DIR. EDITORIALE
ART DIRECTOR
EDITOR
GRAFICO
REDAZIONE
UFF. TECNICO
2 M M di A B B O N D A N Z A P E R L A P I E G A
2 M M di A B B O N D A N Z A P E R L A P I E G A
IGORT
Igor t q u a d e r n i
Igort racconta storie da trent’anni, i suoi romanzi a fumetti sono oggi pubblicati in 15 paesi. Alcuni stanno per diventare film. Frattanto lavora alla serie Baobab, ai reportage disegnati e alla narrativa tout court, con la trilogia Argento. Gli piace la musica e ha pubblicato cinque album, tra cui il recente Casinò. Vive e lavora in viaggio. Ha pubblicato: Goodbye Baobab (su testi di Daniele Brolli), Milano Libri (1987), Nerboruto, Edizioni Becassine (1987), That’s all Folks, Granata Press (1993), Il letargo dei sentimenti, Granata Press (1993), Cartoon Aristocracy, Carbone (1994), Brillo: i segreti del bosco antico, De Agostini (1997, cd rom), Sinatra, Coconino Press (2000), City lights, Coconino Press (2001), Maccaroni Circus, Cut up (2001), 5 è il numero perfetto, Coconino Press (2002), Il letargo dei sentimenti, Coconino Press (2002), 5 Variations, John Belushi (2002), Brillo Croniche di Fafifurnia, Coconino Press (2003), Yuri, Asa Nisi Masa, Coconino Press (2003), fats waller (su testi di Carlos Sampayo) Coconino Press (2004) Baobab 1, Coconino Press (2005), Baobab 2, Coconino Press (2006), Storyteller, Coconino Press (2006), Dimmi che non vuoi morire (su testi di Massimo Carlotto) Mondadori-Strade Blu (2007), Casinò, Nocturne (2007), Baobab 3, Coconino Press (2008), fats waller redux, Coconino Press-Fandango (2009).
Quaderni ucraini
u c r a i n i
Memorie dai tempi dell’URSS
Un reportage disegnato
Dopo aver esplorato il mondo del jazz e del crimine organizzato, Igort ha deciso di offrirci un indimenticabile reportage a fumetti sospeso tra passato e presente: i Quaderni ucraini sono la prima parte di un dittico consacrato ai paesi dell’ex Unione Sovietica. L’autore ha trascorso in tutto quasi due anni in Ucraina e in Russia, raccogliendo pazientemente le parole dei testimoni e dei sopravvissuti di un passato terribile che oggi si trovano a essere gli smarriti protagonisti di un presente ancora più incerto. In brevi e indimenticabili capitoli, Igort ridà vita ai ricordi degli ucraini, ci porta con sé a riscoprire un periodo cruciale della storia del XX secolo e ci aiuta a comprendere meglio la situazione di un infelice paese dove un presente inquietante si è sostituito alla terribile eredità staliniana, dove gli omicidi hanno preso il posto dei gulag e la corruzione dilaga. Le vivide e implacabili testimonianze dei singoli ci permettono di rivivere in tutta la loro cupa drammaticità momenti quasi dimenticati della storia del secolo scorso come l’holodomor, la terrificante carestia che Stalin ha sfruttato per sterminare le popolazioni locali e a causa della quale morirono milioni di persone. Senza rinunciare all’inconfondibile e brillante eleganza del suo tratto, Igort ha saputo metterlo completamente al servizio delle parole confidate e raccolte, trascrivendo con intelligenza, umanità e rispetto il racconto delle persone in carne e ossa che ha incontrato durante i suoi soggiorni nell’ex urss. Un libro così partecipe e appassionante inevitabilmente finisce per cercare di rispondere – sulla base dell’esperienza quotidiana di quei mille invisibili protagonisti della storia che sono gli uomini e le donne comuni – alla domanda: a vent’anni dalla caduta del Muro cosa resta di questa feroce epopea fatta di grandi speranze e di immani tragedie collettive?
