Valeria Cirone
Curatrice della mostra Contemporary Visions
Classe 1989 dottoressa in Architettura e curatrice indipendente.
Ha studiato in Italia, laureandosi in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma. Curiosa, appassionata da sempre dall’arte e da tutto quello che di bello si può nascondere dietro l’apparenza. Ha collaborato con diverse realtà romane e non solo, quali: Visiva, Galleria Varsi, Oniride, Curva Pura, la Cancelleria di Roma, la Teké Gallery di Carrara, Paratissima fiera d’arte a Torino. Dal 2014 lavora presso Palazzo Velli Expo, spazio museale privato interdisciplinare e polifunzionale presente nel Rione Trastevere con il ruolo di Direttore Artistico. Come ricerca privata, sta portando avanti il progetto Ossigenando gli occhi: una serie di fotografie dedicate alla città in cui è nata e cresciuta; una dichiarazione di amore agli edifici e alle forme di Roma.
fb: Valeria Cirone IG: appleblossm
Daniele Bartolotta
Nasce a Latina (Italia) nel 1979, dove tutt’ora vive e lavora. Per tre anni ha studiato fotografia a Roma, presso l’istituto “Officine Fotografiche”, frequentando i corsi di tecnica della fotografia avanzata, reportage avanzato e fotogiornalismo.
La sua passione per la fotografia lo ha portato fin da giovane ad esplorare i territori a lui più vicini, ad apprezzare i paesaggi ed i colori delle sue terre e a far della natura il punto di partenza di un percorso artistico che lo vede confrontarsi oggi con diverse realtà.
I frequenti giochi di luce e colore, i forti contrasti, la ricerca del nuovo, la capacità di cogliere le atmosfere ed i sentimenti ed il grande senso artistico sono sicuramente tra gli elementi che contraddistinguono lo stile del fotografo.
Dal 2005 Daniele partecipa a varie esposizioni: i suoi scatti vengono esibiti nell’ambito di diverse mostre collettive organizzate da associazioni culturali italiane, all’interno di eventi sportivi e sociali, e in alcune mostre personali, dove mette in luce la bellezza del suo territorio ma soprattutto la sua sensibilità di attento osservatore della vita.
La sua formazione ha previsto anche lo studio delle tecniche di stampa, altro suo grande interesse, ed ha iniziato svariate collaborazioni con agenzie di pubblicità ed eventi della sua città, Latina, e di Roma, realizzando servizi fotografici in diversi ambiti.
Nel 2010 diventa uno dei soci fondatori dell’associazione culturale di Latina Factory10. E’ nell’ambito di questa realtà che Daniele organizza eventi culturali, seminari, workshop ed inizia una nuova esperienza come docente di fotografia stimolando l’interesse di tanti giovani amanti dell’arte nelle sue diverse rappresentazioni fino al 2012.
Nel 2016 Daniele tiene un corso base di fotografia certificato “Nikon School Academy” presso Officine del Sapere.
Ad oggi la varietà dei corsi da lui offerta è aumentata , integrando ulteriori aspetti della fotografia da quelli più tecnici ad altri più creativi.
IG: daniele_bartolotta
fb: Daniele BartolottaMichele Coccioli
Si laurea in Architettura a Firenze nel 1982, vive a Casarano (LE) ed è stato Responsabile della Funzione Immobili e Logistica della Banca Popolare Pugliese. I primi reportage in Italia e all’estero confermano la sua propensione per una fotografia d’indagine sociale legata a importanti eventi storico-letterari. Verso la fine degli anni Novanta sente la necessità di approfondire le proprie conoscenze dedicandosi alla ricerca di nuovi linguaggi; l’universo immaginifico, il sogno, la dimensione irrazionale dell’essere diventano sempre più oggetto costante di analisi e di riflessione. Nei suoi progetti la fotografia è intesa non solo come mezzo informativo ma come canale per smuovere l’anima, sempre contesa tra la tendenza alla realtà e un “assoluto atto spirituale”, tra il tempo della memoria e la dimensione della contemporaneità. Le immagini proposte sono l’invito ad un viaggio interiore, dove elementi del passato, del presente e del futuro si mescolano in maniera assolutamente univoca scardinando tutte le categorie di spazio e tempo a cui siamo abituati. I confini tra verità e immaginazione, in questo specchio delle apparenze, si confondono, si sgretola la linea di demarcazione tra razionale e irrazionale, vita e sogno sono pagine dello stesso libro. Qui, reale, mito e leggenda coesistono in un connubio inscindibile di suggestioni ed evocazioni liriche, e tutto alimenta quell’idea di armonia e bellezza che da sempre costituisce la risposta alla sete di infinito che anima lo spirito degli uomini. Negli ultimi anni ha esposto alla Biennale di Venezia, al Complesso Monumentale Diosuri del Quirinale, al Lishui International Photographic Art Exhibition China, al CASC Banca d’Italia di Roma, alla Casa Internazionale delle Donne Roma, al Palazzo dei Sette di Orvieto e al Castello Svevo di Barletta per conto del Fondo Internazionale Orvieto Fotografia, alla Biennale d’Arte del Principato di Monaco, alla DEM Gallery di Venezia. Ha pubblicato “Volare d’infinito canto” con Vianello Libri, “Puglia, I borghi più belli d’Italia” con Adda editore, “PugliaLucania” con Electa-Napoli.
