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È ora di dire Stop alla scellerata offensiva di caccia!

di Massimo Vitturi

La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, ma è proprio lo Stato, con una delle sue massime istituzioni, a puntargli il fucile contro! Infatti, il nuovo Parlamento si è da poco insediato e gli animali selvatici sono già sotto attacco, come mai prima d’ora. Approfittando della blindatissima Legge di Bilancio 2023, è stato approvato l’emendamento “caccia selvaggia” che ha modificato la Legge nazionale sulla caccia, nella parte in cui dispone il controllo faunistico, se possibile ancora in peggio:

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· nelle attività di “controllo faunistico” è stato cancellato l’obbligo di ricorrere in via prioritaria ai metodi ecologici

· l’ISPRA è stato estromesso da ogni valutazione scientifica sulle attività di “controllo faunistico” che potranno così essere esercitate contro qualsiasi specie e con qualsiasi metodo, giungendo anche a comprometterne lo status di conservazione

· i cacciatori potranno sparare a qualsiasi specie, tutto l’anno, anche all’interno delle aree protette e in città

· la caccia al cinghiale con il metodo della braccata, noto per avere gravissimi impatti sull’ecosistema, oltre che sui cinghiali uccisi, è stata estesa a tutto il territorio nazionale, anche all’interno delle aree protette

· sarà elaborato un piano quinquennale di riduzione numerica – tramite abbattimento e cattura - di qualsiasi specie animale · gli animali che potranno entrare nel mirino dei cacciatori potranno appartenere a qualsiasi specie, anche quelle protette a livello comunitario, quali Orso e Lupo · le associazioni venatorie si spartiranno ogni anno 500.000 € di fondi pubblici

Il nuovo Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, durante la campagna elettorale ci ha tenuto a far sapere che la caccia si tratta di attuare scelte devastanti per gli animali selvatici. Purtroppo, quanto avvenuto finora rappresenta solamente un preambolo di ciò che accadrà nei prossimi mesi. Nuovi attacchi alla Legge nazionale sulla caccia che potranno solo peggiorare ulteriormente la tutela degli animali selvatici. è “Un’attività nobile alla quale da sempre la mia famiglia è legata, che ha visto i miei avi, mio nonno e mio padre essere cacciatori veri. Io sono un pagatore di licenza, uno di quelli che contribuiscono, come tanti di voi, alla gestione del sistema, all’implementazione del ripopolamento faunistico”. Con le modifiche apportate alla Legge di Bilancio, grazie all’emendamento partorito dal suo gruppo politico, ha così potuto dimostrare con i fatti di essere un uomo di parola, almeno quando

Per questo motivo abbiamo deciso di rivedere il tema dedicato alle Giornate Nazionali di Pasqua in programma nei fine settimana del 18-19 e 25-26 marzo, per riportarlo al contrasto del nuovo corso inaugurato da questo Parlamento con l’emendamento “caccia selvaggia” Vogliamo chiamare al nostro fianco quella maggioranza di cittadini da sempre contraria alla caccia, per farla diventare nostra alleata in questa battaglia: chiederemo a Prefetti e Regioni che non sia dato seguito alla liberalizzazione voluta dal Parlamento, per i gravi rischi di sicurezza che correranno i cittadini e per il massacro a cui andranno incontro gli animali selvatici.

Le Giornate Nazionali saranno l’occasione per raccogliere tantissime firme ai tavoli LAV e online che poi utilizzeremo per far sentire alla politica la pressione dei loro elettori: anche noi siamo lo Stato e non possiamo accettare nuovi soprusi nei confronti degli animali selvatici. Chiederemo, con fermezza, di ripristinare il rispetto dovuto alla vita di milioni di animali selvatici, colpevoli solamente di voler vivere, come tutti noi.

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