Cronache del 21 dicembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

Giovedì 21 diCeMBRe 2023 • ANNO VIII N. 289 € 1,50

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IL CONSIGLIERE REGIONALE DI ITALIA VIVA: «LA REGIONE TOLGA LA FORESTAZIONE ALL’AU MUSACCHIO»

Pantano Consorzio di Bonifica, Braia insorge

«Non si riesce a programmare e realizzare nessuna di quelle azioni preventivate»

Servizio a pagina 5

ReGioNAli A favore del Gen la volontà di riconfermare gli uscenti. Il silenzio della Meloni sembra aprire all’altra possibilità

Bardi-Latronico: il ballottaggio Nel caso in cui dovesse essere applicata la logica dei numeri, il 3-1-1 apre le porte all’assessore A

L’INTERVENTO

La Basilicata è una buona scelta

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DI LUCIA SERINO

ui non c’è una Caivano da bonificare, un ecomostro a Melissa da abbattere, uno Stretto su cui costruire un ponte, e non c’è neppure la mafia da combattere, Libera permettendo. Io credo che il primo ad esserne consapevole è il Procuratore Curcio, per l’esperienza che ha. L’assenza delle mafie non significa assenza di criminalità, ma certamente il tg regionale non è costretto a sforare sul palinsesto, come ogni giorno capita (...)

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DICEVANO TUTTO CAMBIERÀ

distanza di oltre tre anni dallo svarione scopiazzato con cui si voleva far volare la Basilicata col miracolo napoletano d’un aeroporto inventato e a forma di carta, acchiappando peraltro l’ennesima figuraccia nazionale sfottuta perfino da Zoro col suo Propaganda Live, l’Istat certifica che nulla è cambiato e che a decollare sono state, ancora una volta, le solite chiacchiere di questi patrioti. Ora lasciamo stare l’aria natalizia che pure affievolisce la rassegna dei peccati istituzionali, compreso quello peggiore della mancanza di volontà, ma a leggere l’Annuario statistico, che quest’anno giunge alla 145esima uscita, c’è da rimanere sconfortati per come è finita la Basilicata, grazie alle ricette paludate del centrodestra. Così si scopre che la nostra Regione sulle esportazioni è quart’ultima e che detiene il primato del titolo di credito protestato. Inoltre e come se non bastasse abbiamo le percentuali più alte di ricoveri fuori regione, in compagnia delle sfasciate Molise e Calabria, la spesa per R&S più bassa d’Italia e sul tasso di disoccupazione c’è la tragica consolazione di stare avanti solo a Campania e Calabria. Canta MasM. Dellapenna a pagina 2 simo Di Cataldo: “L’ultima valigia e poi tutto cambierà”.

Competenze digitali da migliorare ■ continua a pagina 3

In Basilicata il 22,5% delle famiglie che non hanno internet a casa è perchè non lo trovano «utile-interessante»

PER L’AVVIO SONO DISPONIBILI QUASI 2 MILIONI DI EURO

Bonifica ex Daramic e Liquichimica: il Comune di Tito soggetto attuatore

A. Carponi a pagina 7

PROVINCIALI

Rinnovo Consigli, elezioni di 2° livello col voto ponderato: in percentuale più alta l’affluenza a Matera che a Potenza

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■ Servizio

a pagina 10

TITO

Area Zes, 22 milioni di euro per il rilancio dell’area industriale Al via i lavori per attirare investimenti e nuove imprese ■ Servizio

a pagina 6

_ POTENZA

Parcheggi gratis in centro per Natale: l’Amministrazione Guarente dice no Blasi: «Sono in vacanza»

■ R. Mollica

a pagina 13

_ MURO LUCANO

Monte Raitiello, Setaro: «È stato autorizzato l’impianto eolico, ma noi pronti a dare battaglia» Servizio a pagina 14

■ Servizio

a pagina 17


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Primo Piano

giovedì 21 dicembre 2023 www.lecronache.info

A favore del Generale la volontà di riconfermare gli uscenti. Il silenzio della Meloni sembra aprire alla possibilità

Nel cdx è ballottaggio tra Latronico e Bardi Nel caso in cui dovesse essere applicata la logica dei numeri, il 3-1-1 apre le porte all’assessore regionale

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__BardI e Latronico

DI MASSIMO DELLAPENNA

e ferie di Natale in Parlamento stanno per iniziare. C’è ancora da approvare la manovra finanziaria ma questa settimana sarà l’ultima. Poi, salvo sorprese, ci sarà il riposo. Le Istituzioni si fermeranno per qualche giorno. Non si ferma mai, però, la politica anche se, per avere novità sostanziali, dovremo sicuramente aspettare il nuovo anno. Se nel centrosinistra la volontà inarrestabile di Chiorazzo di candidarsi appare inarrestabile quanto netti appaiono i rifiuti dei Cinque Stelle, dei Socialisti e dei moderati di seguirlo, ancora tutta da giocare è la partita nel centrodestra. La finanziaria e le europee imminenti, però, potrebbero spostare il redde rationem e il riequilibrio necessario a dopo le elezioni europee. Nel frattempo sembra prendere piede il principio della riconferma degli uscenti. Giorgia Meloni potrebbe non avere alcuna voglia di litigare con gli alleati. Tajani e Salvini hanno già più volte parlato, il presidente del Consiglio no. Il suo silenzio suona rumoroso come quello di chi sa di avere l’ultima ed efficace parola. I numeri sono tutti dalla sua parte. FdI ha più del doppio dei voti degli alleati e una rappresentanza nelle Regioni assolutamente sproporzionata. Ha subito l’affronto della Sicilia dove Forza Italia ha preteso l’indicazione di Schifani facendo valere la forza dei numeri più del principio di riconferma. Per adesso, però, il Premier tace. È concentrata sulle attività di Governo e sa che la vera sfida si gioca alle elezioni europee con l’obiettivo storico di far nascere un centrodestra europeo che separi i popolari dai socialisti.

CONCAVI E CONVESSI In passato, quando la leadership del centrodestra era saldamente nelle mani di Silvio Berlusconi, il leader della coalizione più volte ha spiegato di essere stato “concavo e convesso” per assecondare le richieste degli alleati oltre la fredda legge dei numeri. Una lezione che qualcuno a Via della Scrofa potrebbe avere appreso. Nella sede di Fratelli d’Italia qualcuno inizia a pensare che la dimensione storica di un governo a guida destrorsa in un centrodestra a trazione patriottica che riesca a imporre un modello simile anche in Europa val bene qualche presidenza di Regione. Forza Italia serve a Giorgia Meloni per avere un interlocutore affidabile nel Partito Popolare Europeo che possa dire che il centrodestra con i conservatori non è un’utopia, una chimera o addirittura un pericolo. In questo contesto qualcuno sta suggerendo al leader di FdI di concedere agli alleati qualcosa in più di quello che possono ottenere e di lasciare immutati i presidenti uscenti.

STRASBURGO VAL BENE VIA VERRASTRO Se questo tipo di analisi dovesse essere presa in considerazione e, come sembra, prendere piede per la Presidenza della Regione Basilicata è molto probabile la riconferma di Vito Bardi. Il Generale vuole provare il bis e i numeri sono tutti dalla sua parte. La congiuntura astrale sembra essergli favorevole e la benedizione potrebbe arrivare a metà gennaio quando il centrodestra sarà costretto ad indicare il candidato presidente della Regione Sardegna. IN ALTERNATIVA C’È COSIMO LATRONICO L’unico che sembra restare in partita è Cosimo Latronico. L’assessore regionale è già stato candidato alla Presidenza della Regione in passato e ha il peso per poterci provare. A suo favore si sta muovendo Raffaele Fitto. L’ipotesi si tiene in piedi se FdI non dovesse rinunciare al suo ruolo predominante. Nel 2024 si vota in 5 regioni: Sardegna, Piemonte, Abruzzo,

Basilicata e Umbria. In quel caso lo schema sarebbe 3-11, che non è un modulo offensivo del Basket ma il criterio di ripartizione in perfetto stile cencelliano. In quel caso Forza Italia prenderebbe il Piemonte con Cirio, la Lega confermerebbe l’Umbria, FdI avrebbe la presidenza di Basilicata, Abruzzo e Sardegna. Mentre sul territorio tutto è fermo si nota un certo attivismo romano da parte di Latronico. Voci di palazzo evidenziano una sua presenza quasi fissa nel triangolo che circonda il Parlamento e i palazzi del Potere. L’ex parlamentare di Forza Italia approdato con Fitto alla corte di Giorgia Meloni non nasconde la sua volontà di chiudere la carriera politica con un incarico prestigioso. Fare il presidente è l’unico incarico che ancora gli manca dopo essere stato consigliere regionale, parlamentare ed assessore. Non avrebbe il placet di tutta la struttura territoriale del Partito ma si sa che la logica del centrodestra non prevede il necessario coinvolgimento dei territori.


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ELEZIONI 2024, L’ESECUTIVO REGIONALE MANIFESTA «FORTE PREOCCUPAZIONE» PER LA SITUAZIONE DI STALLO CHE SI È VENUTA A CREARE NEL CENTROSINISTRA

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Europa Verde: «Sì al tavolo politico e alle primarie» esecutivo regionale di Europa Verde manifesta «forte preoccupazione per la situazione di stallo che si è venuta a creare nel centrosinistra». È quanto dichiara in una nota il partito politico ambientalista lucano in cui viene lanciato l’invito a «sconfiggere la logica della difesa degli interessi di parte e alzare lo sguardo alla grave situazione che la Basilicata vive dal punto di vista economico, sociale, demografico e ambientale, a fronte di una politica di destra, nazionale e regionale, che punta deliberatamente a dividere l’Italia in due, a drenare risorse dal Sud, a fare della Basilicata l’agnello sacrificale della ripresa energetica del Paese, in un mix di sfruttamento che mette insieme estrazione selvaggia di petrolio e gas, privazione della titolarità della risorsa idrica, allocazione di rifiuti nucleari e discariche di rifiuti pericolosi, come i casi di Guardia Perticara e della valle del Noce stan-

no a dimostrare». Europa Verde ritiene che «in Basilicata si siano create le condizioni per una reazione di popolo contro una destra affamatrice dei poveri, collusiva con gli evasori, e subalterna ai poteri forti e perdere, come centrosinistra, l’occasione di invertire in Basilicata il trend politico nazionale sarebbe un errore imperdonabile,

tale da segnare definitivamente il destino dei lucani. In considerazione di ciò, l’esecutivo regionale fa appello a tutte le forze che hanno contrastato sinora la destra di governo a porsi umilmente in una condizione di dialogo costruttivo, orientandolo a predisporre un programma che affronti i grandi temi dello sviluppo e a selezionare la migliore classe dirigente per una competizione che è vitale per l’intera comunità regionale». Quanto alla scelta del candidato governatore, secondo l’esecutivo regionale di Europa Verde «occorre un approccio serio e pragmatico, il ruolo della politica è quello di provare a fare una sintesi tra le forze del csx, in mancanza di una decisione unitaria, affidarsi al metodo delle primarie, senza preclusioni e senza riserve mentali, sapendo che il giorno dopo il vincitore sarà il candidato Presidente in possesso della piena legittimazione democratica».

L’INTERVENTO

La Basilicata è una buona scelta Nonostante il teatrino politico

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DI LUCIA SERINO

ui non c’è una Caivano da bonificare, un ecomostro a Melissa da abbattere, uno Stretto su cui costruire un ponte, e non c’è neppure la mafia da combattere, Libera permettendo. Io credo che il primo ad esserne consapevole è il Procuratore Curcio, per l’esperienza che ha. L’assenza delle mafie non significa assenza di criminalità, ma certamente il tg regionale non è costretto a sforare sul palinsesto, come ogni giorno capita in Campania ad Oreste Lopomo per completare l’informazione sull’ultimo agguato urbano. Semplicemente perché ce ne sono solo due di macrocittà, quella dei timbri e quella dei Sassi e dove non ci sono grosse intermediazioni mercantili non c’è spazio neppure per la delega mafiosa. Sull’ambiente ci siamo accapigliati per un paio di lustri, era furore eccessivo prima così come oggi è bene essere franchi sui tempi che richiede la transizione. In Basilicata ci sono disagi strutturali, la desertificazione umana innanzitutto, contro la quale – è la mia opinione – non ci sono misure per invertire il trend, misure di quelle che normalmente si

concepiscono e che passano per infrastrutture, occupazione, welfare. Tutto è utile ma è quasi sempre è la storia dei luoghi ad essere prepotente, a condizionare la geografia. Le torri normanne sulle coste furono costruite per difendersi dagli assalti che venivano da mare, oggi non avremmo quei ristorantini sulla spiaggia che tanto ci piacciono e che per nostra fortuna nessuno si sogna di considerare abusi edilizi. Col Covid abbiamo scoperto il southworking, che però è già finito, non abbiamo ripopolato i borghi. Ci vuole un fatto epocale, che nessuno può programmare al momento, per far rivivere paesi nei quali è scomodo vivere. Altrimenti si cambia geografia, che non significa cambiare identità. Senza paure, ma anche senza ipocrisie. Bisogna attrezzarsi per chi resta, perché si viva bene, e forse attrezzandosi bene per chi resta può anche succedere che qualcun altro scopra quanto sia non trascurabile vivere in Basilicata. Tutto questo ragionamento per arrivare proprio a questa conclusione. Al netto del dibattito pubblico scadente, frazionato, divisivo (quando più piccoli sono i luoghi tanto più ci si accapiglia) la Basilicata rimane una bell’idea, se si è disposti a

sceglierla fosse anche soltanto per – com’era quella canzone? una settimana, un giorno, solamente un’ora. Bardi, per fare un esempio, non aveva sbagliato affatto a scegliere i direttori sanitari dell’altro mondo. Importare esperienze è sempre un bene. L’errore, come purtroppo capita quando la Basilicata è soltanto una opportunistica destinazione professionale, è stato quello di considerare la regione come un’occasione di transito e basta, prendi i soldi e scappa. Bisogna invece sceglierla la Basilicata fosse anche a termine, perché è difficile costruirne un rapporto, esattamente come la costruzione di un amore, per stare ancora a una canzone. E se si hanno occhi esterni, questa almeno è la mia esperienza, è pure meglio, aiuta.

