Guida Desenzano del Garda

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INDICE MAGAZINE

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◆ Le ragioni di una visita a Desenzano del Garda

IL TERRITORIO ◆ ◆ ◆ ◆

TRA ARTE E STORIA ◆ ◆ ◆ ◆

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Contesto storico Desenzano da vedere ■ Uomini illustri ■ Una figlia illustre Rivoltella del Garda A 150 anni dalla Battaglia ■ San Martino ■ Solferino

ITINERARI ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆

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Contesto geografico Natura e i suoi abitanti Arrivare e muoversi Spiagge e sport acquatici ◆ I pesci

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Passeggiate in collina Valténesi Salò e Gardone Riviera Peschiera del Garda Valeggio sul Mincio Parco Regionale del Mincio Monte Baldo Navigando Le città d’arte: ■ Brescia ■ Mantova ■ Verona

ENOGASTRONOMIA

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◆ Enogastronomia sul lago: ■ Vini D.O.C. ■ Olio D.O.P. ■ Pesce del lago

FOLCLORE

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◆ Manifestazioni popolari

DOVE E COSA

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◆ Agriturismo, Bed & Breakfast ◆ Hotel, Residence ◆ Ristoranti ◆ Locali ◆ Shopping ◆ Servizi utili

INFO ◆ Stradario ◆ Numeri utili

4 DESENZANO DEL GARDA.

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I N D E X MAGAZINE

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◆ The reason why visiting Desenzano del Garda

ENVIRONMENT ◆ ◆ ◆ ◆

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The Geographic Context Nature and its Inhabitants How to Reach and Move along Beaches and water sports ◆ Fishes

ART AND HISTORY ◆ ◆ ◆ ◆

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The Historical Context Desenzano highlights ■ The Great ■ A Famous Daughter Rivoltella del Garda San Martino, 150 Years after the Battle ■ San Martino ■ Solferino

ITINERARIES ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆

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Walking in the hills The Valténesi Salò e Gardone Riviera Peschiera del Garda Valeggio sul Mincio The Mincio Regional Park Monte Baldo Cruising Cities of art: ■ Brescia ■ Mantova ■ Verona

FOOD AND WINE

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◆ Food and Wine on the Lake : ■ D.O.C. Wines ■ D.O.P. Oil ■ The Lake Fish

LOCAL FOLKLORE

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◆ Events

TIPS

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◆ Farm Holidays, Bed & Breakfast ◆ Hotels, Residence ◆ Restaurants ◆ Pubs ◆ Shopping ◆ Useful Services

INFO

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◆ Streetplan Index ◆ Useful Phone Numbers

DESENZANO DEL GARDA. 5


i n o i g a Le r visita di una nzano a Dese a d del Gar

Ben arrivati a Desenzano, la capitale del Garda o Bénaco, una vivace località organizzata per l’accoglienza di visitatori, desiderosi di vivere un’incantevole vacanza, di scoprire i molteplici segreti e l’antica storia del lago più grande d’Italia e del meraviglioso entroterra, che lo circonda. Centro dello shopping e della vita notturna, Desenzano del Garda è un cocktail di animazione e allegria. Caffè all’aperto invitano a gustare un “happy hour” all’ora del suggestivo tramonto sul lago, o per due chiacchiere, scambiate dopo cena, davanti a un lussuoso gelato. Non mancano naturalmente ottimi ristoranti, dove assaporare le specialità gardesane. La città è inoltre il punto strategico da cui partire per sorprendenti escursioni, scegliendo itinerari diversi, a seconda dei gusti, nella natura, alla ricerca di luoghi storici e opere d’arte, o del puro divertimento scacciapensieri. Qui troverete tutte le informazioni necessarie al vostro soggiorno, dall’ospitalità ai servizi.

Buone vacanze!


Welcome to Desenzano, the capital of Garda or BÊnaco. This is a lively venue, well-organized to welcome tourists who wish to enjoy an enchanting holiday and to discover many secrets and the ancient history of the biggest Italian lake as well as of its wonderful surrounding hinterland. Being the centre of the night life and to go shopping, Desenzano del Garda is a combination of activities and fun. Open-air coffee-shops invite you to taste a happy-hour enjoying the sunset on the lake and are the ideal place where to meet with your friends after dinner to enjoy a gorgeous ice-cream. Obviously it is also plenty of excellent restaurants where it is possible to taste Garda’s specialities. The city is located in a key area from which you can go for surprising excursions. Several tours including nature, cultural and art itineraries, really fun adventures are available. Herewith you can find all useful information during your stay, from accommodation to other services.

The rea why vis son iting Desenza no del Gar da

Enjoy your stay!


Desenzano del Garda sorge a Sud Ovest, sulla sponda bresciana del Garda, in un punto strategico, da cui è possibile ammirare il lago in tutta la sua immensità. La località, posta a un’elevazione media di 67 metri sul livello del mare, si affaccia a un vasto golfo, delimitato a Est dalla penisola di Sirmione e dominato a Ovest dal pendio del Monte Corno. Il Comune di Desenzano del Garda abbraccia anche il borgo antico di Rivoltella e San Martino, sede dell’omonima battaglia del giugno 1859. Come a proclamare quel territorio, una corona di alture, punteggiate da ulivi e cipressi, propri della zona, crea un’impareggiabile cornice di verde, dalle tonalità differenti, che accompagna armoniosamente il paesaggio costiero. Sono le Colline Moreniche, sede di un fortunato incontro tra terra e clima, che favorisce la produzione di olio e vino di qualità e meta di incantevoli itinerari, alla scoperta di storia e natura. Di fronte a Desenzano del Garda, il maestoso Monte Baldo, dall’alto dei suoi 2000 metri, aggiunge preziosità allo scenario, già ricco di magia.

Contesto geografico Relax sul Lungolago di piazza Matteotti Lake front in Matteotti’s square

8 IL TERRITORIO.


Navigazione sul Lago di Garda Sailing on Garda’s lake

The Geographic Context Desenzano lies on the south west shores of the Brescian side of the Garda Lake. It is strategically placed in a position from where you can admire the lake in all of its immensity. Its position, located at 67 meters above sea level, overlooks a wide bay, delimited to the east by the peninsula of Sirmione and dominated to the west by Mount Corno. The Municipality of Desenzano del Garda encompasses the ancient village of Rivoltella and San Martino, home to the famous battle of 1859. As if to prove how majestic and regal the city, it is surrounded by a crown of hills, dotted with olive trees and cypresses. This creates an incomparable setting of various shades of green that blend harmoniously with the coastal landscape. On the Moreniche Hills, home to a lucky encounter between land and climate, the quality oil and wine production abounds.This makes it a charming destination for both historic and naturaliLunghezza / length.....max 51,6 km stic itineraries. In front of Larghezza / width.......max 17,2 km Desenzano del Garda, the ProfonditĂ / depth .........max 346 m majestic Monte Baldo, Perimetro / perimeter ...158,40 km from a height of 2,000 Sopra il livello del mare / above meters, adds to this presea level ...........................................65 m cious and already full of Isole del lago/ islands .......................5 magic landscape. ENVIRONMENT. 9


IL TERRITORIO

La natura e i suoi abitanti

Uccelli di palude: tarabusino e svasso Marsh’s birds: tarabusino and svasso

Sul Monte Corno On Corno’s hill (foto G. Ganzerla)

10 IL TERRITORIO.

Nel corso dei secoli, la mano dell’uomo è intervenuta nell’assetto naturale della vegetazione, intorno al Lago di Garda. Grazie al clima favorevole, che può vantare estati ventilate, inverni miti e una piovosità limitata, la terra gardesana può ospitare piante diverse, quali castagni, noci, ulivi, cipressi e pini, non necessariamente comprese nel progetto originario della natura. Qualcuna ha il compito di aumentare la bellezza e la ricchezza dello scenario, qualcuna lavora per il buon bilancio dell’economia. Sempre grazie al clima, è molto diffusa la coltivazione di limoni, che popolano le terrazze, discendenti al lago. Regina, tra gli ulivi, resta la vite, per la produzione di un fantastico vino, che andremo a conoscere. Ma chi si nasconde nelle fronde di questi alberi, rallegrando la loro vita, un po’ “statica”? Merli, storni, fringuelli, cinciallegre, capinere, pettirossi, usignoli, upupe e tante altre specie cantano e volano da un ramo all’altro. Quando scende il buio, spuntano i guardiani della notte, quali gufi, civette e barbagianni, che sorvegliano la quiete della natura dormiente. Passeggiando tra la natura dei borghi agricoli, con un po’ di fortuna si possono incontrare ricci, tassi, lepri, faine, talpe e raramente le volpi rosse, che completano l’equilibrio del prezioso ecosistema del Lago di Garda e del suo ricco entroterra.


ENVIRONMENT In the last centuries, man activity has affected the natural structure of the vegetation surrounding Garda Lake. Thanks to the favourable weather which features windy summers, mild winters and moderate rainfalls, Garda land can host different plants such as chestnut, nut and olive trees, cypresses and pine-trees which were not necessarily included in the original nature’s project. Some of them help to increase its beauty and to enrich the scenario, others help economy. Thanks to the weather, lemon cultivations are also wide spread. They people terraces which slope down to the lake. Queen among olives is grapevine which offers a fabulous wine that we will discover later on. Who is hiding among the fronds of these trees by making their little bit “static” life livelier? Blackbirds, starlings, finches, titmice, blackcaps, redbreasts, nightingales, hoopoes and other species sing and flight from one branch to the other. When darkness arrives, the night guardians such as owls, civets and barn owls appear. They watch over the silence of the sleeping nature. Walking through the nature of agricultural suburbs, if you are lucky, you can meet hedgehogs, badgers, hares, beech-martens, moles and even red foxes which complete the precious ecosystem of Garda Lake and its rich hinterland.

Nature and Its Inhabitants

Olio e vino i prodotti pregiati del Garda Extravirgin oil and wine: Garda’s superior products

ENVIRONMENT. 11


IL TERRITORIO

Arrivare e muoversi

■ ARRIVARE

La cittadina è ben servita da un’efficiente rete di collegamenti. Tre sono gli aeroporti che permettono di raggiungerla dalle principali città italiane e internazionali: i più vicini sono gli Aeroporti “D’Annunzio” di Brescia (tel. +39.030.9656514, www.aeroportobrescia.it) e “Catullo” di Verona (tel. +39.045.8095666, www.aeroportoverona.it), mentre quello di Orio al Serio (tel. +39.035.326323, www.orioaeroporto.it) dista circa 70km. Diverse società private di trasporto e numerosi hotel effettuano transfer da/per gli aeroporti, anche con altre località del Lago. Desenzano è servita inoltre dalle Ferrovie dello Stato, con i treni della linea Milano-Venezia (Call Center tel. 892021, www.trenitalia.it) e da un servizio bus di linea che la collegano con tutti i centri rivieraschi del Garda, gestito dalle società Trasporti Brescia (Num.Verde 840.620.001, www.trasportibrescia.it), che effettua collegamenti anche con Brescia e Verona e dall’Azienda Provinciale Trasporti Verona (APTV: tel. +39.045.8057911, www.aptv.vr.it), che nel periodo estivo effettua un collegamento con Venezia in poco meno di 3 ore. Chi voglia invece raggiungere Desenzano in auto, può imboccare l’Autostrada A4 Torino-Venezia, con uscita Desenzano del Garda a 2km dal centro.

■ DAL LAGO E SUL LAGO

Al parco del Laghetto In the Laghetto’s park

Via lago, la cittadina è collegata alle principali località del Garda da Navigarda (tel. +39.030.9149511, www.navigazionelaghi.it,), con sede a Desenzano, con una flotta di motonavi (per crociere panoramiche) e di aliscafi, per collegamenti più rapidi. Nei mesi di luglio (sabato e domenica) e agosto (giornalmente), la compagnia effettua anche trasporto di auto, biciclette, moto, camper da una sponda all’altra del lago (solo sulle tratte Torri del Benaco-Toscolano Maderno e Malcesine-Limone sul Garda), presentandosi con anticipo all’imbarcadero.

■ SPOSTARSI A DESENZANO L’Azienda Provinciale Trasporti Verona (APTV: tel. +39.045.8057911, www.aptv.vr.it) gestisce le 3 autolinee del trasporto pubblico di Desenzano che raggiungono i principali punti di interesse della località, compresi la Stazione Ferroviaria, il Porto, l’Ospedale, San Martino, Rivoltella.

CLIMA

Le brezze che spirano dal lago garantiscono alle località costiere un clima mite e favorevole in quasi tutte le stagioni: nei mesi invernali la temperatura raramente scende sotto i 4-5°, mentre nei periodi più caldi, anche quando le temperature raggiungono i 30°, la brezza rende facilmente sopportabile il caldo, soprattutto sulle tante spiagge e per chi pratica gli sport acquatici (la temperatura delle acque in estate si attesta intorno ai 20°). Primavera e autunno, con temperature medie intorno ai 20°, sono stagioni ideali per le escursioni.

12 IL TERRITORIO.

CLIMATE

The breezes that normally blow from the lake ensure a mild and favorable climate to all coastal towns during almost all year around: during the winter the temperature rarely goes below 4-5 C. degrees, while during the hottest periods, even when the temperature reaches 30 degrees, the breeze makes the heat more bearable, especially on the many beaches and for the people who practice aquatic sports (in summer the water temperature is expected to be around 20 degrees). Spring and Fall, with average temperatures around 20 degrees, are the best seasons for excursions.


■ HOW TO REACH

How to Reach and Move along

• Airport “D’Annunzio” of Brescia (Tel. +39.030.9656514, www.aeroportobrescia.it) “Catullo” of Verona (tel. +39.045.8095666, www.aeroportoverona.it) Orio al Serio (tel. +39.035.326323, www.orioaeroporto.it) • National Railway (Call Center tel. 892021, www.trenitalia.it) • Busses which connect Desenzano with all the other towns along the Garda coast Societa' Trasporti Brescia (Toll-free number 840.620.001, www.trasportibrescia.it) Azienda Provinciale Trasporti Verona (APTV: tel. +39.045.8057911, www.aptv.vr.it) • Car Take the exit Desenzano del Garda on the Highway A4 Torino-Venezia to the town centre that is 2 Km. away.

■ FROM THE LAKE AND ON THE LAKE Navigarda (Desenzano tel. +39.030.9149511, www.navigazionelaghi.it,), which has available a fleet of boats for tourist cruises and of hydrofoil boats for quickest connections. During the month of July the company offers a ferry service for cars, bikes, motorbikes, campers from one shore to the other (only on the routes Torri del Benaco - Toscolano and Malcesine - Limone sul Garda).

■ GOING AROUND DESENZANO Azienda Provinciale Trasporti Verona (APTV: tel. +39.045.8057911, www.aptv.vr.it) 3 bus lines which take to the main interesting places of the area including the Rail Station, the Harbor, the Hospital, San Martino, Rivoltella. ENVIRONMENT. 13


Spiagge e sport acquatici Servizi igienici Toilets Docce Showers Cabine Bathing Huts Ristorante Restaurant Bar Fermata autobus Bus stop Parcheggio Parking Noleggio Natanti Boats chartering Noleggio ombrelloni Beach umbrellas renting

14 IL TERRITORIO.

Un momento magico di una vacanza sul Garda è quello di potersi immergere nelle sue fresche acque, nuotare e assaporare la bellezza del paesaggio intorno, al quale si sono ispirati importanti artisti, poeti e scrittori. Tre sono le principali spiagge di Desenzano del Garda, baciate dal sole e dalla brezza lacustre: la Spiaggia del Desenzanino, la Spiaggia d’Oro e quella di Rivoltella del Garda, tutte attrezzate di bar, ombrelloni, lettini e pedalò. Rivolte al cospetto del Monte Baldo (mt.2000), che domina la sponda veronese del lago, ne traggono il fresco influsso, che dona un vero sollievo nelle estati più calde. Per una combinazione fortunata di venti favorevoli, a Desenzano del Garda si pratica lo sport velico a tutti i livelli, il wind surf, la pesca e la subacquea.

I pesci

Più di trenta varietà di pesci popolano il Lago di Garda. Molte specie sono autoctone, altre aggiunte per volere dell’uomo. Considerato una rarità, perché difficile da pescare, è il carpione, presente solo nelle acque pure e profonde di questo lago; di razza salmonide, il carpione si nutre solo di plancton. Seppur il suo processo di riproduzione avvenga molto lontano, nel mar dei Sargassi, vicino alle isole Bermuda, l’anguilla torna nelle acque dolci europee di laghi e fiumi, a depositare le uova, che danno origine a piccoli esemplari. Sinuosa ed elegante, si nutre di altri pesci e predilige i terreni fangosi. Il coregone o lavarello, di colore argenteo, si nutre solo di plancton. Il luccio, che può raggiungere oltre i 20 chili di peso, è tra i pesci grandi e più voraci, che abitano il lago ed é ambita preda dei pescatori, per la sua carne soda e compatta. La trota lacustre vive lontana dalle coste e ama le basse temperature, si nutre di altri pesci e può raggiungere i 4-6 chili di peso. Ma ancora il persico reale, l’agone, la tinca, la carpa, il cavedano e le alborelle popolano le acque pulite del Lago.


Beaches and water sports A magic moment during a holiday on the Garda Lake is when you are able to immerse yourself in its fresh water, swim and enjoy the beauty of the landscape. This scenerio has inspired artists, poets and writers alike. There are three main beaches in Desenzano del Garda, all kissed by the sun and the lake breeze. They are: the Desenzanino Beach, Golden Beach and the beach of Rivoltella del Garda. Each beach is equipped with bars, parasols, sun beds and peddles boats. They are all facing the Mount Baldo (mt.2000), which dominates the Verona side of the lake. The cool breeze from the mountains can grant solace on even the hottest of summer days. For a fortunate combination of winds, in Desenzano del Garda it is possible to carry out all types of sailing sports at all levels, wind surfing, fishing and scuba diving.

