Riviera n°43 del 26/10/2014

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RIVIERA

CONTROCOPERTINA

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DOMENICA 26 OTTOBRE

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Miracoli.Da sindaco a ministro Dopo nove mesi dalla nomina a ministro,il settimanale l'Espresso si è chiesto chi l'ha vista e se qualcuno ha idea di che fine abbia fatto la farmacista di Monasterace?

21 FEBBRAIO 2014 nasce l'esecutivo del segretario del Pd Matteo Renzi. Nicola Gratteri viene trombato. All'ex sindaco di Monasterace invece è affidata con sorpresa la poltrona del dicastero per gli Affari regionali.

ERCOLE MACRÌ

L

avata, pelata, e tagliata così sottilmente fino a farla quasi scomparire. La ministra Lanzetta e l'Espresso, titolo e sommario: «Maria Carmela Lanzetta, il ministro fantasma. Ma qualcuno ha idea di che fine abbia fatto?» (titolo) «La titolare del dicastero degli Affari Regionali è un ectoplasma: da mesi non si sente un suo intervento o una sua dichiarazione. Qualcuno chiami "Chi l'ha visto"» (sommario). Personalmente l'avevo salutata da sindaco di Monasterace nel luglio del 2013 con una cover del nostro piccolo giornale di provincia dal titolo “Ciao Maria!” e me la ritrovo su un tir dell'informazione nazionale che parla di lei come di un fantasma. Chi l'ha vista? Si è chiesto in settimana Guido Quaranta, titolare di Banana Republic, rubrica tra le più cliccate dai “sinistri” vestiti alla moda, alcuni alla Moretti, altri alla Guevara, entrambi scaduti, entrambi rivoluzionari fino alla curva. Ma neppure noi di Riviera Rupublic, con Pasquino Crupi in pole position, l'avevamo mai vista, e l'avevamo scritto a caratteri cubitali. Solo alcuni dei nostri lettori protestanti, obnubilati dalla nascita, hanno contribuito a elevarla a tale punto, per poi consegnarla immacolata a Renzi. Ma come è stato possibile - ci siamo chiesti decine di volte - che una che da sindaco ha peggiorato il tenore di vita, le abitudini, i rapporti personali e familiari, la vita sociale della gente di Monasterace sia diventata ministro? Ancora non ci credo, la Lanzetta ministro? Ma la sintesi non lascia scampo, come la storia decanta al tempo giusto: Renzi ha reso importante la Lanzetta? Sono dovuti passare esattamente nove mesi per partorire il tempo giusto, la sintesi ossigenata: è vero che Renzi ha reso importante la Lanzetta, ma l'Espresso ha reso banale Renzi. E noi siamo qui a registrare la seconda volta della farmacista di Monasterace, che non lascerà niente e non tramanderà niente. Come tutti gli ectoplasmi s'invetrierà nell'aria, cambiando gli sfondi per pochi attimi. E poi volerà via. Ciao Maria/2.

l’Espresso

Maria Lanzetta, un ectoplasma


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PRIMO PIANO

“ITALIA CHE LAVORA”

San Luca non si costituisce Parte Civile I lavori pubblici di San Luca sarebbero stati “cosa loro”. È quanto ritiene la Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che dagli esiti dell'indagine dei carabinieri denominata “Italia che lavora”, sostiene l'esistenza e l'operatività di un presunto cartello criminoso a San Luca che si è concentrato a impossessarsi negli anni passati degli appalti pubblici banditi dal comune, dalla Provincia di Reggio Calabria e dalla Regione Calabria per opere da eseguirsi in quel centro aspromontano per un ammontare complessivo di 5 milioni e mezzo di euro. I lavori sottoposti al monitoraggio degli inquirenti, e ritenuti appannaggio del “cartello” delle famiglie sanluchesi sono nove, oltre agli incarichi diretti per lavori di somma urgenza. Per i pubblici ministeri della Dda reggina si sarebbe stretto in accordo collusivo, sulla base di una logica spartitoria dettata dagli equilibri mafiosi esistenti nel territorio di San Luca, che avrebbe registrato l'interessamento della famiglia Mammoliti detti “fischiante”, nonché dei Nirta alias “terribile”, ed ancora di altri Nirta, in particolare quelli detti “Zollaro”, nonché i Romeo intesi “Staccu” ed i Pelle detti “Gambazza”. Tra gli appalti vi sono i lavori di collegamento viario tra la via Croce e la via Cervi e il completamento di tratti della rete fognante. I lavori nella vallata della fiumara Bonamico nel comune di San Luca, nonché gli interventi in materia del suolo, consolidamento e recupero del territorio in località Macrì Calvario. Un altro appalto monitorato ha riguardato i lavori di sistemazione e riqualificazione della strada provinciale diga Mente - casello Cano, in località Polsi, e ancora quello relativo al completamento della strada di collegamento che da San Luca arriva al Santuario di Polsi; i lavori della licitazione privata di costruzione rete fognante in località Carosello; la sistemazione e riqualificazione della strada “Bivio di Montalto, bivio Mastrangelo, bivio Vocale, innesto strada San Luca- Polsi”; i lavori d'urgenza per il rifacimento della rete fognante tra corso Alvaro e corso Matteotti, nel centro di San Luca, ed infine i lavori di completamento del mattatoio, dell'ampliamento della sede municipale e dell'arredo urbano. Il procedimento penale ha segnato una sentenza in abbreviato, che ha portato ad un condanna per complessivi 24 anni di reclusione per 6 imputati, oltre a due assoluzioni. L'altro filone, quello in ordinario, è iniziato a Locri, davanti al collegio penale. In entrambi i filoni il comune di San Luca, sottoposto a commissariamento dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, non si è costituto parte civile.

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ILARIO AMMENDOLIA RISPONDE A SEBI ROMEO

DOMENICA 26 OTTOBRE

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“Apprendo da diversi organi di stampa di una presunta bocciatura della candidatura al consiglio regionale del prof. Ilario Ammendolia - come tutti sanno, prestigioso dirigente del Partito Democratico, impegnato attivamente in importanti battaglie a difesa del Mezzogiorno e dei diritti - da parte della federazione che rappresento. È utile, a questo punto, precisare che il Partito Democratico avrebbe considerato la candidatura di Ammendolia un naturale, importante e positivo momento di impegno. In più occasioni ho avuto modo di discutere, personalmente, con Ilario di un suo eventuale coinvolgimento diretto nella ormai prossima competizione elettorale regionale, ma lo stesso ha inteso escludere questa possibilità pur ribadendo la sua massima volontà di impegno per il partito e per la Calabria. Sebi Romeo

Sacrificata la democrazia LA RISPOSTA: Confermo che nel mese di febbraio sono stato interpellato dal segretario provinciale del PD, Seby Romeo, in merito alla disponibilità di una mia candidatura per le regionali. Ho ringraziato Seby e, in quella occasione, ho detto che sarei stato disponibile solo se i democratici della Locride fossero stati messi in condizione di esprimere una candidatura unitaria in modo da concorrere seriamente alla elezione. Il candidato avrebbe dovuto essere frutto, di un dibattito serio, leale, autentico, capace di coinvolgere i circoli del partito, i singoli tesserati e, soprattutto, l'intera società civile che si riconosce nella storia e nei valori che stanno alla base della fondazione del PD. Per me sarebbe stata l'occasione di confrontarmi con l'intero partito e con la sinistra della Locride su temi quali il garantismo, la marginalizzazione della questione meridionale anche all'interno del PD, la cinica e calcolata criminalizzazione dei calabresi. Avrei messo in evidenza il “progetto Locride” e la scissione tra tanti dei “nostri”eletti e la gente. Certamente

non mi sarei sottoposto alle forche caudine di regole artefatte. Prendo atto che non c'è stato alcun dibattito! Il PD calabrese m'è sembrato avvitato in confronti personali, sacrificando la voce dei territori e la democrazia nel partito. La responsabilità non può essere addebitata a singole persone ma all'intero partito calabrese che rinuncia così ad una propria identità e a una propria anima. Le candidature, che in questo momento disconosco, saranno certamente rispettabilissime, ma nascono da percorsi a me (e non solo a me) sconosciuti. C'è quindi una questione di metodo, di stile e di sostanza. Sono stato impegnato in politica fin da quando ero ragazzino. I miei ricordi più belli e più entusiasmanti risalgono ai momenti in cui non ho occupato alcun incarico istituzionale. Ritengo assolutamente marginale questa parentesi e continuerò a spendermi per la mia Terra con l'impegno di sempre. Ilario Ammendolia

Vestito replica al consigliere Mesiti: «fare bene non è un pregio?» DESIDERIAMO RINGRAZIARE IL SETTIMANALE RIVIERA E RISPONDERE PACATAMENTE, SENZA POLEMICA, COSÌ COME ABBIAMO CONDOTTO LA CAMPAGNA ELETTORALE E COSÌ COME STIAMO PORTANDO AVANTI LA NOSTRA AZIONE POLITICOAMMINISTRATIVA PER MARINA DI GIOIOSA IONICA.

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esideriamo ringraziare il settimanale Riviera che ci consente di replicare, argomentando meglio, ad alcune osservazioni fatte dal Consigliere di minoranza, Pasquale Mesiti, in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale e ribadite su quel giornale, in merito ai rapporti della maggioranza consiliare con l'opposizione. Lo facciamo pacatamente, senza polemica, così come abbiamo condotto la campagna elettorale e così come stiamo portando avanti la nostra azione politico-amministrativa per Marina di Gioiosa Ionica. Riteniamo che i fatti e le circostanze smentiscano, apertamente, quanto sostenuto dal cons. Mesiti. Anzitutto i dati. Da quando ci siamo insediati, 22 novembre 2013, in moltissimi casi il Cons. Mesiti si è astenuto nelle votazioni consiliari, a volte ha votato conformemente alla maggioranza e sono sporadici i voti contrari espressi. Evidentemente, quindi, i provvedimenti portati in consiglio dalla Giunta non erano così impresentabili. Ma non è tutto. Appena costituitasi la Commissione consiliare per la riforma dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio, la maggioranza, attraverso i consiglieri Napoli e Zavaglia, ha offerto la presidenza alla capo gruppo di opposizione, Maria Teresa Badolisani, la quale ha garbatamente declinato. In Commissione Elettorale, poi, dove l'opposizione era rappresentata dal consigliere Sergio Lombardo, tutte le decisioni sono state semp r e

assunte all'unanimità e nella stesura del Codice di Autoregolamentazione per la nomina degli scrutatori sono stati praticamente tutti accolti i suggerimenti dati dall'opposizione, tant'è che anche questo provvedimento è stato approvato senza alcun dissenso. Sulla possibilità di dialogo in Consiglio, poi, tutto si può sostenere tranne che le opposizioni non abbiano spazio. Il Sindaco e la Giunta hanno sempre risposto puntualmente e e con serie motivazioni alle varie interrogazioni ed interpellanze proposte dalla minoranza. Un organo di informazione locale, assolutamente imparziale, ha dato atto pubblicamente di ciò. Anche su questo tema, però, un pizzico di incoerenza da parte di Mesiti. In una seduta del Consiglio Comunale la maggioranza è stata da lui stesso redarguita perché avrebbe portato troppi argomenti da discutere ed è stato sostenuto che il Consiglio non può durare eccessivamente. Ora, invece, ci viene detto che le riunioni consigliari possono durare fino a notte fonda. Delle due, l'una. Ricordiamo ai nostri cittadini che è stato il Sindaco, qualche settimane dopo le elezioni, a sollecitare il Movimento 5 Stelle, di cui Mesiti è esponente di spicco, ad organizzare a Marina di Gioiosa Ionica un incontro con tutta la deputazione calabrese. Un appuntamento bello e partecipato, al quale era presente tutta la maggioranza e buona parte di Libertà è Partecipazione. Sulla disponibilità ad interloquire con i cittadini, infine, siamo all'assurdo. Abbiamo instaurato un metodo di partecipazione vera dei cittadini, non quello della lamentela finalizzata a fare un po' di assistenzialismo propagandistico. In dieci mesi abbiamo tenuto una decina di assemblee pubbliche e tanti suggerimenti emersi

in quelle occasioni sono diventati atti di governo della cosa pubblica. Sui grandi temi ci siamo confrontati sempre con la cittadinanza e con i consiglieri di opposizione. Il Sindaco, il Vicesindaco, gli Assessori e i Consiglieri di maggioranza interloquiscono quotidianamente con tutti i cittadini che desiderano incontrarli. Siamo una squadra, che lavora coesa e unita. Ci confrontiamo, giornalmente, con decine di persone, raccogliendo suggerimenti, critiche, apprezzamenti e cercando di affrontare e risolvere i problemi che ci vengono posti. I fatti parlano più di mille parole. E' talmente radicata l'idea della condivisione e della corresponsabilità che Libertà è Partecipazione, recentemente, ha costituito dei gruppi di lavoro, ai quali può partecipare qualsiasi cittadino, che affiancano i componenti della Giunta nell'attività amministrativa, con idee, proposte ed elaborazione di progetti. Credevamo che voler fare e fare bene fosse un pregio, apprendiamo, invece, che rappresenta un difetto. Continueremo a coltivarlo. Domenico Vestito



