CONTROCOPERTINA
www.rivieraweb.it
Sistema Bacinella
DOMENICA 28 SETTEMBRE
3
La free bank sidernese o Bacinella si poneva in forte concorrenza con gli sportelli bancari e gli istituti di credito, garantendo agli investitori interessi da paradisi fiscali.
Il
CARMELO CARABETTA sistema della “bacinella” che sarebbe stata utilizzata per praticare prestiti a tassi d’usura a Siderno vedrebbe coinvolte una decina di persone che avrebbero avuto una solida disponibilità di denaro che invece di investire in un fondo bancario l’avrebbero girato in un fondo privato, fuori dai circuiti legali, ottenendo indietro interessi sicuri ed esentasse pari al 5% mensile. Questo sistema, scoperchiato dalla Guardia di Finanza, è stato descritto da un commerciante usurato, che nel corso del rapporto creditizio con un soggetto di Siderno, forse anche perché in passato ha avuto altre esperienze del genere, ha messo a fuoco quanto avveniva in generale nella private free bank sidernese, posta nei pressi della Statale 106 come una sorta di drive in del prestito prendi oggi e paghi domani. Quello che interessa evidenziare è il punto di vista dell’investitore, che potrebbe essere qualificato senza scrupoli, in alcuni casi potrebbe approfittare per ripulire il denaro sporco, ma che, in ogni caso, attraverso il sistema della “bacinella” si poneva in forte concorrenza con gli sportelli bancari e le forme di investimento canonici degli istituti di credito. Generalmente chi ha del denaro potrebbe scegliere, per esempio, tra un contro deposito, delle obbligazioni o dei certificati di deposito presso una comune banca, dove tra tassi e ritenute varie l’interesse sul capitale versato subi-
sce un prelievo su parametri indicati all’atto della sottoscrizione, previsti dalla banca centrale nazionale ed europea. Invece il sistema “bacinella” per chi investe ha un rendimento più elevato, perché i tassi sono decisi e contrattati tra chi versa e chi gestisce il denaro e, ovviamente non vi è alcun prelievo fiscale. La “bacinella” si rivela uno strumento vantaggioso per investire somme di denaro, che garantiscono un rendimento commisurato al vincolo prestabilito, che a quanto dichiarato dal soggetto usurato sarebbe di almeno il 5% mensile. In soldoni a fronte di un investimento di 10 mila euro iniziali a fine mese il gestore del denaro dovrebbe staccare all’investitore una cedola di Mille euro, per un totale di 12 mila euro annui. Una cifra pazzesca. Il debitore casca male, perché in questo caso, pur attingendo a liquidità immediata per fronteggiare un debito magari imprevisto, è costretto a dover pagare un tasso mensile di almeno il 10%, comprensivo del 5% che va a chi ha versato il capitale e un altro 5% a chi lo gestisce e lo reinveste. In questo sistema della “bacinella” è emersa anche la figura del “procacciatore” di usurati, cioè di un intermediario che presenta il richiedente il denaro al fornitoregestore di capitali. L’intermediario avrebbe l’interesse di presentare più soggetti sia per ottenere eventuali sconti su un proprio precedente debito o per attivarsi quale nuovo investitore. La conclusione è che in tutto questo giro vorticoso di denaro senza controllo trova spazio aperto il riciclaggio di denaro proveniente da fonti illecite, che oltre a dopare l’economia reale provoca il depauperamento delle attività imprenditoriali che, sotto la spinta di un eccessivo tasso di interesse, si indebitano fino a chiudere i battenti, magari lasciando senza lavoro intere famiglie monoreddito.
Quelli che giocano sul sicuro, a carte scoperte e con la galera degli altri
Le facce
“pulite” dello strozzo
RIVIERA
www.rivieraweb.it
PRIMO PIANO
DOMENICA 28 SETTEMBRE
4
IL CONVEGNO
FRANCESCA BARRANCA “Donne protagoniste nel mondo del lavoro. Quali opportunità?” Questo il tema del convegno tenutosi venerdì 19 settembre, ore 17.30, presso la sala consiliare del Comune di Siderno. Al convegno, organizzato dal Coordinamento provinciale donne CISL di Reggio Calabria, dal Senato della Repubblica Italiana, dalla consulta cittadina e dall’associazione "Cambi@menti", hanno preso parte esperti del campo delle politiche del lavoro che da diversi punti di vista hanno analizzato la precaria situazione economica e occupazionale del territorio. Ha moderato i lavori, Rosario Condarcuri, il quale ha aperto l'incontro fornendo dei dati sulla grave condizione occupazionale del territorio. A seguire hanno preso la parola, Mario Diano che ha portato i saluti della consulta cittadina e Teresa Pellegrino, presidente dell'associazione"Cambi@menti", la quale ha sottolineato quanto sia fondamentale il ruolo delle donne nel mondo del lavoro: “è un valore aggiunto, un punto di forza, con la sua sensibilità e creatività produrrà dei benefici alla società tutta". Ha aperto gli interventi, Nausica Sbarra, responsabile Coordinamento Donne CISL che ha spiegato come il progetto “Garanzia
“Donne protagoniste nel mondo del lavoro”.Quali opportunità ? Giovani”, se ben utilizzato, potrebbe essere di grande utilità al territorio, non solo perché rappresenta una boccata d’ossigeno, grazie all’impiego di giovani dai 18 ai 29 anni, ma anche una risorsa per gli enti e aziende che ne fanno richiesta. Il dirigente del centro per l’impiego di Locri, Giuseppe Gullace, dopo aver analizzato la grave condizione occupazionale del territorio, ha illustrato le linee guida del progetto “Garanzia Giovani”. Elisa Grande, amministratore di
“Comunica srl”, prosegue ad evidenziare che, nonostante siano tanti i giovani e le donne in cerca di lavoro, purtroppo ad oggi si incontrano delle difficoltà a reperire personale esperto in specifici ambiti. Ad esempio, riporta l'esperienza della società per cui lavora che incontra delle difficoltà a trovare personale formato da impiegare nelle attività di call center. Sonia Lombardo, responsabile Unsic Locride, invece pone l’accento sulla necessità di fare rete tra le imprese per promuo-
vere l’economia del territorio. "Per una parte del nostro Paese, non possiamo solo essere utili, perché acquistiamo i loro prodotti, senza avere alcuna forma di ritorno, se non quella di farci sentire un peso, invece di pensare seriamente allo sviluppo del meridione". E’ giunto il momento di valorizzare i nostri prodotti, creando una rete a sostegno dell'economia locale. A tal proposito, ha parlato del progetto già avviato qualche mese fa: “Ephize-fiera”. Le donne e i giovani della provincia di Reggio Calabria hanno poche opportunità di inserimento lavorativo, ma almeno quel poco che c’è, sicuramente andrebbe utilizzato meglio, al fine di valorizzare personale motivato e preparato, all'insegna della meritocrazia, è quanto sostenuto da Domenico Serranò, segretario generale CISL Reggio Calabria. A conclusione dei lavori, l’intervento della Senatrice Erica D’Adda, componente della II Commissione Lavoro e Previdenza, tra
l’altro, anche responsabile del PD della Provincia di Varese. Possiamo tranquillamente dire che è una Senatrice virtuosa, il 98% della sua presenza in Parlamento, ne è una chiara testimonianza. Per la Senatrice D’Adda, la Locride può farcela se messa in condizione, qui ci sono uomini e donne che hanno voglia di costruire. Le qualità ci sono e anche le risorse, da quelle paesaggistiche ai prodotti dell’economia locale, bisogna dare spazio e crederci e soprattutto lavorare allo sviluppo di quest’area. Inoltre, la Senatrice, nel suo intervento, si è subito posta in un dialogo diretto con il pubblico, illustrando le riforme che il Parlamento sta portando avanti, cercando di cogliere le ataviche problematiche che attanagliano la Locride, soprattutto quelle che rappresentano un ostacolo allo sviluppo economico ed occupazionale.
Why not: condannati De Magistris e Genchi "La mia vita è sconvolta, ho subito la peggiore delle ingiustizie. Sono profondamente addolorato per aver ricevuto una condanna per fatti insussistenti. Ma rifarei tutto, e non cederò alla tentazione di perdere completamente la fiducia nello Stato" - ha scritto a caldo sul suo profilo Facebook Luigi de Magistris, ex Pm di Catanzaro, che insieme al suo consulente informatico Gioacchino
Genchi è stato condannato dal Tribunale di Roma per concorso in abuso d'ufficio nell'inchiesta “Why not”. Tra il 2006 e il 2007, quando il Pm era in servizio alla Procura di Catanzaro, avevano acquisito, senza le necessarie autorizzazioni, i tabulati telefonici di alcuni parlamentari, tra cui Romano Prodi, Francesco Rutelli, Clemente Mastella, Marco Minniti e Antonio Gentile. Per i due
imputati è stata anche disposta l'interdizione dai pubblici uffici per un anno, e il risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite e una provvisionale, complessivamente, di 20mila euro. “Un errore giudiziario - dichiara de Magistris, il quale rifarebbe tutto, perché un magistrato ha il dovere di indagare ad ogni livello, anche quello che riguarda la politica.
RIVIERA
LA COPERTINA
D
MARIA G.COGLIANDRO opo anni di profondo letargo Locri si sta svegliando. Il suo cammino verso il grande cambiamento è già iniziato. Finalmente Locri risorgerà! Sì, perché di Resurrezione si tratterà, con tutti i crismi e sacrismi. E il primo cittadino ha già provveduto a raccomandarsi con l’Altissimo. Con la sua lettera a Gesù Cristo è riuscito a far diminuire il numero degli assenti coperti da certificato medico ma è stata subito guerra aperta contro di lei. Non si corre il rischio di andare verso una personalizzazione dello scontro? Ritengo di no, infatti molti dipendenti, di quelli seri che lavoravano prima, stanno continuando a lavorare. Contrariamente a quanto ha detto qualcuno, non ho sparato nel mucchio ma ho fatto nomi e cognomi di dipendenti assenteisti e fannulloni. Ho portato avanti una denuncia in modo serio come mai era stato fatto prima. Quando mi sono insediato ho detto: noi portiamo avanti il cambiamento. E lo stiamo portando, questa ne è la dimostrazione. Sicuramente non immaginavo che la lettera a Gesù Cristo potesse scatenare un’attenzione mediatica del genere, non era questo il mio obiettivo. In ogni caso c’è un problema e noi dobbiamo risolverlo, un problema riconosciuto anche dai dipendenti seri, perché la gente che lavora c’è e lavora anche per gli altri, ma alla fine tutti percepiscono lo stesso stipendio. Questo dell’assenteismo non è comunque un “caso Locri”: lo stesso problema c’è a Siderno, a Gioiosa, a Napoli, ad Avellino e anche in comuni del Nord. Locri ha un suo progetto di sviluppo a breve termine? Con Siderno ferma la sua città è sola nel ruolo di battistrada dell’intero territorio. Se la sente di assumersi questa responsabilità? Siderno si deve riprendere perché insieme a Locri rappresenta un riferimento importante per tutto il comprensorio. Sicuramente oggi l’assenza di Siderno dallo scenario politico-amministrativo ha ricadute negative per tutti. Ritengo che Siderno e Locri debbano camminare a braccetto. Non è un problema di conurbazione del territorio quanto di un accordo politico per il territorio. Io ho sempre attaccato anche in passato l’assemblea dei sindaci per una sorta di assenteismo, cosa che purtroppo tuttora devo confermare.
