JEY n. 1/2013

Page 1

L’EDITORIALE A CURA DI LEGAMBIENTE Ogni anno nuovo comincia inevitabilmente con aspettative e speranze per il futuro, qualcuno guarda all'anno appena finito con malinconia, altri con sollievo. Ci troviamo nel limbo, senza sapere bene che fine faremo, se i nostri sogni si avvereranno... Eppure c'è un modo per vivere questo momento con entusiasmo, non è un metodo "brevettato", ma funziona! E lo possono fare tutti, grandi e più piccini! È molto semplice, e sembra essere proprio per questo che non tutti ci pensano. Abbiamo deciso di condividerlo in questo primo numero di Jey per l'anno 2013: vivere il presente! Cosa vuol dire? Effettivamente può voler dire molte cose, tanti filosofi, poeti e letterati hanno scritto su questo tema, ma c'è anche un vecchio saggio che ha detto "Ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono, per questo si chiama presente." Questo saggio è il Maestro Shifu, ma non lo troverete citato tra i grandi pensatori orientali, bensì... in Kung Fu Panda! Del passato facciamo tesoro, poiché è memoria, ricordo e insegnamento; il futuro è determinato dalle nostre azioni di oggi e quindi è il presente quello che dobbiamo vivere, cogliendo le occasioni che la vita ci offre, giorno per giorno, smettendo di lamentarci per quello che non c'è e scoprire, così, che quello che c'è è già moltissimo! Nelle prossime pagine oltre alle notizie sulle campagne e le iniziative di Legambiente, riscopriremo qualche notizia del passato, di quanto è accaduto proprio nel mese di gennaio degli anni anche precedenti la nostra nascita e capiremo come questi avvenimenti si riflettono sul presente, cosicché ognuno possa provare a comprendere meglio anche il futuro. Buon anno presente a tutti!

La scuola chiede bellezza! Operazione scuole pulite 16 marzo 2013 Torna Nontiscordardimé - Operazione scuole pulite, la XV edizione della giornata nazionale di volontariato dedicata alla qualità e alla vivibilità degli edifici scolastici, rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado. …….….continua a pag. 2

ABCIGNO

SI PUO’ FARE

UNMONDOTUTTOATTACCATO

ZOOM

CALEIDOSCOPIO

LABORATORIO CREATIVO

2

8

10

14

22


La scuola chiede bellezza!

2

ABCIGNO

Operazione scuole pulite 16 marzo 2013 Con l’arrivo della primavera Legambiente organizza oramai da quindici anni Nontiscordardimé – Operazione Scuole pulite, la campagna che punta a rendere vivibile, sicura e bella la scuola. È una giornata di festa e di azione civica, durante la quale bambini, ragazzi, insegnanti e genitori realizzano insieme piccoli interventi per migliorare le condizioni dell’edificio scolastico, del suo cortile o dell’area circostante. Si può lavorare alla pulizia e alla verniciatura delle aule ad esempio, o alla piantumazione di alberi e piantine, o addirittura alla creazione di aiuole e orti didattici. Nel pomeriggio la scuola può aprire le porte alla comunità locale trasformandosi in un luogo in cui sarà possibile organizzare lezioni aperte, incontri didattici, laboratori o giochi. Insomma, chi più ne ha, più ne metta! Quest’anno la campagna avrà luogo sabato 16 marzo, appena cinque giorni prima della tanto attesa primavera. Il tema che accompagnerà questa edizione è la bellezza, così importante nel nostro Paese. Rendere una scuola più bella equivale a stare in una scuola più accogliente ma anche più sicura.

Ogni anno partecipano tantissime persone: più di 1.700 scuole, oltre 25.000 classi e circa 600.000 volontari! Che dire… grandi numeri! Nontiscordardimé è ormai un appuntamento fisso. I più “affezionati” già con l’inizio dell’anno scolastico iniziano ad organizzarsi per creare una rete di contatti utili all’organizzazione della giornata. Ma ci sono anche le scuole che scoprono per la prima volta l’iniziativa ambientalista e non si lasciano sfuggire l’occasione per mettersi in gioco. Ecco cosa puoi fare se la tua classe non ha ancora aderito all’iniziativa: vai sul sito www.legambientescuolaeformazione.it e compila la scheda di adesione entro e non oltre il 16 febbraio 2013; scegliendo la modalità Gratuita, la classe riceverà un link per scaricare il manuale che raccoglie suggerimenti e spunti utili per poter organizzare la giornata; scegliendo la modalità con Contributo di 5 €, la classe riceverà il manuale in formato cartaceo assieme agli adesivi per i ragazzi. Assieme ai tuoi compagni puoi rendere più bella la tua scuola! Che aspetti ad iscriverti?


Jey periodico bimestrale on-line a cura di Legambiente Testata registrata presso il tribunale di Roma n.214 in data 18.05.2000

Direttore Responsabile: Enrico Fontana Coordinamento di redazione: Cristina Vecchi, Luciano Ventura ragazzi@legambiente.it tel. 0686268352 Hanno collaborato a questo numero: Fulvia Avaltroni Laura Giovanrosa Valerio Romani Giulia Romano Francesco Ruscito Federico Sorge Emanuela Verginelli Presidente: Vittorio Cogliati Dezza Direttore Amministrativo: Nunzio Cirino Groccia Sede legale: Via Salaria 403, 00199 Roma Tel. 0686268352 Fax 0623325782 www.legambiente.scuolaformazione.it

ABCIGNO

Editore Legambiente Onlus Via Salaria 403 00199 Roma tel. 06862681


STOP VIVISECTION è un’iniziativa che nasce a seguito delle numerose proteste dei cittadini europei rispetto all’approvazione della direttiva 2010/63/UE (detta “per la protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici”). Tale direttiva non ha avviato il percorso di abolizione di ogni forma di sperimentazione animale come previsto dai trattati europei, secondo i quali le politiche dell’UE devono tenere pienamente conto delle esigenze e del benessere degli animali in quanto esseri senzienti.

