Perché abbiamo bisogno di questo Training?
I dati delle recenti ricerche mostrano una situazione preoccupante per quanto riguarda
l'inclusione e l'accettazione delle persone LGBTIQ+ in tutti gli ambiti della vita quotidiana, rivelando diverse forme di discriminazione prevalenti in vari settori, comprese le università.
Tenendo conto del ruolo vitale degli spettatori attivi quale risposta efficace agli incidenti discriminatori e dell'importanza della cooperazione tra gli istituti di istruzione superiore e la società civile, questa formazione mira ad affrontare il fenomeno in linea con la Strategia europea per le università (2022).
La formazione INCLUSIES mira a contribuire alla costruzione di un settore dell'istruzione superiore diversificato, promuovendo i diritti umani, il rispetto della diversità, la libertà di espressione, l'uguaglianza e l'equità. Allo stesso tempo, la formazione si concentra sul fornire soluzioni alle sfide sociali legate alla discriminazione basata sul SOGISC1 promuovendo e rafforzando la nozione di bystandership attiva, che contribuirà anche al rafforzamento della cittadinanza attiva e della coesione delle società.
La formazione INCLUSIES si basa sulla promozione della bystandership attiva, della cittadinanza attiva, della tolleranza, dell'uguaglianza e della diversità, dell'apertura e del contributo alla coesione sociale, sensibilizzando e incoraggiando tutte le parti ad assumere un ruolo attivo nei
1 Orientamento sessuale (OS) – ‘Per orientamento sessuale si intende la capacità di ogni persona di provare una profonda attrazione emotiva, affettiva e sessuale nei confronti di individui di genere diverso, dello stesso genere o di più generi, e di avere relazioni intime e sessuali con essi". Identità di genere (IG) - "Per identità di genere si intende l'esperienza interna e individuale di genere profondamente sentita da ogni persona, che può corrispondere o meno al sesso assegnato alla nascita, compreso il senso personale del corpo (che può comportare, se liberamente scelto, la modifica dell'aspetto o dei caratteri corporei con interventi medici, chirurgici o di altro tipo) e altre espressioni di genere, tra cui l'abbigliamento, il linguaggio e i modi di fare" Caratteri sessuali (CS) - Includono le caratteristiche sessuali primarie (ad esempio, i genitali interni ed esterni e/o la struttura cromosomica e ormonale) e le caratteristiche sessuali secondarie (ad esempio, la massa muscolare, la distribuzione dei capelli e la statura) Le definizioni che precedono sono tratte da “International Bar Association and the International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association” (ILGA): https://ilga org/downloads/SOGIESC at UPR report pdf (consultato 01 10 2023)
fenomeni di discriminazione e intolleranza in ambito accademico e nella vita quotidiana.
Ci auguriamo che il programma di formazione e i relativi materiali didattici consentano agli studenti e al personale universitario di contribuire alla creazione di un ambiente inclusivo e sicuro nelle università.
Pianificazione e valutazione della formazione
Questa sezione introduce brevemente i passi fondamentali per preparare in maniera adeguata la formazione, per attuarla senza difficoltà e per ottenere un feedback dai partecipanti.
1) Preparazione al training
Per prepararsi al meglio, si consiglia di leggere attentamente il presente Curriculum formativo. Inoltre, è essenziale accertare le esigenze e l'esperienza dei partecipanti e valutare la composizione del gruppo, prima o all'inizio della formazione, e considerare le loro aspettative nei confronti del contenuto della formazione.
2) Modulo di iscrizione
Prima dell’inizio del training, i partecipanti devono essere invitati a iscriversi al training. Il modulo di iscrizione deve indicare il titolo, data e il luogo della formazione e può includere alcune frasi che illustrano l'obiettivo della formazione. Nel modulo si deve chiedere ai partecipanti di indicare i propri dati di contatto. Un esempio di modulo d'iscrizione è riportato nell'Allegato 1. Questo modulo potrebbe anche contenere alcune domande sulle conoscenze dei partecipanti alla formazione sulle tematiche LGBTIQ+ (questioni, inclusività, ecc.).
3) Modulo per l’elenco delle presenze
Tutte le persone partecipanti alla formazione devono firmare il modulo contenente l’elenco delle presenze al training. Questo modulo costituirà la prova della partecipazione alla formazione. Un esempio di modulo si trova nell'Allegato 2.
4) Modulo di valutazione della formazione
Un modulo di valutazione della formazione deve essere consegnato alle persone partecipanti al termine del training. Idealmente, il modulo di valutazione dovrebbe essere online e inviato alle persone partecipanti dopo la formazione (non più tardi di qualche giorno dopo la formazione).
Un esempio di modulo di valutazione è riportato nell'Allegato 3.
5) Contesto della formazione
La formazione tratta argomenti delicati come la discriminazione basata sull'orientamento sessuale, l'identità di genere e le caratteristiche sessuali. I formatori devono dedicare del tempo a creare un ambiente sicuro prima dell'inizio della formazione. Poiché la formazione si occupa di argomenti sensibili, è importante sottolineare all'inizio della formazione che si tratta di uno spazio sicuro in cui tutti possono condividere i propri pensieri e sentimenti. È prevedibile che ogni gruppo di partecipanti comprenda almeno alcune persone che hanno subito discriminazioni o discorsi di odio. Le discussioni possono far emergere ricordi spiacevoli, per questo è essenziale reagire con sensibilità e garantire un'atmosfera sicura per il dialogo.
6) Metodi
Il curriculum prevede diversi moduli che comprendono esercizi teorici ed esperienziali (brainstorming, lavori di gruppo, discussioni aperte, mappe con parole chiave, casi studio, puzzle, video, ecc.) per consentire alle persone partecipanti di apprendere rapidamente nuove
informazioni, di imparare in modo stimolante e coinvolgente, di riflettere sulle nuove conoscenze e di metterle in pratica.
Inoltre, il curriculum e la formazione si basano sulla metodologia a cascata (cioè il metodo della formazione dei formatori), che porterà a incrementare l’impatto sociale raggiungendo un maggior numero di persone e rispondendo ai bisogni identificati nella fase di ricerca.
7) Strumenti principali
Ai fini della formazione il formatore deve preparare diapositive in PowerPoint, penne, post-it, fogli e badge.
La sala di formazione deve essere dotata di computer, proiettore, casse audio, lavagna e pennarelli colorati.
Inoltre, formatori e studenti dovrebbero utilizzare una piattaforma di e-learning (Moodle) per accedere a tutto il materiale formativo.
8) Gruppo di riferimento
Studenti universitari, personale, membri di organizzazioni per i diritti umani e per la gestione della diversità e membri della società.
9) Numero di partecipanti alla formazione 15-20 partecipanti.
10) Durata
La formazione dovrebbe durare circa 8 ore. Si consiglia inoltre di svolgere due giorni di formazione (i moduli 1-3 il primo giorno e i moduli 4-5 il secondo giorno).
11) Scansione temporale
Sessioni Tempo
Modulo 1 & Modulo 2 9:00 - 10:30
Pausa 10:30 - 11:00
Modulo 3 10:45 - 12:00
Pranzo 12:00 - 13:00
Modulo 4 13:30 - 14:40
Pausa 14:40 - 15:20
Modulo 5 15:20 - 16:20
Q&A 16:20 - 17:00
Piano temporale per due giorni di formazione
Sessioni
Giorno 1
Benvenuto e Modulo 1 9:00 - 9:30
Modulo 2 9:30 - 10:45
Pausa 10:45 - 11:00
Modulo 2 11:00 - 12:30
Pranzo 12:30 - 13:30
Modulo 3 13:30 - 14:30
Pausa 14:30 - 14:45
Modulo 3 14:45 - 16:00
Q&A 16:00 - 16:30
Giorno 2
Benvenuto e Riflessioni sul Giorno 1 9:00 - 9:30
Modulo 4 9:30 - 10:45
Pausa 10:45 - 11:00
Modulo 4 11:00 - 12:30
Pranzo 12:30 - 13:30
Modulo 5 13:30 - 14:30
Pausa 14:30 - 14:45
Modulo 5 & Riepilogo 14:45 - 16:00
Q&A 16:00 - 16:30
Panoramica del corso
Il contenuto di questa formazione comprende varie attività ed esercizi per garantire che le persone partecipanti non solo acquisiscano nuove conoscenze, ma imparino anche a utilizzarle nella pratica. La formazione consiste in lezioni, attività pratiche e materiale visivo. I contenuti e le attività possono essere suddivisi in quattro categorie principali:
1) Ottenere informazioni e nuovi approfondimenti sul contesto sociopolitico - ai partecipanti alla formazione vengono fornite le informazioni più rilevanti sulla terminologia LGBTIQ+, sui problemi affrontati dalle persone LGBTIQ+ nella vita quotidiana e nell'università e sulle statistiche relative alla discriminazione basata su SOGISC.
2) Ripensare agli atteggiamenti - questa è una delle parti più impegnative della formazione, che incoraggia le persone partecipanti a ripensare i propri atteggiamenti e a cercare di comprendere a fondo le sfide affrontate dalle persone LGBTIQ+ nel loro ambiente quotidiano.
3) Imparare a utilizzare pratiche inclusive nelle università - alle persone partecipanti alla formazione vengono forniti consigli, suggerimenti, misure e azioni per creare un ambiente accademico inclusivo e diventare alleati LGBTIQ+ e spettatori attivi.
4) Imparare a mettere in pratica le nuove conoscenze - le persone partecipanti alla formazione sono invitate a partecipare attivamente ad attività pratiche per imparare a utilizzare le nuove conoscenze nella pratica.
La formazione consiste in 5 moduli e in una sessione di domande e risposte.
Modulo 1
Lo scopo di questo modulo è presentare gli obiettivi del progetto e della formazione, aiutare le persone partecipanti a conoscersi e creare un ambiente cooperativo e sicuro per condividere e riflettere sulle proprie esperienze.
Modulo 2
L'obiettivo di questo modulo è quello di far conoscere alle persone partecipanti alla formazione la terminologia LGBTIQ+ di base, in modo che possano utilizzarla in modo appropriato in diversi
contesti. Il modulo mira anche a far sì che le persone partecipanti ripensino e riflettano sui loro atteggiamenti, sui meccanismi di formazione di questi atteggiamenti e sull'impatto di tali atteggiamenti sul modo in cui le persone percepiscono il mondo che li circonda.
Modulo 3
L'obiettivo di questo modulo è quello di illustrare alle persone partecipanti alla formazione le statistiche sulla discriminazione basata sul SOGISC, i risultati di varie ricerche e i casi studio nelle università e nella società in generale. Queste conoscenze forniranno alle persone partecipanti alla formazione una comprensione del contesto sociale, legale e politico delle persone LGBTIQ+.
Modulo 4
L'obiettivo di questo modulo è quello di 1) imparare a riconoscere i casi di discriminazione basati sul SOGISC, imparare a rispondere in modo appropriato e aiutare le vittime di questi incidenti, 2) imparare pratiche inclusive e suggerimenti che consentiranno alle persone partecipanti alla formazione di diventare spettatori attivi nell'università e nella società.
Modulo 5
L'obiettivo di questo modulo è mettere in pratica le nuove conoscenze acquisite durante la formazione e imparare i passi fondamentali per agire come spettatori attivi.
Q&A
L'obiettivo di questo modulo è discutere brevemente gli argomenti trattati durante la formazione e le principali lezioni apprese dalla formazione.