VERSO LE ELEZIONI REGIONALE

e N r a t o V on on ? e r a t vo Questo è il d “ ILARIO AMMENDOLIA

Non dobbiamo aver paura delle idee perché anche l’idea più piccola può cambiare il mondo. Votare o non votare? Molti si pongono questa domanda per la prima volta nella loro vita. Che senso ha votare quando le elezioni non delineano una seria alternativa? Che senso ha dare forza a chi trasformerà il nostro voto in privilegi di casta? Che senso ha votare un nome senza una storia, senza entusiasmo, senza passione, senza progetto? Quel è l’alternativa? Astenersi dal voto come protesta estrema? C’è in agguato il rischio di qualunquismo! C’è il pericolo di mettere in discussione quel poco che resta della “sovranità popolare”! Personalmente mi indigno quando penso di aver votato, alle ultime elezioni politiche, una lista capeggiata dall’onorevole Rosy Bindi. Ricordo bene i suoi impegni messi per iscritto, le sue promesse salvo poi di non farsi mai più vedere nella Locride. Probabilmente è in montagna a combattere la ‘ndrangheta. Non è andata meglio al centrodestra che ha eletto in

A un mese dal voto cerchiamo di conoscere i programmi dei candidati a governatore della Calabria

Da molti anni manca un progetto Calabria. Che vede nel futuro di questa sciagurata Regione? La sciagura in Calabria è il vittimismo ed il senso di impotenza che ci pervade. In realtà, dove non c’è nulla si può fare tutto. Tocca a noi ed alla nostra immaginazione inventare una Calabria diversa. Ma prima occorre imparare a guardarsi dentro per capire i propri talenti e le proprie passioni. Successivamente occorre guardarsi attorno per capire ed assecondare la vocazione del territorio. In questi anni ho incontrato molti calabresi che hanno già intrapreso questo percorso di sfida ai luoghi comuni che vedono i calabresi assistenzialisti ed incapaci di una vera cultura d’impresa. Seguendo questi esempi la Calabria ha un futuro, anzi è il futuro per il resto d’Italia. Solo da noi si può ricominciare a tessere un rapporto virtuoso tra uomo e ambiente, una trama di relazioni sociali vitali e produttive. Come affronterà il problema della disoccupazione in Calabria? La politica non deve creare lavoro surrettizio con promesse facili e facili abbagli. Per prima cosa occorre garantire la dignità del cittadino con un reddito di cittadinanza che si associato ad un percorso di crescita formativa della persona o con un patto tra il cittadino e l’istituzione per l’espletamento di attività meritevoli. Il tutto legato alle condizioni reddituali della persona: la dignità non sta nel lavoro ma nel reddito! Occorre, inoltre, stimolare l’inventiva e la creatività dei nostri giovani che devono vedere nel territorio un valore e da questo valore saperne anche ricavare un reddito. Produciamo lavoro, non produciamo rifiuti: attraverso la raccolta differenziata porta a porta e l’affidamento in house del servizio ai comuni, potremo creare migliaia di posti di lavoro e salvaguardare salute, ambiente e le tasche dei cittadini. Fare la differenziata non costa! La Locride è un territorio in forte ritardo di sviluppo, quali potrebbero essere i progetti per una sua crescita futura? Ciò che ho scritto sopra vale anche (forse a maggior ragione) per la Locride. Quanto più non si è subito il fascino dell’industrializzazione, tanto più si ha la possibilità di riattivare una relazione con il territorio che porti benessere e valore economico. Una battuta sui suoi avversari? Auguro loro ogni fortuna possibile

CONO CANTELMI (Cinque stelle):

«Bisogna capire talenti, passione e assecondare le vocazioni del territorio»

Da molti anni manca un progetto Calabria. Che vede nel futuro di questa sciagurata Regione? Il progetto Calabria deve puntare alla valorizzazione di tutte le risorse che fanno della nostra regione una terra unica: basti pensare che il Censis ha individuato tra le regioni d’Europa proprio nella nostra terra il più importante patrimonio culturale, ma anche il più sconosciuto, agli stessi calabresi. Quando ripeto in continuazione “Calabria, diventa ciò che sei” penso a questo e ad altro in un processo “in divenire”, un processo evolutivo che può partire dai calabresi che devono tutti quanti mettersi in discussione e trasformarsi; la politica deve semplicemente indicare la strada e favorire questa evoluzione. Come affronterà il problema della disoccupazione in Calabria? Con ogni strumento a disposizione, partendo proprio dai fondi europei che dovranno produrre prima d’ogni cosa occupazione e non più cattedrali nel deserto o sogni irrealizzabili. La nostra regione deve essere “normale”, una vera rivoluzione culturale che metta al lavoro gli amministratori, ma dietro le quinte, lasciando che a prevalere sia il merito e non le anticamere della politica. È ora di mettere una volta per tutte la parola fine ad un’era in cui un giovane preparato non ha l’opportunità di superare un concorso, trovare un lavoro o superare qualsiasi tipo d’ostacolo senza prima doversi rivolgere al politico di turno. La Locride è un territorio in forte ritardo di sviluppo, quali potrebbero essere i progetti per una sua crescita futura? È un’area meravigliosa che ha tutte le carte in regola per vincere ogni possibile sfida, perché possiede risorse straordinarie proprio come patrimonio culturale, tradizioni, storia. Sono stati predisposti piani di sviluppo che dovranno essere analizzati e se necessario valorizzati, ma è importante che il rilancio delle attività produttive, dell’agricoltura, del turismo e dell’artigianato locale sia accompagnato da una visione d’insieme che non isoli la Locride dal resto della regione: una terra, quando cresce, cresce tutta insieme. È importante che l’intero territorio regionale sia messo in rete, che le differenze diventino risorse e non diversità, che ogni specificità locale sia parte del progetto globale di crescita di una terra che dal Pollino fino alla punta dello Stretto deve imparare a comprendere la forza dello stare insieme. Una battuta sui suoi avversari? Essendo l’unica donna in campo, ed anche la prima della storia calabrese ad essere candidata alla presidenza della Regione, sono certa che si comporteranno da cavalieri. Mi auguro che siano animati dalla mia stessa volontà di voltare pagina e che abbiano le energie per riuscire a vincere una sfida difficile, ma anche irripetibile. È una delle ultime occasioni per un cambiamento reale e occorre stare lontani dalla logore vecchie logiche di una politica fallimentare e dalle spinte radicali che potrebbero demolire anziché ricostruire. Sarà una corsa che si vince facendo leva sulle proprie gambe e non trainando un cocchio da guerra o da giostra.

WANDA FERRO (Forza Italia):

«I calabresi devono mettersi in discussione e trasformarsi»

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Nel centrodestra c’è in corso la notte dei lunghi coltelli. Nella“sinistra”la guerra sotterranea sui nomi è stata inversamente proporzionale al vuoto di contenuti.

Calabria Scilipoti. S C I L I P O TI, pensate voi dove siamo andati a finire. Siamo un popolo umiliato a cui si vuol far bere l’intruglio più osceno. Adesso si voterà alle regionali. Nel centrodestra c’è in corso la notte dei lunghi coltelli. Nella “sinistra” la guerra sotterranea sui nomi è stata inversamente proporzionale al vuoto di contenuti. Nel 2005 erano visibili ad occhio nudo gli accampamenti di turbe di parassiti che si erano insediati nel centro sinistra alla vigilia delle elezioni. Nel 2010 le stesse tende erano accampate a destra. Navi corsare fiutano il vento e si spostano veloci da una parte all’altra.. Intanto, la Locride è allo sbando. Ho detto e ripeto che questa terra non ha mai avuto una vera classe dirigente. Un’impresa

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quasi impossibile perché chi comanda in Italia e in Calabria ha bisogno di subalternità politica e culturale. Nella Locride, le classi dominanti hanno reso e rendono difficilissima la vita a chi è un uomo libero. Partendo da queste considerazioni dobbiamo quantomeno evitare che le elezioni vengano trasformate in un mercato rionale oppure che vengano ipotecate dall’impostura. Sicuramente, fra i nomi che circolano come candidati alle regionali nella Locride, ( e fuori,) ci sono tante ottime persone.. Ma ciò non basta! La Locride è senza un progetto, senza democrazia, senza libertà. Ci vuole un colpo di reni. Una capacità di drizzare la schiena ed alzare la testa. Noi vogliamo votare! Ma pretendiamo che ci siano impegni precisi: i partiti non hanno il diritto di chiederci di più. Impegni concreti, credibili, seri. Li chiediamo per la Calabria. Li chiediamo per la Locride. Non promesse ma la capacità di delineare i tratti essenziali di un futuro governo che garantisca tutti i territori e tutti i cittadini in uguali misura. Il popolo chiamato ad essere custode e sentinella degli impegni presi e siglati col voto. Un progetto per la Calabria. Un progetto per la Locride! Senza di ciò la campagna elettorale si trasformerà in un indegna gazzarra e noi non vorremmo essere complici. Diventiamo protagonisti e non rassegnati oggetti delle insane voglie altrui. Pronti a votare. Pronti a lottare.

Questa terra non ha mai avuto una vera classe dirigente. Un’impresa quasi impossibile perché chi comanda in Italia e in Calabria ha bisogno di subalternità politica e culturale. Nella Locride, le classi dominanti hanno reso e rendono difficilissima la vita a chi è un uomo libero.

dilemma !

MARIO OLIVERIO Partito Democratico):

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Mario Oliviero del centrosinistra e dal profilo vecchio stampo, non ci ha risposto: troppo impegnato nell'assestamento dei soliti noti all'interno delle sue liste.

Da molti anni manca un progetto Calabria. Che vede nel futuro di questa sciagurata Regione? Noi abbiamo un nostro Progetto Politico. Le forze politiche esistenti non ne hanno. Si ricerca il potere per il potere, non per affrontare e risolvere i problemi della regione. Chiaravalloti, Loiero, Scopelliti hanno responsabilità rilevanti, insieme alle proprie corti di assessori; 3 fasi di programmazione settennale di fondi comunitari si sono rivelate disastrose; a differenza di regioni come Puglia, Basilicata, Sardegna che sono uscite dalla lista delle regioni in ritardo di sviluppo, la nostra addirittura ha subito un regresso. Dato che le forze politiche purtroppo continuano con le vecchie logiche, mutano le denominazioni dei partiti, ma continuano a rimanere in scena i soliti personaggi, molti dei quali con problemi giudiziari per cattiva condotta, il mio timore è che la Calabria precipiti nel baratro. Basta vedere i trend crescenti di disoccupazione e di emigrazione cui hanno costretto i nostri giovani, lo stato dell’economia regionale e dei servizi pubblici, lo stato dei trasporti e dell’ambiente, la perdita irresponsabile di centinaia di milioni di euro di fondi comunitari, per rendersi conto che siamo già nel disastro. Come affronterà il problema della disoccupazione in Calabria? Il nostro Progetto Politico si fonda su idee innovative e sulla concretezza. Una scelta di fondo è di puntare su opere distribuite sul territorio piuttosto che sulle grandi opere inutili che assorbono risorse consistenti e richiedono tempi lunghi. Noi dobbiamo attivare subito meccanismi virtuosi, partendo dalle esigenze reali del territorio e non dalle esigenze delle lobby del cemento, della finanza o della ‘ndrangheta. Vogliamo ripartire dall’ambiente e dai servizi, con un mix equilibrato di interventi. Vogliamo salvaguardare e incoraggiare le imprese sane che in questo momento rischiano di fallire o non ce la fanno perchè lasciate sole. Mettere in sicurezza le persone, l’ambiente, le infrastrutture, i centri abitati, già produrrebbe molta occupazione diretta e indotta. Pensiamo al dissesto idro-geologico, al patrimonio archeologico e paesaggistico, alle acque inquinate, allo stato di abbandono delle nostre aree interne e dei numerosi centri che si vanno spopolando, alle aree urbane carenti in ogni settore. Interventi decisamente orientati alla salvaguardia, al recupero e alla valorizzazione delle nostre risorse ambientali e culturali potranno rendere effettivo il potenziale latente del nostro territorio; ma bisogna puntare anche ad un’agricoltura moderna, a nuove attività come il commercio equo-solidale, l’industria non inquinante, il turismo balneare e montano, coltivando le buone pratiche già sperimentate con successo in altre regioni e in alcune zone della Calabria, e intrecciando le attività in modo intelligente; ad esempio saldando agricoltura, turismo, industria agro-alimentare, formazione e ricerca scientifica attraverso progetti coordinati. Ed occorre una forte azione sul settore dei servizi, che vogliamo ripubblicizzare in modo da evitare le gestioni clientelari e deleterie di questi anni, un comparto che può generare opportunità occupazionali a catena. Ad esempio nel campo dei trasporti e della logistica (ferrovie, Gioia Tauro, trasporto aereo, sistema viario, logistica distributiva), della ricerca e dell’innovazione tecnologica, dell’assistenza qualificata alle persone più deboli, della prevenzione dei disastri ambientali (piano rifiuti zero, prevenzione sismica, acqua pulita e

DOMENICO GATTUSO

(Tsipras):