Fishes

More than thirty varieties of fish inhabit Garda Lake, we will mention only a few. Many species are indigenous, whilst others were added subsequently by man. Considered a rarity, because it is difficult to fish, the carpione is present only in the deep and pure waters of this lake. It belongs to the salmon family and feeds only on plankton. Another inhabitant is the eel. While its reproduction process takes place far away in the Sargasso Sea near Bermuda, the eel returns to European freshwater lakes and rivers to deposit its eggs. The Coregone whitefish is silver in colour and feeds only on plankton.The pike, which can reach over 20 pounds in weight, is among the biggest and most voracious of the inhabitants of the lake. Considered the king of the lake, also due to its firm and compact meat, it is a coveted prey of the fishermen. The lake trout lives far from the coast and loves the lower temperatures. It feeds on other fish and can easily reach 4-6 kg in weight. You can also find royal perches, agones, tenches, round-fishes, chubs and bleaks living happily in the clean waters of the Garda Lake, in an extraordinary balanced habitat.

ENVIRONMENT. 15


TRA ARTE E STORIA

Il contesto storico La collina e la Torre di San Martino (a destra) S. Martino’s hill and Tower (right)

La storia ha lasciato una traccia indelebile in tutto il territorio del Lago di Garda, a partire da parecchi millenni orsono. A Desenzano del Garda, in particolare, sono stati rinvenuti dei reperti, ora conservati nel Museo Archeologico, che risalgono all’Età del Bronzo (2000-1800 a.C.). La Villa Romana, eretta nel I secolo a.C. e soggetta a rifacimenti e ampliamenti fino al V secolo d.C., rappresenta nel Nord Italia un esemplare unico di villa romana tardoantica. Nel periodo longobardo Desenzano fece parte di un distretto, che si estendeva fino alle campagne del mantovano. La sua Pieve, tra le prime chiese cristiane del Garda, passò nel 1192 dalla giurisdizione di Verona a quella di Brescia, per divenire poi, nel 1220, feudo della famiglia Confalonieri. Nel 1426 Desenzano subì il dominio della Repubblica di Venezia, assorbendone l’influenza nello stile, finché in epoca napoleonica non tornò a dipendere da Brescia. In quel periodo, il porto naturale della città e il mercato del grano, ad esso collegato, divennero importanti punti di interscambio commerciale. Il prezzo del grano, stabilito in quel mercato, ne determinava il commercio in tutte le altre piazze del Nord Italia. Durante la seconda Guerra d’Indipendenza, il territorio fu teatro della sanguinosa battaglia di Solferino e San Martino, svoltasi il 24 giugno 1859, tra le truppe franco-piemontesi a Nord, franco-sarde a Sud, e quelle austriache. Il grave scontro, che causò molte vittime, fu il primo passo verso l’Unità d’Italia.

ORIGINI DEL NOME

Due le versioni che interpretano le origini del nome “Desenzano”: una più popolare lo fa derivare dal termine “discesa”, in relazione con la posizione della località, discendente dalle colline al lago; l’altra parrebbe risalire al IV secolo, da Decentius, fratello dell’imperatore romano Magnenzio e probabile proprietario della villa romana tardoantica, che donò prestigio alla città di Desenzano. Denominata Desenzano del Lago, nel 1926, quando al suo comune fu accorpato quello limitrofo di Rivoltella del Garda, prese il nome di Desenzano del Garda. Il Comune, fregiato nel 1959 del titolo di “città”, comprende, oggi, anche la storica località di San Martino della Battaglia.

16 TRA ARTE E STORIA.

THE ORIGINS OF THE NAME There are two differing interpretations on the origins of the name "Desenzano". The first hypothesis is that the name derives from the word "descent", in reference to the position of town, which descends from the hills to the lakeshore. Another possibility dates back to the fourth century, from Decentius, brother of the Roman Magnenzio and likely owner of the Late Roman villa which gave prestige to the town of Desenzano. Called Desenzano del Lago, in 1926 the town was merged with the neighbouring village of Rivoltella del Garda, and so the name became: Desenzano del Garda. The district, classified as “city” in 1959, also includes today the historic village of San Martino della Battaglia.


The Historical Context History has left indelible traces in the whole Garda Lake region since several millennia ago. In Desenzano del Garda, in particular, there have been numerous findings, now preserved in the Archaeological Museum. These artefacts date back to the Bronze Age (2000-1800 BC). The Roman Villa, built in the first century B.C. and subject to renovation and expansion dating up until the fifth century AD, is one of the few examples of late Roman style. It is the only one of its kind in the North of Italy. In the Longobard period, Desenzano was part of a district that encompasses all the area that stretches up to the countryside surrounding Mantua. Its Pieve, one of the first Christian churches in the Garda region, passed from Verona’s jurisdiction to Brescia ones in 1192. Then in 1220, it became the fief of the Confalonieri family. Desenzano in 1426 suffered the domain of the Republic of Venice, absorbing with their dominion their influence in style. And again it came under the rule of Brescia in the Napoleonic era. At that time, the natural harbour of the city, and the grain market that was linked to it, became a major point of trade. The price of wheat, set in the Desenzano market, was then to determine the prices in all the markets in Northern Italy. During the Second War of Independence, the territory was the battleground for the bloody battle of Solferino and San Martino. It took place on the 24th of June 1859, between the Franco-Piedmontese troops (to the north) and the Franco-Sardinian troops (to the south), and the Austrians. The bloody battle, which claimed many fatalities, was the first step towards the unification of Italy.

Amorino: un particolare della Villa Romana Amorino: a detail of Villa Romana

ART AND HISTORY. 17


Passeggiando sul lungo lago di Desenzano, si è invitati ad addentrarsi nel cuore della città, attratti da un importante edificio del XVI secolo, aperto da 15 arcate in Pietra di Malcesine. Si tratta di Palazzo Todeschini, l’antico Comune, oggi sede di convegni e galleria d’arte civica. Nella stessa via, affacciata al caratteristico “porto vecchio”, da cui prende il nome, gli uffici di promozione turistica (APT-IAT) forniscono tutte le informazioni sul territorio. Una torre campanaria, svettante nel cielo terso, segnala la posizione del Duomo di Desenzano, di fine Cinquecento, dedicato a S. Maria Maddalena. Tra i dipinti celebri, la chiesa conserva “l’Ultima Cena” di Giambattista Tiepolo, realizzata tra il 1738 e il 1743 e “La Deposizione”, eseguita nel 1608 da Francesco Zugno, allievo di Palma il Giovane, quest’ultima esposta all’interno della Sagrestia. All’interno dello stesso Duomo, a fine Ottocento venne eretta una cappella, in occasione del 4° centenario dalla nascita (1474) di Angela Merici, terziaria francescana, fondatrice della Compagnia di Sant’Orsola, un movimento che riconosceva alla donna la libertà di consacrarsi a Dio nel mondo, senza bisogno di unirsi a qualche ordine religioso. Il suo operato lasciò un segno indelebile nel tempo. Nel 1807 fu proclamata Santa e, nel 1962, patrona di Desenzano. Già nel 1772, i suoi concittadini le resero onore, erigendo una statua in piazza Malvezzi, la caratteristica e bella piazza, in stile veneziano, definita il “salotto buono” della città. Gli appassionati di preistoria troveranno piena soddisfazione nella visita del Museo Civico Archeologico Giovanni Rambotti, posto nell’ex convento carmelitano di S. Maria de Senioribus, che si affaccia su un prezioso chiostro cinquecentesco. Un interessante percorso tra reperti, riconducibili all’età del Bronzo (2000 a.C.), porta a scoprire la rarità dell’aratro più antico del mondo,

Desenzano da vedere Porto vecchio (sopra) The Old Port (above) (foto Assolato)

Duomo e Sant’Angela Merici (sotto- below)

18 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY Strolling along the lake to Desenzano, an elegant building tempts you to go into the town. You will be attracted by an important building of the XVI century, with an imposing façade constituted of 15 arches of Malcesine stone. This is Palazzo Todeschini, the old Town Hall, today a convention centre and civic art gallery. On that same road, facing the typical "old port" from which it takes its name, the Tourism Office (APT-IAT) provides you with all the information for the region. A bell tower stretches into the crystalline skyline, indicating the position of the sixteenth century Desenzano Duomo (cathedral) dedicated to St. Mary Magdalene. Amongst its famous paintings, the church preserves the "Last Supper" by Giambattista Tiepolo, painted between 1738 and 1743 and "The Deposition" by Francesco Zugno, a pupil of Palma il Giovane - the younger, dating from 1608. Both are displayed inside the Sacristy. Within the same cathedral you can find the chapel of St. Angela Merici. This late nineteenth century chapel was built for the 4th centenary of the birth (1474) of the Saint. St. Angela was a Franciscan tertiary, founder of the Compagnia di Sant’Orsola, an association which recognized the right of women to con-

Orologio e meridiana solare del Palazzo Municipale The sundial on the Town Hall

Desenzano Highlights secrate themselves to God without having to join a religious order. Her work left an indelible mark. In 1807 she was proclaimed Saint and in 1962, she became the patron of Desenzano. In 1772, Desenzano citizens already paid homage to their saint by erecting a statue of St. Angela Merici in Piazza Malvezzi. This square, delightfully quaint in its Venetian style, is called the "living room" of the city. Prehistoric and archaeological enthusiasts will find full satisfaction in the visit of the John Rambotti Archaeological Museum. It is placed in the old Carmelite Convent of St. Maria de Senioribus,

Piazza Malvezzi (foto Assolato)

ART AND HISTORY. 19


TRA ARTE E STORIA

Museo “Rambotti” - ciotole di legno provenienti dal Lavagnone Rambotti Museum: wooden bowles coming from Lavagnone

perfettamente conservato, grazie all’ambiente, privo di ossigeno, delle torbiere della zona, in cui fu rinvenuto. Nel 1921 importanti scavi riportarono alla luce i resti di una Villa Romana, costruita a più riprese, tra il I e il IV secolo d.C. e appartenente a quel Decentius, al quale Desenzano deve forse il suo nome. Visitandola, si può ammirare la ricca pavimentazione a mosaico, ancora ben conservata e, raccolti in un Antiquarium, posto all’ingresso, resti di statue, pitture murali e un antico frantoio, utilizzato per la spremitura delle olive.La Villa romana risulta essere l’unico esempio di stile tardoantico, di tutta l’Italia settentrionale. A metà dei portici, parallelo all’inizio di via Castello, si erge l’incompiuto Palazzo del Provveditore, progettato da Todeschini nel XVI secolo, ma mai terminato, a causa del disaccordo tra il comune di Desenzano e Salò,(città dove risiedeva il Provveditore inviato da Venezia) per l’ottenimento di un Provveditore indipendente, che sottraesse Desenzano alla giurisdizione salodiana. Sinuose stradine, dal tipico tracciato medievale, conducono al Castello, signore incontrastato della città. Costruito intorno al X secolo, sulle fondazioni di un castrum romano di forma quadrangolare, racchiudeva un piccolo borgo e una chiesa. Di questa struttura difensiva oggi rimangono le mura che, dopo il recente restauro, possono essere varcate per salire nel punto più alto del Castello e dominare il lago di Garda e la vastità del territorio che lo circonda, godendo di un panorama incantevole.

INFORMAZIONI

UTILI

MUSEO ARCHEOLOGICO

Chiostro di S. Maria de Senioribus via T. Molin 7/c tel. 030.9144515 Ingresso: gratuito Apertura: tutti i giorni, escluso il lunedì, 15,00-19,00 Mesi di luglio-agosto: martedì/venerdì 15,00-19,00; sabato/domenica/festivi 16,30-19,30. Venerdì 20,00-23,00 con visita guidata. Chiuso il lunedì.

VILLA ROMANA

via Crocifisso, 22 – tel. 030.9143547 Ingresso: a pagamento Apertura: tutti i giorni 08,30-19,00. Chiuso il lunedì.

CASTELLO

via al Castello Ingresso: a pagamento Apertura: tutti i giorni 09,30-12,00 e 15,30-18,00 Chiuso il lunedì.

20 TRA ARTE E STORIA.


TOURIST INFORMATION

ART AND HISTORY

MUSEO ARCHEOLOGICO

Chiostro di S.Maria de Senioribus via T.Molin 7/c tel. 030.9144515 Free Entrance Opening hours: Tuesday-Sunday, from 15,00 to 19,00 hrs. In July and August: Tuesday-Friday from 15,00 to 19,00 hrs; Saturday/Sunday/holidays from 16,30 to 19,30 hrs. On Friday guided tour from 20,00-23,00 hrs. Closed on Monday.

VILLA ROMANA

via Crocifisso, 22 – tel. 030.9143547 Entrance: on payment Opening hours: Tuesday-Sunday, from 08,30 to 19,00 hrs. Closed on Monday.

CASTELLO via al Castello Entrance: on payment Opening hours: Tuesday-Sunday, from 09,30 to 12,00 hrs and from 15,30 to 18,00 hrs. Closed on Monday.

Viottoli e stradine Pathes and narrow streets

which overlooks a precious sixteenth-century cloister. An interesting stroll amongst the artefacts dating back to the Bronze Age (2000 BC) will lead you to discover a fascinating rarity: the oldest plough in the world. It is still perfectly preserved, thanks to the environment of the peat bog in which it was found, completely devoid of oxygen. In 1921 major excavations brought to light the remains of a Roman Villa.The Villa was built and then expanded upon on several occasions between the first and fourth centuries AD. The Villa belonged to Decentius, from which perhaps Desenzano gets its name. Visiting the Villa you can admire the rich mosaic pavement (all extremely well preserved). And collected in an Antiquarium at the entrance of the Villa, you can view the remains of statues, murals and of the old mill that was used to crush the olives. The Roman villa is the only example of a late Roman style villa in the whole Northern Italy. In the middle of the portico, parallel to the street that leads up to the Castle, the unfinished Palace del Provveditore stands. It was designed by Todeschini in the sixteenth century.The building was never finished due to disagreements between the towns of Desenzano and Salò, (the city where the Superintendent, a man assigned by Venice, lived).The disagreement stemmed from a request by Desenzano to have their own superintendent, thus removing themselves from under Salò jurisdiction.Typically medieval winding streets lead up to the Castle, the undisputed lord of the city. It was built around the tenth century on the foundations of a quadrangular shape Roman Castrum and included a small village and a church. The defensive walls of this structure have remained. After their recent restoration, it is now possible to enter the walls and reach the highest point of the castle. From here you can dominate the Garda Lake and the vastness of the territory that surrounds it.You can enjoy an enchanting view. ART AND HISTORY. 21


Uomini illustri La Galleria civica cittadina è dedicata a Dimostra sin da giovanissimo la propensione alla pittura, viene insignito di numerosi premi e partecipe ad importanti esposizioni nazionali; si dedica essenzialmente al paesaggio, ama i toni pacati e gli accordi smorzati, valorizza le sue opere con la tecnica del pastello e della pittura ad olio.

La sua opera è premuta dalla necessità di comprendere in ogni suo segreto il Garda, lago che amò più di ogni altra cosa. Di lui è stato scritto: “Le infinite bellezze della natura amò e ritrasse con umiltà e appassionata devozione. Sobrio visse per l’arte lontano dalla vita”.

Gian Battista Bosio Desenzano 1873-1946

Municipal Gallery named after Gian Battista Bosio Since his youth he is showing an inclination for painting, attends many important International exhibitions and is recognized with many prizes; he devotes essentially to landscapes, he loves quite tones and smooth pitches and exploits his artworks with pastel and with oil painting techniques. His art is moved by the necessity to understand the Garda lake in all its secret details, lake which he loved more than anything else. Someone wrote of him: "He loved the numberless beauties of nature and he painted them with humility and passionate devotion".

La biblioteca comunale porta il nome di Poeta dall’animo ardente ed il cuore generoso. Con decreto del Senato veneto il 31 gennaio 1796 fu dichiarato benemerito della patria e successivamente Provveditor generale veneto. Nel 1809 fu chiamato a Milano per la cattedra di eloquenza giudiziaria. Egli fu preferito al Mabil dell’Università di Padova, al Biamonti in quella di Bologna e a Ugo Foscolo. I lavori principali dell’Anelli sono le Cronache di Pindo e i suoi geniali e felici drammi musicali. Egli scrisse circa trenta melodrammi, tra i quali: L’Italiana in Algeri, musiche di Gioacchino Rossini; la Griselda, la Secchia rapita, il Podestà di Chioggia. L’Anelli

senza dubbio fu il primo ai suoi tempi in questo genere di componimento, e dopo il Metastasio pochi altri lo eguagliano. Si è scritto che sarà molto istruttivo notare quanto gli anni abbiano influito nei riguardi de “L’Italiana in Algeri” che della trilogia rossiniana (Barbiere di Siviglia e Cenerentola) rappresenta l’anello più miracolosamente infiammato d’invenzione e puro scatenamento comico, riflesso nel gioco ininterrotto di rifrazioni costruttive musicali. Il poeta desenzanese godette perciò l’amicizia dei più famosi maestri e specialmente di Rossini e di Stendhal. Il celebre scrittore francese nel

Angelo Anelli Desenzano 1761-1820

1817 sosteneva di aver scoperto uno scrittorio italiano, un genio originale: “il mio uomo è un chiaro e schietto scrittore di libretti per i teatri. Questo genio ignorato è l’avvocato Anelli di Desenzano, egli a suo modo ha qualcosa del Gozzi e di Shakespeare”.

The municipal Library is named after Angelo Anelli A poet of fiery mind and warm heart. With a Senate decree of January 31, 1796 he was declared well-deserving citizen of the country and later on Venetian General Superintendent. In 1809 he was assigned the chair of judicial eloquence in Milan. He was preferred to Mabil of Padua University, Biamonti of Bologna University and to Ugo Foscolo. The main artworks of Anelli are "Cronache di Pindo" and his brilliant and pleasant musical dramas. He wrote about thirty operas, among those: "L'Italiana in Algeri" with music of Gioacchino Rossini; Grisenda, the Secchia rapita, the Podesta' di Chioggia. Anelli without doubts was the first during his days in this sort of composition, and, after Metastasio, very few other composers matched his level. It has been written that it will be very instructive to find out how much the time has affected the "L'Italiana in Algeri", the opera of the Rossinian trilogy (Barbiere di Siviglia and Cenerentola) which is the most miraculously inflamed.


