I siti di archeologia industriale della Bassa Valnerina

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Il progetto di Ristrutturazione dell’ex Teatro di Arrone e valorizzazione della bassa Valnerina, ha coinvolto le classi 5D indirizzo Architettura e Ambiente/Design e 5C Grafica del Liceo Artistico «O.Metelli» Terni. Nel triennio gli alunni dell’indirizzo di Grafica hanno realizzato il logo per il nuovo Centro Polifunzionale di Arrone nell’ex cinema-teatro e il video promozionale della Bassa Valnerina. Nell’anno scolastico 2018-19 si è scelto di studiare i siti di archeologia industriale, estremamente importanti come testimonianza dello sviluppo industriale europeo. Il percorso è stato svolto nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, attuali Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) come attività per l’associazione dell’I.I.S. Classico Artistico di Terni alla Rete Nazionale delle Scuole Unesco. Il cinema-teatro di Arrone si sviluppa intorno alla metà del ‘900 nell’ex sala d’aspetto dell’Ospedale Anglicano. Diventa un importante luogo di ritrovo per la comunità arronese e delle zone limitrofe. Nel corso degli anni ospita diverse manifestazioni culturali, alcune anche di rilevanza nazionale. Nel 2012, dopo la scomparsa del gestore, il teatro resta chiuso in attesa di un intervento di ristrutturazione. Nei primi due anni il progetto è stato orientato al recupero dell’edificio e all’individuazione della sua immagine identitaria. Per la valorizzazione della Bassa Valnerina in questo anno scolastico la classe di Grafica ha prodotto il depliant sui siti di archeologia industriale presenti in questo tratto di territorio. Terni è stata una delle città più industrializzate dell'Italia centrale del XX secolo. Il Comune di Terni ha costituito nel 1873 il Consorzio del Canale Nerino. L'insediamento dell'industria idroelettrica nella Valle del Nera ha favorito servizi come l'illuminazione delle strade principali, delle piazze e degli edifici pubblici. Il Canale Nerino nel 1904 alimentava le due centrali dello Jutificio Centurini. Successivamente si costruirono due centrali in località Cervara. Nel 1911 la società Italiana per il Carburo di Calcio inaugurò la seconda centrale di Papigno, perla tecnologica e architettonica. La Terni, Acciai Speciali Terni, impiegò la tecnologia più moderna allora disponibile.

TERNI E LE ACQUE L'identità del territorio ternano è dovuta in gran parte alle sue acque attraverso le quali si può leggere la sua evoluzione sociale ed economica. Nel territorio sono presenti due grandi fiumi, il Velino e il Nera; le loro acque si uniscono presso la Cascata delle Marmore e il percorso del Nera continua interessando tre zone delle vallate contigue. La valle del Nera propriamante detta ad est, la valle ternana al centro e le propaggini della valle teverina ad ovest fino ai confini con Orte. Nell'800 il sistema di queste tre vallate suscitò molto interesse. Le mete principali erano, relative anche al Grand Tour, il ponte di Augusto a Narni (Corot) e il passaggio in Valnerina. Il territorio è caratterizzato dagli antichi ponti per l'attraversamento dei fiumi e dalle numerose opere idrauliche tra cui centrali elettriche e reti di distribuzione. Il lago di Piediluco, suggestivo specchio d'acqua, è diventato lago serbatoio con la funzione di compensazione del sistema idraulico.

