IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
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SANITÀ IL TAR HA RESPINTO IL TERZO RICORSO CONTRO LA REGIONE CHE HA SCELTO VIGGIANELLO
A Rotonda non riesce il “triplete”
Pnrr e “Casa della Comunità”, dopo 2 vittorie per il Comune arriva la sconfitta
F. Moliterni a pag 11
Come da copione: col placet di Pepe, la nuova assessora al posto della Merra che alle 21 spiegherà la sua a Cronache Tv
Con la Sileo, centristi in Giunta Due piccioni con una fava, il Gen accontenta la Lega e allarga: più forte il Bardi bis N
L’INTERVENTO
Academy, il sospetto si è trasformato in realtà
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DI ENZO ACITO
evo necessariamente tornare sul tema, non per accanimento terapeutico o per un’inesistente fissazione monotematica, ma solo per rispondere ad un impegno preso di leggere le carte e divulgarne il contenuto. La giunta regionale adotta il 27 ottobre scorso la delibera con cui approva il progetto attuativo della Academy nell’ Hub di San Rocco. Siamo in piena campagna elettorale ed ogni proclama ha il suo valore comunicativo per mettersi (...)
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DI TUTTI I COLORI
on abbiamo certo fatto sconti alla Merra che, a fasi alterne e secondo l’umore delle cose, ci propinava il verbo del leghismo indomito e pieno d’ardore patriottico, eppure a ben guardare la sua lettera di dimissioni, peraltro annunciate e mai date, ci è venuta pure l’idea che potesse servire a qualcosa di buono e perfino d’utile ed invece la tempistica prepotentemente allineata alle regionali di marzo ed il tono volutamente dirompente ed anticonciliativo hanno fatto venire più d’un sospetto. Ora ad onor del vero va detto che la Merra prima d’essere cacciata col garbo ipocrita del ringraziamento e d’essere sostituita con la Sileo a bagnomaria pure lei con la Lega, almeno fino all’altro giorno, ha fatto spesso sentire la sua voce dissonante eppure mai ha avuto la coerenza di dimettersi dalla poltrona assessorile su cui è rimasta comodamente incollata per oltre 4 anni. Per questo ci è balzato il cruccio che a salutare la sua giravolta ci sia già pronta una bella candidatura nel centrosinistra ed al seguito del Beato Angelico Chiorazzo, di cui pure non sfuggono le relazioni politiche a partire da Lavello. Scrive Maurizio Manca: “Pensi d’averne viste di M. Dellapenna a pagina 2 tutti i colori, ma c’è sempre qualche nuova sfumatura”.
L’Ad Sergio sceglie il lucano Marra ■ continua a pagina 7
Sanremo, il presidente nazionale dei Corecom d’Italia collaborerà con viale Mazzini
POTENZA APEA: LA TRIPLICE CHIEDE INCONTRO IN PROVINCIA
Supermercati Decò, 70 lavoratori a rischio: forse c’è uno spiraglio
Servizio a pagina 20
Servizi ■ alle pagine 12 e 13
BASILICATA E NUMERI
Imprese lucane, saldo da luglio a settembre positivo: più 96 Superfici coltivate a cereali: il Potentino risultato 3° in Italia
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■ Servizi
a pagina 5
BELLA
Poste Italiane, in arrivo l’ufficio mobile per arginare i disagi della temporanea chiusura della succursale locale
■ E. Calabrese a pagina 15
_ MATERA
Picchia il padre per estorcergli denaro: 29enne arrestato Treno Fal imbrattato: identificati gli autori
■ Servizi
a pagina 9
_ VENOSA
Oraziana, presentato il progetto sul V lotto: «Arteria strategica non soltanto per il Vulture-Melfese» ■ R. Mollica
a pagina 16
Primo Piano
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martedì 31 ottobre 2023 www.lecronache.info
Come da copione: col placet di Pepe, la nuova assessora al posto della Merra che alle 21 spiegherà in esclusiva la sua a Cronache Tv
Con la Sileo, centristi in Giunta Due piccioni con una fava, il Gen accontenta la Lega e allarga: più forte il Bardi bis Primo Piano
lunedì 30 ottobre 2023 www.lecronache.info
Prossimo passo sostituire l’anti Lollo
brigida Musacchio che ha tradito la
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garanzia di Quarto
Bardi defenestra Merra Al suo posto un’altra donna
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che viene dalla Lega e apra
all’area moderata
D I M A S S I MO D E L L A P E NNA
l temp o non è una varia bile indip endente in politi ca. Ogni minuto che passa il centrodestra rischia di perdere il vantaggio che ha sul centrosinistra. La sinistra ha sciolto la riserva, pur spaccato il Partito Democratico ha deciso di supportare la scelta di Chiorazzo. Giovanni Leggieri dei 5 stelle lo sta seguendo a ruota. La campagna acquisti è appena iniziata. La partita si vince convincendo gli indec isi, i non schie rati, gli indip endenti. Ogni minuto che passa è sempre più forte il rischio che gli indec isi vadano con Chiorazzo.
__Merra e Chiorazzo. In basso: Musacchio e Lollobrigida insieme a Quarto
MERRA CON UN PIEDE DALL’ALTRO LATO La confe rma del peria diaspora, quest colo di arriva dalle intem peranze che hanno portato giust amen te Bardi a l’asse ssore cacci are Merr a. Hann o un po’ fatto sorridere le uscite dopo 4 anni e mezzo e a 6 mesi dalle elezioni. Un po’ tardino… La Merra ha confermato che l’allontanamento da Zulli no non è stato poi così sosta nzial e.
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__L’edizione di Cronache di ieri
DI M ASSIMO D ELLAPENNA
utto come copione. Tutto va come deve andare. Tutto va come avevamo previsto. Il Generale Bardi, con un decisionismo da autentico leader ha revocato l’assessore alle infrastrutture, nominando al suo posto Dina Sileo. Finisce così la stagione di Donatella Merra alla guida dell’assessorato alle infrastrutture e che sarà ospite stasera alle 21 in una attesissima puntata di “Oltre il giardino” su Cronache Tv. Di tutti i componenti della Giunta Bardi era l’unica rimasta sulla stessa poltrona dall’inizio della legislatura ad oggi. Pochi mesi e avrebbe messo un record che quasi nessuno in politica era riuscito a raggiungere, il mantenimento della stessa carica di Governo, nello stesso settore per tutta la legislatura. Ha deciso di lanciare un penultimatum a Bardi. Bardi ha giustamente scelto di non farsi rosolare a fuoco lento in una serie di «vorrei ma non posso», «per rimanere voglio» che forse erano nelle intenzioni di chi ha suggerito la
strategia. L’ex assessore alle Infrastrutture e alla mobilità entra per la prima volta nei banchi del Consiglio regionale. Speriamo lo faccia aderendo al Gruppo regionale della Lega, altrimenti quelle illazioni che la vorrebbero pronta a passare con il centrosinistra inizierebbero a trovare sostanza politica e prova nell’azione. «Abbiamo raccolto la sfida di innovare il sistema dei trasporti lucano e stiamo ottenendo risultati importanti che ci pongono all’avanguardia anche nel contesto nazionale. È questo che abbiamo evidenziato nei giorni scorsi a Milano alla presenza del ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. La Basilicata ha la necessità di uscire dallo storico isolamento che deve avvenire attraverso investimenti e progettualità nel settore delle infrastrutture e della viabilità sia su gomma che su ferro. Ed è in questa direzione che sono orientati tutti i nostri sforzi». Questo l’ultimo comunicato stampa dell’assessore nel quale lodava le azioni della Regione sulla mobilità elettrica nella mobilità elettrica con l’introduzio-
ne dei treni a batteria. Anche perché le dimissioni formali sono poi arrivate solo dopo che Bardi l’aveva defenestrata nominando Sileo.
SILEO TRA LEGA E CENTRISTI Il Segretario Regionale della Lega Pasquale Pepe, nel ringraziare Donatella Merra per il lavoro svolto, ha anche fatto gli auguri a Dina Sileo che, a detta del Sindaco di Tolve, «da tempo aveva dichiarato la sua intenzione di ritornare nella Lega». Dina Sileo, candidata nella Lega alle ultime elezioni regionali, pur non avendo raccolto un numero sufficiente di preferenze per essere eletta, era entrata in consiglio grazie alla nomina di Francesco Fanelli in Giunta. La nomina di Donatella Merra, poi, aveva consentito l’ingresso di Nario Aliandro che rischiava di rimanere fuori dal Consiglio Regionale per l’ultima fase della legislatura. Anche grazie all’esigenza leghista di preservare il gruppo regionale senza farlo ridurre per l’ultima parte di legislatura, sarebbe alla base della nomina in comproprietà di Dina
Sileo in Giunta. Sostanzialmente la mossa di Bardi è una apertura nei confronti dei centristi ma consente anche alla Lega di poter dire di non uscire dalla Giunta. Non proprio una commedia degli equivoci ma una mossa tattica intelligente da parte del Generale che approfitta delle debolezze leghiste per ottenere l’allargamento della coalizione.
SILEO, POLESE, BRAIA, GIORGETTI E BALDASSARRE Come tutti sanno, infatti, i Consiglieri regionali di Italia Viva (Braia e Polese), l’ex consigliere regionale pentastellato Giorgetti, Baldassare e Dina Sileo avevano nei mesi scorsi costituito un gruppo politico di fatto. È evidente che l’ingresso di Dina Sileo nella Giunta Regionale, se formalmente soddisfa le esigenze leghiste, in sostanza dimostra la capacità di allargamento oltre i confini classici del centrodestra da parte di Bardi. Quel sondaggio Swg che posizionava Italia Viva nel Centrodestra, con la nomina di Sileo in Giunta non è più soltanto una supposizione, inizia a diventare una realtà quanto meno potenziale.
LA PARTITA PER LA PRESIDENZA A differenza di quanto accadde per la nomina di Baldassare, questa volta il Generale ha ottenuto il formale “placet” dei vertici leghisti. A sostegno dell’indicazione di Dina Sileo, infatti, è uscito direttamente il segretario re-
__Sileo
gionale Pasquale Pepe che, così, non potrà dire di non essere stato informato o di essere stato scavalcato. Una mossa autenticamente intelligente da parte del Generale Bardi che ha fatto tesoro di quell’esperienza e dimostra di aver appreso velocemente le regole della politica nel rapporto con i partiti, le loro istituzioni e i loro meccanismi decisionali e partecipativi. Una mossa che, soprattutto, avvicina Bardi verso l’ipotesi di una ricandidatura. Allargare la coalizione e recuperare gli indecisi, infatti, è la prima e più importante capacità che un candidato Presidente deve dimostrare di avere in questa stagione di passaggio. Con il recupero all’interno della maggioranza dei centristi il Generale dimostra di saperlo fare e di poterlo fare. Sia chiaro, nessuno di noi è così ingenuo da credere che questa lettura sarà ufficialmente comunicata da qualcuno. Italia Viva continuerà a stare nel mezzo, Dina Sileo ufficialmente sarà una donna della Lega e Giorgetti sarà un indipendente ma la logica della politica non sempre si manifesta in chiarezza. Un tassello, però, è stato messo. La politica non segue sempre la linearità delle forme esteriori ma i più complessi meandri del ragionamento tortuoso. In questi virtuosismi Bardi dimostra di sapersi muovere. Se qualcuno credeva di averlo messo nell’angolo, evidentemente si sbagliava di grosso.
Primo Piano
martedì 31 ottobre 2023 www.lecronache.info
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Gli auguri del presidente della Regione alla neo assessora Sileo. Si unisce anche il segretario regionale della Lega Pepe: «Si saprà distinguere»
Bardi “sfoglia” il libro della Giunta: «Chiusa una pagina, aperta un’altra»
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rima l’avviso, e poi la notifica. Il nuovo assessore regionale alle Infrastrutture è Dina Sileo: «Chiudiamo una pagina e ne apriamo una nuova». Così il presidente della Regione Vito Bardi che ha aggiunto: «Si tratta di un atto dovuto, per quanto mi riguarda, alla luce delle recenti dichiarazioni di Donatella Merra, che ringrazio per il lavoro svolto in questi quattro anni e mezzo con delega alle Infrastrutture, che ha esercitato in maniera molto ampia e in totale autonomia, come tutti sanno». «La gratitudine in politica è il sentimento della vigilia - ha rimarcato Bardi -, la correttezza istituzionale invece non deve mai venire meno, per rispetto dei lucani e di tutto il centrodestra. Esce una donna ed entra una donna, perché mai avrei voluto una Giunta senza la quota rosa, che reputo fonte di ricchezza, pluralismo e inclusione. Dispiace aver letto parole ingenerose, ma in questi quattro anni e mezzo ho imparato tante cose e ne ho messe a frutto altrettante». «In bocca al lupo a Dina Sileo - ha concluso il presidente Bardi -, che in questi ultimi 5 mesi saprà sicuramente concentrarsi sulle priorità infrastruttu-
rali della nostra Regione, che proprio sulle infrastrutture registra il ritardo più grande rispetto al resto del Paese e dell’Europa». Si è nell’immediato unito agli auguri di buon lavoro rivolti alla Sileo, il Commissario della Lega Basilicata Pasquale Pepe. «Ringrazio Donatella Merra per l’impegno che ha profuso in quasi cinque anni da assessore alle Infrastrutture e Mobilità - ha dichiarato Pepe - e per gli straordinari risultati conseguiti, certo che la sua esperienza sarà valore aggiunto per il partito sin dal prossimo futuro. Con identico sentimento di gratitudine auguro buon lavoro a Dina Sileo, rientrata in Lega nelle scorse settimane, che subentra alla guida del dipartimento; conoscendola, sono convinto che si saprà distinguere per dedizione, competenza e passione. Si va avanti con senso di responsabilità e con leale collaborazione per offrire, in questo ultimo scorcio di consiliatura, ulteriori risposte ai bisogni e alle aspettative dei Lucani. Il 2024 è alle porte e bisogna porre le basi per dare alla Regione il governo autorevole che merita. Rinvigorire la coalizione di centrodestra per battere il centrosinistra e il
DAL FORZISTA PIRO MESSAGGIO DI STIMA PER MERRA
«Con Donatella abbiamo lavorato con serietà»
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__ Pepe
M5S deve essere il nostro univoco obiettivo; puntare alla crescita, allo sviluppo e alla prospettiva della Basilicata la nostra missione. Per “creare” futuro in favore delle nuove generazioni». «Il Partito Democratico e i suoi accoliti, vecchi e nuovi - ha concluso il Commissario della Lega Basilicata Pasquale Pepe -, vanno relegati una volta per tutte nell’album dei cattivi ricordi».
l consigliere regionale di Forza Italia e Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Piro, nello specificare di aver appreso «con rammarico» che Donatella Merra non ricopre più il ruolo di assessore regionale alle Infrastrutture, ha aggiunto: «Dimissioni o revoca cambia poco, la Giunta di Basilicata perde una voce preziosa ed autorevole oltre che una persona professionale capace e leale». «Con Donatella - ha concluso Piro - abbiamo lavorato con serietà e tenacia e sono certo che il suo impegno a favore dei lucani non passerà inosservato. A lei va tutta la mia personale vicinanza e sono certo che il suo percorso politico la renderà ancora protagonista».
