L'Italiano

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L ITALIANO GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2009 - Anno III - Numero 236 QUOTIDIANO DELL’ITALIA NEL MONDO

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Italia 0,50 euro - Argentina 1 peso

Ha firmato un contratto di tre anni per correre il Mondiale di F1 con la Mercedes. L’ex ferrarista, ritiratosi nel 2006 dopo aver vinto 7 titoli mondiali, riceverà 7 milioni di euro d’ingaggio a stagione. Il team della Mercedes F1 è diretto da Ross Brawn l’uomo che ha costruito i successi del pilota teutonico in sella alla Rossa di Maranello alle pag. 7-8

TORNA SCHUMACHER, LA FERRARI TREMA QuiItalia

QuiArgentina

ItalianinelMondo

Venezuela: è gelo con la Colombia. Dopo l’ingresso nel Mercosur si rinsalda l’asse con Brasile e Argentina

Gran Gala del Made in Italy: il meglio delle eccellenze a pag. 2 italiane in onda martedì QuiItalia 29 dicembre su Rai Uno Freddo e disagi: si attenua l’ondata

alla pag. 4

Dopo il disgelo tra Berlusconi e Napolitano, si aprono spiragli di dialogo tra maggioranza e opposizione sul capitolo riforme

alla pag. 5 di maltempo ma la situazione dei

trasporti ferroviari resta difficile. Binari ghiacciati a Milano pag. 3

QuiMondo Spuntano i familiari di Osama Bin Laden: sarebbero rinchiusi in un luogo segreto in Iran. «Anche noi vittime dell’undici settembre» alla pag. 7


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POLITICA ITALIANA

Dibattito tra i poli DOPO IL DISGELO TRA BERLUSCONI E NAPOLITANO, BONDI INVITA A RIPARTIRE DALLA BOZZA VIOLANTE MA BERSANI FA PRETATTICA: “IL PDL SCOPRA LE CARTE”

L’ITALIANO GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2009

Continua il dibattito sulle riforme all'indomani delle parole del Capo dello Stato che ha spiegato di essere ‘ragionevolmente fiducioso’ sulla possibilità che maggioranza e opposizione possano riprendere un confronto. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha avuto uno scambio di idee con Giorgio Napolitano, vorrebbe un'agenda per le riforme da definire con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Apertura confermata dal coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, che invita a ripartire dalla bozza Violante e sottolinea che le condizioni per un accordo ci sono. "La possibilità di raggiungere un accordo sulle riforme, partendo dalla bozza Violante, è perfino più importante dei contenuti dell'accordo stesso - dice - un compromesso è inevitabile se si vogliono costruire le fondamenta di una democrazia normale. Ognuno deve rinunciare a qualcosa". Ed è proprio Luciano Violante a rispondere con cautela all'invito del centrodestra: Sulle riforme occorre lavorare "con determinazione - dice - senza però tenere troppo alte le aspettative "perché quando le vele sono troppo gonfie poi si possono sgonfiare rapidamente". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani resta però sulla sua linea e rilancia la

L’INTERVENTO

Riforme, si apre la via del dialogo Frattini: “Perdono a Tartaglia? Ci avrei scommesso...”

FRANCO FRATTINI IL PREMIER SILVIO BERLUSCONI

palla nel campo avversario: è il centrodestra, ha spiegato il leader dei democratici, a doversi assumere la responsabilità di avviare il confronto e a dire cosa intende quando parla di riforme. "La maggioranza ritiri le leggi ad personam con cui si appresta a occupare il Parlamento - ribadisce Bersani - e si può iniziare a discutere"."Silvio Berlusconi, il Pdl e la maggioranza hanno ancora una volta teso la mano all'opposizione, offrendo un ennesimo segnale di disponibilità. Ora sta a Bersani non

perdere questa occasione storica", è l'invito del portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. Il Popolo della libertà vuole che il 2010 sia l'anno delle vere riforme delle istituzioni - aggiunge il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Siamo aperti al confronto, ma vogliamo risultati veri. Presidenzialismo, riforma della giustizia, meno parlamentari, federalismo. Siamo certi che ci saranno spazi di condivisione, ma vogliamo e dobbiamo essere coerenti con il programma che gli elettori

hanno votato". Un secco ‘no’ viene invece dall'Idv: "Nessun dialogo con chi vuole stravolgere la Costituzione, mortificare il Parlamento , imbavagliare l'informazione e introdurre l'impunità individuale e di casta - dice il portavoce. Leoluca Orlando - Occorre piuttosto attuare la Costituzione più che modificarla, in maniera conforme alla volontà dei padri costituenti". "È del tutto irricevibile - conclude - ogni proposta di inciucio o di riedizioni di commissioni bicamerali in vario modo camuffate".

"Conoscendo Berlusconi ci avrei scommesso. Lui non è persona che serbi mai rancore". Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, commenta così il perdono di Silvio Berlusconi nei confronti del suo aggressore, ma aggiunge: "Penso però che si darebbe un cattivo esempio se si dicesse: scordiamoci completamente la cosa e se questo signore tornasse a casa magari dopodomani, visto che è Natale e poi il giorno dopo dovesse ricominciare su Facebook questa gente che inneggia" alla violenza. Frattini rileva: "Se c'è un giovane,

consigliere comunale di una piccola città, che dice: la prossima volta gli sparate alla testa oppure niente; se c'è uno capace di mettere in rete una frase di questo genere, vuole dire che il livello di allarme è molto alto. Del perdono, quindi, ci avrei scommesso, ma non dimentichiamo", soprattutto conclude Frattini non si può consentire un certo clima, quando anche in Parlamento c'è "un tizio, che è deputato, e si permette di dire: gli tiro una statua per ogni disoccupato di Termini Imerese, tanto che anche Di Pietro ha dovuto reagire".

Il ministro: “Il sistema ha reagito bene alla crisi”

Le rilevazioni dell’Isae inducono a pensare positivo

Tremonti ottimista: “L’Italia ha dimostrato una grande tenuta”

Cresce la fiducia dei consumatori italiani: mai così bene dal 2002

L'Italia "ha dimostrato una forte tenuta nella crisi", nonostante le difficoltà che ancora ci sono. È la convinzione del ministro dell'Economia Giulio Tremonti il giorno in cui anche l'Isae diffonde dati incoraggianti: la fiducia dei consumatori a dicembre cresce ai massimi dal luglio del 2002. Nella conferenza stampa di fine anno Tremonti assicura: Il nostro Paese ha tenuto bene, "ci sono settori, situazioni, famiglie, persone che hanno difficoltà, ma il sistema nel suo complesso ha tenuto, tiene e terrà". Il titolare del dicastero ha poi parlato dello scudo fiscale: "A noi risulta superato l'im-

porto stimato in Finanziaria che era di 80 miliardi di euro. Visto il fenomeno di accumulo di rimpatri alla fine, che andava oltre la capacità degli operatori di smaltire le domande, si è resa necessaria la proroga". Poi ha evocato la riforma fiscale: "Con il Presidente Berlusconi pensiamo che è arrivato il momento per guardare alla prospettiva delle riforme: la riforma fiscale è fondamentale perché intorno al rapporto fiscale ruota il rapporto cittadini-Stato e Stato-economia". Ancora sulla Finanziaria che, ha specificato, sarà "l'ultima", ha detto che vale "9 miliardi di euro:

GIULIO TREMONTI

se poi sia light o non light, comunque si parla dell'1% del bilancio. Di questi, 4-5 miliardi sono di spostamenti da un fondo all'altro e per quindi metà della manovra. Soprattutto non ci sono tasse, mi sembra una cosa che forse avrei dovuto dire poco fa per i telegiornali". Infine sull'operato del governo ha sottolineato che "gli italiani hanno ragione ad avere fiducia nell'Italia, il Governo ha fiducia negli italiani e riteniamo che gli italiani abbiano ragione ad avere fiducia nel Governo".

Positive le rilevazioni effettuate dall'Isae sul mercato italiano: continua a crescere a dicembre la fiducia dei consumatori. L'indice calcolato dall'Isae sale a 113,7 da 112,8, posizionandosi sui valori più elevati dal luglio 2002. Ad aumentare sono soprattutto le attese per i prossimi mesi, che salgono in termini di indice aggregato da 104,7 a 106,2 sui massimi dal novembre 2003. Migliorano anche le opinioni sulla situazione personale (da 121,6 a 123,7) e quelle sulla situazione corrente (da 118,3 a 118,7). In controtendenza, i consumatori sono più pessimisti

sulla situazione corrente e attesa dell'economia nazionale (da 93,7 a 92,6). A livello territoriale, la fiducia sale di circa due punti nel Nord Est e al Centro, registrando un aumento più moderato nel Nord Ovest e addirittura una lieve diminuzione nel Mezzogiorno. Invariate invece le vendite al dettaglio a ottobre. L'indice calcolato dall'Istat è rimasto invariato rispetto a settembre per un incremento tendenziale pari allo 0,5%. Nei primi dieci mesi dell'anno le vendite al dettaglio hanno segnato una riduzione dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2008.