The Great Il Museo civico è intitolato a Dopo la laurea in Legge a Pavia esercitò la professione di notaio a Desenzano. Membro della Deputazione Comunale dal 1848 al 1859, alla nascita del Regno d'Italia ricoprì l'incarico di primo sindaco della città, che tenne fino al 1862. Dal 1863 al 1872 fu direttore della Scuola Tecnica pareggiata. Il Rambotti fu uomo di grande rigore e dirittura morale, ricco di sensibilità anche per i problemi sociali. A lui si deve la fondazione della Società Operaia di Desenzano. Nel 1872 iniziò a interessarsi dei materiali archeologici preistorici che venivano alla luce durante i lavori di estrazione della torba nel bacino inframorenico di Polada presso Lonato. In pochi anni mise insieme la più importante collezione di materiali palafitticoli dell'età del Bronzo e nel 1875 sarà il principale prestatore

all'esposizione di Archeologia Preistorica organizzata a Brescia dall'Ateneo di Scienze e Lettere. Dal 1878 fino alla morte fu Preside del Ginnasio-Liceo Bagatta e qui conobbe Giosuè Carducci, venuto a Desenzano per quattro anni consecutivi (1882-1885) come Regio Commissario per gli esami di maturità. Carducci ne ha lasciato un breve ritratto: "i professori sono tutti preti, e il preside è un notaio, un notaio lungo, di pelo bianco, vestito di nero". Rambotti certamente parlò al Carducci delle sue scoperte e della preistoria del lago di Garda. Nel diario del poeta vi è la seguente annotazione: "Lunedì 10 luglio 1882… La sera dal preside Rambotti a vedere antichità". E nell'ode barbara "Da Desenzano", composta l'anno successivo, mentre era nuovamente Commissario Regio al Liceo

Giovanni Rambotti Desenzano 1817-1896

Bagatta il Carducci invita l'amico a lasciare Bologna e a venire a Desenzano, "...dove è dolce udire, tra un bicchiere di vino e l'altro, le lontane storie degli antenati, mentre il sole tramonta e sorgono le stelle e il vento soffia tra le onde e tra gli alberi: i nostri antenati siano essi gli uomini ferini delle lacustri palafitte o i Veneti o gli Etruschi, un tempo godettero delle bellezze del lago, così come le godiamo noi oggi".

Municipal Museum named after Giovanni Rambotti After his Law degree at Pavia University, he worked as Notary in Desenzano. Member of the Municipal Commission from 1848 to 1859, at the start of the Italian Kingdom he covered the office of first major of the city, position he held until 1862. From 1863 till 1872 he was the officially recognized Technical School headmaster. Rambotti was a man of strong uprightness and moral integrity, also very sensible to social problems. It is to him the birth of Desenzano Labour Society. In 1872 he started to get interested to the archeological prehistorical objects that were found during the excavation of a morainic beat bank in Poiada near Lonato. In few years he put together an important collection of Paleolithic material of the Bronze age and, in 1875 he was the main contributor to the Archeological and Prehistorical exhibition organized by the Science and Letter chairs of Brescia University. From 1878 until his death he was the principal of the Ginnasio-Liceo Bagatta and here he met Giosue Carducci who visited Desenzano for four consecutive years as Regal Commissary for the final school leaving exams. Carducci left a brief description of him: "The professors are all priests and the headmaster is a notary, a tall notary, with white hair, dressed in black". Rambotti for sure had spoken to Carducci of his discoveries and of the prehistory of Lake Garda. In the poet's diary there is the following note: "Monday, July 10, 1882... Evening at Rambotti’s to see antiques". And in his barbarian ode "From Desenzano" composed the following year while he was again at Liceo Bagatta as Regal Commissary, Carducci invites one of his friend to leave Bologna and go to Desenzano, "....where it is nice to hear, between one glass of wine and another, the old stories of our ancestors, while the sun is setting down and the stars are coming up and the wind blows among the waves and among the trees: our ancestors, were they either the feral men of the lake-dwelling or the Venetians or the Etrurians, they all once enjoyed the beauties of the lake just as we are enjoying them nowadays". a cura di

T. Ferro


Una figlia illustre Così considerano ancora oggi i cittadini di Desenzano che abbiano familiarità con il culto o con la storia, questa fanciulla loro concittadina: santa assai venerata, come testimonia la statua eretta in piazza Malvezzi, quasi a protezione della città di cui è patrona. Balzata agli onori degli altari nel 1807, Sant’Angela Merici compì la sua missione terrena di fondatrice della prima congregazione secolare femminile nel pieno Rinascimento, quando su queste terre si estendevano i domini della Repubblica di Venezia. Era il 1533 infatti, quando, quasi sessantenne, Angela diede vita alla Compagnia delle Dimesse di Sant’Orsola, ricordando nel nome sia quei principi di povertà e misericordia cui aveva improntato la propria vita (le “Dimesse” appunto)

sia la Santa britannica, martire della fede, alla quale la Congregazione affidava le giovani perché vivessero la propria vocazione libere nel mondo e non entro le mura di un convento. Libertà questa straordinaria, per un’epoca in cui il destino di una donna era la famiglia o il monastero. A spingere Angela verso la scelta di fondare l’Ordine delle Orsoline, fu una visione avuta in gioventù, durante una pausa del lavoro nei campi, in località Brodazzo, quando le apparve una Scala che ascendeva al cielo, popolata di angeli musicanti e di fanciulle e ricevette allora l’annuncio che avrebbe fondato un Ordine di Vergini. Come eredità spirituale, S. Angela Merici lasciò alle sue consorelle impegnate come lei nell’attività educativa, la dedizione verso il prossimo ma soprattutto un

Sant’Angela Merici Desenzano 1474-1540

metodo educativo improntato al massimo rispetto, come emerge dai suoi stessi scritti. Le sue spoglie, vestite del saio del Terz’Ordine Francescano cui aderì prima di fondare la sua Compagnia, riposano nella chiesa bresciana di S. Afra, per l’occasione a lei reintitolata.

So it is still nowadays called by the Desenzano citizens who are familiar with the cult and with the history, this young lady fellow-citizen of theirs: saint very much worshipped, as it is confirmed by the statue that stands up in Malvezzi square almost to protect the city she is the patron saint of. Saint Angela Merici (1474-1540) took the veil in 1807 and accomplished her earthly mission as founder of the first women secular congregation in the middle of the Renaissance period, when these lands were under the domination of the Venetian Republic. It was the year 1533 in fact when, almost seventy year old, Angela started the Humble Congregation of Saint Ursula, reminding with this name itself, both the poverty and mercy principles which led all her life and the British Saint, martyr for faith, to whom the Congregation was trusting the young girls so that they could live their vocation in the free world and not enclosed within the walls of a convent. This is certainly an extraordinary freedom considering the time, when the woman fate was either the family or the monastery. To guide Angela towards the decision of founding the Ursulin Order was a vision she had in her youth, during a pause of her work in the fields, in location Brodazzo, when she saw a Stairway leading to Heaven populated by angels playing music and by young girls and when she received the announcement that she will found the Order of the Virgins. Her mortal remains, dressed with the Third Franciscan Order habit she had joined before starting her own Congregation, rest in peace in Saint Afra church in Brescia that was thereafter named after her.

A Famous Daughter


ART AND HISTORY

Rivoltella del Garda Il comune di Desenzano si estende al delizioso borgo cinquecentesco di Rivoltella del Garda, comune autonomo fino al 1926. Piccolo, raccolto, affacciato sul lago, con le sembianze di un paese di pescatori, il borgo è stato testimone della storia e prescelto, in più occasioni, quale luogo di residenza di nobili e signori. Passeggiando nei caratteristici viottoli, tra ville patrizie e case più recenti, se ne raggiunge il cuore, dove si concentrano la Torre civica, unica superstite dell’antico castello, la chiesa di San Biagio, che parrebbe risalire al ‘400 e il prezioso gioiello di Villa Brunati, prospiciente il lago. Quest’ultima, a partire dalla fine del XVI secolo, subì per vicende alterne, diversi passaggi di proprietà, fino al 1981, quando venne destinata al ruolo di Biblioteca del Comune di Desenzano del Garda e dotata di un grande patrimonio librario, consultabile nelle sue antiche e maestose sale. Nel 1859, al termine della battaglia di San Martino, Villa Brunati ebbe l’onore di ospitare, per pochi giorni, Vittorio Emanuele II e il suo Stato Maggiore. Circondata da un bel parco, oggi è anche sede di manifestazioni estive e di interessanti caffè letterari.

Parco di Villa Brunati Villa Brunati’s park

Desenzano district also includes the delightful sixteenth century village of Rivoltella del Garda. Small and quaint, its position is overlooking the Garda lake.With its appearance of a fishing village, it has witnessed an interesting history and has been chosen, on several occasions, as the chosen residence of noblemen and gentlemen. Walking in the paths between the patrician villas and the more modern houses, you reach the heart of the town, where you will find the Civic Tower. It is the sole survivor of what used to be the ancient castle.You will also find the church of San Biagio, which seems to date back to the fifteenth century, and the Brunati Villa, a precious gem overlooking the lake. The latter changed hands numerous times through the centuries, starting in the sixteenth century, until 1981, when it came to the Library of the City of Desenzano del Garda. Not only it does contain great books, but the ambience in its ancient and majestic rooms is truly breathtaking. In 1859, after the battle of San Martino, Villa Brunati had the honour of hosting for a few days, Vittorio Emanuele II and his officers. Surrounded by a beautiful park, today is also home to summer events, as well as having delightful literary cafes.

Rivoltella del Garda

BIBLIOTECA E MEDIATECA CIVICA Villa Brunati - Via Agello, 5 - Rivoltella del Garda - tel. 030.9141248 Orario Invernale/Winter Timetable: da martedì a venerdì / tu-fr 9,30 - 12,30 / 15,00 - 18,30 ; sabato / sat 9,30 - 12,30 Orario Estivo/Summer Timetable: da martedì a sabato/ tu-sat 9,00 - 13,00; mercoledì /we 15,00 - 18,30 martedì e giovedì /tu-thu 20,00 - 22,30

ART AND HISTORY. 25


TRA ARTE E STORIA

A 150 anni dalla Battaglia Il 26 aprile 1859 l’Austria dichiarò guerra al Regno di Sardegna e il giorno successivo la Francia dichiarò guerra all’Austria. Scoppiò così la Seconda Guerra d’Indipendenza, che terminò il 12 luglio dello stesso anno. Vittorio Emanuele II chiese aiuto alla Francia, Napoleone III assunse il comando delle truppe sarde e francesi, dando inizio a una lunga serie di battaglie, per difendere il territorio dall’invasione austriaca. Lo scontro più lungo (dalle 12 alle 15 ore di combattimento) e più sanguinoso, fu l’ultimo, che ebbe luogo il 24 giugno 1859 sui colli di Solferino e San Martino, con più di 20.000 morti e altrettanti feriti. La Battaglia di San Martino e Solferino si concluse quel giorno, a favore degli alleati, con l’intervento di numerosi volontari accorsi da ogni parte d’Italia e fu considerata il primo passo verso l’Unità nazionale. In quell’evento si verificò un fatto singolare: i più autorevoli Capi di Stato, quali Napoleone III, Vittorio Emanuele II e l’austriaco Francesco Giuseppe si trovarono in contemporanea nello stesso territorio, a pochi chilometri di distanza, l’uno dall’altro. La torre di San Martino (74 m) The Fallen tower of San Martino (74 m)

■ SAN MARTINO Arrivando da Desenzano del Garda, si scorge già a distanza l’imponente Torre di San Martino alta ben 74 metri, eretta alla memoria di Vittorio Emanuele II e dei Caduti che combatterono per l’Indipendenza dell’Italia. Il monumento fu inaugurato nel 1893, alla presenza di Re Umberto I e della Regina Margherita. Immersa in un grande parco, la Torre racchiude al suo interno un percorso di affreschi ed effigi bronzee, dedicati a fatti e protagonisti del periodo risorgimentale, che si susseguono da un piano all’altro: al primo piano è raffigurata la battaglia di Goito eseguita dal pittore V. De Stefani, al secondo un dipinto di V.Bressanin è dedicato allo scontro di Forte Sant’Antonio del giugno 1849 a Venezia.

In quella occasione Henry Dunant, un imprenditore svizzero, che in quel periodo aveva contatti con Napoleone III, si ritrovò sul territorio al termine della battaglia e si adoperò personalmente nei soccorsi, aiutando alleati e nemici, senza distinzione di appartenenza. Fu nel ricordo di quella strage che, dopo qualche anno, Dunant riuscì a fondare la Croce Rossa International e più tardi, nel 1901 fu insignito del Premio Nobel per la Pace.

26 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY

150 Years after the Battle On the 26th of April 1859 Austria declared war on the Kingdom of Sardinia and the day after that, France declared war to Austria. This was how the Second War of Independence broke out. It ended on July 12th of that same year. Vittorio Emanuele II asked France for help and so it came about that Napoleon III took command of the French and Sardinian troops. From this moment on started a long series of Combattimento dei Bersaglieri battles to defend the territory from the Austrian. (Crimea, 1855) The longest battle (roughly 12 to 15 hours of combat) was also the sopra bloodiest. The last collision took place on the 24th of June 1859 on Bersaglieri’s the hills of Solferino and San Martino, with more than 20,000 fighting (Crimea dead and many more than that wounded. 1855) The Battle of San Martino and Solferino ended that day, in favour of above the Allies. With the assistance of the numerous volunteers that flocked from all over Italy, this was a first step towards national unity. However it is noteworthy to mention a singular fact: on that occasion, the most influential heads of state (Napoleon III, Victor Emmanuel II and the Austrian Franz Joseph) found themselves simultaneously in the same territory, not far away from each other. It was in this circumstance that Henry Dunant, a Swiss ■SAN MARTINO businessman (with ties to Napoleon Coming from Desenzano del Garda, already III) found himself in the Veronese from a distance you can see the imposing San territory after the battle and personally worked in the relief Martino Tower (74 meters high). It was erecassistance. He helped allies and ted to the memory of Vittorio Emanuele II and enemies alike, without distinction of the fallen soldiers who fought for the indepennationality. It was in memory of the dence of Italy. bloodshed that, after some years, The monument was inaugurated in 1893, in the Dunant founded the International presence of King Umberto I and Queen Red Cross. Because of which he Margherita. Immersed in a beautiful park, the was later, in 1901, awarded the Tower contains within it a series of frescoes and Nobel Peace Prize. bronze effigies dedicated to events and protagoART AND HISTORY. 27


TRA ARTE E STORIA Museo della Battaglia di San Martino (esterno) The Museum of S. Martino’s fighting (outside)

Il terzo affresco raffigurante la guerra di Crimea del 1856, fu realizzato sempre da De Stefani; nel quarto dipinto, di R. Pontremoli, è riprodotta la battaglia di San Martino. Il quinto affresco, di G.Vizzotto, rappresenta la campagna dei Mille, svoltasi a Capua nel 1860. Il sesto, sempre di Pontremoli, raffigura la battaglia di Custoza del 1866, contro gli Austriaci. Il settimo e ultimo affresco, di Vizzotto, riproduce la Presa di Roma del 1870. Una scala circolare conduce alla terrazza, dalla quale si può ammirare tutta la pianura circostante e lo splendido Lago di Garda. Quando giunge il buio, grazie al faro posto sulla cima della torre, scorrono i colori della bandiera italiana. Poco lontano, al termine di un viale alberato, la Cappella-Ossario custodisce nella cripta le ossa di 2.619 caduti e nell’abside più di 1.000 teschi, trovati sul campo di battaglia. Alle spalle della Torre un Museo storico espone i cimeli, le armi, le divise, i cannoni e alcuni dipinti di pregio raffiguranti i personaggi chiave della battaglia. Terminata la visita, due passi nella quiete del parco, interrotta solo da un concerto di uccellini, riportano la mente alla bellezza della vegetazione cancellando gli orrori della guerra. A 150 anni dalla battaglia, oggi San Martino è la meta per una passeggiata a piedi o un’escursione in mountain bike sui sentieri deliziosi delle colline, immersi in panorami incantevoli, tra vigneti e uliveti, dove si può ammirare la natura e risalire alla storia. TORRE DI SAN MARTINO E OSSARIO - tel 030 9910370 Ingresso: a pagamento Apertura: tutti i giorni Entrance: on payment Opening hours: every day ottobre-febbraio/October-February 08,30-12,00/14,00-17,30 marzo-maggio/March-May 08,30-12,30/14,00-18,30 giugno-settembre/June-September 09,00-12,30/14,00-19,00 MUSEO DI SAN MARTINO Ingresso: a pagamento Apertura: da lunedì a sabato e festivi Entrance: on payment Opening hours: Monday-Saturday and holidays ottobre-febbraio/October-February 9,00-12,00/14,00-17.30 marzo-settembre/March-September 9,00-12-30/14,30-19,00 festivi/Holidays 09,00-19,00 28 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY Museo della Battaglia di San Martino (sala centrale) The Museum of S. Martino’s fighting (central hall)

nists of the Risorgimento. The first floor frescoes depict the Battle of Goito painted by V. De Stefani, while the second floor painting is by V. Bressanin and is dedicated to the battle of Fort St. Anthony in Venice (in June 1849). The third floor fresco, also carried out by De Stefani, depicts the Crimean War of 1856. The fourth painting, by R. Pontremoli, plays out the battle of San Martino. The fifth fresco, by G. Vizzotto, is the campaign of the Mille, which was held in Capua in 1860. The sixth, again Pontremoli, depicts the battle of Custoza of 1866, against the Austrians. The seventh and final fresco, by Vizzotto again, reproduces the Seizing of Rome of 1870. A circular staircase leads to the terrace, where you can admire the surrounding valleys and the beautiful Lake Garda. When darkness comes, thanks to the lighthouse located on top of tower, you can admire the flowing colours of the Italian flag. Not far away, at the end of a tree-lined street, is the chapel-Ossuary (cappella-ossuario). Here a crypt houses the bones of the 2619 fallen soldiers, and in the apse there ate more than 1,000 skulls found on the battlefield. Behind the Tower is a historical Museum which displays the relics, weapons, uniforms, guns and paintings depicting the key points of the battle. After visiting the museum take a walk in the quiet park, interrupted only by a concert of birds. This will carry your mind to the beauty of the vegetation and clear it from the horrors of war. 150 years after the battle, now San Martino is the destination for beautiful walks or bike rides along the paths around the hills. Here you will be surrounded by breathtaking landscapes, among vineyards and olive groves, where you can enjoy nature and still relive a little history.