fb : Michele CoccioliRomolo Grenga
Nato a Priverno-LT , scopre da giovane la passione per la fotografia ed Inizia il suo percorso acquistando la sua prima reflex analogica.
Fotografa moltissimo, sopratutto nei suoi innumerevoli viaggi in Europa, riportando diapositive e negativi trasformate successivamente in stampe.
Questa sua passione, viene però sospesa per alcuni anni e solo nel 2010, con l’avvento ormai del digitale, decide di riprendere il suo percorso fotografico.
La voglia di fotografare è talmente grande che lo porta ad iscriversi ad un corso intermedio di fotografia e successivamente ad un corso di reportage dove approfondisce le sue conoscenze.
La svolta emozionale accade quando scopre la fotografia paesaggistica.
Avendo la fortuna di vivere a Latina, riscopre a livello fotografico le bellezze del territorio pontino, i luoghi nascosti del monte circeo e le luci ovattate delle albe che fanno risplendere i laghi ed il mare che circonda la Maga Circe.
Inizia a provare nuove emozioni che ripagano le alzatacce e le lunghe attese dietro la fotocamera per cercare quei momenti ricchi di sensazioni da tramettere attraverso la fotografia.
Come diceva un grande fotografo.... “dietro ad uno scatto, c’è tutta la tua sensibilità, la tua creatività , ci sono i tuoi viaggi ed i libri che hai letto, c’è praticamente il tuo modo di essere.
fb: Romolo Grenga IG: Romolo Grenga
Giuseppina Irene Groccia
Entusiasta comunicatrice del mondo dell’arte contemporanea, Giuseppina Irene Groccia è un’ apprezzata artista moderna che opera nel campo dell’arte mediante diversi linguaggi espressivi. Attraverso la fotografia, l’arte digitale, la pittura e la creatività verbovisiva, riesce a dare corpo e immagine alla visione più intimista del suo mondo interiore. Nell’ultimo periodo, il suo percorso di ricerca presenta temi di sperimentazione soprattutto nel campo della fotografia.
A tal proposito scrive di lei Alessandro Binotti: “Una delle caratteristiche più evidenti della fotografia è la possibilità di fissare in una frazione di secondo la realtà che ci circonda, il soggetto deciso, l’artificio immaginato.
Caratteristica straordinaria che ha però generato, con la dilagante diffusione del mezzo e la sua istintiva facilità d’uso, una sterminata, sconcertante produzione di sconsolanti ovvietà e una totale mancanza di realistica autocritica.
In questo preoccupante panorama generale la ricerca di Giuseppina Irene Groccia emerge con sicurezza accantonando da subito la tentazione di documentare banalmente gli aspetti del mondo che ci circonda, o della vita quotidiana, per addentrarsi in uno spazio personale in cui l’immagine, il soggetto, possano essere stimolo e invito ad un coinvolgimento emozionale e indagativo più intimo e profondo.
I corpi, le figure (soggetto fondamentale nell’attuale immaginario dell’autrice) abbandonata la propria fisicità reale, la propria riconoscibilità, divengono così proiezioni immaginarie, sensazioni sublimate, richiamate da un incorporeo universo parallelo: spiriti vivi, materializzazione di eteree presenze, brezze ondeggianti e fluttuanti passi di danza; sono vibrazioni narranti in grado di ricostruire emozioni, stati d’animo, attimi sfuggiti dall’immensa regione dell’inconscio metafisico resi visibili da una coinvolgente interpretazione visionaria che, sorprendentemente, possiamo ritrovare anche negli affascinanti sky-line realizzati con la reinterpretazione di architetture e monumenti storici, nelle strutture, nelle cose del nostro quotidiano o addirittura nell’ampia produzione di grafiche digitali in cui le immagini (questa volta necessariamente realistiche e immediatamente identificabili) vengono dissimulate da macchie, chiazze e gocciolature, da graffi, righe… percorsi lineari simili a scritture, necessità di tramandare messaggi (forse) o il racconto di eventi, accadimenti, situazioni vissute e riemerse, anche in questo caso, da quell’imperscrutabile, contraddittorio territorio introspettivo personale combattuto tra realtà e fantasia e gremito da fascinazione e meraviglia, insidie e seduzioni, miraggi e tentazioni…
In MENTE OCCHI CUORE, suo primo lavoro editoriale pubblicato a Gennaio 2022, l’artista ha fatto confluire nell’attività verbovisiva il suo duplice interesse per il linguaggio della parola e dell’arte visiva. Ha al suo attivo numerose partecipazioni espositive nazionali ed estere con relativi importanti riconoscimenti. Ha curato come Redattrice editoriale, il progetto della rivista d’Arte XartMagazine
E’ Autrice del Blog L’ArteCheMiPiace e del Magazine ContempoArte, dove pubblica periodicamente articoli, interviste e progetti dedicati all’arte e alla cultura. Collabora con il Blog Art&Investments e con la rivista mensile ExitUrbanMagazine.
