L ITALIANO MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2009 - Anno III - Numero 239 QUOTIDIANO DELL’ITALIA NEL MONDO
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Italia 0,50 euro - Argentina 1 peso
E' di oltre quindici vittime il bilancio degli scontri a Teheran. Intanto non si ferma la macchina della repressione. Arresti a tappeto nella capitale: presi due consiglieri di Moussavi e una delle voci critiche del regime, Ebrahim Yazdi. Irruzione alla fondazione dell’ex presidente Khatami. Condanna unanime dell'Occidente: "Repressione violenta" ALLA PAG. 6
IRAN: IL REGIME ADESSO AMMETTE GLI ORRORI QuiArgentina
ItalianinelMondo
Inondazioni a San Antonio di Areco: almeno 3.000 gli sfollati. E’ emergenza. In tilt il traffico Rosario-Baires
Giallo Ferrigno: sulla morte del fisico salernitano ucciso in Olanda si segue la pista dello spionaggio industriale
alla pag. 4
QuiItalia Berlusconi scrive ai militanti del PDL e promette rinnovato impegno per l’Italia: «E’ arrivato il momento di cambiare il paese»
a pag. 2
QuiItalia Via ai saldi dal 2 gennaio: spesa media
alla pag. 5 di 400 euro. Adoc non ha dubbi: “Boom
di vendite”. Ma Codacons ribalta tutto: «Acquisti saranno un flop» pag. 3
SportArgentina 2009 l’anno di Lionel Messi: ora manca solo la coppa del mondo. La “Pulce” del Barcellona vuole diventare protagonista con la nazionale alla pag. 8
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L’ITALIANO MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2009
ATTUALITA’
IL TEMPO DEL RIPOSO PER IL CAPO DEL GOVERNO E’ FINITO Il premier ringrazia i propri sostenitori e gli italiani che gli sono stati vicino in questi giorni di delicata convalescenza successivi all’aggressione di Milano: «Tante sono ancora le cose da fare per mantenere fede al mio impegno: possiamo cambiare in meglio l'Italia»
Berlusconi: «E’ arrivato il momento di cambiare il paese» DALLA REDAZIONE
ROMA - Il tema del dialogo sulle riforme continua a tenere banco nel dibattito politico, con il Pdl che invita l’opposizione al confronto, mentre il Pd frena e chiede che prima si sia sgomberato il campo dalle "leggi ad personam" che riguardano Silvio Berlusconi. È lo stesso premier che torna a insistere sul cambiamento di clima nel paese dopo l’aggressione di piazza Duomo e, in una lettera ai responsabili del tesseramento del Pdl, sottolinea l’intenzione di "lavorare per cambiare in meglio la nostra Italia". Berlusconi al lavoro "La ringrazio per il sostegno e l’incoraggiamento di questi giorni". Nella lettera ai militanti del Pdl che partecipano al forum Forzasilvio.it, resa nota dall’esponente del Pdl di Trento Claudia Povoli, il premier ha fatto sapere di essere "molto confortato" perché si è accorto di "essere circondato e sostenuto dall’affetto di tante persone come Lei, che vogliono costruire e non distruggere, che vogliono il bene di tutti e a nessuno augurano il male". "Come sa, ho ripreso a lavorare - prosegue la lettera - perché tante sono ancora le cose da fare per mantenere
Berlusconi: presto lo rivedremo energico e sorridente alla guida del Governo
fede al mio impegno con Lei e con tutti gli italiani: cambiare in meglio la nostra Italia. Come ho detto due domeniche fa a Milano in Piazza Duomo - prosegue Berlusconi - l’obiettivo della campagna di tesseramento del Pdl è raggiungere un milione di adesioni. Un milione di persone che chiamo a lavorare insieme a noi a favore del bene del nostro Paese e degli italiani". Il Pdl apre al dialogoIl portavoce del presidente del Consiglio, Paolo Bonaiuti, insiste e chiede che le forze politiche facciano uno sforzo affinchè le riforme si facciano insieme, perchè, dice, "ce lo chiede la
gente". "Il dialogo - ha insistito Bonaiuti - è richiesto dal Paese. È quindi interesse di tutti, anche della sinistra riformista, arrivare a un dibattito più sereno". E non si partirebbe da zero, visto che c’è già la bozza Violante e si potrebbe trovare un’intesa "sul bicameralismo, la riduzione del numero dei parlamentari, l’aumento dei poteri del premier e lo snellimento dei procedimenti di formazione delle leggi. Sul come ci si può mettere d’accordo, il dibattito sarà lungo". Renato Brunetta propone di reintrodurre l’immunità parlamentare perchè questo consentirebbe ai parlamentari di
"essere liberi dai condizionamenti della magistratura. In questo momento - dice Brunetta - la magistratura ha più potere della politica". Il Pd chiude alle riforme Il Pd continua a restare in attesa di un segnale da parte della maggioranza: la linea del Piave, insistono i dirigenti democratici, è quella della giustizia e delle leggi ad personam. Dopo la smentita di ieri di un contatto tra il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e Berlusconi, e le parole del capogruppo Dario Franceschini, oggi è il responsabile giustizia di largo del Nazareno a tornare sulla questione: "E' del tutto evidente che se si continua a parlare di leggi che riguardano Berlusconi - dice Andrea Orlando - non si può parlare di riforme che riguardano invece tutti gli italiani". Ancora più netto il "no" dell’Idv, con Felice Belisario, capogruppo al Senato, che respinge al mittente ogni invito alla discussione: "Il Pdl sta cercando di imbrogliare il Paese con il solito gioco delle tre carte - dice - non si può chiedere di fare le riforme insieme e contemporaneamente occupare il Parlamento per operare un braccio di ferro su leggi ad personam come il legittimo impedimento e il processo breve".