Torre della Battaglia di San Martino- statua di Vittorio Emanuele II King Vittorio Emanuele II’ statue, inside the Tower of S. Martino

ART AND HISTORY. 29


TRA ARTE E STORIA

Battaglia di Solferino Battle of Solferino Felice Cerruti Bauduc (1859)

Combattimento dei Bersaglieri (Crimea, 1855) Bersaglieri’s fighting

■ SOLFERINO Situato a circa 10 chilometri da San Martino della Battaglia, Solferino si estende sulle verdi colline mantovane. Come San Martino, anche Solferino fu teatro dello scontro sanguinoso del 24 giugno 1859 e ne conserva il ricordo. Il punto nevralgico da cui si potevano controllare e anticipare le mosse del nemico era la Rocca, la Torre quadrata del 1022, posta nel punto più alto della collina e definita la “spia d’Italia”. Entrando nella torre per salire alla terrazza panoramica, dalla quale si vede in lontananza la Torre di S. Martino, si possono ammirare dei cimeli della battaglia, dei documenti della storia della Rocca e dei ritratti di Vittorio Emanuele II e Vittorio Emanuele III, esposti nella Sala dei Sovrani. Nella Chiesa-Ossario di S. Pietro in Vincoli, che conserva teschi e ossa dei Caduti durante il memorabile scontro, un busto in bronzo raffigurante Napoleone III fu donato alla Chiesa, in occasione del centenario della sua morte, avvenuta nel 1873. Nel parco, che circonda la Rocca, in fondo al lungo viale dei cipressi, dove amava passeggiare Luigi Gonzaga, sorge il Memoriale, dedicato a Croce Rossa International.

30 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY â– SOLFERINO Located approximately 10 kilometres from San Martino della Battaglia, Solferino stretches towards the green hills of Mantua. Like San Martino, Solferino was also the battleground for the bloody clashes of 24 June 1859.The scars are still visible in the town. The focal point from which one could monitor and anticipate enemy moves is the Fortress, the square Tower dating back to 1022, located on the topmost point of the hill and defined as the "spy of Italy." If you enter the tower and climb up to the panoramic terrace, the breathtaking view will show you, in the distance, the Tower of San Martino. Within the tower you can also view the relics of the battle, documents the history of the Fortress, as well as portraits of Vittorio Emanuele II and Vittorio Emanuele III, displayed in Monarchic Hall. The Church of S. Pietro in Vincoli is also an Ossuary, which keeps the bones and skulls of the fallen soldiers during the memorable battle. A bronze bust of Napoleon III was donated to the Church on the occasion of the centenary of his death, in 1873. In the park surrounding the fortress, at the end of the long avenue of cypresses, where Luigi Gonzaga loved to walk, is the Memorial dedicated to the International Red Cross.

Napoleone III e Radetzky

ART AND HISTORY. 31


ITINERARI

Passeggiate in collina

Casa del Podestà Salottino Glisenti Glisenti sitting room in Podestà’s House

Casa del Podestà Sal da da pranzo Podestà’s House Dining room

32 ITINERARI.

Le Colline Moreniche, il verde tra gli azzurri di cielo e lago, sono un dolce equilibrio paesaggistico di boschi e pianori, vigneti e uliveti, punteggiate qua e là da borghi agricoli, residenze aristocratiche, pievi e castelli. Il loro territorio abbraccia i comuni di Desenzano del Garda, Sirmione, Lonato e Pozzolengo, realtà turistiche tra le più significative del Garda. Dopo aver visitato le ricchezze di Desenzano , si può salire verso Lonato del Garda, la località collinare che dal 1516 al 1796 fu sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Avvicinandosi, si delineano i contorni di un’antica cittadella, un maestoso complesso monumentale del XV secolo di grande bellezza, composto dall’imponente Rocca Visconteo-Veneta, e subito accanto dalla Casa del Podestà, che vale una visita approfondita per l’importanza della sua ricca biblioteca e per la raffinatezza dei suoi arredi. All’interno della Rocca gli appassionati possono visitare il Museo Ornitologico che espone circa 700 esemplari di volatili. Dirigendosi verso Nord, fuori dal paese si incontra la pieve romanica di San Zeno, eretta nel XII secolo. Salendo ancora, appare Castel Drugolo, una struttura perfettamente conservata da sette secoli. Una piccola deviazione conduce all’Abbazia Benedettina di Maguzzano e al suo bel chiostro. Sorta nel IX secolo, l’abbazia conserva nella sua chiesa copia dell’Assunzione, un’opera di Moretto da Brescia, eseguita nel 1525 circa. Ritornando verso Desenzano del Garda, un saluto va alla Torre di San Martino della Battaglia, eretta per onorare i Caduti del sanguinoso scontro avvenuto il 24 giugno 1859. Proseguendo, ci si avvicina ai confini tra il territorio bresciano e le province di Mantova e Verona. Qui sorge Pozzolengo, un borgo medievale composto dal Castello, costruito, tra il IX e il X secolo e restaurato nel XVI; all’interno, i resti della Chiesa di San Lorenzo Martire, protettore degli appestati, con frammenti di affreschi del XIV secolo. Pozzolengo è anche terra di contadini dediti all’allevamento di bestiame, di pura razza romagnola, per la produzione di carni molto pregiate.


ITINERARIES The Morenic Hills, an expanse of green lying between the blue of the sky and the lake, offer a sweet balanced landscape. The area boasts forests and plains; vineyards and olive trees; agricultural villages interspersed with aristocratic residences, churches and castles. Their territory encompasses the towns of Desenzano del Garda, Sirmione, and Lonato Pozzolengo. They are amongst the most significant touristic locations of the Garda Lake.

Walking in the hills After visiting the wealth of Desenzano del Garda, you can go up to Lonato del Garda, the hill town that from 1516 to 1796 was under the rule of the “Serenissima”, the Republic of Venice. As we draw nearer, we are met by the outlining contours of an ancient citadel. It is a majestic monument of tremendous beauty dating back to the fifteenth century. This is the imposing Visconteo-Veneta Fortress. Casa del Podestà is immediately next to this. It is also worthy of a thorough visit, due to its rich library and the refinement of its furnishings. Inside the fortress you can also visit the Ornithological Museum, which displays over 700 specimens of birds. Travelling North into the countryside there is the Romanesque church of San Zeno, built in the twelfth century. Climbing further, you find the Drugolo Castle, perfectly preserved for over seven centuries. A small detour leads to the Benedictine Abbey of Maguzzano and its beautiful cloister. Built in the ninth century, the abbey church retains its copy of the Assumption by Moretto da Brescia. Going back to Desenzano del Garda, you are greeted by the Tower of San Martino della Battaglia, erected to honour the Fallen of the bloody clash that occurred on June 24th,1859. Continuing, we get close to the borders between Brescia and the provinces of Mantua and Verona. Here Pozzolengo lies. It is a medieval castle built between the ninth and tenth century and restored in the sixteenth century. Inside the castle we find the remains of the Church of St. Lawrence Martyr, patron of the plague, with fragments of frescoes dating back to the fourteenth century.

Facciata esterna Casa del Podestà Front of Podesta’s House

Rocca di Lonato veduta aerea Aerial view of Lonato’s fortress

ITINERARIES. 33


ITINERARI

La rocca di Sirmione The fortress in Sirmione (foto Assolato)

Grotte di Catullo The Catullus cave (foto Assolato)

34 ITINERARI.

Dopo tanta cultura, si consiglia una sosta gastronomica in un agriturismo, per assaggiare il salame morenico di Pozzolengo, contraddistinto dal marchio DE.CO (Denominazione Comunale di Origine), istituito per valorizzare i prodotti agro-alimentari del territorio. Altre squisitezze delle Colline Moreniche bresciane sono i formaggi a pasta fresca, il biscotto con farina di farro, le marmellate, il miele. Infine Sirmione, la perla della penisola gardesana, chiude in bellezza l’anello turistico della Riviera del Garda e delle Colline Moreniche. L’impatto con la sua Rocca Scaligera, sontuosa e importante, che risale al XIII secolo e si snoda nel punto più stretto della penisola stessa, crea una forte emozione. Sulla punta del promontorio, a picco sul lago, sorgono le Grotte di Catullo, i resti di una villa romana, riconducibile all’ epoca del poeta latino vissuto tra l’87 a.C e il 54 a.C, che ne avrebbe fatto la propria residenza e la sua fonte di ispirazione. Secondo un’altra ipotesi, invece, per la sua struttura, il complesso potrebbe essere sorto come stabilimento termale. Vicino alle Grotte di Catullo, un delizioso viottolo conduce alla chiesetta di San Pietro in Mavino, di epoca longobarda, impreziosita da affreschi realizzati in epoche diverse, a partire dal XIV secolo. Insieme ai battelli, dal porto di Sirmione partono dei motoscafi, che consentono di avvicinarsi alla costa, per ammirare dal lago le ricchezze che la terra nasconde.


ITINERARIES

Pozzolengo is also plush farm land dedicated to the rearing of truly Romagna breed livestock. Their meat production is of very high standard. Stop by at a local farm to taste the special Morenic salami of Pozzolengo, distinguished by the mark DE.CO (Denominazione Comunale di Origine – Registered Municipal Origin). The DE.CO. mark was established to promote food products of the territory and ensure their quality. Other delicacies of the Brescian Morenic Hills include fresh cheeses, spelt cookies, jams, and honey. Finally Sirmione, the pearl of the Lake Garda peninsula, beautifully closes the loop tour of the Riviera del Garda and of the Morenic hills. The impact of the sumptuous and important della Scala family’s Fortress is immediate. The thirteenth century fortress unfolds on the narrowest point of the peninsula and is truly breathtaking. On the tip of the cape, overlooking the lake, the Grotte di Catullo rise. They are ruins of a Roman villa. A Latin poet lived here between 87 BC and 54 BC. He not only made it his residence, but also his source of inspiration. Near the Grotte di Catullo, a path leads to the delightful little church of San Pietro in Mavino. The Church is embellished with frescoes painted in different eras, going all the way back to the fourteenth century. Ferry boats and speedboats leave from the port of Sirmione, making it possible to cruise along the coast. And it is from the lake that you can admire the bountifulness of the shoreline that is not always visible via land.

Vista dal un pontile di Sirmione View from a wharf in Sirmione (foto Assolato)

Aquaria di Terme di Sirmione (sotto- below)

LONATO CASA DEL PODESTA’ tel. 030.9130060 Apertura/Opening hours: tutti i giorni/7days a week 10,00-12,00/14,30-18,30 ROCCA DI LONATO E MUSEO ORNITOLOGICO Apertura/Opening hours: sabato/domenica / Saturday/Sunday 10,00-12,00/14,30-18,30

SIRMIONE ROCCA SCALIGERA Apertura/Opening hours: martedì-domenica e lunedì festivi / Tuesady-Sunday and festive Mondays 8,30-19,00 GROTTE DI CATULLO Apertura/Opening hours: martedì-domenica e lunedì festivi dal 1° marzo-14 ottobre/ Tuesady-Sunday and festive Mondays from 1st March to 14th October 8,30-19,00 Orario invernale / Winter timetable 8,30-16,30 ITINERARIES. 35


ITINERARI Una deviazione della strada statale, tra Salò e Desenzano, conduce in Valténesi, un ampio territorio compreso tra il Lago di Garda e le Colline Moreniche. Formata dai sette comuni di Padenghe, Moniga, Soiano, Polpenazze, Puegnago, San Felice del Bénaco e Manerba, è un interessante percorso, immerso nello scenario gardesano, che nasconde borghi caratteristici, testimonianze antiche e curiosità. La porta di accesso è Padenghe, posta ai piedi della collina sulla quale vigila il Castello medievale. Si prosegue per Moniga, patria del vino Chiaretto, per una visita alla chiesetta romanica della Madonna della Neve preceduta da un pronao del Cinquecento e a Villa Brunori-Bertanzi, dimora seicentesca nel centro del paese. Da Moniga si sale a Soiano, il cui Castello poggia su mura romane. Una strada panoramica conduce a Polpenazze, un importante insediamento preistorico e sede della chiesetta di San Pietro in Lucone, ornata da affreschi del XV secolo. Una preziosa informazione: per visitarla occorre chiedere le chiavi al Parroco (tel. 0365.674017) Salendo ancora si incontra Puegnago e la Torre del suo Castello, i cui ruderi ne lasciano percepire l’originaria forma ovale. Da piazza Don Baldo si apre l’incantevole spettacolo del lago e delle valli circostanti. A San Felice del Bénaco è d’obbligo la visita alla chiesina di San Fermo, del Quattrocento, vicina ai resti di una villa romana, al Santuario della Madonna del Carmine, situato lungo la strada per Manerba e, in località Pieve Vecchia, alla Pieve di Santa Maria Assunta, con affreschi del XIV e XV secolo. Tra i vigneti del Garda Classico e del Groppello, Manerba, ultima tappa della suggestiva e affascinante Valténesi, è formata da cinque piccoli borghi custodi di pievi del X e XI secolo e celebre per la sua imponente Rocca longobarda, dalla quale una rigogliosa macchia mediterranea, popolata da fiori rari, posti sotto la tutela del Ministero dell’Ambiente, scende a picco sul lago.

La Valténesi

Il castello medioevale di Padenghe Medieval castle in Padenghe

36 ITINERARI.


ITINERARIES

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The Valtenesi A small deviation off the highway, between Desenzano and Salò, leads you to ValtÊnesi. Valtenesi refers to a rather large area situated between Lake Garda and the Morenic hills. It is made up by the seven municipalities (Padenghe, Moniga, Soiano, Polpenazze, Puegnago, San Felice del Benaco and Manerba) and it offers an interesting itinerary that will plunge you directly into the Lake Garda landscape. Here you will discover hidden villages, ancient witnesses to the wonders of the lake. The itinerary is accessed from Padenghe. Here, the medieval castle lies at the feet of the hill. Continuing towards Moniga, homeland of Chiaretto wine, you can visit the Romanesque church of Our Lady of the Snow (Madonna della Neve) preceded by a sixteenth century pronaos and Villa Bertanza Brunori, a seventeenthcentury palace in the heart of the town. From Moniga you climb up to Soiano, whose Castle is built on the Roman walls. A scenic road leads to Polpenazze, an important prehistoric settlement, where you will also find the church of San Pietro in Luconi, adorned with frescoes of the fifteenth century. Usefull information:To visit it is necessary to ask for keys at the Parish (tel. 0365.674017) Continuing onwards you find Puegnago and the Tower of the Castle, whose ruins hint at its original oval shape. From Piazza Don Baldo you are met with the enchanting spectacle of the lake and the surrounding valleys. At San Felice del Benaco is a must to visit the church of San Fermo (fifteenth century). It is situated near the remains of a Roman villa, the Shrine of Our Lady of Carmine (Santuario della Madonna del Carmine), along the road to Manerba. Whilst in Pieve Vecchia you find the Parish of Santa Maria Assunta, with frescos of the XIV and XV century. Among the vineyards of the Garda Classico and Groppello, Manerba is the last stop in our itinerary in the picturesque and charming Valtenesi. It is made up of five small villages containing churches of the tenth and eleventh century. It is also famous for its imposing Longobard fortress, surrounded by luxuriant Mediterranean vegetation filled with rare flowers. The Ministry of Environment is in charge of the plant life that descends down to the lake.

Moniga Madonna della Neve (sopra) Polpenazze San Pietro in Lucone (sotto) Moniga - Madonna della Neve church (above) Polpenazze S. Pietro in Lucone (below)

ITINERARIES. 37


ITINERARI

Veduta di Salò Aerial view of Salò (foto Veronesi)

n SALÒ La località gardesana è protagonista di un pezzo importante della storia d’Italia.

Salò e Gardone Riviera La Loggia della Magnifica Patria dà il benvenuto sul lungolago di Salò, l’imponente palazzo oggi sede del Comune fu realizzato da Sansovino in epoca veneziana (1386) e conserva nella Sala Consiliare una tela di G.A. Bertanza (1617) raffigurante il Cristo in gloria con i santi Marco e Carlo. Di A. Landi è l’affresco Gloria della Magnifica Patria (1906), che impreziosisce il soffitto dello scalone d’onore. Palazzo Fantoni, la cui facciata risale al XV secolo, ospita il Museo storico-militare del Nastro Azzurro, una raccolta di armi, uniformi e cimeli, dal periodo napoleonico alla Resistenza, l’Ateneo e il Civico Museo Archeologico. Tra gli stretti e caratteristici vicoli del paese, si raggiunge il Duomo di Santa Maria Annunziata, il cui portale rinascimentale si apre a uno spettacolare interno in stile gotico, ricco di varie opere d’arte: di Bartolomeo da Isola Dovarese è l’ancona dell’Altare Maggiore del XV secolo, del XVI è invece il gruppo ligneo della prima cappella laterale di destra. Tra i dipinti meritano attenzione l’Assunzione, realizzata da Palma il Giovane (1544-1628) nella volta del presbiterio, di G. Romanino (1484-1566) il Sant’Antonio da Padova e la Madonna con Bambino e Santi posti nella navata sinistra. Attribuito a Moretto da Brescia (1498-1554) è infine il Sant’Antonio tra i Santi Rocco e Sebastiano visibile nel penultimo altare di sinistra. Una nota d’orgoglio della Chiesa: i suoi candelabri derivano dalla fusione del bronzo dei cannoni, conquistati ai turchi, durante la vittoria di Lepanto (1571). 38 ITINERARI.


ITINERARIES n SALÒ The Garda Lake is one of the most important protagonists of an important piece of Italian history. The Loggia della Magnifica Patria welcomes you to the lakeside of Salò. This imposing palace, now the town hall, was built by Sansovino during the Venetian era (1386). Within the council hall we find a painting by GA Bertanza (1617) depicting: Cristo in gloria con i santi Marco e Carlo . The noble staircase’s ceiling is enriched with a fresco, Gloria della Magnifica Patria (1906), by A. Landi.

