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L'estrazione, la lavorazione e le pavimentazioni in Porfido del Trentino

MATERIALI L'estrazione, la lavorazione e le pavimentazioni in Porfido del Trentino

Arch. LUCAFILIPPI Direttore E.S.PO.

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L'estrazione del porfido avviene a cielo aperto in lotti di escavazione disposti su gradoni di altezza variabile tra i 10 e 20 metri. Allo stato attuale il distacco del materiale dal fronte cava avviene principalmente tramite la tecnica delle mine piane. Essa consiste nel praticare generalmente al piede del gradone una serie di mine parallele e perpendicolari rispetto al fronte cava, dette "piane" , aventi lo scopo di tagliare il piede delle lastre e provocare la caduta della parete sovrastante. Il diametro dei fori, la loro lunghezza e la distanza interassiale sono progettati in funzione dell'altezza del fronte, dalla sua conformazione e dalla presenza o meno di faglie o fratture intersecanti le due serie di fessurazioni principali. La carica dell'esplosivo viene determinata in maniera empirica, tenendo conto di tutti gli elementi tettonici presenti sul fronte di abbattimento. Il porfido così abbattuto viene dapprima separato con pale meccaniche: il materiale di risulta composto in questa fase soprattutto da materiale di "cappellaccio" , viene caricato sui camion ed avviato verso i frantoi, mentre quello lavorabile viene spostato sui piazzali dove subisce una cernita più accurata. Gli operatori con l'ausilio di mazzette e cunei e seguendo le fessurazioni della pietra ottengono dai blocchi delle lastre di dimensioni e spessori variabili. Ma vediamo in primo luogo ciò che le accomuna: - una superficie pressoché piana, leggermente ruvida, sicuramente antisdrucciolevole,definita"pianonaturale"; - qualità fisico meccaniche buone; - l'attitudine a subire una seconda lavorazione. Si differenziano invece per: - spessore, variabile generalmente da 1 a 20 cm e più; - pezzatura, variabile tra i 15 e 100 cm; - colore, essenzialmente misto, non uniforme, tuttalpiù tendente in una zona estrattiva omogenea a cromatismi sulle tonalità di grigio, viola oppure rosso. Le lastre così suddivise vengono caricate su contenitori di vario genere e portate alle successive fasi della lavorazione, le quali permettono la realizzazione di prodotti come: cubetti, piastrelle, binderi, gradini, pedate, alzate, copertine... A seconda della destinazione d'uso questi prodotti vengono selezionati e messi a disposizione del progettista e/o committente per l'esecuzione di lavori con questa pregiata pietra. E.S.PO. non si occupa di commercializzazione né è strutturato per partecipare alle gare d'appalto ma, in qualità di indiscutibile punto di riferimento del settore, offre una serie di servizi e di controlli a supporto dei lavori in corso per sostenere coloro che, scegliendo il Porfido del Trentino, si prefiggono di realizzare opere di pavimentazione di qualità superiore certificata. Ha messo in atto una serie di dispositivi tesi a tutelare nel migliore dei modi il cliente/committente, offrendo alle Pubbliche Amministrazioni un pacchetto di servizi tesi a garantire il raggiungimento degli obiettivi enunciati nella nuova norma UNI. Tale attività si esplica in: - verifica preventiva delle disposizioni progettuali sui materiali in Porfido del Trentino, sulle applicazioni e sulle geometrie di posa; - formulazione delle relative voci di capitolato; - disposizioni tecniche relative i requisiti richiesti al materiale; - elaborazione o richiamo a specifico disciplinare di posa; - verifiche ispettive in corso d'opera con attività di supporto alla D.L.; - elaborazione di un'adeguata relazione tecnica; - validazione del processo di fornitura e posa in opera. E' evidente che il primo presupposto per garantire la durata nel tempo della pavimentazione sia legata alla correttezza delle scelte progettuali, alla congruità dei materiali ed al rispetto delle procedure di posa; si ritiene che un'opera di pavimentazione che rispetti le numerose procedure sopra citate possa essere un ragionevole presupposto di durevolezza e di espressione della regola dell'arte e contemporaneamente un concreto termine di paragone per tutte le altre opere non rispettose di tali dispositivi. Il Porfido del Trentino è la pietra più idonea per personalizzare gli spazi aperti e conferire agli edifici una base di funzionalità e decorazione attraverso le particolari colorazioni con una varietà di cromatismi che spaziano dal grigio al grigio - violetto dal rosso al rosso - intenso fino al ruggine acceso dove queste colorazioni resistono anche all'irraggiamento. Il prodotto porfido ricordiamo che si adatta perfettamente all'ambiente circostante che si vuol fare esaltare, sia verticale che orizzontale, sia storico che moderno, sia pubblico che privato. Solo l'utilizzo del prodotto certificato marchio "Porfido del Trentino Controllato" garantisce l'eccellenza di un lavoro a regola d'arte, il quale non è un marchio aziendale, ma un marchio con delle regole chiare, che identifica la qualità del prodotto stesso e che è perfettamente allineato con la normativa europea.

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