MA.PU di Marinella Pucci

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MARINELLA PUCCI

Forte di uno straordinario curriculum di esperienze in Italia e all’estero, Marinella Pucci si muove in ambiti artistici diversi.

È un’artista valida e poliedrica che riesce a coniugare nel suo percorso diverse forme espressive, mantenendosi sempre fedele all’idea di un’arte testimone dello spirito del proprio tempo.

Le sue esperienze hanno inizio grazie all’incontro con la danza che le ha consentito di ottenere, fin da subito, approvazioni e consensi grazie al suo innato talento.

Attraverso grazia, disciplina, sacrificio ed interpretazione entra in un mondo in cui riesce a regalare sogni, traducendo il proprio corpo in emozioni visive.

Nel corso della sua formazione i suoi interessi si spingono oltre, infatti si specializza anche come insegnante di danza. Questa esperienza le permette di toccare le anime dei suoi allievi guidandoli in un percorso di crescita in cui trasmette competenze relazionali adeguate oltre che disciplinari. La musica e il movimento diventano per lei elementi che le permettono di rinnovarsi di volta in volta.

4 L A P O L I E D R I C A V O C A Z I O N E A R T I S T I C A d i M a r i n e l l a P u c c i

È del tutto naturale quindi recepire che all’interno del percorso artistico di Marinella il vero punto di forza del suo essere artista sia proprio l’incontro con le diverse passioni, Potremmo in un certo senso definire queste sue diverse attività artistiche, come una sorta di categorie “astratte”, che si sfiorano e s’intrecciano l’una con l’altra, dando a loro volta origine ad un piccolo trattato di filosofia che si scrive direttamente su ognuno dei “palcoscenici” dove decide di esibirsi. Quando dipinge, riesce a donare la sua sensibilità di artista, con lo stesso impeto di quando recita o danza. È un ricongiungersi e confluire, dove il suo mondo privato entra a far parte del mondo che la circonda. Nelle forme e nei colori di Marinella, ritroviamo l’armonia dell’universo!

Quale artista e ricercatrice di scienze olistiche, nutre una profonda sensibilità ed interesse verso il rispetto dell’individuo, della natura e tutto ciò che può favorire uno stile di vita in sintonia con l’ambiente e gli altri esseri viventi.

Con i suoi versi, Marinella affida una grande importanza alle parole, rendendole profonde portatrici di significati e conferendo all’espressione poetica un valore psicologico.

In un connubio di parole, passi di danza e potere alchemico dei colori, Marinella ci accompagna in un mondo dove riesce a regalarci profonde emozioni che indossano vesti spirituali e, molto spesso, ali per spiccare il volo.

Tutto questo proprio perchè lei non è mai una cosa sola, ma poliedrica. capace di portarci ad esplorare le tante facce dell’arte.

Proviamo a conoscerla meglio....

Coreografa, ballerina, insegnante di danza, organizzatrice di eventi, tango DJ, nonché amante dell’arte.

Da dove comincia la tua vita d’artista?

Comincia da piccola, con una bambina timida (non si direbbe a vedermi ora) e sensibile che si commuove nel vedere un film romantico e che soffre per i notiziari che mostrano le più disparate brutture, che la feriscono e che evita di guardare ancora oggi. Quindi fugge, reinventando la realtà, con la sua fantasia e trova come alleata l’arte: prima sotto forma di danza per poi incontrare altre sorelle e fratelli (il teatro, la pittura, la poesia ecc.) nel cammino della vita. Un percorso per nutrire l’anima che ha bisogno di esprimersi, di scoprire e condividere.

Qual è la tua perfetta sintesi artistica?

Credo che si possa sintetizzare in una semplice frase: evoluzione e trasformazione

Unita anche al motto che ormai mi accompagna e mi motiva:

sogna, osa, realizza.

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Esprimersi, interpretare, lavorare con il corpo: in che modo si determina questo processo?