Suggerimenti per i formatori
1) Valutazione dei bisogni
È essenziale valutare le esigenze e l'esperienza delle persone partecipanti e valutare la composizione del gruppo prima o all'inizio della formazione e considerare le loro aspettative nei confronti del contenuto della formazione. Ogni formazione deve essere adattata alle esigenze specifiche della comunità universitaria ed è importante promuovere un dialogo aperto e inclusivo durante tutta la sessione.
2) Indicare e gestire
Il formatore deve trovare un equilibrio tra l'offerta di uno spazio sicuro e la possibilità di esprimere opinioni diverse. Il formatore deve riconoscere quando i partecipanti utilizzano un linguaggio omofobico e impedire ulteriori discussioni.
3) Metodi interattivi
Si raccomanda sempre di utilizzare metodi interattivi durante la formazione. È consigliabile presentare prima gli aspetti teorici e poi permettere ai partecipanti di mettere in pratica le conoscenze teoriche, ciò mediante lo svolgimento di una serie di attività pratiche in cui i partecipanti utilizzano attivamente le conoscenze appena apprese. Un altro modo è quello di proporre ai partecipanti alla formazione un esercizio pratico che li incoraggi a riflettere su determinate situazioni, azioni e modi di agire e, dopo l'esercizio, mostrare loro gli approfondimenti consigliati. Se si constata che i partecipanti sono inattivi e troppo timidi per parlare di fronte all'intero gruppo, è opportuno utilizzare vari esercizi chiamati energizzanti, che
li incoraggiano a muoversi, a ridere e ad attivare l'atmosfera generale del gruppo, come ad esempio la danza, brevi esercizi, giochi con la palla, il gioco della sedia e così via.
4) Spiegazione
È molto importante presentare all'inizio della formazione gli obiettivi, la struttura, le diverse sessioni e i tempi della formazione. Le persone partecipanti si sentiranno più a loro agio se sapranno quali argomenti saranno trattati, quando saranno le pause, etc. Anche il riepilogo è molto utile durante la formazione.
5) Breve introduzione
L'introduzione alla formazione è una parte molto importante del training. Di solito, la sezione “Introduzione” presenta gli organizzatori della formazione, gli obiettivi, la struttura e gli argomenti della formazione, il calendario e gli accordi di formazione concordati. Inoltre, durante l'introduzione, il formatore e i partecipanti devono presentarsi e conoscersi meglio per creare un ambiente sicuro. Tuttavia, è importante tenere a mente che la parte introduttiva non deve essere troppo lunga. Si raccomanda di mantenere la parte introduttiva in un tempo compreso tra il 10 e il 15 per cento del tempo totale di formazione.
6) La narrazione (storytelling) è importante
Le diverse storie personali di persone LGBTIQ+ presentate durante la formazione possono aiutare i partecipanti a comprendere meglio le questioni e i problemi che le persone LGBTIQ+ vivono nella società. Raccomandiamo di mostrare diversi video durante la formazione, presentando casi di studio reali, citazioni da varie interviste e report che mostrano storie reali e non raccontate di persone LGBTIQ+.
7) Usare la creatività
Si raccomanda di utilizzare una varietà di attività creative durante la formazione per incoraggiare le persone partecipanti a rilassarsi e a riflettere in modo giocoso su ciò che hanno appreso durante la formazione.
8) Riepilogo
Il riepilogo è molto utile anche durante la formazione. Permette alle persone partecipanti di tenere a mente ciò che di nuovo hanno appreso. Dopo ogni sessione, il formatore potrebbe fare un riepilogo di quanto appreso in quella sessione.
9) Trainer - ascoltatore attivo
Il formatore ha molti ruoli da svolgere durante la formazione: deve pensare costantemente alla struttura della formazione, agli argomenti, ai tempi, presentare i contenuti della formazione e condurre gli esercizi pratici. I formatori devono anche essere ascoltatori attivi durante la formazione e percepire quando il gruppo è stanco o annoiato, o manca un senso di sicurezza, o quando c'è bisogno di una discussione più approfondita su un argomento specifico perché i partecipanti non sentono di averlo capito, etc. Il formatore, quando percepisce queste e altre situazioni, deve intervenire e adattare i vari aspetti delle attività pratiche.
10) Usare i complimenti
Le parole gentili e i complimenti fanno sorridere. Il formatore non deve dimenticare di complimentarsi con i partecipanti alla formazione dopo gli esercizi pratici o quando i partecipanti rispondono correttamente a una domanda o danno importanti indicazioni sull'argomento della formazione. I commenti devono sempre essere oggettivi e mai esprimere giudizi di valore sulla persona (es. "i tuoi rilievi sono molto pertinenti" e non "sei molto intelligente").
Modulo 1 / Il progetto INCLUSIES e il Training
La finalità del presente modulo è quella di presentare gli obiettivi del progetto e della formazione, aiutare le persone partecipanti a conoscersi a vicenda, creare uno spazio sicuro e collaborativo per condividere e riflettere sulle relative esperienze.
Durata: 30 minuti
Strumenti e metodi:
● Presentazione PowerPoint
● Lavagna per scrivere
● Discussione aperta
● Post-it
● Attività per rompere il ghiaccio
Sessione 1.1 Il progetto INCLUSIES
Attività 1.1.1 Presentazione del progetto
L'obiettivo di questa attività è quello di far conoscere alle persone partecipanti alla formazione il progetto e l'attinenza al tema, il contesto per cui è necessario questo tipo di formazione e i suoi principali benefici per il mondo accademico, la comunità LGBTIQ+ e la società.
Il formatore deve illustrare brevemente il contesto del progetto, gli scopi e gli obiettivi, i principali risultati, i gruppi cui è destinata la formazione e la composizione del consorzio.
Contenuto
Finalità del progetto
Il progetto INCLUSIES si propone di contribuire all'integrazione del concetto di diversità e di inclusione nelle istituzioni di istruzione superiore e al rafforzamento della bystandership attiva con riguardo agli incidenti discriminatori basati su SOGISC in Italia, Grecia e Lituania. Il ruolo attivo e l'impegno del personale universitario e degli studenti porterà, infine, a cittadini attivi e a società più inclusive, libere da discriminazioni basate su SOGISC.
Specifiche finalità del progetto
● Indagare
La vita quotidiana delle persone LGBTQI+ negli ambienti accademici, le lacune esistenti e le esigenze per loro inclusione, i modi per promuovere la bystandership attiva, nonché i modi in cui le università, e infine le società, possono diventare più inclusive.
● Sensibilizzare
Il personale e gli studenti dell'Università sul come integrare pratiche inclusive nella loro vita professionale, di apprendimento e quotidiana per diventare spettatori attivi e prepararsi a diventare formatori.
● Incoraggiare
Il personale universitario e gli studenti a diventare spettatori attivi e affrontare attivamente la discriminazione basata sul SOGISC.
● Creare
Partenariati nazionali e transnazionali per la prevenzione e la lotta alla discriminazione basata sul SOGISC, nonché una comunità di formatori e di spettatori attivi.
Innovazione del progetto
L'innovazione del progetto INCLUSIES risiede nella nozione di bystandership attiva. È evidente che gli spettatori svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione e nel contrasto di fenomeni come la discriminazione basata sul SOGISC.
Allo stesso tempo, la struttura delle attività previste consentirà la collaborazione e la partecipazione attiva dei destinatari nello sviluppo dei materiali, per garantire la corrispondenza con le loro esigenze specifiche.
Destinatari
● Studenti e professori LGBTQI+ e non.
● Esperti della società civile.
● Pubblico in generale.
Principali deliverables
● Relazioni sulla discriminazione basata sul SOGISC e sulla necessità di pratiche inclusive in un ambiente accademico.
● Formazione per le università bystandership attiva.
● Guida sulla bystandership attiva.
● Campagne di sensibilizzazione.
Consorzio
Il progetto comprende università e ONG italiane, lituane e greche.
● Universita degli Studi di Brescia https://www.unibs.it/
● Panteion University https://www.panteion.gr/
● Vytautas Magnus University https://www vdu.lt/
● Lithuanian Gay League https://www.lgl.lt/en
● Colour Youth - Athens LGBTQ Youth Community https://www.colouryouth.gr/
● Rete Lenford - Avvocatura per i diritti LGBTI+ https://www.retelenford.it/
Ulteriori informazioni sul progetto
● website https://inclusiesproject.com/
● social media: Facebook, Instagram, Twitter / @INCLUSIES PROJECT
DISCLAIMER
INCLUSIES - INCLUsive universities leading to inclusive SocietIES - è un progetto finanziato dal Programma Erasmus Plus, KA220-HED. Il contenuto di questo curriculum rappresenta il punto di vista dell'autore ed è di sua esclusiva responsabilità. La Commissione europea non si assume alcuna responsabilità per l'uso che può essere fatto delle informazioni in esso contenute.
Sessione 1.2 Introduzione al training
Attività 1.2.1 Obiettivo e contenuto della formazione
Lo scopo di questa attività è spiegare brevemente alle persone partecipanti il programma, le attività e gli obiettivi della formazione.
Il formatore deve spiegare brevemente gli obiettivi della formazione, la scansione temporale e lo schema del programma.
Contenuto
Obiettivo della formazione
L’obiettivo del corso di formazione è:
● formare i membri della comunità universitaria su come utilizzare pratiche inclusive nelle loro attività quotidiane di studio, lavoro e ricerca,
● formare i membri della comunità universitaria a essere spettatori attivi e a reagire in caso di discriminazione basata su SOGISC.
Schema del programma
Modulo 1 / Il progetto INCLUSIES e il Training
● Sessione 1.1 Il progetto INCLUSIES
● Sessione 1.2 Introduzione al training
● Sessione 1.3 Patto pedagogico
● Sessione 1.4 Conosciamoci
Modulo 2 / Cosa significa essere una persona LGBTIQ+
● Sessione 2.1 - Illustrazione della terminologia LGBTIQ+
● Sessione 2.2 - In che modo pensiamo alle persone LGBTIQ+
Modulo 3 / Le persone LGBTIQ+ nella società e all’interno dell’università
● Sessione 3.1 - Consapevolezza delle disuguaglianze e delle discriminazioni basate su SOGISC
Modulo 4 / Come diventare spettatori attivi?
● Sessione 4.1 - Imparare ad usare i pronomi
● Sessione 4.2 - Imparare ad usare un linguaggio inclusivo
● Sessione 3.3 - Imparare ad essere un alleato
Modulo 5 - Attività pratica
Q&A
Sessione 1.3 Patto pedagogico
Attività 1.3.1 Illustrare il patto pedagogico
L’obiettivo di questa attività è creare un ambiente sicuro per i partecipanti alla formazione. Alcune regole di comunicazione e partecipazione devono essere presentate, discusse e approvate dai partecipanti all’incontro, in modo che tutti possano sentirsi rispettati e ascoltati e che la formazione possa svolgersi senza intoppi.
Il formatore deve spiegare brevemente il patto pedagogico - i suggerimenti, i consigli e le regole che tutte le persone partecipanti devono seguire e rispettare durante le sessioni di formazione e le pause.
Contenuto
Le regole del training sono:
● non utilizzare il telefono cellulare durante la formazione;
● essere sensibili e rispettare le opinioni altrui;
● partecipare attivamente;
● cercare di essere aperti e sinceri;
● avere il diritto di non rispondere alle domande o di abbandonare la formazione in qualsiasi momento se si provano sentimenti negativi.
