Io... Lettore Competente

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Domenica Bruni Marina Amoia

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E T N E T E P M CO

LISCIAN

I

Libro digitale +

OltreTesto multimediale

Scuola digitale Lisciani

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INDICE 6 7 8 8 10 11

IO

E

I

IO

E

LA

TESTI LETTURA

RIPRENDIAMO DA… Le leggende dei laghi (M. Bodo) Il villaggio di Sant’Elmo (A. Merenda) Il ghiacciaio salvato (Popotus, novembre 2008)

IL TESTO NARRATIVO

12 12 LA MAPPA DEL TESTO NARRATIVO 14 14 15 16 17 18 19

Gli strumenti di base Miciola e l’alce (E. Cavalli) I colori di Bellatela (R. Piumini) Il mago delle comete (G. Rodari) Mix rimane solo (L. Sepulveda) Il regno di Eugenio (R. Aglietti) Un libro in testa (R. Doyle)

20 Il racconto realistico 20 Al Green Life (C. Fiengo – C. Stringer) 22 Pepe (J. Spinelli) 24 LABORATORIO DI ASCOLTO

Un aiuto inaspettato (C. Fiengo – C. Stringer) 26 Incontri sgraditi (C. Capria – C. Martucci) 28 Mimmo Codino (U. Timm) 30 Il deserto (E. Nava) LE STAGIONI: AUTUNNO

32 32 33 34 34 35 36 37 38 38 39 40 42

Poesie d’autunno

L’autunno (J. Renard) Cadono le foglie (K. Jackson) AUTUNNO IN ARTE

Dipinto: La terrazza, Autunno (V. Charreton) Dipinto: Il vitigno rosso (V. Van Gogh) ESPRESSIVAMENTE: PAESAGGIO AUTUNNALE

AGENDA D’AUTUNNO

Il racconto autobiografico Il Baffo (B. Gasperini) Per una scatola di biscotti (N. Costa) La festa era la domenica (G. Quarenghi) LABORATORIO DI ASCOLTO La macchina volante (P. Chiara)

44 ESPRESSIVAMENTE: L’AUTORITRATTO 45 L'opera racconta 45 Ora prova tu 2

46 46 47 48 50 51

Il diario Il mio ex miglior amico (J. Kinney) Prometto (A. Lavatelli – A. Vivarelli) Un segreto è un segreto (M. Bodo) Diario veneziano (A. Zhong) Cara Kitty (A. Frank)

52 La lettera 52 Carissima Michelle (L. Comida) 53 Loy Krathong (M. Cox) 54 La bambina innamorata di Harry Potter

(V. Lamarque) 56 LABORATORIO DI ASCOLTO Una lettera dalla montagna (S. Roncaglia – S. Ruiz Mignone) 58 Il racconto d’avventura 58 Indiana Jones (C. Black) 60 Nella grotta sotterranea (P. Baccalario) 62 LABORATORIO DI ASCOLTO

L’assalto della tigre (A. McCall Smith) 64 Il pozzo degli scheletri (G. Pederiali) 66 ESPRESSIVAMENTE: NELLA GIUNGLA MISTERIOSA 67 L' opera racconta 67 Ora prova tu 68 Il fumetto 68 L’isola del tesoro (R. L. Stevenson) 72 72 74 76 78

Il racconto di paura

80 80 82 84 85

Il racconto storico

Eroi (M. Menozzi) La casa degli spiriti (M. Twain) La casa di nessuno (R. Park) LABORATORIO DI ASCOLTO Che cos’è quella luce? (E. Tennant) Un aiuto insperato (P. Lanzotti) La porpora è l’oro di Tiro (N. Vittori) Kamosè (C. Jacq) MI METTO ALLA PROVA – IL TESTO NARRATIVO LE STAGIONI: INVERNO

88 88 89 90 90

Poesie d’inverno

L’inverno (I. Drago) Il vento d’inverno (G. Pascoli) INVERNO IN ARTE

Dipinto: Winterbild (P. Klee)


91 Dipinto: Inverno (A. M. Robertson) 92 ESPRESSIVAMENTE: PÆSAGGIO INVERNALE 93 AGENDA D’INVERNO 94 94 95 96 97 98 99 100 100 102 103 104 106 107 108

110 110 112 114 115 115 115

CITTADINANZA E COSTITUZIONE I DIRITTI DEI BAMBINI L’acqua è preziosa Casa dolce casa A scuola nel mondo Giocare che passione! No al lavoro dei bambini

Il racconto fantastico Il bambino e il drago (R. Piumini) Zuppa di topolini (E. Moser) Miss Lupoi (E. Moser) In volo (R. Dahl) Il vanitoso (A. De Saint-Exupèry) Sbadiglio (R. Piumini) LABORATORIO DI ASCOLTO La fata selvatica e la bambina di montagna (B. Masini)

La fiaba Gli undici cigni (H. C. Andersen) La figlia del re (I. Calvino) Il principe ranocchio (J. e W. Grimm) ESPRESSIVAMENTE: C’ERA UNA VOLTA UN CASTELLO L'opera racconta Ora prova tu

1 1 6 La favola 1 1 6 Il leone e la farfalla (Favola cinese) 1 1 7 Furba la volpe, più furbo il gallo

(Favola delle Fiandre) 1 1 8 Il Leone, la Lepre e la Iena (N. Mandela) 120 La leggenda 120 Il gigante delle maree 121 Come nacque la pioggia (P. Valente) 122 La principessa Luna 124 124 125 126 127

Il mito Come furono creati i deserti (F. Lazzarato) Il dono di Thot (R. Guarnieri) Gilgamesh (A. Gagliardi) MI METTO ALLA PROVA – IL TESTO NARRATIVO FANTASTICO