fb: Giuseppina Irene Groccia Instagram : gigro
Carlo Landucci nasce a Castiglion Fiorentino nel 1963. La sue prime esperienze fotografiche sono in ambito sportivo, anche perché, per alcuni anni, ha partecipato in prima persona ad importanti gare nazionali ed internazionali di enduro e motocross.
Pur provenendo da questa esperienza, le prime vere attività di fotoreporter sono iniziate viaggiando in Africa, a fianco dell’amico Fabrizio Meoni, nei gloriosi anni della Parigi-Dakar.
Carlo, rimane affascinato da questo continente per i suoi grandi spazi, i suoi silenzi e la sua natura selvaggia, ma soprattutto per i volti dei bambini.
Ad oggi, numerose sono le mostre fotografiche con questi soggetti ; come esempio, basta ricordare quelle di Roma presso Spazio Etoile (Palazzo Ruspoli) negli anni 2005/2006, quella di Vibo Valentia allestita nell’ambito delle iniziative a favore del progetto Zambia ed altre ancora a Milano, Modena, Roma, Latina, Diamante, Arezzo, Cortona e Castiglion Fiorentino.
Ha visitato numerosi paesi africani, creando dei reportage fotografici sui grandi parchi e sulle popolazioni che vi abitano.
Da queste esperienze sono nate tre importanti pubblicazioni, nel 2004 “Maskhara” ( volti e maschere), nel 2006 “Giocattoli” (come si divertono i bambini africani) e nel 2009 “L’albero mormorante” (costumi e religioni).
Tra i suoi progetti fotografici, ricordiamo quello che lo rappresenta di più: “Sculture Viventi” (trasformare il corpo della donna nelle sembianze di un paesaggio o di un animale africano).
Nel 2002, fonda l’Organizzazione Umanitaria “Gli occhi della Speranza” ODV, di cui è anche l’attuale Presidente, che grazie a molti volontari, opera in Africa e precisamente in Zambia e in Sierra Leone.
Nel 2007, è autore delle foto di una pubblicazione, che presenta le opere di un importante maestro ceramista locale, Matteo Capitini Ha collaborato e sta collaborando con il Team di Vittorio Sgarbi, sia come autore che come fotografo.
Non avendo mai abbandonato i suoi contatti con il mondo dello sport, nel 2008 ha collaborato come fotografo ufficiale nel team Mv Agusta per seguire il campionato italiano SBK con Luca Scassa. Negli anni a venire, sarà anche fotografo ufficiale del Merzouga Rally (una competizione internazionale che si svolge in Marocco e che coinvolge piloti di tutta Europa).
E’ fotografo ufficiale del campione di Ciclismo, Daniele Bennati (oggi commissario tecnico della Nazionale di ciclismo su strada).
E’ fotografo ufficiale del campione di Pugilato, Orlando Fiordigiglio.
Alla porta del tempio
Enrico Nardin
In ombra
“Eccoci, Cambiando direzione cambiamo coincidenze. Abbiamo appuntamenti senza saperlo, soprattutto con noi stessi…”
IG: enri_nardin
Sax Palumbo
Torna alla fotografia dopo una pausa lunga piu’ di 20 anni.
Dal 2016 si rituffa nella sua grande passione, ritrovandosi a partire quasi da zero, avendo lasciato la fotografia con il sistema analogico e la ritrova in una versione meravigliosamente digitale di cui sa fin da subito coglierne le opportunità che offre questa nuova tecnologia .