Il formatore deve chiedere alle persone partecipanti di indicare altre regole che potrebbero essere utilizzate durante la formazione e di scriverle sulla lavagna.
Sessione 1.4 Conosciamoci a vicenda
Attività 1.4.1 Presentazione delle persone partecipanti all’incontro
L'obiettivo di questa attività è creare un ambiente sicuro e amichevole per l'incontro con le persone partecipanti.
Il formatore deve presentare brevemente il proprio background e invitare le persone partecipanti a presentarsi.
Presentazione del formatore
I formatori devono indicare i loro nomi e pronomi e fornire una breve presentazione di sé: organizzazione, professione, esperienza, ecc.
Le persone partecipanti si conoscono a vicenda
È sempre bene iniziare la formazione con un'attività per rompere il ghiaccio, in modo che le persone partecipanti possano conoscersi meglio. Il formatore dovrebbe chiedere ai partecipanti
● i loro nomi, i pronomi, le istituzioni (se vogliono condividerli)
● un fatto divertente/interessante su di loro.
È anche importante capire, all'inizio della formazione, cosa i partecipanti si aspettano dalla formazione e quali sono le loro maggiori paure e domande sulla discriminazione e sull'inclusione delle persone LGBTIQ+ nel mondo accademico e nella società.
Il formatore deve chiedere ai partecipanti di scrivere le aspettative su foglietti adesivi di un colore e le paure su foglietti adesivi di colore diverso. Dopo l'attività, il formatore deve raccogliere i foglietti, metterli sulla lavagna e riassumere le aspettative e le paure.
Le aspettative formative possono essere raccolte anche prima della formazione, inviando ai partecipanti un questionario con il modulo di iscrizione, chiedendo loro cosa si aspettano dalla formazione, cosa vogliono imparare e quali sono i loro maggiori timori.
❊ Per questa attività utilizzate il metodo della "Scrittura alla lavagna" e dei post-it. Questo metodo consente di scrivere le idee raccolte sulla lavagna, registrando così le idee e le risposte principali rendendole visibili a tutti i partecipanti alla formazione.
Modulo 2 / Cosa significa essere una persona
LGBTIQ+
L'obiettivo di questo modulo è quello di far conoscere alle persone partecipanti alla formazione la terminologia LGBTIQ+ di base, in modo che possano utilizzarla in modo appropriato in diversi contesti. Il modulo mira anche a far sì che le persone partecipanti ripensino e riflettano sui loro atteggiamenti, sui meccanismi di formazione di questi atteggiamenti e sull'impatto di tali atteggiamenti sul modo in cui le persone percepiscono il mondo che li circonda.
Durata: 60 minuti
Strumenti e metodi:
● Presentazione di PowerPoint
● Fogli stampati
● Post-it
● Lavagna per scrivere
● Video
● Discussione aperta
● Lavoro di gruppo
Sessione 2.1 Illustrazione della terminologia LGBTIQ+
Attività 2.1.1 Puzzle sulla terminologia
L'obiettivo di questa attività è formare i partecipanti a un uso corretto della terminologia LGBTIQ+, in modo che conoscano e possano utilizzare correttamente concetti e termini aggiornati.
Il formatore deve spiegare che non tutta la terminologia LGBTIQ+ è facilmente comprensibile, quindi è utile familiarizzare con i concetti di base.
Il formatore deve descrivere brevemente il termine LGBTIQ+: Un acronimo per lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali e queer. Il "+" include altre identità utilizzate per descrivere la propria identità di genere o il proprio orientamento sessuale che non sono incluse nell'acronimo LGBTI. Alcuni esempi sono asessuali/aromantici, pansessuali/panromantici, agender, genderqueer e genderfluid
Prima dell'attività, i partecipanti devono usare i loro fogli di appunti e valutare da 1 a 10 la loro familiarità con i concetti principali LGBTIQ+.
Successivamente, i partecipanti devono essere divisi in gruppi e devono completare il compito. Si consiglia di selezionare 2-3 partecipanti per ogni gruppo. Questo compito conterrà termini specifici e relative descrizioni, ma saranno mescolati. Durante l'attività, i partecipanti dovranno abbinare le parole alle loro spiegazioni/definizioni. Si consiglia di dare ai partecipanti 10-20 minuti per completare l'esercizio. Al termine del compito, i partecipanti devono fornire un feedback su come hanno completato l'attività (i partecipanti devono scrivere su una scala da 1 a
10 quanto conoscono i concetti principali LGBTIQ+ dopo l'attività). Il formatore deve spiegare i concetti principali al termine del lavoro di gruppo.
Dopo l'attività, il formatore dovrebbe presentare la seguente tabella che illustra i termini utilizzati e le loro connessioni reciproche.
❉ Per questa attività utilizzate il metodo della "Scrittura alla lavagna". Questo metodo consente di scrivere le idee raccolte sulla lavagna, registrando così le idee e le risposte principali rendendole visibili a tutti i partecipanti alla formazione.
Contenuto
I termini e le loro spiegazioni sono presentati nell'Allegato 4.
Sessione
2.2 In che modo pensiamo alle persone LGBTIQ+
Attività 2.2.2 Ripensare gli atteggiamenti
L'obiettivo di questa attività è incoraggiare i partecipanti a riflettere sui loro atteggiamenti e sulla formazione di tali atteggiamenti in merito all'uguaglianza di genere e alle questioni LGBTIQ+. Questa attività permetterà ai partecipanti di prendere coscienza dell'esistenza dell'eteronormatività, dell'impatto di questo fenomeno sulla loro mentalità e di ridurre il loro pensiero stereotipato.
Una parte essenziale della riflessione sulla discriminazione basata sul SOGISC non è solo la comprensione delle forme di discriminazione che possono verificarsi, dei problemi quotidiani che le persone LGBTIQ+ devono affrontare e del perché non è facile per alcuni individui fare coming out, ma è anche importante riflettere sui propri atteggiamenti. In altre parole, dobbiamo riflettere su come pensiamo alle nostre convinzioni e ai nostri atteggiamenti, alle norme e alle aspettative della società e a come queste convinzioni, norme e aspettative si formano. Pertanto, questa attività mira a riflettere sui nostri atteggiamenti, a capire come nascono e come si consolidano.
Il formatore deve leggere una frase alla volta, che rappresenti un atteggiamento concreto, e invitare i partecipanti a prendere parte alla discussione ponendo ulteriori domande dopo ogni frase:
● Siete d'accordo o meno con questa affermazione?
● Come pensate che si formino questi atteggiamenti?
● In che modo, secondo voi, questi atteggiamenti possono influenzare il nostro rapporto con noi stessi, con gli altri e con la società?
Esempi di frasi che rappresentano alcuni atteggiamenti:
● Le donne si prendono cura dei bambini meglio degli uomini.
● Gli uomini sono più bravi delle donne a guidare le auto.
● Le persone non dovrebbero parlare del loro orientamento sessuale in un ambiente universitario, poiché si tratta di una questione privata.
● Quando le persone parlano negativamente delle persone LGBTQI+ usano la loro libertà di parola.
● Le persone LGBTIQ+ parlano a voce troppo alta dei loro diritti.
● Se sosteniamo le persone trans potremmo incoraggiare i giovani a cambiare sesso.
● Le persone LGBTIQ+ chiedono diritti speciali.
Il formatore può discutere brevemente i fattori che influenzano i nostri atteggiamenti, ad esempio i media, la scuola, l'educazione, la politica, ecc.
Dopo questa attività, vale la pena di discutere brevemente l'idea di base dell'eteronormatività e spiegare come si forma il nostro atteggiamento.
L'eteronormatività è un sistema che sostiene l'idea che le relazioni eterosessuali e i ruoli di genere tradizionali siano la "norma". In altre parole, l'eteronormatività è basata sulla convinzione che tutte le persone siano eterosessuali. "L'eteronormatività è ciò che fa sembrare l'eterosessualità coerente, naturale e privilegiata. Implica il presupposto che tutti siano
"naturalmente" eterosessuali e che l'eterosessualità sia un ideale, superiore all'omosessualità o alla bisessualità”2
Il formatore potrebbe utilizzare questo video per spiegare ai partecipanti alla formazione che cos’è l'eteronormatività:
https://www.lgbtqprimaryhub.com/heteronormativity-cisnormativity
Ulteriori informazioni sull'eteronormatività nell'ambiente accademico:
https://www.researchgate.net/publication/370666724_Inclusive_and_Safe_Environment_for_L GBTI_in_Lithuanian_Universities_Reflecting_Realities_and_Challenges
2 EIGE Europe, Glossary and thesaurus https://eige europa eu/publications-resources/thesaurus/terms/1384?language content entity=en (consultato 01 10 2023)
Modulo 3 / Persone LGBTIQ+ nella società e all’interno dell’università
L'obiettivo di questo modulo è quello di illustrare alle persone partecipanti alla formazione le statistiche sulla discriminazione basata sul SOGISC, i risultati di varie ricerche e i casi di studio nelle università e nella società in generale. Queste conoscenze forniranno alle persone partecipanti alla formazione una comprensione del contesto sociale, legale e politico delle persone LGBTIQ+.
Durata: 75 minuti
Strumenti e metodi:
● Presentazione PowerPoint
● Video
● Discussione aperta
Sessione 3.1 Consapevolezza delle disuguaglianze e delle discriminazioni basate su SOGISC
Attività 3.1.1 Statistiche sulle disuguaglianze e disciminazioni basate su SOGISC
L'obiettivo di questa attività è di presentare ai partecipanti alla formazione il contesto sociopolitico e culturale in cui vivono le persone LGBTIQ+. Questa parte consentirà ai
partecipanti di comprendere le sfide affrontate dalle persone LGBTIQ+ e il motivo per cui la bystandership attiva è necessaria nel mondo accademico e nella società.
Il formatore deve presentare brevemente le statistiche principali, i risultati della ricerca sulla discriminazione basata sul SOGISC e le disuguaglianze affrontate dai partecipanti LGBTIQ+.
Contenuto
Nell'Allegato 5 sono presentate diverse statistiche e risultati di ricerca. Il formatore può selezionare altre statistiche e relazioni.
Il formatore, dopo aver presentato una panoramica della situazione delle persone LGBTIQ+, può porre ai partecipanti alla formazione ulteriori domande e invitarli a una discussione aperta. La domanda - In che modo l'omo/bi/transfobia influenza la comunità accademica? Abbiamo statistiche e dati sulla situazione delle persone LGBTIQ+ nel mondo accademico? Quale pensate sia la situazione nell'ambiente accademico?
Attività 3.1.2 Mettersi nei panni di un’altra persona
In questa attività, i partecipanti saranno invitati a utilizzare un metodo di coaching chiamato "mettersi nei panni di qualcuno", che darà loro la possibilità di comprendere le problematiche quotidiane che le persone LGBTIQ+ vivono nel loro ambiente tipico. L'espressione "mettersi nei panni di qualcuno" è comunemente usata per descrivere un modo di immaginare la situazione dal punto di vista dell'altra persona.
Il formatore dovrebbe mostrare due video di persone LGBTIQ+ che parlano di quanto sia stato difficile per loro fare coming out, di come non siano stati accettati dalle loro famiglie, ecc.