MERCATO IN CRESCITA


PAGINA L’ITALIANO GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2009

Temperature in rialzo SI ATTENUA LʼONDATA DI FREDDO CHE HA COLPITO IL PAESE, MA LA SITUAZIONE DEI TRASPORTI RIMANE CRITICA: LA SCORSA NOTTE BLOCCATI IN 800 A MILANO

Maltempo, è caos ferrovie Mentre si attenua l’ondata di freddo che ha colpito il Paese, con le temperature in rialzo sulla Penisola, la situazione dei trasporti e della viabilità riprende lentamente la sua regolarità. Il maltempo ha determinato una situazione di vero e proprio caos nel trasporto ferroviario lombardo: nella notte tra martedì e mercoledì 800 passeggeri sono rimasti bloccati per oltre sei ore a bordo di sette treni, rimasti fermi a causa del maltempo nel tratto lodigiano della linea MilanoBologna. Nella stazione centrale di Milano, migliaia di passeggeri sono rimasti in attesa che la circolazione tornasse regolare: tutti i treni (in arrivo e in partenza) hanno subito forti ritardi e alcuni sono stati cancellati. “Il nodo ferroviario di Milano – spiegano le Fs in una nota -, e le linee che si dipartono da questo nodo, sono state interessate da un repentino ed eccezionale abbassamento della temperatura che ha determinato l’improvvisa formazione, sulla linea elettrica e sui binari, di lastre e manicotti di ghiaccio di consistenza tale da provocarne la temporanea inefficienza ed in più parti la rottura, impedendo quindi la circolazione in sicurezza dei convogli. È stato così necessario – prosegue la nota - interrom-

MAFIA

ATTUALITA’

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Arrestato Ugo Martello Era condannato per estorsioni

MALTEMPO, SI TORNA LENTAMENTE ALLA NORMALITÀ

pere il traffico ferroviario il tempo necessario per consentire ai tecnici di Rfi il ripristino della piena efficienza di tutti gli apparati ed in particolare delle linee elettriche, in modo da garantire sicurezza e regolarità della circolazione. Dalle 6.50 sono state riaperte in successione la Milano–Torino, la Milano– Gallarate, la Milano–Como e la Milano–Lecco, poi la Milano–Brescia e la Milano–Voghera. Il ripristino di tutte le linee convenzionali, percorse dai treni regionali, si è completato alle 7.45, con l’unica eccezione della Milano–Piacenza. Alle 8.50 è stata ripristinata anche quest’ultima linea e la circolazione su quella ad Alta Velo-

cità verso Bologna”. La Protezione Civile e il personale di Trenitalia sono prontamente intervenuti nelle stazioni interessate dal blocco e hanno fornito ai viaggiatori, sin dai primi momenti, la necessaria assistenza, generi di conforto e informazioni sull’evolversi della situazione. Anche il traffico aereo negli scali milanesi di Linate e Malpensa sta progressivamente tornando alla normalità, mentre, come sottolineato dal vicesindaco De Corato, tutte le attività cittadine sono riprese grazie al miglioramento delle condizioni metereologiche. Intense precipitazioni nevose ed estesi fenomeni di pioggia gelata hanno interessato la

rete di Autostrade per l'Italia, in particolare in Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna: ma la rete, sottolinea una nota del gruppo, continua ad essere percorribile. A Venezia il fenomeno dell’acqua alta non si placa, dopo che intorno alle 5 di ieri mattina era stata segnalata la massima record stagionale di 143 centimetri sul medio mare. Nell’imperiese, disperso un emigrato romeno di 34 anni, Marian Bobolin, trascinato via da un torrente in piena a Riva Ligure, davanti agli occhi del figlioletto di 5 anni Il maltempo ha interessato anche il sud della Penisola, con piogge abbondanti e forte vento.

UGO MARTELLO

Ugo Martello, 69 anni, detto il Professore, è stato arrestato ieri mattina alle 7.30 dagli uomini della Dia di Milano. Al momento della cattura si trovava nella sua abitazione in zona Porta Venezia dove stava facendo colazione assieme alla moglie. L'arresto è avvenuto in esecuzione di una condanna a 15 anni di reclusione con rito abbreviato per l'accusa di estorsione ai danni di un imprenditore bergamasco aggravata dal metodo mafioso. L'ordine di custodia cautelare è stato emesso dal

gip Giuseppe Gennari del Tribunale di Milano. La condanna era stata inflitta nell'ambito del processo ‘Metallica’, inchiesta coordinata dal pm Celestina Gravina, in cui furono coinvolti diversi presunti mafiosi che estorcevano denaro a imprenditori del Nord Italia. L'ordinanza che ha mandato in carcere Ugo Martello è arrivata dopo una condanna a 15 anni per estorsione ai danni di un imprenditore bergamasco ed è motivata dal gip Giuseppe Gennari con il pericolo di fuga.

Il Vaticano con una nota scritta mette chiarezza sul processo di beatificazione e cerca la distensione con la comunità ebraica

“Guardiamo la fede di Pio XII, non i fatti storici” La beatificazione di Pio XII non avverrà in contemporanea con quella di Wojtyla e in ogni caso attiene alle sue virtù cristiane e non implica “la valutazione della portata storica di tutte le sue scelte operative”. Con una lunga nota, firmata dal direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, la Santa Sede rassicura il mondo ebraico e, in particolare la comunità romana, che avevano chiesto chiarimenti sul significato del decreto, firmato lo scorso 19 dicembre da Benedetto XVI , per proclamare le virtù eroiche di Pacelli, un papa accusato - come riassume una targa del Museo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme - di non aver fatto abbastanza di fronte alla Shoah. Il comunicato vati-

cano costituisce un gesto importante di distensione, richiesto peraltro dagli stessi ebrei romani, per togliere ogni inquietudine e polemica sulla programmata visita di papa Ratzinger alla Sinagoga di Roma, il prossimo 17 gennaio. La “firma del decreto non va in alcun modo letta come un atto ostile al popolo ebraico e ci si augura che non sia considerata un ostacolo sul cammino del dialogo tra l'ebraismo e la Chiesa cattolica”, afferma padre Lombardi. Anzi, “ci si augura che la prossima visita del Papa alla Sinagoga di Roma sia occasione per riaffermare e rinsaldare con grande cordialità questi vincoli di amicizia e di stima”. Il paragrafo chiave della lunga dichiarazione del portavoce vaticano riguarda il signifi-

DAL VATICANO SEGNALI DI DISTENSIONE VERSO LA COMUNITÀ EBRAICA

cato per la Chiesa cattolica di una beatificazione. “Quando il Papa firma un Decreto 'sulle virtù eroiche’ di un Servo di Dio, cioè di una persona di cui è stata introdotta la Causa di beatificazione, conferma la valutazione positiva che la

Congregazione delle Cause dei Santi ha già votato dopo attento esame degli scritti e delle testimonianze - sul fatto che il candidato ha vissuto in modo eminente le virtù cristiane e ha manifestato la sua fede, la sua speranza, la sua carità,

in grado superiore a ciò che si attende normalmente dai fedeli. Perciò può essere proposto come modello di vita cristiana al popolo di Dio. Naturalmente si tiene conto in questa valutazione delle circostanze in cui la persona ha vissuto, occorre quindi un esame dal punto di vista storico, ma la valutazione riguarda essenzialmente la testimonianza di vita cristiana data dalla persona (il suo intenso rapporto con Dio e la continua ricerca della perfezione evangelica - come diceva il Papa sabato scorso nel suo discorso alla Congregazione delle Cause dei Santi), e non la valutazione della portata storica di tutte le sue scelte operative”. Dunque “rimane aperta anche nel futuro la ricerca e la valutazione degli storici nel

loro campo specifico” promette padre Lombardi, ribadendo che gli archivi vaticani potranno aprirsi solo tra alcuni anni. Non si intende, in ogni caso, “minimamente limitare la discussione circa le scelte concrete compiute da Pio XII nella situazione in cui si trovava”. Detto ciò, la Chiesa ha però una sua posizione chiara e inequivocabile: “l'attenzione e la preoccupazione di Pio XII per la sorte degli ebrei, cosa che certamente è rilevante per la valutazione delle sue virtù, sono largamente testimoniate e riconosciute da molti ebrei”. Le scelte concrete di Pio XII “sono stata compiute con la pura intenzione di svolgere al meglio il servizio di altissima e drammatica responsabilità di pontefice”.


