Arteincamera 19 12 2017

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Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico Terni

ARTE IN CAMERA Collezione delle opere pittoriche e plastiche della Camera di Commercio di Terni

Catalogo a cura di

2017


Copertina Francesco Maria Giuli molly&partners strategic design


Promotori

Gruppo di lavoro

Giuliana Piandoro

Curatore

Segretario Generale Camera

Maria Laura Moroni

Commercio Industria

Liceo Artistico “O. Metelli”

Artigianato Agricoltura Terni

Esperto consulente Domenico Cialfi

Roberta Bambini

Storico dell’arte

Dirigente Scolastico I.I.S. Classico e Artistico Terni

Classe V A a.s. 2016-17 Alice Baiardelli Maria Chiara Notari Lavinia Oreglia Francesco Pagliaricci Bianca Porrazzini

Classe V A a.s. 2017-18 Rebecca Fontani Camilla Gentili Agnese Giordano Marta Giordano Giulia Muti Martina Nasoni Camilla Pennoni Caterina Santini

Fotografie Chiara Fantaccione Fabrizio Sartori Maria Laura Moroni

4


Sommario

Presentazione Giuliana Piandoro Roberta Bambini Introduzione Maria Laura Moroni Domenico Cialfi SEz. 1 – GLI ARTISTI SEZ. 2 – LE OPERE

5


Presento

questa

generazioni e concorre a definire la nostra

pubblicazione che, catalogando e illustrando le

identità accompagnandoci nel nuovo millennio.

opere d’arte pittoriche e scultoree presenti

Questa pubblicazione, che verrà proposta

nel palazzo della Camera di commercio di

anche in formato digitale, narra anche della

Terni, intende offrire una testimonianza a

vivacità delle proposte artistiche in città,

Istituzioni, cittadini, imprese e visitatori di uno

disegnando un arco di tempo che va dal 1927

dei “tesori nascosti” del nostro territorio.

ai giorni nostri.

Il progetto nasce dalla proficua collaborazione

L’obiettivo è quello di offrire al lettore

con il Liceo Artistico di Terni nell’ambito di

l’immagine

una attività di alternanza scuola – lavoro che mi

radicato nella cultura del proprio territorio e

auguro sia stata stimolante e formativa per i

nella storia della città, una coscienza ancora

ragazzi. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti

oggi

per

promozione e sostegno al sistema economico

il

con

loro

soddisfazione

impegno,

come

anche

la

ben

di

un

Ente

sintetizzata

profondamente

dalle

attività

di

professoressa Maria Laura Moroni e il dirigente

locale svolte dalla Camera di commercio.

scolastico professoressa Roberta Bambini per la

Per questo abbiamo scelto di far conoscere il

disponibilità ed il prezioso coordinamento

patrimonio d’arte collezionato innanzi tutto

svolto.

alle giovani generazioni, chiedendo ai ragazzi

La collezione dei dipinti e delle sculture della

di lavorare a questo progetto editoriale, ma

Camera di commercio di Terni è stata costruita

anche alla comunità, offrendo così una ulteriore

nel tempo grazie ad una politica di acquisizioni

tessera allo sfaccettato mosaico di una città che

che, fin dalla nascita dell’ente, sul finire degli

sembra custodire gelosamente la propria

anni ’20 del secolo scorso, testimonia la

identità ma è al contempo orgogliosa della sua

volontà di una comunità economica di sentire

storia e della sua cultura.

l’arte come parte integrante della propria identità.

Giuseppe Flamini Presidente della Camera di Commercio di Terni

Proprio nella sede di Largo Don Minzoni, quasi in maniera schiva, è conservato un ricco patrimonio di opere d’arte, principalmente frutto del genio locale o comunque del centro Italia. Dietro quella pittura e quei colori si aprono piccole o grandi pagine di storia locale del ‘900,

di

una

trasformazioni

città e

investita

cambiamenti,

da

grandi

scorci

di

paesaggi, piazze e strade che parlano di una cultura nella quale si sono formate intere

6


L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per

consapevoli delle scelte per il proprio futuro.

tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle

Con

scuole superiori, anche nei Licei, è una delle

introdotto in maniera universale un metodo

innovazioni più significative della legge del 13

didattico e di apprendimento sintonizzato con

luglio del 2015 n. 107 in linea con il principio

le esigenze del mondo esterno che chiama in

della scuola aperta. L'attività di Alternanza

causa anche gli adulti, nel loro ruolo di tutor

scuola-lavoro dell’I.I.S. Classico e Artistico

interni (docenti) e tutor esterni (referenti della

risponde in primis ad una duplice esigenza:

realtà ospitante). L’alternanza favorendo la

considerare

la

comunicazione intergenerazionale, pone le basi

fisionomia della scuola nonché valorizzare le

per uno scambio di esperienze e crescita

attitudini e le competenze personali, entrando

reciproca. Non solo imprese e aziende, ma

a tutti gli effetti nel curricolo personalizzato

anche associazioni sportive e di volontariato,

dello studente pur nella riorganizzazione del

enti culturali, istituzioni e ordini professionali

tempo del fare scuola e nella trasformazione

possono diventare partner educativi della

del modello trasmissivo.

scuola per sviluppare in sinergia esperienze

L’alternanza entra a tutti gli effetti nel

coerenti alle attitudini e alle passioni di ogni

curricolo

studente

ragazza e di ogni ragazzo . In questa chiave si

attraverso le proprie scelte, le forme di

spiega il monte ore obbligatorio: 400 ore negli

collaborazione sviluppate con il territorio, il

istituti tecnici e professionali e 200 ore nei licei

parere del comitato scientifico, esprime e

che

valorizza la propria autonomia didattica e

didattico

organizzativa dell’istituzione scolastica.

scolastiche e possono essere svolte anche

Questa attività, inserita all’interno del piano

durante la sospensione delle attività didattiche

dell’offerta

a

e/o all’estero. Il percorso di alternanza scuola-

riconnettere i saperi della scuola e i saperi della

lavoro progettato in collaborazione con la

società della conoscenza, consente, pertanto,

Camera di Commercio di Terni a partire

un ripensamento complessivo dei rapporti

dall’anno scolastico 2016-17 rappresenta

scuola-lavoro, favorendo l’acquisizione di

un’esperienza formativa unica per chi ne fa

competenze ormai irrinunciabili.

parte,

La scuola deve, infatti, diventare la più efficace

contaminazione di contenuti, metodologie e

politica strutturale a favore della crescita e della

competenze richieste sia dalla scuola sia dalle

formazione di nuove competenze, contro la

imprese,

disoccupazione

tra

correlazione dell’offerta educativa con lo

domanda e offerta nel mercato del lavoro. Per

sviluppo culturale, sociale e economico del

questo, deve aprirsi al territorio, chiedendo alla

territorio e di un efficace raccordo tra la

lo

specifico

personalizzato

formativa

e

il

curricolo

dello

triennale,

e

oltre

disallineamento

società di rendere tutti gli studenti protagonisti

7

l’alternanza

rappresentano rispetto

realizzando

dando

scuola-lavoro,

un alle

viene

innovativo

format

tradizionali

attività

efficacemente

testimonianza

quella

della


formazione d’aula e l’esperienza pratica per gli studenti del Liceo. Pertanto, desidero esprimere gratitudine al Segretario Generale della C.C. I.A.A. di Terni, Dott.ssa Giuliana Piandoro, al Dott. Marco Guerrini (referente del Progetto) e alla Dott.ssa Laura Bartolucci (tutor aziendale) che, nel corso di questi due anni scolastici, condividendo le scelte progettuali ed educative dell’Istituto di Istruzione Superiore Classico ed Artistico di Terni, hanno contribuito a potenziare le occasioni di successo scolastico degli studenti interpretando l’alternanza scuola lavoro sia come strumento e luogo di integrazione per realizzare un organico collegamento tra scuola, mondo del lavoro e società, che come ricerca metodologica centrata su un approccio di realtà.

Roberta Bambini Dirigente Scolastico I.I.S. Classico e Artistico Terni

8


La città, gli artisti, le opere

proprio

per

inaugurare

la

costruzione del Palazzo Provinciale

M ar ia Lau r a M or on i

dell’Economia Corporativa realizzata

su

progetto

dell’ingegne re

Angelo Guazz aroni (1875- 1972),

il

progettista di quasi tutti gli edifici scolastici statali degli anni Trenta a Le mode rne Camere di Commercio

Terni, seguita dalle successive del

nascono

1936 e del 1938. Il Palazzo si pone

all’indomani

d’Italia

per

dell’unità

garantire

rappre-

come

un

baluardo

monumentale

sentanz a alle forze economiche nei

all’imbocco di quella via Battisti

confronti

politico

voluta nel Piano regolatore del 1919

ricordando per certi versi il ruolo

per celebrare la nuova borghe sia

che

industriale. Come è stato più volte

de l

le

potere

antiche

medievali

Corporazioni

ebbero

sottolineato, infatti,

la trasforma-

comunale . In particolare , l’istitu-

zione

sociale

zione

città segnata in gran parte dalla

della

rivolgeva

nel

Camera alla

periodo

a

Te rni

nuova

si

classe

economica

presenza

e

“totalizzante”

società

rappresentata,

primo

dominante a cercare di rivitalizz are

momento, dal settore Commercio al

il quadro artistico e culturale anche

quale seguirà,

attraverso operazioni di caratte re

l’Industria,

un

a partire dal 1926, attraverso

spinse

della

emergente della borghesia cittadina in

Terni,

della

la

classe

l’istitu-

architettonico e urbanistico. Le arti

zione del Consiglio e dell’Ufficio

figurative a Terni, pur guardando

Provinciale

con

dell’Economia, infine,

la cate goria

dell’Artigianato, dal

inte resse

dell’ambiente

alle

novità

artistico

romano,

1944. Ma la Camera di Commercio

sono espressione orgogliosa di una

di

“ternità”

Terni

ha

assunto

fondamentale

anche

un

ruolo

non

cede

alle

la

lusinghe di stampo avanguardistico

rivitalizz azione della vita artistica

e puntigliosamente persegue invece

degli anni ‘’30 e ‘’40 del Nove-

un realismo oscillante tra gli ideali

cento,

mostre

di

partito

Castellani, Teofoli) e una visione

fascista a Terni, mostre a cadenz a

semplice e disincantata del mondo

annuale che si te nevano alterna-

esterno anche a dispetto del ruolo

tivamente a Terni e a Perugia:

la

preminente che ve niva acquistando

1935,

il secondo futurismo di un Dottori

ospitando

sindacali

prima

fu

per

che

diverse

organizz ate

organiz zata

dal

nel

9

stampo

sociale

(Mirimao,


nella vicina Perugia 1. Testimoniano

per le distruzioni e le perdite umane

questa fase solo due dipinti (mentre

subite durante il conflitto. Non è un

molti furono acquistati dal Comune

caso che a questa mostra del 1945

di

nella

furono presenti 112 opere di 31

pubblica Pinacoteca): Strada Valne-

artisti locali 3 probabilmente sparse

rina con il tram

di Ugo Castellani,

in vari ambienti dell’edifico, oltre

firmata e datata del 1931 e

al salone espositivo posto su via

Vicolo , un olio firmato e datato da

Cesare Battisti, che pur essendo più

Guido Mirimao nel 1935,

che forse

esteso di quello attuale, non poteva

ritrae uno scorcio di piazza Clai, che

contenere un numero così elevato

rientrano nel filone del “realismo

di quadri e di sculture. Spiccano tra

disincantato” e, accanto a queste ,

i quadri di questo periodo: Piazza

Maggiore

Tacito 1948 di Ugo Castellani, e

Mario

Porta del Popolo (Roma) di Carlo

Minocchi realizzato per la mostra

Quaglia, opere che risentono forte-

d’inaugurazione

mente

Terni

opera

il

e

busto

sono

conservati

marmoreo

Francesco

del

Baracca

dell’Economia

di del

del

Palazz o

1935,

ope ra

isolata

rispe tto

al

quanto

risente

chiaramente

gusto

contesto,

“Novecento”

non

del

gusto

della

Scuola

Romana di Scipione e Mafai e che

in

manifestano

in

chiave

espressio-

del

nista il desiderio di rinascita e di

senz a

riscatto che si fa strada in uno stato

aperture verso il futurismo 2 .

d’animo annichilito e frustrato da

Il gruppo più cospicuo di opere, in

anni di tristezza e di dolore.

effetti, riguarda gli anni dopo la

Ma

guerra: tra 1946 e 1960 si contano

istituito nel 1950 dal Gruppo “la

venti

del

Soffitta”- Gruppo Artisti Ternani -

ruolo positivo che anche in questo

che, attraverso i premi-acquisto, la

frangente l’ente camerale svolse

Camera di Comme rcio acquisisce la

nell’ambito

maggior parte dei dipinti fino alla

opere

a

te stimonianz a

culturale

cittadino.

è

con

“Premio

chiusura

si svolse , inf atti, nel 1945, la prima

edizione nel 1964 . Le tendenze si

mostra

dall’Associa-

fanno più varie e gli artisti locali

zione liberi artisti, creata da Ugo

tendono ad una personalizzazione

Castellani

dello

già

dal

’44,

con

stile

gruppo

talvolta

con

Terni”,

Proprio nel palazz o dell’Economia organizzata

del

il

in

la

XIII

chiave

l’intento di f ar rinascere attraverso

intimistica e delicata (Ciaurro, Ve-

l’arte una città stremata e attonita

duta con il duomo di Orvieto ) o

1 2

M. Valeri, C.A. Ponti, 1982 C. Gentili, “Acciaio” 1935, Cialfi, 1999

3

10

Cialfi, 1999, p. 237.


cupa e minimalista (Teofoli), in altri

l’Istituto

casi utilizz ando il colore-luce

collage acrilici di Manzini sembra

funzione

costruttiva

in

(Mirimao).

quasi

d’Arte

che

la

di

Te rni.

pittura

sia

Nei stata

un

stracciata, ritagliata, sezionata 4 ma,

Paesaggio di Aldo Quaglia pittore

a ben guardare , ricomposta in un

genovese ma oriundo ternano che

pensiero

utilizza

corrisponde al desiderio di questa

Spicca

tra

que sti

il

anche

colore

cezanniana

in

chiave

puntando

alla

città,

costruzione della forma. Nella

seconda

Sessanta,

il

metà

non

rifondare de gli

gusto

“positivo”

anni

comincia

proprio

di

dimenticare

la

propria

a

partire

di

immagine brani

del

positività

che

La

cambiare , si affacciano artisti che

emana,

malgrado

hanno

l’Istituto

spezzato nel quadro di Castellani

d’arte di Terni e che si mostrano

del 48 con il quale, tra l’altro, lo

sensibili

alle

stesso Manzini ha iniziato il suo

astratte

anche

forme

essenziali

se

i

gusti

e

della

percorso artistico.

Came ra rimangono legati per lo più al

figurativo

(Ghione,

Rondoni,

Morelli,

Polli,

Milardi).

Nell’ordinato universo del Palazzo dell’Economia fa la sua comparsa una dinamica e avvolgente “sala rotonda”

arre data

su

proge tto

dell’archite tto Franco Maroni alla fine degli anni Novanta dove fa la sua

comparsa

nella

quale

si

integrano perfettamente due quadri di

Elvio Manzini

Tramonto sintonia

e con

Terni

Cape tti, Fioroni

le

verde ,

idee

1994

Ugo Carlo

ed

opere, in

astratto

Gruppo Iride fondato

nel

Battaglini,

due

Energia

informali del a

con

altri

da

Umbro

Antinori,

Luciano

Cesarini, in

Emilio

seguito

stessa

dai

ma

passato.

fre quentato

a

che

alle

Settimane di spe rimentazione che avevano avuto come centro vitale

4

11

Mascelloni, 2002.

il

pennone


Ri ngra zia m en ti

In primo luogo desidero ringraziare la dott. ssa Piandor o per l’entusiasmo e la concreta disponibilità che fin dal primo momento ha mostrato per l’attuazione dell’attiv it à

in

l’isti tu zion e

convenzione

scolastica

e

tra l’ente

camerale e, in tandem con Lei, i suoi collaboratori,

Marco

Guerrini

e

Laura

Bartolucci che con la loro collaborazione hanno reso p ossibile l’accesso e agli uffici

e

all ’archiv io

accogliendo nel

camerale,

migliore dei

modi

gli

studenti in alternanza scuola lav oro. Un ringraziamento

particolare

è

rivolto

a

D o m e n i c o Ci a l f i c h e , o l t r e a d a v e r s v o l t o una lezione sul contesto storico sociale e artistico della città di Terni negli anni Trent a e Qu aran ta, ha dato un con tributo sostanziale biografie preziose

nella degli

redazione artisti

delle

fornendo

le

testimonianze dei Verbali delle

v arie edizi oni del “Pr emio Terni ”. Sono r i c o n o s c e n t e a n c h e a P a o l o Ci c c h i n i c h e ha sv olto una lezione sull’Arte italiana tra

Realismo

e

Astrazione

e

per

le

numerose chiacchierate concessemi che hanno fatto luce su artisti operanti dagli anni Sessanta ai nostri giorni. Un grazie affettuoso anche a Michle Benucci che ha fornito le notizie su Duilio Rossoni.

12


L’inaugurazione dell’Economia

del

diversificati, vivrà per 13 edizioni

Palazzo

Corporativa

fino al 1964.

e

Il palazzo, opera dell’ing. e arch.

delle sale espositive

Angelo Guazzaroni, fu inaugurato nella

Dom enico Cial f i

primavera

dipinti

e

metà

risalgono

degli

alla

anni

appartengono

alla

immediatamente edificazione

del

Palazzo

Corporazioni

e

fatto

al

delle feste pasquali. L’inaugurazione del Palazzo, ormai ultimato anche re lativame nte alle

delle

rifiniture

con

città

si

dotava

di

aprile,

ambienti

di

cui

era

d’arte artisti

e dell’Arte

Oltre

da

Ugo

la

spinta

di

in

anno,

pur

con

mostra

ritrovarono

vista

ad

alcuni

della

gli

bassa

giovanissimi

(Graziana

gloria

cittadina,

Ugobaldo

Funi

5

Meschini,

e

e

l’incisore il

più

pittore,

giovane se mpre

“Acciaio” 27 aprile 1935-XIII. Depliant, Mostra di Pittura, scultura, bianco e nero, Palazzo Provinciale dell'Economia Corporativa, Terni 28 aprile 1935-XIII, Tip. Frattaroli , Terni 1935. 6

artisti de “La Soffitta” e rinnovato anno

in

si

una

ai più accreditati pittori ternani o

Duilio

Carotti, Giovanni D’Astoli e degli di

più

di

orvie tano, Corrado Paloni, insieme

edizioni del “Pre mio Terni”, che, sotto

cui

mosaicista

Castellani, e dal 1950 di tutte le nato

tutto

Prencipe, orvietano d’adozione e

esposizioni

dell’Associazione Libe ri Artisti A rti guidata

cerimonia

28

Alberto Guerra) esposero Umberto

giugno 1945, ugualmente sarà sede

Figurative ,

in

esordienti

Anche nel dopogue rra, a partire dal alcune

del

Umbria, sia orvietani che te rnani. 6

in svolgimento a Te rni.

di

una

l’allestimento

priva,

quasi tutte le esposizioni Sindacali e

privile giata

con

mattinata

fu amplificato e sottolineato con

divenendo da quella data la sede di dei Ludi della Cultura

nella

sommato di routine , ma l’evento

mostre sia di caratte re artigianale artistico

all’ammobiliamento,

5

espositivi idonei all’allestimento di che

e

avvenne

questa realizz azione e i suoi annessi la

le

però, al 28 aprile per la coincidenza

e alla

che

ambedue

maggio, che quell’anno slittarono,

fase

successiva

Lavoro,

della festività internazionale del 1°

prima

Trenta

del

aprile in se guito alla soppressione

manufatti

artistici patrimonio della Came ra di Commercio,

nella

festività unificate nella data del 21

Le uniche opere scultoree , come del alcuni

1935,

ricorrenza dei Natali di Roma e della Festa

resto

del

esiti 13


residenti nella città dell’Acciaio,

restaurato

come

mostra

l’assisiate

Ilario

Ciaurro,

Maceo Angeli,

Mario

in

occasione

dedicata

20015- 20016)

Maggiori,

alla

di

una

all’artista

ne l

mostra

voluta

Guido Mirimao, Palmiro Teofoli, ma

dalla Regina presso il Quirinale per

anche

pittori

celebrare la Guerra e la Vittoria

prescelto

(1915-’18) e onorarne le Medaglie

il

ternani:

più

quotato

Ugo

proprio

dei

Castellani,

quell’anno

Quadriennale

per

la

Naz ionale

d’Oro.

II

Espone con gli artisti umbri anche

d’Arte

della Capitale .

lo

Fra gli scultori troviamo i giovani

Petrone con ben 7 opere scultoree,

ternani Alfre do Innocenzi e Mario

tra le quali il busto di S. E. Giuriati ,

Minocchi

qualche

in argento, che era stato premiato

ristretta

alla

anno

i

quali

erano

già

usciti

da dal

scultore

XVII

campano

Biennale

di

Celestino

Venezia.

Il

cerchia delle Sindacali umbre pe r la

Petrone, ignoriamo attrave rso quali

presenza

canali,

in

importanti

mostre

proprio

quell’anno

aveva

artistiche nella capitale. Nel 1933,

realizzato

ambedue

(Palazzo Mazz ancolli), improntato a

parte

ave vano,

alla

Futurista

preso

del

Fascio

M ostra

Nazionale

in

piazza

Adriana,

sacrario dei martiri fascisti e che a

ae reo-

breve eseguirà anche il busto del Re

chiara

e del Duce per il salone d’onore

con e

opere

disegni

di

suggestivi

impronta futurista e l’altro con il

(attuale

progetto

Provincia),

di

sede

I

Innocenzi scultoree

infatti,

nella

Fontana-Luce ,

con

il

stilemi

sala

“moderni”,

consiliare

il

più

il

della

importante

de i

quale aveva preso parte al concorso

locali di rappresentanz a, destinato

nazionale per l’erigenda fontana in

ai

Piazza Tacito a Te rni. A cavallo tra il

cerimonie più sole nni del

1934 e 1935, inoltre, Innocenzi era

del

stato

Cesare Bazzani, terminato nel 1936.

pre sente

scultorea

d’Italia podestà

dedicata

Giardino per

con

un’opera

al

Maresciallo

(acquistata

dal

incrementare

la

pinacoteca cittadina e recentemente

14

ricevimenti Governo

di

uf ficiali T errni,

ed

alle

palazzo opera

di


SEZ. 1

GLI ARTISTI in or di ne alf abe ti co

1. Baccanello Giuseppe (Not. 1964-67)

“Comacchio”

1967

f. d.

2. Bianchi Cesare

Paesaggio urbano (quartiere Giardino)

1947

f. d.

Paesaggio con chiesa

1963

f.

“Via delle Conce “

1981

f.

5. Caputo Angelo

(Perugia 1924 – Roma 2003) (Ancona 1931 – Terni 1980) (Collescipoli, Terni 1941-) (Foggia, 1927 – 2001)

“Composizione”

1956

f. doc.

6. Castellani Ugo

(Terni, 1890-1957)

Strada Valnerina con il tram

1931

f. d.

“Piazza Tacito, 1948”

1948

f. d.

Vicolo con sovrappasso (bozzetto)

1947* doc.

“L’arco di Piazza” (Orvieto)

s.d.

8. Ciaurro Ilario

Veduta con il duomo di Orvieto

1967* f. doc.

9.

“Autunno” (Marina)

1955

“Nel Bosco”

1958* f. doc.

“Barca senza tempo”

1956

f. d.

“Marina”

1955

f. d.

(Reggio Emilia 1912 – 2001) (Terni 1928 – 2012)

“Autunno”

s.d.

f.

“Il Vicolo”

1968* f. doc.

Centrale di Galleto a Papigno

s.d.

f.

16. Lisi Franco

(Vignanello, VT 1918 – Viterbo 2012) (Genova not. 2015)

Paesaggio

1957

f. d.

17. Manoni Giuliano

(Venezia 1922-2001)

“Scena di caccia”

s.d.

f.

