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Istruzioni

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Introduzione

Introduzione

Quando pensiamo alla casa e alla sua distribuzione partiamo sempre dagli spazi e dalla funzione che storicamente è stata loro attribuita; dagli standard funzionali appunto: la camera da letto, il soggiorno, la cucina; elementi che usiamo per comporre di volta in volta le piante e che difficilmente mettiamo in discussione nella loro ragion d’essere; perché? Perché non è per niente facile: gli spazi di manovra per l’innovazione sono minimi e l’inerzia culturale massima. Per farlo dobbiamo affrontare uno sforzo notevole: sospendere il giudizio, tentare di liberare il più possibile la mente dai condizionamenti che inevitabilmente ci frenano e provare ad approdare a nuove forme o perlomeno a nuove indicazioni su di esse. Per aiutarci in questo intento dobbiamo trovare un punto di partenza che riesca a spostarci in un ambito più empirico, più elementare o meglio primario, capace di svincolarci dalla costrizione dello standard e permetterci di esplorare più aspetti dell’esperienza abitativa.

Per raggiungere questo intento abbiamo scelto di focalizzare la nostra osservazione a partire da tre punti di vista, che solo artificialmente adottiamo come separati perché normalmente si presentano come le diverse facce di un’unica esperienza sia progettuale, sia percettiva, di chi poi gli spazi li fruisce. I tre punti di vista prendono in esame: i comportamenti agiti negli spazi, le sensazioni che si associano o si ricercano nei luoghi e gli attributi spaziali.

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