__ Piro
La consigliera regionale Merra ancora più confusa dopo le dimissioni dalla Giunta a defenestrazione avvenuta
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Permanenza nella Lega, «avvierò riflessione politica»
empre più confusa l’ex assessore regionale Donatella Merra a tal punto da inviare la lettera di dimissioni dall’incarico assessorile dopo esser stata già liquidata dal presidente della Regione Bardi. Per quanto riguarda la sua permanenza nel Carroccio, Merra essendo stata eletta tornerà in Consiglio regionale, l’ex assessore ha solamente riferito che «alla chiusura della segreteria regionale della Lega, prendendo atto della posizione assunta dal mio partito, avvierò una riflessione politica a partire dalle scelte fatte dal direttivo regionale».
«Ho lavorato per più di quattro anni - ha dichiarato Merra - accettando una sfida che consideravo epocale, con il solo scopo di imprimere nuovo slancio agli investimenti e alle grandi opere pubbliche di cui il nostro territorio continua ad avere urgente e improcrastinabile bisogno. Sono certa di aver ottenuto risultati importanti, attesi da decenni, anche se ancora molto resta da fare per risollevare le sorti di questa Regione che merita sicuramente di entrare nel futuro dalla porta principale». A defenestrazione avvenuta, invece, nella lettera di dimissioni, Merra ha
specificato che «l’idea e la pratica di un poderoso cambiamento, sorretto da audacia strategica e da ferma volontà politica, sono scomparse dagli attuali orizzonti di questa Giunta nella quale non mi riconosco più». Più che non riconoscersi più, Merra, in Giunta, già non c’era più. La leghista Merra è stata impegnata negli giorni ad auto complimentarsi con sé stessa e ad auto proclamarsi «donna libera e indipendente», dando l’impressione di aver perso chiarezza espressiva e di esser stata scoperta sul bluff delle dimissioni velatamente annunciate, senza specificarne il quando.
«L’autonomia di giudizio e di pensiero - ha aggiunto Merra -, l’esigenza legittima di uscire da uno stallo indotto non possono essere scambiati per insubordinazione e indisciplina. È evidente che il mio messaggio non è stato accolto così come la mia azione in Giunta degli ultimi mesi». «Per quasi 5 anni - ha concluso Merra - ho minimizzato e superato attacchi ed ostacoli ingiustificabili ed ingiustificati da più parti, perché ho ritenuto che gli interessi precipui dei lucani venissero prima anche di ogni tensione e malessere personale, istituzionale e poli-
tico e che ogni minuto speso per sciogliere un nodo interno era un minuto tolto all’impegno e alla missione politica per la mia comunità». Importanti traguardi raggiunti che appaiono come frutto più di congetture della Merra stessa che di fatti concreti. Riguardo ai presunti ostacoli, incomprensibile, ammesso ma non concesso che ci siano stati veramente, il perchè Merra abbia atteso l’approssimarsi di una scadenza elettorale, nel 2024 le regionali lucane, per “ribellarsi” e lanciare l’operazione di delegittimare tutto il centrodestra».
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MARTEDÌ 31 OTTOBRE 2023 3 07:00
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DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU
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Camera di Commercio, rapporto iscrizioni-cessazioni: lieve ripresa della vitalità del sistema imprenditoriale regionale
Imprese lucane, nel trimestre da luglio a settembre il saldo è positivo: più 96
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ieve ripresa della vitalità del sistema imprenditoriale lucano nel trimestre estivo con più 96 imprese iscritte alla Camera di Commercio Basilicata, saldo iscrizioni-cessazioni, che come avverte Unioncamere, «fa solo tirare un sospiro di sollievo alle piccole imprese». Tra luglio e settembre le iscrizioni sono 446 (280 a Potenza e 166 Matera) contro 350 cessazioni (238 a Potenza e 112 a Matera). Complessivamente le imprese del commercio al 30 settembre sono 12.587 (8113 a Potenza e 4474 a Matera). Come ha precisato il presidente di Confcommercio Potenza, Angelo Lovallo,«in termini assoluti, il risultato del trimestre riflette una vitalità contenuta del sistema imprenditoriale ed il saldo si colloca al di sotto della media degli ultimi dieci anni e i due flussi di aperture e chiusure si segnalano tra i meno brillanti del periodo». Secondo il Centro Studi Confcommercio è la riprova che la fiducia dei consumatori e delle imprese riflette l’attuale andamento
REPORT ASSOSEMENTI SU COLTIVAZIONI CEREALI
Produzione, Potentino al 3° posto in Italia
economico. Secondo l’Istat a ottobre c’è «una diminuzione sia del clima di fiducia dei consumatori, l’indice passa da 105,4 a 101,6, sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che cala da 104,9 a 103,9 con un diffuso peggioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale». Coerentemente, i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti continuano ad avere un andamento negativo: il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni più consistenti, il primo passa da 115,2 a 110,5 e il secondo da 113,2 a 107,7; il clima corrente cala da 100,2 a 97,4 e il clima personale scende da
102,2 a 98,6. Con riferimento alle imprese, nella manifattura e nei servizi «si stima una riduzione, seppur con intensità diverse, dell’indice di fiducia mentre nelle costruzioni, in controtendenza, la fiducia è in miglioramento». Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 96,4 a 96,0; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo è più deciso con l’indice che passa, rispettivamente, da 100,5 a 98,1 e da 107,1 a 106. Nelle costruzioni, invece, l’indicatore sale, da 160,9 a 163,8. Per Lovallo «il deterioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese registrato ad ottobre è la sintesi delle difficoltà che persistono sul versante dell’economia reale».
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el 2023 le superfici coltivate a cereali in Italia hanno raggiunto i 2,3 milioni di ettari, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’impiego di seme non certificato per alcune specie come il frumento duro resta vicino al 50%, con il risultato di minacciare la tracciabilità e la qualità dei raccolti di una coltura che dà origine a un fiore all’occhiello del Made in Italy come la pasta. A rivelarlo è un’elaborazione di Assosementi sulla base di dati ufficiali Istat e Crea-Dc. A guidare la classifica delle province leader oggi nella produzione cerealicola «sono Foggia con 260.000 ettari, seguita da Palermo con 98.000 ettari,Potenza con 93.000 ettari, Ferrara con 68.000 ettari e Matera con 65.000 ettari». Per Assosementi, «Potenza è la seconda provincia italiana per superfici investite a orzo (12.000 ettari) e la terza per il frumento duro (62.000 ettari), ed è inoltre la seconda provincia italiana per superfici dedicate alla produzione sementiera di cereali, con 5.300 ettari».
De Salvo (Confapi Matera) sul “Decreto Sud” del Governo centrale: «Bocciati gli emendamenti per gli sportelli territoriali»
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«Zes unica del Mezzogiorno, intervenga la Regione» er il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, si presenta «quanto mai accidentato» l’iter parlamentare di conversione in legge del cosiddetto “Decreto Sud” che istituisce la Zona economica speciale (Zes) unica per tutto il Mezzogiorno. «Sono stati bocciati - ha spiegato De Salvo - in Commissione Bilancio gli emendamenti che prevedevano la creazione di sportelli sui territori, con la presenza delle attuali strutture commissariali che agevolino le piccole e medie imprese che intendono investire. Un’unica Zes, che coinvolge 2.500 Comuni e un quarto della popolazione nazionale, se è vero che supera il problema della perimetrazione, non garantisce tuttavia il risultato prefisso. Ciò non solo per l’incognita
delle risorse finanziarie (1,8 miliardi stanziati solo per il 2024), ma soprattutto perché le imprese di minori dimensioni, a differenza delle grandi aziende, hanno bisogno di punti di riferimento sul territorio, finora assicurati dall’azione sinergica delle Associazioni imprenditoriali con i Commissari, che hanno aperto sportelli dedicati». Il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha chiesto direttamente alla Regione, e segnatamente all’assessore allo Sviluppo Economico Michele Casino, di creare uno sportello Zes regionale a supporto degli investimenti delle Pmi, lucane e no. Sempre alla Regione, Confapi ha chiesto di intervenire per inviare a Bruxelles la richiesta di una deroga in merito alla
Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, «che penalizza la Basilicata rispetto alle Regioni confinanti nella percentuale di aiuti pubblici, con il 10% in meno, penalizzazione che rende la nostra Regione meno attrattiva e meno competitiva nei confronti delle altre». Il presidente De Salvo, inoltre, ha evidenziato che il Governo Meloni, «da un lato parla di autonomia differenziata, dall’altro accentra a Roma lo sportello unico per le autorizzazioni ai programmi d’investimento nelle aree Zes». «Il Sud - ha ribadito De Salvo - è stato praticamente rimosso dalla politica governativa. Le Legge di Bilancio, che di fatto lo ignora, ne è la prova evidente. Un altro esempio è dato dal Fondo di Sviluppo e Coesione, che
__ De Salvo
dovrebbe destinare per legge l’80% delle risorse al Sud, 4 miliardi all’anno, e che è bloccato dal 14 mesi. Il sospetto è che il Governo voglia ripartire questi fondi fra tutto il territorio nazionale. Il Sud è una risorsa anche per il Nord; il Paese deve essere compatto, utilizzando il Pnrr proprio per ridurre i divari territoriali. Senza l’integrazione economica
il Paese resterà spaccato in due, con due economie che viaggiano a velocità differenti, l’autonomia differenziata farà il resto». «La Zes - ha concluso il presidente di Confapi Matera, De Salvo - potrebbe costituire un’opportunità di rilancio del Sud in una prospettiva euromediterranea, se supportata dalle infrastrutture, in Basilicata carenti».
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I chiarimenti della Consigliera regionale di Parità alle aziende lucane pubbliche e private con oltre 50 dipendenti
Certificazione parità di genere, Pipponzi su informativa annuale
C
on una lettera aperta rivolta alle aziende lucane pubbliche e private con oltre 50 dipendenti, la Consigliera regionale di Parità della Basilicata, Ivana Pipponzi, ha fornito chiarimenti sull’informativa annuale da compilare a seguito della Certificazione della parità di genere, anche sulla base delle linee guida fornite dalla Consigliera nazionale di Parità. «Trascorso ormai un anno dal rilascio delle prime Certificazioni - ha spiegato Pipponzi - cominciano a giungere dalle imprese certificate richieste sulle modalità e sul contenuto dell’informativa. È bene sottolineare che le Consigliere di Parità, delegate a controllare e verificare il rispetto dei parametri minimi per il conseguimento della Certificazione della parità di genere, sono tenute anche ad analizzare l’informativa ricevuta e a segnalare all'organismo che ha rilasciato la Certificazione eventuali anomalie o criticità rilevate sulla base dei dati contenuti nei Rapporti biennali di cui all’articolo 46 Dlgs 198 del 2006. Come è noto, la prassi di riferimento
Uni-PdR 125:2022 definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere prevedendo l’adozione di un insieme di indicatori (Kpi) che misurano le azioni intraprese dalle aziende per sostenere le condizioni di uguaglianza tra uomo e donna». «Tali indicatori - ha specificato la Consigliera regionale di Parità - sono stati raggruppati in sei aree: Cultura e strategia, Governance, Processi Hr, Opportunità di crescita in azienda neutrali per genere, Equità remunerativa per genere, Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Per ogni area, contraddistinta da uno specifico peso in percentuale, sono stati identificati diversi Kpi, ognuno dei quali è associato ad un punteggio. Attualmente l’accesso alla certificazione da parte dell’impresa è subordinato al raggiungimento di un punteggio minimo di sintesi complessivo pari al 60%». L’orientamento condiviso tra il Dipartimento Pari Opportunità e la Consigliera Nazionale di Parità è, dunque, quello di suggerire alle imprese di mo-
nitorare, attraverso l’organismo di certificazione o anche tramite un audit interno, l’attuazione delle politiche e delle azioni messe in campo a sostegno della parità, evidenziando nell’informativa annuale che cosa hanno fatto per la parità di genere e indicando attraverso una verifica dei Kpi il punteggio che raggiungerebbero ad un anno di distanza dalla certificazione. «In questo ambito, le Consigliere di parità - ha aggiunto Ivana Pipponzi eserciteranno il controllo verificando la validità e l'efficacia dei processi implementati, controllando la conformità del punteggio finale dichiarato dall'azienda nell’informativa annuale rispetto a quello richiesto per l’ottenimento della Certificazione di genere. Il raggiungimento, in sede di monitoraggio, di un punteggio inferiore a quello in base al quale l’impresa ha ottenuto la Certificazione di genere, anche quando non risulti inferiore a quello minimo complessivo pari al 60%, potrebbe rivelare criticità che saranno segnalate dalla Consigliera di Parità all’organismo
__ Pipponzi
certificatore». A tal fine le imprese sono invitate ad inserire nell’informativa i riferimenti dell’organismo che ha provveduto a certificarle e il numero del certificato stesso. Una copia dell’eventuale segnalazione sarà inviata anche al Dipartimento Pari Opportunità che gestisce una piattaforma dedicata alla Certificazione di genere. Da sottolineare che un’impresa che abbia ottenuto la Certificazione di genere non si mette al riparo dall’eventualità che la stessa possa porre in essere atti in violazione dei divieti di discriminazione di cui al Codice delle pari opportunità. «Pertanto - ha concluso la
Consigliera regionale di Parità della Basilicata, Ivana Pipponzi -, eventuali comportamenti discriminatori di un’impresa certificata di cui la Consigliera di parità verrà a conoscenza nell’esercizio delle sue funzioni, così come eventuali anomalie o criticità rilevate sulla base dei Rapporti Biennali rispetto all’informativa annuale, saranno segnalate all’organismo che ha certificato l’impresa, al Dipartimento Pari Opportunità ed alla Consigliera Nazionale di Parità al fine di attivare la procedura prevista dall’articolo 3 del Dm 29 aprile 2022 che, nei casi più gravi, può portare anche alla revoca della certificazione».