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QUI ARGENTINA

L’ITALIANO GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2009

L’ingresso del Venezuela nel Mercosur continua ad agitare media e cancellerie dell’America Latina. Il governo paraguaiano ha smentito le indiscrezioni di stampa secondo le quali il Brasile avrebbe esercitato pressioni per far completare - attraverso il “sì” del parlamento di Asunción

Venezuela: è gelo con la Colombia. Ma cresce il feeling commerciale con Brasile e Argentina BAIRES - Il gelo con la Colombia rilancia le prospettive commerciali tra Venezuela e Argentina. Il governo di Caracas ha annunciato per il prossimo anno trattative per l’acquisto di diecimila automobili da Buenos Aires. Una commessa che ripete quella per l’anno in corso, pattuita ad agosto in occasione della visita della “presidenta” argentina Cristina Kirchner a Caracas. Il Venezuela ha intrapreso un lavoro di diversificazione delle rotte commerciali dopo il congelamento delle relazioni economiche con la Colombia. Una decisione maturata ad agosto scorso in seguito all’annuncio del patto militare che Bogotà si apprestava a firmare con gli Stati Uniti (un documento che consegnava all’esercito nordamericano la possibilità di utilizzare logistica di almeno sette basi militari colombiane per coordinare operazioni contro narcotraffico e guerriglia). Secondo le stime della Camera di commercio colombiano-venezuelana, il volume bilaterale di scambi registrerà alla fine del 2009 un calo netto del 20 per cento. Quanto alle nuove trattative con l’Argentina, il ministro del Commercio estero Eduardo Samán ha precisato che si sta ancora decidendo quante vetture andranno nel settore del trasporto pubblico e quante nel trasporto privato. Samán ha poi ricordato che nel 2009, delle diecimila automobili promesse, ne sono state consegnate 450: “300 Volkswagen e 150 Ford per uso pubblico”. Il totale delle vetture pattuite nel 2009 sarà venduto al

40 per cento dallo Stato a prezzi più economici, il restante sarà venduto dai privati. DEL L’INGRESSO VENEZUELA ALL’INTERNO DEL MERCOSUR “RISCALDA” L’AMERICA LATINA - L’ingresso del Venezuela nel Mercosur continua ad agitare media e cancellerie dell’America Latina. Il governo paraguaiano ha smentito le indiscrezioni di stampa secondo le quali il Brasile avrebbe esercitato pressioni per far completare - attraverso il “sì” del parlamento di Asunción - il processo di adesione del Venezuela nell’area di libero scambio (organismo che comprende anche Argentina

e Uruguay). Dopo il via libera concesso dal Senato brasiliano, l’adesione del Venezuela dipende solo dalla decisione del parlamento paraguaiano. Nel quale però si riflettono le resistenze delle opposizioni e di parte della maggioranza alla condotta politica di Hugo Chávez e ai presunti legami che questi starebbe maturando con il presidente paraguaiano Fernando Lugo. “I venezuelani ci scuseranno - ha detto il presidente dell’Aula, Miguel Carrizosa - ma fino a quando il presidente Hugo Chávez manterrà questo comportamento intervenzionista non gli concederemo il visto per

entrare nel Mercosur”. Secondo i media locali, il governo brasiliano condizionato avrebbe l’avvio di un importante accordo economico quello che rivede in favore di Asunción le condizioni di utilizzo della centrale idroelettrica binazionale di Itaipú - proprio al via libera all’ingresso nel del Venezuela Mercosur. “Il Brasile ufficialmente non ci ha chiesto questo e non credo che lo chiederà, dal momento che sono due questioni totalmente distinte”, ha detto ai giornalisti il ministro paraguaiano degli Esteri Hector Lacognata. il governo brasiliano è stato di fatto un grande artefi-

di ce dell’ingresso Caracas nel Mercosur: per Brasilia si amplierebbe il teatro nel quale esercita una decisa leadership economica e commerciale. Nel frattempo Caracas osserva la partita con attenzione. Il governo ha ricordato a più riprese che gli attuali rapporti tra Venezuela e i paesi membri già ritraggono una sostanziale partnership e il presidente Hugo Chávez ha usato parte del suo intervento televisivo domenicale per ricordare ad Asunción i vantaggi dell’ampliamento. Entrando nel Mercosur, il Venezuela aggancerebbe una importante fetta del mercato

continentale (una opportunità di crescita e una sfida, viste le dimensioni delle economie di Argentina e Brasile), tra l'altro nel momento in cui stanno riprendendo vigore le trattative per uno storico accordo di libero commercio con l’Unione europea: a gennaio prende il via il semestre di presidenza spagnola e Madrid ha detto di voler spingere il più possibile i negoziati. Senza dimenticare che a breve il Venezuela perderà gli ultimi benefici doganali rimasti dall’accordo con i paesi della Can (Comunidad andina de naciones), organismo da cui uscì nel 2006 per protesta contro presunte alterazioni del mercato interregionale derivanti dai trattati di libero commercio firmati da Perù e Colombia con gli Stati Uniti. PROGETTI BANCARI TRA ARGENTINA E BRASILE - Banco do Brasil, la principale banca governativa del Paese, ha annunciato di essere in trattative con la controparte argentina Banco Patagonia, cercando di espandere le proprie attività nella seconda economia più importante del Sud America. La società brasiliana ha infatti messo gli occhi su Banco Patagonia, tutt'oggi quarta banca argentina per valore di mercato, al fine di competere con la propria rivale principale, la Itau Unibanco Holding, che già opera nel Paese. Banco Patagonia dal canto suo si è limitata a confermare le trattative, ricordando tuttavia di aver portato avanti delle negoziazioni durante tutto lo scorso anno, senza arrivare ad alcuna conclusione formale.

L’Argentina fa dietro front e il Messico sorprende tutti approvando i matrimoni gay. Ma la chiesa cattolica insorge CITTA’ DEL MESSICO - Dopo tre ore di intenso dibattito e nonostante le forti pressioni della Chiesa cattolica, il Congresso di Città del Messico ha approvato l'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, equiparandolo a quello delle coppie eterosessuali. Il Distrito Federal si trasforma dunque nella prima realtà latinoamericana a dare il via libera al matrimonio omosessuale, dopo aver aperto al riconoscimento delle unioni gay già nel 2006. La proposta approvata prevede la modifica del Codice civile che ora definirà il matrimonio come “libera unione tra due persone”, e dovrà essere promulgata dal sindaco Marcelo Ebrard, che si è dichiarato favorevole all'iniziativa. Con una mossa a sorpresa il testo è stato modificato poco prima del voto ed è stata eliminata l'unica limitazione prevista per le coppie composte da due persone dello stesso sesso, ovvero il divieto di adottare dei figli; un'ipotesi che, a differenza del diritto al matrimonio, secondo i sondaggi che hanno preceduto il voto, non sembra incontrare il consenso della maggioranza dei cittadini della capitale. Città del Messico ha dimostrato negli ultimi anni di avere la capacità di fare proprie molte delle battaglie progressiste che stentano ad affermarsi non solo in America Latina, come nel caso dell'aborto, ma anche in Europa, come quella relativa all'eutanasia. Un atteggiamento ben diverso da quello adottato dal governo nazionale e dalla maggior parte degli Stati che compongono la nazionale nordamericana, dove negli ultimi anni sono state introdotte leggi sempre più severe contro l'interruzione di gravidanza e i diritti delle coppie omosessuali non sono riconosciuti. I primi matrimoni tra coppie omosessuali potrebbero essere celebrati tra febbraio e marzo, anche se non è da escludere che la presentazione di una serie di ricorsi legali possa rallentarne il percorso, come accaduto nelle scorse settimane in Argentina.