Salò Il Vittoriale Salò - the Vittoriale

Salo, and Gardone Riviera

Fantoni Palace, whose façade dates from the fifteenth century, houses the historical military museum of Nastro Azzurro. Here you will find a collection of weapons, uniforms and memorabilia dating from the Napoleonic period to the Resistance. Also within the Palace you will find athenaeum and the Civic Archaeological Museum. Amongst the characteristic narrow alleys, you can reach the Cathedral of Santa Maria Annunziata. Here a Renaissance gate opens to a spectacular Gothic interior, rich with numerous works of art: the main altar is by Bartolomeo da Isola Dovarese from the XV century, whilst the first wooden chapel on the right side dates back to the XVI. The paintings are also worthy of notice. Amongst them we find l’Assunzione by Palma il Giovane (1544-1628) located in the vault of the presbytery; also Sant’Antonio da Padova and Madonna con Bambino e Santi by G. Romanino (1484-1566) on the left side of the naive. And finally, the Sant’Antonio tra i Santi Rocco e Sebastiano attributed to Moretto da Brescia (1498-1554), which you can find on to the left of the penultimate altar. A note of pride of the Church: its candelabras are derived from the fusion of bronze cannons that were taken from the Turks when they were defeated at Lepanto (1571). Salò fu capitale della Magnifica Patria, la federazione di 36 comuni capeggiata da un Podestà e sorta per proteggere il territorio dalle invasioni ungariche, già dal lontano 1334. Attraverso le varie dominazioni, riuscì a mantenere una sua identità, fino al 1426, quando Venezia inviò un Provveditore e Capitano della Riviera, riconoscendo alla federazione un’autonomia che la identificava quasi come uno stato a sé. Quasi una piccola Roma sul lago di Garda. La Magnifica Patria si sciolse con l’arrivo di Napoleone, nel 1797 e la città di Salò passò sotto il controllo asburgico.

Chiesa di Santa Maria Annunziata particolare del dipinto di Palma il Giovane S.Maria Annunziata church detail of Palma il Giovane

Salò was the capital of the Magnifica Patria, the federation of 36 municipalities led by a Podestà. It was form of territorial protection from the Hungarian invasions, which started in 1334. Even with the numerous dominations, Salò still managed to retain its identity until 1426, until Venice sent a Provveditore and a Riviera Captain. This action recognizing the autonomy of the federation, identifying it an almost independent state. Almost as if it were a small Rome on the Garda Lake. The Magnifica Patria was dis-solved with the arrival of Napoleon in 1797, and subsequently the city of Salò passed under the Habsburg Empire. ITINERARIES. 39


ITINERARI

Panorama di Gardone Riviera Aerial view of Gardone Riviera

Vittoriale casa-museo house-museum

40 ITINERARI.

n GARDONE RIVIERA Un pezzo di Novecento affacciato al lago. La strada panoramica lungolago raggiunge, tra ville e giardini, Gardone Riviera, una meta molto turistica prescelta da Gabriele d’Annunzio quale suo luogo di residenza e per questo divenuta un museo dedicato alla figura del Vate, noto come Vittoriale degli Italiani. Il poeta acquistò Villa Cargnacco e il suo grande parco, all’interno del quale fece costruire il Vittoriale, un vasto circuito nel quale esporre i suoi cimeli, quali la prua della nave Puglia, incastonata nella collina, l’aereo che utilizzò per il suo volo a Vienna, il motoscafo antisommergibile Mas ‘96 e alcune auto d’epoca. Un grande anfiteatro, con una capienza fino a 1500 spettatori, ospita concerti e spettacoli all’aperto. Visitando la casamuseo, tra gli oggetti cari al poeta, si ritorna con la fantasia alla vita dei primi del Novecento e alla storia di un uomo originale, che contribuì ad arricchire il patrimonio della letteratura italiana.


ITINERARIES

n GARDONE RIVIERA A piece of the twentieth century overlooking the lake. The scenic route reaches the lakeshore, passing between villas and gardens. Gardone Riviera is the tourist destination that was chosen by Gabriele d'Annunzio as his place of residence, which explains why there is a museum (known as the Vittoriale Italiano) dedicated to the Vate. The poet bought Villa Cargnacco and the surrounding park, within which the Vittoriale was built. The route loops around to exhibit his memorabilia, like the bow of the Puglia ship, which is nestled in the hill, the plane that he used for his flight to Vienna, the anti-submarine Mas'96 speedboat and some vintage cars. A large amphitheatre, with a capacity of up to 1500 spectators, hosts outdoor concerts and shows. Whilst visiting the house-museum, amongst the objects dear to the poets heart, one relives the dream of the early twentieth century and the history of a very original man, who greatly contributed to enrich Italian literature.

Giardino Botanico Botanical garden in Gardone Riviera (foto Assolato)

SALO’ MUSEO DEL NASTRO AZZURRO Palazzo Fantoni - via Fantoni, 49 Apertura/Opening hours: domenica/Sunday 10,00-12,00/15,00-18.00 MUSEO ARCHEOLOGICO Palazzo Fantoni- via Fantoni, 49 Apertura/Opening hours: lunedì-venerdì/mon-fry 10,00-12,00/16,00-18,00 sabato e festivi/sat and holidays 16,00-18,00

GARDONE RIVIERA VITTORIALE Apertura/Opening hours: aprile-settembre: tutti i giorni/April to September every day 08,30-20,00 ottobre-marzo: lunedì-venerdì/October-March: mon-fry 09,00-17,00; sabato-domenica /sat-sun 09,00-17,30 CASA D’ANNUNZIO Apertura/Opening hours: aprile-settembre: martedì-domenica April- Sep. Tue-Sun 09,30-19,00 ottobre-marzo: martedì-domenica /October-March: Tue-Sun 09,00-13,00/14,00-17.00

Aereo SVA 10 del volo su Vienna SVA 10 air plane, flight on Vienna

ITINERARIES. 41


ITINERARI

Veduta aerea di Peschiera del Garda Aerial view of Peschiera del Garda

n LE STRATEGICHE SPONDE Grazie alla posizione strategica di collegamento tra il territorio alpino e quello padano, Peschiera del Garda rappresentò fin dall’Età del Bronzo un importante crocevia storico e geografico. In epoca romana (I secolo a.C.) fu considerata un prezioso punto nevralgico per gli interscambi commerciali tra le principali città di Bergamo, Brescia, Mantova e Verona.

Peschiera del Garda Nel Medioevo Peschiera divenne un centro militare di primaria importanza, sotto il dominio di Verona (XIII secolo) servì quale nodo strategico per lo sbarramento del fiume Mincio. Ad opera di Mastino I della Scala (1262) fu fortificato il centro storico ed edificata la Rocca, costruita su una preesistente fortificazione romanica. Nel XVI secolo tutta la struttura esterna assunse una particolare forma pentagonale. Alla caduta della Repubblica di Venezia, Peschiera del Garda passò ai Francesi di Napoleone (1801-1814) che, per aumentarne la difesa, progettarono la costruzione di altri forti nella campagna intorno, a rinforzo di quello già esistente.Nel 1815 la fortificazione fu proseguita dagli Austriaci di Radetzky, che eressero altri 14 forti, fino a comporre il più famoso Quadrilatero Asburgico che resistette alla campagna del 1848. Peschiera del Garda passò tutte le Guerre d’Indipendenza, durante il Regno d’Italia si affievolì la sua importanza strategica e crebbe la necessità di un nuovo piano di urbanizzazione. Testimone cruciale di diverse epoche nel gioco del dominio e delle guerre, oggi è un’affollata città turistica circondata dalle tracce della storia, dove il fiume Mincio ama insinuarsi, formando suggestivi canali, che la fanno somigliare a una piccola e “forte” Venezia. Passeggiare nel centro storico, o ammirare il lago dall’alto delle mura sono autentiche emozioni, a cui è bello non rinunciare.Lungo le sponde del Mincio una pista ciclabile lunga 40 chilometri parte da Peschiera del Garda e segue il corso del fiume fino alla splendida Mantova. 42 ITINERARI.


ITINERARIES n THE STRATEGIC SHORES Thanks to its strategic position, linking the Alpine region and the Po valley, Peschiera del Garda has been an important historical and geographical crossroads ever since the Bronze Age. In the Roman GARDALAND era (first century BC), Peschiera was considered a crucial point Castelnuovo del Garda (VR) of interaction between the main cities of the region: Bergamo, Tel. +39.045.6449777 Brescia, Mantova and Verona. www.gardaland.it Peschiera del Garda became a strategic military centre in the infobox@gardaland.it Middle Ages. At the time (XIII century) the city was under the rule of Verona served as a strategic hub for the dam on the CANEVAWORLD Mincio river. It was later Mastino I della Scala (1262) who forLazise sul Garda (VR) tified the old town and built the new fortress over a pre-exiTel. +39.045.6969900 sting Roman fortification. It will only be later, in the sixteenth www.canevaworld.it info@canevaworld..it century, that the body of the fortification took on its pentagonal shape. With the fall of the Venetian Republic, Peschiera del Garda came under Napoleonic rule (1801-1814). It was during the French governance that the Peschiera defences were increased, building other fortifications in the surrounding countryside so as to help reinforce the pre-existing one. In 1815 the fortification of the area was continued by the Austrians. Radetzky had the other 14 forts built, so as to strengthen the famous Hapsburg quadrilateral. This proved necessary in their resistance of the campaign of 1848. Peschiera del Garda passed through all the Wars of Independence, and it was after the unification of Italy that its strategic importance was weakened. It was then that the town felt the need to grow, and thus started a new urbanization plan. What was once a crucial witness to numerous wars and power plays is now a crowded tourist town. The town is surrounded by historical vestiges, and the Mincio river snakes its way in between them, forming picturesque canals which resemble a small fortified Venice. Walking in the old town, or admiring the lake from the city walls, is a real joy. It is definitely too beautiful to miss. Along the banks of the Mincio runs a bike path of about 40 kilometres long, which starts in Peschiera del Garda Punta San Virgilio and follows the river bank up to the splendid Mantova. San Virgilio cape

Peschiera del Garda

ITINERARIES. 43


ITINERARI

Il Ponte Visconteo Bridge of Visconti period (foto Grafiche Ci.Ti.)

Il territorio valeggiano si estende a cavallo tra Veneto e Lombardia, fa parte della provincia di Verona, ma è vicino anche ai costumi di quella mantovana. Valeggio sul Mincio, un vero gioiello raccolto intorno al fiume, è formato da antiche contrade, toccate dalla storia, dove il tempo si è fermato. Le origini risalgono all’Età del Bronzo (1500-1300 a.C.), alcune tombe rinvenute all’Età del Ferro (800 a.C.) e qualche reperto parrebbe di epoca etrusca (VII-VI secolo a.C.). A partire dal IV secolo a.C. vi furono insediamenti gallici prima del periodo romano (I secolo a.C.), ma i primi centri urbani nacquero con i Longobardi (VIII,IX secolo d.C.). Passeggiando nel Borghetto, il borgo fortificato del XIV secolo, con le sue botteghe artigiane, gli antichi mulini, il caratteristico ponte in legno affacciato al Mincio e ai suoi canali, si gode il fascino di un paesaggio fuori dal tempo, dove la vita scorre quieta come le acque del suo fiume. Tra il verde luccicante della natura riflessa nelle acque del Mincio, si scorgono i tesori del passato che risalgono al XIII e al XIV secolo, quali il Castello Scaligero con la preesistente torre tonda del XII secolo e il Ponte Visconteo, lungo circa 600 metri, che collega il Borghetto a Valeggio.Nel centro storico si erge in tutta la sua imponenza Palazzo Guarienti, il prezioso edificio neoclassico che ospitò Napoleone durante la Campagna d’Italia del 1796. Un itinerario da non perdere, è la visita allo splendido Parco Sigurtà, un giardino botanico tra i più preziosi d’Europa.

Valeggio sul Mincio Borghetto (foto G. Rovina a sinistra- foto A. Guerra a destra; picture of G. Rovina on the left and A. Gerra on the right- hand side)

44 ITINERARI.


ITINERARIES The Valeggio territory stretches from Veneto to Lombardy. It is technically part of the province of Verona, but it is also very close to Mantua traditionally. Valeggio sul Mincio is a little gem that lies next to the river. With its ancient quarters, it looks like time here has stood still.The origins of the town date back to the Bronze Age (1500-1300 BC). There were also substantial artifacts found here, such as tombs from the Iron Age (800 BC) and various findings from Etruscans (VII-VI century BC). From the fourth century B.C onwards, we find settlements pertaining to Gallic times, and then to the Roman period (first century BC). It is only later, in the VIII and IX century AD, that we find the first cities, which are attributable to the Lombards.

Valeggio sul Mincio Borghetto offers a delightful walk up to the XIV century castle, with its craft shops, old mills, the typical wooden deck overlooking the Mincio and its channels. The landscape is a snapshot from another time, when life ran as quiet as the waters of the river. Nature’s green reflects on the shimmering waters of the Mincio. Around it you can see the treasures of the past that Parco date back to the thirteenth and fourteenth centuries. A few Sigurtà’ examples are the Scaligero Castle, with its existing twelfth tel. +39.045.6371033 century round tower, and the Visconti Bridge, 600 meters in length, which connects the Borghetto to Valeggio. In the historic town centre stands, in all its imposing glory, Palazzo Guarienti, the precious neoclassical building that housed Napoleon during his campaign of Italy (1796). Il Castello Scaligero A tour that should not to be missed is a visit to the magnificent Parco Castle of Scala Family Sigurtà, one of the most valuable botanical gardens in Europe.

ITINERARIES. 45


ITINERARI La riserva naturale del Castellaro Lagusella (sopra) The natural reserve of Castellaro Lagusella (above) (foto Ronca) Immagine suggestiva di un canneto (sotto) A charming view of a reedy fen (below) (foto G. Ganzerla)

IIl fiume Mincio nasce nel Lago di Garda, precisamente a Peschiera del Garda, scorre per alcuni chilometri in territorio veronese, prosegue la gran parte del suo corso nella provincia di Mantova, dove si allarga incontrando il primo dei tre laghi mantovani, per poi sfociare nel Po. Posto sotto la tutela del Ministero dell’Ambiente, il Parco Regionale del Mincio è una riserva naturalistica di grande pregio, che si snoda lungo le rive dell’omonimo fiume ed è gestita da un Consorzio comprendente 13 comuni della provincia mantovana.

Parco Regionale del Mincio L’area protetta del Parco Fluviale ha un paesaggio molto vario, che passa dagli scenari collinari dell’anfiteatro morenico alle pianure, popolate da pioppi, salici e ontani, dalle zone paludose a quelle umide delle valli del Mincio, caratterizzate da alti canneti palustri e magnifici esemplari di fiori che crescono vicini ai fiumi come l’ibisco, o in acqua come il fior di loto e la ninfea. Più di 200 specie di uccelli, alcune stanziali e alcune in migrazione stagionale, vivono nel Parco. Immersi nella natura silenziosa, si possono scorgere cormorani, aironi, folaghe, germani reali, martin pescatori, gallinelle d’acqua e tanti altri volatili che hanno trovato il loro equilibrio tra la vegetazione acquatica del fiume. Voltandosi verso la terra ferma, appaiono all’orizzonte preziose testimonianze storiche, quali le fortificazioni medievali e le pievi delle Colline Moreniche, i palazzi dei duchi di Mantova e i reperti preistorici di Castellaro Lagusello, che da secoli convivono in una felice armonia con la natura circostante.

46 ITINERARI.


ITINERARIES In canoa lungo il fiume a Rivalta nelle valli del Mincio Canoeing along the Rivalta river in the Mincio Valley

The Mincio River originates from Garda Lake, namely in Peschiera del Garda, and runs for several kilometres in the Veronese territory. From there, it then veers its course into the province of Mantova. Here it enlarges when it meets the first of the three Mantova lakes, before flowing into the Po river. Placed under the tutelage of the Ministry of Environment, the Mincio Regional Park is a wildlife reserve of great value. It winds along the banks of the river and is managed by a consortium that comprises 13 Mantova municipalities.

The Mincio Regional Park The park is a protected area with a varied landscape. It goes from scenic Morenic hills to the plains, populated by poplars, willows and alders; from the wetlands to the humid valleys of the Mincio, characterized by tall marshy reeds and magnificent specimens of flowers that grow only in proximity to rivers: such as hibiscus’, lotus flowers and water lilies. The park is the home of more than 200 species of birds, some of which are sedentary and others that call it their seasonal home when they migrate to the region. Immersed in the silent nature, you may see cormorants, herons, coots, wild ducks, kingfishers, water-hens and other birds that have found their balance amongst the aquatic vegetation of the river. Turning towards the mainland, on the horiPARCO REGIONALE zon you can view such hiDEL MINCIO storic sights as medieval tel. +39.0376.228320 fortresses and churches of Apertura/Opening hours the Morenic Hills, the pa10,00-12,00 laces of the Dukes of Mantova and prehistoric remains of Castellaro Lagusello. For centuries the architecture surrounding the park has lived in happy harmony with the surrounding nature .

Gazzetta e fiore di Loto Gazzetta bird and lotus flower (foto Nichele)

ITINERARIES. 47


ITINERARI

Vista dal Monte Baldo View from Monte Baldo

Già noto per donare frescura alle rive del Garda, il Monte Baldo è una meta interessante per vivere una giornata di montagna, durante una vacanza sul lago. Situata nella parte occidentale delle Prealpi venete e dominante la sponda orientale del Lago di Garda, la catena del Monte Baldo si sviluppa su una lunghezza di 40 chilometri, tra il Veneto e il Trentino, mossa da cime di varie altezze, che raggiungono la punta massima di 2.218 metri a Cima Valdritta. Grazie all’incontro tra due fasce climatiche, la mediterranea e quella alpina, sul Monte Baldo convivono ambienti naturali differenti. La vegetazione delle basse quote è arricchita da boschi di faggio, tiglio, larice, abete bianco e acero di monte; si passeggia tra magnifici fiori quali esemplari diversi di orchidee, gigli rossi, peonie e anemoni selvatici. Salendo ai pascoli verdi, la gramigna predomina tra caprifogli e allegri ciuffetti di ranuncoli gialli, sino a raggiungere il paesaggio roccioso delle altezze, dove fanno capolino le preziose stelle alpine. Per la sua natura rigogliosa e variegata, il Monte Baldo è stato nominato “Giardino d’Europa”, un oasi felice alla quale approdano dal cielo aquile e gufi reali, nibbi, allocchi e fagiani. E’ facile imbattersi in altri abitanti del territorio, quali tassi, donnole, faine, volpi rosse, caprioli, camosci e marmotte, percorrendo a piedi gli itinerari consigliati, secondo il grado di preparazione di ognuno. Una funivia all’avanguardia raggiunge il Monte Baldo, partendo da Malcesine, una delle località situate sulla sponda veronese del Garda. L’impianto che si divide in due tronchi: Malcesine/San Michele e San Michele/Monte Baldo, è attrezzato per trasportare anche le biciclette, offrendo così agli appassionati di mountain bike la possibilità di percorrere sentieri suggestivi, immersi in uno scenario unico. Poco distante dall’arrivo della funivia, una seggiovia porta alle malghe, che sorgono numerose tra i 1400 e i 1700 metri di quota, dove è possibile gustare o acquistare direttamente dai produttori formaggi freschi e ottimi salumi.