IL TESTO POETICO

130 130 LA MAPPA DEL TESTO POETICO

13 1 Versi, rime, strofe 13 1 Versi, rime, strofe (J. P. Simèon – O. Tallec) 132 La rima 132 Non vende, regala (G. Rodari) 132 Un uccelletto canta (A. Graf) 132 Ottobre (F. Fortini) 133 La filastrocca 133 I ranocchi di Villa Sciarra (G. Rodari) 133 Il castello in aria (G. Rodari) 134 L’allitterazione 134 Dedicata alla lettera F (B. Munari) 134 Un pazzo un po’ zoppo

(R. Piumini – B. Tognolini) 135 Il nonsense 135 L’orso (T. Scialoia) 135 Il pesce (A. Molesini) 136 Il limerick 136 C’era una signorina di Tarcento (E. Lear) 136 Un signore molto piccolo di Como (G. Rodari) 137 La personificazione 137 Il segreto dei giunchi (C. Albout) 137 Favoletta (U. Saba) 138 Le onomatopee 138 Il tuono (G. Pascoli) 138 Il vento (L. Pau-Nung) 139 La pioggia nel pineto (G. D’Annunzio) 140 La similitudine 140 Il fiume (L. Romano) 140 Tramonto (F. Garcia Lorca) 141 141 142 142 143

La metafora Nell’attimo che libera (R. Piumini) ESPRESSIVAMENTE: LA FORMA DELLA PŒSIA L'opera racconta

MI METTO ALLA PROVA – IL TESTO POETICO

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INDICE LE STAGIONI: PRIMAVERA

144 144 145 146 146 147 148 149

Poesie di primavera

Vieni con me (K. Jackson) Primavera prima festa (R. Piumini) PRIMAVERA IN ARTE

Dipinto: La primavera (R. Magritte) Dipinto: Una domenica alla Grande Jatte (G. Seraut) ESPRESSIVAMENTE: PANORAMA DI PRIMAVERA AGENDA DI PRIMAVERA

IL TESTO DESCRITTIVO

150 150 LA MAPPA DEL TESTO DESCRITTIVO 151 I dati sensoriali 151 Verso il mare (S. Cerri) 152 L’ordine della descrizione 152 Il cortile della scuola

153 Descrizione oggettiva e soggettiva 153 Tolomeo (S. Colloredo) 153 Siberian Husky 154 154 155 156 157 157 157 158 158 159 160

Le persone Il professor Crastaing (D. Pennac) Il nonno e la nonna (A. Nanetti) In bocca al lupo (A. Ragusa) ESPRESSIVAMENTE: CHIACCHIERE FRA AMICI L'opera racconta Ora prova tu

Questa è la mia amica Daiana Questa è la mia amica Carla Igor Moscatelli (M. Dubini) LABORATORIO DI ASCOLTO Knut (S. Colloredo)

162 Gli animali 162 Lulu (K. Blixen) 163 La tartaruga 164 164 165 166 167 167 168 169 170 4

Gli ambienti Le isole all’orizzonte (A. Merenda) La porticina misteriosa (L. Carrol) ESPRESSIVAMENTE: DISEGNARE LA NATURA L'opera racconta Ora prova tu

Come un presepe (V. Cercenà) Il covo del pirata (E. Salgari) MI METTO ALLA PROVA - IL TESTO DESCRITTIVO

172 172 173 174 175 176 177 178 180 181 181 182 183 184 186 188 188 189 190 191 192 193

IL TESTO INFORMATIVO LA MAPPA DEL TESTO INFORMATIVO

Le marionette Tutti a teatro Sai capire le nuvole? I gamberi di fiume (da Reteiter) In volo sulla Mauritania (Y. Arthus-Bertrand) I gufi La capitale dei trulli (A. Cerchi – C. Frigerio) ESPRESSIVAMENTE: TRULLILAND Ora prova tu

Dai una mano alla Terra L’imbalsamazione Mare e clima MI METTO ALLA PROVA - IL TESTO INFORMATIVO

IL TESTO REGOLATIVO LA MAPPA DEL TESTO REGOLATIVO

Una doccia da campeggio L’allegro burlone Strategie vincenti per un lettore competente La casetta di carta MI METTO ALLA PROVA - IL TESTO REGOLATIVO LE STAGIONI: ESTATE

194 194 195 195 196 197

POESIE D’ESTATE

Meriggio (U. Saba) ESTATE IN ARTE

Il mio mondo (I. Rabuzin) ESPRESSIVAMENTE: FIORI DIPINTI AGENDA D’ESTATE

198 PROVE INVALSI


INDICE RAGIONATO esploro

il

testo

rifletto sulle parole

cosa hai compreso?

Attività di analisi testuale

Attività di comprensione

A Attività i i à di arricchimento i hi llessicale

14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 23, 29, 38, 46, 47, 48, 51, 52, 55, 58, 61, 73, 76, 81, 101, 103, 107, 111, 113, 114, 116, 120, 121, 123, 124, 125, 131, 132, 134, 135, 136, 137, 138, 140, 141, 151, 152, 153, 154, 156, 159, 162, 163, 164, 165, 168, 173, 174, 175, 177, 179, 182, 183, 184, 189, 190, 192

17, 19, 21, 23, 27, 31, 33, 39, 41, 49, 50, 53, 65, 75, 81, 83, 84, 88, 89, 100, 102, 104, 106, 117, 119, 123, 126, 131, 133, 136, 139, 140, 145, 154, 156, 158, 162, 169, 176, 178, 180, 183, 191, 194

14, 15, 19, 21, 22, 29, 39, 41, 50, 54, 67, 71, 74, 77, 84, 101, 103, 106, 114, 117, 122, 136, 137, 139, 153, 164, 169

LEGGERE BENE

SCRIVERE PER...

COMPITO DI REALTÀ Per la valutazione delle competenze

Tracce per la produzione testuale

Per potenziare la capacità di lettura

30, 33, 40, 50, 53, 94, 95, 135

54, 65, 69, 71, 77, 112, 141, 151, 155, 158, 163, 165

72, 105, 126, 132, 138

I traguardi di competenza relativi ai Compiti di Realtà sono enunciati nella Guida dell’insegnante di classe quarta.

I

PARLIAMONE!