Questo esercizio aiuterà la formazione di atteggiamenti tolleranti.
Contenuto
Video di persone LGBTIQ+ che parlano dei loro problemi, della loro identità, dei rapporti con le famiglie, ecc.
● https://www.youtube.com/watch?v=xyqcqSqC6XQ
● https://www youtube.com/watch?v=wxHHstcyP4I
● https://www youtube.com/watch?v=HbQZ7jAvgoI
Dopo la visione dei video, il formatore dovrebbe invitare i partecipanti a riflettere sui video e a discutere su quanto segue:
● di cosa parlano questi video?
● come vi siete sentiti guardano i video e quali pensieri sono scaturiti dalla visione;
● quali problemi affrontano le persone LGBTIQ+?
● le persone nel video hanno avuto il sostegno di coetanei e/o adulti intorno a loro?
● in che modo secondo voi gli stereotipi di genere, l'omofobia, la bifobia e la transfobia influenzano i giovani LGBTI+?
● come si sentono i giovani LGBTI+ in questa società?
● pensate che l'omofobia, la bifobia e la transfobia riguardino solo gli studenti omosessuali, bisessuali e transessuali?
● discutere come questi fenomeni interessino anche i giovani eterosessuali e cisgender.
Il formatore dovrebbe presentare queste domande ai partecipanti alla formazione e invitarli a discutere. I partecipanti possono lavorare in piccoli gruppi o il formatore può condurre la discussione aperta. Il formatore deve raccogliere e scrivere sulla lavagna i pensieri, le risposte e le parole chiave espresse dai partecipanti e riassumerle.
Nota: si raccomanda vivamente di invitare persone LGBTIQ+ a partecipare alla formazione per questa sessione, in modo che possano condividere le loro storie, narrazioni ed esperienze. Il contatto dal vivo e le storie arricchiscono sempre la formazione e permettono una comprensione ancora più profonda delle esperienze personali delle persone.
Modulo 4 / Come diventare spettatore attivo?
L'obiettivo di questo modulo è quello di 1) imparare a riconoscere i casi di discriminazione basati sul SOGISC, imparare a rispondere in modo appropriato e aiutare le vittime di questi incidenti, 2) imparare pratiche inclusive e suggerimenti che consentiranno alle persone partecipanti alla formazione di diventare spettatori attivi nell'università e nella società.
Durata: 70 minutes
Strumenti:
● Presentazione PowerPoint
● Video
● Discussione aperta
● Penne colorate e fogli bianchi
Sessione 4.1 Cosa si intende per spettatore attivo
Prima di iniziare questo modulo, il formatore deve spiegare cos'è uno spettatore attivo.
"Essere spettatore attivo significa essere consapevoli di quando il comportamento di qualcuno è inappropriato o minaccioso e scegliere di contestarlo. Se non vi sentite a vostro agio nel farlo direttamente, chiedete a qualcuno di aiutarvi, ad esempio un amico o una persona autorevole. Le ricerche dimostrano che l'intervento degli spettatori può essere un modo efficace per fermare la violenza sessuale prima che si verifichi, in quanto gli stessi spettatori giocano un
ruolo fondamentale nel prevenire, scoraggiare e/o intervenire quando un atto di violenza ha il potenziale per verificarsi.”3
“Uno spettatore è una persona che è presente e assiste a qualcosa ma non ne è direttamente coinvolto, mentre uno spettatore attivo è una persona che non solo assiste a una situazione, ma interviene per evitare che la situazione degeneri o per interrompere una situazione problematica.”4
Attività 4.1.1 Disegnare uno spettatore attivo
L'obiettivo di questo esercizio è incoraggiare i partecipanti alla formazione a pensare a come potrebbe essere uno spettatore attivo e a quali qualità e competenze potrebbe avere.
Prima di fornire dei consigli su come essere un alleato LGBTIQ+ e uno spettatore attivo, il formatore deve svolgere un'attività con i partecipanti alla formazione. Il formatore deve dividere i partecipanti alla formazione in piccoli gruppi (3-4 persone) e chiedere loro di disegnare uno spettatore attivo e di scrivere sui fogli accanto all'immagine:
● Quali qualità personali deve avere uno spettatore attivo?
● Quali conoscenze deve avere uno spettatore attivo?
● Quali altre competenze deve possedere uno spettatore attivo??
Dopo l'attività, tutti i gruppi devono presentare il loro disegno e le risposte alle domande proposte. Il formatore deve scrivere le qualità di uno spettatore attivo di cui si è discusso sulla lavagna.
3 University of Cambridge Breaking the silence - preventing harassment and sexual misconduct https://www.breakingthesilence.cam.ac.uk/prevention-support/be-active-bystander (consultato 01.10.2023)
4 University of Cambridge Breaking the silence - preventing harassment and sexual misconduct https://www breakingthesilence cam ac uk/prevention-support/be-active-bystander (consultato 01 10 2023)
Dopo la discussione, il formatore dovrebbe presentare le barriere che impediscono alle persone di essere spettatori attivi e discuterne con il gruppo:
● Paura di ritorsioni: molte persone temono che, se intervenissero, potrebbero diventare esse stesse bersaglio di aggressioni o violenze.
● Le norme sociali percepite all’interno di date organizzazioni possono normalizzare l'omofobia perpetuando stereotipi, discriminazioni e pregiudizi nei confronti delle persone che si identificano come LGBTQ+. Gli spettatori potrebbero esitare a reagire per paura di una reazione sociale negativa.
● Mancanza di conoscenze e competenze: le persone potrebbero non sapere come intervenire in modo sicuro o efficace, oppure potrebbero non essere a conoscenza delle risorse a loro disposizione.
● Effetto spettatore: si tratta di un fenomeno per cui gli individui sono meno propensi a intervenire in presenza di altri, presumendo che qualcun altro agirà.
Sessione 4.2 Imparare ad usare i pronomi
Attività 4.2.1 Come usare i pronomi e perché è importante?
L'obiettivo di questa attività è far comprendere ai partecipanti l'uso, la necessità e l'importanza di utilizzare pronomi corretti per creare un ambiente inclusivo e sicuro per le persone LGBTIQ+ in un contesto accademico.
Uno degli aspetti più critici della creazione di un ambiente educativo coinvolgente e sicuro è l'ascolto dei pronomi che una persona usa. Utilizzare i pronomi che la persona chiede di usare quando ci si rivolge a lei permette di creare un ambiente rispettoso, sicuro e coinvolgente per
tutti i suoi membri.
Quindi, in questa attività, il formatore dovrebbe mostrare diversi video sul perché è essenziale usare i pronomi corretti quando ci si rivolge alle persone e quali potrebbero essere questi pronomi.
Dopo la visione del video, il formatore dovrebbe invitare i partecipanti a una discussione aperta per riflettere su ciò che hanno visto nel video.
Domande per la discussione:
● Perché questi pronomi sono importanti?
● Qualcuno vi ha chiesto di rivolgervi a loro con il nome corretto? Come avete reagito?
● Avete sentito quando è stato usato un pronome sbagliato? Qual era la situazione?
Contenuto
Video che spiegano perché i pronomi sono importanti
● https://www youtube.com/watch?v=9iKHjl5xAaA
● Oppure https://www.youtube.com/watch?v=J3Fh60GEB5E
● Oppure https://www.youtube.com/watch?v=gXLFdYNEl_I
Sessione 4.3 Imparare ad usare un linguaggio inclusivo
Attività 4.3.1 Come usare un linguaggio inclusivo
L'obiettivo di questa attività è quello di illustrare ai partecipanti alla formazione cosa si intende per linguaggio inclusivo e come questo può essere utilizzato nel contesto quotidiano.
Il linguaggio inclusivo riconosce e rispetta la diversità dei corpi, dei generi e delle relazioni. Le
persone esprimono il proprio genere e la propria sessualità in modo diverso. Le persone possono avere caratteristiche sessuali biologiche diverse. Un linguaggio accogliente ci permette di non escludere le persone dalle nostre conversazioni o dal nostro lavoro. Questo vale sia quando comunichiamo direttamente con qualcuno sia quando descriviamo qualcuno che non è presente. Un linguaggio inclusivo riconosce la diversità delle persone con cui lavoriamo e che assistiamo.
Il formatore deve spiegare ai partecipanti alla formazione come usare il linguaggio inclusivo. Prima di tutto, si consiglia di svolgere l'attività e, dopo l'attività, presentare altri esempi di linguaggio inclusivo. Il formatore dovrebbe 1) dividere i partecipanti alla formazione in alcuni gruppi (2-4 partecipanti in ciascun gruppo), 2) fornire loro esempi di linguaggio inappropriato 3) chiedere loro di riempire la tabella con il linguaggio inclusivo. La tabella è presentata nell'Allegato 6.
Contenuto
Esempi di linguaggio inappropriato e suggerimenti su come utilizzare un linguaggio inclusivo sono presentati nell'Allegato 6.
Sessione
4.4 Imparare le diverse forme di comportamento inappropriato
Attività 4.4.1 Micro-aggressioni e tipi di molestia
L'obiettivo di questa attività è quello di conoscere i vari tipi di comportamento inappropriato, i discorsi di odio e la discriminazione.
In questa attività, il formatore deve descrivere i diversi tipi di comportamento inappropriato.
Contenuto
Micro-aggressioni - comportamenti fugaci e sottili, intenzionali o meno, che comunicano messaggi ostili, sprezzanti o negativi su identità comunemente oppresse. Queste azioni causano danni invalidando l'identità della persona bersaglio e possono rafforzare gli stereotipi.
Micro-insulto
● "Non sembri gay".
● "Non può essere vero sesso se non è con il sesso "opposto"".
● "Essere bisessuali è da ingordi, si vuole solo il meglio dei due mondi".
● "Come sei diventato gay?"
● "Chi di voi è il 'ragazzo'?".
● "Oh - devo preoccuparmi che io ti piaccia adesso?".
Micro-invalidazione
● "Sei troppo sensibile".
● "Sei solo confuso", "È solo una fase".
● "Non sei un vero uomo"
● "Perché ti stai complicando la vita?".
● "Perché devi ostentarlo?".
● "Non sono omofobo, ma...".
● "Puoi fare quello che vuoi, ma io non lo approvo".
● "Come si fa a essere queer se non si è mai fatto sesso con una persona dello stesso sesso?".
Forme di molestia:
● deadnaming (utilizzare il nome assegnato all’anagrafe che la persona non riconosce come rappresentativo della sua identità)
● molestia verbale
● molestia fisica
● molestia sessuale
● cyberbullismo
● molestia da graffiti
● molestia da pettegolezzo
Molestia
Crimine d’odio
Discorso d’odio
è qualsiasi atto o comportamento sgradito alla vittima, che potrebbe essere considerato in relazione al suo orientamento sessuale, alla sua identità/espressione di genere come offensivo, umiliante o intimidatorio. Può includere parole pronunciate, gesti o la produzione, l'esposizione o la diffusione di parole scritte, immagini o altro materiale.
reato motivato da odio o pregiudizio nei confronti di un particolare gruppo di persone. Questo può essere basato su genere, identità di genere, orientamento sessuale, etnia, religione, età o disabilità. Chiamato anche crimine di pregiudizio.
si riferisce a espressioni pubbliche che diffondono, incitano, promuovono o giustificano l'odio, la discriminazione o l'ostilità verso le minoranze.5
5 Ilga Europe Our glossary https://www ilga-europe org/about-us/who-we-are/glossary/ (consultato 27 11 2023)
Sessione 4.5 Imparare ad essere un alleato
Attività 4.5.1 Dieci consigli per agire come alleato LGBTIQ+ e spettatore attivo
L'obiettivo di questa attività è quello di fornire ai partecipanti alla formazione varie informazioni pratiche che consentano loro di agire come spettatori attivi durante gli incidenti di discriminazione SOGISC, prevenendo così tali incidenti.
