RapportoTransnazionale
Introduzione
Nel presente capitolo transnazionale viene esaminata la condizione delle persone LGBTQI+ negli ambienti accademici di Italia, Lituania e Grecia. Esso offre un'analisi completa delle esperienze e delle sfide affrontate da questa comunità nei suindicati Paesi, prendendo in considerazione varie sfaccettature. In particolare, il capitolo analizza il panorama accademico attingendo a statistiche, sondaggi e dati secondari per fornire un quadro che rivela le diverse sfumature degli atteggiamenti prevalenti nei confronti delle persone LGBTQI+ all'interno degli istituti di istruzionesuperiore.Ilprogettoharaccoltodati aggiornati sull’esperienza delle persone LGBTQI+nell’ambienteuniversitarioenellasocietà utilizzando i metodi della foto elicitazione (Harper, 2002) e della autofotografia (Hawkes, 2004;sivedaaltresìl’Appendicecontenenteesempidifotografiaperciascunpaese).
In quanto rapporto comparativo, esso mira ad offrire un'analisi dettagliata dei diversi contesti all'interno di ciascun Paese, fornendo approfondimenti sulla prevalenza della discriminazione, sul livello di consapevolezza riguardo alle questioni LGBTQI+ e sull'attuazionedibuonepraticheneirispettiviambientiaccademici.
Il rapporto italiano si avvale di diverse fonti, tra cui ILGA-Europe e l'Institution of International and European Affairs, per tracciare un quadro completo. L'analisitestualeedei sentimenti che emergono nel contesto universitario italiano rivela una gamma di emozioni e atteggiamenti tra gli stakeholder che vannodall'indignazioneedall'ansiaallapreoccupazione e al cauto ottimismo.Inoltre,idatiISTATeUNARdel2020-2021evidenzianolapresenzadi discriminazioni,inparticolaretragliintervistatiitalianiLGBTQI+nell'istruzioneterziaria.
Il rapporto sulla Lituania fornisce preziose informazioni attraverso la lente di 17 persone che studiano o insegnano nelle università lituane. Raccogliendo opinioni, storie ed esperienze, offre un resoconto di prima mano del vissuto e dei profili socio-demografici dei partecipanti. Il rapporto lituano mette in evidenza le questioni relative alla garanzia di pari opportunità per le persone LGBTQI+ in Lituania e la discriminazione esistente basata sull'orientamento sessuale. Inoltre, la ricerca rivela le sfide cruciali affrontate dalle persone LGBTQI+ nell'ambiente accademico e la mancanza di pratiche inclusive nelle università lituane.
RapportoTransnazionale
Infine, facendo leva su un approccio multidimensionale, il rapporto greco approfondisce il contesto accademico greco per comprendere la condizione delle persone LGBTQI+. Attingendo da articoli accademici, indagini e rapporti, l'analisi esplora gli atteggiamenti prevalenti, le percezioni della società e i quadrigiuridicichehannounimpatto sulle persone LGBTQI+ (Carpenter, 2021; Commissione europea, 2022). In particolare, il rapporto greco funge da risorsa critica, presentando un'analisi delle sfide e dei progressi compiuti nel promuovere ambienti accademici inclusivi e di supporto per la comunità LGBTQI+ in Grecia. Nel complesso, questo capitolo comparativo sintetizza una visione completa della condizione delle persone LGBTQI+ negli ambienti accademici di Italia, Lituania e Grecia, offrendo spunti preziosi per i responsabili politici, le istituzioni accademicheeileassociazioniadifesadeidirittiLGBTQI+ ParteA:irisultatidellaricercaatavolino
1. LostatusdellepersoneLGBTQI+nelcontestoaccademiconazionale
La ricerca condotta in Italia, Lituania e Grecia offre spunti cruciali sulla prevalenza della discriminazione, sulla necessità di pratiche inclusive e sulle sfide affrontate dalle personeLGBTQI+neirispettiviambientiaccademicinazionali.
In Italia, la condizionedellepersoneLGBTQI+nell'ambienteaccademiconazionaleè caratterizzata dall'esistenza di discriminazioni e sfide. Secondo lo studio quantitativo condotto dall’ISTAT, La popolazione omosessuale nella società italiana (ISTAT, 2012), il 24% degli intervistati LGB ha dichiarato di aversubitodiscriminazionibasatesulSOGISCa scuola o all'università (la percentuale scende al 14,2% per gli intervistati eterosessuali).
Ciononostante, si registra un notevole aumento della visibilità delle identità LGBTQI+, insieme all'adozione di politiche antidiscriminatorie e di organizzazioni di supporto nelle università italiane (ad esempio, il progetto Unidiversity - Universities Towards Diversity; Stamile e Viggiani, 2022). Tuttavia, in alcuni realtà universitarie sono ancora presenti discriminazioni e molestie basate sull'orientamento sessuale, l'identità di genere o l'espressionedigenere.
D'altra parte, sembravisiaunadisponibilitàlimitatadidatistatistici,analisiearticoli scientifici circa la condizione delle persone LGBTQI+ nell'ambiente accademico nazionale
RapportoTransnazionale
della Lituania Tuttavia, il rapporto lituano cita diversi studi e statistiche, sia a livello di UE sia a livello nazionale, che confermano che la discriminazione basata sull'orientamento sessuale, l'identità di genere e le caratteristiche sessuali (SOCISC), così come gli atteggiamentiomofobici,sonoancoraprevalentitralapopolazionelituana.Inoltre,ilrapporto presenta unaricercacondottanel2022chehadimostratochelepersoneLGBTQI+sisentono insicure e in posizioni precarie nell'ambiente accademico lituano. Studenti, docenti e personale amministrativo hanno riferitodivarieformedidiscriminazionebasatesulSOGISC e hanno sperimentato l'intolleranza all'interno dell'ambiente accademico. Lo studio citato ha anche evidenziato il divario esistente tra l'apertura dichiarata nei confronti delle persone LGBTIQ+ in molte università lituane e gli stereotipi persistenti nei loro confronti (Ališauskienė et al. 2023). La legge sulle pari opportunitàdellaRepubblicadiLituaniamira a garantire l'attuazione dei pari diritti degli individui sanciti dalla Costituzione della Repubblica di Lituania. Tuttavia, il rapporto lituano sottolinea le sfide inerenti alla conduzione di ricerche su tematiche LGBTQI+ in ambienti sociali ostili, indicando una situazione complessa e potenzialmente difficile per le persone LGBTQI+ nell'ambiente accademico.