ECONOMIA
Nella lettera ai militanti che partecipano al forum Forzasilvio.it, resa nota dall’esponente del Pdl di Trento Claudia Povoli, il leader del PDL ha fatto sapere di essere "molto confortato" perché si è accorto di "essere circondato e sostenuto dall’affetto di tante persone"
Confindustria vede rosa: Produzione sale: +0,2% ROMA - La produzione industriale registra a dicembre un incremento dello 0,2% su novembre, quando si era avuto un rimbalzo dell’1,4% su ottobre (dati destagionalizzati). Sono le stime diffuse dal Centro studi di Confindustria. Il livello di attività si colloca in dicembre di oltre un quinto (21,0%) sotto il mas- La produzione industriale è in leggera ripresa simo pre-crisi toccato nell’aprile 2008 e segna un novembre. Il Csc stima inoltre recupero del 5,8% dal minimo una "sostanziale stagnazione dell’attività industriale nel quardi marzo 2009. Nei dati grezzi la produzio- to trimestre": -0,1% rispetto ai ne aumenta in dicembre precedenti tre mesi, che a loro dell’1,5% sullo stesso mese del volta avevano registrato un 2008 (era -3,4% in novembre). rimbalzo del 4,3% sul trimestre La ripresa della produzione Al precedente. Si attenua la canetto delle differenze di calen- duta Si attenua dal -15,9% al dario, aggiunge il Centro studi -6,1% la caduta rispetto a un di Confindustria, la produzione anno prima. Nella media del industriale diminuisce del 2,1% 2009 la produzione si attesta su sul dicembre del 2008, a fron- livelli inferiori del 17,1% a te del -6,2% annuo registrato in quelli del 2008.
Il presidente della Camera e i suoi sono diventati il pensatoio del politically correct e dei cliché
Cinepanettoni, rom e calcio: le battaglie snob di Farefuturo, la fondazione di Gianfranco Fini ROMA - Pensano perché sono un pensatoio, sparano perché sono un think tank, fanno o vorrebbero fare il futuro perché sono quelli di Farefuturo. Macinano idee, triturano ideologie, piantano i paletti culturali e politici dell’indefinito e indefinibile recinto della destra. La fondazione voluta da Gianfranco Fini con l’obiettivo dichiarato di «ripensare il centrodestra in prospettiva europea», è un animale dall’immenso prurito che ogni giorno si danna per grattare via le ultime crosticine di autoritarismo e rendersi autorevole. Qualche volta ci riescono, qualche volta no, ma sempre e comunque riescono a fa parlare di sé. Parafrasando Jovanotti, che crede in una grande chiesa che passa da «Che Guevara, Madre Teresa, Malcolm X, Gandhi e San Patrignano», i Fini-boys scartano
miti, adottano modelli, abbracciano eroi e riciclano idoli. E così, jovanottianamente, esaltano Lady Oscar e smorzano i Pokemon; demoliscono «Natale a Beverly Hills» e candidano al Nobel il web; glorificano Balotelli e strapazzano Amauri; magnificano Fabio Fazio e Roberto Saviano e s’inebriano per le bracciate stile libero di Federica Pellegrini e le sbroccate stile-zero di Ferdi Berisa, concorrente del Grande fratello 9. Mettici un po’ di politicamente corretto, di neo terzomondismo, di individualismo chic e di modernismo hi-tech e la marmellata è pronta. Boutade o arguzia che sia, ne inventano una ogni dì. L’ultima parola d’ordine è «boicottate i cinepanettoni»: una battaglia di principio per dire che il ministro Bondi è un «pisquano» perché film come
«Natale a Beverly Hills» avranno ancora la possibilità di usufruire dei finanziamenti pubblici. «Il punto - si spiega - non è se ti piace ridere con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Michelle Hunziker e dare i tuoi soldi a Neri Parenti... Il punto è che è assurdo che la stessa pellicola benefici dei crediti di imposta e degli aiuti pensati per sostenere quelli che dovrebbero dare spazio ai film culturalmente più stimolanti». Niente denaro a roba trash e va bene. Ma poi, nell’immondizia del Grande Fratello, si raccatta la comparsa Ferdi Berisa e lo si rende mito buono, simbolo del bene: «Ma l’Italia non era un Paese razzista? La smentita giunge dal format più odiato dalla critica radical... Ha vinto lui, Ferdi, rom montenegrino con un passato da fiction strappalacrime alle spalle. Non è che
il pubblico stavolta ha dato una lezione di intelligenza e di indipendenza ai suoi tanti detrattori?». Tema delicato, quello dello straniero, forse ipersensibile per chi ha ancora qualche grumo di senso di colpa per il cliché «destra uguale sciovinismo». Ne è una riprova Mario Balotelli, cannoniere dell’Inter, natali a Palermo ma nero come la pece per via dei genitori ghanesi e pertanto fischiato da schegge di becerume. Lui è diventato «generazione», simbolo, buono, bravo, genio, più bianco dei bianchi. «Portare Balotelli ai Mondiali non risolverebbe i problemi dei fischi in curva, ma sarebbe un segnale. Lui è generoso, coraggioso, irriverente, testardo, rissoso, bulletto. Un talento puro. Cosa c’è di più italiano di questo?». Accantonati gli impolverati Nietz-
sche, Evola, Ezra Pound e Tolkien, viva viva per Lady Oscar: bella, femmina, boccoli d’oro, ubbidiente e devota a quel padre che «voleva un maschietto». Ecco la nuova eroina: quella che, compiuto il suo dovere verso la regina, passa dalla parte del popolo e che, finita la missione, si toglie divisa e bustino e si mette in gonna prima di mettersi con l’amato André. Roba moderna come il web, candidato a premio Nobel per la pace 2010 visto che «la forza di Internet sta nella possibilità di pensare il mondo come uno spazio dinamico, sempre in crescita, il cui racconto collettivo non è fermo» e che «è il primo strumento di costruzione di massa». Roba bipartisan come Saviano e Fabio Fazio: il primo è «grande pensatore di destra», il secondo è «garbato, attento, simpatico, preciso». Destra e si-
nistra sono superate, mischiate, confuse. Il «do re mi» che giustifica tutto sta nel refrain che «categorie di destra e sinistra lasciano davvero il tempo che trovano. Sono contenitori strumentali e ognuno può metterci quel che desidera». Oppure: «La cultura non è di destra o di sinistra, la musica non è di destra o di sinistra». Alla spasmodica ricerca di un volto, di una sagoma, di un personaggio che unisca, di un poster che stia accanto sia a quello del «Che» sia a quello del «Signore degli anelli», Farefuturo s’è perfino buttata in piscina pur di tirar fuori «il nuovo eroe italiano»: Federica Pellegrini, la più veloce di tutti i tempi, «simbolo di un Paese davvero unito, uno dei ritratti cui è naturale affidare la costruzione dell’immaginario, simbolo di una nuova epica nazionale».
