Schede lupo

Page 1

TUTELIAMO IL LUPO Conoscere per preservare


schede per insegnanti.

IL PROGETTO Il lupo è intorno a noi, da sempre, e ha accompagnato la storia dell’uomo nel corso dei secoli. Questo fatto non deve sorprendere; infatti i cani, che tutti quanto noi amiamo e conosciamo, ne sono dei parenti molto stretti e, anzi, il lupo può essere considerato proprio il progenitore selvatico del migliore amico dell’uomo. A riprova di ciò lupo e cane possono tranquillamente dar vita a dei cuccioli a loro volta forti, vitali, in grado di riprodursi... in poche parole lupo e cane sono, come si dice, la stessa specie! Perché mai allora l’amico più fidato dell’uomo, nella sua forma “selvatica”, diventa invece nella credenza popolare e nelle fiabe simbolo di pericolo, nemico e cattivo per eccellenza dei racconti di fantasia? Forse perché non lo si conosce abbastanza, altrimenti si scoprirebbe un animale che non solo è completamente innocuo per l’uomo, ma che ha anche un ruolo importante negli equilibri naturali e con il quale è possibile gestire le problematiche che si creano con alcune attività umane (esempio con gli allevamenti di bestiame) consentendo una convivenza pacifica con questo mammifero. Il frutto di questa mancata conoscenza, però, è stata una vera e propria persecuzione ai suoi danni che lo ha portato, alcuni decenni fa, al rischio di scomparire per sempre. Oggi, fortunatamente, la popolazione di lupo in Italia è tornata a crescere e si può avere la fortuna di incontrare questo straordinario animale su tutto l’arco Appenninico, da nord a sud, ed anche sulle Alpi occidentali dove ha iniziato a diffondersi nuovamente negli ultimi anni. Nel progetto di salvaguardia del lupo la scuola può e deve avere un ruolo importante, aiutando a veicolare l’importanza dal punto di vista naturalistico della specie magari anche all’interno dei propri programmi didattici, variamente articolati secondo i diversi livelli di età, e affrontando tutte quelle implicazioni e quei benefici che una corretta gestione dei conflitti fra lupo (più in generale animali selvatici) e uomo può apportare.

per saperne di più... A livello internazionale il lupo è incluso, come specie “vulnerabile”, nella Lista Rossa delle specie minacciate dell’IUCN (International Union for the Conservation of nature and Natural Resources). La C.I.T.E.S. (Convention on International Trade Endangered Species of the Wild Fauna and Flora, conosciuta anche come Convenzione di Washington del 1973) elenca il lupo nell’Appendice II: specie potenzialmente minacciate, con l’eccezione di alcuni paesi asiatici dove è inserito nell’appendice relativa alle specie in pericolo di estinzione. A livello comunitario la specie è inclusa nell’appendice II della Convenzione di Berna (1979), di cui l’Italia è parte integrante, dove viene definito come specie protetta che necessita di tutela particolare; i paesi firmatari quindi, si impegnano a proibirne la cattura e l’uccisione, la distruzione delle tane e il commercio degli esemplari o loro derivati. Infatti alla fine degli anni ’60 il lupo era ancora considerato specie cacciabile. Poi nel 1971 l’approvazione di un D.M. con validità biennale prevede il divieto della caccia al lupo su tutto il territorio nazionale per arrivare poi, dopo alcuni rinnovi di detto decreto, al 1976 con un altro D.M. che ne approva la protezione totale proibendo nel contempo l’uso dei bocconi avvelenati. La legge sulla caccia del 1977 e la successiva del 1992 inseriscono il lupo nelle specie “particolarmente protette”, condizione questa definitivamente ribadita dal D.P.R. 357/1997 che attua la cosiddetta direttiva “Habitat” comunitaria.


