ALGUNO DICE QUE NO! El programa nr 1 de la comunidad italiana en la Argentina. De lunes a viernes de 11 a 12 hrs. Por AM990 Radio Spendid Conduccion: Tullio Zembo
L ITALIANO
ALGUNO DICE QUE NO! Il programma nr 1 della collettività italiana in Argentina Da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12. Am990 Radio Splendid Conduce: Tullio Zembo
ANNO III - NUMERO 152 - VENERDI’ 28 AGOSTO 2009 • QUOTIDIANO PER GLI ITALIANI NEL MONDO • WWW.LITALIANO.IT • ITALIA 0,50 • ARGENTINA $ 1
Mentre proseguono le polemiche sull'immigrazione, continuano gli sbarchi di immigrati sulle coste italiane. Nella tarda serata di ieri sono sbarcati nel porto di Siracusa i 55 immigrati clandestini intercettati nel pomeriggio dalla Guardia di Finanza, mentre navigavano su un peschereccio di 15 metri a circa 16 miglia dalla riserva naturale di Vendicari, nella provincia siciliana
ALL LLA A A PPA AG G.. 33
L’ESERCITO DEI DISPERATI ItalianinelMondo
QuiPolitica
QuiArgentina
Biotestamento: si riaccende il dibattito dopo l’intervento del presidente Fini
Criminalità sempre più in aumento nella capitale: polizia sotto accusa QuiMondo
alla pag. 2
Italia-Albania e le strategie future nel Mediterraneo: il senatore De Gregorio incontra a Capri il Presidente della Repubblica Bamir Topi
alla pag. 4
a pag. 3
Afghanistan senza pace: tempi lunghi per conoscere i risultati elettorali. Intanto continuano i fatti di sangue: 12 talebani uccisi, muore anche un soldato Usa pag. 6
Sport Parla il neo acquisto viola De Silvestri: dichiarazioni al vetriolo contro Lotito. «Ma la Lazio sempre nel mio cuore» alla pag. 7
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POLITICA ITALIANA
Dopo l’intervento del presidente della Camera L’INTERVENTO DI FINI, CHE CHIEDE UNA MODIFICA RADICALE DEL TESTO DELLA LEGGE USCITA DAL SENATO, RIAPRE IL DIBATTITO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
ABORTO
Biotestamento, il caso si riaccende
TESTAMENTO BIOLOGICO, FINI RIAPRE IL DIBATTITO
Si riaccende tra i poli il dibattito sul testamento biologico sulla scia della presa di posizione del presidente della Camera, che ha auspicato mercoledì, dal palco della festa del Pd a Genova, una modifica radicale, in senso laico, dell'impianto della legge uscito dal Senato. Rocco Buttiglione (Udc) e Maurizio Lupi (Pdl) non approvano la discesa in campo del presidente della Camera, mentre Adolfo Urso difende le posizioni dell'ex leader di An: "il presidente della Camera ha il dovere e il diritto di intervenire". Molto critico nei
confronti di Fini è monsignor Fisichella, che difende il testo uscito dal Senato e ricorda al presidente della Camera "il suo ruolo super partes". Ma a fare scalpore è anche il ministro del Welfare Sacconi, che sempre mercoledì ha proposto di recuperare la 'leggina’ su idratazione e alimentazione approvata dal Cdm nel pieno del caso Englaro. Insorge l'opposizione, che con il vicecapogruppo Marina Sereni definisce "disumano" il testo uscito dal Senato e chiede, con il capogruppo Idv Donadi, che la Camera modifichi radi-
calmente una "legge anticostituzionale". Dal Pdl si replica subito, con Osvaldo Napoli, che "il Pd alza le barricate". A favore del testo uscito da Palazzo Madama lo scorso aprile dopo un lungo scontro tra maggioranza e opposizione è il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto, secondo il quale "il testo si può emndare ma non stravolgere", mentre il portavoce Daniele Capezzone si spende a favore di "un'intesa trasversale". Che tuttavia appare lontana, con il Pdl e l'Udc decisi a difendere il ddl Calabrò e l'opposizione che vuole ri-
cominciare tutto da capo. Mentre il candidato alla segreteria del Pd Ignazio Marino invita il suo partito "a parlare con una sola voce" dopo i tentennamenti del Senato, Franceschini conferma "che sul testamento biologico la Camera dovrà lavorare molto". I poli hanno cominciato dunque ad affilare le armi in vista del confronto parlamentare, con l'appuntamento per le dichiarazioni anticipate di trattamento in commissione Affari sociali alla Camera fissato per il 10 settembre, con la riunione dell'ufficio di presidenza.
RU486, al Senato un’indagine conoscitiva "L'indagine conoscitiva sugli effetti della pillola abortiva Ru486 si farà. In commissione Sanità del Senato sentiremo tecnici ed esperti in modo da farsi un'idea sugli effetti della pillola e poi per capire se rispetta quanto prevede la legge 194 sull'aborto". Lo dice il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, intervistato da Libero e aggiunge: "Sostenere che la Ru486 è un farmaco, vuol dire che la vita è una malattia. Il nodo della questione è capire come verrà assunta la pillola". "Sulla pillola Ru486 è del tutto legittimo che la commissione Sanità del Senato faccia una indagine conoscitiva" dice Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, che aggiunge: "Ma a questo punto, dopo la pronuncia dell'organismo tecnico competente e tenendo conto che essa è già da tempo adottata in molti Paesi, il governo deve definire i regolamenti attuativi, che non devono essere ispirati a schemi ideologici di alcun tipo, bensì devono essere collocati nell'ambito della 194". Anche
MAURIZIO GASPARRI
Gianni Alemanno è ''d'accordo'' sulla prospettiva di una indagine conoscitiva in Parlamento sulla pillola abortiva Ru486. ''Credo - spiega il sindaco di Roma al Meeting di Cl sia opportuno che il Parlamento approfondisca la sua conoscenza su un metodo poco noto. Sarebbe una cosa giusta''. "Politici cattolici e laici devono impegnarsi per il nuovo obiettivo di progresso di una civiltà senza aborto. In Italia il tema è rafforzare la prevenzione prevista nella 194 e mai attivata" ha dichiarato il ministro dell'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi.