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ATTUALITA’
Via ai saldi dal 2 gennaio: spesa media di 400 euro. Adoc non ha dubbi: “Boom di vendite” I negozi di Napoli, Roma, Bologna, Milano, Venezia e Palermo saranno i primi a scoprire le vetrine "vestite a saldo" MILANO - I negozi di Napoli, Roma, Bologna, Milano, Venezia e Palermo saranno i primi a scoprire il 2 gennaio le vetrine "vestite a saldo". Il 3 gennaio tocca a quelli di Trieste, il 5 Torino e Genova, fino al 10 del mese quando per ultimi anche i commercianti di Aosta inizieranno i loro saldi invernali. Da un sondaggio Format-Confcommercio risulta che l’87,2% dei commercianti è favorevole ad una data unica di inizio dei saldi. Le spese in famiglia Ogni famiglia quest’anno spenderà poco più di 400 euro. Il totale di spesa è di 6,1 miliardi di euro, e va ad incidere per il 21% sul fatturato del settore. Se ci sono forti consensi per un inizio unificato dei saldi in tutta Italia non risulta lo stesso sul tema liberalizzazione: dal sondaggio emerge che il 70% degli imprenditori del commercio non si dice d’accordo. In particolare per il 55,2% dei commercianti non porterebbe ad un aumento dei consumi e quindi a maggiori vendite. Per il presidente di Federmoda/Confcommercio, Renato Borghi, è arrivato il momento di mettersi intorno ad un tavolo e cominciare a ridisegnare le regole per le vendite straordinarie: i saldi non devono essere di "inizio stagione" ma di "fine stagione". Garantire le più ampie possibilità di acquisti a prezzi favorevoli per i consumatori è una priorità che può essere garantita dall’eliminazione di ogni vincolo sulle vendite promoziona-
li. Boom di vendite Dopo il flop di Natale, con la spesa per i regali in calo del 7% rispetto al 2008, la ripresa dei consumi si concretizza con i saldi che, per la prima volta dall’introduzione dell’euro nel 2001, segnano un trend positivo, con una crescita della spesa pari al 9%. Per l’Adoc un’inversione di tendenza che fa ben sperare per il superamento della crisi nel 2010. "Per la prima volta dal 2001 ad oggi i saldi invernali registrano, secondo le nostre stime, un incremento medio delle vendite del 4,2%
- dichiara il presidente Carlo Pileri - con un aumento della spesa pari al 9% rispetto allo scorso anno, per un totale di 130 euro a famiglia. In crescita soprattutto l’abbigliamento di alta qualità, in rialzo del 10%, e le calzature, che segnano un +15%, male l’abbigliamento sportivo (2%) e quello di bassa qualità (-6%). Quest’ultimo paga la concorrenza di outlet e centri commerciali, capaci di offrire tutto l’anno vendite a stock a prezzi contenuti. Dopo la contrazione subita dai regali di Natale, la cui spesa ha registrato un calo complessi-
vo del 7% rispetto al 2008, i saldi rappresentano un’inversione di tendenza e un’iniezione di fiducia per il rilancio dei consumi". PER CODACONS I SALDI SARANNO UN FLOP - Una diminuzione del 10-20% secondo Carlo Rienzi, presidente Codacons: "Non ci saranno i saldi che tutti si aspettano perché le famiglie hanno speso i pochi soldi prima di Natale". Invece per Renato Borghi, presidente Federmoda la priorità è trovare una data comune a tutto il territorio. Occasione o flop i saldi invernali fanno già discutere.
"Sostenere che la fine stagione sia gennaio è un paradosso" dice Renato Borghi, presidente di Federmoda e vicepresidente di Confcommercio. "Bisogna ridisegnare le regole per le vendite straordinarie. Siccome c'è l'esigenza di offrire ai consumatori più ampie opportunità di comprare a prezzo scontati - continua Borghi - vediamo quali vincoli ci sono e rimoviamoli in modo da poter offrire per tutto il corso dell'anno prodotti a prezzo scontato e lasciare alle imprese la possibilità di fare una libera politica di prezzo".
Le polemiche non risparmiano nemmeno il calendario, che prevede l'avvio dei saldi in giorni diversi da regione a regione. Al via il 2 gennaio a Napoli, Roma, Bologna e Milano. L'ultima città a partire con le svendite di fine stagione sarà Aosta il 10. "Ai turisti che visitano il nostro paese non diamo certo una bella immagine di coordinamento - afferma Borghi - la soluzione migliore sarebbe una data unica per tutto il territorio nazionale". Ma al di là delle polemiche, i prossimi saldi saranno un flop, come ha annunciato il Codacons? Per il presidente di Federmoda "dopo tanti mesi in cui non si sono riversate risorse nei consumi, questo potrebbe essere il primo segnale importante di inversione di tendenza". Secondo Confcommercio nei giorni dei saldi ci sarà un movimento di circa 6 miliardi di euro a livello nazionale, con una spesa media per famiglia di 418 euro e per persona circa 175 euro. I consigli per chi si dedicherà allo shopping sono pochi, ma fondamentali, così come spiega Borghi: "Al primo posto andare dal proprio negoziante di fiducia. Poi i pagamenti con carta di credito devono essere accettati dal negoziante qualora abbia esposto l'apposta insegna in vetrina. Inoltre i cambi della merce sono dovuti se i prodotti sono difettosi e ci dev'essere il prezzo normale di vendita e lo sconto. In alcune regioni è anche obbligatorio mettere il prezzo finale".