LE ATTIVITà Educare alla biodiversità, sensibilizzare al problema della sua riduzione e quindi all’impoverimento genetico, biologico, ecologico, produttivo e culturale è una tappa indispensabile per affrontare altre e diverse tematiche educative. Qual è dunque l’importanza della diversità biologica e della conoscenza dei fattori che alterano gli equilibri naturali? Questi gli interrogativi che stanno alla base di un percorso che si potrà concludere verificando, con attività di gruppo e riflessioni, i concetti elaborati e sperimentati in campo, affrontando i temi relativi all’impatto dell’uomo sull’ambiente e ai possibili interventi per difendere la biodiversità sia a livello locale che globale, sia in campo naturalistico che produttivo. Partendo dall’ambiente di vita del lupo, visitare un’area naturale ed osservare gli abitanti che la popolano è un buon inizio per capire cosa sia la biodiversità e perché ogni elemento che la caratterizza è unico ed insostituibile. Dotiamo i ragazzi di una scheda per l’osservazione dell’ambiente, da discutere poi in classe.

guida all’osservazione Il mio nome è: Il nome del mio gruppo è: Il nome di questo parco/area è: Si chiama così perché: Osserva il terreno. Come ti sembra? prato fango

terra dura sabbia

sassi humus

altro Indica gli elementi naturali che vedi: 1. 4. 2. 5. 3. 6. Confronta gli elementi che hai trovato con quelli individuati dai tuoi compagni:

Scrivi quattro elementi più importanti della zona che indicano azioni e opere compiute dall’uomo:

Perché hai scelto quegli elementi? Ti sono sembrati più i belli, più brutti, i più “stonati”?

Quali sono, secondo te, le minacce più gravi che subisce l’ambiente che ti circonda?

Quali sono, secondo te, le minacce più gravi per le specie di animali?


LE ATTIVITà

INTERVISTA COL LUPO Un altro simpatico modo per catturare le prede, in un ulteriore gioco, consiste in un’intervista che il branco di lupi rivolge alla preda che vuol catturare. Le domande che vengono rivolte riguardano le caratteristiche fisiche e le abitudini di vita della preda fino ad indovinare di quale preda si tratti. Una volta indovinata, la preda è... spacciata!

Le attività proposte possono essere adattate alle esigenze didattiche delle singole classi, tenendo conto della fascia d’età, degli obiettivi, dell’area disciplinare, dei temi da sviluppare e delle problematiche da affrontare.

CACCIARE IN BRANCO Divisi in due squadre, 6 partecipanti formano il branco di lupi, tutti gli altri le prede che i lupi dovranno cacciare rincorrendole e, una volte prese, conducendole in un punto ben preciso dell’aula. Per ogni preda catturata il lupo deve munirsi di un cartellino raffigurante la preda stessa. Se nel tempo stabilito di 10 minuti, i lupi riescono a catturare meno della metà delle prede la vittoria è delle prede.

GIOCO DI RUOLO LA GRANDE STORIA: SE IMMAGINASSIMO DI... ... inventare una storia a fumetti in cui il lupo è la vittima e l’uomo il carnefice; poi invertire le parti avendo cura di descrivere l’habitat del lupo e quali credenze hanno indotto gli uomini a considerare il lupo una belva feroce, sanguinaria e spietata. Facciamoci guidare dal racconto di piccole avventure per scoprire un mondo straordinario dove si mescolano realtà e fantasia, in cui siano gli alunni ad inventare nuove storie. In questo modo il racconto e la favola attraverso la narrazione diventano lo strumento per avvicinare una realtà che spesso nell’immaginario collettivo non è ben conosciuta.

Essere degli animali di un bosco montano, possedere i loro finissimi sensi: in classe ci si divide in squadre, e ogni gruppo deve imitare i comportamenti dell’animale che impersona. Vince chi dopo 15 minuti, si è meglio calato nella parte. Personaggi: il lupo, l’agnello, il cane pastore, l’uomo, i cuccioli, un daino, un cinghiale… Il “mettersi nei panni di”, l’approccio favolistico e ludico costituiscono strumenti motivanti al percorso di conoscenza proposto.


per i ragazzi

La carta d’identità del lupo Nome: Lupo Nome scientifico: Canis Lupus (Linneaus 1758) Classe: Mammiferi Ordine: Carnivori Famiglia di appartenenza: Canidi Professione: Predatore Altezza: da 60 a 90 cm al garrese Lunghezza: 100-150 cm lunghezza del corpo; 31-50 cm la coda Peso: 300-500 gr alla nascita; fino a 40 kg da adulto Abitudini: vive in branchi di dimensioni variabili, cooperando nella caccia, nell’allevamento dei cuccioli e nella difesa del territorio Residenza in Italia: boschi montani e collinari Cause di mortalità: caccia, veleni, trappole, malattie, incidenti stradali