Aiuta a rendersi conto che c’è un potenziale che attende solo fantasia e fatica, attende orientamento su scelte dirompenti. Scommetto che alla Befana ci saranno i soliti post sui ragazzi che partono. Mia nipote insegna a Genova, è felice. Una mia amica di Napoli si è trasferita a Cosenza, è felice uguale. L’altro giorno mi dicevano che gli Erasmus all’Unibas sono quasi a costo zero (altrove bisogna pagare una quota) ma quasi nessuno ne usufruisce. Perché? La regione è attorcigliata su discussioni di potere, molto strumentali, è persino banale, molto noioso sicuramente. La più grande stagione che ha creato entusiasmo è stata quella di Matera, poi nulla più. Era prevedibile il calo emotivo fisiologico, ma adesso? In mezzo, tra il

2019 ed oggi, c’è stata e c’è ancora una tempesta planetaria. Idee nuove ce ne sono per stare sull’onda e cavalcarle, oltre al misurino delle candidature? Idee nuove non può essere soltanto facciamo quello che gli altri non fanno fatto. Il sistema di potere è stato circolare in Basilicata. Sui grandi temi chi non è d’accordo? Il gioco della dissimulazione, dei proclami generici, è abbastanza scoperto. La Basilicata ha però un vantaggio rispetto alle altre regioni: qui veramente si può sperimentare, in ogni settore, ci sono le risorse e i numeri per farlo. Bisogna sperimentare in ricerca e modelli sociali non solo in tecnologia, con molta fantasia al potere. Bisogna amarla per davvero la Basilicata. Sarebbe di sicuro appassionante.


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GIOVEDÌ 21 DICEMBRE 202 23 07:00

CARTOON WORLD

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CERCO CASA

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SERIE 68

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TUTTI A TA TA AV VOLA

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NEWS

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SERIE 68

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CARTOON WORLD

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COMICHE 68

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NEWS

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STA ADIUM

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OLT TRE IL GIARDINO

22:30

FRAGOLE & SUDORE

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CINE 68

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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Primo Piano

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Pantano Consorzio di Bonifica, per Braia (Iv) la Regione dovrebbe togliere la forestazione all’Ente in stallo

«Non si riesce a programmare e realizzare nessuna di quelle azioni preventivate»

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ppello da parte del consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva, al presidente Bardi, all’assessore Galella e a tutto il centrodestra attuale: «Dimostrino, almeno a fine legislatura, il coraggio non visto in questi anni». «Mettano in campo una riforma strutturale dell’intero comparto forestale che valorizzi i 300mila ettari di foreste - ha dichiarato Braia -, avviino le filiere a partire da quella legno arredo, dando stabilità ed avviando il turn over professionalizzato, dopo il pensionamento di circa 1000 addetti nell’ultimo quinquennio. Il Consorzio di Bonifica torni a occuparsi al 100% di agricoltura, senza distrazioni, concentrando le risorse per ampliare, efficientare e manutenere al meglio la rete idrica, i fossi e gli alvei». Braia ha assistito alla presentazione del Programma forestale regionale organizzata dal Dipartimento regionale agricoltura al Motel Park: «Permane l’assenza della proposta da parte della politica che,

ancora una volta,non ha avanzato nessun progetto concreto sul futuro, dal punto di vista della “governance” e dei progetti di valorizzazione concreti per l’incremento e la valorizzazione del capitale umano, per raggiungere gli obiettivi». «Siamo di fronte - ha proseguito Braia -, con l’approvazione delle linee guida nazionali e il programma regionale in via di definizione, a un cambio epocale del quadro normativo e programmatorio del patrimonio forestale regionale. Avrà durata decennale e necessita di avere una organizzazione adeguata alle sfide future. Le competenze assegnate nel 2018 al Consorzio di Bonifica dovevano essere transitorie, sono diventate invece definitive. Con il risultato che né il Consorzio si è poi concentrato sulle emergenze e necessità degli agricoltori ma nemmeno sul comparto della forestazione. Non si riesce a programmare e realizzare nessuna di quelle azioni preventivate: dall'attivazione delle filiere alla partenza, finalmente,

FOTOVOLTAICO FLOTTANTE, LA RISPOSTA AL DG TRICOMI

Invaso San Giuliano La Provincia dice no

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__Braia

di una vera economia del bosco, dalla filiera legno a quella agroalimentare, dalle biomasse all’energia». «Un comparto che coinvolge 131 comuni e oltre 4mila famiglie non può più vivere di approssimazione ed emergenze - ha concluso Braia -. La politica non è ancora in grado di dare certezze agli operai e agli addetti, oltre che opportunità rinnovate alle comunità, sotto l’aspetto economico e occupazionale».

vviso pubblico per la manifestazione di interesse all’istallazione di pannelli fotovoltaici flottanti su 39 ettari dell’invaso San Giuliano: la Provincia di Matera ha inviato una comunicazione ufficiale al Dg del Dipartimento Ambiente, Roberto Tricomi, per dichiarare, «sin d’ora», «il proprio parere sfavorevole per l’intervento». Dei 15 Avvisi, quello relativo all’invaso San Giuliano è il più problematico. Si tratta di una Zona speciale di conservazione che rientra nel programma di “Rete Natura 2000” regolamentata dalla Direttiva comunitaria del 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche. L’area protetta riveste un ruolo di notevole importanza a livello nazionale ed internazionale per l’avifauna acquatica quale habitat di sosta ed alimentazione durante il periodo delle migrazioni per numerose specie di uccelli acquatici. Nell’area sono presenti almeno un centinaio di specie ornitiche ricomprese nell’elenco di cui alla relativa direttiva comunitaria concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Per una serie di disposizioni normative, la ritenuta incompatibilità, e quindi improponibilità, del progetto di fotovoltaico flottante con l’area. A. CARPONI

Fondi del Programma di sviluppo rurale 2014-22 in chiusura e del Complemento di sviluppo rurale: il resoconto da maggio a dicembre

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Agricoltura, impegnati da maggio 131 milioni di fondi comunitari

a maggio a dicembre 2023 a favore del mondo agricolo lucano la Regione Basilicata ha impegnato 131 milioni di euro, fondi del Programma di sviluppo rurale 201422 in chiusura e del Complemento di sviluppo rurale, che fissa gli obiettivi della nuova programmazione europea dal 2023 al 2027. Nel passaggio da una programmazione all’altra, «l’azione politica amministrativa - ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole alimentari e forestali, Alessandro Galella - ha puntato ad accelerare le procedure di impegno e di spesa delle risorse residue del Psr 2014-2022, ad ampliare le graduatorie, ad assicurare per l’annualità 2023 una continuità finanziaria alle imprese che operano nel biologico attivando l’intervento previsto dal Csr 2023-2027. Abbiamo immesso nel tessuto economico lucano risorse importanti. Siamo nella fase in cui si chiude la precedente programmazione 2014-2022 e si apre quella del 2023-2027». «Siamo convinti di raggiungere - ha sottolineato Galella - gli obiettivi di spesa richiesti dall’Unione europea. Il merito è di un grande lavoro del dipartimento, di una grande sintonia con tutte le associazioni di categoria e con un settore, quello dell’agricoltura, che tutti i dati dicono in continua crescita. Basta dire che l’export dell’agroalimentare è cresciuto del 34 per cento. Per la prima volta, inoltre, siamo riusci-

ti a finanziare interamente le richieste arrivate dagli agricoltori lucani per le misure cosiddette a superficie, misure a forte impatto ambientale che premiano gli agricoltori che assumono metodi di coltivazione di qualità». Si tratta di cinque bandi che incentivano interventi connessi all’ambiente e al clima, orientati alla produzione integrata, alla messa a punto di tecniche per la lavorazione ridotta dei suoli, al sostegno delle zone con svantaggi naturali e alla tutela della biodiversità. Tra i bandi emanati, l’assessore ha sottolineato le opportunità offerte dal “Leader”, che assegna ai cinque Gruppi di azione locale (Gal) della Basilicata 26 milioni di euro da spalmare in cinque anni. «Ad oggi sono stati spesi circa 33 milioni di euro - ha spiegato Vittorio Restaino, Autorità di gestione del Psr e del Csr - pari al 25 per cento dei fondi impegnati, 61.692.222 euro del Psr e 70.108.384 euro del Csr. Al 31 dicembre, per effetto del pagamento dei saldi delle misure a superficie, l’importo complessivo dei pagamenti sarà pari a 51.038.744 euro, il 39 per cento dell’impegnato. Relativamente al Psr 14-22, sono stati pubblicati 12 bandi e quattro ampliamenti di risorse su bandi attivi per un valore richiesto ed assegnato di quasi 62 milioni di euro, di cui ad oggi pagati circa 27 milioni». Per quanto concerne, invece, la nuova pro-

grammazione attingendo alle risorse del Csr 2327, secondo i dati diffusi, sono stati pubblicati 7 bandi per un valore richiesto ed assegnato di 70 milioni di euro dei quali, ad oggi, pagati circa 6 milioni e 400 mila euro. Particolarmente rilevante, «il bando per 20 milioni di euro che sostiene l’insediamento dei giovani agricoltori, finanziando al 100 per cento, con un premio fino a 70 mila euro, l’avvio di nuove attività agricole». «L’obiettivo - ha concluso Restaino - è quello di attrarre giovani nel settore agricolo e immettere idee imprenditoriali innovative. È un’opportunità finora data agli under 40, prevediamo, però, di estenderla anche a chi superato questo limite di età».


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Pronti a partire i lavori del Piano di Sviluppo Strategico su 373mila mq per attirare nuove imprese

Zes di Tito, 22 milioni per il rilancio dell’area industriale TITO. Le Zone economiche speciali (ZES) rappresentano una piattaforma per il potenziamento della competitività del sistema industriale e produttivo della Basilicata che include una dimensione di agevolazioni immateriali per lo sviluppo di nuovi investimenti e l’organizzazione dell’attività imprenditoriale combinata ad una azione di potenziamento infrastrutturale degli insediamenti produttivi. Di fatto, la Zes è il prodotto della politica nazionale di sviluppo economico ed industriale determinata dal Governo Italiano nell’ambito degli interventi urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno. Dunque il testo del Decreto Legge mira a favorire la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo dei sistemi produttivi già presenti e l’insediamento di nuove imprese all’interno di Zona economiche speciali (ZES). Nel caso della Basilicata l’Amministrazione Regionale ha contribuito al Piano di Sviluppo Strategico (PSS) della “ZES Ionica Interregionale

Puglia-Basilicata” Il PSS della ZES riconosce al sistema territoriale della regione Basilicata una funzione naturale di retro-porto rispetto all'infrastruttura logistica del Porto di Taranto con l’identificazione di una serie di polarità logistiche regionali tra le quali emerge l’area industriale di Tito (Pz). Più nel dettaglio, la strategia di sviluppo mirata verso l’insediamento industriale di Tito - che rappresenta un nodo primario dell’infrastruttura industriale della Basilicata - prevede interventi - che prenderanno il via a partire da domani - in prossimità di masseria Cuparo e masseria Val del Forno ovvero nella zona A della Variante al Piano Regolatore Generale dell’area industriale di Tito del 2014, destinata ad attivitàProduttive, Artigianale, servizi e terziario. Si sono prese in considerazione due aree per una estensione territoriale pari a 373.557 mq da destinare ad Area Fondiaria (245,325 mq), al potenziamento della Viabilità (59.893 mq), alla riqualificazione delle Aree Verdi (61.339 mq) e la realizzazione di un eliporto

L’assessore regionale: «Consente di considerare il nostro territorio un valore su cui continuare a investire»

Piano paesaggistico, Latronico: «Opportunità di sviluppo»

