delle mostre trasportando quadri e sculture da un luogo a un altro; sarebbe questa una funzione riduttiva rispetto al vuoto culturale in cui il sud si trova. Se, invece, si porta l’artista nel territorio, in maniera che questi produca la sua opera nell’impatto geografico e culturale che si trova a vivere, si può svolgere un lavoro molto più profondo e autentico”. Bonito Oliva si riferiva, è chiaro, solo a pittori e scultori ma la magia che irradia il Musaba è terreno fertile per qualsiasi forma d’arte. Eppure l’Olimpo di Nik continua a essere boicottato dalla politica, una politica che sembra venire da un passato in cui è stata insegnata l’immensa inutilità di essere seri, di fare appello al buon senso nei momenti di crisi culturale di un territorio. La classe politica calabrese, governatore in primis, resta fedele al suo nonsense, perennemente in modalità “strafottenza senza fondo”, e procede in direzioni non consigliabili in nessuna circostanza, costringendo questa terra alla putrefazione delle putrefazioni.


ATTUALITÀ

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Premiato negli Stati Uniti Luigi Bava durante la prima edizione del “Pete Taylor Partnership of excellence” , un premio nato per riconoscere l’impegno di progetti destinati all’insegnamento e alla didattica in istituti militari per giovani. Luigi Bava, figlio del collega Aristide, in qualità di presidente dell’ ODLI, un’associazione con sede in Florida che si occupa della diffusione della lingua e della cultura italiana in USA, ha ricevuto il premio a Washington il primo agosto scorso. Alla cerimonia ha partecipato la Console Generale Gloria Marina Bellelli, che ha testimoniato il suo orgoglio per il premio ricevuto. La Florida infatti, grazie all’associazione ODLI di Bava, raccoglie quanto seminato in mesi di duro lavoro, quando era riuscita a ottenere una collaborazione con il distretto di Okaloosa per l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole pubbliche. Una volta ancora i calabresi fanno onore alla propria terra e contribuiscono a tenere vive le loro radici anche se lontani.

Luigi bava premiato in florida tiene alto il nome della calabria all’estero

Una senatrice a nuoto nello Stretto in nome dello sport e della messa in sicurezza antisismica La Senatrice PD Maria Spilabotte, con una performance sportiva da atleta professionista 60 bracciate al minuto, un’ora e quindici minuti di solitudine e di assoluto silenzio nel blu profondo del mare dello Stretto di Messina, da Capo Peloro a Villa San Giovanni - ha attraversato a nuoto lo stretto di Messina, nel segno della promozione dei valori dello sport e per la prevenzione della sicurezza nei terremoti. “Lo scorso anno la traversata era programmata per il 25 agosto, la

notte prima era avvenuto il terribile terremoto di Amatrice ed Accumoli e quella mattina ero molto titubante - dichiara la senatrice. - Oggi tutto è stato secondo i programmi. Grazie alla M3S, un’azienda che ha sviluppatoun avanzato sistema di monitoraggiocon la quale ho scommesso che, se fossi riuscita nella traversata, 3 scuole di Frosinone e il campanile della nostra città sarebbero stati dotati delle apparecchiature per il monitoraggio. Al prossimo anno per la traversata 2018”.

Pasquale Brizzi responsabile regionale Anas della consulta degli eletti negli enti locali Pasquale Brizzi, sindaco di S. Ilario dello Ionio e già consigliere provinciale, presidente di A.n.a.s. (Associazione Nazionale di Azione Sociale) zonale S. Ilario, presiederà la consulta degli eletti negli enti locali di cui fanno parte di diritto il direttivo regionale, il portavoce nazionale e tutti gli eletti iscritti ad Anas Italia in Calabria. Sindaci, assessori, consiglieri comunali e anche eletti in altri organi come quelli universitari e sindacali faranno parte di questo organo nato con la finalità di fare da collante tra l’associazione e i territori, per mutuare le buone pratiche e far circolare le notizie positive. «Porterò in seno a quest’organo la mia esperienza ultradecennale come amministratore locale – dichiara Brizzi –. Conosco molto bene potenzialità e limiti dell’azione amministrativa e per questo sento di poter dare un contributo significativo in questo settore, in sinergia con gli eletti di tutto il territorio regionale al fine di acquisire e diffondere pratiche virtuose in campo amministrativo a tutto vantaggio dei cittadini. L’obiettivo è quello di mettere ogni amministrazione in condizione di rendere al meglio». E conclude: «Ringrazio tutti quelli che hanno sostenuto la mia nomina, affidandomi un incarico che ha la finalità di generare collaborazioni e amplificare le ricadute positive sul territorio regionale. Grazie per la fiducia riposta nel mio operato». Potranno far parte della consulta tutti gli amministratori locali anche non tesserati che ne faranno specifica richiesta.

Si fa strada sempre di più nell’imprenditoria calabrese la volontà di valorizzare le produzioni locali e assicurare ai cittadini-consumatori un prodotto naturale, senza conservanti e coloranti artificiali e udite udite contenente il 22% di succo nella bibita. Questo accade a Reggio Calabria dove una nota azienda di drinks, in questi giorni presenterà l’aranciata “Belladonna” proprio dal nome della cultivar con pochi semi e di forma ovale, coltivata e diffusa nel comune di Reggio Calabria tra le valli del Gallico e dei fiumi Catona, e in particolare nella frazione di Villa San Giuseppe. Un concentrato di vitamina C che senza dubbio fa bene alla salute. “Certamente - commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – questo rompe il fronte di chi ancora pensa che bisogna mantenere nell’aranciata un antistorico 12% di succo di arance. Accogliamo con grande soddisfazione il coraggio di questa azienda che è la prima in Italia a portare la percentuale al 22% e che valorizza le eccellenze produttive del territorio rafforzando un legame speciale con esse proprio in ragione della distintività delle produzioni”. “Con un pizzico di orgoglio – continua – vediamo coronata la storica battaglia della Coldiretti Calabria Non lasciamo sola Rosarno… coltiviamo gli stessi interessi condotta su più fronti e contro lo strapotere delle multinazionali delle bollicine per aumentare al 20% la percentuale di succo nell’aranciata proprio a beneficio degli agricoltori, dei lavoratori, delle industrie di trasformazione e che comunque entrerà in vigore nei primi mesi del 2018”.

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A Reggio Calabria la prima aranciata in Italia con il 22% di succo di arance 100% calabresi

CALABRESE PER CASO * di Giuseppe Romeo

Turismo: comunque vada sarà un successo Un intraprendente e coraggioso George Gissing, ammaliato dal Sud dell’Italia e dalla Calabria scrisse in passato un piccolo racconto dal titolo By The Ionian Sea, più noto con il titolo Sulle rive dello Jonio. Gissing fu uno scrittore puntuale, appartenente ad un buona borghesia intellettualmente apprezzata e, soprattutto, non legato a luoghi comuni derivanti dal mito del Grand Tour. Un uomo abituato alle intemperie della vita al punto da gettare per amore una brillante carriera universitaria, che si reinventò scrittore e da scrittore/viaggiatore descrisse molto bene ciò che era per lui il Sud e con esso la Calabria. Tutti siamo stati affascinati dai racconti dei “forestieri”, dobbiamo riconoscerlo. In fondo, presi da una miopia proverbiale non siamo capaci di guardare dietro l’angolo di casa nostra e cogliere i particolari delle nostre piazze o delle nostre vie se a ricordarcelo non sia qualcuno che viene da fuori. Oggi, però, le cose ci sono un po’ più chiare e per due motivi. Il primo perché abbiamo la consapevolezza di dove viviamo e di dove vivono gli altri. Il secondo, perché scopriamo che il bello non appartiene a chi ha sensibilità nascoste ma è, o dovrebbe essere, espressione di una coscienza comune. Se così è allora dovremmo guardare alla stagione estiva con altri occhi e mettere in discussione il nostro modo di valutare le bellezze di un territorio come se fossimo di fronte ad una donna senza trucco, svelata nei suoi lineamenti che con armonia tracciano il senso estetico del naturale fascino dell’essere ciò che si è. Così, a proposito di fascino, nella sua geografia Gissing riteneva che […] “…tra Catanzaro e il mare si trovano i Giardini delle Esperidi…”[…]. Probabilmente, per ritenere che ciò fosse possibile, lo scrittore inglese avrà avuto buoni motivi per guardare oltre i limiti di un Sud semplice e contadino, ricercando tra mare e monti delle prossimità joniche l’originalità di una quotidianità che nella sua semplicità, e senza rendersene conto, guardava al mare e alle colline come ambienti di vita senza