Credo che l’espressione sia il modo più bello di poter comunicare sentimenti, emozioni, visione delle cose e interpretazione della realtà. Il trasferimento di un messaggio, attraverso varie forme d’arte, in questo caso tu mi chiedi con il corpo, quindi la mia fonte d’ispirazione, tante volte viene dalla musica ma anche da un’idea, da un’oggetto o situazione, ed è bello perché il corpo ha un linguaggio, è un alfabeto di movimenti che come le lettere se combinate insieme possono formare dialoghi, poemi, discorsi. Un canale di comunicazione gestuale non verbale.

di accrescere conoscenze che ho sempre cercato di approfondire imparando nuovi stili. Ancora oggi non mi sono fermata in questo lavoro di esplorazione.

Tu vivi e lavori da oltre quindici anni in Olanda. Che opinione hai della Danza in Italia?

Credo che pur vivendo all’estero si possa rimanere in contatto con quello che succede nel campo artistico italiano perché abbiamo ormai la tecnologia che ci consente appunto di seguire e di essere coinvolti. Credo che l’arte non abbia barriere, ci sono grandi nomi che ci hanno sempre contraddistinto all’estero per le capacità coreutica, non ultima la scomparsa di Carla Fracci ci ha ricordato che grandi nomi italiani sono apprezzati e presenti nel mondo. In Italia c’è tanto capitale artistico e umano da valorizzare.

Mi racconti della tua grande passione per il Tango Argentino?

Questa domanda potrebbe portare via tanto tempo della nostra intervista.. comunque cercherò di essere breve

La passione per il tango nasce dall’avvicinarsi in modo molto profondo a tutto quello che è l’aspetto, non soltanto musicale e coreutico del tango, ma culturale e curativo del tango.

Come è scaturita la passione per la danza?

La passione per la danza mi accompagna da quando sono nata perché sono stata sempre lì a muovermi e a ballare, ero quasi insopportabile.. in uno spazio minuscolo, che era la cucina di casa, io mi muovevo facendo cadere sedie e oggetti che incontravo nel mio volteggiare.

Da li ho continuato i miei volteggi frequentando vari corsi di danza della mia città e nel corso degli anni a seguire, partecipando a tirocini e workshops e corsi professionali che mi hanno permesso di qualificarmi e

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Si dice e credo anch’io che sia il Tango a trovarti; non sei tu a scegliere il tango. il tango entra nella tua vita quando sei pronto.

Quando ero piccola, il Tango non mi aveva cercato ma c’è stato di passaggio, ricordo di aver fatto dei corsi, di aver fatto un’esibizione di tango così come se ne fanno tante altre quando si preparano gli spettacoli di fine anno. Ai tempi era per me uno stile come un altro, non ne avevo colto il significato che ha oggi.

Il tango mette in connessione due anime fondendole in una sola, la mente riesce a placarsi per dare spazio alle emozioni. È una forma meditativa ed ha un potere di riconnettersi con se stessi e con gli altri.

Ha anche un aspetto sociale non da sottovalutare, fa incontrare le persone con una passione comune, ti fa sentire parte di un gruppo, non c’è bisogno delle parole, c’è spazio solo per la connessione, il movimento, la danza la musica e le emozioni.

Esattamente cosa intendi con Tango DJ?

Nell’ambiente del tango ci si ritrova nella Milonga. La milonga è il luogo dove i ballerini di tango si incontrano, per ballare su una selezione musicale, che viene fatta dal tango DJ, che solitamente è anche danzatore e che sa quali sono le orchestre ed effettua le scelte musicali da proporre ai tangheri.

È fondamentale che sappia leggere la pista. Un Dj può contribuire al successo o al fallimento di una serata. con la scelta dei pezzi musicali delle orchestre giuste si può creare quell’energia, quel flusso che riempie la pista di ballerini. Una selezione musicale sbagliata può tenere la pista vuota e lasciare tutti seduti. Io ho iniziato questo percorso da tango dj perché volevo addentrarmi nel tango in tutti i suoi aspetti, a 360 gradi. Mi sono detta, che volevo capire molto di più della musica, delle origini , della sua storia, per cui è iniziato questo percorso di studio e di pratica nella mia Milonga Farol o presso altre Milonghe di Amsterdam e in altre città d’Olanda e in eventi in Italia.

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Quindi Tango come metafora di vita?