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ITALIANI NEL MONDO

Il Gran Gala del Made in Italy in onda martedì 29 dicembre su Rai Uno

EDITORE Cooperativa Editoriale L'Italiano Soc. Coop. a mutualità prev. Srl P.Iva 09341041003 REGISTRAZIONE Tribunale di Roma: 492007 del 02.03.2007 ROC: 15506 DIRETTORE Gian Luigi Ferretti VICEDIRETTORI Tullio Zembo - Edizione Sud America Michele Altamura - Edizione Balcani DIRETTORE RESPONSABILE Salvatore Santangelo COLLABORANO Italia: Stefano Pelaggi, Eugenio Balsamo, Simone Nastasi, Pasquale Campolo, Mara De Gaetano Francia: Carlo Erio Germania: Alessandro Chiodo Svizzera: Antonio Zulian Principato di Monaco: Fabrizio Carbone USA:Luigi Solimeo, Nino Antonelli ITALIA Redazione: Via C. Magni 41C 00147 Roma Tel.: 0651604709 Fax: 0651601481 redazione@litaliano.it Stampa: Telestampa Centro Italia Srl Località Casale Marcangeli Oricola (AQ)

ROMA - ITALIA, acronimo di Innovazione, Tradizione, Arte, Lusso, Industria, Amore. Questo il file rouge del Gran Galà del Made in Italy, evento televisivo che racconterà le storie di chi con cuore e coraggio ha portato il marchio Italia nel mondo. Il Gran Galà del Made in Italy, evento coprodotto dalla Rai e Stile Italia è stato registrato lo scorso 17 dicembre in una cornice di eccezione della nuova architettura italiana: l’Auditorium Parco Della Musica. L’evento andrà in onda su Rai Uno il 29 dicembre in seconda serata e sarà presentato lunedì 28 dicembre alle ore 11, nella sala delle conferenze della Fondazione “Italiani nel mondo”, a Palazzo Patrizi Montoro (nella foto), Piazza San Luigi de Francesi 37, Roma. Presentatore d’eccezione della serata sarà Pippo Baudo che,

affiancato da Metis Di Meo, racconterà con il suo stile tutto italiano chi ha ‘fatto e farà’ del Made in Italy un brand riconosciuto nel mondo. La serata vedrà come ospiti illustri esponenti delle istituzioni e del mondo dello spettacolo. Albano Carrisi e Renzo Arbore ci racconteranno l’Italia attraverso la musica; in diretta da un teatro milanese Enzo Iacchetti farà una performance cantando Gaber. La regista Lina Wertumeller racconterà i suoi film e come attraverso essi il mondo si sia innamorato del Bel Paese, l’attrice Gina Lollobrigida racconterà la sua dolce vita; l’artista Michele Placido si esibirà in un momento di spettacolo, il brioso e giovane chef Alessandro Borghese racconterà l’arte culinaria Nazionale. Le Istituzioni saranno rappresentate dal Viceministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso

con delega governativa per il made in Italy, i senatori della Fondazione Italiani nel Mondo (sen. Sergio de Gregorio, sen. Nicola Di Girolamo, on. Amato Berardi, sen. Basilio Giordano, sen. Esteban Caselli) e l’ onorevole Catia Polidori direttore esecutivo della Fondazione Italia - USA, che consegneranno un riconoscimento ad Augusto Strianese, Presidente Assocamerestero e al re italiano del cachemire Brunello Cucinelli. A seguire sul palco ci saranno i gioielli di Silvia Damiani, i favolosi abiti di Fernanda Gattinoni, il consorzio lago d’Orta, eccellenza italiana per l’ambiente rappresentato dal giovane Andrea Giacomini e per la diffusione della cultura italiana Luciano Calosso, che presenterà il suo progetto sui Loghi Italiani. Un momento della storia di Roma sarà promosso dal

Vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo con il Promo Roma girato da Zeffirelli e con protagonisti Monica Bellucci e Andrea Bocelli. Inoltre, riceveranno un riconoscimento per il loro impegno nella ricerca e nel sociale il professore e ricercatore Antonio Giordano, il prof Franco Mandelli, il Dott. Michele Capasso, presidente della fondazione Mediterraneo. La serata vedrà fra i protagonisti anche personaggi dello sport come lo storico pugile Nino Benvenuti, il tennista Adriano Panatta e il pilota di GP2 Luca Fillippi, che presenteranno il calendario 2010 dell’Onlus Mamma Italia. Nel corso della serata sarà lanciato un progetto sul Made In Italy con l’Università Europea di Roma che vedrà coinvolti un gruppo di studenti, futura fucina dell’imprenditoria italiana.

Pdl nel mondo: nuove nomine ROMA - L'onorevole Aldo Di Biagio, in qualità di Responsabile Nazionale del Settore Italiani nel Mondo del Popolo della Libertà, ha nominato come Coordinatori pro tempore per il Belgio e il Regno Unito Salvatore Albelice e Alberto Bertali. Ad affiancare il primo, come vice coordinatore con delega alla UE, sarà Simone Ceramicola, mentre Bertali sarà affiancato da Ilaria Filippi come vice coordinatrice con delega ai giovani. Queste nomine si aggiungono a quelle ufficializzate ieri di Antonio Zulian per la Svizzera e di Carlo Erio per la Francia. Lo scopo di tali nomine è quello di realizzare nell’arco di sei mesi, a partire dal prossimo primo gennaio 2010, un congresso locale al fine di designare, tra gli iscritti, ex articolo 8 del Regolamento del settore Italiani nel Mondo del PDL, il Coordinatore Nazionale di ciascun suddetto Paese ed i referenti locali a livello di circoscrizione consolare.

EDIZIONE SUD AMERICA Redazione: Uruguay 239 piso 7 apt D C1015ABE Buenos Aires Tel.: 4372-6111 zembot@fibertel.com.ar Stampa: Diario del Viajero Av. de Mayo 666 C1084AAO Buenos Aires Distribuzione: Antonio Felix De Bonis Estados Unidos 1788, 3°piso - 2, Buenos Aires Collaborano: Argentina: Daniel Bellicoso, Salvatore Giuffrida. Brasile: Adriano Bonaspetti, Stefano Andrini Paraguay:Elisabetta Deavi, Antonio Fossati EDIZIONE BALCANI Redazione, Stampa e Distribuzione: c/o Gazeta Libertas Rr. Xhorxhi Martini Pall. “Teuta Construction”, Shk. 1, Ap. 4, Tiranë, Tel/Fax: +355 4 2256528 Contatto:Plator Nesturi Collaborano:Fulvia Novellino, Alketa Alibali, Biljana Vukicevic

Unione Stampa Periodica Italiana

F.U.S.I.E.


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ESTERI

Terrorismo I FIGLI E UNA DELLE MOGLI DELLO SCEICCO RINCHIUSI IN UNA STRUTTURA SEGRETA IN IRAN: “ANCHE NOI SIAMO STATI VITTIME DELLʼ11 SETTEMBRE”

L’ITALIANO GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2009

Bin Laden, spuntano i familiari Rispunta la famiglia di Osama bin Laden di cui si erano perse le tracce con l'11 settembre. I parenti più stretti del terrorista più ricercato del pianeta sarebbero in un luogo segreto in Iran, impossibilitati ad avere contatti con l'esterno "per ragioni di sicurezza". La fonte del Times, che ha riferito la notizia, è un altro dei figli dello sceicco saudita. Tra i reclusi in una struttura segreta alle porte di Teheran ci sarebbe una delle mogli dello 'sceicco del terrore’, sei dei suoi figli e i suoi undici nipoti. Durante gli ultimi anni non si era saputo più nulla dei familiari di Bin Laden. Le ipotesi erano tante: morti sotto i bombardamenti americani o magari entrati, a fianco del padre, nelle falangi del terrore. La famiglia di bin Laden chiede adesso che sia loro permesso di uscire dall'Iran, loro che sono vittime dimenticate dell'11 settembre. Omar Ossama bin Laden, 29 anni, quarto in ordine cronologico nella discendenza del terrorista saudita, ha raccontato al Times che non aveva alcuna idea che i suoi fratelli e sorelle fossero ancora vivi, fino a quando costoro a novembre non gli hanno telefonato: gli hanno raccontato di aver lasciato l'accampamento in Afghanistan in cui vivevano alla vigilia dell'11 settembre, diretti verso il confine con l'Iran; lì vennero presi in

OSAMA BIN LADEN

consegna da uomini della sicurezza e portati a Teheran, impossibilitati a muoversi "per la loro sicurezza". Il più grande dei ragazzi era Saad, all'epoca ventenne, insieme a Ossman (17), Muhammad (15), Fatma (14), Hamza (12), Iman (9) e Bakr (7).