sentirsi ostaggio del limite della povertà. Tuttavia, pur volendo immaginare che da qualche parte della Calabria si possano trovare i Giardini delle Esperidi, bisogna fare i conti con la cura dei “Giardini”. Con l’apparente trasparenza delle acque marine a cui sembra non bastare, e giustamente, quella domanda di depurazione che ogni anno, e ogni estate, quasi come se ciò non fosse giusto anche d’inverno, viene posta e proposta dai coraggiosi turisti che per un motivo o per un altro si spingono verso le nostre coste. Con il non vedere, per i turisti più estremi, andare in fumo quel patrimonio verde che fa della Calabria una terra sempre meno verde proprio d’estate; cioè proprio quando ciò che la natura gli ha affidato, mare e monti, dovrebbero vivere l’apoteosi della loro bellezza. Ma, nonostante tutto, credo che possiamo stare tranquilli. Di fonte ai soliti mali che perseguitano una terra che sembra sfiorare l’indolenza superando l’alibi della rassegnazione, sicuramente come sempre, alla fine di una stagione durata un mese, il bilancio sarà sorprendentemente in crescita. Potremmo dire, anche noi come le altre regioni a vocazione turistica, che comunque vada sarà stato un successo. Tra statistiche e promozioni, insomma, ci porremmo tra le notizie a saldo di stagione quasi come se l’araba fenice del turismo calabrese che vola da decenni sulle nostre teste fosse null’altro che un mezzo voluto, ricercato nella sua aleatorietà, per far accreditare ogni amministrazione che sorprendentemente, piuttosto che normalmente, avrà il merito di aver soddisfatto le offerte, ma sarebbe meglio le aspettative, turistiche e di aver finalmente trovato anche per quest’anno il Giardino delle Esperidi. Quel Giardino, nel mare o sulla terra ferma, che tutti vorrebbero ammirare, indirizzando lo sguardo verso le piccole profondità marine cercandone la trasparenza e la pulizia, verso le spiagge dove il miraggio dell’ordine e dalla pulizia si dovrebbe essere trasformato in concreta tutela e decoro degli spazi e non restare preda di un’illusione, verso gli angoli delle strade e le piazze immaginate finalmente libere dallo sconcio dell’incuria e dell’abbandono.



L’OPINIONE

Non tutta la mafia brucia santini Quanto è successo al Consorzio di Bonifica nelle ultime settimane potrebbe essere letto come un chiaro indizio del prevalere del metodo mafioso in gangli delicati della “politica” e della pubblica amministrazione.

Per il rinnovo degli organi democratici del consorzio si sarebbe dovuto votare a gennaio ma diligenti “funzionari” del competente dipartimento regionale hanno chiesto il rinvio perché sarebbe stato in arrivo un cospicuo finanziamento per la diga sul “Lordo”.

ILARIO AMMENDOLIA Nei giorni scorsi leggendo le carte relative all’inchiesta “Mandamento Jonico” abbiamo appreso, con preoccupazione e stupore, che un quindicenne chiedeva a un “boss” di potersi mettere al suo servizio. Se potessimo parlare con Lui gli diremmo che lo comprendiamo ma che ha sicuramente sbagliato; una persona, non dovrebbe mai mettersi al servizio di qualcuno. La Libertà non ha prezzo. Dinanzi a episodi come questi è giusto indignarsi ma perché stupirsi? E soprattutto perché criminalizzare il ragazzo? Oggi tutti i “personaggi” che contano nelle stanze del potere legale o illegale si circondano da un codazzo di cortigiani, servi e ballerine. Se esci “fuori” dal giro perdi la loro protezione e, molto spesso, non avrai più speranza di trovare un posto di lavoro, di “far carriera” o di far valere i tuoi diritti. Ho la netta sensazione che la mafia, pessima accademia di pensiero e di vita, abbia fatto scuola e che in qualche occasione gli emuli abbiano superato i maestri. Premetto di non esser interessato alle vicende del Consorzio di Bonifica, un ente che ha serie competenze da Platì a Stilo. Anzi, e per dirla

tutta, dell’attuale gestione dell’ente non ero proprio entusiasta. Quindi, se gli amministratori attuali fossero stati sconfitti in libere elezioni non avrei avuto assolutamente nulla da ridire ma dinanzi a quanto è avvenuto, tacere sarebbe viltà! Quanto è successo al “consorzio” nelle ultime settimane potrebbe essere letto come un chiaro indizio del prevalere del metodo mafioso in gangli delicati della “politica” e della pubblica amministrazione. Parlo di una mafia che non si “punge” e che non brucia santini ma opera nel cuore del “sistema”. Per il rinnovo degli organi democratici del consorzio si sarebbe dovuto votare a gennaio ma diligenti “funzionari” del competente dipartimento regionale hanno chiesto il rinvio perché, a loro dire, sarebbe stato in arrivo un cospicuo finanziamento per la diga sul “Lordo”. Un pretesto falso e strumentale, intanto perché il finanziamento non è mai arrivato, (anzi è stato dirottato verso altri lidi nel colpevole silenzio dei politicanti metropolitani) e poi perché non vedo il nesso tra le elezioni e la gestione di un normalissimo finanziamento. Perché la data di scadenza naturale non andava bene? Quali prove di sottomissione (e a chi) si dovevano dare?

Comunque, e di comune accordo, gli organi regionali preposti e la deputazione consortile hanno fissato la nuova data del voto. Le elezioni si sono svolte regolarmente, sono andati a votare circa mille agricoltori raggiungendo il numero legale dei votanti, e sono stati eletti i nuovi amministratori consortili. E a questo punto succede l’imponderabile anzi l’incredibile: con un atto unilaterale, arbitrario, intriso di arroganza si decide di sciogliere il consiglio di amministrazione. Come dire il risultato delle elezioni non mi va bene e io vi sciolgo. Come per i Bravi del Manzoni “questo consiglio non s’ha da eleggere!” Si stabilisce così di annullare, con un colpo di spugna, il libero voto democratico. La vicenda più che al Venezuela di Maduro fa venire in mente l’Africa di Bokassa o di Amin. Perché succede tutto ciò? Seguendo una rigorosa sequenza logica si potrebbe arrivare alla conclusione che gli eletti si siano rifiutati di “baciare l’anello”, o per dirla meglio, che non si siano messi sotto la “protezione” dei nuovi padroni che imperversano prepotentemente in tutta la Locride. E anche oltre! Che gestiscono il potere ma non risolvono i problemi.

Sia chiaro una volta per tutte: noi non riconosciamo padroni comunque vestiti o travestiti. Ovviamente apparteniamo a una scuola di pensiero che non celebra processi sommari e non calunnia nessuno. Mai! Dovranno essere le carte e i protagonisti a aiutarci a individuare i responsabili siano essi complici o mandanti. Voi tutti capirete che non è in gioco una semplice elezione della deputazione nel consorzio di bonifica, bensì la libertà individuale di ognuno di noi, l’agibilità politica, il rispetto dei diritti dei cittadini. Viviamo in una zona dove l’omertà e la prepotenza si sostengono a vicenda e fanno strazio della dignità altrui soprattutto dei più deboli! La nostra battaglia è molto spesso isolata, quasi sempre disperata perché in Calabria, l’interessato conformismo e l’adesione al “pensiero unico” fanno strage di verità e di dignità. Proprio per questo e per non sentirci degli sciocchi don Chisciotte abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra vigilanza democratica. Quantomeno per individuare e rivelare i patti scellerati tra vecchi e nuovi “padroni” che vengono siglati sulla nostra pelle, facendo strazio di diritti, di libertà, di democrazia e di legalità. La prossima settimana un approfondimento tecnico relativo alle carte dell’inchiesta.