Per quanto riguarda la Grecia, lo status delle persone LGBTQI+ nell'ambiente accademico nazionale mostra sia sviluppi positivi che sfide ancora aperte. Gli sviluppi positivi includono una maggiore visibilità delle identità LGBTQI+, l'adozione di politiche antidiscriminatorie e di organizzazioni di supporto in conformità alla Costituzione nazionale e alle leggi europee (Carpenter etal.,2021).Inoltre,sièregistratounnotevoleaumentodella rappresentanza dellepersoneLGBTQI+nelleuniversità,conlacreazionediretidisupportoe l'organizzazione di festival e attività che promuovono l'inclusività. Tuttavia, nonostante le politiche anti-discriminazione, in alcuni campus della Grecia si verificano ancora discriminazioni e molestie basate sull'orientamento sessuale, l'identità di genere o l'espressione di genere. Alcuni studi suggeriscono la necessità di politiche complete e inclusive che affrontino le esigenze uniche degli studenti LGBTQI+, compresa l'implementazione di reti di supporto e iniziative educativepercreareunospaziopiùsicuroe inclusivo per queste persone, affinché possano prosperare a livello accademico e personale (Cooperetal.,2020;Ramosetal.,2023).
In sintesi, l'Italia, la Lituania e la Grecia presentano ciascuna una seriedicircostanze uniche per le persone LGBTQI+ nei loro ambienti accademici nazionali.Sebbenel'Italiastia
RapportoTransnazionale
facendo passi avanti nella creazione di un'atmosfera più inclusiva, deve ancora affrontare sfide prevalenti come la discriminazione e le molestie. La situazione lituana è caratterizzata da dati limitati sulla situazione delle persone LGBTQI+ nell'ambiente accademico. Tuttavia, le statistiche e i risultatidellaricercamostranol'altolivellodiostilitàdellasocietàlituananei confronti della parità di diritti per le persone LGBTIQ+ ed evidenziano le sfide che le persone LGBTQI+ devono affrontare nell'ambiente accademico lituano. La Grecia, invece, mostra sia sviluppi positivi che sfide ancora aperte, sottolineando l'importanza di politiche e iniziativecompleteeinclusivepersostenerelepersoneLGBTQI+nelmondoaccademico.
2. SessionidisensibilizzazioneLGBTQI+ebuonepratiche
Per quanto riguarda le sessioni di sensibilizzazione sulle tematiche LGBTQI+ e le buone pratiche, i tre Paesi - Italia, LituaniaeGrecia-hannoadottatoapproccidiversiinbase alleinformazionidisponibili.
In Italia, nonostante l'assenza di uno standard nazionale, un numero crescente di università italiane sta attuando iniziative volte a creare un ambiente più inclusivo. Tra le iniziative che diverse università stanno adottando vi è la “carriera alias” che consente a studentiepersonalediessereidentificaticonilgenereprescelto,indipendentementedalnome assegnato alla nascita. Inoltre, queste università hanno adottato politiche per l’utilizzo di un linguaggio inclusivo, mettono a disposizione bagni per tutti i generi e promuovono la formazione sulle questioni LGBTQI+ come parte dei protocolli antidiscriminazione. Inoltre, vale la pena segnalare il programma di formazione ACSO (Actions to Counter Sexism and Homophobia) destinato al personale universitario per affrontare il sessismo e l'omofobia, compreso il riconoscimento delle microaggressioni. Altre iniziative universitarie comprendono seminari, servizi di consulenza ecorsidiformazioneobbligatorisulladiversità volti a combattere la discriminazione basata sul SOCSIG (Luppi et al., 2020) e associazioni studenteschechesibattonoperl'uguaglianzaLGBTQI+.
Attualmente, in Lituania non esiste una normativa nazionale unificata sulla prevenzione, il monitoraggio e la regolamentazione degli episodi di discriminazione su base SOGISC nell'ambiente accademico. La maggior parte degli istituti di istruzione superiore in Lituania è guidata dai principi di gestione della discriminazione e della parità di diritti previsti dall'Unione Europea e dalla legislazione nazionale. Tuttavia, la ricerca a tavolino ha evidenziato diverse iniziative che sostengono lepariopportunitàLGBTQI+epromuovonola
RapportoTransnazionale
creazione di un ambiente accademico sicuro e inclusivo (ad esempio, i progetti finanziati dall'UE Universities towards Diversity - UniDiversity eSupporting and Implementing Plans for Gender Equality in Academia and Research -SPEAR; anche il gruppo LGBT+ dell'università che riunisce gli studenti e il personale accademico LGBTQI+ e gli eventi Pride).
La Grecia sottolinea l'importanza di creare un ambiente inclusivo all'interno delle istituzioni educativeedelleuniversitàattraversovariebuonepratiche(Commissioneeuropea, 2022; Rand et al., 2021; Ward e Gale, 2016; Organizzazione mondiale della sanità, 2023).