Negli anni recenti erano circolate voci secondo cui Muhammad era diventato il secondo nella linea gerarchica di al-Qaeda e che Saad aveva organizzato attentati terroristici prima di finire ucciso dall'attacco di un drone, 18 mesi fa. Ma i parenti oggi dicono che

Muhammad ancora vive in Iran e che Saad è fuggito meno di un anno fa nel tentativo di ritrovare sua madre. Una settimana dopo il contatto telefonico con il fratello, Iman, in una delle poche puntate concesse all'esterno è riuscita a dileguarsi; e si è rifugiata nel-

l'ambasciata saudita, da dove adesso cerca di lasciare l'Iran. Il gruppo recluso, ha raccontato Omar Ossama, tenta di condurre una vita il più possibile normale, scandita dai pasti, lettura e qualche ora dinanzi alla tv. Solo di rado viene loro concesso di usci-

Non si ferma l’ondata di manifestazioni dopo la morte di Montazeri

Opposizione ancora in piazza Scontri e arresti a Isfahan In Iran non si ferma l'onda verde dell'opposizione, tornata in piazza dopo la morte sabato scorso dell'ayatollah dissidente Hossein Ali Montazeri. A una commemorazione a Isfahan sono scoppiati duri scontri con la polizia che ha fermato più di 50 manifestanti e quattro giornalisti, ha riferito il sito Parlemannews. Secondo i siti dell'opposizione - unica fonte di informazione perché i giornalisti stranieri non possono seguire le manifestazioni - ci sarebbero anche numerosi feriti. Disordini e tensione anche a Najafabad, la città natale di Montazeri, dove i manifestanti hanno intonato cori

contro il regime. Il capo della polizia, Esmail Ahmadi Moqadem, ha lanciato un monito all'opposizione, sul piede di guerra dalle contestatissime elezioni presidenziali di giugno in cui Mahmud Ahmadinejad ha ottenuto un secondo mandato: "Mettete fine alle attività illegali o ci sarà uno scontro feroce". Gli incidenti più gravi sono avvenuti a Isfahan, nell'Iran centrale, dove centinaia di poliziotti hanno usato i manganelli e i gas lacrimogeni per disperdere la folla attorno alla moschea di Sayed dove l'imam riformista Jalaledin Taheri avrebbe dovuto ricordare Montazeri. Dopo gli

scontri, agenti in borghese hanno circondato anche la casa dell'imam. Montazeri aveva un largo seguito nella provincia di Isfahan. Una contromanifestazione dei sostenitori del regime si è svolta per il secondo giorno consecutivo nella città santa di Qom per condannare "le profanazioni" commesse ai funerali di Montazeri. "Questo non è un luogo per ipocriti", ha tuonato il Grande Ayatollah Hossein Nouri Hamedani. La repubblica islamica è sotto pressione anche all'esterno: il "5+1", il gruppo dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu più la Germania, si è riunito mar-

tedì e non ha escluso nuove sanzioni. "Se entro dicembre non darà una risposa soddisfacente sul suo programma nucleare e l'offerta per l'arricchimento dell'uranio, Teheran andrà incontro a un aumento della pressione", ha avvertito il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs. Intanto è ripreso a Teheran il processo alla 24enne ricercatrice francese Clotilde Reiss, accusata di spionaggio. L'udienza è stata aggiornata e non c'è stato l'atteso verdetto, in quella che sembra essere una tattica dilatoria del regime per utilizzare questo caso come pedina di scambio su altri tavoli.

SCONTRI E ARRESTI IN IRAN

re all'esterno. Ma siccome nella struttura vivono alcune famiglie, i fratelli più grandi si sono sposati e hanno anche avuto figli. Omar Ossama non accusa Teheran, tutt'altro: "Il governo iraniano non sapeva che fare di questo enorme gruppo di persone, che nessun altro voleva, e dunque li hanno semplicemente messi in sicurezza. Per questo, noi abbiamo grande gratitudine e ringraziamo l'Iran dal più profondo del cuore". Adesso bin Laden junior, vissuto per anni in esilio con il padre in Sudan e in Afghanistan e che lo abbandonò prima dell'11 settembre, ora si augura che alla sua famiglia venga concesso di lasciare l'Iran e riunirsi alla madre, al fratello e alle due sorelle che vivono in Siria; o a lui stesso e a sua moglie Zaina, residenti in Qatar. "Sono vittime innocenti, esattamente come chiunque altro coinvolto nei terribili accadimenti dell'11 settembre: bebè e bambini che non sono mai andati a scuola, non hanno mai fatto male ad alcuno, non sono mai stati addestrati alle armi nè hanno fatto parte di al Qaeda. Vogliamo solo stare insieme come una famiglia. Ho undici nipoti, nati tra l'Afghanistan e l'Iran, che non ho mai visto. Forse qualcuno può trovare questa storia inquietante, ma un figlio non dovrebbe mai essere mai giudicato per le colpe del padre".


PAGINA L’ITALIANO GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2009

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Rivoluzione in Formula Uno UFFICIALE IL RIENTRO NEL GRANDE GIRO DEL TEDESCO, GIÀ 7 VOLTE CAMPIONE DEL MONDO: PRENDERÀ 7 MILIONI DI EURO, AFFIANCHERÀ ROSBERG

SPORT

Michael Schumacher torna in Formula Uno. La Mercedes Gp ha confermato l'ingaggio dell'ex ferrarista che la prossima stagione affiancherà, sulla griglia di partenza del Mondiale 2010, Nico Rosberg. La notizia era ormai nell'aria da tempo e la "Bild" aveva già annunciato l'accordo definitivo tra le parti con un contratto annuale da sette milioni di euro. Per ingannare la noia della pensione, anche se di super-lusso, le ha provate tutte. Corse in moto, collaudatore, consulente Ferrari, collezionista di case da sogno. Ma, a tre anni dal ritiro ed alla soglia dei 41 (li compirà il 3 gennaio), Michael Schumacher ha deciso cosa vuole fare da grande: lo stesso che lo divertiva da ragazzino, stringere un volante in gara. Allora era quello di un kart, oggi torna ad essere quello di una Formula 1. Così, rotti gli indugi e messi da parte i dubbi della moglie Corinna, ha lavorato per recuperare dai problemi fisici ed infine ha scelto un marchio tedesco come lui, la Mercedes. Del resto non aveva mai nascosto di sentire la mancanza delle gare. E qualche presenza al muretto della Rossa non poteva certo surrogare le emozioni di un gran premio. Non per un pilota la cui carriera è un compendio di re-

MICHAEL SCHUMACHER

cord: sette titoli mondiali vinti ('94 e '95 con la Benetton di Briatore che lo lanciò, cinque consecutivi dal 2000 al 2004 con la Ferrari), 250 gare corse, 91 vittorie, 154 podi, 68 pole e 76 giri veloci, 5096 tornate in testa. E se il ritorno di Schumi è addirittura motivo di euforia per i gestori della Formula 1, che in lui vedono la gallina dalle uova d'oro per una stagione 2010 ricca di incognite, resta il grande rammarico dei tifosi ferraristi per la forzata

rinuncia a prendere il posto di Felipe Massa, dopo l'incidente al gp d'Ungheria che bloccò il brasiliano nel luglio scorso. Un 'no’ che gli è pesato molto, ma i dolori al collo (ricordo della brutta caduta sul circuito di Cartagena, in sella ad una Honda 1000, risalente a febbraio) erano ancora forti e non gli permettevano di sopportare le sollecitazioni, soprattutto laterali, imposte da vetture così potenti. Il ritiro nel 2006. Poi Schumacher si è dedicato molto alle

amate due ruote. Tutto ciò che è velocità lo attrae e qualche corsa l'aveva azzardata anche quando era ancora in F1. Test con la Ducati, la Ktm, il campionato tedesco Superbike. Qualche buon risultato, qualche incontro ravvicinato con l'asfalto - in Spagna il più grave - sufficiente a suscitare le perplessità di chi non si capacitava del perché‚ uno uscito quasi indenne da 16 anni di Formula 1 e ormai ricco da non saper più dove mettere i soldi, rischiasse tanto in una disciplina che non è la sua. Alla sua attività motociclistica, Schumacher ha affiancato quella di consulente per la Ferrari, con l'esordio al muretto nel gp di Spagna del 2007. Poi ancora a Montecarlo ed in Canada, come assistente di Jean Totd. Sempre nel 2007 è anche tornato al volante di una Ferrari, a Barcellona, svolgendo test su una vettura priva del controllo elettronico della trazione, come previsto dal regolamento Fia per la stagione successiva, ottenendo comunque tempi eccellenti. Segno che il 'manico’ c'è ancora. Schumi lo sa e si sente pronto a tornare, non certo da comprimario. Il 14 marzo sarà al via del gp del Bahrein 1.239 giorni dopo l'ultima gara corsa a San Paolo.