Monte Baldo

In auto/By car autostrada/highway Milano-Venezia uscita/exit Peschiera del Garda Informazioni funivia/Cable info: tel. +39 045 7400206

48 ITINERARI.


ITINERARIES We already know that Monte Baldo is famous for giving the Garda Lake shores its cool breeze, but it is also interesting to take a day to experience and explore the mountain during a vacation on the lake. Located in the western part of the Venetian Pre-Alps, it dominates the eastern shore of the Garda Lake. The Monte Baldo mountain chain is spread over a length of 40 kilometres, from Veneto and Trentino, with peaks reaching up to 2218 meters (Valdritta peak). Due to its mingling of two different climates, the Mediterranean climate and the Alpine climate, Monte Baldo hosts different microclimates. The vegetation at lower altitudes is enriched with trees such as beech, linden, larch, white spruce and mountain maple. You can also stroll amongst the magnificent flowers, which include orchids, red lilies, peonies and wild anemones. Climbing up the green pastures, amongst the grass you can find honeysuckles and cheerful wisps of yellow buttercups. But it is only when you reach the higher altitudes, and its rocky landscape, that you can catch precious glimpsed of edelweiss. Because of its lush and varied nature, the Monte Baldo was named the "Garden of Europe". It is a happy haven where you can find sky eagles and eagle owls, kites, allocchio and pheasants. It is also easy to bump into the other inhabitants of the area. These include: badgers, weasels, stone marten, red fox, roe deer, chamois and marmots. These are just a few of the animals you will encounter if you walk along the suggested itineraries (each with a different degree of training needed). A cable car reaches the top of the Monte Baldo, setting off in Malcesine (nestled at the base of the mountain on the Verona side of the lake). The route is divided into two separate tracks: Malcesine to San Michele and San Michele to Monte Baldo. The cable car is also equipped to carry bikes on it, so you can mountain biking or hiking in this evocative and unique setting. Not far from the cableway, a chairlift takes you to the high altitude farms, at heights ranging from 1400 to 1700 meters. Here you can taste, or buy, fresh cheeses and very good salamis directly from the producers.

Passeggiate sul Monte Baldo Walking on Monte Baldo

Monte Baldo

In funivia da Malcesine al Monte Baldo On cableway from Malcesine to Monte Baldo

ITINERARIES. 49


ITINERARI

Con il vento del lago Sailing in the wind

La terra che circonda il Lago di Garda è intensa e ricca per natura, storia, colori e profumi, ma spesso è navigando lungo il lago, che si scoprono i tesori più preziosi. Con i battelli di linea (il servizio è attivo da marzo a ottobre), si può trascorrere una giornata speciale, circumnavigando il Garda, con la possibilità di pranzare a bordo e trasportare la propria auto, se si desidera approfondire un percorso a terra. Scivolare sull’acqua, guardando un panorama vario e incantevole, è una forte emozione che appaga la vista e il cuore, mentre l’aria frizzantina accarezza la pelle e l’immensità dell’orizzonte tra acqua e cielo regala un profondo senso di libertà. Si parte da Desenzano e si toccano per primi i comuni della Valténesi, Padenghe, Moniga e Manerba. Rivolgendo lo sguardo in alto, si delineano i contorni di castelli, chiese e piccoli borghi, qua e là disseminati lungo le Colline Moreniche.

Navigando

La Rocca di Sirmione The Fortress in Sirmione (foto Merighi)

50 ITINERARI.

Un concerto di uccellini rallegra in lontananza l’isolotto di San Biagio o isola dei Conigli. Il Santuario della Madonna del Carmine del XV secolo sul promontorio di San Felice del Bénaco domina la minuscola Isola del Garda, dove appare in tutto il suo splendore il lussuoso Palazzo Borghese in stile neogotico-veneziano (1894-1901). Il verde Colle San Bartolomeo annuncia l’avvicinamento a Salò, aperta all’ampio golfo; sulle sponde è riconoscibile la Loggia della Magnifica Patria, baciata dal sole. A Gardone Riviera un tripudio di colore attira l’attenzione sul Giardino Botanico Hruska; la Torre San Marco e la darsena sottostante segnalano l’ingresso al Vittoriale e alla residenza di Gabriele D’Annunzio. Dal porticciolo di Portese, un suggestivo scenario accompagna la navigazione fino a Gargnano. Si doppia il promontorio e ci si avvicina al Golfo dei Limoni, riconoscibile per le ampie terrazze dove si coltivano gli omonimi agrumi. La sponda di Bogliaco, frazione di Gargnano, vanta Villa Bettoni, la spettacolare reggia del XVIII secolo, che stupisce per la sua architettura imponente e fierezza aristocratica. Limone sul Garda, definita la “Portofino del Garda”, si distingue per il particolare microclima, una felice


ITINERARIES

Cruising The land surrounding the Garda Lake is extremely rich in natural beauty, history, colours and fragrances. The best way to discover the most precious treasures is to navigate along the lake. With the ferry boat (a service which is available from March to October), you can spend a special day circumnavigating the Garda lake. You can have lunch on board and transport your car, so that you can subsequently broaden your knowledge of the area by discovering also a few land routes. Gliding along the water, you can view an enchanting landscape which will fill you with a strong emotion. It will fill your eyes and your heart. The sparkling air will caress your skin and the immensity of the horizon, between sky and water, will give you a deep sense of freedom. The ferry sets off in Desenzano and touches the first towns: Valténesi, Padenghe, Moniga and Manerba. If you look up from the water, you can see the outlines of the castles, churches and small villages that are scattered along the Moreniche hills. A concert of birds resonates in the distance from the island of San Biagio, or from Rabbit Island. The fifteenth century Santuario della Madonna del Carmine, on the promontory of San Felice Benaco, dominates the tiny island of Garda. Here, the luxurious Venetian-style Palazzo Borghese lies in all its splendour. The Green Colle San Bartolomeo announces the approach to Salò, situated on a wide open bay. On its banks you can recognize the sun-kissed Loggia della Magnifica Patria. In Gardone Riviera, a riot of colours will draw your attention on the Hruska Botanical Garden. Torre San Marco and the dock below mark the entrance to the Vittoriale and the home of Gabriele D'Annunzio. From the port of Portese, a fascinating scenario accompanies the navigation up to Gargnano. The headland splits and you get closer to the Gulf of Lemons, recognizable by its large terraces, where the famous citrus’ grow. On the banks of Bogliaco, fraction of Gargnano, boasts Villa Bettoni, a spectacular eighteenth century palace, which enchants for its grandeur and aristocratic elegance. Limone sul Garda, called "the Portofino of Garda", is characterized by a special microclimate, a happy combination of the breeze of the Lake and the wind coming from the mountains of Trentino.

Gargnano (sopra-above) Riva del Garda La Rocca (sotto) Riva del Garda The Fortress (below)

Torbole (sotto-below)

ITINERARIES. 51


ITINERARI

Riva del Garda

Torri del Benaco

Bardolino

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combinazione tra l’aria del lago e quella proveniente dalle montagne trentine. Il battello raggiunge la punta estrema del lago a Riva Del Garda, definita “ la porta azzurra delle Dolomiti”. Alle spalle del grande porto, tra i più attrezzati, si scorge la Rocca del XII secolo, la Torre Apponale del XIII, simbolo di Riva e il borgo antico di epoca romana. Sulla sponda veronese del lago, si tocca Torbole, elegante località nella piana del fiume Sarca. Nel settembre del 1786 fu resa celebre da una visita di Goethe, che là scoprì il lago di Garda e ne scrisse: “Avrei potuto essere fin da questa sera a Verona, ma mi si prometteva allo sguardo un’opera ammirevole della natura: il meraviglioso lago di Garda”. Malcesine, uno degli scorci più suggestivi della sponda veronese, è posto ai piedi del Monte Baldo. Il paesaggio, impreziosito da una rocca scaligera che si erge sul pendio diretto al lago, ispirò anche Klimt, che dedicò a Malcesine un suo quadro. Torri del Bénaco prende il nome dalle tre torri del castello, che domina il porto. Proseguendo verso Garda, si doppia Punta San Vigilio, un’incantevole vista di uliveti e antiche limonaie, che incorniciano la bellezza di Villa Guarienti Brenzone, nota per aver dato asilo al Re di Napoli e a Winston Churchill. Bardolino è la patria del vino rosso e luogo di residenza di molti turisti italiani e stranieri. Peschiera del Garda, la caratteristica città cinta dalle mura, è l’ultima località sulla riva veronese del lago, dove nasce il fiume Mincio. Rientrando verso la sponda bresciana, una lingua di terra si insinua tra le acque del lago. E’ la penisola che racchiude Sirmione, con i suoi vicoli caratteristici, il borgo antico protetto dalla rocca scaligera, che regala al visitatore degli scorci incantati. Le Grotte di Catullo, la villa romana a picco sul lago, circondata da un trionfo di uliveti rigogliosi, ospitò il poeta che, del Garda, cantò Sirmione quale perla delle isole e delle penisole. L’ultima tappa è il ritorno a Desenzano del Garda, per tuffarsi nella vivacità della vita notturna e trascorrere serate allegre e divertenti, in una incantevole cornice naturale, molto suggestiva anche alle luci della sera.


ITINERARIES The boat reaches the summit of the lake at Riva Del Garda, "the blue gate of the Dolomites". It is the Dolomites that give the town its crisp air. Leaving the large port, one of the most equipped, you can see the Fortress, dating back to the XII century, and the XIII century Apponale Tower, a symbol of Riva and its ancient Roman village. On the Veronese shores of the lake, you touch Torbole, an elegant locality nestled in the plain of the Sarca river. In September 1786, Torbole was made famous by a visit from Goethe. Upon discovering the Garda Lake, he wrote: "Tonight I might have been in Verona, but there was still a glorious work of nature at my side, a precious spectacle, the Lake of Garda." Malcesine, one of the most evocative towns on the Veronese shore is placed at the feet of Mount Baldo. The landscape is enhanced by della Scala family’s fortress. Based on the slopes of the lake, it also inspired Klimt to dedicate a painting to Malcesine. Torri del Benaco takes its name from the three towers of the castle, overlooking the harbour. Continuing towards Garda, you cross Punta San Vigilio, with views of ancient olive groves and lemon.They frame the beauty of Villa Guarienti Brenzone, famous for having given shelter, amongst the celebrities, to the King of Naples, the wife of Napoleon and Winston Churchill. Bardolino is red wine country. Peschiera del Garda, with its characteristic ring of city walls, is the last village on the shores of Verona shore of the Lake. It is here that the lake gives birth to the river Mincio. Returning to the Brescian shore of the lake, a tongue of land breaks the waters of the lake. This is the Sirmione peninsula, considered the queen of the lake, for its beauty and vivacity. It is beautiful in all seasons, with its characteristic streets, its cheerful ice-cream shops which feature a wide range of flavours, and its characteristic ancient district which is sheltered by della Scala family’s fortress and offers extremely stunning views. The Catullo Caves, a Roman villa overlooking the lake, surrounded by a triumph of lush olive groves, hosted the roman poet that described Sirmione as the pearl of the islands and peninsulas. And now at sunset, we return to Desenzano del Garda, after a long day full of splendour. One needs to then sip a good aperitif, perhaps seated in front of the characteristic old port. Between the small colourful boats you might find a peeping duckling that seems to ask: "Did you enjoy?"

ToscolanoMaderno (foto Veronesi)

Magasa Cima Rest

Tignale (foto Veronesi)

ITINERARIES. 53


ITINERARI n BRESCIA Brevi cenni storici Forse le origini della città risalgono alla tarda Età del Bronzo (1.100 a.C.), quando la popolazione dei Liguri, guidati da Re Cidno, si insediarono sul Colle Cidneo, dove ora sorge il Castello di Brescia; un’altra tesi sostiene invece che i primi abitanti fossero stati gli Etruschi. Nel IV secolo a.C. i Galli Cenomani invasero la città e la elessero a loro capitale, ma il periodo brillante della storia di Brescia arrivò nell’89 a.C. quando diventò colonia romana (Brixia). Durante l’Impero di Augusto (I secolo a.C.) ne assorbì le prime influenze architettoniche e godette di un notevole sviluppo economico. A cavallo tra il V e il VII secolo la città diventò un Ducato longobardo, prima di passare, nel IX secolo, sotto il dominio dei Franchi. Nel 1167 Brescia entrò a far parte della Lega Lombarda, un alleanza tra Comuni dell’Italia settentrionale, sorta per contrastare Federico I, detto il Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, che intendeva estendere l’influenza imperiale alla Regione Padana. Il XIV e parte del XV secolo trascorsero sotto il dominio dei grandi Signori, dai Visconti ai Malatesta, sino all’ingresso di Brescia (1426) nella Repubblica Veneta, sotto il cui governo rimase per circa 4 secoli. Nel 1849 la città prese il soprannome di “Leonessa d’Italia”, per essersi ribellata all’oppressione austriaca (Dieci Giornate di Brescia) e nel 1860 venne finalmente annessa al Regno d’Italia. Durante il fascismo, Brescia fece parte della Repubblica Sociale Italiana (di Salò).

Le città d’arte

Piazza della Loggia Loggia Square

54 ITINERARI.

Da visitare Brescia ha saputo conservare molti dei tesori artistici e architettonici, ereditati dalle varie civiltà passate nella storia della città. Seguendo cronologicamente le influenze dei domini, uno scenario esclusivo si apre allo sguardo, nel cuore della città, lungo la via dei Musei: sono i resti del Foro, databile intorno all’80 d.C. e del Tempio Capitolino, costruito da Vespasiano nel 73 d.C. Nei pressi del Foro, è ancora visibile parte della Basilica, (I secolo d.C.) e dietro allo stesso, il Teatro, appartenente al III secolo d.C. Proseguendo da piazza del Foro, quello che fu il Monastero di Santa Giulia, un complesso monastico di origine longobarda, ora è il Museo della Città, custode di reperti celtici, ritratti e bronzi romani, tra cui La Vittoria Alata (III secolo a.C.), testimonianze longobarde e collezioni d’arte di diverse epoche, dal Medioevo al XVIII secolo


ITINERARIES

n BRESCIA Brief historical facts It is possible that the origins of the city date back to the late Bronze Age (1,100 BC), when the Liguri population, led by King Cidno, settled on the Cidneo hill. Here on the hill we can now see the Brescia Castel. Another theory maintains that the first inhabitants of Brescia were the Etruscans. In the fourth century BC the Cenomani Gauls invaded the city and elected it as their capital. The most lustrous period of history though came to Brescia in 89 BC when it became a Roman colony (Brixia). During the Empire of Augustus (first century BC) it absorbed the first roman influences and enjoyed a remarkable economic development. Between the V and VII century the city became a Lombard duchy, before changing hands (during the ninth century) under the dominion of the Franks. Brescia in 1167 joined the Lombard League, an alliance of northern cities, against Frederick I (known as “Barbarossa”), Emperor of the Holy Roman Empire. The League was trying to extend its influence in the Imperial Padana region. During the fourteenth and the fifteenth century, Brescia passed under the dominion of the great lords, from the Visconti to the Malatesta. This was up until the city became (in 1426) part of the Venetian Republic, under whose government it remained for about four centuries. In 1849 the city took the nickname of "Lioness of Italy", for the rebellion that took place against the Austrian oppression. Particularly famous are the “Ten Days of Brescia”. In 1860 it was finally annexed to the Kingdom of Italy. During Fascism, Brescia became part of the Italian Social Republic (the Salò).