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l lavoro impegnativo sul Piano paesaggistico regionale portato avanti dai tecnici e condiviso con i ministeri della cultura e dell’ambiente rappresenta una diagnostica perfetta che analizza tutte le risorse che compongono il nostro territorio per immaginarlo non solo in termini di conservazione e tutela, ma anche in una prospettiva di sviluppo. Una lettura puntuale sui nostri borghi e le aste fluviali, ma anche sulle coste e sui percorsi storici e le architetture rurali, ci consente di considerare il nostro territorio un valore su cui continuare a investire per creare nuove opportunità, soprattutto oggi che il paesaggio è considerato un elemento che esprime pienamente la storia e la cultura dei luoghi, come ci insegna il fenomeno del turismo delle radici». È quanto ha dichiarato stamane l’assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, nel corso della conferenza stampa incentrata sulla delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta che recepisce il risultato del lavoro sul Piano paesaggistico, avviato nel 2020 e prodotto da un team di esperti composto in prevalenza da professionalità dell’amministrazione regionale. Intanto, è stato avviato il procedimento relativo alla Valutazione ambientale strategica (Vas), la cui fase preliminare si è conclusa a marzo 2020, ed è iniziata la fase definitiva di valutazione che nei prossimi mesi accompagnerà alla Conferenza di pianificazione, momento fondamentale di confronto con le amministrazioni comunali e provinciali, oltre che con le associazioni ambientaliste. Una volta conclusa la Conferenza, il Piano paesaggistico passerà per l’adozione dalla giunta prima di essere approvato dal Consiglio

regionale. «Sono sette finora le Regioni italiane che, in linea con il Codice del paesaggio del 2004, si sono dotate di un Piano per coniugare il benessere delle comunità con la salvaguardia del territorio», ha spiegato l’architetto della Regione Basilicata Anna Abate, chiarendo che la documentazione prodotta dal gruppo di lavoro, disponibile sul sito della Regione Basilicata all’indirizzo https://ppr.regione.basilicata.it/, riguarda 1300 beni culturali, monumentali e architettonici, 32 aree di notevole interesse pubblico, 21 laghi e invasi artificiali, 697 aste fluviali, 20 parchi e riserve nazionali e regionali, 762 aree coperte da foreste e boschi, 2 zone umide, lo strato vulcanico del Vulture, oltre a 62 siti della Rete Natura 2000, 100 geositi, 100 tra masserie e mulini, 120 fontane e lavatoi e 160 alberi monumentali. Il direttore generale del dipartimento Ambiente, territorio ed energia, Roberto Tricomi, ha detto che «il piano paesaggistico, attraverso l’importante lavoro di ricognizione racconta la storia di un territorio ricco di risorse naturali che nel passato non è riuscito a tenere il passo con lo sviluppo di altre aree del Paese. Quando quella corsa allo sviluppo è diventata frenesia per molti territori e ha finito per divorare le culture e le vocazioni locali saturandone la bellezza il ritardo della Regione Basilicata si è trasformato in occasione. Grazie a quel ritardo – ha aggiunto Tricomi – la Regione Basilicata conserva una dotazione di risorse naturali, tradizioni, usi e vocazioni territoriali il cui valore è stato nel frattempo riscoperto. La tranquillità dei nostri borghi e la loro vivibilità, le tradizioni agricole, le risorse naturali non soffocate dall’antropizzazione, ci consegnano una nuova occasione».

(lungo una superficie di 7000 mq). Il tutto per un costo complesivo di progetto pari a 22 milioni di euro. L’obiettivo finale del progetto dell’area ZES di Tito è quello di «far diventare l’area industriale una piattaforma strategica per lo sviluppo economico territoriale; - si legge nella scheda – un nodo fondamentale del sistema logistico-produttivo che lo SVIMEZ identifica come “Quadrilatero continentale” Napoli, Bari, Taranto, Gioia Tauro». Nonché quello di «favorire l’insediamento di nuove Attività produttive e migliorare la competitività di quelle esistenti attraverso la buona accessibilità; la presenza di un’offerta di servizi integrati per il sistema produttivo; competenze e forza lavoro qualificata e le agevolazione in area ZES».

IL COMMENTO DELL’ESPONENTE DI DEMOCRAZIA CRISTIANA CON ROTONDI

Cappiello: «Da Matera il modello della Zes per le industrie culturali e creative»

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ccolgo con soddisfazione la proposta del presidente della Regione, Vito Bardi, il quale evidenzia come da Matera possa partire una best practice per la Basilicata e il Sud, con l’istituzione di una Zes speciale per le industrie culturali e creative. L’obiettivo è rilanciare il portato dell’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, attraverso l’istituzione di una Zes della cultura, da inserire nell’Accordo di Coesione, candidando Matera e la Basilicata a luogo produttivo della cultura. Un progetto ambizioso che finalmente guarda alla città dei Sassi come punta di diamantate per il rilancio della regione e del Mezzogiorno». È quanto dichiara Antonio Cappiello, esponente materano di Democrazia Cristiana con Rotondi. «In questo modo - prosegue - si favorirebbe l’insediamento di imprese coerenti con la vocazione del luogo ed inserite in un innovativo prototipo di area produttiva (Zes), in quanto la città di Matera deve divenire attrattiva per le filiere produttive culturali e creative. Un progetto interessante che godrebbe, dunque, di numerosi vantaggi competitivi e darebbe una risposta concreata anche ai tanti giovani, sempre più costretti ad emigrare per mancanza di possibilità di crescita», continua Cappiello. «Così come detto dal presidente Bardi, realizzare infrastrutture culturali permanenti, attrarre l’industria culturale e creativa e rilanciare il brand Matera come fattore di buone pratiche sono le principali mosse per porre Matera e la Regione Basilicata all’avanguardia a livello nazionale. Si vada avanti in questo percorso lavorando sinergicamente al fine di ottenere il risultato. Imprese e giovani del territorio hanno bisogno di essere supportati e sono convinto che questo progetto possa dare loro la spinta necessaria per far volare le proprie idee», conclude Cappiello, esponente materano di Democrazia Cristiana con Rotondi.


Basilicata 24 ore

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Rilevazione Istat “Cittadini e Itc”, in Basilicata il 22,5% delle famiglie che non hanno internet a casa è perchè non lo trovano «utile-interessante»

Competenze digitali, in minoranza i lucani con un livello superiore a quello di base

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n Italia la maggior parte delle famiglie che nel 2023 non dispone di accesso a Internet da casa, ha indicato come motivo principale la mancanza di capacità di utilizzo (57,8%). In relazione alla diffusione di internet e riguardo all’indicatore che rileva la percentuale di famiglie, su 100 della stessa zona, che non dispongono di accesso a internet a casa, la Basilicata è la regione quasi col valore più alto: 22,8% (Calabria, 25,3%). Sono alcuni dei dati contenuti nella rilevazione dell’Istituto nazionale di statica (Istat) denominata “Cittadini e Itc”. Per le famiglie lucane che hanno dichiarato di non possedere accesso a internet a casa, le motivazioni sono le seguenti: accede a

internet da altro luogo (8,7%), «internet non è utile-non è interessante» (22,5%), alto costo degli strumenti necessari per connettersi (8%), alto costo di collegamento (13,4%), nessuno sa usare internet (48,4%), motivi di privacy-sicurezza (2,2%), connessione a banda larga non disponibile nella zona (1,3%), altro (3,8%). In Basilicata, il valore della fascia di persone «di 6 anni e più» che hanno dichiarato di aver usato internet negli ultimi 3 mesi, è risultato pari al 72,9%. Per la fascia 16-74 anni, in Basilicata la seguente la suddivisione degli utenti in base alla competenza digitale complessiva: di base (18,3%), superiore al livello di base (16,9% ), almeno di base (35,2%). Basilicata con i valori più

bassi in Italia per la categoria competenza digitale complessiva superiore al livello di base. I più competenti, in rapporto alla stessa area geografica, in Lombardia (27,8%) mentre la “maglia nera” alla Calabria (13,2%). Internet e Pubblica ammi-

nistrazione, per i lucani l’utilizzo più diffuso è quello relativo ai moduli ufficiali da scaricare o stampare (26,7%). Mentre il 32,7% dei lucani con over 15 anni ha utilizzato internet, negli ultimi 12 mesi, per l’utilizzo dell’identità digitale Spid o Carta d’identità elettro-

nica Cie. Basilicata nel terzetto di coda in Italia. Infine, gli over 14 lucani che hanno utilizzato internet, negli ultimi 12 mesi, e hanno ordinato o comprato merci o servizi per uso privato, sono il 46,1%: il 26,6% lo ha fatto negli ultimi 3 mesi. A. CARPONI


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Operazione “Kulmi”, asse del narcotraffico Albania-Italia: l’organizzazione criminale aveva ramificazioni anche in Basilicata

Traffico internazionale di droga Dopo le condanne, 19 in carcere

L

a Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione a 19 ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale di Bari nei confronti di altrettanti condannati in via definitiva a pene detentive fino ad 11 anni e 6 mesi di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti, a seguito di pronunciamento dello scorso 14 dicembre della Suprema Corte di Cassazione. I provvedimenti scaturi-

scono dagli esiti dell’operazione “Kulmi” avviata dal Centro Operativo di Bari della Dia nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune, organismo di cooperazione giudiziaria e di polizia, appositamente costituita nel 2017 con la Direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese, la Procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata della Repubblica d’Albania (Spak) ed Eurojust, che ha con-

sentito di disarticolare una potente organizzazione criminale transnazionale di narcotrafficanti operante nel barese, con ramificazioni oltre che in territorio schipetaro, in Puglia e Basilicata, composta da italiani ed albanesi. L’operazione, nel suo sviluppo, aveva consentito, tra l’altro, l’arresto di 27 affiliati e il sequestro di oltre 3,3 tonnellate di droga quali marjuana, cocaina ed eroina.

PREFETTURA POTENZA, CITTADINI IMPEGNATI NELLA VIGILANZA ATTIVA

Sottoscritto il Procollo “Controllo di vicinato”

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ottoscritto in Prefettura a Potenza il Protocollo sul “Controllo di vicinato” con i sindaci dei Comuni Calvera, Campomaggiore, Castronuovo di Sant’Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Filiano, Forenza, Grumento Nova, Lavello, Montemilone, Noepoli, Rapone, San Paolo Albanese, Satriano di Lucania, Tito e Viggianello.

Presenti, oltre ai sindaci sottoscrittori, il sindaco di Potenza, il Questore, i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco ed i Dirigenti della Sezione di Polizia Stradale e del Posto di Polizia Ferroviaria. L’andamento complessivo della delittuosità nei Comuni interessati, ha fatto registrare un generale trend in diminuzione dei reati comuni (-8,9% la flessione a livello provinciale alla fine del mese di novembre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022). Il “Controllo di Vicinato” promuove una sicurezza partecipata, incrementando i livelli di consapevolezza delle singole comunità sulle problematiche del territorio, favorendo, in sintesi, forme di coesione sociale attraverso modalità di vicinato solidale. La Prefettura, da parte sua, assicura che i coordinatori dei “gruppi di vicinato” impegnati sul campo siano adeguatamente formati dalle Forze di Polizia, nel corso di periodici incontri.

L’OMICIDIO DEL FISIOTERAPISTA DI GIACOMO

Bari, lucano ucciso: eseguita l’autopsia

È

originario di Lavello Mauro Di Giacomo, il 63enne fisioterapista ucciso lunedì sera a Bari, intorno alle 20 e 30, a pochi metri dalla sua casa in via Tauro, nel quartiere Poggiofranco. Al momento ancora ignoto agli inquirenti il movente dell’omicidio del professionista di origini lucane. L’uomo, secondo prime ricostruzioni della Polizia, aveva appena parcheggiato la sua auto davanti al condominio in cui viveva, nel piazzale antistante la scuola elementare, ed era sceso portando con sé alcune buste della spesa. Qui avrebbe avuto una breve lite con il suo assassino che ha sparato, contro la vittima, diversi colpi di pistola prima di allontanarsi, forse a bordo di un’auto. Non sembra ci siano stati testimoni oculari del delitto, ma i residenti del quartiere, considerato tra i più tranquilli di Bari, hanno sentito le urla e gli spari. Uno dei residenti, allarmato dal rumore dei colpi e dalle grida di aiuto della vittima, ha chiamato i soccorsi, ma per Di Giacomo non c’è stato nulla da fare. L’unica pista per gli inquirenti meno probabile è quella della criminalità organizzata. Per il resto si sta indagando a 360°. Si ipotizza una vendetta personale. Ieri è stata effettuata l’autopsia effettuata dal professor Francesco Introna dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari: fatale lo shock emorragico Oltre alla pistola, caccia all’oggetto contundente con il quale sarebbe stato colpito alla Di Giacomo. Il fisioterapista di Lavello Mauro Di Giacomo lavorava al Policlinico di Bari e in uno studio privato nel quartiere San Pasquale.