18. Mariotti Ugo

(Not. Terni 1957-1966)

“Cancello di campagna”

1957* doc.

“La Sapienza” (Natura morta)

1957

f. d.

“Alberi spogli”

1964

f. d.

“Monti”

1966

f. d.

“Tramonto”

1995

f. d

“Energia verde”

2001

f. d.

3. Cagnoni Giovanni 4. Capponi Amleto

7. Cecconi Marcello

10. 11. 12.

(Not. 1947-1956)

(Cicciano, NA 1889 – Terni 1992) Costi Raffaele (Perugia 1909 – Rocca di Papa, RM 1972) D’Aloisio Carlo (Vasto, CH 1892 Roma 1971) Dasi Gerardo Filippo (Ferrara 1924 – Verucchio 2014) Diamanti Adalberto (Terni 1901 – 1986)

13. Gandini Gino 14. Ghione Marcello 15. Gionfra Ortenso

19. Manzini Elvio

(Terni 1921)

15

f.

f. d.


20. Milardi Piero

(Terni )

Paesaggio con alberi

s.d.

f.

21. Minocchi Mario

(Terni 1903 – Firenze 1961) (Terni, not. 19581969) (Terni, 1909 – 1990)

Magg. Francesco Baracca (busto)

1935

f. d.

Due volti

1969

f. d.

“Vicolo” (piazza Clai )

1935

f. d.

“Il Lavoro”

1959* doc.

“La città operosa”

1962* doc.

“Paesaggio”

1967* doc.

22. Mirimao Giulio 23. Mirimao Guido

24. Montesi Aldo

(Terni 1927 – 1982)

“Paesaggio umbro”

1956* f. doc.

25. Morelli Eucherio

“Tanti fiori”

1968

f. d.

“35. Palazzo Dell’Economia”

1957

f. doc.

“Terni, Panorama lato Acciaierie”

1947

f. d.

28. Paloni Corrado

(Terni 1921 – Terni 2001) (Sezze RM, 1899 – 1965) (Giarre, SS 1920 - not. 1945-1987) (Orvieto 1905-1986)

“Porta Romana”

1947

f. d.

29. Pardini Gigliola

(n. c.)

“Portiglioni”

s.d.

f.

30. Poeta Annamaria

(Not. 1970)

“L’asinello”

1970* f. doc.

Paesaggio con fiume e ponte

s.d.

f.

Ritratto di bambino

s.d.

f.

(Afragola, NA, 1902 – Roma 1985) (Varese 1924- not. 1977,1995) (Firenze 1946)

Re Vittorio Emanuele III (busto)

1936

f. doc

“Fiori di campo”

1977

f. d.

“Terni, Camera di Commercio”

2012

f. d.

“Paesaggio di campagna”

1955

f. d.

“Porta del Popolo Roma”

1949* f. doc.

Paesaggio

1972

f. d.

Albero (sanguigna)

1964

f. d.

38. Rossoni Duilio

(Genova 1907 – Terni 1956) (Terni, 1903 – Roma, 1970) (Not. Terni anni ’70’80) (Ilario)? Bologna 19111994 (Roma 1931 – 2011)

“Paesaggio”

1960* f. doc.

39. Seraldo

(n. c.)

“Natura”

1977

f. d.

40. Stegman Arnulf Erich (Deisendofen, Monaco di Baviera - not. 19581967) 41. Teofoli Palmiro (Terni 1906-1968)

Scorcio urbano

s.d.

f.

“Le Acciaierie di Terni”

1963* f. doc.

42. Valentini Livio

“Arco di Porta Romana”

1946

Paesaggio lacustre

1955* f. doc.

26. Nascani Anastasio 27. Nulchis Antonio

31. Petrone Celestino 32. Polli Arturo 33. Poretti Erminio 34. Quaglia Aldo 35. Quaglia Carlo 36. Rondoni Romeo 37. Rossi I

43. Zanfardini Giuseppe

(S. Venanzo Orvieto 1920 - 2008) (Roma, 1896 - not. 1951-53)

16

f. d.


SEZ. 2

LE OPERE In or di ne cr onol ogi co

1931

Strada Valnerina con il tram

Castellani Ugo

f. d.

1934-1935

“Vicolo” (piazza Clai)

Mirimao Guido

f. d.

1935

Maggiore Francesco Baracca (busto)

Minocchi Mario

f. doc.

1936

Re Vittorio Emanuele III (busto)

Petrone Celestino

f. doc.

1946

“Arco di Porta Romana”

Valentini Livio

f. d.

1947

“Porta Romana – Orvieto”

Paloni Corrado

f. d.

1947

“L’arco di Piazza” (Piazza M uzi, Orvieto)

Cecconi Marcello

f. doc.

1947

Vicolo con sovrappasso (bozzetto)

Cecconi Marcello

doc.

1947

Paesaggio urbano (quartiere Giardino)

Bianchi Cesare

f. d.

1947

“Terni, Panorama lato Acciaierie”

Nulchis Antonio

f. d.

1948

“Piazza Tacito, 1948”

Castellani Ugo

f. d.

1949

“Porta del Popolo Roma”

Quaglia Carlo

f. doc.

1955

Paesaggio lacustre

Zanfardini Giuseppe

f. doc.

1955

“Autunno” (Marina)

Costi Raffaele

f. d.

1955

“Marina”

Diamanti Adalberto

f. d.

1955

“Paesaggio di campagna”

Quaglia Aldo

f. d.

1956

“Paesaggio umbro”

Montesi Aldo

f. doc.

1956

“Barca senza tempo”

Dasi Gerardo Filippo

f. d.

1956

“Composizione”

Caputo Angelo

f. doc.

1957

“Cancello di cam pagna”

Mariotti Ugo

doc.

1957

“La Sapienza” (natura morta)

Mariotti Ugo

doc.

1957

Paesaggio

Lisi Franco

f. d.

1958

“Nel Bosco”

D’Aloisio Carlo

f. doc.

1959

“Il Lavoro”

Mirimao Guido

doc.

1960

“Autunno”

Gandini Gino

f. doc.

1960

“Paesaggio”

Rossoni Duilio

f. doc.

1960

Ritratto di bambino

Poeta Annamaria

f.

s.d. (50-60)

“Scena di caccia”

Manoni Giuliano

f.

1962

“La città operosa”

Mirimao Guido

doc.

17


1963

“Le Acciaierie di Terni”

Teofoli Palmiro

f. doc.

1963

Paesaggio con chiesa

Cagno ni Giovanni

f.

1964

“Alberi spogli”

Mariotti Ugo

f. d.

1964

Albero

Rossi I.

f. d.

1966

“Paesaggio”

Mirimao Guido

f. d.

1966

“Monti”

Mariotti Ugo

f. d.

1967

Veduta con il duomo di Orvieto

Ciaurro Ilario

f. doc.

1967

“Comacchio”

Baccanello G(iuseppe)

f. d.

1967

“Palazzo dell’Economia”

Nascani Anastasio

f. doc.

1968

“Il Vicolo”

Ghione Marcello

f. doc.

1968

“Tanti fiori”

Morelli Eucherio

f. d.

Mirimao Giulio

f. d.

Poeta Annamaria

f. doc.

Paesaggio con fiume e ponte

Poeta Annamaria

f.

s.d. (70-80)

Centrale di Galleto a Papigno

Gionfra Ortensio

f.

1971

Scorcio urbano

Stegman Arnulf Erich

f. doc.

1972

Paesaggio

Rondoni Romeo

f. d.

Polli Arturo

f. d.

1969 1970 s.d.

1977

Due volti “L’asinello”

“Fiori di campo”

1977

“Natura”

Seraldo

f. d.

1981

“Via delle Conce”

Cappo ni Amleto

f. doc.

1995

“Tramonto”

Manzini Elvio

f. d

2001

“Energia verde”

Manzini Elvio

f. d.

2012

“Terni, Camera di Commercio”

Poretti Erminio

f. d.

s.d.

“Portiglioni”

Pardini Gigliola

f.

s.d.

Paesaggio con alberi

Milardi Piero

f.

18


SEZ. 2

GLI ARTISTI e LE OPERE In or di ne cr onol ogi co

1. Castellani Ugo

(Terni, 1890 - 1957)

Strada Valnerina con il tram

1931

2. Mirimao Guido

(Terni, 1909 – 1990)

“Vicolo” (piazza Clai)

1934-1935

3. Minocchi Mario

(Terni 1903 – Firenze 1961)

1935

4. Petrone Celestino

6. Paloni Corrado

(Afragola, NA, 1902 – Roma 1985) (San Venanzo, Orvieto 19202008) (Orvieto 1905-1986)

Maggiore Francesco Baracca (busto marmoreo) Re Vittorio Emanuele III (busto bronzeo) “Arco di Porta Romana” “Porta Romana – Orvieto”

1947

7. Cecconi Marcello

(Not. 1947-1956)

1947

8. Cecconi Marcello

(Not. 1947-1956)

9. Bianchi Cesare

(Perugia 1924 – Roma 2003)

10. Nulchis Antonio

(Not. 1938-1945)

“L’arco di Piazza” (Piazza Muzi, Orvieto) Vicolo con sovrappasso (bozzetto) Paesaggio urbano (quartiere Giardino) Terni, Panorama lato Acciaierie

11. Castellani Ugo

(Terni, 1890-1957)

“Piazza Tacito, 1948”

1948

12. Quaglia Carlo

(Terni, 1903 – Roma, 1970)

“Porta del Popolo Roma”

1949

13. Zanfardini Giuseppe

(Roma, 1896 - Not. 1951-53)

Paesaggio lacustre

1955

14. Costi Raffaele

“Autunno” (Marina)

1955

15. Diamanti Adalberto

(Perugia 1909 – Rocca di Papa, RM, 1972) (Terni 1901 – 1986)

“Marina”

1955

16. Quaglia Aldo

(Genova 1907 – Terni 1956)

Paesaggio di campagna

1955

17. Montesi Aldo

(Terni 1927 – 1982)

Paesaggio umbro

1956

18. Dasi Gerardo Filippo

“Barca senza tempo”

1956

19. Caputo Angelo

(Ferrara 1924 – Verucchio 2014) (Foggia, 1927 – 2001)

“Composizione”

1956

20. Mariotti Ugo

(Not. Terni 1957-1966)

“Cancello di campagna”

1957

21. Mariotti Ugo

(Not. Terni 1957-1966)

“La Sapienza” (natura morta)

1957

22. Lisi Franco

(Genova - Not. 10-06-2015)

Paesaggio

1957

23. D’Aloisio Carlo

(Vasto, CH, 1892 - Roma 1971)

“Nel Bosco”

1958

24. Mirimao Guido

(Terni, 1909 – 1990)

“Il Lavoro”

1959

25. Gandini Gino

Reggio Emilia 1912 – 2001

“Autunno”

1960

26. Rossoni Duilio

(Roma 1931 – 2011)

Paesaggio

1960

27. Mirimao Guido

(Terni, 1909 – 1990)

“La città operosa”

1962

28. Teofoli Palmiro

(Terni 1906-1968)

“Le Acciaierie”

1963

5. Valentini Livio

19

1936 1946

1947 1947 1947


29. Cagnoni Giovanni

(Ancona 1931 – Terni 1980)

Paesaggio con chiesa

1963

30. Mariotti Ugo

(Not. Terni 1957-1966)

“Alberi spogli”

1964

31. Rossi I.

(Not. 1962-64)

Albero

1964

32. Mirimao Guido

(Terni, 1909 – 1990)

Paesaggio collinare

1966

33. Mariotti Ugo

(Not. Terni 1957-1966)

“Monti”

1966

(Cicciano, NA, 1889 – Terni, 1992 35. Baccanello G(iuseppe) (Not. 1964)

Veduta con il duomo di Orvieto “Paesaggio in blu e nero”

1967

36. Nascani Anastasio

(Sezze, RM, 1899 –1965)

“Palazzo dell’Economia”

1967

37. Ghione Marcello

(Terni 1928 – 2012)

“Il Vicolo”

1968

38. Morelli Eucherio

(Terni 1921 – Terni 2001)

“Tanti fiori”

1968

39. Mirimao Giulio

(Not. 1958-1969)

Due volti

1969

40. Poeta Annamaria

(Not. 1970)

“L’asinello”

1970

41. Poeta Annamaria

(Not. 1970)

Paesaggio con fiume e ponte

s.d.

42. Poeta Annamaria

(Not. 1970)

Ritratto di bambino

s.d.

43. Stegman Arnulf Erich

Scorcio urbano

1971

Paesaggio con case e strada

1972

“Fiori di campo”

1977

46. Seraldo

(Deisendofen, Monaco di Baviera – Germania, Not. 19581967) (Giano dell’Umbria 1928 - Terni Not. anni ’70-’80) (Varese 1924 - Not. 1977 e 1995) (n. c.)

“Natura”

1977

47. Manzini Elvio

(Terni 1921 -)

“Tramonto”

1995

48. Manzini Elvio

(Terni 1921 -)

“Energia verde”

2001

49. Poretti Erminio

(Firenze 1946 – Albusciago di Sumirago, Varese) (Venezia 1922-2001) Premio Marina di Ra. 1956 (Collescipoli, Terni 1941-)

Terni, Camera di Commercio e Torre dell’orologio Due cani

2012

Centrale di Galleto a Papigno

53. Pardini Gigliola

(Vignanello, VT, 1918 – Viterbo 2012) (n. c.)

“Portiglioni”

s.d. ma anni ”70 s.d.

54. Milardi Piero

(Terni 1941)

Paesaggio con alberi

s.d.

34. Ciaurro Ilario

44. Rondoni Romeo 45. Polli Arturo

50. Manoni Giuliano 51. Capponi Amleto 52. Gionfra Ortensio

20

Via delle Conce

1967

s.d. (anni ”50-“60) 1981


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

SOGGETTO/TITOLO

Paesaggio / “Comacchio”

AUTORE

Baccanello G(iuseppe) f.

DATAZIONE

1964 doc.

MATERIA e TECNICA

olio su tela

MISURE

cm 76,7x86,6

ISCRIZIONI

BACCANELLO 67 (in basso a sinistra, carattere maiuscolo inciso e stampatello minuscolo soprascritto a pennello)

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

N. INV. CCIAA

0668

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 108, Ufficio del Presidente

(passepartout cm 9,3)

Il dipinto presenta un paesaggio urbano con un canale d’acqua contornato da edifici in prospettiva, terminante in un ponte con struttura ad arco ribassato. Il colore è steso a macchie con pennellate spesse e dense; i toni sono cupi e freddi con la presenza del blu, nero, marrone, verde con rari tocchi di luce bianchi. Lo sguardo dello spettatore, seguendo il fiume, converge sul ponte per poi posarsi sulle case nello sfondo e nel cielo carico di nubi scure. NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella XII edizione del Premio Terni del 1964, Baccanello Giuseppe espone un paesaggio dal titolo: Comacchio, purtroppo non riprodotto in catalogo, ma che corrisponde perfettamente al soggetto qui rappresentati: i ponti sono, infatti l'elemento qualificante del centro storico di Comacchio, la città posta sul delta del Po dato che sorse su piccole isole collegate le une alle altre da ponti . Nell’ “Elenco dei Quadri della Camera di Commercio” è citato sotto l’anno 1967 al n. 1171 come Paesaggio di “G. Baccanello”, con il prezzo di Lire 30000. Se ne desume che il quadro, già esposto nel 1964, fu poi acquistato autonomamente dalla Camera di Commercio nel 1967. Il quadro è foderato e non sono visibili altri dati. Dagli elementi stilistici si può inquadrare l’opera nell’ambito di un tardo espressionismo che risente già della gestualità dell'informale. BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA:

Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, N. 1171 a. 1967.

Bibliografia specifica: XIII Premio Terni 1964, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso nazionale di Pittura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, dal 24 maggio al 2 giugno 1964), Terni 1964 Bibliografia di confronto: Voce in A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei [G.C.]


Baccanello Giuseppe, Comacchio, 1964


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

SOGGETTO

Paesaggio urbano (Città Giardino)

AUTORE

Bianchi Cesare (Perugia 1924-Roma 2003) f.

DATAZIONE

1947 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

STATO DI CONSERVAZ.

cm 41,5x61,5; 53x71 (con cornice) C. BIANCHI 47 (in basso a destra, corsivo minuscolo a pennello) Discreto

N. INV. CCIAA

0393

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 105, Segreteria generale

ISCRIZIONI

L’opera raffigura un paesaggio in cui si alternano abitazioni con ampi giardini. In primo piano, una veduta dall’alto dei tetti delle case; a metà del quadro una serie di edifici disposti orizzontalmente dividono l’opera, lasciando spazio sullo sfondo ad un paesaggio naturale. I colori sono distribuiti in campiture ampie e piatte, creando una visione bidimensionale del paesaggio. Le tonalità prevalenti sono i verdi utilizzati per la natura e le terre per le abitazioni. NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul retro della cornice è scritto: «Cesare Bianchi /1947 Natura Morta (10000) via Carlo Cattaneo 13 Spoleto». Evidentemente il telaio di legno destinato precedentemente ad una natura morta è stato riutilizzato per questa tela che raffigura invece un paesaggio urbano. Nell’ ”Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio” è citato sotto l’anno 1948 con il n.361: «Bianchi Amleto “Paesaggio” di L.10.000» mentre il quadro è firmato con l’iniziale del nome C. . Siamo a conoscenza di un artista di nome Cesare Bianchi nato a Perugia nel 1924 e morto a Roma nel 2003 all'età di 79 anni ma non si conoscono sue opere. L’artista di questo dipinto di proprietà della CCIAA si mostra sensibile all’ascendente Fauve e vagamente protocubista per l’uso di forme semplificate dai colori accesi stesi a larghe masse e delineate da linee di contorno nere. BIBLIOGRAFIA Archivio della CCIAA: Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio, a. 1948. P.B.


Bianchi Cesare, Paesaggio urbano (CittĂ Giardino), Olio su tela , 1947


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio con chiesa

AUTORE

Cagnoni Giovanni

DATAZIONE

1963 doc.

MATERIA e TECNICA

olio su masonite

MISURE

cm 69x48,5; 84,5x64,5 (con cornice).

ISCRIZIONI

CAGNONI (in basso a destra, caratteri

STATO DI CONSERVAZ.

Buono

N. INV. CCIAA

s.n.

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 115, (Brevetti)

(Ancona 1931 - Terni 1980) f.

maiuscoli a pennello)

L'opera ritrae una chiesa posta leggermente a sinistra rispetto all'asse centrale del dipinto dotata di portico sporgente con scalinata e tetto, torre e campanile a vela, mentre in primo piano a destra un cipresso bilancia la composizione. Sullo sfondo un paesaggio collinare a strati di colore sfumato conduce l’occhio fino alla fascia cupa e giallastra del cielo. I contorni appaiono incerti, sfumati quasi a confondersi con il paesaggio. I colori usati dall'artista sono irreali, piatti e poveri di chiaroscuro, applicati con pennellate dense e corpose. Per l'achitetettura l'artista predilige i toni freddi accostati ai rossi dei tetti mentre per lo sfondo utilizza colori caldi, come l'ocra del cielo e le varie tonalità di verde per il prato e le colline. La visione spaziale è essenzialmente bidimensionale. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è segnato senza titolo, come olio di G. Cagnoni nell’Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio acquisito nel 1963 (insieme al dipinto “le Acciaierie” di Teofoli) con il N. 1091 e il prezzo di L. 45.000. Sul retro è riportato il prezzo di Lire 40.000. Il quadro proviene dal ‘Premio Terni’, come l’altro di Diamanti che è conservato nella stessa parete. Mino Valeri ricorda come, proprio nel 1962, Cagnoni partecipasse alla XII edizione del Premio Terni, insieme a Ciaurro, Manzini e altri. Facevano parte della commissione giudicatrice Adalberto Diamanti, Aldo Montesi e Giuseppe Russo. Emerge chiaramente la matrice espressionista e simbolista dei paesaggi di Cagnoni. BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA:

Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1963.

Bibliografia specifica: XII Premio Terni 1962, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso nazionale di Pittura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, dal 23 dicembre 1962 al 6 gennaio 1963), Terni; Bibliografia di confronto: Mostra di pittura…, Terni 1969, p. nn.; M. Valeri, 1974, pp. 24, 28; Ternipittura' 95, Terni, 1995, pp. 3, 16-, figg. p. 17-19; F. Pennetti, Voce in J. Nigro Covre (a cura di), Terni 2002, p. 28, fig. ; M. Valeri, in C.A. Ponti (a cura di), Perugia 2005, p. 42; C.A. Ponti (a cura di), Perugia 2007, biografia p. 303. [G.C., M.M.L.]


Cagnoni Giovanni , Paesaggio con chiesa, olio su masonite, 1963


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO TITOLO AUTORE DATAZIONE MATERIA e TECNICA MISURE ISCRIZIONI STATO DI CONSERV. N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

Dipinto mobile “Via delle Conce” Capponi A. (Terni 1941-) f. 1981 d. (sul retro) Sanguigna su cartoncino (disegno) cm 32,5x45,7; 46x61 (con cornice) A. CAPPONI (in basso a destra, corsivo minuscolo a sanguigna) Buono 0148 Piano 2, stanza 204, Ufficio Ragioneria

Il disegno con tratti sintetici e veloci rappresenta uno scorcio cittadino di via delle Conce dal lato di via Cristoforo Colombo. Alla sinistra si vedono le scalette ancora oggi esistenti che conducono alla chiesa San Salvatore, e alla destra una serie di edifici che si chiudono nel “punto focale” del disegno. Si intravedono delle linee che danno vita alle montagne che fanno da sfondo. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro reca sul retro un cartellino che recita: «Antonio Capponi/“VIA DELLE CONCE DI TERNI” 1981». Risponde a questo nome un pittore e scultore di Montecchio (Orvieto), molto attivo nel suo territorio, dove tra l’altro ha realizzato nel 2006, una riproduzione della Madonna rubata nella torre del castello di Petroro. La firma, in realtà, sembra più vicina a quella di Amleto Capponi, nato a Collescipoli nel 1941, che espone un suo quadro nella Mostra dei dipendenti comunali del 1969, oltre a una personale a Terni nel 1967 e a Spoleto nel 1968 e altre a Pisa e a Milano nello stesso anno 1969. Ha scritto di lui M. Valeri: «C. sa essere fedele ad un figurativismo che però non diviene mai sterile espressione di una pittura di maniera. Al contrario, la ‘realtà’ di C. è vista filtrata attraverso una sensibilizzazione che diviene espressione di una pittura realizzata con pregevole senso lirico» (“Il Tempo”, 26-06-1968). BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto: Mostra Pittura …, Terni, 1969 (biografia e fig.) pp. n.n. [P.B., M.M.L.]

Capponi Augusto, Via delle Conce, sanguigna, 1981


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

“Composizione”

AUTORE

Caputo Angelo (Foggia, 1927 – 2001) f.

DATAZIONE

1956 doc.

MATERIA e TECNICA

Pastello acquarellato su carta

MISURE

cm 33x26; 52,5x44 (con cornice)

ISCRIZIONI

CAPUTO (in basso a sinistra, corsivo minuscolo, a grafite)

STATO DI CONSERVAZIONE

mediocre

N. INV. CCIAA

0740

LOCALIZZAZIONE

Piano 2, stanza 201, Provveditorato

Caputo Angelo, Composizione, Pastello acquarellato su carta, 1956

L’opera raffigura una natura morta composta di due maschere e una trombetta e da tre bottiglie dalle forme stilizzate e dai colori tenui alternati tra il giallo e l’azzurrino su un fondo bianco in una visione evanescente ed evocativa. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto di Caputo è stato acquisito dalla Camera del Commercio di Terni nel 1956 in occasione del VII “Premio Terni”, concorso Nazionale di Pittura organizzato dal gruppo “La Soffitta”, proprio nel Palazzo della Camera di Commercio, come da Verbale della giuria inserito nella pubblicazione (ex equo con Montesi Aldo da Terni e Dasi da Verucchio). L’opera è infatti registrata nell’ “Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio” dove risulta acquistata nell’anno 1956 «N. 687 “Composizione” Caputo (sic) L. 20000». Il quadretto si trovava in un armadio del Provveditorato in quanto la cornice era rotta. Archivio della Camera di Commercio: anno 1956.