Il coordinamento regionale donne della Cisl: «Dai dati emerge un orizzonte davvero molto ristretto e grigio»
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«Inclusione donne, la Basilicata resta ultima tra le regioni italiane»
l premio Nobel per l’economia 2023 all’economista Claudia Goldin per i suoi studi di genere manda un messaggio forte anche alla Basilicata». È quanto sostiene il coordinamento donne della Cisl Basilicata per rilanciare la campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche di genere denominata “Io lotto tutto l’anno”. «In Basilicata - ha ricordato il il coordinamento regionale donne della Cisl - il tasso di occupazione femminile è pari al 39 per cento e meno di una donna su due in età da lavoro partecipa al mercato del lavoro e ha un suo reddito, determinando così una differenza tra il tasso di occupazione femminile e maschile del 25 per cento contro una media italiana del 17,7 per cento. Nella nostra regione viviamo una società che viene definita dal rapporto WeWorld come letteralmente escludente nei riguardi delle donne, rendendole quasi invisibili soprattutto in alcuni contesti come
quelli politici, istituzionali, direzionali e collocando la Basilicata come ultima regione italiana per capacità di includere le donne nella società». «La Basilicata - hanno proseguito - era ultima nel 2018 e resta ultima nel 2023, mostrando quindi una vera e propria impermeabilità, oltre che ad una normativa molto stringente in materia di parità, anche ad un cambiamento culturale per cui la società dovrebbe aprirsi all'inclusione delle diverse istanze e non cristallizzarsi su modelli arcaici per cui il lavoro e il potere sono cose da uomini». Il coordinamento donne della Cisl ha rimarcato che «l’Agenda per lo sviluppo sostenibile dell’Onu prevede che entro il 2030 si realizzi l’attuazione delle parità di genere con il 50 per cento delle donne in tutti i luoghi decisionali, il pagamento dei congedi parentali, il consolidamento della rete di assistenza per infanzia e anziani, l’aumento dell’occupazione femminile nella
consapevolezza che le disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà». «Infatti - ha concluso il coordinamento donne della Cisl Basilicata , la disparità tra uomini e donne è un costo in termini di Pil, di equità, di opportunità e di natalità. Non è un caso che la Basilicata abbia un indice di fecondità bassissimo, pari ad un figlio per donna (1,09), pe-
nultima dopo la Sardegna (0,95), contro una media italiana di 1,3, e che le donne lucane diventano madri in età più adulta rispetto alla media italiana (32,4 anni), con il caso di Potenza, capoluogo di regione, che è la città italiana in cui le donne hanno figli all’età di 33,4 anni. Senza un futuro che non include le donne in ogni dimensione, soprattutto quella apicale, la Basilicata ha un orizzonte davvero molto ristretto e grigio».
Primo Piano
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L’esponente di Azione contesta la scelta del «“cervello”» interno (Sviluppo Basilicata) quale gestore del progetto
Academy, per l’ex consigliere regionale Acito «il sospetto è diventato realtà»
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ornato nuovamente sul tema della Academy nell’ Hub di San Rocco a Matera, l’ex consigliere regionale Enzo Acito (Azione). La Giunta regionale, lo scorso 27 ottobre ha approvato il progetto attuativo. Già nell’immediato, Acito aveva espresso alcuni dubbi, ed ora, a parer suo, dopo aver letto anche la relativa documentazione, «il sospetto è diventato realtà: siamo in piena campagna elettorale ed ogni proclama ha il suo valore comunicativo per mettersi medaglie e prendere meriti ereditati grazie al lavoro altrui». «Nel percorso travagliato della Academy - ha dichiarato Acito - si scontrano due mondi, due metodi opposti per costruire il futuro: il primo si rivolge al mercato internazionale per mutuare iniziative di successo che si sono verificate in altre parti del mondo, il secondo punta alla soluzione autarchica con il motto “abbiamo la nostra struttura regionale non abbiamo bisogno degli altri”. La ricerca del gestore mediante un bando
comunitario sarebbe servito per coinvolgere soggetti che hanno dimostrato successi in altre realtà. La garanzia di successo sarebbe stato nel contratto che la Regione ed il soggetto individuato dal bando pubblico avrebbero sottoscritto, con tanto di penali per il mancato raggiungimento degli obiettivi; quindi una garanzia anche per avere certezza di risultati dopo aver speso soldi pubblici». «Invece la Regione non espleta il bando comunitario - ha proseguito Acito , delega Sviluppo Basilicata come soggetto gestore affidandole la cifra complessiva, per tre anni, di 1milione e 425mila euro, somma depurata dagli assegni per le borse di studio per gli allievi (1milione e 215mila euro) ed il fitto da pagare a favore del comune di Matera per essere ospitati nell’ Hub di San Rocco (360mila euro). Dagli atti risulta che ci sarà unamanifestazione di interesse con cui individuare big players per la copartecipazione alla Academy nell’hub di San Rocco; emergono più criticità: la
co-partecipazione dei big players è a titolo gratuito; ci chiediamo: qual è il vantaggio dei big players di mettere a disposizione le proprie figure manageriali per fare formazione? Solo quella di formare figure professionali, le cui borse sono pagate dalla Regione, per assorbirle nella propria azienda, molto probabilmente con sedi sparse al di fuori del territorio regionale, non risolvendo, quindi, anzi dilatando ulteriormente la piaga dell’ esodo dei cervelli. I big players non svolgeranno alcun ruolo strategico di sviluppo, non saranno il cervello dell’iniziativa, ruolo assegnato a Sviluppo Basilicata; dietro la gratuita della prestazione del big players si nasconde la impossibilità di chiedere il rispetto degli impegni come favorire la nascita di nuove imprese locali, come essere garantiti che, dopo l’esaurimento delle risorse pubbliche assegnate, il progetto continui, come essere sicuri che l’ Academy diventi un motore di sviluppo e non un semplice corso di formazione. Come se ne sentis-
__ Acito
simo la mancanza. «Questa la differenza sostanziale che passa attraverso la pubblicazione o meno del bando comunitario per individuare il cervello - ha concluso l’ex consigliere regionale Enzo Acito (Azione) - con la delibera approvata non si va sul mercato per coinvolgere competenze ed esperienze che hanno di-
mostrato successo in altri ambiti internazionali. La scelta è andata verso Sviluppo Basilicata che non ci risulta abbia mai operato o gestito processi complessi come quello che l’Academy mette in moto. È un ulteriore scontro tra futuro prossimo e passato remoto. Anche questa volta il “sarà” ha miseramente perso».
Vaccaro (UilP): «Tagliati fuori sia sul fronte nazionale con il caos pensioni, che su quello regionale con l’assistenza ai più deboli»
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«Anziani e pensionati trascurati dal centrodestra»
econdo il segretario regionale Uil Pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro, «anziani e pensionati dimenticati e illusi da questo centrodestra, tagliati fuori sia sul fronte nazionale con il caos pensioni, che su quello regionale con i problemi nella sanità e nell’assistenza ai più deboli, abbandonati dal governo Bardi». «La Manovra arriva in Parlamento e uno dei capitoli principali riguarda le pensioni - ha dichiarato Vaccaro - per quanto riguarda il prepensionamento l’ultima bozza della legge di Bilancio introduce strette e inasprimenti dei requisiti. Si taglia sulle pensioni. Come sindacato abbiamo deciso di mobilitarci per mantenere alta l’attenzione su questa ennesima ingiustizia che riguarda tre milioni e mezzo di pensionati a livello nazionale e 196 mila pensionati a livello regionale». «“Se da un lato si è riusciti ad evitare la paventata quota 104 (63 anni + 41 di contributi) - ha spiegato il sindacalista -, per accedere
alla pensione anticipata per il 2024 si tornerà all’attuale quota 103 (62+41), ma questa nuova 103 nasconde non pochi paletti a partire dal ricalcolo con il metodo contributivo di tutto l'assegno pensionistico per chi accede alla pensione anticipata, con taglio del trattamento. Inoltre si abbassa il tetto massimo dell’assegno da cinque a quattro volte, si allungano le finestre di uscita, per i lavoratori privati da tre a sette mesi, per il settore pubblico da sei a nove. Anche l’Ape sociale sarà penalizzata con l’innalzamento del requisito anagrafico, da 63 anni a 63 anni e cinque mesi. Stessa cosa per Opzione donna, l’età anche in questo caso sale da 60 a 61 anni». «Venendo alle questioni che riguardano più direttamente la Basilicata - ha specificato il segretario regionale della UilP - qui le criticità vissute dalle fasce più avanti con l’età sono del tutto passate in secondo piano, una categoria dimenticata dagli amministratori regionali. Sono anni che denunciamo la disattenzione ri-
__ Vaccaro
servata da questo governo regionale ad anziani, fragili e pensionati che pure sono la maggioranza della nostra popolazione e che più di tutti risentono delle gravi emergenze che riguardano il settore sanitario. È un dato di fatto: la sanità cola a picco, con i ritardi accumulati sulle prestazioni e gli screening, a cui aggiungere il tracollo del sistema privato, fagocitato e depauperato dalla Regione,a questo aggiungiamo il recente tema della carenza di specialisti, in-
fermieri ed Oss nei presidi di Pronto soccorso». «Continuiamo a dire che non c’è mai stata una visione - ha concluso il segretario regionale Uil Pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro - in quattro anni e mezzo hanno amministrato senza programmazione, se ad oggi a pochi mesi dal voto ancora non abbiamo un Piano sanitario regionale, più volte promesso dallo stesso Bardi. Si va avanti per spot e intanto i lucani si curano altrove».
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La Polizia di Stato è intervenuta a seguito di continue aggressioni, offese e minacce rivolte nei confronti del padre al fine di estorcergli denaro
Matera, 29enne ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori L
a Polizia di Stato di Matera ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari presso un’idonea struttura terapeutica, nei confronti di un 29enne materano. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Matera e l’ipotesi di reato nei confron-
ti dell’uomo è di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori aggravati. Dall’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, è emerso che l’uomo avrebbe tenuto un comportamento vessatorio nei confronti del padre, offendendolo e minacciandolo ripetutamente, al fine di ottenere somme di denaro; inoltre, se non otteneva quanto preteso, l’uomo avrebbe reagito scagliando per terra le suppellettili di casa e colpendo porte e mobili con calci e pugni. Anche in luogo pubblico, il suo comportamento non sarebbe stato diverso: nello scorso mese di marzo, mentre era nella macchina condotta dal padre, nel corso dell’ennesimo litigio causato dalle continue pretese di danaro, dopo aver offeso il genitore, lo avrebbe aggredito con pugni alla nuca e alla spalla, costringendolo a fare ricorso alle cure dei sanitari. Dopo essere stato allontanato dalla casa paterna,
nel successivo mese di aprile, avrebbe continuato a pretendere denaro e a perseguitare il genitore con offese e minacce. Ad agosto, avrebbe citofonato in piena notte a casa del padre, costringendolo ad aprirgli la porta, dopo aver danneggiato il portone condominiale. Una volta entrato nell’abitazione, avrebbe proseguito nella sua condotta violenta, danneggiando alcune suppellettili. Tali comportamenti hanno ingenerato nella persona offesa un fondato timore per la sua incolumità, costringendola a cambiare abitudini di vita. La gravità dei reati che sarebbero stati commessi dall’indagato, unitamente alla necessità di evitare che lo stesso reiteri le azioni violente nei confronti del genitore, hanno indotto il G.I.P. ad emettere l’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari. Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
Il personale dell’Ispettorato del lavoro di Potenza-Matera ha aderito allo sciopero proclamato dalle sigle sindacali Identificati i 4 writers grazie all’intervento della Polizia di Stato
L’incalzo dei sindacati: «Senza investimenti Treno Fal imbrattato nella notte la sicurezza sul lavoro è solo propaganda» nella stazione di Matera Sud
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ella giornata di ieri il personale dell’Ispettorsto del lavoro di PotenzaMatera ha aderito allo sciopero proclamato da tutte le sigle sindacali a livello nazionale Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa Fpl, Confintesa, ConfsalUnsa e Usb poiché «nonostante le promesse dei vari governi che si sono alternati dalla nascita dell’Agenzia Unica delle Ispezioni nel 2015, ente preposto alla tutela delle condizioni di lavoro dignitoso, alla lotta al caporalato, al sommerso e soprattutto alla prevenzione degli infortuni sul lavoro , la politica continua a non considerare prioritario un intervento per assicurare ai dipendenti di INL gli stessi diritti riconosciuti ai lavoratori appartenenti al medesimo comparto delle Funzioni Centrali». «Ad oggi - dichiarano i sindacati nella nota congiunta - INL risulta l’amministrazione più povera e meno organizzata e nonostante abbia un bilancio in attivo non gode di autonomia finanziaria per poter adeguatamente investire in termini di risorse economiche e strumentali ; investimenti che si rendono necessari per poter essere strumento efficace alla lotta agli infortuni sul lavoro e alla pia-
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ga delle morti bianche». «È da quasi due anni - prosegue la nota - che i lavoratori di INL , oltre a rivendicare il mancato adeguamento salariale riconosciuto agli altri dipendenti ministeriali, esprimono questo disagio e rivendicano la valorizzazione delle loro professionalità». «I lavoratori di INL che, istituzionalmente devono tutelare gli altri lavoratori, - rimarca la nota sindacale congiunta - sono senza tutele e sono stanchi di continuare ad elemosinare i propri diritti e di continuare a credere alle tante promesse di una politica ,che al di là dei proclami, non manifesta alcun interesse reale per le sorti di INL e dei suoi dipendenti». «Per questo - è spiegato nella nota sindacale - i lavoratori di INL di tutta Italia hanno deciso ancora una volta di incrociare le braccia e richiamare l’attenzione su una situazione non più tollerabile». I dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro di Potenza-Matera hanno, inoltre, «predisposto e inoltrato alle Prefetture di Potenza e di Matera un documento per chiarire le ragioni del proprio disagio e chiedere l’immediato intervento del Governo», si legge a conclusione della nota.