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Tortorelli (Uil): «Il Decreto attuativo della riforma fiscale del Governo è una soluzione totalmente insufficiente»

«Con nuova Irpef pochi spiccioli per lavoratori e pensionati lucani»

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er un lavoratore o pensionato lucano con reddito annuo lordi intorno ai 15mila euro, l’aumento netto mensile dovuto alla riduzione dell’Irpef, sarà di 4 euro; mentre l’aumento sarà di 5 euro per chi ne guadagna 20mila e di 16 euro per chi ne guadagna 28mila ed, infine, di 20 euro per chi ne guadagna 35mila. Sono i dati diffusi dalla Uil sulla riduzione dell’Irpef a tre aliquote, così come contenuta nel Decreto attuativo della riforma fiscale approvato dal Governo. «È una soluzione totalmente insufficiente - è il commento del segretario regionale Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli - a recuperare il potere d’acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori dipendenti, dalle pensionate e dai pensionati, i cui redditi sono stati erosi, per un lungo periodo, da un'inflazione a due cifre. Certo, la legge di bilancio conferma anche il taglio del cuneo fiscale, fortemente rivendicato dalla Uil con la proclamazione di due scioperi». Con l’avvio della procedura di presentazione della domanda per ottenere l’

SUD E BASILICATA, L’EURODEPUTATA GEMMA (FDI)

«Fuga di giovani: aprire nuova fase» __ Tortorelli

Assegno di inclusione (Adi), il nuovo strumento che partirà il primo gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di cittadinanza come misura di contrasto della povertà, «la presenza di numerose persone agli sportelli del nostro Patronato Ital - ha aggiunto Tortorelli - conferma l’esistenza di un’area di disagio». «Dopo la revoca del reddito di cittadinanza che specie da noi e al Sud ha visto migliaia di persone senza alcun sussidio - ha rimarcato il segretario regionale della Uil -, la Legge di Bilancio dello Stato, voluta da questo Governo, accentua il restringimento dei criteri per accedere al pensionamento anticipato ed accresce le pena-

lizzazioni previste nei confronti dei lavoratori e lavoratrici che compiono questa scelta. Le penalizzazioni agiscono sia dal punto di vista del calcolo di pensione, che nei limiti imposti all’importo per il periodo di anticipo pensionistico. La Uil aveva chiesto la detassazione degli aumenti contrattuali di primo e di secondo livello e una riforma fiscale veramente progressiva che redistribuisse le risorse a lavoratori dipendenti e pensionati, i contribuenti più fedeli al fisco». «Queste misure - ha concluso Tortorelli - sono assenti, così come manca totalmente una vera lotta all'evasione fiscale, priorità assoluta del nostro Paese».

N

el ricordare come dal 2002 al 2021 il Sud Italia abbia perso 2,5 milioni di giovani, l’eurodeputata di Fratelli d’Italia, Chiara Gemma, ha dichiarato: «Dobbiamo assolutamente fermare questa grave emergenza». «Il Mezzogiorno e la Basilicata si spopola- __ Gemma no e stanno perdendo le migliori energie - ha aggiunto Gemma -. A rilanciare l’allarme è anche l'ultimo rapporto Svimez che certifica lo spopolamento del Sud, da cui purtroppo si continua a emigrare. Il Sud ha subìto un deflusso netto di 808 mila under 35, di cui 263 mila laureati. Nel 2021, il saldo netto complessivo è di circa 38 mila ragazzi, di cui 20 mila laureati. Tra spopolamento e gelo demografico, al 2080 si stima una perdita di oltre 8 milioni di residenti nel Mezzogiorno, pari a poco meno dei due terzi del calo nazionale». «In sostanza, - ha concluso l’eurodeputata di FdI Gemma - l’Italia è afflitta da un declino demografico diffuso ma che sarebbe di lieve entità se non ci fosse il tracollo demografico meridionale. Le politiche per la natalità e per il lavoro, soprattutto femminile, sono punti fondamentali su cui il Governo della nostra premier Giorgia Meloni sta puntando con grande decisione».

Continuano gli incidenti mortali e non sulle strade lucane. La riflessione dell’ex assessore regionale alla Mobilità Merra

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«Basentana e Ss7: una programmazione su cui puntare tutto»

iflessione dell’ex assessore regionale alla Mobilità, l’attuale consigliera regionale del Gruppo misto Donatella Merra, a seguito dei recenti incincidenti, anche mortali, sulle strade lucane. «Sulla Basentana - ha dichiarato Merra - il segnale fondamentale relativo alla prioritaria installazione su tutta l’arteria dello spartitraffico è stato dato ed i risultati sull’arteria sono visibili. Ulteriori investimenti per circa 70 mln di euro sono richiesti e destinati l’anno scorso dal Ministero per ampliamenti, viabilità di servizio e accessi, sui quali è necessario dare rapido corso per la conclusione degli interventi entro il 2024. I cittadini lucani chiedono, a gran voce, alla politica di in-

vestire per strade più sicure ed efficienti e la politica deve dare risposte rapide e concrete a queste istanze con un’azione incisiva. Nonostante gli impegni e le opere realizzate in questi anni occorrono sforzi maggiori al fine di evitare o ridurre ulteriormente i rischi legati alla viabilità che, come dimostrano tali infausti episodi, restano un tema all’ordine del giorno oltre che un’emergenza sociale non trascurabile». «Nei mesi precedenti - ha proseguito Merra - abbiamo sottoposto al Ministero alle infrastrutture una programmazione per circa 4 miliardi di euro per interventi sulle principali arterie regionali, in particolare per le grandi trasversali: la FerrandinaMatera e la Salerno-Poten-

za-Bari. Lo sforzo immediato richiesto al Ministero è un primo stralcio di 150 mln di euro finalizzati al raddoppio della SS7, progetto condiviso con i Sindaci del territorio, che ha già ricevuto il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Alla luce degli ultimi drammatici eventi si proceda repentinamente in tale direzione senza ulteriori indugi mettendo in campo tutte le azioni necessarie a realizzare un obiettivo non più rimandabile, anche per le ferali conseguenze che sono quasi quotidianamente sotto gli occhi tutti». «Stiamo parlando dell’arteria più trafficata della regione - ha sottolineato Merra , perché strada di collegamento tra la ionica e l’adriatica che con i suoi 13 mila

passaggi quotidiani, verificati e in aumento, richiama alla massima priorità. Parimenti è necessario procedere con il completamento delle opere e degli altri interventi avviati sulla SS407 Basentana, per il cui adeguamento, modernizzazione e messa in sicurezza la Regione ha investito oltre 210 milioni di euroe per gli ampliamenti sulla Potenza-Melfi, realizzati e in corso, per quasi 50 milioni». In un incontro tenutosi la scorsa estate con l’Amministratore Delegato di Anas ha concluso l’ex assessore regionale alla Mobilità, l’attuale consigliera regionale __ Merra del Gruppo misto Donatella Merra - abbiamo posto l’obiettivo a dicembre 2023 trimestre 2024 della concludell’apertura al traffico del- sione dei cantieriper la Bala Tito-Brienza e al primo sentana e la Potenza-Melfi».


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Ieri si sono tenute le votazioni per il rinnovo dei Consigli Provinciali. A Matera sbanca il csx unito che “acchiappa” 7 seggi

Elezioni Provinciali, maggiore affluenza a Matera: 76% contro il 68% di Potenza

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eri in Basilicata si sono tenute le votazioni per il rinnovo dei Consigli provinciali di Potenza e Matera. I seggi erano aperti dalle 8 alle 20. Alla chiusura dei seggi nel Potentino hanno votato 815 tra sindaci e consilieri su 1192 aventi diritto, con una percentuale del 68,73%, nel Materano hanno votato 311 elettori su 404, per una percentuale del 76,98%. Un leggero calo rispetto alla precedente tornata elettorale di due anni fa quando nel Potentino avevano votato 980 su 1194 mentre nel Materano avevano votato 323 su 391

aventi diritto. PROVINCIA DI POTENZA Alla competizione elettorale hanno concorso 4 liste: un centrodestra diviso in 3 con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega insieme a Noi Moderati mentre il centrosinistra si è presentato compatto insieme al Movimento 5 Stelle e le altre forze centriste con la lista “Provincia Unita”. Soltanto 6 dei 100 comuni della provincia ha votato con i consiglieri al completo. Per ciò che riguarda le città con oltre 30 mila abitanti hanno votato 32 su 33. Ad un’ora circa dall’inizio dello scrutinio e scrutinate 100 schede, quelle dei comuni più piccoli, si registra un cantaggio della lista di centrosinistra. 55 voti per “Provincia Unita”, 11 per “Fratelli d’Italia” e 17 ciascuno per “Forza Italia” e “La Provincia dei 100 Comuni”. Vale, ricordiamo, il valore del voto ponderato assegnato a ciascuno degli aventi diritto. I candidati per la lista di Fratelli d’Italia sono Giovanni Setaro, Michele Varrazza, Serena Grieco, Ilaria Telesca, Rocco Vincenzo Bernabei, Lorenzina Teresina Sedile. I candidati dalla lista Pro- vincia Unita sono Eliana Ambrosio, Vincenzo Bufano, Claudia Calogero Brando, Margherita Ca- millotto, Rosa Savina Di Leo, Carmine Ferrone, Marilena Fiore, Giuseppe Fittipaldi, Michele Emanuele Giordano, Rocco Pappalardo, Rocco Pergola e Filippo Sinisgalli. I candidati di Forza Italia so-

__Il presidente della Provincia di Potenza Giordano e quello della Provincia di Matera Marrese

no Rossana Briglia, Ro- saria Calcagno, Nicola Molfese, Giuseppe Palermo, Anna Cecilia Pawlowska Calisti, Donato Radesca, Gianmichele Restaino. Infine i candidati della lista La Provincia dei 100 Comuni sono Elena Romilda Aristide, Antonio Cosentino, Giovanni Barbuzzi, Barbara Quatti, Lucia Larotonda e Michele Lioi. PROVINCIA DI MATERA Nel Materano le liste presentate erano 3: “Provincia Unita” lista di centrosinistra unito alle altre forze centriste, “Insieme per la Provincia” e “Provincia Civica”. Il rinnovo del Consiglio Provinciale nel Materano ha visto una netta vittoria della lista “Provincia Unita” che prende sette seggi mentre due seggi per “Provincia Civica” e un seggio per “Insieme per la Provincia”. Alla fine dello scrutinio si è definito il nuovo Consiglio provinciale , che rimarrà in carica per i prossimi 2 anni e sarà composto dai consiglieri Francesco Mancini (voto ponderato: 8.824); Pasquale Sodo (7.911); Carmine Alba (7.792)Emanuele Pilato (7.622); Filomena Bucello (6.663); Carlo Ruben Stigliano (6.572); Nunzio Gallotta (6.058); Concettina Sarlo (5.918); Giuseppe Maiuri (5.020); Pasquale Doria (4.725). Dei 10 consiglieri, 7 sono della lista Provincia Unita, che ha totalizzato 56.901 voti ponderati, 2 di Provincia Civica (18.149) e 1 di Insieme per la Provincia di Matera. Su 311 schede, 3 erano nulle e 1 bianca.


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Le risorse saranno ripartite tra le Aziende sanitarie di Potenza e Matera che in seguito istituiranno con appositi bandi le graduatorie su base Isee per i cittadini lucani beneficiari

Sport e disabilità, al via i contributi regionali per l’acquisto di ausili e protesi sportive

«È

con soddisfazione che raggiungiamo un nuovo, grande obiettivo nel mondo della disabilità, attraverso l’approvazione della recente delibera per l’erogazione di contributi economici finalizzati all’acquisto di ausili e protesi per lo svolgimento di attività sportive amatoriali destinati a persone con disabilità fisica». Lo rende noto il vicepresidente della Giunta e assessore alla salute e politiche della Persona, Francesco __Fanelli Fanelli. «Si tratta – prosegue - di risorse che serviranno a favorire l'accesso alla pratica dell’attività sportiva amatoriale di tutti, nessuno escluso- ha spiegato l’assessore Fanelli- Un altro passo in avanti nel lungo cammino rivoluzionario per il mondo della disabilità in Basilicata, nel quale stiamo creando basi solide di inclusione a tutti i livelli. Lo sport – sottolinea Fanelli - è motore propulsore della socialità e dello spirito di condivisione. Praticare un’attività sportiva consente di sperimentare il vivere sociale contestualmente alla possibilità di scoprire attitudini e capacità. Ed è proprio su questo tema che dobbiamo concentrarci; favorire ed estendere le abilità di ognuno per promuovere la massima inclusione in quanto, la cosiddetta “diversità” co-

stituisce un inestimabile valore aggiunto per tutti. Le risorse - spiega l’assessore - saranno nei prossimi giorni ripartite tra le Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, in quanto soggetti gestori dei contributi e provvederanno alla pubblicazione di appositi avvisi pubblici, secondo i quali, il cittadino lucano, qualora possibile beneficiario, potrà presentare domanda secondo le modalità che saranno indicate. Le Aziende Sanitarie istituiranno poi le graduatorie su base ISEE e pubblicheranno in seguito gli esiti per accedere ai contributi. Il tutto sarà svolto seguendo in modo perentorio una programmazione serrata e le scadenze dettate dalla procedura calendarizzata. Stiamo facendo tantissimi passi in avanti in questo universo e questo contributo vuole essere un ulteriore segno di vicinanza, di sostegno specifico che esula dall’assistenzialismo e che si rivolge alla sfera globale della persona in quanto tale e a tutti i diritti che le spettano. Migliorando la qualità della vita delle persone con disabilità, vogliamo promuovere il diritto di tutti ad essere felici, a seguire i propri sogni e a coltivare le proprie passioni, creando opportunità realizzabili. Ci muoviamo sempre di più – conclude Fanelli - verso una Basilicata accessibile ed inclusiva».

