Anno XXI numero 1
Semestrale d'informazione della banda Sociale "E. Deflorian" di Tesero
La Strepitosa Som m ari o 4 5 6 7 9 10 11 12 16 20 21 22 24
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Caro Lettore... Ciao Tito Buon compleanno a... Concerti di Natale e Capodanno Concerto a Pergine Musica di scena 9^ rassegna delle bande giovanili di Fiemme e Fassa Assemblea ordinaria dei soci La banda nella storia - Parte II Serata ISEB 2015 La banda cresce 10 domande a... Famiglie in banda
La Redazione
Cristina Zanon, Elena Ceschini, Alessandro Delladio, Arianna Longo, Riccardo Longo, Marta Molinari, Marina Sacco Flavia Vinante, Michele Vinante, Elisa Zanon
Caro Lettore...
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Ciao Tito...
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I m pa ri a m o a con oscerci
Buon compleanno a... "La Strepitosa"!!
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I Concerti
Concerti di Natale e Capodanno In quei giorni di festa, un'esclamazione è giunta tra un augurio e l'altro: “ma ancora el concerto de Nadal de la banda? Ma no el sempre la stesa roba?”. Che sia stato pronunciato da un non amante della banda o da qualcuno che parlava per dar aria alla bocca, poco importa. La risposta è però giunta tempestiva. I concerti sono sempre diversi, perché cambiano il repertorio, le proposte e cambia anche il modo di suonare gli stessi brani. E non voglio essere fraintesa. Nuovi bandisti che entrano nel gruppo, vecchi che lasciano, più o meno prove per preparare un brano, stato emotivo personale che influisce sull'esecuzione. Le variabili sono così tante che si potrebbe parlare solo di questo. Ma l'articolo è dedicato ai concerti di Natale e Capodanno ed è qua che torniamo. Come scritto cambia sempre qualcosa ma è divertente constatare come, se da un lato c'è chi si “lamenta”, dall'altro permane una larga fetta di pubblico che, uscendo dalla sala, esclama ormai ogni anno: “però la Radetzky potevano proprio farla”. Quindi chi vuole la novità e chi vuole la tradizione, chi vuole i classici brani e chi spera in qualche nuovo genere. Questo l'ha ben capito ormai il nostro maestro Fabrizio: non si può accontentare tutti. In questo Natale 2014 una novità è però stata introdotta e, se a Tesero è passata in sordina, a Cavalese ha riscosso un notevole successo. Parlo dell'aperitivo musicale, tre bandisti che con i loro corni hanno intrattenuto il pubblico in attesa dell'inizio del concerto. Il clima che regnava nell'ingresso del palaFiemme era di silenzio e ascolto attento. Un semicerchio si era spontaneamente formato davanti ai tre, al termine di ogni brano un lungo applauso. Passando ai brani in programma i due concerti basavano la loro scaletta sulla musica di origine popolare e l’influenza che questa ha avuto nel repertorio bandistico. E infatti il sottotitolo del concerto era: “la danza… base della musica popolare, radice dello stile bandistico”. Il concerto è stato aperto dal Coro dei clarinetti, una suite scritta nel 1989 dal belga Jan van der Roost, il lavoro racchiude tre melodie della tradizione del sud della Francia, la Provenza. Questo brano è stato scritto originariamente per banda completa ma edito, dall’autore stesso, anche in versione per fanfara e per coro di clarinetti come nel caso di questa esecuzione. Tutti i movimenti scelti presentano un carattere allegro e danzante, come è tipico nel folklore provenzale. Ai soli clarinetti si è poi aggiunta tutta la banda con Piccola Suite Italiana composta da Franco Cesarini. Il concerto ha visto poi Slavonic March di Tchaikowski, nata nel giugno del 1876 quando la Serbia e l'Impero Ottomano erano impegnati nella guerra serboturca (18761878). Proprio per questo motivo la