Pur non disdegnando alcun genere fotografico, trova la sua realizzazione nella street photograpy, ritrattistica e Art Photograpy Mostre e pubblicazioni :
• 2017 - Collettiva per Napoli Expo Art Polis - a cura di Daniela Wollman
• PAN Napoli
• 2017 - Premiato alla IV Edizione di “ Napoli Arte e Rivoluzione “, con l’opera “ Memorie “ a cura di Daniela Wollman
• 2018 - personale “Semplicemente Napoli”palazzo Venezia, Napoli
• 2018 - Collettiva “ Abbracci” - Stazione marittima Procida a cura di Rosario Morisieri
• 2018 - Collettiva “ ‘A fatica” - Basilica S.Francesco di Paola, Napoli a cura di Rosario Morisieri
• 2020 - Selezionato nei : Top 100 ai 35 Awards International, con l’ opera “ Cloud “ , nella sezione Art Photography
• 2020 - Selezionato per partecipare agli “ Emirati Art Connection presso Al Fahidi, Historical Culturale Centre - Dubai
• 2021 - Collettiva “ 70 insieme “ - Palazzo Velli, Roma a cura di Barbara Melcarne
• 2021 - personale “ La solitudine” - curatrici : Debora Di Bernardo, Barbara Melcarne - PAN
• 2022 - personale “ Linee e colori al rione terra di Pozzuoli” - UCOP 22 - Roseto degli Abruzzi
• collettiva “ Omaggio a Procida Capitale “ - Procida
• partecipazione al Festival Nazionale delle artipremio Giacinto Gigante -Napoli
Pubblicazioni su:
• “12 Magazine” a cura di Valeria Viscione
• Il Mattino
• Repubblica
• Napoli Today
fb : sax palumbo
IG: sax_bw e saxpalumbo
Sono due immagini che parlano di solitudine, ma sono accomunate da alcuni elementi che riportano alla natura, alla vita.
Entrambe hanno come soggetto due persone sole, ma entrambe hanno un collegamento (le ringhiere), con la vita.
Nella foto “Cloud“ la vita è rappresentata dalla giustapposizione tra un albero spoglio, con la nuvola che gli fa da chioma.
Nelle foto “acqua” la ringhiera unisce l’elemento base della vita con la figura umana.
Entrambe quindi parlano di solitudini, ma hanno una chiave di lettura che riconduce alla vita.
675 sono le salme di migranti recuperate dal barcone affondato nel Canale di Sicilia il 18 aprile 2015. Sono 13.318 i morti dal 1994. Ogni giorno nel mondo migranti rischiano la vita nel disperato tentativo di raggiungere una vita migliore. Pericolose traversate via mare su pescherecci fatiscenti si trasformano spesso in tragedie.
I conflitti e le crescenti disparità sociali spingono flussi di persone a cercare migliori opportunità lavorative o di istruzione. Spesso sono persone che non hanno i documenti necessari e finiscono per mettersi in mano di trafficanti che promettono di portarli a destinazione. Sono viaggi disumani, pieni di abusi e sfruttamento, che mettono a rischio la stessa vita dei migranti. Gli Stati percepiscono questi flussi come una minaccia, rifiutandosi di gestire in maniera responsabile il problema delle migrazioni e dei rifugiati, anzi ostacolandole.
Le immagini ci riportano a quel drammatico naufragio, dove gli squarci sulla chiglia si aprono come ferite sanguinanti. 675 “body bags” cioè “sacche per cadaveri” sono usciti dall’interno dell’imbarcazione.
Uomini, donne, bambini erano ammassati sotto coperta. Solo 23 i superstiti.
Antonio Pignato
Nasce a Gela nel 1976, laureato in Economia, vive e lavora a Catania. Nel 2019 viene incluso nella collettiva “Caltagirone, la Meravigliosa” curata da Giovanni Chiaramonte ed è uno dei finalisti del contest WeloveRagusa al Ragusa Photo Festival.
Nel 2020 a Piazza Armerina vince il primo premio del concorso “Emozioni di uno scatto” e si qualifica secondo al concorso “La vita quotidiana a Gela” organizzato da Jacopo Fo. Nello stesso anno, una sua foto entra a far parte della “Mediterraneum collection” e collabora con Wikipedia per il progetto di rinnovamento delle immagini fotografiche dell’enciclopedia.
Viene selezionato da Maurizio Galimberti per la mostra “Interminati spazi 2021” tenutasi presso il Centro Camera di Torino.
Negli ultimi mesi del 2021 partecipa al Workshop tenuto da Letizia Battaglia al Centro Internazionale di Fotografia di Palermo, esponendovi in più collettive (Fotografie per Ferlinghetti, Donne). Sue immagini sono state pubblicate su testate locali e nazionali.
Ilaria Pisciottani
Marketing Manager, nasce nel 1975, scopre fin da bambina l’esistenza della videoripresa e della fotografia. Grazie alla fotografia, esorcizza e da sfogo ai suoi pensieri complessi.