«Per la Locride serve un lavoro corale straordinario»

pubblica, suoli bonificati), della formazione di alto livello in rapporto alla domanda reale delle aziende. Ma occorre rimuovere ostacoli che in passato hanno ingessato l’iniziativa privata e pubblica: snellire drasticamente la burocrazia, selezionare una nuova classe dirigente nel comparto dell’amministrazione secondo criteri limpidi e concorsi pubblici, favorire e sostenere processi di crescita di un nuovo sistema bancario fondato su princìpi etici che dia impulso a chi lavora onestamente, attivare redditi di sostegno e di accompagnamento per i giovani, in modo da facilitarne l’inserimento lavorativo, per le donne, per i bambini, per gli anziani, per i più poveri, attivare misure di accompagnamento e sostegno tecnico per i comuni che troppo spesso non sono attrezzati rispetto alle opportunità di finanziamento che si presentano loro. Occorre anche attivare regole preventive di legalità al fine di prevenire il fenomeno impressionante dei comuni commissariati; è noto a tutti che le gestioni commissariali rappresentano fasi critiche per le comunità locali. Occorre incoraggiare i calabresi e ristabilire un clima di fiducia e speranza lavorando con loro e attivando forme concrete di democrazia partecipata e di coinvolgimento attivo. La nuova programmazione 2014-20 può rappresentare una nuova chance; si parla di circa 10 Miliardi di Euro di finanziamenti; noi vorremmo non lasciare questa opportunità nelle mani di chi ha già dimostrato di non saper governare. Occorre una svolta netta. 3) La Locride è un territorio in forte ritardo di sviluppo, quali potrebbero essere i progetti per una sua crescita futura? Per recuperare il ritardo di sviluppo della Locride occorre agire con progetti territorialmente integrati. Non si tratta di mettere in competizione i territori, secondo la concezione neo-liberista di stampo renzoberlusconiano, ma di attivare meccanismi virtuosi nel campo dell’economia, dei servizi e del sociale, misurati in rapporto alle condizioni locali. Fermo restando alcuni concetti già espressi prima, validi per l’intera regione, per la Locride noi pensiamo si debba puntare sulla piena valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale. Tra i progetti da attivare pensiamo a: messa in sicurezza del territorio per prevenire gli effetti nefasti di calamità naturali; un progetto prioritario per la formazione e l’assistenza degli amministratori locali per attivare forme virtuose di governo locale; un progetto che renda le donne calabresi protagoniste attive del cambiamento; un progetto per promuovere attività agricole, forestali e di trasformazione integrate; un progetto per il recupero produttivo e sociale delle aree interne e per la valorizzazione del paesaggio naturale; un progetto per la mobilità che renda agevoli le comunicazioni interne e verso l’esterno (dotazione di infrastrutture e servizi coordinati, maglia viaria gerarchizzata e funzionale, trasporti pubblici su standard europei); un progetto per la salvaguardia e la riqualificazione delle coste e la pulizia del mare con impianti di depurazione efficienti; un progetto Cultura e Turismo capace di rendere attrattiva la nostra regione tutto l’anno per visitatori provenienti da tutto il mondo; un progetto mirato alla piena occupazione dei giovani attraverso redditi di scopo, ovvero redditi indirizzati all’inserimento produttivo a termine e non all’assistenzialismo; un progetto per l’accoglienza, l’inserimento sociale e la cura delle persone più deboli, delle persone con disabilità, dei profughi fuggiti da carestie e guerre, assicurando continuità alle buone pratiche già in essere; un progetto di sviluppo della ricerca e dell’alta formazione, che valorizzi iniziative locali di eccellenza; un progetto per un sistema sanitario integrato e funzionale che superi le logiche del passato, tolga la gestione ai partiti, punti a dare servizi di qualità ai pazienti e alle persone sofferenti che oggi sono costrette a emigrare anche per curarsi. Si tratta di progetti fattibili in tempi relativamente contenuti, che potranno trovare attuazione concreta a patto di rimuovere alcuni degli ostacoli di cui si è già detto. E si tratta di coinvolgere e rendere protagonisti tutte le competenze presenti sul territorio, in uno sforzo corale straordinario. Una battuta sui suoi avversari? Noi siamo convinti che la politica non debba essere un mestiere, ma un’attività di servizio a termine, svolta con competenza e passione. In Europa è quasi ovunque così. I candidati Oliverio e Ferro fanno parte della vecchia nomenclatura, sono presenti sulla scena da troppo tempo, senza grandi meriti. Brave persone, ma contornate da personaggi politici di modesto profilo, e purtroppo assoggettate alle beghe di partiti che hanno prodotto il disastro in Calabria negli ultimi 20 anni. Sul candidato del partito M5S non so quasi nulla. So che egli stato selezionato attraverso una votazione di poche persone via web; è una pratica che non ci appartiene e non ci convince; forse è più difficile, ma la pratica della vera democrazia si basa il confronto diretto, la partecipazione popolare e la libera espressione delle persone.


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Quindici domande ai commissari sidernesi ANTONIO TASSONE

La situazione non è facile ma il nostro impegno per cercare di normalizzarla non mancherà e riteniamo di aver già fatto un buon lavoro”. Così dichiararono qualche mese fa in conferenza stampa, i componenti della triade commissariale di Siderno, Francesco Tarricone, (presidente), Eugenio Pitaro e Maria Cacciola (componenti) i quali posero l'accento sulla necessità di sensibilizzare i cittadini alla puntualità nel versamento dei tributi comunali per evitare intoppi nei pagamenti (anche dei dipendenti) e fare funzionare così meglio i servizi. Ma i problemi che allo stato attuale si registrano a Siderno sono tanti e non può bastare la precaria situazione economica dell'Ente a giustificare la mancata adozione di alcune scelte importanti per il futuro della nostra città . Il responsabile dell'area finanziaria Giuseppe Canino continua sempre a dire che al Comune si registrano debiti per milioni di euro”, un terzo dei quali, a quanto pare, sarebbero già stati pagati ma per lo stesso è ancora necessario razionalizzare al massimo le spese, riducendo soprattutto gli sprechi. In questa situazione, vediamo di porre alcune domande ai commissari, raccolte dal sottoscritto, tra cittadini che non conoscono bene la situazione attuale e che pertanto vorrebbero ricevere delle precise risposte. Ecco le domande: 1) Dopo le devastanti mareggiate che hanno colpito il Lungomare di Siderno, i lavori di ripristino di un tratto, finanziato dalla Provincia di Reggio Calabria e dalla Protezione Civile regionale, sono sostanzialmente fermi da mesi. I lavoratori interessati lamentano il mancato pagamento ed anche i servizi igienici sono stati rimossi. Considerata l'eccezionalità dell'evento e dei danni causati al posto più bello della nostra città, si sperava nella celerità dei medesimi lavori, ma, almeno sino ad oggi, si è perso inutilmente tempo e siamo sempre più convinti che alla prima mareggiata i “gabbioni” cederanno alla forza delle onde con ulteriore spreco di risorse pubbliche. A quel punto sarebbe semplice individuare precise responsabilità. Ci potrebbero dire i commissari a che punto è la situazione ? 2) E' convinta la triade che serva urgentemente un riassetto organizzativo del personale comunale che presenta attualmente gravi carenze riguardo alle figure professionali tecniche, ed è effettivamente convinta che, di questi tempi, ci sia davvero bisogno di affidare ad una società esterna l'attività di controllo tributaria che, vogliano ricordarlo si dice che costerà ai sidernesi circa un milione e mezzo di euro in cinque anni ? Non si potevano utilizzare i dipendenti “precari”, magari stabilizzandoli?

3) Arriveranno i soldi per pagare i dipendenti di Siderno Ambiente ( societa' che gestisce il funzionamento del depuratore ) sofferenti per il mancato pagamento dei loro stipendi ed a che punto sono le procedure per garantire la futura situazione gestionale? 4) Ci possono spiegare i commissari perché hanno deliberato di cedere le quote di partecipazione del Comune nelle società partecipate: Locride Ambiente, Asmenet Calabria SCT, Promedia SCARL e Locride Sviluppo senza giustificare questa scelta con la motivazione di atto necessario per diminuire la grave situazione finanziaria dell'Ente. Tutto ciò, in particolare, dopo che nei giorni scorsi, il presidente del consorzio Locride Ambiente, Vincenzo Loiero, in una nota stampa, ha rimarcato che si tratta di una scelta ingiustificata in

“ NELLE FOTO Sopra: l’impanto di separazione dei rifiuti in contrada San Leo Al centro: I commissari Pitaro, Tarricone e Cacciola Sotto: il lungomare distrutto lo scorso inverno dal mareggiate

raccolta differenziata. Come può allora, si domanda Loiero (ed anche noi) una commissione prefettizia adottare atti che non tengono conto dei vincoli imposti dal piano regionale rifiuti ? 5) Cosa pensa la triade commissariale circa la possibilità di mettere in vendita la piscina comunale ed il teatro comunale di cui si registrano scarsi proventi e per i quali, ricordiamo, il Comune paga consistenti mutui ed a che punto è la costruzione di quel famoso palazzetto dello sport che Siderno invoca da decenni? 6) L'eccessiva esposizione debitoria del comune derivante dal contenzioso, collegato in relazione alle richieste di risarcimento dei danni , dovrebbe indurre i commissari, nel più breve tempo possibile, a ripristinare le condizioni di viabilità in tutte le strade cittadine attraverso una necessaria bitumazione delle stesse. Cosa hanno intenzione di fare?

d'acqua nonché di tombini e cunette, in tempi utili , anche al fine di prevenire eventuali allagamenti o situazioni di dissesto idrogeologico come purtroppo è avvenuto recentemente in altre parti d'Italia ? 9) Come intendono risolvere la problematica dell'impianto di smaltimento di rifiuti di Contrada San Leo, dopo le forti proteste dei cittadini per i miasmi che hanno infestato per molto tempo la città di Siderno ed a che punto stanno i promessi lavori per la messa in sicurezza dell'impianto finalizzati alla totale eliminazione dei miasmi. I commissari sono convinti che i cittadini di Siderno saranno sempre disponibili a tollerare? 10) La stazione ferroviaria cittadina e alcune vie limitrofe sono ormai divenute punto di riferimento per prostitute e gente poco raccomandabile. Dopo un periodo di tregua, negli ultimi tempi, la situazione si è tornata ad aggravarsi per la continua presenza di giovani prostitute, solitamente di colore. Un vero degrado! Possiamo chiedere ai commissari se e in che modo intenderanno agire? 11) La Diga sul torrente Lordo, oggi svuotata d'acqua, a parte i terribili effetti visivi , con la visione obbligata di una vasta distesa di fango, ha creato gravissimi disagi e danni agli agricoltori ed ai piccoli proprietari terrieri che utilizzavano l"acqua. Cosa si farà per cercare di risolvere questa delicata problematica? 12) Si è parlato di un possibile accordo tra la Commissione straordinaria e la Provincia di Reggio Calabria sulla possibile destinazione a Biblioteca comunale della sede dell''ex Istituto tecnico per Geometri. Servono però urgenti lavori di ripristino del prospetto, dei servizi igienici, delle aule e gli stessi infissi. La Commissione intenderà sollecitare gli incontri con la Provincia per la definizione di questa problematica?

quanto "da oltre 13 anni Locride Ambiente spa dà da vivere a decine di famiglie della locride. Il Comune di Siderno, in base a quanto sostiene Loiero, non ha speso un centesimo per avere le azioni, che sono state finanziate integralmente dall'ufficio del commissario per l'emergenza ambientale con fondi europei. Lo statuto della società, inoltre, pubblicato nel 2000 dall'Ufficio del Commissario per l'emergenza ambientale, obbliga i comuni a parteciparvi fino al 2030, data della scadenza. Il Piano Regionale dei rifiuti del 2007, riconosce, infine, il ruolo centrale delle società miste nella gestione - in privativa - dei servizi di

13) Perché in una struttura importante qual è l'ex ospedale di Siderno, oggi ricco anche di numerose aree mediche, non esiste un servizio di pronto intervento ? I Commissari si attiveranno per richiedere un preciso impegno in tal senso alla nuova compagine governativa regionale? 7) C'è la farà la commissione ad elaborare il Piano strutturale comunale, come da decreto emanato dal Consiglio dei Ministri pubblicato sulla GU n 206 del 05 settembre 2014, entro la data del 31 gennaio 2015? E gli stessi riusciranno nei tempi ad esaminare il necessario Piano Spiaggia quale strumento finalizzato a garantire la migliore funzionalità e produttività delle attività presenti sul lungomare? 8) Hanno intenzione i commissari di comandare il personale comunale a provvedere alla pulitura dei torrenti e corsi

14) Più volte si era detto che i locali dell'ex sezione staccata del Tribunale di Siderno, di proprietà comunale, avrebbero ospitato la nuova Caserma dei Carabinieri. Ci potete dire se la procedura di assegnazione dei locali sta viaggiando regolarmente? 15) Il concorso riservato agli avvocati del comune è stato, dopo mille polemiche, annullato ed è stato bandito il nuovo. Cosa è accaduto? Rimaniamo in attesa di risposta.