L’intervista
i n n a v o Gi brese a l a C Oggi non c’è un progetto politico serio per questo territorio e credo che i comuni più importanti – Locri, Siderno, Gioiosa Marina, Gioiosa Superiore, Gerace – devono cominciare a ragionare in un’ottica diversa. Tra un po’ ci saranno le elezioni regionali, quindi non possiamo perdere quest’ultimo treno. Ci sono tantissime cose da realizzare. Non c’è mai stato un progetto serio sul lavoro che è quello che più aspettano i nostri giovani… Più che mai, con una disoccupazione maschile del 60% e quella femminile al 70%... Già, sono dati allarmanti. Non c’è nessuna attenzione. Qui manca la progettualità. I consiglieri che ci sono stati in passato che hanno fatto per la locride? Cosa hanno portato avanti? Nulla. Il governo uscente può dire di aver fatto qualcosa per la locride? Credo proprio di no. A parte tante chiacchiere, tante presenze, tante emozioni… I cittadini devono rendersi conto al momento del voto che non devono continuare a dare fiducia a determinate persone. Sente la mancanza di Passafaro? Dal punto di vista affettivo sì, è un caro amico. Mi dispiace per il percorso politico differente che lui ha inteso intraprendere. Spero che col tempo si possa chiarire tutto
«L’As
«
«Co
e si possano trovare le condizioni per qualsiasi tipo di ragionamento. Le lotte non portano a nulla. Non ha senso parlare di destra, sinistra… Locri si è svegliata, i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Stiamo davvero costruendo un percorso nuovo. Insieme al vicesindaco Sainato abbiamo avviato il risanamento finanziario della città. Sembrava impossibile e invece stiamo incassando l’ok degli enti preposti a rilasciare l’autorizzazione ai piani di equilibrio, l’adozione organica… Abbiamo fatto anche un percorso di tagli importanti, necessari: dal personale a tante altre cose. Passaggi obbligati… sappiamo che qualcuno è rimasto male, qualcuno è risentito, qualcuno lancia accuse… pazienza, il cambiamento non conosce ostacoli. E Fontana? Ha mal di stomaco? Fontana non ha nessun mal di stomaco. Mi dispiace che un giornale locale abbia diffuso questa notizia, non so pescata da dove. Tra l’altro Fontana stesso ha smentito nell’immediato. Fa parte integrante di questa amministrazione e ha un ruolo importante. E poi c’è a chi sfugge che Fontana è mio amico fraterno. C’è qualcuno a Locri che tenta di ostacolare il nostro percorso. Questa iniziativa di Albanese del Quotidiano è stata creata ad arte contro di noi. Abbiamo sgominato quel gruppo di
www.rivieraweb.it
DOMENICA
28 SETTEMBRE
7
sp il più grande evasoredella storia di Locri» » e t n a t r o p im o t n e m le e n u , o n r e t a r f o «Fontana, un amic «Serve un accordo tra Locri, Siderno e le due Gioiosa» on Sainato abbiamo avviato il risanamento della città» potere, legato a forze più o meno occulte, che ha gestito la città negli ultimi 20 anni. Non siamo riusciti qualche anno fa insieme a Francesco Macrì, ci siamo messi d’impegno oggi e stiamo ottenendo ottimi risultati con l’obiettivo di costruire una città diversa. Che fine ha fatto il barone Macrì? Non si è più sentito… Il barone Macrì? È alle terme! È Presidente del Consiglio di Amministrazione delle Terme, un ente importante per lo sviluppo dell’intero comprensorio. E i rapporti con lui sono ottimi. Dopo questo periodo di amministrazione quale sogno pensa di realizzare nella sua gestione? Cosa vorrebbe che rimanesse della “gestione-Calabrese”? Intanto noi abbiamo ottenuto un grande risultato: quello di aver ridato fiducia a questa città, cosa che mancava da anni. Stiamo dimostrando che con poche risorse si può governare. Puntiamo adesso a realizzare importanti opere pubbliche che abbiamo già in cantiere. Il sogno più grande è quello di costruire un punto di riferimento turistico-culturale importante utilizzando nel migliore dei modi una delle risorse fondamentali che abbiamo, ovvero l’area archeologica, oggi sottoutilizzata, poco attenzionata. Mare e turismo archeo-
logico saranno i punti cardine: si tratta di un obiettivo da raggiungere con tutti i comuni limitrofi. Io non sono contro l’assemblea dei sindaci, sono contro questa macro-assemblea. Questo macro-contenitore di 42 comuni non ha senso. Bisogna pensare a una nuova organizzazione dell’assemblea: legare comuni che hanno tra loro un nesso. Non ha senso discutere dei problemi di Monasterace e di Brancaleone allo stesso tavolo, perché hanno caratteristiche ed esigenze diverse. Le sue sono parole di sfiducia verso quello che è stato realizzato finora… Andiamo ad analizzare. In un anno e tre mesi della mia amministrazione ci siamo riuniti per affrontare il problema dei rifiuti, perché l’abbiamo voluto io e Domenico Vestito; della sanità, perché l’ho chiesto io; e poi ci siamo riuniti per discutere dei danni dell’alluvione sul lungomare di Siderno, perché l’hanno invocato i cittadini sidernesi. Che abbiamo ottenuto? A Siderno nulla, sulla sanità ci hanno preso a calci, idem sui rifiuti. O l’assemblea si organizza in modo diverso o non ha motivo di esistere. Sembrerebbe che Lei stia vivendo la sua esperienza di sindaco isolato qui a Locri, senza riferimenti né a livello locale, né provinciale, né regionale. I problemi deve
INALTO GIUSEPPE FONTANA E SOTTO RAFFAELE SAINATO
quindi risolverli da solo? Certo, e non aspetto che nessuno venga a risolvermeli. Non si riesce a fare sistema, non si trovano le giuste sinergie con gli altri sindaci. Ognuno è assorbito dai problemi del proprio comune. Se si sceglie di fare il sindaco seriamente non si ha il tempo di fare nient’altro. Io vedo i miei figli e mia moglie la sera alle 9, quando ce la faccio. Quasi in tutti i comuni la riscossione dei tributi è il grande dramma perché si riesce a recuperare massimo il 30-40%. A Roccella c’è una società mista pubblicoprivata che riesce a raggiungere l’80% sull’acqua. Avete in programma la costituzione di qualche società per una gestione dei servizi a Locri? Assolutamente no. Noi intendiamo utilizzare e formare il personale che c’è. Quello che chiediamo al ministero è questo: non dateci soldi, dateci strumenti e formate il personale. Noi abbiamo problemi di evasione. Il più grande evasore che abbiamo in città si chiama ASP. È il più grande evasore della storia di Locri. L’ASP deve al comune oltre 7 milioni di euro tra tasse sui rifiuti e servizio idrico. Abbiamo anche il problema “tribunale”: stiamo pagando 300 mila euro l’anno di locazione per gli uffici del tribunale a privati. Spendiamo, poi, in gestione di spese giudiziarie 700 mila euro
l’anno, e siamo perfettamente in regola; il Ministero ci deve pagare tre anni ancora. La Regione Calabria ci deve, invece, 400 mila euro circa per la stabilizzazione dei lavoratori precari socialmente utili. Sono ormai prossime le elezioni regionali. Spera in un governo regionale o si è rassegnato? Stiamo ragionando. Penso che a differenza delle elezioni europee, a cui abbiamo deciso di non partecipare, nella campagna per le prossime elezioni regionali sicuramente saremo presenti e diremo la nostra. Accenderemo i riflettori soprattutto su Locri e sulla Locride. Chi si candiderà e non è escluso che ci possa essere un candidato di riferimento della maggioranza consiliare dovrà impegnarsi a portare avanti e difendere la collettività. Dobbiamo finirla con consiglieri che pensano unicamente al proprio portafoglio e all’indennità di carica. Abbiamo bisogno di difensori del territorio. E finora nella Locride sono mancati. Come? Avete avuto una parlamentare per 10 anni… Chi? La Laganà Fortugno… (Il sindaco allarga le braccia a questa domanda).
RIVIERA
www.rivieraweb.it
PRIMO PIANO
Ferro-via Il grande torto
DOMENICA 28 SETTEMBRE
8
Lo smantellamento della tratta ionica calabrese delle ferrovie non è solo un viaggio che non c’è più o la stazione intesa come piazza o, addirittura, il profumo della cuccetta, ma è il pane; è il ritorno a casa di tanti figli. Ed è, soprattutto, la giovinezza di quei padri che abbiamo tradito
Addio trenu meu N
ANTONIO GUERRIERI
ell’aria da un decennio, è iniziato, tra le denunce di pochi, lo smantellamento della ferrovia ionica. Per anni la ferrovia ionica era stata data per morta. In realtà non lo era e solo subdole manovre politico-gestionali facevano intendere che tutto fosse perduto e che alla nostra ferrovia la popolazione non fosse più interessata né come clientela né come indiretta e passiva beneficiaria. I responsabili erano chiari e sotto gli occhi di tutti, ma si è sempre preferito rivolgersi ad indefiniti soggetti, come spesso capita da queste parti quando si parla di cose pubbliche, piuttosto che chiedere precisamente conto a chi di dovere. “Ce l’hanno cacciato” l’inutile e stupido grido che per sfortuna nostra non era e non è solo sulla bocca del popolo meno attento a ciò che va oltre le nostre aspre, a queste latitudini, quotidianità. Via via nel tempo i nomi sono venuti fuori e rispondevano agli assessori regionali e ai ministri nonché ai parlamentari e amministratori locali che, complici, nulla o quasi hanno avuto da dire non sul mero finanziamento dei contratti di servizio nazionali o regionali, contratti con cui lo Stato e la Regione acquistano i servizi ferroviari, ma sulle tante surreali situazioni che o per incapacità gestionale o per malafede andavano prontamente denunciate o perlomeno
prese in carico rispondendo a chi quelle denunce, associazioni e comitati, le ha sempre fatte. Orari non corrispondenti alle capacità tecniche di linea e di mezzi, coincidenze inesistenti per 2 (due!) minuti, soste inspiegabilmente lunghe in alcune stazioni per incroci da poter fare tranquillamente in quelle successive, prenotazioni impossibili da fare ed orari comunicati all’ultimo momento ad ogni cambio orario, previsto nei periodi più trafficati, scarsa pulizia, assenza di promozione dei nuovi e più confortevoli servizi, assen-
za di treni proprio nelle fasce orarie più frequentate, chiusura delle biglietterie, assenza delle macchine automatiche, mancanza di controlli e svergognate dichiarazioni sulla bassa vendita di biglietti (da comprare dove?) a giustificare la riduzione dei servizi. Penultima mazzata l’abolizione dei treni a lunga percorrenza e dei normali treni regionali sulla jonica per il ridicolo mancato adeguamento alla normativa europea che di colpo mandava in pensione non i treni, ma le sole porte a maniglia, salvando quelle ad apertura laterale non gesti-
bili dai locomotori diesel e quindi fuorilegge. Locomotori che andavano quindi adeguati e non mandati quasi tutti sulle linee TAV come soccorso alle Frecce Rosse, Bianche e Argento. Roba da poche migliaia di euro di investimento. Ultima mazzata, e che sa di beffa nonché di presunto danno erariale, lo smantellamento programmato del secondo binario di alcune stazioni dopo che solo meno di 6 anni fa sono stati investite decine di milioni di euro per ammodernarle e velocizzarne il transito dei treni. Stazioni che solo in alcuni casi sono da considerarsi secondarie e non è il caso di Marina di Gioiosa Jonica, snodo Jonio-Tirreno e di interscambio con i bus (sic!) delle Ferrovie della Calabria, che, tra i tanti soprusi, non ha la fermata dell’unico treno del giorno che la vedrebbe indiscussa protagonista, quello per Crotone, utilizzabile anche dalla popolazione della Piana di Gioia Tauro così come non aveva le fermate dei treni per la Puglia. Si è ancora in tempo per fermare tutto questo e dare alla fascia ionica, in cui vive la metà della popolazione della regione, il sistema di trasporti completo ed efficiente che qui, più che altrove, è vitale per lo sviluppo ed una normale qualità della vita, qualità che dipende dall’agevole raggiungimento dei luoghi d’interesse. Antonio Guerrieri – Responsabile Trasporti, Infrastrutture e Ambiente SEL Calabria
I MOMENTI DELLA PROTESTA
APPROFONDIMENTI
IN BREVE
www.rivieraweb.it
Burokrazia L’ultima provincia
“Il Papilloma virus”la bella tesi di Calderazzo Si è laureato a Messina, Francesco Calderazzo, in Scienze Biologiche, discutendo una tesi magistraledal titolo “ Il Papilloma virus, causa principale del carcinoma della cervice uterina: approccio diagnostico mediante esame citologico”, grazie al supporto del servizio di “Citopatologia prevenzione tumori” dell'ospedale di Locri, servizio diretto dalla responsabile C.Criaco specialista in anatomia patologica. La tesi ha riguardato un campione di 17.608 donne i cui controlli clinici insieme alle ricerche biologiche somo state svolte sempre presso il nosocomio locrese presso l'unità di Ginecologia ed Ostetricia e presso il Laboratorio di Biologia molecolare allocato presso il Centro Trasfusionale.