Le sue immagini in bianco e nero seppur forti e graffianti non gridano ma sussurrano, non si impongono ma suggeriscono e sempre catturano ed emozionano.
Ha esposto opere in vari contesti nazionali tra cui la GAM di Roma; Palazzo Velli Expo di Roma, la galleria Angelica di Roma, al Museo del cedro di Santa Maria del Cedro e internazionali tra cui il C.A.R museo del Ruhr in Germania nel 2018: il Photo Festival di Israele ; alla Qlick Gallery di Amsterdam; alla BluBerlin Gallery; Al Matca in Vietnam, alla Agorà Gallery di New York, al ArtAntAkyA Contemporary Fair, allo Studio Galerie di Parigi. Alcuni suoi scatti sono stati pubblicati su riviste di fotografia come Digital Camera, Creative Light, 121 Clicks e di arte.
Palingenesi; Recordis; Cuore Puro e Il Riscatto della pace sono i suoi lavori fotografici più importanti.
Walter Profilo
Nasco in Puglia, il 01/12/1989 in un paesino nella provincia di Brindisi. Sia dall’ età di 5 anni ho sempre dimostrato un animo molto sensibile, una propensione alla lettura ed un interesse verso il mondo dell’arte e della performance: ho praticato il ballo e la recitazione in teatro che sono state i primi due tasselli più importanti della mia vita, cantato nel coro parrocchiale e ho studiato clarinetto in conservatorio per poi suonare in un’orchestra di fiati per 4 anni. Il primo approccio alla fotografia è arrivato durante il primo anno di università (ingegneria informatica, una disciplina razionale e totalmente opposta al mio sentire artistico) investendo la borsa di studio in una macchina fotografica. Il mio interesse spaziava su tutto, dalla paesaggistica allo stil life con un approccio prettamente amatoriale.
Nato in una famiglia del sud dove l’arte “non da’ da mangiare”, mi sono sempre trovato ad affrontare la decisione di abbandonare ogni percorso artistico per tornare ad una dimensione più razionale fino a quando, all’età di 22 anni non mi sono trasferito a Roma dove ho drasticamente rivoluzionato la mia vita abbandonato tutto ciò che faceva parte della mia quotidianità per costruire un nuovo ‘me’.
Nel 2016, dopo il mio coming out e aver trovato un lavoro stabile, vedo finalmente l’inizio di una serenità che decido di alimentare riprendendo in mano uno dei miei hobby e scelgo così la fotografia. Avendo sempre amato il contatto con le persone e avuto una innata sensibilità e capacità empatia, la ritrattistica era decisamente una tematica da approfondire. Entro così in contatto con Sue Bryce, fotografa ritrattista Americana, che diventa la mia mentore e dopo due anni di studi ho scelto di aprire il mio studio dove offro ai miei clienti la possibilità di vivere un vero e proprio percorso per la ricerca e creazione dei ritratti che meglio li rappresentano mostrando la loro ‘versione migliore’.
Non ho mai amato esibire i miei lavori in delle mostre perché legati fortemente all’ identità e alla storia delle persone ritratte ma dopo la pandemia ho cominciato a sentire il desiderio di divulgare il mio messaggio attraverso vari progetti fotografici per muovere le menti verso la consapevolezza che è possibile migliorare la propria vita se si sceglie di ritrovare se stessi e la propria identità liberi dal concetto limitante di fotogenia e perfezione ma ricercando quello di ‘versione migliore di sé’.
IG: walterprofilostudio
Mariella Sapienza
Attrice, autrice, scrittrice, performer e influencer sostenibile.
Sono nata a Trieste nel 1970 diplomata in Naturopatia. Ho frequentato la Scuola di Teatro e Dizione presso l’Università Popolare di Segni e la Scuola di Teatro e Dizione di Alfio Petrini.
Ho iniziato la mia carriera artistica studiando 6 anni di teatro con la compagnia teatrale “I Ciclopici”. Durante la mia carriera di attrice, ho partecipato in più di trenta film, la maggior parte dei quali realizzati tra il 2014 e il 2022 tra cui “Il Signor Diavolo” di Pupi Avati dove ero una suora un piccolo ruolo, in “Contromano” di Antonio Albanese e nobildonna in “Dante” di Pupi Avati. Da qualche tempo mi diletto a dipingere, le mie opere sono principalmente materiche, fatte con colla vinilica gesso acrilico e carta ecologica o riciclata utilizzo colori acrilici.