Forfait alle celebrazioni dei 40 anni della rivoluzione
Mantica: il premier non ci sarà alla festa del 1 settembre
Libia, Sarkozy e la Russia disertano i festeggiamenti
“Polemiche inutili, Berlusconi da Gheddafi soltanto il 30 agosto”
L'Eliseo ha smentito ieri mattina che il presidente Nicolas Sarkozy possa recarsi martedì a Tripoli per le celebrazioni dei 40 anni della rivoluzione che portò al potere il leader libico, Muammar Gheddafi. L'Eliseo ha smentito le notizie di uno degli organizzatori delle celebrazioni, secondo il quale Sarkozy, il presidente e il primo ministro russo, Medvedev e Putin, avrebbero partecipato. “Non è mai stato in discussione”, hanno fatto sapere i collaboratori del presidente francese, aggiungendo che non è nemmeno prevista alcuna delegazione in partenza per Tripoli in occa-
"Le polemiche sulla presenza di Berlusconi in Libia sono inutili. Berlusconi sarà a Tripoli il 30 agosto e non il primo di settembre". Lo ha sottolineato ai microfoni di Cnr-media Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri. "Berlusconi - dice Mantica sarà ospite di Gheddafi per il primo anniversario del nuovo trattato tra Italia e Libia. È cosa ben diversa dal 40esimo anniversario della Rivoluzione di Gheddafi e i suoi colonnelli. In quel giorno ci saranno solo le Frecce Tricolori e non Berlusconi. Quindi non si può parlare di una partecipazione di Berlusconi ai festeggiamenti per la rivoluzione libica".
sione della festività. Parteciperà all'evento in rappresentanza di Parigi soltanto Francois Gouyette, l'ambasciatore di Francia a Tripoli. Dopo il presidente francese Nicolas Sarkozy anche l'omologo russo Dmitry Medvedev e il premier Vladimir Putin hanno annunciato che non parteciperanno alla cerimonia: lo hanno reso noto i portavoci del Cremlino e della 'Casa Bianca’ moscovita, smentendo anche loro quanto annunciato in precedenza da uno degli organizzatori dell'evento. Medvedev e Putin, hanno fatto sapere, hanno entrambi altri impegni.
MUHAMMAR GHEDDAFI
SILVIO BERLUSCONI
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ATTUALITA’
Immigrati, nuovi sbarchi in Sicilia
SBARCATI IN SICILIA ALTRI 52 IMMIGRATI
Nuovi sbarchi di extracomunitari sulle coste siciliane e maltesi. Nella tarda serata di mercoledì sono arrivati a Siracusa i 52 egiziani che viaggiavano su un peschereccio intercettato da un aereo della Guardia di Finanza 70 miglia a sud-Est di Portopalo di Capo Passero (Siracusa). Due di loro sono sospettati di essere gli scafisti che hanno pilotato l'imbarcazione, posta sot-
to sequestro. Due barconi carichi di 80 clandestini, tra cui 14 donne e un bambino, hanno raggiunto la piccola isola maltese di Birzebbuga. Un cadavere è stato recuperato dalle acque. Prosegue intanto l'inchiesta della procura di Agrigento per fare luce sul racconto dei 5 eritrei soccorsi giovedì scorso a Lampedusa e secondo cui 73 compagni avrebbero perso la vita
durante la traversata del Canale di Sicilia. Il sostituto procuratore Santo Fornasier ha concluso gli interrogatori di tre dei cinque eritrei sopravvissuti mentre sono state avviate le procedure per acquisire la foto diffusa dalle autorità di Malta e in cui si vede il gommone degli eritrei affiancato da un'unità maltese. Per il portavoce del Popolo della Libertà, Daniele Capezzone, "il go-
verno farà bene a proseguire sulla strada che ha così opportunamente intrapreso rispetto all'immigrazione. È la linea adottata in tutti i Paesi occidentali, inclusi quelli governati dalla sinistra (si pensi a Zapatero)". “Nel momento stesso in cui giustamente applichiamo una legge che vieta la clandestinità - spiega Adolfo Urso, viceministro con delega al commercio estero dobbiamo sempre più sviluppare il principio dell'accoglienza, come la concessione di asilo politico o dello status di rifugiato, e al contempo il principio di integrazione per coloro che lavorano e vivono regolarmente nel nostro Paese. All'inizio dell'estate il ministro Scaiola propose di riflettere sulla estensione dei benefici individuati per colf e badanti anche ad eventuali altre categorie di lavoratori. Io condivido questa proposta". Polemico il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. "Se si accetta che una persona o un gruppo possa essere discriminato, tutti noi siamo a rischio discriminazione. L'intolleranza verso il diverso può colpire tutti: l'immigrato sul barcone, l'ebreo che va alla sinagoga, il musulmano che fa il ramadan, il gay, fino ad arrivare a me, magari perché porto i pantaloni verdi".
ROMA
Continua l’ondata migratoria ARRIVATI A SIRACUSA 52 EGIZIANI, ALTRI 80 CLANDESTINI APPRODATI A MALTA. CONTINUA L’INDAGINE SULLE DICHIARAZIONI DEI 5 ERITREI SUPERSTITI DI LAMPEDUSA L’aggressore si difende “Ho molti amici gay”
ALESSANDRO SARDELLI, DETTO SVASTICHELLA
“Non ho nulla contro i gay, anzi ho molti amici omosessuali. Ma quei due non si stavano solo abbracciando e si scambiavano effusioni piuttosto esplicite in pubblico”. Così Svastichella, al secolo Alessandro Sardelli, al gip del tribunale di Roma, Renato Laviola, che lo ha interrogato nel carcere di Regina Coeli. Svastichella ha riferito che era nella zona del Parco Rosati, all'Eur, fuori dal Gay Village, in compagnia di alcuni amici e della fidanzata. Sardelli ha sostenuto di essere stato insultato dopo aver apostrofato i due omosessuali a smetterla di avere quel comportamento. Successivamente ha ammesso di aver ferito con
una bottiglia, colpendolo alla testa, Giuseppe, uno dei due gay, e con il coccio tagliente - e non con un coltello - di aver colpito al torace Dino, l'altro ragazzo di origine marchigiana. Sardelli non sarebbe apparso pentito ma non ha avuto un atteggiamento spavaldo durante l'interrogatorio con il gip. Il pm Pietro Pollidori, secondo quanto si è appreso, sarebbe orientato a chiedere il giudizio immediato. Insomma l'indagine appare definita almeno secondo l'accusa che può contare su cinque testimoni che hanno riconosciuto Sardelli sul luogo dell'aggressione. Svastichella è accusato di tentato omicidio e lesioni gravi.