La fama di cattivo il lupo l’ha conquistata già tantissimi anni fa, durante la preistoria, quando gli uomini per sfamarsi andavano esclusivamente a caccia di animali selvatici, proprio come facevano i lupi, che quindi erano considerati dei pericolosi avversari. Quando poi gli uomini impararono non solo a cacciare, ma anche ad allevare il bestiame, i lupi, oltre che rivali nella caccia, diventarono ai loro occhi anche ladri di pecore e capre, quindi ancora più cattivi. Così gli uomini cominciarono ad uccidere il maggior numero possibile di lupi e, per farlo, hanno utilizzato nel corso della loro storia tanti mezzi: trappole, veleni, armi da fuoco ma anche armi rudimentali come forche e bastoni. Ma è poi proprio vero che il lupo è cattivo? O forse questa sua fama è solo il risultato di false credenze, luoghi comuni, poca conoscenza delle sue abitudini e dei cambiamenti che, l’atteggiamento decisamente invadente dell’uomo nei confronti degli ambienti naturali, ha provocato in questo magnifico animale? In realtà, il lupo è talmente importante da essere definito una specie ombrello. Sono specie ombrello quelle la cui sopravvivenza è legata ad ambienti di vita molto ampi e che devono essere mantenuti il più possibile intatti; così proteggere loro ed il loro ambiente significa proteggere anche molte altre forme di vita, siano esse piante o animali. Ecco perché è così importante difendere il lupo!


Il lupo non uccide mai per il gusto di farlo, ma solo per FAME, quindi per nutrirsi e sopravvivere. Un lupo sano inoltre non aggredisce mai l’uomo, ma può attaccare solo per difendere la propria vita e quella dei suoi cuccioli. Si comporta quindi come tutti gli altri animali, e animali che si difendono o che cercano solo di sopravvivere non possono certo essere definiti cattivi!

SAI COSA MANGIA IL LUPO?

Il lupo, sebbene sia un animale carnivoro, in caso di fame arriva a mangiare anche i frutti, come mele o pere, e persino i rifiuti che trova nelle discariche! Possiamo però escludere dai suoi pasti le pigne, i pomodori, i kiwi e l’ananas!

Iniziamo a conoscere il nostro amico lupo, e cerchiamo di capire se è veramente colpevole o no delle cose di cui viene accusato.


Il lupo è un CARNIVORO, ma non tutti i carnivori sono uguali, neanche nel modo di camminare e di correre. Il lupo, ad esempio, cammina sulla punta delle dita, e non solo, per essere silenzioso ma soprattutto per essere più abile nella corsa. In natura poter osservare il lupo non è affatto facile, perché è silenzioso e prudente (ha tantissima paura soprattutto dell’uomo), infatti si muove per cacciare prima dell’alba o dopo il tramonto. Un altro predatore delle nostre montagne, la lince, che è parente molto stretto del gatto, cammina sempre sulle dita, ma a differenza di lupi e cani, mentre cammina le sue unghie non sono visibili e quindi le orme che lascia sul terreno non mostrano i loro segni; ha infatti una caratteristica davvero speciale, potendo far uscire gli artigli solo nel momento del bisogno, ad esempio quando deve afferrare, graffiare, arrampicarsi…. Altri carnivori ancora poggiano tutta la pianta del piede a terra, esattamente come facciamo noi. Animali ancora diversi, come i grandi erbivori, camminano invece non solo sulle dita, ma addirittura sulle loro unghie, normalmente due oppure una sola… stranissimo vero? È il bello della diversità in natura: gli animali non sono tutti uguali perché hanno abitudini, caratteristiche, comportamenti molto diversi tra loro, e quindi si adattano in maniera diversa all’ambiente in cui vivono!


CONOSCI IL LUPO? a. Solo carne. b. Piante. c. Prevalente carne, ma all’occorrenza anche altro.