T T I D EEII BAM BIN I D IIRR IITTI

Dal TESTO

alla RICERCA

Spunti di riflessione per la discussione in classe

Percorso di cittadinanza e costituzione

Spunti per la realizzazione di ricerche

18, 26, 30, 47, 48, 82, 96, 98, 99, 119, 152, 156, 182

94, 95, 96, 97, 98, 99

123, 162, 163, 175, 177

Espressivamente Laboratori di arte e immagine 36, 40, 44, 50, 66, 77, 89, 92, 105, 115, 142, 148, 157, 159, 166, 181, 196

OltreTesto Scuola digitale Lisciani

Io... lettore competente Classe 4a Letture e tipologie testuali è un libro digitale con OltreTesto multimediale. Scarica l’applicazione

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IO UNA

I

E

TESTI

LETTRICE PICCOLA PICCOLA

A tre anni, Matilde aveva imparato a leggere da sola, grazie ai giornali e alle riviste sparsi per casa. A quattro anni leggeva speditamente e cominciava ad avere una gran voglia di libri perché,, in quella casa geniale, di libri ce n’era uno solo, intitolato Cucinare è facile, che apparteneva a sua madre. Dopo averlo letto da cima a fondo, imparando a memoria tutte le ricette, Matilde decise di cercare letture più interessanti. – Papà, mi compreresti un libro? – Un libro? E per che cavolo farci? – Per leggerlo. a – Diavolo, ma cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro! Sei viziata, ragazza mia! Roald Dahl, Matilde, Salani

Come Matilde, anche tu puoi leggere in ogni momento una grande varietà di testi. Biancaneve

Indiana Jones

I miti greci

Augustus

Geometria

Fiabe e favole

Racconto di avventura

Miti e leggende

Racconto storico

Testo informativo

Piccolo Genio

Il bambino e il drago

A spasso sulle Alpi

Ricette facili

Racconti

Racconto fantastico

Descrizioni

Istruzioni

Ogni tipo di testo risponde a uno scopo specifico:

1 RACCONTARE TESTI NARRATIVI

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2 DESCRIVERE TESTI DESCRITTIVI

3 ESPRIMERE EMOZIONI TESTI POETICI

4 INFORMARE TESTI INFORMATIVI


IO

E

LA

LETTURA

E a te cosa ti piace leggere? Rispondi, segnando con una ✗ le frasi in cui ti riconosci. Mi piacciono le storie vere, realmente accadute.

Leggo solo le riviste e i giornali.

Mi piacciono le storie di paura.

Leggo le notizie sportive.

Mi piacciono le storie fantastiche.

Non mi piace leggere. Leggo solo quando sono costretto.

Leggo solo fumetti.

Mi piacciono i libri di storia.

Mi piacciono i libri pieni di foto e disegni.

Leggo solo le cose che mi interessano.

Il castello stregato

Caro Diario

Quali sono le tue abitudini di lettura? Segna con una ✗ le frasi in cui ti riconosci. Diari e lettere

Racconto di paura

Prime poesie

Super Slurp

Leggo solo a scuola, quando me lo dice la maestra.

Leggo quando me lo impongono i miei genitori.

Leggo prima di addormentarmi.

Leggo quando devo fare una ricerca o quando voglio sapere qualcosa.

Leggo solo quando sono in vacanza. Leggo la domenica quando c’è più tranquillità.

Poesie e filastrocche

Fumetti

5 DARE REGOLE E ISTRUZIONI

Non ho un momento particolare, leggo quando mi va.

Leggo dappertutto e in ogni momento libero. Leggo quando piove e mi annoio. Leggo ...................................................

Inventa un tuo slogan sulla lettura: Leggere è ............................................................................................................................. .

TESTI REGOLATIVI

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IP R END IAMO D A .. . RRIPRENDIAMO LE

LEGGENDE DEI LAGHI

Daniele è in vacanza dai nonni Fiorenza e Olmo. Questa mattina lui e il nonno fanno un bel giro in bicicletta intorno al lago che si trova nelle vicinanze. Al pontile delle barche si fermano a osservare alcuni villeggianti che pescano con la lenza. Poi riprendono la strada e si fermano a una spiaggetta sabbiosa per fare il bagno. Daniele ci si vorrebbe tuffare con una bella rincorsa, come fa quando va al mare, ma quelle acque calme gli mettono paura, come se nascondessero un segreto. Nonna Fiore, come la chiama il nonno, gli ha raccontato molte belle leggende sui laghi. Lui non si stanca mai di ascoltarle, e la nonna non si stanca mai di raccontargliele. Mentre il nonno nuota già verso il largo o fa il morto per riposarsi, Daniele raspa sul fondo melmoso con una canna che ha trovato. L’acqua forma come un mulinello e di lì a poco, sbuca la testa scura di una grossa carpa. Il bambino fa un balzo all’indietro, pronto a scappare, ma si blocca nell’udire una voce roca che gli parla: – Non hai nulla da temere da me! Daniele è incredulo, non può aver parlato quel brutto pesce del colore del fango. Invece la carpa continua: – Sono io, la vecchia carpa del lago. Mi hai chiamato tu? Poco fa hai bussato con la tua canna e io non mi sono fatta aspettare. Mi sei simpatico, sai? La carpa si confida con lui, gli dice che si sente sola, si annoia e a furia di stare

8

8


in quei fondali fangosi è diventata brontolona e scorbutica. Allora Daniele per distrarla le racconta una leggenda delle Dolomiti: la storia di Ondina, la bella ninfa che abitava le acque di un lago e che amava cantare, e dello stregone del Latemar che era innamorato di lei e che tentò di rapirla più volte. – È molto bella! – esclama la carpa alla fine – Grazie. Ti sono debitrice, esprimi un desiderio e io lo esaudirò. Lì per lì Daniele non sa che desiderio esprimere. Poi dice: – Carpa, voglio conoscere i segreti di questo lago, nuotare nelle sue acque senza paura. E così Daniele entra nell’acqua fresca, trattiene il respiro, poi si immerge completamente e allunga le braccia verso il pesce che lentamente lo porta lontano. Daniele non aveva mai vissuto un’emozione così. Sotto di lui vede i pesci di tutte le dimensioni e le piante acquatiche. Sopra di lui il cielo azzurro e le nuvole che si rincorrono. Infine tornano a riva, ma prima di lasciarsi si danno appuntamento per il giorno seguente. La carpa vuole ascoltare altre leggende e il bambino vuole esplorare gli angoli più nascosti del lago. Miriam Bodo, Avventure d’estate, Theorema

Il testo che hai letto è narrativo. Individua INIZIO, SVILUPPO, CONCLUSIONE. Colora le colonnine a lato del testo con i colori suggeriti. Questo racconto presenta elementi realistici e fantastici: • Qual è l’elemento realistico? .............................................................................................................................................................................

