Jey n 4 2013

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Partecipa anche tu alla Festa interculturale dell’Albero! di Mattia Lolli Come ogni anno, a novembre torna la Festa dell’Albero, la campagna di Legambiente per la tutela del verde e la messa a dimora di nuovi alberi: un gesto concreto per la biodiversità contro mutamenti climatici e dissesto idrogeologico. Quest’anno, oltre alla tutela e valorizzazione del patrimonio arboreo e degli spazi pubblici, la Festa dell’Albero ci parla di accoglienza ed inclusione sociale. Legambiente infatti ha scelto di dedicare queste giornate ai diritti dei migranti e a tutte le bambine e i bambini nati in Italia da genitori stranieri, perché purtroppo nascere figli di genitori stranieri nel nostro Paese non significa ancora essere cittadini italiani. (continua a pag.2) AUTOSCATTO

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Continua dalla copertina Con la messa a dimora di nuovi alberi, simboli per eccellenza di radicamento e appartenenza al territorio, vogliamo lanciare un messaggio di accoglienza, parità di diritti e pace. Per questo, il 20 ed il 21 novembre i volontari dei circoli di Legambiente insieme a tantissime associazioni, amministrazioni comunali, istituti scolastici e bambini di ogni nazionalità, daranno vita alla prima Festa dell’Albero Interculturale, piantando nuovi alberi sia nei giardini delle scuole che in aree verdi e degradate delle città. Le giornate del 20 e del 21 novembre hanno un doppio valore. Il 20 si festeggia infatti la Giornata Mondiale dell’Infanzia, per questo con la Festa dell’Albero, chiederemo che sia riconosciuto il diritto di cittadinanza per i bambini nati da genitori stranieri, perché tutti i bambini

Vuoi piantare un albero anche tu? Ecco dove…

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di Mattia Lolli

Tra le centinaia di iniziative che saranno concentrate nelle giornate della Festa dell’Albero, una valenza speciale avrà quella di Lampedusa, dove proseguirà la realizzazione del Giardino dell’Accoglienza, cominciata il 3 novembre con la piantumazione di 366 piantine, in memoria delle vittime del naufragio del 3 ottobre scorso e di tutti i migranti morti in mare. A Roma nella mattinata del 20 novembre la Festa dell’Albero sarà realizzata da Legambiente in collaborazione con In Migrazione Onlus nel Parco di Centocelle, quartiere romano a forte presenza intercultu-

rale. Una giornata d’inclusione sociale dove ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, cittadini del quartiere, comunità straniere, si daranno da fare concretamente per la cura del verde collettivo. Nel Comune di Capolona in provincia di Arezzo le piantumazioni saranno dedicate alle vittime di Lampedusa e a tutti i migranti, inoltre sabato 23 novembre si svolgerà la cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria a 53 minori figli di cittadini stranieri nati in Italia e residenti a Capolona.


possano veder piantumato un albero alla loro nascita. Il 21 novembre ricorre anche la Giornata Nazionale degli Alberi, finalmente istituita come festa nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore da febbraio 2013. Per maggiori informazioni su tutte le iniziative della Festa dell’Albero: www.legambientescuolaformazione.it festa.albero@legambiente.it

Jey periodico bimestrale on-line a cura di Legambiente Testata registrata presso il tribunale di Roma n.214 in data 18.05.2000

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Direttore Responsabile: Enrico Fontana Coordinamento di redazione: Cristina Vecchi, Luciano Ventura ragazzi@legambiente.it tel. 0686268352

A Rovigo, per la Festa dell'Albero, Legambiente organizza una piantumazione nel giardino della Scuola "G.B. Casalini", per dare vita al "Giardino dell'Accoglienza", dedicato all’interculturalità ed ai diritti dei migranti. Per maggiori informazioni su tutte le iniziative della Festa dell’Albero: www.legambientescuolaformazione.it festa.albero@legambiente.it

Hanno collaborato a questo numero: Claudia Cappelletti Mattia Lolli Tiziana Mortellaro Monica Pergoloni Francesco Ruscito Cristina Vecchi Presidente: Vittorio Cogliati Dezza Direttore Amministrativo: Nunzio Cirino Groccia Sede legale: Via Salaria 403, 00199 Roma Tel. 0686268352 Fax 0623325782 www.legambiente.scuolaformazione.it

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Editore Legambiente Onlus Via Salaria 403 00199 Roma tel. 06862681


