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Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo
La rivoluzione arriva nel piatto
La carne non cresce sugli alberi! E voi che avete in mano questo giornalino, lo sapete bene… La buona notizia è che gli scienziati nel mondo cominciano a immaginare un futuro diverso. Non è fantascienza: la carne si può coltivare in laboratorio. Un sogno che diventa realtà. Presto, chi non è ancora vegetariano potrà mangiare carne prodotta in laboratorio, senza che nemmeno un pollo o un manzo siano stati sfruttati e uccisi. Se non è rivoluzione questa! Badate bene, la carne coltivata non è un’imitazione: è vera carne. Cresciuta a partire da una cellula, messa in coltura e lasciata a moltiplicare. È dunque, da tutti i punti di vista, carne. Non attaccata a un animale, certo, e nessun animale ha sofferto o ha dovuto morire per produrla, ma è carne. Senza crudeltà, senza antibiotici, senza inutili sprechi e a beneficio dell’ambiente. Nel 2030 saremo nove miliardi ad abitare la Terra. E a volerci nutrire. Non voglio pensare che continueremo a uccidere i nostri amici. Invece non c’è nulla di male nel mangiare qualcosa creato in laboratorio, non trovate? L’obiettivo è chiudere tutti gli allevamenti del mondo, sia diventando vegani, sia con la carne coltivata... Sembra un sogno, vero? Eppure, diventerà presto realtà. Prenotiamo ora il cibo del futuro e… buon appetito senza crudeltà!
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Ilaria Marucelli
professione: giornalista cibo preferito: zuppa di ceci, zucca e castagne cosa non sopporta: la mancanza di empatia cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie