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Pelo e Contropelo

Pelo e Contropelo

Il Drago della Foresta di Fanfaronia

di Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di serGio trama

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Internet era una risorsa che a Rocca Sganghera era arrivata in modo un po’ tardivo rispetto a tanti altri posti, ma quando era arrivata i cittadini si erano appassionati subito. Si sa, infatti, che nei piccoli paesi tanti negozi e servizi stentano ad essere presenti, così con la rete la gente riusciva almeno in parte a sopperire. Tra gli altri utilizzi del mezzo si era purtroppo affermato l’acquisto di animali, con il risultato che non di rado arrivavano creature strane, che con i boschi e le valli di Rocca Sganghera poco avevano a che fare. Un tizio aveva comprato un Pitone Cristallino dei Monti di Pan di Zenzero, che si vedeva a stento mentre strisciava per terra perché la sua caratteristica era appunto di essere trasparente come il cristallo; una signora di mezza età, invece di adottare un cane in canile, si faceva fare compagnia – per così dire – da una Lucertola Infuocata delle Pianure del Sole, che le mandava in fiamme le tende ogni volta che ci si arrampicava; un altro aveva acquistato una Mangusta Verde del Madagascar Orientale, che non era mai arrivata perché – come è noto – alcune di queste vendite di animali online sono solo truffe…

Una notte che pioveva a dirotto, la corrente elettrica era saltata; e come nel più classico dei film della serie di Jurassic Park, tutte le serrature automatizzate delle teche dove questi incredibili ed esotici animali erano tenuti prigionieri si erano aperte contemporaneamente. Brunella e Betulla, che erano la fata e la strega che abitavano il bosco vicino a Rocca Sganghera, se ne erano accorte subito grazie alla loro sfera di cristallo. «Brunella, gli animali esotici di tutto il paese si stanno riversando nelle strade», aveva detto la fata alla sua amica. In paese, appunto, la maestra Ludmilla, la corpulenta insegnante delle elementari, si lanciò sotto la pioggia e cominciò a recuperare e mettere al sicuro le più innocue di quelle bestiole. Ma c’era un problema. Il barbiere Salvoni, che era il più acerrimo nemico dei diritti animali che abitava a Rocca Sganghera, aveva fatto uno dei suoi numerosi errori madornali: aveva acquistato un Drago Tenebroso della Foresta di Fanfaronia.

Il camaleonte

* Il camaleonte è un rettile con una straordinaria capacità di mimetizzarsi che, associata all’andatura lenta e ondeggiante e all’espressione placida e impassibile, lo rendono davvero caratteristico. Un po’ lucertolone e un po’ draghetto, si distingue per la particolare testa con la cresta, fitta di protuberanze, escrescenze e piccole corna. Vive in habitat caldi, in Africa (soprattutto in Madagascar), ma possiamo trovarlo in Asia e ormai persino nel Sud Italia (nei territori di Lecce e di Reggio Calabria)! * Abilissimo cacciatore, ha la lingua lunghissima (più lunga di tutto il corpo!) che srotola come una velocissima catapulta, in un sedicesimo di secondo, per catturare gli insetti. Ognuno dei suoi occhi tondi può ruotare indipendentemente a 360 gradi, garantendogli una visione totale e perfetta. * Vive sugli alberi, spostandosi da un ramo a un altro. Le dita hanno due artigli a forma di pinza che gli assicurano una presa sicura; anche la coda è prensile (per aggrapparsi ai rami) e può essere considerata la sua quinta zampa! A differenza della lucertola (entrambi sono dell’ordine dei sauri), il camaleonte non si separa mai dalla propria coda! * Non ha orecchie, ma comunica con i suoi simili attraverso le vibrazioni dei rami, su frequenze che noi non riusciamo a percepire. È un animale diurno, che vede male nel buio: dorme in un angolo ben nascosto tra le foglie; molto abitudinario, si rifugia sempre sullo stesso ramo!