Traggo ispirazione dai miei sogni, dalla natura e da tutto ciò che mi colpisce e mi tocchi nell’anima, cerco con le mie opere di esprimere a volte un pensiero, un sentimento un emozione, dipingere mi rilassa molto e trovo che sia liberatorio, permette di esprimere con le mie opere la fantasia e la creatività che da sempre mi contraddistinguono, prediligo il gesso e la carta perché mi piace modellare con le mani le mie opere, dargli una forma scolpirle con le mani accarezzarle sentire tra le dita la loro morbidezza e fluidità che poi dopo essersi asciugate diventa solidità.
fb: mariella sapienza IG: sapienza.mariella
Max Sebastiani
Massimiliano Sebastiani nato a Roma il 4 aprile 1970.
Inizia la sua passione per la fotografia all’età di vent’anni con la vecchia pellicola 35mm, nonostante l’avanzamento della tecnologia con il passaggio al digitale, utilizza tutt’oggi per la fotografia B&W la pellicola, sviluppando e stampando personalmente in fine art le proprie foto.
Solo da alcuni anni ha fatto della passione per la fotografia una professione, specializzandosi nella ritrattistica con corsi, master di ritratto e studio delle luci alla “Scuola di fotografia Graffiti” di Roma seguita da Gianni Pinnizzotto, fotoreporter noto tra i suoi decenni di lavori per aver immortalato tra i suoi reportage il rapimento dell’Onorevole Aldo Moro.
In questi anni di professione, si è specializzato nel settore della moda, reportage di eventi e book fotografici per attori e modelle sia in sala posa che in esterne. Ha collaborato e collabora con:
• Agenzia di moda FD Manager con sede Milano, Roma e Los Angeles.
• Agenzia di moda Casting bambini
• Effetti visivi studio di Pietro Piacenti
• Fotografo ufficiale per l’associazione “Levi Pelloni” tra i vari eventi il premio “Fiuggi Storia” e varie presentazioni editoriali.
• Scrive su “Italian’s new’s” nella rubrica di fotografia
• Collabora con ViviRoma nella sezione eventi, moda e libri.
• Socio onorario dei corpi sanitari della CONSIP diretta dal generale Alessandro della Posta.
Ed ha ricevuto diverse onorificenze
• Primo premio per la sezione Fotografia al contest “Donna tu sei arte” esposta alla mostra d’arte presso l’ambasciata del Bahrain.
• Presente nel catalogo D’arte “Protagonisti del tempo d’arte” a cura di Angiolina Marchese, testi critici di Cettina Pagano.
• Premio Colosseo D’oro 5.0 2022 - Sezione Fotografia.
• Blue World International Accademy - Premio Internazionale 2022 - Sezione Fotografia.
Progetti futuri, collaborazione con il curatore d’arte Giuseppe Ussani d’Escobar per una mostra personale con una serie di opere fotografiche intitolate “Dipingere con la luce”.
Adora la fotografia in tutte le sue sfaccettature, prediligendo comunque la ritrattistica e still-life dove vengono applicate tutte le conoscenze sulla gestione della luce, affronta il reportage sociale con l’idea di riuscire a raccontare con le sue foto frammenti di vita quotidiana, situazioni di disagio che spesso ai nostri occhi così distratti passano inosservati. “Quando cogli l’attimo in uno scatto, congeli in una foto un’espressione o un momento di vita rendendolo cosi immortale.”
fb: Max Sebastiani IG: max.photopicsSpicy Batman
“Soltanto la musica è all’altezza del mare” (Albert Camus)
“Il mare, voce di una grandezza libera” (Giuseppe Ungaretti)
Roberto Vigasio
Roberto Vigasio è nato a Brescia il 2 novembre 1973, figlio di una dinastia che ha fatto della fotografia uno stile di vita, ha celato la sua passione sino al 2020 quando entra in contatto con uno progetto a scopo terapeutico che lo obbliga a diventare protagonista nelle fotografie che scatterà per un intero anno. Con uno smartphone economico e senza l’ausilio di attrezzature fotografiche professionali, elabora il proprio viso e il proprio corpo mettendolo dapprima a nudo e poi incastonandolo nella natura, nelle città e in tutto ciò che lo ispira. Si susseguono esposizioni e pubblicazioni.
Mostre e pubblicazioni: •Nel luglio 2021 una mia fotografia viene pubblicata sul libro “FT Fotografia Transfigurativa vol.1”
•A Febbraio 2022 una mia fotografia entra a far parte della raccolta “ContempoArte”
•Il 20 Febbraio 2022 il “Giornale di Brescia” pubblica una mia intervista
•A Marzo 2022 uno scatto viene pubblicato su ExitUrbanMagazine
•A Maggio 2022 una mia intervista ed alcune fotografie entrano nuovamente a far parte della raccolta “Contempoarte”
•A Maggio 2022 due scatti vengono pubblicati e recensiti sul catalogo di arte contemporanea “Protagonisti del tempo” e uno di questi viene esposto alla mostra dedicata tenutasi a Roma dal 20 al 26 Settembre 2022
•Dal 4 novembre 2022 al 5 dicembre mostra personale al Ma.Co.f a Brescia •Il 17 novembre 2022 il Giornale di Brescia parla della mia mostra fotografica.