• Qual è l’elemento fantastico? .............................................................................................................................................................................

• Quali sono i personaggi? .............................................................................................................................................................................

• Chi tra loro è il protagonista? .............................................................................................................................................................................

• La vicenda si svolge: in campagna.

al mare.

al lago.

• I fatti avvengono: in estate, di pomeriggio.

in autunno, di mattina.

in estate, di mattina.

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IL

VILLAGGIO DI SANT’ELMO

Il mare di fronte al villaggio di Sant’Elmo somigliava a un grande lago. A ovest c’era la scogliera, a nord le isole, a est una roccia scolpita dal vento che s’infiammava a ogni tramonto: Capo Pizzo. Il mondo delle vacanze estive si fermava lì, anche se si sapeva che oltre c’era Calatella, con tanti turisti, tante bici e motorette, viavai di macchine, giostre illuminate, il grande mercato del pesce e la Capitaneria di porto. E oltre ancora altre spiagge di dune e ciuffi selvatici, pianure di canne e cespugli di more, stradine fiancheggiate da oleandri fioriti e scuri cipressi. Il treno sferragliava in lontananza, entrava e usciva da buie gallerie e di notte se ne sentiva il fischio, che scuoteva il silenzio di San’Elmo. Adriana Merenda, La conchiglia magica, Piemme

Il testo che hai letto è descrittivo. • Qual è l’argomento della descrizione? ...............................................................................................................................................................................................

• La descrizione utilizza alcuni dati sensoriali. Quali? Tattili

Visivi

Olfattivi

Gustativi

Uditivi

Ricordi come sono importanti le parole dello spazio? Cercale nel testo e sottolineale. Ora, con l’aiuto degli indicatori spaziali, illustra tu il testo sul quaderno. Descrivi brevemente quello che vedi nella foto. ............................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................

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10


IL

GHIACCIAIO SALVATO

………………………………………………………...................................................................................

A metà maggio gli avevano messo una speciale coperta per ripararlo dal sole cocente dell’estate; oggi, via il telo, si può dire che la protezione del ghiacciaio Dosdè Orientale, nelle Alpi lombarde, ha funzionato egregiamente.

………………………………………………………...................................................................................

Centocinquanta metri quadrati di telo, realizzato in uno speciale materiale tecnico, sono stati una barriera efficace nel riflettere i raggi UV e, salvando uno strato di quasi due metri di neve e ghiaccio, hanno permesso di risparmiare oltre 115 litri di acqua.

………………………………………………………...................................................................................

Il bilancio è talmente positivo, che gli esperti responsabili della sperimentazione hanno deciso di coprire in primavera una porzione di ghiacci più ampia. Tratto da «Popotus» , novembre 2008

Il testo che hai letto è informativo. • Qual è l’argomento del testo? Il ghiacciaio. Un telo per proteggere il ghiacciaio. I raggi UV. Il testo è stato diviso in tre paragrafi. Scrivi un titolino per ciascuno di essi. Scegli tra: - Un telo per riflettere i raggi UV - Bilancio positivo della sperimentazione - Una coperta speciale per il ghiacciaio

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IL TESTO NARRATIVO Il testo narrativo racconta un avvenimento, una storia, una serie di fatti, riguardanti uno o più personaggi. Le storie possono essere realistiche, autobiografiche, avventurose, paurose…, oppure possono contenere elementi fantastici e raccontare vicende straordinarie.

I testi narrativi possono raccontare: STORIE REALI O VEROSIMILI, cioè che possono accadere nella realtà.

STORIE FANTASTICHE: presentano uno o più elementi che non possono esistere nella realtà.

Le storie possono essere raccontate da: un NARRATORE INTERNO alla vicenda: la storia è scritta in prima persona.

un NARRATORE ESTERNO alla vicenda: la storia è scritta in terza persona.

Gli elementi del testo narrativo sono: i PERSONAGGI: il personaggio principale è il protagonista.

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il TEMPO e il LUOGO: possono essere reali o fantastici, determinati o indeterminati.


Gli st strumenti m e n t i ddii bbase me ase

La struttura si sviluppa in tre momenti: nell’INIZIO vengono introdotti i personaggi, si indicano il luogo e il tempo in cui avvengono i fatti.

nello SVILUPPO si narra lo svolgimento della vicenda.

nella CONCLUSIONE si racconta il momento conclusivo, in cui i fatti giungono a una fine.

I testi narrativi possono essere suddivisi in:

SEQUENZE NARRATIVE: raccontano gli avvenimenti e presentano le azioni dei personaggi.

SEQUENZE DESCRITTIVE: presentano e descrivono personaggi, luoghi e ambienti.

SEQUENZE RIFLESSIVE: riportano le riflessioni e gli stati d’animo dei personaggi.

SEQUENZE DIALOGICHE: riferiscono i dialoghi dei personaggi.

L’ordine della narrazione può seguire: la FABULA, quando i fatti della storia vengono narrati nell’ordine in cui sono accaduti (ordine cronologico).

l’INTRECCIO, quando i fatti sono narrati nell’ordine in cui ha voluto disporli l’autore, senza seguire l’ordine cronologico.