In costante aumento televisori, lettori dvd, personal computer e l'immancabile telefono cellulare. Vicino alla scomparsa le "vecchie" videocassette. Ancora lontani da internet e hi tech i più anziani
Istat, gli italiani e la tecnologia: sempre più pc e web, addio alle videocassette ROMA - Televisore, lettore dvd e personal computer e, ovviamente, il cellulare. Gli italiani diventano più tecnologici, ma soprattutto se in famiglia c'è un minorenne. Gli anziani, invece, sono ancora lontani dalla media nazionale. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, i beni e i servizi tecnologici più diffusi sono il televisore, presente nel 96,1% delle famiglie e il cellulare (90,7%). Seguono il lettore DVD (63,3%), il videoregistratore (55,7%), il personal computer (54,3%) e l’accesso ad Internet (47,3%). Tra i beni tecnologici presenti nelle famiglie hanno un certo rilievo anche l’antenna parabolica (33,1%), la videocamera
(28,3%) e la consolle per videogiochi (20,1%). Rispetto al 2008 cresce la quota di famiglie che possiede il personal computer, passando dal 50,1% al 54,3%, così come la percentuale di quelle che ha accesso ad Internet (dal 42% al 47,3%). Web, linea sempre più
veloce Migliora anche la qualità della connessione usata per accedere alla rete da casa: diminuisce drasticamente, infatti, la quota di connessioni a banda stretta (tramite linea telefonica tradizionale o linea telefonica Isdn), che passa dal 9,1% al 6,6%, e aumenta invece la quota di famiglie con connessione a banda larga (linea telefonica ADSL o altro tipo di connessione a banda larga), aumentata dal 27,6% al 34,5%. Aumenta inoltre il possesso del lettore DVD (dal 59,7% al 63,3%) a discapito del videoregistratore (dal 58,1% al 55,7%). I ragazzi portano tecnolo-
gia Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche Tra le famiglie si osserva un forte divario tecnologico da ricondurre a fattori di tipo generazionale, culturale ed economico. Le famiglie costituite da sole persone di 65 anni e più continuano ad essere escluse dal possesso di beni tecnologici: appena il 7,7% di esse possiede il personal computer e soltanto il 5,9% ha l’accesso ad Internet. Inoltre, in queste famiglie è più limitato il possesso delle nuove tecnologie collegate alla tv, come l’antenna parabolica (15,1%). L’unico bene diffuso (a parte il tv color) è il cellulare (64,7%), il cui possesso è comunque molto inferiore alla media nazionale (90,7%) Banda larga All’estremo
opposto si collocano le famiglie con almeno un minorenne, che possiedono il personal computer e l’accesso ad Internet rispettivamente nel 79% e nel 68,1% dei casi. Sono queste famiglie ad avere il più alto tasso di possesso di connessione a banda larga (51,6%) e di telefono cellulare (99,8%), che ha raggiunto e superato i livelli di diffusione della televisione. Molto diffusi sono anche il lettore DVD (87,1%), il videoregistratore (70,9%), la videocamera (50,9%) e la consolle per videogiochi (46,1%). Rispetto al 2008 il divario nel possesso di beni tecnologici tra le famiglie di soli anziani e le famiglie con almeno un minorenne si è ridotto significativamente solo rispetto al cellulare, che è aumen-
tato significativamente tra le famiglie di soli anziani (dal 58,1% al 64,7%) ed è invece stabile nelle famiglie con almeno un minorenne, avendo raggiunto la soglia di saturazione. Aumenta, invece, il divario nel possesso dei beni tecnologici quali l’antenna parabolica, l’accesso ad Internet, la connessione a banda larga, la videocamera, il personal computer e la consolle per videogiochi. Inoltre, sono soprattutto le famiglie con almeno un minorenne ad avere in casa due o più televisori (62,8% contro il 36% delle famiglie di soli anziani), due o più pc (19,5% contro il 6,8% delle famiglie di soli anziani) e due o più cellulari (92,4% contro il 25,2% delle famiglie di soli anziani).
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QUI ARGENTINA
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L’esondazione del fiume Areco ha provocato l’allagamento delle strade 8 e 9 nelle vicinanze di San Antonio di Areco, e del centro storico della città. Circa 3000 persone sono rimaste coinvolte nell’esondazione del corso d’acqua. Al momento si contano centinaia di sfollati
Inondazioni a San Antonio di Areco: almeno 3.000 gli sfollati. E’ emergenza. In tilt il traffico Rosario-Baires Rosario. Guillermo Testone, maggiore dei Pompieri Volontari, ha dichiarato che i pompieri non possono fare nulla in questi casi e che l’unica speranza è che il livello del fiume torni alla normalità. Evento difficile poiché sono previste per oggi altre piogge. Il ministro della Giustizia Ricardo Casal ed il ministro delle Infrastrutture Cristina Álvarez Rodríguez si riuniranno con il pubblico ministero Pablo Merolla oggi alle 9 a San Antonio di Areco per accertare l’eventuale possibilità di “cause non naturali” che possano aver provocato le esondazioni come suggerito dal dal governatore Daniel Scioli. Il governatore, infatti, ha dichiarato che alcuni contadini avrebbero potuto causare l’inondazione del fiume, mai verificatasi in precedenza, a seguito della costruzione di alcuni "canali idrici irregolari" vicino al fiume che avrebbero incanalato l’acqua proprio nel centro della città. CHIARA GUARINO
BAIRES - Circa 3000 persone sono rimaste coinvolte nell’esondazione del fiume Areco in seguito ad un fortissimo temporale abbattutosi nella zona di San Antonio de Areco, nella provincia di Buenos Aires. Particolarmente colpiti soprattutto i quartieri "Amespil", "Canoglio" e "Don Pacho" che si trovano molto vicini alle sponde dell’Areco. Gli sfollati sono stati accolti nella palestra municipale, mentre i pompieri stanno organizzando dei turni di guardia per proteggere tutti coloro che non intendono abbandonare la propria casa per paura di furti. A tutti coloro che sono rimasti nelle case i pompieri insieme al personale di Difesa Civile ed agli agenti della Croce Rossa stanno portando alimenti e generi di prima necessità. Numerosi i danni dovuti all’allagamento delle strade 8 e 9. Da ieri sera alle 21, infatti, all'altezza del chilometro 109,5 è interrotta la circolazione nella strada 9 che unisce Buenos Aires e
Alfonsín punta a candidarsi alle presidenziali del 2011
YPF e Petrobras si associano in nuovo progetto con Uruguay
BAIRES - Ricardo Alfonsín, figlio dell'ex presidente Raúl Alfonsín è, secondo l’Unione Civico Radicale (UCR), un potenziale canditato alle presidenziali previste nel 2011. Per ora sono solo voci che circolano nell’ambiente dell’UCR, partito capeggiato da Gerardo Morale, ex titolare del Comitato Nazionale. Se così fosse la sua candidatura potrebbe ostacolare fortemente quella a vicepresidente di Julio Cobos. L’idea sarebbe quella di affiancare il leader della Coalizione Civica (CC), Elisa Carrió, nella provincia di Buenos Aires, così come sta cercando di fare Margarita Stolbizer, ideologicamente vicina a Cobos. Nel frattempo, i membri dell’Incontro Radicale Autonomo, guidato da Horacio Minotti, assicurano che già dal prossimo anno la candidatura di Alfonsín potrebbe riscuotere maggiore successo rispetto a quella di Cobos. Questo è dovuto al fatto che, sempre
BAIRES - L'azienda statale petrolifera uruguayana Ancap firmerà contratti di esplorazione con un consorzio formato dalla Petrobras e dalla YPF per l'esplorazione petrolifera, in un progetto iniziale da 80 milioni di dollari, afferma ADNMundo.com. La risoluzione abilita le
secondo l’Incontro Radicale Autonomo, Alfonsín incarna valori e ideali tanto ricercati dagli argentini, che sono più propensi a votare non chi vuole ricoprire una carica politica per inseguire la propria soddisfazione personale, ma chi tende a migliorare il Paese. Questa nuova visone di leader politico porterà a prediligere un presidente che non abbia “scheletri nell’armadio”.