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PRESENTE AL TuttoFood di Milano

a nuova creatura "bomba" di Vittorio Micelotta e Salvatore D'Agostino è stata lanciata sul mercato lo scorso giugno e ha già lasciato tutti senza fiato. Stiamo parlando di 'Nduja ketchup E BBQ , la "nduja calabrese che veste America" realizzata dai due imprenditori della Locride dopo un lavoro di studi durato cinque anni, servito a stabilizzare la salsa e a trovare l'equilibrio ideale. 'Nduja ketchup e ‘nduja BBQ sono state presentatE a maggio scorso al TuttoFood di Milano, il salone internazionale dedicato all'agroalimentare, durante il quale hanno diritto di salire sul palco tutte le novità gastronomiche destinate a lasciare il segno. E le due salse non possono che essere tra queste. Si tratta di due prodotti a base di 'nduja, bandiera dei salumi calabresi, lavarata in due versioni: con ketchup e con salsa barbecue. Una ricetta innovativa, afrodisiaca e antistress che punta a fare bottino di palati in tutto il mondo grazie al suo gusto assolutamente universale. 'Nduja ketchup e ‘nduja BBQ sono le regine dei condimenti: stanno bene su tutto - patate ma anche piatti di carne o di pesce - e a quel tutto assicurano un tocco in più riuscendo, indiscutibilmente, a fare la differenza. 'Nduja ketchup ‘nduja BBQ sono già in vendita in tutti i supermercati d'Italia e sbarcheranno presto anche al di fuori dei confini nazionali. Per un'estate davvero focosa, sanguigna e irresistibile non resta, quindi, che lasciarsi conquistare dai bollenti spiriti di 'Nduja ketchup E BBQ!

L

UNA SALSA A BASE DI ‘NDUJA, REALIZZATA IN DUE VERSIONI: CON KETCHUP E CON SALSA BARBECUE.

Calabrian explosion Per un’estate ultrafocosa n e i

m i g l i o r i

s u p e r m e r c a t i


REDAZIONALE

La storia La Pasticceria Strati nasce a Siderno nel 1958 quando il giovane Vincenzo Strati, da Reggio, appena ventottenne apriva a Siderno il suo laboratorio di pasticceria e gelateria, divenendo il dolce punto di riferimento di buona parte della costa jonica. Dodici anni più tardi, alla corte del maestro Don Enzo, muove i primi passi nel mondo della pasticceria Raffaele Trimboli, appena tredicenne. Raffaele rivela sin da subito una profonda passione per il lavoro di pasticcere. Col passare del tempo, diventa il braccio destro di Don Enzo, tanto che il maestro lo fa partecipare anche ad alcune manifestazioni e gare nel settore. Vincerà premi, otterrà numerosi riconoscimenti, ma soprattutto conoscerà e si farà apprezzare dai più talentuosi maestri pasticceri in ambito regionale e nazionale. Il continuo confronto con i grandi dell’Arte Bianca e la profonda passione per il suo lavoro lo hanno consacrato agli occhi del suo Maestro. Cosicché quando nel 1983 la pasticceria e la gelateria Strati si divisero in due attività diverse, Don Enzo passò definitivamente il timone della pasticceria al giovane Raffaele. Nel corso degli ultimi trent’anni, il Maestro Pasticcere Raffaele Trimboli ha saputo rinnovarsi ed innovarsi, sempre nel rispetto della tradizione e della genuinità, che rimangono i capisaldi del suo lavoro. Il Maestro ha la sensibilità giusta per anticipare i cambiamenti del gusto, ma non si è mai piegato alle più moderne tendenze di mercato, che rischiano di appiattire la qualità di un prodotto e di mortificare l’essenza di un’arte, che attraverso le mani, la cultura e la creatività di Raffaele raggiunge sempre le vette più elevate. La dolcezza alla Pasticceria Strati è una questione di famiglia, l'azienda continuerà a crescere con l'ausilio dei figli del maestro, professionalmente cresciuti accanto al padre e pronti a stupire e deliziare feste e ricorrenze anche delle prossime generazioni di ospiti e clienti.

Il lato buono de Le Torte La torta, regina tra i dolci, sia essa realizzata per piccole ricorrenze che per grandi cerimonie, è da sempre la protagonista nel nostro lavoro. Realizzare una torta vuol dire creare qualcosa di profondamente vicino alle persone che la riceveranno o che la scelgono. Per questo ogni torta viene realizzata ascoltando il cliente e proponendo sempre il meglio che la nostra esperienza e le nostre storiche ricette possono offrire. Particolare attenzione poniamo non solo all’aspetto estetico, che oggi è fondamentale, visto l’affermarsi dello stile inglese del cake design, ma soprattutto al gusto e alla genuinità delle nostre più squisite prelibatezze. Noi limitiamo l’utilizzo della pasta di zucchero e del cioccolato plastico alle decorazioni esterne e, per la copertura delle nostre torte, prediligiamo la Pasta Reale (pasta di mandorle), più nobile e più fine nel gusto. La copertura con la Pasta Reale ormai da decenni è uno dei segni distintivi delle nostre creazioni e della nostra pasticceria.

Pasticceria Gelateria Strati dei Fratelli Trimboli Corso della Repubblica, 95 (lato mar


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Il gelato Volevamo realizzare un vero gelato artigianale, come quello di una volta. Scegliamo, pretendiamo e utilizziamo solo le migliori materie prime, latte fresco “alta qualità”, uova, panna fresca, zucchero di canna e zucchero d’uva. Abbiamo eliminato emulsionanti e stabilizzanti (mono e digliceridi degli acidi grassi), zuccheri complessi o industrialmente modificati (il destrosio, le maltodestrine …) e i coloranti. Abbiamo deciso di rendere particolare ogni singolo gusto classico come ad esempio: Il cioccolato fondente, realizzato partendo da vero cioccolato fuso, senza latte, col sapore intenso dei migliori cru di cacao. Il gelato alla frutta realizzato senza latte e con più del 60% di frutta selezionata e frullata, ideale anche per le diete vegane. Il gelato al pistacchio di Bronte 100% e quello alla Nocciola gentile del Piemonte DOP, disponibili anche in variante vegana, senza latte. E poi ancora il fiordilatte profumato con un tocco di vaniglia del Madagascar, la crema profumata al limone biologici delle nostre campagne, la cassata siciliana realizzata con eccellente ricotta e la migliore frutta candita sul mercato. Per il nostro gelato, dunque, abbiamo scelto la “via del gusto” a dispetto delle moderne tendenze che vorrebbero un gelato dai mille gusti e dai mille colori.