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IILL TESTO NARRATIV O: gli strumenti di base

MICIOLA INIZIO, SVILUPPO, CONCLUSIONE Il testo narrativo presenta una struttura caratteristica che può essere divisa in tre momenti principali: All’INIZIO del racconto si incontrano i personaggi, si inquadra la vicenda in un luogo e in un tempo. Nello SVILUPPO è narrato lo svolgersi degli eventi. I fatti sono raccontati in genere secondo un ordine temporale, indicato dai connettivi: prima, dopo, poi.... La CONCLUSIONE rappresenta la fine della vicenda e può contenere le riflessioni del narratore.

Quella sera a casa, appena papà scartò lo zainetto a forma di alce (muso e corna sul di dietro, le cinghie della tracolla che sembrano zampe), ho visto che ci stava dentro un sacco di roba per la scuola. L’ho subito indossato. Miciola era incuriosita. Poi, siccome mamma chiamava perché la cena era pronta, ho lasciato lo zainetto sul divano. Siamo corsi in cucina, io e papà. Miciola, rimasta in salotto, di fronte all’alce abusiva che le occupava il divano dev’essersi detta: ”Chi sarà mai questo mostro e perché mi ruba il posto?”. Figuriamoci se avesse visto l’animale vero, intero, carne, ossa, corna e pelo non sintetico! In quel momento, dentro di lei, è scattato un flash selvatico e profondo. È partita all’attacco, si è avventata sull’intrusa, strappando con gli artigli più pelo che poteva. Vista l’incredibile passività del “mostro”, ha raddoppiato la dose. Noi non abbiamo assistito alla scena, non ce ne siamo nemmeno accorti. Però più tardi, all’ora del telegiornale, mentre zio Marco sorrideva dallo schermo, mamma ha trovato tutti i peli sul tappeto, il mio zainetto spodestato e Miciola che faceva le fusa contro la gamba del tavolino. Adesso vado a scuola con lo zainetto un po’ spelacchiato. Al ritorno lo chiudo a chiave nell’armadio, altrimenti Miciola lo rimette ko. Ennio Cavalli, I gemelli giornalisti, Piemme

rifletto sulle parole Cerca sul vocabolario il significato di abusivo e spodestato.

E L‘ALCE

esploro

il

testo

Tenendo presente le definizioni, scrivi una breve frase che spieghi il contenuto di ciascun momento della narrazione. INIZIO ................................................................................................................................... ...................................................................................................................................

SVILUPPO ................................................................................................................................... ...................................................................................................................................

CONCLUSIONE ................................................................................................................................... ......................

Vai al LIBRO di SCRITTURA

................................................................................................................................... ...................... alla pagina 16

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IL TESTO NARRATIVO: gli strumenti di base

I

COLORI DI

BELLATELA

Più di cinquecento anni fa, a Firenze, viveva il pittore Ferruccio Bellatela, in una piccola casa al bordo della città. Una mattina, svegliato dal canto del gallo, Ferruccio si trovò in testa una bellissima idea: voleva dipingere un quadro di campagna, con dame, cavalieri, cavalli rampanti, danzatori e danzatrici, e buffoni e fiori di ogni tipo, prati e ruscelli e frutti e nuvole! Così Ferruccio prese la scatola dei pennelli e dei colori, una tela e partì per la campagna. Era una limpida giornata di maggio: calda ma non troppo, luminosa ma non accecante. Arrivato in una valletta fuori Firenze, dalle parti di Siena, il pittore scelse un paesaggio che gli piaceva, appoggiò e fissò la tavola sul ramo basso di un albero, e si preparò a cominciare. Ma quando, tutto allegro e pieno di voglia di dipingere, aprì la scatola, rimase a bocca aperta: aveva dimenticato che, il giorno prima, ne aveva tolto tutti i colori, per pulirla. Ci era rimasto solo dentro, chissà perché, un barattolo di azzurro. Ferruccio Bellatela si arrabbiò, e pestò i piedi. Poco lontano da lui c’era una ragazza, che badava a un piccolo gregge di pecore. Gli chiese perché era così arrabbiato e Ferruccio le rispose che non aveva tutti i colori che gli servivano, ma solo l’azzurro e solo con quello non poteva dipingere. Allora la ragazza sorrise e gli disse di fidarsi di lei che lo avrebbe aiutato. Subito la giovane andò a spremere pomodori, limoni e arance, more e mirtilli, a tritare erba e fiori, a montare panna, a grattugiare bucce, a sciogliere terra: e riempì trenta ciotole di colori, uno diverso dall’altro. Poi le mise in un grande vassoio di legno, e tenendolo sulla testa lo portò a Bellatela. Quando vide quelle meraviglie, il pittore saltò e ballò di gioia: baciò la ragazza su tutte e due le guance e cominciò a dipingere il quadro, che venne bellissimo, quasi magico.

I PERSONAGGI, IL LUOGO E IL TEMPO Nel testo narrativo agiscono dei personaggi: il protagonista o i protagonisti, i personaggi secondari. I fatti raccontati si svolgono in uno o più luoghi. I fatti avvengono in un periodo di tempo determinato o indeterminato.

esploro

il

testo

Sottolinea nel testo in rosso il protagonista e in blu il personaggio secondario. Sottolinea in verde il tempo in cui si svolge la vicenda. In quali luoghi è ambientata la vicenda? • All’inizio ................................................. • Nello sviluppo ..................................... ............................... ........................................................................ ............................... Vai al LIBRO

di SCRITTURA alla pagina 17

Adatt. da Roberto Piumini, Storie per chi le vuole, Einaudi Ragazzi

rifletto sulle parole Con quale l espressione i puoi sostituire rampanti? In atto di discendere. In piedi sulle zampe posteriori. Al galoppo. 15 5 15


IILL TESTO NARRATIV O: gli strumenti di base

IL LE SEQUENZE Un racconto può essere diviso in parti più piccole che si chiamano sequenze. Le sequenze possono narrare, descrivere, riportare le riflessioni dei personaggi e i loro dialoghi. Il passaggio da una sequenza a un’altra può avvenire: • per un cambio di luogo; • per un cambio di tempo; • per un cambio di azione; • per l’ingresso di un nuovo personaggio.