La presidente della Commissione d’albo di Potenza e Matera: «Un simbolo che unirà tutti i professionisti»

“Un fiocco blu sul camice bianco” per la Giornata dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico

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n fiocco blu sul camice bianco sarà anche quest’anno indossato dai tecnici sanitari di laboratorio biomedico di tutta Italia in occasione, domani, della Giornata Nazionale dei Tecnici sanitari di Laboratorio biomedico (Tsbl). In Basilicata sono iscritti all’albo 269 professionisti che quotidianamente sono impegnati nei laboratori pubblici e privati dove eseguono esami importanti per la diagnosi e la prevenzione di malattie sia in ambito umano che in quello animale e vegetale. «Il fiocco blu - ha spiegato la presidente della Commissione d’albo dei tecnici sanitari di laboratorio biomedico di Potenza e Matera Amalia Magaldi - è il nostro simbolo e in occasione del 22 dicembre unirà tutti i professionisti

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iscritti al nostro albo in segno di condivisione. In Basilicata anche quest’anno abbiamo continuato il percorso di orientamento in diversi Istituti scolastici per far conoscere la nostra professione, quali sono gli sbocchi lavorativi (mancano circa 4000 Tslb sul territorio nazionale) e tutte le informazioni sul percorso di studi che si deve intraprendere dopo le scuole superiori per diventare tecnico sanitario di laboratorio biomedico». L’Albo dei Tecnici di Laboratorio biomedico (Tsbl) rientra nel multi Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm e Pstrp) che ha riordinato tutte le professioni sanitarie. «Cogliamo l’occasione della

ricorrenza anche per rivolgere un appello - ha continuato la presidente Magaldi - alla Regione Basilicata affinché velocizzi l’assunzione di nuovo personale nelle strutture sanitarie lucane. È necessario sveltire le procedure in merito al bando unico regionale per 23 Tslb. Le carenze di organico sono ataviche e i colleghi sono sottoposti a forti stress lavorativi. Fondamentale, anche, la stabilizzazione di tutti i professionisti che ancora vivono lo stato di precariato. E’ di notevole importanza la riattivazione del corso di laurea in tecniche diagnostiche di laboratorio, sospeso da tre anni dall’Università La Cattolica Sacro Cuore a Potenza, o la nuova istituzione nella facoltà di Medicina dell’ateneo lucano o attraverso convenzioni con

VISITA DELLA SQUADRA DI BASKET ALL’OSPEDALE “MADONNA DELLE GRAZIE”

Virtus Matera, quando la solidarietà fa canestro

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eri mattina, una delegazione della squadra di basket Virtus Matera ha fatto visita ai bambini ricoverati nel reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. La delegazione, accolta dalla gentilezza di tutto il personale sanitario presente, dal Direttore Sanitario dell’Ospedale, dott. Gaetano Annese e dalla dott.ssa Giovanna Tritto, ha trascorso un’ora con i piccoli ospiti del reparto per augurare loro un Buon Natale, lasciargli in dono qualche gadget e fare qualche canestro insieme. «Questi ragazzi – afferma il Commissario Straordinario dell’Asm, Maurizio Friolo – hanno regalato attimi emozionanti ai nostri piccoli pazienti incoraggiandoli a lottare senza mollare mai. Ai genitori voglio dire di non perdere mai la speranza e la fiducia perché questi non sono bambini ma piccoli campioni». L’iniziativa è nata dall’idea di due amiche, Martina Ripoli Content Creator della Virtus e Rossana De Simmeo, Tecnico di Neurofisiopatologia. I giocatori che hanno partecipato all’iniziativa Raul Diaz, Mattia De Laurentis, Francesco Morciano, Francesco De Mola, Marco Spada accompagnati dal Team Manager Cristiano Grappasonni e dalla Content Creator Martina Ripoli, sono riusciti a regalare un sorriso ai bambini e alle loro famiglie lanciando un messaggio importante: “Combattere sempre e non mollare mai”.

__Magaldi insieme ai tecnici sanitari Fanelli e Nunzio

altre università in modo da consentire ai nostri giovani di restare a studiare in Basilicata, anche per rispondere a quelli che saranno i bisogni previsti dal Pnrr sulla diagnostica territoriale e per evitare si inneschino abusi di

professione da parte di altri professionisti, spesso non sanitari», ha concluso la presidente della Commissione d’albo dei tecnici sanitari di laboratorio biomedico di Potenza e Matera Amalia Magaldi.


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Potenza

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POTENZA Avanzata dalla Quinta e Sesta Commissione consiliare. La consigliera di csx Blasi: «Al suo posto una navetta natalizia»

Parcheggi gratis in centro per Natale: la proposta non piace all’Amministrazione

__Angela Blasi

POTENZA. Da troppo tempo il centro storico di Potenza chiede un cambio di passo. Commercianti e cittadini, a più riprese, hanno chiesto alla Politica locale di attuare interventi che possano rigenerare il centro storico. Una serie di iniziative che lo riportino agli antichi fasti. Tra le tante criticità vi è sicuramente la man-

cata proroga dell’orario di apertura dell’impianto meccanizzato che non incentiva i cittadini ad usufruirne per recarsi in via Pretoria e l’annoso problema del parcheggio. E allora per portare quante più persone possibili in centro, la Quinta e la Sesta Commissione consiliare permanente hanno proposto il parcheggio gratuito in centro dalle ore 16 alle ore 21 dal 18 al 31 dicembre. Una proposta che, evidentemente, non ha trovato il favore dell’Amministrazione comunale. «A Natale, l’Amministrazione Guarente è in vacanza» è il commento della consigliera di opposizione Angela Blasi che racconta l’accaduto: «La disponibilità dell'Amministratore unico dell'Acta Napolitano, a rendere gratuiti i parcheggi per il periodo natalizio è stata immediata, tutto sembrava fattibile. Improvvisamente qualcosa cambia. Capricci politici e la poca volontà di fare qualcosa di utile per i potentini bloccano tutto». «Pareri contrari, i giorni passano e i tempi si allungano fino a quando improvvisamente appare una proposta: mettiamo a disposizione una navetta gratuita per raggiungere il centro storico» continua la consigliera Blasi. «Una navetta che dovrà sostituire l'apertura

delle scale mobili? Non è ancora dato saperlo. L’unica cosa che sappiamo è che siamo al 20 dicembre e tutto è incerto tranne la soppressione della linea 9 a favore della navetta natalizia» spiega Angela Blasi. «Una scelta discutibile se consideriamo gli orari della navetta stessa che non sostituirebbero quelli della linea 9 e privando quindi gli utenti di un servizio soddisfacente. conclude la consigliera Blasi - Che bel "pacco" sotto l'albero di Natale dei potentini».

«I tecnici del Comune non sono ancora intervenuti per ripristinare l’impianto di riscaldamento» Approvato in Giunta il protocolo d’intesa tra Comune e Finp

I ragazzi con Cpia ancora al freddo: la preside Sardone sospende le lezioni anche oggi disabilità nuoteranno gratis a Montereale

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ontinuano i disagi presso il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Potenza. Da queste colonne ieri abbiamo dato voce alla dirigente scolastica Giovanna Sardone che aveva segnalato la necessità di sospendere le attività didattiche per due giorni a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento dell’Istituto sito in via Lacava a Potenza. La dirigente scolastica auspicava un veloce intervento dei tecnici comunale, cosa che non è avvenuta. Sardone allora ha inviato una nuova pec al Prefetto di Potenza Michele Campanaro, al Comune e a tutti gli enti interessati annunciando la decisione di sospendere le attività per ulteriori due giorni. «Tenuto conto del mancato intervento sull'impianto di riscaldamento da parte dei Tecnici del Comune di Potenza, la sospensione delle attività didattiche della

Sede Centrale di questa scuola. sita in via Pietro Lacava n.2 di Potenza, è prorogata fino al 21 Dicembre 2023, orario antimeridiano, pomeridiano, serale» scrive Sardone. «La scrivente si dichiara sollevata da ogni responsabilità inerente all'interruzione del pubblico servizio di Istruzione agli Adulti e giovani adulti frequentanti il CPIA Potenza. - continua la dirigente scolastica nella missiva - Attesa l'esigenza di salvaguardare la loro salute e quella dei Docenti dal gelo imperante nell'edificio scolastico, specialmente in vista delle imminenti festività natalizie, oltre a non alimentare ulteriormente la già diffusa sindrome influenzale». Sardone coglie anche l’occasione per segnalare anche la mancanza di spazi idonei «allo svolgimento delle normali attività scolastiche, amministrative. di coordinumento dell'intera provincia e del Centro Regionale di Ricerca Sperimentale e Sviluppo che questa scuola attende da 7 anni», il tutto al fine di sollecitare una risoluzione defnitiva all'assenza di spazi utili al bisogno di alfabetizzazione della lingua italiana richiesto dai giovani migranti presenti nel territorio potentino. È triste pensare che una scuola deve necessariamente chiudere perchè chi dovrebbe prevedere la manutenzione degli impianti e garantirne il funzionamento degli stessi, non lo programma o comunque non lo programma per tempo. Si spera che durante la chiusura natalizia si proceda alla sistemazione definitiva di tutte le criticità. R.M.

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pprovata in Giunta municipale martedì la delibera con il protocollo d’intesa tra Comune di Potenza e FINP. Per 3 anni i ragazzi con disabilità nuoteranno gratis a Montereale, secondo un calendario concordato con la delegazione regionale della federazione nuoto paralimpico. «Avevamo promesso di dare attenzione al mondo paralimpico troppo a lungo dimenticato. Grazie allo schema di intesa con la Federazione nuoto paralimpico i costi sostenuti dalla famiglie per le attività natatorie dei ragazzi diversamente abili, saranno a carico del Comune e tutti potranno nuotare divertirsi, fare sport – commenta l’assessore allo Sport Gianmarco Blasi – È il modello di città a cui aspiriamo, una Potenza inclusiva e capace di regalare a ciascuno le medesime opportunità». «Un ringraziamento al delegato regionale FINP Mario Giugliano, che si è molto speso per il raggiungimento di questo importante risultato», conclude l’assessore.


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Provincia

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Il sindaco Scavone: «Per gli interventi prioritari ai quasi 2 milioni disponibili si aggiungeranno fondi per circa 2 milioni di euro»

Bonifica ex Daramic e Liquichimica: il Comune di Tito soggetto attuatore

I

l Comune di Tito vuol dare il proprio «contributo fattivo» per avviare e velocizzare la bonifica dell’area ex Daramic e dell’ex Liquichimica. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Graziano Scavone ha deciso, d’intesa con Ministero dell’Ambiente e della Regione Basilicata, di «assumersi la responsabilità di svolgere la funzione di soggetto attuatore degli interventi prioritari di messa in sicurezza del sito ex Daramic». La Giunta comunale di Tito ha approvato lo schema di accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Basilicata “Per gli interventi prioritari del sito industriale ex Daramic ricompreso nel Sin di Tito”, con un importo disponibile di 1,85 milioni di euro. «La volontà di caricarci di un impegno così gravoso sia sotto il profilo procedurale che procedimentale - ha dichiarato il sindaco Scavone - scaturisce dalla consapevolezza che il territorio deve essere protagonista attivo, e non spettatore, nella soluzione delle vicende più annose.