Che bella idea! Marco Castro Cosio è un designer messicano che per la sua tesi di laurea alla New York University ha presentato un innovativo progetto di Bus Root. Facendo un semplice calcolo il designer arriva al seguente risultato: grazie a soli 31 cm quadrati di giardino sul tetto di un autobus una città come la Grande Mela, dato l’elevato numero di mezzi pubblici in circolazione, guadagnerebbe circa 14 ettari di verde. Un’idea semplice che potrebbe migliorare la qualità dell’aria ma anche l’estetica delle città. Il primo prototipo, dotato di pannelli solari, una turbina eolica e un motore alimentato dagli olii di scarto dei ristoranti con un tetto coltivato a piante grasse è stato messo in circolazione e per

Storie di bambini che cambiano il mondo

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di Francesco Ruscito

Se i grandi falliscono nel tentativo di cambiare il mondo, a volte a riuscirci sono proprio bambini come voi! Come hanno fatto? E’ molto semplice: credevano in quello che facevano più di ogni altra cosa. E il loro amore per l’ambiente ha fatto il resto… Queste sono le storie di piccoli ambientalisti che vogliamo raccontarvi. Iniziamo dalla statunitense Caitlyn Larsen (10 anni), che un giorno si accorse di una strana voragine che si stava aprendo sul lato di una montagna vicino casa sua. Indagando, scoprì che si trattava di una nuova cava mineraria. Scrisse ai giornali per denunciare i lavori (dicendo che la cava devastava il paesaggio) e riuscì a ricevere la giusta pubblicità che portò alla sospensione dei lavori. Un altro statunitense, Birke Baehr (11 anni), convinto paladino del cibo biologico, ha organizzato diversi incontri nelle scuole americane per sensibilizzare i suoi coetanei sul cibo e sui valori nutrizionali sbagliati dei fast-food del suo Paese, sugli OGM e sull’uso dei pesticidi nelle coltivazioni. Olivia Bouer, aspirante ornitologa americana di 11 anni, ha deciso di darsi da fare dopo aver assistito al disastro naturale provocato da una petroliera. E’ riuscita a vendere i disegni degli esemplari di uccelli più colpiti dalla marea nera, ricavandone oltre 200.000 dollari, che sono stati

devoluti ad azioni di ripristino degli ecosistemi del disastro. A 8 anni Cole Rasenberg si è impegnato attivamente per salvare le foreste della sua regione, nel North Carolina (USA), coinvolgendo numerosi coetanei della propria scuola. In accordo con gli altri bambini, Cole ha inviato alle catene di fast-food centinaia di cartoline in cui richiedevano l’utilizzo di confezioni sostenibili e riciclabili per il loro cibo. E dopo aver inviato più di 8mila cartoline, Cole è riuscito nel suo intento. A 14 anni Ashton Starks notò che le emissioni di CO2 dell’automobile di suo padre e sua madre erano esagerate e decise di darci un taglio: prese la vecchia auto dei nonni, parcheggiata in garage e la dotò di nove batterie da golf cart. Ora la vecchia auto può viaggiare ad una velocità massima di 70 km/h senza emettere anidride carbonica. Severn Suzuki, a soli 12 anni, promosse una raccolta fondi con un gruppo di bambini ecologisti da lei fondato 3 anni prima, per poter prendere parte al Vertice della Terra delle Nazioni Unite, a Rio de Janeiro. Qui, in soli sei minuti e con parole semplici, schiette ed efficaci, Severn espresse il punto di vista di una bambina sui maggiori problemi ecologici, zittendo i potenti del mondo. Oggi, a 30 anni, Severn continua nel suo impegno a favore della tutela dell’ambiente.


cinque mesi ha viaggiato fra New York e l’Ohio. Una bella idea che ci auguriamo possa diffondersi anche nelle nostre città.

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A 9 anni, dopo una lezione sulla fotosintesi clorofilliana, Felix Finkbeiner decise di piantare un piccolo albero sul davanzale della finestra della sua classe, esclamando “pianterò un milione di alberi in Germania”. Oggi Felix ha 15 anni e, al motto Basta parlare, iniziamo a piantare ha superato il suo obiettivo, piantando il milionesimo albero nel 2011. Non vi pare che tra questi bambini manchi un italiano? Potresti essere tu! Che aspetti?