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TERRITORIO

Il comune di Locri approva il“Piano della Performance” È di venerdì 17 ottobre la notizia che il comune di Locri ha deciso di approvare il “Piano della Performance” per il triennio 2014-2016. Per capire esattamente che cosa questa frase voglia dire, dobbiamo tornare al 27 ottobre del 2009 e all'approvazione del decreto legislativo n° 150 meglio noto come “Riforma Brunetta” o “Decreto Brunetta”. Nel periodo in questione, l'allora Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, preoccupato per le prospettive poco rosee alle quali andava incontro il nostro Paese appena entrato nella crisi, aveva iniziato una lotta senza quartiere nei confronti della bassa produttività e dell'assenteismo lavorativo, sfociata già nel 2008 nella promulgazione del decreto 112, ribattezzato in breve tempo “Decreto anti-fannulloni”. Il complicato iter del DDL in questione avrebbe obbligato le istituzioni a ridiscuterne le peculiarità, fino a quando, nel marzo del 2009, non venne approvata la legge, attuata definitivamente nell'ottobre dello stesso anno. Una volta pubblicato, in Gazzetta si sarebbe letto che “il decreto prevede l'attivazione di un ciclo generale di gestione della performance, per consentire alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un ottica di miglioramento della prestazione e dei servizi resi e realizza il passaggio dalla cultura di mezzi a quella di risultati con l'obiettivo di produrre

un tangibile miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche”. Nel sito del comune di Locri si legge che l'attuazione del piano era già prevista dal febbraio scorso e la calda estate del sindaco Calabrese, trascorsa nella promozione con ogni mezzo della sua lotta all'assenteismo diffuso presso gli impiegati del comune, non poteva che sfociare nell'approvazione di un provvedimento tanto importante. La Giunta Comunale ha ritenuto necessario dotarsi di questo strumento con l'obiettivo di migliorare la comunicazione tra le diverse strutture organizzative, rendere più efficaci i meccani-

IN BREVE

smi di comunicazione sia interna che esterna e favorire la trasparenza e la tracciabilità dell'azione amministrativa. Questi elementi verranno tutti valutati da un organismo esterno, l'OIV (Organismo Indipendente di Valutazione, anch'esso istituito a seguito dell'approvazione del decreto 150), sulla base dei dati resi disponibili dal sistema di misurazione istituzionale. Una volta pienamente avviato, il piano seguirà contestualmente le predisposizioni della “relazione previsionale programmatica”. Quest'ultimo è un documento giuridico annualmente elaborato dal Governo e pre-

definizione di azioni, tempi e responsabilità utili al raggiungimento dell'obiettivo strategico e copre un lasso di tempo molto più limitato (che può essere di un anno come di sei mesi). In un piccolo centro come Locri, l'approvazione di questa normativa, già sperimentata con buoni risultati in agglomerati urbani più estesi, garantirà senza ombra di dubbio un'azione maggiormente efficiente e mirata da parte della giunta, che possederà finalmente una falsariga da seguire per poter soddisfare le necessità dei suoi cittadini. Abbiamo provato con insistenza a contattare il sindaco Giovanni Calabrese per potergli chiedere un ulteriore approfondimento e avere un'idea più precisa di quali siano i punti che la giunta ha deciso di sviluppare con maggiore urgenza ma, purtroppo, la gestione della politica comunale, congiuntamente al suo impegno nella campagna per le elezioni regionali, gli hanno impedito di rispondere alle nostre domande. Oltre a confidare, dunque, che questa svolta si concretizzerà in un maggiore benessere dello stile di vita di tutti i locresi, prima ancora che di quello dei suoi amministratori, rinnoviamo al primo cittadino l'invito di dedicare un po' di tempo alle domande che sono state lasciate sulla sua casella di posta elettronica, le cui risposte troveranno sempre spazio sulle pagine del nostro giornale. Jacopo Giuca

Il ponte di Catalisano: ringhiere rotte al posto di guard rail

Passafaro candidato con Wanda Ferro A

KATIA CANDIDO

Si dà con orgoglio notizia che, Alfonso Passafaro sarà candidato alle elezioni Regionali del 23 Novembre P.V. alla carica di Consigliere Regionale per la coalizione di CENTRO DESTRA nella lista del Presidente WANDA FERRO. Tanta è la soddisfazione e la gioia del gruppo di cui è espressione Passafaro, per la fiducia dimostratagli da chi ha composto la lista e da chi ha sostenuto fortemente la sua candidatura. A far maturare la decisione di candidare Alfonso Passafaro, di sicuro avranno pesato le sue ormai riconosciute doti di buon amministratore, le qualità umane, la coerenza politica, l'altruismo e la disponibilità verso i più umili che hanno sempre contraddistinto la sua vita. Ci adopereremo affinché la Locride, la Provincia e la Calabria tutta possa essere rappresentata negli scranni regionali, da chi come Alfonso Passafaro ha dimostrato che con la coerenza e l'impegno si possono affrontare e superare i problemi che attanagliano la nostra terra. Luigi Nicita

sentato al Parlamento entro il 30 settembre e prevede l'illustrazione delle caratteristiche generali del territorio, della sua economia e dei servizi messi a disposizione della popolazione prima di valutare attentamente i mezzi finanziari e le fonti di finanziamento da fornirle. Si tratta di una messa in evidenza dell'andamento dello sviluppo territoriale e della dimostrazione, in ultima analisi, delle variazioni intervenute rispetto al lasso di tempo precedente. Il nucleo centrale del Piano della Performance è costituito dal cosiddetto “albero della performance”, un mappa concettuale che mette in evidenza i legami esistenti tra mandato istituzionale, missione della giunta, aree e obiettivi strategici e piani operativi per la loro messa in pratica. Per ognuna delle aree sopracitate è stato deciso di comune accordo un risultato atteso, composto da obiettivi strategici a loro volta articolati in obiettivi operativi. Proprio gli obiettivi strategici sono ciò che richiede che il piano abbia una durata così estesa, in quanto, data la loro particolare rilevanza, non è assolutamente semplice modificarli nel breve periodo. Programmati dunque su base triennale, vengono all'occorrenza modificati annualmente a seconda delle priorità dell'amministrazione, che attribuisce loro le risorse finanziare indicativamente dedicate allo sviluppo del singolo obiettivo. L'obiettivo operativo, invece, consiste nella

ncora un altro esempio di negligenza sulla sicurezza stradale: il ponte di Catalisano, frazione di Grotteria, posto al bivio tra il medesimo comune e San Giovanni di Gerace, si presenta in condizioni visibilmente precarie per le annose e malridotte protezioni. Al posto dei guard rail ci sono delle classiche ringhiere ormai arrugginite e per lo più sfondate, tale da costituire un pericolo anche al solo passaggio pedonale. Differenza abissale se guardiamo il nuovo ponte costruito in località Farri, appartenente sempre allo stesso comune. Costruito dopo le piogge torrenziali che hanno abbattuto il precedente, il ponte attuale è decisamente più forte e più sicuro, composto da ben due barriere, una posta al ciglio della pavimentazione, la seconda ai margini della strada. Ebbene si, come dice il detto: “San Petru si misi i porti doppu chi ncià robbaru”. Questo è ciò che è accaduto qui. Avevo incontrato per caso una persona la quale mi chiese un passaggio per quelle zone, da me, francamente quasi sconosciute e imboccando quella

strada non potè non notare il primo ponte, pericoloso, basta nulla per precipitare giù nella fiumara. Quelle che dovrebbero essere delle protezioni, sono invece poste lì solo per darne l'impressione e ciò che è peggio è che gli abitanti del luogo non ci fanno neppure caso: circolano tranquillamente come nulla fosse, da sempre, anche perché le altre vie accessibili sarebbero troppo lunghe da percorrere. La preoccupazione, infatti non è per i residenti, ormai rassegnati alle condizioni in cui versano le nostre località ma per coloro che non avendo la conoscenza delle zone inaspettatamente s'imbattono in strade poco sicure. Lungo il tragitto, arrivata allo svincolo tra contrada Farri e Mammola mi ritrovo davanti un altro ponte, totalmente l'opposto del primo. Insomma, non possiamo aspettare che si faccia male qualcuno per rendere agibile una via. Le nostre strade vengono sempre più trascurate a causa della negligenza di Comuni e Province, è ora di rimboccarsi le maniche e dire finalmente basta, la sicurezza stradale è un nostro diritto.


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DOMENICA 26 OTTOBRE 11

Calabria: il confine tra bello e brutto è superabile La mia è una terra di confine, tra il certo e l'incerto. A me piace. Mi piacciono le sue contraddizioni, il bello che si mescola al brutto disarmonicamente. Mi piace il contrasto cromatico della spazzatura abbandonata sull'erba, alla stessa stregua del cielo che si fonde con il mare, nelle giornate di scirocco. L'erba che cresce sui marciapiedi, le buche sul manto stradale, i cani randagi, i lampioni spenti di notte e accesi di giorno; mi piace lo strato di polvere perenne, che copre tutto e gli acquazzoni improvvisi che lo lavano, inondando le strade. Mi piacciono i tombini eternamente intasati e i sottopassi impraticabili, già dalle prime gocce di pioggia. E dire che qui non piove quasi mai, e lentamente ci stiamo avviando a un processo di trasformazione in deserto, ma nel bel mezzo di questo processo costante se pur lento, il Punteruolo Rosso s'è abbattuto come un flagello apocalittico sulle nostre palme! Mi piacciono i giovani che ciondolano tutto l'inverno, in attesa dell'estate, sperando e pregando che le maree risparmino il tratto di spiaggia riservato all'Ushuhaia, tanto quanto le scuole fatiscenti, fabbriche di certificati che non serviranno a nulla. Gli smartphone con le loro web-apps, che li collegano al mondo scollegandoli dal loro territorio ma li aggiornano in tempo reale sull'aumento del tasso di disoccupazione. I nostri intellettuali, meridionalisti e garantisti, sugli ultimi a dire il vero avrei qualche riserva! Le stazioni ferroviarie chiuse, e quelle degli autobus senza orari di transito. Mi piace la Calabria. Sarà perché sono calabre-

“Mi piace la Calabria. Perché non tutto quel che luccica, è oro, come tutto quel che puzza non è letame. Semplicemente perché non tutto puzza”

se, sudicia e molesta, non discendo da antichi guerrieri, difensori di Polis e Statuti ma conosco i calabresi. Sono nata in questa terra, bellissima e irraggiungibile, e qui vorrei morire. O perché non tutto quel che luccica, è oro, come tutto quel che puzza non è letame. Semplicemente perché non tutto puzza. Chi ha sentito l'odore della zagara al tramonto, quando il sole tinge di rosa il mare, sa che il confine tra bello e brutto può essere valicato. Sa, che non ci sono colpe, o meglio che la negligenza è nostra, ciascuno è responsabile. A nulla serve rivangare il passato, per quanto glorioso possa essere, o attribuire il nostro malessere a errori commessi, se perpetrati nel presente, a nulla servono giustificazioni storiche, ma un “Mea culpa” sentito e non di facciata sarebbe necessario. Caterina Niutta

Raccolta differenziata Gioiosa Jonica Gioiosa Ionica si appresta alla riattivazione della raccolta differenziata, a cura dell'Amministrazione Comunale. Questo sistema indica la raccolta degli scarti urbani che prevede, per ogni tipologia di rifiuto, una prima selezione o differenziazione in base al tipo, da parte dei cittadini, diversificandola dalla raccolta totalmente indifferenziata. Il fine ultimo è la separazione dei rifiuti in modo tale da reindirizzare ciascuna tipologia verso il rispettivo più adatto trattamento di smaltimento o recupero che va dallo stoccaggio in discarica al compostaggio per l'organico e al riciclo per il differenziato propriamente detto, carta, vetro, plastica, metallo e quant'altro. Problemi ecologici e di difesa ambientale rendono sempre più difficile reperire aree per le discariche di tipo tradizionale, nelle quali immettere materiali di tutti i generi, talvolta inquinanti come, medicinali, batterie, solventi o più spesso utili come fonte di materie prime come l'alluminio. Il riciclaggio dei rifiuti,

oltre a risolvere il problema delle discariche, consente dunque importanti risparmi di energia e di materie prime. Sono stati collocati dieci postazioni di raccolta per la carta, il vetro e il multi materiale. Nello stesso tempo è attivo un servizio di raccolta domiciliare per utenze commerciali : il martedi e il venerdì avviene la raccolta degli imballaggi in cartone mentre il mercoledì è la volta del vetro. Ogni esercizio è stato

dotato di appositi contenitori. Inoltre, in località Misogano, sono stati situati una serie di cassoni scarrabili che consentiranno alle famiglie di conferire direttamente varie tipologie di rifiuti. Allo scopo d'incentivare questo progetto, l'Amministrazione predisporrà un meccanismo di sostegno, ovvero uno sconto sulla tassa rifiuti , già esistente, per coloro che adotteranno il compostaggio domestico al fine di trasformare l'umido in fertilizzante. Questo trattamento è una sfida che attende non solo Gioiosa Ionica ma tutti i comuni poiché rappresenta il 40% dei rifiuti e, allo stato attuale, la piattaforma di smaltimento presso l'impianto San Leo risulta inattivo, per cui gli Enti locali, su questo versante possono fare ben poco. Questo progetto non dovrà essere un impegno costante solo per l'Amministrazione ma costiuisce un onere anche per tutti i cittadini poiché “lavorare in team ha sempre prodotto ottimi risultati”. Katia Candido

POESIA Dedicato ai sidernesi di un tempo che hanno vissuto momenti di grande bellezza, in un luogo indimenticabile.