I numeri del camaleonte

202 le specie conosciute da 3 a 60 cm la lunghezza delle varie specie 50-150 grammi il suo peso 10 metri l’altezza dal suolo dei rami dove può vivere 4-8 anni la durata della vita degli esemplari maschi 2-4 anni la durata della vita degli esemplari femmine

I RAGAZZI DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

Camaleonte pantera

Il commercio di animali esotici

Lo sapevi che

* Il camaleonte pantera è una delle specie più vendute. Ogni anno più di 2000 individui, che vivono nelle foreste del Madagascar, vengono strappati al loro habitat ed esportati. Il 50% di questi animali muore poco dopo la cattura, il 7% durante i lunghi trasporti internazionali e il 28% durante il primo anno di prigionia. Animali solitari e delicati, soffrono moltissimo a vivere in cattività, lontano dalle loro foreste.

* Ogni anno molti milioni di animali esotici (ricci africani, serpenti, gechi, camaleonti, iguane...) vengono catturati in natura o allevati per diventare animali da compagnia. In Italia sono 3 milioni gli animali esotici venduti ogni anno da negozi e allevatori; se si considerano quelli allevati e venduti illegalmente, questo numero raddoppia! Eppure gli appartamenti non sono certo il luogo adatto per la vita di questi nostri amici, che dovrebbero trovarsi liberi, molto lontano da qui!

* Gli animali non sono oggetti da collezione! Che siano catturati o allevati… la crudeltà non cambia. Basta pensare che il 75% dei rettili muore entro un anno da quando entra in un appartamento o che il 66% dei pappagalli cenerini muore durante il viaggio dall’Africa. L’86% degli italiani è contrario a tenere animali esotici come compagnia!

* Oltre a tutta questa grande e inutile sofferenza (perché non abbiamo nessun bisogno di vivere con un merlo indiano o un pitone reale!), questo commercio favorisce la diffusione di malattie che possono anche essere trasmesse agli umani: un esempio è la pandemia che stiamo vivendo da ormai due anni.

Questo drago glielo avevano venduto piccolo, e non gli avevano detto mica che era un cucciolo… Così, convinto che non sarebbe cresciuto più di tanto, il barbiere Salvoni si era ritrovato in cantina, in capo a un anno, un mostro di tre metri coda esclusa. Quando il black-out fece saltare la serratura, il Drago Tenebroso della Foresta di Fanfaronia saltò fuori in un attimo e si precipitò tra le vie, sputando lingue di fuoco. Betulla e Brunella atterrarono nel mezzo della piazza dove il drago stava distruggendo la statua del commendator Burlacchi, noto personaggio storico di Rocca Sganghera. Insieme, la fata e la strega fecero ruotare le bacchette, cantando strane litanie. Di fronte a loro si aprì un portale che cominciò a risucchiare l’aria tutto intorno, e con l’aria risucchiava anche vasi di fiori e panchine. Il drago provò a lanciare una fiammata verso Betulla e Brunella, ma anche la fiammata finì nel portale e scomparve.

Con un ultimo ruggito la belva si aggrappò con gli artigli alla statua del commendator Burlacchi, ma in pochi secondi sia il drago, sia la statua, furono preda del gorgo magico che si richiuse subito al loro passaggio. «Ma chi potrà essere stato ad allevare un drago qui a Rocca Sganghera?» chiese contrariato il sindaco, Palmiro Buzzacchi, che era arrivato trafelato reggendo l’ombrello per ripararsi. La maestra Ludmilla si avvicinò col suo sacco di animali esotici e lo consegnò a Betulla e a Brunella: «Sarà bene farli tornare ai loro luoghi di origine…». Betulla sorrise: «Anche il drago è tornato nella Foresta di Fanfaronia, dove potrà vivere felice nel suo ambiente naturale». Brunella si rivolse al sindaco brandendo la bacchetta: «Internet non è un buon posto per comprare animali! Anzi, gli animali non si comprano… e gli esotici devono restare nelle loro terre!». Il sindaco, piuttosto sconvolto, fece ritorno a casa, ma il messaggio fu chiaro.

Giacomo Bottinelli, 50 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Ufficio “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Sergio Trama, 59 anni, vive in provincia di Roma. Fin da piccolo preferiva esprimersi con i disegni piuttosto che con le parole e il suo sogno, poi realizzato, era di diventare un illustratore di libri per bambini. Ha collaborato a lungo con case editrici italiane e straniere. Quando non disegna, dipinge.

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