Ciò include lacreazionedicentridiricercaLGBTQI+all'internodeicampus,chefungonoda hub per i servizi disupporto,ladiffusionediinformazionielacreazionedicomunità(Ramos et al., 2023). Politiche inclusive chiare e dichiarazioni di non discriminazione segnalano l'impegno istituzionale all'inclusività. I servizi di consulenza che conoscono le questioni LGBTQI+ possono aiutare a prevenire gli episodi di discriminazione e a migliorare il benessere generale. Inoltre, le partnership con le organizzazioni LGBTQI+ per la difesa, il sostegno e le iniziative congiunte, così come gli eventi e le celebrazioni LGBTQI+ che si tengonoregolarmenteneicampus,contribuisconoacreareunaculturapiùinclusiva.
PartB:Risultatidellaricercasulcampo
1. Descrizionedelcampione
Le caratteristiche del campione con riguardo a ciascun Paese sono presentate separatamente nellesottosezioniseguenti.
Italia: il campione italiano è composto da 35personeconun’etàche variadai19ai49anni, indicando una buona varietà generazionale.Interminidisesso,19individuihannoindicatoil sesso assegnato alla nascita come maschile, e quando si esplora la categoria del “genere” si riscontra un maggiore assortimento con il genere “maschile”, che è il più comune. Nel campione sono state indicate sei diverse identificazioni di genere. Per quanto riguarda l'orientamento sessuale, i dati rivelano che l'orientamento “omosessuale” è il più comunetra gli intervistati, con 12 individui che si identificano come tali. Tuttavia, il set didatipresenta “sei distinti orientamenti rappresentati”. La modalità di somministrazione del questionario è
RapportoTransnazionale
stata CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing) e le interviste sono state condotte anche dipersonainduecasi.
Lituania: nel caso della Lituania, un totale di dieci studenti delle università lituane ha partecipato all'intervista con foto-elicitazione. I partecipantiavevanoun'etàcompresatrai20 e i 40 anni; cinque erano studenti universitari, due di master, uno era un dottorando e due partecipanti all'intervista si erano appena laureati. Due partecipantiallaricercamediantefoto elicitazione erano studenti provenienti dalla Russia e dalla Georgia che al momento della ricerca studiavano nelle università lituane. Inoltre,seistudenti(dietàcompresatrai19ei27 anni, quattro donne,unuomoeunapersonatrans)euninsegnante(donna,età52anni)hanno partecipatoall'indagineautofotografica.
Grecia: Lo studio ha incluso partecipanti affiliati alla comunità LGBTQI+ e un gruppo eterogeneo con varie caratteristiche demografiche. La maggior parte dei partecipanti, cinque sul totale, ha indicato la residenza ad Atene, mentre un partecipante risiedeva in zonerurali. Ciò suggerisce una concentrazione deipartecipantinelleareeurbane,inparticolareadAtene, la capitale della Grecia. Lo studio ha anche dettagliato la distribuzione dell'età dei partecipanti. Due partecipanti avevano un'età compresa trai18ei24anni,unotrai35ei44 anni e uno tra i 45 e i 55 anni. Questa distribuzione indica un mix di individui giovani e di mezza età, che riflette una gamma di età diversificata all'interno del gruppo di partecipanti. Per quanto riguarda l'identità di genere, i partecipanti hanno mostrato una gamma di auto identificazioni. Un partecipante si è identificatocome“donna”,unocome“uomo”,unocome “genderqueer” eunocome“trans”(inparticolarecomeuomotrans).Ciòdimostraladiversità di genere all'interno del gruppo di partecipanti, che comprende individuicondiverseidentità ed espressioni di genere. Inoltre, lo studio ha incluso partecipanti con diversi background educativi, come dimostra la composizione di uno studente universitario, uno studente post-laurea e due membri del personale universitario. Ciò suggerisce un profilo educativo variotraipartecipanti,checomprendesiastudenticheprofessionisti.
2. Risultati della ricerca empirica. Atteggiamenti, convinzioni e comportamenti discriminatori basati sul SOGISC nell'ambiente accademico
I risultati della ricerca empirica condotta in Italia, Lituania e Grecia forniscono indicazionisulleesperienzedellepersoneLGBTIQ+nell'ambienteaccademico.
RapportoTransnazionale
In Italia, i risultati principali hanno riguardato la discriminazione, idiscorsid'odioei comportamenti inappropriati basati sul SOGISC nell'ambiente accademico. Lo studio ha evidenziato l'importanza della visibilità, delle problematiche emergenti e del supporto per le persone LGBTQI+ nelle università italiane. Questa ricerca fa luce sulle sfide e sulle esperienze delle persone LGBTQI+ in ambito accademico in Italia. Le persone partecipanti hannoriportatovarieformedidiscriminazione,tracui:
● Molestie:lemolestiesiaverbalichefisichesonoemersecomeunadelleprincipali preoccupazioni,conunimpattoparticolaresulledonneacausadelledinamichedi potere.
● Inclusione limitata:mentreiniziativecomeibagnineutrisonovistepositivamente, permangonoresistenzeneiconfrontidellepersonetransgenderenonbinarie.
● Violenza omofobica:sitrattadiunproblemasignificativocheminalasicurezzaeil benesseredeglistudenti,nonostanteivaloridell'università.
● Discriminazione aperta:lemanifestazionicontroidirittiLGBTQI+evidenzianola necessitàperleuniversitàdicontrastaretaliazioni.
● Importanza della formazione sull'inclusione:identificatacomecrucialeperaumentare laconsapevolezzaecreareunambientefavorevole.
● Lostudiosottolineaanchel'importanzadellaformazionesull'inclusioneper sensibilizzareecreareunambientefavorevoleatuttiglistudenti.
Inoltre, le narrazioni personali attraverso l'autofotografia rivelano i modi sottili e indiretti in cui la discriminazione si manifesta nella sfera accademica, rendendo difficile per gli studenti esprimere il proprio sé autentico. Le persone partecipanti hanno condiviso esperienze personali che evidenziano la difficoltà divivereinmodoautentico:tragliesempi, la sensazione di non essere sicure nei bagni e l'isolamento dovuto alla mancanza di comprensione e ai pregiudizi. Queste esperienze sottolineanolanecessitàdiuncambiamento culturale e strutturale all'interno delle università verso un'autentica inclusività e libertà dalla discriminazione.