È proprio così, il tango è stato riconosciuto patrimonio dell’UNESCO non a caso, perché nel tango ci si rispecchia così come nella vita Nel tango ci possono essere tutte quelle sfaccettature: la tristezza, la felicità, i cattivi umori, le sofferenze, c’è il dolore, c’è la pace, la spensieratezza. Ci sono i giovani e meno giovani. C’è la vulnerabilità, la voglia di sopraffare e la voglia di collaborare; in breve c’è’ l’umanità.

So della tua recente passione per la pittura. Ha un legame con tutte le altre tue espressioni artistiche?

La voglia di dipingere e disegnare è nata in effetti non da molto tempo. Nel corso della mia vita, anche a livello scolastico, mi sono cimentata, ma non ho mai approfondito.

Il mio bisogno di esplorare e di trasformazione, di non porre limiti alla mia arte mi ha portato ad esprimermi, prima utilizzando l’inchiostro con l’esplorazione dell’arte cinese e giapponese Sum-e, poi passando all’utilizzo del carboncino e poi in modo timido mi sono avvicinata anche alla pittura.

Mi piace definire la mia arte come la mia espressione istintiva, soprattutto nella pittura piuttosto che nella tecnica. Ed è proprio lì che l’arte istintiva si incontra con le altre forme artistiche che mi accompagnano, sopratutto la danza è il mio istinto, il sentire, il liberare l’espressione di chi siamo e di cosa vogliamo comunicare.

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Da perfetta artista poliedrica non poteva mancare in te la vena poetica. Raccontaci di questa tua passione..

Sei anche una appassionata di scienza olistica. Da dove nasce il tuo interesse per questo tipo di tecnica e disciplina orientale?

Anche la poesia è nata dalla necessità e curiosità di voler capire se avevo qualcosa da dire. in passato avevo creato delle rime, delle frasi giocose ma non è mai iniziato un vero percorso poetico Solo con l’incontro con i Poeti di strada, in particolare con Pierluigi Rizzo, mi sono detta che potevo osare e portare alla luce questa mia ulteriore vena di espressione.

Mi sono connessa al mio intimo profondo facendo emergere i miei pensieri in poesia. Credo si abbia sempre qualcosa da dire, quando ci sono degli eventi nella vita che ci formano, che ci fanno crescere.

Attraverso la sofferenza, ma anche attraverso i momenti belli, si può attingere a quel sentire che viene dal profondo. Bisogna anche essere generosi, perché la poesia è un modo di mettere a disposizione degli altri la propria vulnerabilità e quindi si è indifesi. Questo non mi fa paura, perché mi piace condividere ed essere vulnerabile, solo cosi le cose succedano e si realizzano.

Ed ecco la risposta alla domanda di come queste espressioni artistiche si leghino l’una all’altra: Il bisogno di esprimermi senza barriere ed etichette permettendomi di fallire e di sperimentare mi ha portato a mettere insieme i miei lavori in tutte le direzioni, creando una composizione che presenterò a Roma il 16 Luglio su musica ‘Reunion’di 3 delle mie poesie recitate, ballate e coreografate da me e messe in scena con l’elemento chiave anche di mettere in scena la mia pittura

Quindi tutte queste arti insieme mi consentono di esprimermi nella mia totalità di artista in evoluzione e trasformazione

Credo che nella vita di molti, almeno nel mio caso, arrivi un momento in cui si va alla ricerca di se stessi, dell’essenza profonda di chi siamo, di cosa vogliamo veramente. Si parte da una crisi, dal dolore che spinge verso una trasformazione, a volte radicale. A me è capitato di avvicinarmi ad un percorso di crescita personale, nel 2016 mi sono ritrovata a seguire corsi di crescita personale (con il filosofo teologo scrittore Igor Sibaldi), che mi hanno portato a viaggiare per prendere parte a determinati seminari che andavano ad approfondire quelle che erano le tematiche di conoscenza dell’io, dell’esistenza. Insegnamenti che andavano a scavare sul perché e sul chi veramente ha fatto e fa le scelte che ogni giorno pensiamo di fare in liberta’… ci sarebbe tanto da dire ma ne parleremo magari in un altra intervista.