In bici anche con la neve! Un vero ciclista non si lascia spaventare dal maltempo perché, strano a dirsi, in bici si può andare anche sotto la pioggia o addirittura con la neve prendendo naturalmente prendere le dovute precauzioni. Indossare abbigliamento ad hoc leggero ed impermeabile che possa proteggerci dal freddo e dall’umidità e utilizzare dispositivi per farsi vedere anche in caso di visibilità ridotta sono certamente due buoni suggerimenti. Ma come limitare il rischio di cadute in caso di neve? Fritz Rice della Dutch Bike Co ci suggerisce una semplice, ingegnosa ed economica soluzione: applicare sulle ruote

Un premio con una giuria speciale

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di Cristina Vecchi

Il Premio Libro per l'Ambiente è lo storico concorso di Legambiente rivolto all'editoria per ragazzi a tematica ambientale che ogni anno scova i migliori titoli di case editrici grandi e piccole per proporli ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sono proprio i ragazzi, più di 2000 ogni anno, a comporre la giuria e ad assegnare il premio, una giuria che ad ogni edizione si arricchisce di nuovi membri in tutta Italia con i gruppi di lettura nelle biblioteche e nuove classi che aderiscono. Le Classi che aderiscono riceveranno delle schede didattiche con la descrizione di attività divertenti da fare con i libri e i volumi finalisti, scelti da un gruppo di esperti di letteratura per ragazzi tra circa

un centinaio di titoli tra quelli inviati a Legambiente dalle case editrici. I ragazzi avranno così modo di leggere i libri e compilare la propria scheda di voto indicando il titolo preferito ed esprimendo, se lo desiderano, la motivazione della propria scelta, saranno così anche loro nuovi membri della giuria popolare concorrendo a decretare i libri vincitori del Premio Libro per l'Ambiente 2014. Se siete una classe del secondo ciclo della scuola primaria o della secondaria di primo grado potete iscrivervi anche voi al percorso educativo Un Libro per l'Ambiente e diventare giuria, per informazioni e adesioni www.legambientescuolaformazione.it


della nostra bicicletta le fascette di plastica che si usano per i cavi, in questo modo sarĂ piĂš facile mantenere il controllo del mezzo anche in caso di neve nel battistrada o di ghiaccio sul manto stradale purchĂŠ siate sempre e comunque prudenti!

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Italia rifiuti free Sono trascorsi 16 anni dall’approvazione del decreto Ronchi e diverse cose sono cambiate. La rivoluzione della gestione sostenibile dei rifiuti ha preso il via, e ha cambiato gli stili di vita di tanti cittadini (è il caso dello stop ai sacchetti di plastica non compostabile), ha raggiunto territori considerati persi (come nel centro sud dove sono diversi i Comuni ricicloni), ha permesso lo sviluppo di esperienze industriali del riciclo, uno dei pilastri della nostra green economy. Come si completa la rivoluzione dei rifiuti che ha toccato già diversi territori?

Pneumatici usati, dove li butto?

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di Monica Pergoloni

Giunto al secondo anno, Il corretto utilizzo degli pneumatici è il progetto educativo di Legambiente in collaborazione con Ecopneus, la società consortile che si occupa di rintracciare, raccogliere e gestire la destinazione finale degli Pneumatici Fuori Uso (PFU). Quest’anno il progetto avrà un percorso speciale dal titolo “Da Terra dei Fuochi a Terra Felix” che coinvolgerà le scuole secondarie di primo grado dei comuni della provincia di Napoli e Caserta che rientrano nell’area cosiddetta Terra dei fuochi: 220 ettari a cavallo dove discariche abusive di materiali plastici, scarichi industriali e scarti bruciano senza fine e avvelenando seriamente l'ambiente e minacciando la salute di popolazioni intere.

Più di 6000 roghi sono stati contati dal gennaio 2012 all'agosto del 2013, oltre 2000 i siti inquinati censiti. Un vero e proprio ecocidio con inevitabili conseguenze sanitarie: i continui smaltimenti illegali di rifiuti, con la dispersione di sostanze inquinanti nel suolo e nell'aria, e l'inquinamento delle falde acquifere sono strettamente correlati con l'incremento di varie forme di tumore. Un crimine in piena regola. Oggi però, grazie all'impegno di magistrati, forze dell'ordine e cittadini, conosciamo i responsabili e le aziende coinvolte in questo crimine.