In Lituania, lo studio ha presentato i risultati principali sulla discriminazione, i discorsi d'odio e icomportamentiinappropriatibasatisulSOGISCnell'ambienteaccademico. Inoltre, la ricerca ha evidenziato il livello di visibilità delle persone LGBTQI+, le problematiche e il supporto nelle universitàlituane.Irisultatifornisconoindicazionipreziose
RapportoTransnazionale
sulle esperienze delle persone LGBTQI+ e sulle sfide che devono affrontare nell'ambiente accademico lituano. Una delle risposte più comuni è quella di una limitata discriminazione palese, in quanto la maggior parte dei partecipanti hariferitodinonaversubitooassistitoad atti di discriminazione palesi nel proprio ambiente accademico. Tuttavia, nonostante la mancanza di incidenti aperti, le persone partecipanti hanno identificato forme più sottili di discriminazione e pregiudizio che hanno definito “nascoste”. Tra queste, la mancanza di un linguaggio e di pratiche inclusive, come il disagio nel discutere apertamente delle identità LGBTQI+,l'usolimitatodipronomidigenereneutrielebattuteoffensivedapartedistudenti epersonale.Inoltre,èstatorilevatounorientamentoeteronormativoall'internodell'università, con programmi di studio e discussioni che spesso enfatizzano le relazioni eterosessuali, allontanando potenzialmente le persone LGBTQI+. Inoltre, le persone partecipanti hanno riferito di aver paura di fare coming out a causa delle potenziali reazioni negative e della perdita di amicizie. Infine, un partecipantetransgenderhaspecificamentemenzionatodiaver subito una discriminazione “silenziosa” sotto forma di fraintendimenti, nominonappropriati e commenti negativi sul proprio aspetto. Ciononostante alcune persone partecipanti hanno evidenziato esperienze di sostegno e inclusione, in particolare nei dipartimenti di scienze sociali.
Le persone partecipanti hanno anche citato l'omofobia sociale più ampia che ha un impatto sulla sfera accademica. Hanno rilevato la discriminazione sociale neiconfrontidelle persone LGBTQI+, comprese le limitazionilegali,lereazionipubblicheelerappresentazioni negative delle identitàLGBTQI+neimedia.Tuttiquestifattorisottolineanolanecessitàdiun miglioramento. Le persone partecipanti hanno sottolineato l'importanza di una maggiore consapevolezza ed educazione sulle questioni LGBTQI+ all'interno della comunità universitaria, auspicando la creazione diunambienteveramenteinclusivoincuilepersonesi sentano sicure e accettate indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dalla loro identitàdigenere.
In Grecia, la ricerca ha presentato i risultati principali sulla discriminazione, l'incitamento all'odio e il comportamento inappropriato basato sul SOGISC nell'ambiente accademico.Laricercacomprendeva:
● Microaggressioni e stereotipi: le persone partecipanti si sono trovate di fronte a frequenti commenti e supposizioni sottili ma offensive, che riflettono i pregiudizi e i preconcettidellasocietà.
RapportoTransnazionale
● Esclusione e isolamento:questadiscriminazionehaportatoasentimentidiesclusione, sia a livello sociale che professionale. I partecipanti più anziani hanno sentito l'impattodell'ageismoedelladiscriminazionebasatasulSOGISC.
● Barriere istituzionali: la mancanza di politiche inclusive e di strutture di supporto all'interno del mondo accademico ha permesso a queste pratiche discriminatorie di prosperare.
● Cyberbullismo e molestie: le persone partecipanti hanno persino subito discriminazioni online mirate, evidenziando la necessità di misure di sicurezza digitalenegliambientiaccademici.
Lepersonepartecipantihannoanchemenzionatoalcuneimportanticonseguenzediquesti episodididiscriminazione.Inprimoluogo,hannomenzionatol'impattonegativosullasalute mentale,riferendochequesteesperienzehannocontribuitoall'ansia,alladepressioneealla lottaperl'auto-accettazionedeipartecipanti.
2.1 Il livello di visibilità delle persone, delle questioni e delle rappresentazioni LGBTI+nell'ambienteaccademico.
Nel complesso, la visibilità e la rappresentazionedellepersoneLGBTQI+rimangono disomogenee all'internodelmondoaccademico,secondoitrerapporti.Nonostanteiprogressi compiuti, i pregiudizi sistemici, l'ignoranza e la mancanza di istruzione ostacolano la piena inclusione. Ciò sottolinea la necessità di continuare a impegnarsi per creare un ambiente accademicoveramenteaccoglienteeaffermativo.
Nello studio italiano, le esperienze degli studenti rivelano un quadrocomplessodella visibilità e della rappresentazione delle persone LGBTQI+ nel mondo accademico. Sebbene abbiano affermato che sono stati fatti dei progressi, rimangono molte sfide da affrontare. Le persone partecipanti hanno suggerito che alcuni passi inclusivi, come i bagni di genere neutro, coesistono con episodi di discriminazione e atti omofobici. Ciòriflettesiaiprogressi che le persistenti lotte verso l'uguaglianza. Gli studenti hanno riferito di sentirsi al sicuro in alcuni spazi accademici, ma percepiscono una mancanza di consapevolezza e di educazione sullequestioniLGBTQI+.Ciòrichiedesforzipiùampiversol'inclusività.Leesperienzedegli
RapportoTransnazionale studenti includono narrazioni che evidenziano il "dead naming", ilpregiudiziodeicoetaneie persinodeglieducatoriel'alienazionechederivadall'esserepercepiticome“altri”.