BIBLIOGRAFIA Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio,

Bibliografia specifica VII Premio Terni, Concorso Nazionale di Pittura “La Soffitta”(Sotto gli auspici dell’Ente Provinciale per il Turismo di Terni), catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, 21-30 novembre 1956), Terni; [M.M.L.]


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI

Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

‘’Piazza Tacito 1948’’

AUTORE

Castellani Ugo (Terni 1890 – Roma 1957) f.

DATAZIONE

1948 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su Masonite,

MISURE

cm 69,5x49; 89,4x69,2 (con cornice)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZ.

CASTELLANI / 948 (in basso a destra, corsivo minuscolo a pennello) discreto

N. INV. CCIAA

0781

LOCALIZZAZIONE

Piano I, Ambiente 117, Corridoio, lato E

L’opera rappresenta il rettifilo via Cesare Battisti-via Mazzini osservato dall’alto, con al centro piazza Tacito e la sua fontana dal pennone spezzato. Sulla sinistra è riconoscibile uno dei torrioni della vecchia cinta muraria leggermente arretrato rispetto al filo stradale mentre sulla destra sono visibili le impalcature lignee di un palazzo in costruzione ( il palazzo dell’Inps). Sullo sfondo a sinistra il profilo sintetico di Porta Spoletina con le ciminiere delle Officine Bosco. La veduta dalla prospettiva dinamica, si conclude in lontananza con le casette di viale Brin e le colline della conca ternana. In primo piano, il viale alberato è attraversato da pedoni e automobili, accennati con rapide pennellate e macchie di colore. Le abitazioni tutt’intorno e gli edifici cittadini sono dipinti con linee di contorno nere e campiture piatte dalle tonalità chiare e luminose. NOTIZIE STORICO CRITICHE Quasi sicuramente si tratta dell’opera presentata alla Mostra dell’Associazione dei liberi artisti organizzata dal 13 febbraio al 13 marzo del 1949 nel palazzo delle Esposizioni della Camera di Commercio acquistata nello stesso anno dalla Camera di Commercio, come risulta dall’“Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio’’ nel quale è citata sotto l’anno 1949 al n. 367 come ‘’Veduta di Terni’’ del prezzo di L. 30.000». Il taglio visivo scelto dall’artista esclude dalla vista il Palazzo del Governo con la sua mole e la sua forma accademica offrendo una visione antiretorica e anti-monumentale della città che è propria del modo di dipingere di Castellani. L’opera testimonia anche un momento di svolta nel percorso artistico e creativo dell’artista e di liberazione dagli schemi stilistici tardo ottocenteschi attraverso l’introduzione di tinte accese e pennellate dense di colore malgrado la composizione risulti sempre costruita ed equilibrata. Dal punto di vista iconografico, la fontana “rotta” diviene quasi un simbolo delle distruzioni della guerra patite dalla città di Terni. Castellani stesso fu profondamente provato dai bombardamenti del 1944, sotto i quali cadde la propria abitazione ternana distruggendo gran parte delle sue opere. Proprio questo evento fu all’origine di una nuova ricerca stilistica, che lo portò a evidenziare gli oggetti con pesanti linee nere e a geometrizzare le forme rendendo essenziale la figurazione. Il colore si fa più acceso e steso in pennellate nervose e sincopate, di ispirazione fauve. Sul retro è annotato: «Arte-Estate in Acquasparta / Ugo Castellani (1890-1957) / Palazzo Cesi 18 sett.-31 ott. 1993. titolo ‘’Piazza Tacito, 1948’’ / olio 69x59 (sic)/ CAM. DI COM.- cat.n.52 » a testimonianza che l’opera fu esposta in quell’anno nella nota sede espositiva umbra.


BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio (anno 1949) Bibliografia specifica: Mostra nazionale d’arte contemporanea, catalogo della mostra (Terni, Camera di Commercio, Associazione liberi artisti, 13 febbraio – 13 marzo 1949), Terni; I. Dominici, F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, catalogo della mostra (a cura di), Perugia 1993; F. Porrazzini, voce in J. Nigro Covre (a cura di), Terni 2002, pp. 40-46, fig. p. 45; Bibliografia di confronto: F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di) , Todi, 1981, p.63 (biografia); F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, C. Vivaldi (a cura di), Terni, 1982, p. 98 (biografia); P. De Angelis, Terni, 1997, pp. 18-20 e 31-32; D. Cialfi, in Renato Covino (a cura di), Terni, 1999, pp.217 e ss.; A.C. Ponti, F. Boco (a cura di), Città di Castello 2003, p.219 (biografia); S. Petrillo, B. Toscano, C. Zappia (a cura di), Università degli Studi di Perugia, 2008. [P.F, M.M.L.]


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Dipinto mobile

SOGGETTO

Strada Valnerina con tram

AUTORE

Castellani Ugo (Terni 1890 – Roma 1957) f.

DATAZIONE

1931 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su tavola

MISURE

cm 39x30; 49x40; 61,3x53 (con cornice)

ISCRIZIONI

CASTELLANI 931 (in basso a sinistra, caratteri maiuscoli, a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

mediocre

N. INV. CCIAA

0875

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 109, Ufficio Segretario Generale

L’opera raffigura un tratto della via Valnerina munita di binario e pali elettrici per il passaggio dei tram, posti sul lato destro, tra i quali uno ben visibile in primo piano inquadra geometricamente la scena a destra, mentre un gruppo di alberi dai colori autunnali posti al di là di un muretto bilancia la composizione sulla sinistra. Alcuni alberi e delle siepi costeggiano il viadotto, chiudendo la strada sullo sfondo, sovrastati da colline che si stagliano su di un cielo sereno. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, che rappresenta dal punto di vista cronologico il più antico elaborato pittorico di proprietà della Camera di Commercio, stranamente non compare negli Inventari dell’ente che cominciano dal 1948. Del pittore Castellani risultano inventariati tre quadri a olio: una “Natura Morta” del 1954 definita “copia” che nel 1967 si trovava nella Stanza 203 del Provveditorato (di cui non vi è più traccia); un non meglio definito “quadro del pittore Castellani (1950)” che nel 1995 si trovava nell’Ufficio Statistica e Protesti (stanza 209) e, infine, il “Quadro ad olio del pittore Castellani” pervenuto nel 1948 e nel 1950 collocato in “Ingresso e corridoio primo piano” (presumibilmente il quadro di Piazza Tacito che ancora oggi si trova in quella posizione). Al 1931 si datano due mostre che coinvolgono Castellani: la “Prima mostra gruppo artisti di Terni” presso la Bottega d’arte Zingarini di Terni (in giugno) e la II Mostra Sindacale d’arte che si tiene a Perugia , anche se non conosciamo i dipinti con cui l’artista partecipò. Nell’opera traspare ancora una vena poetica di stampo decadentista: la rappresentazione di un paesaggio vero in cui i segni della modernità si integrano con la natura è creata attraverso un passaggio armonioso e vibrante tra colori caldi e freddi dal quale traspare un atteggiamento dello spirito semplice e disincantato. BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di) , Todi, 1981, p.63 (biografia); F. Calzavacca, A.C. Ponti, M.Valeri, C.Vivaldi (a cura di), Terni, 1982, p.98 (biografia); D. Cialfi, in Renato Covino (a cura di), Terni, 1999, pp.217 e ss.; F. Porrazzini, voce in J. Nigro Covre (a cura di), Città di Castello, 2003, p.219 (biografia); S. Petrillo, B. Toscano, C. Zappia (a cura di), Università degli Studi di Perugia, 2008. P.F.



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Dipinto mobile

TITOLO

"L'Arco di Piazza"

AUTORE

Cecconi Marcello (Orvieto? - Not. 1956) f.

DATAZIONE

1947 doc.

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 95x65; 105x 74,5 con cornice

ISCRIZIONI

M. CECCONI (in basso a destra, corsivo minuscolo a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

Discreto

N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

N.249 Piano 2, stanza 108, Ufficio tutela del mercato

Opera realistico-descrittiva di un vicolo cittadino incorniciato da un arco a tutto sesto che fa da protagonista allo scorcio di una sequenza di abitazioni sulla strada mattonata sullo sfondo della quale prospetta una porta cittadina ad arco sovrastata da uno stemma e uno spicchio di cielo. La luce crea una direttrice diagonale, da destra verso sinistra, che divide nettamente la tela ponendo in ombra la carrozza. Richiama, quindi, l'attenzione sull'arco e sulla calma dell'ambiente circostante con pennellate fluide ed omogenee. NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul retro è incollato un cartellino con la seguente dicitura: «Muzzi \ Cecconi \ 1500 L.». Il dipinto compare nell’ Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio sotto l’anno 1947: «N. 353 - quadro a olio Piazza Muzi Orvieto - Marcello Cecconi L. 1500». Cecconi partecipò alla VII edizione del Premio Terni con l’opera Case del rione Olmo ma nell’inventario della Camera di Commercio non vi è traccia di suoi dipinti a quella data. Il pittore probabilmente umbro, a giudicare dai soggetti dei suoi quadri, appare un paesaggista di stampo macchiaiolo per l’accento posto sulla percezione della luce che trasfigura l’ambiente urbano in senso impressionista. BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, a. 1947. Bibliografia di confronto: VII Premio Terni, Concorso Nazionale di Pittura “La Soffitta”, Palazzo Esposizioni-Camera di Commercio, Terni, 21-30 novembre 1956 N.M.C.


Cecconi Marcello, L’arco di piazza, olio su tela, 1947


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI

Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

SOGGETTO

Paesaggio urbano con il Duomo di Orvieto

AUTORE

Ciaurro Ilario (1889-1992) f.

DATAZIONE

1967 doc.

MATERIA e TECNICA

Acquerello su carta

MISURE ISCRIZIONI

cm 36x36; 62,5x62 (con cornice) CIAURRO (in basso a destra con caratteri maiuscoli a grafite)

STATO DI CONSERVAZ.

Buono

N. INV. CCIAA

0666

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 108, Ufficio del presidente

Il dipinto ad acquerello, realizzato con la tecnica del ”bagnato su bagnato” , raffigura con prevalenza di colori freddi la veduta posteriore di una chiesa gotica con tessitura bicroma blu e grigio; si tratta del retro del Duomo di Orvieto visto da un edificio di via Cesare Nebbia o di via S. Angelo. Il prospetto ad andamento verticale affiancato da due alti contrafforti, presenta terminazione cuspidata decorata da elementi fitomorfi a giorno e croce centrale, due piccole aperture scure nella parte alta, e una grande bifora con arco a sesto acuto, che corrisponde alla vetrata della tribuna. A sinistra della chiesa c’è una struttura in cotto (probabilmente la canonica) mentre tutto intorno c’è della vegetazione delimitata da un muretto in pietra che copre una strada comunicante con la chiesa. Il cielo è colmo di nuvole, che recano un’atmosfera incerta con una luce fioca di una tipica mattinata invernale. NOTIZIE STORICO CRITICHE Un «Quadro del pittore Ciaurro» senza titolo è registrato con il n. 1186 nell’inventario “Elenco dei quadri della Camera del Commercio” sotto l’anno 1967 con il prezzo di L.30000. Nel 1968 fu realizzata nel Palazzo della Camera di Commercio di Terni una importante mostra d’arte contemporanea in cui l’artista espose ma non si conosce il titolo dell’opera . Il legame di Ciaurro con Orvieto risale agli anni ’20, quando , guidato da Umberto Prencipe e collaborando con lo storico Pericle Perali, soggiornò spesso nella città umbra per dedicarsi alla produzione ceramica riprendendo le tecniche antiche e medievali . Orvieto in particolare è uno dei punti fermi della pittura di Ciaurro, vista sempre in chiave anti-monumentale e poetica. Confronti si possono istituire, per i colori tenui e raffinati, quasi a monocromo di questo acquerello, con alcuni dipinti della Pinacoteca comunale, Sotto l’egida della cattedrale del 1941 e La valle orvietana del 1957 (Pennetti, 2000). Dopo la guerra l’artista si stabilisce definitivamente a Terni dove partecipa a ben nove edizioni del “Premio Terni”: 1953, 1955, 1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1962, 1964. Sappiamo che nella X edizione (1960) espose una Veduta di Sangemini e in quella del 1964 ancora un dipinto dal titolo “Sangemini dalla parte della fonte” riprodotto in b/n in catalogo, mentre non vi è traccia del dipinto qui presentato. BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto: Ilario Ciaurro1889-1989. Un secolo d’arte, catalogo della mostra, Terni 1989; P. De Angelis, Terni, 1997, pp. 18-20 e 32-33; F. Pennetti, schede di catalogo 102, 106, in J. Nigro Covre (a cura di), Pinacoteca Comunale “Orneore Metelli” di Terni. Dipinti e sculture del XIX e XX secolo, Electa Editori Umbri Associati, Milano 2000, pp. 86, 87; F. Pennetti, Ad vocem, in J. Nigro Covre (a cura di), Terni 2002, pp. 50-51; T. Sacchi Lodispoto e S. Spinazzè (a cura di), Orvieto, 2012 . [P.C.]


Ciaurro Ilario, Veduta del duomo di Orvieto, acquerello, 1967


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

“Autunno”

AUTORE

Costi Raffaele (1909-1972) f.

DATAZIONE

1955 (d. sul retro)

MATERIA e TECNICA

tavola (compensato), olio

MISURE

cm 60x81; 82,2x93,3 (con cornice); passepartout 7,5

ISCRIZIONI

COSTI (in basso a destra; corsivo; a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

buono

N. INV. CCIAA

0969

LOCALIZZAZIONE

primo piano; stanza 110, sala riunioni

Il dipinto è la raffigurazione di un gruppo di tre donne situate su uno scoglio in mezzo al mare. Le figure femminili sono poste al centro, in primo piano: la prima a sinistra, nuda, è accovacciata, nell’atto di pulire un pesce appena pescato; la figura centrale che indossa un abito violaceo dai riflessi verdi tiene la mano destra all’addome nell’atto di portare qualcosa; la donna sulla destra, di spalle, è coperta solo nella parte inferiore del corpo da un drappo biancastro dalle sfumature rosaverdi che lascia scoperte le gambe. Lo sfondo è costituito dalla superficie mossa del mare dipinto a pennellate , agitato e avente quel colore scuro che contraddistingue la tempesta autunnale. La linea dell’orizzonte è alta e quasi non si distingue a causa del colore tetro, da crepuscolo, del cielo. La composizione è statica, l’unica sensazione di movimento è data dal moto delle onde, spinte dal vento proveniente da sinistra. Le gamme cromatiche sono cupe e tendenti al verde, tonalità che rispecchiano la stagione che dà il titolo al dipinto. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è citato come “Autunno” di R.COSTI nell’inventario del 1959 sotto il numero di inventario 0768. Sul retro della tavola è riportata in basso la firma e la data R. COSTI 55 scritta con pennarello nero, mentre nell’angolo superiore destro è l’annotazione «Raffaele Costi / via Filippo Re 40 /Roma – prezzo £ 120000». Compare inoltre il numero 115 scritto a pennarello, ma non sappiamo a cosa si riferisca. Raffaele Costi, pittore romano, ricevette il premio-acquisto della Camera di Commercio di Terni per questa opera, come da Verbale della giuria da “La Soffitta” , per il IX Premio Città di Terni 1957 al Palazzo Esposizioni Camera di Commercio, avvenuta dal 6 al 21 dicembre 1958. Sembra strano che nell’inventario del 1959 sia citato sotto il nome di “Autunno” dal momento che il dipinto raffigura una marina. Raffaele Costi rimane sempre impegnato nella sua ricerca artistica in chiave espressionistica, come si può vedere in questo quadro, dalle pennellate visibili e dense di colori cupi e irreali. BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA: Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1959. Bibliografia di confronto:

IX Premio Città di Terni, “La Soffitta”, Terni . Concorso nazionale di pittura ed incisione, catalogo della mostra (Terni, 6-21 dicembre 1958), s.l., s.e., coop. Arti grafiche Nobili, Terni 1958. [G.M.]


Costi Raffaele, Autunno (marina), olio su tavola, 1955


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

TITOLO/SOGGETTO

Nel Bosco

AUTORE

Carlo D’Aloisio (Vasto 1892 – Roma 1971)

DATAZIONE

1956

MATERIA e TECNICA

Acquerello su carta

MISURE

cm 50,2x70,5; 63,3x83,1 (con cornice)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZ.

D’ALOISIO DA VASTO (in basso a destra, caratteri maiuscoli, a pennello) Buono

N. INV. CCIAA

0885

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, ambiente 117, Corridoio

L’opera realizzata ad acquerello con la tecnica del bagnato su bagnato, raffigura la veduta diurna di un bosco con alberi dai tronchi esili e lisci. Per realizzarlo, il pittore ha preferito l’utilizzo di colori dai toni tenui e delicati nelle tonalità calde e fredde, dai gialli aranciati ai verdi-azzurrini. La sua firma, in basso a destra, dai caratteri piccoli, maiuscoli e di colore verde, è in armonia con il resto del dipinto. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è citato «Acquerello “Nel bosco” Carlo d’Aloisio da Vasto» sotto l’a. 1958 al n. 765 nell’“Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio” con il prezzo di Lire 36000 pertanto deve essere datato intorno a questo anno o precedentemente. L’artista abruzzese, in effetti, ha partecipato per ben cinque volte al Premio Terni, dal ’51 al ’56 quando vinse il Premio-acquisto di lire 30.000 del Comune di Terni. Si può dunque ritenere che esso sia stato realizzato proprio per il concorso del 1956. BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA: Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1956. Bibliografia di confronto: “II Premio Terni”, Concorso nazionale d’arte “La Soffitta” pittura e scultura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo esposizioni Camera di Commercio, 4-19 marzo 1951), Tip. Marrocchi, Terni; VII Premio Terni, Concorso Nazionale di Pittura “La Soffitta”(Sotto gli auspici dell’Ente Provinciale per il Turismo di Terni), catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, 21-30 novembre 1956), Terni [S.C]


D’Aloisio Carlo, Nel bosco, acquerello, 1956


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

Barca senza tempo

AUTORE

Dasi Gherardo Filippo (Ferrara 1924 – Verucchio 2014)

DATAZIONE

1956

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 50x60; 64,5x74,5 (con cornice)

ISCRIZIONI

DASI (in basso a destra, caratteri minuscoli, a pennello);

STATO DI CONSERVAZ.

Buono

N. INV. CCIAA

0740

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 116, Sala Giunta

L’opera raffigura una barca a vela di forme stilizzate che si staglia su un fondo caratterizzato da macchie di colore campito nelle gradazioni del verde e dell’azzurro con linea di contorno nera; la resa è bidimensionale tanto da far pensare alla tecnica del cloisonnisme. Il soggetto è reso in termini astratti e rimanda a significati simbolici e psicologici. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto dal titolo Barca senza tempo è stato acquisito dalla Camera del Commercio di Terni nel 1956 in occasione del VII “Premio Terni”, concorso Nazionale di Pittura organizzato dal gruppo “La Soffitta”, proprio nel Palazzo della Camera di Commercio, come da Verbale della giuria inserito nella pubblicazione (ex equo con Montesi Aldo da Terni) e come è dimostrato anche dal cartellino posto sul retro: VII PREMIO TERNI 1956 – Gerardo Filippo Dasi, Verucchio (Forlì) … (vedi foto). L’opera è infatti registrata nell’ “Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio” dove risulta acquistata nell’anno 1956 «N. 697 “Barca senza tempo” di Dosi (sic) L. 30000». Dasi partecipò anche al X premio Terni con un quadro significativamente intitolato “Composizione” Archivio della Camera di Commercio: anno 1956.

BIBLIOGRAFIA Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio,

Bibliografia specifica VII Premio Terni, Concorso Nazionale di Pittura “La Soffitta”(Sotto gli auspici dell’Ente Provinciale per il Turismo di Terni), catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, 21-30 novembre 1956), Terni; Bibliografia di confronto: X Premio Città di Terni, 10, Terni 1959, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso Nazionale di pittura ed incisione, catalogo della mostra (Palazzo Esposizioni-Camera di Commercio, Terni dal 22 novembre al 6 dicembre 1959), s.l., s.e., (Terni, coop. Arti grafiche Nobili) [M.M.L.]


Dasi Gherardo Filippo, Barca senza tempo, olio su tela, 1956


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

TITOLO

Marina

AUTORE

Diamanti Adalberto (Terni 1901 – 1986)

DATAZIONE

1955

MATERIA e TECNICA

Olio su tavola

MISURE

cm 71x81 (con cornice); 47,5x59

ISCRIZIONI

DIAMANTI/1955 (In basso a sinistra, corsivo, a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

Buona

N. INV. CCIAA

0724

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, Sala 115 (Sala Riunione)

Il paesaggio presenta in primo piano due barche sistemate su una spiaggia delimitata all’orizzonte da un muretto bianco dietro al quale sono alcune case con vegetazione. Le due barche spiccano al centro per i colori alternati caldi e freddi stesi in modo omogeneo su un fondo dalle tonalità prevalentemente chiare della terra e del cielo realizzato con pennellate pastose e mosse che creano un senso di movimento a differenza delle abitazioni e delle barche, elementi statici del quadro. La luce illumina il muretto e le facciate delle case, lasciando in ombra le barche e il resto del paesaggio retrostante. Le ombre sono rese con l’uso del colore nero. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è segnata nel dattiloscritto della Camera di Commercio sotto l’anno 1955 come “Marina” di Diamanti con il N. 661 e il prezzo di L. 30000. Nel 1955 furono realizzate due mostre nel Palazzo della Camera di Commercio, la prima della Associazione dei liberi Artisti, si tenne a giugno e l’altra, il VI Premio Terni, in settembre. E’ più probabile che il quadro sia un premio-acquisto proveniente dal ‘Premio Terni’, visto il prezzo riportato nell’inventario. Adalberto Diamanti, pittore ternano autodidatta, ha partecipato a quasi tutte le mostre del Premio Terni, nella XII edizione era nella Commisisone giudicatrice partecipando ‘fuori concorso’. BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA: Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1955. Bibliografia di confronto: 2a Mostra di arti figurative, catalogo della mostra (Terni, Camera di Commercio, Associazione liberi artisti ? 9-19 giugno 1955), Terni; VI Premio Terni Pittura e Incisione, Gruppo Artisti Umbri “La Soffitta”, catalogo della mostra (Terni, Palazzo delle Esposizioni- Camera di Commercio, Terni, 18-26 settembre 1955), Nobili, Terni; XII Premio Terni 1962, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso nazionale di Pittura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, dal 23 dicembre 1962 al 6 gennaio 1963), Terni 1962. [M.G.]


Diamanti Adalberto, Marina, olio su tavola, 1955


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI

Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

Autunno

AUTORE

Gandini Gino (Reggio Emilia 1912 – 2001)

DATAZIONE

1959

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 79,5x79,5; 81x81

ISCRIZIONI

G. GANDINI (in basso al centro, corsivo a matita)

STATO DI CONSERVAZ.

buono

N. INV. CCIAA

0741

LOCALIZZAZIONE

Piano 2, stanza 201, Provveditorato

Il dipinto rappresenta la facciata di una casa, dalla superficie scialbata in bianco-celeste, sulla quale si aprono delle finestre e una porta d’ingresso in basso a destra. Al centro e intorno alle finestre, si estende un tralcio vegetale rampicante dipinto anch’esso a macchia. La composizione è interamente occupata dalla facciata, senza lasciar intravedere nient’altro, in una visione bidimensionale e quasi astratta. La luce è chiara e omogenea e non sono presenti ombre. NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta dell’opera con la quale Gandini Gino partecipò al Premio Terni 1959 elencata proprio con il titolo “Autunno” nel catalogo della mostra (pagine non numerate) e poi acquistata dalla Camera di Commercio come registrato nell’Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio sotto l’anno 1960 con il «N. 902 “Autunno” Gino Gandini Bologna (sic) L. 60000». Il pittore emiliano, che partecipò anche alla XIII edizione del Premio Terni del 1964 con un’opera dal titolo: Boschi d’inverno, (riprodotta anche in b/n in catalogo), appartiene alla corrente del chiarismo: «Nei dipinti di Gandini non vi sono sottili speculazioni nella restituzione degli effetti luminosi sull'oggetto, ma il colore ha una valenza di esposizione alla luce totale e pianificante; vi è poi una rapidità esecutiva che esclude una sedimentazione della materia mentre valorizza il segno, come a riprendere la formulazione del "colpo di pennello" dei maestri giapponesi. Il suo chiarismo è determinato dall'intenzione di raccogliere l'emozione e trasferirla direttamente nell'immagine, senza precedenti pratiche progettuali. La pittura di Gino Gandini è anche un'operazione mentale. Le sue trascrizioni sono emotive ed emozionanti. Come uno stenografo del paesaggio Gandini sa ridurre al minimo ogni dettaglio - pur mantenendone il sapore, l'atmosfera. Per questo si è spesso tentati di osservare i suoi quadri come si trattasse di composizioni astratte» (Margonari 1988). BIBLIOGRAFIA Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto,

Archivio della CCIAA (Fonti) : anno 1960 Bibliografia specifica: X Premio Città di Terni, 10, Terni 1959, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso Nazionale di pittura ed incisione, catalogo della mostra (Palazzo Esposizioni-Camera di Commercio, Terni dal 22 novembre al 6 dicembre 1959), s.l., s.e., (Terni, coop. Arti grafiche Nobili)

Bibliografia di confronto:

Renzo Margonari, in M. Bini, Gino Gandini, le quattro stagioni, il bulino Bologna 1988

[N.M.; M.M.L.]