Società Musicale Russa aveva commissionato un pezzo orchestrale a Tchaikovsky per una raccolta di fondi da destinare alla Croce Rossa in onore dei veterani serbi feriti. Altra marcia, dal sapore italiano e in forma sinfonica da concerto, è stata Venezia di Gaetano Fabiani. Questa aveva delle particolari caratteristiche: liricità e leggerezza. Pezzo che si basa su temi e accompagnamenti legati e con dinamica nel piano. Anche la scelta ritmica della prima parte si presenta assai inconsueta attraverso l’utilizzo di un ritmo sincopato ostinato. Dopo le marce si passa ad una composizione piena di energia, vigore e sentimento com’è tipico della musica popolare russa: Old Russian Romances di Franco Cesarini. Anche in questo caso sono state riprese tre melodie esistenti, riadattandole all’organico bandistico e dando risalto alle potenzialità timbriche espressive di tutta la banda ma anche di alcuni strumenti solisti come l’eufonio, l’oboe, il flauto, il sassofono alto e la tromba. La Strepitosa 60
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I Concerti Il brano che però ha più incuriosito il pubblico è stato sicuramente Sang! di Dana Wilson, compositore contemporaneo americano, di formazione un pianista e grande jazzista. Il brano, pur essendo una composizione didattica scritta per le bande giovanili americane, ha voluto dare una sua personale impronta alla composizione cercando di sensibilizzare i musicisti alla ricerca di questo particolare stile e ricollegandolo alla sua origine. Nel corso del brano infatti, sono stati inseriti dei momenti di recitativo ritmico, a volte anche complessi e intrecciati, che vogliono stimolare la consapevolezza ritmica degli esecutori ma al contempo richiamare una sorta di danza tribale africana attraverso questo linguaggio inventato. In un concerto di musica popolare e danze non poteva mancare un brano di ispirazione irlandese, ecco quindi presentata Lord Tullamore, composta da Carl Wittrock, che vuole dare un assaggio della splendida musica irlandese con i suoi ritmi coinvolgenti ma anche della sua bellezza naturalistica. E per concludere? Un musical: West Side Story di Jerome Robbins, che ha ripreso la tragedia shekspiriana Romeo e Giulietta riadattandola in chiave moderna attualizzata agli anni cinquanta, epoca in cui è stato scritto. Ma c'è stato spazio anche per presentare ufficialmente i nuovi allievi: Delmarco Elisa all'eufonio, Delladio Elia alle percussioni, Cristellon Eleonora al flauto e Delladio Nicole al clarinetto, a cui sono stati consegnati i diplomi e a cui è stato regalato un caloroso applauso di benvenuto. Elisa Zanon
ATTENZIONE!!! Segnaliamo a tutti che l'indirizzo email del giornalino: lastrepitosa@bandatesero.it è al momento fuori servizio. Per qualsiasi necessità scrivere a Cristina Zanon (capo-redattrice): crisz91 @yahoo.it Grazie e ci scusiamo per l'inconveniente. LA REDAZIONE 8
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I Concerti
Concerto a Pergine
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I Concerti
Musica di scena
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I Concerti
9^ rassegna delle bande giovanili di Fiemme e Fassa
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Assemblea ordinaria dei soci VERBALE DELL’ASSEM BLEA GENERALE ORDI NARI A DEI SOCI DELLA BANDA SOCI ALE “E. DEFLORI AN” DI TESERO svoltasi il giorno venerdì 23 gennaio 2015 ad ore 20.30 presso la sede della Banda Sociale “E. Deflorian”, in Tesero, via Fia n°2, c/o la Casa della Cultura e dello Sport, con il seguente: ORDI NE DEL GI ORNO 1) nomina del presidente dell’assemblea; 2) nomina degli scrutatori 3) relazione attività e morale (Presidente); 4) esame posizione bilancio (Cassiera); 5) rinnovo cariche