La visibilità e la rappresentazione delle persone e delle problematiche LGBTQI+ nell'ambiente accademico sono indicate attraverso le esperienze e le lotte personali, come menzionato da un ricercatore non di ruolo di 32 anni. Il ricercatore ha dichiarato di aver dovuto affrontare discriminazioni e dubbi sulla propria identità di ricercatore a causa della discriminazione imperante. L'accento è posto sulla necessità di un cambiamento culturale e strutturale nelle università per creare spazi veramente inclusivi e privi di discriminazioni. Inoltre, il documento riconosce alcuni progressi verso l'inclusività e l'accettazione, come il riconoscimento della diversità di genere e la presenza di bagni neutri all'interno degli ambienti accademici. Tuttavia, gli episodi di discriminazione e pregiudizio, come gli atti di vandalismo omofobico e le aggressioni, evidenziano la persistente necessità di sforzi concertati per promuovere l'uguaglianza e la sicurezza della comunità LGBTQI+ nell'ambienteaccademico.
L'ambiente accademico lituano sembra aver fatto qualche passo avanti verso l'accettazione delle persone LGBTQI+, ma le sfide sistemiche rimangono. La mancanza di politiche chiare, i persistenti atteggiamenti conservatori e la paura di fare coming out evidenziano la necessità di ulteriori cambiamenti per creare uno spazio accademico veramente sicuro e inclusivo. I partecipanti riconoscono i miglioramenti nei diritti delle persone LGBTQI+ all'interno della società lituana. Tuttavia, sottolineano il persistere di atteggiamenti conservatori, influenzati dall'eredità sovietica, che ostacolano la piena uguaglianza eletutelelegali.Ritengonocheiprogressinelmondoaccademicodipendanodai cambiamenti a livello nazionale, affermando che “finché lo Stato non è sicuro, non lo è nemmeno il mondo accademico”.Le personepartecipantinotanoche,sebbenelaLituaniasia più sicura per le persone LGBTQI+ rispetto ad alcuni Paesi dell'Est, sono ancora necessari progressi significativi per raggiungere gli standard delle nazioni occidentali. Nel mondo accademico, in particolare, le esperienze deipartecipantisonocontrastanti:alcuniriferiscono di aver discusso apertamente di argomenti LGBTQI+ nei loro corsi, mentre altri li hanno evitati. La disponibilità a includere tali argomenti sembra dipendere fortemente dai singoli insegnanti. Inoltre, molti partecipanti hanno scoperto di non essere aconoscenzadipolitiche di inclusione a livello universitario o della loro attuazione. Questo porta all'incertezza sui diritti e sulle opportunitàdisponibiliperlepersoneLGBTQI+nelmondoaccademico.Infine,
RapportoTransnazionale
la mancanza di apertura e di chiare tutele rende il coming out una decisione rischiosa per alcuni partecipanti, creando un clima in cui le persone LGBTQI+ si sentono invisibili e non sonosicuredeilorodirittifondamentali.
Il mondo accademico grecomostrasegnidiprogressoversol'inclusionedellepersone LGBTQI+, ma persistono sfide significative per quanto riguarda la rappresentanza nei programmi di studio, nella ricercaenellaleadership.Perpromuovereunambienteveramente inclusivo, è necessario uno sforzo concertato per affrontare questi problemi e amplificare le voci LGBTQI+ all'interno della comunità accademica. Nel paragrafo seguente vengono evidenziati i problemi principali e le soluzioni proposte per aumentare la visibilità e l'inclusione delle persone LGBTQI+ nel mondo accademico greco. Sebbene esistano alcuni corsi di studi di genere, i partecipanti hanno riscontrato una mancanza di argomenti LGBTQI+invariediscipline,persinoinPsicologia.Ciòrafforzal'invisibilitàelelacunenella comprensione delle diverseesperienze.Lepersonepartecipantihannoanchesegnalatolacune nellaricerca:nonostanteglistudiinternazionalisullequestioniLGBTQI+,laricercaspecifica per la Grecia è meno visibile. Gran parte di essa esiste come tesi di laurea, non in pubblicazioni ampiamente diffuse. Questo limita l'accessibilità e l'impatto. Infine, i partecipanti hanno notato l'assenza di docenti e dirigenti apertamente LGBTQI+. Questo ostacola la rappresentanza, la mentorship e invia un messaggio negativo sulle possibilità di carriera. Per superare queste sfide, i partecipanti hanno proposto soluzioni che includono la creazione di spazi inclusivi come gruppi di studenti, servizi di consulenza e centri di ricerca dedicati alle persone LGBTQI+ per creare comunità e visibilità. Hanno inoltre sottolineato l'aumento del numero di docenti chesostengonoattivamentel'inclusivitànell'insegnamentoe nellaricerca,fungendodamentoriesostenitorideidirittidellepersoneLGBTQI+.
2.2 Caratteristiche degli episodi di discriminazione e strategie impiegate per superarli o attenuarli.
Le persone partecipanti italiane che hanno esaminato le immagini durante l’elicitazione fotografica hanno riportato reazionidiversealladiscriminazionedellacomunità LGBTQI+. Pur non avendo assistito personalmente a discriminazioni significative nel campus, hanno espresso la necessità di rimanere vigili contro potenziali molestie in una cultura misogina. Una persona transgender ha vissuto un episodio particolarmente sconvolgente, in quanto la sua transizione è stata discussa in modo insensibile durante una
RapportoTransnazionale
lezione di filosofia. Ciòevidenzialamancanzadicanalidisupportoediprocedureall'interno dell'università per affrontare tali eventi. Per garantire un ambiente più inclusivo all'interno dell'università,ilrapportoitalianoraccomandadi:
● Stabilireprotocollichiariperlasegnalazionediepisodididiscriminazione.
● Fornire formazione e sensibilizzazione ai docenti sui temi della diversità e dell'inclusione.
● Promuovere la formazione all'interno dell'università per favorire la comprensioneeil rispettodelladiversitàecombattereipregiudizi.