Il buongiorno si vede dal mattino

le granite Assapora tutto il gusto della frutta fresca di stagione, concentrata in una ricetta semplice e dissetante per le tue giornate estive! Prepariamo le nostre Granite a partire dalla tradizionale ricetta , con solo ingredienti genuini e tanto ghiaccio, per farti scoprire tutto il gusto della frutta di stagione in un brivido di freschezza.

le crepes Semplicità e genuinità sono i punti di forza di questa prelibatezza. Per la preparazione vengono utilizzati solo prodotti di alta qualità, a partire dall’impasto di sole uova fresche, fatto al momento,chiuse nell’originale forma a “pacchetto” vengono servite con il nostro gelato artigianale.

el gusto I dolci di mandorle Per la realizzazione dei nostri dolci alle mandorle utilizziamo solo ed esclusivamente mandorle calibrate intere di origine italiana ( mandorla siciliana e pugliese). Le ricette affondano le radici nella nostra storica tradizione pasticcera, comune alle zone meridionali della penisola italiana, ma non solo: insieme ai nostri amaretti morbidi dal sapore intenso di mandorla, i pasticcini di mandorla o pistacchio tradizionali, sormontati da canditi, caffè o mandorle e pistacchi tostati al forno, il cliente potrà assaggiare anche i deliziosi cantuccini, i ricciarelli, le “bolle di neve”, morbidi pasticcini di mandorla ricoperti di zucchero a velo e declinati spesso in vari gusti,come pistacchio, fragola etc. Durante l’autunno e per quasi tutto il periodo invernale, sarà possibile ammirare, e non solo, tutti i colori della nostra morbida frutta martorana, realizzata in pasta di mandorla e rifinita artigianalmente.

re) 0964.342649 stratipasticceria@libero.it

Il buongiorno si vede dal mattino!”. Recita così un famoso proverbio al quale ci siamo ispirati per farvi iniziare la giornata nel migliore dei modi. Un sano stile di vita inizia dalla colazione e per questo la pasticceria Strati vi offre tutti prodotti creati nel proprio laboratorio, con materie prime di alta qualità, percorrento le antiche ricette tradizionali



r e m m u S

i t n e ev

I

n questo numero di Riviera abbiamo voluto dare il più ampio spazio possibile agli eventi di questa settimana che configurano questo numero come una sorta di “speciale eventi”. Anche se le pagine dedicate ad altri argomenti sono diminuite, lo sforzo è stato fatto volentieri perché riteniamo che il nostro giornale sia utilizzato dal cittadino come piccola guida per muoversi tra gli eventi e i paesi, scegliendo tra le proposte quella più gradita. La peculiarità degli eventi, che spaziano dalla presentazione di libri ai concerti a serate tematiche, unita all’ampiezza del territorio su cui sono spalmati, rende infatti indispensabile una guida che possa essere consultata tutta la settimana. In tal senso abbiamo abbracciato in modo profondo e sincero l’idea del servizio al pubblico. La mole di eventi, da piccoli a grandi, da culturali a ludici, è un’evidente manifestazione di quanto la Locride reagisca all’inerzia di enti pubblici e privati, che non sostengono –a nostro parere- in modo adeguato tutte le spinte turistiche della nostra zona, che sono potenzialmente infinite. Mettiamo sul tavolo una proposta che speriamo sia accolta: per gestire e coordinare al meglio tutti gli eventi estivi sarebbe utile creare un comitato ad hoc, in sinergia tra attività private ed enti pubblici, che avvii i lavori con buon anticipo e li prosegua tutto l’anno per garantire un’offerta turistica di qualità, al top delle nostre capacità. Noi ci abbiamo messo il nostro e speriamo di non essere i soli. Quest’anno un nome importante come quello di Ermal Meta, stella di Sanremo, rende orgogliosi ma fa sentire quanto sia importante una efficace coordinazione degli eventi. Riviera

Domenica 6 agosto alle 10,00 in Piazza municipio

Nasce a Riace un ambulatorio per la cura dei migranti

Roccella Jazz 2017 all’insegna di Rino Gaetano: “Creeremo atmosfere uniche” È ormai ai nastri di partenza l’edizione 2017 del “Roccella Jazz”, il festival della musica organizzato dal comune di Roccella Jonica che promette, come sempre, di attirare un folto pubblico di appassionati nella città amministrata da Giuseppe Certomà. Nella serata mercoledì la nuova edizione del Festival è stata presentata dal primo cittadino, dal vicesindaco Vittorio Zito e dal direttore artistico Vincenzo Staiano, che hanno spiegato a grandi linee quale sarà il tema portante dell’evento, hanno accennato al programma, alle nuove location e alle prospettive che riserva il futuro adesso che l’evento è rimasto orfano del proprio padre putativo, il senatore Sisinio Zito. Ha esordito il sindaco Certomà, dettosi soddisfatto degli sforzi messi in campo dalla propria squadra per fare sì che il festival mantenesse i propri standard qualitativi nonostante il non semplice accesso al credito per l’organizzazione degli eventi culturali. Certomà ha dunque ceduto la parola al direttore artistico Staiano, che ha dichiarato di essere consapevole di ritardi accumulati dalla squadra organizzativa, ma di essere anche sicuro che i piccoli imprevisti che vizieranno l’edizione di questa estate saranno propedeutici alla realizzazione di un Festival indimenticabile per il 2018. Il direttore artistico

ha inoltre rivelato che il tema portante dell’edizione 2017 del Festival sarà Rino Gaetano. «Una scelta che non deve stupire - ha affermato Staiano - considerato che la voce e il timbro dell’artista lo proiettavano verso una brillante carriera jazz, non intrapresa esclusivamente per questioni pecuniari». Il Festival esordirà nella serata di Ferragosto con due concerti che si terranno nella nuova cornice del Teatro al Castello di Roccella Jonica. «Dal 16 al 19 agosto, invece, - ha spiegato Vittorio Zito - si darà ampio spazio ai giovani con un ciclo di concerti che si terrà a Largo Colonne, mentre dal 20 al 24 agosto si tornerà nelle classiche location dell’Auditorium, della Chiesa Matrice e del Castello. «Continueremo inoltre a lavorare in sinergia con Siderno - ha continuato il vicesindaco - dove si terranno un paio di serate e, grazie a un nuovo sito internet presso il quale si potranno anche prenotare i biglietti, a una campagna pubblicitaria intensiva che ha raggiunto anche Crotone e Cosenza e alla promozione che stiamo avviando sui social network e attraverso i comunicati stampa siamo certi di poter coprire le spese non affrontate dai nostri sponsor». Jacopo Giuca

Apre a Riace un ambulatorio per la cura dei migranti Riace non smentisce la sua fama di “città dell’accoglienza”. Questo pomeriggio sarà infatti inaugurato nella città guidata dal sindaco Mimmo Lucano un ambulatorio medico destinato agli immigrati presenti nella cittadina e nei centri limitrofi. La struttura nasce grazie alla sinergia che si è instaurata tra l'Associazione Jimuel, che cura i bambini negli angoli più poveri del mondo e che nella Locride è rappresentata dal medico Isidoro Napoli, lo studio radiologico “Fiscer" di Siderno, che ha creduto subito nel progetto e vi ha investito risorse umane ed economiche, e l'amministrazione comunale di Riace. Sulla importante iniziativa Pietro Crinò, tra i responsabili del Centro radiologico di Siderno, ha precisato che è giusto assicurare l'assistenza sanitaria agli ospiti stranieri soprattutto a partire da dove si realizza un’adeguata integrazione. «Un buon esempio - ha precisato - della Calabria migliore, che offre finalmente un’immagine adeguata a questa terra e alla sua ospitalità».