•Il 29 novembre 2022 la trasmissione televisiva Teletutto Racconta mi ospita per raccontare del mio progetto #selportraitproject365
fb: Roberto Vigasio
IG: robertovigasio
Margherita Vitagliano
Nata a San Martino Valle Caudina (Avellino) nel 1977 con studi artistici alle spalle, da autodidatta si avvicina alla fotografia dopo la nascita del figlio, facendosi strada in questo mondo partecipando a vari concorsi nazionali ed internazionali ottenendo lusinghieri risultati.
Le piace dire di lei “Non sono una fotografa, ma amo fotografare perché attraverso la fotografia cerco di esprimere quello che sono e che sento” Attualmente vive a Timperley, a sud di Manchester, con la sua famiglia e la passione per la fotografia, la sua via d’uscita dal grigiore quotidiano. Scrive anche per il quotidiano italiano “Giornale Sentire” commentando con le sue foto angoli di vita e notizie inglesi.
IG: margherita_vitaglianoPatrizia Turchetti
Turchetti Patrizia nasce nel 1965 a Udine.
Da sempre a contatto con le persone, si interessa molto presto a tutto ciò che riguarda il mondo artistico e che da un forte stimolo alla sua personalità.
Trasferita a Mestre all’età di 30 anni, trova subito spazio in questa città creando eventi e coltivando la sua passione per Arte.
Per impegni familiari, accantona i suoi progetti per diverso tempo, fino ad arrivare all’anno 2014, dove decide di fondare l’Associazione Culturale ArteSfizio di cui è stato Presidente per diversi anni.
Si occupa per un periodo di laboratori d’arte con bambini e successivamente decide di spostare l’attenzione sul suo sogno, seguire e organizzare mostre pittoriche/fotografiche.
A Luglio 2015 con la sua Associazione è tra gli organizzatori di “STIAMO CON LA RIVIERA”, serata straordinaria di raccolta fondi per la popolazione della Riviera del Brenta, patrocinata dalla Municipalità di Marghera.
Nell’Ottobre 2015 organizza AQUAE SHOW presso l’ Expò Aquae di Venezia con uno spettacolo artistico dedicato all’acqua cui era dedicata l’esposizione collaterale di Expò Milano 2015.
Organizza la 1° mostra/progetto fotografica NEREIDI ALLA DERIVA nel dicembre 2015 presso la Sala Consiliare di Marghera (Ve) patrocinata dal Comune di Venezia, dove inizia un progetto dedicato completamente alle donne e contro la violenza, si dedica definitivamente alla fotografia d’Arte e Artistica. Organizza la 2° mostra/progetto NEREIDI ALLA DERIVA presso la Torre Civica di Mestre con riconoscimenti dalla Municipalità di Venezia e successivamente la 3° edizione al Forte Mezzacapo di Venezia.
Prende parte, come appassionata di fotografia, all’inaugurazione PREMIO ARTE LAGUNA 15/16 all’ Arsenale di Venezia.
Nell’Ottobre 2016 partecipa alla collettiva “FOTO D’ARTE E ARTE DIGITALE alla Galleria ArtTime di Udine. Maggio 2017 participa all MOSTRA ARTE SUL NAVIGLIO a Milano.
Finalista al PREMIO ARTE LAGUNA 16/17 espone all’ ARSENALE DI VENEZIA
Da Luglio a Settembre 2017, organizza la mostra CASUALI SINERGIE assieme ad altre artiste ed espone al Forte Marghera da Maggio a Settembre, presso la polveriera austriaca, grazie alla Fondazione Forte Marghera Febbraio 2018 seconda classificata al contest “BLUE FOREVER” a Treviso Associazione 42 Don’t Panic. Aprile 2018 esposizione a Milano presso l’associazione Circuiti Dinamici
Aprile /Maggio 2018 espone a Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Ve) con la Mostra d’Arte internazionale dell’Associazione “A SE STANTE”. Novembre 2018 Mostra personale (IN)DIFESA) contro la violenza sulle donne con la collaborazione dell’associazione TE’ DONNA di Cavaion Veronese, con il patrocinio del comune di Affi e Cavaion, con ottimi riconoscimenti .
Settembre 2019 attestato di merito Concorso fotografico CITY LIFE, organizzato dal Circolo Veneto di Mestre.