«R
ingraziamo il Questore di Matera, Emma Ivagnes, ed i suoi uomini per il tempismo con cui sono intervenuti ed hanno già assicurato alla giustizia le 4 persone che la notte scorsa si sono introdotte nella stazione di Matera Sud, scavalcando i cancelli, ed hanno imbrattato un treno a tre casse». È quanto dichiarano il Presidente del il Direttore Generale di Ferrovie Appulo Lucane, Rosario Almiento e Matteo Colamussi, che aggiungono: «Grazie al potenziamento del nostro sistema di videosorveglianza, ora tutte le stazioni Fal sono dotate di telecamere collegate ad una sala operativa dalla quale chi era di turno la notte scorsa, intorno alle 2, ha visto i 4 writers all’opera ed allertato la Questura di Matera. La velocità con cui sono intervenuti gli Agenti ha consentito di identificare i responsabili. Di questo ringraziamo il Questore ed i suoi uomini». Nel preannunciare che Fal si costituirà parte civile per chiedere il risarcimento dei danni subiti, i vertici aziendali aggiungono: «Non è accettabile che al giorno d’oggi si debbano ancora subire atti che non esitiamo a definire vandalici, che costituiscono non soltanto un oltraggio al decoro ed un danno economico per l’Azienda, ma si ripercuotono anche sull’utenza causando soste forzate dei mezzi che vanno necessariamente e tempestivamente ripuliti. Più volte abbiamo dimostrato di rispettare questa forma d’arte, tanto che in occasione della recente inaugurazione dei nostri nuovi treni abbiamo invitato gruppi di artisti writers a disegnare accanto al palco su sagome di treni di cartone. E siamo certi che anche gli artisti, esattamente come noi, saranno d’accordo sul fatto che atti come quelli di chi nottetempo si introduce in una stazione chiusa e vandalizza dei treni nuovi, vadano condannati e perseguiti in tutte le sedi istituzionali deputate a tutelare gli interessi dell’Azienda, ma soprattutto delle migliaia di utenti che ogni giorno viaggiano sui nostri mezzi».
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Soddisfazione dell’assessore alla Sanità e del presidente Bardi: «Sono figure professionali essenziali e qualificate. Così diamo risposte ai nostri cittadini»
Stabilizzazione infermieri all’Aor “San Carlo”: «Sottoscritti 25 contratti a tempo indeterminato» «S
ono stati sottoscritti venticinque contratti a tempo indeterminato per infermieri, quattordici dei quali contribuiscono al completamento della graduatoria di stabilizzazione covid approvata dall’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo”. Ne ha dato notizia l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli che ha espresso soddisfazione per il completamento del percorso di assunzione degli infermieri alcuni mesi prima della normale scadenza della graduatoria. «Per questo motivo - ha dichiarato - esprimo il mio personale ringraziamento rivolto agli uffici amministrativi per la celerità delle azioni volte al raggiungimento di un obiettivo importante per il quale stiamo lavorando duramente da mesi. Investire sul capitale umano - ha continuato Fanelli - è una delle componenti fondamentali per il rafforzamento del nostro servizio sanitario». «In tal senso, la strutturazione definitiva del personale infermieristico e il superamento del precariato consentiranno di garantire una qualità assistenziale ancora più elevata attraverso protocolli e processi pienamente acquisiti». «L’arrivo di nuove risorse è ossigeno per il nostro sistema sanitario regionale, in sofferenza anche a causa della limitazione del
turnover nello scorso decennio, e – ha concluso l’assessore alla Salute - rappresenta uno strumento necessario per incrementare l’offerta dei servizi e le cure al cittadino». A fare da eco alla soddisfazione di Fanelli giunge quella del presidente della Regione Vito Bardi che esprime «un forte ringraziamento al vicepresidente della Giunta e assessore alla Salute, Francesco Fanelli, e al direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, Giuseppe Spera, per l’importantissimo risultato raggiunto, grazie al lavoro sinergico tra Regione e Aor». «Cogliamo così, contemporaneamente, a mio parere - evidenzia Bardi - tre obiettivi che occupano stabilmente un posto prioritario nel nostro pensiero di amministratori del massimo ente territoriale lucano: continuare nell’opera di potenziamento del sistema della sanità regionale dotandolo di figure professionali essenziali e qualificate quali quelle infermieristiche; dare risposte occupazionali stabili nella loro regione a tanti nostri giovani che possono così pensare al loro futuro senza le ansie del precariato e il richiamo per necessità dell’emigrazione che, a loro volta, alimentano la sfiducia e lo spopolamento del nostro territorio; onorare l’impegno assunto con i giovani infermieri impegnati, senza sosta, con spirito di abnegazione professionale, nell’affrontare e superare il lungo periodo dell’emergenza covid», rimarca il presidente Bardi che enfatizza come «continuiamo così con la politica dei fatti e dei risultati concreti, in uno dei settori strategici per il futuro della nostra terra per offrire, contestualmente, opportunità occupazionali e maggiori servizi sanitari e di cura, nei presidi territoriali lucani, ai nostri cittadini», conclude Bardi.
Semaforo verde dal Collegio di Direzione sul Piano Triennale del Fabbisogno Aziendale
Asp Basilicata: altri due accordi col comparto per Dep e Pev
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resentato ed approvato dal Collegio di Direzione il Piano Triennale del Fabbisogno Aziendale per il 2024/26. Il Piano è stato inviato preventivamente anche ai sindacati sia del Comparto Dirigenza che del Comparto delle Professioni Sanitarie. Il piano 2024 sviluppa un totale di sessanta cessazioni preventive (dovute a pensionamento, dimissioni volontarie e trasferimenti presso altre aziende o trasformazione dei contratti per infermieri e Operatori Socio Sanitari da tempo determinato a tempo indeterminato) e cinquantanove assunzioni per l’anno in corso, portando in parità le uscite e le entrate dei dipendenti a cui vanno aggiunte altre centoventitrè assunzioni che avverranno nel 2024 per effetto delle procedure concorsuali chiuse o in corso di
chiusura entro la fine di quest’anno e giuridicamente già maturate in questi mesi. In definitiva, le assunzioni saranno complessivamente centottantadue nel biennio. Oltre alle sessanta cessazioni di personale a Tempo Indeterminato, nel corso dell’anno 2024 matureranno anche cessazioni di contratti a Tempo Determinato per effetto delle tante assunzioni effettuate nel 2023 e da effettuarsi nel 2024. Nel dettaglio va specificato che nel Piano delle Assunzioni per il prossimo anno, diciannove riguardano l'area della dirigenza con medici e primari e quaranta riguardano l'area del comparto che comprende infermieri, tecnici della prevenzione, amministrativi, tecnici di radiologia e OSS, quindi personale sanitario e non sanitario. Fondamentale il ruolo dei medici che permetteranno di svi-
luppare sul territorio maggiori attività sanitarie come l’oculistica, la cardiologia, la radiologia, la diabetologia e l'endocrinologia. Quanto all’incontro con i sindacati del comparto, gli stessi hanno chiesto di poter concludere il percorso di stabilizzazione degli infermieri e gli Oss rimasti fuori dalla precedente tornata. Il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo ha spiegato le motivazioni per cui sarà possibile solo parzialmente incrementare il numero di tali categorie professionali: «Occorre partire dal presupposto che nel biennio 2023/24 sono stati e saranno assunti 125 infermieri e che la Asp è un’azienda territoriale pura e non un’azienda ospedaliera regionale, per cui i numeri del personale nel complesso, e degli infermieri in particolare,
L’APPELLO DEL PRESIDENTE DI UPI BASILICATA E PROVINCIA D MATERA MARRESE
«C’è bisogno di più medici: la sanità prima di tutto»
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’è bisogno di più medici: la sanità prima di tutto». La richiesta è del presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese, il quale prendendo posizione su uno dei temi più discussi degli ultimi tempi, ha chiesto di eliminare l’obbligo dei test d’ingresso per rendere più accessibile l’ingresso alla facoltà di Medicina, anche per combattere la penuria di medici ed evitare di favorire le lobbies del settore. «Trovo profondamente ingiusto, se non proprio assurdo – ha dichiarato Marrese - che tanti giovani aspiranti medici debbano essere sottoposti a un vero e proprio calvario prima di avere notizie certe sull’esito dei test per l’ingresso alla facoltà di Medicina, che spesso sono caratterizzati da quesiti che nulla hanno a che vedere con la futura professione». «Costringere i nostri giovani studenti a prepararsi con larghissimo anticipo senza avere contezza dei vari step che sono previsti e obbligarli, in alcuni casi, - prosegue Marrese - anche ad effettuare iscrizioni che poi potrebbero rivelarsi inutili, è un vero e proprio sopruso e mi chiedo se, in un momento storico caratterizzato dalla carenza di medici, peraltro acuita dalla recente pandemia, non sia necessario rivedere la regola del numero chiuso per l’accesso alla facoltà». «Il tutto - enfatizza il presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera- anche tenendo conto che sovente i ragazzi, sia per evitare lo spettro dei test che per rimediare all’esito negativo degli stessi, sono costretti a recarsi all’estero per conseguire la laurea e senza dimenticare che questo sistema, verosimilmente, non fa che favorire le lobbies del settore a discapito non solo di famiglie e studenti, ma anche della sanità italiana che, come detto, lamenta la carenza di personale medico». sono nettamente inferiori rispetto alle capacità assunzionali di chi ha reparti ospedalieri dislocati sull’intero territorio regionale e quindi con standard nettamente superiori in riferimento ai minuti di assistenza per paziente secondo i requisiti di autorizzazione e accreditamento». Nel corso dell’incontro sindacale con il comparto, sono stati approvati il Dep (Differenziale Economico di Professionalità) e le Pev (Progressioni Economiche Verticali), due accordi importantissimi per il buon funzionamento delle professionalità all’interno della Asp. I Dep (in precedenza chiamati ‘fasce’ o Peo- Progressioni Economiche Orizzontali) riguardano gli scatti di anzianità con incremento economico variabile in base ai livelli di progressione. L’accordo riguarda solo una
parte del personale, ovvero quello che da almeno tre anni non percepisce incremento tabellare e che è pari ad oltre centocinquanta dipendenti a cui sarà garantito un incremento strutturale degli emolumenti. I Pev, invece, riguardano i professionisti che transitano dal livello inferiore a quello superiore. Questi accordi erano stati sollecitati ad agosto, dopo aver raggiunto l’intesa sui buoni pasto. La partita è stata chiusa in due riunioni e si è conseguito un risultato estremamente importante per i lavoratori e per il mantenimento di un buon clima interno aziendale. Avviata la discussione anche per il regolamento per il conferimento degli incarichi di posizione, di funzione e di coordinamento che si attende da una decina di anni e che ridisegna il futuro della sanità potentina.