Il formatore dovrebbe presentare brevemente dieci consigli per essere un alleato LGBTIQ+ e uno spettatore attivo.
Contenuto
10 consigli per essere spettatore attivo.
1) Utilizzare un linguaggio neutro e non eteronormativo.
Non tutti sono eterosessuali e questa non è una norma. Usate un linguaggio neutro, non eteronormativo e che promuova la diversità. Evitate di usare un linguaggio come "moglie" o "marito" che presuppone che tutte le relazioni siano eterosessuali, in quanto esclude le persone non eterosessuali e svaluta le loro relazioni. Parole e frasi come "partner", "genitori" e "relazione" sono esempi di linguaggio inclusivo nei confronti delle persone LGBTIQ+.
2) Usare i pronomi corretti
Il buon esempio può essere un potente strumento per creare un ambiente inclusivo e sicuro. Se qualcuno vi chiede di chiamarlo con i pronomi che ha scelto, iniziate a farlo immediatamente.
Se non siete sicuri di quali pronomi usare per rivolgervi a qualcuno, potete chiederglielo gentilmente o usare un linguaggio neutro. Alcune persone usano “nuovi” pronomi che
potrebbero non esservi familiari. Potete chiedere loro la corretta coniugazione e imparare a usarli.
3) Aiutate ad evitare l'outing delle persone LGBTQI+
Non date per scontato che tutte le persone che hanno fatto coming out in un ambiente lo abbiano fatto anche in un altro: le persone hanno il diritto di esprimere la propria sessualità o identità di genere secondo i propri tempi e alle proprie condizioni. Non fate outing delle persone LGBTQI+. Per paura di essere rifiutate e discriminate, alcune persone LGBTIQ+ temono di dichiarare la propria sessualità o il proprio genere. Non è giusto costringere le persone a rivelare e parlare dell'identità di genere, dell'orientamento sessuale o del fatto che sono intersex. È importante lasciare che le persone condividano le loro storie alle loro condizioni. Se vedete che qualcuno sta cercando di fare outing, fermatelo e spiegategli perché è un comportamento inappropriato.
4) Reagire al coming out con l'accettazione
Il processo di coming out deve essere affrontato con comprensione, apertura, ascolto attivo, accettazione, sostegno e, naturalmente, riservatezza. Gli amici, gli studenti e i colleghi che si sono aperti sul loro orientamento sessuale o sulla loro identità di genere devono sentire la vostra fiducia e il vostro sostegno, devono sapere che saranno accettati. Dovete evitare di incoraggiare i dubbi su loro stessi. Se la persona prova dubbi o emozioni negative, possiamo suggerirle di incontrare degli specialisti che possano aiutarla. Se non siete sicuri di cosa fare, chiedete loro di che tipo di sostegno e aiuto hanno bisogno in questo momento. Evitate di dire cose come "Non sono sorpreso" o "Ah! L'ho sempre saputo". Queste affermazioni sminuiscono le altre persone e le fanno pensare che non apprezziate il fatto che sia stato difficile per loro fare coming out.
5) Cercate di spiegare perché i commenti omofobici sono inappropriati.
Se sentite commenti omofobi, transfobici, bifobici, interfobici e sessisti, non esitate a intervenire. Interrompete, distraete o reindirizzate la situazione. Potete usare frasi come "Non lo trovo divertente", "È inopportuno" o "Offende lei/lui/loro". Spiegate gentilmente perché questi commenti sono considerati inappropriati, omo/transfobici e avvilenti per i membri della comunità LGBTIQ+. Se siete troppo imbarazzati o timidi per parlare da soli o non vi sentite sicuri, chiedete a qualcun altro di farlo.
6) Combattere le micro-aggressioni
Inoltre, oltre ai discorsi chiaramente discriminatori o di odio, non restate indifferenti alle microaggressioni rivolte alle persone LGBTQI+. Le microaggressioni sono "comportamenti fugaci e sottili, intenzionali o meno, che comunicano messaggi ostili, sprezzanti o negativi su identità comunemente oppresse. Queste azioni causano danni invalidando l'identità della persona bersaglio e possono rafforzare gli stereotipi. Esempi di microaggressioni sono il fatto che a una persona con la pelle scura o che indossa l’hijiab venga detto che parla un "buon italiano" o che qualcuno dica che una cosa è "gay" per indicare che pensa che una cosa sia negativa.”.6
7) Segnalare gli episodi di discriminazione basati sul SOGISC
Se notate episodi di bullismo omofobico e transfobico o di discriminazione basata su SOGISC, cercate innanzitutto di aiutare la vittima. Dopo l'incidente, segnalatelo immediatamente alle autorità competenti e insistete sul fatto che il movente è l'omo/bi/trans/interofobia. La registrazione di tali incidenti è necessaria per le statistiche ufficiali - questo aiuterà a gestire l'intero processo e a creare un ambiente inclusivo e amichevole nelle università. Se la situazione è troppo pericolosa, cercate di trovare un aiuto esterno nelle vicinanze.
8) Interrompere un comportamento inappropriato
6 University of California, Davis (2020 January 14) LGBTQIA Resource Center Glossary https://lgbtqia ucdavis edu/educated/glossary (consultato 10 10 2023)
Se vedete che la situazione si sta complicando, interrompete semplicemente il comportamento inappropriato e reindirizzatelo: cambiate argomento e portate la vittima dell'incidente a svolgere altre attività.
9) Garantire la vostra sicurezza
Ogni situazione di discriminazione e omofobia è diversa, quindi, è necessario occuparsi innanzitutto della propria sicurezza. Prima di agire, dovete valutare la complessità della situazione e decidere se potete diventare uno spettatore attivo in quel momento o se siete sicuri di reagire. In caso contrario, è necessario cercare aiuto all'esterno o fornire supporto/aiuto dopo l’incidente di discriminazione.
10) Sostenere un ambiente inclusivo
Incoraggiate e sostenete le persone che cercano di creare un ambiente sicuro e coinvolgente per tutti i partecipanti. Se avete notato che qualcuno sta cercando di organizzare eventi formativi e sociali LGBTIQ+ o sta cercando di rendere l'ambiente universitario più accogliente per le persone LGBTIQ+, aiutatelo e sostenetelo al meglio. Solo il lavoro di squadra ci permetterà di ottenere un cambiamento positivo e di creare un ambiente sicuro e inclusivo.
Il formatore potrebbe riassumere tutti i consigli mostrando questo video su come diventare uno spettatore attivo: https://youtu.be/t21vwD5eHJc
Dopo la visione del video, il formatore dovrebbe evidenziare le cinque D che sono importanti per agire come spettatore attivo: Direct Action, Distract, Delay, Delegate e Document.
Spiegazione
Direct Action
Segnalate i comportamenti negativi, dite alla persona di smettere o chiedete alla vittima se sta bene. Se possibile, fatelo in gruppo. Siate educati. Non aggravate la situazione: rimanete calmi e spiegate perché vi hanno offeso. Attenetevi a ciò che è successo esattamente, senza esagerare.
Distract
Interrompete, iniziate una conversazione con l'aggressore per consentire al potenziale bersaglio di allontanarsi o far intervenire gli amici. Oppure inventatevi un'idea per far uscire la vittima dalla situazione: ditele che deve rispondere a una telefonata o che dovete parlarle; qualsiasi scusa per metterla al sicuro. In alternativa, provate a distrarre o a reindirizzare la situazione.
Delay
Se la situazione è troppo pericolosa per essere affrontata in quel momento (ad esempio, se c'è una minaccia di violenza o se siete in minoranza), allontanatevi. Aspettate che la situazione passi e poi chiedete alla vittima se sta bene. Oppure denunciate la situazione quando è sicuro farlo: non è mai troppo tardi per agire.
Delegate
Se siete troppo imbarazzati o timidi per parlare, o non vi sentite sicuri a farlo, chiedete a qualcun altro di intervenire. In qualsiasi locale che si rispetti vige una politica di tolleranza zero nei confronti delle molestie, quindi il personale agirà.7
Document
Segnalare l'incidente all'unità o alla persona dell'università responsabile delle pari opportunità e della gestione delle denunce di cattiva condotta e degli episodi di discriminazione.
7 University of Cambridge. Being an active bystander. https://hr medschl cam ac uk/a-great-place-to-work/respect-at-work/being-an-active-bystander/ (accessed 27 11 2023)
Modulo 5 / Attività pratica
L'obiettivo di questo modulo è mettere in pratica le nuove conoscenze acquisite
durante la formazione e imparare i passi fondamentali per agire come spettatori attivi.
Durata: 65 minuti
Strumenti:
● Presentazione PowerPoint
● Fogli per appunti e penne
● Fogli stampati
● Lavoro di gruppo
● Discussione aperta
Esercizio 1
I formatori devono dividere i partecipanti in gruppi di 2-3 persone e spiegare i compiti. L'esercizio consiste in quanto segue: a ogni gruppo vengono presentati esempi quotidiani che descrivono situazioni di discriminazione, incitamento all'odio, microaggressione o linguaggio inappropriato. I partecipanti alla formazione in ogni gruppo devono discutere su come la bystandership attiva potrebbe funzionare in queste situazioni (tempo di discussione 20 minuti).
In altre parole, i partecipanti devono discutere di come gli spettatori attivi possano aiutare le vittime di un episodio di discriminazione. I partecipanti devono immaginare di essere
protagonisti delle situazioni presentate e suggerire quali reazioni e azioni sarebbero appropriate per essere spettatori attivi. Dopo che i partecipanti hanno discusso in gruppo, il formatore deve chiedere a ciascun gruppo di presentare tre casi di studio e di illustrare le possibili azioni di bystandership attiva. Dopo ogni presentazione, gli altri partecipanti devono fornire riflessioni e suggerimenti.
Il formatore potrebbe anche fornire alcune domande aggiuntive ai partecipanti alla formazione, in modo che possano prepararsi meglio all'attività. Ad esempio, le domande potrebbero essere:
● È un esempio di comportamento inappropriato/di odio? Perché?
● Come reagireste in qualità di spettatori dell'evento (studente, docente, collega)?
● Come si è sentita la vittima dell'incidente a causa di quel comportamento inappropriato?
● Considerereste questa situazione come una discriminazione? Perché? Di quale forma di discriminazione si tratta?
● Come reagireste in veste di capo del dipartimento dopo aver saputo di un simile incidente?
Durante questo esercizio, i formatori devono annotare tutte le idee e le strategie di Active
Bystandership proposte dai partecipanti alla formazione. Alla fine del modulo, il formatore deve presentare ed evidenziare ai partecipanti alla formazione i principali scenari ed esempi che sarebbero appropriati per agire come spettatore attivo durante la discriminazione.
