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TERRITORI INTERNI

Dilatazioni e interferenze nel periurbano

Nicola Martinelli PREFAZIONE

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Un’esperienza di terza missione

Mariella Annese, Letizia Chiapperino INTRODUZIONE

Strategie per il periurbano interno

Questioni

Francesco Curci, Enrico Formato, Federico Zanfi

Territori dell’abusivismo nel Mezzogiorno contemporaneo

Giovanni Multari

Strategie di progetto e realtà territoriali non standard

Loris Rossi

La nuova immagine sostenibile dell’Albania

Sergio Bisciglia

Il rapporto città-campagna

Giulia Giacchè, Mariavaleria Mininni

Dal periurbano all’agri-urbano

LETTURE

Nicola Martinelli

Il sistema ambientale del Promontorio del Gargano

Letizia Chiapperino

Modi e pratiche di abitare il territorio

Mariella Annese

La condizione di internità

Nicola La Macchia

Riabitare le aree interne tra spopolamento e disagio abitativo

SGUARDI

Nicola La Vitola, Giulia Spadafina Fotografie

Francesco Curci, Enrico Formato Situazioni differenziate ravvicinate

Giovanni Multari Interpretare l’esistente

Visioni

Enrico Formato, Maddalena Scalera, Nicola La Vitola Territori dell’acqua. Il lago di Varano

Giovanni Multari, Cinzia Didonna, Federica Montalto Non finito da abitare. La porta del lago

Francesco Curci, Maria Simioli, Giulia Spadafina Carpino. Un dialogo tra campagna e città

Maria Raffaella Lamacchia

POSTFAZIONE

Summer school per la valorizzazione della terza missione del sistema universitario pugliese

Pasquale Pazienza

POSTFAZIONE

Il Parco del Gargano: risorsa per la rigenerazione territoriale

APPENDICE

Mariella Annese, Letizia Chiapperino

Introduzione

Strategie per il periurbano interno

Itemi individuati dalla Summer School Beyond Agrotown sui territori presi come casi studio (Martinelli, infra; Chiapperino, infra; Annese infra), sono centrali per ripensare l’assetto territoriale dell’Italia “dell’osso” (Bevilacqua, 2002; Rossi Doria, 2005; De Rossi, 2018), quella minore delle aree interne, per ripensarne la sua identità nonostante l’estraneità ai processi di sviluppo che si concentrano nelle aree metropolitane (i territori della polpa), al fine di trasformare quelle condizioni di internità da limite e stigma in potenzialità per politiche di sviluppo locale ed interpretare caratteri e specificità come risorse entro un nuovo progetto di sviluppo (Cersosimo, Donzelli, 2020).

Come incubatore multidisciplinare di scenari, la Summer School si è prefissata di generare nuove prospettive per il territorio periurbano di due realtà garganiche, con l’obiettivo di stimolare una maggiore consapevolezza sulle trasformazioni mal governate che finiscono per incidere negativamente anche sulla qualità del paesaggio. Per lavorare in questa direzione le strategie elaborate si sono dichiaratamente allineate ai contenuti del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR , 2015), orientandosi sugli indirizzi delle Linee guida di uno dei cinque Progetti di Territorio del PPTR: il Patto Città-Campagna, nella convinzione che questa strategia paesaggista possa frapporre un argine ai fenomeni dell’abusivismo particolarmente diffuso nelle aree marginali delle città pugliesi.

L’occasione formativa è diventata così una sperimentazione in chiave agro-urbana sulle possibili azioni di riqualificazione edilizia dei manufatti spontanei e/o abusivi e degli spazi aperti all’interno di ampie strategie di Rigenerazione “Peri-Urbana” per i Comuni di Carpino e di Cagnano Varano.

Il territorio periurbano dei due Comuni ricadenti nel Parco Nazionale del Gargano è caratterizzato, infatti, da una proliferazione di trasformazioni a densità variabile, con profili di criticità dal punto di vista giuridico, urbanistico e paesaggistico. Questi immobili rappresentano oltre che degli elementi detrattori del paesaggio, una questione irrisolta per il governo del territorio e per la gestione dello stesso patrimonio edilizio. La diffusa condizione di illegalità che li permea richiede però visioni articolate, in grado di stimolare proattivamente anche lo spazio agricolo sui cui insistono, rigenerandolo (Lanzani, Zanfi, 2018).

L’obiettivo di questa esperienza è stato quindi quello di affrontare, entro un progetto che restituisse valore al paesaggio, l’annosa questione della gestione del patrimonio informale, anche giungendo alla definizione di nuovi cicli di vita di questo patrimonio (riconversioni, demolizioni, rinnovi di destinazioni d’uso), entro una riflessione di carattere multidisciplinare. Le visioni elaborate per i territori di studio provano in tal modo a misurarsi con il valore residuale espresso da tale stock edilizio, intercettando le questioni di carattere sociale ed economico che le recenti dinamiche di spopolamento e di fluttuazioni stagionali di immigrati hanno acuito riversandosi nello spazio aperto.

La Summer School intreccia così in particolar modo il dibattito disciplinare che dal 2016 si è riattivato nella comunità scientifica attorno ai

INTRODUZIONE

Mariella Annese • Letizia Chiapperino

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