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EVENTI A CURA DI : CONSORZIO PRO LOCO – CENTRO SERVIZI TUSRISTICI – ASSOCIAZIONE SINDACI DELLA LOCRID Bovalino - “Il Borgo dell’Infiorata”; Piazza Camillo Costanzo, ore 21:30, Music Village Bruzzano Zeffirio – Rocca Armenia, ore 17:30, Escursioni e visite guidate, Sulle orme degli Armeni Gerace – Chiesa di San Francesco d’Assisi, ore 08:00, Domenica al Museo (Ingresso Gratuito) • Portigliola - Teatro Greco Romano, ore 21:45, Concerto da Camera Brio Barocco Gioiosa Ionica – Palazzo Amaduri, ore 21:30, Reading Musicale di Ettore Castagna; Contrada Prisdarello, ore 22:00, Notte Battente: Musica etnicopopolare Locri – Museo Archeologico, ore 08:00, Domenica al Museo (Ingresso gratuito); Lungomare Lato Nord, ore 12:00, Beer Locri, Rassegna di birra artigianale Monasterace – Museo e Parco Archeologico di Kaulon, ore 08:00, Domenica al Museo (ingresso gratuito) pazzano – Piazza IV Novembre, Festeggiamenti in Onore del SS. Salvatore Riace – Piazzetta Belvedere, ore 21:00, Riace Festival, peppe voltarelli in concerto; Piazza Municipio, ore 10:00, inaugurazione “ambulatorio Riace” Sant’Agata del Bianco – Piazza del popolo, ore 19:00, II Edizione “Il Borgo dell’arte e dei sapori” Siderno – Piazza Portosalvo, Grest; Tennis Club, ore 18:00, Tennis Open Femminile; Piazza San Nicola, ore 18:00, Danze del Mediterraneo; Villa Comunale, ore 21:30, Festa Fattore Comune Siderno Superiore - Anfiteatro, ore 21:00, Vivi borgo Stilo – La Cattolica, ore 08:00, Domenica al Museo (ingresso gratuito); Piazza e centro storico, Palio di Ribusa: ore 10:00, Praeconium, ore 18:00 giochi equestri, ore 21:00 Corteo Festante

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Antonimina - Centro storico, ore 20:30, “Mangiandu e Scojandu” Bovalino - Parco delle Rimembranze, ore 21:30, Lettere in Musica con Domenico Dara Gioiosa Ionica - Palazzo Amaduri, ore 22:00, “Io d’amore non muoio” di Arcangelo Badolati e Federica Montanelli: Rappresentazione teatrale Mammola – Largo Don Cesare, ore 21:30, Mammola Open Mind: Percorso gastronomico itinerante per le vie del borgo antico Siderno – Tennis Club, ore 18:00, Tennis Open Femminile

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Agosto Africo - Piazza del Comune, ore 21:30, “Vaju llà” Locri - Parco Archeologico, ore 20:00, “Chiacchieriamo della Locride antica” Mammola – Piazza dei Pubblici Parlamenti, ore 19:00, Laboratorio Musicale Coi ragazzi dell’associazione “Armonie dal Chiaro” e il maestro Antonio Salaris Sant’ilario - Piazzale dell’oratorio, ore 21:00, presentazione del libro “Questione di rispetto Siderno - Villa Comunale, ore 21:00, Festa dell’Unità


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DE - RIVIERA INFO:C.PROLOCO.RDG@GMAIL.COM – INFO@PORTALEDELLALOCRIDE.IT

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Casignana - centro storico, ore 20:00, Festa del Pane caldo conzatu Gioiosa Ionica – Piazza Senatore Agostino, ore 21:30, La memoria non va in vacanza: Presentazione del libro “Chiaroscuro” di D. Chirico Mammola – Largo Magenta, ore 19:00, XXXIX Sagra dello stocco: Distribuzione delle pietanze, musica popolare d’intrattenimento, esibizione dei “Giganti”, ballo tradizionale “Pupazza Infuocata” al ritmo di tamburi e tarantella Sant’Agata del Bianco – Piazza Municipio, ore 21:00, Festival di Musica e danza: Piccoli protagonisti Siderno Superiore – Piazza Cavone, ore 20:30, Zeppolata, Musica: Cover Band di Claudio Baglioni Antonimina - stadio comunale ore 18:00, ”Festa dell’Antonimina Calcio” Canolo vecchio - Piazza Umberto, ore 18:00, convegno “Le opportunità per lo sviluppo del territorio rurale” Ciminà - Piazzale cimitero, ore 19:00 partenza alla volta del monte Tre Pizzi per “La notte delle stelle” Gioiosa Ionica - Piazza Stazione, ore 19:00 e Collinetta dei pino, ore 21:30, I Migranti Meridionali nel nord Italia dal dopoguerra a oggi, Presentazione del volume di Nicola Candido; Collinetta dei Pini, ore 21:30, concerto Jazz del gruppo “Sound Trip” Mammola – Piazza Ferrari, ore 21:30, Spettacolo musicale, Complesso bandistico “Città di Mammola” Marina di Gioiosa Ionica – Lungomare Cristoforo Colombo, ore 19:00, Mang!atillu sotto le stelle”, Festival dei sapori e tradizioni dello street food calabrese Monasterace - Museo dell’antica Kaulon, ore 20:00, apertura serale Pazzano - Santuario di Santa Maria della Stella, ore 21:00, Sulla vetta del Monte stella: degustazione di vini e osservazione delle stelle Siderno Superiore – Centro Storico, ore 20:30, Festa della Madonna dell’Arco

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Benestare Piazza della memoria, ore 21:00, presentazione del libro di poesia “Arba Chjara” Brancaleone - Hotel Lungomare, ore 19:00, presentazione del libro “Eccellenze di Calabria” Portigliola - Teatro Greco Romano, ore 21:45, Teatro: “Donne” Sant’Agata del Bianco – Borgo Antico, ore 19:00, Cultura, Jazz e Rum, Presentazione del libro “Il colore del cielo ed altre ipotesi” di Domenico Talìa; mostra fotografica “Storm”, concerto di musica jazz Siderno - Piazza dell’emigrante, ore 21:00, Festa dell’emigrante Siderno Superiore – Centro Storico, ore 20:30, Festa della Madonna dell’Arco

Gioiosa Ionica – Palazzo Plebiscito, ore 21:30, “Gioiosa è sempre… di moda” Abiti e gioielli in passerella. Premio “Castello d’oro” Marina di Gioiosa Ionica – Lungomare Cristoforo Colombo, ore 19:00, Mang!atillu sotto le stelle”, Festival dei sapori e tradizioni dello street food calabrese Siderno Superiore – Centro Storico, ore 20:30, Festa della Madonna dell’Arco; Concerto: “Nuovo suono battente”


CULTURA

La bellezza della cultura come antidoto alla subcultura della violenza Lunedì, a Gioiosa Jonica, va in scena lo spettacolo #Iodamorenonmuoio , pièce che incrocia fatti di cronaca raccolti da Arcangelo Badolati a pagine significative della storia e della letteratura recitate da Federica Montanelli.

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L’amore malato e la violenza sulle donne nel corso della storia approdano in teatro con lo spettacolo “#Iodamorenonmuoio” tratto dall'omonimo libro scritto da Arcangelo Badolati. Il Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica, con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale, propone un evento diverso, ma significativo, che rappresenta il disagio femminile, fatto di violenze e omicidi perpetrati da uomini che molte volte vivono nell’ambito famigliare delle vittime. E così, lunedì 7 agosto, in Largo Cesare Battisti (un suggestivo slargo prospicente Piazza Vittorio Veneto a Gioiosa Jonica) alle ore 22:00 Federica Montanelli e il sorprendente Arcangelo Badolati daranno vita a questo spettacolo che sta girando i teatri più importanti d’Italia. L’evento proposto racconta l’universo femminile. Un universo attraversato dalla violenza e dall’eroismo, dall’amore e dalla tragedia, dal sogno e dalla cruda realtà. Lo schema della rappresentazione è il racconto del giornalista e scrittore calabrese, accompagnato da musiche, cui si alterna la recitazione di brani tratti da atti giudiziari o da capolavori della letteratura mondiale a cura dell'attrice Federica Montanelli. L'atmosfera diviene subito molto suggestiva e il messaggio lanciato alle giovani generazioni è chiaro: la bellezza della cultu-

ra, dell'arte, della pittura, del sapere è l'unico antidoto da opporre alla subcultura della violenza. Più si conoscono le parole dei poeti, i pensieri dei filosofi, le tele degli artisti, più l'animo diviene sensibile e dolce non lasciando spazio alla crudeltà tipica di chi stalkerizza, stupra o uccide. Nella pièce s’incrociano i fatti di cronaca con le pagine più significative della storia e della letteratura, svelando le tante analogie esistenti tra il passato e il presente. Badolati ripercorre in scena, accompagnato dalla voce recitante della Montanelli, le esistenze di donne ribelli come Maria Concetta Cacciola, Tita Buccafusca e Giuseppa Mercuri; di donne assassinate come Roberta Lanzino, Maria Rosaria Sessa, Fabiana Luzzi; di mamme uccise dai figli come Patrizia Schettini e Patrizia Crivellaro; di donne “schiave” come Ruza Sanis, costretta a battere sulle strade della Penisola. E, poi, di donne straordinarie come Antigone, Artemisia Gentileschi, Isabella Morra, Beatrice Cenci, Giovanna d’Arco, Olympe de Gouge, Ipazia d’Alessandria, Oriana Fallaci, Margherita Sarfatti, Alda Merini. Lo spettacolo regala pure un'ampia finestra sugli uomini che hanno cantato l’amore: Dante, Shakespeare, D’Annunzio, Cocteau, Fò, Ungaretti, Hikmet, Prevert.

