Gli anglicismi nel linguaggio aziendale italiano

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Per abstract si intende l‘indice (o sommario) di un documento, senza l'aggiunta di interpretazioni e valutazioni. L'abstract si limita a riassumere, in un determinato numero di parole, gli aspetti fondamentali del documento esaminato. Solitamente ha forma "indicativo-schematica"; presenta cioè notizie sulla struttura del testo e sul percorso elaborativo dell'autore. Per abstract si può anche intendere il riassunto (o sintesi), privo di note interpretative o critiche, di un documento, in particolare di articoli scientifici di riviste specialistiche.


Diapositiva o lucido, foglio di plastica trasparente su cui sono riportati testi o immagini che devono essere proiettati. In una presentazione multimediale, l’immagine fissa che, presentata sul monitor o proiettata sullo schermo, funge da supporto illustrativo o documentativo dell’argomento trattato


INGLESE LINGUA FRANCA Hugo Schuchardt in “Die Lingua Franca” del 1909 raccoglie testimonianze riguardanti una lingua cosiddetta «di emergenza e di mediazione». Unico scopo era quello di far comunicare parlanti di lingue differenti, presumendo che sia nato per soddisfare esigenze di natura commerciale. In seguito, all'utilizzo mercantile si sono affiancati quelli diplomatici e culturali.

L’ELF è una varietà dell’inglese odierno, che mette in risalto le implicazioni dal punto di vista dell’identità e dei rapporti che intercorrono tra gli interlocutori nell’impiego di una lingua non-nativa in ambito socio-professionale (Jenkins 2007). Le norme non coincidono necessariamente con quelle appartenenti all’inner circle del mondo anglofono (Kachru 1985)

Acquisita per lo più per via orale e caratterizzata da una grammatica semplice, lessico eterogeneo e vocabolario piuttosto ridotto.

Si basano sulle variazioni della lingua usate dai parlanti, perlopiù non madrelingua, ed il piano dell’intelligibilità sembra prevalere su quello della “correttezza” (Jenkins 2007; Christiansen 2011)

Non coprendo tutti i vocaboli esistenti è chiamata pidgin.

Favorisce strategie che facilitano a livello pratico non solo la mediazione linguistica ma anche quella culturale.


Il campione non rappresentativo

EtĂ Anagrafica

Provincia di residenza Verona Varese Savona Roma Pescara Napoli Milano Messina Massa Carrara Lodi Lecce Latina Frosinone Cuneo Catania Caserta Bologna Bergamo Benevento Avellino

Nord

Centro

Sud

Classi di etĂ

23-33

34-44

45-55

56-66

Genere

0

10

20

30

40

Femmina Maschio


Professione Tecnico elettronico Stagista Receptionist studio medico Panificatore pizzaiolo Orientatore universitario Musicista Medico Marketing Consultant Loyalty Assistant Libero professionista Istruttrice Fitness Insegnante Ingegnere Manager Informatore scientifico farmaceutico Information Manager System Impiegato ICT Consultant Funzionario Financial Analyst Farmacista Event Manager Estetista Doganalista Dipendente aziendale Digital Strategist Consulente finanziario Chimico Capotreno Brand Strategist Biologo Beauty Ambassador Avvocato Analista finanziario

Conoscenza dell'inglese

Alta Bassa Media Molto alta Molto bassa


Durante i dialoghi lavorativi fa uso di termini inglesi

18 16

16 14

13

12 10 8

9 8 6

6

5

5

4 2 0 Fortemente contrario

Contrario

Parzialmente contrario

Incerto

Parzialmente d'accordo

D'accordo

Molto d'accordo


Ritiene sia necessario apprendere un certo numero di termini inglesi "aziendali" durante l'istruzione scolastica 20

18

18

18

D'accordo

Molto d'accordo

16

14 12

12

10

10

9

8

6 4

4

2

1

0

Fortemente contrario

Contrario

Parzialmente contrario

Incerto

Parzialmente d'accordo


75% ha seguito un corso di Sono favorevoli ad un utilizzo sempre più diffuso dell'inglese nel linguaggio aziendale

inglese almeno una volta nella vita

78% crede sia importante apprendere

16 14

questi termini. 12 11

Ha appreso i termini durante il lavoro

9 7

Decisamente no

6% 36%

Decisamente sì

3

36% Più no che sì

Fortemente contrario

22% Più sì che no

Contrario

Parzialmente contrario

Incerto

Parzialmente D'accordo d'accordo

Molto d'accordo


Per quale motivo crede che sia importante apprendere questi termini inglesi?

52% restare aggiornati nel proprio ambito lavorativo 46% velocizzare la comunicazione

39% aumentare la propria professionalitĂ 30% ampliare le possibilitĂ di lavoro 16% velocizzare processi lavorativi 11% risultare piĂš credibili Su 56 risposte


Gruppo a bassa conoscenza di inglese 48 anni in media, sono del Sud Italia e prevalentemente impiegat* in piccole aziende Fanno raramente uso di termini inglesi e accusano un leggero disagio nei loro confronti ma ritengono che possa migliorare la propria immagine. Si sentono fortemente obbligat* ad impararli e spinti ad apprendere meglio la lingua inglese. Ritengono che migliori abbastanza la comunicazione con i colleghi, ma poco con i superiori Tutte le (poche) parole che conoscono le hanno imparate durante il lavoro. Sono moderatamente d’accordo con la diffusione

16 individui


Gruppo a media conoscenza inglese Hanno 44 anni in media, del Sud Italia e perlopiù laureat*. Si dichiarano liber* professionist* e dipendenti di medio/grandi aziende. Fanno un medio uso di termini inglesi, provano poco disagio nell’usarli e si sentono abbastanza obbligati ad apprenderli, nonché motivati a studiare ulteriormente l’inglese. Pensano che la comunicazione con i colleghi migliorerebbe, in particolar modo con i superiori. Hanno seguito corsi d’inglese e sono favorevoli con l’utilizzo sempre maggiore di anglicismi.