Letture a quattro zampe: Vengo via con te

4

ABCIGNO

Le felicità oltre la collina di Green Hill

Gli ultimi mesi ci hanno visti impegnati nell’imprevista ma entusiasmante battaglia per trovare una casa e restituire la vita a 2.639 beagle dell’ex canile lager di Green Hill. La risposta alla richiesta di aiuto per dare un futuro a tutti i cani dell’allevamento è stata commovente e ci ha aiutato ad arrivare in fondo a questa storica impresa. Abbiamo ottenuto un primo importante successo: dare una casa, un nome e tanto affetto ad animali che prima erano solo numeri, destinati ad una fine orribile o ad una non-vita altrettanto orribile. Ma non è finita qui, dato che da un punto di vista legale stiamo facendo il possibile per trasformare gli affidi in adozioni. Molto probabilmente dovremo anche contrastare in tribunale una richiesta di risarcimento danni, già annunciata dalla multinazionale proprietaria dell’allevamento. Nel libro “Vengo via con te” raccontiamo cosa abbiamo fatto e continuiamo a fare per vincere definitivamente questa grande battaglia. Oltre ai racconti degli avvocati, di molti volontari, dei veterinari e degli educatori cinofili che hanno contribuito alla riuscita di quest’operazione, ci sono le bellissime immagini dei beagle assieme alle loro nuove famiglie. Con un contributo di soli 20€, potrai acquistare questo fantastico libro e potrai allo stesso tempo continuare ad aiutarci affinché Green Hill rimanga per i nostri amici a 4 zampe, solo un brutto ricordo.

Guarda anche il bellissimo video realizzato da Legambiente che racconta la storia di questi Beagle (e di chi li ha salvati): Vengo via con te www.youtube.com/watch?v=pNvZ-K1We20


Inoltre, la sperimentazione animale rappresenta un serio pericolo per la salute umana in quanto i test animali non hanno alcun valore predittivo per l’uomo. Grazie all’iniziativa popolare è ora possibile firmare on-line e partecipare direttamente all’attività legislativa dell’Unione Europea chiedendo l’abrogazione della direttiva 2010/63/UE. Possono firmare solo i maggiorenni, quindi ricorda di comunicarlo a mamma e papà, agli zii e all’insegnante! Il sito per firmare è https://ec.europa.eu/citizens-initiative/ECI-2012-000007/public/signup.do

ABCIGNO

5


La smart city su rotaie. Il Treno Verde ci trasporta nel futuro. Quest’anno il nostro treno prenderà le sembianze di una vera e propria città sostenibile! Sarà un “viaggio nel viaggio” che toccherà medie e grandi città, proiettandoci verso uno dei futuri possibili ed auspicabili per i luoghi in cui abitiamo e conducendoci, carrozza dopo carrozza, alla scoperta delle soluzioni e dei cambiamenti che già da oggi siamo in grado di applicare nella nostra vita quotidiana! Ci ritroveremo immersi in un percorso guidato che ci permetterà

Ricordiamoci delle ferrovie dimenticate

6

ABCIGNO

Il recupero della bellezza dei territori viaggia anche su rotaia C’era una volta nella provincia di Isernia, in Molise, una ferrovia che andava da Agnone a Pescolanciano. Il mattino del 23 dicembre 1914, arrivò ad Agnone la prima vettura per il viaggio di collaudo. Le lacrime di gioia del popolo furono molte ed equiparabili, almeno in quantità, a quelle delle madri agnonesi che videro partire i loro figli per il fronte della prima guerra mondiale a bordo di quello stesso treno. Le carrozze che una volta trasportavano i giovani verso un futuro più incerto di quello che probabilmente li avrebbe attesi se fossero rimasti accanto ai propri cari, il 7 giugno del 1915 furono aperte al pubblico, permettendo, per la prima volta, di unire gli abitanti delle due città anziché mandarli in battaglia a dividere i popoli. Purtroppo nel novembre del 1943, a seguito del fallimento della ferrovia, decretato dal tribunale di Isernia, i diciassette chilometri di binari vennero completamente distrutti dall'esercito tedesco durante una ritirata. In una sola notte il frutto del lavoro e del sacrificio di tante persone cessò di esistere. Eppure qualcosa continua a muoversi in quei luoghi, anche se non corre su quei binari divelti: si tratta della volontà degli amministratori provinciali d'Isernia di ristrutturare l'intero percorso della ferrovia, compresi i fabbricati. Si stima infatti che anche solo la riapertura della tratta Agnone-Vasto permetterebbe una ripresa dell’economia dell’Alto Molise, oltre che la restituzione della bellezza di un tempo ai colli ed alle valli agnonesi. Questa intenzione è senz’altro in armonia con quella di Legambiente e degli altri enti che fanno parte di Co.Mo.Do. una confederazione di associazioni che si occupano di mobilità alternativa e attività outdoor, il cui obiettivo è la promozione di una rete nazionale di mobilità dolce. Uno dei requisiti fondamentali per la creazione di questa rete è proprio il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse, comprese le ferrovie. Ciò si concretizza in una delle iniziative principali di questa confederazione, che prevede per l’appunto la stesura di una proposta di legge nazionale per la conservazione, il recupero e la valorizzazione delle ferrovie abbandonate e delle infrastrutture territoriali dismesse. Il prossimo 3 marzo è la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, scopri gli eventi qui www.ferroviedimenticate.it/


di vedere, toccare con mano e comprendere fino in fondo cosa può offrirci uno stile di vita all’interno di una città dove è possibile spostarsi con mezzi di trasporto più sostenibili, sfruttando forme di energia rinnovabile, per giungere in case ecologiche costruite secondo i principi dell’edilizia sostenibile, passando attraverso parchi in cui il verde urbano, la vera novità di quest’edizione, distende il nostro sguardo e purifica i nostri polmoni! Per info www.legambiente.it

“…E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano: ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite, sembrava avesse dentro un potere tremendo, la stessa forza della dinamite…”