ROCCELLA
Apertura della mostra sui Carafa Da ottobre potete richiedere all'Associazione "Roccella com'era" di visitare la Mostra permanente sui Carafa. L'esposizione si trova nei locali della Casa della Cultura "Gaetano Cingari", di Roccella Jonica. L'appello è rivolto soprattutto alle scuole del territorio. Per motivi logistici sarà accettata una classe per volta.
BOVALINO
Il C.E.B. (Comitato Estate Bovalino), nel deliberare la cessazione dell’attività sociale, ha deciso di destinare la somma, raccolta negli anni, per l’acquisto di 2 defibrillatori da utilizzare l’uno presso lo Stadio Comunale “Lollò Cartisano” e l’altro presso il Palazzetto dello Sport dell’Istituto Comprensivo “Francesco La Cava”. Per uno sport all'insegna della sicurezza...
DOMENICA 28 SETTEMBRE
10
Sul lungomare di Siderno tre strutture che potrebbero dare lavoro a 200 operai rimangono ferme per colpa di cavilli burocratici e indifferenza
Solo la rottamazione delle prefetture salverà la Locride N
ella poltrona del sindaco, al primo piano del municipio di Siderno, il commissario Tarricone sembra Lello Arena che ricomincia sempre da zero anche quando tutto il mondo, compreso Troisi, lo vorrebbero fare da tre. Ogni volta che gli si chiede qualcosa sembra dover spostare il K2 sulla Limina. È sempre in tensione, in allerta, come se la Corte dei Conti stesse, lì lì, per lanciargli una bomba a mano. E non solo Tarricone e Siderno. Nella Locride i cavilli, la tensione, l’allerta sono cappi che nel breve termine provocheranno un suicidio di massa. In questa direzione il decreto legge numero 133 dello scorso 12 settembre rappresenta un toccasana almeno su un punto: Misure urgenti per l’apertura dei cantieri anche attraverso il mutamento rilevante, se la legge regionale lo prevede, ( e lo prevede con l’articolo 57 della legge 19 del 2002) della destinazione d’uso dell’immobile e della singola unità immobiliare diversa da quella originaria. Quindi, il mutamento della destinazione d’uso di un immobile è consentito. Nella Locride tutto ciò che era destinato all’utopia turistico alberghiera può essere trasformato in residenziale commerciale. Una prospettiva dall’alto orizzonte per tre strutture completamente ferme nei lavori ed elevate come scheletri sul lungomare più brutto d’Italia. Ovvero, il Residence Caminiti, il residence Commisso e l’Hotel “S.i.t.”: 150 appartamenti che darebbero da lavorà per due anni a muratori, carpentieri, elettricisti, idraulici, piastrellissti, imbianchini, falegnami e fornitori di beni e servizi. Ma… però… La Prefettocrazia, come la definiva Salvemini, quella mentalità che non fa mai mettere chi sta bene, dalla parte di chi sta male; quel sistema dello stipendio sicuro a cui niente sta a cuore, la patria del cavillo, ricomincerà da zero, senza farci andare da nessuna parte. Eppure la Locride ci credeva. Dopo che la presunta ‘ndrangheta con la fascia tricolore è stata messa fuori dalle case del popolo, era stata illusa dall’eccellentissima prefettocrazia o, come la definiva Jospeh Roth, burokrazia ottusa e nera, dove tutti il procuratore generale, il questore, il colonnello dei Carabinieri e il colonnello della Guardia di Finanza i sindaci e i commissari prefettizi, fanno da corona al prefetto. Ma… senza però. Sono bastati pochi mesi per capire che il Mostro che sragiona, come lo definiva Luigi Einaudi, ritratto in modo eccellente in quel capolavoro che è “L’ultima provincia” di Luisa Adorno, uccide a poco a poco, con il suo incanto fasullo, tutto ciò che non è burocrazia. Ercole Macrì
Legge numero 133/12/2014, una prospettiva dall'alto orizzonte: la destinazione turistico-alberghiera degli immobili può essere trasformata in residenziale-commerciale.
RIVIERA
IN PRIMO PIANO
Ti scappa la pipì? Peggio per te
Chi ha problemi alla prostata, le persone anziane, i disabili, quelle in sovrappeso, sono categorie che soffrono silenziosamente l'indecente stato dei bagni
A Siderno non puoi avere problemi di incontinenza
I bagni sporchi di Siderno A
I locali di Siderno non prestano particolare attenzione allo stato dei bagni, non è una novità. Le altre cittadine del litorale non fanno eccezione (neanche questa è una novità). Il bagno a volte neanche c'è. Per carità: nella progredita Italia la legge non prevede l'obbligo, da parte di un esercizio pubblico, di mettere a disposizione i bagni per la clientela, ma solo per i dipendenti. Si tratta di “un atto di cortesia”. Magari di un atto di civiltà, di irrinunciabile senso della pulizia e del decoro. Se tanto mi dà tanto, che cosa ci sarà in cucina? Senza contare che è costume l'obbligo di consumazione. Capitò a una mia conoscente di essere rimproverata in un bar
LIDIA ZITARA quanti è capitato di non riuscire più a trattenere la pipì e di dover cercare un bar per poter usare il bagno? Si entra trafelati esclamando: “Un caffè!”, si corre in bagno e il caffè lo si lascia sul bancone. Si paga volentieri un euro (a volte anche di più) per potersi liberare dall'enorme fardello della pipì, ma per quella cifra ci si aspetterebbe un bagno -non vogliamo dire lussuoso- ma almeno “passabile”. Una porta che si chiude davvero, la carta igienica, il sapone liquido e lo sciacquone funzionante. Basterebbero. Invece qual è lo stato dei bagni a Siderno? Laghi di pipì sul pavimento, la tazza inevitabilmente sudicia, totale assenza di sapone e carta, e quando va anche peggio, lo sciacquone non parte proprio. Alla fine si esce con la sensazione di essere contaminati per sempre e con un bisogno urgente di farsi un bagno nell'amuchina pura.
ENTRIALBARCONLASCUSADIUNCAFFÈMAILBAGNONON ÈNEMMENO“PASSABILE”. QUANDOESCIAVRESTIBISOGNODI IMMERGERTINELL’AMUCHINA
considerato “aristocratico”, per aver usato il bagno senza consumare. Se un gesto di cortesia è, che sia fatto con cortesia. La stessa persona mi disse che non andava alla fiera di Portosalvo perché non aveva un posto dove fare la pipì. Chi prende un diuretico sa bene che la parola “pipì” non ha nulla di buffo e infantile, ma raffigura un vero e proprio incubo, una paranoia senza fine. Chi soffre alla prostata, chi fa cure particolari, le persone anziane, i disabili, quelle in sovrappeso, chi non guida o chi non ha l'auto per poter correre a casa, sono categorie che soffrono silenziosamente l'indecente stato dei bagni dei nostri paesini, della scortesia di alcuni esercenti, del menefreghismo dell'amministrazione che dovrebbe provvedere ai bagni pubblici. Cari signori, la prossima volta che parlate di “volano del turismo nella Locride”, parlate anche un po' dei bagni, per non rendervi più ridicoli di quanto già siete.
Gioiosa Marina e le trappole nascoste degli autovelox Negli scorsi giorni sono pervenute agli sportelli Codacons di Locri e Caulonia, decine di richieste di intervento in merito alla notifica di verbali di contravvenzione rilevate dall' apparecchiature per il controllo della velocità in uso alla Polizia Municipale di Marina di Gioiosa Jonica, ed utilizzata sul tratto di strada statale 106, Km 109. Da quando il sistema di rilevamento è in azione, le contravvenzioni notificate agli utenti sono parecchie migliaia; segno, questo, che l'apparecchio non è stato adeguatamente tarato con un limite di tolleranza che consideri le caratteristiche del tratto di strada in cui opera. Allo stesso tempo si rileva che a molti utenti della strada sono stati notificati anche tre o quattro verbali di contravvenzione. Ciò è sintomatico del fatto che il segnale che indica la presenza dell'apparecchio e l'apparecchio stesso, sono stati posizionati in modo tale da impedirne la piena visibilità agli utenti, senza alcun vantaggio per la sicurezza stradale.