Quindi chi ha un passato dove oscuro rischia di essere messo da parte per dare la possibilità di governare a chi ha un passato limpido, senza episodi di violenza o golpismo. Ecco perché, secondo l’URC, uomini come Ricardo Alfonsín, che privilegiano valori come lealtà e condotta etica saranno apprezzati dal popolo argentino. CHIARA GUARINO
analisi per idrocarburi nelle aree tre e quattro della piattaforma marittima ubicata a più di 60 chilometri dalla costa uruguayana. Il consorzio tra la brasiliana Petrobras e l'argentina YPF (filiale della spagnola Repsol) ha quattro anni per fare le analisi, in base al protocollo stabili-
to. La cosiddetta Ronda Uruguay effettuata nel 2008 ha diviso in 11 blocchi lo scenario marino dell'Uruguay. Le attività inizieranno in gennaio 2010. Secondo Iranì Varella, direttore di Petrobras, si troverà sicuramente petrolio nella zona di ricerca assegnata.
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ITALIANI NEL MONDO
Giallo Ferrigno: si indaga nello spionaggio industriale Si occupava di ricerche nel campo dei pacemaker. lI delitto può essere legato a qualche scoperta importante realizzata nel suo settore AMSTERDAM - Il fisico nucleare di Cava de’ Tirreni (Salerno) trovato morto dal figlio nella sua casa di Rijswijk, in Olanda. Era capo esaminatore all’Ufficio europeo brevetti dell’Aja. La polizia è chiusa nel più stretto riserbo. «Lo hanno legato e ucciso per i brevetti». «Non è una zona presa di mira dai ladri. Non credo a una rapina» dice Andrea Mantione, il presidente olandese del Comitato degli italiani residenti all’estero. Che invece ipotizza un omicidio legato alla sfera del lavoro: Ferrigno si stava occupando di brevetti sui pacemaker. Minacce e spionaggio industriale. Un'importante scoperta nel campo dei pacemaker, delle minacce telefoniche, una lite furibonda con la moglie: su questi tre indizi sta lavorando la polizia olandese, secondo quanto riporta la stampa locale, per trovare l'assassino. Secondo quanto racconta al quotidiano De Telegraaf una fonte vicina alle indagini, Ferrigno, che lavorava all'ufficio europeo dei brevetti ed è stato un pioniere dello sviluppo della tecnologia per pacemaker, aveva da poco fatto una importante scoperta in quel campo. Molto noto e apprezzato per la sue capacità come fisico nucleare, ultimamente l'uomo aveva raccontato di aver ricevuto numerose minacce telefoniche. Al vaglio anche una lite con la ex moglie. Ma all'attenzione degli inquirenti c'è anche una pista che si allontana dallo spionaggio industriale. Ferrigno è stato descritto dai vicini della sua casa di Rijswijk - l'elegante quartiere residenziale dove è stato trovato morto - come «un uomo molto solo, che riceva visite solo dalla figlia e dalla ex moglie, una donna di origini ispaniche». Secondo quanto riportato dai vicini, «qualche tempo fa i due ex coniugi hanno avuto una lite furibonda, durante la quale gridavano l'uno contro l'altro in inglese e si lanciavano degli oggetti» Il ritrovamento del corpo. Secondo quanto è stato possibile ricostruire il pomeriggio di Natale il figlio sedicenne di Ferrigno, Fabrizio, allarmato perché non sentiva il padre da qualche giorno, ha deciso di recarsi a casa sua, nella
EDITORE Cooperativa Editoriale L'Italiano Soc. Coop. a mutualità prev. Srl P.Iva 09341041003 REGISTRAZIONE Tribunale di Roma: 492007 del 02.03.2007 ROC: 15506 DIRETTORE Gian Luigi Ferretti VICEDIRETTORI Tullio Zembo - Edizione Sud America Michele Altamura - Edizione Balcani DIRETTORE RESPONSABILE Salvatore Santangelo COLLABORANO Italia: Stefano Pelaggi, Eugenio Balsamo, Simone Nastasi, Pasquale Campolo, Mara De Gaetano Francia: Carlo Erio Germania: Alessandro Chiodo Svizzera: Antonio Zulian Principato di Monaco: Fabrizio Carbone USA:Luigi Solimeo, Nino Antonelli ITALIA Redazione: Via C. Magni 41C 00147 Roma Tel.: 0651604709 Fax: 0651601481 redazione@litaliano.it Stampa: Telestampa Centro Italia Srl Località Casale Marcangeli Oricola (AQ)
Burgermeester Elsenlaan a Rijswijk. Ha bussato alla porta ma non ha ricevuto alcuna risposta. Allora ha aperto con le sue chiavi. E’ entrato nella stanza da letto ed una scena terribile si è presentata ai suoi occhi. Il padre era a terra, in pigiama, riverso in una pozza di sangue, con le mani legate e segni evidenti di colluttazioni sul corpo. Antonio Ferrigno era già privo di vita. La stanza era stata messa a soqquadro. Fabrizio ha chiamato la polizia e un'autoambulanza, poi ha avvisato la sorella ventiduenne Senandy. Cava de’ Tirreni è scossa per il delitto. La città si è stretta intorno al dolore del fratello Giovanni e delle sorelle Anna e Maria. Ora si attende la salma per celebrare i funerali. IL FATTO - Starebbero per recarsi in Olanda i familiari di
Antonio Ferrigno, il fisico nucleare italiano di 54 anni ucciso all’alba della vigilia di Natale nella sua casa alla periferia dell’Aja, a Rijswijk, elegante quartiere residenziale dove era stato ritrovato il 25 mattina con le mani legate e il corpo in un mare di sangue. Lo rende noto la Farnesina spiegando che “il consolato generale segue da vicino la storia e si sta attivando per ogni possibile assistenza ai parenti della vittima in questa parte delicata delle indagini”. Le indagini, per omicidio volontario, sono gia’ in corso da parte della polizia olandese e, secondo quanto scrive oggi il quotidiano ‘De Telegraaf’ si starebbero orientando su tre indizi principali: un’importante scoperta nel campo dei pacemaker, che attiverebbe la pista dello spionaggio industriale; delle minacce
telefoniche come da lui stesso raccontato di recente; infine una lite furibonda con la ex moglie. Ferrigno, capo esaminatore internazionale dell’Ufficio Brevetti dell’Aja, dove viveva da 25 anni, e membro del Comites, il Comitato degli italiani residenti all’estero, era originario di Passiano, frazione di Cava dei Tirreni provincia di Salerno ed era separato da circa una decina di anni dalla moglie olandese dalla quale aveva avuto due figli, una ragazza di 21 anni Senandi e un ragazzo di 17, Fabrizio. Proprio il figlio aveva scoperto il padre morto il 25 mattina. Esperto di alta tecnologia, Ferrigno si era laureato in fisica nucleare a Salerno e aveva ottenuto un dottorato di ricerca in Fisica a Berlino. Aveva poi vinto il concorso all’Ufficio brevetti dell’Aja.