roccella jonica

Torna l’appuntamento con “Miss sotto le stelle” Torna l’appuntamento con "Miss sotto le stelle", evento affiancato a "Miss Bandiera blu" e "Un volto per TELEMIA" che, a Roccella Ionica, eleggeranno le più belle ragazze del nostro territorio, di età compresa tra i 14 e i 24 anni di età, il giorno 8 agosto, alle ore 21:30, presso il Teatro al Castello di Roccella Ionica. La serata vedrà tanti ospiti di rilievo, come l’ingegnere Roberto Furfaro, uno dei massimi scienziati NASA al mondo; Giuseppe Ursino, che ha accompagnato la squadra del Crotone dal campionato di Promozione alla Serie A; nel corso della serata, l'A.S. Roccella presenterà la squadra con diversi "nuovi" calciatori, accompagnata dal suo "nuovo" tecnico sportivo Mimmo Ciampà e la "nuova" dirigenza nel nome di Maurizio Misiti, con al seguito il "nuovo" Direttore Generale Rocco Agostino. Momenti musicali fatti di dolci note e di danza classica saranno attrazioni della bellissima serata che vedrà, sul finale, la premiazione di tre reginette, le più belle tra le belle; difatti, una attenta giuria, al termine di una soggettiva e personale espressione di voto, assegnerà i titoli alle prime classificate di "Miss sotto le stelle", "Miss bandiera blu" e "Un volto per TELEMIA”.

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Il Comitato “Pro Piazza Cavone” non va mai in vacanza! Per mercoledì 9 agosto ha in programma “La Zeppolata”, che avrà luogo alle ore 20:30, a Siderno Superiore, nella bellissima e panoramica Piazza Cavone. Una serata all’insegna del divertimento durante la quale si esibirà il complesso musicale “Strada Facendo”, Cover Band di Claudio Baglioni. Costituitosi nel luglio dell’anno scorso, l’instancabile Comitato “Pro Piazza Cavone”, guidato da Aldo Caccamo, ha organizzato ben otto manifestazioni, tutte di grande successo.

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Antonio Tallura approda ad Africo con il suo monologo “Vaju llà”

Antonio Tallura torna nella sua Locride per un’estate ricchissima di eventi. Si comincia martedì 8 agosto, quando l’attore locrese sarà ad Africo per riproporre “Vaju llà”, monologo teatrale in dialetto da lui scritto e interpretato per rappresentare un brillante spaccato della società calabrese. «È un monologo che sto portando in giro per la Locride con grandi soddisfazioni da ormai due anni - ci racconta Tallura - ma sentivo la necessità di farlo approdare anche nei centri spesso nell’occhio del ciclone a causa dei fatti di cronaca. Per questo, trovando grande disponibilità nella giovane e intraprendente amministrazione di Africo, ho fatto in modo di proporre lo spettacolo durante la Festa dell’Emigrante, dimostrando che il paese è terreno fertile per eventi sociali e culturali di alto rilievo». La festa dell’emigrante è l’occasione perfetta per la rappresentazione, che parla di un ragazzo che vuole allontanarsi dal proprio paese di origine senza avere una meta precisa presso la quale approdare ma, per una serie di eventi collaterali, non riesce ad andarsene divenendo protagonista di una serie di situazioni che lo porteranno a confrontarsi con personaggi caratteristici dei nostri paesi, in cui il concetto di famiglia si allarga spesso anche ai vicini di casa. Appuntamento all’8 agosto, allora, in Piazza del Comune, ad Africo!


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Tante interessanti novità per l’edizione di quest’anno: Oltre agli abiti della fashion designer Patrizia Papandrea sfileranno, infatti, anche i gioielli, realizzati da Katia e Lea Ursino, due giovani artiste-orafe

Dal 2010 grazie alla manifestazione “Cocktail di Moda, Musica, Cinema”, appuntamento classico dell’estate gioiosana, Katia Aiello, insieme a Elio Napoli e Roberta Ritorto, ha ripercorso gli ultimi cinquant’anni della moda italiana, portando in passerella abiti originali recuperati dopo accurate e instancabili ricerche. Con la stessa manifestazione, inoltre, sono stati “lanciati” giovani stilisti del territorio, futuri narratori della moda, perché Katia e il resto dello staff nelle giovani generazioni nutrono grandi speranze. Nell’edizione di quest’anno, la settima consecutiva, ribattezzata “Gioiosa è sempre di moda”, ci saranno alcune interessanti novità. Oltre agli abiti della fashion designer Patrizia Papandrea, allieva dello stilista Anton Giulio Grande, sfileranno, infatti, anche i gioielli, rea-

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lizzati da Katia e Lea Ursino, due giovani artiste-orafe che da alcuni anni hanno deciso di tentare un’avventura, di avviare un’impresa a Soverato in cui poter trasformare le loro emozioni in oggetti preziosi. Per questa settima edizione, è stato istituito, inoltre, il premio “Castello d’Oro”, un titolo che riprende l’antico nome di Gioiosa Ionica, che verrà consegnato dalla giornalista lametina Oriana Barberio, per anni nella redazione di Ballarò. A presentare la serata, promossa dall’amministrazione comunale gioiosana e che si terrà a partire dalle 21:00 in piazza Plebiscito a Gioiosa Ionica, sarà il giornalista di Telemia Pino Gagliano. Oltre che all’insegna della moda, sarà una serata allietata da buona musica e irresistibile cabaret.

L’11 agosto “Gioiosa è sempre di moda”

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locri

festa e musica popolare al rione Campo Sportivo

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Benestare

presentazione di “Arba Chjara”

Sabato 12 agosto alle ore 21:00, presso Piazza della Memoria a Benestare, l'Unione Poeti Dialettali Calabresi e l’Amministrazione Comunale di Benestare presentano il libro di poesie dialettali “Arba Chjara” di Saverio Macrì. Dopo i saluti del sindaco di Benestare, Rosario Rocca, introdurrà i lavori Franco Blefari che ha curato l’introduzione di “Arba Chiara”. Seguiranno gli interventi di Antonio Mediati e Vincenzo Cordì, Coordinatori Poeti Dialettali, e le relazioni di Ugo Mollica, critico letterario, di Pino Aprile, scrittore e giornalista, e di Jolanda Filocamo, operatrice culturale. Saranno presenti l’autore Saverio Macrì e l’editore Domenico Garreffa. La serata sarà allietata dagli ospiti musicali Rossella Garreffa e Martina Macrì.

E’ giunta alla 21^ edizione la manifestazione “Rione in Festa”, che si snoderà sempre nella parte alta della via Tevere e quest’anno è fissata per la serata di giovedì 10 agosto, patrocinata dall’Amministrazione Comunale. Baldo Bartone, come al solito animatore dell’iniziativa insieme a numerosi altri aderenti all’associazione, comunica che il clou dell’iniziativa sarà la musica popolare del maestro Cosimo Papandrea, preceduto dalla novità del gruppo folkloristico “Natilotellando”. Completeranno la serata la sagra gastronomica “Arrusti e mangia” e l’estrazione dei premi della riffa.

