Napoli… n
“... ata sulla tomba di una sirena, sospesa tra il
mondo infero e quello delle colline circostanti” (Antonio Di Martino)
Neaples… “…born on the grave of a Siren suspended between the underworld and the surrounding hills…” (Antonio Di Martino) 7
memorandum
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A Cimitero delle Fontanelle E’ un antico cimitero della città, sito in uno dei più antichi quartieri di Napoli, il Rione Sanità. Chiamato in questo modo per la presenza in tempi remoti di fonti d'acqua, il cimitero accoglie 40.000 resti dipersone, vittime dell’epidemia di peste
nel 1656 e di colera del 1836. Il Cimitero, considerato un vero e proprio archivio umano, rivela il singolare, stravagante, strettissimo rapporto del popolo napoletano con la morte. Qui sacro e profano, magia e religione si fondono per dare vita ad un culto popolare unico nel suo genere, nel segno delle anime “Pezzentelle”.
The Rione Sanità and its Fontanelle Cemetery This place is called Fontanelle for the presence of water sources in remote times. The cemetery contains the remains of 40,000 people, victims of the plague in 1656 and the cholera in 1836. This very special location reveals the singular and very strong relationship of the Neapolitan people with the death, where the sacred and the profane, the magic and the religion are mixed together to give life to a popular cult, deeply felt in Naples: the underworld inhabited by beloved “Pezzentelle” souls. People adopted the poorest nameless skulls and, through quite macabre rites, undertook to clean and shine these skeletons and offered them prayers and psalms. Someone is devoted to these things still today…
Situata nel cuore del centro antico, è uno degli scrigni d’arte più famosi al mondo. Il suo ideatore, il Principe Raimondo di Sangro, volle con questa maestosa opera d’arte rendere omaggio al suo casato. Considerato da molti non solo una cappella di famiglia, ma anche tempio iniziatico, ancora oggi nell’entrare si rimane colpiti dalla creatività barocca degli artisti che vi lavorarono, tra cui lo scultore Giuseppe Sanmartino che scolpì il famoso Cristo velato, che stupisce da secoli milioni di visitatori per l'incredibile trasparenza del velo. La cappella è chiusa il martedì.
The Chapel of Sansevero The chapel, in the heart of the ancient center of the city, is one of the most famous art treasures in the world. Its creator, the Prince Raimondo di Sangro, wanted to pay a self-celebrative homage to his family. He was a man with a very eclectic personality and became interested in the Freemasons. The experts consider this place not just a family chapel, but also a Temple of Initiation. Still today, on entering, people are struck by the creativity of Baroque artists who worked there, including the sculptor Giuseppe Sanmartino, who created, the famous Veiled Christ. Closed on Tuesdays.
A place that holds so much history and so many suggestions. In an ancient tomb close to the Neapolitan Crypt, called Vergiliano Park, the remains of Virgil were placed, according to the tradition and historical sources. The tunnel was built in the early era of the Roman Empire. The great poet of Mantua spent a lot of time in our country and several texts of the Aeneid opera were probably composed in Naples. A unique and special location with a really exciting story.
D Palazzo Reale Di dimensioni notevoli, il palazzo si affaccia maestoso sull’area monumentale di piazza del Plebiscito. Fu costruito nel ‘600 come palazzo vicereale da Domenico Fontana per volere del vicerè Fernando Ruiz de
C Parco Vergiliano Il parco, ai piedi del costone tufaceo di Posillipo, è un luogo dove sono racchiuse storie e suggestioni.
E Castel Nuovo Meglio noto come Maschio Angioi-
Va citato il mausoleo-tomba di Virgilio, a cui si deve la denominazione: il sommo poeta visse a lungo a Napoli, e in epoca medioevale la popolazione lo considerò il patrono della città, attribuendogli poteri magici. Il mausoleo si trova in posizione elevata, all’imbocco della Crypta Neapolitana, un tunnel costruito in epoca romana dal grande architetto Cocceio, per collegare Piedigrotta con Fuorigrotta. Un po’ più giù, a poca distanza dall’ingresso, è invece la tomba di un altro grande poeta, Giacomo Leopardi, che trascorse gli ultimi anni della sua vita in questa terra di meraviglie.
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Castro. Rimaneggiato nel corso dei secoli, divenne residenza ufficiale della Real Casa Borbonica e, dopo l’Unità d’Italia, proprietà dello Stato. L’ingresso del Palazzo è caratterizzato da nicchie contenenti le otto statue, posizionate in ordine cronologico, raffiguranti i capostipiti delle dinastie che hanno regnato su Napoli. Gli appartamenti sono stati decorati dai massimi artisti dell’epoca, tra cui Battistello Caracciolo e Belisario Corenzio. Dal 1922 un’ala del palazzo è sede della Biblioteca Nazionale.