ABCIGNO

Ascoltala tutta www.youtube.com/watch?v=O2W11raDXb8

7

La locomotiva, una delle canzoni più famose di Francesco Guccini, contenuta nell'album “Radici” del 1972, si riferisce ad un fatto realmente accaduto. La ballata popolare racconta la vicenda del macchinista anarchico Pietro Rigosi, un ragazzo di 28 anni, sposato e padre di due bambine di tre anni e dieci mesi. Poco prima delle 5 pomeridiane del 20 luglio 1893, Pietro prese illegalmente possesso di una locomotiva, sganciandola da un treno merci nei pressi della stazione di Poggio Renatico e si diresse, alla velocità di 50 km/h (che per quei tempi era notevole!) verso la stazione di Bologna. Il peggio venne evitato grazie alla prontezza del personale tecnico della stazione che deviò la corsa della locomotiva su un binario morto, che finì per impattare contro sei carri merci in sosta. Lo scontro fu violento ma Rigosi si salvò, poiché ebbe la fortuna di essere sobbalzato via durante l'urto. Questo gesto, che venne interpretato dai giornali dell'epoca come un atto di pazzia, ebbe come conseguenze per il macchinista l'amputazione di una gamba e la deformazione del viso indotta delle cicatrici, oltre all'esonero dal servizio per motivi di salute. Tuttora non si conoscono le motivazioni che spinsero Pietro Rigosi, ma sappiamo che dopo il ricovero l'uomo pronunciò le seguenti parole: “Che importa morire? Meglio morire che essere legato!”


Laboratorio carnevalesco! Siamo a ridosso della festa più colorata dell'anno, il Carnevale, e molti di noi avranno in casa almeno una bustina di coriandoli e stelle filanti. Oltre che usarli per il loro scopo, potremmo anche prenderne una manciata e divertirci un po’ a creare qualcosa di colorato. “La mia mamma mi sgrida continuamente per il disordine che lascio sulla scrivania tutte le volte che finisco di studiare, così devo ogni volta sistemare penne, matite pennarelli invece di giocare.” Perché non costruire, quindi, un portapenne colorato? Ci occorre: un rotolo di carta igienica, un cartoncino, forbici, colla, coriandoli e stelle filanti.

8

SI PUO ’ FARE

Per prima cosa costruiamo la base del nostro portapenne: disegniamo un cerchio sul cartoncino di un diametro maggiore rispetto al rotolino di carta igienica e ritagliamolo. Stando ben attenti, li incolliamo insieme. Ora ci resta solo di decorarlo come più ci piace e lo facciamo incollando coriandoli e stelle filanti sul rotolino. Aspettiamo che il tutto si asciughi e… abbiamo finito! CURIOSITA’: l’origine dei coriandoli Qualche secolo fa, nel periodo di carnevale, durante le tipiche sfilate delle carrozze, non era usanza lanciare coriandoli e stelle filanti ma granturco, arance, fiori, gusci d’uovo ripieni di essenze profumate e monete. A partire dal 1500 circa, con i frutti del coriandolo rivestiti di zucchero, vennero prodotti dei confettini profumati, appositamente per essere lanciati dai carri o dai balconi. Questa produzione era però molto costosa e ben presto venne sostituita da piccole palline formate dal seme del coriandolo ricoperto di gesso. Dal 1800 a Milano si iniziò a lanciare dei minuscoli dischetti di carta bianca che al minimo soffio di vento si alzavano danzanti in aria come se una nevicata ricoprisse i carri che sfilavano. La folla iniziò ben presto a chiamarli coriandoli, e iniziarono a essere prodotti a livello industriale usando anche carta colorata.

Per questa festa non può mancare una maschera un po’ particolare e soprattutto facile da realizzare anche per i più piccoli. Cosa ci occorre: un foglio, una matita, colori, forbici, spago. Ricalchiamo sul foglio la forma delle nostre mani, tutte e due, vicine vicine e poi ritagliamole. Al centro delle mani disegniamo gli occhi e tagliamoli per bene. Coloriamo la maschera a nostro gradimento e con uno spago uniamo le due estremità… La maschera è pronta!

Mandaci le foto delle tue creazioni per e-mail a ragazzi@legambiente.it, pubblicheremo quelle più originali sul prossimo numero di Jey!


Laboratorio creativo La scopetta scaccia guai Materiale: stecchino lungo da spiedino 2 bacche di polistirolo Elastico Nastro rosso forbici Scopa di saggina o nastro di rafia

Ritagliare un mucchietto di fili di saggina dalla scopa (i bambini più grandi lo possono fare da soli)

Creare un mazzetto e bloccarlo ad una estremità con un elastico

Avvolgere il nastro intorno alla saggina tra l’elastico e le bacche e bloccarlo con un punto di spillatrice. La tua scopetta scaccia guai è pronta!

LABORATORIO di GIULIA ROMANO

Ritagliare un pezzo di nastro ros-

SI PUO ’ FARE

9

Infilare le bacche nello spiedino

Infilare lo spiedino al centro del mucchietto di saggina


Cos’è la Street Art? L’arte di strada è il nome che i mezzi di comunicazione hanno dato a quelle forme di arte e di espressione che si manifestano in luoghi pubblici, alle volte in modo legale, altre nella sua forma più pura in modo illegale. Per la realizzazione di queste “opere” vengono utilizzati spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture, ecc… Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando l’uso collettivo e pubblico di strade e piazze; altri più semplicemente vedono le città

”Radici” di solidarietà

10

UNMONDOTUTTOATTACCATO

L’Italia sono anche io: campagna per il diritto alla cittadinanza Junior (Jr), vive a Parigi ed è uno dei massimi esponenti della street art. Ha affisso le sue immagini ovunque, dalle banlieues,(periferie) di Parigi al muro che divide Israele e Territori Palestinesi, passando per i grattacieli di New York. Jr è arrivato anche nel nostro paese, e grazie all’aiuto di cittadini-fotografi ha realizzato delle installazioni di grandi poster in bianco e nero posizionati lungo le strade o all’interno o all’esterno di edifici pubblici di particolare valore simbolico di 8 grandi città italiane. 1500 gigantografie di cittadini italiani e stranieri che il 20 e 21 Ottobre scorso hanno “messo la faccia” nel progetto Inside Out/ L’Italia sono anch’io che ha come scopo quello di tenere alta l’attenzione sui Diritti di Cittadinanza. I Musei civici a Reggio Emilia, l'Arena civica a Milano, l'Ex-meccanotessile a Firenze, la Mediateca del Mediterraneo a Cagliari, via Libertà a Palermo, piazza della Borsa a Trieste, il Muro degli Stalloni a Crema e i Giardini pubblici a Sassari hanno ospitato centinaia di poster trasformandosi in grandi opere di arte pubblica a cielo aperto. Legambiente ha scelto di fare parte, insieme a 22 organizzazioni della società civile, del Comitato promotore de L’Italia sono anch’io la campagna di diritti per la cittadinanza, con l'obietti-