Lo scopo per il quale l'apparecchio Autovelox dovrebbe essere utilizzato è sopratutto quello di dissuadere gli utenti della strada da comportamenti non rispettosi del Codice e di impedire o limitare il numero degli incidenti stradali dovuti all'eccesso di velocità. Ciò è possibile solo se l'apparecchio occupa una postazione fissa ed è adeguatamente segnalato agli utenti della strada. Alla luce di ciò appare evidente che le modalità di utilizzo del predetto rilevatore da parte della Polizia Municipale di Marina di Gioioisa Jonica, non reca alcun vantaggio per la sicurezza stradale. Se ne deduce che l'unico criterio che ha ispirato, in questo contesto, l'attività amministrativa del Comune di Marina di Gioiosa Jonica, sia il criterio di cassa. Per le ragioni sopra esposte e per altre di carattere tecnico, giuridico ed amministrativo, Codacons Locride mette a disposizione dei cittadini che vogliano opporre dinnanzi alle Autorità preposte i verbali di contravvenzione, i propri esperti e consulenti presso gli sportelli:
di Locri, Via Matteotti I^ trav. n.5 nelle giornate di Martedì e Giovedì dalla 16.30 alle 19.30; di Gioiosa Jonica, via Madama Lena 10/B, nella giornata di giovedì dalle ore 17,00 alle 19,00. Il CODACONS LOCRIDE, seguendo le direttive del nazionale, presenterà, comunque, degli esposti mirati, agli Organi competenti affinché questa “trappola” dell'autovelox mobile venga eliminata. “Se si voleva, infatti, prevenire incidenti, limitare la velocità e aumentare la sicurezza dei cittadini,” - hanno espresso il dr. Giuseppe Cavallo e l'avvocato Tropiano, responsabili delle sedi di Caulonia e Locri, - “si doveva e poteva installare un autovelox fisso e opportunamente segnalato.” E' impossibile, secondo il CODACONS e secondo ogni persona di buonsenso, che oltre tremila automobilisti siano stati distratti tanto da ricevere multe più o meno salate, addirittura, alcuni, due e più nella stessa giornata. Codacons Locride
SETTIMANALE
www.rivieraweb.it
Uomini della ndrangheta per voi non c'è più scampo! CONILNUOVO
ILARIO AMMENDOLIA
CODICEETICO APPROVATO DALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA NIENTEPIÙ CANDIDATI COINVOLTIIN REATIDI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
La Commissione parlamentare antimafia, presieduta dall'onorevole Rosy Bindi, detterà le caratteristiche del candidato ideale. La procura distrettuale antimafia vigilerà sui nomi. I partiti faranno “liste pulite” . Non pensate più di poter inquinare le “libere elezioni”. E' l'ora dei “galantuomini” ! Candidati di acciaio si affacciano all'orizzonte e da “destra” e da “sinistra” e vi stringeranno in una morsa. Per voi, uomini di ‘ndrangheta, non c'è salvezza: arrendetevi! Si potrebbe fare ancora un bel passo avanti: liste composte da poliziotti, carabinieri e magistrati. Un marchio di assoluta garanzia. Il capolista potrebbe essere indicato direttamente dalla DDA. La volontà e la sovranità popolare? Qualcosa di assolutamente marginale, roba vecchia che sa di Ottocento e di muffa!
UNASOLA SOMMESSARICHIESTA: NONTRATTATECI ANCORACOME BAMBINI IDIOTI
L'autonomia e la dignità della “Politica” ? Cose antiche roba da salotto di “nonna Speranza”. Certo, qualche dubbio ci viene. La Calabria ha avuto già un Alto Magistrato come presidente della Regione e non è che le cose siano andate proprio bene. Ha già “eletto” poliziotti e magistrati ma la ‘ndrangheta potrebbe averli persino votati... Ha visto all'opera qualche generale, nominato commissario in posti chiave della nostra Regione, ed è stata una catastrofe. Inoltre i “commissari antimafia” nominati nei comuni in cui la democrazia è stata stroncata, non è che abbiano dato una gran bella prova. Ovunque, i cittadini rimpiangono i consigli comunali sciolti. Un tempo per gli emigranti che dovevano partire negli USA si chiedeva il parere al maresciallo dei carabinieri, al parroco, ed al segretario della DC. Almeno si trattava di un collegio giudi-
cante. Adesso i partiti porteranno (faranno finta) la lista dei candidati ai numi tutelari dell'antimafia e Dio ce la mandi buona. Poi ci sarà un bel timbro sulla lista dei candidati che sarà come il marchio di origine controllata. Certo non pensi di farla franca chi ha un voto basso in condotta. Nel 1948 un giornalista del Corriere notò che una parte consistente dei braccianti di Cutro non avevano diritto di voto. Avevano la “condotta macchiata” perché avevano fatto legna nel latifondo incolto dei Barraco. Ma anche questa è storia antica ! Roba per vecchi, ormai fuori della storia. Oggi, chissà, per essere un buon candidato non devi aver portato a spalla un Santo, soprattutto se sei di Oppido Mamertina. E' perso chi, pur casualmente, s'è trovato nella festa di Polsi Non devi avere parenti mafiosi. Tanto per fare un esempio non sarebbe candidabile Peppino Impastato. Lo sarebbero invece gli inquirenti che hanno tentato di far passare il delitto per un suicidio. Non sarebbe candidabile Placido Rizzoto ma lo sarebbero i giudici che hanno coperto i suoi assassini. Ma questa è storia antica, importante è poter scrivere che quei bei cartelli che si vedono in giro:” qui la ‘ndrangheta non entra”. Qualcuno sospetta che sia già dentro! Restano pochi nostalgici che hanno speso la loro vita a lottare contro la schiera dei birbanti che dalla vita ha avuto tutto… anche e soprattutto un falso 10 in condotta. C'è ancora chi, pur non condividendolo, riteneva di gran lunga migliore l'anarchico Gaetano Bresci, ucciso in carcere, rispetto al generale Bava Beccaris. Magari c'è ancora qualcuno che si ricorda che nella P2 ( che ancora oggi aleggia ovunque nell'aria come lo Spirito Santo) c'erano 44 generali,una dozzina di ammiragli, una folta schiera di magistrati, di “imprenditori, di banchieri, di politici... e tutti avevano un bel dieci in condotta. Tutti persone impeccabili, desiderosi di “ordine” e tutori della “legalità.” Insomma, c'è un grande specchio su cui la ‘ndrangheta s'è guardata e si guarda per recuperare la propria non meritata autostima. C'è ancora qualcuno che nel vostro specchio non si vuole guardare. Perdonateci! Una sola sommessa richiesta: non trattateci ancora come bambini idioti. Comandate ed imponete le vostre regole, non abbiamo la forza di opporci, ma non umiliateci con le vostre bizzarre trovate. Anzi, continuate a distribuire in tutta la Calabria dosi massicce di cloroformio in modo che non si veda che razza di futuro si sta costruendo.
DOMENICA 28 SETTEMBRE O 13
Marina di Gioiosa: sulla questione del terreno forse sottratto per uso privato attendiamo ancora una risposta dal sindaco Vestito
N
el mese di agosto 2013 una cittadina di Marina di Gioiosa, la signora Piscioneri, aveva scritto una lettera di denuncia indirizzandola all'allora commissario straordinario dell'Ente dott. Patrizia Adorno e, successivamente (dopo non aver ricevuto risposta) la medesima è stata ripresentata, nel mese di Marzo di quest'anno, all'attuale Sindaco Domenico Vestito e per conoscenza trasmessa anche al Comandante della locale Stazione dei Carabinieri, al dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza, al Comandante della Polizia Municipale ed al responsabile dell'Ufficio tecnico Comunale. La vicenda si riferisce a una stradina d'accesso al mare, di proprietà comunale, chiusa da privato. La risposta del Sindaco, con cui informava la denunciante di aver attivato gli uffici preposti, è stata protocollata in data 10 marzo 2014, n. 3479. Ancora oggi (e si tratta di una cosa gravissima) non si sono avute risposte dalla Casa Comunale. Eppure la nostra domanda per il Sindaco Vestito era chiara: “che cosa hanno relazionato sia l'ufficio tecnico comunale che la polizia municipale in merito alla particella 852 del foglio 20 del Catasto dei terreni e, qualora non avessero risposto, quali provvedimenti il Sindaco e la sua amministrazione intenderanno adottare per fare luce su questa vicenda ? Ricordiamo ancora una volta che il comune di Marina di Gioiosa è stato in sciolto per mafia e l'eventuale “silenzio” o “omissioni” delle Istituzioni sulla vicenda potrebbero indurre i privati ad appropriarsi indebitamente di ulteriori spazi sia demaniali che di proprietà comunale. Pensavamo che il Sindaco Vestito potesse interessarsi della vicenda ma il suo silenzio sinora e' stato “assordante”. Caro Sindaco, le ricordiamo sono trascorsi sei mesi per dare una risposta ad una cittadina ed a noi sembrano troppi. Ma stia tranquillo (questo glielo garantiamo) saremo sempre qui a ricordarglielo ! Antonio Tassone
GERENZA
Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente responsabili.
Direttore responsabile: ANTONIO TASSONE Editorialista: ILARIO AMMENDOLIA COLLABORATORI: Ercole Macrì, Eleonora Aragona, Franco Parrello, , Lidia Zitara, Patrizia Pellegrini, Domenico Spanò, Sara Leone, Sara Jacopetta, Francesca Barranca..