Nell’'ambiente accademico lituano mancano indicazioni chiare su come gestire gli incidenti di discriminazione. Ciò comporta incertezza per le vittime e itestimoni,chespesso si affidano a strategie individuali meno efficaci. Inprimoluogo,sialevittimecheitestimoni devono affrontare delle difficoltà nel reagire in modo appropriato alla discriminazione. Le strategie più comuni includono fare pressione sull'autore della distriminazione o metterlo in guardia sul suo linguaggio. In secondo luogo, esistono barriere alla denuncia. Mentre la maggior parte dei partecipanti denuncerebbe gli incidenti, pochi sono a conoscenzadicanali formali come i comitati etici universitari. I partecipanti ritengono che molte vittime non cerchino aiuto acausadellamancataconoscenzadeilorodirittiedelleprocedure,operpaura di non essere in grado di provare l'accaduto. Secondo le persone partecipanti alla ricerca, questo timore persistente deriva presumibilmente dall'epoca sovietica, che scoraggiava la denuncia delle discriminazioni. Infine, i partecipanti hanno espresso unsensodiindifferenza pubblica ritenendo improbabile che il pubblico aiuti le persone LGBTQI+ che subiscono discriminazioni.
Nel rapporto greco, nonostante siano stati intervistati sulle loro reazioni alla discriminazione, pochi partecipanti hanno riferito di aver affrontato attivamente tali episodi. Questo ostacola la creazione di un ambiente più inclusivo. Un partecipante ha descritto la sensazione di impotenza e di non essere importante di fronte alla discriminazione. Alcuni hanno cercato di affrontare il problema come segue: (a) registrare gli incidenti e denunciarli alla facoltà, ma senza successo, (b) chiedere consiglio ai gruppi di difesa delle persone LGBTQI+, (c) promuovere il dialogo sulla diversità el'inclusioneall'internodell'universitàe (d) cercare supporto per la salute mentale e impegnarsi in attività rilassanti per affrontare il peso emotivo. Queste strategie sono supportate dalla ricerca, mailbassotassodirispostadei partecipantisuggeriscechequestiincidentisonoprobabilmentepocosegnalati.
2.3 Percezioni relative alle azioni collettive per la difesa dei diritti LGBTQI+ e allerelativeattivitàdisensibilizzazioneall’internodell’università
Mentre lo studio italiano si concentra su incidenti e strategie specifiche all'interno dell'ambiente accademico, gli studi lituani e greci approfondiscono le prospettive e le esperienze delle persone coinvolte, facendolucesullesfidechedevonoaffrontarepercercare sostegno e affrontare gli incidenti discriminatori nei rispettivi contesti. Ciascuna ricerca fornisce indicazioni preziose sugli episodi di discriminazione e sulle strategie impiegate per superarliearginarliinambitoaccademiconeirispettiviPaesi.
In Italia, le percezioni relative alle azioni collettive per la difesa dei diritti delle persone LGBTQI+ e alle relative attività di sensibilizzazione all’interno dell'università sono guidate dalla necessità di pratiche inclusive e di sostegno alla comunità LGBTQI+. I partecipanti in Italia sottolineano l'importanza di segni e azioni visibili che dimostrino il sostegno e l'accettazione dei diritti umani delle persone LGBTQI+. Si chiede l'attuazione di varie iniziative come aree ricreative separate per le persone LGBTQI+, consulenti professionali per fornire supporto, lezioni e seminari che affrontino le sfide LGBTQI+ e formazione linguistica inclusiva per insegnanti e studenti. Inoltre, ci si concentra sullo sviluppodipianiperl'uguaglianza,campagneantidiscriminatorie,strutturenonbinarieel'uso di articoli LGBTQI+ nelle sedi universitarie per promuovere la visibilità e l'accettazione. Inoltre, le persone partecipanti sottolineano l'importanza degli eventi sociali, della partecipazione dell'università a eventi autonomi, delle campagne di visibilità e della celebrazione delle pietre miliari e dei contributi LGBTQI+ per promuovere l'orgoglio, la visibilitàelacomprensione.
Va notato che in Italia è stata utilizzata una matrice di co-occorrenza con clustering per analizzare i dati qualitativi delle risposte degli studenti dopo la visione di immagini relative alla discriminazione LGBTQI+. La matrice rappresentava visivamente l'analisi tematica, mostrando la frequenza con cui due termini comparivano insieme nelle risposte degli studenti. Le tonalità più scure indicano una maggiore co-occorrenza, mentrequellepiù chiare indicano una minore. Questa analisi ha identificato i principali cluster di parole, rivelando le associazioni cognitive e i temi prevalenti percepiti dagli studenti. Lo studio ha utilizzato un campione di convenienza in tutta Italia, comprendente diversi background demografici ed educativi. Come metodologie sono state impiegatel'elicitazionefotograficae
RapportoTransnazionale l'autofotografia. L'analisi dei dati ha rivelato un panorama sociodemografico sfaccettato trai partecipanti. L'indagine italiana ha prodotto dati di notevole interesse scientifico per il dibattito sull'inclusione LGBTQI+. La ricerca ha evidenziato sentimenti e atteggiamenti diversi, che vanno dall'indignazione e dall'ansia alla preoccupazione e a un moderato ottimismo. Inoltre, è stato suggerito che, nonostante i progressi, nel contesto universitario persistonodiscriminazioneebarrieresignificativeall'inclusione.
In Lituania, le percezioni relative alle azioni collettive per la difesa dei diritti delle persone LGBTQI+ e alle attivitàdisensibilizzazionenell'ambienteaccademicoriflettonouna simile necessità di pratiche inclusive. I partecipanti alla ricerca in Lituania esprimono la mancanza dipraticheinclusivenell'ambienteaccademico,cosìcomel'assenzadiattivitàvolte all'inclusione delle persone LGBTQI+. Per affrontare questo problema, i partecipanti condividono una serie di idee per l'implementazione, tra cui aree ricreative separate, consulenza professionale,formazionepergliinsegnantisuimetodidiinsegnamentoinclusivi, sviluppo di piani per l'uguaglianza e campagne antidiscriminatorie, strutturenonbinarie,uso di prodotti LGBTQI+, eventi sociali e partecipazione dell'università a eventi autonomi.
