WES
ANDERSON a visual style
Leonardo Brambilla 832707 Prof. Paolo Castelli
VIDEO ESSAY WES ANDERSON: COLOR by Andres Pena link: https://vimeo.com/182987900 Video essay showing color palettes of Wes Anderson's movies List of films used: - The Grand Budapest Hotel - The Royal Tenenbaums - Moonrise Kingdom
WES ANDERSON: SYMMETRY AND CENTRALIZATION by Imge Erdural link: https://vimeo.com/200201645 Video essay showing the symmetry and the centralization of the main character in the scene of Wes Anderson’s movies List of films used: - The Grand Budapest Hotel - The Royal Tenenbaums - Moonrise Kingdom
FORME E FIGURE DEL LINGUAGGIO - Composizione cromatica - Posizione e movimenti della macchina da presa per una composizione simmetrica
WA/INTRODUZIONE Wesley Mortimer Wales Anderson, in arte Wes Anderson, è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. Quello che egli ha creato nei suoi film è uno stile visivo inconfondibile: fin dai primi fotogrammi, ci si rende immediatamente conto di essere al cospetto di una delle sue opere. Sono principalmente due gli aspetti che caratterizzano questo suo stile così riconoscibile: la maniacale costruzione simmetrica e la palette di colori adottati.
WA/SIMMETRIA
Come detto, la simmetria bilaterale è una delle caratteristiche preponderanti e fondamentali del linguaggio cinematografico di Anderson: nelle sue opere, egli raggiunge delle simmetrie che sfiorano la perfezione, attraverso
composizioni dettagliatamente accurate. Questa sua caratteristica compositiva, usata quasi in modo ossessivo, è anche una stretta conseguenza derivante dall’approccio planimetricoperpendicolare dell’inquadratura.
La macchina da presa, posizionata perfettamente centrata e spesso perpendicolare rispetto alla scena, infonde allo spettatore la sensazione di trovarsi di fronte ad un quadro, nel quale il regista si sposta con linee verticali ed
orizzontali, molto spesso senza effettuare stacchi di montaggio. Quando si verificano degli stacchi, nonostante il cambio di inquadratura, la macchina da presa mantiene sempre il modello perpendicolare: i
soggetti vengono inquadrati con la stessa inclinazione e viene cambiato semplicemente il punto di posizionamento della macchina. Le composizioni mantengono quindi la stessa impostazione ed il nostro occhio non si perde e continua a muoversi
all’interno dello schema simmetrico prestabilito. Questa scelta compositiva mette in risalto un’altra caratteristica, strettamente connessa: la centralizzazione del personaggio.
WA/COLORE L’altra caratteristica fondamentale dello stile visivo del regista americano è la composizione cromatica. Essa è contraddistinta da una cura maniacale per la scelta della palette cromatica e, unita alla costruzione simmetrica dell’inquadratura, conferisce alla composizione visiva una logica estetizzante. Le scene delle opere di Anderson possono sembrare una sequenza di curati dipinti, per ognuno dei quali il regista, quasi come un attento pittore, stabilisce una specifica tavolozza di colori. Solitamente, egli fa uso di particolari colori pastello, realizzando contrasti cromatici suggestivi, che suggeriscono l’idea di un mondo immaginario e fiabesco.
In modo particolare, mostra una spiccata predilezione per l’utilizzo di tonalità cromatiche che vanno dall’ocra al marroncino, colori che vengono riproposti non solo nei costumi e nelle scenografie, ma anche nella stessa fotografia dei suoi film. Altro aspetto caratterizzante della composizione cromatica è l’uso di una luce calda, attraverso la quale vengono fatti risaltare i contrasti e viene enfatizzata la percezione di irrealtà, come se Anderson stesso volesse sottolineare in modo marcato che gli universi da lui raccontati sono inverosimili.
VIDEO/ ESSAY Storia dell’arte contemporanea e linguaggi della comunicazione visiva
Leonardo Brambilla 832707 Prof. Paolo Castelli