Per richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl Via Gramsci, 72/A info 0964383251 GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi, l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dai legittimi proprietari. STAMPA: Master Printing S.r.l. Modugno (BA) EDITORE - No così srl - via D.Correale, 5 - 89048 Siderno
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
ECHI DELL’ESTATE 2014
Ai piedi di Maria, Madonna della Montagna di Polsi, per riprendere il cammino con un cuore rinnovato
Okkio alle I truffe in rete “OKKIO alle truffe in rete” come dicono i nostri ragazzi, perché loro sanno bene come difendersi. Impariamo da loro e cerchiamo di non delegare sempre ad altri quello che possiamo fare noi stessi. Allora : se vi dovesse capitare di trovare nella vostra casella di posta elettronica un' e - mail a firma sempre dello stesso tipo, con un nome che vi capiterà di riconoscere tanto è comune, il quale vi invita “personalmente” a lauti guadagni, giusto se volete arrotondare il vostro stipendio oppure, addirittura ( “FANTASTICO” ! ) vi garantisce pure di risolvere il problema dell'occupazione, basta che rispondiate all'invito, NON ABBOCCATE ! E' una truffa e pure GIA' SEGNALATA DAGLI ORGANI CHE REPRIMONO LA CRIMINALITA' IN RETE. Voi segnalate subito, direttamente on - line alla sezione postale prevenzione reati on - line ( sia la polizia di Stato che il corpo dei Carabinieri dispongono del servizio per la raccolta delle denunce ) oppure direttamente alla Guardia di Finanza. Oppure stampate e andate alle sedi sul territorio, magari all'inizio gireranno un po' attorno, succede spesso nella Locride, però poi . . . SEGNALATE AGLI ORGANI CENTRALI, sono reati già trattati, riconosciuti ed esistono persone serie, professionalmente valide ed addestrate per questo, che stanno già lavorando attivamente alla loro repressione. Occorre solo SEGNALARE AGLI ORGANI COMPETENTI - E se qualcuno urla accanto a voi, pretendendo di condizionare addirittura il ritmo naturale della vita e del lavoro degli altri, mettetelo pure a tacere dopo aver preso nota di quel che dice : ogni parola è segno, sintomo, indizio - Ha tutto il suo valore di “prova” oltre l'urlato. NON ABBIATE PAURA : segnalate tutti i comportamenti lesivi della vostra sicurezza e serenità di vita : chi urla e pensa di intimidire, minacciando pure, HA POCHI ARGOMENTI e MOLTA ARROGANZA, spesso ha anche molto da tirar fuori a tempo debito e nelle sedi opportune e lo farà a bassa voce. Certamente vi basterà anche solo cestinare questo tipo di “invito” via e - mail, però se decidete anche di segnalarla subito agli organi competenti, sarà facile per tutti vivere meglio, senza tutto questo inquinamento acustico e mediatico. Abbiamo tutti altro da fare L. Albanese
l periodo estivo, tra le tante distrazioni che la società ci offre, rimane comunque sempre un tempo efficace, grazie alle tante tradizioni e feste popolari, per mantenere e rinnovare l'incontro tra Dio e l'uomo. È stato così anche quest'anno, per i tanti pellegrini accorsi al santuario della Madonna della Montagna di Polsi, luogo d'incontro, nel cuore dell'affascinante Aspromonte, per rendere omaggio alla nostra cara Madre Maria, Madre affidataci da Gesù Cristo sulla Croce. Croce e Maria insieme, in un mistero avvolto dal dolore, ma che reca gioia al mondo intero. Una gioia che sfocia dal cuore del Calabrese, difatti i pellegrini che si recano al santuario di Polsi, provengono non solo dalla Diocesi di LocriGerace, ma da tutta la Calabria. La festa della Madonna della Montagna, Maria Vergine Madre del Divin Pastore, si festeggia il 2 settembre, inizio di un mese che è segnato da tante ricorrenze, legate da un unico filo conduttore: il mistero di Cristo per la salvezza dell'uomo. Ricordiamo infatti la festività della Croce, che si celebra presso lo stesso santuario di Polsi, il 14 settembre. e la festività di Maria Addolorata, di cui la Liturgia fa memoria subito a susseguirsi, ossia il 15 settembre. Questo mese di settembre, sembra voglia raccogliere in se, tutto il periodo estivo di ogni cristiano e attraverso Maria, offrirlo a Gesù che lo presenta al Padre. La festa della Madonna di Polsi, quest'anno si è arricchita di una importante presenza: del nuovo Pastore per la Diocesi di LocriGerace, Mons. Francesco Oliva, che a soli due mesi dalla propria ordinazione episcopale, sta promuovendo
l'impegno di conoscere le realtà territoriali, grazie anche all'opportunità delle feste nei vari paesi. Il Vescovo Francesco è rimasto serenamente commosso per l'affluenza dei tanti pellegrini, ma soprattutto per l'accostamento al Sacramento della Riconciliazione che ha coinvolto giovani e meno giovani, uomini e donne, senza riserve, ma con lo sguardo penitente di chi vuole ricominciare un cammino nuovo, avendo accanto una Madre che ci vuole condurre tutti al Figlio suo Gesù. Mons. Francesco nella sua calda e appassionata Omelia, ha fatto presente le condizioni di disagio che la nostra terra si trova a vivere a causa della mancanza di lavoro, e si è reso “compagno” di queste difficoltà,
invitando a non cadere nella rassegnazione, nello scoraggiamento e nel vittimismo, ma avendo come meta, la certezza che: “Non siamo figli del caso. Abbiamo una dignità; qualunque sia la nostra condizione umana. Una dignità che nessuno ci può mai togliere”. Dove l'uomo può ritrovare la forza per riprendere con coraggio il cammino della propria vita? Dove trova la forza per sopportare il peso della malattia, della fame, dell'ingiustizia? Gesù Cristo ci ha dato la via: “Io sono la Verità la Via e la Vita, chi viene a me non rimane solo”. Come andare e arrivare da Gesù? Attraverso il Sacramento della Confessione, l'uomo cerca la propria fragilità e la offre a Dio, nella certez-
za di avere un Padre che ama, perdona, allevia. Nel parlare ai fedeli presenti alla solenne Liturgia festiva di Polsi, Mons. Oliva ribadisce con grande convinzione: “Dobbiamo riconoscere che il rinnovamento della società passa attraverso il rinnovamento interiore della persona. Se stanno bene l'uomo e la donna sta bene la società. Curare la persona è perciò curare la società. Il benessere si recupera attraverso il pentimento e il perdono. Ma dobbiamo dare a ciascuno il tempo del ravvedimento. Solo l'uomo che prende coscienza dei propri peccati e ritrova la gioia del perdono è capace di riprendere il cammino della vita. Una società senza perdono è una società senza amore. Una società che condanna, ma non dà alcuna possibilità di ravvedimento, è una società senza cuore. Sappiamo che senza amore non si vive. Solo col perdono si ritrova la forza di ricominciare. Quel perdono che il Signore concede, perché ha fiducia nell'uomo. Lui solo è capace di perdono, di rimettere le colpe. Sappiamo fidarci di Lui come Lui ha fiducia in noi. Egli ci ha guadagnato il perdono con la morte del suo Figlio in croce. Un perdono a caro prezzo”. La fede del cristiano nasce dall'incontro con il Signore. Nella vita quotidiana, nelle proprie occupazioni, nella consapevolezza della presenza di Dio nella vita. Maria che per prima ha abbracciato la croce, ci aiuti a vivere la nostra vita, nella logica del dono, di un dono gratutito, sincero, nel rispetto di se e nel rispetto altrui, a vivere meglio ogni rapporto umano, imparando a riconoscere nel fratello, il volto di Cristo. Silvana Stalteri
L’ANGOLO DELLA POESIA Pensieri di Madonne portate a mare a benedire e visi di bimbi estasiati a guardar la festa dell'estate! E giovani amori vissuti da scritte sui muri ricordati oltre l'estate Notti rosa passate e bellezze in passerella sfilate oltre l'estate Ricordi di musiche e tamburelli accordati nelle feste in piazza e danze nelle sere d'estate. Quando il mare azzurro cambierà colore e delle onde più forte sarà il rumore a fine anno un panettone gusterò e al fresco sapore dell'anguria d'agosto e le sue feste... penserò. LAURA IMPELLIZZIERI
Oltre l’estate
SETTIMANALE
www.rivieraweb.it DOMENICA 28 SETTEMBRE
15
Dedicato al grande lupo Zerbi un monumento celebrativo in sua memoria Stasera l'inaugurazione della scultura alla presenza delle alte cariche della Provincia
S
i dice che il miglior modo per non dimenticare una persona sia quello di dedicargli un piccolo pensiero ogni giorno affinchè possa rimanere integro quell'affetto che in vita lo rendeva felice.Ciò è quello che sta facendo da un paio di mesi a questa parte, l'associazione - "Gli Amici del Lupo", fondata dai compagni di avventura del caro Francesco Zerbi, scomparso prematuramente il 30 maggio 2014 a seguito di un incidente stradale. L'associazione nata con lo scopo di evitare che ciò che è accaduto a Francesco possa ripetersi, tra le molte inizative, fa del suo meglio per onorare il grande campione. Stasera alle ore 19.00 si terrà la cerimonia di inaugurazione del monumento celebrativo proprio a lui dedicato. L'opera scultorea sarà posizionata all'ingresso del parco "Juvenilia" di Polistena, campo sportivo già intitolato al calciatore nel luglio scorso, alla presenza del presidente della provincia di Reggio Calabria dottor Giuseppe Raffa e delle massime autorità locali della zona. La presenza di chi vorrà aderire all'iniziativa permetterà di dare più voce al tema perno dell'associazione "più sicurezza sulle strade". L'associazione "Gli amici del Lupo"
IN BREVE
S
i trova in totale stato di abbandono, il mosaico di Nik Spatari custodito al centro del piccolo Anfiteatro nella via marina di Roccella. E’stato realizzato nel non lontano 1985 ed è costato un sacco di soldi, insieme all’anfiteatro che lo contiene e che oggi rimane una colata di cemento nel punto più bello del lungomare. Quanta fatica sprecata...! per un popolo che non ha saputo proteggere un'opera di grande valore artistico dalla furia vandalica di balordi, la cui unica soddisfazione quella di distruggere. Non si fa cenno a questa straordinaria opera tra gli interventi in opere pubbliche a Roccella nel triennio 2013/2015, dove c’è di tutto tranne il salvataggio del mosaico di Nik Spatari e il completamento dell'anfiteatro. Oggi, nonostante molti giornali e associazioni si siano stancati di insistere con le segnalazioni e le denunce verso le amministrazioni e i vari sindaci che si sono succeduti sulle pessime condizioni, noi continuiamo a farlo. Continueremo a condurre questa battaglia contro l'ipocrisia di amministratori sordi e ciechi davanti ad opere d'arte di grande spessore che però non portano risorse alle loro tasche.
Il miracolo della Statale 106 Ionica
AFFITTASI Appartamento ben arredato con cortile, posto auto ed entrata indipendente AFFITTASI Villetta indipendente su 2 livelli con ampio giardino OTTIMO AFFARE VENDESI villetta di recente costruzione, disposta su tre livelli semi arredata, con giardino e posto auto. Via circonvallazione sud, Siderno info 366/6758794
Gentile Direttore, se i cani, da un milione di anni in qua, abbaiano, è possibile che tra due o tre mesi comincino a miagolare, ma l'ipotesi si deve ritenere altamente improbabile. Se la variante della SS 106 Ionica, tangenziale di Roccella, in 27 anni non è mai stata aperta al traffico, può darsi che tra due o tre mesi possa avvenire il miracolo della sospirata apertura, ma l'ipotesi è quanto mai dubbia. Vogliamo scommettere? Molti sarebbero felici di perdere la scommessa: anch'io. Vincenzo Papa PS - La variante di Siderno-Locri in due anni (leggasi due) è stata progettata, realizzata ed entrata in funzione. Incredibile differenza con la variante di Roccella! Misteri di Calabria!