Piazza Paolo VI Duomo Vecchio Duomo Nuovo Torre Broletto Paolo VI Square Old Cathedral New Cathedral Broletto (foto P. Merighi)

Cities of art

Sights Brescia has maintained many of the artistic and architectural treasures that is has inherited from the different civilizations that have historically dominated the city. Following chronologically the influence of the various domains, a unique scenario opens up before our very eyes. In the heart of the city, along the Via dei Musei, are the ruins of the Forum, dating from around 80 AD and the Tempio Capitolino, built by Vespasiano in 73 AD. Near the Forum you can still see part of the Basilica (from the first century AD) and behind it, the theatre, belonging to the third century AD. Continuing past the Forum square, we find what is left of

La torre del Castello The Castle’s tower (foto P. Merighi)

ITINERARIES. 55


ITINERARI

Chiesa di San Salvatore Museo Santa Giulia (sopra) S.Salvatore church S.Giulia Museum (above)

Nel Medioevo il centro della città si spostò verso la piazza del Mercato, dove sorse il Broletto, del XII secolo, divenuto sede del Comune e il Duomo Vecchio, edificio romanica a pianta centrale, innalzato a modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il periodo rinascimentale apportò dei cambiamenti all’architettura della città: nel 1433 sorse la veneziana Piazza della Loggia, nella quale fu eretta dopo circa un secolo, la maestosa Loggia, che diventò la sede del Comune. Architetti illustri, tra cui Palladio, lavorarono al getto del palazzo, che fu terminato nel 1570. Di fronte alla Loggia, al centro dei portici, si trova la Torre dell’Orologio, che ospita un congegno complesso, disposto su due quadranti, per segnare le ore, le fasi lunari e i segni zodiacali. Merita una visita anche la chiesa di SS. Nazario e Celso, dove sono custodite opere del Moretto e del Romanino, oltre al Polittico Averoldi di Tiziano (1520-22), opera giovanile raffigurante il Cristo risorto tra la Beata Vergine e l’Angelo e i Santi Nazario, Celso e Sebastiano. Tra il XVII e il XIX secolo fu eretto il Duomo Nuovo, situato tra il Broletto e il Duomo Vecchio, che custodisce opere del Romanino, di Moretto da Brescia e di Palma il Giovane.Per gli appassionati di auto, tappa obbligata è la neoclassica piazza della Vittoria, luogo di raduno delle splendide auto storiche che partecipano all’annuale rievocazione della Mille Miglia, la corsa di automobili che si svolgeva da Brescia a Roma negli anni ‘50.

n MANTOVA Museo Mille Miglia (sotto) Mille Miglia Museum (below)

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Brevi cenni storici Il primo insediamento parrebbe risalire all’anno 2000 a.C.,alcuni reperti archeologici indicano il passaggio degli Etruschi nel V secolo a.C., ma le tracce più significative appartengono all’epoca romana e più precisamente al I secolo a.C. Dopo la caduta dell’Impero Romano, Mantova subì diverse invasioni, fino all’anno 1000, quando passò nelle mani della potente famiglia feudale dei Canossa. Nel 1277 divenne Signoria sotto il dominio di Pinamonte Bonacolsi, ma visse il massimo splendore economico e architettonico con i Gonzaga, quando fu considerata una delle capitali del Rinascimento. Nel 1433 alla famiglia fu riconosciuto il Marchesato e nel 1530, sotto la guida di Federico II, il Ducato. Estintosi il ramo principale del casato, nel 1627 il potere passò ai Gonzaga Nevers, appartenenti a un ramo cadetto francese. Fu l’inizio della decadenza che condusse l’ultimo della stirpe a lasciare la città, sottraendo molti tesori del patrimonio familiare. Alla sua morte, nel 1708, i Gonzaga persero il Ducato e Mantova passò sotto la guida di Maria Teresa d’Austria fino al 1797,


ITINERARIES the Monastery of Santa Giulia. It is a monastic complex of Lombard origin that is now the City Museum, custodian of Celtic artefacts, portraits and Roman bronzes. Of particular notice is a Winged Victory (Vittoria Alata, III century BC). It also contains Lombard testimonies and collections of art from different eras, from the Middle Ages to the eighteenth century. In the Middle Ages, the focal point of the city moved towards the Market Square, where rose the Broletto building (twelfth century), not the town hall, and the Old Cathedral (Duomo Vecchio). The Romanesque cathedral has a raised central plan, and is a model of the Holy Sepulchre in Jerusalem. The Renaissance period brought changes to the architecture of the city. It was then, in 1433, that the Venetian Piazza della Loggia was Domus Romanae Museo S.Giulia built. In it was built, about a century later, the majestic Loggia, which beS.Giulia Museum came the head office of the Municipality. Distinguished architects, such as Palladio, worked on the design of the building, which was completed in 1570. In front of the Loggia, in the middle of the portico, is the Clock Tower (Torre dell’Orologio).The tower houses a complex mechanism to mark the hours, the moon phases, as well as the zodiac signs. Worth visiting is the church of Saint Nazario e Saint Celso, which hosts works by Moretto and Romanino, as well as the Polittico Averoldi by Tiziano (1520-22).This early work by Titian depicts the resurrected Christ between the Blessed Virgin, angels and the Saints Nazario, Celso and Sebastian. Between the XVII and XIX century new architecture was added. For example the New Cathedral (Duomo Nuovo), located between the Broletto Vecchio and the Duomo, which houses works by Romanino, Moretto da Brescia and Palma il Giovane. If you are a car fanatic, then you must stop by the neo-classical Piazza della Vittoria. Once a year it is the gathering place of the numerous historic cars taking part DISTANZA in the Mille Miglia. It is an annual comme- DISTANCE BETWEEN moration of the Mille Miglia, a car race that DESENZANO - BRESCIA took place from Brescia to Rome in the 50s. km. 30 ca/approx

n MANTOVA Brief historical facts The first settlements seems to go back to 2000 BC, whilst archaeological findings indicate that there are signs of the passage of the Etruscans as far back as the fifth century BC. Once again the most significant traces belong to the Romans, and more specifically, to the first century BC. After the fall of the Roman Empire, Mantova was subject to different invasions, that continued up until the year 1000. It was then that Mantova passed into the hands of the powerful feudal family of Canossa. In 1277 it became a Signoria under the dominion of Pinamonte Bonacolsi, but Mantova experienced its greatest economic and architectural splendour with the Gonzagas. It was then that was considered one of the capitals of the Renaissance. In 1433 the family title beca-

Palazzo Te Loggia e Pescherie

ITINERARIES. 57


ITINERARI anno in cui Napoleone Bonaparte si impossessò della città, dopo un lungo assedio. Con il Congresso di Vienna del 1815, Mantova ritornò agli Austriaci, diventando un caposaldo del Quadrilatero Asburgico, sino al termine della seconda Guerra d’Indipendenza (1859). Nel 1866 Mantova entrò a far parte del Regno d’Italia.

Mercato in piazza Erbe Open Market in Piazza Erbe

Da visitare Famosa per aver dato i natali a Virgilio nel 70 a.C., Mantova destò l’interesse di grandi artisti, come il Pisanello, Giulio Romano, Andrea Mantegna, Leon Battista Alberti, che lasciarono preziose opere in tutta la città, a testimonianza del loro passaggio. Partendo da piazza Sordello, si erge in tutta la sua bellezza la prima residenza dei Gonzaga: lo spettacolare Palazzo Ducale, un grande complesso di più edifici, costruito e ampliato dal XIII al XVIII secolo. Il Palazzo del Capitanio e la Domus Magna furono edificati in epoca medievale; il Castello San Giorgio, eretto tra il XIV e il XV secolo, diventò la nuova residenza dei Gonzaga. All’interno del Castello vale una visita la celebre Camera degli Sposi, che Andrea Mantegna affrescò nell’arco di nove anni (1465-1474). Annessa al palazzo, tra gli splendidi giardini, sorge la chiesa di Santa Barbara. Nella stessa piazza, su cui prospetta il Palazzo Ducale, si erge il Duomo dedicato a San Pietro. Riedificato in epoca romanica su un preesistente edificio paleocristiano, fu in seguito ulteriormente ampliato con l’aggiunta di due serie di cappelle, in stile gotico, mentre l’interno è riconducibile all’intervento cinquecentesco di Giulio Romano, eseguito su modello della Basilica di San Pietro a Roma. La residenza estiva, interamente ideata e affrescata da Giulio Romano, allievo di Raffaello, fu il Palazzo Te, del XVI secolo. E’ molto suggestiva anche piazza delle Erbe, un trionfo di architettura medievale, su cui prospettano il Palazzo della Ragione, la Torre dell’Orologio del XV secolo e la chiesa romanica di San Lorenzo. Progettata da Leon Battista Alberti è la Basilica di Sant’Andrea, una sontuosa chiesa rinascimentale, dove Mantegna volle essere sepolto. Il Palazzo dell’Accademia delle Scienze, Lettere e Arti che ospita l’Accademia Nazionale Virgiliana, racchiude anche un delizioso teatro del Settecento. La città di Mantova è riconosciuta dall’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità.

DISTANZA DISTANCE BETWEEN DESENZANO - MANTOVA km. 35 ca/approx 58 ITINERARI.


ITINERARIES me that of Marquis, whilst in 1530, under the leadership of Frederick II, it became a duchy.When the main branch of the family was extinguished in 1627, control of the city was passed to the Gonzaga Nevers family, a distant French branch of the family. It was the beginning of the decline. And when the last descendant was ready to leave the city, he subtracted from it many of the family treasures. At his death of the last descendant in 1708, the Gonzaga lost the Duchy, and Mantova fell under the guidance of Maria Theresa of Austria until 1797. It was then that Napoleon Bonaparte lay hold of the city after a long siege. With the Congress of Vienna in 1815, Mantova returned to Austria and became a cornerstone of the Hapsburg Empire quadrilateral until the end of the Second War of Independence (1859). The city in 1866 became part of the Kingdom of Italy. Sights Famous for being the birthplace of Virgil in 70 BC, Mantova aroused the interest of great artists such as Pisanello and Giulio Romano, Andrea Mantegna, and Leon Battista Alberti. These artists all left valuable works throughout the city, a testament to their passage. Starting from Piazza Sordello, you find the first residence of the Gonzaga: the spectacular Palazzo Ducale. It is a large complex made up of several buildings built, and expanded on, between the thirteenth to the eighteenth century. The Palazzo del Capitanio and the Domus Magna were built during the Middle Ages. Castello San Giorgio, built between the fourteenth and fifteenth century, became one of the later homes of the Gonzaga. Inside the castle, it is important to visit the famous Camera degli Sposi (Room of the Spouses), in which Andrea Mantegna painted frescoes over the course of nine years (1465-1474). Adjoining the palace, amongst splendid gardens, is the church of Santa Barbara. In the same square where we find the Palazzo Ducale stands the Duomo dedicated to St. Peter. Rebuilt in Romanesque style over an existing early Christian building, it was later further expanded with the addition of two chapels in the Gothic style. The interior is traceable to the sixteenth century by Giulio Romano, and it was modelled after the Basilica of St. Peter's in Rome.The summer residence of the Gozaga family was the Palazzo Te, conceived and painted by Giulio Romano (a pupil of Raphael) in the sixteenth century. Also very evocative is Piazza delle Erbe, where we find a triumph of medieval architecture. Here we find the Palazzo della Ragione, the fifteenth century Clock Tower and the Romanesque church of San Lorenzo. The Basilica di Sant'Andrea, a magnificent Renaissance church, was designed by Leon Battista Alberti. And it was here that Mantegna chose to be buried. The Palazzo of the Academy of Sciences, Literature and Art which houses the National Virgilian Accademy, also contains delightful eighteenth century frescoes. The town of Mantova is recognized by UNESCO as a World Heritage site.

Facciata del Palazzo Ducale Front of Ducale Palace

Basilica Sant’Andrea

ITINERARIES. 59


ITINERARI

L’Arena di Verona teatro di preziose opere liriche Arena di Verona, theatre of magnificient operas

n VERONA Brevi cenni storici Verona sembra risalire all’età neolitica, con i primi insediamenti a Colle San Pietro, la collina che sovrasta la città. Sulle popolazioni che la fondarono, gli storici sostennero tesi diverse: secondo Plinio il Vecchio fu il popolo dei Reti e, in base ai ritrovamenti, si direbbe l’ipotesi più accreditata, mentre Tito Livio sostenne la presenza dei Galli Cenomani e Polibio quella dei Veneti. L’incantevole città adagiata sulle rive dell’Adige godette di un periodo fulgido, quando diventò colonia romana nell’89 a.C. Lo sviluppo dell’architettura in quell’epoca diede a Verona un’impronta indelebile che la caratterizza ancora oggi. Nel XII secolo Verona fu proclamata Comune; nel 1262, con l’avvento della famiglia Della Scala, che la dominò a lungo, divenne Signoria. Dalla fine del XIV secolo, salì al potere Gian Galeazzo Visconti e alla sua morte nel 1402 la Signoria passò per breve tempo ai Carrara. Crescita e benessere arrivarono nel XVI secolo con la sottomissione della città alla Repubblica di Venezia. Nel 1796 la pace terminò con l’arrivo di Napoleone, che cedette Verona agli Austriaci, sin quando la città divenne stabilmente uno dei capisaldi del Quadrilatero Asburgico, ovvero una delle città votate a imponenti opere di difesa del territorio. Nel 1866 Verona entrò a far parte del Regno d’Italia e dopo la Seconda Guerra Mondiale diventò base della Nato, riacquistando una notevole importanza strategica. Da visitare Uno spettacolo mozzafiato apre il percorso delle bellezze veronesi, a partire dall’ epoca romana. In piazza Brà si erge in tutta la sua impo-

60 ITINERARI.


ITINERARIES

Brief historical facts Verona seems to date back to the Neolithic era, with the first settlements found in Colle San Pietro, the hill overlooking the city. Historians seem to be diverging opinions on who founded these settlement: according to Plinio il Vecchio, it was the Reti people and, based on the archeological findings, we would say that this is the most accredited hypothesis. On the other hand, Tito Livio attributes the founding of the city to the Cenomani Gaul, while Polibio claims that it is attributable to the Venetians. The charming city lies on the banks of the Adige river. It enjoyed its brightest period when it became a Roman colony in 89 BC. And the architecture that developed in Verona in that time period left an indelible mark that still characterizes the city layout today. In the twelfth century the Verona municipality was proclaimed, and in 1262, with the advent of the long domination of the Della Scala family, it became a Signoria. At the end of the fourteenth century, Gian Galeazzo Visconti came to power and with his death in 1402, the Lordship passed briefly to Carrara. Growth and prosperity came in the sixteenth century with the conquest of the city on behalf of the Republic of Venice. In 1796, the peace ended with the arrival of Napoleon, who gave Verona to the Austrians. From this moment the city became permanently one of the tenets of Hapsburg Empire quadrilateral. It became one of the most important points to the Austrian defensive works in the territory. Verona in 1866 became part of the Kingdom of Italy, whilst after the Second World War became a NATO base, therefore gaining a considerable strategic importance.

Verona il corso dell’Adige Verona the Adige

Sights A breathtaking spectacle starts off our itinerary amongst of the beauties of Verona. In Piazza Bra stands, in all its grandeur, the most magnificent testimony of roman times: the Amphitheatre-Arena of Verona (dating back to the first century AD). Summer time is opera season in the Verona Arena. Lights, scenary and the amazing voices of the artists called to performer here, present to the world the richness of opera. They come together in evocative performances, attracting audiences from all over the globe. (Box office tel. +39.045.8005151) From the walls that surround Verona you access the town as it was in Roman times.You enter the old town through the Porta Corsari and Porta dei Leoni, the two gateways dating back to the first century AD and still surviving today. Where the Roman Forum used to be is now piazza delle Erbe, dominated by the elegant ITINERARIES. 61


ITINERARI

Amori al balcone Lovers at the balcony

La casa di Giulietta Juliet’s house

nenza la più grandiosa testimonianza del I secolo d.C.: l’Anfiteatro-Arena di Verona. D’estate durante la stagione lirica dell’Arena, luci scenografie e voci degli interpreti di preziose opere liriche si fondono in suggestive rappresentazioni, che attirano spettatori provenienti da ogni parte del mondo. (Biglietteria tel.+39.045.8005151) Dalle mura che cingono Verona si accede al centro abitato di epoca romana, attraversando Porta Corsari e Porta Leoni, le due porte del I secolo d.C. sopravvissute fino a noi. Il Foro romano corrisponde oggi a piazza delle Erbe, dominata dall’elegante palazzo Maffei, in stile barocco. In piazza dei Signori sorgono palazzi scaligeri (XII secolo) quali il Palazzo del Comune, il Palazzo di Cansignorio, dalla facciata cinquecentesca, e il Palazzo del Podestà, annesso alla Loggia del Consiglio. Nel XIV secolo, Cangrande II Della Scala fece costruire Castelvecchio, un solido sistema difensivo, collegato a un lungo ponte, il Ponte Scaligero, considerato una strategica via di fuga. Con il Ponte Pietra, di epoca romana e altri ponti di Verona, il Ponte Scaligero sorveglia il lento scorrere dell’Adige, regalando alla città un’atmosfera del tutto particolare. In piazza Viviani si entra nell’area archeologica degli Scavi Scaligeri, che hanno riportato alla luce reperti romani e medievali, tra cui pavimentazioni a mosaico, fondamenta di edifici pubblici appartenenti al foro romano, tombe longobarde del VII secolo. Durante l’epoca della dominazione veneziana (XVI secolo) Verona fu abbellita da nuovi palazzi, quali Palazzo Pompei, oggi museo civico di storia naturale, Palazzo Canossa o Palazzo Bevilacqua, in stile neoclassico, commissionati dalle famiglie più in vista della città a Michele Sanmicheli, l’architetto incaricato dalla Serenissima di progettare anche le porte d’ingresso a Verona, quali Porta Nuova, Porta Palio e Porta San Zeno. Nella romantica città, che ispirò insieme ad altri scrittori e poeti anche William Shakespeare, non può mancare uno sguardo al leggendario balcone, dal quale Giulietta parlò a Romeo. Tutto questo a pochissimi chilometri da Desenzano del Garda...

62 ITINERARI.


ITINERARIES DISTANZA DISTANCE BETWEEN DESENZANO - VERONA km. 45 ca/approx baroque style of the Maffei palace. In Piazza dei Signori we find the Scaliger palaces (XII century): the Palazzo del Comune, the Palazzo di Cansignorio (with its sixteenth century façade), and the Palazzo del Podestà, attached to the Loggia of del Consiglio. In the fourteenth century, Cangrande II Della Scala built Castelvecchio, a strong defensive system adjoined by a long bridge (Ponte Scaligero). It was considered a strategic route of escape. Along with the Roman Ponte Pietra, as well as with other bridges in Verona, Ponte Scaligero monitors the slow roll of the Adige river, giving the city a unique atmosphere. In the Viviani square you enter into the archaeological excavations of the Scala family. The Scala family unearthed a myriad of Roman and medieval artefacts, including: mosaic floors, the foundations of public buildings belonging to the Roman forum, and Longobard tombs of the seventh century. During the Venetian domination (sixteenth century), Verona was adorned with new buildings such as Palazzo Pompei (now the museum of natural history), and the Palazzo Canossa/Bevilacqua, in neoclassical style. These were commissioned by the most in view families of the city. One of these architects was Michele Sanmicheli, who was also responsible for designing the gates of Verona (Porta Nuova, Porta Palio and Porta San Zeno). In the romantic city, which inspired many writers and poets (first and foremost William Shakespeare), one can not miss a visit to the legendary balcony where Juliet spoke to Romeo. All this is at just a few kilometers from Desenzano del Garda…

I ponti sorvegliano il lento scorrere del fiume Bridges watch the slow flow of the river

ITINERARIES. 63


ENOGASTRONOMIA

Enogastronomia sul lago crocevia di culture e sapori n VINI D.O.C.