10

agosto

canolo

Un convegno-dibatito per parlare di sviluppo delle aree rurali

Si terrà il dieci agosto un importante incontro-dibattito sulle potenzialità di sviluppo delle aree rurali di Canolo, grazie all’utilizzo di fondi agricoli. L’evento si terrà alle ore 18 in Piazza Umberto, a Canolo Vecchio. Salteranno i tre Commissari Campini, de Joannon e Facchiano. Interverranno: l’avvocata Caterina Belcastro, consigliera delegata per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’architetto Guido Mignolli, direttore del GAL Terre Locridee, l’architetto Francesco Macrì, presidente del GAL Terre Locridee, e il dottore Ettore Lacopo, presidente dell’Ordine dei Commercialisti e Contabili di Locri. L’incontro e il dibattito saranno moderati dall’architetto Fortunato Cozzupoli, agente di sviluppo locale. La serata sarà arricchita da un buffet di prodotti tipici offerti dalle aziende locali.

10

agosto

roccella jonica

Una salutare nuotata per ricordare Andrea

Giovedì 10 agosto, a Roccella Jonica, presso il Lido Beach Club sito sul lungomare lato sud, si svolgerà il 1° Memorial “A… mare per Andrea”, manifestazione sportiva di nuoto a carattere non agonistico e non competitiva in ricordo di Andrea Arena. Ospite della manifestazione: la squadra SSD Nautilus di Roma. La manifestazione si aprirà ufficialmente alle ore 16:30, con il ritrovo e le iscrizioni gratuite dei partecipanti presso il Lido. Alle ore 17:30 è prevista la partenza del nuoto libero con percorso dal Lido Beach Club al Lido Dal Naso al Cielo, andata e ritorno, per un totale di 1 Km circa. Alle ore 18:00 i saluti a familiari e ospiti anticiperanno il buffet di frutta offerto dagli organizzatori. Per informazioni: amareperandrea@yahoo.com



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CULTURA E SOCIETÀ

ConVersando...

Rubrica di enologia a cura di Sonia Cogliandro

Dagli abissi al bicchiere: il vino subacqueo Centosessantotto bottiglie di tre storiche case produttrici di champagne, Veuve Clicquot Ponsardin (VCP), Heidsieck (oggi PiperHeidsieck) e Juglar (assorbita da Jacquesson " Fils nel 1829). Questo il tesoretto scoperto a bordo del relitto inabissato nel Mar Baltico intorno al 1840 e che faceva parte di un'ingente fornitura destinata probabilmente alla corte degli zar, grandi consumatori di champagne. Centosettant'anni e non sentirli affatto: perlage quasi impercettibile, solo un lieve formicolio sulla lingua, ma vino integro. Chiaramente gli elevati standard di trasformazione già allora praticati e la qualità delle bottiglie, dei tappi e dei sigilli hanno preservato il vino. Gli scienziati non si sono certamente affidati alle sole papille gustative dei sommelier, ma hanno analizzato e confrontato lo "champagne baltico" con quello prodotto attualmente da Veuve Clicquot Ponsardin in laboratorio. Il verdetto: lo spumante ottocentesco contiene alte concentrazioni di ferro e rame, ha una minore gradazione alcolica rispetto alle versioni odierne (circa il 9,5% contro il 12,3%) e ha un sapore molto dolce. Se i primi due aspetti dipendono da alcune diversificazioni nella pratica di vinificazione (ad esempio la bassa gradazione deriva dall'utilizzo di lieviti meno selezionati rispetto a quelli moderni), per quanto riguarda l'elevato contenuto zuccherino si tratterebbe, invece, di una scelta soppesata, che riflette i gusti dell'epoca. Temperatura costantemente fresca delle acque del Mar Baltico, pressione delle profondità marine, oscurità e dondolio naturale, quasi immobile, delle onde hanno quindi favorito lo stato di conservazione delle bottiglie. Niente garantisce maggiormente queste quattro condizioni ideali per l’invecchiamento e il ritrovamento dello champagne ottocentesco ha involontariamente aperto le porte a un nuovo e inusuale metodo di invecchiamento che oggi sta facendo fiorire iniziative e progetti legati alla pratica di far “incanutire” i vini sui fondali. Dopo lo spumante Abissi, il vino Il Lagunare, la "cantina" a quindici metri di profondità nelle acque marine della Spagna, adesso anche Chateau Larrivet Haut-Brion, una delle griffe più importanti di Bordeaux, invecchia un Bordeaux sul fondo del mare, rimasta affascinata dalla possibilità di avere la natura come sua alleata.

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DOMENICA 06 AGOSTO 21

L’OPINIONE

SI, SI CHIAMAVA MANCINI FRANCO CRINÒ "Penso che il titolo ' ...mi pare si chiamasse Mancini...' non sia il massimo dell'originalità ". Non mi accorgo che mentre ne parlo con Pietro Melia, Pietro Mancini, l'autore del libro presentato a Locri, il figlio di Giacomo, è a un metro e ha ascoltato. " Si, potresti avere ragione - interviene - se a pronunciare la frase in una riunione internazionale non fosse stato il premio Nobel Sabin". 1)Scegliendo il suo vaccino, da ministro della Sanità, Mancini salvò milioni di ragazzi dalla poliomielite! 2)Giacomo Mancini è stato un personaggio di statura nazionale, segretario del Partito Socialista e più volte ministro e concluse la sua carriera nelle istituzioni con la fascia tricolore di primo cittadino di Cosenza. "Un genio della concretezza" lo definì Francesco Cossiga, il metro è quello dei "documenti di pietra"( come li chiamava Braudel, storico francese del secolo scorso), "strade, autostrade, ospedali, Università, aeroporto". Il sigillo, la Cosenza della modernità che ha creato, senza tralasciare nessuno dei luoghi simbolo. Un grande sindaco, con l'umiltà di mettersi al servizio di una comunità, così come hanno fatto, con uguale successo, Principe a Rende e Zito a Roccella. 3)Mancini andò diritto verso la strategia dell'industrializzazione della Calabria, voleva saltare a pie' pari lo stanco dibattito su quale opzione la regione dovesse scegliere per svilupparsi. Vinsero quelli che non volevano le "industrie nel deserto", con il risultato - scrive l'autore - di avere un deserto senza industrie. Non si arrese mai, un "meridionalista mai domo" (Pasquino Crupi). 4)Se dobbiamo parlarne in poche battute, oggi che la politica è in difetto di rappresentanze, in assenza di partiti veri e in soggezione con la Magistratura, possiamo dire che Mancini è stato un politico di peso, che ha operato da riformista concreto, un garantista. 5) Se debbo dare qualche modesta testimonianza personale nel rapporto con Giacomo Mancini, tanto utile a chiunque di noi avesse un ruolo di dirigente nel partito, la prima è come segretario regionale dei giovani socialisti ( siamo nel 1978 ): il grande leader mi urla la sua disapprovazione su come imposto un documento sulle cause del terrorismo; la seconda, stesso tenore vocale, perché come Commissario della Federazione socialista di Reggio Calabria (siamo nel 1992) sbaglio, secondo lui, lo staff incaricato di seguire la campagna elettorale per le politiche. In entrambi i casi, non mi azzardo a replicare, ma tengo il punto. Rimango sorpreso, ma in fondo anche gratificato, che una personalità del genere si soffermi tanto, benché in polemica, con un dirigente ancora alle prime responsabilità. Meglio la sorpresa dello sconcerto che provo quando Craxi, conclusa da poco più di un mese quella campagna elettorale che ho coordinato bene, mi riceve a Roma per un minuto, giusto il tempo di "licenziarmi", senza neppure alzare lo sguardo verso di me. Prevale il gioco delle correnti, ed io ho un senatore calabrese di "traverso". 6)La campagna elettorale del 1992 : si vota con la preferenza unica, Mancini, isolato nel