L’Authority, su segnalazione della Fieg, apre un’istruttoria sul colosso di internet per abuso di posizione dominante
Google Italia entra nel mirino dell’Antitrust Su segnalazione della Fieg, l'Antitrust ha avvito un'istruttoria su Google Italia. Secondo la Federazione Italiana Editori Giornali, "nella gestione del servizio Google News Italia, Google impedirebbe agli editori di scegliere liberamente le modalità con cui consentire l'utilizzo delle notizie pubblicate sui propri siti internet. I siti editoriali che non vogliono apparire su Google News verrebbero infatti automaticamente esclusi anche dal motore di ricerca Google. Possibili effettivi distorsivi sul mercato della raccolta pubblicitaria on line". Il procedimento è stato notificato alla società nel corso di un'ispezione condotta in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza. Secondo gli editori, spiega
l'Antitrust, "Google News Italia, utilizzando parzialmente il prodotto dei singoli editori on line, avrebbe un impatto negativo sulla capacità degli editori online di attrarre utenti ed investimenti pubblicitari sulle proprie home page. Gli editori italiani, che non ottengono alcuna forma di remunerazione diretta per l'utilizzo dei propri contenuti su Google News, non avrebbero inoltre la possibilità di scegliere se includere o meno le notizie pubblicate sui propri siti internet sul portale stesso: Google renderebbe infatti possibile ad un editore di non apparire su Google News, ma ciò comporterebbe l'esclusione dei contenuti dell'editore dal motore di ricerca della stessa Google". Nella nota diffusa, l'Autorità garante
L’ANTITRUST INDAGA SU GOOGLE ITALIA
per la concorrenza ed il mercato scrive che "si tratta di una condizione estremamente penalizzante: la presenza sul motore di ricerca di Google è determinante per la capacità di un sito internet di attrarre visitatori e dunque ottenere ricavi dalla raccolta pubblicitaria, vista l'elevatissima diffusione di tale motore tra gli utenti. L'istruttoria dell'Antitrust dovrà dunque verificare se i comportamenti di Google, resi possibili dalla sua indiscussa predominanza nella fornitura di servizi di ricerca online, siano idonei ad incidere indebitamente sulla concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria online, con l'ulteriore effetto di consolidare la sua posizione nell'intermediazione pubblicitaria online".
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QUI ARGENTINA
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Il numero uno della polizia capitolina Juan Carlos Paggi ha assicurato ieri che gli agenti stanno realizzando varie operazioni in città e che non esistono assolutamente “zone off limits”
Criminalità: polizia in crisi dopo i fatti di San Martin. Juan Carlos Paggi la difende Il comandante della forza di sicurezza di Buenos Aires ha dunque difeso il compito della polizia, sottolineando come gli gli agenti hanno la “facoltà di fare fuoco” di fronte a criminali. Parole pronunciate dopo l’ennesimo fatto di sangue, per la precisione dopo l’assassinio di un giovane studente a San Martin SALVATORE GIUFFRIDA
BAIRES - Il numero uno della polizia capitolina Juan Carlos Paggi ha assicurato ieri che gli agenti stanno realizzando varie operazioni in città e che non esistono assolutamente zone off limits. Il comandante della forza di sicurezza di Buenos Aires ha dunque difeso il compito della polizia, sottolineando che i soldati hanno la “facoltà di fare fuoco" di fronte a criminali. Parole pronunciate dopo l’ennesimo fatto di sangue, per la precisione dopo l'assassinio di un giovane studente di architettura a San Martin. Nel merito del quale lo stesso Paggi ha promesso “una risposta nelle prossime ore” alla famiglia della vittima. Intervistato su Radio 10, il capo della polizia di Buenos Aires ha detto che solitamente gli agenti quando arrivano sul posto del crimine, e specialmente in un caso come quest’ultimo, si im-
battono in un “quadro molto complicato e si trovano nelle condizioni di dover iniziare le indagini da zero anche perché devono come prima cosa dare assistenza alla famiglia che è in stato di shock”. Anche per questo il funzionario ha detto che la forza di polizia “ha agito correttamente”, quindi ha promesso di dare una risposta alla famiglia nelle prossime ore. “Sono ottimista che possiamo ottenere un risultato, come abbiamo fatto per quasi tutte le questioni gravi come questa”, ha detto ancora Paggi. Il quale ha poi continuato affermando di sapere che “in questo modo non possiamo ridare la vita a Mariano Ionnetta nè siamo in grado di dare la tranquillità alla famiglia, ma possiamo semplicemente fornire le prove per la Corte per chiarire i fatti”. Una difesa, quella di Paggi, che si è resa necessaria dopo che una vicina di casa della famiglia Ionnetta aveva accusa-
to la polizia di inerzia, sottolineando che i criminali erano fuggiti attraverso il tetto della sua casa e che i funzionari avevano desistito dall’inseguimento sostenendo che non avevano il permesso di sparare. In questo senso, Paggi ha detto a chiare lette-
re che “la polizia è autorizzata a perseguire i criminali e a usare la pistola che lo stato ha fornito. Però nemmeno si può sparare a cuor leggero nel bel mezzo di un quartiere”. E per quanto riguarda le accuse di non avere il controllo dell’intera città, con
zone off limits per gli agenti, Paggi smentisce categoricamente: “senza criminalizzare la povertà, la polizia svolge quotidianamente operazioni nelle città e non ha zone proibite. Adempiamo al nostro lavoro e, nonostante i rischi, andiamo avanti”, ha detto il capo della polizia bonaerense. Il quale infine ha dichiarato che rispetta le opinioni di “tutti i residenti” ed è attento alle critiche. "Vi garantisco che la polizia fa tutto il possibile e che nelle prossime ore daremo una risposta alla famiglia”. Ma nonostante le rassicurazioni di Paggi, continua il clima di tensione e sfiducia in città; da una parte i residenti, dall’altra le forze di sicurezza come la polizia. Una situazione che potrebbe degenerare e farsi ben presto esplosiva, dopo l’aumento in questi mesi degli episodi di criminalità e di sangue per le strade di Buenos Aires. Ieri (e c’è da scom-
mettere anche oggi) a farla da padrone tra gli abitanti di San Martin è l’ira e la paura: familiari e vicini dello studente di Architettura si sono mobilizzati e hanno espresso tutta la loro solidarietà recandosi presso la casa dove viveva Mariano, da dove hanno marciato in segno di protesta verso il commissariato. Tutto questo mentre le indagini sono a punto morto, o quasi: la polizia ha fatto sapere solo di “seguire alcune piste”. Un reclamo forte, dunque, quello dei residenti di San Martin, che hanno chiesto “giustizia e sicurezza”. Anche perché così come la maggior parte degli episodi di sangue avvenuti a Buenos Aires, anche in questo caso sembra che all’origine dell’omicidio vi sia una rapina. Conclusasi con una violenza inaudita e perpetrata a sangue freddo: e tutto questo per rubare un’auto. Così poco vale la vita degli abitanti di Buenos Aires?