A TERRA I SIDERNU Figghioli mei chi ppreju sta' matina , pedalijandu supo u lungumari. Appena arbisci ,Sidernu e' cchiglia i prima , comu a na vota ,chi ssi faci amari. Ma poi m'abbertu ca chista passijata esti canteri apertu, ferru e cimentu. Avundi mi giru Sidernu e smindicata, a natura no sbagghia,ca ndavi u supravventu. Cca' di putichi, bar e stabilimenti ndavi a ogni passu ,non capi ormai cchiu nnenti. Ma chistu e' normali,staci finendu a stati, chistu esti u cuntu da nostra civirtati. Na vota di Sidernu si sapia chera nu juri ppoiatu sup'o mari. Non c'era pacciu chi potia cridiri ca pe bellezza si potia appattari. Mo' ieu non sacciu cchiu chi t'imbattiu, Sidernu mia ,non sacciu chimmu penzu . N'ta ddui fijumari restati assulicata, senza riparu e a nuda scumbogghjiata. Stu gruppu n'ta gula , vogghiu u spocu, ma restu mbelatu davanti ad ogni locu. Non pozzu cchiu',vidiri cosi storti, n'to paisegliu meu tradutu a morti. E' ura cotra',u torna chiglia stima, riarzamundi a na vota,ca'simu chigli i prima. Scippamundi sta benda n'ta da vucca, rricchiamu stu lamentu chi ndi stocca. Era nattu u destinu i stu paisi, riccu i profumu,d'arti e d'omini valenti . Mo',rijettati e ad ogni locu offisi, all'occhi i tanti, simu menu i nenti. T'abbrazzu mo'Sidernu a mani chini. Non m'accuttentu cchiu'i sti restatini. Ripigghiu a bricichetta ,rifazzu natta strata ca nostargia i Sidernu paisi meu i na vota Martin sett 2014


ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO Cod. Mecc. RCRI010006 Via Mazzini, 2 89048 SIDERNO

Con riferimento alla programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013, Circ.Str. PON F Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” 2007 IT 051PO002 - Azione C1 - “I

PERCORSI STU IL DIRIGENTE SCOLASTICO

con riferimento alla programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013, Circ.Str. PON FSE 676 del 23.01.2014 - PROGRAMMAZIONE FONDI STRUTTURALI 2007- 2013 - Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” 2007 IT 051PO002 - Azione C1 - “Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave - Comunicazione nelle lingue straniere” PREMESSO - che il MIUR ha emanato la Circolare PON FSE 676 del 23.01.2014 nell'Ambito del Piano di Azione Coesione per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti di apprendimento della lingua inglese rivolti alle scuole statali primarie e secondarie, nell'ambito del PON FSE 2007/2013 ASSE IV CAPITALE UMANO - Obiettivo Operativo C1” - che le informazioni sulle azioni previste vengono diffuse con la massima pubblicità allo scopo di valorizzare il ruolo dell'Unione Europea e di garantire la massima trasparenza dell'intervento sopra specificato; - che questa Istituzione scolastica ha ricevuto dal MIUR Autorizzazione AOODGAI 4596 del 27.05.2014 alla realizzazione del progetto “Let's speak English up!” nell'ambito del PON FSE 2007/2013 ASSE IV CAPITALE UMANO Obiettivo Operativo C1” RENDE NOTO

CHE QUESTO ISTITUTO HA EFFETTUATO, PRESSO ISTITUZIONI SCOLASTICHE NELLA REPUBBLICA DI MALTA, DUE PERCORSI DI STUDIO denominati “Let's speak English up!” e “Learn English in the real world” e destinati, complessivamente, a 30 allievi (2 gruppi di 15 allievi ciascuno) frequentanti le classi terze, quarte e quinte dell'Istituto. Ciascun percorso, che era stato preceduto da un modulo di formazione propedeutica allo stage, della durata di 15 ore, è consistito in un periodo di soggiorno-studio della durata di 4 settimane ed è stato finalizzato al conseguimento, al suo termine, della certificazione linguistica europea di livello A2 per gli allievi delle classi terze e B1 per gli allievi delle classi quarte e quinte partecipanti. Docenti accompagnatori sono state le prof.sse Angela Rega, Miranda De Agostino, Anna Gentile e Rosella Del Duce. Con tale progetto questo Istituto di istruzione secondaria di 2^ grado ha inteso offrire ai suoi studenti l'opportunità di apprendere le lingue comunitarie attraverso periodi di residenza e studio in scuole all'estero (Paesi Europei) con lo scopo di favorire l'inserimento degli stessi, al termine degli studi, nel mercato del lavoro.

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO - Cod. Mecc. RCR


O PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO (RC) Sede coordinata di LOCRI: Via Marconi - www.ipsiasiderno.it

FSE 676 del 23.01.2014 - PROGRAMMAZIONE FONDI STRUTTURALI 2007- 2013 Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave - Comunicazione nelle lingue straniere”

UDIO A MALTA

Considerate le caratteristiche degli allievi dell'Istituto, si è ritenuto che, per favorire l'apprendimento della lingua inglese, il paese più adatto per una prima esperienza internazionale fosse la Repubblica di Malta, Stato in cui la lingua madre è l'inglese. Al tempo stesso, per la sua vicinanza geografica alla Calabria, tale Paese consente una maggiore facilità nella risoluzione delle varie problematiche connesse al sistema dei trasporti. Pertanto, partendo dalla scelta della località e dall'esigenza di proporre quanto di meglio esistente in quello Stato dal punto di vista della didattica, i docenti hanno effettuato una indagine per identificare una realtà formativa di eccellenza con riconosciuta efficacia nelle metodologie di insegnamento della lingua inglese. A tale riguardo è emerso che "EF Education First” - organizzazione leader mondiale nella formazione linguistica, con 50 anni di esperienza nel settore, ha istituito proprio a Malta una Scuola di rilevante importanza, riconosciuta ed accreditata dai più importanti enti internazionali di controllo come “Independent Schools Inspectorate”, “British Council”, “EAQUALS”, “ACCET”. La Scuola EF Education First sita a St. Julian's (Malta), che ha ospitato gli studenti dell'IPSIA di Siderno, collabora con l'Università di Cambridge nel campo delle nuove didattiche. Gli allievi, attraverso la partecipazione al corso intensivo residenziale di EF, denominato «EF Intensive Course», la cui metodologia didattica si ritiene la più indicata per il target di riferimento immaginato, hanno acquisito le competenze utili alla comunicazione in inglese a livello A2 / B1. E ciò attraverso l'uso della lingua nella interazione quotidiana e la maturazione della capacità di usare l'inglese per affrontare conversazioni semplici ma indipendenti, ossia come "independent user". Le lezioni del percorso formativo di lingua inglese sono state tenute da docenti in possesso di specifica esperienza e certificazione per l'insegnamento della lingua a studenti stranieri. Esse sono state articolate in corsi intensivi della durata di 80 ore effettive in lingua inglese suddivise in moduli di 20 ore settimanali. Il percorso didattico si è concluso con il rilascio della certificazione riconosciuta da tutti i sistemi formativi dell'Unione Europea, spendibile anche al di fuori del circuito scolastico. Il che ha contribuito significativamente ad arricchire il curriculum vitae degli allievi. Oltre alle attività didattiche sono state svolte attivita' ricreative e culturali, quali: “Go karting”, “Harbour Cruises”, “Sightseeing Malta”, “Country Side Walk on the Victoria Walls”, nonchè escursioni e visite guidate presso le città di La Valletta e Mdina e alle isole Gozo e Comino. Hanno fattivamente collaborato alla riuscita dell'iniziativa le Prof.sse Filomena Gerace, Daniela La Porta e Maria T. Vita con il Personale di Segreteria dell'Istituto, egregiamente coordinato dai Dott.ri Angelica Hanuman e Vincenzo Crea. Il Dirigente Scolastico Gaetano Pedulla'

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GERENZA

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DOMENICA 26 OTTOBRE 14

Nelricordo delcomandante AntonioFiano

LETTERA AL DIRETTORE

Ilnostrocompito èdarenotizie Gentilissimo direttore della “Riviera”, sono un cittadino di Marina di Gioiosa Jonica, Luigi Femia, nato e cresciuto in questo paese meraviglioso, sposato e padre di due gioielli di figli. Sono un docente in pensione da un anno: insegnavo in una scuola della Locride. Domenica 12 u.s. nel leggere il suo giornale, come di consueto, ho visto una pagina intera dedicata al mio Sindaco e le devo confessare di esserne rimasto deluso.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

LaCalabriaè attanagliata dallaMafiosità La crisi che il nostro Paese sta attraversando, ormai da lungo tempo, ha fatto ritornare il Sud agli anni '50. Non si stanno realizzando più le opere pubbliche (strade, aeroporti, porti etc) , di vitale importanza per lo sviluppo socio-economico dell'Italia e, inoltre, le poche opere iniziate e poi sospese, stanno a testimoniare la non volontà della nostra classe dirigente centrale a far decollare in termini positivi il nostro Sud e l'incapacità della classe politica e sindacale a rivendicare il tanto decantato sviluppo mai realizzato. Il tessuto sociale del Meridione si sta sfilac-

Le domande che mi venivano naturali erano: “ Perché lo maltratta?” “ E' solo critica giornalistica o c'è del personale? “ Cosa c'entra il matrimonio precedente, il figlio della moglie, con la sua attività amministrativa? Vede, Direttore, sarà forse il mio passato professionale, che mi condiziona ( in ogni allievo si cercava di scoprire le positività e successivamente ad esse agganciare, sviluppare e sostenere le attività di formazione e

ciando sempre di più causa la disoccupazione, con conseguente ripresa dell'emigrazione dal sud verso il nord del Paese e non solo. Ad andare via sono principalmente i giovani i quali sono l'ossatura della società, l'energia che spinge la macchina ad andare avanti, la parte che rigenera e rinvigorisce. A restare sono i problemi di sempre: sottosviluppo, disoccupazione e l'invecchiamento della popolazione. A questo si aggiungono i problemi sociali e l'ormai esagerata convinzione che qui tutto è mafia e che pertanto qualsiasi iniziativa in partenza è destinata a fallire. Dire che il problema non esiste è sciocco ma non capire che il pericolo e l'ostacolo non è tanto la mafia quanto la mafiosità è offensivo all'intelligenza. La mafiosità è tanto silente quanto presente in ogni dove, nelle istituzioni locali, nei partiti (o finti tali) , nelle parti sociali, nella burocrazia e in tutti gli uffici dai quali dipende il vivere civile della società. La mafiosità approfitta delle risorse pubbliche, si costituisce in gruppo e annulla le intelligenze e le capacità , colloca sempre le stesse persone nei posti dove si gestisce il potere, indipendentemente dalle capacità. La mafiosità uccide moralmente, spegne la creatività , sfilaccia le organizzazioni positive, genera apatia e accidia, blocca la voglia di crescita e fa sì che i giovani laureati non rientrino in questa nostra terra a causa della convinzione che ad occupare gli spazi di operosità e di prestigio non saranno i migliori ma i mediocri, la feccia cresciuta appunto nella mafiosità di quella scuola che non ha voluto selezionare, che ha subito in silenzio e pertanto è diventata a volte l'artefice e spesso complice dei motivi di regresso. Tapparsi gli occhi o far finta di non capire non è rendere un buon servizio alla Calabria, a chi ci vive ed a chi vorrebbe viverci ma ci rinuncia. I mass media, a mio avviso, potrebbero fare tanto per far capire ai signori che rappresentano la classe dirigente, che ormai il fenomeno non è solo calabrese e meridionale , ma è diffuso in tutto il Paese ed i migliori insegnanti sono i politici disattenti, incapaci e disonesti e tutti quei burocrati che affondano le mani nella marmellata, come i maiali nella brodaglia. FRANCESCO TALIA

crescita, attenti sempre a non indebolirne l'autostima ), ma non credo che il Sindaco ed il mio paese meritino questa pagina di giornale. Domenico Vestito, avrà i limiti ed i difetti di ogni essere umano, ma agli occhi di chi scrive ha avuto anche il coraggio e la generosità di dare la sua disponibilità (condivisa con l'elettorato), a traghettare il paese, in una fase particolarmente delicata, verso la normalità amministrativa. Il tempo dirà se poteva fare di più e meglio. Concludo nel ringraziarla per quanto di buono fa con il suo giornale in un contesto territoriale dove, spesso, anche sognare per un futuro migliore, può essere considerato errore. Ai giovani facenti parte dell'Amministrazione Vestito, leggere quell'articolo, potrebbe far nascere delusione e senso d'impotenza a cambiare le cose...e poi?.... Luigi Femia Carissimo signor Femia, mentre i cronisti dormono e tanti altri, per il quieto vivere, hanno deciso d'indossare un elmetto arruolandosi nell'esercito della nuova informazione, il vero giornalista dovrebbe spingersi alla ricerca obiettiva della verità, raccontandola in maniera asettica. Oggi l'informazione è cambiata, non è più possibile avere segreti. Gli armadi vengono aperti e non ci può essere più nulla di nascosto. Con la pubblicazione della notizia che Vestito sia convolato a nozze con una donna già sposata (e già madre) non si voleva metterlo in “cattiva luce” agli occhi delle nostre comunità. Poi, che il Sindaco di Marina di Gioiosa (personaggio pubblico) abbia dichiarato sui social network che ami sua moglie ed il di lei figlio, sembra una cosa scontata. Nessuno lo aveva messo in dubbio. Grazie, infine, per la bella manifestazione d'affetto verso il giornale ed anche noi aspettiamo di verificare nel tempo l'operato del Sindaco. Intanto, come piccolo giornale di provincia, “che costa quel che vale”, gli auguriamo buon lavoro. Antonio Tassone

Tre anni fa, dopo una breve malattia è deceduto nel paese natale in provincia di Caserta il colonnello Antonio Fiano, già Comandante Provinciale di Reggio Calabria.. Laureato in scienze politiche presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha anche conseguito la laurea in “Scienze della Sicurezza” alla Sapienza di Roma. Nominato S. Tenente in spe dei Carabinieri nel 1979, ha retto il comando delle Compagnie di Menaggio (CO), Barletta (BA) e Palermo. Dal 1990 al 1999 ha prestato servizio al R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale) ove ha retto l'incarico di comandante della Sezione Antieversione Internazionale e successivamente quello di capo dello staff del Comandante. Dal 1999 al 2001 ha comandato il Comando Provinciale di Arezzo e successivamente ha svolto un incarico di Stato Maggiore presso il Comando Interregionale di Roma. Dall'8 settembre 2003 fino al 16 settembre 2007 Comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio di Calabria, il 17 settembre 2007, trasferito alla Legione Carabinieri “Sicilia”, ha assunto l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Legione, successivamente, transitato al Ministero dell'Interno, in servizio all' A.I.S.I. Insignito delle seguenti onorificenze: cavaliere al merito della Repubblica; medaglia d'oro di lungo comando; medaglia d'oro per anzianità di servizio; donato di devozione dell'ordine di Malta; cavaliere al merito dell'ordine Costantiniano di San Giorgio. La Riviera che ha dedicato alla sua morte un articolo di Pasquino Crupi, lo ricorda ancora oggi con la stessa stima.