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Il Comune sulla scelta della Regione in favore di Viggianello, nuovamente al Tar che però questa volta ha respinto il ricorso
“Casa della Comunità”: dopo 2 vittorie, per Rotonda la sconfitta
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nrr e “Case di Comunità”: per quella della Valle del Mercure, investimento da oltre 1 milione di euro, sulla scelta effettuata dalla Regione in favore di Viggianello, per il Comune di Rotonda dopo 2 ricorsi vinti al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata, la sconfitta. Nei precedenti verdetti del novembre 2022 e del maggio scorso, il Tar, per differenti motivazioni, aveva accolto i ricorsi del Comune di Rotonda sulla scorta di vizi procedurali e pertanto senza mettere in discussione l’apprezzamento ampiamente discrezionale della Regione sulla scelta circa la localizzazione di un’opera pubblica e dei servizi che essa è chiamata a includere. La Regione, adeguandosi, è andata avanti e, per competenza specifica, anche l’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp). Col
nuovo ricorso, il Comune di Rotonda ha primariamente contestato l’atto del Consiglio regionale relativo al regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e il provvedimento generale di programmazione, in sintesi il piano operativo territoriale al cui interno è indicato Viggianello come sede di una “Casa della comunità” di tipo Spoke. In secondo luogo, il Comune ha contestato anche i conseguenziali atti dell’Asp. Questi ultimi, risalenti al periodo compreso dal giugno all’agosto scorso, si riferiscono all’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica e del progetto definito dei lavori di realizzazione della casa di comunità di Viggianello, importo complessivo da 1milione e 306mila euro, e all’indizione dell’appalto integrato per la progettazione
esecutiva e per la realizzazione dei lavori. Il Tar ha bollato come irricevibile, per ritardo di impugnazione, il ricorso nella parte relativa all’atto consiliare della Regione, e giudicato lo stesso inammissibile, per difetto d’interesse, per la parte finalizzata all’annullamento dei provvedimenti Asp. Come precisato dal Tar, poichè che nel citato piano operativo territoriale è «chiaramente stabilita» l’ubicazione della sede della “Casa della Comunità” nel comprensorio territoriale di Viggianello, i provvedimenti dell’Asp sono l’«attuazione di una scelta amministrativa» superiore che oltre a non esser stata «tempestivamente oppugnata», si caratterizza, qualora esente da vizi procedurali, per la connotazione di «insindacabilità» in sede giurisdizionale. La “Casa della Comunità” per l’erogazione di inter-
__ Cronache Lucane, edizione 19 luglio 2023
venti sanitari e di integrazione sociale, sia nell’accezione Hub che in quella Spoke, è stata ideata per proporre un’offerta di servizi costituita da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, presenza di tecnologie diagnostiche di
base. I vizi procedurali rilevati con le precedenti sentenze, in estrema sintesi, risultano sanati dalla Regione sia riguardo alla motivazione della scelta di Viggianello in luogo di Rotonda, e sia riguardo al Piano operativo territoriale. FERMOL
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I sindacati annunciano un incontro imminente con il gruppo Conad per salvaguardare il futuro occupazionale dei dipendenti
Vertenza Decò: non tutto è perduto per i 70 lavoratori dei supermercati potentini
DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Non è tutto perduto per i 70 lavoratori Decò di Potenza. Nella tarda mattinata di giovedì infatti, ci dovreb-
be essere un incontro tra le organizzazioni sindacati e il gruppo Conad. La data è però ancora da ufficializzare. A comunicarlo nel frattempo la Uiltucs-Uil Basilicata. « La
Gli studenti hanno partecipato al progetto europeo Ares
Società – riferisce Fabio Tundo della Uiltucs – ha espresso la chiara volontà di riaprire i due punti vendita sotto il marchio Conad e di riassumere tutta la platea dei dipendenti». Anche la segretaria generale della Fisascat Cisl Basilicata Emanuela Sardone annuncia che sono in corso le interlocuzioni con i rappresentanti della Conad, gruppo precedentemente operante nei punti vendita di Via della Meccanica e Via Giovanni XXIII, e che nei prossimi giorni si terrà un tavolo di confronto con le aziende al fine di ottenere garanzie occupazionali e retributive per il futuro delle circa 70 famiglie coinvolte.
«In considerazione del provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Campobasso, nell’ambito di un più complesso contenzioso, come Fisascat riteniamo prioritario fare chiarezza sulla situazione occupazionale dei lavoratori dei due punti vendita». «Il gruppo Conad – aggiunge Sardone – ha espresso la volontà di condividere con le organizzazioni sindacali un percorso teso a garantire i livelli occupazionali, percorso che sarebbe vincolato alla positiva risoluzione del contenzioso giudiziario in corso tra la stessa Thymos, del gruppo Conad, e la società La Fuente circa la proprietà degli immobili in cui sono ubi-
cati i due punti vendita in questione». Dopo l’esecuzione del provvedimento cautelare disposto dal Tribunale di Campobasso, l’attività dei due supermercati è stata interrotta e le aziende Inversiondos S.r.l. e Inversion S.r.l, che hanno in locazione i punti vendita dalla società La Fuente srl, hanno avvisato i sindacati dei licenziamenti collettivi che dovrebbero avvenire entro il prossimo 10 novembre. Entro tale data infatti le società locatarie dovrebbero sgomberare i locali dai propri beni. Una vertenza che vede pagare il conto dei contenziosi tra società, solo e soltanto i lavoratori.
Gareggeranno 300 atleti. Motta: «Più vicino anche il sogno della piscina olimpionica»
Al “Galilei” si cimentano Al via la 2ª edizione dell’Halloswimeeting: nella creazione di podcast «Grande opportunità per Potenza»
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ttualità, occupabilità, futuro, lavoro, soft skills e orientamento sono i temi trattati in 100 podcast, metà in lingua italiana e metà in lingua inglese, prodotti da 50 giovani lucani coinvolti nel progetto Erasmus+ "ARES - A Radio for Employability Skills", approvato dall'Agenzia Nazionale Indire e coordinato dall'agenzia di comunicazione Basilicata Press. Il progetto ha coinvolto l’associazione tedesca Erasmus ME Academy, di Bonn e la spagnola Asociaciò educativa i cultural Blue Beehive, di Ibi, in provincia di Alicante, e ha perseguito l'obiettivo di creare le basi per la nascita di una radio internazionale gestita esclusivamente da giovani. I podcast - disponibili sulla piattaforma Ivoox - hanno coinvolto giovani under 30 che avevano già fatto esperienze di webradio con il progetto dell'Agenzia Nazionale Giovani Anginradio e altri 38 studenti della IV E Cambridge e IV I Scienze applicate del Liceo Scientifico "Galilei" di Potenza che, con un percorso di Pcto di alternanza scuola-lavoro, hanno studiato la storia della radio e dei podcast, esplorato la guida prodotta dal progetto Ares, frequentato un corso online e prodotto podcast con la metodologia del giornalismo costruttivo, sui temi dell'Agenda Onu 2030.
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utto pronto a Potenza per la seconda edizione dell’Halloswimeeting, la competizione agonistica di nuoto che si terrà domani e mercoledì presso la piscina di Montereale. Pronti a scendere in vasca circa 300 atleti provenienti da diverse regioni italiane. Anche quest’anno il capoluogo di regione lucano ospiterà atleti di caratura nazionale che mirano a partecipare alle prossime Olimpiadi: Chiara Della Corte, Marina Cacciapuoti, Emanuele Potenza, Federica Toma, Viola Scotto Di Carlo e Leonardo Deplano. Ospiti di eccezione i coach Butini, Menchinelli e Mencarelli. E poi non possono di certo mancare gli atleti lucani che ogni giorno dimostrano con spirito di sacrificio e tanto duro lavoro i sogni si possono realizzare. E “ricordatevi di sognare in grande” è proprio la frase che tutti gli atleti, appassionati e curiosi troveranno all’ingresso della piscina comunale “Riviello”. Una targa che omaggia tre grandi campioni del nuoto e che ricorda la sfida vinta l’anno scorso dall’Amministrazione comunale che proprio “inseguendo un sogno” ha fatto si che a Potenza si svolgesse un evento di caratura nazionale, con un ritorno di imma-
gine ed economico per la città. «La seconda edizione del Meeting è anche per il momento un preventivo in positivo del Comune di Potenza e della Fin Basilicata: aumentano le iscrizioni degli atleti, aumentano i posti letto delle strutture alberghiere convenzionate, aumenta la convinzione che lo sport a Potenza si può fare e a grandi livelli.E soprattutto aumenta la consapevolezza che anche le strutture sportive portano sviluppo ed economia» afferma Giovanni Motta uno dei promotori della pagina Facebook #vogliamolapiscinaolimpionica. Il grande successo dell’anno scorso ha portato a credere che anche nel capoluogo lucano si potessero organizzare manifestazioni di rilievo ed si è presa anche maggiore consapevolezza di quanto una piscina olimpionica fosse necessaria: «L’iter è stato avviato da qualche settimana, gli organi preposti, Comune, Regione, Stato, Europa, sono a lavoro. - continua Motta - Aspettiamo soltanto l'ufficialità. Per quanto riguarda il gruppo fb #vogliamolapiscinaolimpionica crediamo di aver contribuito in tal senso. Speriamo di esser stati sempre corretti e in linea con i ruoli dei vari protagonisti messi in campo». ROSMOL
Potenza e Provincia
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L’indagine della popolazione e delle abitazioni terminerà il 22 dicembre, coinvolgendo 1471 famiglie estratte casualmente. Ad oggi, il 35% ha completato la compilazione
Censimento Istat, dal Comune di Potenza il sollecito a compilare il questionario
POTENZA. È in corso il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, realizzato dall’Istat – Istituto Nazionale di Statistica e condotto dal Comune di Potenza, che terminerà il 22 dicembre 2023. Quest’anno coinvolge 1.471 famiglie estratte casualmente. Le famiglie estratte hanno già ricevuto due lettere da parte dell’Istat, nelle quali sono indicate le credenziali per accedere al questionario in modalità telematica. A partire dal 7 novembre 2023, le famiglie, che non compileranno il questionario on line o lo faranno solo parzialmente, saranno contattate a domicilio o telefonicamente da un rilevatore, al quale dovranno rispondere per adempiere a quanto richiesto da Istat. Coloro che vogliono informazioni o supporto
delle famiglie estratte ha completato il questionario on line o presso un Centro comunale di rilevazione. Si invitano le famiglie estratte, che non avessero ancora compilato o completato il questionario on line e che non volessero ricevere la visita del rilevatore comunale, ad accedere al questionario e a compilarlo integralmente, oppure a recarsi presso i Centri comunali di rilevazione, nelle sedi, nei giorni e negli orari sotto indicati. Si rammenta che partecipare al Censimento della popolazione e delle abitazioni è un obnella compilazione possono, anche, recarsi bligo di legge e il rifiuto, o il comportamento presso i Centri comunali di rilevazione, qui che ostacola di fatto la compilazione del quesotto indicati, fino al 22 dicembre. stionario, comporta l’irrogazione di sanzioni Attualmente, nel mese di ottobre, circa il 35% amministrative da parte dell’Istat.
Dopo la pronuncia del Tar che ha bocciato il ricorso della società, i sindacati chiedono un incontro con la Provincia di Potenza
Apea, la richiesta di Cgil, Cisl e Uil di convocare un tavolo «per discutere del futuro dei lavoratori»
POTENZA. «Se la priorità della Provincia di Potenza, come sostiene il presidente Giordano, è realmente la salvaguardia dei livelli occupazionali all’Apea e contestualmente garantire i servizi della società, convochi i sindacati e condivida il percorso da seguire dopo la recente pronuncia del Tar Basilicata». Lo sostengono le segreterie regionali Cgil, Cisl, Uil all’indomani della decisione del Tar di Basilicata che ha dichiarato inammissibili il ricorso e i motivi aggiunti di Apea s.r.l., alla quale era stato affidato “in house” il servizio di controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici degli edifici pubblici e privati del-
la Provincia di Potenza. A seguito della citata pronuncia, il presidente della Provincia di Potenza aveva dichiarato di avere «ripreso i contatti con la Regione Basilicata» alla quale aveva già «illustrato la necessità di garantire i servizi» e di ricevere garanzie in merito alla «continuità dell’operatività di Apea» che a parere di Giordano «potrà raggiungersi attraverso l’assegnazione di nuove funzioni da parte della Regione Basilicata». Ma, secondo i sindacati, «chiamare in causa la Regione con l’obiettivo di assegnare nuove funzioni diventa un modo per scaricare responsabilità senza avere un pro-
gramma di intervento chiaro e a breve-medio termine. Anche per questo - proseguono le segreterie regionali Cgil, Cisl, Uil - l’annuncio del presidente di convocare i dipendenti va completato con la convocazione di Cgil, Cisl, Uil che hanno da tempo messo in campo proposte ed iniziative specifiche affinché l’Apea possa essere messa nelle condizioni di superare i limiti gestionali evidenziati dal Mef ed evitare la messa in liquidazione della Società ed il licenziamento dei lavoratori». «La società – si sottolinea nella nota sindacale - viene utilizzata da 21 anni per la produzione di servizi rilevanti ed i dipendenti (età
media superiore a 50 anni) hanno tutti acquisito un’esperienza consolidata nel settore». «È il caso di ricordare - incalzano i sindacati - che nel 2018 ci sono state cinque fuoriuscite». Alla luce di questa situazione, Cgil, Cisl, Uil annunciano che «metteranno in campo ogni azione al fine di tutelare i lavoratori».
L’obiettivo dell’intero progetto è quello di sviluppare un modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca creando sinergie anche con le comunità circostanti
“Creative Communities”, anche il Comune di Filiano aderisce al programma di residenze di co-creazione
FILIANO. C’è anche Filiano tra i comuni aderenti al programma di residenze di co-creazione “Creative Communities” in memoria di David Sassoli promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School, in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de “Lo Stato dei Luoghi” e il “Patto per la Lettura del Lagonegrese”. Il progetto - giunto alla seconda edizione - ha preso il via lunedì a Matera con l'incontro di presentazione dei professionisti e delle imprese culturali e creative selezionati, e proseguirà poi nei comu-
ni di Latronico, Filiano, Balvano e Miglionico. I professionisti Gabriella Mastrangelo, Marica Girardi, Liviano Mariella, Kedy Claudia Cellamare, Barbara Vecchione dal 4 all’11 novembre risiederanno a Filiano dove avranno la possibilità di conoscere da vicino il territorio, le sue caratteristiche e peculiarità. L’obiettivo dell’intero progetto è quello di sviluppare un modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca attraverso un processo di co-creazione con le comunità ospitanti.