vo di costruire un percorso che porti al pieno riconoscimento normativo per chi è di origine straniera di importanti diritti, quali l’assegnazione della cittadinanza italiana ai figli di genitori stranieri regolari e della partecipazione al voto amministrativo di chi è regolarmente residente in Italia da almeno 5 anni. Per questo la “Festa dell’albero 2012”, la campagna di Legambiente che rappresenta un momento di grande coinvolgimento per bambini, ragazzi, insegnanti, genitori e nonni, volontari e amministratori, è stata dedicata da alcuni Comuni come Lampedusa, Pistoia, Reggio Emilia, Sabaudia, Rivoli, Milano e Roma ai nuovi nati nel 2012 da genitori stranieri, per chiedere diritti con una grande festa insieme alle comunità di provenienza. L’esempio di Lampedusa è esplicativo del valore che si è voluto dare a questa iniziativa, sono stati infatti piantati sul sentiero che porta verso l’isola dei Conigli quattro alberi dedicati a quattro bambini nati tra gli sbarchi e la terraferma. Questo gesto simbolico oltre a sensibilizzare gli stranieri alla cura e al rispetto del proprio territorio risponde al vuoto normativo con un atto di accoglienza e di “radicamento” nel comune di nascita e di adozione. www.litaliasonoanchio.it


come un posto in cui poter esporre le proprie creazioni e in cui esprimere la propria arte. La street art offre infatti la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso più vasto di quello di una tradizionale galleria d'arte.

UNMONDOTUTTOATTACCATO

11

Cittadinanza è la condizione della persona fisica (detta cittadino) alla quale l'ordinamento giuridico di uno stato riconosce la pienezza dei diritti civili e politici. La cittadinanza, quindi, può essere vista come uno status del cittadino ma anche come un rapporto giuridico tra cittadino e stato. Le persone che non hanno la cittadinanza di uno stato sono stranieri, apolidi se, invece, non hanno alcuna cittadinanza. Proviamo a spiegare, in maniera semplice, la procedura attuale per l’acquisizione della cittadinanza italiana ai minori. Chi nasce in Italia da genitori stranieri non acquista automaticamente la cittadinanza italiana, ma mantiene quella dei genitori. La cittadinanza italiana viene concessa al bambino nato in Italia da stranieri soltanto se i suoi genitori sono ignoti o apolidi oppure se in base alla legge del Paese di origine i figli non possono acquistare la cittadinanza dei genitori. Nel caso in cui uno dei genitori acquisti la cittadinanza italiana per matrimonio o per naturalizzazione, anche i figli minori conviventi acquistano la cittadinanza italiana. Al compimento dei 18 anni chi è nato in Italia e vi ha sempre mantenuto la residenza può chiedere, presentandosi all’ufficiale di Stato Civile entro un anno dal raggiungimento della maggiore età, di ottenere la cittadinanza italiana.


Nina e i diritti delle donne Di Cecilia D’Elia, disegni di Rachele Lo Piano Sinnos editrice Nina è una bambina dei nostri giorni. Vive con i genitori e suo fratello. Gioca, va a scuola, è felice, non le manca niente. In casa sua, tutti, a parte la mamma, portano il cognome del papà. Da questa curiosa e semplice constatazione, si avvia una bella storia:

Suffragette in bicicletta nel XXI secolo

12

UNMONDOTUTTOATTACCATO

Diritti delle donne: una “pedalata” in più!

Guardando "Mary Poppins" qualcuno di voi si sarà domandato cosa stesse facendo la mamma di Jane e Michael. La signora Banks era una suffragetta, ovvero partecipava attivamente al movimento per il diritto di voto alle donne. Una delle leader americane di questo movimento, Alice Paul, è nata proprio a gennaio, il giorno 11 del 1885. Nel corso del secolo scorso, moltissimi Paesi hanno esteso il suffragio alle donne (l'Italia nel 1948). Il voto è in realtà tanto un diritto quanto un dovere: diritto a partecipare alle decisioni sulla vita dello Stato, e dovere in quanto fondamentale per il funzionamento della democrazia. Ad oggi, per molti di noi è impensabile che qualcuno non abbia ancora questo diritto, eppure è così e succede in Arabia Saudita. Lo scorso settembre, finalmente, il Re Abdullah ha annunciato che dal 2015 anche le donne saudite potranno partecipare alle elezioni municipali (le uniche a suffragio popolare). Questa decisione è una luce di speranza nel futuro delle donne saudite, alle quali è proibito viaggiare, avere un lavoro retribuito, accedere all'istruzione superiore e sposarsi senza l'autorizzazione di un uomo che abbia la podestà su di loro. Non solo, a queste donne non è neanche consentito guidare un'automobile e alle bambine non è permesso andare in bicicletta! Così, alla periferia di Riyadh, la capitale Saudita, una bici verde diventa il "sogno proibito" di una ragazzina di 10 anni.

"Bicicletta verde", film uscito nelle sale italiane il mese scorso, è una sorta di fiaba contemporanea che ci narra dei diritti negati alle donne, tra i quali, appunto, poter andare in bicicletta. La bicicletta verde è un simbolo per il riconoscimento dei diritti universali. La storia di Wadjda è la storia di migliaia di bambine, ragazze e donne saudite che vedono negati i loro diritti fondamentali; conoscere questa storia aiuterà a comprendere aspetti poco noti di un paese ormai a noi molto vicino e chissà magari anche ad attivarci e contribuire alla costruzione di una cultura universale dei diritti delle donne in Arabia Saudita e nel mondo.


la storia delle donne della famiglia di Nina, che scorre parallela alla dura battaglia per la conquista dei diritti femminili. A raccontarla è sua madre Carla che, riavvolgendo i fili del passato, riporta alla luce i momenti cruciali della vita di chi l’ha preceduta. Nina è tutta orecchi e ascolta le vicende della bisnonna e della nonna...