CINEMA
Anime Nere Lezione magistrale
Nacht und Ebel:Notte e Nebbia. La faida, come Creonte, punisce soprattutto oltre la morte. Anine Nere,gastroscopia nelle viscere oscure della 'Ndrangheta, è la più importante lezione antimafia nella storia del Meridione d'Italia
La'Ndrangheta,unat
ELEONORA ARAGONA 18 Settembre decido di andare con un amico al cinema, proiettano Anime nere a Locri. È prevista una grande affluenza quindi per prudenza compriamo i biglietti dello spettacolo delle dieci con due ore d'anticipo. Alle 22 c'è una ressa incredibile, tanti ragazzi giovani un po' di tutta la Locride dagli accenti che sento. Entriamo, sala stracolma, con file di sedie aggiuntive ai lati delle poltroncine ordinarie. Inizia il film è tutto sembra normale. C'è qualcuno che riconosce i luoghi che passano sullo schermo, sono case, montagne e strade che ben conoscono e che vivono quotidianamente. Magari ci sono anche tanti loro amici e parenti tra le comparse che hanno lavorato sul set. Qualcuno pronuncia anche i nomi. La pellicola scorre, mostra una realtà cruda, volti contratti, speranze disilluse e un mondo duro. Una vita tesa come una corda di violino, al limite delle sue forze, sul punto di spezzarsi da un momento all'altro. Anime Nere non può essere raccontato, ne hanno già parlato tutti e si rischia solo di dire banalità. È un film lento, segue i ritmi della montagna, dell'Aspromonte e della gente che è abituata ai tempi scanditi da quel gigante. Ma quello che
Il
DOVELOSTATOHAPERSO è accaduto in uno dei momenti clou della proiezione è qualcosa di troppo grave per farlo passare sotto silenzio. Per non renderlo pubblico e non far riflettere chi di dovere. In un attimo di massima tragedia, è stato ucciso un membro della famiglia, i carabinieri stanno perquisendo l'abitazione dell'ucciso, tra gli insulti di sorelle e parenti. Una violenza nella violenza subita. La morte del fratello, figlio, zio è una tragedia, un dolore lancinante, anche se in questo caso si trattava di un narcotrafficante per i parenti è sangue del loro sangue. La perquisizione delle forze dell'ordine in quel momento suscita tutto il disprezzo e le ingiurie della famiglia e della madre che non risponde alla richiesta di fare il nome degli assassini del figlio, ma che, uscito il maresciallo, sputa nella sua direzione. A questo punto l'inaspettata reazione dei giovani in sala, una risata collettiva
A SINISTRA LO SCRITTORE GIOACCHINO CRIACO. A DESTRA IL REGISTA FRANCESCO MUNZI
e un “brava” gridato da più parti. In quel momento sono rimasta sbigottita, infastidita, esterrefatta, sconvolta. Come potevano reagire così, quel
gesto di disprezzo racchiudeva una denuncia forte e chiara verso il comportamento dello Stato che in quel momento invece di essere vicino alle vittime di un delitto le criminalizzava, giustamente o ingiustamente. Era un momento drammatico. La loro ilarità era fuori luogo. Possibile che non lo capivano? Lo sputo della madre è un coacervo di emozioni, sentimenti che quei ragazzi avrebbero dovuto cogliere. Anni, anzi secoli di disoccupazione, miseria, ingiustizie e scelte sbagliate sono dietro ogni scena del film e si sono raccolte nella saliva e in quel gesto. Gioacchino e le sue riflessioni sono dietro ogni dialogo, ogni scena, ogni immagine carpita da Munzi. Lo scrittore di Africo è riuscito a condurre il regista lungo dei sentieri che in pochi hanno conosciuto, gli ha fatto cogliere quel senso di frustrazione e di vittimismo che attanaglia la Locride e che ha portato tanti giovani a
www.rivieraweb.it
I
DOMENICA 28 SETTEMBRE O 17
L’EDITORIALE DI ERCOLE MACRÌ I morti di 'ndrangheta non muoiono, discendono semplicemente sottoterra e da lì, a una a una si tirano le altre anime, quelle tenere, squisite, le più disperate. La cavalcata dei morti di Munzi e Criaco ritrae appunto la peggiore forma di schiavitù conosciuta da uomini e donne nell'Europa moderna: la 'Ndrangheta, prima di essere pistola, cocaina, morsa, appalti, strozzo, estorsione, sgarro, inchino, quintino, trequartino, santa e mammasantissima è una tortura metafisica. Nacht und Ebel: Notte e Nebbia. La faida, come Creonte, punisce soprattutto oltre la morte: 'Se la tua natura è amare, va tra i morti e amali, Antigone'. Anime nere, verità assoluta, Bibbia che tutti dovremmo vedere e leggere, che le scuole dei presidi indifferenti della Locride dovrebbero vedere, leggere e discutere, ci ha documentato in modo chirurgico quella notte e quella nebbia, che tutti abbiamo fatto finta di non vedere: la schiavitù di fratelli, sorelle, mamme, parenti, sovversivi e simpatizzanti alla notte e alla nebbia. L'interno, le viscere oscure della 'Bestia, la sua anima.. Viva la più importante lezione antimafia nella storia del Meridione d'Italia. Uno spiraglio di sole nella mezzanotte eterna della Locride, un raggio sul futuro a breve termine, sul destino, su bare e condoglianze.
torturadopolamorte
LA PREFETTURA, LA PROCURAELEFORZEDELL'ORDINEDOVREBBERORIFLETTERESU ANIME NERE, PERCHÉQUELLASTORIA, QUEIPERSONAGGISONOANCHENATIDAATAVICIPROBLEMIMAI RISOLTI, DAUNCONFLITTO, DACOMPROMESSIEDALLAMANCANZADIALTERNATIVE perdersi, a diventare Anime nere. E loro, quei giovani, con le loro magliette costose, il loro taglio di capelli all'ultima moda, il loro fare spavaldo, hanno sminuito tutto con una risata che ha tanto di vergognoso, poco di appropriato e che rende assurda una difesa delle bocche da cui è provenuta quella risata. In un altro cinema la scena è stata accolta da un applauso e le considerazione che ne traggo sono le stesse. I giovani che hanno reagito così non hanno riflettuto, in quel momento magari sono stati spinti dal gruppo, dal modo in cui saranno stati educati e da ciò che quotidianamente avranno vissuto. Non è colpa loro, in fondo loro sono una generazione nuova cresciuta da padri, nonni e madri, zie che li avranno abituati a questo tipo di reazioni. Lo Stato però deve prendere atto di quanto accaduto, deve capire che da quell'applauso e dalla quella risata che deve nascere un'autocritica. Perché se viene
visto come nemico e come intruso, se viene deriso e disprezzato un motivo ci sarà, una ragione atavica per cui queste persone si sentono vittime, si sentono depredate di qualcosa ci sarà. E anche lo Stato dovrebbe riflettere su Anime Nere, perché quella storia, quei personaggi sono anche nati da atavici problemi mai risolti, da un conflitto, da compromessi e dalla mancanza di alternative. Da fame e da episodi come quello dei sequestratori di San Luca fucilati alla schiena dai carabinieri che Pasquino Crupi raccontò nei suoi scritti. O come il caso del carabinieri che in realtà era il killer di una cosca della Locride. Io credo nella lotta alla mafia ma credo anche che le deviazioni e i soprusi per cercare di combattere un male siano anche essi un male. E credo che quegli applausi e quelle risate lo dimostrino. Con quell'applauso e quella risata lo Stato ha perso.
CULTURA E SOCIETÀ
Pillole
Naturopatiche
A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone
...Completiamo articolo della scorsa settimana con i colori del sole che scaldano l'autunno ed aumentare le nostre difese immunitarie... NOCE MOSCATA Aiuta a risolvere i problemi di pressione bassa e di digestione, le malattie dei bronchi e i reumatismi. E' capace di accelelare i processi di guarigione dei disturbi alle articolazioni. In caso di diarrea , una tazza di latte caldo a cui sono state aggiunte tre punte di noce moscata grattugiata potrà dare un sollievo rapido. E' importante , comunque, assumerla sempre in quantità moderate. CARDAMOMO Secondo la medicina è molto efficace per i problemi del sistema urinario, per lenire la tosse e per curare le emorroidi ed è un rimedio per la dissenteria e per il mal di stomaco. In india si usa spesso per la cura dei denti e delle infiammazioni delle gengive. In caso di raffreddore , un infuso di cardamomo lenisce i sintomi. E' inoltre efficace per ridurre il senso di stanchezza che accompagna l'influenza. ANICE STELLATO Avrebbe il potere di impedire la riproduzione di molti tipi di virus , tra cui quello dell'herpes: grazie a questa sua virtù , viene anche utilizzato per la preparazione di farmaci. L'anetolo, un olio che viene estratto dall'anice stellato e che ha il gusto di liquirizia, è efficace contro le forme batteriche di escherichia coli e staphylococcus aureus, che colpiscono l'apparato digerente e causano vomito e diarrea. L'anetolo è anche antinfiammatorio e antiossidante. Ma, siccome ha anche proprietà diuretiche molto potenti, è meglio farne un uso moderato. CHIODI DI GAROFANO Un toccasana contro l'artrite , perché contiene un principio capace di bloccare i processi infiammatori. Per sfruttarne i benefici di antibatterico naturale , si può utilizzare l'infuso , efficace anche come collutorio, perché disinfetta la cavità orale. Per renderlo ancora più efficace, si possono aggiungere timo, coriandolo, cumino e vaniglia. Una tazza è utile per attenuare nausea, indigestione e disturbi intestinali. L'olio di chiodi di garofano, ma anche un pediluvio preparato come fosse un infuso, agiscono contro i virus e le micosi.
Il grido forte dell’ADDA: Troppa insensibilità da parte dei comuni
"GianCarlo Maria Bregantini una luce nel giardino della Locride"
Il 2 ottobre a Siderno superiore conferenza sui Cinque Martiri di Gerace Il 2 ottobre 2014, alle ore 18, a Siderno Sup. nella sala della Confraternita di Maria Santissima dell'Arco, in occasione del 167° anniversario della fucilazione ad opera dei borbonici - dopo un processo farsa - di Michele Bello, Rocco Verduci, Domenico Salvadori, Pietro Mazzone e Gaetano Ruffo, eroidel Risorgimento Italiano e precursori dell'Unità d'Italia, passati alla storia come I Cinque Martiri di Gerace, si terrà una conferenza dal tema: L'attualità dell'azione e del sacrificio dei Cinque Martiri di Gerace Eroi del Risorgimento Italiano.
La figura di mons. GianCarlo Maria Bregantini, vescovo anti 'ndrangheta, antiviolenza, dotato di un forte carisma e di una profonda humanitas, continua a esercitare grande fascino su cattolici e non cattolici. E’ stato presentato ieri a Roccella il libro "GianCarlo Maria Bregantini una luce nel giardino della Locride" di Mario Casaburi. Sono intervenuti Monsignor Antonio Cantisani, Vescovo Emerito della Diocesidi Catanzaro-Squillace e il senatore Sisinio Zito.