- Ridurre e riciclare prima di tutto - Praticare serie politiche di prevenzione - Rottamare lo smaltimento in discarica - Premiare chi produce meno rifiuti - Fermare la costruzione di nuovi inceneritori e chiudere gli impianti più obsoleti - Moltiplicare gli impianti di riciclaggio

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Questo percorso didattico avrà l’obiettivo di sensibilizzare ed aiutare i ragazzi a comprendere le problematiche del territorio legate alla gestione dei rifiuti, specialmente degli pneumatici e del loro ciclo legale, dall’acquisto al recupero. Le classi partecipanti al progetto potranno anche aderire al concorso finale inviando un videospot, attraverso il quale lanciare un messaggio di cambiamento, di speranza, di stimolo ad essere cittadini attivi che lavorano affinché questi territori tornino ad essere una Terra Felix. www.legambientescuolaformazione.it


Laboratorio creativo Il taumatropio

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SI PUO ’ FARE

Il taumatropio è un gioco “magico” inventato probabilmente da Mark Roget nel 1824, un fisico del Royal College of Physicians di Londra che voleva dimostrare gli effetti della persistenza delle immagini sulla retina dell’occhio. Il termine taumatropio (in inglese thaumatrope) deriva dalla parola greca "girare delle meraviglie" ed è un gioco da realizzare facilmente anche da soli senza l’aiuto o la sorveglianza di un adulto, basta avere un po’ di manualità e saper usare le forbici senza procurarsi ferite. Il gioco consiste in un dischetto di cartoncino che viene fatto ruotare velocemente grazie a dei fili appesi alle due estremità. Visto che sulle due facce del dischetto vengono raffigurate immagini che si completano a vicenda, facendo ruotare velocemente il disco si avrà l’impressione di guardare un’unica figura che è il risultato della combinazione delle figure rappresentate su ogni lato. Come costruire un taumatropio in poche semplici mosse 1. Ritagliate due cerchi di circa 10 cm di diametro da un cartoncino e disegnate su ogni faccia immagini tra loro complementari come uccellino e gabbia, vaso e fiori, cane e cuccia… 2. Una volta disegnate e colorate, le due parti vanno incollate tra di loro facendo attenzione che la seconda sia capovolta rispetto alla prima. 3. Fissate ai due lati destro e sinistro del dischetto di cartoncino un elastico (vanno bene anche uno spago o un filo di lana)

Il taumatropio è pronto, ora tendete tra le mani gli elastici e fate ruotare tra le dita il disco, quando gli elastici saranno ben attorcigliati su loro stessi tratteneteli e lasciate andare il disco di cartone.

Come per magia le immagini si fonderanno e gli occhi vedranno una immagine unica. Buon divertimento!


Laboratorio creativo Qualche foglio di carta… tanti fiocchi di neve Con l’arrivo del freddo e in prossimità delle feste di Natale ecco un’idea per riempire la casa con qualche candido fiocco di neve. E’ semplice e difficilmente vi troverete in difficoltà per realizzarli, avrete bisogno solo di un paio di forbici e di qualche foglio di carta, andranno benissimo gli A4 già utilizzata da un lato dalla fotocopiatrice. Visto che per cominciare abbiamo bisogno di fogli di forma quadrata pieghiamo il foglio A4 a triangolo e tagliamo la parte in eccesso.

Pieghiamo il quadrato di nuovo a triangolo per due volte

SI PUO ’ FARE

Disegniamo ora gli intarsi del nostro fiocco di carta e poi tagliamolo con le forbici. Se preferite intarsi tondeggianti meglio usare forbici curve, se preferite intarsi geometrici meglio quelle a punta. Una volta realizzati gli intarsi e aperto il foglio avremo il nostro primo fiocco di neve, se il risultato non ci soddisfa ripieghiamo il foglio e aggiungiamo o modifichiamo ulteriori tagli. Potremo usare ora i nostri fiocchi di neve di carta per le decorazioni natalizie o per impreziosire i pacchetti regalo. Se invece li inseriamo in un filo uno dopo l’altro saranno dei bei festoni, in questo caso anche l’immagine da ritagliare potrà essere diversa.

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Quindi pieghiamo il foglio ancora per 3 volte nella stessa maniera mentre la quarta volta faremo attenzione ad escludere la parte aperta.