INTRODUCTION The restructuring project of the old Theatre in Arrone and the valorization of the lower Valnerina area involved the class 5^D (Architecture and Environment/Design course) and the class 5^C (Graphic Design course) at the School of Art «O. Metelli» in Terni, Italy. During the three years of study, the Graphic Design students have realized the logo for the new Multifunctional Centre in Arrone, born in the shadow of the former cinema- theatre, and a promotional video of the lower Valnerina area. In the school year 2018-19 it was decided to study the many industrial archaeology sites in this area, extremely important as an example of the European industrial development. The entire study path was carried out according to the principles of the Italian Ministry of Education project aimed at acquiring Transversal Competencies and Orientation (PCTO) skills and it was chosen to join our School, I.I.S. Classico Artistico di Terni, to the UNESCO associated Schools Network. The cinema-theatre in Arrone develops around the middle of the '900 in the former waiting room of the Anglican Hospital. It becomes an important meeting place for the local community and the surrounding areas. Over the years it has hosted various cultural events, some of which had national importance. In 2012, after the death of the manager, the theatre remains closed waiting for a restructuring intervention. In the first two years the project was geared towards recovering the building and recognizing its identity image while, for the enhancement of the Lower Valnerina area, in this school year, the Graphic Design students produced the brochure on the sites of industrial archeology present in this part of territory. Terni was one of the most industrialized cities of central Italy in the 20th century. The Municipality of Terni established the Nerino Canal Consortium in 1873. The establishment of hydroelectric industry in the river Nera valley provided essential services for citizens, such as lighting of main streets, squares and public buildings. In 1909 the Nerino River supplied the two power plants of the Centurini industry for manufacturing jute. Subsequently two power stations were built in Cervara. In 1911 the Italian Society for Calcium Carbide inaugurated the second Papigno power plant, considered as a technological and architectural treasure. The Company of blast furnaces, foundries and steel mills used the most modern technology available at the time.

CERVARA GALLETO PAPIGNO CANALE NERINO E FABBRICA D’ARMI CESARE BAZZANI

INTRODUZIONE

I SITI DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE DELLA BASSA VALNERINA

TERNI AND ITS WATERS The identity of the territory of Terni is largely due to its waters and, thanks to them, its social and economic evolution can be read. In this area there are two large rivers, the Velino and the Nera: their union forms the marvelous Marmore Falls. The path of the Nera river continues covering three areas of the contiguous valleys: the properly known Nera valley, in the east, the valley of Terni in the centre and the offshoots of the Tiber valley to the west as far as the borders with Orte. In the 1800s the geographic system of these three valleys aroused much interest. During the Grand Tour period, for example, the main destinations were the Bridge of Augustus in Narni (Corot) and the passage in Valnerina. The land is characterized by ancient bridges for crossing rivers and by numerous hydraulic works including power plants and water distribution networks. The lake of Piediluco, suggestive water mirror, has become a reservoir lake with the function of compensating the hydraulic system.

Progetto UNESCO Classe 5C Grafica Liceo Artistico «O. Metelli» Terni a.s 2018/2019

Referente Prof.ssa Maria Cristina Marinozzi_Coordinamento Prof.ssa Maria Cecilia Giuli


CERVARA Venendo da Terni, dopo Pentima, si vede sulla destra il complesso della Centrale di Cervara. A monte è situata la vasca di carico da cui partivano sette condotte forzate che alimentavano la centrale. Primo impianto idroelettrico per sfruttare l'energia idraulica del Nera, fu costruita dalla Società Industriale della Valnerina che ottenne dal Comune la concessione ventennale per la fornitura d'energia elettrica. La società Valnerina creò una prima officina per produrre energia elettrica in un'area poco distante da Viale Benedetto Brin, ma a seguito di alcune difficoltà incontrate nella gestione, questa struttura fu ceduta in affitto nel 1889 alla Società Terni. Successivamente, la crescente domanda di energia spinse la Società a costruire l'impianto di Cervara. La centrale fu quindi realizzata dalla Società Industriale della Valnerina nel 1903 dopo aver ottenuto dal Comune la concessione ventennale per la fornitura d'energia elettrica. Nel 1906 la Società, allo scopo di fronteggiare le ingenti richieste d'energia da parte di altre industrie di sua pertinenza, costruì la seconda Centrale di Cervara. L'impianto fu ampliato e ristrutturato e vennero installate 9 condotte forzate e 5 gruppi turbo-alternatori: l'energia prodotta fu successivamente destinata allo stabilimento per la produzione del carburo di calcio sorto a Narni nel 1908, di proprietà della Società Industriale della Valnerina. La SIV fu rilevata dalla Società Italiana per il Carburo di Calcio Acetilene e altri Gas nel 1909, e divenne proprietà della Società Terni nel 1922. Nel corso degli anni '30 la centrale rimase in esercizio pur essendo antiquata rispetto ai nuovi impianti realizzati dalla Terni nel quadro idroelettrico del suo programma di sviluppo. Fu distrutta nel 1944 dai tedeschi e riattivata nel dicembre dello stesso anno. Dopo la ricostruzione, il suo ruolo diminuì progressivamente, soprattutto con l'entrata in funzione della centrale di Monte Argento presso Terni che determinò la chiusura dell'impianto di Cervara nel 1950-51.