Con questo approccio ci siamo già caricati delle procedure di bonifica ad esempio della ex Discarica Aia dei Monaci e oggi ci carichiamo della bonifica del sito Ex Daramic, dopo anni di inerzia da parte dei soggetti responsabili. A questo nostro impegno deve ora corrispondere l’impegno del Ministero dell’Ambiente e della Regione Basilicata, con cui abbiamo rafforzato le sinergie istituzionali, di assegnare fondi aggiuntivi ai circa 2 milioni di euro già stanziati che potrebbero risultare finanche insufficienti per i soli interventi di messa in sicurezza». Per Scavone, necessario individuare da subito nella programmazione finanziaria regionale e ministeriale «i 10 milioni di euro stimati per la bonifica del sito ex Daramic, così come è necessario che la Regione Basilicata provveda a rifinanziare i 10 milioni precedentemente assegnati per la bonifica dell'area ex Luquichimica purtroppo de-finanziati dal Ministero dell’Ambiente per i ritardi accumulati dalla regione nell'assumere le obbligazioni giuridicamente

vincolanti entro il termine di scadenza». «Un danno amministrativo - ha evidenziato Scavone - che rischia di aggravare quello ambientale, pertanto è necessario riprendere con determinazione i procedimenti bloccati come il progetto di bonifica dell’area fosfogessi, proseguire con determinazione nel progetto Green digital Hub curato ottimamente dal Cnr di Tito che prevede la riqualificazione dell'intera area Ex Liquichimica e su cui si attende il provvedimento amministrativo da parte della Regione Basilicata per lo stanziamento delle risorse regionali aggiuntive ai 20 milioni di euro già concessi dal Ministero, avviare le attività

di indagine epidemiologica e sorveglianza sanitaria previste dal progetto Lucas e dal progetto del ministero della salute dedicato ai siti di interesse nazionale per l’inquinamento. La sola riperimetrazione del sito di interesse nazionale, oggi declassato a sito di interesse regionale, per quanto sia funzionale a rendere prossimi i procedimenti amministrativi che di fatto passano in capo al dipartimento regionale all’ambiente, non risolve il problema dei vincoli ambientali che gravano sulle imprese». «È necessario quindi che la Regione Basilicata, sulla scia di quanto già meritoriamente fatto per la riperimetrazione - ha con-

cluso il sindaco di Tito promuova con il coinvolgimento della società Apibas, che sottolineo essere stata istituita per gestire le aree industriali e sostenere lo sviluppo delle imprese insediate, un'azione coordinata per mettere a sistema tutte le informazioni derivanti da anni di procedure e monitoraggi ambientali realizzate in lungo e largo nella zona industriale di Tito ed avocare a sè la realizzazione del piano di caratterizzazione per l’intera area procedendo speditamente alla rimozione dei vincoli che ancora gravano sulle matrici ambientali e che di fatto limitano l’ampliamento delle attività esistenti e l’attrazione di nuovi investimenti».

L’incontro a Satriano di Lucania organizzato dal Parco Nazionale Appennino Lucano: la filiera turistica e culturale

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«Verso la costruzione di una destinazione ospitale sostenibile»

i tiene oggi presso l’Aula Consiliare del Comune di Satriano di Lucania, un incontro organizzato dal Parco Nazionale Appennino Lucano con la filiera turistica e culturale delle comunità del Parco «per disegnare insieme alleanze, visioni, strumenti che valorizzino le vocazioni sostenibili del territorio. Un percorso comune che guida e promuove un legame progettuale tra le persone, professionisti e custodi della storia del Parco. Il futuro inizia nelle domande che ci poniamo insieme e che ci indirizzano su un cammino inclusivo, innovativo, autentico del nostro paesaggio» spiegano gli organizzatori. Durante l’incontro sarà anche discusso «cosa significherà certificare con un marchio di qualità la propria offerta turistica, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 Onu per lo sviluppo sostenibile». Sarà inoltre possibile partecipare da remoto, seguendo apposita procedura di iscrizione: compilando il

form, ci si iscrive all'incontro dedicato agli operatori turistici e culturali a Satriano, dalle ore 16 e 30. «Insieme a una prima fase di interlocuzione con le pubbliche amministrazioni delle 29 comunità del Parco dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, avviamo un processo di coinvolgimento degli operatori turistici del territorio e delle associazioni di categoria che operano nel Parco, con l'obiettivo di costruire insieme una comunicazione e un'esperienza integrata di visita che connetta il programma eventi con l’offerta turistica -proseguono gli organizzatori- È intenzione dell'Ente Parco essere un alleato delle energie imprenditoriali e sociali del territorio, favorendo e facilitando la collaborazione tra i diversi attori, per costruire una comunità di intenti che possa lavorare in maniera efficace alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’Appennino Lucano». Il Progetto “Il Parco c’è” nasce con l’obiettivo di corganizzare, coordi-

nare e promuovere le attività che si svolgono all'interno del perimetro del Parco, inteso non come semplice entità territoriale, ma come Paesaggio Umano, ovvero spazio in cui per persone ed il loro saper fare prendono forma in una cornice naturalistica e culturale unica. Il progetto “Il Parco c’è” è in linea con i principi sanciti all'interno dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 Onu e con le finalità del Po-Fesr Basilicata“Preservare e Tutelare l'ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse”, e nello specifico tende a raggiungere i seguenti target: «Accrescere l’attrattività della Basilicata trasformando in vantaggio competitivo la grande ricchezza di risorse culturali, naturali e di biodiversità presenti sul territorio regionale; creare consapevolezza sulla ricchezza di risorse naturali e di biodiversità oggi ancora poco nota; realizzare una buona pratica in grado di stimolare la vitalità economica dei territori interessati e dei

suoi abitanti, facendo leva sui suoi elementi caratterizzanti ovvero cultura, natura, paesaggio; infittire le connessioni tra la rete ecologica e la rete sociale entro il territorio dei 5 Parchi, focalizzando l’attenzione sul binomio ambiente-uomo in un’ottica di sostenibilità ambientale; creare sinergie tra gli enti interessati, al fine di rafforzare la propria azione sul territorio; porre un tassello verso la creazione di una “rete” tra le molteplici realtà di interesse turistico, ambientale, paesaggistico nonché storico e culturale della regione; accrescere la visibilità della Basilicata a livello nazionale ed internazi. EMANUELA CALABRESE


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Mecca posta una foto dei lunghi lavori: «Non è a questi uomini che si possono chiedere le colpe di trent’anni di abbandono del territorio»

Guasto idrico riparato e scuole aperte ad Avigliano centro, dopo 2 giorni di stop

_ L’intervento di Acquedotto Lucano DI EMANUELA CALABRESE

AVIGLIANO. Riaprono le scuole ad Avigliano centro, dopo due giorni di chiusura dovuta alla mancanza di acqua a causa di un guasto alla rete idrica. Sono stati due giorni intensi, come ha spiegato il Sindaco Giuseppe Mecca, quando da lunedì pomeriggio si è verificato il guasto lasciando a secco molte zone della cittadina gianturchiana. Il guasto è stato individuato soltanto la sera di martedì, «in zona Spinamara. la rottura della condotta si è verificata in un luogo boschivo e impervio, difficile da ritrovare e da operare, cui si è arrivati solo con un grande escavatore e sul posto si è recato anche l’AU di Acquedotto Lucano Alfonso Andretta». Mentre la con-

dotta danneggiata era in fase di riparazione, il Primo cittadino ragguagliava anche sulle «analisi chimico-fisiche del caso prima di poter ripristinare il normale corso dell’acqua potabile. Fase, quest'ultima, in programma per ieri mattina, per questo in via precauzionale anche nella giornata di mercoledì sono rimaste chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado di Avigliano centro». Intanto erano giunte in paese diverse autobotti per l'approvvigionamento presso la Stazione Fal, in Piazza Gianturco, in zona Basso La Terra e a seguire in Piazza Aviglianesi nel Mondo, piazzale Pizzichillo per Basso la terra e presso Piazza Emanuele Gianturco, presidiati dalla Protezione Civile. I lavori sono prose-

guiti fino a tardi nella sera di martedì, per garantire nuovamente la fruibilità della risorsa idrica. A tal proposito Mecca sottolinea, postando sui social una foto degli operatori impegnati nei lavori di riparazione, che «non è a questi uomini che si possono chiedere le colpe di trent’anni di abbandono del territorio». Questo appunto fa seguito ad un commento di Mecca, nelle ore precedenti, evidentemente scaturito a polemiche interne alla cittadina, in cui rimarcava: «Mi tengo fuori dalle polemiche inutili di qualche sciacallo che utilizza ogni cosa per farne una battaglia politica contro la mia persona, sempre pochi, tristi e inesorabilmente contro il paese» ed invece ringraziava «la solerzia dell’intervento di Acquedotto, in primis l’Ingegnere Andretta che ha voluto sincerarsi di persona circa lo stato dell’arte qui ad Avigliano, adoperandosi al massimo per la pronta risoluzione del grave problema. Mi tengo stretti tutti i cittadini che a diverso titolo si sono prodigati, le associazioni, la Protezione Civile, i dipendenti comunali e tutti quelli che invece sono parte di una squadra».

Flai Cgil: «Preoccupati del futuro occupazionale e delle condizioni di sicurezza nello stabilimento»

Acque minerali Gaudianello-Toka: lavoratori in stato di agitazione

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e RSU dello stabilimento Acque minerali Gaudianello/Toka in località Monticchio bagni, Rionero in Vulture, hanno confermato lo stato di agitazione dei lavoratori a seguito di una serie di criticità riscontrate. «In particolare i lavoratori lamentano una serie di decisioni unilaterali da parte dell'azienda che mettono a rischio l'occupazione e la sicurezza all'interno dello stabilimento. Prima fra tutte, la soppressione di postazioni di lavoro su alcune linee» dichiara la segreteria della Flai Cgil. «Ci sono stati molti licenziamenti volontari e altri sono andati in pensione e queste figure non sono mai state reintegrate causando molti problemi di organico sulle linee di produzione e al magazzino. I lavoratori hanno ricordato che il reintegro delle figure è stato

oggetto di accordo in Regione Basilicata dopo lo sciopero dell’agosto 2022» afferma la Flai Cgil. «Sul fronte sicurezza, i lavoratori denunciano lo scarso mantenimento a livello manutentivo degli impianti con continui interventi tampone per poter garantire un minimo di produttività e il rischio infortunio su diverse postazioni di lavoro già oggetto di segnalazione. Tra le criticità anche il mal funzionamento degli impianti di riscaldamento» continua il sindacato. «I lavoratori, oltre a confermare lo stato di agitazione, si riservano di intraprendere altre azioni di lotta più incisive finché non verranno risolti i problemi citati e si intraprenda un serio e costruttivo dialogo per il bene dell’azienda e dei lavoratori tutti» conclude Flai Cgil.

STELLANTIS, IL SINDACATO CHIEDE INCONTRO URGENTE ALL’AZIENDA

Fiom Cgil: «Tanti disagi per i trasfertisti pendolari a Pomigliano»

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ono passati solamente pochi giorni da quando la Fiom Cgil di Basilicata insieme ai suoi delegati Rsa/Rls in Stellantis hanno denunciato l'ennesimo disagio che vivono i trasfertisti da Melfi verso Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli, con i pullman messi a disposizione dalla stessa azienda Stellantis per consentire il tragitto quotidiano dei lavoratori e delle lavoratrici. Nei giorni scorsi abbiamo segnalato l'ennesima rottura meccanica del pullman, con conseguente ritardo a lavoro, il disagio per tutti i pendolari che ne usufruiscono e con l'aggiunta dell’ incognita su come verranno trattati economicamente questi ritardi». Lo afferma la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita. «Come Fiom Cgil - continua Calamita - ripetiamo che tali disagi devono essere a carico dell’ azienda Stellantis. Fatta questa premessa doverosa, oggi apprendiamo nuovamente l'ennesima beffa. Registriamo che nella mattinata del 19 dicembre nello stabilimento campano di Pomigliano si è verificato un black out che ha visto interrompere l’attività lavorativa sul secondo turno del pomeriggio. Per questo motivo anche i trasfertisti di Melfi che viaggiano quotidianamente con i pullman sono stati esonerati dal prestare la loro attività lavorativa nel turno di pomeriggio. La comunicazione da parte aziendale è arrivata tramite messaggio e in maniera tardiva, tanto è vero che le operaie e gli operai pendolari si sono trovati nella condizione di dover scendere dai pullman e aspettare un altro per poter ritornare al capolinea di partenza e poi a casa». «Come Fiom Cgil di Basilicata - conclude Calamita - chiediamo all'azienda Stellantis che questi disagi non siano scaricati sempre sui lavoratori, anche e soprattutto perché in questi mesi hanno fatto enormi sacrifici per recarsi in trasferta a Pomigliano. Pertanto invitiamo nuovamente Stellantis a farsi carico per intero di questi disagi, anche garantendo la piena retribuzione ai lavoratori e alle lavoratrici interessate. In più invieremo una richiesta di incontro all’ azienda, auspicando che la stessa si tenga al più presto possibile, per trattare anche altre anomalie che persistono sulle trasferte».