I parenti: «Era impegnato nel sociale» Antonio Ferrigno aveva lavorato per la Federico II e l’Università di Salerno. A Berlino il dottorato in Fisica SALERNO- «È stato un fulmine a ciel sereno per noi, alla vigilia di Natale, ricevere questa notizia». Lo ha dichiarato Vincenzo Ferrigno, 31 anni, nipote dell’ ingegnere ucciso a Rijswick, nei pressi dell’ Aja. «Era un uomo retto, che si impegnava nel volontariato e nel sociale, confidiamo che le autorità olandesi facciano piena chiarezza sull’ accaduto», aggiunge il nipote. Nella frazione Passiano di Cava dei Tirreni vivono un fratello dell’ ingegnere ucciso, Giovanni, e due sorelle, che sono stati informati alla vigilia di Natale dell’ accaduto dai due figli dell’ ingegnere, 22 e 16 anni, avuti da una olandese. Ferrigno aveva ottenuto il dottorato di ricerca in fisica a Berlino, dove era rimasto tre anni prima di trasferirsi in Olanda. Aveva lavorato per l’ Università Federico II di Napoli e per l’ Università di Salerno ed aveva al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche. Apprezzato per le sue ricerche aveva trovato lavoro in Olanda. Qui faceva parte dell’ associazione di volontariato italo-olandese Delft. Una prosecuzione dell’ impegno avviato a Cava dei Tirreni, dove aveva fondato l’ associazione cattolica «Rinnovamento Passiano». Ferrigno manteneva legami stretti con la famiglie e la comunità di origine, dove tornava più volte dutrante l’ anno. «Lo avevamo visto l’ ultima volta a fine estate», racconta il nipote.
EDIZIONE SUD AMERICA Redazione: Uruguay 239 piso 7 apt D C1015ABE Buenos Aires Tel.: 4372-6111 zembot@fibertel.com.ar Stampa: Diario del Viajero Av. de Mayo 666 C1084AAO Buenos Aires Distribuzione: Antonio Felix De Bonis Estados Unidos 1788, 3°piso - 2, Buenos Aires Collaborano: Argentina: Daniel Bellicoso, Salvatore Giuffrida. Brasile: Adriano Bonaspetti, Stefano Andrini Paraguay:Elisabetta Deavi, Antonio Fossati EDIZIONE BALCANI Redazione, Stampa e Distribuzione: c/o Gazeta Libertas Rr. Xhorxhi Martini Pall. “Teuta Construction”, Shk. 1, Ap. 4, Tiranë, Tel/Fax: +355 4 2256528 Contatto:Plator Nesturi Collaborano:Fulvia Novellino, Alketa Alibali, Biljana Vukicevic
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F.U.S.I.E.
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L’ITALIANO MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2009
ESTERI
GLI STATI UNITI SCOSSI DALL’EPISODIO AVVENUTO QUALCHE GIORNO FA
Al Qaida ha rivendicato il fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit. Secondo fonti vicine a Scotland Yard un gruppo di 25 kamikaze si starebbe addestrando per compiere attentati simili. Obama: “Dobbiamo lottare contro chi vuole attaccare il nostro paese”
DALLA REDAZIONE
WASHINGTON - Al Qaida ha rivendicato il fallito attentato sul volo Delta Amsterdam-Detroit. In un sito legato all’organizzazione terroristica è stato spiegato che si è trattato di una "risposta" agli attacchi subiti nello Yemen. L'organizzazione ha anche minacciato di uccidere tutti i diplomatici occidentali nella regione: "A morte tutti i crociati", riporta il sito. Obama: "Continuiamo a lottare" Il presidente americano Barack Obama dirà che gli Usa continueranno a lottare contro il terrorismo e descriverà i passi che gli Stati Uniti stanno facendo per assicurare la sicurezza dei viaggiatori. Lo hanno detto fonti della Casa Bianca. Il presidente dirà che "dobbiamo mantenere la pressione contro chi vuole attaccare il nostro paese", ha detto il portavoce Nick Shapiro. Obama descriverà anche i passi immediati che il governo ha deciso per assicurare la sicurezza del pubblico. Il presidente, che si trova in vacanza alle Hawaii, "parlerà delle due revisioni ordinate sulle liste dei sospetti terroristi e sulla capacità di intercettazione dei terroristi, perchè ritiene che sia di importanza vitale imparare la lezione da questo incidente e prendere le misure necessarie
Gli uomini dell’intelligence americana al lavoro dopo il caso del terrorista algerino
per prevenire futuri atti di terrorismo", ha detto Shapiro. Le indagini Continuano su tutti i fronti le indagini dopo l'attentato fallito sul volo della Delta. L’esplosivo che il nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab portava addosso era sufficiente a distruggere l’aereo se fosse deflagrato. Intanto, fonti vicine a Scotland Yard hanno fatto sapere che un gruppo di almeno 25 musulmani britannici si starebbe addestrando in Yemen per compiere attentati simili a quello tentato il giorno di Natale sul volo Amsterdam-Detroit. Le indagini di Scottland Yard La grande paura è che Abdulmutallab (l’attentatore del
volo Delta, ndr) sia il primo di molti altri pronti ad attaccare gli aerei e uccidere migliaia di persone. "Sappiamo che ci sono quattro o cinque cellule radicali britanniche in Yemen", fanno sapere fonti vicine a Scotland Yard. La lista dei 25 sospetti è composta da persone di origine pachistana e somala, che avrebbero sposato l’estremismo islamico frequentando le moschee britanniche. Molti hanno una formazione tecnica, di tipo ingegneristico o informatico, mentre altri avrebbero fatto parte delle gang, scrive il Sun nella sua versione online. "Gli imam - continuano le fonti vicine a Scotland Yard - devono aver promesso
loro il paradiso per convincerli a diventare attentatori suicidi addestrati ad uccidere gli occidentali". La pista olandese Sarebbe maturata durante la sua permanenza a Londra la svolta verso l’Islam radicale di Umar Faruk Abdulmutallab, il nigeriano di 23 anni arrestato dopo aver tentato di far esplodere in volo, il giorno di Natale, l’aereo della DeltaNorthwest Airlines da Amsterdam a Detroit. Secondo l’Independent, i contatti tra Abdumutallab e gli ambientI musulmani radicali presero corpo proprio quando, tra il 2005 e il 2008, il giovane era studente nella capitale britannica. Mohammad Mutallab, un cugino dell’attentatore, ha affermato che il giovane cominciò a subire l’influenza dei gruppi estremisti quando si trovava in Gran Bretagna, e suoi colleghi sostengono che egli visitò almeno tre volte la moschea di East London, a Whitechapel, sospettata di ospitare predicatori musulmani della linea più dura. Gli agenti dell’anti-terrorismo e l’intelligence dell’MI5, che in questi giorni hanno passato al setaccio l’appartamento abitato da Abdulmutallab in un elegante palazzo di Mansfield Street, stanno vagliando tutti i contatti intrattenuti dal giovane nel Regno Unito.