Gandini Gino, Autunno, olio su tela, 1959


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Centrale di Galleto e Papigno

AUTORE

Gionfra Ortensio (Vignanello, VT, 1918 – Vallerano, 2012)

DATAZIONE

Sec. XX, anni ”70-”80

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 50x70; 80x101 (con cornice)

ISCRIZIONI

GIONFRA (in basso a destra, corsivo, a pennello)

STATO DI CONSERVAZIONE

Ottimo

N. INV. CCIAA

0784

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, ambiente 117, Corridoio , lato S

L’opera presenta uno scorcio del fiume Nera tra le gole della Valnerina con gli stabilimenti industriali in direzione di Terni. Il pittore ha ripreso la scena dalla sponda destra del fiume intercettando in profondità prima il ponte di via Carlo Neri, che attraversando la strada provinciale 209 conduce a Papigno, poi il ponte di ferro di servizio della fabbrica degli idrocarburi sotto al quale si intravvede, in secondo piano, la Centrale di Galleto leggermente sfuocata, posta sulla sponda destra mentre, sulla sponda sinistra, è visibile la storica Villa Graziani. In primo piano, una rigogliosa vegetazione allieta le sponde del fiume, mentre lo sguardo è attirato sulla destra dal fumo delle ciminiere. La veduta è chiusa sullo sfondo da una montagna rischiarata dalla luce del giorno. Le cromie impiegate per la vallata e lo stabilimento sono tenui e fredde, rendendo la zona più ombrosa. Le zone illuminate dalla luce sono la vegetazione in primo piano e la montagna sullo sfondo che si staglia su un cielo sereno. NOTIZIE STORICO CRITICHE Hanno scritto di Ortensio padre Gionfra innumerevoli critici, storici e studiosi d'arte, tra cui Attilio Freschi: “La carica emotiva che si sprigiona dalle sue opere, paesaggi, nature morte, fiori, ritratti, si avvale di una particolare scioltezza disegnativa che trova un apporto ideale nella struttura cromatica delicata ed efficace ad un tempo. La limpida distribuzione delle masse, il sapiente ed equilibrato gioco dei piani e degli spazi, creano un clima di elevata suggestione, in cui sogno e realtà trovano il loro ideale punto di incontro”. BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto: Recensioni sulla sua pittura sono apparse in molte riviste e quotidiani, Cataloghi ed annuari d'Arte quali: Catalogo Dell'arte Moderna N. 24 (1989) e 25 - Ed. Giorgio Mondadori Milano, Catalogo internazionale d'Arte Moderna: MDS n.6 (1993) - Ed Cida Roma, Enciclopedia Seda - Ed. Seda Torino, Collana Protagonisti Arte Contemporanea - Ed. Bugatti Ancona, "800 Pittori allo Specchio" - Ed. Cavour, Catalogo Bolaffi - Ed. G. Bolaffi Torino, Catalogo "L'Elite" - Ed. Perdicaro Varese, O. Gionfra - Volume monografico a cura di Giuseppe Selvaggi (1992) - Ed. Edizioni d'arte Cida Roma. [P. B.]


Gionfra Ortensio, Centrale di Galleto e Papigno (), olio su tela, secolo XX, anni �70-�80


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

“Paesaggio”

AUTORE

Lisi Franco (Genova, Not. 2015) f.

DATAZIONE

1957

MATERIA e TECNICA

olio su masonite

MISURE

cm 50,5x58,5; 66,5x77,3 (con cornice)

ISCRIZIONI

F. LISI (cartellino sul retro; corsivo; pastello)

STATO DI CONSERVAZ.

buono

N. INV. CCIAA

0667

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 108, ufficio Presidente

Il dipinto ritrae un paesaggio lacustre: una sponda curvilinea con casa recintata da una staccionata e alberi costituisce il piano intermedio tra l’acqua posta in primo piano e la montagna scura posta sullo sfondo. Sulla superficie del lago dalle tonalità blu scure e verdognole si riflettono il cielo, la montagna e la casa. I riflessi nell’acqua sono stati resi con pennellate pastose e compatte di colore, che danno il senso della pesantezza anziché suscitare leggerezza e trasparenza. I colori impiegati sono spenti e suggeriscono l’arrivo della sera. Evidente è l’uso dei complementari, soprattutto nella zona di terra sulla quale poggiano gli alberi sulla destra: rosso e verde conferiscono vivacità, anche se il tutto resta cupo. La stesura dei colori è stata data mediante pennellate orizzontali (per il lago e per gli appezzamenti di erba) e verticali (molto evidenti nella staccionata). Il paesaggio risulta complessivamente piatto, privo di volumetria, e il senso di profondità è suggerito dall’andamento curvilineo dell’isolotto. NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un cartellino posto sul retro compare che il dipinto è stato presentato al Palazzo Esposizioni della Camera di Commercio il 16 ed il 24 novembre 1957 all’ VIII Premio Città di Terni nel 1957 sotto il titolo “Paesaggio”, realizzato dall’artista Franco Lisi, residente a Milano; è stato stimato con il prezzo di L. 80000; compare inoltre la firma “F. Lisi”, scritta in corsivo a pastello blu. Sotto al cartellino è situato un timbro sul quale è scritto PREMIO TERNI Mostra Nazionale d’Arte “La Soffitta Terni”. Compare infatti nell’ ”Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio” ed è citato sotto l’anno 1957, al numero di inventario 0721, come “Paesaggio di Franco Lisi” del prezzo di L. 60000. Compare ancora con il nome di F.LISI negli inventari del 1967 e del 2015. BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA: Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1957. Bibliografia di confronto: VIII Premio Città di Terni 1957, “La Soffitta”, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni Camera di Commercio, 16-24 novembre 1957), Arti grafiche Nobili, Terni [G.A.]


Lisi Franco, Paesaggio, olio su masonite, 1957


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

Il vicolo

AUTORE

Ghione Marcello (Terni 1928-2012) f.

DATAZIONE

1968 c. (doc.)

MATERIA e TECNICA

Olio su tavola

MISURE

cm 47x65; 67,5x49,7 (con cornice)

ISCRIZIONI

GHIONE ( in basso a destra in stampatello minuscolo a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

Discreto

N. INV. CCIAA

0951

LOCALIZZAZIONE

Piano 2, stanza 201, Provveditorato

L’opera rappresenta la visione frontale, da un punto di vista leggermente rialzato, di un vicolo urbano al tramonto. La scena si muove lungo una linea orizzontale, chiusa a destra un quarto di una facciata di un palazzo, mentre al centro si apre il vicolo delimitato da case squadrate e sommarie che, dopo una leggera curva a destra in discesa, va a morire dietro la casa di destra. Da questo punto proviene una luce aranciata che sembra riscaldare un luogo deserto e spento. Le pennellate lunghe e liquide, i colori spenti delle abitazioni, aumentano la sensazione di svuotamento. NOTIZIE STORICO CRITICHE « ‘Il Vicolo’ di Marcello Ghione» è citato nell’ Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio sotto l’a. 1968 con il n. 1232 e con il prezzo di L. 41.600. BIBLIOGRAFIA Archivio della CCIAA : Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, n. 1232, anno 1968

Bibliografia di confronto:

Lo campà de mo’. Raccolta di poesie in dialetto, Thyrus, Arrone (Terni), con una biografia di M.G. [N.M]


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

“Scena di caccia”

AUTORE

Manoni Giuliano (Venezia 1922-2001) f.

DATAZIONE

s.d. ma anni 50-60

MATERIA e TECNICA

Incisione acquerellata su carta

MISURE

Foglio 30x40; Incisione 15,7x22; 33x43 (con cornice)

ISCRIZIONI

MANONI (in basso a sinistra, corsivo minuscolo, a grafite)

STATO DI CONSERVAZIONE

mediocre

N. INV. CCIAA

052

LOCALIZZAZIONE

Piano 2, stanza 209, Uff. Statistica Protesti

NOTIZIE STORICO CRITICHE Un cartellino sul retro recita: “Cav. R. Picchiante – Terni (Italia) / Unico produttore acquerelli dipinti a mano / Soggetto N. 944 / Cornice N. 9256 – S / avorio martellato marmo antico”. Altro cartellino: V MOSTRA DELLL’ARTIGIANATO UMBRO / TERNI / Matricola N. 14. L’opera è registrata nell’ Inventario digitale del 2015 dove risulta acquistata nell’anno 1995 «N. 52 Quadro Acquerello di Manoni “Scena di caccia” ». Il quadretto si trovava già nella stanza 209. Si propone in via dubitativa l’identificazione con l’incisore e pittore Manoni Giuliano da Venezia che vinse il Premio Marina di Ravenna nel 1956ò . [M.M.L.]


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Disegno Mobile

TITOLO

Energia Verde

AUTORE

Elvio Manzini (Terni 1921-)

DATAZIONE

2001

MATERIA e TECNICA

Collage colori acrilici e china

MISURE

cm 70 x 50; 83,5x 63,5

ISCRIZIONI

STATO DI CONSERVAZIONE

EM/01 (in basso a destra, stampatello maiuscolo con matita colorata); ENERGIA VERDE (in basso a sinistra, stampatello maiuscolo, a matita) Ottimo

N. INV. CCIAA

1683

LOCALIZZAZIONE

Piano rialzato, Stanza 02, sala Rotonda (Borsino)

Il quadro presenta una composizione astratta impostata su linee geometriche realizzate a china ad andamento obliquo e con angoli acuti. Tra di esse, in alcune parti, sono inseriti ritagli di carta dipinta di colore rosso e verde nelle quali prevale il colore rosso. Lo sfondo è bianco per dare più risalto alla composizione. Il tutto è dinamico e armonico. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera si colloca nel periodo in cui Manzini ha fatto parte del “Gruppo Iride”, costituitosi presso la Galleria Forzani di Terni. In quest’opera possiamo notare l’indirizzo verso una marcata semplificazione formale , il lessico si fa schematico, con un impostazione geometrica razionale, attraverso un segno lineare, sintetico ed essenziale. Le opere sono studiate come strumento di comunicazione, atte a trasmettere sia idee capaci di far riflettere sia emozioni estetiche. Manzini non ha mai dimenticato che l’arte, quella vera, mantiene sempre una funzione sociale (Santaniello, 2001). Le opere di Manzini, individuate dai numeri di inventario 1682 e 1683, sono collocate nella “Sala Rotonda” situata al piano rialzato. Si tratta di un locale ristrutturato nei primi anni 2000 per destinarlo, in quel momento, alla riunione della borsa. Il progetto è dell’arch. Franco Maroni e gli arredi sono stati realizzati dalla ditta Profili. Attualmente è un locale utilizzato come aula didattica e sala riunioni. BIBLIOGRAFIA M. Ruozi Berretta, in Elvio Manzini. Allegro con brio ostinato, Terni, 2002 pp.9, 53, 91; Bibliografia di confronto F. Santaniello, Fondazione Cassa di Risparmio Terni e Narni, 2009 [F.R.]


Manzini Elvio, Energia verde, 2001

Elvio Manzini, Tramonto, collage acrilici, 1995


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Disegno Mobile

TITOLO/SOGGETTO

“Tramonto”

AUTORE

Elvio Manzini (Terni 1921) f.

DATAZIONE

1995 d.

MATERIA e TECNICA

Carta stampata / Collage su carta

MISURE ISCRIZIONI

70X50 83,5X63,5 (con cornice e passpartout) EM/95

STATO DI CONSERVAZ.

Ottimo

N. INV. CCIAA

1682

LOCALIZZAZIONE

P 0/sala 2 /parete 2

L’opera di forme astratte ha come soggetto un tramonto, rappresentato attraverso un collage di carte in bianco e nero , su sfondo bianco, in cui possiamo notare l’inserzione di immagini fotografiche, nel caso specifico una mano ritagliata da carta stampata. La composizione è costituita da forme geometriche come il cerchio relativo al sole, semicirconferenze e rettangoli relativi al paesaggio. Tra i ritagli possiamo notare alcuni segmenti rossi, inseriti tra di esse, per richiamare il colore rossastro del tramonto. L’andamento del quadro risulta dinamico per le linee in gran parte ondulate. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’arte di Manzini trae origine e forza espressiva da un vissuto intensamente partecipato. Nei collages, realizzati con ritagli di giornale e immagini prelevate da vari archivi iconografici o sottratte dalla realtà, Manzini genera un cortocircuito visivo dove cultura aulica e forme dell’ingombrante comunicazione di massa attuale si (con)fondono. In questi casi le opere sono studiate come strumento di comunicazione, atte a trasmettere sia idee capaci di far riflettere sia emozioni estetiche (Santaniello, 2002) . Le opere del pittore Elvio Manzini, individuate dai numeri di inventario 1682 e 1683, sono collocate nella stanza n. 002 “Sala Rotonda” situata al piano rialzato. Si tratta di un locale ristrutturato nei primi anni 2000 per destinarlo, in quel momento, alla riunione della borsa. Il progetto è dell’arch. Franco Maroni e gli arredi sono stati realizzati dalla ditta profili. Attualmente è un locale utilizzato come aula didattica e sala riunioni. Nel 1945 Manzini inizia la sua carriera partecipando all’esposizione organizzata nel Palazzo della Camera di Commercio per celebrare il primo anniversario della liberazione di Terni dal Nazi-Fascismo e nel 2002 gli viene dedicata una mostra antologica nella stessa sede nella quale erano presenti le due opere qui catalogate. BIBLIOGRAFIA M. Ruozi Berretta, in Elvio Manzini. Allegro con brio ostinato, Terni, 2002 pp.9, 53, 91; Bibliografia di confronto F. Santaniello, Fondazione Cassa di Risparmio Terni e Narni, 2009. [F.R.]


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Monti

AUTORE

Mariotti Ugo (Not. Terni 1957-1966) f.

DATAZIONE

1966 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su masonite

MISURE

50 x 70; 62,5x82,5 (con cornice)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZIONE

MARIOTTI / 66 (in basso a destra, stamaptello minuscolo, a pennello) Ottimo

N. INV. CCIAA

0051

LOCALIZZAZIONE

Piano 2, stanza 203, Uff. Provveditore

Colline dal profilo ondulato si sovrappongono con gradevoli giochi cromatici. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dolce e sinuoso movimento collinare, come la gamma cromatica ricordano il pittore Guido Mirimao, del quale tuttavia il Mariotti non possiede la carica espressiva. L’opera non compare nell’Elenco delle opere di proprietà della Camera di Commercio mentre compaiono due altri dipinti di Mariotti, “Cancello di campagna” del 1957 (attuale inv. N. 970) e “Alberi spogli” del 1964 (attuale N. 652), nei quali si dimostra la stessa sensibilità per gli accordi cromatici tenui e i toni malinconici. L’opera potrebbe essere state esposta, sempre in Camera di Commercio dopo la fine del Premio Terni (13 edizioni dal 1950 al 1964). Il pittore è citato in incontri con Teofoli , Mafai ed altri della seconda generazione di artisti attivi nelle mostre sindacali ternane degli anni Sessanta. [O.L.]

Mariotti Ugo, Monti, olio su tavola, 1966


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

SOGGETTO

Cancello di campagna

AUTORE

Mariotti Ugo (Not. Terni 1957-1966) f.

DATAZIONE

1957 o ante (doc.)

MATERIA e TECNICA

tavola, olio

MISURE

39,5 x 30,5; 55 x 46,5 (con cornice)

ISCRIZIONI

Non presenti

STATO DI CONSERVAZ.

Buono

N. INV. CCIAA

0970

LOCALIZZAZIONE

Piano terra; sala 10, Anagrafe

L’opera ritrae un paesaggio tipicamente umbro: un viale alberato con un cancello, al di là del quale si innalzano verdeggianti cipressi. In primo piano, sulla destra, campeggia un albero dalla grande e compatta chioma verde, dietro la quale si scorge un cancello in ferro delimitato da due pilastri dal colore aranciato, uno dei quali, in parte coperto dall’albero. A condurre lo sguardo sino al cancello è una stradina di campagna che salendo compie una curva, delimitata, da un lato e dall’altro, da cespugli e zolle d’erba. Oltre il cancello, situato più o meno al centro del quadro, sorgono alti cipressi e vegetazione varia che, diminuendo in altezza, suggeriscono la lontananza, accentuata dallo schiarirsi dei colori man mano che ci si avvicina all’orizzonte. Il cielo è d’un colore azzurro intenso che sbiadisce fino a diventare bianco. I colori prevalenti sono quelli della natura, quindi i bruni e le terre, i verdi e le ocre. Le campiture piuttosto piatte dei colori e le pennellate visibili rendono il dipinto quasi abbozzato. Per quanto riguarda la luce la scena risulta buia, in controluce, nonostante essa colpisca in uno squarcio il pilastro a sinistra. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera compare nell’ ”Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio”, citato sotto l’anno 1957 con il titolo di “Cancello di campagna” di Mariotti con il numero di inventario 0705 e con il prezzo di L. 10000 insieme all’altro quadro “la Sapienza”. Sappiamo infatti che l’artista espose un’opera dal titolo “Paesaggio” al VII Premio città di Terni edizione 1957 (Catalogo). Non vi è traccia nel Catalogo di premiacquisiti. Mariotti era solito seguire l’arte di Teofoli . BIBLIOGRAFIA

Archivio CCIAA: Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1957. Bibliografia di confronto: VIII Premio Città di Terni 1957, “La Soffitta”, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni Camera di Commercio, 16-24 novembre 1957), Arti grafiche Nobili, Terni

[G.M.]


ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE CLASSICA E ARTISTICA TERNI

LICEO ARTISTICO “O. METELLI”

COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

“La Sapienza” (natura morta) Mariotti Ugo (Not. Terni 1957-1966) f. 1957 d.

AUTORE DATAZIONE MATERIA e TECNICA MISURE ISCRIZIONI

Olio su masonite cm 50 x 39; 53x 65 (con cornice) MARIOTTI U/57 (angolo superiore destro, corsivo a pennello) Buono

STATO DI CONSERVAZIONE N. INV. CCIAA 0001 LOCALIZZAZIONE

Piano 2, stanza 203, Ufficio Patrimonio

Il dipinto ad olio raffigura una natura morta, dai toni caldi e spenti come il giallo o il marrone, costituita da un libro aperto in primo piano a sinistra disposto su di un piccolo leggio in legno da tavolo. Accanto,sulla destra, è disposto un calamaio dotato di pennino,pronto per essere utilizzato da colui che dovrà riempire le pagine bianche del libro. Una luce artificiale, esterna al dipinto, proveniente da destra verso sinistra, dona ombre proprie agli oggetti ,realizzati attraverso tratti e pennellate semplici, piatte ed elementari. La linea del tavolo si confonde con il colore giallo ocra del muro sullo sfondo. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è citata nell’Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio sotto l’anno 1957 con il N. 728 e il valore di L. 15000; nello steso anno compare l’altro quadro di Mariotti: “Cancello di campagna”. Pittore ternano, espone un’opera dal titolo “Paesaggio” al VII Premio città di Terni edizione 1957 (Catalogo). Non vi è traccia nel Catalogo di premi-acquisiti,le altre opere “Natura Morta” e “Monti 66” potrebbero essere state esposte, sempre in Cam. di Comm. dopo la fine del Premio Terni (13 edizioni dal 1950 al 1964). Mariotti era solito seguire l’arte di Teofoli . BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA: Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1967. Bibliografia di confronto: VIII Premio Città di Terni 1957, “La Soffitta”, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni Camera di Commercio, 16-24 novembre 1957), Arti grafiche Nobili, Terni [P.C]


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio con alberi

AUTORE

Milardi Piero (1941)

DATAZIONE MATERIA e TECNICA

secolo XX, seconda metà Acquerello su carta

MISURE

Cm 29 x 44; 41,5 x 61,5 (con cornice)

ISCRIZIONI

MILARDI (in basso a destra; corsivo; a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

buono

N. INV. CCIAA

0725

LOCALIZZAZIONE

Piano 1; stanza 106, Segreteria generale;

L’opera, realizzata ad acquerello, raffigura un verdeggiante paesaggio con alberi. In primo piano a destra è possibile vedere una collinetta caratterizzata da diverse tonalità di verde e di ocra, dietro alla quale sono presenti numerosi alberi, che occupano la zona centrale del dipinto e si estendono, in larghezza, per tutto lo spazio disponibile. In secondo piano,all’orizzonte, si trovano delle colline, il cui colore azzurrino si fonde con le tonalità chiare del cielo. L’artista ha deciso di mantenere una sensazione di freschezza lasciando varie zone bianche, sia tra gli alberi (infatti alcuni di essi sono stati resi solo attraverso le linee scure e stilizzate dei rami), sia tra le zone erbose. I contorni non sono definiti, ma il pittore ha steso il colore mediante macchie trasparenti di varie tonalità che lasciano solo intuire le forme dei soggetti. La luce è diffusa e non crea forti contrasti chiaroscurali, infatti il tutto rimane piatto e bidimensionale, non essendoci né volume, né profondità spaziale, né costruzione prospettica. NOTIZIE STORICO CRITICHE Milardi abbandonò la pittura realistica e di imitazione dei classici per dedicarsi a forme sempre più sintetiche, entrando così, per gradi, nella produzione astratta: in questo dipinto è possibile riconoscere la tendenza all’abbandono delle forme realistiche e l’avvicinamento a forme sintetiche, avviate verso l’astrattismo. BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto: Rassegna d’arte “Riconciliazione”, a cura di V. Cecchi, F. Maroni, M. Valeri; Chiesa di San MarcoTerni , dal 30 marzo al 14 aprile 1985 [G.A.]


Milardi Piero, Paesaggio con alberi, Acquerello, sec, XX, seconda merĂ .


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI - Mario Minocchi, M. d’O. Magg. Francesco Baracca, marmo di Carrara, h. cm. 55, firmato sul piatto della spalla sinistra: MARIO MINOCCHI XIII (stampatello minuscolo, inciso e a pennello) NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto, dedicato alla Medaglia d’Oro Francesco Baracca, asso dell’aviazione della Grande Guerra, viene colto non in posizione frontale, ma in una volitiva posa di 3/4 con lo sguardo rivolto in alto, frutto di una decisa torsione del collo verso la spalla destra. L’opera si può ascrivere al clima Novecento, anche se alcune insistite levigatezze e accentuazioni al di sopra delle orbite oculari, al di là di una volontà di aderire al dato fisiognomico, rimandano ad una qualche influenza Wildtiana.

Minocchi Mario, Maggiore Francesco Baracca, marmo di Carrara, 1935


BIBLIOGRAFIA D. Cialfi, scheda biografica con bibliografia precedente, in D. Cialfi, A. Pesola (a cura di), Umbria Futurista 1912-1944, Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 2009, pp. 89-90, p. 128.

[Domenico Cialfi]


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI

Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

SOGGETTO

Due volti

AUTORE

Mirimao Giulio (Not. 1958-1969)

DATAZIONE

1969 d.