The Royal Palace It overlooks the majestic monumental area of Plebiscito square and was built in the 17° century as a vice-regal palace by Domenico Fontana and by the will of the Viceroy Fernando Ruiz de Castro. It became the official residence of the Bourbon Royal House and after the unification of Italy it was a Stateowned. The entrance to the building is characterized by eight
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Minori. La chiesa, in stile gotico, è sempre stata considerata il Pantheon della famiglia reale angioina; al suo interno è infatti custodita la tomba del fondatore del complesso monastico, re Roberto D’Angiò, finemente scolpita da Giovanni e Pacio Bertini. Noto in tutto il mondo è il suo chiostro maiolicato, nel quale sono ra presentate scene tratte dalla vita quotidiana dell’epoca, capolavoro d’artigianato napoletano di Donato e Giuseppe Massa.
Monastery of St. Clare
no, è uno dei castelli-simbolo della città. La sua costruzione si deve all’iniziativa di Carlo I d’Angiò che nel 1266, sconfitti gli Svevi, salì al trono di Sicilia e stabilì il trasferimento della capitale da Palermo alla città partenopea. Con pianta irregolarmente trapezoidale, è difeso da cinque grandi torri cilindriche, quattro rivestite in piperno e una in tufo, coronate da merli. Tra le due torri che difendono l’ingresso, venne eretto un arco di trionfo in marmo da Francesco Laurana, destinato a celebrare il ricordo dell’ingresso di re Alfonso nella capitale. Il castello domina la scenografica piazza Municipio ed è oggi sede della Società Napoletana di Storia Patria e del Museo Civico.
The new Castle
B La Cappella Sansevero
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The Vergiliano park of Mergellina
niches containing statues placed in chronological order, representing the founders of dynasties that ruled over Naples. The apartments have been decorated by the greatest artists of that period. A wing of the building is the headquarters of the National Library. Closed on Wednesdays.
The Castel Nuovo, better known as Maschio Angioino, is a medieval castle and one of the symbols of the city. Its construction is due to the initiative of Charles I of Anjou, who in 1266 ascended the throne of Sicily and decided to transfer the capital from Palermo to Naples. It is defended by five cylindrical towers. Between the two towers defending the entrance, it was erected a triumphal arch in marble, inspired by Roman triumphal arches, that had to celebrate the memory of King Alfonso, sculpted on the highest point of the arc. The castle dominates the spectacular Municipio Square and today it is the seat of the Neapolitan Society of National History and Civic Museum.
F Monastero di S.ta Chiara Innalzato nel Trecento per volere dei sovrani angioini, devoti a San Francesco e Santa Chiara, il convento aveva il ruolo di cittadella francescana che accogliesse le Clarisse e i frati
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Erected in 1300s at the behest of the Angevin Kings devoted to St. Francis and St. Clare, they wanted to build a citadel upholding the Poor Clares and Franciscan Friars Minor. The Gothic church has always been considered the Phanteon of the Angevin royal
family, within it there is the tomb of the founder of the monastic complex: King Robert, finely sculpted by Giovanni and Pacio Bertini. Its cloister is known all over the world, around it on each beautiful porcelain they are represented scenes from the daily life of that age, a masterpiece of Neapolitan craftsmanship.
G Il Duomo
La Cattedrale, dedicata all’Assunta, si erge vistosa nel cuore della città greco-romana tra il decumano superiore, via Anticaglia, e il decumano maggiore, via Tribunali. Di edificazione angioina, essa nasce dall’unione di due antiche basiliche: la “Stefania” e quella di Santa Restituta dove, ancora oggi, è possibile visitare i resti di età paleocristiana. Con la traslazione delle spo-
glie del martire San Gennaro, il Duomo diviene luogo sacro di custodia; per devozione infatti, nel corso del Cinquecento, il popolo napoletano decise di realizzare come ex voto una cappella dedicata al Santo, conosciuta ora come Cappella del Tesoro di San Gennaro, con il contributo dei maggiori artisti di scuola barocca. È in questo luogo che ogni anno si attende con ansia il miracolo della liquefazione del sangue del santo patrono partenopeo.
The Duomo
The Cathedral stands glaring in the heart of the city, between the greek-roman upper decumano (via Anticaglia) and the main central decumano (via Tribunali). It belongs to the Angevin period and was born from the union of two ancient basilicas: the “Stefania” and Santa Restituta where you can visit the early Christian remains. With the transfer of San Gennaro martyr, the cathedral became the place to preserve his remains, in fact in 1500s Neapolitans decided to build a chapel as a votive offer dedicated to him: the Chapel of San Gennaro Treasure, with the help of the most important artists of the Baroque School. Every year people is in a very eagerly awaiting for a famous miracle: the “liquefaction of the blood” of this patron saint.
H Certosa di San Martino Un magnifico monastero di epoca trecentesca, ricchissimo in storia ed ornamenti. Uno scrigno colmo di opere d’arte da raccontare con passione ed emozione. Un panorama unico e spettacolare che abbraccia tutta la città. All’interno del monastero si trova il Museo di San Martino, dove sono conservate diverse opere che vanno dalla Napoli borbonica fino al periodo post-unitario. Vi lavorarono nei secoli i maggiori artisti ed artigiani, napoletani e non, come Luca Giordano, Massimo Stanzione ed il padre del barocco napoletano, Cosimo Fanzago. Chiuso il mercoledì.