Taiana a colloquio con gli Usa prima del vertice Unasur BAIRES - Il ministro degli Esteri Jorge Taiana ha tenuto una riunione con il vice Sottosegretario di Stato per gli Affari dell'Emisfero Occidentale degli Stati Uniti, Christopher McMullen. In seguito, si sposterà verso la Casa di governo, dove si incontrerà con il capo di gabinetto e primo ministro, Aníbal Fernández. L'incontro tra Taiana e McMullen si presenta molto delicato specie dopo che negli ultimi giorni è salita improvvisamente a livello anche preoccupanti la tensione politica in tutto il Sudamerica. Tutto questo in seguito all’accordo tra Stati Uniti e Colombia sull’uso (presunto) delle basi militari
stesso giorno in cui sono atterrati gli altri capi di stato; la riunione è stata convocata in Argentina dai presidenti delle UNASUR in merito alle preoccupazioni sollevate dopo che Bogotà ha annunciato la firma dell'accordo che permetterà alle truppe Usa di utilizzare sette basi militari in Colombia. Secondo la Casa
Bianca, però, nulla di cui preoccuparsi: l'accordo fa parte di un programma di cooperazione militare per rafforzare la “guerra contro il terrorismo e il traffico di droga”. Una formula (non nuova) che secondo i leader della regione nasconde in realtà una minaccia per la sovranità e per l’uso delle risorse naturali.
Telecom Italia via entro un anno dall’Argentina: lo ha chiesto ufficialmente l’Antitrust nell’ambito della lotta alla coca. Fatto sta che la tensione sta coinvolgendo e condizionando il prossimo vertice dell’UNASUR, che si svolgerà domani a San Carlos de Bariloche. Per questo
motivo McMullen ha preferito recarsi nel paese con una visita lampo nella regione e in questo contesto è venuto in Argentina. Dopo l'incontro al ministero degli esteri, l'ufficiale americano si
recherà al Palazzo del Governo per un colloquio con Aníbal Fernández: una riunione alla quale potrebbero aderire anche il presidente Cristina Kirchner. McMullen è arrivato a Buenos Aires nello
BAIRES - L'antitrust argentina (Comision Nacional de Defensa de Competencia, Cndc) ha chiesto a Telecom Italia di disinvestire i suoi asset.Lo ha reso noto oggi la stessa Cndc, che consiglia ''di stabilire un termine massimo di un anno'' per portare a termine tale processo. La lunga risoluzione (si tratta di ben 214 pagine) adottata in merito porta il timbro sia dalla CNDC sia dalla Segreteria per il Commercio Interno del ministero dell'Economia di Buenos Aires.
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ITALIANI NEL MONDO
Cooperazione su sicurezza e difesa. Tavolo di lavoro organizzato a Capri
Mediterraneo, il senatore De Gregorio incontra il presidente dell’Albania NAPOLI - Un tavolo di lavoro aperto ai paesi della penisola balcanica e a quelli della fascia costiera dell'Adriatico e dello Ionio per il coordinamento dei programmi di difesa e sicurezza: è la proposta emersa a margine dell'incontro, a Capri, tra il presidente della delegazione italiana presso l'assemblea parlamentare della Nato, Sergio De Gregorio, il presidente della Repubblica di Albania, Bamir Topi, e l'ambasciatore albanese in Italia, Lliesh Ko¬la. "È stato un incontro molto importante", ha commentato il senatore De Gregorio, "che ha permesso di gettare le basi per una nuova e più incisiva collaborazione tra le nazioni che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. La sinergia e le strategie condivise per la gestione dei problemi che attengono alla sicurezza e alla difesa devono
REGISTRAZIONE Tribunale di Roma: 492007 del 02.03.2007 ROC: 15506
rappresentare la strada privilegiata di una cooperazione multilaterale. Per questo, le delegazioni italiana ed albanese presso il consesso del Patto atlantico si
faranno promotrici di un tavolo di lavoro a cui saranno invitati i Paesi dell'area balcanica e quelli che si affacciano sull'Adriatico e lo Ionio". "Il Capo di Stato albanese - ha
In Nordamerica risultano in netto aumento le importazioni e i vini sfusi in arrivo all’Australia
Poco confortanti i dati dell’esportazione del vino italiano negli Usa nei primi mesi del 2009 NEW YORK - Non sono confortanti i dati diffusi dall'Italian Wine & Food Institute sulle esportazioni di vino delle aziende italiane verso gli Usa. Nel primo semestre del 2009, a segnare il trend positivo sono solo le importazioni statunitensi che registrano un + 22% in quantità a discapito di una riduzione del 13,1% in valore. E la motivazione di questa inversione di marcia nel mercato vinicolo è da attribuire sempre a lei: la crisi. "L'aumento delle importazioni di vini sfusi dall'Australia, dal Cile e dall'Argentina ha rilevato il presidente dell' Italian Wine & Food Institute, Lucio Caputo - è uno dei fattori di maggior rilievo che si sta verificando sul mercato vinicolo americano che non trova riscontro nella passata storia delle importazioni vinicole americane e che potrà notevolmente influire sul futuro andamento e sulla composizione del mercato vinicolo statunitense". I prezzi all'origine sono di circa mezzo dollaro, contro un prezzo medio di $3,74 al litro dei vini imbottigliati. Lo confermano i prezzi medi all'origine dei vini importati nei primi sei mesi del 2009 che sono stati: di $8,45 per i vini francesi (contro $11,26 del periodo gennaio-giugno 2008); di $4,77 per i vini italiani (contro $5,41); di $2,58 per i vini argentini (contro $2,55); di $2,22 per i vini australiani (con-
EDITORE Cooperativa Editoriale L’Italiano Soc. Coop. a mutualità prev. Srl P.Iva 09341041003
tro $3,53); e di $1,95 per i vini cileni (contro $3,30). Per quanto concerne i singoli paesi, l'Australia continua a detenere la sua posizione di leader, superando l'Italia di circa 262.170 ettolitri, mentre il Cile, l'Argentina e la Nuova Zelanda, a differenza dei paesi europei, continuano a migliorare le loro posizioni, con aumenti che vanno dal 19,5% della Nuova Zelanda al 31,2% dell'Argentina ed al 138,8% del Cile. In particolare, le importazioni di vini italiani, sempre nel primo semestre dell'anno, sono ammontate a 979.700 ettolitri per un valore di 466,92 milioni di dollari contro 1.063.770 ettolitri e 575,92 milioni di dollari del corrispondente periodo del 2008, con una diminuzione del 7,9% in quantità e del 18,9% in valore. Quest'ultimo dato,
sottolinea Caputo, conferma che da una parte si è cominciato a ridurre i prezzi dei vini italiani esportati negli USA e che, al contempo, sono stati importati vini più commerciali e di più basso costo. L'Australia si conferma quindi, nel semestre in esame, il principale esportatore di vini verso il mercato USA anche se, secondo quanto sottolineato da Caputo, tale posizione è stata raggiunta con una massiccia esportazione di vini sfusi e che, se non si computano i vini sfusi, l'Italia mantiene il primo posto fra i paesi fornitori. E per mantenere ed ampliare questa posizione occorrono iniziative promozionali di grande prestigio ed immagine quale il "Gala Italia" che si terrà a New York il 25 febbraio prossimo.