sociali; 6) attività futura e programmi musicali (Maestro); 7) iniziative in cantiere per il 2015 (Presidente); 8) varie ed eventuali Soci attivi presenti: 53 Soci benemeriti presenti: 6 Autorità presenti: 2 (Andrea Trettel Assessore alla Cultura ed Istruzione del Comune di Tesero; Pietro De Godenz Consigliere Provincia Autonoma di Trento) 1. Apre la seduta il presidente uscente Massimo Cristel il quale, rifacendosi al primo punto previsto dall’ordine del giorno, propone quale Presidente dell’assemblea l’Assessore alla Cultura ed Istruzione del Comune di Tesero, sig. Andrea Trettel; quest'ultimo, dopo votazione positiva dell’assemblea, accetta e ringrazia. 2. Il presidente dell'assemblea passa poi, in base a quanto previsto dal punto nr. 2 dell’Odg, a dichiarare aperta la votazione per la nomina di tre scrutatori: si propongono per questo ruolo, e vengono nominati all'unanimità, Lucia Volcan, Sara Longo e Luca Deflorian. 3. Successivamente, passa la parola al presidente Cristel per la sua relazione, che ripercorre un anno di attività intenso e ricco di soddisfazioni; (cfr. all. 01), analizza lo stato di salute dell'associazione, che considera buono, e ringrazia per la collaborazione il M° Fabrizio e il direttivo uscente ed i vari enti per il sostegno economico, tutti i bandisti effettivi, i soci benemeriti e onorari e quanti prestano il proprio aiuto nelle varie iniziative programmate dalla banda. La relazione del presidente viene approvata all'unanimità dall'assemblea (con l’astensione del Presidente). 4. Il presidente dell’assemblea cede la parola alla tesoriera Flavia Vinante per la relazione finanziaria (all. 02) come previsto dal pto. 3 dell'Odg (“esame posizione bilancio”); si approva all’unanimità (con l’astensione della stessa tesoriera). 5. Riprende la parola il Presidente dell’Assemblea dando inizio alle operazioni di voto per il rinnovo del direttivo, come previsto dal punto nr. 5 dell'ordine del giorno. Del direttivo uscente (in carica per il biennio gennaio 2011 – gennaio 2013) non si ricandidano: Lucia Volcan, Alberto Zeni. Tutti gli altri consiglieri uscenti, invece, rinnovano la propria disponibilità a proseguire. Presentano la propria candidatura anche i soci: Sara De Godenz, Lorenzo Zanon e Diego Fanton. Viene altresì ricordato che le votazioni riguardano l'elezione dei componenti il consiglio direttivo, il quale (come previsto dallo Statuto) nella prima riunione successiva all'assemblea dei soci provvederà a nominare il presidente e ad attribuire le altre cariche sociali. 12 La Strepitosa 60
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6. Terminate le operazioni di voto, la parola passa al M° prof. Fabrizio Zanon che relaziona prima in qualità di responsabile dei corsi allievi (all. 03) circa l'andamento delle lezioni di formazione musicale, strumento e musica d'assieme, poi in veste di direttore della banda commentando le varie sollecitazioni ed appunti ricevuti da alcuni soci durante la scorsa stagione autunnale ed i vari concerti svolti nell'anno appena trascorso, facendo anche riferimento ai programmi musicali futuri per l'anno 2015, fino a dare qualche accenno al programma per le celebrazioni del prossimo bicentenario , tra cui la realizzazione di un musical (nel 2016) con le varie realtà musicali, corali ed associazionistiche locali; inoltre viene dato, unitamente al presidente Cristel, qualche breve accenno agli eventi che si metteranno in calendario per il prossimo bicentenario del sodalizio del prossimo 2017 (libro, concertone, Dvd, concorso per compositori, ecc.). A questo punto prende la parola lo stesso Presidente dell'assemblea, sig. Andrea Trettel che, terminato lo spoglio delle schede, riceve dagli scrutatori i risultati