2) Il lupo è un animale sociale. Cosa significa? a. Vive in branco collaborando con gli altri. b. È un animale solitario. c. È un socio della lince.

3) Se un lupo è in condizione di poter scegliere

se predare una pecora o un animale selvatico, cosa fa? a. Attacca la pecora. b. Attacca l’animale selvatico. c. Indeciso sul da farsi perde tempo e gli animali scappano.

4) Cosa significa che il lupo è una specie ombrello? a. b. c.

Che non teme la pioggia. Che ama l’ombra. Che è un animale importante, prendendosi cura del quale anche molti altri organismi vengono protetti.

5) I grandi carnivori terrestri: a. Hanno tutti le stesse caratteristiche. b. Sono diversi fra di loro sotto molti aspetti. c. Sono diversi solo per quanto riguarda il modo di camminare.

6) Le orme del lupo: a. b. c.

Sono simili a quelle della lince, ma presentano anche i segni delle unghie. Non presentano segni delle unghie. Sono uguali a quelle dell’orso.

7) Come comunica il lupo con i suoi simili? a. b. c.

Solamente ululando. Utilizzando moltissimi segnali come il comportamento, i versi, gli odori ecc. Solo con le espressioni del muso.

8) Lupi e il cani vaganti: a. b. c.

Possono essere costretti a condividere lo stesso territorio e ciò può provocare dei conflitti. Sono amici per la pelle. Non sono parenti.

9) Il lupo è cattivo? a. b. c.

Si, perché è il solo responsabile dei danni provocati a pastori e allevatori. Si, perché così è descritto nelle favole e dalle credenze popolari. No, perché non uccide mai per piacere, ma solo per sfamarsi e non è un animale pericoloso per l’uomo

Le risposte corrette sono: 1) c; 2) a; 3) b; 4) c; 5)b; 6) a; 7) b; 8) a; 9) c

1) Cosa mangia il lupo?


INDOVINA CHI SONO? I giocatori scrivono su un bigliettino il nome di un animale (o lo disegnano) e lo attaccano sulla schiena del “prescelto”, facendo attenzione a non farglielo vedere. A questo punto, il “prescelto” inizia a fare delle domande agli altri giocatori, riguardanti il personaggio che deve indovinare. Le risposte possono anche essere mimate nel modo più divertente possibile! Ogni volta che il “prescelto” indovina il nome che ha sulla schiena, viene sostituito in mezzo al cerchio da un compagno, al quale viene attaccato un nuovo biglietto e così via. Lo scopo del gioco è indovinare la scritta sulla schiena nel più breve tempo possibile!

SEGUIRE LE ORME Collega ogni animale alla propria impronta.

1) Lupo

a)

2) Orso

b)

3) Uomo

c)

4) Lince

d)

5) Gallina

e)

COSTRUIAMO UNA LUPO-MARIONETTA Cosa ci serve: filtri di carta per il caffè o fogli di carta arrotolati e chiusi con una spillatrice, cartoncino colorato, bottoni, nastrini, perline colorate, colla Come si fa: fare due buchi sul davanti dei filtri di carta in modo da poterci infilare le dita, ritagliare dal cartoncino seguendo lo schema che vedete qua sotto (mettere disegno di una faccia di lupo), attaccare la faccia del lupo, che avrete colorato a vostra scelta, sulla parte superiore della filtro o della carta arrotolata, decorare il corpo del lupo con nastrini, perline o qualsiasi altra cosa che vi viene in mente! Mettere le dita nei buchi…. et voilà, è pronta la marionetta!

1-b ; 2-c ; 3-a ; 4-e ; 5-d


Legambiente Onlus Via Salaria 403, 00199 Roma. Tel 06862681, fax 0686218474 www.legambiente.it legambiente@legambiente.it Legambiente Scuola e Formazione Via Salaria 403, 00199 Roma. Tel 0686268350, Fax 0686268351 scuola.formazione@legambiente.it

Contribuisce a sostenere le attivitĂ di Legambiente di informazione a tutela del lupo e del suo habitat naturale con il progetto Avventure nella natura 2012. www.avventurenellanatura.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.