Suli d’Agustu: un video fatto in casa
PREMIATOCOMEMIGLIORVIDEOCLIPALFESTIVALINTERNAZIONALE“PREMIOCINEMATOGRAfiCOPALENA" Era fine giugno quando il videoclip “Suli d'agustu” di Manuela Cricelli era pronto per il pubblico. Psicologa e donna che del canto ha fatto il motore della sua vita, il videoclip ha visto la partecipazione di Alberto Gatto (regia), Enzo Niutta (testi), Vincenzo Muià (interprete), Peppe Platani (musica e arrangiamenti) e Bernardo Migliaccio Spina (direttore della fotografia e del montaggio). Il video è stato premiato come Miglior videoclip al Festival Internazionale “Premio Cinematografico Palena", lo scorso 14 Agosto, gareggiando con altri video (come quello di Dolcenera) selezionati tra i trentacinque giunti da tutto il mondo. E dopo i saluti di rito (come si suol dire) passiamo al cuore del video. Cos'è, e soprattutto, perché. Il video narra una storia d'amore tra un uomo e una donna, ma il significato che Manuela Cricelli vuole lanciare va oltre: all'amore universale, all'amore in quanto idealizzazione, sogno, nostalgia, al quale il mondo intero dovrebbe aspirare. Il video viene girato su due tempi: uno passato (come le immagini riprese alla vecchia stazione di Grotteria) e uno presente (i palazzi e le pavimentazioni moderne del CeDir di Reggio Calabria). E' proprio in quest'alternarsi di vecchio e nuovo che si è volu-
KATIA CANDIDO “Ogni bambino che nasce ha davanti a sè una vita e tutto il diritto di viverla! Inizia a farsi capire, impara a camminare, impara a mangiare mentre nel frattempo è già diventato un uomo; pronto a dare ad altri l'aiuto ricevuto per crescere. Per alcuni bambini, purtroppo, non va così. Loro nascono con identiche aspettative rispetto a tutti gli esseri umani venuti al mondo ma strada facendo, vengono schiacciati dall'amara consapevolezza che il loro percorso di vita sarà tortuoso e in salita”. Non si sa se l'insieme delle raccomandazioni sulla riforma della scuola, affronteranno le tante problematiche che, queste varie istituzioni creano ai giovani diversamente abili e alle loro famiglie. E' inutile far finta di niente: questi alunni
to evidenziare il contrasto, di un lui e una lei che si cercano, ma che vivono contemporaneamente luoghi diversi. Le immagini sono suggestive e parlano da sé. Girare in Calabria ha i suoi evidenti pregi: non si tratta solo di una questione economica o di saper destreggiarsi bene, conoscendo il territorio, ma si parla proprio di emozioni e colori. Colori vivaci, come mi spiega Alberto Gatto, la contaminazione tra il mare e la montagna che si fanno compagnia ad una distanza ravvicinata. La bellezza di una terra che ha la fortuna di essere baciata da due mari che, oltre a regalarci proprio per il clima i funghi porcini più
per molti dirigenti, scuole e insegnanti, rappresentano ancora un problema, non una risorsa. Abbiamo prove tangibili che lo dimostrano, ad esempio, il comune di Cinquefrondi nella delibera GM n°28 del 13.03.2014 in predisposizione del piano per il diritto allo studio non inseriva nessun alunno con articolo 3 comma 3; discorso analogo per il comune di Serrata che non ha speso i fondi provinciali assegnati al comune di Feroleto della Chiesa. Uno dei tanti, che affidano il servizio a cooperative non qualificate disattendendo varie sentenze di Consiglio di Stato e Tar. L'ADDA, associazione per la difesa dei diversamente abili tutela questi ragazzi iniziando dalla denuncia per il disimpegno ed il depauperamento del diritto allo studio da parte dei comuni del Reggino nei loro confronti. Gli alunni
buoni al mondo, offre panorami emozionanti. Chiedo com'è lavorare nella Locride, in questa piccola parte di mondo che a volte dà l'impressione di essere abbandonata a se stessa. Mi viene spiegato che la difficoltà non è oggettiva, quindi contestuale, ma può variare da luogo a luogo. Sicuramente occupare una piazza o un campo di grano con una troupe cinematografica non è una scena usuale dalle nostre parti. Il risconto del pubblico c'è, magari con chi che si avvicina con curiosità, chi si rende disponibile e chi, con viso interrogativo, può scrutarti con la faccia del “Ma chisti chi vonnu?”. Questo pro-
in difficoltà sono parte integrante della comunità scolastica e hanno il diritto di partecipare attivamente nella classe, al dialogo educativo, supportati da figure professionali che possono indicare, all'istituzione scolastica le strategie più opportune per l'inclusione, la didattica e l'assistenza. Dai dati in possesso all'associazione si evince che gli alunni disabili in situazione di gravità riconosciuti dalla legge 104/92 art.3 comma 3, sono 94 nella scuola dell'infanzia, 329 nella primaria, 168 nella scuola media di primo grado e 176 in quella di secondo grado. Questi necessitano, sulla base delle certificazioni delle commissioni multidisciplinari, operanti in ogni ASP, di figure specializzate da affiancare all'insegnante di sostegno, la cui nomina spetta ai comuni per le scuole dell'infanzia, della primaria e quelle di primo
babilmente perché la nostra, mi dice Alberto, è una cultura che abbraccia la musica, l'arte pittorica, ma poco l'area cinematografica. Fa parte della nostra quotidianità assistere ad un concerto di musica popolare o ad una fiera di artigianato, ma se vediamo una cinepresa muoversi lentamente con tanta gente all'opera, sicuramente veniamo attraversati da un brivido di stupore. Al momento Manuela Cricelli sta lavorando al suo disco che, per adesso, è un'autoproduzione, ma sarebbe ben contenta di condividerla con qualcuno (magari con un produttore). Il tutto è impregnato del suo eclettismo musicale. Con piacere noto la reciproca stima che c'è tra Alberto, Manuela e il resto della troupe che ha condiviso calde giornate di primavera per la realizzazione di questo video. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una terra che offre quello che può, quello che ha: a volte sembra poco, altre volte, invece, volgendo lo sguardo lassù, alla montagna o laggiù, al mare, sembra davvero molto. Una terra che è come quella buona vicina di casa che, quando la vai a trovare, nonostante disponga di poco, con umiltà ti dona le uova della propria gallina. Sara Jacopetta
grado. Alla Provincia, per gli istituti di secondo grado. Nelle scuole c'è bisogno di persone disposti a rinunciare ai loro interessi, alle loro convinzioni, ai pregiudizi, per accettare incondizionatamente i valori dell'accoglienza, del rispetto, dell'apertura mentale consapevole alla condivisione, alla solidarietà e alla conoscenza della “diversità”. Fin quando regnerà l'indifferenza e l'egoismo ciò non potrà avvenire. Lavorare in team valorizza questi allievi, riconoscendo in loro, non solo delle mancanze, ma anche delle capacità, una sensibilità unica e dei valori che oggigiorno sono difficili da trovare in “Dirigenti” che credono di essere “normali” solo perché ritenuti fisicamente idonei.
"Il teatro come vita: Pino Carella"
PRESIDENTE E DIRETTORE ARTISTICO DELL' "ASSOCIAZIONE TEATRALE ROCCELLA IONICA, HA INIZIATO A FARE TEATRO NEL 1985, NEGLI ULTIMI
ANNI HA MESSO IN SCENA TRE COMMEDIE SCRITTE DI SUO PUGNO SARA LEONE Pirandello con la sua concezione della vita, secondo cui gli uomini sono marionette di un teatrino, i cui fili sono mossi dalle convenzioni sociali, e il cui palco è la vita, un luogo in cui incessantemente si recita, indossando una maschera, ha attirato migliaia di fan. E tutti a pensare allo scarto tra realtà e finzione, tra essere e apparire. Ma c'è un uomo, che mosso da grande passione, ha iniziato ad intendere anche lui stesso il "teatro come vita", ma come vita vissuta, esperienza di vita, come trasposizione in scena di problemi sociali. Lui è Pino Carella, originario di Roccella, presidente e direttore artistico dell' "Associazione teatrale Roccella Ionica ". Ha iniziato a fare teatro nel 1985, quando, trovandosi ad accompagnare la sorella Elisa a delle lezioni di recitazione, se n'è concretamente innamorato. Ha frequentato molti corsi, qualcuno in Calabria, altri al Nord (a La Spezia e Milano), ha coltivato la sua passione, e oggi offre agli spettatori delle serate in cui regna protagonista la riflessione. Negli ultimi anni ha messo in scena tre commedie scritte di suo pugno, ognuna delle quali ispirata ad un dramma sociale: "A ruga vecchia" è la prima, ambientata negli anni del dopoguerra in Calabria, incentrata su una donna che ha subito violenza carnale in età giovanile. "A casa sutta all'ortu",che gravita intorno ad una storia di disabilità. Ed infine "U ziu d'America", incentrata sull'emigrazione e sulla tenera storia di amore tra anziani. La scelta del dialetto-dice Pino Carella- è fortemente voluta; "il dialetto è più consono a commedie che trattano i drammi della popolazione calabrese". I problemi divengono più intensi e più reali, e le battute sono sicuramente più colorite.
di Roccella -mi dice- mentre in estate ci si trasferisce allo scenario più suggestivo offerto dall'anfiteatro di Roccella, alla vista dell'antico castello arroccato. Non limitandosi di fronte a nulla, Pino Carella tiene un laboratorio in cui insegna teatro anche ai bambini. La loro è una associazione senza scopo di lucro, il cui intento è scovare giovani talenti e valorizzarli. "I sacrifici- afferma Carella soddisfatto- sono di carattere economico, ma la gente sa apprezzare l'arte, e le spese vengono coperte grazie alla presenza numerosissima di spettatori agli spettacoli". L'attore esprime il desiderio che vengano riportati anche alcuni nomi dei membri del suo team...per l'appunto loro sono una vera e propria squadra: Nicola Capocasale, Rosita Maiolo, Teresa Lombardo, Marta Placanica, Enzo Marcelli, Roberto Camera e dulcis in fundo due giovanissimi attori dodicenni: Alexandra Carella e Nicola Ursino. Pino Carella parla entusiasta del lavoro e della messa in scena, dell'interesse mostrato dalla gente che compiaciuta a fine spettacolo sorride, mostra apprezzamento per l'operato sociale, e lo ringrazia per il valorizzare quest'arte molto spesso lasciata da parte a causa delle ingenti problematiche sociali. Ma la cosa straordinaria è che Pino Carella, queste ingenti problematiche sociali le rappresenta sul palcoscenico, e la gente così, forse si sente meno sola. Riservo per ultima la domanda che forse porterebbe aprire più argomenti: "e i sacrifici?". Mi aspetto risposte in cui si parla di finanziamenti mai arrivati e cose di questo genere. Lui con estrema semplicità risponde: Per quanto riguarda poi, l'ambienta- delle opere, la stagione invernale è "l'applauso finale è la nostra più granzione scelta per la rappresentazione ospitata all'interno del piccolo teatro de soddisfazione".
Mons. Oliva: “Non sono contrario alle processioni se fatte con fede” STAMATTINA IL VESCOVO MONS. OLIVA HA SOTTOLINEATO L'IMPORTANZA SOCIALE E POLITICA DELLA PRESENZA DI TUTTI I SINDACI DELLA VALLATA DEL TORBIDO (ma ha esteso il pensiero "della unione delle forze ed unità d'intenti per i bene comune" anche a tutti i Comuni della Locride) ALLA MESSA PER I FESTEGGIAMENTI DELLA MADONNA DELLE GRAZIE A SAN GIOVANNI DI GERACE ED HA RIBADITO CHE NON E' CONTRARIO ALLE TRADIZIONI RELIGIOSE SE LA PARTECIPAZIONE AGLI EVENTI E LE PROCESSIONI SONO FATTE CON FEDE. Comunicazione a cura della Consulta delle Associazioni del Comune di Gioiosa Jonica. Documentazione fotografica della cerimonia di stamattina trasmessa in diretta da Telemia (digitale terrestre canale 85) curata da Giovanni Pittari, con replica alle ore 15,30 circa visibile anche su streaming.
www.rivieraweb.it
DOMENICA 28 SETTEMBRE
21
ARTE& DINTORNI
Un artista che non si ferma davanti a nessun limite che possa intralciarlo nella sua attività comunicativa e di originale espressività artistica e umana. La pittura in particolar modo è DI DOMENICO SPANÒ divenuta nel tempo qualcosa di più che un passatempo.