Inoltre, vengono sottolineate le campagne di visibilità, le esposizioni artistiche e i servizi di consulenza e supporto accessibili e adatti alle esigenze specifiche delle persone LGBTQI+. Nel complesso, le percezioni sottolineano la necessità di azioni significative per creare un ambientesicuroeapertopertuttiimembridellacomunitàaccademica.
InGrecia,lepercezionirelativealleazionicollettiveperladifesadeidirittiLGBTQI+ e alle attivitàdisensibilizzazioneall'internodell'universitàsottolineanolemolteplicistrategie impiegate per promuovere la comprensione, smantellare gli stereotipi e normalizzare le diverse identità all'interno del contesto accademico. I risultati della ricerca in Grecia evidenziano l'importanza delle iniziative guidate dagli studenti, della collaborazione con gli alleati, delle politiche inclusive e di una vasta gamma di attività di sensibilizzazione. I partecipanti sottolineano l'importanza di celebrare le pietre miliari, gli eventi e i contributi LGBTQI+ per promuovere l'orgoglio, la visibilità e la comprensione. Inoltre, vengono sottolineate le campagne di visibilità, tra cui le settimane della consapevolezza, gli eventi dell'orgoglio, le esposizioni artistiche e i servizi di consulenza e supporto accessibili eadatti alle esigenze specifiche delle persone LGBTQI+. Le percezioni provenienti dalla Grecia riflettono un approccio globale alla difesa dei diritti delle persone LGBTQI+ e
RapportoTransnazionale
all'implementazione di attività di sensibilizzazione a livello universitario, riconoscendo le diverseesigenzedellacomunitàLGBTQI+.
ParteC:Conclusionigenerali
Le conclusioni tratte dall'indagine sull'inclusione delle persone LGBTQI+ nel contesto universitario italiano suggeriscono una diversità di sentimenti e atteggiamenti. Per l'Italia, la ricerca condotta si è concentrata su atteggiamenti, credenze e comportamenti discriminatori basati sul SOGISC, nonché sulla visibilità delle persone LGBTQI+ e dei loro diritti nell'ambiente accademico. I risultati dell'indagine hanno evidenziato l'esistenza di episodi di discriminazione sotto forma di commenti negativi, uso di termini LGBTQI+ in modo offensivo e disparità di trattamento. Questi episodi indicano un ambiente in cui le persone LGBTQI+ devono affrontare pregiudizi e comportamenti discriminatori, che influenzano la loro esperienza in ambito accademico. In termini di strategie per superare o attenuare questi episodi, il rapporto sottolinea le esigenze di formazione evidenziate dalle persone intervistate. Si suggerisce che l'educazione e la sensibilizzazione dei membri del corpo docente e del personale sulla diversità e l'inclusione siano fondamentali. Ipartecipanti hanno menzionato l’implementazione di strumenti di pressionesociale,l'ammonimentodelle persone che utilizzano un linguaggio non inclusivo e la ricerca di una guida da parte degli amministratori o di coloro che sono a capo dei dipartimenti. Le risposte riflettono anche la necessità di meccanismi e protocolli chiari all'interno delle università per affrontare e prevenire situazioni discriminatorie, garantendo un ambiente di studio inclusivo e rispettoso pertutti.
La ricercacondottainLituaniaeGreciasiconcentraprincipalmentesulleesperienzee sulle prospettive dei partecipanti nell'ambiente accademico. In Lituania, lo studio indica che le comunità accademiche non forniscono informazioni accurate e concrete su cosa fare in caso di discriminazione, comportamenti inappropriati o dove segnalare gli episodi di discriminazione. I partecipanti esprimono la difficoltà di conoscere i propri diritti, le procedure o le azioni da intraprendere e la sensazione di non essere abbastanza degni per cercare aiuto o denunciare episodi di discriminazione. È stata evidenziata anche la paura di denunciare gli episodi e la convinzione checercareaiutosarebbeinutile.Inoltre,siriconosce una mancanza di propensione pubblica a intervenire in questi casi. In Grecia, le reazioni dei partecipanti alla ricerca alle immagini di graffiti omofobi hanno riflesso sentimenti di sgomento, dolore e preoccupazione per la persistente discriminazione nei confronti della
RapportoTransnazionale comunità LGBTQI+. Tuttavia, ciò ha anche evidenziato il forte desiderio delle persone partecipanti di combattere l'omofobia e promuovere valori di accoglienza e rispetto. È stata sottolineata la necessità di un ambiente sicuro e aperto per le persone LGBTQI+, poiché i partecipanti esprimono l'incertezza di fare coming out e di affrontare la discriminazione. Va
notato che condurre una ricerca sulletematicheLGBTQI+inGreciapresentasfideuniche,in particolare in ambienti caratterizzati da ostilità sociale. Ciò è risultato evidente nello studio sull'autofotografia dove, nonostante gli sforzi di reclutamento, il tasso di risposta è stato inferiore alle aspettative. A questo hanno probabilmente contribuito diversi fattori, tra cui la stanchezza da sondaggio tra le persone LGBTQI+, la natura impegnativa del metodo dell'autofotografia e una generale mancanza di familiarità con questo approccio. Inoltre, l'attuale clima negativo in Grecia nei confronti delle persone LGBTQI+, alimentato dalla retorica omofoba, crea probabilmente un senso di insicurezza e di riluttanza a impegnarsi in ricercherelativeallepersoneLGBTQI+.