Lacci e catene noi spezzerem e tutte unite combatterem. Noi siam le forze del lavoro e cantiamo tutte in coro: Marciam! Suffragette, a noi! Non puoi arrestarci o maschio son finiti i tempi tuoi. È un solo grido unanime: Femmine, a noi! Ben presto anche in politica seguire ci dovrai, se il voto ancor ci neghi, per te saranno guai! Siam pronte al peggio, anche a morire ormai. Chi per il voto muor, vissuto è assai. Femmine, a noi! Ah! Lacci e catene noi spezzerem se tutte unite combatterem. Noi siam le forze del lavoro e cantiamo tutte in coro: Marciam! Marciam! Marciam! Suffragette, a noi! www.youtube.com/watch?v=Ebb85LpVHS4

13

Veri soldati in gonnella siam. Del voto alle donne gli alfieri siam. Ci piace l'uomo preso a tu per tu, ma al governo lo troviamo alquanto scemo.

UNMONDOTUTTOATTACCATO

Ecco il testo della canzone che cantava la signora Banks: Suffragette, a noi!


Il mito della bicicletta sul grande schermo Una delle pellicole più famose e amate sul mondo della bici è indubbiamente Ladri di biciclette, il capolavoro realizzato da Vittorio de Sica nel 1948. Altri film fondamentali per approfondire la passione della bicicletta sono Il Pirata (la pellicola dedicata a Marco Pantani), Totò al giro d'Italia e il surreale Appuntamento a Belleville, un film d'animazione francese uscito nelle sale nel 2003.

Tweed Ride: “una pedalata urbana con stile”

14

ZOOM

La promozione dell’uso della bicicletta in città assume un gusto retrò

Con movenze leggere e abiti eleganti sembrano appena scesi da una macchina del tempo che li ha catapultati nella nostra epoca direttamente dai primissimi anni del '900! Si ammirano donne che fanno gran mostra di pizzi e merletti e pedalano con grazia affianco a uomini che portano orgogliosamente baffi arricciati ed incerati, abbinati a pantaloni plus four (un particolare tipo di pantalone molto in voga in quegli anni, che a differenza dei pantaloni alla zuava, scendevano di ulteriori 10 cm sotto al ginocchio). Tutte intorno le facce perplesse della gente che sembrano chiedersi silenziosamente: ma Carnevale è forse arrivato in anticipo quest'anno?! Niente affatto! Si tratta di una Tweed Ride: una “biciclettata” di

Ogni tweedy o tweeder si attiene ad un “galateo” le cui “regole” si prestano molto bene anche per essere applicate a coloro che si spostano in bicicletta all'interno di una città: * Non pedalare più veloce del tweedy più lento * Pedala in modo cortese e con buone maniere * Segnala quando giri o ti fermi per il beneficio di quelli dietro di te * Rispetta le leggi locali sul traffico * Segnala eventuali rischi e pericoli per il beneficio di quelli dietro di te * Quando un’automobile tenta di passare il gruppo, i tweedies più arretrati avvisino quelli davanti con un grido “Auto!’, cosicché il gruppo si possa mettere in fila indiana * Se ci sono bimbi cerca di proteggerli tenendoli sempre riparati.

gruppo in cui partecipanti indossano la tenuta tradizionale del ciclista inglese. Qualsiasi bicicletta è ammessa ad una Tweed Ride ma si esortano i partecipanti ad utilizzare bici d'epoca restaurate. La prima Tweed Ride avvenne il 24 Gennaio 2009 e fu organizzata da London Fixed Gear e Single Speed, un forum online che si occupa di ciclismo. La terza corsa ebbe luogo il 10 Aprile 2010 e coinvolse ben 400 ciclisti!

FOTO DI FRANCESCO MAZZA


Sai chi era Alfonsina Strada? Alfonsina Rosa Maria Morini, nata il 16 marzo 1891 a Castelfranco Emilia, è stata una ciclista su strada italiana, pioniera della parificazione tra lo sport maschile e quello femminile. Negli anni 1920 si confrontò con ciclisti di sesso maschile in corse come il Giro di Lombardia ed il Giro d'Italia.

Gli appuntamenti italiani Domenica 17 marzo 2013 avrà luogo la prima Tweed Ride capitolina e partirà alle ore 10 da Ponte Sant'Angelo. Gli organizzatori la descrivono come “una festa in bici e abiti vintage per condividere la naturale eleganza della bicicletta, una style competition riservata a mezzi e abiti”. Altre informazioni sono già disponibili sul sito www.tweedride.it.

ZOOM

15


Glossario Propellente gassoso: il gas propellente genera la pressione all'interno del contenitore. Aprendo la valvola di fuoriuscita avviene una polverizzazione della miscela liquida che rimarrà sospesa nell'aria.

Stratosfera: è il secondo strato dell’atmosfera, compreso tra i 15 e i 50 chilometri dalla terra (appena sopra le nubi). Reazioni fotochimiche: sono delle reazioni chimiche che nascono dall'azione della luce sulla materia.

Bombolette spray a lungo raggio

16

ZOOM

L’utilizzo delle bombolette è nocivo per la Terra «Tutta la vita sulla Terra dipende dall’esistenza di un sottile schermo di un gas velenoso, in alto nell’atmosfera: l’ozono» da una relazione del Programma delle Nazioni Unite sull’Ambiente.

tergenti per l’elettronica e negli estintori. I CFC non sono infiammabili e non hanno effetti tossici sull’uomo, ma rappresentano un grave pericolo per la nostra Terra.

Il 23 gennaio 1978 la Svezia mette al bando le bombolette spray. È la prima nazione al mondo che assume un simile provvedimento nei confronti di un prodotto da tempo sospettato di essere una delle cause del deterioramento dello strato di ozono che protegge l’atmosfera terrestre. Le bombolette, entrate nell’uso comune di milioni di persone, utilizzano infatti come propellente gassoso i clorofluorocarburi (CFC) il cui accumulo negli strati alti dell’atmosfera provoca reazioni con effetti distruttivi sullo scudo che protegge il nostro pianeta dalle pericolose radiazioni solari (il buco dell’ozono).