USA
Volo Delta, Al Qaida rivendica attentato Obama: «Si deve continuare a lottare» Gli Usa a Israele: “Stop case a Gerusalemme est” WASHINGTON Il piano del premier israeliano Benjamin Netanyahu per la costruzione di 700 nuove case a Gerusalemme Est rappresenta un nuovo colpo al processo di pace in Medio Oriente: lo ha detto un funzionario dell’amministrazione americana, parlando in condizione di anonimato, secondo quanto riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz. "Riteniamo che le azioni unilaterali rendano più difficile il ritorno al tavolo del negoziato, e questo è il nostro obiettivo", ha detto il funzionario. Anche l’Unione Europea ha deplorato la decisione del governo israeliano di avviare una gara d’appalto per la costruzione di nuovi alloggi a Gerusalemme Est, la parte della Città Santa rivendicata dai palestinesi come capitale del loro futuro Stato. Aprire al dialogo "Le costruzioni nei territori occupa-
ti sono illegali e contrarie al diritto internazionale", ha avvertito la presidenza svedese della Ue. Qesta decisione - ha aggiunto - "non favorisce la creazione di un clima propizio al negoziato" di pace. Israele considera l’intera area di Gerusalemme, conquistata nel 1967, come proprio territorio e quindi ritiene che le queste costruzioni non possano essere considerate come nuovi insediamenti in territori occupati e non rientrano quindi nella moratoria proclamata alcune settimane fa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu per la Cisgiordania.
E' di oltre quindici vittime il bilancio degli scontri a Teheran. Intanto non si ferma la macchina della repressione. Arresti a tappeto nella capitale: presi due consiglieri di Moussavi e una delle voci critiche del regime, Ebrahim Yazdi. Irruzione alla fondazione dell’ex presidente Khatami. Condanna unanime dell'Occidente: "Repressione violenta"
Teheran, il regime ammette: “Oltre 15 vittime” TEHERAN - Ancora tensioni a Teheran. Mentre la televisione di Stato iraniana ha reso noto che sono più di 15 le persone morte negli scontri avvenuti domenica nella capitale, dove l’opposizione ha sferrato la maggiore sfida al regime dal giorno delle elezioni presidenziali, non si ferma la macchina della repressione. Dopo aver arrestato due consiglieri di Moussavi, le autorità iraniane hanno fatto irruzione oggi nella Fondazione Baran, dell’ex presidente riformista Mohammad Khatami, dove hanno arrestato due suoi collaboratori, tra cui un ex ministro, e sequestrato numerosi documenti. Arrestati i consiglieri di Moussavi Le autorità iraniane hanno arrestato oggi Mohammad Baghriyan e Ghorban Behzadian-Nejad, due stretti consiglieri di Mir-Hossein Mousavi, uno dei leader del movimento rifor-
mista. Secondo il sito web dell’opposizione Rah-e Sabz, la polizia stamane avrebbe arrestato anche Emad Baghi, noto attivista iraniano per i diritti umani in Iran, e l’ex ministro degli Esteri, Ebra-
him Yazdi. Nei drammatici eventi di ieri, la polizia iraniana ha arrestato almeno 300 dimostranti, stando a quanto hanno riferito fonti dell’opposizione. Le autorità stamane hanno ammesso
che 15 persone sono morte negli scontri, tra i quali figura anche il nipote di Mousavi, Seyyed Ali Mousavi, morto a causa di un colpo d’arma da fuoco. I funerali del nipote di Moussavi Dovrebbero svolgersi oggi, secondo quanto riportato dalla Bbc online, i funerali di Seyed Ali Moussavi, nipote del leader dell’opposizione iraniana, Mir Hossein Moussavi. Il giovane, secondo il sito online di Moussavi, sarebbe stato ucciso da un proiettile nella schiena, sparato dalle forze di sicurezza iraniane che disperdevano le manifestazioni di ieri a Teheran. I funerali potrebbero trasformarsi in una nuova occasione di proteste contro il regime del presidente Mahmoud Ahmadinejad. L'arresto del dissidente Yazdi Intanto non si ferma la macchina della repressione. All’alba è stato arrestato una delle voci cri-
tiche del regime, Ebrahim Yazdi, che era stato vice-premier e ministro degli Esteri nel primo governo dopo la rivoluzione del 1979: lo ha riferito un sito internet, secondo cui le forze dell’ordine sono arrivate intorno alle tre di notte a casa dell’uomo politico e lo hanno portato via. E intanto uno dei leader dell’opposizione, Mehdi Karroubi, ha criticato il regime per aver represso le manifestazioni nel giorno dell’Ashura, la più importante e sacra del calendario islamico sciita, in cui si commemora l’assassinio nell’anno 680 del terzo imam, Hossein, nipote del profeta Maometto. "Perchè questa festa religiosa non è stata rispettata dai governanti?", si è chiesto Karroubi che nel ballottaggio del 12 giugno giunse quarto. Condanna unanime al regime La Casa Bianca ha condannato "la repressione violenta e in-
giusta di civili che cercano di esercitare i loro diritti universali in Iran". Stessa fermezza anche dalla Farnesina: "La salvaguardia della vita umana costituisce un valore fondamentale che va difeso ovunque ed in qualsiasi circostanza. Dalla Farnesina si auspica quindi che la dialettica fra governo ed opposizione in Iran possa svilupparsi in un quadro di pieno rispetto dei diritti umani universali, tra i quali in particolare il diritto alla vita deve rimanere a tutti gli effetti imprescindibile". Oltralpe, poi, il ministero degli Esteri francese rende "omaggio al grande coraggio che onora il popolo iraniano" e condanna "gli arresti arbitrari e le violenze commesse contro semplici manifestanti, scesi in piazza per difendere i loro diritti alla libertà di espressione e le loro aspirazioni alla democrazia".