concluso De Gregorio - ha voluto, infine, ringraziare l'Italia e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per gli sforzi profusi, in questi anni, finalizzati a favorire lo sviluppo dell'Albania".
Il grande teatro di scena a San Martin de Los Andes BAIRES - Dal 4 al 6 settembre prossimi , al Teatro San José di San Martín de los Andes, cittadina della provincia di Neuquén, in Argentina, andrà in scena l’opera “El Conventillo de la Palma”, popolare farsa di Alberto Vaccarezza, la cui prima rappresentazione risale all’aprile 1929, ottant’anni fa. L’opera, anche se scritta in lingua castigliana e strettamente legata alla cultura italiana, essendo ambientata nell’agglomerato urbano chiamato appunto “conventillo de la paloma”. Si trattava, in principio di una “casona “e aveva una storia germogliata agli inizi del 1900 quando sono arrivati i muratori e hanno cominciato a costruirlo con il proposito di garantire un appartamentino con cucina agli operai della Fábrica Nacional de Calzados, orgoglio del quartiere. Ogni giorno piovevano a
Buenos Aires centinaia di emigranti, tra cui molti italiani, la città doveva organizzarsi anche per far fronte alle necessità non rimandabili, tipo quella delle scarpe. Il Conventillo era formato da 4 blocchi, vi si poteva accedere oltre che da Serrano da Thames 139147. In ogni blocco erano stati ricavati 28 appartamenti (112 in tutto) e nei rispettivi cortili ogni sera c’erano feste, canzoni e balli. La farsa di Vaccarezza si presenta infatti come opera colorita, allegra e di gran movimento e ricorda situazioni ancora vive nella memoria di molti italiani che all’arrivo in Argentina si trovarono a dover alloggiare insieme con altri immigranti. L’evento è stato promosso sotto gli auspici della Associazione Italiana di San Martin, della locale “Dante Alighieri” e della Regione Emilia Romagna.
Terza esposizione apicola internazionale a Mar del Plata BAIRES - E’ divenuto un appuntamento tradizionale, per l’Argentina, l’Esposizione Apicola Internazionale di Mar del Plata, evento caratterizzato anche quest’anno dalla presenza di oltre 50 imprese che hanno presentato i loro prodotti, da ricercatori e docenti delle diverse Università locali e straniere e da una forte impronta istituzionale, poche volte osservate in altre Expo o Fiere. Alla fine della manifestazione sono stati oltre 8000 i visitatori in "Piazza del Acqua". A darne notizia è Luciano Fantini, Direttore del settimanale "La Prima Voce". Diversi i temi trattati nelle conferenze che hanno arricchito la Fiera: dai lavori tecnici sull'apicoltura in Argentina, di cui ha parlato Mercedes Nimo del Ministero di Agricoltura della Nazione, ai trattamenti biologici ai parassiti illustrati da Martin Eguaras del Conicet Argentino; dal programma Pronatur del Minsitero spiegato da Recanatesi all’internvento di Nicolas Moretti intervenuto per illustrare gli obiettivi del Corridoio Produttivo, Turistico e Culturale Italia Argentina.
DIRETTORE Gian Luigi Ferretti VICEDIRETTORE Tullio Zembo DIRETTORE RESPONSABILE Salvatore Santangelo COLLABORANO Italia: Luigi Todini, Angelo De Simoni, Stefano Pelaggi, Eugenio Balsamo Simone Nastasi, Fabrizio Nuzzo Pasquale Campolo Mara De Gaetano Argentina: Daniel Bellicoso Salvatore Giuffrida Brasile: Adriano Bonaspetti, Stefano Andrini Paraguay: Elisabetta Deavi, Antonio Fossati Francia: Carlo Erio Germania: Alessandro Chiodo Svizzera: Antonio Zulian Principato di Monaco: Fabrizio Carbone USA: Luigi Solimeo Nino Antonelli ITALIA Redazione: Via C. Magni 41C 00147 Roma Tel.: 0651604709 Fax: 0651601481 redazione@litaliano.it Stampa Telestampa Centro Italia Srl Località Casale Marcangeli Oricola (AQ) ARGENTINA Redazione: Montevideo 431, 5° piso C1619ABI B.Aires Tel.: 4372-6111 zembot@fibertel.com.ar Stampa: Diario del Viajero Av. de Mayo 666 C1084AAO B. Aires Distribuzione: Antonio Felix De Bonis Estados Unidos 1788, 3° piso - 2 Buenos Aires Tel. 1564193564 Fax: 4305-1175 afdebonis@tutopia.com
Unione Stampa Periodica Italiana
F.U.S.I.E.