LA SCOMPARSA

CiaoFrancesco, seistatoun grande esempio per tutti Come un fulmine a ciel sereno è piombata in redazione la notizia della morte, a Roccella J., del maestro Francesco Mazzaferro, papà di Giuseppe, editore di Telemia. Insegnante scolastico, da diversi anni in pensione, Francesco Mazzaferro è stato un preciso punto di riferimento per molte generazioni lasciando nei suoi alunni un gradevolissimo ricordo. Nutriva una grande passione la poesia dialettale e si è imposto, grazie alla sua eccellente cultura, nelle più importanti manifestazioni regionali e nazionali. Alcuni suoi eccellenti componimenti trovano spazio nelle migliori antologie dedicate alla lingua dialettale calabrese. Impegnato in politica, non ha mai fatto mancare il suo sostegno al figlio Giuseppe che sin da ragazzo iniziava a coltivare la sua passione per l'emittenza radio-televisiva che è sfociata nella creazione dell'emittente "Telemia" , attualmente una delle prime emittenti regionali in quanto ad ascolti. Francesco da tempo soffriva per alcuni problemi di natura cardiologica. La triste notizia che ha praticamente mandato in tilt la nostra redazione. Condoglianze a tutta la famiglia Mazzaferro, in particolare al nostro amico editore Giuseppe Mazzaferro ed a tutta la redazione di Telemia. Per tutti noi si tratta di una grave perdita. Ciao Francesco Antonio Tassone



RIVIERA

PROGETTI. DA PALIZZI A MONASTERACE

L'appello del presidente di Locride Sviluppo: «Associazione dei Comuni, ascoltami! Cari presidenti Imperitura e Strangio: non c'è crescita senza formazione

N

MARIA G. COGLIANDRO on prende lo stipendio da 35 mesi. Il suo primo atto, una volta divenuto presidente, è stato quello di ridurre dell'80% l'indennità di carica. Perché Salvatore Galluzzo, dal 2011 presidente di Locride Sviluppo, nella sua agenzia di sviluppo locale ci crede davvero. “Avrei potuto mandarla in liquidazione. Aveva tutti i presupposti perché lo facessi. Eppure l'ho risanata. L'ho tolta dal fango che nel corso degli anni le era stato gettato. Ho fatto rimuovere alcune coperture politiche che esistevano al suo interno”. Galluzzo è uno che si dà da fare, non sta mai fermo, una fucina in piena attività, scoppiettante. Come argento vivo è scivolato sul piano accidentato di questa avventura e vorrebbe che la sua azione vivificante continuasse a fare il suo corso puntando a risvegliare dal torpore tutti i sindaci della Locride. In questi giorni verrà presentata in Commissione Finanze e Tesoro un'interrogazione da parte di due senatori per convincere il governo a sbloccare circa 300 milioni di euro che attualmente sono perenti presso la Cassa Depositi e Prestiti e che dovrebbero essere gestiti dai vecchi soggetti responsabili dei Patti Territoriali. Per la sola Calabria sono 70 milioni di euro, una somma che anziché marcire potrebbe essere destinata allo sviluppo locale. Ebbene questa interrogazione è stata voluta da lui, dal presidente Galluzzo, che insieme con il presidente del Patto Territoriale dello Stretto, Giancarlo Mamone, si è recato a Roma e ha discusso con alcuni funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico. “È il primo passo per cercare di convincere che i soldi ci sono e ci sono sempre stati, ma sono gestiti male o al massimo al 50%” - sostiene Galluzzo che da anni ormai chiede umilmente a Giorgio Imperitura, presidente dell'Assemblea dei sindaci e a Giuseppe Strangio, presidente del Comitato, una convocazione all'Assocomuni per spiegare ai sindaci l'importanza di Locride Sviluppo. “Bisogna invogliare i sindaci a cambiare passo” dichiara amareggiato. Galluzzo è pieno di buone intenzioni e ha una gran voglia di far decollare il territorio della Locride. Ci racconta che nel 2012 è riuscito ad avere 4 milioni e mezzo - i residui del Patto territoriale della Locride per il quale, nel 1999, il Ministero dello

Sviluppo dell'Economia aveva messo a disposizione ben 100 miliardi delle vecchie lire - da destinare a un progetto infrastrutturale. “Ho ripreso un vecchio progetto che era stato pensato quando in consiglio di amministrazione c'era Pietro Fuda, ovvero la realizzazione di un incubatore d'impresa che inizialmente si pensava di creare a Siderno, nei pressi del centro polifunzionale, ma che non fu mai finanziato. L'ho riproposto e ampliato”. È stata individuata, quindi, una nuova struttura: l'ex hotel Orsa di Bovalino. “Sarebbe stato più comodo pensare a una struttura tra Siderno e Roccella, in situazioni ambientali più innocue e maggiormente sviluppate dal punto di vista economico. Investire a Bovalino è stata per noi una sfida. Perché da Bovalino in poi c'è il nulla: una struttura qui farà da contrappeso tra la zona nord e la zona sud”. All'interno di questo incubatore saranno accolte le giovani aziende del settore dell'artigianato agroalimentare, tradizionale e artistico, e saranno offerti loro - a condizioni incentivate - i locali, dei servizi e in generale un supporto al primo sviluppo aziendale. L'intervento prevede, infatti, la realizzazione, accanto all'incubatore d'impresa, di un centro servizi per le imprese del territorio. “Con l'attuale crisi d'impresa è più che mai necessaria una bussola per la corretta gestione.” - prosegue Galluzzo che ha previsto nel suo progetto anche corsi di formazione tecnica altamente qualificati con enti e scuole di riconosciuta fama internazionale. “Riscontro, purtroppo, una scarsa formazione sia nelle imprese sia negli Enti locali. Una delle pecche della mancata realizzazione dei progetti è l'inadeguatezza dei funzionari comunali nel seguire dal punto di vista burocratico e tecnico i progetti stessi.” È per questa ragione che saranno riservati dei servizi anche alla Pubblica Amministrazione e agli Enti pubblici locali, al fine di elevare le competenze degli stessi in relazione al processo continuo di elaborazione di strategie e di innovazione organizzativa. Per far questo saranno valorizzate e capitalizzate le migliori esperienze del territorio. Il progetto ambizioso di Galluzzo potrebbe, dunque, essere il coronamento di quanto auspicato negli anni dagli attori politici del comprensorio, ovvero la capacità dei comuni di unirsi in un unico progetto che vedrà l'associazione dei sindaci adoperarsi fattivamente e il centro servizi di Bovalino divenire il fulcro di una nuova mentalità operativa economica e occupazionale.

Galluzzo e Loiero. For m


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DOMENICA26 OTTOBRE 17

Vincenzo Loiero, l’uomo che ha vinto le battaglie più difficili degli ultimi 20 anni, proietterà la Locride in Rete e, insieme a Salvatore Galluzzo, cercherà di superare lo scoglio Sorical.

V

CARMELO CARABETTA

incenzo Loiero, presidente del Consorzio Locride Ambiente, l'uomo dai 33 milioni di euro come l'abbiamo battezzato noi di Riviera - ha pronto un nuovo colpo in canna. Un progetto da 100 mila euro denominato “Locride in Rete” con cui le aziende presenti nei 29 comuni che vanno da Bruzzano a Mammola, passando per il territorio di Canolo, potranno trasmigrare on line. Tutte, in massa, potranno approdare in rete e proiettarsi sui mercati nazionali e internazionali. “Con un patrimonio rurale, culturale e turistico di grande spessore come il nostro, le aziende sono l'attore principe che fa sì che terzi possano usufruire di servizi, gustare prodotti, visitare monumenti, godere delle mete turistiche, vivere le tradizioni, oltre che trasferire ricchezza su tutta la popolazione residente”. Le aziende, quindi, e attraverso di loro l'intero patrimonio culturale della Locride, saranno catapultate nella realtà virtuale della Rete. Tutti i prodotti tipici, tra cui anche alcuni di rilievo dal punto di vista delle certificazioni, saranno visibili al mondo intero. Greco di Bianco, ricotta affumicata di Mammola, caciocavallo di Ciminà, tutti in fila uno dietro l'altro per avere un posto d'onore sul palcoscenico virtuale. Il sito sarà tradotto in 5 lingue: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo e sarà suddiviso in tre macroaree: Cultura e territorio, Imprese e Servizi, Eventi. Sarà possibile realizzare un numero infinito di percorsi del gusto e di percorsi turistici: se si è interessati alla natura è possibile richiedere informazioni sulle “attrazioni naturali”, se si è interessati alla storia allora si dovrà selezionare “vista storica”. Un progetto al passo coi tempi, quello di Loiero, un uomo che non ama mettersi in mostra, fattivo, costruttivo, saggio, affatto dedito alla sola “contemplazione”. Perché, per lui, il logos che non si trasforma in praxis sconfina nella vana chiacchiera, sterile e improduttiva. Le sue ottime idee non sono destinate a naufragare nei frangenti della Storia, ma trionfano sempre, vedi il progetto Ecolocride.

Piacevolmente sorpresi dalla sua voglia di fare poniamo al presidente del Consorzio Locride Ambiente una domanda che con la realtà virtuale ha poco a che vedere. Ci soffermiamo sul problema acqua e sui suoi costi. “I nostri comuni spendono una marea di soldi per l'acqua con la Sorical, tranne Siderno gestita dalla SIS, grazie alla quale il comune anziché pagare 0,33 cent paga 0,22; e Roccella gestita Ionica Sistemi Idrici che riesce a farsi pagare dal 90% delle persone, mentre nei nostri comuni la pagano il 35-40%. Sono questi i due esempi da cui partire per poi investire risparmi nella crescita economica dei territori di riferimento. Locride Sviluppo potrebbe offrirci un'attività di supporto dal punto di vista della conoscenza, della ricognizione dei dati, mentre noi ci occuperemmo della riscossione dei tributi. Da qui la complementarietà che c'è sempre stata tra le due società. Purtroppo, però, c'è lo scoglio Sorical quindi bisognerebbe dotarsi di un parere giuridico su come superarlo. Questo porterebbe a un risparmio di milioni di euro che potrebbero essere investiti per la comunità. Serve pensare a un nuovo sistema di captazione, di raccolta e distribuzione dell'acqua. Locride Ambiente e Locride Sviluppo possono avere degli affidamenti diretti da parte dei comuni, cosa che non è stata mai fatta. I segretari comunali non riescono a capire l'importanza di avere una possibilità di aggregazione comprensoriale, ognuno si cura il proprio orticello”. Locride Ambiente potrebbe creare una società con dei manager che gestisca i comuni della Locride? - incalziamo noi. “No, però è una delle nostre priorità rivolgerci a dei manager di origine calabrese che si sono formati in territori di assoluta avanguardia italiana e straniera. C'è gente della provincia di Reggio che ha cambiato la prospettiva a molti paesi. Potremmo partire da qui recuperando qualcuno di loro o attraverso dei progetti o con veri e propri contratti di collaborazione”. Vincenzo Loiero, dunque, passerà alla storia come colui che ha vinto le battaglie più difficili degli ultimi venti anni: gestione dei rifiuti, sviluppo della Locride, che presto sarà proiettata anche in Rete e prossimamente, insieme a Salvatore Galluzzo, cercherà di superare lo scoglio Sorical.

mazione più sviluppo


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CULTURA IL CONVEGNO

Pillole Naturopatiche

A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone

TEMPODIUVA... CONTINUANOIPROFUMI NELL’ARIAD’AUTUNNO UVA Definita dagli antichi Greci “nettare degli dei”, l'uva da vino possiede principi nutritivi di grande importanza, tanto che pane ed uva potrebbero nutrire qualsiasi individuo, senza bisogno di altri alimenti. “Le virtù dell'uva sono leggendarie" il suo valore nutrizionale, riconosciuto da tutti i dietologi, la rende molto simile al latte di donna (con il vantaggio di contenere anche ferro), facendone un alimento consigliabile ai bambini in crescita, ma anche agli sportivi, agli anziani, agli anemici, ai depressi, alle persone nervose, agli intellettuali e, comunque, a chiunque debba sottoporsi ad uno sforzo fisico”. Per le sue proprietà, essa costituisce un rimedio ideale contro le malattie di cuore, l'ipertensione, l'arteriosclerosi, l'obesità, le nefriti, la stitichezza, la gotta, i reumatismi, i disturbi del fegato, dell'apparato urinario e della pelle. Per godere in pieno delle tante proprietà di questo frutto, lo si dovrebbe consumare con i semi e i vinaccioli, masticando con cura. Composizione e funzioni bionutrizionali Ricchissima in zuccheri (fruttosio, glucosio, levulosio e mannosio naturale), l'uva da vino contiene molti sali minerali, quali manganese, calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro, cloro, fosforo, iodio (2 mcg %) ed arsenico, oltre ad acido tartarico (ad azione antineoplastica) e tannino, presenti nella buccia. Per la ricchezza in acido fosforico (17 mg %), silicio (2,2 mg %) e vitamine B1, B2, e PP, essa può essere considerata un ricostituente del sistema nervoso, della pelle e dei capelli. Ricca in acido tannico e fenolo, l'uva svolge un'attività antibatterica ed antivirale (J.Konowalchuk, J.I.Speirs), mentre l'acido caffeico, l'acido cinnamico, le antocianine, i flavoni e le catechine, contenute nella buccia, ne fanno un importante antitumorale. (A.C.Hulme, J.Kanner, L.W.Wattenberg). Da questo punto di vista, il principio attivo più interessante e promettente è il resveratrolo, anch'esso contenuto nella buccia, ma solo dell'uva nera (J. Pezzuto, Università dell'Illinois, Chicago). Tutte queste caratteristiche terapeutiche si riferiscono esclusivamente all'uva da vino e non a quella da tavola. Per il contenuto salino e vitaminico, oltre a favorire l'attività cardiaca, l'uva stimola la contrattilità della colecisti e la produzione dei succhi pancreatici, migliorando le funzioni digestive. Il tannino modera l'effetto troppo lassativo degli zuccheri, così come l'enocianina contribuisce a tonificare tutti i distretti organici. L'uva è diuretica e facilita l'eliminazione dell'acido urico e della renella, per cui è indicata nei pazienti sofferenti di gotta e di litiasi renale, ma risulta utile anche per gli individui affetti da dermatosi, eczemi, patologie degenerative osteo-articolari ed in molte forme infettive (H. Leclerc). Nelle stipsi di vecchia data, l'impiego dell'uva è molto efficace, sia come frutto, sia sotto forma di spremuta, da bere al mattino a digiuno; nelle stipsi croniche, che di solito rispondono in maniera brillante a questo stimolo, si può aggiungere un cucchiaio di miele, che nutre e ne aumenta l'effetto terapeutico. Rispetto al frutto intero (che stimola la peristalsi intestinale anche per il contenuto in fibra e cellulosa della buccia), il succo ha un'azione più fisiologica e meno intensa, simile ad un blando lassativo, che rende più liquida la massa fecale addensata. Per esempio, in caso di sospetto di subocclusione intestinale, sarà da preferire la scelta del succo d'uva, rispetto al pericolo di una stimolazione peristaltica incontrollata.Il succo d'uva fresco, alla dose di 700-1500 cc al giorno, è indicato anche nelle disbiosi intestinali, ricordando che, come tutti i succhi di frutta, anche questo si ossida rapidamente all'aria, per cui deve essere consumato in breve tempo. Per l'azione lassativa, diuretica e drenante, esso si rivela efficace negli avvelenamenti e nelle intossicazioni croniche da metalli pesanti, quali piombo e mercurio. Negli squilibri elettrolitici con manifestazioni neurologiche, l'uva offre il vantaggio dei suoi sali e degli zuccheri utilizzabili con estrema rapidità dal cervello, senza correre il rischio di una imbibizione del tessuto nervoso.