MATERIA e TECNICA

Lamina di rame; Sbalzo cesello e smalti

MISURE

cm 71,2x47,4

ISCRIZIONI

Giulio / Mirimao / 1969 (in basso sulla lastra triangolare di colore rosso a pennello bianco su rosso)

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

N. INV. CCIAA

0248

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 103, Ufficio Studi,

/ 73,4x49,3 (con cornice)

parete 2

Due volti stilizzati incisi nel rame e dipinti di bianco, maschile a destra e femminile a sinistra, emergono da un fondo martellato e smaltato color petrolio, posti lateralmente a una fantasiosa torre caratterizzata da forme curve e spezzate, sormontata da elementi astratti ad andamento curvilineo. Questo gioco di linee curve e rette danno all'opera il senso di movimento e essendo estremamente semplici nell'insieme rendono la lastra armoniosa. La torre e gli elementi decorativi a ricciolo che la sovrastano sono gli unici soggetti rimasti nel colore del rame nel sottopiano mentre in basso, un triangolo rettangolo a rilievo di colore rosso cupo reca il nome dell’artista a pennello. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera rientra nella produzione tipica dell’artista ternano, fratello del più celebre pittore Guido, che era un abile artigiano nella lavorazione dei metalli. Il suo nome compare infatti in un rivista specializzata in forniture artigianali in lingua inglese: « Giulio MIRIMAO Via Pola 15, TERNI - Metal furniture, chairs; furniture for entrance halls; iron and marble tables; lamps; sconces, frames; trays; serving carts; garden furniture; rustic furniture; upholstery and coverings; ornamental metal panels». BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto “Italian Forniture”, Bergamo 1958, p. 142 (pubblicato on line nel 2013): [G.C.]


Mirimao Giulio, due volti, Lamina di rame; Sbalzo cesello e smalti, 1969


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto murario

TITOLO/SOGGETTO

“Il lavoro”

AUTORE

Mirimao Guido (1909-1990) (f.)

DATAZIONE

1959 (d.)

MATERIA e TECNICA

muro, tempera di caseina

MISURE

cm 580x303

ISCRIZIONI

MIRIMAO 1959 (in basso a destra; in corsivo; a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

buono

N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

Piano I, sala 111, Sala del Consiglio; parete di fondo

L’artista ha raffigurato su quattro livelli, progressivamente ridotti in altezza, le professioni caratterizzanti il territorio ternano: a cominciare dal basso, il lavoro dell’industria (le Acciaierie); il lavoro dei campi; l’edilizia. L’intero dipinto è contraddistinto dalla costruzione geometrica ed essenziale delle forme, stile che rimanda a quello cubista di inizio secolo. Il primo livello è occupato da tre figure maschili a torso nudo intente a lavorare il ferro, delle quali l’unica a mostrare il volto all’osservatore è quella di destra. Il livello centrale ospita cinque figure tutte accomunate dal lavoro nei campi: le due donne a sinistra hanno l’atteggiamento delle spigolatrici; le due figure maschili sul limite destro zappano la terra; mentre la figura centrale, di spalle, è colei che porta il raccolto sino a casa. Il terzo livello è dedicato all’aratura del terreno, come è possibile vedere dalla presenza di due buoi. L’ultimo livello appare come la sede di un cantiere, visibile dalla gru (sul limite sinistro dell’affresco) che trasporta diversi blocchi di cemento. Le gamme cromatiche impiegate sono fortemente brillanti e accese, come si può vedere dal colore dei pantaloni degli operai e da quello sgargiante del fuoco che si trova dietro di essi e dal tono caldo (da associare al calore del sole estivo) degli indumenti degli operai. Sono presenti, tuttavia, anche toni freddi, spenti e tendenti al grigio, visibili negli ultimi due livelli: l’atmosfera invernale del lavoro dell’aratore è rispecchiata dai colori grigiastri impiegati, così come nella parte superiore. E’ assente la prospettiva, per cui le scene sono ribaltate su un piano verticale bidimensionale. I volumi sono geometrici e poco evidenti. NOTIZIE STORICO CRITICHE Con deliberazione n. 221 dell’11.09.1959, in occasione del restauro dell’attuale sala consiliare (all’epoca salone delle adunanze), la Giunta camerale decise di arricchire la parete di fondo con una grande decorazione centrale esaltante il lavoro. Con successivo atto n.279 dell’ 11.11.1959, la Giunta camerale, avendo invitato il noto artista ternano prof. Guido Mirimao a presentare un bozzetto per la realizzazione dell’affresco nella sala delle adunanze ed il relativo preventivo di spesa, gli affidò l’incarico di realizzare l’opera al prezzo di L. 400000. Nel catalogo della mostra del 2010, viene elencata tra le opere nell’anno 1960 (sic) con l’indicazione che la decorazione murale è stata eseguita con tempera di caseina. Molto apprezzato come affreschista, Mirimao realizzò diverse opere decorative murali, nelle quali è possibile riconoscere la tendenza dell’artista al cubo-futurismo e all’irreale. Ciò che contraddistingue Mirimao dagli altri pittori a lui contemporanei è il carattere fiabesco della


sua arte, la quale evoca una sorta di realtà ideale quasi sognata, che sfocia in un’ astrazione figurativa, interamente costruita sulla potenza del colore e della luce in esso contenuta. Mirimao ritiene che la luce e il colore occupino un posto di primaria importanza nella relazione esistente tra l’uomo e il mondo esterno, dal momento che egli sostiene che è il colore a dare la forma ai soggetti e non viceversa, ossia la forma nasce dal colore, che è sinonimo di sentimento spontaneo, di immediatezza e di sincerità. Il colore è quindi espressione della soggettività dell’artista. BIBLIOGRAFIA F. Santaniello (a cura di), , 2010, pp. 8-15, in part. p. 14 e 117 (con ricca bibliografia) Bibliografia di confronto: R. Civello, Macerata – Roma – Ancona, 1969; Z. Cerquaglia Terni, 1986; A. Pesola, voce in A.C. Ponti, F. Boco (a cura di), Città di Castello 2003, p. 226; -Rassegna d’Arte, “Riconciliazione”, 1985 [G.A.]


Mirimao Guido, Il lavoro, tempera di caseina, 1959


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

dipinto murario

TITOLO/SOGGETTO

“La città operosa”

AUTORE

Mirimao Guido (1909-1990)f.

DATAZIONE

1962 doc.

MATERIA e TECNICA

tempera lavabile su muro

MISURE

cm 288 x 178

ISCRIZIONI

MIRIMAO (in basso a sinistra su una tavola di legno, corsivo, a pennello) buono

STATO DI CONSERVAZ. N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

piano 1; stanza 116, sala Giunta, parete di fondo

L’affresco è la rappresentazione della città a lavoro, come testimonia la presenza di ciminiere ed impalcature. Campeggia in primo piano una schiera di edifici in costruzione affiancati da alcuni macchinari per l’esecuzione dei lavori; tra di essi si ergono palazzi ed industrie, dalle forme squadrate, schematiche ed essenziali, che proseguono sino al secondo piano, dove questi vengono delimitati sì da netti contorni, ma maggiormente trasparenti rispetto agli edifici più avanzati. L’ultimo livello è occupato da lontane e sbiadite ciminiere, dalle quali fuoriesce del fumo grigio che va a sporcare il cielo limpido all’orizzonte. Il passaggio tra i tre diversi piani non è brusco e spezzato, bensì graduale e sfumato. Le tonalità cromatiche utilizzate sono calde in primo piano e più fredde nei piani successivi, i quali vanno fondendosi l’uno con l’altro. Questi colori irreali forniscono un carattere quasi sognato alla composizione, che appare, quindi, poco realistica. E’ il frutto di una rappresentazione mentale dell’artista, che ha trasfigurato il reale secondo la propria soggettività, realizzando un’opera dal tono fiabesco. La volumetria nei soggetti è completamente assente: viene eliminato il chiaroscuro per dare più compattezza alle forme, che appaiono piatte. L’affresco è costruito su più livelli di profondità, la quale si avverte grazie all’impiego della prospettiva aerea. Non ci sono particolari squarci di luce, né forti contrasti chiaroscurali. Dal titolo dell’opera “La città operosa” ci si aspetterebbe di scorgere tra gli edifici in costruzione una moltitudine di operai al lavoro, cosa che tuttavia non è possibile vedere: la città è desolata e priva di qualsiasi vitalità, sembra come “bloccata” nello spazio e nel tempo in un momento di pausa. Ma, osservando con attenzione, si vedono stagliarsi contro il cielo le ciminiere, il fumo delle quali forma una spessa coltre nuvolosa che rende indistinto il profilo dei grattacieli sullo sfondo, segno tangibile di attività all’interno degli stabilimenti industriali. NOTIZIE STORICO CRITICHE Non esistono atti che riportino la data di realizzazione dell’opera, ma è ipotizzabile che si tratti del 1962, anno in cui la Giunta assunse alcune deliberazioni per l’effettuazione di consistenti lavori di restauro della stanza attualmente utilizzata per le adunanze della Giunta camerale (che negli anni ’60 era nominata come saletta delle riunioni adiacente a quella delle adunanze), comprensivi di tinteggiatura delle pareti, ma non di decorazione muraria. Anche negli anni immediatamente successivi, dal 1963 al 1966, non esistono atti degli organi camerali relativamente alla decorazione muraria della stanza n. 116. La decorazione è citata nel catalogo del 2010 (Santaniello 2010, p. 117), con l’indicazione della tecnica in tempera lavabile, con l’ubicazione nel Salone delle riunioni del palazzo con la data del 1962.


La pittura di Guido Mirimao sembra avere delle analogie con i dipinti metafisici dell’artista italiano Mario Sironi, appartenenti al ventennio fascista, al quale Mirimao probabilmente si ispirò. In questo periodo Sironi iniziò a realizzare una serie di dipinti che hanno per soggetto la città. I suoi paesaggi urbani sono cupe rappresentazioni di quartieri privi di vita, nei quali gli edifici industriali, contraddistinti da alte ciminiere fumanti, si affiancano a monotoni palazzi le cui facciate sono scandite ritmicamente dalla ripetizione di piccole finestre. Altro elemento comune nei due artisti è la forte schematicità degli edifici, piatti e privi di volumetria, delimitati da rigide e nette linee di contorno. La caratteristica che invece separa i due pittori è il contrasto tra luce e ombra, molto più evidente in Sironi piuttosto che in Mirimao. Inoltre, grazie alle tonalità cromatiche tenui che trasmettono serenità, la pittura dell’artista ternano appare fiabesca e ideale, ben lontana dall’atmosfera tetra che caratterizza l’arte di Sironi. BIBLIOGRAFIA Bibliografia specifica: F. Santaniello (a cura di), Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, 2010, pp. 8-15, in part. p. 14 e 117 (con ricca bibliografia) Bibliografia di confronto: R. Civello, Macerata – Roma – Ancona, 1969; Z. Cerquaglia Terni, 1986; A. Pesola, voce in A.C. Ponti, F. Boco (a cura di), Città di Castello 2003, p. 226; -Rassegna d’Arte, “Riconciliazione”, 1985 [G.A.; G.M.]


Mirimao Guido, La cittĂ operosa, tempera lavabile, Sala Giunta, 1962


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio collinare

AUTORE

Mirimao Guido (1909-1990) f.

DATAZIONE

1966 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su tavola

MISURE ISCRIZIONI

cm 48,5 x 68,5; 68,7 x 88,5 (con cornice); passepartout 4,5 MIRIMAO-66- (in basso a sinistra; corsivo; a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

buono

N. INV. CCIAA

0874

LOCALIZZAZIONE

Piano 1; ambiente 117, corridoio

In questo quadro vi è rappresentato un paesaggio collinare (vagamente astratto) osservato da un punto di vista centrale, ma lievemente rialzato. Nella visione del dipinto l’attenzione dell’osservatore viene immediatamente catturata dalla potenza del verde, il colore che caratterizza l’intera opera. Il primo piano è dominato da due colline che, incontrandosi al centro della tavola, occupano circa un terzo della scena. Al di là di esse si estendono interminati campi, che sbiadiscono all’orizzonte fino a fondersi completamente con il cielo. L’opera è quindi strutturata su tre fasce orizzontali: la prima, occupata dalle colline maggiori; la seconda, dove le linee dei campi si infittiscono; l’ultima, nella quale il cielo sfuma sino a diventare quasi bianco. Inoltre la fascia centrale ha colori ben diversi dal resto dell’immagine: mentre la prima e l’ultima fascia si somigliano molto nei colori (verde, azzurro, rosa, giallo) e nelle sfumature, il centro del dipinto è caratterizzato da colori più naturali (verdi terrosi). Dal punto di vista della luce il quadro sembra rischiarato da un sole mattutino ancora velato, che altera i colori reali del paesaggio naturale. La pennellata è molto densa e, data in maniera corposa, crea tasselli più o meno ampi di colore, alcuni anche molto inusuali, come il rosa e l’azzurro per le colline. Inoltre l’immagine sembra costruita solo mediante l’utilizzo del colore, tralasciando quindi il segno grafico. NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima menzione del dipinto è nell’inventario interno della Camera di Commercio del 2015, in quanto non è stato ritrovato l’inventario dell’anno 1966. Nel quadro emerge chiaramente, a causa dei colori irreali, l’attrazione di Mirimao per la dimensione fiabesca e per il sogno, evocando una sorta di realtà ideale che risulta quasi astratta. In questa fase della sua pittura, l’elemento cardine intorno al quale ruotano i dipinti è il colore con la luce in esso contenuta, non le forme, che ne sono una conseguenza. E’ convinzione di Mirimao che la forma derivi dal colore, che è quindi ciò che costruisce i soggetti. Il colore è utilizzato in chiave intimistica, è la rappresentazione immediata e spontanea dell’Io dell’artista: «Quella dipinta dall’artista è pertanto una realtà spirituale, onirica, emozionaleemozionante, trasmessa mediante l’uso espressionistico delle cromie» (Santaniello 2010, p. 11). BIBLIOGRAFIA

Bibliografia di confronto: Rassegna d’Arte, “Riconciliazione”, 1985; R. Civello, Macerata - Roma- Ancona, 1969; Z. Cerquaglia, Provincia di Terni, 1986; A. Pesola, voce in A.C. Ponti, F. Boco (a cura di), Città di Castello 2003, p. 226; F. Santaniello (a cura di), Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, 2010, pp. 8-15, in part. p. 11 (con ricca bibliografia) [G.M.]


Mirimao Guido, Paesaggio collinare, olio su tavola, 1966


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO TITOLO/SOGGETTO AUTORE DATAZIONE MATERIA e TECNICA MISURE ISCRIZIONI STATO DI CONSERV. N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

Dipinto Mobile “Vicolo” (piazza Clai) Mirimao Guido (1909-1990) f. 1934-1935 d. Olio su tela cm 39,9x49,4; 62,2 x 71,7 (con cornice) “MIRIMAO XIII” (in basso a sinistra, caratteri stampatello maiuscolo, a pennello) Mediocre 0782 Piano 1, Stanza 109, Segreteria Generale

La tela ci offre un affaccio diagonale su un vicolo che si apre su una piazza delimitata da due edifici. Il primo palazzo sulla sinistra si presenta con un lato tagliato dal quadro e in ombra mentre la facciata che prospetta sul vicolo appare arcuata e illuminata dal sole solo per la parte che si affaccia sulla piazza. L’edificio presenta tre piani contraddistinti da intonaci scialbati di diverse gradazioni, che diventano due nel lato in ombra dove, poco sopra il livello stradale è una figura femminile dipinta che potrebbe essere una immagine votiva. Il secondo palazzo che si affaccia, a destra del vicolo, in forma piana sulla piazza, presenta struttura più regolare rispetto al precedente, composta da 4 piani di cinque finestre ciascuno. I due edifici creano quindi un affaccio triangolare prospettico che si allarga fino all’osservatore, come un abbraccio verso la piazza. I colori sono prevalentemente caldi stesi con pennellate fluide. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu esposto probabilmente nella grande mostra di inaugurazione del palazzo che si tenne nel 1935, anche se la datazione riferita all’era fascista non consente di stabilire con precisione l’anno di realizzazione che si deve porre tra ottobre 1934 e ottobre 1935. Sappiamo in effetti che Mirimao, dal 1931 al 1940 prese parte a tutte le mostre Sindacali regionali ed interregionali, ottenendo vari premi. L’opera è presente nell’inventario del 2015 ma la sua ubicazione nell’edificio risale solo al 1995, mentre non compare nell’Elenco dattiloscritto dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio che registra gli acquisti dal 1947 al 1971. Purtroppo, non sono stati trovati inventari precedenti a queste date. Per quanto riguarda il luogo rappresentato, Michele Giorgini in una comunicazione orale, propende per una Visione di Piazza Carrara prima della guerra, mentre la proposta di Piazza Clai, qui presentata, scaturisce dall’osservazione dell’attuale vicolo dei Chiodaioli che presenta lo stesso andamento curvilineo dettato dalla tipica tessitura tardo medievale del quartiere. Tuttavia, nell’opera sono presenti anche elementi fortemente soggettivi che suggeriscono una visone poetica della realtà. «Nei suoi dipinti […] Mirimao ha visualizzato attraverso forme e colori uno spazio evocativo, dove coabitano impressioni, ricordi e stati d’animo legati a determinati luoghi o situazioni vissute. Quella dipinta dall’artista è pertanto una realtà spirituale, onirica, emozionale-emozionante, trasmessa mediante l’uso espressionistico delle cromie» (Santaniello 2010, p. 11). BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto: Mostra di pittura, scultura, bianco e nero, depliant della mostra (Terni, Palazzo provinciale dell’Economia Corporativa, 28 aprile 1935), Frattaroli, Terni; A. Pianetti, La mostra d’arte al palazzo del Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa, in “Terni-Rassegna del Comune”, II, 5-6, maggiogiugno 1935; A. Pesola, voce in A.C. Ponti, F. Boco (a cura di), Città di Castello 2003, p. 226; F. Santaniello (a cura di), Fondazione Cassa di Risparmio diTerni e Narni, 2010, pp. 8-15, (con ricca bibliografia). [N.M.C.]


Mirimao Guido, Il vicolo (piazza Clai), olio su tela, 1934-35


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

“Paesaggio umbro”

AUTORE

Montesi Aldo (Terni 1927-1982)

DATAZIONE

1956 c. (doc.)

MATERIA e TECNICA

Olio su masonite

MISURE

cm 65 x 85; 84,7 x 71 (con cornice)

ISCRIZIONI

MONTESI (in basso a destra, minuscolo corsivo a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

Buono

N. INV. CCIAA

0072

LOCALIZZAZIONE

Piano 2,stanza 202, Ragioneria

Il dipinto a olio realizzato con grandi macchie di colore a campiture piatte rappresenta un paesaggio umbro attraverso i colori brillanti del verde, del rosso e dell’azzurro dalle diverse gradazioni. La vegetazione predomina su tre quarti dello spazio, proseguendo in profondità fino ad arrivare alle colline sullo sfondo che si confondono con il cielo. Le figure non appaiono distinte e delineate essendo rappresentate attraverso macchie di colore sovrapposte che rendono l’idea di una moltitudine che si estende in profondità. La pienezza della vegetazione è alternata ad alcune costruzioni artificiali di colore bianco,probabilmente si tratta di abitazioni. Il cielo è sereno, rappresentato al momento dell’imbrunire con colori pastello come il verde acqua e il rosa attraverso pennellate morbide e raffinate, particolare che distingue la parte superiore dalla parte inferiore del dipinto. Come ultimo passaggio l’artista ha impiegato il colore rosso per realizzare ulteriori macchie tra la vegetazione, come a rappresentare le vecchie foglie d’autunno affiancate a quelle verdi brillanti della primavera. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto dal titolo Paesaggio Umbro è stato acquisito dalla Camera del Commercio di Terni nel 1956 in occasione del VII “Premio Terni”, concorso Nazionale di Pittura organizzato dal gruppo “La Soffitta”, proprio nel Palazzo della Camera di Commercio, come da Verbale della giuria inserito nella pubblicazione (ex equo con Gerardo Filiberto Dasi di Rimini) e come è dimostrato anche dal cartellino posto sul retro: VII PREMIO TERNI NAZIONALE DI ARTI FIG. / Aldo Montesi / via Romagnosi, 11 – Terni / Titolo: PAESAGGIO UMBRO – olio – 65x86 (sic). Montesi partecipa attivamente alla vita artistica di Terni collaborando all’organizzazione del Premio Terni, fa parte dell’accademia Tiberina, dell’Accademia dei ’500 e di molte altre prestigiose istituzioni culturali. Nella sua attività di pittore rimane sempre legato ad uno schietto figurativismo ed il suo stile è caratterizzato da una pennellata lieve e vibrante e dalla predilezione per una tavolozza dai colori tenui attraverso i quali riproduce soggetti semplici come vasi di fiori o paesaggi. Ne deriva una pittura improntata ad un’immediatezza dell’espressione frutto dell’ispirazione di un artista che rimane sempre distante dalle problematiche dell’arte dell’avanguardia. BIBLIOGRAFIA

Bibliografia di confronto: VII Premio Terni, Concorso Nazionale di Pittura “La Soffitta”(Sotto gli auspici dell’Ente Provinciale per il Turismo di Terni), catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, 21-30 novembre 1956), Terni; F. Pennetti, voce in J. Nigro Covre (a cura di), Terni 2002, p. 97. [P.C.]


Montesi Aldo, Paesaggio umbro, olio su masonite, 1956


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

“Tanti Fiori”

AUTORE

Morelli Eucherio (Terni 1921 – Terni 2001)

DATAZIONE

1967

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 90x60; 97,5x67,5 (con cornice)

ISCRIZIONI

STATO DI CONSERVAZ.

“E. MORELLI (196)7” (in basso a destra, caratteri minuscoli, a pennello); EUCHERIO MORELLI ’68 “TANTI FIORI” (sul retro della tela, minuscolo corsivo a matita) Buono

N. INV. CCIAA

0950

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 101, Promozione e sviluppo

L’opera raffigura una composizione floreale su sfondo verde, che sembra quasi non essere collocata nello spazio. Il soggetto non è ben definito, i fiori, presi singolarmente, sembrano semplici “macchie” di colore. Della firma, posta in basso a destra, emerge maggiormente il cognome “Morelli”, ma guardando più attentamente, si riescono a scorgere una “E” puntata, il numero sette e, in modo più confuso, i numeri che lo precedono. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è registrata nell’ “Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio” dove risulta acquistata nell’anno 1968 «N. 1234 “Fiori” di Eucherio Morelli L. 50000». La data 1967 visibile sulla tela, anche se un po’ confusa, sembra essere contraddetta dalla scritta sul retro, la quale tuttavia, potrebbe essere riferita alla data del’acquisto e non della redazione dell’opera. I fiori di Morelli non sono immagini romantiche, bensì un mezzo per esternare il conflitto interiore, liberarsi della realtà per recuperare la propria coscienza, “scie di colori che si librano nello spazio drammaticamente...” BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: anno 1968

Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, [S.C.]


Morelli Eucherio, Tanti fiori, olio su tela, 1967


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

“Palazzo dell’Economia”

AUTORE

Nascani Anastasio (Sezze RM, 1899 –1965) f.

DATAZIONE

1967 doc.

MATERIA e TECNICA

Olio su masonite

MISURE

cm 59x48; 66,7x56 (cornice)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZ.