delle votazioni per il rinnovo del direttivo (all. 04), e comunica pertanto i: risultati delle votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo. Il nuovo consiglio direttivo (in carica fino al 22.01.2017) risulta così composto (in ordine di preferenze): • Cristel Massimo e Fanton Diego: voti 31 • Zanon Cristina e Zanon Lorenzo: voti 28 • Delladio Alessandro, Zanon Marta e Delladio Ettore: voti 27 • Vinante Michele: voti 24 • Trettel Diego: voti 22 • Ventura Nicola: voti 21 • Seguono: De Godenz Sara voti 19, Longo Carlo voti 3, Ceschini Elena, Vanzetta Marco e Zanon Marcello voti 2, Carpella Matteo, Longo Arianna, Longo Riccardo, Molinari Marta, Vinante Flavia, Volcan Lucia, Zeni Alberto voti 1 • Totale votanti: 40 • Schede bianche: 0 • Schede nulle: 0 Applauso e complimenti ai nuovi eletti. Andrea Trettel, in veste di rappresentante dell’Amministrazione Comunale, esprime parole di compiacimento per l’andamento sociale, musicale ed economico del sodalizio; comunica che l’Amministrazione, nel particolare momento storico ed economico che vive la nazione, sarà per quanto possibile vicina alle esigenze che volta per volta perverranno. Applauso da parte dell'assemblea. A seguire prende la parola il socio benemerito nonché Consigliere Provinciale Pietro De Godenz portando i complimenti per il lavoro svolto e per le iniziative in cantiere per il prossimo biennio, estendendoli anche a nome dell’Assessore Provinciale alla Cultura Tiziano Mellarini e comunicando che anche la Provincia Autonoma di Trento cercherà di supportare degnamente questo importante traguardo della nostra associazione. Applauso dell’assemblea. 8. Varie ed eventuali • Prende la parola il bandista Marco Vanzetta il quale auspica che il Maestro per quanto riguarda la scelta dei programmi musicali cerchi di avvicinarsi anche ai gusti del pubblico che ci segue magari con pezzi più divertenti e popolari. Il Maestro replica meravigliandosi di tale affermazione e citando numerosi brani in “scaletta” molto noti al pubblico ed apprezzati. • Prende la parola il socio benemerito Claudio Zanon complimentandosi con il direttivo per il lavoro svolto e per aver saputo ripianare il disavanzo dell’esercizio 2013; lo stesso incoraggia esprime parole di incoraggiamento per i giovani bandisti a suonare divertendosi e di “portar via” quante più emozioni e ricordi positivi che tanto aiutano a crescere... Applauso. La Strepitosa 60
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• Prende parola il bandista Dennis Zanon dando lettura della lettera di dimissioni dalla Banda Sociale sia sua che del fratello Mattia Zanon (assente all’assemblea). Motivazione di tale gesto viene supportata dal sig. Zanon Marco, socio benemerito nonché genitore dell’interessato (minorenne), il quale comunica che il reale motivo della lettera è la disaffezione/repulsione provata da Denis nei confronti del proprio strumento attuale (clarinetto) e la volontà di poter passare alla sezione “percussioni” quale componente effettivo assieme al fratello Mattia. Il Presidente e il Maestro replicano alla presa di posizione di Dennis e dei suoi genitori (peraltro già affrontata nella direzione di lunedì 12 gennaio 2015). Per agevolarlo, il maestro unitamente al presidente avevano consigliato di iscriversi privatamente (in quanto ha già beneficiato in precedenza dei voucher destinati ai frequentatori di corsi formativi) alla Scuola Musicale ed iniziare un periodo formativo di avvicinamento ai nuovi strumenti e comunque di continuare la propria attività quale clarinettista per poi, quando in grado, gradualmente interagire a seconda delle esigenze strumentali e di organico con la sezione delle percussioni. Oltre a ciò potrebbe partecipare