GALLETO La centrale di Galleto, situata in una zona pianeggiante compresa tra la riva sinistra del Nera e l'ex stabilimento elettrochimico, venne inaugurata nel 1929. Progettata dall'architetto Cesare Bazzani, è divisa in tre corpi e realizzata in cemento armato. Il suo ruolo è stato fondamentale per lo sviluppo industriale di Terni. In origine, infatti, aveva la funzione di fornire energia alle acciaierie e ad altre industrie. Voluta dalla Società Terni, la centrale di Galleto era all'epoca della sua costruzione, la più grande d'Europa. Questa centrale servì come monopolio aziendale dello sfruttamento delle acque e permise l'avvio di un prestigioso piano di razionalizzazione dell'utilizzo idrico che sarà poi completamente attuato nel secondo dopoguerra.

PAPIGNO Il paese si trova su un piccolo rilievo e controlla due tra le vie più importanti del territorio ternano: la strada Valnerina e la via Curia. L'attuale aspetto è riconducibile alla fase di crescita medievale. Il Borgo dovette subire la totale distruzione, causata da un terremoto, nel 1785. Il suo aspetto odierno ha i segni inconfondibili dell'edilizia ottocentesca. Il medievale castello di Papigno, rappresenta uno dei centri storici minori più trasformati dall'industrializzazione. Dal paese si ha una visione complessiva della fabbrica sottostante, della cava e delle condutture per la Centrale idroelettrica di Papigno. L'ex stabilimento elettrochimico, in via Carlo Neri a Papigno, oggi di proprietà del Comune di Terni, è stato utilizzato fin dalla sua costruzione nel 1901 per le produzioni elettrochimiche della Società Italiana per il Carburo di Calcio Acetilene e altri Gas, e poi della Società Terni. La presenza di una notevole forza idromotrice ha permesso la costruzione di centrali elettriche e di aziende che potessero sfruttare questa risorsa. Dopo la chiusura degli stabilimenti, varie soluzioni sono state proposte per l'utilizzo degli spazi lasciati liberi. La più famosa tra queste è quella degli studi cinematografici (Umbria Studios) appartenenti a Cinecittà Studios, che sono stati utilizzati tra l'altro da Roberto Benigni per le riprese dei film «La vita è bella» e «Pinocchio».

CANALE NERINO E FABBRICA D’ARMI Usciti dalla città percorrendo viale Brin, dopo Pentima, si scorge quello che resta del Canale Nerino. Realizzato su progetto di Adriano Sconocchia, il Canale fu costruito per iniziativa del Comune di Terni. Dopo la seconda guerra mondiale venne coperto. Il canale alimentava la Fabbrica d' Armi, situata in viale Benedetto Brin. I suoi impianti iniziarono la produzione nel 1881. La fabbrica per la manutenzione dell' armamento leggero dell' Esercito italiano e dalla Nato, ha assunto la denominazione di Stabilimento Militare Armamento Leggero di Terni. La fabbrica, composta da sette officine, venne modificata nel 1911, quando venne costruita una centrale elettrica. Le fasi di maggiore sviluppo dell'opificio coincisero con i due conflitti mondiali. Ancora oggi mantiene la fisionomia e la struttura originaria degli edifici, del canale per produrre energia e dei capannoni. All' interno della fabbrica c'è un museo di armi.

CESARE BAZZANI La sua architettura è basata sulla monumentalità e l’inserimento d fantasie architettoniche. Bazzani compie i suoi studi presso la Scuola di Applicazioni di Roma, nominata come la scuola dove “continuava l'eclettismo Ottocentesco”. A Roma viene ricordato soprattutto per le sue opere più famose, come la Galleria Nazionale di Arte Moderna.

Cesare Bazzani


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