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Insieme per tutelare il legame tra gli anziani e i loro animali

Gli ultraottantenni che a Roma sono aiutati dalla Comunità di Sant’Egidio ora possono avere anche il nostro aiuto ad accudire il cane o il gatto di famiglia e a non separarsene, così da far continuare al meglio la propria vita e i propri affetti.

Insieme il 19 gennaio abbiamo presentato il progetto di collaborazione “Viva gli Anziani!”, programma di assistenza agli over 80 in difficoltà che Sant’Egidio ha attivato nel 2004 nella Capitale e in seguito in altre città italiane. Collaborazione che si è rivelata efficace e che ha arricchito un progetto che ora unisce l’accudimento ai più fragili con l’amore per gli animali, dimostrando che aiutare i quattrozampe non toglie alcun aiuto agli esseri umani, ma anzi contribuisce al benessere complessivo della società.

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Gli anziani che vivono con cani e gatti possono beneficiare del supporto dei volontari LAV, che assicurano loro tutto il necessario per non doversi separare dai loro animali, spesso l’unica famiglia e l’unico conforto rimasti. LAV si fa carico delle spese veterinarie, si occupa della consegna di cibo, o garantisce uscite all’aperto quando gli anziani proprietari non sono in grado di farlo. Nei contesti di fragilità sociale, interveniamo a sostegno delle famiglie per tenerle unite e tutelare i legami d’affetto, senza lasciare nessuno indietro.

Avviata nel giugno dello scorso anno nei quartieri Trastevere, Testaccio, Monti, Monteverde ed Esquilino - preceduta da una formazione reciproca dei volontari - quelli di Sant’Egidio per imparare per comprendere quale fosse il modo migliore per prendersi cura di un animale domestico, quelli di LAV per imparare ad interagire con persone che si trovano in situazioni di difficoltà

Prendersi cura di un animale richiede molte risorse e spesso in difficoltà:

- la prima fase di avvio della collaborazione ha già permesso a 20 volontari LAV di assistere 12 anziani, conviventi con 34 animali, tra cani e gatti, nell’arco di 74 servizi effettuati, tra cui 21 visite veterinarie e 27 consegne di cibo per un totale di quasi 430 chili di pet food distribuiti.

La sinergia tra LAV e Comunità di Sant’Egidio è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce una delle fasce più fragili della popolazione, gli anziani, con i cani e i gatti che hanno condiviso con loro tutta la vita. Prendersi cura di un animale richiede molte risorse e spesso gli anziani con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando anche a rinunciare ad essere curati pur di non lasciarli soli. Su segnalazione di Sant’Egidio, i volontari LAV intervengono, quindi. rispondendo ai bisogni degli animali e garantendo agli anziani la possibilità di non doversi separare da loro e di mantenerli in salute.

di Massimo Vitturi

La legge n.157 del 1992, che riguarda la tutela della fauna selvatica e l’esercizio venatorio, è già di per sé un ossimoro giuridico, oltretutto da sempre fortemente sbilanciata a favore dei cacciatori. Ma ora, dopo l’approvazione delle modifiche portate dalla legge di bilancio e dal famigerato emendamento spara-tutto, è ulteriormente peggiorata, sono stati rimossi in un sol colpo i princìpi di precauzione scientifica e i pochi limiti ancora esistenti al devastante dilagare dei cacciatori sul territorio nazionale.

L’emendamento era stato presentato da una compagine di parlamentari appartenenti a Fratelli d’Italia, tra i quali spicca il nome di Maria Cristina Caretta, nota cacciatrice vicentina, per anni presidente di CONFAVI, la confederazione delle associazioni venatorie italiane. Non è un caso che l’emendamento sia stato inserito nella legge di bilancio, i promotori erano ben consapevoli che si tratta di una norma che deve ogni anno essere approvata ad ogni costo, ricorrendo anche al voto di fiducia, quindi blindata dalla maggioranza parlamentare. Superato un primo momento critico, quando l’emendamento venne giudicato inammissibile perché non pertinente con la materia di cui tratta la norma, è stato successivamente riammesso dal Presidente della Camera.

Divenuto oramai legge, l’emendamento ha sostituito, stravolgendone i princìpi fondanti, l’articolo 19 della legge 157/92 che riguarda il controllo faunistico. E’ stata così cancellata la gradualità degli interventi sugli animali selvatici, che obbligava le regioni a intervenire, in via prioritaria, utilizzando metodi ecologici non cruenti; cancellata anche ogni verifica scientifica sui metodi applicati e sulla loro efficacia, sostituendo l’obbligatorietà di ottenere i pareri emessi da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) prima di avviare qualsiasi attività nei confronti degli animali selvatici, con l’indicazione di solo “sentire” lo stesso Istituto. Come se non bastasse, lo stesso emendamento prevede che entro il 1° maggio prossimo, il Ministero dell’Ambiente predisponga un “Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”, mediante abbattimento o cattura, di durata quinquennale.

Bisogna sottolineare che, pur coinvolgendo tutti i cacciatori italiani, gli estensori dell’emendamento si sono premurati di specificare più volte nell’articolato che gli interventi previsti “non costituiscono esercizio di attività venatoria”. Viene così cancellato ogni limite fino a oggi imposto alla caccia. Ecco perché d’ora in poi i cacciatori potranno sparare ovunque – anche nelle aree protette e zone urbane – in qualsiasi periodo dell’anno e contro qualsiasi specie, anche quelle particolarmente protette come lupo e orso.

Se questo è il biglietto da visita del nuovo Parlamento, è evidente che nei prossimi cinque anni di legislatura gli animali selvatici saranno sotto attacco come non mai.

Anche per questo motivo il nostro impegno per la loro tutela sarà ancora più forte e incisivo, a cominciare dal chiedere con fermezza l’intervento della Commissione Europea per cancellare i devastanti effetti dell’emendamento caccia-selvaggia: firma anche tu e condividi l’appello con tutti i tuoi conoscenti www.lav.it/news/appello-europa-contro-emendamento-cacciaselvaggia

I cacciatori potranno sparare a qualsiasi specie, tutto l’anno, anche nelle aree protette e in città. Partecipa alle Giornate Nazionali LAV di marzo: chiederemo a Prefetti e Regioni di non dare seguito alla libera caccia. Liberiamoci noi dalla caccia! Su lav.it trovi il tavolo più

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