attivamente alla Bandina quale nuovo componente delle percussioni per portare a compimento il previsto percorso didattico. Da questo punto nasce una notevole discussione con diversi e variegati interventi da parte di alcuni soci attivi, però purtroppo la famiglia Zanon non recede dalle proprie posizioni: entrambi i fratelli titolari alle percussioni oppure conferma delle dimissioni. Il maestro unitamente al presidente, al direttivo uscente ed all’assemblea generale non accettano tale “diktat”: si prende quindi atto delle dimissioni dei due soci. • Prende la parola Michele Vinante chiedendo chi fosse propenso a partecipare alla festa della neve delle bande Trentine al fine di organizzare la trasferta a Bolbeno. Successivamente, alle ore 23.35 circa, il Presidente dell’assemblea cede la parola al Presidente della Banda Sociale per i saluti finali, al termine dei quali, non essendoci altri argomenti all’ordine del giorno e nessun altro prendendo la parola, dichiara conclusi i lavori assembleari. ********** A seguito della prima riunione del nuovo direttivo (eletto in data 23 gennaio 2015 ed in carica fino al 22 gennaio 2017), svoltasi in data 9 febbraio 2015, l'organigramma della Banda Sociale “E. Deflorian” è il seguente: • Presidente / rapporti con enti • Vice presidente / rapporti con la stampa / promozione concerti • Segretario e verbalizzante • Archivista e responsabile Giornalino • Aiuto archivista e Segreteria • Responsabile divise e guardaroba e responsabile Giornalino • Responsabile logistica e sede • Responsabile logistica e sede • Cassiera e coordinatrice vallette • Responsabile logistica e bar sede • Maestro e responsabile corsi allievi
: Cristel Massimo : Vinante Michele : Trettel Diego : Delladio Alessandro : Fanton Diego : Zanon Cristina : Delladio Ettore : Ventura Nicola : Zanon Marta : Zanon Lorenzo : Zanon Fabrizio
Collabor ator i ester ni al dir ettivo • Responsabile strumenti (revisioni e riparazioni) • Aiutoguardaroba
: Zeni Alberto : Longo Sara e Volcan Lucia
Il segretario verbalizzante Trettel Diego 14
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Se avisa che... Se lo desiderate, potrete ricevere “La Strepitosa” via e-mail, in formato pdf, anziché nella versione cartacea. Per richiedere il nostro giornalino tramite e-mail basta semplicemente scrivere all'indirizzo crisz91 @yahoo.it identificandosi e specificando tale richiesta. Grazie e buona lettura a tutti!!! La redazione
Vuoi diventare "Amico della Banda 2015"? E' in corso il tesseramento rivolto ai nostri amici e simpatizzanti e in genere a chiunque voglia sostenere concretamente la nostra associazione musicale con una piccola (ma per noi molto utile) offerta in denaro. La tessera nominale ha il costo di 15 euro e comprende l'abbonamento annuale al periodico "La Strepitosa" (2 numeri all'anno).
Per info rivolgersi alle vallette durante i nostri concerti oppure scrivere a: crisz91 @yahoo.it; presidente.bandatesero@gmail.com; segretario.bandatesero@gmail.com UNA BANDA 2.0 La banda di Tesero vuole essere al passo coi tempi e raggiungibile a tutti. Per questo, oltre al periodico "La Strepitosa", sono attivi tre canali di informazione sul web: 1. il sito internet ufficiale all'indirizzo www.bandatesero.it 2. la pagina ufficiale facebook BANDA SOCIALE "ERMINIO DEFLORIAN" DI TESERO 3. il canale ufficiale youtube BANDA SOCIALE "ERMINIO DEFLORIAN" DI TESERO Mi raccomando, seguiteci e state aggiornati!! La Strepitosa 60