«Si tratta di un’importante occasione di promozione e sviluppo del nostro territorio. afferma il sindaco di Filiano, Francesco Santoro - La biblioteca comunale è uno dei luoghi elettivi della cultura filianese, nell’ambito del quale è possibile far crescere sinergie anche con le comunità circostanti». La biblioteca comunale di Filiano è una realtà consolidata, tanto che negli anni è diventata il punto di riferimento culturale del paese. L’Associazione Pro Loco gestisce la biblioteca dal 1998 tramite una convenzione con il Comune di Filiano e il suo pa-
trimonio librario attualmente supera i dieci mila volumi. «La biblioteca comunale, gestita dalla pro loco di Filiano, è un luogo importante per l’intera comunità. - dichiara la presidente della Pro Loco di Filiano, Maria Santarsiero - Per la nostra associazione è motivo di orgoglio ospitare, in collaborazione con l’amministrazione comunale, i
professionisti selezionati per questo progetto». Lunedì 6 novembre nel centro sociale “Prof. G. Lorusso” di Filiano, i cinque professionisti incontreranno la comunità per presentare il loro progetto. Nel corso della residenza si svolgeranno attività e laboratori in biblioteca e incontri educativi con la scuola.
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Il Sindaco Sabato: «Manca veramente poco affinché tutti i disagi per i cittadini, se non risolti, saranno fortemente alleviati»
Bella avrà il suo “ufficio mobile” di Poste, «per arginare i disagi della chiusura» di una sen specifico, quelli legati allo mento dello stupefacente, fra no all emissione ile di con- spaccio e al consumo di drocui un bilancino di precisio- tenza irrevocab ghe». ne. Al termine delle forma- danna.
dell’avvio dei lavori Bella, post crollo soffitto e chiusura: l’annuncio
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Ufficio postale, s’apre spiraglio
n merito alla questione dell’Ufficio Poste di Bella centro, il sindaco Leonardo Sabato informa la cittadinanza che «a seguito delle sollecitazioni dei giorni scorsi e dalle ultime interlocuzioni con i vertici di Poste Italiane SpA e il proprietario dell'immobile, iniziano i lavori di ripristino dell'agibilità dell'ufficio postale. Nel contempo, conosceremo i tempi certi di ultimazione dei lavori stessi che, ci auspichiamo, possano concludersi entro la prossima settimaa distanza di quasi 20 giorni, la sina con la contestuale riapertura dell'uffi- Ancora iniziata con la «chiusura per inacio. Qualora, invece, si dovessero registra- tuazionemomentanea» è immutata, e alle solre tempi di esecuzione più lunghi, Poste Ita- gibilità dell’Amministrazione, si era agliane ci ha garantito una soluzione alterna- lecitazioni la volontà di creare un Comitato cittiva per alleviare qualsiasi forma di disagio giunta di cui si è fatto promotore Vito Leotadino, un di ento l'insediam anche quale cittadini ai ne, già amministratore bellese. ufficio mobile». la notizia dei lavori viene ben accolta, Dal 7 ottobre scorso infatti si era resa ne- Oraquanto i disagi erano molteplici anche a cessaria la chiusura dell’Ufficio Poste, a in del non funzionamento del bancopocausa del «crollo parziale delle pignatte in causa oltre che degli sportelli. Per ogni neceslaterizio e contro soffitto nella parte poste- sta dunque, i bellesi sono costretti a recarsità doveva che chiusura Una locali». riore dei presso l’Ufficio postale di Muro Lucano: essere momentanea, affinché si riparassero si è pensabile che un cittadino di Bella, i danni, ma qualche giorno dopo, il 13 ot- «Non imprese, gli artigiani, i commercianti, tobre, dalle nostre colonne raccoglievamo le per tutti i servizi che attengano a Pole parole del Sindaco Leonardo Sabato che ecc.,italiane debbano recarsi a Muro, dove è si diceva «preoccupato per la situazione di ste uno sportello solo per Bella, o in paedisagio, anche perché oltre ai servizi degli aperto limitrofi. I disagi sono molteplici, anche Uffici, non funziona neppure il postamat, si pensiamo solo alle persone anziane o non con i conseguenti disagi. Cittadini, giovani se ienti che devono chiedere a un fae anziani, aziende, imprese e lo stesso Co- autosuffic o a persone estranee, se vivono somune per ogni inadempienza deve dunque miliare, di premunirsi di macchina o di un autile, paese, altro un in Lucano, Muro a recarsi per raggiungere le Poste di Muro. con tutte le difficoltà facilmente immagi- sta EMANUELA CALABRESE nabili e che ne conseguono».
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e ai te come il nostro che con il suo ruolo funzional condibisogni della gente, mette i suoi uomini in .A zione di esercitare appieno le funzioni attribuite mento loro va il nostro ringraziamento e riconosci e conpieno per il diuturno lavoro che hanno svolto tinuano a svolgere». -è «La Polizia Provinciale - ha concluso Giordano di per noi la dimostrazione di una caparbia volontà essere presidio fondamentale della nostra istituziomezzi ne alla quale noi garantiamo e garantiremo e strutture».
__L’edizione di Cronache del 27 ottobre e il sindaco Sabato
DI E MANUELA CALABRESE
orniamo in territorio di Bella ad occuparci della situazione dell’Ufficio di Poste Italiane, che da ormai diverse settimane è chiuso a causa del parziale crollo di alcune parti del soffitto. Cronache ha seguito sin dall'inizio la questione, quando il Primo cittadino Leonardo Sabato lanciò l’appello a causa dei tanti disagi per i cittadini, fino a passare per l’inizia-
tiva di creazione di un Comitato cittadino, promosso da Vito Leone, già amministratore nel comune di Bella. Ora giunge la notizia di una risoluzione temporanea, con l’Ufficio mobile, più volte sollecitato e richiesto. Il Primo cittadino Leonardo Sabato infatti informa la cittadinanza che «a seguito dell'ulteriore mia sollecitazione dello scorso 27 ottobre, indirizzata ai vertici di Poste Italiane e al Prefetto di Potenza, cui è seguita il
28 ottobre una nota di sollecito di ripristino del servizio a Poste da parte del Dottor Michele Campanaro, che ringrazio per l'interessamento, ieri mattina Poste Italiane ha comunicato che sarà attivato l'Ufficio mobile, con tutte le funzioni dell'Ufficio Postale, entro questo fine settimana». I disagi erano molteplici, anche perché oltre all’Ufficio, non funziona neppure il postamat, con tutti gli annessi servizi che ero-
ga. I bellesi sono dunque costretti da settimane a recarsi presso le Poste di Muro Lucano, dove un apposito sportello è stato dedicato al loro. Ma non solo, «per una semplice raccomandata da Bella devono recarsi presso l’Ufficio del paese limitrofo, molti anziani pagano le bollette delle utenze o riscuotono la pensione e tanti di loro non sono automuniti o non hanno persone da delegare -spiegava già il SindacoPensiamo poi alle tante aziende che ci sono sul nostro territorio e alle necessità e servizi che svolgono presso l’Ufficio di Bella. Ma anche per l’attività amministrativa del Comune questa chiusura è stata un danno se riflettiamo su quanta posta viene inviata». In attesa dunque che i lavori di ripristino volgano al termine, ricordiamo, c’è stato un «crollo parziale delle pignatte in laterizio e controsoffitto nella parte posteriore dei locali», l’Ufficio mobile di Poste potrà garantire i servizi che sono mancati in queste settimane, e conclude così il Sindaco: «Manca veramente poco affinché tutti i disagi per i cittadini, se non risolti, saranno fortemente alleviati».
Di Carlo: «Mi auguro che qualche telecamera sia riuscita a riprendere elementi utili alle indagini»
Balvano, parcheggia al cimitero e le rubano la borsa rompendo il finestrino dell’auto
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el territorio di Balvano sono tornati in azione i ladri. Tanto spavento, oltre ai danni, per la donna vittima di questi malviventi. A ragguagliare sui fatti a Cronache è il Sindaco Ezio Di Carlo: «Purtroppo la vittima di questo furto è stata una concittadina, la quale aveva parcheggiato l’auto presso uno dei due parcheggi esterni al cimitero. Nella vettura aveva però lasciato la borsa. Al ritorno spiega il Primo cittadinola signora ha trovato un vetro dell’auto in frantumi e all’interno non ha trovato la borsa contenente il portafogli. L’ammanco economico dovrebbe essere inferiore ai 100 euro e non c’erano neppure i documenti, lo spavento per lei è stato tanto». Allertati prontamente i
Carabinieri della locale Stazione per i i rilievi del caso e per accogliere la denuncia della donna. «Evidentemente i ladri credevano di trovare chissà cosa nella borsa, tanto da rompere il vetro e sottrarla dalla macchina. I documenti sarebbero stati trovati poi per strada. I ladri hanno infatti imboccato una via secondaria -
prosegue Di Carlo- che da Balvano porta a Vietri, è una strada interna e ciò ci fa dedurre che chi ha agito, conoscesse bene la zona, altrimenti è difficile districarsi per quelle strade di campagna, con varie diramazioni, fino ad arrivare a Vietri e imboccare poi l’autostrada. Il territorio di Balvano dispone di un cospicuo nu-
mero di telecamere di videosorveglianza, oltre 20, sulle quali il Sindaco aggiunge: «Mi auguro che qualcuna sia riuscita a riprendere elementi utili alle indagini. Devo dire che da quando abbiamo installato le telecamere infatti, ci sono tornate molto utili in diverse occasioni: da atti vandalici presso l’area fitness all’aperto a zone che purtroppo erano “mal frequentate”. Abbiamo dunque riscontrato la notevole utilità delle telecamere e stiamo cercando di lavorare affinché su tutto il territorio la rete di controllo tramite questi occhi elettronici possa essere estesa e completata. Nel caso di questo furto c’è da aspettarsi comunque che i ladri utilizzassero un’auto rubata, come spesso accade e che poi viene abbandonata da qualche par-
te. Non di rado infatti vengono ritrovate queste auto e contattati i veri proprietari».Un furto questo, che richiama alla mente un medesimo evento accaduto a Vietri di Potenza lo scorso 8 ottobre, era anche in quel caso una domenica e fu svolto con le stesse modalità. Il Sindaco di Balvano infine conclude asserendo che «sul territorio non ci sono stati molti episodi di questo tipo, ultimamente la situazione si era calmata, ma di tanto in tanto si sono verificati sporadici episodi che hanno visto il furto di macchinari e attrezzi agricoli o in un’altra occasione, di beni alimentari come olio, salumi, formaggi. Saltuariamente dunque accadono, ecco perché riteniamo che la videosorveglianza sia importante». E.C.
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Provincia
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VENOSA A spiegare l’intervento che costa 45 mln di €, il sindaco Iovanni, il presidente della Provincia Giordano e l’ex assessore regionale alle Infrastrutture Merra
Oraziana, presentato il progetto sul V lotto «Arteria strategica per il Vulture e non solo»
__Iovanni, Giordano, Merra e sotto alcuni momenti della presentazione
VENOSA. Si è tenuta ieri mattina presso la Sala del Trono del Castello “Pirro del Balzo” di Venosa, la presentazione del progetto di realizzazione del V lotto dell’Oraziana, un’arteria estremamente importante per tutto il Vulture Melfese-Alto Bradano. A fare gli onori di casa, la sindaca Marianna Iovanni che ai microfoni di Cronache Tv ha affermato: «La situazione della rete viaria di accesso a Venosa è sempre stata particolarmente difficile, il nostro territorio ha sempre sofferto l’assenza di una arteria che riuscisse a connetterla con il resto della regione. Dopo 40 anni, abbiamo assistito, qualche anno fa, all’apertura dell’Oraziana e ora si spera che velocemente si dia inizio all’intervento sul quinto lotto. Questa è una bretella importante che può portare soltanto conseguenze favorevoli a Venosa e al suo hinterland». A presentare il progetto i presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano e l’ex assessore regionale alle InfrastruttureDonatella Merra. Nell’uditorio anche il consi-
gliere regionale di “Basilicata Oltre” Massimo Zullino. L’opera , va ricordato, coinvolge a vario titolo le tre istituzioni: la Regione perché responsabile della programmazione e beneficiaria dei finanziamenti, la Provincia di Potenza quale soggetto attuatore e il Comune di Venosa per gli aspetti autorizzativi. L’itinerario della strada realizza un collegamento rapido tra due direttrici a valenza regionale quali la Bradanica e la SS658. «L’opera da 45 mln di euro è strategica per l’area del Vulture . - ha dichiarato Donatella Merra - La Regione ha programmato e investito in un’opera che accresce l’accessibilità e l’interconnessione del territorio del Vulture sia al proprio interno che oltre. Grazie agli investimenti effettuati verrà incrementata la sicurezza e favorito il miglioramento della viabilità, a vantaggio della crescita e dello sviluppo di tutta la Basilicata. Sono in corso le procedure di affidamento della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, tramite appalto integrato, da espletarsi entro la fine di di-
cembre come previsto dalla fonte di finanziamento. L’intervento sarà completato entro la fine del 2026». Ieri mattina è stata presentata anche la scheda tecnica della realizzazione dell’infrastruttura. «Gli imponenti lavori lavori - ha detto il Presidente Giordano - dureranno circa 3 anni ed hanno una rilevanza strategica nella definizione di un progetto viario il cui completamento è atteso da anni. 45 milioni di euro l'importo dei lavori a valere sui
fondi Cipess che mettono nelle migliori condizioni di dare corso al rafforzamento dei servizi viari necessari per risolvere il male peggiore che è quello dei nostri territori isolati . L'appalto dei lavori è previsto entro il 31 dicembre 2023». «Siamo in ritardo anche nel settore dell’alta velocità - ha aggiunto Giordano - e per questo puntare ad un sistema viario funzionale alle esigenze delle aree interne ed al collegamento con le grandi arterie nazionali, rappresenta un obiettivo su cui abbiamo scommesso da tempo. La rete viaria provinciale diventa cosi strategica e questo di oggi è un passo avanti importante per lo sviluppo dei nostri territori». Infine, il segnale più forte sul piano delle strategie dell'Ente Provincia: «La programmazione per noi è fondamentale affinché ci sia una risposta forte e seria sugli investimenti da sostenere, finanziare e utilizzare per la nostra rete viaria. Un pò come abbiamo fatto in questa area atteso che per il territorio di Venosa sono già in gara i lavori per la 168 e la 18 con fondi Cipes e lavori da appaltare entro l’anno». R.M.