NASCANI (in basso a sinistra, stampatello maiuscolo, a pennello; 35. PALAZZO DELL’ECONOMIA (testo stampato , ritaglio incollato); “2400 lire”(sul retro) Discreto

N. INV. CCIAA

0783

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 116, sala Giunta

Nell’opera è rappresentato il palazzo del consiglio Provinciale dell’Economia dipinto con una prospettiva accidentale, all’incrocio tra via Cesare Battisti e Largo don Minzoni, insieme a pochi altri elementi naturalistici. Nella parte destra del quadro, una serie di alberelli esili dalla chioma tondeggiante allineati in prospettiva costeggiano uno dei lati dell’edificio proseguendo lungo il viale, fuori dal quadro. Un albero dello stesso tipo è posto sulla sinistra, mentre, davanti all’ingresso del palazzo, è posta una piccola palma collocata in una aiuola. Un albero più grande svetta invece sul alto destra della strada, dietro all’edificio visibile solo in parte perché tagliato dal campo visivo. Sullo sfondo sono presenti montagne di colore azzurrino. Il colore prevalente è il giallo steso maggiormente a campiture piatte. Anche il resto degli elementi presentano uno stile sintetico nelle forme e nella colorazione, ma con un sapiente uso della prospettiva. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è inserita nell’Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, come acquistata sotto l’anno 1967 al prezzo di L. 2500. L’interesse del dipinto risiede soprattutto nel suo carattere di testimonianza come una cartolina che ci mostra la piazza abbellita da alberi oggi scomparsi. La veduta dovrebbe essere stata ripresa dal palazzo dell’Ente Promozione Turismo che in quegli anni ospitò spesso mostre di arte locale e nazionale. Anastasio Nascani fu un pittore del XX secolo che nacque a Sezze ( Lazio) nel 1899 e vi morì nel 1965 all’età di 66 anni. Il nome del pittore appare nel libro “I maestri all’università: la scuola pedagogica di Roma, 1904-1923”, tra i diplomati a una di queste scuole nel 1919. BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio (a. 1967). [B.A.]


Nascani Anastasio, Palazzo dell’Economia, olio su masonite, 1967


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Terni, Panorama Lato Acciaieria

AUTORE

Nulchis Antonio (Not. 1938-1947) f.

DATAZIONE

1947 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su masonite

MISURE

cm 48x65 - 63,5x84,5 (con cornice)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERV.

A. NULCHIS 47 (in basso a destra, corsivo minuscolo a pennello) discreto

N. INV. CCIAA

N. 779

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, ambiente 117, corridoio

L' opera propone un affaccio esterno sulla città di Terni visto dalla collina di Pentima. Alberi neri incorniciano la città nella conca assolata. Le montuosità sullo sfondo creano l'idea di un abbraccio, una città racchiusa e protetta dalla natura. L’artista lascia intuire una continuità dei monti nonostante la visuale parziale li interrompe, ritraendo l’immagine ad un'altezza ad esse parallela. La città è racchiusa in un’ellisse dove la figura dell’acciaieria è assai caratterizzante. Le pennellate inquiete, poco precise e materiche creano la dinamicità ad una città che, per definizione, è in continua evoluzione. NOTIZIE STORICO CRITICHE Un’iscrizione sul retro ricorda che l’opera fu acquistata: «Antonio Nulchis - via Ferraris 10 - 1500 L ». Infatti il quadro è citato nell’ Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio sotto l’anno 1947 come «olio di Nulchis Antonio " Terni panorama lato acciaieria"- L. 1500». Antonio Nulchis prende parte ad una sindacale del '38 con due oli dal titolo: Natura morta; Mattina ( VII Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti, Alterocca, Terni-Anno XVII E. F. [1938]. Poi scompare dalle altre edizioni sindacali, ricompare, con tre tempere e un olio, nella prima mostra del dopoguerra dei Liberi Artisti (1945). L’opera quindi potrebbe essere l’olio esposto nel ’45 postdatato dallo stesso artista, ovvero essere stato esposto nella mostra del 1947 dedicata ai pittori ternani a Perugia. BIBLIOGRAFIA Archivio della CCIAA: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto (anno 1947) Bibliografia di confronto: Associazione Liberi Artisti Arti Figurative - Terni, I Mostra d'Arte di PitturaScultura, Bianco e nero. 13 Giugno-30 giugno 1945, Terni Palazzo Camera di Commercio, Tip. Iris, Terni 1945; II mostra dell’Associazione ternana dei liberi artisti, catalogo della mostra (Terni,

Albergo Plaza, 8-20 dicembre 1946), Terni 1946; Mostra ternana di pittura, catalogo della mostra (Perugia, Galleria Nuova, 19 aprile – 8 maggio 1947), Perugia. [N.M.C. – M.M.L.]


Nulchis Antonio, Panorama di Terni lato Acciaerie, olio su masonite, 1947


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

SOGGETTO

Porta Romana

AUTORE

Corrado Paloni (Orvieto 1905-1986)

DATAZIONE

1947

MATERIA e TECNICA

Olio su tavola telata

MISURE

50 x 60; 71 x 81,5 (con cornice)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZ.

C. PALONI 947 (in basso a sinistra; stampatello maiuscolo; a pennello) Buono

N. INV. CCIAA

0891

LOCALIZZAZIONE

Piano 1; ambiente 117, Corridoio, lato S)

Il paesaggio è dominato da una porta di paese con arco a tutto sesto caratterizzato da due aquile acroteriali che inquadra una strada con due passanti e si appoggia a destra ad un caseggiato con alberi. La linea dell’orizzonte è posta a circa un terzo del lato breve e corrisponde alla linea leggermente ondulata delle colline verdeggianti mentre il cielo sereno si stende per la restante parte del dipinto. La luce determina una linea diagonale che taglia in due la composizione: partendo dall’angolo superiore destro, passando per i tetti delle abitazioni, la linea divide obliquamente l’arco lasciando in ombra tutta la zona in basso e in luce l’area superiore sinistra con le colline sullo sfondo. I colori sono dosati tra caldi e terrosi nella zona costruita e freddi ma tenui quelli del cielo. La pennellata è fluida e vibrante e abbastanza veloce. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è registrato nell’ “Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio” sotto l’anno 1947 con la dicitura: «Quadro ad olio acquistato alla Mostra VII Premio di pittura Città di Orvieto – pittore Corrado Paloni “Porta Romana”». L’opera rappresenta uno degli ultimi paesaggi orvietani di Paloni, che alternando la sua professione di mosaicista a quella di pittore, amico di Mirimao e di Innocenzi, partecipò a numerose sindacali negli anni ”30 e ”40 in Umbria mentre nel dopoguerra, completamente assorbito dall’attività lavorativa come ‘capo d’opera’ della Fabbrica del Duomo, non sembra abbia continuato l’attività espositiva. BIBLIOGRAFIA Mostra delle opere ammesse al VII premio di pittura “Città di orvieto”, catalogo della mostra (Orvieto, palazzo del Capitano del Popolo, 5-19 giugno 1947), Marsili, Orvieto; Archivio della CCIAA: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto (anno 1947) Bibliografia di confronto: Mario Del Vitto, Corrado Paloni in «Acciaio», 25-5-1935, p. 3; F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, C. Vivaldi (a cura di), Terni, 1982, pp. 127-128 (“Le sindacali”). [M.G.- M.M.L.]


Paloni Corrado, Porta Romana, olio su tavola telata, 1947


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

“Portiglioni”

AUTORE

Pardini Gigliola (n. c.) f.

DATAZIONE

secolo XX , seconda metà

MATERIA e TECNICA

acquerello su carta,

MISURE

cm 53 x 69,5; 76 x 93 (con cornice)

ISCRIZIONI

G. PARDINI (in basso a sinistra; in corsivo; a penna)

STATO DI CONSERVAZ.

buono

N. INV. CCIAA

s.n.

LOCALIZZAZIONE

primo piano, stanza 106, Segreteria generale

Nel dipinto è raffigurato un paesaggio di mare caratterizzato da una rigogliosa vegetazione, dai verdi accesi, la quale nasconde in parte una piccola casa bianca con una finestra verde e il tetto a spiovente rossastro. Dietro di essa, mossi dal vento, sorgono sei alberi (probabilmente dei pini marittimi) a coppie di due, i quali presentano un sottilissimo fusto sopra il quale si apre ad ombrello la verdeggiante chioma. Il verde delle piante è interrotto e ravvivato da cespugli gialli. In primo piano, realizzati in maniera molto fresca e trasparente, prendono posto una sottile striscia di spiaggia ed il mare, dove le macchie verdi lasciano intuire il riflesso dei cespugli soprastanti. L’acqua, dalle tonalità più verdognole e giallastre del primo piano, passa ad assumere, all’orizzonte, un colore tendente al grigio e al celeste, mentre il cielo (praticamente trasparente) riprende i colori rosati della spiaggia. La luce è diffusa e, di conseguenza, non crea forti volumi e contrasti, fatto accentuato anche dall’utilizzo della tecnica ad acquerello. Nell’opera non ci sono molti colori, infatti spicca il verde delle piante dal fondo quasi invisibile del mare e del cielo. NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un cartellino posizionato sul retro del quadro veniamo a conoscenza del nome completo dell’artista GIGLIOLA PARDINI, che si firma come G.Pardini, e porta il nome di “Portiglioni”. Il quadro è stato stimato con il prezzo di L. 800000. Inoltre sul retro della tavola abbiamo trovato l’indirizzo e il recapito telefonico di Pardini, che corrispondono a via Don Bigi n°65, Follonica (GR); tel: 0566-43710. Portiglioni, o Puntone di Scarlino è una frazione del comune italiano di Scarlino, nella provincia di Grosseto, in Toscana. [G.M.]


Pardini Gigliola, Portiglioni, acquerello


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI - Celestino Petrone, Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, bronzo, h. cm. 60, firmato sulla spalla in basso a destra: CEL. PETRONE (a bulino). NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto a grandezza naturale e colto frontalmente, esemplato sulla statuaria romana nonostante la divisa completa di insegne e cappello, risponde ad un impianto robusto e sostanzialmente fedele alla tradizione figurativa, anche se appena modernizzato nella resa sintetica dei volumi e delle masse, fu eseguito nel 1936 per il salone d’onore del Palazzo del Governo di Terni, unitamente ad un busto del Duce, sempre a grandezza naturale. I due busti, posti su degli squadrati basamenti a metà delle pareti più corte, ma in posizione avanzata, si fronteggiavano, riempiendo con la loro presenza la vasta sala. Gli “spaccati” realizzati da Carlo Fiori, per una pubblicazione della Provincia, in occasione del ritrovamento nel 1999 dei cartoni a grandezza reale dell’ampio fregio, realizzato dall’artista reatino Arduino Angelucci, che correva tutt’intorno nella fascia alta delle pareti, ben evidenziano la collocazione e la resa estetica, sia del fregio decorativo che della sistemazione del salone (Cfr. Domenico Cialfi 1999, pp. 4-5, 21). E’ in questa occasione che Carlo Fiori svelò che i due busti, nell’immediato dopoguerra, quando ci si stava accingendo al restauro del palazzo colpito da una bomba, furono traslati nella Camera di Commercio e lì rimasero, non dovendo essere ricollocati. Evidentemente il busto del Duce, risultando a tutt’oggi disperso, subì all’epoca l’ondata iconoclasta che investì le immagini del regime. Assai di recente il busto di Vittorio Emanuele III è stato oggetto di un intervento improprio, essendo stato completamente ricoperto di uno strato di porporina per occultare danni provocati da agenti atmosferici e altro, ottenendo il risultato di monotonia e di appiattimento generale, soprattutto impedendo di leggere l’opera nella corretta forma voluta dall’artista, avendola affidata alle caratteristiche coloristiche e alle morbidezze proprie del bronzo.

BIBLIOGRAFIA Depliant, Mostra di pittura, scultura, bianco e nero, Palazzo Provinciale dell’economia Corporativa, Terni 28 aprile 1935-XIII, Tip. Frattaroli, Terni 1935; A. Presenzini Mattòli, Celestino Petrone, “Acciaio”, A. II, n. 21, 25 maggio 1935-XIII; A. Pianetti, La Mostra d’Arte al Palazzo del Consiglio Prov. Dell’Ec. Corporativa, in “Terni. Rassegna del Comune”, A. II, n. 5-6, maggio-giugno 1935-XIII, pp. 38-44; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Latina, Catalogo generale, vol. I, Latina 1997, p. 203; Domenico Cialfi, Il fregio riapparso : Arduino Angelucci e le decorazioni nel salone d’onore del palazzo del Governo di Terni : 1936-1938, Terni Provincia (Collana Conoscere e sapere), Umbriagraf, Terni, giugno 1999, pp. 4-5, 21; Archivio Comanducci,


Via Asiago, 51-Torino, Scheda estesa Celestino Petrone, consultato 2001;Michele Benucci, Il Palazzo del Governo di Terni, opera di Cesare Bazzani. Storia, progetti, disegni, Tesi di specializzazione, Scuola di Specializzazione in Tutela e Valorizzazione dei beni Culturali, Università degli Studi della Tuscia, a.a. 20022003, p. 53; Domenico Cialfi, Una pietà del ’600 da recuperare, “Il Messaggero”, 5 giugno 2005, p. 43; Michele Benucci, Da casa del Fascio ad Archivio di Stato, in Anna Pia Bidolli (a cura di), Palazzo Mazzancolli a Terni, storia , architettura, archivi, Fondazione Cassa di Risparmio Terni e Narni, Umbriagraf, Terni dicembre 2005, pp. 65-76; Domenico Cialfi, Un Sacrario e una Pietà: notizie su due monumenti ternani, in “Memoria Storica”, Rivista del Centro Studi Storici-Terni, nuova serie, n. 31, anno XVI, Thyrus Arrone (TR), 2007, pp. 101-106. [Domenico Cialfi]

Petrone Celestino, S.M. Re Vittorio Emanuele III, bronzo, 1936


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Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

“L’asinello”

AUTORE

Poeta Annamaria

DATAZIONE

1970 c.

MATERIA e TECNICA

Tempera su cartoncino

MISURE

cm 48x33

ISCRIZIONI

POETA (in basso a destra ,corsivo, a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

ottimo

N. INV. CCIAA

0388

LOCALIZZAZIONE

piano 1, stanza

64x49

107, Segreteria di Presidenza

Due sono le figure predominanti nell’opera: un asinello e un bambino. La scena rappresentata è semplice, dove si vede l’asinello chino a mangiare e il bambino sulla destra che lo osserva. Sopra di sé l’asinello porta un carico, probabilmente un telaio di legno, mentre dietro al bambino ci sono dei grandi sassi. La scena si svolge in campagna ; il prato occupa buona parte dell’opera e sullo sfondo sono presenti una serie di alberi con chiome molto ricche, simile a un pergolato con piante di vite, con un accenno di colore lilla che fa pensare all’uva. L’opera è inondata dalla luce proveniente da sinistra, mentre gli alberi in secondo piano creano ombra. Il tratto utilizzato dalla pittrice è veloce e a macchia, dato che l’utilizzo della tempera richiede pennellate veloci. I colori prevalenti sono i verdi, mentre le ombre sono state realizzate nelle tonalità del blu. Sono presenti infatti alcuni contrasti cromatici che danno risalto al bambino e all’asinello. Si tratta di un’opera in cui il colore è carico di materia e corposità. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto compare nell’“Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Com.” citato sotto l’anno 1970 al n. 1301-quadro della pittrice Annamaria Poeta raffigurante “l’Asinello”-L.65 000. Nella tecnica e nelle forme l’opera di Annamaria Poeta appare molto simile a un’opera di Mario Maggiori dal titolo “Valle del Nera” (1942). BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio, N. 1301 (a. 1970). [B.A.]


Poeta Anna Maria, L’asinello, tempera su cartoncino, 1970


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Dipinto Mobile (disegno)

SOGGETTO

Ritratto di bambino

AUTORE

Poeta Annamaria (Not. 1970) f.

DATAZIONE

Sec. XX, seconda metà

MATERIA e TECNICA

Cartoncino carta da zucchero / China

MISURE

cm 53 x 46,5 (con cornice da 2,2 cm)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZ.

4 (in basso a sinistra) POETA (in basso a destra caratteri corsivi minuscoli a china) Ottimo

N. INV. CCIAA

0074

LOCALIZZAZIONE

Piano 2, stanza 202, Ragioneria

L’ opera presenta la figura a mezzo busto di un bambino con la testa di profilo volta a sinistra e le spalle volte di tre quarti. Il soggetto è stato realizzato attraverso tratti semplici e veloci a mo’ di schizzo. Per il chiaro scuro , la pittrice ha utilizzato: la china nera per le zone in ombra e la china bianca per i punti luce. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno corrisponde forse al N. 921 dell’Elenco dei Quadri di proprietà della CCIAA segnato solo come “Disegno di A.M. Poeta di L. 8000” sotto l’anno 1960. Non si hanno notizie della pittrice che ha lasciato in camera di Commercio tre dipinti di cui uno solo datato 1970. BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, N. 921 anno 1960. [F.R.]


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Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

“Alberi spogli”

AUTORE

Mariotti Ugo (Not. Terni 1957-1966) f.

DATAZIONE

1964 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 62 x 39; 66 x 36 (con cornice)

ISCRIZIONI

MARIOTTI / 64 (in basso a sinistra, Stampatello minuscolo a pennello) Discreto

STATO DI CONSERVAZIONE N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

0612 Piano 2, stanza 203, Uff. Provveditore

Il dipinto presenta un viale naturale con tre alberi spogli. La linea su cui si muovono le immagini è obliqua, in essa vengono rappresentati, in primo piano tre alberi spogli che ci suggeriscono la stagione in cui fu dipinto il quadro, ovvero l’inverno, mentre in secondo piano, è riconoscibile un viale naturale, delineato da cespugli, presenti anche alla base degli alberi. Il pittore divide, con una linea obliqua netta, il celo e la terra, utilizzando colori freddi che rendono la scena cupa. Il punto di vista è angolare, la composizione è tagliata in modo tale che il punto di fuga si viene a trovare furi dal campo visivo NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera compare nell’Elenco delle opere di proprietà della Camera di Commercio sotto l’anno 1965 con il N. 1132 e il titolo “Alberi spogli” del valore di Lire 25000. BIBLIOGRAFIA Archivio CCIAA: Elenco dei dipinti di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, a. 1965. [N. M]

Pag. 1


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Dipinto Mobile

TITOLO/SOGGETTO

Natura morta “Fiori di campo”

AUTORE

Arturo Polli (Varese 1924 - Not. 1977 e 1995) f.

DATAZIONE

1977 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su tavola

MISURE

cm 17,6 x15; 21,5x18,5 (con cornice)

ISCRIZIONI

ARTURO POLLI-1977 (in basso a destra; stampatello maiuscolo; con pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

Buono

N. INV. CCIAA

1130

LOCALIZZAZIONE

Piano rialzato ; sala 10 (Anagrafe)

Il dipinto presenta un vaso di fiori posto su un tavolo su uno sfondo neutro. I fiori fuoriescono dal vaso di vetro, le foglie che li circondano danno volume all’intera composizione floreale. I colori delle corolle sono un alternarsi di colori caldi (giallo, rosso, arancio) e freddi (azzurro, verde, viola). L’artista si serve anche dell’utilizzo del bianco e nero. Le ombre sono date dall’accostamento di colori complementari e tonalità più scure del colore stesso. Le pennellate sono pastose e grossolane che lasciano evidenti i segni del pennello. I fiori e le foglie che fuoriescono del vaso, danno un senso di movimento, rendendo la composizione non statica. La luce frontale dona maggiore luminosità ai fiori posti in primo piano e lascia leggermente in ombra quelli in secondo piano. NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul retro del dipinto è riportata la scritta: «Pittore Arturo Polli, / via M. Carbonario 5/17, / 05100 Terni / ‘Fiori di campo». Di Polli si è scritto che «è pittore di cose di natura… Attraverso il linguaggio della macchia, Polli ci propone una serie di straordinari fotogrammi: angoli della Valnerina, filari di pioppi e il fiume che scorre, come una lame di luce tra il verde cupo di una natura che appesantisce gli occhi…» BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto: P. Cicchini, Voce in Ternipittura ’95, Pinacoteca comunale Orneore Metelli – Terni, p. 4 (breve profilo dell’artista) [M.G.]


Polli Arturo, Fiori di campo, olio su tavola, 1977


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Stampa numerata

TITOLO/SOGGETTO

Terni, Camera di Commercio e Torre dell' Orologio

AUTORE

Poretti Erminio (Varese 1946)

DATAZIONE

11 giugno 2012

MATERIA e TECNICA

Litografia su carta 15,5x25 (foglio) 20x29 (passepartout) 45,5x55,5 (cornice) 7/100 (in basso a sinistra) – “PORETTI “ (in basso a destra, stampatello minuscolo, a matita sul passepartout ottimo Senza numero Piano 1, ambiente 117, corridoio

MISURE ISCRIZIONI STATO DI CONSERV. N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

L’edificio con la sua torre si staglia luminoso in fondo alla piazza ripresa dalla via Cassian Bon tra le quinte laterali in ombra: a sinistra il profilo della sede scolastica (Liceo G. Galilei), a destra in primo piano l’ombra portata di un caseggiato e, in secondo piano la torre medievale con la Madonnina e il volume scuro del palazzo retrostante che prospettano su via C. Battisti. NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa è stata realizzata in una tiratura assai limitata di sole cento copie realizzate con il torchio. Si evidenziano tratti di incisione accostati a creare diversi effetti chiaroscurali. L’autore propone una visione che inquadra l’edificio nel contesto urbano con una interpretazione serena e antiretorica. Lo scorcio diagonale sulla piazza inquadra, oltre il soggetto dell'opera, il fianco scuro del Liceo Scientifico Galileo Galilei realizzato a partire dal 1922 come sede dell’Istituto Tecnico Commerciale “F. Cesi” dall’ingegnere Angelo Guazzaroni (stesso progettista scelto per la Camera di Commercio) e, a destra, la via che interseca perpendicolarmente la piazza: via Cesare Battisti. Gli effetti chiaroscurali, non essendo particolareggiati, lasciano immaginare che l' opera sia più antica, effetto che caratterizza l' artista che decide volutamente di non creare una fotografia. Poretti, nato nel 1946 in Lombardia dove ha lavorato fino al 1970 in un' industria chimica, si trasferisce a Firenze dove frequenta il corso di pittura all' accademia di belle arti. Parallelamente segue lezioni di incisione a Urbino. Dopo l’acquisto da parte del ministro dei beni culturali francese di una sua opera, viene chiamato a far parte del prestigioso "Salon d'Automne" di Parigi, oggi vive a Varese. Le tecniche che privilegia maggiormente sono: la pittura ad olio, l'affresco, l'acquerello e l'incisione. Alcuni soggetti prendono ispirazione dai modelli dei maestri del passato, altri da scene di vita quotidiana nella pianure lombarde da lui amate. Mario Luzi cita: "un' artista riservato, ma con i segni di una sicura vocazione che ci arrivano senza clamore, ma in modo convincente". BIBLIOGRAFIA Documenti allegati all' opera acquistata con profilo dell’autore e citazioni di Mario Luzi [N.M.C. – M.M.L.]


Erminio Poretti, Terni, Camera di Commercio e Torre dell' Orologio, litografia, 2012


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Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio di campagna

AUTORE

Quaglia Aldo (Genova 1907 – Terni 1956) f.

DATAZIONE

1955 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 59x69; 81x90,5 QUAGLIA /55 (in basso a destra, corsivo minuscolo a pennello) Ottimo

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZ. N. INV. CCIAA LOCALIZZAZIONE

0956 Piano 1, stanza 103, Ufficio Studi

Il paesaggio presenta stesure collinari di colore verde acceso e giallino in primo piano con presenza di alberi allineati, strada e qualche abitazione nella linea mediana per sfumare verso montagne morbide e sinuose che si trovano nello sfondo; la linea dell’orizzonte è molto alta e una luce chiara e serena illumina il tutto donando al complesso un’ atmosfera pacifica e naturale. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è citata nell’ Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, segnata con il «N. 662 “Paesaggio” Quaglia – L. 30.000», sotto l’anno 1955. Proviene da un premio-acquisto di L. 60.000 (ex equo con Adalberto Diamanti) della Camera di Commercio, come da Verbale della giuria del VI Premio Terni Pittura e Incisione (a cura del Gruppo Artisti Umbri “La Soffitta”), che si tenne nel Palazzo delle Esposizioni- Camera di Commercio , Terni, dal 18 al 26 settembre 1955. Nello stile del pittore prevale una considerazione istintiva del colore che lascia solo intravedere l’immagine all’osservatore, senza descriverla, privilegiando il segnocolore. La rapidità di esecuzione nelle sue opere è tale che immagine e atmosfera si fondono in un'unica materia arrivando ad una dimensione astratta e figurale o anche detta figurazione nell’astrazione . BIBLIOGRAFIA Archivio della CCIAA: Elenco quadri di proprietà della Camera di Commercio, N. 662 (a. 1955); VI Premio Terni Pittura e Incisione (a cura del Gruppo Artisti Umbri “La Soffitta”), catalogo ella mostra (Palazzo delle Esposizioni- Camera di Commercio , Terni, 18-26 settembre 1955) Bibliografia di confronto: I. Mussi, Quaglia o dei colori al tramonto, in F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di) , Castellani / Fatati / Metelli /Quaglia, collana ‘’Arte estate in Acquasparta ‘Le scritture del tempo’ ’’, Catalogo della mostra , Palazzo Cesi, Acquasparta, 20 Giugno-20 Settembre 1981, pp. 15-16; p.66 (biografia); B. Toscano, Presentazione, in F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di), Op. Cit, p. 8. [O.L. – M.M.L.]