MAGO DELLE COMETE

Una volta un mago inventò una macchina per fare le comete. Somigliava un tantino alla macchina per tagliare il brodo, ma non era la stessa, e serviva per fabbricare comete a volontà, grandi e piccole, con la coda semplice o doppia, con la luce gialla o rossa, eccetera. Il mago girava per paesi e città, non mancava mai a un mercato, si presentava anche alla Fiera di Milano e alla Fiera dei cavalli, a Verona, e dappertutto mostrava la sua macchina e spiegava com’era facile farla funzionare. Le comete uscivano piccole, con un filo per tenerle, poi man mano che salivano in alto diventavano della grandezza voluta, e anche le più grandi non erano più difficili da governare di un aquilone. La gente si affollava intorno al mago, come si affolla sempre intorno a quelli che mostrano una macchina al mercato, per fare gli spaghetti più fini o per pelare le patate, ma non comprava mai neanche una cometina piccola così. – Se era un palloncino, magari, – diceva una buona donna, – ma se gli compro una cometa il mio bambino chissà che guai combina. E il mago: – Ma fatevi coraggio! I vostri bambini andranno sulle stelle, cominciate ad abituarli da piccoli. – No, no, grazie. Sulle stelle ci andrà qualcun altro, mio figlio no di sicuro. – Comete! Comete vere! Chi ne vuole? Ma non le voleva nessuno. Il povero mago, a furia di saltar pasti, perché non rimediava una lira, era ridotto pelle e ossa. Una sera che aveva più fame del solito trasformò la sua macchina per fare comete in una caciottella toscana e se la mangiò. Gianni Rodari, Favole al telefono, Einaudi

esploro

il

testo

Il testo può essere diviso in sette sequenze. Individuale tracciando una riga al lato del testo. • Quale tipo di sequenze sono presenti? ................................................................................................. ............................. ............................. ................................................................................................. ...... ..........................................................................

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Vai al LIBRO di SCRITTURA alla pagina 18


IL TESTO NARRATIVO: gli strumenti di base

MIX

RIMANE SOLO

Una mattina Mix sentì che Max gli accarezzava il dorso spiegando che doveva andare in una città abbastanza lontana, che gli lasciava la scodella piena di croccantini e che sarebbe tornato il giorno dopo. Per tutta risposta, Mix fece le fusa. Sapeva che Max andava a un colloquio di lavoro. La sera prima, Max gli aveva detto che aveva varie offerte di lavoro e che avrebbe scelto la migliore. – Se tutto va come spero, caro Mix, affitteremo presto un appartamento più grande e avrai tanto spazio per muoverti. Tu che ne pensi? Mix rispose stirandosi tutto. Quando Max chiuse la porta, la casa sprofondò in un enorme silenzio. Mix si accomodò vicino al termosifone, cercò la posizione più comoda e chiuse gli occhi. Luis Sepulveda, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Guanda

LA FABULA E L’INTRECCIO L’ordine della narrazione può seguire:

• la fabula, cioè la successione dei fatti nell’ordine cronologico in cui sono accaduti; • l’intreccio, cioè l’insieme degli eventi del racconto nella successione in cui l’autore li ha voluti disporre.

esploro

il

testo

• L’ordine della narrazione segue: l’intreccio

la fabula.

Sottolinea in rosso la parte che riguarda il fatto non ancora accaduto. Numera le sequenze per ricostruire l’ordine cronologico dei fatti, cioè la fabula. Vai al LIBRO di SCRITTURA alle pagine 20-21

cosa hai compreso? Sottolinea nel testo in blu il motivo per cui Max doveva allontanarsi da casa.

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IILL TESTO NARRATIV O: ggli strumenti di base

IL IL NARRATORE In un racconto il narratore può essere: • esterno, quando i fatti sono raccontati da un osservatore esterno alla vicenda. I fatti sono narrati in terza persona (egli, ella, essa, esso, ...); • interno, quando è uno dei personaggi e prende parte alle vicende narrate. I fatti sono raccontati in prima persona.

esploro

il

testo

• Il racconto è narrato: in prima persona. in terza persona.

• In questo racconto il narratore è: nonno Baldo. nonna Tina. Eugenio. un narratore esterno.

PARLIAMONE! • Hai anche tu un luogo a cui sei particolarmente affezionato e dove ritorni volentieri? Che cos’ha di particolare? Perché ti piace? Racconta.

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REGNO DI

EUGENIO

Eugenio seguì con la coda dell’occhio l’auto di sua madre che si allontanava sul sentiero tra i filari. Intanto nonno Baldo lo stava quasi stritolando in un abbraccio da campione di wrestling: non vedeva il nipote da un pezzo ed era felice di poterlo strapazzare! – Fatti vedere! – diceva stupito. – Ti sei fatto davvero grande in pochi mesi! Nonna Tina, dal canto suo gli diceva pizzicandogli un braccio: – Sei magrolino! Adesso ci penso io a farti metter su qualche chilo. Non puoi mica tornare a scuola a settembre secco come un chiodo! Agosto era appena iniziato. Eugenio era già stato al mare e al campo scout. Ma le vacanze più belle, per lui, erano proprio quelle alla fattoria dei nonni, in mezzo agli orti e alle vigne, in compagnia di mucche, conigli e galline. Lì c’era anche il vecchio capanno col tetto pericolante. Chissà quali incredibili avventure lo attendevano quell’estate! Eugenio aveva sempre avuto l’impressione che quel posto fosse strano, speciale. In una parola... magico. Ora, fra le braccia dei nonni che gli facevano festa, il bambino si sentiva come un re che è tornato nel suo regno. Ad un tratto una serie di muggiti ruppe l’incanto e lo fece voltare verso la stalla. Erano le mucche che gli davano il benvenuto. Rita Aglietti, Le streghe di Torregialla, Editrice Signum


IL TESTO NARRATIVO: gli strumenti di base

UN

esploro

LIBRO IN TESTA

il

testo

• Il narratore è:

Paddy Clarke e il fratellino Sinbad fanno un gioco di equilibrio, immaginando di essere agenti segreti e di dover compiere una missione importante: trasportare un ordigno esplosivo. Ma un imprevisto manda a monte il piano di Paddy.