The treasure chest of Neapolitan Baroque: the Certosa of San Martino
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A great, noble, magnificent Monastery, very full of history. A treasure chest so rich in artworks to be told with passion and emotion, a beautiful view that can embrace the whole city. Inside of the monastery are preserved several pictures of artists such as José de Ribera, Luca Giordano and Francesco De Mura, as well as importantpaintings from the period of the Risorgimento and of the famous Neapolitan School of Posillipo. Of particular interest are the Capodimonte porcelains and the Art of the Crib, placed in the museum. Closed on Wednesdays.
I Piazza Mercato
of 1799 brought a ferocious and bloody piece of the old history of Naples, characterized by the strong religiousness dedicated to the devotion for the Dark Virgin Mary, called in a familiar way “Madonna del Carmine”.
sezioni tematiche, provenienti da famosi scavi archeologici come Pompei ed Ercolano e dall’acquisizione di rilevanti collezioni antiquarie, come quella Farnese, appartenenti alla dinastia reale dei Borbone, fondatori del Museo.
L Piazza San Domenico
The National Archaeological Museum
Maggiore
E’ uno dei luoghi più significativi della città in quanto, storicamente, rappresenta il limite orientale delle mura greche di Neapolis. Qui è possibile ammirare una delle guglie più antiche della città: la guglia di San Domenico (erroneamente chiamata “obelisco”). La piazza è situata lungo il decumano inferiore della città, a breve distanza da Piazza del Gesù Nuovo, proprio nel cuore pulsante del centro antico, e prende nome dall’omonima chiesa di costruzione angioina, divenuta poi sede del Pantheon della dinastia aragonese.
In origine slargo irregolare al di fuo-
San Domenico Maggiore square and church Piazza San Domenico is one of the most important squares of Naples. It is located along the lower decuman of the city, a short distance from Piazza del Gesù Nuovo. Being in the heart of the historic center of Naples, the square is close to important streets of the city: ri del perimetro urbano della città, oggi è una delle piazze più grandi di Napoli. Un tempo chiamato Campo del Moricino, gli Angioini lo resero un vero e proprio centro commerciale della città,spostandovi l’originaria area del mercato da Piazza San Gaetano. Luogo simbolo per gli accadimenti cruenti della rivoluzione partenopea del 1799, la zona è inoltre caratterizzata da una forte religiosità, grazie a due grandi chiese della napoletanità: la Chiesa di Santa Maria del Carmine e quella di Sant’Eligio.
The Mercato area and church One of the largest squares in the city, originally nothing more than an open space outside the urban perimeter. The Angevins made it a big-city shopping center: in 1270, under Charles I of Anjou, the market area was moved from the market place of San Gaetano square (that hosted it from the Greek-Roman age): a focal point of the traffic coming from the most important Italian and European commercial basis, the driving force of the urban development along the coastline. Here, the popular revolution of Masaniello and the martyrs of the Neapolitan Republic
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I testi e fo to sono gratuitame stati forniti nte The texts and imma da: ges provided b have been y: Associazion e Culturale Mani e Vulc Via port’A ani lba, 30 - 8 0134 Nap Phone +39 oli. .081564397 8 info@man -+39.3404230980 ie vulcani. www.ilsen tierodeimis it teri.it
The Archaeological Museum, one of the earliest established in Europe in a monumental building in the late 18° century, is proud of the richest
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and most precious collection of artworks and artifacts of archaeological interest in Italy and in the world. It preserves hundreds of thousands of artifacts dating from prehistory to late antiquity, both from several ancient sites such as Pompeii and Herculaneum, and Farnese antiquarian collections, belonged to the royal dynasty of the Bourbons, founders of the Museum.
N Il sottosuolo di Napoli Un mondo straordinario sotto la città, tutto da visitare e da scoprire. Storia, Natura, Arte, Tradizioni popolari, Scienza e Tecnologia: questi gli ingredienti di un percorso che non potrà non sorprendere. Una Spaccanapoli (the lower east-west decumano) and Mezzocannone (the hinge that cuts it in northsouth direction). The square takes its name from the church, where you can admire the apse topped by a crenellated frame, that stands behind the obelisk of St. Dominic. It was the eastern limit of the Greek walls of old Neapolis and now it is one of the most significant places in the city.
M Museo Archeologico Nazionale (MAN)
Il museo archeologico, uno dei primi in Europa, con sede in un edificio monumentale costruito alla fine del XVIII secolo, può vantare la collezione più ricca e preziosa di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia e nel mondo. Le sale espongono più di tremila oggetti di valore esemplare in varie
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“città di sotto” con molti accessi dislocati in vari punti della città, che racchiudono un arco temporale di circa tremila anni.
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The subsurface The underground of Naples is an extraordinary world under the city, to visit and discover. History, Nature, Art, Folk traditions, Science and Technology are the ingredients of a journey that will surprise you. A hidden city, with many accesses at different points of the city, enclosing a time span of about 3,000 years.
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