LE PAROLE

Schumacher torna, avrà una Mercedes Gp Michael: “La Ferrari sarà sempre nel mio cuore”

MICHAEL SCHUMACHER

“Dopo 14 anni trascorsi assieme porterò la Ferrari sempre nel mio cuore, anche se adesso siamo rivali in pista”: lo dice Michael Schumacher in una lettera pubblicata sul suo sito internet. “Il mio primo pensiero - scrive - va alla Ferrari. Sono felice che la separazione sia avvenuta in un modo così armonioso e che resteremo anche in futuro amici”. Il tedesco ringrazia soprattutto “Luca di Montezemolo e tutta la squadra per i tempi trascorsi assieme”. “Anche se non avevamo ancora firmato nessun contratto aggiunge - avevamo già concordato la nostra futura collaborazione”. Schu-

macher sottolinea anche che non dimenticherà mai i tifosi: “In tutto il mondo mi hanno sostenuto con molta dedizione. Per questo li voglio ringraziare”. “La fetta più grande della mia vita di pilota è rossa”, prosegue il sette volte campione. “Sento la lealtà e la vicinanza di questi ragazzi che mi hanno accompagnato e che ogni volta mi hanno messo a disposizione una macchina perfetta”. “Questo legame - conclude - resterà per sempre, anche se in futuro saremo rivali in pista, perché la Ferrari tornerà alle vecchie glorie, di questo sono certo, perché a squadra è forte e unita”.

Il pilota della McLaren: “Da bambino sognavo di sfidarlo”

L’austriaco: Michael torna per vincere, non per gareggiare

Hamilton: “Fantastico ritrovarlo in pista”

Lauda: “E’ più forte dei ragazzini di oggi”

“Rivedere Michael Schumacher è fantastico. Sono contento per lui che ha di nuovo la possibilità di dedicarsi al più bel mestiere del mondo: correre in Formula Uno”. Lewis Hamilton (McLaren) così ha commentato la notizia dell'accordo con la Mercedes che riporta in pista il pilota tedesco dopo tre anni di stop. “Ricordo che guardavo le gare di Michael fin da quando correvo nelle categorie juniores - ha aggiunto il pilota britannico - e già speravo di poter un giorno essere in Formula Uno contemporaneamente a lui. È un'ottima notizia che torni con una scuderia importante come la Mercedes”.

Non torna per gareggiare, torna per vincere. Niki Lauda, che di F1 e di ritorni in pista se ne intende, commenta così la nuova stagione agonistica di Michael Schumacher, anticipata dal quotidiano Bild. “Lui può nuovamente vincere - spiega il tre volte campione del mondo austriaco all'emittente pubblica Radio Vienna - perché ha delle potenzialità superiori a quelle dei suoi rivali più giovani”. Lauda fu lui stesso autore di clamorosi ritorni in pista: gravemente ferito al Nurburgring nell'agosto 1976, vinse il titolo mondiale l'anno seguente. Poi dopo un ritiro dal 1979 al 1981 tornò in gara e vinse a 35 anni il titolo mondiale nel 1984.

LEWIS HAMILTON

NIKI LAUDA


MARCO POLO

SPECIALE FORMULA UNO PAGINA

NTA

MARCO POLO

SPECIALE

SEDICI ANNI DI CARRIERA IN SEDICI FOTO

L’ITALIANO GIOVEDI’ 24 DICEMBRE 2009

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CONTROCOPERTINA - SPORT 1993 FINE APPRENDISTATO 1994 TITOLO E MACCHIA

1992 PRIMA VITTORIA

SEDICI ANNI DI CARRIERA IN SEDICI SEDICI FOTO ANNI DI CARRIERA IN SEDICI FOTO 19931992 FINE APPRENDISTATO PRIMA VITTORIA

1992 PRIMA VITTORIA 1991 GRINTA

1994 TITOLO MACCHIA 1995 BISTITOLO IRIDATO LA BIS PRIMA CON LA ROSSA E MACCHIA 1996 IRIDATO FINE EAPPRENDISTATO 1993 1994 1995

1995 BIS IRIDAT

può controllare Michael che centra la pole: al via, però, gli si spegne la macchina. Colpa sua. Problema tecnico? Non si saprà mai. Unica certezza, le parole di Schumi: «Questo titolo non l'ho perso qui, ma prima, quando la McLaren era più forte di noi». CON LA ROSSA 1996 LA IlPRIMA L'INCIDENTE. 1999 è l'anno di Schumi ferito, 11 luglio, Silverstone, curva Stowe, un cedimento dei freni lo spara dritto contro le barriere: l'impatto avviene a 107 l'ora. Verrà estratto dal muro di gomme dopo diversi minuti: una gamba rotta. Salterà sei Gp, Irvine, anche grazie al suo aiuto al rientro in Malesia, lotterà fino all'ultima gara, ma la dea delle corse premierà il pilota più forte: Hakkinen. A Maranello, dopo 17 anni, arriverà però il primo titolo costruttori. LA GRANDE FERRARI. Le stagioni successive sono quelle della consacrazione in rosso, del titolo piloti che nel 2000, proprio lottando con Hakkinen, torna alla Ferrari dopo 21 stagioni, 1979, Jody Scheckter. Sono gli anni dei cinque titoli piloti e costruttori di fila, di Prost Gran premio Spagna 1996, dopo un affiancato a Budapestdinella hit iridata (4 titoli), di Fangio inizio azoppicante la macchina), affiancato quota cinque (per a Magny Cours nel 2002, di Schumi a Barcellona trionfa sotto la Fangio superato a Suzuka 2003, di Michael il più grande di pioggia sempre a equota sette Ferrari mondiali,ilSpa, Belgio, anno dà alla primo sigillo 2004. Sono anche stagioni capaci di regalarci una grande nota stonata e una grande pagliacciata. Nel 2002, a Zeltweg, la stonatura: Barrichello sta per vincere il Gp, COME PROST ma2001 il box gli ordina di far passare Schumi. Michael lo sorpasserà. La Fia utilizzerà il pretesto della cerimonia (Schumi che cede il trofeo a Barrichello) per processare la Ferrari. Il 26 giugno la sentenza con verdetto, di fatto, assolutorio: «Non si può procedere a sanzioni per quanto concerne gli ordini di scuderia». Resta la figuraccia. E poi Indy 2005: le gomme Michelin che scoppiano, i team gommati dai francesi che si rifiutano di correre. In pista, due Ferrari, due Jordan, due Minardi, tutte con «calzature» Bridgestone, si contenderanno la vittoria. Sarà duello triste fra le rosse, sarà l'unica vittoria di Michael nella stagione più brutta della sua vita da ferrarista. Una stagione di patimenti capace però, quest'anno, di dargli la forza e l'ingordigia per duellare in Budapest, 19eagosto 2001, pista contro Alonso nell'animo controMichael se stesso.vince Contro quarto titolo il secondo di fila la ilvoglia grande di mondiale, andare avanti senza nascondersi dietro dolce bugia raccontata domenica nel conquella la Ferrari, supera Senna,unaPiquet, parco di Monza. Lauda, Stewart ed eguaglia Alain Prost

in Australia, Dopo un Èanno, È il 26 settembre ’93,Schumacher con la Benetton in Giappone, Michael e la gara, Gran Spagna 1996, il 25 Schumacher agosto 1991,ancora Michaela Dopo un anno, ancora a Ad Adelaide, È il 26 settembre ’93,ultima con lagara, Benetton Ad Aida, Ad Adelaide, in Australia, ultima Ad premio Aida, in di Giappone, Michaeldopo e la un vince il(sul titolo dopo essersi Schumi Spa vinceSchumacher il suo primoha Gp22con la è all’esordio MichaelSpa (sulvince podio accanto Prost vincono secondo inizio zoppicante (per la macchina), anni, Schumi vince ililtitolo dopotitolo essersi il suo primoaGp conela Michael podio accanto a Prost e Benetton Benetton vincono il secondo titolo toccato con Hill. Tra iil due un punto: Gp consecutivo. Benetton. sulla pista belga Hill, a destra) vince ilSchumacher suo secondo Gp belga Schumi ha igià tasca il Ad Schumi a Barcellona la ilultima toccato con Hill. Tra dueinc’è un punto: inInF1carriera, su una Jordan. Settimo in prova, Benetton. In carriera, sulla pista Hill, ilc’è suosettembre secondo consecutivo. Schumi ha giàsotto in tasca 1991, Michael anno, ancora aa destra) 26 ’93, con la Benetton Adelaide, intrionfa Australia, Dopoun Èvince entrambi incorona il tedesco il ritiroindicarriera: (come a Suzuka) vincerà la 6 frizione volte in carriera: l’apprendistato è finito contratto la Ferrariincorona il tedesco pioggia e dàcon allalaFerrari in gara romperà (come a Suzuka) vincerà 6 volte l’apprendistato è finito contratto Ferrariil primo sigillo il ritirocon di entrambi