Quaglia Aldo, Paesaggio di campagna, olio su tela, 1955


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Porta del Popolo Roma

AUTORE

Carlo Quaglia (Terni, 1903 – Roma, 1970) f.

DATAZIONE

1949 (doc.)

MATERIA e TECNICA

Olio su tela

MISURE

STATO DI CONSERVAZ.

cm 51,5x43,5 68x59 (con cornice) C. QUAGLIA (In basso a destra, stampatello maiuscolo a pennello) Buono

N. INV. CCIAA

0780

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, stanza 110, Sala riunioni

ISCRIZIONI

La celebre porta annessa alle mura aureliane di Roma è stata ripresa dal piazzale Flaminio con un punto di vista spostato verso sinistra che lascia intravedere solo in parte il fornice centrale. Il taglio dell’opera è orizzontale, l’edificio di culto sulla sinistra si addossa alla porta con la sua cupola schiacciata appena sotto il profilo mistilineo del la porta stessa; la facciata dell’edificio sulla destra si dispone anch’essa orizzontalmente lasciando intravvedere i lineamenti verdeggianti di un albero sullo sfondo; i colori sono caldi e modulati su una gamma dorata; le pennellate brevi e decise. La luce, proveniente dalle spalle del pittore, si distende in maniera omogenea sull’architettura in una tiepida mattina primaverile. NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’ “Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Com.” è citato sotto l’anno 1949 un quadro di Carlo Quaglia con questo soggetto (n. 368) del prezzo di L. 50000. Infatti , l’artista espone un quadro nella Mostra nazionale d’arte figurativa, nel 1949, presso la Camera di commercio di Terni. Di lui ebbe a scrivere I. Mussi: «Questo provinciale umbro, che romano non era, ma romano divenne, era innamorato di Roma nel modo più appassionato, ma senza retorica, e nessuno fu meno retorico di lui. Ciò che troviamo allora riprodotto nei suoi quadri non è il “fasto” di Roma, e tanto meno l’aspetto esterno, crudamente urbanistico della città, ma il “sangue” di Roma, la sua luce e la sua atmosfera. Questa “aura” che ci restituisce non solo l’immagine di una città, ma il volto vero di un’epoca, e con essa un humus di cultura che vale la pena far rivivere. Le vedute rappresentate da Quaglia sono vedute di case, di facciate di case, di chiese, di cupole. La Roma di Quaglia è disabitata, è una Roma augusta anche negli aspetti più dimessi , meno ovvi e battuti, negli angoli e scenari oggi scomparsi; è una Roma ancora quasi intatta, e lui se la guarda con il suo occhio amoroso e la rappresenta con questa sua pittura che a distanza di anni mantiene il suo fascino. La prospettiva resta volutamente approssimativa senza nessuna certezza illusiva, la tastiera cromatica è limitata, con pochi appigli sul reale ma efficacissimi. Il colore dominante è il rosso». Dai quadri che Quaglia realizza intorno al 1947, si può capire come la sua fosse una pittura facilmente mossa,fluttuante quasi , ma non indecisa, non sia per nulla documentaria o di ripresa diretta. Questo processo di riduzione dell’oggetto all’immagine vagheggiata , è caratteristico in Quaglia, e consiste nell’estrarre come una sezione, che nega la materialità della cosa nella mancanza di profondità, ma la suggerisce nella frontalità.


BIBLIOGRAFIA Archivio della CCIAA: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto (anno 1949) Bibliografia specifica: Mostra Nazionale d’arte figurativa, Catalogo della mostra, Locali Camera di Commercio, Terni 20 ottobre-13 dicembre 1949 (Mostra del Sindacato Artisti pittori e scultori, CGIL nazionale e sez. di Terni, con la presenza di umbri e romani). Bibliografia di confronto: I. Mussi, Quaglia o dei colori al tramonto, in F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di), Todi 1981, pp. 15-16; p.66 (biografia); B. Toscano, Presentazione, in F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di), p. 8. COMPILATORE :

Nasoni Martina - Moroni Maria Laura

Quaglia Carlo, Porta del Popolo, Olio su tela, 1949

[N.M. – M.M.L.]


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio (case e strade in prospettiva)

AUTORE

Rondoni Romeo (Giano dell ’Umbia 1928) f.

DATAZIONE

1972 d.

MATERIA e TECNICA

Olio su masonite,

MISURE

cm 61 x 45.5; 74 x 59 (con cornice)

ISCRIZIONI

“RONDONI R. / 72” (in alto a sinistra, minuscolo corsivo, a pennello)

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

N. INV. CCIAA

1129

LOCALIZZAZIONE

Piano rialzato,stanza 10, Anagrafe

Il dipinto ad olio rappresenta una strada in prospettiva di un colore giallo lucente, lungo la quale si affacciano tre strutture architettoniche dello stesso colore giallo ocra. Le colline sullo sfondo sono realizzate con pennellate ad andamento curvilineo che sembrano confondersi con il cielo, laddove sopra uno strato indistinto di colori che sfumano dal giallo al verde, al verde acqua si affaccia il cerchio del sole di un colore rosso-arancio confondendosi con le nubi nell’ora del tramonto. Il giallo metallico della strada in basso contrasta con i colori spenti del cielo creando un forte divario tra le due parti del dipinto separate dalla linea della strada. Le pennellate sono veloci, delicate ma allo stesso tempo curate e definite. La prospettiva rende perfettamente il senso di continuità dello spazio, donando profondità al dipinto. NOTIZIE STORICO CRITICHE Rondoni sviluppa una produzione pittorica, inizialmente privata, soprattutto di paesaggi immaginari, ma chiaramente ispirati all’ambiente umbro, eseguiti con tratti sommari, talora sfumati, ma godibili per equilibrio tonale e espressività. A partire dagli anni ’70, partecipa ad alcune mostre presso la Camera di Commercio di Terni: il dipinto presente in collezione dovrebbe essere stato esposto proprio nella Mostra collettiva di pittori ternani del 1972 mentre, negli anni ’80, raggiunta una certa notorietà, si afferma in alcune edizioni del Premio Internazionale “San Valentino” che si svolgeva spesso nello stesso Salone espositivo della Camera di Commercio. [P.C.]


Rondoni Romeo, Paesaggio, olio su masonite, 1972


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto mobile

SOGGETTO

Albero

AUTORE

Rossi I. (n. c.) f.

DATAZIONE

1964 d.

MATERIA e TECNICA

Carboncino acquerellato Tela

MISURE

cm 60,5 x 40,5; 3,5 (passepartout)

ISCRIZIONI

ROSSI - I / 64 (in basso al centro; a carboncino)

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

N. INV. CCIAA

0073

LOCALIZZAZIONE

Piano 2; stanza 102, Ragioneria

L’opera rappresenta un paesaggio di campagna dominato da un albero dal tronco leggermente obliquo situato in pendenza su una collinetta a mo’ di quinta laterale sinistra. L’albero si estende per tutta l’altezza della tela, anche se l’inquadratura del soggetto è spezzata, dando l’idea di un taglio fotografico. Ciò testimonia la distanza ravvicinata dell’artista al soggetto ritratto. Al di là dell’albero, in lontananza, si scorgono dei campi coltivati divisi in appezzamenti e, dietro essi due colline. La maggior parte del disegno è dominata dal bianco del cielo e dalla presenza dell’albero in primo piano, colpito a sinistra dalla luce che inonda tutto il paesaggio. La resa degli elementi è quasi abbozzata, molti particolari del disegno risultano quasi trasparenti, invisibili, come se il pittore non avesse portato a termine l’opera, ma avesse voluto focalizzare l’attenzione solo sul tronco dell’albero, realizzato in maniera più studiata. La caratteristica principale di quest’opera è la spaziosa ariosità, effetto ottenuto grazie ad un uso corretto della prospettiva, che dona profondità alla raffigurazione, e al largo impiego del bianco. All’interno del disegno è possibile trovare un’unica evidente linea di forza obliqua, quella dell’albero. NOTIZIE STORICO CRITICHE Non è possibile al momento stabilire con certezza l’autore del disegno, considerando anche la diffusione del cognome e tenendo conto dell’assenza di documenti nell’archivio camerale. Proprio questa assenza farebbe pensare ad un canale di provenienza diverso da quello dei concorsi e delle mostre locali. Sotto l’anno 1962, nell’Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio è citato un altro quadro dello stesso artista del quale non c’è più traccia: “Quadretto montatura inglese bianco e nero pittore I. Rossi “Vico delle Orfane Terni”. La firma riportata, ROSSI I /64, mostra confronti con quella del maestro bolognese Ilario Rossi (Bologna 1911-1994) allievo di Giorgio Morandi e presente nel 1963 al Premio INPS di Roma e alla Quadriennale Nazionale di Roma il quale si firma nella maggior parte dei casi con il solo cognome in stampatello (senza il nome) e con l’anno abbreviato alle ultime due cifre sotto al cognome. Ma al momento non ci sono elementi che possano avvalorare tale ipotesi. BIBLIOGRAFIA Bibliografia di confronto: Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio, dattiloscritto, N. 1054 (a. 1962); Sitografia di confronto: http://www.ilariorossi.it/; http://www.oocities.org/ilariorossi/biografia.html [G.A. – M.M.L.]


Rossi I., Albero, carboncino acquarellato su tela, 1964


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio

AUTORE

Rossoni Duilio (Roma 1931 – 2011)

DATAZIONE

1960

MATERIA e TECNICA

Olio su tavola

MISURE

cm 35,5x45; 66,7x55,3 (con cornice)

ISCRIZIONI

D. ROSSONI (in basso a sinistra, corsivo minuscolo a pennello)

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

N. INV. CCIAA

0873

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, ambiente 107, Segreteria di presidenza

L’ opera raffigura la veduta di un paesaggio collinare. Il soggetto non è definito, bensì rappresentato in chiave quasi impressionista. Il cielo è piatto ed il colore steso in modo uniforme. Le colline sono dipinte da ampie pennellate di colore denso. In primo piano, la distesa dorata ondeggiante sembra rappresentare un campo di grano. La firma dell’artista è posizionata in basso a sinistra, a contrasto con i toni chiari del campo di grano. NOTIZIE STORICO CRITICHE Duilio Rossoni, pittore e incisore romano, riceve il premio-acquisto della Camera di Commercio per l’opera ‘Paesaggio’ come da Verbale della giuria dell’XI Premio Terni. Nell’ “Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio ” è citato sotto l’anno 1960 al n. 1002 come “Paesaggio” di Luigi (sic) Rossoni. Rossoni ha frequentato l’Istituto d’arte di Roma: I temi prediletti da Rossoni sono paesaggi, figure, fiori, animali, nature morte. L’artista, che seguì a Roma le lezioni di scultura di Guido Calori ha donato nel 2009 parte del suo archivio di artista e tre cartelle contenenti disegni e incisioni alla Fondazione Museo dell’Opera di Guido calori di Sangemini. La fondazione stessa nel realizzare la mostra dedicata all’artista romano nel 2011, ha esposto, tra le incisioni e i disegni del maestro, anche l’opera di proprietà della CCIAA (M. Benucci, 2011) BIBLIOGRAFIA “La Soffitta”, XI Premio Terni, catalaogo della mostra (Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, Terni, dal 18 dicembre 1960 al 2 gennaio 1961), Terni 1960; M. Benucci, A. Sferrazza (a cura di), Duilio Rossoni (1911-2011). Incisioni e disegni dalla Raccolta del Museo dell’Opera di Guido Calori, “Quaderni del Museo dell’Opera di Guido calori MMXI”, p. 82; A. Sferrazza, Note biografiche, ibidem, pp. 83-84. [S.C – M.M.L.]


Rossoni Duilio, Paesaggio, olio su tavola, 1960 (X Premio Terni)


ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE CLASSICA E ARTISTICA TERNI

LICEO ARTISTICO “O. METELLI” COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI

Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

SOGGETTO

Natura

AUTORE

Seraldo (n. c.) f.

DATAZIONE

1977 d.

MATERIA e TECNICA

Compensato, olio

MISURE

cm 49,2 x 39,5; 75 x 66 (con cornice).

ISCRIZIONI

SERALDO 77 (in basso a destra, stampatello minuscolo, a pennello)

STATO DI CONSERVAZ.

Buono

N. INV. CCIAA

0727

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, ambiente 117 (corridoio)

Il quadro raffigura un paesaggio collinare, con la presenza di alberi e cespugli caratterizzati da colori prevalentemente caldi. Il colore è steso a macchia senza cura dei dettagli puntando invece a rendere i volumi dei cespugli. Sullo sfondo emerge invece un cielo limpido che emana una luce soffusa. L’artista ritrae la natura con tecnica tendenzialmente impressionista accostando tocchi di colore e pennellate morbide. NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è registrato nell’ultimo Inventario digitale del 2015 della CCIAA con il titolo “Natura” e il nome del pittore S. ALDO e la data d’ingresso al 1977. La ricerca sul nome Seraldo e sulla possibile contrazione S. Aldo, non ha dato esiti, né si riscontrano confronti con artisti noti nel territorio. [G.C.]


Seraldo, Natura, olio su compensato, 1977


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Stampa dipinta

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio urbano con imbarcazione

AUTORE

Stegman Arnulf Erich (Deisendofen, Monaco di Baviera – Germania, Not. 1958-1971), f.

DATAZIONE

1971 (doc.)

MATERIA e TECNICA

Xilografia su carta; acquerello

MISURE

cm 64,2x49,2 (foglio); 50,2x36 (cornice)

ISCRIZIONI

A.E. STEGMAN (in basso a destra, corsivo minuscolo, a penna)

STATO DI CONSERVAZIONE

Mediocre (ingiallito)

N. INV. CCIAA

Senza numero

LOCALIZZAZIONE

Piano 1, ambiente 113, Anticamera Sala giunta

L’immagine presenta in primo piano una imbarcazione tipo gondola ormeggiata ad un pontile su cui si muovono delle donne e dei bambini e sullo sfondo è la facciata di un edificio caratterizzato dalla presenza di porte e finestre a diverse altezze e muri scrostati e maculati. Malgrado il tema di vita quotidiana farebbe pensare ad un quadretto di genere, la scena si mostra sovraccarica di elementi precari che trasmettono una visione cupa e dolorosa della realtà. Anche i punti colore gialli e rosa, invece di rasserenare la visione, producono un ritmo timbrico che crea uno stato di sospensione. NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul retro dell’opera è applicato un foglio stampato con il profilo dell’artista. Nell’Elenco dei quadri di proprietà della CCIAA è registrato al N. 1316 come “ Quadro ‘Stegman’” con il prezzo di L. 10.000. BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio, N. 1316 (anno 1970); Foglio allegato all' opera acquistata con profilo dell’autore [M.M.L.]


Stegman Arnulf Erich, Paesaggio urbano con imbarcazione


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI TIP OGGETTO

Dipinto mobile

TITOLO

“Acciaierie di Terni”

AUTORE DATAZIONE

Palmiro Teofoli (Terni 1906-1968) 1963

MATERIA E TECNICA

Olio su tela

MISURE

cm 59 x 73;

ISCRIZIONI STATO DI CONSERV.

PTeofoli (PT soprascritte, in basso a destra, stampatello minuscolo a pennello) Ottimo

N.INV.CCIAA

0665

LUOGO DI CONSERV.

Piano 1, stanza 108, Ufficio del Presidente

87,7 x 100 (con cornice)

Nell’ opera vengono raffigurate alte ciminiere cupe e scure dalle quali fuoriesce il fumo sullo sfondo di un paesaggio con alberi e contadini intenti al lavoro. In secondo piano, intermedio tra i due descritti, si vedono case popolari forse appartenenti agli operai delle stesse fabbriche. NOTIZIE STORICO CRITICHE Palmiro Teofoli riceve il premio-acquisto della Camera di Commercio di Terni per l’opera Acciaierie di Terni come da Verbale della Giuria in XII Premio Città di Terni 1962, Concorso nazionale di Pittura (Catalogo), che si tenne proprio nel Palazzo delle Esposizioni-Camera di Commercio, dal 23 dicembre 1962 al 6 gennaio 1963. Il dipinto è infatti citato nell’ Elenco quadri di proprietà della Camera di Commercio acquistato sotto l’anno 1963 al N. 1090 con il prezzo di Lire 60.000. La pittura di Teofoli racconta la realtà della gente comune fatta di duro lavoro e sentimenti poetici ritraendo un mondo di umili e riconducendoci ad una visione realista. Raffigurata ancora una volta c’è la maggiore fabbrica Ternana , vista in modo simbolico sia come città sia come sviluppo economico ma la visione non è rasserenante e il fumo pervade tutto in un cupo presagio di morte. BIBLIOGRAFIA Archivio della Camera di Commercio: Elenco quadri di proprietà della Camera di Commercio N. 1090. Bibliografia specifica: XII Premio Terni 1962, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso nazionale

di Pittura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, dal 23 dicembre 1962 al 6 gennaio 1963), Terni;

Bibliografia di confronto: A. C. Ponti, F. Boco (a cura di), Terra di Maestri , Maestri Umbri del novecento 1923 1945 Provincia di Perugia, scritti di : Paolo Belardi , Luigi M. Reale , Barbara Tosti , Mino Valeri , Citta di Castello 2003 [O.L.]


Teofoli Palmiro, Le acciaierie di Terni, olio su tela, 1963


COLLEZIONE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERNI Tip. OGGETTO

Dipinto Mobile

TITOLO/SOGGETTO

Paesaggio

AUTORE

Zanfardini Giuseppe (Roma 1896 - Not. 1951-53)

DATAZIONE

1955

MATERIA e TECNICA

Olio su Tavola

MISURE

cm 15x17,6; 21,5 x 18.5 (con cornice)

ISCRIZIONI STATO DI CONSERVAZ.

ZANFARDINI (In basso a destra, stampatello maiuscolo a pennello) Buono

N. INV. CCIAA

0968

LOCALIZZAZIONE

Piano 1; Sala 113 (anticamera sala giunta)

L’opera mostra un paesaggio raffigurante un lago in primo piano in cui si specchia un isolotto che è posto nella sinistra del quadro. In secondo piano si intravede una sponda. Fanno da sfondo una catena di montagne e un cielo tratteggiato da piccole nubi dai riflessi dorati. Il pittore ha utilizzato principalmente pittura a macchia con tonalità scure mischiate a tonalità calde per la terra con linee di contorno nere e più chiare per il cielo. Le pennellate nella fascia centrale sono disordinate e il pennello lascia le tracce del suo passaggio; a differenza nello specchio d’acqua la stesura del colore è liscia e piatta e illuminata da una luce che proviene dal cielo. NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è presente nell’ “Elenco dei quadri di proprietà della Camera di Commercio” citata sotto l’anno 1955 con il nome di “Paesaggio di Zanfardini”. Sul retro dell’opera è applicato un foglio riportante la scritta: « I MOSTRA INTERNANZIONALE U.N.A.C.» dal quale risulta che il dipinto è la copia n° 5/5 ed è stato acquistato al prezzo di L. 40.000. Un pittore dal nome di Giuseppe Zanfardini (Roma, 1896-) ha esposto alla VI Quadriennale nazionale d'Arte di Roma (1951-53), potrebbe aver esposto nel Premio Terni (cosa verosimile) ma non risulta dai cataloghi. BIBLIOGRAFIA [M. G.]


Zanfardini (?), Paesaggio lacustre, 1955



BIBLIOGRAFIA E FONTI D’ARCHIVIO Archivio della CCIAA (Fonti) : Elenco dei Quadri di proprietà della Camera di Commercio, foglio sciolto dattiloscritto, post 1971 Delibere consiliari 1959, 1962 (decorazioni Salone del Consiglio e Sala Giunta) Bibliografia generale: −

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1930: Salone del paesaggio umbro, catalogo della mostra (Orvieto, palazzo dell’Opera del Duomo, giugnosettembre 1930), Marsili, Orvieto. 1931: II Mostra sindacale d’arte. Perugia, Sindacato fascista belle arti dell’Umbria, catalogo della mostra (Perugia, Sala dei Notari, 30 agosto – 22 settembre 1931), Tip. Riv. Fasc. G. Donnini, Perugia; Prima mostra gruppo artisti di Terni, catalogo della mostra (Terni, Bottega d’arte Zingarini, giugno 1931), Frattaroli, Terni s.d.

1932: III Mostra del sindacato fascista B. A. dell’Umbria, catalogo della mostra (Terni, Automobile Club, settembre 1932), Terni

1933: Prima mostra del sindacato nazionale fascista di belle arti, catalogo della mostra (Firenze, palazzo del Parterre di Sangallo, aprile-giugno 1933), Firenze

1934: (cit. in La scuola ternana. 1930-1942, mentre alcuni articoli di giornali affermano 1933) Mostra pittura, scultura, bianco e nero, depliant della mostra (Terni, Bottega d’arte Zingarini, novembre 1934), Tip. Celori, Terni

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1935: IV Mostra interprovinciale d’arte, indetta dal Sindacato fascista belle arti dell’Umbria, catalogo della mostra (Perugia, Sala dei Notari, settembre-ottobre), Tip. Riv. Fasc. G. Donnini, Perugia; Mostra di pittura, scultura, bianco e nero, depliant della mostra (Terni, Palazzo provinciale dell’Economia Corporativa, 28 aprile 1935), Frattaroli, Terni; A. Pianetti, La mostra d’arte al palazzo del Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa, in “TerniRassegna del Comune”, II, 5-6, maggio-giugno; Seconda Quadriennale d’arte nazionale, catalogo della mostra (Roma, palazzo delle Esposizioni, febbraio-luglio 1935), Tuminelli, Roma; 1936: V Mostra d’arte del sindacato interprovinciale fascista belle arti dell’Umbria, catalogo della mostra (Terni, Palazzo provinciale dell’Economia Corporativa, ottobre novembre 1936), Tip. U. Marrocchi, Terni; 1937: VI Mostra interprovinciale d’arte indetta dal sindacato fascista belle arti dell’Umbria, catalogo della mostra (Perugia, Regia Galleria Vannucci, settembre-ottobre 1937), Tip. Riv. Fasc. G. Donnini, Perugia;


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1938: VII Mostra interprovinciale del sindacato fascista belle arti, catalogo della mostra (Terni, Palazzo provinciale dell’Economia Corporativa, 6 nov. - 10 dic. 1938), Alterocca, Terni; 1939: III Quadriennale d’arte nazionale, catalogo della mostra (Roma, palazzo delle Esposizioni, febbraioluglio 1939), Roma; Mostra delle opere concorrenti al II Premio pittura e incisione “Città di Orvieto”, catalogo della mostra (Orvieto, Palazzo Gualterio, 29 maggio – 11 giugno 1939), Orvieto;

1940: Mostra delle opere concorrenti al III Premio pittura e incisione “Città di Orvieto”, catalogo della mostra (Orvieto, Casa del Fascio, 29 maggio – 11 giugno 1940), Marsili, Orvieto;

1941: VIII Mostra d’arte del sindacato interprovinciale fascista belle arti dell’Umbria, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Carrara, 5-28 ottobre 1941), Alterocca, Terni;

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1942: IX Mostra d’arte del sindacato interprovinciale fascista belle arti dell’Umbria, catalogo della mostra (Perugia, Rocca paolina, settembre-ottobre 1942), Tip. Riv. Fasc. G. Donnini, Perugia; Mostra collettiva di artisti ternani, catalogo della mostra (Terni, palazzo Carrara, 19 settembre – 4 ottobre 1942), Nobili, Terni. 1943: IV Quadriennale d’arte nazionale, catalogo della mostra (Roma, palazzo delle Esposizioni, maggio-luglio 1943), Roma; 1945: I Mostra d’arte di pittura, scultura, bianco e nero, catalogo della mostra (Terni, Palazzo della Camera di Commercio, Associazione liberi artisti, 13 giugno – 30 luglio 1945), Iris, Terni; Mostra collettiva di pittori ternani, catalogo della mostra (Terni, Sezione giovanile socialista, 4-18 febbraio 1945), Terni. 1946: II mostra dell’Associazione ternana dei liberi artisti, catalogo della mostra (Terni, Albergo Plaza, 8-20 dicembre 1946), Terni. 1947: Mostra delle opere ammesse al VII premio di pittura “Città di orvieto”, catalogo della mostra (Orvieto, palazzo del Capitano del Popolo, 5-19 giugno 1947), Marsili, Orvieto; I Mostra regionale d’arte contemporanea, catalogo della mostra (Spoleto, 7-21 dicembre 1947) Spoleto; Mostra ternana di pittura, catalogo della mostra (Perugia, Galleria Nuova, 19 aprile – 8 maggio 1947), Perugia; Premio “Perugia”, pittura, catalogo della mostra (Perugia, Galleria Nuova, 11-15 ottobre 1947), Perugia. 1948: Mostra dell’arte umbra contemporanea, catalogo della mostra (Terni, Circolo Il Drago, Associazione liberi artisti, 14-24 febbraio 1948), Terni; Rassegna nazionale di arti figurative, catalogo della mostra (Roma, Galleria d’Arte Moderna, marzomaggio 1948), Roma.