Pino Scordo
Arte in movimento che viaggia da NewYork alla Calabria
P
ino Scordo è un artista poliedrico. Durante la sua esperienza artistica ha avuto apici di stravagante espressività, sperimentando, toccato e modellando con le sue mani diversi campi: pittura, scultura, fotografia e l’arte del video. Un funambolo della creatività, estroverso e stravagante, intuitivo e geniale. Un artista che non si ferma davanti a nessun limite che possa intralciarlo nella sua attività comunicativa e di originale espressività artistica e umana. La pittura in particolar modo è divenuta nel tempo qualcosa di più che un passatempo. Un mezzo per raccontare, per veicolare passioni ed emozioni condivise. I suoi dipinti raccontano di storie, luoghi, personaggi intrinseci alla sua vita movimentata, trascorsa principalmente a metà tra New York tra le luci dei grattacieli e del Manhattan Bridge, e la piccola e lontana Calabria coi suoi scenari naturalistici meravigliosi, nel piccolo borghetto di Ferruzzano Marina (RC), mare blu, suo paese di origine. O gli scenari tra il verde di Limbadi (VV), nel versante tirrenico ai piedi dell’aspromonte, paese di origine dell’ amata e compianta moglie, nonché patria dell’amaro del capo, ormai simbolo emblematico della nostra terra. L’artista ha riportato negli anni sui suoi dipinti storie di vita vissuta, segni, colori, simboli emblematici che ripercorrono i luoghi dell’infanzia, le origini, o i luoghi americani o tedeschi vissuti come emigrante in cerca di fortuna. I continui viaggi, ognuno dei quali lascia con se un ricordo e un insegnamento. Segni indelebili nella memoria dell’artista e segni visibili ancora oggi sulla tela, espressi con una particolarissima enfasi per sotto-
lineare un suo mondo in continuo movimento, fatto di tante cose insieme, ma soprattutto di persone e luoghi intimi dove tutto c’è e nulla poi rimane. Stili artistici che si intrecciano e si confondono, passando da ispirazioni del naturalismo, all’astrattismo, all’art-decò o al simbolismo. Continua metamorfosi e sperimentazione in cerca di una identità solenne a coronamento. Pino ha sempre evidenziato una sensibilità intrinseca a voler evidenziare la bellezza delle cose in tutte le sue forme, un esteta maturo con occhio attento, capace di fotografare tutto ciò che di bello c’è intorno al mondo che lo circonda. Tutto ciò che possa fermare il tempo facendo osservare un’ immagine che crei ricordi, emozioni e serenità. Scorci panoramici di antichi paeselli calabresi, o grandi vedute di grattaceli americani, industrie tedesche, tutti luoghi fatti di luci ed ombre, di sacrifici, di gioie e dolori, mari aperti o montagne verdi. Gente fraterna, amata o di passaggio. Ogni componente c’è e ha un suo perché. Persone e personaggi con cui condivideva la vita quotidiana nei vari contesti in cui si è trovato. Occhio attento soprattutto alla bellezza femminile, al corpo sinuoso di donne fatto di forme e colori mirabili capaci di lasciare ammutolito ogni uomo per la bellezza e l’eleganza emanata. L’amore immenso che ha legato l’artista con la compagna di vita è sicuramente una delle maggiori ispirazioni per le sue opere artistiche. L’iniezione di amore con cui dipinge tuttora viene trasferita sulla tela, tramutandola in forme ricche e colori brillanti, poiché il tutto possa essere incorniciato e oltre che affisso ad una parente, l’artista lo offre e lo affissa nel cuore e nella mente degli osservatori, regalando sublimi emozioni.
RIVIERA
BLOB Cronache sidernesi e cassonetti Bella sorpresa per gli alunni della scuola elementare "G. Pascoli" di Siderno che si sono ritrovati il cassonetto della spazzatura proprio davanti all'ingresso dell'edificio. Complimenti al genio del giorno
Polsi e l’autunno L’antico tempio che oggi è chiesa, cuore dell’Aspromonte in fondo alle montagne ferite, circondato dagli alberi secolari e da un fede, quella di un popolo, millenaria. Arriva L’autunno delle foglie dorate e il silenzio mistico si trasforma in preghiera, ed invocazione all’infinita bellezza e alla sovrumana quiete, cercando le sponde del mistero assoluto, e in fondo alla valle si guarda dritto il sole.
Raccogliere l’uva con Letizia Nel fondo “Letizia” è iniziata la fase della raccolta dell’uva che poi, dopo la necessaria macinatura, torchiatura e fermentazione si trasformerà in vino pregiato. Questi gli amici che ogni anno si ritrovano per dare il via ad una nuova campagna viti-vinicola sempre all’insegna del seguente motto: “appresta il vino i cuori e alla passione li fa più pronti: sfumano i pensieri; nel molto vino ogni penar si stempra” (Publio Ovidio Nasone). Uva rossa, vino rosso ....e sempi ca bona saluti....
La festa di Portosalvo in via Firenze Grazie agli amici del bar Firenze, al calzolaio Carlo Romeo (carru u scarparu) ed alla collaborazione di Massimo Diano con il gruppo dei “peddaroti ”, la Via Firenze di Siderno è diventata punto di ritrovo per la rivisitazione di antiche tradizioni, tra suoni d’organetti e chitarre e l’eccellente performance canora del gruppo reggino. Non potevano mancare gli intramontabili panini con salsiccia. Un boom di presenze, all’interno della festa patronale, per un successo che si ripeterà anche l’anno prossimo.
Antonio Zurzolo & friend A Bovalino, i pesci grossi stanno nelle acque più profonde, e qualche volta vengono in superficie e fanno ciao ciao, e fanno ciao ciao e poi tornano giù, e dicono vieni con me vieni con me. Cosa sia rimasto di quel pesce in mano all’amico Antonio, lo sanno bene i due protagonisti che orgogliosi si abbracciano davanti al nostro fotografo. Osservandolo ( il pesce s’intende) sembra che gli stessi, prima della fatidica cena, si siano così espressi:“ ndu mangiassimu”.
Buon 1° Compleanno Raggio di Sole Buon primo Compleanno alla piccola Alessia Maria-Pia Giglio. Giorno 26 settembre hai spento la tua prima candelina. Sei arrivata nelle nostre vite come un raggio di sole. Ti auguro un mondo di felicità. Auguri da Nonna Maria
‘U Turismu ‘Ntà Rucceja non bolimu né emigrati, né turisti, e luntani nui ‘i tenimu ambeci ‘u mi conquisti. ‘Ndavimu sempi ‘i diri ca manca lu lavoru, sapimulu teniri, ‘u turismu è ‘nu tesoru. Ma ‘a mentalità nostra esti ‘u fricamu ‘a genti, pô lavuru ‘on si disposta e mancu t’accuntenti. ‘U turista nui ‘u spujimu tra multi e posti ‘i mari, ma quandu ‘nd’accorgimu nenti si poti fari. Si fannu quattru passi, ‘a multa è già assodata, ‘on avi posti ‘u dassi ‘na machina scasciata. ‘A genti p’a vacanza ‘u veni ‘on vidi l’ura, non c’esti patrunanza, ‘u mari è d’a natura.
SETTIMANALE
www.rivieraweb.it
DOMENICA 28 SETTEMBRE 23
Anime “on air” L’attore locrese Marco Leonardi ospite a Radio2SuperMax, il programma condotto da Max Giusti e Gioia Marzocchi. Marco Leonardi è uno dei protagonisti del film “Anime Nere”, per la regia di Francesco Munzi.
Signor Fishman Direttamente da Roccella Pako Fragomeni: “sono permessi tutti i pesci: grassi e magri, bianchi e azzurri, freschi, surgelati e conservati al naturale senza olio, affumicati ed essiccati.”
Davide Costantino è un ragazzo di Gioiosa Marina che lavora in uno dei locali più esclusivi di Milano ed è li che ha esportato la nostra allegria, infatti nessuno gli nega mai una foto... «mi consenta un Selfie signor Berlusca» Calabresi svegli !!!
La nostra collega Alessandra Buttiglieri insieme al magico trio Silvestri, Gazzè, Fabi autori della canzone “l’amore non esiste”. “La nostra ribellione alla statistica un abbraccio per proteggerci dal vento l'illusione di competere col tempo e non c'è letteratura che ci sappia raccontare i numeri da soli non riescono a spiegare l'amore”.
Evviva gli Sposi Erminia Bolognino e Angelo Alestra, sposi il 23 agosto. Quando le persone sono speciali lo è anche il loro cammino insieme. Vi auguriamo di essere sempre felici e raggianti come apparite qui nella foto e di condividere per sempre momenti meravigliosi. Auguri per il vostro matrimonio!
Cartoline da Ibiza Jonica Il piccolo grande mago degli Scacchi Il Presidente del Coni Mimmo Praticò ha voluto personalmente premiare il recente vincitore del torneo di scacchi “Città di Amantea” Ruggero Mollace insieme al promoter Marcello Rametta. Come direbbe il grande Garry Kasparov “un maestro di scacchi non cerca la mossa migliore: la vede”...
Dassati l’ombrelloni câ sunnu belli assai, non facimu ‘i terroni, sinnò ‘on si cangia mai. ‘I negozianti nostri si dunanu da fari, i prezzi sunnu mostri chi vannu ad aumentari. Allura non guardati ca ‘nc’esti povertà, si ‘i prezzi n’e basciati ‘a genti ‘on veni cca’? ‘Ndaviti ‘u mu’ penzati, è tanta la distanza, chilometri di strati pe’ jorna di vacanza. ‘I lidi su’ vacanti, vui non vi ‘nd’accorgiti, ‘i seggi chi su’ tanti su’ pocu ‘i prefertiti. Simu cchjù tolleranti câ sunnu pochi jorna, ‘a stima esti importanti sinnò cca’ nuju torna. Stella Musmeci
Alla ricerca del sogno perduto. By Ibiza dreamers Foto © C. Niutta
Buon 18° Compleanno Katia Quello che vgliamo augurarti oggi, che è il tuo 18esimo compleanno, è che il futuro ti riservi tutto ciò che c'è di più bello al mondo, che tu possa maturare, ma non cambiare, perché già adesso sei straordinaria e, per questo ti meriti realmente il meglio che c'è. Tanti auguri!!!... Papà, mamma, Elisa.
Che coppia! Il consigliere provinciale del Pdl Michele Marcianò ed il famoso assessore comunale della giunta Scopelliti,Peppe Agliano. Ambedue uomini di Scopelliti: “siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri che sono tristi perché non sanno più cos'è l'amor!