o gara, Schumi vince il titolo dopo essersi ha 22 anni, è all’esordio Spa vince il suo primo Gp con la Michael (sul podio accanto a Prost e Jordan. Settimo in prova, Benetton.In carriera, sulla pista belga Hill, a destra) vince il suo secondo Gp toccato con Hill. Tra i due c’è un punto: SIerà1997 LA VERGOGNA 19981997 MOTORE SPENTO 1999 DRAMMA SFIORATO 2000 LADRAMMA LIBERAZIONE TRA GLI APPLAUSI LA VERGOGNA 1998 MOTORE SPENTO 1999 SFIORATOil ritiro 2000diLA LIBERAZIONE entrambi incorona il tedesco la frizione Suzuka) vincerà 6 volte carriera: l’apprendistato è finito (comea in a Michael Schumacher ha

AdAida, in Giappone Benettonvincono il se consecutivo.Schumi contrattocon la Ferra

RA GLI APPLAUSI

2000 LA LIBERAZ

a chiuso ieri a Interlagos la a carriera di pilota in Formula 1. Una vita - quindici anni ti trascorsa al volante: tanti ti successi e pochi scacchi, molti e Schumacher chael gesti ha da signore, qualche a episodio sospetto di scarsa ieri a Interlagos la uso a correttezza. Nella sua storia di di pilota in ci sta di tutto. Cerchiamo di Formula riassumerla per sommi capi apie vita - quindici anni ’99 acon Silverstone Schumi finisceè in A Suzuka luglio con1997. la McLaren a Suzuka in vince’99 il amondiale piloti. È l’8 1997. In palio tra lui-e Villeneuve Jerez Hakkinen L’11 luglio Silverstone Schumi finisce In palio tra lui eèVilleneuve Hakkinen la McLaren a Suzuka raccontando luci (molte) e Jerez freni contro il guard rail, rompendosi Gp.Tra Al via, 2000, la Ferrari attendeva il mondiale. Tra tanti i due un punto vantaggio a c’èal senza freni contro il guard rail, rompendosi c’èall’ultimo all’ultimo Gp. Al via, a Michaelottobre il mondiale. i duea Michael un punto a senza vantaggio ombre (poche) di auna storia corsa volante: di un guasto,Riparte, ma il ma questo una gamba. spegne il motore.IlRiparte, marimonta, da 21dianni. Con lui in pole si favore di Michael. Il canadese rimonta,a buon unamomento gamba. Si tratta un guasto, masul il in poleSisitratta spegne il motore. favore di Michael. canadese che ormai è entrata enapochi scacchi, diràtradito mai nulla contro il box. traditostringe, da una gomma Jean Todt fuori sé per la gioia. poi verrà podio Michael stringe, lomolti tocca e si ritira. diritto nella leggenda tedesco non dirà maidinulla contro il box. Michael lo tocca e si ritira. tedesco poinon verrà da una gomma

1997 LA VERGOGNA

ti da signore, qualche é ad un sospetto I MONDIALI. Già, Epici i loro dio di Mika. scarsa omento, duelli, epiche le batoste prese dal ezza. scirò a Nella tedesco chesua grazie alstoria finlandese ridimenal mas- sionò il proprio ego smisurato. Lui che di tutto. vo blocvenivaCerchiamo da una fila incredibile didi bene-bravoFelipe bis. Il 1991, per esempio, quinto a Monza merla per sommi capi detto e dietro Mansell, Senna, Prost e Berger, il corpo, gotha dell'effeuno ontando luci (molte) e delte, tutta l'epoca. E poi la prima ategie e vittoria di una in (poche) storia sorpas- Belgio, nell'estate rmai entrata tutto gli è 1992, e poi il trionfoa buon rgli che del '93 in diritto nella leggenda Michael, Portogallo, due

1998 MOTORE SPENTO

1999 DRAMMA SFIORATO

rivalità. 2002 L’AUTOGOL LE MACCHIE. A fine stagione, ad Adelaide, UNA VITA AL VOLANTE Schumi sarà campione: in Australia, lui e Hill arrivano distaccati di un punto a favore del tedesco. In pista, l'autoscontro: si ritirano entrambi, ma il mondiale va a Michael. La manovra viene considerata dubbia, però È È nato a Hurth Hermuhlheim non ci saranno strascichi: da quel il 3 gennaio 1969 rono, li anni di giorno non si scrollerà più di dosso LA CARRIERA il 12 maggio 2002: il box chiede Zeltweg, uscire a apprendistato la fama di grande talento che ogni 249 gran premi disputati (il rea Barrichello di cedere a Schumi la vittoria. e incan- che gli fecero da tanto fa a pugni con la correttezza. IL o otto è trampolino il Nel Mika. 1995 il bisEpici iridato,ipoi la rivalità. loro «mi ritiroperdalle corse perché ad un I MONDIALI.BIS.Già, È subito polemica. Sul podio, Michael fa cord è di Patrese 256). a final- mondiale conquisscommessa Ferrari nel '96 e quella sul gradino più alto. salire Rubens Team: Jordan 1991, LE MACCHIE. A fine stagione, ad Adelaide, batoste dal duelli, epiche certo un suo tato nel 1994.punto Proprio viene il momento, primalevittoria in rosso, prese a Barcellona. Benetton 1991-1995, dicono quell'anno, qui a non San Paolo, avrà riuscirò l'eL'anno dopo, Michael è già inridimenlotta per il Schumi sarà campione: in Australia, lui e Hill al finlandese perché so sise a tedesco che grazie Ferrari 1996-2006. propria satta misura di chi sta per diventare titolo, lo butta via a Jerez, contro arrivano distaccati di un egoun'altra smisurato. sionò il proprio ancora inèforma restare Mondiali 7: (2º Fangio 5), merson Michael Schumacher: Senna in pole, al masVilleneuve: manovra Lui sporca,che 2004 IL PIÙ GRANDE enna, la Michael gli si incolla, non graziepotevo alla questa plateale: si ritirerà, mentre il 91 vittorie (2º Prost 51), punto a favore filavolta incredibile di bene-bravosimo, perché bloc- veniva da una a lui è strategia lo passa e Ayrton va in testa potrà proseguire e diventare del tedesco. In per esempio, quinto Monza 68 pole (2º Senna 65), carrieraIl di Felipe bis. Il 1991, canadese mai bat- coda care tentandoladi rimontare. campione del mondo. Michaelaverrà 1362 punti conquistati, Bernie brasiliano patisce questo gio- L'ha detto e addirittura cancellato pista, l'audietro Mansell, Senna, Prostdallaeclassifica Berger, il (2º Prost 798,5). Massa...». Bugie. non si vane talento. La gara dopo, il della stagione. Gli resteranno solo i toscontro: si del-CON LA FERRARI lo farà, mae tutto il suo corpo, e che la ARRIVEDERCI? dramma di Imola la successi gotha nei Gp. dell'effeuno Quindi, finalSicuro. morte di ilSenna e mente, ecco l'incontro Schumacher saluta ritirano l'epoca. E poiconla prima180 gran premi, tutto suo piede pesante, tutta tereealla metterHakkinen. Il mondiale '98 è tutto 72 vittorie, se neRatzenberger, va. entrambi, ma il vittoria in loro: se lo giocheranno fino al la Resterà sua anno fine testa sul zeppa di strategie e 58 pole, nell’ambiente, nascere a e una termine, fino a Suzuka. Mika mondiale va a tattiche fermate ai box e sorpas- Belgio, nell'estate 116 podi, ma in molti pensano grande arriva in Giappone con “Non ROMA - Eccolo!tutto Che Michael. La manovra e poi il trionfocome si studiati con gli ingegneri, glifeli-1992,virgolettato 145 volte a punti, il suo addio che quattro punti di vantaggio,

A Suzuka vince il mondiale piloti. È l’8 ottobre 2000, la Ferrari attendeva questo momento da 21 anni. Con lui sul podio Jean Todt fuori di sé per la gioia.