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Baldassarre ai concittadini: «Siate vigili per la tutela dell'ambiente, dei nostri boschi e della nostra comunità»
Il fuoco torna a S. Chirico Nuovo, vicino alla contrada in cui bruciarono i pannelli solari
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oltanto lo scorso 16 ottobre dalle colonne di Cronache il Sindaco di San Chirico Nuovo, Rossella Baldassarre, raccontava lo spavento e la devastazione dell’incendio che aveva colpito il terreno in cui insisteva un ampio sito di pannelli fotovoltaici. Domenica purtroppo il fuoco è tornato a lambire
l’area: «All'ora di pranzo, qualcuno ha pensato bene di appiccare il fuoco in contrada Ripa Rondinelle, non molto distante dall'impianto fotovoltaico di Contrada Coste, andato letteralmente in fumo nell'incendio di 15 giorni fa. Solo l'intervento di due squadre dei Vigili del fuoco, che ringrazio, una di Potenza e
l'altra di Palazzo San Gervasio sottolinea Baldassarre- ha evitato che il fuoco lambisse il bosco e le case di Via G.Marconi». Alla comunicazione del Primo cittadino sull’ultimo incendio i questione, non si sono fatte attendere le parole dei concittadini, amareggiati per l’ennesimo incendio. Il paese, circondato da bei paesaggi di montagna, sorge in cima ad una collina. Sebbene sia il centro più piccolo dell’Alto Bradano, sia per popolazione che per estensione territoriale, può ben vantare il primato della più alta percentuale di territorio boscato, circa il 35%, una delle più alte della regione. Questi boschi sono il naturale proseguimento del bosco del Cupolicchio in territorio di Albano e del bosco di Fonti in territorio di Tricarico. La parte nord del territorio, digradante verso la fiumara di Tolve, si caratterizza per le colture molto frammentate di olivi e vite che,
man mano che ci si allontana dal paese, lasciano il posto ad estese coltivazioni cerealicole. Insomma, un paesaggio notevole, che purtroppo riporta le cicatrici di questi incendi. Fortunatamente questa volta si è potuto intervenire in modo da subito più incisivo, mentre nel caso dell’incendio nella zona dei pannelli fotovoltaici le squadre dei Vigili del Fuoco erano già impegnate in altri incendi altrettanto importanti, tra i quali nel Comune di Oppido. La concomitanza degli eventi creò dunque forti difficoltà nel fronteggiare l’emergenza a San Chirico Nuovo. Fortunatamente si riuscì ad impedire al rogo di propagarsi oltre, di lambire le case e bruciare un'altra parte della pineta. Il Sindaco da ultimo lancia un appello ai concittadini: «Siate vigili per la tutela dell'ambiente, dei nostri boschi e della nostra comunità». E.CALABRESE
EVENTO INSERITO NELLA DODICESIMA EDIZIONE DELLA SAGRA DELLA CASTAGNA MUNNAREDDA. PRESENTI LE ISTITUZIONI
Tramutola location della Giornata delle Pro Loco
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DI ANNA TAMMARIELLO
na grande giornata di festa quella che si è svolta a Tramutola e che ha coniugato la consolidata ed affermata sagra della castagna munnaredda (arrivata quest’anno alla sua dodicesima edizione) alla XXVI giornata regionale delle Pro loco Unpli Basilicata. La manifestazione ha preso il via alle ore 10:00dove, presso Largo Vittorio Veneto,si è svolto il raduno di tutte le Pro Loco Unpli Basilicata. Alle ore 10:30 è iniziato invece il convegno, presso il centro sociale “2000-Pace e Speranza”, dove una serie di relatori hanno espresso le proprie riflessioni sul tema “Consorzi delle Pro Loco :tra esperienza condivise e prospettive future per il territorio”. A portare i saluti, ad apertura del dibattito, il sindaco di Tramutola Luigi Marotta, il Presidente della Pro Loco di Tramutola Vincenzo Lo Sasso ed anche il Direttore Generale APT Basilicata, Antonio Nicoletti, che seppur impegnato in Giappone ha inteso porgere i propri saluti attraverso un video messaggio. Ad introdurre al tema èseguito l’intervento del Presidente UNPLI Basilicata, Vito Sabia, il quale ha sottolineato che per essere uomini e donne di Pro Loco sia basilare «sacrificarsi per il proprio territorio ma è anche necessario unirsi ed aderire al gruppo nazionalefacendo rete. Le Pro Loco hanno radici profonde nel tessuto sociale e territoriale. È necessario ottimizzare le risorse e creare sinergie al fine di superare una visione campanilistica a favore di una prospettiva più ampia. L’obbiettivo è quello di favorire il turismo sostenibile che non sia prerogativa solo di picchi stagionali. La sagra della castagna
munnaredda di Tramutola ne è un esempio ».Sono poi seguiti gli interventi del Presidente Unpli Calabria Filippo Capellupo, del Presidente Unpli Campania Tony Lucido, della Presidente Consorzio ProLoco CONPLAS Rosa Fortunato, del Presidente Consorzio Pro Loco del Vulture Alto Bradano Cristian Strazza, in rappresentanza del Consorzio Marmo-MelandroBasento-Camastra è intervenuta Loredana Albano ed in delegazione del Consorzio Pro Loco terre di mezzo Giacomo Silvano. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale Unpli, Dott. Ignazio di Giovanna e al Presidente Nazionale Unpli, Dott. Antonino La Spina. «Le piccole comunità non hanno nulla di meno rispetto alle grandi realtà – ha sottolineato La Spina-. Questi territori lasciano senza fiato. Abbiamo un patrimonio naturalistico, culturale ed identitario importante che deve diventare il nostro cavallo di battaglia, come posizione per determinare uno sviluppo turistico. La sagra della munnaredda è esempio di crescita ».Il pomeriggio invece, in una gremita Piazza del Popolo, le Istituzione hanno dialogato sul tema delle Pro Loco e delle sinergie territoriali, tra collaborazioni, sfide ed opportunità. Sono interventi nuovamente il Presidente Pro Loco Unpli Basilicata, il Presidente Nazionale Unpli, il Sindaco di Tramutola (vicino al tema in quanto ex presidente della locale Pro Loco), l’attuale Presidente della Pro Loco di Tramutola ma anche il Consigliere Nazionale UnpliBasilicata Pierfranco De Marco, il Presidente Anci Basilicata Andrea Bernardo, il responsabile sede di Rotonda Alsia Domenico Cerbino,il Consigliere Regionale nonché Presidente della Quarta Commissione Consiliare Regionale Dina Sileo e il
Vice Presidente del Consiglio Regionale Mario Polese. «Le Pro Loco sono il cuore pulsante delle comunità – ha affermato Dina Sileo-. Un grazie a chi crede nel suo territorio. Ènecessario inserire le Pro Loco in una rete strategica, rendendole partecipi di un percorso turistico culturale. Come Presidente della Quarta Commissione porterò avanti il mio impegno e la mia disponibilità». In conclusione ha poi ringraziato la comunità Tramutolese per l’accoglienza dimostrata. Il Vice Presidente del Consiglio Polese ha invece aggiunto che«bisogna impegnarsi per aumentare le risorse di bilancio per le Pro Loco. Quando si va a ragionare sul piano del turismo non si può non partire da queste ultime, che devono essere chiamate al tavolo delle decisioni. La Basilicata può fare del turismo il pilastro del proprio sviluppo ». Aconcludere la giornata è seguita la cerimonia di consegna delle benemerenze alle Pro Loco Unpli Basilicata in un generale clima di gioia e soddisfazione.
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Matera e Provincia
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L’iniziativa voluta dal Dipartimento Ambiente dalla Regione vedrà la partecipazione di esperti e docenti universitari, con uno sguardo particolare alle tesi riguardanti l’area protetta
“NaturArte Basilicata”, 5 eventi nel Parco della Murgia Materana per conoscere il territorio
MATERA. Prosegue il progetto “NaturArte Basilicata”, voluto dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, con 5 appuntamenti da realizzarsi tra i mesi di novembre e dicembre nel Parco
della Murgia Materana dedicati alla sostenibilità e alla conoscenza del territorio, con uno sguardo particolare alle tesi riguardanti l’area protetta del Parco, realizzate da un giovane laureato, Simone Martini, Università “La Sapienza” di Roma e la dottoranda, Silvia Parentini, Unibas. Il programma prevede gli interventi di Francesco Ferrini, Professore Ordinario di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree presso l'Università degli Studi di Firenze, di Francesco Tomasinelli, biologo e fotogiornalista nonché autore di vari volumi sulla natura e Enrico De Capua, attuale direttore dell’Ente Parco della Murgia Materana e autore dell’ultima pubblicazione della collana Parcomurgia: “Il Fragno, quercus trojana webb, nel quadro della biodiversità del Parco della Murgia Materana”, che verrà da lui stesso presentata il giorno venerdì 3 novembre.
Sono, inoltre, previsti gli interventi di Francesco Ripullone, Professore di Assestamento Forestale e Selvicoltura dell’Università degli Studi della Basilicata e di Bartolomeo Dichio, Professore Ordinario in Arboricoltura Generale e Colture Arboree sempre presso l’Università degli Studi della Basilicata. Il Progetto, realizzato per l’occasione in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, terminerà mercoledi 20 dicembre con un evento a Palazzo Bernardini, nell’ambito del quale verrà presentato “Il libro bianco per il decennale di NaturArte Basilicata: valutazione d’impatto 20132023” curato da Luciano Vanni per Civitates S.r.l., impresa sociale. Il terzo atto di questo progetto, ricominciato nell’anno 2020, si svolgerà, come negli anni precedenti, tra i comuni del Parco, ovvero Matera e Montescaglioso.
Il sindaco di Tricarico: «Avere un istituto in più nei piccoli centri e uno in meno nei centri più grandi sarebbe un segnale di speranza per i primi e non sarebbe un dramma per i secondi»
Dimensionamento scolastico, Paradiso: «Tema sul quale porsi con molta più accoratezza»
TRICARICO. Torniamo a Tricarico e parliamo di dimensionamento scolastico. Lo scorso 18 ottobre infatti Cronache aveva raccolto le parole del primo cittadino Paolo Paradiso in merito all’incontro tenutosi presso la sede della Provincia di Matera, sull’annoso tema che coinvolge sì le scuole, ma parallelamente anche i territori. Ed il sindaco Paradiso lo sa bene, in quanto «sia l’Istituto comprensivo di Tricarico che l’Istituto superiore Carlo Levi ad oggi risultano essere sottodimensionati e pertanto necessitano di una rivisitazione». A confermare l’impegno dell’Amministrazione di Tricarico sul tema, si è già svolto, proprio presso il Comune, un incontro ah hoc di una commissione extra-consiliare consultiva, cui hanno preso parte sia componenti del Consiglio comunale, il sindaco ed alcuni consiglieri, sia alcune persone individuate tra consigli di Istituto delle due scuole e gruppi politici. «È stato importante per poter ragionare su quelle che possono essere le nostre proposte sul tavolo provinciale – ha asserito il sindaco - Questo
perché è una questione che riguarda tanto i Dirigenti scolastici, quanto i Sindaci, poiché occorre davvero dare una idea di territorio alla nostra provincia per il prossimo triennio». Il tema si fa caldo in regione, e a Cronache Paradiso incalza: «Sul dimensionamento scolastico ritengo che ci si debba porre con molta più accoratezza. I numeri ampiamente previsti fin dalla pubblicazione del Decreto Interministeriale 127 del 30 giugno, che ha succeduto il Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 30 aprile 2023 n.70, avrebbero imposto un ragionamento molto più ampio e approfondito - ed aggiunge passare dalla attuale normativa vigente a quella prevista è una vera scure per il sistema scolastico regionale con ripercussioni inevitabili sull’assetto territoriale». Il primo cittadino riprende le parole di Paolo Laguardia della Cgil, e prosegue: «Passare dalle 110 istituzioni scolastiche, seppur parte di esse assegnate in reggenza, alle 84 previste dal Decreto Interministeriale non potrà che avere ripercussioni negative
sul personale scolastico, sugli alunni e sulle famiglie e in generale sulla governabilità degli Istituti. Con l’inevitabile conseguenza di tagli al personale scolastico tutto. È necessaria una visione “ampia” di quello che si vuole far diventare la Regione Basilicata e, assegnare la sede di un istituto scolastico in un territorio piuttosto che non assegnarla, rientra in questa visione». Paradiso intravede, infine, un «unico aspetto positivo della nuova normativa, che mi permetto di rilevare perché di fondamentale importanza, ovvero che non c’è un numero minimo (e massimo) di alunni perché un‘istituzione scolastica sia autonoma, ma è sufficiente rientrare nel parametro generale del rapporto numero alunni/autonomie scolastiche: la nuova normativa, infatti, consente di ottenere il numero di autonomie scolastiche sulla base dell’intera popolazione scolastica regionale semplicemente dividendo il numero totale degli studenti lucani per 961 (parametro previsto dalla norma), il che significa che possono esserci Istituti grandi che
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compensano i numeri di istituti più piccoli». A seguito di tale riflessione conclude: «In quest’ottica, ritengo fondamentale mantenere nel maggior numero possibile di comuni i presidi scolastici; avere un istituto in più nei piccoli centri e uno in meno nei centri più grandi comporterebbe un segnale di speranza per i primi e non sarebbe un dramma per i secondi. Spero che la Provincia di Matera dia un impulso al Piano e che assieme a tutte le parti coinvolte si possa giungere ad una soluzione ottimale capace di preservare i servizi delle Istituzioni scolastiche presenti nei territori periferici». EMACAL
L’intervento dovrebbe consentire l’accesso all’area attraverso la realizzazione di una complanare che possa rilanciare il comparto insediativo
Comitato IV Montescaglioso: «Bene interesse Regione per messa in sicurezza zona PIP»
MONTESCAGLIOSO. Il Comitato cittadino di Italia Viva di Montescaglioso dopo la conferenza stampa organizzata il 6 ottobre scorso nella zona PIP di Montescaglioso, prende atto con soddisfazione che «anche l’assessore regionale Casino, abbia potuto constatare di persona la necessità di mettere in sicurezza l’accesso all’area attraverso la realizzazione di una complanare che possa finalmente rilanciare il comparto insediativo e contestualmente consentire agli imprenditori insediati, ai lavoratori e ai possibili altri investitori, di poter programmare futuri interventi di sviluppo», afferma la nota che così prosegue: «Peccato per l’Amministrazione di Montescaglioso e per il sindaco Vincenzo Zito, non aver risposto all’invito rivolto dal Comitato di Iv, nella sua figura più rappresentativa, il consigliere regionale Luca Braia, a partecipare alla conferenza stampa in cui è stato presentato il progetto preliminare di realizzazione dell’arteria stradale; se gli esponenti della
Giunta comunale avessero partecipato a tale iniziativa, si sarebbero resi conti che il progetto , preparato da Tecnici volontari, era stato fatto proprio dall’Amministrazione Provinciale di Matera lo scorso 12 settembre ed era già stato trasmesso agli uffici regionali in modo da candidarlo a finanziamento». «Nel mentre - prosegue la nota del Comitato di Iv di Montescaglioso - l’assessore Casino e mezza Giunta di Montescaglioso sono impegnati a farsi fotografare negli uffici della Provincia con le carte frutto del lavoro fatto in un anno, dal rappresentante regionale di Italia Viva e dai suoi rappresentanti territoriali, il consigliere Braia è impegnato negli uffici regionali affinché, dopo anni di oblio, il progetto di messa in sicurezza possa finalmente diventare realtà». «Siamo contenti di tale interesse di ritorno anche se tardivo sperando - conclude la nota del Comitato di Iv di Montescaglioso - si riveli risolutivo».