Avevo un libro sul cucuzzolo della testa, e dovevo salire le scale senza farlo cadere. Se cadeva ero morto. Un libro pesante, con la copertina dura, il tipo migliore da portare sulla testa. Non ricordavo bene quale. Io li sapevo tutti i libri che c’erano in casa. Conoscevo la forma e l’odore di tutti. Conoscevo tutti i libri, ma non riuscivo a ricordare il titolo di quello che avevo sulla testa. Lo avrei controllato dopo, se ce la facevo ad arrivare in cima alle scale, a toccare la porta di camera mia e a scendere di nuovo dabbasso. Avevo una missione da compiere. Un passo regolare andava meglio che camminare lemme lemme. Se andavo troppo piano cominciavo a traballare, e a pensare che non ce l’avrei fatta mai, e il libro sicuro che mi cadeva. E sarebbe stata la mia morte. Perché dentro il libro c’era una bomba. Quindi avanzare a passo regolare. Era la cosa migliore: un piede dopo l’altro, così, senza fretta. Andar di fretta era sbagliato come camminare troppo piano. Verso la fine ti pigliava sempre il panico. Passo regolare. Così. Quasi in cima alle scale. Quando arrivavi all’ultimo gradino dovevi prepararti a non averne altri da salire, perché era un po’ come cadere. La porta del gabinetto si aprì. Usci papà col giornale in mano. Mi guardò, poi guardò qualcosa alle mie spalle. – Scimmia ti vede, scimmia ti rifà – disse. E continuava a guardare dietro di me. Girai la testa. Il libro scivolò giù. Lo acciuffai al volo. Il nostro agente all’Havana Sinbad era sulle scale dietro di me con un libro in testa. Il mio sgusciò dalla copertina e cadde per terra. Ero morto.

interno. esterno.

• Indica quali tra questi è il narratore: Sinbad. un narratore esterno. il papà. la scimmia. mia. Paddy. Vai al LIBRO

di SCRITTURA alla pagina 19

Roddy Doyle, Paddy Clarke ah ah ah!, Guanda

rifletto sulle parole Camminare lemme lemme significa: camminare speditamente. camminare saltellando. camminare lentamente.

cosa hai compreso? Sottolinea a nel testo la a parte dove il narratore spiega quali sono i trucchi per compiere ompiere la missione con successo. 19 19


IL RACCON TO REALIS TICOO Il racconto realistico è un tipo di testo dove si narrano fatti verosimili, cioè che potrebbero accadere nella realtà.

AL GREEN

I personaggi appartengono esclusivamente al mondo del reale.

Quel pomeriggio Sara, Peter e Patty con il suo inseparabile cane Paglia erano andati insieme al Green Life. Avevano appuntamento al Covo con Malik. Prima, però, avevano deciso di passare dalla sezione di Oceanografia, dove sapevano che i biologi marini erano alle prese con un delfino. Peter si incamminò insieme alle due ragazze lungo la sala dove c’era una serie infinita di vasche protette da vetri alti fino al soffitto. Dietro nuotavano pesci di ogni forma e provenienza: banchi di cavallucci marini, barracuda dal muso appuntito, pesci tropicali di tutti i colori, meduse dai lunghi tentacoli e perfino una grande piovra che stava abbarbicata contro il vetro con le potenti ventose. In una vasca a parte, guizzava un gruppo di piranha dai denti affilati. Tutte creature che i biologi di Green Life curavano per poterle riportare nel loro ambiente naturale. Oltre la porta a vetri, i tre amici scorsero Jane Fisher circondata dai suoi collaboratori. Erano tutti in piedi vicino al bordo di una grande piscina e fissavano interessati una sagoma azzurra che nuotava avanti e indietro a pelo dell’acqua. Aprendo la porta, Sara fece un sorriso raggiante: adorava tutte le creature marine e adesso non vedeva l’ora di conoscere quel delfino. – Ciao mamma! – salutò, entrando nella stanza assieme a suo fratello e a Patty. Poi corse ad accucciarsi sul bordo della piscina. – Ciao! Come stai? – disse rivolgendosi direttamente al grosso pesce

Il luogo è reale e ben definito, anche se a volte può non essere nominato. Il tempo è determinato (il mese scorso, tre settimane fa…); può indicare il passare delle stagioni o degli anni, oppure la durata dei fatti (due giorni, un anno, due ore…)

esploro

il

testo

• Qual è il fatto reale di cui si parla? ..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

• Chi sono i personaggi? ..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

• In quale luogo si svolge il fatto? ..................................................................... .....................................................................

• In quale tempo si svolge la vicenda? .....................................................................

Segna con una riga a lato del testo le sequenze descrittive. ttive. Vai al LIBRO di SCRITTURA alle pagine 22-23

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LIFE


IL TESTO NARRATIVO: il racconto realistico

azzurro con una macchia bianca sul muso. Il delfino fece un salto verticale uscendo interamente dall’acqua ed emise un verso acuto, come per salutare i ragazzi. – Finalmente siete arrivati! – esclamò la dottoressa Fisher. Poi indicando il piccolo mammifero, aggiunse: – Vi presento Azul. È appena arrivato dal Brasile. Dei pescatori l’hanno trovato impigliato nelle loro reti e per fortuna sono riusciti a salvarlo. Ha una pinna ferita, ma guarirà presto. I tre ragazzi passarono una buona mezz’ora a giocare con Azul. Poi si diressero verso l’uscita dell’acquario. Il Green Life era un edificio enorme e modernissimo, costruito con i materiali più svariati lungo il pendio di una collina: soffitti a cupola di vetro si alternavano a stanze dalle forme irregolari e a superfici metalliche che riflettevano la luce del sole. Le serre si snodavano intorno a un ampio spazio all’aperto in cui spiccavano cactus provenienti da tutto il mondo, la bassa struttura di vetro con la vasca delle ninfee e gli aceri rossi del giardino giapponese. Anche se i ragazzi ormai lo conoscevano come le loro tasche, il Green Life non smetteva mai di incantarli. Chiara Fiengo-Clare Stringer, Un lupo da salvare, Piemme

cosa hai compreso? • Paglia è il cane di: Peter.