Filippo Racco e la sua suggestiva monografia “La Croce e la Mezzaluna” edita da Franco Pancallo è l'ultima monografia dell'avvocato Filippo Racco, deputato di Storia patria per la Calabria e socio di altri sodalizi storici e culturali. In essa Racco, dopo aver riportato alla luce come un rabdomante testi antichi ormai sepolti dalla polvere e

immersi nel sonno dell'oblio, ripercorre l'appassionata Oratione di fra Bonaventura di Aragona e d'Aierbe, una rievocazione storica suggestiva ed emozionante per ricordare l'assedio avvenuto quattrocentoventi anni fa e i combattenti che ne furono protagonisti.

Aurelio Barilaro

Roberto Romeo

Antonio Gerace

Iniziamo il nostro percorso alla scoperta dei talenti nostrani

Domenico Mazzone

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta dei migliori talenti calcistici locali, presentandovi questa settimana i primi quattro calciatori che, scoperti e lanciati nel calcio che conta da Bruno Larosa e Manuel Montipò, in futuro faranno la fortune di molte squadre. Oggi parliamo di Roberto Romeo , Aurelio Barilaro, Domenico Mazzone e Antonio Gerace. Romeo Roberto, classe 1990 è un esterno destro di centrocampo, nato a Guardavalle (CZ), attualmente milita nel Gaz Metan compagine della serie A rumena che può vantare la presenza di altri due calabresi, il trequartista sidernese Cosimo

dell'Ancona, è cresciuto nelle giovanili della Reggina e dopo aver partecipato al campionato di Eccellenza con le compagini della Nuova Gioiese e del Guardavalle, ha vinto l'anno scorso il campionato di seie D, ad Ancona, attirando su di se l'interesse di vari club di serie B. Mazzone Domenico, nato a Gioiosa Jonica nel 1997, è una classica mezza punta che molto bene si sta comportando nella fila della Reggina Berretti ed inoltre è stato spesso aggregato alla prima squadra da mister Ciccio Cozza. Figlio d'arte, il papà Mario anche egli calciatore, ha militato per diverse squadre calabre-

Astri nascenti del calcio calabrese Figliomeni ed il preparatore atletico Prof. Massimo Stalteri. Romeo dopo aver giocato nelle giovanili della Juventus prima e della Reggina in seguito, ha collezionato circa 50 presenze (vincendo anche un campionato con il Catanzaro) in serie C. Dalla stagione 2013/2014 milita in Romania e quest'anno è tra i titolari del club di Medias. Barilaro Aurelio, è nato nel 1994 a Polistena (RC). Terzino destro che milita in Lega Pro tra le fila

si. Domenico vanta attualmente diverse convocazioni con la Nazionale italiana under 17. Gerace Antonio, è nato a Roccella Jonica nel 2000. E' un terzino sinistro che sta militando nei giovanissimi nazionali del Carpi. Dotato di una discreta struttura fisica e di buona tecnica di base, ha nella corsa la sua qualità migliore. Antonio in questo inizio di stagione ha favorevolmente impressionato gli addetti ai lavori. ( Antonio Tassone)

NELRICORDO DISALVATOREFILOCAMO Presentato a Siderno Superiore, il volume “Voci e valori del mio tempo” Domenica scorsa, è stato presentato nella sua Siderno Superiore, presso i locali del prestigioso palazzo De Mojà, il volume “Voci e valori del mio tempo” che raccoglie tutte le opere del compianto poeta dialettale sidernese Salvatore Filocamo. Ad introdurre i lavori è stata la figlia del compianto poeta, Jolanda Filocamo è quindi seguita e la relazione del curatore del libro, il prof.Ugo Mollica e dell'editore Franco Pancallo. Interessante il successivo dibattito che si è instaurato dopo gli interventi della prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di filologia classica presso l'Università di Messina , della dott.ssa Albarosa Dolfin, presidente del Sidus club e del prof.Vito Pirruccio, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Siderno-Agnana. Folta la rappresentanza di cittadini che hanno preso parte all'interessante manifestazione culturale.


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Moda autunno /inverno: torna la pelliccia, non quella ecologica SARA LEONE È ufficiale. Le passerelle delle più prestigiose case di moda hanno fatto le loro scelte. Così la collezione autunno/inverno vedrà un tripudio di verde, bordeaux giallo e blu, ma sicuramente a spopolare sono le fantasie, tra le più eccentriche e barocche, dagli scacchi, al quadrettato bicolore. Questo è quello che propongono i marchi low cost, indossati ormai da tantissimi vip, e in alcuni casi anche dell'alta moda. Per la donna in carriera, quella che più di tutte vuole evitare di passare inosservata, gli stilisti hanno proposto un ritorno alla pelliccia. Così quest'anno le first lady, e anche quelle che lo vorrebbero anche solo sembrare, sfoggeranno folte pellicce dai toni e dalle sfumature naturali. Naturali? Naturalissime! Non saranno pellicce ecologiche, bensì pellicce autentiche, realizzate scuoiando vivi, innocenti animali, colpevoli solo di possedere un bellissimo mantello, dai colori sfumati o unici, e lucidissimo. Non c'è bisogno di essere animalisti convinti per capire che quella che subiscono gli animali è una vera e propria tortura. Numerosi i servizi mandati in onda dai Tg satirici. Gli animalisti invitano tutti ad unirsi al loro appello, inveiscono contro le case di moda, e manifestano. Manifestano anche contro tutti quelli che hanno avviato dei veri e propri allevamenti, allo scopo di vendere gli animali, condannati poi a morte per la loro bellissima pelliccia. L'uomo nei primi anni della sua esistenza dopo aver usufruito di pellicce di animale per proteggersi dal freddo, dopo aver imparato ad accendere il fuoco, dopo essersi istruito, laureato, realizzato, evoluto, dopo essere sbarcato sulla luna, lascia sempre i suoi simili spiazzati e compie gesti che vanno contro il minimo progresso di civiltà. In molti potrebbero sostenere che questa non sia una politica equa: alcuni animali muoiono per essere tramutati in cibo, altri per fungere da decoro alle donne. E a questo si può ribattere dicendo che, una cosa è cibarsi, il che eventualmente potrebbe trovare qualche giustificazione, altra questione è invece ornare il corpo. E allora, first lady per una sera non ci si può sentire anche con una pelliccia ecologica creata con l'utilizzo di fibre tessili? Immaginiamo se a noi esseri umani, dovessero prelevare la cute per realizzare bellissimi pantaloni in pelle "color carne". É utopico, ma rende l'idea.

Quest’anno le first lady, e anche chi vorrebbe sembrarlo, sfoggeranno folte pellicce autentiche, realizzate scuoiando vivi, innocenti animali, colpevoli solo di possedere un bellissimo mantello, dai colori sfumati o unici, e lucidissimo.

“Strade & Storie”, la riscoperta di un territorio inestimabile

L'

associazione culturale “Giovani per la Locride” sta promuovendo in questi giorni una bellissima iniziativa volta alla riscoperta del nostro meraviglioso territorio. “Strade & Storie” nasce dalla collaborazione con la giovane guida turistica Nicola Monteleone, che ha proposto un percorso simile ormai tre anni fa, organizzando incontri a Locri, Gerace e Stilo. “Visto l'enorme e inaspettato successo dei tour di tre anni fa - ci ha detto Nicola - la collaborazione che ho iniziato con l'associazione 'Giovani per la Locride' ci ha spinto a ripetere l'esperienza, organizzando nuovi incontri.” Partita in sordina il 18 maggio scorso con un incontro presso il complesso archeologico di Locri, l'edizione in corso di “Strade & Storie” è tornata il 5 ottobre con un'approfondimento di quella visita, che ha fatto focalizzare l'attenzione sulla parte romana degli scavi locresi e sul Museo Nazionale. “Il prossimo appuntamento - continua Nicola - avrà luogo a Gerace, il 26 ottobre. Dopo l'incontro con i partecipanti, alle 10.30 in Piazza delle tre Chiese, la visita guidata prevede l'ingresso nei luoghi di culto di S. Francesco, Sacro Cuore, presso la Cattedrale e la sua cripta per poi proseguire con il Castello e il Baglio, il tutto attraversando a piedi i meravigliosi vicoli medievali della città, i cui ristoratori ci accoglieranno con la degustazione di prodotti tipici. L'incontro, come quelli che mi auguro seguiranno, saranno aperti a tutti e completamente gratuiti salvo, come accade proprio questa domenica con la visita ai tesori della Cattedrale, l'ingresso in qualche complesso museale che preveda l'acquisto del biglietto. “Il nostro intento - ha poi detto la guida turistica - è di proporre nuovamen-

te Stilo prima di passare a Sibari, Rossano, Pizzo Calabro e Tropea solo per segnalare alcune delle tappe che mi stanno più a cuore. Prima di tutto però, sarà importante organizzare una visita a Reggio Calabria e Scilla durante la prima domenica di dicembre, per poter approfittare dell'ingresso gratuito previsto dal Ministero dei Beni Culturali nel museo Archeologico Nazionale, dove ci aspettano i Bronzi di Riace, le opere in assoluto più eccezionali che possiamo vantare di avere sul nostro territorio. “L'obiettivo di questi incontri vuole essere non solo una semplice sensibilizzazione nei confronti del territorio da parte di chi partecipa, ma anche permettere ai cittadini di comprendere lo stato delle opere pubbliche e quanto sia importante la tutela del territorio e della sua storia, sia greca che bizantina. Purtroppo, non posso segnalare il patrocinio dei comuni e dell'assessore alla cultura, che ci hanno sostenuto solo a livello morale. Nonostante tutto, però, l'ottimo lavoro di promozione da parte dell'associazione culturale ha garantito lo stesso il successo dell'iniziativa, che a questo punto possiamo definire spontanea, alla quale hanno partecipato persone provenienti da quasi tutta la Calabria, come è avvenuto con i gruppi provenienti da Catanzaro.” Chi fosse interessato a sostenere questa attività meravigliosa o volesse partecipare per un interesse personale, non deve fare altro che mettere il suo “Mi piace” alla pagina Facebook “Giovani per la locride”, presso la quale potrete anche reperire le date dei prossimi eventi via via che verranno organizzati in modo definitivo, o consultare il sito http://www.giovanilocride.net. Jacopo Giuca

DOMENICA 26 OTTOBRE 19



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Librobatte Kindle: È

Siderno: VI Giornata Nazionale A.V.O. Siderno-Locri Si è svolta ieri la Giornata Nazionale dei Volontari Ospedalieri. L'A.V.O. Siderno-Locri, guidata dal Presidente Ersilia Multari, durante la quale sono state organizzate diverse attività per promuovere la cultura del volontariato ospedaliero e per raccogliere le adesioni di chi eventualmente intendeva accostarsi alla realtà A.V.O., per condividerne il messaggio di solidarietà. La manifestazione ha avuto inizio presso il Tennis Club di Siderno, con la consueta partita “Un calcio all'indifferenza” tra gli “Amici dell'A.V.O.” e la squadra “Calcio Forense Locri”. Quindi, nel pomeriggio, presso l'ASP di Locri, è stato allestito un punto informativo per la distribuzione di materiale esplicativo sulle attività dell'Associazione. La giornata si è conclusa al Palazzo della Cultura di Locri, dove sono stati messi in scena due atti unici di E. De Filippo “Amicizia” & “Pericolosamente”, a cura del Gruppo Teatro Grotteria e con il patrocinio del Comune di Locri. Appuntamento al prossimo anno.