L’iniziativa della Svezia è la prima di una lunga serie di provvedimenti tendenti a limitarne l’uso che porteranno gran parte dei paesi industrializzati a sottoscrivere il Protocollo di Montréal, accolto anche dall’Italia nel 1988.

Oggi, la maggior parte dei CFC è stata rimpiazzata dagli HCFC (idroclorofluorocarburi) che sono delle molecole con proprietà simili ma con un più basso potenziale di distruzione dell’ozono. Tuttavia non sono totalmente innocue ed è per questo che anche gli HCFC sono stati inseriti in un programma di riduzione graduale di utilizzo che condurrà alla soI primi a segnalare la relazione tra i clorofluorocar- spensione della loro produzione entro la fine del buri e l’assottigliamento dello strato di ozono sono 2019. Siamo sulla giusta rotta anche se la strada è stati i due ricercatori Mario Molina e Sherwood Ro- ancora tortuosa. wland. Essi osservarono che la radiazione solare (luce) che colpisce la stratosfera innesca reazioni fotochimiche che coinvolgono lo strato dell’ozono, riducendone la concentrazione. Inventati negli anni venti, i clorofluorocarburi sono composti del carbonio contenenti cloro e fluoro particolarmente versatili e utilizzati, oltre che nelle bombolette spray, negli impianti di refrigerazione dei frigoriferi, nei condizionatori dell'aria, nei de-


ZOOM

disegnI DI FULVIA AVALTRONI

17

Il frigo amico Tra tutti gli elettrodomestici che abbiamo in casa, il frigorifero è uno di quelli che ha maggiori "responsabilità" dato che è attivo a tutte le ore. Per un corretto utilizzo, dobbiamo osservare delle semplici regole: bisogna scegliere un apparecchio di classe energetica A++, per risparmiare fino al 40% di energia; è preferibile un frigo con una capacità in linea con le proprie necessità (avere un grande frigorifero semivuoto corrisponde a sprecare energia); per una conservazione ottimale dei cibi, bisogna impostare la temperatura a -18°C nel congelatore e +5°C nel frigo; è opportuno ridurre al minimo le aperture dello sportello e prelevare o riporre i cibi il più velocemente possibile, evitando i cibi ancora caldi (in modo da non sprecare energia inutilmente); bisognerebbe congelare i cibi in piccole porzioni per evitare avanzi che in nessun caso possono essere ricongelati; infine, è importante sbrinare periodicamente il congelatore (per evitare la perdita di volume e l'aumento dei consumi). Con semplici mosse possiamo fare la differenza!


L'etichetta dei prodotti alimentari Hai mai prestato attenzione all’etichetta dei prodotti alimentari quando vai a fare la spesa? L’etichetta non deve imbrogliare il consumatore: deve riportare gli ingredienti caratterizzanti, se sono presenti tracce di OGM, il luogo di provenienza per i prodotti non trasformati e il luogo dov'è avvenuta l'ultima trasformazione sostanziale per i prodotti trasformati. Ricorda che le truffe alimentari sono più diffuse di quanto si possa pensare.

Frankestein è più reale di quanto pensiamo Gli OGM spiegati ai ragazzi.

18

ZOOM

13 anni è l'età media dei nostri lettori, ma sono anche gli anni trascorsi da quel 29 gennaio 2000 quando venne approvata la versione finale del protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, che si pone come obiettivo la protezione della biodiversità dai rischi derivanti dall'utilizzo degli organismi geneticamente modificati.

nipolare geneticamente una molecola come quella del dna il cui sviluppo ha richiesto un processo evolutivo lungo tre miliardi di anni?

Ben vengano, quindi, le buone intenzioni, ma facciamo attenzione agli effetti collaterali. Una volta che questi geni vengono manipolati e si crea una nuova specie, a chi appartiene? Cosa succede a quel Probabilmente non sentirete parlare di questo do- merluzzo o a quel pomodoro? Come viene tutelata, cumento a scuola, ma sicuramente avete sentito quindi, la diversità della vita (biodiversità)? Sono parlare di OGM o di organismi transgenici. Sapete molte le domande che si pongono tutti coloro dubcosa sono? I geni, presenti in ogni essere vivente, biosi o contrari agli ogm ed in queste poche righe uomo, animale o pianta che sia, sono una sorta di non si può dire tutto. Inoltre, sappiamo che è un libretto di istruzioni: le informazioni su come argomento un po' più da "grandi", perciò chiedi ai quell'organismo deve funzionare sono per l'appun- tuoi genitori o alla maestra di informarsi per te perto scritte nei geni. I geni di un uomo, per esempio, ché gli organismi geneticamente modificati sono sono diversi da quelli di un fiore, i geni di un leone usati soprattutto in agricoltura e nell'industria alisono diversi da quelli di un pomodoro. In natura mentare, sono cioè prodotti che già stiamo mannon esiste un essere vivente che sia un po' uomo un giando (mais, soia, patate e altri cereali e vegetali) po' fiore, oppure un po' leone e un po' pomodoro, e se vogliamo che queste ricerche tutelino veraforse in alcune favole, ma ci piace che rimangano mente la vita in tutti i sensi dobbiamo sapere cosa favole. stiamo realmente mettendo nel carrello! Gli scienziati hanno scoperto delle tecniche di inge- Per approfondire: gneria genetica con cui riescono a mischiare geni di www.maninellaterra.org/dossier-OGM.html esseri viventi di specie diverse che non hanno nien- www.legambiente.it/temi/alimentazione/ogm te a che fare l'uno con l'altro. Ad esempio, hanno preso il dna (la sostanza di cui sono fatti i geni) di un merluzzo e lo hanno trasferito in un pomodoro, sperando di rendere il pomodoro più resistente al freddo. L'intenzione, da un certo punto di vista, è anche nobile: creare specie più forti, più resistenti o più ricche di nutrimento ed aumentare la produzione delle coltivazioni per risolvere la fame nel mondo. Da un altro punto di vista, considerando anche che gli obiettivi appena citati non sono stati raggiunti, quest'intenzione è un po' presuntuosa, si potrebbe dire, infatti, che l'uomo vuole intervenire e "dominare" la natura, tanto da chiedersi: è corretto ma-


“Siamo tutti connessi alla deforestazione” Qualcuno lo chiama karma, qualcuno effetto boomerang. È anche un domino circolare che parte dall’uomo e si attiva con un’azione: l’abbattimento di un albero. Questo domino impazzito comprende tutto: fiumi, animali, industrie… Lo possiamo vedere in un breve spot realizzato dal WWF Brasile, in un certo senso anche divertente. Ma le conseguenze del diboscamento sono numerose e non fanno ridere: effetto serra, desertificazione, erosione, inquinamento delle acque, sottrazione di risorse alle popolazioni indigene...