Esercizio 2
Questo esercizio utilizzerà un metodo di apprendimento basato su scenari. I formatori devono chiedere ai partecipanti volontari di interpretare una serie di situazioni descritte nell'Allegato 7 “Casi di studio”. In queste situazioni di gioco di ruolo deve essere introdotto anche il ruolo dei partecipanti attivi. Dopo il gioco di ruolo, tutti i partecipanti devono discutere come ha reagito la vittima dell'incidente, come ha reagito la persona che ha partecipato attivamente e quali
strategie e azioni di partecipazione attiva erano appropriate e quali no. Questo esercizio può essere svolto anche in gruppi più piccoli (dipende dal numero di partecipanti).
❉ Per questo esercizio utilizzate i metodi del "Brainstorming" e i “Casi Studio”. Il "Brainstorming" è uno strumento utile nei casi in cui è necessario generare idee rapidamente o quando un gruppo deve analizzare questioni critiche e proporre nuove idee. Il formatore deve chiedere ai partecipanti alla formazione di sviluppare il maggior numero possibile di idee su una particolare questione (argomento). Il formatore deve incoraggiare il coinvolgimento attivo di tutto il gruppo. I “Casi Studio” sono storie lunghe o brevi di persone o eventi che illustrano un problema specifico. Queste storie forniscono esempi reali o ipotetici che permettono ai partecipanti alla formazione di esaminare una situazione complessa e di proporre possibili soluzioni.
Contenuto
I casi studio sono presentati nell'Allegato 7. Q&A
L'obiettivo di questo modulo è discutere gli argomenti trattati durante la formazione e le principali lezioni apprese dalla formazione.
Durata: 60 minuti
Strumenti:
● Presentazione PowerPoint
● Lavagna per scrivere
● Discussione aperta
In questo modulo, il formatore deve riassumere brevemente gli argomenti trattati nel corso della formazione e il suo scopo e invitare i partecipanti a:
● porre ulteriori domande
● discutere la necessità di ulteriore formazione
● individuare le modalità per incoraggiare un maggior numero di persone a partecipare a tale formazione
● e, infine, indicare qual è il maggior beneficio/risultato che hanno ottenuto durante la formazione. I partecipanti devono descrivere in una o due parole il principale valore acquisito.
❉ Per questa attività utilizzate il metodo della "Scrittura alla lavagna". Questo metodo consente di scrivere le idee raccolte sulla lavagna, registrando così le idee e le risposte principali rendendole visibili a tutti i partecipanti alla formazione.
Il formatore deve prendere il foglio su cui sono state scritte le aspettative dei partecipanti alla formazione e scrivere accanto ad esso le parole chiave che i partecipanti alla formazione hanno espresso per identificare il valore principale acquisito dalla formazione. Il formatore deve confrontare le parole chiave e le espressioni pronunciate all'inizio e alla fine della formazione.
❉ Suggerimento per il formatore: Si raccomanda vivamente di creare dei gruppi sui social media (ad esempio, un gruppo su Facebook) per consentire ai partecipanti di condividere domande, problemi e approfondimenti e quindi di sviluppare ulteriormente le loro conoscenze e competenze dopo la formazione. In questo modo si fornirà un supporto continuo ai partecipanti alla formazione nell'applicazione reale di quanto appreso.
Allegato 1. Modulo di iscrizione
Modulo di iscrizione
L'obiettivo del corso di formazione del Progetto INCLUSIES sulla partecipazione attiva (Training on active bystandership) è quello di imparare ad agire come spettatore attivo e fornire alla comunità accademica linee guida su come costruire un ambiente di lavoro, insegnamento, ricerca e studio sicuro, inclusivo e solidale per tutti i suoi membri LGBTIQ+.
Luogo della formazione:_________________________________________________________
Giorno e orario della formazione:__________________________________________________
Compilate il modulo con i vostri dati di contatto
1) Nome e Cognome
2) Ente di appartenenza
3) Email
Aspettative sulla formazione
1) Ci parli della sua decisione di partecipare a questa formazione. Perché l'ha scelta?
2) Descrivete quali sono le vostre aspettative per la formazione.
Allegato 2. Modulo per l’elenco delle presenze
INCLUSIES. INCLUsive universities leading to inclusive SocietIES
Corso di formazione sulla partecipazione attiva
Elenco delle presenze
Data della formazione:
Project partner:
N. Nome e Cognome Ente Indirizzo Email Firma
Allegato 3. Modulo di valutazione
Modulo di valutazione
Grazie per aver partecipato al corso di formazione del Progetto INCLUSIES sulla partecipazione attiva. Ci auguriamo che abbiate acquisito nuove conoscenze che potrete mettere in pratica. Per aiutarci a migliorare, vi preghiamo di valutare la formazione. Ci vorranno solo pochi minuti.
Tutto ciò che dovete fare è compilare questo breve questionario online.
1. A quale dei seguenti gruppi target di formazione appartiene?
● Studente universitario (laurea, master o dottorato)
● Personale universitario (docente, amministrativo o di ricerca)
● Una persona esterna alla comunità universitaria (ad esempio: visitatore, rappresentante di una ONG, ecc.).
● Altro
2. Come valuta la formazione nel suo complesso? (Da 1 a 5: 1 è pessimo, 5 è molto buono).
3. Come potrebbe essere migliorata la formazione (domanda aperta).
4. Come valuta il Modulo 1 Il progetto INCLUSIES e il training? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
5. Come potrebbe essere migliorato il Modulo 1 Il progetto INCLUSIES e il training? (domanda aperta).
6. Come valuta il Modulo 2 Cosa significa essere una persona LGBTIQ+? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
7. Come potrebbe essere migliorato il Modulo 2 Cosa significa essere una persona LGBTIQ+? (domanda aperta).
8. Come valuta il Modulo 3 Le persone LGBTIQ+ nella società e all’interno dell’università? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
9. Come potrebbe essere migliorato il Modulo 3 Le persone LGBTIQ+ nella società e all’interno dell’università? (domanda aperta).
10. Come valuta il Modulo 4 Come diventare spettatori attivi? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
11. Come potrebbe essere migliorato il Modulo 4 Come diventare spettatori attivi? (domanda aperta).
12. Come valuta il Modulo 5 Attività pratica? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
13. Come potrebbe essere migliorato il Modulo 5 Attività pratica? (domanda aperta)
14. Come valuta il contenuto della formazione? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
15. Il contenuto della formazione era aggiornato? (da 1 a 5: 1 = molto datato, 5 = molto innovativo).
16. Come valuta la durata del training? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
17. Come valuta i formatori? (da 1 a 5: 1 = pessimo, 5 = molto buono).
18. Come potrebbe essere migliorato il lavoro dei formatori? (domanda aperta).
19. Come valuta l’organizzazione del training? (da 1 a 5).
20. Come potrebbe essere migliorata l’organizzazione del training? (domanda aperta).
21. Come valuta le attività pratiche del training? (da 1 a 5).
22. Qual è il maggior valore o beneficio ottenuto da questa formazione? (domanda aperta).
23. Scegliere il numero che meglio descrive la risposta: Ho imparato di più sulla terminologia LGBTIQ+ ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
24. Scegliete il numero che meglio descrive la vostra risposta: Ho imparato di più sulle difficoltà incontrate dalle persone LGBTIQ+ ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
25. Scegliete il numero che meglio descrive la vostra risposta: Ho imparato di più sulla discriminazione e sulle disuguaglianze basate sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulle caratteristiche sessuali ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
26. Scegliete il numero che meglio descrive la vostra risposta: Ho imparato di più sul linguaggio inclusivo ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
27. Scegliete il numero che meglio descrive la vostra risposta: Ho imparato di più su come diventare uno spettatore attivo ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
28. Scegliere il numero che meglio descrive la risposta: Mi sono sentito coinvolto durante la formazione ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
29. Scegliere il numero che meglio descrive la risposta: Sarò in grado di applicare le conoscenze acquisite durante la formazione nel mio ambiente di studio/lavoro
quotidiano ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
30. Scegliere il numero che meglio descrive la risposta: Mi sono state fornite istruzioni chiare su come accedere al materiale formativo online ( 1-fortemente in disaccordo, 2- in disaccordo, 3-non sono né d'accordo né in disaccordo, 4- d'accordo, 5-fortemente d'accordo).
Allegato 4. Puzzle sulla terminologia
Il presente glossario è stato redatto utilizzando questi riferimenti:
● https://www.ilga-europe.org/about-us/who-we-are/glossary/ (accessed 01.10.2023);
● https://ilga-europe.org/sites/default/files/ilga-europe_glossary_final_170714_www.pdf (accessed 01.10.2023);
● https://www.psychiatry.org/news-room/apa-blogs/the-q-in-lgbtq-queer-questioning (accessed 01.10.2023).
● https://lgbtresourcecenter.uccs.edu/resources/coming-out (accessed 29.05.2024).
● https://www.lgbtqandall.com/what-is-outing-and-why-is-it-harmful/ (accessed 29.05.2024).
Termine Spiegazione
Asessuale
Alleato
Bifobia
Persona che non prova (o prova in maniera limitata) attrazione sessuale. Queste persone hanno gli stessi bisogni emotivi di tutte le altre e sono altrettanto capaci di stringere relazioni intime. Non deve essere frainteso con il celibato/nubilato, che è una scelta o una particolare situazione.
Termine usato per descrivere chi sostiene attivamente le persone LGBTQ. Comprende gli alleati etero e cisgender, nonché coloro che all'interno della comunità LGBTQ si sostengono a vicenda (ad esempio, una lesbica che è alleata della comunità bisessuale).”.8
Paura, rabbia irragionevole, intolleranza e/o odio verso la bisessualità e le persone
8 Human Rights Campaign (n d ) Glossary of terms https://www hrc org/resources/glossary-of-terms (accessed 23 11 2023)
Bisessuale
Cisgender
bisessuali.
Persona emotivamente e/o sessualmente attratta da persone di più di un genere.
Persona la cui identità di genere coincide con il sesso che le è stato assegnato alla nascita.
Gay Si riferisce a una persona attratta sessualmente e/o emotivamente da persone dello stesso sesso. Tradizionalmente si riferisce agli uomini, ma anche altre persone attratte dallo stesso genere o da più generi possono definirsi gay.
Genere
Espressione di genere
Identità di genere
Si riferisce a un costrutto sociale che pone aspettative culturali e sociali sugli individui in base al sesso assegnato alla nascita.
Si riferisce alla manifestazione della propria identità di genere agli altri, ad esempio attraverso l'abbigliamento, il linguaggio e i modi di fare. L'espressione di genere delle persone può corrispondere o meno alla loro identità di genere o al genere che è stato loro assegnato alla nascita.
Si riferisce all'esperienza interna e individuale del genere profondamente sentita da ogni persona, che può corrispondere o meno al sesso assegnato alla nascita, compreso il senso personale del corpo (che può comportare, se liberamente scelto, la modifica dell'aspetto o della caratteristiche corporee con interventi medici, chirurgici o di altro tipo) e altre espressioni del genere, tra cui l'abbigliamento, il linguaggio e i modi di fare. L'identità di genere di alcune persone si colloca al di fuori del binarismo e delle
Molestia
relative norme.
E’ qualsiasi atto o comportamento sgradito alla vittima, che potrebbe essere considerato in relazione al suo orientamento sessuale, alla sua identità/espressione di genere e/o come offensivo, umiliante o intimidatorio. Può includere discorsi, gesti o la produzione, l'esposizione o la diffusione di parole scritte, immagini o altro materiale.