Sara.

Patty.

• Jane Fisher è la mamma di: Patty.

Sara e Peter.

• La frase «i biologi marini erano alle prese con un delfino» significa che i biologi: avevano preso un delfino. si occupavano di un delfino. stavano catturando un delfino.

• In quale sezione del Green Life si sono recati i tre amici? Nell’ambulatorio veterinario. Nella sezione di Oceanografia. Nell’osservatorio astronomico.

rifletto sulle parole Abbarbicata significa: piena di barba. attaccata saldamente. attorcigliata.

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IILL TESTO NARRATIV O: il racconto realistico

PEPE rifletto sulle parole • Scrivi il significato dei seguenti termini basandoti sul contesto della frase. Poi controlla sul vocabolario.

Aggeggi ........................................................ ..............................................................................

Frottole ......................................................... ..............................................................................

Brandiva ....................................................... ..............................................................................

• Con quale altra espressione puoi sostituire trovare il modo per cavarsi dai guai?

Trovare il modo di scamparla. Trovare il modo di scappare. Trovare il modo per mettersi nei guai.

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Il ragazzino dava le spalle alla porta, ma il signor Brimlow lo riconobbe all’istante. Le scarpe da ginnastica verdi, lo skateboard a forma di peperoncino… poteva essere soltanto… – Dennis Johnson, suppongo? Il ragazzo si voltò e sorrise. – Puoi chiamarmi Pepe. Il preside ricambiò il sorriso. – Ci proverò. Al signor Brimlow non serviva un fascicolo per sapere tutto su quel particolare allievo. Negli ultimi anni Pepe Johnson era diventato l’allievo delle elementari più famoso della Cedar Grove. Pepe Johnson era un inventore. Inventava di tutto, dagli aggeggi più disparati alle frottole. In seconda elementare, per esempio, Pepe si era trovato ad affrontare un grosso problema: era il giorno della verifica di ortografia e lui non aveva studiato. Doveva trovare il modo per cavarsi dai guai. La maestra aveva appena distribuito le schede con gli esercizi, quando notò che Pepe si grattava freneticamente il petto e andò subito a sbottonargli la camicia. Individuò all’istante un centinaio di puntini rossi, sentì il bambino che mugolava: – Varicella – e si affrettò a spedirlo in infermeria.


IL TESTO NARRATIVO: il racconto realistico

Cinque minuti dopo, Pepe era di nuovo in classe, scortato dall’infermiera che brandiva il responsabile della “varicella”: un pennarello rosso. Per punizione Pepe dovette fermarsi a scuola dopo la fine delle lezioni, per scrivere cento volte sulla lavagna: “Non dirò più bugie”. A un certo punto, la maestra si allontanò dall’aula per cinque minuti scarsi. Al suo ritorno scoprì sbalordita che sulla lavagna erano state scritte le cento frasi e che Pepe se n’era andato. Non sospettava d’essere stata vittima di una delle prime invenzioni del ragazzino: il guanto-gessetto, costruito con un appendiabiti di fildiferro e munito di dieci “dita”, a ognuna delle quali era attaccato un gessetto. Così, poggiando tutt’e dieci le dita sulla lavagna, Pepe era riuscito a scrivere dieci lettere, dieci parole, dieci frasi contemporaneamente. Il giorno dopo mostrò tutto fiero la sua invenzione alla maestra, che ne fu proprio divertita e ammirata.

cosa hai compreso? Sottolinea in rosso tutti gli altri modi in cui è chiamato Pepe.

Jerry Spinelli, A rapporto dal preside, Mondadori

esploro

il

testo

Basandoti sulle informazioni contenute nel testo, scegli le qualità che, secondo te, si addicono a ciascuno dei personaggi principali. Puoi sceglierne più di una.

PEPE

IL PRESIDE

LA MAESTRA

simpatico

gentile

severa

creativo

nervoso

simpatica

bugiardo

sorridente

diffidente

allegro

burbero

ragionevole

impertinente

simpatico

comprensiva

• In questo testo l’ordine della narrazione è: lineare, quindi segue l’ordine della fabula. non lineare, quindi segue l’ordine dell’intreccio. • L’autore inserisce: un fatto che deve ancora avvenire

un fatto avvenuto nel passato.

Individualo e sottolinealo. 23 23


LABORATORIO DI ASCOLTO UN

Clicca su olt retest e ascolta la st o o sul libro digit ria ale

AIUTO INASPETTATO

PRIMA DELL’ASCOLTO Osserva le scenette e prova a immaginare quale potrebbe essere la storia che stai per ascoltare. Fai un’ipotesi e vedi se è vera dopo l’ascolto. Scrivila nello spazio in basso.

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DOPO L’ASCOLTO

Ricostruisci la storia numerando le vignette in ordine cronologico. Poi rispondi alle domande. • In quale momento della giornata si svolgono i fatti? Da che lo capisci? .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................

• Il Green Life è una struttura in cui si studiano vari tipi di scienze. In particolare, in quale sezione si trovano i ragazzi? ....................................................................................................................................................................................

• Chi stanno aspettando i ragazzi? ....................................................................................................................................................................................

• In quale altro modo sono chiamati i protagonisti? Perché secondo te? .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................

• In quale momento particolare compare Perseus Star? ................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................

• Come è il professore? E per quale motivo i ragazzi lo cercano? .................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................

• In seguito al racconto fatto dai ragazzi, come si comporta Perseus Star? .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................

• Ti ricordi a che cosa serve la sua invenzione? .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................

• Piacerebbe anche a te far parte di un gruppo che cerca di salvare o semplicemente aiutare gli animali? .................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................

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