Adesso la Ferrari Chiude con una bugia: ha paura

de con una bugia: ne vado convinto»

I suoi numeri Jerez 1997. In palio tra lui e Villeneuvein 15 Hakkinencon anni la McLaren a Suzuka è in vantaggio1all’ultimo Gp. Al via, a Michael c’è il mondiale. Tra i due un punto adi Formula favore di Michael. Il canadese rimonta, in pole si spegne il motore. Riparte, ma Michael stringe, lo tocca e si ritira.

poi verrà tradito da una gomma

2003 FANGIO SUPERATO

L’11 luglio ’99 a Silverstone Schumi finisce senza freni contro il guard rail, rompendosi una gamba. Si tratta di un guasto, ma il tedesco non dirà mai nulla contro il box.

Una finzione cominciata a Monza e proseguita in questi giorni, quando ha detto di non aver rimpianti nel terminare la carriera

Il 12 ottobre 2003, a Suzuka, Schumi vince a fatica il titolo su Raikkonen e va a quota 6 mondiali. Anche Fangio e i suoi 5 campionati sono alle spalle.

el lontano giorno evain Belgio, sule e uggiose di Spa s, quando la Joro lauto pagamenllari, si narra) un co. Leggenda vuosconosciuto ventico sia stato propolasciato libero da ot, focoso belga fie giorni prima per ffato, munito di oncino, con un tae. «Conosci bene domandò Eddie vane mascelluto. casa mia» rispose sciuto nell’anonitadina oltre confi-

ni dopo lo ricorde-

52 giri veloci, oltre 3800 km al comando, oltre 10.000 giri; oltre 49.000 km in gara.

Una finzione cominciata a Monza e proseguita in questi giorni, quando ha detto di non aver rimpianti nel terminare la carriera

viene considerata dubbia, però

Sette titoli mondiali. A Spa, in una gara ci saranno strascichi: da quel vintanon da Raikkonen e dopo una corsa giorno non si scrollerà più di dosso tono (2º posto) Michael si laurea sotto perla la fama settimadivolta campione del mondo. grande talento che ogni

tanto fa a pugni con la correttezza. IL BIS. Nel 1995 il bis iridato, poi la scommessa Ferrari nel '96 e quella prima vittoria in rosso, a Barcellona. L'anno dopo, Michael è già in lotta per il titolo, lo butta via a Jerez, contro Villeneuve: un'altra manovra sporca, questa volta plateale: si ritirerà, mentre il canadese potrà proseguire e diventare campione del mondo. Michael verrà addirittura cancellato dalla classifica della stagione. Gli resteranno solo i successi nei Gp. Quindi, finalmente, ecco l'incontro con Hakkinen. Il mondiale '98 è tutto loro: se lo giocheranno fino al termine, fino a Suzuka. Mika arriva in Giappone con quattro punti di vantaggio,

Bentornato

Hakkinen: «Non sa quanto gli sarà difficile resistere»

2002 L’AUTOGO

2005 LA FARSA DI INDY

Me ne vado convinto»

da pilota non sia il torcità. Primo perché '93qui per in divertirmi” dice e continuerà a lungo a dirgli che del sono Dice definitivo. (!!!) ma anche per tutto ciò mentone è finito; secondo Portogallo, due «no, Michael, andiamo avanti Michael, Hakkinen: «Non sa il gran rienperché in griglia in Bahrain di erché,quanto tu, questi che corrono, li anni che circonda gli saràsignori tro. Fate due conti. Rientra civuoi, saràaltro Schumi la cosa, difficile resistere» bere quando che none riuscire a apprendistato sufecero una macchina che ha lo inutilecome negarlo, una vera che gli sadei Lucchi da forma...». Pensieri sireneèche incanscheletro, e molto di più, di figata. Ci metteranno un trampolino per il iù adesso che il mondiale numero otto è viato quella campione del mondo po’ i ferraristi a farsene conquisANNO DETTO. «Da quando ha final- mondiale olo 2009 - non una Prinz -, una ragione, ci metterà 1994. Proprio guida divinamente» ha ammesso un suo tato nel rientra saccate diavrà soldi ma gliquell'anno, quicon a San Paolo, si l'empre: Nikimolto Lauda.Montezemolo, «I risultati dicono uni edel la stilato hanno satta (gentilmente genere misura di chi sta per diventare ofasti cuoredegli diceamanti Senna» ha la propria altri, fasolo offerti dal di che essereEmerson contenti. Michael Schumacher: Senna è in pole, classifica uneffetto altro ex iridato, dettolaqui,Michael gli si incolla, grazie alla Perché, mo sopravvissuti allacome morte già di Senna, e scriverlo: queè Jordan nti anche senza ma aluigiocaè strategia lo passa e Ayrton va in testa tima gara delSchumacher, si- che torna di gioè unnon giro re,record grande, i suoi saranno mai bat- coda tentando di rimontare. Il chumacher. straFiniricevuto reganeato il supremo delle corse, in mister Bernie brasiliano patisce questo giouesto crucco malo quando proprio ima di aggiungere: «E spero che non si vane talento. La gara dopo, il ticoononsimpatitehalofatto aspetti. dramma di Imola e la he di ciò chenon la F1 per luiEe che la ARRIVEDERCI? poi c’è un e poi: morte di Senna e invito a restare con altre vesti? Sicuro. dei gusti, oltre che Schumacher saluta che Schumi, mettersa ancora quanto sarà di proporzioni im-difficile resistereealla se neRatzenberger, va. Resterà adesso fail anno fine sul nare» ha invece letto stato soprattutto nell’ambiente, paurapilota a nascere a una Hakkinen, l'unico ente. iniziò ma in molti molti. Fa grandepensano abbia Perché davvero sempre una grande buche il suo addio paura non solo clusa nella stessa da pilota non sia per un ra:mentendodoldefinitivo. Dice

UNA VITA AL VOLANTE

A Suzuka vince il mon ottobre 2000, la Ferra questo momento da podio Jean Todt fuor

I suoi numeri in 15 anni di Formula 1

È nato a Hurth Hermuhlheim Indianapolis, 19 giugno: va in scena una più squallide della F1. I team delle pagine il 3 gennaio 1969 Michelin protestano, in pista solo sei CARRIERA auto: vinceLA Michael, sarà l’unica dell’anno

Zeltweg, il 12 maggio 2 a Barrichello di cedere 249 gran premi disputati (il reÈ subito polemica. Sul p cord è di Patrese 256). 2006 L’ANNUNCIO salire Rubens sul gradin Team: Jordan 1991, Benetton 1991-1995, Ferrari 1996-2006. Mondiali 7 : (2º Fangio 5), 2004 IL PIÙ GRA 91 vittorie (2º Prost 51), 68 pole (2º Senna 65), 1362 punti conquistati, Monza, 10(2º settembre Vince Prost2006. 798,5). il Gp, riapre il mondiale e annuncia, tra CON LA FERRARI le lacrime, il ritiro. I piloti lo invidiano: «È il modo180 più bello perpremi, annunciarlo». gran 72 vittorie, 58 pole, lavoro sporco dei suoi suc116 podi, cessi in rosso. Bè sono in molti a per145 volte a punti, dere il sonno oggi e non 52 giri veloci, chiudere occhio fino almeoltre 3800 km al comando, Sette titoli mondiali. A no al prossimo novembre! oltre 10.000 giri; vinta da Raikkonen ed Sono tutti gli uomini oltre 49.000 km in gara. Ferrari, ad esempio, sotto tono da (2º posto) M per la settima volta ca Alonso a Domenicali, da fresco sponsorone Petronas) da spendere per una bomba di macchina nuova da sviluppare accuratamente durante l’anno (fondamentale, alla lunga, si sa). Rientra tonico da paura e con quel Ross Brawn che ha da sempre fatto il

Massa a ogni singolo ingengnere. Ma vi immaginate se dovessero perdere da Schumacher in Mercedes? Viene giù il palco scenico. Insonnia fissa per Rosberg, compagno di box con 16 anni in meno, per i freschi campioni del mondo Button e Hamilton, per tutti quelli che (noi, pure, ogni tanto) si sonno permessi di prendere in giro l’idea di rimettersi in pista alla faccia del fatto di avere tutto da perdere. Schumi fa paura. E ci sono tutte le premesse perchè non si tratti di un falso allarme. Bentornato Schumi.


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