Una commemorazione scomoda BRIGANTESSA SERENA IANNOPOLLO Il giorno 6 agosto 1863 è una data che in pochi ricordano, anzi, che nessuna storiografia ufficiale ricorda poichè scomoda. Quel giorno a Napoli, precisamente a Pietrarsa, nel "Real Opificio Borbonico" avveniva il primo sciopero italiano. Ma quasi nessuno sa cosa fosse il Real Opificio di Pietrarsa, e figuriamoci quello di Mongiana. Solo il più ostinato e curioso studioso di storia taciuta conosce questi fatti. Insieme, i due opifici formavano la più grande fabbrica di lavorazione del ferro dell'epoca in tutta Europa, e spesso ospitavano generali stranieri i quali venivano a copiare il modello della fabbrica borbonica. Ma quali libri di scuola raccontano di questo orgoglio del sud? Ahinoi, dal 1861 le fabbriche passarono in mani savoiarde, e quelle mani si preoccuparono di fare crescere le fabbriche del nord, (precisamente la Ansaldo di Genova), a scapito di quelle del sud. Gli operai furono dimezzati (nel 1860 si contava il record di 1125 persone assunte!) e la stessa sorte toccò agli stipendi, ridotti al limite della sopportazione umana. Così gli operai si organizzarono e scioperarono con decisione. Il questore Nicola Amore si decise a chiamare i bersaglieri, i quali arrivarono e trovarono i cancelli aperti e tanta gente che scioperava "armata" di striscioni (però senz'armi!) e aprirono il fuoco contro gli operai, che si dispersero e fuggirono ovunque, ma caddero colpiti alle spalle. Alla riapertura della fabbrica si contarono oltre 100 unità mancanti, ma la storiografia ufficiale parla di 4 vittime da commemorare. Nicola Amore venne... promosso a ministro, e in seguito a Sindaco di Napoli...sic!

partito, dopo 40 anni rimane escluso dalla Camera dei Deputati(vengono eletti Principe,Mundo e Zavettieri). Poco dopo sarebbe scoppiata Tangentopoli e Mancini va a Milano a farsi ascoltare da Di Pietro. Dice la sua sul finanziamento ai partiti : è la reazione per l'esclusione dal Parlamento o il desiderio di allargare lo squarcio che stava scoprendo il sistema illegale? P.S. Ciccio Riccio, che ha organizzato la presentazione del libro, e' intervenuto con la misura del dirigente di livello, consapevole "del piccolo pezzo di storia" che si è vissuto, la parabola di quello che è oggi il Pd, con le verità che, per ragioni di partito, sono state un tanto modificate. Tornano alla mente, nel rapporto tra socialisti e comunisti (e postcomunisti) , negli anni 90, la visita nel camper a Craxi, alle spalle del palco al congresso socialista dell'Ansaldo a Milano, dei giovani D'Alema e Veltroni, l'ok per l'ingresso del loro partito nel PSE, Mani Pulite, la lettura differente di cosa stesse accadendo, la previsione della cancellazione dei socialisti dalla scena politica. Riccio non ha dimenticato di confermare, tornando a Mancini, le visite ricevute a Cosenza di D'Alema e Minniti, di Ciampi. Ha ascoltato anche le accuse ai giustizialisti del suo partito. Il parterre sarebbe stato piu' completo con la presenza di tanti socialisti della Locride che rendono ancora omaggio a quella storia. Non so se è troppo forte la frase di Rino Formica riportata nel libro da Pietro Mancini "Bettino voleva comandare in democrazia, Matteo(Renzi) vuole comandare senza democrazia".

Il poeta gioiosano Francesco Luigi Errigo è stato premiato dal Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica. Francesco Luigi Errigo, “cantore dell’Amore” di Gioiosa Jonica, ha presentato lunedì 31 luglio il suo ultimo lavoro poetico, “Piccolo canzoniere”, presso la sala delle cerimonie di Palazzo Amaduri. Francesco Luigi Errigo è un peregrinante scopritore del bello dell’arte della cultura. Libero da vincoli professionali dedica la “seconda gioventù” alla scoperta di posti, città, locali, teatri che in un modo o nell’altro attribuiscono splendore a nomi importanti della storia della letteratura e dell’arte in italiana nel mondo non disdegnando di accrescere i suoi saperi partecipando alle più importanti rappresentazioni operistiche e concertistiche proposte in Italia. Ammirare lo stile di una persona riservata, sobria, elegante, sentirla parlare, ascoltarne il linguaggio e la sua voce roca nel perfetto utilizzo dei verbi, degli aggettivi, dei sostantivi. Lunedì 31 luglio Pasquale De Luca ha offerto la sua immensa competenza e cultura con l’apprezzata recensione dedicata a Francesco Luigi Errigo e al suo “Piccolo canzoniere”.


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Chiare, fresche e dolci stoffe Il re dei tessuti e dei viaggi, Antonio “Plis”, uno dei più noti e illustri personaggi pubblici della città di Siderno, posa tra le sue stoffe dimostrando di non soffrire (troppo) il caldo!

Anime jazz Vittorio Zito e Vincenzo Staiano, rispettivamente vicesindaco di Roccella Jonica e direttore artistico del Roccella Jazz, si dimostrano ancora una volta le anime del Festival, sorridendo sornioni per il finanziamento e il programma ricchissimo che si accingono a presentare.

Cultura libraria Cosimo Pellegrino, Daniela Diano e Gigi Brugnano: gli Amici del Libro impegnatissimi durante la preparazione di “7 libri per sette sere”. Non stupisce che l’edizione di quest’anno abbia registrato un successo senza precedenti! Mammolesi internazionali Cosimo Lomonaco, il più famoso suonatore di tarantella di Mammola e della Locride, posa in compagnia di Nicodemo Vitetta, che non ha potuto resistere alla tentazione di salire in montagna pur di assistere a uno dei celebri concerti del cantautore folk.

A un tiro di Schioppo Un gruppo di escursionisti, dopo una faticosa e perigliosa salita, posa sereno allo Schioppo di Saline, nel parco dell’Aspromonte, mostrando facce sorridenti e un panorama mozzafiato! Il filo rosso I fratelli Lubieri festeggiano a suon di tango durante la serata evento “Calabria in Rosso” che, all’Hotel Zefiro, ha unito, la scorsa settimana, la passione per il vino a quella del ballo.

Quel cooking che sa di estate Al “Giglio”, questa settimana, l’appuntamento è stato con la buona cucina grazie a una sessione di cooking che ha dimostrato la preparazione di piatti con l’esclusivo utilizzo di alimenti locali ed estivi.

DOMENICA 06 AGOSTO

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Pizzicati dalla Taranta Caterina Belcastro e la sua giunta, messe da parte le tensioni degli ultimi giorni, si dedicano anima e corpo all’organizzazione della nuova edizione del Kaulonia Tarantella Festival!

Congratulazioni, Mamma Bernadette! Brava Mamma! Congratulazioni per la tua laurea in Psicologia! Lo scorso 17 luglio hai lasciato tutti a bocca aperta e hai stupito anche me! Un giorno potrò dire “io c’ero alla laurea di mamma!”. Tanti Auguri dal piccolo Gabriele.

Notti stressanti “U Baruni” di Caulonia si lascia fotografare in compagnia di Pino Lamberto durante un bellissimo tramonto nella città del nostro direttore editoriale. Dopo la foto ci confidano di soffrire d’insonnia a causa della troppa movida.

Un’estate Bluette come il mare Dopo il successo ottenuto in Rai e su Canale 5, la soubrette di origine calabrese Bluette Cattaneo spopola anche su TeleMia trasmettendo in diretta dalle nostre spiagge più belle! In foto con le insegnanti di danza Daria Dorofeeva ed Elena Magn.




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