LA MODERNIZZAZIONE DELLA LETTURA un dato di fatto, ed anche molto amaro: si legge sempre meno. Perché? Sarà colpa dei ritmi frenetici, delle giornate molto impegnative, dello stress mentale che ci impedisce di concederci una lettura a fine serata? O è semplicemente noia, attenzione rubata da programmi in seconda serata dietro a persone che mangiano carta igienica o che si fanno squartare come animali per diventare più belle e sensuali? Tutto sembra essere più attraente di quel buon libro: Real time che ci cattura come mosche, insieme all'ormai fedele smartphone, compagno inseparabile. È lì che ci si aggiorna ormai: la cronaca nera più cruda, gli scandali politici, il gossip sulla Hunziker che sceglie nella lista nozze un mestolo di 300 euro. Abbiamo il mondo nelle mani (come la simbologia di internet ci ricorda). Ma che fine fanno in tutto questo i libri? Ormai scaricabili anche da google, per risparmiare, per tenerli direttamente sul cellulare, o nel libro di nuova generazione: il kindle. Il kindle è un lettore di libri elettronici e la traduzione di questo aggeggio, simbolicamente vuol dire “muovere un'emozione”. Ed io che pensavo che le emozioni derivassero da altro! Quest'aggeggino di un centinaio di grammi è anche in grado di monitorare la velocità di lettura, così da poter calcolare il tempo medio che impiegherete per finire un libro (ma si parla di lettura o di una gara?). E' qui che si impone con forza il buon vecchio libro, di carta. Quei libri che quando li apri emanano un o d o r e autorevole. Con le pieghe di acqua e salsedin e , che a furia di portarli a mare, il bagno se lo son fatto anche loro. Quelli in cui le frasi più belle sono state sottolineate con la matita, quelli che nella prima pagina riportano la dedica di un amico stori-

co, di un fidanzato diventato tuo marito, di una persona che non c'è più. La bellezza di entrare in una libreria, la visione coloratissima e d'impatto di tutte quelle copertine che sembrano dire “Scegli me”, alla faccia della monotonia cromatica del “signor kindle”, a cui fanno compagnia una serie di schermi televisivi e altra roba fin troppo luminosa. Un libro è un compagno di viaggio, che vive con te, ti accompagna: attraversa stretti, prende aerei, perde treni. Il libro ha un'identità, chiara e netta. Si presenta insieme a te, quando lo tiri fuori dalla borsa come fa il mago col coniglio. Il libro parla per te agli occhi di chi cerca di spiarne il titolo. Lo puoi prestare. Lo puoi riporre nella tua grande o piccola biblioteca, umiliandolo con un po' di polvere per poi riprenderlo al momento opportuno: se è stato un buon compagno, si meriterà di viaggiare ancora con te. Non si tratta di non volersi globalizzare, di non accettare il nuovo, ma di preservare ciò che di buono c'è nel “vecchio”. Quel vecchio al quale oggi si sta dando un'accezione pressocchè negativa, e che si cerca di modernizzare a tutti i costi. A volte, sarebbe meglio lasciare le cose, come dire, un po' vintage. Sara Jacopetta

DOMENICA 26 OTTOBRE 21

Staiti è un grazioso e minuscolo paesino della costa Jonica calabrese, ricco di fascino, storia, arte e tradizione. Si trova mirabilmente arroccato sul grande basamento roccioso della Rocca Giambatore a più di 500 m s.l.m.. Dalla sua altura sulla vallata domina il paesaggio intorno e riversa lo sguardo alla magnifica veduta intorno alla fiumara di Bruzzano, alla linea d'orizzonte nella quale il mare blu dello jonio si lega al cielo di uguale tinta. Questa perla naturalistica ricca di arte e antica cultura popolare è posizionata all'estremo confine a sud del Parco Nazionale dell'Aspromonte, il suo intorno si presenta come un luogo rigoglioso di boschi e vegetazione fittissima dove poter fare lunghe passeggiate all'aperto per raccogliere funghi o fare divertenti pic-nic nelle aree attrezzate realizzate dal corpo forestale loca-

ARTE E DINTORNI di Domenico Spanò

Staiti: ricca e antica perla dell'Area Grecanica le. Le origini di Staiti sono alquanto incerte, dai vari studi effettuati da storici si suppone possa essere stato edificato intorno all'anno 1500 in quanto divenne in poco tempo, grazie alla sua posizione strategica, un importante luogo d'avvistamento facente parte del feudo di Brancaleone di proprietà del ducato dei Ruffo. Secondo alcune documentazioni questo luogo assunse successivamente l'odierna denominazione di Staiti allorché fu acquistato dalla famiglia Staiti (cognome molto diffuso sia nel Messinese che nel Reggino) che lo fortificò e lo cedette poi ai principi Carafa di Roccella Jonica. Staiti è realmente un posto magico, ancora oggi rievoca il tempo che fu. L'Amministrazione comunale fa il possibile, nella figura del Sindaco Arch. D. Principato insieme a tutti suoi collaboratori, a mantenerlo vivo e ricco, a ristrutturare le antiche viuzze che si dislocano tra le vecchie case e gli antichi “catoj”, e dare sempre quel senso privilegiato e di importanza che ebbe questo luogo nel tempo. Molto importanti dal punto di vista religioso ed artistico sono le due chiese del paese: quella di S. Anna ( santa matrona) su cui padroneggia un antico rosone, e la chiesa Matrice ubicata nella piazza principale, che spicca con il suo alto

campanile; opere entrambe ristrutturate negli ultimi anni e riportate all'antico splendore. Diversi i palazzi con fregi antichi, le terrazze panoramiche, o le antiche fontane. Ma ancor più Staiti nasconde nel suo ventre, nel posto più nascosto e segreto, una creatura magnifica, artisticamente ed architettonicamente parlando: l'antica Chiesa-Abbazia di S. Maria dei Tridetti. Sorta probabilmente su un antico Tempio greco dedicato al Dio Nettuno, risalente forse intorno all'anno 1000.

Nel suo insieme l'antico complesso presenta un'architettura molto variegata, frutto probabilmente delle rifiniture nelle diverse epoche. Su di essa sono presenti una serie di elementi artistici ed architettonici di diversa natura che ne danno piena dignità d'insieme: vi è presente un carattere greco per varie parti, uno arabeggiante dovuto alla forma acuta dell'arco trionfale, ed infine un carattere bizantino, per le evidenti e pregiate trame del rivestimento esterno eseguito con decorazione di laterizio. Questo luogo anche se pur dislocato dal centro del paese è un polmone di arte, storia, cultura del paese stesso e di tutta l'Area Gracanica. Un punto fermo della storia locale che bisognerebbe conoscere e ancor più valorizzare. A tal proposito l'Amministrazione Comunale ha ideato tramite un bando ed in collaborazione con un artista locale, un percorso artistico di prossima realizzazione, dislocando in diversi punti strategici del bel paesino, delle opere d'arte che sappiano ricordare e legare ancor più fortemente S. Maria dei Tridetti a Staiti, ai suoi cittadini e a tutti i turisti e passanti che desiderano conoscere e immergersi in questo percorso rivivendo contemporaneamente arte, storia, architettura, cultura dell'Area Gracanica


RIVIERA

La famiglia Pesce al gran completo Parliamo del telefilm “Squadra antimafia 6” che continua ad avere un alto indice di gradimento sugli schermi di Canale 5. Tra i protagonisti il nostro grande amico Antonio Tallura, Gianni Pellegrino e Rossano Scalzo.

Roccaforte del Greco

Trasformare il monte in monumento all’intraprendenza umana, alla scalata faticosa in cerca di rifugio, alla bellezza della vista che leva il fiato e travolge i pensieri. Abitazioni sulla roccia viva, come nidi d’aquile d’Aspromonte, sorretti da volontà indomabili, per toccare il cielo basso di Calabria, e riempirsi i polmoni d’aria fresca.

Abbracciamose

Michele & Giuseppe

L'ex sindaco di Locri, barone Francesco Macrì, mentre abbraccia il suo grande rivale oleario signor Capogreco. I re dell'olio. Amicizia è potersi appoggiare l'uno alla spalla dell'altro, per portare insieme i propri fardelli.

Michele dice a Giuseppe: “se ti tieni dal pennello, tolgo la scala”. Giuseppe coglie al volo il suggerimento dell’amico ed i risultati non potranno che essere strabilianti. ”E passa e spassa sotto a su balcone ma tu si guaglione”. E meno male che non c’era da guardare Laura Antonelli in “Malizia”.

Lello tra i Vips La Juve non va, ma lui va. Strabiliante successo televisivo per il nostro Lello Roberto, presidente dei club Juventus doc sparsi in Italia, che , nonostante il pareggio dei Campioni d'Italia a Sassuolo, ha vissuto la partita assieme agli amici di JTV ed alla neo conduttrice Laura Barriales ... Vamos Lello!

A cena con i Buongustai Cena d'autore con eccellente degustazione dei buongustai. Ecco il padrone di casa, Ivan Leotta, Mario Murdolo, Maurizio Baggetta, Ernesto Riggio e il presidente del Gal Minervino.“Se il brodo fosse stato caldo come il vino, il vino vecchio come il pollo, il pollo grasso come la cuoca, la cuoca pulita come le mie tasche, sarebbe stata una cena impagabile.”

Il Sultano della Mozzarella Franco Greco, ribattezzato “il sultano della mozzarella” del mercato coperto di Siderno: «Ti fai dare mezzo chilo di mozzarella di Davoli, freschissima! Assicurati che sia buona: pigliala con due dita, premi la mozzarella, se cola il latte te la pigli, se no desisti!».

I ragazzi di San Luca in visita al Quirinale Il portiere Siciliano Arriva direttamente dall’altra sponda dello Stretto, ottimo portiere ed all’occorrenza buono anche in difesa. Uno come lui è sinonimo di garanzia.

Azienda Agricola “Falletti” Vende olio extravergine d’oliva di propria produzione Per info 347 2360309 Francesco

Per iniziativa del dirigente scolastico di San Luca, Mimma Cacciatore, i Ragazzi di San Luca in visita nei Saloni d'onore del Quirinale col Ministro MIUR Stefania Giannini per Inaugurazione dell'A.S. 2014-15. "Vi presento i miei amori, i miei alunni tanto amati i cui occhi puri mi hanno dato la forza di andare avanti e resistere a prove feroci" ha dichiarato orgogliosa la prof. Mimma Cacciatore.


SETTIMANALE

www.larivieraonline.com

Buddy Valastro, il boss delle torte americane, (originario della Sicilia) accanto al segretario provinciale del Pd reggino, Seby Romeo. Il nostro prepara torte meravigliose, dal gusto e dalla bontà inimitabile, e sembra che Seby ne abbia prenotato un centinaio per il prossimo 24 novembre allorquando si conosceranno i risultati delle regionali calabresi. Visto che si parla di tagli agli sprechi, almeno qualche fortunato si addolcirà.

L’orchestra “la Lucciola”

L'orchestra “la lucciola” che per tanti anni ha allietato le serata nella locride. Ecco a voi Mimì, Totò lupis e ……. “Un'orchestra, se sta funzionando nel migliore dei modi, è un'unità creativa. Un gruppo di uomini arrivano al punto di ricreare insieme qualcosa che è bello.”

Che selfie!!! Diciamolooooo!!!! Selfie d'autore, assieme ad Ignazio La Russa, dei nostri amici Antonio e Rocco. “Dovreste ringraziare Fini per aver definito il fascismo il male assoluto, perché adesso siamo liberi di dire ad alta voce tutte le altre cose buone che è stato il fascismo”. Diciamoloooo!!!!!!!!!

DOMENICA 26 OTTOBRE 23

Poker d'assi in quel di Strongoli (Kr). A cena nel noto ristorante Strabbioni, famoso per la preparazione di succulenti manicaretti a base di maialino nero e vino biologico della locale cantina Ceraudo,ecco a voi Massimo Boldi, Giucas Casella (figlio di paragnosta), il nostro grande amico vip Giuseppe Ruggero e Max Giusti. Uè paisà…

Eravamo 5 amici al bar... Candidati Sel davanti al Tentazioni di Siderno. Si notano Mimmo Panetta, ex sindaco di Siderno e Rosario Rocca, attuale sindaco di Benestare. “Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi”. Enrico Berlinguer

Next gig England! Franc Cinelli Cavalleria Rusticana versione sidernese “Cavalleria rusticana” al teatro comunale di Siderno. Tarricone aveva promesso: mai più cavalli davanti al teatro”. A parte la promessa (non mantenuta) al caro commissario ricordiamo che dopo una tregua sono ritornati e bussano per le prime file. I Vigili Urbani completano il quadro con l'attività di sorveglianza. Prossima rappresentazione in calendario: “O cavallo”di Giuseppe Equino.

La nuova strada creativa di Nicola Iervasi lo riporta a Roccella Jonica Ha voluto festeggiare il suo 40° compleanno a casa sua con la sua famiglia, Nicola Iervasi, ballerino roccellese trasferitosi nella Grande Mela nel '98. Rientrato nel Belpaese, l'ha girato in lungo e in largo per proporre un metodo assolutamente originale: voce , danza e un sorriso questi gli ingredienti indispensabili del The Wave Within, l'Onda delle Emozioni. Perché non basta la tecnica a fare un grande danzatore: bisogna muoversi con la musica ma anche lasciarci muovere dall'energia che ci scorre dentro, superando le nostre inibizioni e paure. Il metodo di comunicazione corporea di Nicola Iervasi ha fatto tappa a grande richiesta anche a Bovalino il 22 ottobre ed a Roccella il 23.

Franc Cinelli, bluesman italoinglese cantante, autore e polistrumentista, è nato a Roma, cresciuto a Londra e vissuto tra Inghilterra e Stati Uniti. Il suo è un rock di stampo angloamericano (tra il Boss, Dylan e Nutini) ma dal cuore italiano. La sua musica è stata descritta dalla stampa inglese come “piena di speranze e di promesse, è come il sole che tramonta sul deserto, ed è ricca di candore fanciullesco” Lo scorso aprile ha aperto due importanti concerti di Ligabue alla Royal Albert Hall di Londra. Dopo il successo dei recenti shows in locali mitici di New York, Nashville e una tournée in Inghilterra conclusasi al 100 Club di Londra, Franc Cinelli ha chiuso la sua tappa italiana al Blue Note di Milano insieme a Joe Bastianich in un concerto ritrasmesso da Sky Uno.



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