Nel complesso, leconclusionidiItalia,LituaniaeGreciariflettonolesfideeglisforzi unici per l'inclusione delle persone LGBTQI+ nei rispettivi contesti accademici e sociali. Mentre l'Italia indica una complessa interazione tra inclusione e discriminazione, la Grecia dimostra di concentrarsi sulla fornitura di servizi di supporto e la Lituania evidenzia la necessità di dati statistici più completi ediapprofondimentisullesfideLGBTQI+nelmondo accademico e di un maggior numero di iniziative incentrate sulla creazione di un ambiente accademicosicuroeinclusivo.
Bibliografia
Italia
Harper,D.(2002).Talkingaboutpictures:acaseforphotoelicitation. Visual Studies, 17(1). Hawkes, L. M. (2004). Reflections of Ego Integrity in Older Women through Autophotography University Honors Program, Southern Illinois University Carbondale https://opensiuc.lib.siu.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1250&context=uhp_theses ISTAT (2023). SurveyonLabourDiscriminationagainstLGBT+people(notinCivilUnion), https://www.istat.it/it/files//2023/05/report-discriminazioni-15maggio.pdf
RapportoTransnazionale
ISTAT-UNAR (2022). Survey on Labour Discrimination against LGBT+ people (in Civil Union or formerly in union), https://www.istat.it/it/files//2022/05/REPORTDISCRIMINAZIONILGBT_2022_en.pdf
ISTAT (2012), La popolazione omosessuale nella società italiana, https://www.istat.it/it/archivio/62168
Luppi E., Bochicchio V and Scandurra C. (2020). Azioni di Contrasto al Sessismo e all’Omofobia (ACSO): un modello innovativo di diversity training per favorire il benessere organizzativo nelle università, Genere e re-esistenze in movimento. Soggettività, azioni, prospettive, https://hdl.handle.net/11585/779952
Stamile, N. and Viggiani G. (2022). Essere LGBT in accademia: note da una ricerca sul campo, in Rinaldi C. (eds), Quaderni del Laboratorio Interdisciplinare di ricerca su Corpi, Diritti, Conflitti,PMEdizioni.
Lithuania
Ališauskienė, M., Pocė, G., Tereškinas, A. 2023. “Inclusive and Safe Environment for LGBTI+ in Lithuanian Universities? Reflecting Realities and Challenges”, Philosophy Sociology,Vol34,No2,pp.148-157.doi.:https://doi.org/10.6001/fil-soc.2023.34.2.4
European Commission. 2020. Spotlight on THE EU AND LGBTI EQUALITY, https://op.europa.eu/webpub/com/factsheets/lgbti/en/ (viewed28/10/2023)
Grecia
Carpenter, M., 2021. Intersex human rights, sexual orientation, gender identity and the YogyakartaPrinciples. European Journal of Public Health, 31
Clark, C.M. and Kosciw, J.G., 2022. Educating educators: Knowledge, beliefs, and practice of teacher educators on LGBTQ issues NewYork:GLSEN.
Coley, J.S. and Das, D., 2020. Creating safe spaces: Opportunities, resources, and LGBTQ studentgroupsatUSCollegesandUniversities. Socius, 6,p.2378023120971472.
Cooper, K.M., Auerbach, A.J.J., Bader, J.D., Beadles-Bohling, A.S., Brashears, J.A., Cline, E., Eddy, S.L., Elliott, D.B., Farley, E., Fuselier, L. and Heinz, H.M., 2020. Fourteen recommendations to create a more inclusive environment for LGBTQ+ individuals in academicbiology. CBE—Life Sciences Education, 19(3),p.es6.
European Commission, High-Level Group on non-discrimination, equality, and diversity
LGBTIQ Equality Subgroup (2022). Guidelines for Strategies and Action Plans to
RapportoTransnazionale
Enhance LGBTIQ Equality Available at: https://commission.europa.eu/system/files/2022-09
García Peñalvo, F.J., Corell Almuzara, A., Abella García,V.andGrandedePrado,M.,2020. La evaluación online en la educación superior en tiempos de la COVID-19. Education in the knowledge society: EKS.
Ramos, N., Burgess, A. and Ollen, E., 2023. The current status of sociopolitical and legal issues faced by lesbian, gay, bisexual, transgender, queer, and questioning youth. Adolescent psychiatry (Hilversum, Netherlands), 12(3),p.180.
Rand, J.J., Paceley, M.S., Fish, J.N. and Anderson, S.O., 2021. LGBTQ+ inclusion and support: An analysis of challenges and opportunities within 4-H. Journal of youth development: bridging research and practice, 16(4),p.26.
Ward, N. and Gale, N., 2016. LGBTQ-inclusivity in the highereducationcurriculum:Abest practiceguide. University of Birmingham
World Health Organization (2023). Improving LGBTIQ+ health and well-being with consideration for SOGIESC. Available at: https://www.who.int/activities/improving-lgbtqi-health-and-well--being-with-consideratio n-for-sogiesc
Appendice. Campioni di foto forniti dai partecipanti per il metodo di autofografiadiciascunPaese
Domanda 1: Come ti percepisci/ti sei percipitə e ti senti/ti sei sentitə quando vivi o hai vissutodiscriminazioneall'Università?
RapportoTransnazionale
Domanda 2: Come ti vedono/percepiscono gli altri quando fai esperienza di discriminazioneall'Università?
Domanda 3: Cosa ti rende difficile essere chi sei? Quali sfide affronti quando cerchi di esseretestesso/a/*?
Italia
Lituania Grecia
Italia
Lituania
Grecia
Italia
Lituania
Grecia
RapportoTransnazionale
Domanda 4: Cosatiaiutaaesserechisei?Cosatidàforzadifronteallesfide?
Domanda 5: In queste esperienze di discriminazione, che tipo di aiuto troveresti appropriatodapartedeglialtri?
Italia
Lituania
Grecia
Italia
Lituania
Grecia