CINEMA di Claudia cappelletti WOLF CHILDREN I bambini lupo Ame e Yuki Ecco un bel film d’animazione da vedere con tutta la famiglia. L’opera vincitrice di Mamoru Hosada allievo di Hayao Miyazaki di numerosi premi è una fiaba che racconta l’esperienza di Ame e Yuki due bambini (sorella e fratello) che conducono una vita semplice, con la madre Hana. Ma la loro vita apparentemente normale nascon-

de un grande segreto: il loro papà è un licantropo (un uomo lupo) di cui Hana si innamora perdutamente all’età di 19 anni e dalla cui storia d’amore nascono i protagonisti di questo commovente e delicato film di animazione. All’inizio la famiglia vive tranquillamente in città, cercando di mascherare la doppia natura umana/ animale sia del papà che dei due ragazzi, ma con l’improvvisa e misteriosa scomparsa del padre, Hana si

MUSEI di Cristina Vecchi solo le orecchie. Grazie ad alcune moderne installazioni potrete non solo ascoltare ma anche vedere, toccare e produrre suoni e note. Strumenti giganti ma anche computer e moderne attrezzature per sperimentare e giocare con la musica. La casa della Musica vi darà la possibilità di intraprendere un avvincente percorso per conosce-

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CALEIDOSCOPIO

Haus der Musik A Vienna, la città della musica, c’è un posto davvero speciale da cui partire per intraprendere un insolito “viaggio sonoro”. Nell’antico palazzo Erzherzog Karl in pieno centro storico avrete a disposizione sei piani di esposizione per capire il fantastico mondo dei suoni utilizzando non

LIBRI di Tito Vezio Viola Il grande cavallo blu Il San Giovanni di Trieste non è un ospedale come gli altri. Ospita malati che non hanno male al corpo, ma all’anima: giovani che sembrano vecchi, vecchi che sembrano bambini. Sono i matti. Con gli occhi di un ragazzo ricoverato e della sua battaglia per salvare un vecchio cavallo dalla macellazione, il

libro racconta una delle più grandi conquiste civili del nostro paese guidata da Franco Basaglia: quella di abbattere le mura dei manicomi e restituire alla società la separazione del dolore attraverso la prevenzione territoriale, l’integrazione, l’inserimento. Salvare il vecchio cavallo diventa, nella storia, il codice linguistico di un significato simbolico ben palese che la attraversa. Quan-

TEATRO di Tiziana Mortellaro Kamishibai Il teatro di carta Se è vero che le storie hanno le ali perché non potrebbero avere le ruote? In Giappone, terra ricca di storie e di idee, è nato il “Kamishibai, il teatro di carta, (“kami“ carta e “shibai“ teatro) che il “kamishibai man” portava sulla sua bicicletta di villaggio in villaggio, fermandosi nelle piazze e attirando i bambini al suono del suo hyōshigi (due piccoli bastoncini di legno che faceva batte-

re l’un con l’altro). Immaginate una piccola valigia di legno, aperta ai lati, al cui interno vengono fatte scorrere le immagini di una storia accompagnate dalla voce del narratore. Una specie di televisione d’altri tempi! In realtà, dietro alla nobile arte del racconto, si celava l’intento di vendere caramelle e frutta candita ai piccoli spettatori. Ma il racconta storie in bicicletta non privava nessuno del piacere delle sue parole e si limitava a far sedere i pagan-


trova costretta a trasferirsi in campagna, per salvaguardare i piccoli dai pericoli della città. Come se la caveranno i due ragazzi con la loro doppia natura, con la capacità di trasformarsi da umani in lupo e viceversa?

re la vita e le opere di grandi compositori del passato come Mozart e Beethoven. E in conclusione… potrete gustare l’incredibile emozione di dirigere, anche se solo virtualmente, la Wiener Philharmoniker e saranno gli stessi musicisti a giudicare la vostra abilità.

Un film di Mamoru Hosoda durata 117 min. Giappone 2012.

Tutti i giorni fino alle 22 Seilerstätte 30 1010 Vienna

ti in prima fila mentre gli altri potevano accomodarsi più dietro. Oggi il kamishibai viene utilizzato molto da chi ama raccontare le storie perché, a metà tra la narrazione e il teatro, è un ottimo modo per coinvolgere piccoli e grandi in un racconto. Sulla rete troverete molte indicazioni su come costruirvi il vostro teatro personale (di legno, di cartone…) e per quanto riguarda le storie da raccontare… potete scriverle voi o metterci dentro le vostre preferite!

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do Marco cavallo, così ribattezzato dai matti, sfilerà per Trieste alla testa di tutti i ricoverati, medici e infermieri compresi, sarà il giorno nel quale l’invasione della città frantumerà il confine della incomprensione e del pregiudizio.

Irene Cohen-Janca Ill. di Maurizio Quarello. Roma - Orecchio Acerbo

Kamishibai Il teatro di carta



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