I prodotti tipici (sopra) e l’Olio extra Vergine di Oliva D.O.P. (sotto) Typical products (above) and D.O.P. Extravirgin Olive Oil (below)

Un lungo percorso tra le Colline Moreniche attraversa preziose terre, argillose e molto calcaree, preposte alla coltivazione dei vitigni, che danno origine ai raffinati vini gardesani, tutti rigorosamente D.O.C.(Denominazione d’Origine Controllata) Nella Lugana, area compresa tra Desenzano del Garda, Sirmione, Lonato, Pozzolengo fino a Peschiera del Garda, in provincia di Verona, si produce l’omonimo vino bianco, intenso, strutturato, dal profumo fruttato, che ben si accompagna agli antipasti, al pesce di lago o come aperitivo. Il Lugana Spumante, dal colore paglierino e dal gusto deciso e asciutto, subisce il processo di spumantizzazione, attraverso il metodo Classico o Charmat. Tratto dalle uve di Tocai friulano, fresco e aromatico, è il vino bianco fermo San Martino della Battaglia e la versione liquorosa, adatta per formaggi e dessert. La zona del Garda Classico si estende alla Valténesi, nell’area media del territorio, per la produzione di una gamma di vini bianchi, rosati e rossi. Il Garda Bianco delicato è l’unione di due vitigni, Riesling renano e italico; il Garda Chiaretto è ottenuto dalle uve rosse del Garda Classico, ma la vinificazione particolare ne determina il colore rosato. Il primato va alla rarità del Groppello, ricavato da uve rosse, coltivate solo in Valténesi, corposo, di spessore, un perfetto binomio con le carni della cucina lombarda. La vinificazione congiunta di Groppello, Marzemino, Barbera e Sangiovese sortisce il Garda Classico Rosso e Rosso Superiore, giovane e più invecchiato, che si uniscono a piatti di selvaggina e carni rosse. Infine, chiude la rassegna il Garda Novello, dall’aroma ai frutti di bosco, fresco, e leggero, ottima compagnia di primi piatti, formaggi e caldarroste.

n OLIO D.O.P. L’olio gardesano rappresentò un’importante risorsa del territorio, fin dall’Alto Medioevo. Fresco e delicato, dal piacevole profumo, 64 ENOGASTRONOMIA.


FOOD AND WINE

The route that snakes through the Moreniche hills crosses unique terrain: the argillaceous chalky limestone is responsible for the abundant cultivation of vines. This is particularity of the fine Garda wines, all strictly DOC (Denominazione d’Origine Controllata - Controlled Origin Denomination). In Lugana, an area between Desenzano del Garda, Sirmione, Lonato, Pozzolengo and Peschiera del Garda, in province of Verona, a remarkable white wine is produced. Intense, structured, and with a fruity fragrance, it goes well with starters, lake fish, or alone as an aperitif. The Lugana Spumante, a straw coloured sparkling wine with a dry taste, undergoes different fermentation processes, both with the classic method or with the Charmat method. The firm San Martino della Battaglia wine is made with Tocai Friulano grapes, and is a crisp aromatic white wine. It also has a stronger liqueur version, suitable for both cheeses and dessert. The Classic Garda wine area extends to Valtenesi, in the middle of the Garda territory. It produces a whole range of white, rosÊ and red wines. Garda White is the delicate union of two varieties of grapes, Italian and Rhine Riesling; the Garda Chiaretto is derived from Classic Garda red grapes, but its particular vinification process determines its pink colour.

Il fruttato Lugana The fruity taste of the Lugana white wine

Food and Wine on the Lake a crossroad of cultures and tastes But the most prominent (for its rarity) is the Groppello wine, derived from red grapes grown only in Valtenesi. It is thick bodied and perfect for cooking Lombard cuisine meat dishes. From the combined vinification of Groppello, Marzemino, Barbera and Sangiovese you get the Red Garda Classico, a younger wine, and Red Superior, a more aged version.They both go perfectly for game dishes and red meats in general. Last but not least is the Garda Novello, which has a berried aroma. Fresh and light, it is great to accompany pasta dishes, cheeses and roast chestnuts.

Vendemmia lungo il Lago Grape harvesting along the lake

FOOD AND WINE. 65


FILETTO DI SALMERINO CON ERBETTE DELL’ENTROTERRA DEL GARDA INGREDIENTI: Filetto di salmerino, timo, aneto, olio extravergine di oliva DOP del Garda, 1 bicchiere di latte, 1 patata, zenzero, 1 noce di burro, 1 cucchiaio di Grana Padano grattugiato, sale e pepe, qualche grano di pepe rosa essiccato. PROCEDIMENTO: Lavare e privare delle lische il filetto si salmerino, disporlo su di un vassoio, aggiungere sale, pepe, condire con un filo di olio extravergine di oliva DOP del Garda e con le erbette tritate in precedenza. Passando alla cottura del filetto al vapore, per la vellutata si mettono a bollire la patata con del latte salato e pepato. Quando la patata è cotta frullare il tutto aggiungendo una noce di burro e il Grana Padano grattugiato. Trasferire il filetto su di un piatto e versare un mestolino di vellutata di patate a lato del salmerino. Grattugiare lo zenzero sulla vellutata e sul salmerino guarnendo con qualche foglia di timo e di aneto. Servire accompagnato da un buon bicchiere di Lugana, abbinamento tradizionale. Per gentile concessione della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda Prodotti tipici Typical products

l’Olio Extra Vergine di Oliva del Garda ha ricevuto il riconoscimento DOP (Denominazione d’Origine Protetta) nel 1997 per la qualità delle sue olive, costantemente vigilata dal Consorzio di controllo. Considerato prodotto di nicchia, raro e prezioso, non raggiunge l’1% della produzione nazionale.

n IL PESCE DEL LAGO La cucina desenzanese attinge sempre dal “suo lago” il piatto forte della sua tavola. Protagonista è il pesce, proposto in versioni gustose e leggere, elaborate con prodotti gardesani quali olio e limone. Non può naturalmente mancare la compagnia di un vino bianco fresco, sempre del Garda. Dalle carni delicate e squisite, il carpione, presente in pochi ristoranti “d’élite”, viene servito prevalentemente ai ferri, o in bianco con maionese. La stessa preparazione viene eseguita per la trota salmonata, molto ricercata e celebre sin dai tempi dei Gonzaga. A giugno e settembre si gusta il coregone o lavarello, dalla carne bianca, magra e quasi priva di spine. Si cucina ai ferri, fritto o dorato, oppure in bianco con CONSORZI olio e limone. Un’altra prelibatezza Consorzio Garda Classico del Garda è il Luccio alla Brescia-viale della Bornata, 110-tel. 030.364755 Barcaiola, condito con una deliConsorzio Lugana D.O.C. ziosa salsa di olio bollito, capperi e sede legale/Headquarter: acciughe. Il luccio, noto per le sue Sirmione (BS) - viale G. Marconi, 2 sede operativa/Operational Offices: carni sode e compatte, è denomiPeschiera della Garda (VR) nato “carne di lusso”, in quanto Caserma Artiglieria di Porta Verona 4 molto ambito, come pure il carpiotel 045 9233070 - fax 045 9585450 ne, dai pescatori professionisti. Consorzio per la tutela In maggio e in giugno sono deliziodel formaggio Grana Padano San Martino della Battaglia (BS) se le sardine fritte, servite con Via XXIV Giugno, 8 - tel. 030.9109811 asparagi, ai ferri o in salsa verde. Di Consorzio Olio Extravergine del Garda DOP influenza veneta, invece, è il Baccalà Bardolino (VR)- piazza Matteotti, 8 in umido, condito sempre con olio tel. 045.7211964 - Fax 045.7210820 del Garda. 66 ENOGASTRONOMIA.


n D.O.P. OIL Garda Lake’s oil has been an important resource in the territory since the High Middle Ages. Fresh and delicate, with a pleasant scent, the Extra Virgin Olive Oil of Garda has received DOP (Denominazione d’Origine Protetta - Protected Origin Designation) recognition in 1997 for the quality of its olives. As such, it is constant supervision by a Consortium. Since it is a niche product, it is considered very rare and valuable. Its total production does not reach 1% of national oil production.

n THE LAKE FISH Desenzano cuisine draws its main inspiration for typical dishes from its lake. The main attraction is fish from the lake, available in both tastier heavier or lighter versions.These dishes also draw upon other Garda products, such as oil and lemon. They are all best eaten accompanied by a fresh white wine, specifically a Garda white. The carp, with its delicious delicate meat, is served in only a few ‘elite’ restaurants, and is served mostly grilled or with mayonnaise. The same preparation is used for the salmon trout, a much sought after fish. This fish has been famous since times of the Gonzaga. In June and September one eats coregone or lavarella. Both have lean white meat and are almost devoid of bones. They are cooked grilled, fried or in the oven with olive oil and lemon. Another delightful dish from the Garda lake is the Luccio alla Barcaiola, served with a delicious sauce of boiled oil, capers and anchovies. Pike, known for its compact meat, is called a "luxury meat", and is very sought after by professional fishermen (along with the carp). In May and June there are delicious fried sardines, served with asparagus, grilled or green sauce. And finally, Stockfish stew is a reminder of the Venetian influence that dominated the Garda lake area for so long. Of course the difference is that it is flavoured with oil from the region. All the products of Garda region, such as oil, wine, and grana cheese are controlled and protected by their relevant food associations. These consortiums are a guarantee for the quality of the products.

STEAMED FILLET OF THE SALMERLINO FISH WITH INLAND GARDA HERBS SERVED WITH VELVETY GARDA POTATOES AND GINGER INGREDIENTS: Filet of salmerlino (char fish), thyme, dill, extra virgin DOP olive oil from the Garda region, 1 glass of milk, 1 potato, ginger, 1 knob of butter, 1 tablespoon of grated Grana Padano cheese, salt, pepper, and a few dried pink peppercorns. PROCEDURE: Wash the fish fillet, place on a tray, and add salt, pepper, extra virgin Garda DOP olive oil and the chopped herbs. Whilst the fillets are being steamed, make the velvety potatoes by boiling them in the milk, with salt and pepper. When potatoes are cooked, whip them by adding a knob of butter and the grated Grana Padano. Place the fillet on a plate and pour a ladle of velvety potatoes on the side. Grate the ginger on top and garnish with the thyme and dill leaves. Serve with a good glass of Lugana wine, the most traditional pairing. Courtesy of Strada dei Vini e dei Sapori del Garda

Prodotti tipici Typical products

FOOD AND WINE. 67


Folclore

n FESTA DELL’ANITRA E’ la più antica festa popolare di Desenzano, dedicata a San Giovanni Battista, patrono di Capolaterra, la zona alta della città. La Festa dell’Anitra viene organizzata ogni anno, la prima domenica di settembre, con giochi, spettacoli e attrazioni, per onorare il santo e accattivarsene le grazie. Fu denominata così, poiché il periodo di fine estate coincideva con la macellazione dei palmipedi, che ben si prestavano, loro malgrado, quali protagonisti dei banchetti luculliani, allestiti per l’occasione. Vige anche la teoria di un’attinenza figurata, che unisce le anitre e San Giovanni nella triste sorte della decapitazione.

n REGATA DELLE BISSE La bissa è un’imbarcazione lunga e piatta, simile nella forma e nel modo di vogare in piedi, alla gondola. Fu introdotta sul Lago di Garda, nel 1426, sotto il dominio veneziano. Nel 1967, un gruppo di estimatori di Gargnano decise di riprendere le gare tra le antiche imbarcazioni e fu invitato a partecipare con una ventina di bisse, persino alla regata storica di Venezia. Da allora, ogni anno puntualmente, le vecchie bisse sfrecciano sulle acque del Lago di Garda, facendo rivivere il passato, in una caratteristica rievocazione molto suggestiva.

n LA NOTTE D’INCANTO Protagonista è il fuoco purificatore, acceso in mezzo al lago, in una notte di metà agosto, perché elevi al cielo le braci di tutto ciò che si desidera distruggere della propria vita (eventi sfortunati, malattie, dispiaceri). Il rito propiziatorio comincia, disseminando lumini sull’acqua e raccogliendo biglietti, scritti dai presenti, che abbiano specifiche richieste da esaudire o da “bruciare”. La serata si conclude con strabilianti spettacoli pirotecnici, di rara bellezza, che confermano la qualità e le caratteristiche di una “Notte d’Incanto”. Un grazie di cuore va al Gruppo Amici del Porto Vecchio di Desenzano per l’impegno assunto, ogni anno, di organizzare un evento così emozionante.

n MERCATO DEL MARTEDÌ Il “pullulante” mercato di Desenzano ha mantenuto l’antica tradizione e si svolge puntualmente tutti i martedì dell’anno. Una vivace kermesse anima il lungolago di voci, profumi e colori, con un impressionante afflusso di visitatori, provenienti, anche, dalle località vicine. Curiosando tra le bancarelle, che espongono beni di ogni genere, dagli alimenti ai souvenir, la ricerca diviene affannosa quando, con mano e occhio lesti, bisogna aggiudicarsi il capo firmato della propria taglia. I mercati hanno sempre il loro fascino, soprattutto se situati in una cornice incantevole, come quella del Lago di Garda.

n MERCATINO DELL’ANTIQUARIATO Ogni prima domenica del mese (esclusi gennaio e agosto), a Desenzano, il passato ritorna in piazza Malvezzi, con l’abituale appuntamento del Mercatino dell’Antiquariato. Appassionati e collezionisti potranno trovare libri e stampe del Cinquecento, icone russe del XVIII e XIX secolo, oggetti antichi e suppellettili, la cui autenticità è rigorosamente certificata e controllata. E’ un piacevole tuffo nell’arte, nell’artigianato, nel buongusto di epoche trascorse, che hanno tanto da raccontare. 68 FOLCLORE.


Folklore

n THE DUCK FESTIVAL This is the oldest festival of Desenzano. It is dedicated to St. John the Baptist, patron saint of Capolaterra, the highest neighbourhood within the city. The Duck Festival is organized every year on the first Sunday in September. The celebrations include games, shows and attractions. The aim is to honour the saint and win his graces. It was named Duck Festival because late summer (when the event takes place) coincided historically with the slaughter of the ducks. They thus became the protagonists of the lavish banquets prepared for this occasion. There is also an interesting similarity that connects the ducks to St. John in the sad fate of being beheaded.

n THE BISSE REGATA The Bissa is a long and flat vessel, similar in appearance (and in the standing rowing method) to the gondola. It was introduced on Lake Garda, in 1426, under Venetian rule. In 1967, a group of Gargnano enthusiasts decided to resume the ancient boat race and were invited to participate with a score of Bisse in the Venice Historical Regatta. Since then, every year, the old Bisse dart on the waters of Lake Garda, reviving the past. It is a highly suggestive event.

n THE NIGHT OF ENCHANTMENT The main attraction of the event is the purifying fire that is lit in the middle of the lake on a summer night. Its aim is to rise to heaven the embers of all that you want destroyed from your life (such as unfortunate events, diseases, and sorrows). The propitiatory rite begins with the lighting of candles set adrift in the water. There is then the collection of letters with the specific requests that you want to have granted or that you want to "burn". The evening ends with impressive firework displays of rare beauty, which confirm the quality and distinctiveness of the "Night of Enchantment." Heartfelt thanks go to the group Friends from the Old Port of Desenzano on their commitment each year in organizing such an exciting event.

n TUESDAYS’ MARKET The teeming market of Desenzano has maintained ancient tradition and still takes place every Tuesday. It is a lively fair that brightens the lakeside with voices, scents and colours. An impressive influx of visitors comes to the market from neighbouring localities. Browsing among the stalls you will find a display of all kinds of goods, from food to souvenirs. The search becomes arduous when seeking the designer garment of your choice in your size. Markets always have their allure, especially if situated in a charming location, like that of Lake Garda.

n THE ANTIQUE MARKET In Desenzano, every first Sunday of the month (except for January and August), the past returns to the Malvezzi streets. Enthusiasts and collectors can find books and prints of the sixteenth century, Russian icons from the eighteenth and nineteenth century, as well as other antiques and furnishings. The authenticity of all the antiques is strictly certified. It’s a nice foray into art, craftsmanship, and good taste from centuries FOLKLORE. 69


Ringraziamenti per le immagini - Picture Credits Aquaria di Terme di Sirmione (imm. pag 35 in basso) Archivio Fotografico Provincia di Mantova (imm. pag 57 in basso; pag 58-59) Archivio Provincia di Verona - Turismo (in cover 4° imm.; pag 42-43; pag 48 in alto; pag 50 in alto; pag 52 al centro e in basso; pag 60-61-62-63; pag 67 in alto) ATF Funivia Malcesine - Monte Baldo (imm. pag 48 in basso; pag 49 sopra e sotto) Biblioteca del Vittoriale (imm. pag 39 in alto; pag 40 in basso; pag 41 in basso) Comune di Desenzano del Garda (in cover 1°, 2° e 3° imm.; 3° imm. colophon; pag 9 sotto; pag 10-11-12; pag 18 sotto; pag 19 sopra; pag 20 sopra; pag 21 al centro; pag 22-23-24-25-26-27-28-29; pag 46 sotto; pag 64-65-66 e 67 in basso; pag 68-69; pag 77) Consorzio Riviera del Garda e Colline Moreniche (imm. pag 8 sotto; pag 16-17 in alto; Consorzio Turistico Riviera dei Limoni (imm. pag 38; pag 51 in alto; pag 53) Consorzio Valténesi - La Riviera dei Castelli (imm. pag 36-37) D.G. Marini (imm. pag 71) Fondazione Ugo Da Como (imm. pag 32-33) Hotels Promotion (1° e 4° imm. colophon; Romana; pag 20 sotto; pag 21 sopra e sotto) Ingarda Trentino S.p.A.- proprietà di Ingarda Trentino Azienda per il turismo S.p.A. (imm. pag.51 al centro e in basso; pag 52 in alto) Navigazione Lago di Garda (imm. pag 8 in alto) Parco Regionale del Mincio Servizio Comunicazione (imm. pag 46 sopra; pag 47) Pro Loco Valeggio sul Mincio (imm. pag 44-45) Provincia di Brescia - Assessorato al Turismo (3° imm. colophon- Merighi; pag 18 sopra; pag 19 sotto; pag 34 ; pag 35 in alto;pag 40 in alto; pag 41 in alto; pag 50 in basso; pag 54; pag 55 e 56; pag 57 in alto) Ufficio Cultura Comune di Salò (imm. pag 39 al centro e in basso)

lime

COMUNICAZIONE e GRAFICA

Via Capecelatro, 31 - 20148 Milano Phone : 02. 36767660/1 Fax : 02. 36767662 Sito Web: www.limedizioni.com Email : info@limedizioni.com


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