ART DIRECTOR: GIACOMO CALLO grap h ic designer : manuele scalia
d
17,50
IN COPERTINA: ILLUSTRAZIONI DI IGOR TUVERI
PANTONE 810 C
COP_IgorT_Quaderni Ucraini.indd 1
CARTA: Cartoncino Integra 240 gr - PROFILO DI STAMPA: Po_Offset_MP7_010409.icc - DIMENSIONE: 170x240 mm
BROSSURA
23/07/10 16:56
TUVERI_Quaderni ucraini.indd 8
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Igort racconta storie da trent’anni, i suoi romanzi a fumetti sono oggi pubblicati in 15 paesi. Alcuni stanno per diventare film. Frattanto lavora alla serie Baobab, ai reportage disegnati e alla narrativa tout court, con la trilogia Argento. Gli piace la musica e ha pubblicato cinque album, tra cui il recente Casinò. Vive e lavora in viaggio. Ha pubblicato: Goodbye Baobab (su testi di Daniele Brolli), Milano Libri (1987), Nerboruto, Edizioni Becassine (1987), That’s all Folks, Granata Press (1993), Il letargo dei sentimenti, Granata Press (1993), Cartoon Aristocracy, Carbone (1994), Brillo: i segreti del bosco antico, De Agostini (1997, cd rom), Sinatra, Coconino Press (2000), City lights, Coconino Press (2001), Maccaroni Circus, Cut up (2001), 5 è il numero perfetto, Coconino Press (2002), Il letargo dei sentimenti, Coconino Press (2002), 5 Variations, John Belushi (2002), Brillo Croniche di Fafifurnia, Coconino Press (2003), Yuri, Asa Nisi Masa, Coconino Press (2003), fats waller (su testi di Carlos Sampayo) Coconino Press (2004) Baobab 1, Coconino Press (2005), Baobab 2, Coconino Press (2006), Storyteller, Coconino Press (2006), Dimmi che non vuoi morire (su testi di Massimo Carlotto) Mondadori-Strade Blu (2007), Casinò, Nocturne (2007), Baobab 3, Coconino Press (2008), fats waller redux, Coconino Press-Fandango (2009).
Quaderni ucraini
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Un reportage disegnato
Dopo aver esplorato il mondo del jazz e del crimine organizzato, Igort ha deciso di offrirci un indimenticabile reportage a fumetti sospeso tra passato e presente: i Quaderni ucraini sono la prima parte di un dittico consacrato ai paesi dell’ex Unione Sovietica. L’autore ha trascorso in tutto quasi due anni in Ucraina e in Russia, raccogliendo pazientemente le parole dei testimoni e dei sopravvissuti di un passato terribile che oggi si trovano a essere gli smarriti protagonisti di un presente ancora più incerto. In brevi e indimenticabili capitoli, Igort ridà vita ai ricordi degli ucraini, ci porta con sé a riscoprire un periodo cruciale della storia del XX secolo e ci aiuta a comprendere meglio la situazione di un infelice paese dove un presente inquietante si è sostituito alla terribile eredità staliniana, dove gli omicidi hanno preso il posto dei gulag e la corruzione dilaga. Le vivide e implacabili testimonianze dei singoli ci permettono di rivivere in tutta la loro cupa drammaticità momenti quasi dimenticati della storia del secolo scorso come l’holodomor, la terrificante carestia che Stalin ha sfruttato per sterminare le popolazioni locali e a causa della quale morirono milioni di persone. Senza rinunciare all’inconfondibile e brillante eleganza del suo tratto, Igort ha saputo metterlo completamente al servizio delle parole confidate e raccolte, trascrivendo con intelligenza, umanità e rispetto il racconto delle persone in carne e ossa che ha incontrato durante i suoi soggiorni nell’ex urss. Un libro così partecipe e appassionante inevitabilmente finisce per cercare di rispondere – sulla base dell’esperienza quotidiana di quei mille invisibili protagonisti della storia che sono gli uomini e le donne comuni – alla domanda: a vent’anni dalla caduta del Muro cosa resta di questa feroce epopea fatta di grandi speranze e di immani tragedie collettive?
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