Consigli per i NON-acquisti

ZOOM

19

Cosa accomuna una barra di cioccolata, una patatina fritta, una confezione di margarina, una centrale elettrica, una saponetta e la foresta amazzonica o una indonesiana? Semplice: l’olio di palma. Molto economico rispetto ad altri grassi alimentari più pregiati, solido a temperatura ambiente, adatto a essere stoccato per lungo tempo e facilmente lavorabile, quest’olio è la manna di piccole e grandi industrie alimentari e cosmetiche. Nascosto spesso dietro anonimi “oli vegetali” e “grassi vegetali”, anche di molti prodotti biologici, è l'olio più diffuso al mondo. Oltre alla produzione di uno spropositato numero di generi alimentari e cosmetici, l'olio di palma appare indicato anche per l'utilizzo energetico, trasformato in biodiesel o combustibile per centrali elettriche. Insomma, si tratta di un vero e proprio olio delle meraviglie, che in molti corrono a coltivare. Vi è solo un piccolissimo problema con questa innocua sostanza piena di pregi: è un pericolo per il Pianeta e per la nostra salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che ci sono prove convincenti che il consumo di olio di palma aumenta il rischio di malattie cardiovascolare. Inoltre, milioni di ettari di foreste pluviali e torbiere in Indonesia, Malesia, Papua Nuova Guinea, Filippine, Thailandia vengono sacrificati all'olio che dà gusto alle nostre brioche, alla crema spalmabile e alle croccanti patatine. Oranghi e popoli indigeni perdono i loro ambienti e periscono per far spazio a immense piantagioni che producono olio di palma. In Asia, Africa e America Latina ne stanno sorgendo sempre di nuove, per fornire olio da bruciare nei nostri motori. Così, mentre noi ce lo spalmiamo persino addosso e lo mandiamo letteralmente in fumo per far correre le nostre macchine, tonnellate di anidride carbonica e altri gas serra vengono liberati nell'atmosfera per la sua coltivazione. Forse dovremmo tornare al buon vecchio olio di oliva e leggere attentamente gli ingredienti delle nostre merendine, se vogliamo avere un orango in più e un pianeta su cui vivere.


Il bike sharing, traducibile come "condivisione della bicicletta", talvolta indicato come servizio di biciclette pubbliche, è uno degli strumenti di mobilità sostenibile a disposizione delle amministrazioni pubbliche che intendono aumentare l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (autobus, tram e metropolitane), integrandoli tra loro e integrandoli dall'utilizzo delle biciclette condivise per i viaggi di prossimità dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare. È quindi una possibile soluzione al problema dell'"ultimo chilometro", cioè quel tratto di percorso che separa la fermata del mezzo pubblico alla destinazione finale dell'utente.

Mobilità sostenibile

II 14 gennaio 1855, fu inaugurata la prima ferrovia transcontinentale in assoluto, la Panama Railway, che permise il collegamento tra la costa Atlantica e quella Pacifica e consentì a decine di migliaia di persone, provenienti da ogni parte del mondo, di raggiungere nel più breve tempo possibile la costa orientale per poi imbarcarsi alla volta della California.

20

ZOOM

Alla scoperta dei mezzi di trasporto meno inquinanti

Come allora anche spostarsi è una necessità, lo facciamo tutti i giorni per andare a scuola, a calcetto o in piscina, per andare in vacanza e per accompagnare i nostri genitori a fare la spesa. Ma come lo facciamo?

Dovremmo cercare di farlo nel modo più ecosostenibile possibile, a partire dalla scelta del mezzo da utilizzare. Il mezzo di trasporto più sostenibile è sicuramente l’energia delle nostre gambe, ma se il tempo e le distanze non ce lo permettono dobbiamo fare affidamento ad altri mezzi. Quali sono, secondo voi, i mezzi di trasporto meno inquinanti? Sicuramente la bicicletta è il trasporto più ecosostenibile in assoluto, e in città, è il mezzo più efficiente in assoluto. In un raggio da 0 a 6 km è statisticamente più veloce di qualsiasi altro mezzo, è più comoda in quanto non vincolata a problemi di parcheggio o di passaggio in aree chiuse al traffico, inoltre è decisamente più economica. Ciononostante, la bicicletta, rimane ancora il mezzo di trasporto più rischioso e trascurato dalle istituzioni, tanto che sia a livello nazionale e sia a livello locale, le iniziative a favore della mobilità ciclabile risultano ancora insufficienti. Alcuni Comuni per incentivare gli spostamenti in bicicletta hanno scelto di potenziare le piste ciclabili e di introdurre servizi di bike-sharing. La tecnologia, inoltre, sta facendo passi da gigante, nel mercato adesso possiamo trovare bici elettriche e bici a “pedalata assistita”. Per viaggi a media o a lunga percorrenza il mezzo di trasporto più sostenibile è sicuramente il treno. Viaggiare su rotaie implica infatti un risparmio energetico del 91% rispetto all'uso di un aereo e del 68% rispetto ad un'auto. …….….continua alla pagina accanto


Il Carpooling è l’auto di gruppo, per abbattere il costo degli spostamenti ed evitare di usare cinque veicoli per cinque persone quando invece ne basterebbe uno solo. Il Car Sharing è invece l'uso temporaneo e a pagamento di un'auto, previa prenotazione.