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La banda nella storia 2 … vita, evoluzione e “miracoli” dell’organico musicale più antico e duraturo del mondo… Nella prima puntata ci siamo addentrati in quella che si può definire preistoria della musica per fiati. Come introdotto la volta scorsa, la banda, così come la conosciamo oggi, è frutto di una lunga evoluzione dettata da circostanze ben diverse a seconda della storia, della tradizione e della situazione geopolitica. Fino alla rivoluzione francese non è ancora corretto usare il termine “banda”. Anche se, come vedremo, le idee sulla reale origine della banda sono diverse e spesso molto discordanti fra di loro, c’è chi la vede, appunto, come un’evoluzione degli organici secondo un ordine logico di eventi; chi la vede, invece, come una formazione nata dalla contaminazione o più contaminazioni di tradizioni, chi, infine, la fa nascere dalla musica popolare e quindi come evoluzione dei complessi da ballo. Purtroppo non c’è tutt’oggi un’idea chiara e ben definita da dove nasce la banda odierna, ma come anticipato ci sono diverse teorie. Torniamo a noi e al nostro escursus storico, che ha anche e soprattutto lo scopo di fare un viaggio nella storia della musica per fiati in generale, per poi arrivare, come anticipato, alla nascita delle prime bande vere e proprie verso la seconda metà del 1700 con la rivoluzione francese e, più tardi verso la metà del 1800, con le geniali intuizioni di due straordinari compositori che segnarono il via della banda sinfonica moderna, Holst e Grainger. La volta scorsa ci siamo lasciati subito dopo il contatto con le bande islamiche (in particolar modo la banda dei Giannizzeri) e, come sempre è accaduto storicamente in queste situazioni di incontro fra culture diverse, ciò ha portato al verificarsi di forti contaminazioni anche nella tradizione musicale europea e, di conseguenza, ad un evoluzione degli organici grazie all’imitazione di strumenti nuovi conosciuti spesso su questi campi di battaglia. Il Quattrocento, periodo che andiamo a descrivere ora, è importante non tanto dal punto di vista delle bande militari, ma soprattutto per l’affermarsi di gruppi sempre più organizzati di fiati a livello civile, a servizio delle città o semplicemente per lo svago del popolo. Purtroppo anche questo periodo, come visto nei periodi passati, non ci lascia nessuna testimonianza di musica scritta. Di fatto anche l’iconografia che ritrae questi gruppi strumentali, li presenta sempre senza nessun spartito, questo perché la musica, fra questi suonatori, era tramandata completamente in forma orale, vuoi per la preparazione degli stessi, vuoi per una ancora non consolidata abitudine alla scrittura musicale. Oppure semplicemente per tradizione come avveniva nei gruppi militari, dove i “segnali” venivano tramandati attraverso quella che si chiama “tradizione di suono”. E’ pertanto presumibile che quando queste formazioni si stabilizzarono in ambito civile mantennero questa consuetudine. Un’ altra ragione a favore della musica orale deriva anche dall’ “occasionale” di queste nuove formazioni civili. Infatti, accadeva spesso che dei gruppi di menestrelli e viandanti (anche se soprattutto in epoche successive) si ritrovassero e costituissero queste formazioni miste dettate spesso dal caso, mentre la musica veniva imparata e creata ad orecchio, attraverso l’ascolto di una melodia esistente o alcune indicazioni da parte dei musicisti che ne conoscevano l’andamento. Queste formazioni, definite appunto “occasionali”, nel corso di questo secolo divengono immancabili nelle occasioni festive, operando un progressivo sviluppo dell’organico con strumenti di vario genere come cornetti, bombarde, trombe, tromboni e percussioni come tamburi e timpani (non quelli attuali con le note regolabili, erano ancora molto primitivi ed eseguivano una singola nota, pertanto se ne usavano di diverse misure per marcare le cadenze nelle tonalità che probabilmente erano più o meno sempre le stesse).