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Una delle fortune di vivere in Olanda è di aver avuto la possibilità di incontrare persone diverse, di diverse culture, religioni, usi e costumi che mi hanno permesso di confrontarmi di mettermi in discussione, di poter mettere a fuoco ed esplorare e scegliere come un bambino che per la prima volta può scegliere il gusto del gelato senza che qualcuno lo scelga per lui. Una scelta quindi più libera, informata ed indipendente; non voglio rinnegare nessun tipo di percorso precedente, piuttosto mi piace abbinare, aggiungere.

La spiritualità non è religione, c’è una frase che spiega bene questo concetto, e che ho fatto mia, ed è quella che la spiritualità è l’oceano, le religioni sono i fiumi e allora io preferisco l’oceano. Mi sono quindi concessa la possibilità di esplorare varie discipline, mi sono avvicinata al Reiki, (Rei= “Universal Life” e (Ki) =“Energy” ) Ho seguito dei corsi per diventare operatrice Reiki di primo e secondo livello. Prima di essere corpo siamo energia. L’energia è il centro della connessione con la fonte che uno può chiamare Universo, può chiamare Dio, può chiamare forza suprema. Siamo tutti dotati di un grande potere di intuizione, di capacità di guarire noi stessi ma in qualche modo abbiamo perso questa capacità , non l’abbiamo allenata. Soltanto se ci concediamo la possibilità di collegarci al cuore e dal cuore metterci in ascolto e diventare un canale di trasferimento di energia positiva, capace di portare armonia e ristabilire equilibrio. Il Reiki è un esempio di guarigione con l’imposizione delle mani che fa fluire l’energia e crea benessere; non promette guarigioni miracolose, non si sostituisce ai medici, ma crea benessere e sensazione di pace. Si crea cosi la possibilità di guarire e armonizzare corpo, spirito e mente.

Sto anche studiando il jin shin jyutsu ( è l’arte di conoscere e aiutare me stessa), che è un’altra disciplina orientale a cui mi sono avvicinata per aiutarmi in una situazione che mi creava preoccupazione, per cui è nata un’altra passione. Un percorso nuovo, di studi che va avanti dal luglio 2020 e che prevede tante ore di studio e pratica; anche questa è una disciplina che va a rimuovere l’energia

stagnante e che favorisce la risoluzione di varie problematiche emozionali e fisiche. C’è sempre questa connessione con la parte non visibile, che per una mente razionale è difficile da spiegare e quindi avallare. Io mi sono lasciata alle spalle il bisogno di analizzare per dare spazio al potere del cuore.

Cosa fa un operatore olistico?

L’ operatore olistico si mette a disposizione degli altri. Non è un guaritore, è un mezzo, un canale che permette all’energia vitale di fluire, creando le condizioni per ristabilire un equilibrio, laddove ci siano squilibri e disarmonie.

Ci parli un po’ della tua fondazione MARYPUCCI LAB?

La vita mi ha portato ad allontanarmi da quello che era un percorso iniziale artistico di cui ho parlato. Sono passata da una fase della mia vita vissuta nella mia città d’origine Cosenza, dedita alla mia formazione, al mio trasferimento a Roma per esplorare nuove opportunità per poi andare in Olanda, dove ho cercato di inserirmi, di integrarmi in una nuova cultura, rilegando la mia parte artistica ad un hobby da fare nel weekend. In quel momento sembrava che la cosa giusta fosse studiare e intraprendere una carriera amministrativa completandola con un MBA. Fino a quando arriva un momento in cui ci si chiede, come ho spiegato prima, cosa vogliamo dalla nostra vita, chi siamo e in che direzione stiamo andando; ecco da quel momento è nata la necessità di tornare a me stessa, alla mia arte e

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Mary Pucci Lab è stato il modo che ho trovato per proporre tutte le mie passioni tutte le mie trasformazioni e conoscenze al pubblico. Quindi Marypuccilab nasce da un bisogno di esprimersi, di comunicare e di mettersi in contatto con gli altri, mettendo a disposizione le cose che so fare.

Ho pensato che un lab potesse racchiude nei laboratori di body& mind, tango e cre-art tutto quello di cui mi occupo.