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1949: Mostra nazionale d’arte contemporanea, catalogo della mostra (Terni, Terni, Camera di Commercio, Associazione liberi artisti, 13 febbraio – 13 marzo 1949), Terni; Mostra nazionale d’arte figurativa, catalogo della mostra (Terni, Camera di Commercio, CGIL Sindacato artisti pittori e scultori – sezione di Terni, 20 ottobre – 13 novembre 1949), Terni.

1950: “Premio Terni”, Prima mostra nazionale pittura e scultura 1950, “La Soffitta” Gruppo artisti di Terni, catalogo della mostra (Terni, Palazzo esposizioni Camera di Commercio, 12-23 febbraio 1950), Terni

1951: “II Premio Terni”, Concorso nazionale d’arte “La Soffitta” pittura e scultura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo esposizioni Camera di Commercio, 4-19 marzo 1951), Tip. Marrocchi, Terni

1952: “Premio Terni” 1952, pittura e scultura, “La Soffitta” concorso nazionale d’arte, Terni, catalogo della mostra (Terni, Palazzo esposizioni Camera di Commercio, 29 giugno-10 luglio 1952), Terni

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1953: I Mostra nazionale di arti figurative Premio Spoleto, catalogo della mostra (Spoleto, palazzo Collicola, 626 settembre 1953), Spoleto; IV “Premio Terni” 1953, Concorso nazionale d’arte, pittura, bianco e nero, catalogo della mostra (Terni, Palazzo esposizioni Camera di Commercio, 20 settembre-5 ottobre 1953), Terni 1954: V Premio Terni 1954, “La Soffitta” Concorso nazionale d’arte, pittura e incisione, Catalogo della Mostra (Terni, Camera di Commercio, 19-30 settembre 1954), Terni

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1955: 2a Mostra di arti figurative, catalogo della mostra (Terni, Camera di Commercio, Associazione liberi artisti ? 9-19 giugno 1955), Terni; VI Premio Terni Pittura e Incisione, Gruppo Artisti Umbri “La Soffitta”, catalogo della mostra (Terni, Palazzo delle Esposizioni- Camera di Commercio, Terni, 18-26 settembre 1955), Nobili, Terni; VII Quadriennale nazionale d’arte di Roma, catalogo della mostra (Roma, palazzo delle Esposizioni, novembre 1955 – aprile 1956). 1956: IV Mostra nazionale di arti figurative, catalogo della mostra (Spoleto, palazzo Collicola, 26 agosto – 30 settembre 1956), Spoleto; VII Premio Terni, Concorso Nazionale di Pittura “La Soffitta”(Sotto gli auspici dell’Ente Provinciale per il Turismo di Terni), catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, 21-30 novembre 1956), Terni; 1957: V Mostra nazionale di arti figurative, catalogo della mostra (Spoleto 26 agosto – 30 settembre 1957), Spoleto; VIII Premio Città di Terni 1957, “La Soffitta”, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, 16-24 novembre 1957), Arti grafiche Nobili, Terni. 1958: IX Premio Città di Terni, “La Soffitta”, Terni . Concorso nazionale di pittura ed incisione, catalogo della mostra (Terni, 6-21 dicembre 1958), s.l., s.e., coop. Arti grafiche Nobili, Terni.


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1959: X Premio Città di Terni, 10, Terni 1959, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso Nazionale di pittura ed incisione, catalogo della mostra (Palazzo Esposizioni-Camera di Commercio, Terni dal 22 novembre al 6 dicembre 1959), s.l., s.e., (Terni, coop. Arti grafiche Nobili) 1960: XI Premio Terni 1960, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso nazionale di Pittura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni-Camera di Commercio, dal 18 dicembre 1960 al 2 gennaio 1961), Terni 1962: XII Premio Terni 1962, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso nazionale di Pittura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, dal 23 dicembre 1962 al 6 gennaio 1963), Terni; X Premio Spoleto, Ferrari, Pisani, Uncini, Vespignani, catalogo della mostra (Spoleto, palazzo Collicola, 9-31 dicembre 1962), Spoleto.

1964 XIII Premio Terni 1964, “La Soffitta” gruppo artisti ternani, Concorso nazionale di Pittura, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Esposizioni - Camera di Commercio, dal 24 maggio al 2 giugno 1964), Terni;

1969: Mostra Pittura città di Terni 1900-1968, catalogo della mostra (Circolo dipendenti comunali, Terni 8-22 marzo 1969), s.l., s.e., [1969?], Arti Grafiche Nobili, Terni.

1971: Mostra delle opere d’arte moderna appartenenti alla Pinacoteca Comunale di Terni, catalogo della mostra, Terni

1974: M. Valeri, Appunti per una storia della pittura a Terni nel ‘900, Terni Soc. Arti Grafiche Nobili, 19711974. Estratto da «Rassegna Economica della Camera di commercio industria e artigianato di Terni » 1971 1979: A. C. Ponti, F. Calzavacca, D. Coletti, M Duranti, E. Mercuri, M. Valeri, Guida all’arte contemporanea in Umbria, Umbria Editrice, 1979 1981: F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di) , Ugo Castellani , Felice Fatati, Orneore Metelli, Carlo Quaglia, collana ‘’Arte estate in Acquasparta ‘Le scritture del tempo’ ’’, Catalogo della mostra, Acquasparta, Palazzo Cesi, 20 Giugno-20 Settembre 1981, Regione dell’Umbria, Todi. 1982: F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, C. Vivaldi (a cura di), La scuola ternana. 1930-1942, Presentazione di B. Toscano, collana ‘’Arte estate in Acquasparta’’, Catalogo della mostra, Acquasparta, Palazzo Cesi, 19 Giugno-19 Settembre 1982, Terni, Poligrafica Umbra, 1982; 1985 Rassegna d’arte “Riconciliazione”, a cura di V. Cecchi, F. Maroni, M. Valeri; catalogo della mostra (Chiesa di San Marco- Terni , dal 30 marzo al 14 aprile 1985); Terni


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1986: P. Rinaldi, La Pinacoteca Comunale. Terni, Milano. M. Coletti, M. Duranti, A.C. Ponti, Arte sacra in Umbria. Parte prima: opere di artisti umbri contemporanei, catalogo della mostra, (Perugia, Palazzo dei Priori, Sala Podiani , 25 ottobre – 15 Dicembre 1986), Perugia

1995: Comune di Terni, Assessorato alla Cutura, Ternipittura ’95, catalogo della mostra (Pinacoteca Comunale “O. Metelli”, dal 15 giugno al 9 luglio 1995), scritti di P. Cicchini, P. Rinaldi, M. Apa, Visconti, 1995

1999: D. Cialfi, Le trasformazioni dell’arte in Dal decentramento all’autonomia. La provincia di Terni dal 1957 al 1997 a cura di Renato Covino, Terni, Provincia di Terni, 1999, pp. 217 e ss.;

2000: J. Nigro Covre (a cura di), Pinacoteca Comunale “Orneore Metelli” di Terni. Dipinti e sculture del XIX e XX secolo, Electa Editori Umbri Associati, Milano 2000

2002: F. Porrazzini, voce in J. Nigro Covre (a cura di), Pittori ternani del ’900, Catalogo della mostra, Terni, Videocentro, 7 dic. 2002 – 7 gen. 2003, Terni 2002;

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2003: A.C. Ponti, F. Boco (a cura di), Terra di Maestri. Artisti Umbri del’900. 1923-1945, Catalogo della mostra Spello, Villa Fidelia, 19 Luglio-9 Novembre 2003, Città di Castello 2003 P. De Angelis, Pittori e scene ternane (1900-1940), s.l., s.e., Assessorato alla P. I., Comune di Terni, con il patrocinio del Provveditorato agli Studi (Terni, Litografia Stella) 2005:

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M. Valeri, Arte per superare la monocultura siderurgica, in Terra di maestri. Artisti umbri del Novecento IV. 1960-1968 a cura di C.A. Ponti, catalogo mostra (Spello, Villa Fidelia, 6 dicembre 2005 – 17 aprile 2006) Perugia 2005 2006: C.A. Ponti (a cura di), Terra di maestri. Artisti umbri del Novecento V. 1969-1980, catalogo mostra (Spello, Villa Fidelia, 5 agosto – 28 ottobre 2007) Perugia 2007 2009: D. Cialfi, A. Pesola (a cura di), Umbria Futurista 1912-1944, Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 2009 2012: Ilario Ciaurro, 1889-1992, a cura di Teresa Sacchi Lodispoto e Sabrina Spinazzè, catalogo della mostra, Cassa di Risparmio di Orvieto, con un saggio di Alberto Satolli, Arte cultura e sviluppo, Orvieto, 2012

Bibliografia su Ugo Castellani: M. Valeri, Ugo Castellani, s.l., s.e., [1979?] (Terni, Arti Grafiche Nobili), Estratto da «Rassegna Economica», n. 2, marzo 1979. Castellani / Fatati / Metelli /Quaglia, a cura di F. Calzavacca, F.F. Mancini, A. C. ponti, M. Valeri, Introduzione di B. Toscano, catalogo della mostra (Acquasparta, palazzo Cesi, 20 giugno – 20 settembre 1981), Todi 1981


La scuola ternana. 1930-1942, a cura di F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, C. Vivaldi, Presentazione di B. Toscano, catalogo della mostra (Acquasparta, Palazzo Cesi, 19 Giugno - 19 Settembre 1982), Terni 1982 Ugo Castellani 1890-1957, a cura di I. Dominici, F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, catalogo della mostra (Acquasparta, palazzo Cesi, 18 settembre 24 ottobre 1993), Electa – Editori Umbri, Perugia 1993. P. De Angelis, Intermezzo decorativo e Ugo Castellani, in Pittori e scene ternane (1900-1940), Stella Terni, 1997, pp. 18-20 e 31-32. Pittori ternani del ‘900, a cura di J. Nigro Covre, catalogo della mostra (Terni, Videocentro, 7 dicembre 2002 – 7 gennaio 2003), Maccaglia, Terni 2002. Ugo Castellani. Dipinti 1912-1957, a cura di S. Petrillo, B. Toscano, C. Zappia, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Primavera, 29 novembre 2008 – 10 febbraio 2009), Iris, Università degli Studi di Perugia, 2008. Bibliografia su Ilario Ciaurro: P. De Angelis, Intermezzo decorativo e Ilario Ciaurro, in Pittori e scene ternane (1900-1940), Stella Terni, 1997, pp. 18-20 e 32-33. Pittori ternani del ‘900, a cura di J. Nigro Covre, catalogo della mostra (Terni, Videocentro, 7 dicembre 2002 – 7 gennaio 2003), Maccaglia, Terni 2002. Ilario Ciaurro1889-1989. Un secolo d’arte, catalogo della mostra, Terni 1989 Ilario Ciaurro, 1889-1992, a cura di Teresa Sacchi Lodispoto e Sabrina Spinazzè, catalogo della mostra, Cassa di Risparmio di Orvieto, con un saggio di Alberto Satolli, Arte cultura e sviluppo, Orvieto, 20 Bibliografia su Ortensio Gionfra: Catalogo dell'arte Moderna N. 24 (1989) e 25 - Ed. Giorgio Mondadori Milano, Catalogo internazionale d'Arte Moderna: MDS n.6 (1993) - Ed Cida Roma, Enciclopedia Seda - Ed. Seda Torino, Collana Protagonisti Arte Contemporanea - Ed. Bugatti Ancona, "800 Pittori allo Specchio" - Ed. Cavour, Catalogo Bolaffi - Ed. G. Bolaffi Torino, Giuseppe Selvaggi (a cura di), O. Gionfra - Catalogo "L'Elite" - Ed. Perdicaro Varese, 1992 - Edizioni d'arte Cida Roma. Bibliografia su Manzini: Elvio Manzini. Allegro con brio ostinato, con testo critico di E. Mascelloni, Catalogo della mostra (Terni, Camera di Commercio, sala conferenze, 20 novembre – 10 dicembre 2002) Federici, Terni, 2002 F. Santaniello (a cura di), Elvio Manzini. Carta Canta. Disegni collages acquerelli, catalogo della mostra (Terni, Palazzo Montani Leoni, 26 novembre 2009 – 31 gennaio 2010), Fondazione Cassa di Risparmio 2009 Bibliografia su Guido Mirimao: Mirimao, Testo di Renato Civello, Macerata – Roma – Ancona, Foglio Editrice, 1969


Mirimao. Cinquant’anni di studi e bozzetti, opere recenti, Terni 12 maggio 1986, testi di Zefferino Cerquaglia, Mostra Provincia di Terni, Assessorato alla Cultura, s.l., s.n., copyr. 1986 (Perugia, Litostampa) C. Vivaldi, Guido Mirimao, catalogo della mostra (Acquasparta), Litostampa Perugia 1980 (con bibliografia precedente) P. De Angelis, Intermezzo decorativo e Guido Mirimao, in Pittori e scene ternane (1900-1940), Stella Terni, 1997, pp. 18-20 e 35-36. F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, C. Vivaldi (a cura di), La scuola ternana. 1930-1942, Presentazione di B. Toscano, collana ‘’Arte estate in Acquasparta’’, Catalogo della mostra, Acquasparta, Palazzo Cesi, 19 Giugno-19 Settembre 1982, Terni, Poligrafica Umbra, 1982, pp. 55-56, 84-86, 103, 136-137; I. Dominici, E. Notari, Parabola del Naturalismo, in Ugo Castellani (1890-1957) a cura di I. Dominici, F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, catalogo della mostra (Acquasparta, palazzo Cesi, 18 settembre 24 ottobre 1993), Electa – Editori Umbri, Perugia 1993 Antonella Pesola, voce in A.C. Ponti, F. Boco (a cura di), Terra di Maestri. Artisti umbri del Novecento. II. 1923-1945, Spello Villa Fidelia 19 luglio – 9 novembre 2003, Città di Castello 2003, p. 226; F. Santaniello (a cura di), Mirimao, Terni Palazzo Montani Leoni, 28 ottobre – 19 dicembre 2010, Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, 2010, pp. 8-15, in part. p. 11 (con ricca bibliografia) Bibliografia su Carlo Quaglia: Mussi, Quaglia o dei colori al tramonto, in F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di), Castellani / Fatati / Metelli /Quaglia, collana ‘’Arte estate in Acquasparta ‘Le scritture del tempo’ ’’, Catalogo della mostra , Palazzo Cesi, Acquasparta, 20 Giugno-20 Settembre 1981, pp. 15-16; p.66 (biografia); B. Toscano, Presentazione, in F. Calzavacca, A.C. Ponti, M. Valeri, F.F. Mancini (a cura di), Castellani / Fatati / Metelli /Quaglia, collana ‘’Arte estate in Acquasparta ‘Le scritture del tempo’ ’’, Catalogo della mostra , Palazzo Cesi, Acquasparta, 20 Giugno-20 Settembre 1981, p. 8. Carlo Quaglia (1903-1970), a cura di R. Lambarelli, Presentazione di V. Rubiu, catalogo della mostra (Terni, Pinacoteca Comunale, 9 maggio – 9 giugno 1992), Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Terni, C.I.P.E.S., Leonardo – de Luca Editori, Roma 1992. Bibliografia su Celestino Petrone Depliant, Mostra di pittura, scultura, bianco e nero, Palazzo Provinciale dell’economia Corporativa, Terni 28 aprile 1935-XIII, Tip. Frattaroli, Terni 1935; Alberto Presenzini Mattòli, Celestino Petrone, “Acciaio”, A. II, n. 21, 25 maggio 1935-XIII; A.[lmo] Pianetti, La Mostra d’Arte al Palazzo del Consiglio Prov. dell’Ec. Corporativa, in “Terni. Rassegna del Comune”, A. II, n. 5-6, maggio-giugno 1935-XIII, pp. 38-44; Archivio Comanducci, Via Asiago, 51-Torino, Scheda estesa Celestino Petrone, consultato 2001; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Latina, Catalogo generale, vol. I, Latina 1997, p. 203; Michele Benucci, Il Palazzo del Governo di Terni, opera di Cesare Bazzani. Storia, progetti, disegni, Tesi di specializzazione, Scuola di Specializzazione in Tutela e Valorizzazione dei beni Culturali, Università degli Studi della Tuscia, a.a. 2002-2003, p. 53;


Domenico Cialfi, Una pietà del ’600 da recuperare, “Il Messaggero”, 5 giugno 2005, p. 43; Michele Benucci, Da casa del Fascio ad Archivio di Stato, in Anna Pia Bidolli (a cura di), Palazzo Mazzancolli a Terni, storia , architettura, archivi, Fondazione Cassa di Risparmio Terni e Narni, Umbriagraf, Terni dicembre 2005, pp. 65-76; Domenico Cialfi, Un Sacrario e una Pietà: notizie su due monumenti ternani, in “Memoria Storica”, Rivista del Centro Studi Storici-Terni, nuova serie, n. 31, anno XVI, Thyrus Arrone (TR), 2007, pp. 101-106.


Il presente lavoro costituisce il prodotto di un percorso di Alternanza scuola lavoro di formazione alla catalogazione dei beni culturali realizzato in orario extracurricolari per 13 alunni e alunne delle classi quinte ad indirizzo Arti Figurative dell'a.s. 2016-17 e 2017-18. Il prodotto digitale è stato presentato in Camera di Commercio nella mattinata del 19 dicembre 2017 alla presenza dei rappresentanti della scuola e dell'ente camerale. E' in preparazione la pubblicazione in forma cartacea del catalogo, nella quale saranno incluse le Biografie degli artisti.


Castellani Ugo Mirimao Guido Minocchi Mario Petrone Celestino Valentini Livio Paloni Corrado Cecconi Marcello Cecconi Marcello Bianchi Cesare Nulchis Antonio Castellani Ugo Quaglia Carlo Zanfardini Giuseppe Costi Raffaele Diamanti Adalberto Quaglia Aldo Montesi Aldo Dasi Gerardo Filippo Caputo Angelo Mariotti Ugo Mariotti Ugo Lisi Franco Nascani Anastasio D’Aloisio Carlo Mirimao Guido Gandini Gino Rossoni Duilio Mirimao Guido Teofoli Palmiro Cagnoni Giovanni Mariotti ugo Rossi I. Mirimao Guido Mariotti Ugo Ciaurro Ilario Baccanello Giuseppe Ghione Marcello Morelli Eucherio Mirimao Giulio Poeta Annamaria Poeta Annamaria Poeta Annamaria Stegman Arnulf Erich Rondoni Romeo Polli Arturo Seraldo Manzini Elvio Manzini Elvio Poretti Erminio Manoni Giuliano Stegman Arnulf Erich. Capponi Amleto Gandini Gino Gionfra Ortensio Pardini Gigliola Cagnoni Milardi Piero

Terni, 1890 - 1957 Terni, 1909 - 1990 Terni, 1903 - Firenze 1961 Afragola (NA), 1902 - Roma 1985 San Venanzo (TR), 1920 - 2008 Orvieto (TR), 1905 - 1986 Not., 1947 - 1956 Not., 1947 - 1956 Perugia, 1924 - Roma, 2003 Not., 1938 - 1945 Terni, 1890 - 1957 Terni, 1903 - Roma, 1970 Roma, 1896 - Not., 1951/1953 Perugia, 1909 - Rocca di Papa (RM), 1972 Terni, 1901 - 1986 Genova, 1907 - Terni, 1956 Terni, 1927 - 1982 Ferrara, 1924 - Verucchio (RN), 2014 Foggia, 1927 - 2001 Not. Terni, 1957 - 1966 Not. Terni, 1957 - 1966 Genova - Not., 2015 Sezze (RM), 1899 -1965 Vasto (CH), 1892 - Roma 1971 Terni, 1909 - 1990 Reggio Emilia, 1912 - 2001 Roma, 1931 - 2011 Terni, 1909 - 1990 Terni, 1906 - 1968 Ancona, 1931 - Terni, 1980 Not. Terni, 1957 - 1966 Not., 1962 Terni, 1909 - 1990 Not. Terni, 1957 - 1966 Cicciano (NA), 1889 - Terni, 1992 Not., 1964 Terni, 1928 - 2012 Terni, 1921 - 2001 Not. Terni, 1958 - 1969 Not. 1970 Not. 1970 Not. 1970 Deisendofen (Germania), 1958 - Not., 1967 Giano d.U. (TR), 1928 - Not. Terni, ’70/’80 Varese, 1924 - Not. Terni, 1977/1995 N.c. Terni, 1921 Terni, 1921 Firenze, 1946 - Varese Venezia, 1922 - 2001 Deisendofen (Germania), 1958 - Not., 1967 Collescipoli (TR), 1941 Reggio Emilia, 1912 - 2001 Vignanello (VT), 1918 - Viterbo, 2012 N.c. Ancona, 1931 - Terni, 1980 Terni

Strada Valnerina con il tram Vicolo (piazza Clai) Magg. Francesco Baracca (busto marmoreo) Re Vittorio Emanuele III (busto bronzeo) Arco di Porta Romana Porta Romana (Orvieto) L’arco di Piazza (piazza Muzi, Orvieto) Vicolo con asino e sovrappasso (bozzetto) Paesaggio urbano (quartiere Giardino) Terni, Panorama lato Accaierie Piazza Tacito, 1948 Porta del Popolo Roma Paesaggio lacustre Autunno (marina) Marina Paesaggio di campagna Paesaggio umbro Barca senza tempo Composizione Cancello di campagna La Sapienza (natura morta) Paesaggio Palazzo Dell’Economia Nel Bosco Il Lavoro Autunno Paesaggio La città operosa Le Acciaierie Paesaggio con chiesa Alberi spogli Albero Paesaggio collinare Monti Veduta con il duomo di Orvieto Paesaggio in blu e nero Il vicolo Tanti fiori Due volti L’asinello Paesaggio con fiume e ponte Ritratto di bambino Scordcio urbano Paesaggio con case e strada Fiori di campo Natura Tramonto Energia verde Terni, CCIAA e Torre dell’orologio Due cani Scorcio urbano Via delle Conce Autunno Centrale di Galleto a Papigno Portiglioni Paesaggio con chiesa Paesaggio con alberi

1931 1934 - 35 1935 1936 1946 1947 1947 1947 1947 1947 1948 1949 1955 1955 1955 1955 1956 1956 1956 1957 1957 1957 1957 1958 1959 1960 1960 1962 1963 1963 1964 1964 1966 1966 1967 1967 1968 1968 1969 1970 S.d. S.d. 1971 1972 1977 1977 1995 2001 2012 S.d. ‘50 S.d. ‘70/’71 1981 1960 S.d. ‘70 S.d. 1963 S.d.


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