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MURO LUCANO L’ok della Regione ha sorpreso il sindaco: «Continueremo a percorrere ogni iter legale possibile a tutela degli interessi della comunità»

Monte Raitiello, Setaro: «Autorizzato l’impianto eolico, pronti a dare battaglia» MURO LUCANO. L’Amministrazione Comunale di Muro Lucano, in relazione ai provvedimenti autorizzativi per la realizzazione ed esercizio dell’Impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica e delle relative opere connesse, nonché delle infrastrutture accessorie teorizzate in ‘Monte Raitiello’, esprime «profondo sconcerto e disappunto in merito al contrastante atteggiamento assunto da parte della “Direzione Generale dell’Ambiente, del Territorio e dell’Energia della Regione Basilicata”». Il sindaco Giovanni Setaro spiega: «Lo scorso 24 ottobre, la Dirigenza del Dipartimento della Regione riscontrando una formale richiesta del luglio 2023 (operata dalla LIPU che rappresenta una delle molteplici Associazioni ambientaliste intervenute a tutela anche del territorio murese) tesa a conoscere se, tra gli altri, il Progetto di ‘Monte Raitiello’ fosse stato approvato, se lo stesso avesse goduto del necessario rilascio dell’Autorizzazione Unica o se avesse maturato il C.D. ‘Silenzio Assenso’ da parte della Regione conseguendo, di riflesso, la medesima Autorizzazione indispensabile alla realizzazione degli impianti, rispose ufficialmente e testualmente che : “...agli atti d’ufficio scrivente non risultano esserci provvedimenti autorizzativi rilasciati in ottemperanza a sentenze Tar Basilicata, nè conseguenti al Silenzio Assenso di questa Amministrazione.” I medesimi contenuti erano stati reiteratamente e fermamente ribaditi dal Dirigente del competente Dipartimento Regionale, l’Ing. Roberto Tricomi, al Sindaco di Muro Lucano». «Pertanto, fino alla fine di ottobre e nel mentre si è ancora in rispettosa attesa di un ulteriore giudizio pendente al Tar Basilicata promosso dal Comune di Muro Lucano sempre avverso alla realizzazione sul proprio territorio di impianti eolici di tale abnorme porta-

ta, il Progetto di ‘Monte Raitiello’ nè risultava approvato, nè tantomeno aveva goduto di alcun ‘Silenzio Assenso’ regionale utile alla sua autorizzazione. - continua Setaro - Nel 14 novembre, circa 20 giorni dopo la rassicurante comunicazione della Regione Basilicata, come d’incanto, lo stesso Dirigente regionale sopra citato pubblica ed invia ai Comuni di Muro Lucano, Bella e Balvano un ‘Avviso’ e nella ‘..sua qualità di Autorità espropriante delle aree occorrenti alla realizzazione dei lavori..’ relative al Progetto di ‘Monte Raitiello’, avvia tutte le procedure di esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità dei terreni interessati alla realizzazione del gigantesco impianto eolico dalla nostra Amministrazione perennemente contrastato». «Ci chiediamo cosa sia successo in un lasso di tempo tanto breve e comunque in attesa della pronuncia del Tar Basilicata sulla questione, cosa sia cambiato affinché la Regione si attivasse clamorosamente ed in maniera diametralmente opposta rispetto alle comunicazioni e rassicurazioni ufficiali risalenti solamente a poche settimane prima! prosegue Setaro - Da un’attenta lettura dell’Avviso recapitato ai Comuni scopriamo -con non poco sconcerto e profonda delusioneche il Dipartimento della Regione Basilicata si era, invece, avvalso dell’Istituto del “Silenzio assenso” contrariamente a quanto ufficialmente dichiarato tanto per iscritto, quanto -più volte- assicurato verbalmente allo scrivente Sindaco, rendendo conseguenzialmente possibile la felice (...ma solamente per i proponenti del Progetto) conclusione dei procedimenti autorizzativi». «Questo quantomeno contraddittorio atteggiamento assunto dal competente Dipartimento Regionale e dal suo Dirigente in primis, comporta non solamente un effetto certamente lesivo nei corretti e leali rapporti istituzionali tra la Re-

gione Basilicata e le Amministrazioni locali, ma potrebbe avere enormi ripercussioni nella gestione e tutela dei nostri territori e, ciò è assicurato, anche inevitabili e pesantissime conseguenze di ordine legale e giudiziario nei confronti di chiunque, con inusitata leggerezza, si è reso artefice di un atto amministrativo che, per gravità, a nostra memoria, non ha precedenti storici e che si esorta a revocare in ‘autotutela’. - dichiara il primo cittadino - Tocca, a questo punto, ai vertici politici della Regione Basilicata avviare anche una doverosa indagine interna agli uffici ed appurare, per loro parte, tutte quelle eventuali responsabilità che noi, per nostra parte, chiederemo ad ogni altra Autorità competente di verificare e perseguire». «Possono starne ben certi, il Comune di Muro Lucano non resta né in silenzio e né fornirà mai alcun assenso rispetto ad una controversa procedura amministrativa ed a fatti accaduti e certificati sui quali andremo fino in fondo in ogni sede possibile. - continua Setaro - Come Amministrazione Comunale,

attenderemo rispettosamente e con serenità l’ormai prossimo pronunciamento del Tar Basilicata relativo a ‘Monte Raitiello’, implementeremo la documentazione d’esame anche in quella sede con i gravissimi elementi nel frattempo maturati e di cui vi abbiamo, all’uopo, fornito ogni dettaglio e rassicuriamo che il Comune di Muro continuerà strenuamente a percorrere ogni iter legale possibile a tutela degli interessi della Comunità e delle ricchezze ambientali che riteniamo essere un patrimonio da difendere ad ogni costo contro ogni tentativo, evidentemente anche maldestro, di sfruttamento indiscriminato e distruttivo«. «L’Amministrazione e la popolazione di Muro Lucano meritano il dovuto rispetto istituzionale e, per quanto questo naturale concetto pare non essere patrimonio di qualcuno, andremo avanti con ancora maggiore caparbietà nell’intraprendere tutte le più utili iniziative tese a fare definitiva e totale chiarezza sull’accaduto!» conclude il sindaco di Muro Lucano Giovanni Setaro.


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Il presidente del Consiglio regionale ha ricevuto il sindaco Stoppelli: «La Regione sosterrà questa sfida»

Capitale della Cultura 2026, Cicala: «Una grande opportunità per Maratea»

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ome ho avuto modo di dire Maratea è una città ricca di storia, cultura e natura che ha un enorme potenziale di attrattività. La sua candidatura è un'occasione importante per valorizzare questo patrimonio e per dare un impulso decisivo al turismo e allo sviluppo economico del territorio. Il Consiglio regionale sosterrà in

ogni modo questa candidatura. Sostenere Maratea significa sostenere la Basilicata». La dichiarazione del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala che, ieri mattina, ha ricevuto il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, accompagnato dal vicesindaco, Alessandro Collutiis, dall’assessora al Turismo, Valentina Trot-

ta, dall’assessora allo Sport, Lucia Brando e dal consigliere comunale, Giuseppe Palermo. Il sindaco Stoppelli ha sostenuto che «la Città di Maratea, nel dossier presentato al Ministero della Cultura per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026, ha evidenziato i suoi 35 secoli di storia certificati dal Servizio Studi Archeologia Subacquea del Ministero della Cultura. Maratea – ha sottolineato Stoppelli – ha il più grande giacimento di ancore del Mediterraneo, risalenti ai periodi greco, romano e miceneo. Maratea, altresì, è stata la porta del monachesimo di ritorno con i monaci Basiliani perseguitati in Oriente durante l’Impero di Licinio». «Maratea – ha continuato il Sindaco – è la Città della statua del Cristo Redentore, la più alta d’Europa ed unica statua del Cristo in movimento, il che valorizza la cultura quale elemento dinamico che diviene attrattivo per la forte identità della Città ricca da un punto di vista paesaggistico con i suoi 32 chilometri di costa e il mare incontaminato. A questo si aggiunge l’incommen-

surabile patrimonio archeologico, storico e monunentale». «Partendo da Maratea – ha esplicitato il sindaco Stoppelli - si svilupperà per il territorio delle aree interne un sistema di connessioni culturali che coinvolgeranno Moliterno, ma anche l’intera Basilicata». «Maratea e Matera – ha concluso – costituiscono l’esempio virtuoso di valorizzazione e tutela di un prezioso bene che ha radici profonde nella storia e si arricchisce con le innumerevoli espressioni artistiche in tutti i settori che divengono parte integrante di un panorama culturale che può vantare caratteristiche uniche per la peculiarità e, nel contempo, la stretta relazione, in una ottica di globalità della bellezza che assurge a livelli davvero notevoli». Presentato il dossier e ricevuto l’esito positivo dalla giuria del Ministero della Cultura che fa sì che Maratea siauna delle dieci candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026, il prossimo appuntamento è per l’Audizione prevista il 5 marzo 2024, sempre presso il Ministero della Cultura.

L’INTERVENTO HA RIGUARDATO LA SEPARAZIONE DELLE ACQUE BIANCHE E NERE NEI COLLETTORI A SERVIZIO DEI DEPURATORI DELL’ALTA VAL D’AGRI

Sarconi, riaperta al traffico la rotatoria tra la Sp7 e la ex Ss103: conclusi i lavori alla condotta fognaria

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uone notizie a Sarconi:la rotatoria tra la SP 7 e la SP ex SS103, dal giorno 14 novembre interessata da lavori, è ora nuovamente aperta al traffico veicolare. Il tratto era stato interessato da inter-

venti che hanno riguardato la condotta fognaria e nello specifico si è trattato della separazione delle acque bianche e nere nei collettori a servizio dei depuratori dell’Alta Val D’Agri, concentrandosi su via Sciaura. Acque bianche e acque nere

vengono separate da un apposito impianto di fognatura, caratterizzato da tubazioni che portano l’elemento liquido verso una struttura dedicata al trattamento delle une e delle altre. In nessun caso queste acque vengono reimmesse in natura senza la dovuta depurazione poiché hanno subìto una trasformazione organica. Si era pertanto resa necessaria la sospensione della circolazione stradale dal 14 novembre scorso. L’intervento però non è ancora ultimato ed è ancora necessario il ripristino del tappeto stradale, che avverrà all’inizio del nuovo anno. In questo mese di chiusura, a seguito dell’ordinanza n° 77 dell’Ufficio Viabilità della Provincia di Potenza, per accedere al centro abitato di Sarconi è stato necessario utilizzare percorsi alternativi, utilizzando Via Provinciale Agri – Sinni, p.zza Municipio, viale Petrocelli, via Pertini, S.P. ex s.s.Var. Moliterno (c/da Alvarale), per i cittadini provenienti da Spinoso. Per quelli provenienti dalle zone limitrofe e in direzione S.P. 7 l’accesso era consentito dall’ingresso dal Comune di Moliterno, c/da Alvarale al Km 10+400 della S.P. ex s.s. 103 variante Moliterno, via Pertini, viale Petrocelli, p.zza Municipio, S.P. 7. ANNA TAMMARIELLO


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Matera e Provincia

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Fi rmata la convenzione tra Comune e Ministero dei Trasporti finalizzata a facilitare l’accessibilità turistica nella città riducendo traffico privato ed emissioni inquinanti

Matera punta sulla mobilità sostenibile: 73 milioni per la Metrotramvia dei Sassi MATERA. L’Amministrazione comunale di Matera, nella persona del sindaco Domenico Bennardi, ha firmato la convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la realizzazione dell’intervento denominato “Metrotramvia dei Sassi”, finalizzato a facilitare l’accessibilità turistica nella città riducendo traffico privato ed emissioni inquinanti. Un progetto presentato nel luglio 2020 dalla precedente Amministrazione comunale. Oggi è finanziato con una dotazione complessiva di circa 73 milioni, frutto di una rimodulazione, richiesta dallo stesso ministero, e resa possibile grazie ad approfondimenti tecnici specialistici messi a disposizione dall’attuale Amministrazione, rispetto agli iniziali fondi del Programma di azione e coesione complementare Pon (Programma operativo nazionale) 2014-2020. Lo scopo del finanziamento è quello di: «Aumentare l’accessibilità di Matera all’aeroporto internazionale di Bari -si legge nella scheda - oltre che agli altri siti turistici regionali, con la sostenibilità ambientale data dalla mobilità “ultimo miglio” in accesso interno alla città e il miglioramento dell’accessibilità universale ai Sassi». La convenzione riconosce esplicitamente all’intervento il carattere di “progetto prototipale” di livello nazionale, che si prefigge, tra gli altri, l’obiettivo di un sostanziale impulso alla mobilità “zero emissioni”, con treni elettrici a batteria nella tratta Matera-Altamura, gestita dalle Ferrovie Appulo lucane (Fal). Il progetto prevede interventi sul deposito di Serra Rifusa, la realizzazione di punti di ricarica delle batterie dei treni a Matera Sud,

Serra Rifusa e Altamura; un potenziamento tecnologico dei sistemi di segnalamento e controllo marcia treno, per assicurare la migliore gestione dell’esercizio, che si prevede potenziato sulla tratta urbana di Matera (un treno ogni 20 minuti), e l’acquisto di 6 rotabili con l’opzione di un settimo treno, in previsione del prolungamento del servizio a servire l’ospedale. L’Amministrazione comunale, con la quota di risorse che le sono state assegnate, oltre a concorrere alla rifunzionalizzazione del deposito di Serra Rifusa, acquisterà due treni a batteria, con un investimento di circa 18 milioni, che si andranno ad aggiungere ai tre acquistati dalla Regione Basilicata con 27 milioni e ad uno acquisito da Fal con altri 9 milioni. L’intervento che l’Amministrazione comunale di Matera ha candidato a finanziamento, in coerenza con le previsioni del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), è finalizzato ad avviare un efficiente utilizzo del centro intermodale di Serra Rifusa a prevalente servizio del traffico turistico (autobus e auto) e per l’integrazione modale con i servizi extraurbani in transito, o convergenti sulla città e a realizzare una connessione sistematica secondo un orario cadenzato con Gravina e Bari tramite il nodo di Altamura. L’intervento, inserito nel Piano regionale dei trasporti della Regione Basilicata recentemente adottato, renderà disponibile un servizio ogni 20 minuti per direzione tra Serra Rifusa e Matera Lanera. Un servizio ogni tre, in tutte le ore della giornata, garantirà il collegamento da/per Altamura e, di qui, le prosecuzioni da/per Bari e da/per Gravina. La disponibilità di un servizio ferroviario cadenzato, quindi facile da memorizzare anche per i non esperti, costituirà uno degli elementi strutturanti del nuovo concetto di mobilità integrata previsto dal Pums, e finalizzato a garantire un’offerta di mobilità sostenibile competitiva con l’auto privata tra tutti i quartieri della città. I turisti che lasceranno la propria auto, potranno contare su un’efficiente combinazione tra il treno, le navette del Trasporto pubblico urbano e il noleggio di biciclette, già finanziati dal Comune per raggiungere il centro storico e i Sassi.