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ESTERI
Morti e tempi lunghi per le presidenziali GLI SCRUTINI PROCEDONO A RILENTO CON KARZAI SEMPRE IN LIEVE VANTAGGIO, IERI BATTAGLIA CAMPALE CON 12 TALEBANI E UN AMERICANO RIMASTI UCCISI
Afghanistan, sangue e attesa
AFGHANISTAN, CONTINUANO LE MORTI IN ATTESA DEI RISULTATI ELETTORALI
In attesa dell'annuncio di qualche altro risultato parziale relativo alle elezioni presidenziali e provinciali del 20 agosto scorso, in Afghanistan il sangue continua a scorrere implacabilmente: l'episodio più grave è avvenuto nella turbolenta provincia sudorientale di Paktika, al confine con il Pakistan, dove
un soldato americano e almeno dodici Talebani sono rimasti uccisi nel corso di una battaglia campale durata ben sei ore, e conclusasi solo con l'intervento di un elicottero d'assalto che ha bombardato i ribelli. Teatro dello scontro a fuoco l'ambulatorio della remota località di Sar Hawza dove truppe regolari af-
ghane e dell'Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato, sono penetrate per stanare un commando di ex studenti coranici che avevano fatto irruzione nel piccolo ambulatorio locale, occupandolo e pretendendo che il loro capo fosse curato per le ferite riportate in un
precedente combattimento risalente proprio al 20 agosto. L'ambulatorio è stato circondato e, mentre i soldati lo stavano ispezionando, si sono ritrovati sotto un intenso fuoco di armi automatiche, che ha falciato il loro commilitone. Hanno allora risposto e, dopo aver evacuato gli altri pazienti e il personale
sanitario, hanno chiesto rinforzi. La sparatoria è tuttavia proseguita, crescendo d'intensità fino all'arrivo dell'elicottero. Catturati sette guerriglieri tra cui il loro comandante, mullah Muslim, che ha riportato ulteriori lesioni. Per una volta, invece, nessun civile ne ha fatto le spese. In mattinata raffiche di
Ricollocata l’iscrizione pro-dittatore, insorgono gli oppositori liberali
Russia, feroci polemiche a Mosca L’elogio di Stalin torna nel metrò
Forze di opposizione e organizzazioni per i diritti umani in rivolta in Russia, a causa del ritorno alla sua
originaria collocazione, la stazione della metropolitana di Kurskaya in piena Mosca, di un'iscrizione mu-
raria inneggiante a Iosif Vissarionovic Dzugashvili, più noto come Stalin. È il frutto del restauro cui la stazione è stata sottoposta, e che ha ripristinato tutti i dettagli architettonici presenti fin dall'inaugurazione, nel 1950. "Stalin ci ha educati a essere leali alla Nazione, ci ha stimolati all'operosità e alle grandi imprese", recita l'iscrizione, a sua volta ispirata a un verso di un'antica versione dell'inno nazionale dell'ex Urss. Apriti cielo: gli oppositori hanno colto al balzo l'occasione per denunciare una volta di più la riabilitazione strisciante dell'era staliniana, in funzione patriottica, da parte del governo del premier Vladi-
mir Putin. "È scandaloso", è sbottato per esempio Serghei Mitrokhin, portavoce dei liberali del partito 'Yabloko’. I tecnici dell'amministrazione municipale si sono difesi sostenendo di aver soltanto voluto rispettare fedelmente l'originaria struttura della stazione, una delle più rinomate della metropolitana moscovita, tradizionale fiore all'occhiello della capitale russa. Insomma, a loro dire niente culto della personalità. "Reclameremo la rimozione di quella vergognosa scritta", ha però ribattuti Lyudmila Aleksejeva, responsabile della sezione russa del Gruppo di Helsinki e tra le più note militanti per i diritti umani attive el Paese.
UNA VEDUTA DI MOSCA
armi automatiche e il gemito delle sirene di allarme erano risuonati nel cuore di Kabul, suscitando la paura di un ennesimo attacco terroristico dei Talebani, che dall'inizio del mese avevano già colpito due volte la capitale afghana con attentati suicidi: fonti della polizia hanno però poi reso noto che si è trattato di una semplice lite tra uno dei propri agenti e una guardia di sicurezza privata, degenerata in spari esplosi in aria da ambo le parti. Sul fronte del duello per la Presidenza della Repubblica tra il capo dello Stato uscente, Hamid Karzai, e il suo principale avversario, Abdullah Abdullah, fumata nera: la Commissione Elettorale Indipendente afghana ha infatti stabilito che ieri doveva essere il giorno dello spoglio delle schede relative alle provinciali, mentre oggi lo scrutinio s'interromperà del tutto, in osservanza del venerdì festivo islamico. Tempi sempre più lunghi, dunque, e ulteriormente rallentati da un guasto ai sistemi informatici che ha reso lo scrutinio ancora più difficoltoso. Karzai al momento resta in vantaggio con circa il 43 per cento delle preferenze, a fronte del 34 attribuito ad Abdullah: ma per il momento sono state conteggiate appena poco più del 17 per cento delle schede.
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SPORT
Parole al vetriolo contro Lotito LA FIORENTINA, OTTENUTO IL PASS PER LA CHAMPIONS CON L’1-1 CONTRO LO SPORTING, PRESENTA IL NUOVO ACQUISTO GIUNTO DAL VIVAIO BIANCOCELESTE
LORENZO DE SILVESTRI
Un addio doloroso ma necessario, ora un nuovo capitolo e la possibilità di giocare in Champions League. Lorenzo De Silvestri è pronto a cominciare la sua nuova avventura alla Fiorentina, approdata nella fase a gironi della massima competizione europea grazie all'1-1 con lo Sporting Lisbona. E le prime parole dell'ormai ex difensore biancoceleste sono di ringraziamento per i suoi nuovi compagni, "che mi hanno dato la possibilità di disputare una competizione impor-
tante come la Champions League. Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo e ieri sera allo stadio ho avvertito grandissime sensazioni. Sono veramente felice di essere arrivato a Firenze". De Silvestri, presentato ufficialmente dal ds Corvino, non ha potuto fare a meno di parlare della Lazio e della difficile situazione che si era venuta a creare. "Per me è stata dura lasciare Roma, visto che ho fatto anche il settore giovanile in biancoceleste - spiega - Resterò sempre un tifoso della
Lazio, ma sono venuto via dal presidente non dalla società". De Silvestri non ha voluto aggiungere di più sugli attriti avuti con Lotito e sull'altro grande 'dissidente’, Goran Pandev, preferisce non sbilanciarsi. "Non sono io a dover dire cosa è giusto e cosa non è giusto, sicuramente è un grande calciatore", ribatte il neo terzino viola, che di fronte all'interessamento della Fiorentina non ha saputo dire di no, preferendola ad altre opzioni come quella del Milan. "Ho fatto questa scel-
ta perché la Fiorentina mi ha voluto fortemente sottolinea - Qui a Firenze ho trovato un progetto serio e ho tanta voglia di iniziare e fare bene. Il Milan? L'interessamento era vero, ma io e il mio procuratore abbiamo scelto Firenze, una piazza importante con giuste pressioni". De Silvestri è pronto a entrare "in punta di piedi con grandissima umiltà. Per me è tutto nuovo ed ho tanta voglia di iniziare questa nuova avventura. Sono felice di poter lavorare con un allenatore come Prandelli che è un insegnante di calcio". A Firenze l'ormai ex laziale è arrivato anche per crescere, per migliorarsi, soprattutto "in fase difensiva, anche se grazie a mister Rossi in questi tre anni sono cresciuto molto". Sciolto subito il mistero sulla scelta della maglia numero 29 ("mia sorella compie gli anni il 29 agosto"), De Silvestri ha ricordato anche l'amico Gabriele Sandri. "Per me è stato un fratello, ma i media forse hanno un pò strumentalizzato questa mia amicizia. Direi di chiudere questo discorso e chiedere solo giustizia per la famiglia di Gabriele - ha aggiunto Cosa avrebbe pensato di questo mio trasferimento? Sicuramente avrebbe capito".