Ha appreso i termini al lavoro, ma non esclusivamente, indice di un moderato interesse verso la lingua. Una parte cospicua è dipendente di multinazionali, per cui necessita di termini specifici all’ambito di riferimento, lasciando scoperti altri aspetti, che vengono colmati con corsi in forma privata 24 individui

24 individui


Gruppo ad alta conoscenza inglese Hanno 36 anni e risiedono tra il Nord e il Sud. Non fanno un uso eccessivo di anglicismi ma tendono ad utilizzare l’inglese nella sua interezza, alla luce delle loro conoscenze Non provano alcun disagio né ritengono che questi termini migliorino la propria immagine Non si sentono assolutamente obbligat* ad apprendere più termini, tuttavia vorrebbero poter sfoggiare un inglese ancora migliore. Non mostrano completa omogeneità nel considerare tali termini fondamentali per la comunicazione durante i dialoghi Difficilmente apprende i termini sul posto di lavoro preferendo, probabilmente, aggiornarsi attraverso una letteratura specifica o corsi professionali Molto d’accordo con la diffusione, seppur con qualche riserva 16 individui

16 individui


Per quale motivo NON crede che sia importante apprendere questi termini inglesi?

50% preferisce usare la parola corrispondente italiana

44% l’ambito lavorativo non lo richiede 12% trova difficoltosa la pronuncia 6% richiede troppo tempo e risorse 6% i colleghi non mi capirebbero Su 16 risposte

Hanno 43 anni (donne), sono del sud, impiegat* o professionist*. La preparazione in inglese è bassa/media. Fanno basso uso di termini durante il lavoro; provano un po’ di disagio e non credono che migliori l’immagine. Si sentono leggermente obbligat* ad imparare inglese. Credono migliori abbastanza la comunicazione, ma non sono d’accordo alla diffusione. Ha seguito corsi ma appreso i termini durante il lavoro. Questi soggetti (femmina) hanno in media 46 anni, sono ISF del centro-nord e hanno livello basso di inglese. Usano poco l’inglese durante il lavoro e la vita quotidiana e il loro utilizzo crea in loro disagio. L’inglese potrebbe migliorare la propria immagine. Non migliora comunicazione con colleghi ma con i superiori. Li usa poco ma prevalentemente durante la comunicazione parlata.


La definizione della professione è presente

Quale aspetto migliorerebbe? Professionalità

Dinamicità

23

Solo in italiano

8,30%

13

25% Intuitività

18

Velocità

18

Sintesi

86% si preoccupa di verificare il corretto significato delle parole che usa

76% si preoccupa di verificare la pronuncia delle parole che usa

Solo in inglese 66,70%

Entrambe

39

83% non crede che la definizione in inglese sia più dignitosa Marketing Consultant, Loyalty Assistant, Information Manager System, ICT Consultant, Financial Analyst, Event Manager, Digital Strategist, Brand Strategist, Beauty Ambassador


Quanto frequentemente usa questi termini?

2,80%

Mai 29,20%

31,90%

Usa piĂš frequentemente questi termini durante:

Comunicazione parlata

20,80%

Poco

41,70%

Comunicazione scritta

Qualche volta Spesso 36,10%

Sempre

Entrambe

26,40%

11,10%

Nessuna


Differenze di genere? Non sono state rilevate particolari differenze tra i due generi, tuttavia:

Gli uomini si mostrano in minima parte più preparati in lingua inglese Ritengono che l’utilizzo di anglicismi potrebbe migliorare la propria immagine a differenza delle donne. Le donne fanno un uso più sporadico di tali termini e preferiscono la comunicazione parlata, a differenza della controparte che apprezza anche quella scritta Tra gli aspetti chiave che gli anglicismi migliorerebbero, gli uomini, riconoscono una professionalità maggiore. Di contro, le donne, ne elogiano l’intuitività, la velocità e la dinamicità



Conclusioni Non sono pervenute le marcate differenze attese tra gruppi a diversa conoscenza della lingua inglese.

Ci saremmo aspettati un’adesione maggiore alla diffusione di anglicismi da parte di gruppi a medio/alta conoscenza e dipendenti di grandi aziende. I termini appresi prevalentemente durante il lavoro sono ancora una limitazione per un apprendimento dell’inglese a tutto tondo. Nonostante qualche ragionevole remora, sono riconosciuti negli anglicismi diverse capacità che influiscono, in meglio, sulle prestazioni lavorative. La convinzione quasi unanime che l’insegnamento di tali termini dovrebbe essere elargito già durante l’istruzione scolastica, dimostra che questo tema è considerato importante.


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