1° Premio ART EXPERTISE 2021 menzione d’onore alla 1^ edizione del premio MiniGold 2020 1° premio internazionale per il talento artistico con esposizione alla D’ E.M. VENICE ART GALLERY
Crea scatti fotografici molto particolari , ricercando in ognuno soprattutto l’anima delle persone. Tutti i suoi servizi fotografici vengono realizzati all’aperto o in location particolari, molte volte andando contro ogni tecnica fotografica. Si contraddistingue per la capacita’ di mettere in evidenza le sue doti di osservazione e di “far parlare” le sue foto. Mente e Cuore, oltre che una semplice macchina fotografica , sono l’unica attrezzatura che usa. Il suo biglietto da visita sono le sue fotografie.
fb: Patrizia Ti. IG: patriziatiphotography
Luca Maiorano
Sono figlio del mare siciliano ma vivo a Roma da una vita: ho sempre avuto una passione per la fotografia, a partire dalla Kodak instamatic e dalla Yashica-D 6x6 fino al digitale di quasi tutti i brand. Le mie fotografie sono realizzate in modo ingenuo, immediato; danno forma all’esperienza, a un incontro, a un evento in cui inevitabilmente interferivo, invadevo ciò che accadeva davanti all’obiettivo ma non c’era altro modo per documentarlo. Amo la fotografia di viaggio: avventurarsi oltre i confini della propria cultura ci arricchisce di nuove conoscenze, anche a costo talvolta di sacrificare le proprie coordinate morali invece di mantenere un malriposto senso di superiorità culturale. Si cerca di illustrare un mondo mostrando che la realtà ha un pathos e questo pathos è bellezza e, allo stesso tempo, di strappare la maschera inserendo la sua immagine, il suo peso morale ed emotivo: la realtà rappresentata è informazione ma anche il significato di queste informazioni. L’ obiettivo ultimo delle mie raccolte sarebbe, in gergo “umanistico”, spiegare l’uomo all’uomo ma poiché le fotografie, nello specifico documentaristiche, accertano soltanto, non voglio trasmettere cose belle ma trasmettere verità.
Conoscere una cosa come bella significa conoscerla necessariamente in maniera sbagliata (F.W.N.)
• Finalista in vari concorsi fotografici anni 70-80
• Febbraio 2018 - Mostra fotografica “Dal Reportage alla Street” presso OTTO Gallery
• Fotografie pubblicate su 1x.com con Awarded Photographer Certificate
• Libro fotografico TRAVEL TALES Award ed. 2022
• Ottobre 2022 - Mostra fotografica TRAVEL TALES alla OTTO Gallery p.za Mazzini
Website: www.lucamaiorano.com
IG: lucagmaiorano
Tiziana Novelli
UN FONDOTINTA SU SCHELETRO DI GESTI
Trasposizione scenica in quattro quadri dall’omonimo testo poetico di Tiziana Novelli
Viene messa in scena la rappresentazione di un archetipo femminile incarnata nella mitologia della Medusa figura dalla cui decapitazione e dal suo sangue nasce Pegaso, simbolo dell’ispirazione poetica. Potenza archetipica della donna, quando essa è insieme identificazione, soggetto amato e forza distante, soverchiante, devastante.
La poeta Tiziana Novelli è da anni impegnata nella ricerca sperimentale sulla parola, necessità di esprimere ciò che è impossibile dire. Significanti svuotati e rinnovati. Uno studio articolato sul segno, sul suono nelle sue estensioni come veicolo di significanza e vibrazioni emotive. Un ponte, un nesso fra il suo mondo interiore, sempre sfuggente e la permanenza in una realtà esterna ad essa, testimone della sua presunta precaria oggettività.
Apparizione scenica di fantasmi smarriti, incarnazioni archetipiche di desiderio, amore, rifiuto in una oscillante ricerca tra bellezza ideale, aspirazione al tutto e l’infima bassezza della precarietà nel suo essere rappresentabile. Celere percorso in una intima necessità comunicativa, andare fino in fondo ad un sentire, luogo dell’eterogeneo, per ritornare in superficie sul piano del pensiero, dove il soggetto dissolve la sua presunta interezza e giunge all’esperienza della pluralità.
Arroventata lucidità che si esprime attraverso una sorta di drammaturgia di movimenti interiori che si fa azione stentata e l’uso del linguaggio consueto, stabilisce dei punti fermi che solo astrattamente consentono una temporalità e durata narrativa a ciò che di per sé è senza tempo: l’impossibilità di afferrare l’essere. Il mondo intimo si oppone al reale, come l’eccesso alla moderazione, come la passione al suo rifiuto, in una sfera dove colei che ama e l’essere amato sono dissolte in una esistenza indistinta e dalla mancanza e negazione nasce una forza creativa poetica, un movimento a spirale e la fine diventa così il suo principio.
Incarnazione di figure dal colore distinto forgiate da un sublimato pensiero, la parola che si fa carne.