L’ALLENATORE
De Silvestri viola: “Ma la Lazio è nel mio cuore” La prima Juve di Ferrara “Vedo un gruppo unito” Un "faccia a faccia" virtuale con i tifosi. Ciro Ferrara ha inaugurato, su Juventus Channel, la nuova stagione di Filo Diretto, la trasmissione che settimanalmente mette in contatto i protagonisti bianconeri con il suo popolo, e non si è sottratto ad alcuna domanda, a cominciare da quelle sullo spogliatoio, a detta della critica ricompattatosi dopo due anni non facili. "Non posso giudicare quello che è accaduto negli ultimi due anni, ma so cosa sta accadendo adesso - ha detto - C'è buona sintonia ma sarà nei momenti difficili che si vedrà l'unità del gruppo. I giocatori sanno che tutti sono indispensabili per il raggiungimento di un obiettivo, che è quello di vincere. Se Cannavaro mi dà del lei? Sì, è vero. Ma quello non è un problema. Si è instaurato un rapporto di massimo rispetto, indipendentemente da chi mi chiama mister o Ciro". La curiosità della gente è anche quella di sapere come si trovi Ferrara dall'altra parte della "barricata".
Ieri giocatore e oggi allenatore. "Cerco di portare la mia esperienza da calciatore e sono sempre alla ricerca di miglioramenti costanti - ha aggiunto - è chiaro che da allenatore le responsabilità aumentano. Ricadono tutte su di me e quindi devo cercare di tirare fuori il meglio da tutti i miei giocatori. Le gambe in panchina non mi tremano più. Mi sto abituando. È chiaro che sono delle sensazioni nuove che mi auguro di volta in volta siano consuetudine". Un primo importante banco di prova sarà la sfida di domenica contro la Roma. "Dal punto di vista tattico, rispetto al Chievo, la Roma gioca in maniera diversa - l'analisi di Ferrara - Vedremo che tipo di modulo attueranno, ma noi cercheremo di fare affidamento al nostro tipo di gioco. Le motivazioni non mancheranno e all'Olimpico giocheremo contro una squadra che punta al campionato e che dopo la sconfitta di Genova ci terrà a far bene davanti al proprio pubblico".
L’olandese: “Il Real Madrid mi ha trattato male”
Il manager Weber: “In pista nel 2010? Chi può dirlo...”
Sneijder all’Inter: “Via a testa alta”
Ferrari-Schumacher, si tratta per il rinnovo
“Me ne vado a testa alta”. Wesley Sneijder lascia il Real Madrid e arriva alla corte di Mourinho, ma al quotidiano spagnolo 'Marcà non nasconde una certa amarezza per il comportamento tenuto dalle merengues durante questi mesi di trattative. “Mi hanno trattato male, ma preferisco non parlarne”, dichiara il 25enne trequartista, che dopo diverse settimane, ha ceduto alla corte dell'Inter e alle pressioni del Real, che in più di un'occasione gli avrebbe fatto capire di non voler più contare su di lui. “Ciò che è suc-
Un suo ritorno alle corse per il momento è saltato, ma Michael Schumacher dovrebbe rimanere alla Ferrari: lo scrive il quotidiano tedesco Abendzeitung, che cita il manager del sette volte campione del mondo di Formula Uno, Willi Weber. “Al Gp d'Italia a Monza tra due settimane succederà qualcosa”, ha detto Weber al giornale. “In Italia, le vacanze saranno finite e si potrà negoziare”, ha aggiunto riferendosi al contratto dell'ex campione, che scade a fine stagione. “La Ferrari ha capito quanto Michael sia importante” per la scuderia, ha concluso il manager. Al
WESLEY SNEIJDER
cesso è bizzarro - continua Sneijder - Il coach Pellegrini mi ha detto che contava su di me, ma poi ci sono state altre persone nel club per le quali non contavo più”. Il centrocampista olandese, che passa all'Inter per 16 milioni di euro e con un contratto di cinque anni a 4 milioni a stagione, ha abbracciato ieri la nuova squadra, pronto per la sua prima avventura italiana. “Vado in un grande club, non ci sono dubbi - conclude Sneijder - Sono stato bene al Real, non posso negarlo. Mi dispiace partire, ma è la vita. Ora sono contento”.
MICHAEL SCHUMACHER
Gp d'Europa, lo scorso fine settimana a Valencia, commenta il giornale, Schumacher è stato molto vicino all'italiano Badoer, che ha sostituito il brasiliano Felipe Massa. Il contratto che lega il sette volte campione del mondo
alla scuderia di Maranello, dopo il suo ritiro sportivo nel 2006, scadrà a fine stagione e ci sono buone possibilità che venga prolungato, visto il buon lavoro fatto dal tedesco come consigliere del team e l'ottimo rapporto instaurato con i piloti della Rossa. A proposito, poi, di un possibile ritorno di Schumacher al volante Ferrari nel 2010, dopo il tentativo fallito di sostituire l'infortunato Massa nei prossimi Gran Premi, Weber non si sbilancia: “Non si può sapere quello che accadrà. Una cosa è certa: la Ferrari è una parte della vita di Michael e lo sarà sempre”.