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Rammaricandoci dell’assenza di musica scritta del periodo, dobbiamo però essere contenti dell’evoluzione degli strumenti musicali che ottengono una certa efficienza tecnica attraverso diverse migliorie, come l’invenzione delle chiavi e la nascita un nuovo strumento, il trombone, che ricoprirà un ruolo importantissimo nella musica rinascimentale. In questa’epoca, in parallelo alle formazioni occasionali, si vanno a formare sempre più dei gruppi di strumenti stabili ed organizzati, e addirittura al servizio delle corti o città stesse. Spesso queste formazioni sono costituite da una sola famiglia di strumenti, oppure da coppie di strumenti che talvolta perdurano nella tradizione per diversi secoli. In Italia, ad esempio, ci sono testimonianze di gruppi denominati “pifferi” e trombetti”, in Spagna nascono le Cobla (gruppo strumentale catalano ancora noto), in Germania le AltaTanzkapelle. Una caratteristica di queste formazioni è la loro composizione, con strumenti ben precisi a seconda della tipologia di musica e del luogo in cui dovevano esibirsi. Gli strumenti vengono quindi identificati con i termini alti o bassi, non nel senso dell’altezza del suono ma del volume. Gli alti erano strumenti dal suono brillante e forte, impiegati all’aperto; mentre i bassi venivano utilizzati in luoghi chiusi. Riguardo ai gruppi “organizzati” abbiamo documentazioni scritte ben precise, come ad esempio quella di Siena del 1487, dove si indica che erano stipendiati dalla municipalità: 10 suonatori di trombetti e 4 di pifferi , uno di trombone e uno di nacchere (intendendo timpani). Altri documenti conservati segnalano che a Venezia, al servizio della scuola Grande di Santa Maria della Misericordia, erano presenti sei “pifari” e tre “Trombon”. In Inghilterra al servizio di re Enrico VIII, era presete una banda formata da 14 trombe, dieci tromboni, due viole, tre ribecche, una cornamusa, 4 tamburelli e 4 tamburi. In quest’ultimo esempio è chiaro che queste formazioni risentono ancora e in modo enorme della tradizione dei singoli paesi, dove nell’organico sono presenti anche strumenti non a fiato quali, viole, violini, cornamuse, organetti ecc. Nel corso del secolo, le testimonianze ci portano alla conoscenza di gruppi sempre più diffusi anche nella corte Estense e alla corte di Borgogna sotto Filippo il buono. In questa circostanza è interessante notare come certi strumenti avessero una costruzione e “catalogazione” ben distinta in base all’utilizzo: le trombe (alcune costruite in argento), ad esempio, erano distinte in trombe da guerra o trombe da menestrelli. Queste ultime erano spesso dotate di coulisse che permetteva loro di avere a disposizione un maggior numero di suoni; venivano utilizzate solo in ambito civile, anche perché in guerra questi strumentisti erano spesso a cavallo e gli strumenti dovevano possedere caratteristiche tecniche semplici in modo da poterli suonare con una mano sola. In questo secolo vengono apportate delle migliorìe anche in campo militare, infatti da segnalare è l’affermarsi sempre maggiore dell’uso dei tamburi e dei timpani non più solo per impartire dei segnali (attacco, avanzata, ritirata…), ma anche per cadenzare il passo e la marcia in ogni spostamento. Altra curiosità si ritrova nei drappelli d’Avanguardia Svizzeri dove, sempre nel corso del ‘400, vengono sostituiti i tradizionali corni da segnali (costituiti con corno di animale) con le coppie di Schweizpfeiff (una sorta di flauto traverso, ma un po’ più piccolo). Ricapitolando, XV° secolo è fondamentale per la diffusione di tutte queste formazioni in particolar modo in ambito civile; infatti, fino ad allora, si potevano vedere solo due categorie di gruppi: occasionali, in ambito civile; e organizzate, in campo militare o, più raramente, al servizio di grandi signori o importanti città, come ad esempio a Firenze, dove nel 1414 i “trombetti” (formazione formata da pifferi e tamburi) dovevano essere pagati 95 soldi al giorno.
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La svolta per la diffusione dei gruppi organizzati in altre città arriva nel 1426, quando l’imperatore Sigismondo concede alla città di Augusta il privilegio di dotarsi di un corpo di trombettieri e Timpanisti. Questo è un evento importantissimo perché sancisce quello che è l’avvio della diffusione di questi gruppi “organizzati” a servizio di moltissime altre città anche “meno importanti” e da il via a questa nuova formazione strumentale (trombe e timpani) che perdurerà nel tempo fino al XIX° secolo. Concludendo questo excursus del ‘400 mi preme sottolineare ancora una volta l’importanza che ha avuto questo periodo per la diffusione rapida e quasi capillare di queste formazione di fiati e percussioni (e spesso non solo) nelle città e corti di tutta Europa. Inevitabile segnalare che ancora una volta le corti Italiane hanno giocato un ruolo fondamentale in questo senso finanziando e incentivando la nascita di nuove formazioni, sempre più preparate, anche grazie all’assunzione di musicisti molto esperti musicalmente. Musicisti, che ancora per molti secoli, fino all’ottocento circa, erano poliedrici. Ossia: non erano specializzati in un solo strumento, ma suonavano un po’ di tutto, anche grazie al fatto che questi strumenti, pur progrediti rispetto al passato, erano ancora molto rudimentali e possedevano poche possibilità tecniche e di estensione. Nella prossima puntata ci addentreremo nel Rinascimento, che anche per la musica classica e musica per fiati in particolare, è stato un periodo fiorente di grandi innovazioni tecniche e teoriche. Incontreremo nuove formazioni, nuovi strumenti e nuovi compositori che hanno fatto la storia della musica italiana e non.