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Attualità
martedì 31 ottobre 2023 www.lecronache.info
Il presidente nazionale dei Corecom d’Italia collaborerà con l’Azienda per individuare le radio che faranno parte di una nuova giuria per la 74ma edizione del Festival di Sanremo
Assegnato ad Antonio Marra incarico dall’Amministratore Delegato Rai
A
l presidente nazionale dei Corecom d’Italia, Antonio Donato Marra, è stato assegnato un incarico dall’Amministratore Delegato Rai, Roberto Sergio. Il Coordinamento nazionale dei presidenti dei Corecom delle Regioni e delle Province autonome italiane collaborerà con la Rai per l’individuazione delle emittenti radiofoniche chiamate a far parte di una nuova giuria che costituirà una delle tre componenti di voto delle canzoni in gara durante la 74ma edizione del Festival di Sanremo che si terrà a partire dal 6 febbraio 2024. «Sarà un grande privilegio per la Rai – ha evidenziato l’Amministratore delegato Roberto Sergio - essere affiancati da voi in questa attività per
una manifestazione iniziata nel 1951 e arrivata fino ai giorni nostri, che ha scritto pagine importanti della storia della musica italiana». Nel ringraziare per la disponibilità assicurata fin qui e nel formulare gli auguri per l’importante incarico assegnato a Marra, Roberto Sergio ha chiesto la collaborazione dei Corecom per condividere i criteri di selezione delle emittenti che costituiranno la nuova giuria. «Il nostro obiettivo primario, in risposta alla richiesta della Rai - ha detto il Coordinatore Marra soddisfatto per la proposta ricevuta – è riuscire a fornire una rappresentazione fedele ed autentica del Paese Italia, dando voce alle preferenze e ai gusti di tutti i cittadini.
Abbiamo già avuto un primo incontro a Viale Mazzini 14, sede Rai, con la vicedirettrice Rai- Intrattenimento Prime Time- Federica Lentini. «In tale circostanza spiega - si sono messi a punto i primi criteri di selezione a cui se ne aggiungeranno degli altri che le radio regionali e provinciali dovranno avere per essere selezionate». «L’auspicio espresso durante la riunione del Coordinamento anche dagli altri Presidenti presenti - ha sottolineato Marra - è di proseguire la collaborazione con la Rai anche in altre occasioni. Nel contempo convocherò un incontro a stretto giro con tutti i rappresentanti delle radio, iniziando da quelle lucane alle quali illustreremo il progetto».
Ospite dell’iniziativa il ballerino Simone Di Pasquale della trasmissione televisiva “Ballando con le stelle”
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OFFERTO DALLA REGIONE, È POSSIBILE CANDIDARSI ENTRO IL 15 NOVEMBRE
“Basilicata Dance Reborn”, al via oggi l’evento Basilicata Creators, di danza sportiva al Veteris di Vietri di Potenza il progetto di comunicazione digitale rivolto alle aziende “B
asilicata Dance Reborn” è un evento di promozione della danza sportiva, fortemente voluto e realizzato dal Settore Danza Sportiva del Comitato Regionale Asi Basilicata, ente di promozione sportiva, impegnato in Regione anche in questo ambito. L’iniziativa si svolgerà oggi presso la struttura del “Veteris Ricevimenti” di Vietri di Potenza. È prevista per lìoccasione, la presenza di un ospite speciale, ovvero del famoso ballerino Simone Di Pasquale della trasmissione televisiva di Rai Uno “Ballando con le stelle”. «Siamo veramente felici ed orgogliosi di tutto questo - afferma in una nota il Delegato Regionale di Settore Peppino Carriero - poiché siamo, appunto, fermamente convinti che la rinascita (Reborn...) del ballo sportivo ed amatoriale di questa regione, passa anche attraverso la produzione di questi speciali eventi, che vogliono essere
C’
attrattori di sempre più persone che amano il ballo in tutte le sue declinazioni». «Ci piace pensare - conclude Carrierro - che da qui in avanti ci sarà un vero rilancio e sempre maggiore interesse e partecipazione».
è tempo fino al prossimo 15 novembre per partecipare a “Basilicata Creators”, il progetto di comunicazione digitale rivolto alle aziende del territorio. L’obiettivo è di aumentarne la visibilità così da contribuire ad accrescere il posizionamento dei brand lucani. Si tratta di un progetto completamente gratuito che la Regione offre al tessuto imprenditoriale lucano, in accordo con il Piano Strategico Regionale di Produzione Endogena. Le aziende interessate a “Basilicata Creators” dovranno realizzare un video (in formato verticale, possibilmente 1080×1920 px, della durata di circa 90 secondi) per raccontare prodotti, servizi e mission aziendale, possibilmente attraverso un codice comunicativo emozionale ma senza limiti alla creatività. I migliori video riceveranno l’attestato di qualità “Impresa Creativa“, mentre ai videomaker sarà assegnato il riconoscimento di “Best Creator”. Per partecipare bisogna: candidare la propria azienda compilando il modulo sul sito www.basilicatacreators.it; seguire le indicazioni ricevute nella mail di conferma; inviare le informazioni richieste e il video all’indirizzo mail: info@basilicatacreators.it
Periscopio
martedì 31 ottobre 2023 www.lecronache.info
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L’INTERVENTO Il già Sottosegretario di Stato Savino sul conflitto armato in Medio Oriente tra palestinesi e israeliani
Intravedere la pace anche nel mezzo d’una “striscia” di sanguinose vendette A
DI NICOLA SAVINO*
questo punto, con l’invasione di Gaza Nord finalizzata a “sterminare” Hamas (obiettivo messianico come quello dei terroristi); con il massacro dei palestinesi che si distingue da quello iniziale sui kibbutz soltanto per l’inversione delle “parti”; con la conseguente difficoltà di liberare gli ostaggi e la certezza di alti mortida entrambe le parti; insomma, in un tal campo di vendette all’ultimo sangue non si può certo intravvedere il sentiero della pace! Anzi ferve il mondo islamico non soltanto nelle periferie dell’epicentro, ma nella Turchia di Erdogan, nel Medio Oriente e nelle stesse Città europee in cui da tempo è inserito. Fosse toccato a Moro o Craxi di affrontare la questione, nessuno dei due avrebbe avuto bisogno del freno di un Biden (sussurrato!) ad esser “misurato”. Non a massacrarne soltanto quel che basta (?) per “sterminare” i seguaci di Hamas(con equivoco su identità e numeri), un Moro o un Craxi, nemmeno volendo resuscitare i propri cittadini (anche bambini, donne e vecchi) attraverso la uccisione di altri fra…altri; né,per la loro mentalità, “vendicarsi” su altri bambini, donne e vecchi,non avrebbero in alcun modo seguito la via in atto. Avrebbero scelto di non “porgere l’altra guancia”, ma, preso atto della strage subita (come di un Titanic estinto dalla natura), organizzerebbero una soluzione che rilevasse per il futuro. Molto probabilmente, da buoni politici ed indipendentemente dalle loro eventuali convinzioni religiose - avrebbero ricordato che Alighieri inventò il Purgatorio come
eterno strumento di mediazione. E che dunque tale invenzione era dacollocarsi tra i due “inferni inumani” (prima nei kibbutz e poi nell’area Nord di Gaza), tra la guerra continua ed il Paradiso della Pace. È dal Purgatorio che viene la rinascita, l’ascesa alla verità, il sommo bene (la pace): dopo adeguate e compiute penitenze. Nutriti dalla cultura della mediazione, avrebbero scelto di renderla possibile in entrambi i campi e di non bruciarla definitivamente; di puntare alla rinascita per evitare il baratro dell’Inferno perpetuo, già esercitando dalla propria parte la funzione che Dante assegnava al Purgatorio: il perdono. Che si ottiene scontando la pena dei peccati commessi. Se si è nel Purgatorio, vuol dire che, lontanissimi dal Paradiso della Ragione, non si è però nemmeno e definitivamente nell’abisso perpetuo dell’Inferno. E che “reciprocizzando” dolori, pentimenti e comprensione, scambiandosi il pentimento, si dovrebbero cumulare le condizioni per la Rinascita, per la Pace: l’opposto dello “sterminio”che continua e si rincorre. La linea Dantesca già in sé Politica, era avversa alfanatismo religioso: l’unica ovviamente data agli uomini per sopravvivere in questo mondo! La strada da seguire, con un perdono che presuppone l’intesa anzitutto per non fare altri morti, altre stragi, ulteriori massacri; e che si accompagni certamente a “penitenze” per il riscatto delle colpe, alacrime e do-
lore per i tanti massacrati. Si, non è l’offerta dell’«altra guancia», ma nemmeno l’oblio di quanto è stato commesso da ciascuna Parte. È il rifiuto della “sterminio simmetrico e perpetuo”, dell’hobbesiano “homo homi lupus”… superato dalla Ragione europea fin da metà ‘600. Nell’interesse di ciascuno e di tutti. Non si offre «altra guancia», ma nemmeno si continua nella simmetria del messianismo; si tende infine a smobilitare le basi culturali, sociali ed emotive su cui poggia Hamas,già rifiutando di vestirne i panni; con il linguaggio o di Santi o di Pensatori occidentali! Il Governo d’ Israele - che si proclama democratico - dovrebbe insomma lasciare il messianismo che ispirala Cultura dello «sterminio» e immaginare quel che farebbe un Moro o un Craxi: senz’altro indisponibili all’ingenuità di“regalare” per reazione - le masse palestinesi ed islamiche al potere di Hamas; ad estraniare da sé stessi una gran parte degli stessi Israeliani di cultura europea; a lasciare acceso il rischio d’ incendiare tutta l’area arabica e la stessa Europa che ospita molte sue fresche generazioni. Un Moro o un Craxi avrebbero seguito l’orientamento culturale di un’Europa che ha fatto tesoro dei suoi errori e dei suoi Padri; con grande dignità e condivisione dalle genti,mirando al Purgatorio di Padre Dante per aprireporti alla salvezza! *GIÀ SOTTOSEGRETARIO DI STATO
CONSIGLIERI COMUNALI UNITI PER LA PACE
Da Matera l’appello: «Fermate il fuoco»
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er il consigliere comunale di Matera, Pasquale Doria, «corrobora e incoraggia a resistere il sapere che nei luoghi della speranza non si sono mai spente le fiammelle dell’utopia: ovunque ardano, fino a quando interromperanno il __ Doria buio, non sarà l'insanguinato eco del piombo a prevalere, ma le parole di cooperazione e conciliazione tra i popoli». «I consiglieri comunali di Matera - ha spiegato Doria -, hanno redatto un ordine del giorno evidenziando che i focolai di guerra accesi in ogni angolo del pianeta stanno diventando sempre più devastanti e minacciosi. Considerato che queste terribili e molteplici ferite continuano a sanguinare e tendono ad allargarsi invece di rimarginarsi e considerato che non c’è Paese in cui l'escalation dei conflitti non faccia temere conseguenze catastrofiche e incontrollabili a livello mondiale, si condivide e rilancia l'appello di Papa Francesco: “La guerra è sempre una sconfitta, una distruzione della fraternità umana. Fratelli fermatevi!”. Riconoscendosi in queste poche ed inequivocabili parole, il Consiglio comunale di Matera unisce la sua voce ai sempre più numerosi appelli che si susseguono a favore del cessate il fuoco e per la pace, affinché si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici, anche a quelli ancora non utilizzati, per fermare questa immane tragedia che piaga l’intera umanità». «Come diceva il patrono d’Italia, San Francesco - ha concluso Doria -: “Iniziamo a fare quel che è possibile e, all’improvviso, ci sorprenderemo a fare l'impossibile”».
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