È vero sono tante le mie iniziative e proposte, le quali mi danno vitalità emozioni e motivazione.

che si occupa della mia presenza sui social media. Ho trasformato questo momento di isolamento dal resto del mondo, dovuto al covid-19, in un’opportunità: la mia opportunità di esplorare nei miei ritagli di tempo tante sfaccettature della mia arte quindi ho prodotto una serie di poesie, che ho pubblicato con Poeti di Strada e sul tuo meraviglioso Blog L’ArteCheMiPiace, ho collaborato con un blog d’arte: Mille Piroette che mi ha dato visibilità con le mie poesie e le mie creazioni di quadri e disegni. Non ultimo il mio prossimo lavoro che presenterò a Roma il 16 Luglio presso il palazzo vescovile del borgo di Ostia antica in una serata dedicata all’arte.

Quali sono secondo te le caratteristiche necessarie per poter svolgere una professione poliedrica come la tua?

Credo che per poter dare spazio a una professione poliedrica come la mia ci voglia tanta energia, tanta voglia di fare continuando ad imparare per poter poi dare agli altri. È un lavoro costante fatto di alti e bassi e di caparbietà, non perdendo il focus, lasciando spazio e accogliendo le opportunità. Seguo il flusso degli eventi che accadono ma anche facendoli accadere quindi ritorno al mio motto: bisogna sognare, bisogna osare e bisogna realizzare. Ecco io ho sognato, ho osato e continuo a sognare ed osare e continuo il mio percorso per realizzare.

Ci parli dei tuoi ultimi lavori e dei lavori in corso di realizzazione?

Sto anche preparandomi per il mio rientro nel mondo del tango con la riapertura della mia Milonga ‘Farol’ prevista l’11 luglio qui in Olanda, proseguendo poi con una partecipazione come tango DJ ad una maratona di Tango in Sicilia prevista per Settembre. Poi ci sono tanti piccoli sogni ancora da realizzare e da sviluppare come l’apertura del mio e/shop di prodotti di Tango e non solo su marypucciLab.

Nel frattempo continuo a studiare jin shin jyutsu e ad accogliere tutte le opportunità che mi si presenteranno.

Nell’ultimo anno mi sono dedicata a sviluppare le attività che propongo con Mary Pucci Lab di cui ho parlato: quindi lezioni online di fitness, di danza meditativa e di danza destress.

Una combinazione di movimenti di danza, fitness e yoga e di sessioni di reiki.

Sto lavorando allo sviluppo della parte marketing di mary pucci lab che ho affidato a un gruppo di esperti

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MARINELLA PUCCI

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Marinella Pucci è un’artista di ampio respiro: coreografa, ballerina, insegnante di danza, organizzatrice, tango DJ, operatrice Olistica; amante dell’arte in tutte le sue forme e rappresentazioni.

Marinella da sempre studia e si dedica ad ampliare le sue conoscenze nel panorama artistico. Fin da piccola ha frequentato corsi di danza in vari stili conseguendo diplomi d’insegnate di danza e coreografa. Partecipa attivamente e in differenti vesti, in spettacoli e rappresentazioni teatrali prima in Italia e poi in Olanda dove attualmente risiede. Marinella esplora continuamente nuovi modi su come il suo estro creativo si integra e contribuisce al suo sviluppo personale e alla società.

Con la sua selezione di poesie vuole condividere un suo pensiero, frutto di momenti di riflessione intima che potrebbe essere condivisa o meno dal lettore ma pur sempre un’opportunità di mettersi a nudo senza barriere e filtri.

Il suo motto e’: Sogna, Osa, Realizza.

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Artista poliedrica dedita alla danza e ad altre discipline espressive Marinella Pucci nel suo lavoro pittorico astratto porta alle estreme conseguenze il processo di riduzione e di decomposizione dell’immagine cubista, realizzando un’arte in cui gli elementi strutturali si limitano a linee verticali e orizzontali, ai colori primari; giallo, rosso e blu, al bianco della tela. Interessante anche la ricerca di arte primitiva attraverso un linguaggio di figure stilizzate che l’artista crea in composizioni di equilibrio come in una danza arcaica.

Ombretta del Monte

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