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Le nostre attività
Serata ISEB 2015 Come accade da alcuni anni, ogni qual volta se ne presenta l’occasione la nostra banda si mette a disposizione dell’Istituto Bandistico Superiore Europeo, per far esercitare i suoi allievi direttori. Si tratta di una prova in cui suonando il proprio repertorio, la banda viene diretta da aspiranti maestri sotto l’attento sguardo di un tutor che ne guida l’interpretazione e corregge gli errori. É in definitiva il momento in cui ogni allievo ha la possibilità di mettere in pratica quanto appreso dal punto di vista teorico, nonché modellare la propria personalità artisticomusicale. L’ISEB si propone infatti come istituzione di formazione per direttori di banda in grado di offrire una visione ampia e di alto profilo, grazie alla sua organizzazione e al suo corpo docenti internazionale, che attira in Trentino studenti provenienti da varie parti d’Europa. Dal canto suo la banda ha il privilegio di collaborare con un direttore (il tutor) di grande prestigio e di conseguenza ottenere a sua volta dei consigli su come migliorare l’esecuzione e l’interpretazione dei brani. Non ultimo, l’abituarsi a suonare con direttori sconosciuti, oltretutto spesso alle prime armi (i corsisti), è utile ai bandisti per abituarsi a stili e gesti differenti. Venerdì 30 gennaio si è rinnovata la collaborazione e questa volta la banda ha avuto l’onore di ospitare in qualità di tutor il direttore e compositore spagnolo Josè Rafael Pascual Vilaplana. Chi già conosceva il maestro l’ha accolto con piacere sapendo quale esperienza l’aspettava. Chi l’ha conosciuto in quell’occasione non ha potuto che apprezzare le sue doti sia in campo musicale, sia comunicativo. La chiarezza delle spiegazioni nel suo italiano spagnoleggiante, aiutate da metafore sempre illuminanti e divertenti, nonché la mimica di attore consumato, hanno reso piacevole la serata, ma soprattutto hanno fatto da tramite alla sua grande competenza musicale e solo parzialmente mascherato il piglio deciso e le stoccate che di volta in volta gli aspiranti maestri (e in parte anche la banda) si sono meritati. Nel complesso l’esperienza sembra essersi rivelata ancora una volta soddisfacente, con qualche direttore che ha impressionato in positivo e qualcuno… un po’ meno. Di certo la volontà del direttivo è quella di continuare periodicamente la collaborazione; e chissà che ciò non sia di stimolo per qualche altro componente della banda a seguire le orme del maestro Fabrizio, iscrivendosi a questo corso di alta specializzazione bandistica. P . S. Per chi fosse interessato ad un perfezionamento musicale, il maestro Vilaplana è, tra le altre cose, da diversi anni direttore artistico di un corso settimanale rivolto a strumentisti di tutti i livelli, che si svolge a fine luglio a Spilimbergo in provincia di Pordenone. Gli insegnanti di fiati e percussioni sono di livello internazionale e già parecchi giovani (e meno giovani) della nostra valle vi hanno partecipato negli anni scorsi, sempre con grande soddisfazione sia dal lato musicale sia da quello umano. Per informazioni: Istituto musicale “Fano” di Spilimbergo o rivolgersi a chi scrive. Michele Vinante
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Di tutto un po' A cura di Riccardo Longo
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