L’allarme dal Sindacato: «Gravi difficoltà operative per carenza di organici»

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Polizia Stradale Matera, Silp Cgil: «Urge personale» l Silp Cgil di Matera, in una nota, esprime «profonda preoccupazione per la grave carenza di personale che affligge la Polizia Stradale della provincia di Matera. Questa situazione - si legge nella notta - sta causando non solo un disagio quotidiano per gli uomini e le donne della polizia stradale, ma sta anche mettendo a rischio la sicurezza pubblica lungo le arterie stradali. Attualmente, la Sezione di Matera conta soltanto 22 operatori, tra i quali alcuni si avvicinano all’età pensionabile. Questo organico insufficiente rende im-

possibile garantire un turno di vigilanza stradale costante, limitando le attività a sporadiche e occasionali pattuglie». Il Silp Cgil di Matera, segnala una situazione analoga anche per il Distaccamento di Policoro, «con un organico ridotto, sottoposto a un carico di lavoro pesante, con il compito di garantire la sicurezza stradale sull’intero territorio provinciale come se fosse una sottosezione». Tuttavia, «nonostante gli sforzi», il Sindacato denununcia come «la Sezione stessa fatica ad assicurare la presenza di un opera-

tore radio a ogni turno». «Nonostante l’esclusione della Polizia Stradale della provincia di Matera nel Piano di potenziamento dell’organico - prosegue la nota della Silp Cgil di Matera - i colleghi si impegnano strenuamente per garantire un servizio continuativo ai cittadini. Tuttavia, questo lavoro è particolarmente pericoloso ed estenuante per gli operatori della Polstrada». È altresì urgente per il Sindacato «porre rimedio a questa situazione e assegnare quanto prima nuovi addetti ai presidi della Polizia Stradale della provincia di

LE PRECISAZIONI DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI MATERA

Bus gratuiti e luci di Natale, Lisurici: «Giusto ma coi soldi del turismo serve strategia»

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a sempre sono per la chiarezza, pertanto, da persona e amministratore sincero, devo fare alcune precisazioni su alcune recenti misure adottate dall’Amministrazione comunale materana» È quanto dichiara il consigliere comunale e coordinatore di Noi Moderati Matera Francesco Lisurici che apprendendo «con soddisfazione» l’idea di mettere i bus cittadini gratuiti a disposizione dei residenti e dei turisti nei weekend fino al 6 Gennaio 2024, come anche rendere la città maggiormente accogliente per il Natale con gli addobbi di aiuole e aree verdi, evidenzia come si tratti di «interventi di cui ne beneficeranno i cittadini tutti, ma su cui urge un approfondimento per una corretta informazione e valutazione». «Questi obiettivi raggiunti - spiega Lisurici - non sono assolutamente merito dell’assessore alla Mobilità, il quale non è ancora riuscito a servire i rioni scoperti da servizio di trasporto pubblico, tantomeno dell’assessore all’Ambiente che vorrebbe far riaprire la discarica a La Martella, nascondendola dietro il nome di polo tecnologico, ma sono frutto - enfatizza il consigliere comunale - del lavoro incessante svolto dal settore turistico, che ha visto per nove mesi il mio personale impegno, gomito a gomito con l’assessora di competenza, che ha prodotto maggiori entrate derivanti dalla tassa di soggiorno e dunque ha permesso la realizzazione di queste nobili iniziative. Lavoro - evidenzia Lisurici - che ha prodotto, grazie alla tempestiva programmazione degli eventi turistici culturali, un incremento notevole della tassa di soggiorno, che ricordo deve necessariamente essere spesa in servizi legati al turismo. Di conseguenza, essendo le due misure finanziate tramite la tassa di soggiorno, direi che i meriti sono da attribuire al settore turistico che, mediante le attività svolte, è riuscito ad attrarre in città molti turisti in più rispetto agli anni passati, dando così la possibilità alle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere cittadine di versare un maggiore importo di tassa di soggiorno», evidenzia Lisurici che sollecita sul come «la tassa di soggiorno deve essere investita secondo le esigenze del settore e soprattutto dei cittadini - studiando sinergicamente quali possano essere le misure più idonee, in modo da non spendere soldi pubblici all’ultimo momento, così come è accaduto quest’anno, magari tralasciando anche alcuni addobbi natalizi di proprietà del Comune che forse sono rimasti in magazzino inutilizzati e investendo le somme per avere un ritorno tangibile a vantaggio di imprese e comunità», conclude Lisurici. Matera per evitare l’incapacità operativa dei reparti e la loro possibile chiusura. Occorre inoltre elevare il Distaccamento di Polizia Stradale di Policoro al rango di

Sottosezione, in virtù dei compiti importanti che svolge, accompagnata da un aumento delle unità preposte», conclude la nota della Silp Cgil di Matera.


Periscopio

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Riconoscimento per il Dg della Banca di Monte Pruno: convegno e cerimonia oggi presso il Polo Bibliotecario di Potenza

Premio Tiberino Lucano 2023: per l’economia vince Albanese

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a terza edizione del Premio “Il Tiberino Lucano”, organizzato dalla Sezione Lucana dell’antica e prestigiosa Accademia Tiberina, quest’anno consegnato a due eminenti personalità del mondo della cultura e dell’economia del territorio della Grande Lucania, sarà anche l’occasione per discutere di Terre Lucane, Mezzogiorno ed Europa. Un convegno per approfondire, conoscere, sperimentare idee. Dopo Tonia Cartolano di Sky Tg24 e nel 2021 -il poeta e grecista, Donato Antonio Loscalzo insieme all’imprenditrice, Stefania D’Ottavio. Dopo, nel 2022, Michele Lapadula, manager e imprenditore della cooperazione lucana, quest’anno (2023) il Tiberino Lucano viene assegnato al direttore generale della Banca di Monte Pruno, Michele Albanese per il settore economia. Mentre per il settore cultura il premio andrà a Luigi Catalani, direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza.

Convegno e cerimonia si terranno presso il Polo Bibliotecario di Potenza al Rione Santa Maria. A partire dalle 16 di oggi. Dunque, le Terre Lucane al centro del Mezzogiorno e dell’Europa mediterranea. La Basilicata con le sue risorse, le opportunità ed anche le contraddizioni storiche che la contraddistinguono. La Basilicata di oggi con dinnanzi a se sfide forse definitive. Se ne parlerà nel corso del dibattito che anticipa i premi e i riconoscimenti accademici. In particolare con Gianpiero Perri, che in questi anni è stato a fianco del governatore, Vito Bardi, curando la programmazione dei fondi legati al Pnrr e non solo. Perri si confronterà con Aldo Michele Radice che della Regione è stato ai vertici istituzionali, assessore e presidente del consiglio, dirigente di enti strumentali e di uffici regionali. Non ultimo, interverrà a portare il suo contributo, il direttore generale della Banca di Monte Pruno, Michele Al-

__Il Dg della Banca di Monte Pruno, Michele Albanese

banese che concretizza in sé l’idea di Basilicata e di Terre Lucane allargate. Luigi Catalani, interprete privilegiato del settore culturale, descriverà come proprio la cultura sia diventata per la nostra terra volano di crescita, affermazione di un'antica e preziosa identità e, perché no, di sviluppo anche in rapporto al turismo. L’analisi geopolitica sarà invece

affidata al presidente del’Accademia Tiberina Lucana, Nicola Pascale, che da storico tratterà il momento che l’Europa, l’Italia e il Mezzogiorno stanno attraversando. Gianfranco Blasi, scrittore e giornalista, coordinerà l’evento, la cui organizzazione è affidata, insieme al direttivo dell’Accademia, al Segretario generale, Rocco Carbone.

LA RIFLESSIONE Le varie dimensioni del tempo ed i modi di misurarli: calendario, detti, usanze ed episodi storici

Il giorno e la zampa di gallina, quando la luce vince sulle tenebre

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

ia nonna e mia madre, nel giorno di Santa Lucia, ricordavano questo proverbio “A Santa Lucia u’ jorn s’allunga come na zampa d’gallina” e con questo volevano dire che era finito il periodo del buio cominciato a inizio novembre quando con la notte dei morti e mangiando sei chicchi di melagrana, si augurava il ritorno della bella stagione. Ma il proverbio è certamente legato anche a un preciso episodio che riguarda il calendario e i tanti modi di computare il tempo. Nel 1582 papa Gregorio XIII fece nascere il calendario gregoriano che noi usiamo ancora oggi ma prima di questa

data l’inizio dell’Inverno si celebrava il 13 dicembre e cioè il giorno di Santa Lucia. Non a caso vi è un altro proverbio forse più noto “a Santa Lucia la notte più lunga che ci sia”. Molti studiosi di classicità dicono che la Santa del ritorno della luce fosse presente nell'olimpo greco e romano con le sembianze di Artemide e Diana. Ad esempio in Basilicata sono rimaste molte tracce della presenza di Artemide e fra tutte ricordo la statua di Vaglio che è riprodotta in foto. Che Santa Lucia sia una data importante per i calendari lo rivelano anche le catacombe di Siracusa di IV-V secolo che vi consiglio di visitare perchè bellissime davvero. Credo non sia solo un caso che proprio l'isola di Ortigia che si trova di fronte Siracusa fosse sacra ad Artemide. Ma la scienza ci ricorda che il giorno più corto dell’anno si definisce solstizio d’Inverno e, nel 2023, sarà il 22 dicembre alle ore 4,27. Il sole si trova al livello più basso del suo ciclo annuale. Invece il

primo giorno di Inverno meteorologico è caduto il 1° Dicembre ma, ufficialmente, quello astronomico è il 22 dicembre. Dunque, dal 23 dicembre le giornate cominceranno ad allungarsi: il solstizio può cadere il 21 o il 22 dicembre ma nel 2080 sarà il 20 dicembre e, nel 1903 è caduto il 23 dicembre. Anche se l’Inverno è un periodo freddo e dagli ultimi mesi autunnali vi è molto buio e poca luce solare, non dobbiamo dimenticare che in questa stagione cadono molte feste importanti per la nostra cultura che affondano le loro radici in miti e feste dell’antichità. Il 25 Dicembre si festeggiava il Dies Natalis solis invicti che è un appellativo che si dava ad Apollo, a Mitra, a Elios e altri. Il sole invincibile e la sua festa fu ufficializzata dall’imperatore Eliogabalo nel 218 e rinvigorita da Aureliano nel 274 ma è molto semplice capire che il culto del sole che vince l’oscurità dei mesi invernali è un culto che accomuna tutte le forme religiose teiste. La stessa pa-

rola solstizio proviene da sol e sistere e cioè il sole si ferma perché sembra, apparentemente, che il sole sia fermo per qualche giorno per poi continuare il suo ciclo che forma una figura, a 8 allungato, che si chiama analemma. Che il sole ricominciasse il suo ciclo dopo uno stop apparente era un evento osservato con profonda attenzione dai nostri antenati: la rinascita del sole significa la rinascita della vita e la natura che ricomincia il suo ciclo produttivo. I Romani festeggiavano, solitamente dal 17 al 23 Dicembre, i Saturnalia in onore del dio Saturno e al culto agricolo, la rinascita della Natura. Fu Costantino nel 330 a trasformare la festa del Sol Invictus nel giorno della nascita di Cristo e trasformare il dies solis, in inglese Sunday, nel giorno del Signore, la nostra domenica. Le tante amate luminarie, le lucine a intermittenza, il rendere il mondo più luminoso non sono solo un momento per i bambini: sono la rinascita della luce sulle tenebre, la natura che ri-

comincia il suo ciclo vegetativo e noi genere umano, animali intelligenti (non tutti, purtroppo) non possiamo fingerci indifferenti a quello che viene sintetizzato nell’espressione spirito natalizio. Lo sentiamo, lo percepiamo con il nostro fiuto animalesco…sarebbe bello se tutto il mondo fosse in pace almeno in questo periodo! Buona rinascita a tutte e tutti!


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