Quanto è capace una città di esporsi alla presenza della gente che la abita? Nel cuore pulsante della periferia Nord di Milano, nei margini esausti dei suoi confini labili ho segnato l'incedere del mio passaggio, ritrovando nel mio passo il segreto del quartiere Bovisa. Ma quale confine separa l'integrazione dalla semplice convivenza? Qual è il nostro grado di partecipazione? Oltre, il mio sguardo ha voluto cogliere la sua reale essenza , oltre le fabbriche abbandonate e le case popolari, oltre i giardini segreti e le mura di cinta che includono la vista ma escludono l'assimilazione con l'esterno. Ho voluto ripercorrere lo spazio intorno, ricalcare le orme di chi da sempre abita questo quartiere, perché dove l'occhio sfugge alla comprensione il passo può imporsi di ritrovare lo spazio e scatenare il percorso, tramutandolo in ricordo. Un tentativo di rendere giustizia a quel vuoto, quello spazio dimenticato, così prossimo ma comunque lasciato andare. Ormai creduto perso.