21

L'incidenza sull'ambiente, in termini di inquinamento, resta molto inferiore grazie anche all'elevato numero di passeggeri che un treno a pieno carico può trasportare. Stessa cosa vale per l’autobus, le emissioni prodotte sono ammortizzate dal fatto di trasportare molte più persone di una singola auto. Da evitare è sicuramente l’aereo. Certo, volare è comodo e consente di coprire grandi distanze in tempi molto rapidi, ma bisogna anche ricordare che il trasporto aereo è in assoluto tra i meno sostenibili, e che nel trasporto aereo non si sono ancora disponibili alternative a minor impatto ambientale. In ultimo l’automobile a cui ci affidiamo forse troppo spesso. Naturalmente non è molto ecosostenibile ma se si osservano alcuni comportamenti possiamo almeno ridurre le emissioni, limitando l'uso del veicolo allo stretto necessario e soprattutto condividere i viaggi con altre persone, diminuiremo così le spese e le emissioni di CO2. Ora che conosciamo meglio quali sono i mezzi di trasporto meno inquinanti domani a scuola non si potrebbe provare ad andare a piedi?

ZOOM

disegno di LAURA GIOVANROSA


Il gioco è uno strumento unico per il bambino, perché lo avvince e lo "conquista", coinvolgendolo in un'esperienza ludica che gli consente di crescere lungo molteplici direzioni, senza nemmeno che lui se ne accorga. Gli aspetti, o percorsi, così efficacemente sviluppati dallo "strumento-gioco" sono sei: 1. l'apprendimento di conoscenze specifiche

Le avventure di Fiocco di neve Regia Chris Renaud, Kyle Balda Il 1 ottobre 1966, il gorilla albino Nfumi Nguy venne trovato nella Guinea Equatoriale e fu trasferito allo Zoo di Barcellona. Questo unico esemplare della sua specie fece molto scalpore tanto da apparire sulla copertina del National Geographic Magazine e da venire ribattezzato

da tutti "Fiocco di neve". Divenne una leggenda che ci viene ora raccontata sul grande schermo. Una storia il cui tema centrale è la diversità. Fiocco di neve è il gorilla più coccolato ed ammirato dai visitatori del parco, ma per il colore della sua pelliccia, gli altri gorilla non lo considerano parte del gruppo. Anzi, sono anche infastiditi dal suo successo poiché non ne com-

22

CALEIDOSCOPIO

Manifesto del gioco educativo di Creativamente Come diceva il filosofo francese René Descartes, più noto come Cartesio, “cogito ergo sum”: penso dunque esisto. La nostra filosofia di gioco educativo è invece sintetizzata dall'affermazione "ludo ergo sum": gioco, dunque esisto!

I colori dimenticati e altri racconti illustrati di Silvia G. Guirado Macro Junior Cosa accadrebbe se un giorno il mondo perdesse i suoi colori e diventasse cupo, grigio e silenzioso? Carmesina è una bambina molto speciale. In seguito all’inter-

Domitilla S.O.S. Operazione Terra di Jacopo Pasotti Scienza Express

Teresa e Antonio ricevono dall'aquila Domitilla un incarico importante: devono trovare gli ingredienti per la ricetta di una "medicina". Questa salverà il mondo dall'imminente rischio di spaccarsi in due come un cocomero, a causa di una malattia dovuta al cattivo rapporto

vento di un gatto nero davvero unico, scopre di possedere un dono straordinario. Grazie ad esso e con l’aiuto del suo nuovo amico, riporterà i colori in un mondo grigio e triste. “I colori dimenticati” è il primo di una serie di racconti illustrati racchiusi in questo libro, che ci parlano di ami-

che l'uomo ha instaurato con il pianeta. È vero quindi che su di noi ricade la responsabilità, ma anche l'opportunità di poterlo “curare”. Grazie all'incontro con alcuni ricercatori sparsi in ogni angolo del globo, i due bambini scopriranno il significato di geosfera, idrosfera, atmosfera, pedosfera, criosfera, biosfera, le sei "sfere" in cui gli scienziati dividono il pianeta. Saranno necessari sei ingredienti, uno per ogni sfera, e Teresa e Antonio, tra-


2. lo sviluppo della propria sicurezza e della propria autostima 3. l'importanza del divertimento 4. la scoperta, o riscoperta, della fisicità e il piacere della concreta percezione tattile 5. il rispetto delle regole 6. il valore della socializzazione.

prendono il motivo. Fiocco di neve decide di partire con il suo unico vero amico, un procione rosso, per una fantastica avventura alla ricerca della Strega del Nord, in grado di farlo diventare nero come tutti gli altri. Scoprirà, invece, che essere speciali non è poi così male!

CreativaMente: giochi che stimolano creatività, intelligenza e fantasia! www.creativamentesrl.it

Le avventure di Fiocco di neve Regia Andrés G. Schaer

sportati in volo dalle sterne artiche o trainati da una balena, attraverseranno molte avventure, sull'Himalaya, al Polo Nord, a New York, ma alla fine riusciranno a raccogliere gli ingredienti ed a tornare dalla loro aquila Domitilla. Sarà lei a preparare la ricetta, cercherà di curare il pianeta ma... un piccolo colpo di scena finale rivelerà l'importanza di una settima, fondamentale, "sfera". Il pianeta, alla fine, sarà salvo. Ma fino a quando?

I colori dimenticati Silvia G. Guirado Macro Junior

Domitilla - S.O.S. Operazione Terra Jacopo Pasotti

CALEIDOSCOPIO

23

cizia, di buon umore, di coraggio, di ecologia e di amore, attraverso protagonisti reali e di fantasia, con i quali il lettore (bambino, adolescente e persino adulto) si potrà sempre identificare. Un viaggio nella fantasia e nella nostra immaginazione, lungo cinque racconti, per farci riflettere e far riemergere la sensibilità e i sogni di bambino ancora chiusi in noi.


Per tutte le informazioni scarica il regolamento e la scheda di adesione, oppure scrivi a festa.albero@legambiente.it o chiama lo 06.86268352.

CONCORSO LETTERARIO: L’ALBERO RACCONTA Legambiente per il quarto anno consecutivo propone un concorso con l’intento di stimolare la scrittura e la cultura dell’ambiente tra i bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni.

CONCORSO GIORNALISTICO: STORIA DI UN PARCO Legambiente propone un concorso giornalistico per ragazzi da 11 a 18 anni sul tema del Verde Urbano

disegno di Fulvia Avaltroni


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.