Coming out
Crimine d’odio
Discorso d’odio
Eteronormatività
Omofobia
una metafora per rivelare il proprio orientamento sessuale e/o la propria condizione di persona trans.
Reato motivato da odio o pregiudizio nei confronti di un particolare gruppo di persone. Questo può essere basato su genere, identità di genere, orientamento sessuale, etnia, religione, età o disabilità. Chiamato anche crimine di pregiudizio.
Si riferisce a espressioni di carattere pubblico che diffondono, incitano, promuovono o giustificano l'odio, la discriminazione o l'ostilità nei confronti delle minoranze.
Si riferisce all'insieme di credenze e pratiche che considerano il genere binario come assoluto e indiscutibile e, quindi, descrivono e rafforzano l'eterosessualità come norma. Implica che il genere, il sesso e le caratteristiche sessuali delle persone siano così per natura e debbano sempre essere allineati, e che quindi l'eterosessualità sia l'unica sessualità concepibile e l'unico modo di essere "normali".
Paura, rabbia irragionevole, intolleranza e/o
Omosessuale
Outing
Intersex - Intersessuale
Lesbica
Persona non binaria
Pansessuale
Queer
odio nei confronti dell'omosessualità.
Persona attratta sessualmente e/o emotivamente da persone dello stesso sesso.
si verifica quando qualcuno rivela l'orientamento sessuale o l'identità di genere di una persona LGBTQ+ senza il suo consenso.
Individui che nascono con caratteristiche sessuali (anatomia sessuale, organi riproduttivi, struttura e/o livelli ormonali e/o modelli cromosomici) che non rientrano nella definizione tipica di maschio o femmina. Il termine "intersessuale" indica lo spettro di variazioni delle caratteristiche sessuali che si verificano naturalmente nella specie umana. Il termine intersex riconosce il fatto che fisicamente il sesso è uno spettro e che esistono persone con variazioni delle caratteristiche sessuali diverse da quelle maschili o femminili.
Donna attratta sessualmente e/o emotivamente dalle donne.
Si riferisce a identità di genere diverse da quella maschile o femminile.
Persona emotivamente e/o sessualmente attratta da persone indipendentemente dal loro sesso.
In passato usato come termine dispregiativo per riferirsi alle persone LGBTI, oggi si riferisce alle persone che sono in fase di determinazione del loro orientamento sessuale e/o della loro identità di genere, mettendo in discussione la presunzione
Questioning
predefinita di eterosessualità nella società. Si riferisce anche alla teoria queer, un campo accademico che sfida le norme sociali eteronormative riguardanti il genere e la sessualità.
Si riferisce a persone in fase di determinazione del proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere, mettendo in discussione la presunzione predefinita di eterosessualità nella società.
Sesso
E’ la classificazione di una persona come masch femmina. Il sesso viene assegnato alla nascita e riportato sul certificato di nascita, solitamente i base all'aspetto dell'anatomia esterna e a una visione binaria del sesso che esclude le persone intersessuali. Il sesso di una persona, tuttavia, è realtà una combinazione di caratteristiche corporee, tra cui: cromosomi, ormoni, organi riproduttivi interni ed esterni e caratteristiche sessuali secondarie.
Caratteri sessuali
Orientamento sessuale
Includono le caratteristiche sessuali primarie (per esempio, i genitali interni ed esterni e/o la struttura cromosomica e ormonale) e le caratteristiche sessuali secondarie (per esempio, la massa muscolare, la distribuzione dei peli e la statura).
Si riferisce alla capacità di ogni persona di provare affetto profondo, attrazione emotiva e sessuale e di avere relazioni intime e sessuali con persone di genere diverso, dello stesso genere o di più generi.
Trans/Transgender
Transfobia
È un termine generico che si riferisce alle persone la cui identità di genere e/o espressione di genere differiscono dal sesso/genere che è stato loro assegnato alla nascita. Può includere, ma non è limitato a: persone che si identificano come transessuali, transgender, travestiti/cross-dressing, androgini, poligender, genderqueer, agender, gender variant, gender non-conforming, o con qualsiasi altra identità e/o espressione di genere che non soddisfa le aspettative sociali e culturali sull'identità di genere.
Si riferisce a credenze, opinioni, atteggiamenti e comportamenti culturali e personali negativi basati sul pregiudizio, il disgusto, la paura e/o l'odio nei confronti delle persone trans o delle variazioni dell'identità e dell'espressione di genere.
Allegato 5. Statistiche sulla discriminazione basata su SOGISC
1) Persone LGBTIQ+ nell’università
Fatti e dati relativi alle persone LGBTQ+ raccolti da varie fonti statistiche, sondaggi e ricerche britanniche.
Fonte: https://www.stonewall.org.uk/cy/lgbtq-facts-and-figures
2) Persone LGBTIQ+ in Europa
Il rapporto "A long way to go for LGBTI equality", pubblicato dall'Agenzia dell'Unione Europea per i Diritti Fondamentali. I risultati si basano su un sondaggio condotto su 140.000 persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali nell'Unione Europea, nel Regno Unito, in Serbia e nella Macedonia del Nord.
Fonte: https://fra.europa.eu/sites/default/files/fra_uploads/fra-2020-lgbti-equality-1_en.pdf
3) L'analisi annuale dell'ILGA sulla situazione dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali in Europa e in Asia centrale, che copre gli eventi verificatisi tra gennaio e dicembre 2022.
Fonte: https://www.ilga-europe.org/report/annual-review-2023/
4) Atteggiamento verso i diritti delle persone LGBTIQ+ nell’UE
Fonte: https://www.iiea.com/images/uploads/resources/Attitudes-Toward-LGBTIQ-Rights-in-the-EU.pdf
5) ILGA Europe. Rainbow Europe Map and Index 2023. Fonte: https://www.ilga-europe.org/report/rainbow-europe-2023/
Allegato 6. Linguaggio inclusivo
1) Attività. Linguaggio inappropriato vs linguaggio inclusivo
Tabella per i partecipanti alla formazione
No Linguaggio inappropriato Linguaggio inclusivo
1 “scelta”, “preferenza” o “gusto” sessuale
2 “Nato” uomo, “diventato” donna
3 Biologicamente maschio o femmina
4 Quali sono i tuoi pronomi preferiti?
5 sesso “opposto” / relazione con una persona del sesso “opposto”
6 “cambiamento di sesso”
7 diritti “speciali” delle persone LGBTQI+
8 “terzo” genere
9 “transessuale”
10 “ermafrodito”
11 signori e signore
12 marito, moglie
13 poliziotto
Tabella con le risposte corrette
No Linguaggio inappropriato Linguaggio inclusivo
1 “scelta”, “preferenza” o “gusto” sessuale orientamento sessuale
2 “nato” uomo, “diventato” donna assegnato maschio/maschio alla nascita
3 biologicamente maschio o femmina uomo trans / donna trans / Trans/persona non binaria
4 Quali sono i tuoi pronomi preferiti? Quali pronomi utilizzi?
5 sesso “opposto” / relazione con una persona del sesso “opposto” relazione tra persone di sesso diverso
6 “cambiamento di sesso” affermazione o transizione di genere
Interventi chirurgici di conferma del genere, interventi chirurgici di affermazione del genere
7 diritti “speciali” delle persone LGBTQI+ diritti umani delle persone LGBTQI+
8 “terzo” genere donna, uomo, persona non binaria, etc.
9 “transessuale” transgender o trans (uomo, donna, etc.)
10 “ermafrodito” intersex (persone, uomini, donne, etc.)
11 signori e signore gentili ospiti
12 marito, moglie partner
13 poliziotto agente di polizia
2) Ulteriori esempi di linguaggio inappropriato e linguaggio inclusivo
linguaggio inappropriato linguaggio inclusivo
"Ammesso" / "dichiarato" gay/lesbica/bisessuale
"Nato" uomo/donna - "divenuto" uomo/donnaBiologicamente/Anatomicamente maschio o femmina
persona dichiaratamente o apertamente gay/lesbica/bisessuale
Assegnato maschio/femmina alla nascita uomo trans/ donna trans / persona trans non binaria
Omosessuale Gay (uomo) o Lesbica (donna)
“sesso opposto”/ relazione con persona del “sesso opposto”
“Cambiamento di sesso”
relazione tra persone di sesso diverso
transizione o affermazione di genere
"Scelta" o "preferenza" o "gusto" sessuale orientamento sessuale i diritti "speciali" delle persone LGBTQI+, il “programma" LGBTQI+
Diritti umani delle persone LGBTQI+ o parità di diritti
“Terzo” genere uomo, donna, persona non binaria, etc. "Transessuali", "travestiti" Transgender o (uomini, donne, etc.)Trans
“ermafrodito”
Intersex (persona, uomo, donna, etc.)
Fonti: Office of Diversity and Inclusion. Good Practices: Inclusive Language. https://lgbtq.umd.edu/good-practices-inclusive-language; Project Universities Towards Diversity. https://unidiversity-project.eu/results/ (consultato 01.10.2023).
3) Esempi di linguaggio neutrale nel genere
Linguaggio binario presuntivo
Questi sono esempi di espressioni che presuppongono l'esistenza di due soli generi (un sistema binario di genere).
● Signore e signori
● Ragazzi e ragazze
● Uomini e donne della facoltà
● Fratelli e sorelle
● Sig./Sig.ra
Alternative inclusive di genere
Si tratta di alternative da utilizzare al posto di un linguaggio che presuppone il binarismo di genere.
● Cerchio amicale e di lavoro
● Classe o corpo studentesco
● Familiari
● Componenti della facoltà
● Comunità accademica
● Personale amministrativo
Fonte: Office of Diversity and Inclusion. Good Practices: Inclusive Language. https://lgbtq.umd.edu/good-practices-inclusive-language (consultato 01.10.2023).
Allegato 7. Casi studio
Esempio 1
Durante la lezione di storia, tutte le persone partecipanti al corso hanno presentato i loro compiti di metà semestre. Il compito consisteva nel fare una presentazione delle diverse minoranze nella società occidentale del XX secolo e nel discutere i problemi che queste minoranze avevano affrontato nella loro vita quotidiana. Una studentessa esponeva una presentazione sulla situazione delle persone LGBTIQ+. Dopo aver ascoltato la presentazione, il docente ha chiesto alla studentessa il suo orientamento sessuale. Il docente ha sostenuto che se la studentessa aveva scelto un argomento del genere, doveva essere lesbica e che la sua presentazione non era altro che propaganda per le persone LGBTIQ+.
Esempio 2
Marco non ha mai parlato apertamente del suo orientamento sessuale con i colleghi dell'istituto di ricerca in cui lavora. Un giorno, però, si è presentato al lavoro con le unghie smaltate di giallo, che aveva dimenticato di pulire la sera. Marco si è sentito a disagio per tutto il giorno perché i colleghi lo guardavano in modo strano. Una collega si è messa a ridere quando ha visto le unghie di Marco e gli ha chiesto: "Beh, cos'è questo? Non credi che non sia il modo in cui un uomo dovrebbe comportarsi in un ambiente accademico?".