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CONTROCOPERTINA
L’ITALIANO VENERDI’ 28 AGOSTO 2009
Inter: cresce l’attesa per il derby L’eterno Materazzi suona la carica Il difensore nerazzurro, dopo aver infinito amore eterno alla maglia nerazzurra rinnovando il contratto fino al 2012, pensa al match di sabato e alla Nazionale MARA DE GAETANO
MILANO - Dopo lo sfortunato esordio contro il Bari, l'Inter è ormai proiettata alla sfida di sabato prossimo con il Milan. L'insolito derby d'agosto giunge in un momento in cui è quasi impossibile fare delle previsioni; la stagione è appena cominciata, le squadre ancora in rodaggio, e la prima giornata non può certo bastare per stabilire chi siano i migliori ed i peggiori. Il derby della Madonnina, però, conserva sempre quel suo indiscutibile fascino che, per l'ennesima volta, accenderà Milano tenendo
i migliaia del Meazza con il fiato sospeso. Chi non ha dubbi sul fatto che sarà una partita spettacolare è Marco Materazzi, ormai, insieme a capitan Zanetti, una delle bandiere dell'Inter. Ha sugellato il suo amore per i nerazzurri rinnovando, proprio nei giorni scorsi il contratto che lo legherà alla squadra fino al 2012. Fra tre anni, “Matrix”, ne avrà ormai 39 , ma di appendere le scarpe al chiodo proprio non ne vuol sapere. C'è un campionato appena iniziato da giocare, ma,
Ma il Milan ci crede: Borriello sogna la fuga MILANO - Scudetto? Champions League? No, nello spogliatoio rossonero l'imperativo è battere l'Inter. Marco Borriello, in una lunga intervista a Sky Sport, si avvicina all'attesissimo derby. Una vittoria del Milan potrebbe proiettare il Diavolo a +5, vantaggio significativo nonostante siamo solo agli albori della stagione: "Credo sia ancora presto per pensare che possa succedere qualcosa d'altro. Sinceramente un più cinque sarebbe molto importante, sarebbe un vantaggio utile per affrontare poi con serenità le altre partite e il campionato. Poi, è una possibilità che non so se ti capita più in questo campionato". I favoriti però, secondo l'attaccante napoletano, sono i nerazzurri: "Bisogna dire che loro partono favoriti. Materazzi ha detto che il Milan è favorito? Forse lo ha detto per scaramanzia. Però, negli ultimi anni hanno vinto sempre loro il campionato, ed è giusto che chi vince il campionato sia il favorito. Anche se noi siamo partiti bene, non vuol dire che l'Inter sia diventata scarsa tutto d'un colpo. Poi, è sempre una motivazione in più battere un grande come Mourinho". L'Inter parte in pole dunque, non solo nel derby ma anche per la vittoria finale, anche se Borriello ha fiducia in questo Milan, non così distante dai cugini e dalla Juve: "Sono due belle squadre, si sono rinforzate, ma credo che anche noi ci siamo rinforzati. E' ritornato Nesta, abbiamo preso Thiago Silva, è ritornato Gattuso, abbiamo preso Huntelaar, sono tornato io. Ci siamo rinforzati anche noi". Qualche sassolino dalla scarpa, per un precampionato deludente, bisogna toglierlo: "E' stato un precampionato molto difficile, ma si deve dire anche che è stato un precampionato bugiardo. Si sono giocate sette partite in 12 giorni. E' diventato un pochino pesante il precampionato. Dal momento in cui siamo riusciti ad allenarci per un settimana, dieci giorni di fila, tutti quanti insieme, allora si sono visti i risultati, partendo già dal Benfica, poi il Berlusconi e la vittoria in campionato con il Siena". In pochi giorni si è ammirato un Ronaldinho del tutto rigenerato, rispetto allo spento giocatore d'inizio agosto: "E' un grande leader, il giocatore che, forse, ha più qualità in questa squadra ed è un periodo in cui è allegro. Quando sta bene ride ed è capace di far di tutto. Tra un po', secondo me - scommette Borriello - diventerà ancora il numero uno al mondo, perché gli vedo fare delle cose in allenamento che non fa nessuno". Un commento infine sul nuovo tecnico: "Leonardo ha delle grandi motivazioni, si è buttato in questa avventura con grande entusiasmo, con voglia di fare e ce la sta trasmettendo. Dialoga con tutti, con quelli che giocano e con quelli che non giocano. Un po' come quando giocava, è un uomo spogliatoio. E' intelligente, è preparato anche tatticamente. Speriamo di fare una bella annata".
soprattutto, c'è il Mondiale sudafricano che aspetta di sapere quali saranno i calciatori prescelti per esserne protagonisti. Inutile dire che Materazzi ci speri; d'altronde, una fetta del titolo di Berlino è anche sua, e Lippi lo sa bene: “Ai Mondiali ci penso, ma molto serenamente. Sono tranquillo – ha detto ai microfoni di Sky tg24 – ho un tale rapporto con il ct Marcello Lippi che non mi preoccupo. Lui sa benissimo cosa posso dargli in campo e fuori ed il fatto che non giocherò tutte le partite da titolare non
credo possa portare ad una mia esclusione dal gruppo azzurro. E poi io un Mondiale l'ho già vinto tre anni fa, anche se non da protagonista, ma con altri 20 compagni fanstastici”. Ci sarà tempo a volontà per pensare al Sudafrica, ciò che conta ora è guardare all'imminente futuro con concentrazione e determinazione; il futuro si chiama derby e Materazzi sa che l'Inter non può permettersi di rimediare una brutta figura: “Il derby è sempre il derby, in qualsiasi latitudine e a qualsiasi temperatura. E' una partita speciale che sento in modo particolare. Mi sento in forma, mi sto allenando al meglio per essere pronto ogni qual volta il mister mi chiederà di scendere in campo”. Grande assente dell'incontro, senza nulla togliere
a Kakà o Ancelotti, sarà Paolo Maldini, uno che di derby da protagonista ne ha vissuti davvero tanti: “Una brutta notizia per il calcio e per Milano, perchè Paolo anche l'anno scorso ha dimostrato di essere un gran giocatore. Il suo fantasma è ancora nello spogliatoio di Milanello,
è questo per noi può essere un vantaggio, dobbiamo fare in modo che sia così”. Mourinho ha glissato volentieri sulla domanda riguardante la favorita di questo derby, Materazzi invece, si è sbilanciato un po' di più: “Il Milan ha tre punti, noi solo uno, i favoriti sono loro”. Vena ironica a parte, il roccioso difensore nerazzurro sa che il risultato non pregiudicherà per nulla per il proseguio del campionato; la strada è ancora lunga, e le avversarie saranno tante: “Tutti parlano della Juve come grande favorita, io oltre noi e loro, aggiungo proprio il Milan, perchè con la rosa che hanno, possono puntare a qualsiasi traguardo”. E chissà, conoscendo il temperamento di Matrix, se al pronunciare queste parole non celava un gesto scaramantico da qualche parte...