Esempio 3
Durante la pausa pranzo, i colleghi hanno discusso su cosa avrebbero fatto durante le vacanze estive. Monica ha detto che lei e il suo ragazzo sarebbero andati al mare. Daniele ha detto che avrebbe trascorso del tempo in campagna con la moglie e i figli. Margherita ha detto che lei e i suoi nipoti sarebbero andati in una casa sul lago. Nel frattempo, Tommaso, che non ha mai parlato pubblicamente del suo orientamento sessuale, ha detto che trascorrerà una settimana in Austria con il suo ragazzo. Improvvisamente la discussione si è fatta silenziosa e tutti si sono sentiti a disagio. Il giorno dopo, i colleghi hanno evitato di parlare con Tommaso. Sembrava che tutti avessero scoperto cose molto spiacevoli su Tommaso che, da quel momento, ha iniziato a sentirsi a disagio nell'ambiente di lavoro.
Esempio 4
Durante la lezione, l'insegnante ha spiegato il funzionamento delle molecole e ha detto che non solo molecole diverse, ma anche molecole uguali, possono aggregarsi. Dopo un secondo di silenzio, ha aggiunto che non si può fare altrimenti, al giorno d'oggi ci sono cose strane di ogni tipo. Tutto può collegarsi, non solo le stesse molecole, ma anche gli stessi sessi, uomo con uomo, donna con donna.
Esempio 5
La Facoltà di Giurisprudenza ha aperto una nuova sala - la sala studenti - dove è possibile mangiare un boccone, sedersi tranquillamente con un computer o un libro, o divertirsi chiacchierando con i propri amici. In questa sala è disponibile anche una bacheca. Una ragazza ha esposto una bandiera LGBTIQ+ sulla bacheca. Quando l'ha fatto, uno studente si è alzato e ha tolto la bandiera dalla bacheca, dicendo che era una cosa sbagliata, che le persone LGBTIQ+ non
sono eccezionali e che, in questo caso, si sarebbe dovuta mettere anche la bandiera eterosessuale.
Esempio 6
Il dottorando Paolo ha avuto successo nei suoi studi e nella sua ricerca. Al terzo anno di studi, durante un pranzo in cui si parlava di partner e di divisione dei compiti in famiglia, egli ha parlato apertamente della sua sessualità al dipartimento. Da allora ha sentito la pressione di altri colleghi, soprattutto del direttore del dipartimento. Un giorno, quando Paolo e il capo del dipartimento si sono incontrati alla macchinetta del caffè, il capo del dipartimento gli ha detto che non doveva parlare del suo orientamento sessuale, che non interessava a nessuno e che eravano lì per lavorare e non per discutere dei diritti dei gay.
Esempio 7
In una lezione di psicologia si è parlato di suicidio, dei suoi tassi e delle sue cause. Un ragazzo ha detto che gli uomini si suicidano di più perché le lesbiche rubano le ragazze! L'insegnante non ha detto nulla e ha continuato la lezione.
Esempio 8
L'incontro della Facoltà di Scienze biochimiche ha affrontato diverse tematiche della Facoltà. Una di queste è la formazione sulle soft skills per il personale della facoltà (docenti,
amministratori, ricercatori). Uno dei tutor ha proposto di organizzare un corso di sensibilizzazione sulle persone LGBTIQ+, in modo che il personale della facoltà possa comprendere le problematiche affrontate dalle persone LGBTIQ+ nell'ambiente accademico, come riconoscere le forme di discriminazione e come creare un ambiente sicuro nell'università. Tuttavia, un professore ha subito espresso la sua opinione: "Non sostengo il movimento LGBT, penso che sia inaccettabile. Secondo me, i problemi che non esistono vengono esacerbati. Se ci fosse questa formazione, sarebbe una perdita di tempo, uno spreco di denaro dei contribuenti".
Esempio 9
Di solito, durante la prima lezione all'inizio del semestre, l'insegnante chiede agli studenti di raccontare qualcosa di sé: il loro nome e la città da cui provengono. Olivia, che ha detto di identificarsi come queer, ha detto il suo nome e ha sottolineato che il suo pronome è “loro”
L'insegnante non ha reagito e ha invitato l'altro studente a presentarsi. Durante la lezione successiva, l'insegnante si è rivolto a Olivia usando “lei”. Olivia ha ricordato al docente che i suo pronome è “loro” Il docente ha reagito commentando che non capiva il significato dell'uso/sostituzione del pronome. Dopo tutto, il pronome della donna è lei e quello dell'uomo è lui.
Esempio 10
Durante una lezione di dottorato, il tema delle differenze di genere (culturali e sociali) è emerso spontaneamente, senza una precedente pianificazione. Tra gli studenti c'erano due persone appartenenti alla comunità LGBT+, tra cui un uomo transgender Alcune studentesse hanno mostrato una grave mancanza di comprensione sul tema della transizione di genere, attaccando la persona transgender e mettendola in una posizione scomoda. Il professore, a sua volta, si è
dimostrato inadeguato a gestire il dibattito in modo sensibile e informato, aggravando ulteriormente la situazione. La gravità dell'evento ha suscitato un forte interesse da parte del Dipartimento, che sta valutando l'opportunità di organizzare una formazione specifica su queste importanti tematiche. Ancora più preoccupante è il fatto che non ci fosse una normativa esistente a cui fare riferimento per difendere i diritti della persona transgender coinvolta.
Esempio 11
Durante le lezioni universitarie, un professore ha ripetutamente fatto commenti inappropriati e sprezzanti nei confronti delle minoranze sessuali e delle donne. In particolare, in un paio di occasioni ha affermato che le persone omosessuali sono "completamente inutili" per la società. Questi commenti hanno avuto un impatto negativo sugli studenti omosessuali presenti, che si sono sentiti offesi e discriminati. In risposta, questi studenti hanno cercato il sostegno di associazioni locali e si sono rivolti a docenti sensibili a queste tematiche. Questi ultimi, a loro volta, hanno presentato un reclamo formale al Consiglio di Dipartimento, sollecitando l'adozione di sanzioni contro il professore per il suo comportamento inaccettabile. La gravità dell'incidente ha sottolineato la necessità di una politica chiara e di meccanismi di responsabilità all'interno dell'istituzione educativa per affrontare questo comportamento discriminatorio.
Esempio 12
L'Osservatorio LGBT+ del Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università di Napoli Federico II raccoglie segnalazioni anonime che dipingono un quadro eterogeneo. Sebbene non vi siano casi di violenza diretta, alcune testimonianze evidenziano episodi che denotano una profonda ignoranza sulle tematiche LGBT+, soprattutto da parte degli studenti, ma occasionalmente anche da parte di ricercatori o docenti. Non tutti gli studenti LGBT+ si sentono emarginati, ma
alcuni esprimono il desiderio di un ambiente più inclusivo. Questi studenti riferiscono che questa atmosfera può occasionalmente influire sul loro benessere emotivo e sul loro rendimento scolastico. La situazione suggerisce la necessità di interventi educativi selettivi rivolti sia agli studenti sia agli insegnanti per migliorare l'inclusività nel contesto accademico.
Esempio 13
Una studentessa transgender ha presentato una relazione in cui esprime il suo disagio e disappunto per un incidente avvenuto in un bar vicino all'università. La studentessa si è sentita profondamente ferita e umiliata a causa degli insulti sprezzanti che le sono stati rivolti. Ancora più preoccupante è stato il fatto che i dipendenti del bar abbiano etichettato il dipartimento universitario come un "covo di froci", amplificando il suo senso di alienazione e discriminazione. Questo episodio non solo ha avuto un impatto sulla sua dignità personale, ma ha anche evidenziato il clima ostile e non inclusivo che può esistere anche in aree adiacenti all'ambiente accademico.
Esempio 14
Giovanni, uno studente gay, voleva entrare a far parte di un popolare club del campus legato alla sua specializzazione. Tuttavia, partecipando ad una riunione, ha scoperto che il club aveva la consuetudine di fare battute insensibili sulle persone LGBTQ+. Usavano un linguaggio sprezzante ed era chiaro che non accoglievano o rispettavano le persone come Giovanni. Sentendosi isolato, Giovanni ha deciso di non iscriversi al club, perdendo così preziose opportunità di networking nel suo settore.
Esempio 15
Chris, una persona trans che studia all’università, ha dovuto affrontare la sfida quotidiana di scegliere tra l'uso del bagno degli uomini, dove si sentiva insicuro e a disagio, o quello delle donne, a cui non apparteneva. L'università non disponeva di servizi igienici neutri dal punto di vista del genere e Chris ha dovuto affrontare queste scelte difficili, spesso confrontandosi con gli sguardi di disapprovazione degli altri utenti dei bagni.
Esempio 16
Enrico, uno studente apertamente bisessuale, ha affrontato la discriminazione non a causa della sua identità, ma per la sua stretta amicizia con una compagna di classe transgender, Anna. I loro compagni li hanno etichettati entrambi come "diversi" e si sono rifiutati di includerli negli incontri sociali. È stato un duro promemoria del fatto che la discriminazione può colpire non solo gli individui, ma anche i loro alleati.
Esempio 17
Durante una lezione di Genetica umana, il professore ha usato il termine "ragazze con disforia di genere" per indicare i ragazzi trans e "ragazzi con disforia di genere" per indicare le ragazze trans. Nella stessa lezione ha affermato che il termine "intersex" è obsoleto e sinonimo di "ermafrodito" e che il termine corretto è "disturbi dello sviluppo sessuale". Uno studente attivo nella comunità LGBTQI+ è intervenuto sottolineando che questo linguaggio patologizza le persone trans e intersex e ha citato alternative di linguaggio inclusive. Ha anche ricordato che
l'ICD-11 usa il termine meno stigmatizzante "incongruenza di genere" invece di "disforia di genere" e che le persone intersessuali usano il termine "intersex" per definire se stesse. Ha suggerito di organizzare una presentazione sulla terminologia LGBTQI+ e di discutere come la comunità medica possa offrire servizi sanitari migliori alle persone trans e intersessuali. Il professore ha respinto i commenti affermando che "questa è la terminologia scientifica corretta" e si è rifiutato di discutere ulteriormente l'argomento. Nessun altro è intervenuto.
Esempio 18
Durante la seconda ondata della pandemia COVID-19 (2021), alcune università hanno deciso di tenere gli esami in presenza. Pertanto, gli studenti dovevano esibire il proprio documento di identità e il certificato di vaccinazione o il test negativo per entrare nel campus. In una di queste università, uno studente trans si è trovato di fronte all'ostilità del personale d'ingresso e gli è stato negato l'ingresso perché il suo documento d'identità e il certificato di vaccinazione erano stati emessi con nomi diversi. Non solo ha dovuto dichiararsi al personale d'ingresso, ma è accaduto in un ambiente pubblico con molte persone che lo osservavano. Alla fine è stato fatto entrare nel campus dopo l'intervento del direttore del dipartimento.
Esempio 19
Quando è iniziata la pandemia COVID-19, le lezioni e gli esami universitari si svolgevano virtualmente. Negli esami online, gli studenti dovevano aspettare in una sala d'attesa virtuale generale finché non venivano chiamati dalla lista delle presenze in una stanza privata per verificare la loro identità. Una studentessa ha informato il professore che il suo nome e il suo
sesso nella lista delle presenze non erano ancora stati aggiornati e gli ha chiesto di correggerli quando l'ha chiamata prima dell'esame. Il professore ha mostrato ignoranza e indifferenza per le questioni trans e si è rifiutato di farlo. La studentessa ha scelto di non presentarsi all'esame per evitare di essere definita in modo errato e ha dovuto ripetere l'esame orale qualche settimana dopo.