L’ITALIANO MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2009
CALCIOMERCATO
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SPORT
Totti benedice l’arrivo di Toni alla Roma Ledesma vede la Juve Il capitano sul suo sito: «È un tipo affidabile» I palermitani ad Amauri: «Torna a casa tua» DALLA REDAZIONE «Luca Toni è un attaccante serio e affidabile, sarei felice di vederlo nelle nostre file». Francesco Totti ha affidato al suo sito poche righe per dare il benvenutoall’exBayernMonaco.IlcapitanoècertochelaRoma gli farà un regalo, lui e DanieleDeRossisonostatipiùvolteincontattotelefonicoconToni,cisarebberoiparticolaridell’operazionecheallaRoma costeràzeroeuro.Ilclubbavarese nonlovuolepiùvedereneppure dipinto sui muri, Toni è libero, percepisce 6 mln a stagione dal Bayern, per i prossimi sei mesièprontoaridursilostipendioa2,5mln,rientrandoneltet-
toingaggidellasuanuovasocietà, anche se per soli sei mesi. Tutti danno conclusa l’operazionetranneilmanagerdelgiocatore, Tullio Tinti, che dopo aversollevatoinizialmenteper-
RIDOTTO L’attaccante del Bayern pronto a tagliarsi lo stipendio e a dire no al Chelsea plessitàsull’accordoeconomico, ha precisato: «La Roma è unadellesocietàpiùimportanti ma non è ancora stato fatto niente,sebbenestiafacendodi tuttoperingaggiarlo».Cisarebbe anche l’interessamento del
Chelsea ma l’attaccante vuole l’Italia per la nazionale. Anche la Lazio è in fermento, i suoi pezzi migliori scappano, Alexander Kolarov si è praticamente messo sul mercato: «Ci sonodiversitopclubchemicercano». L’esterno sinistro è un obiettivo di Bayern Monaco e Inter: «Se sono così incedibile comeaffermaLotito,alloravenga e mi faccia un’offerta seria perconvincermiarestarequi». Mica male. Di Goran Pandev ormai si parla già in proiezione Inter,siconosceladatadellevisite mediche che sosterrà il 29 dicembre e l’ingaggio di 2,8 mln a stagione che percepirà pertreanniemezzo.Loriporta ilsito Fc Inter 1908 che anticipa
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il gesto del presidente Massimo Moratti nei confronti di Claudio Lotito, al quale nulla dovrebbedopolasentenzache hadatoragionealgiocatoremacedone, liberandolo: lascerà partire Mattia Destro, giovane attaccante della Primavera nerazzurra.Cisarebbepoilaquestione Cristian Ledesma. La possibilitàcheancheluisiliberiaparametrozerohascatenato mezza Europa, Juventus e Napoli in trattativa avanzata. Lotito sta vagliando l’offerta piùvantaggiosa.ATorinosono convintichesiailgiocatoregiusto per il centrocampo bianconero,perlui sarebberopronti5 mln di euro, mentre Ledesma starebbe cercando di liberarsi a parametro zero attraverso il Collegio Arbitrale per ottenere il miglior ingaggio possibile. Se dovessero accogliere la sua richiesta e applicargli la deroga pronta per David Beckham e Goran Pandev, Ledesma potrebbe esordire in campionato con la sua nuova squadra già il 6 gennaio. Ma questa è una pista che ha più possibilità a giugno. Lotito sta invece puntandofortesull’attaccanteargentino Maxi Lopez, passaporto comunitario, attualmente nel Gremio con cartellino di proprietà del Fk Mosca. Alcune fonti danno l’affare già concluso,nonperDarioBombini,pro-
RIMBORSO Moratti intenzionato a dare Destro alla Lazio come risarcimento per Pandev
TANDEM MONDIALEFrancesco Totti e Luca Toni si abbracciano ai mondiali del 2006
curatore del giocatore. Definito il passaggio del brasiliano dell’UdineseDalbeloFelipealla Fiorentina, costo dell’operazione6mln.Curiosal’iniziativa dei tifosi palermitani: «Anche noi, come Miccoli, invitiamo AmauriatornareaPalermo»,si leggesulsitowww.tifosirosanero.it promotore di una raccolta diletterecheverrannorecapitateallasededellaJuventus:«Capiamo le difficoltà oggettive e commerciali, ma noi tifosi che viviamodipurosentimentocalcistico,nonpossiamodimenticarecosahafattopernoiilgrandeAmauri».Adinvocareilritornodell’attaccanteerastatoproprio Fabrizio Miccoli: «Per uno come lui, nel Palermo ci sarà sempre spazio».
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SPORT
L’ITALIANO MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2009
2009 l’anno di Lionel Messi: ora manca solo la coppa del mondo
L’argentino è stato l’asso piglia tutto: in bacheca ha messo la Champions League (in gol nel 2-0 al Manchester United nella finale di Roma), la Supercoppa Europea, il Mondiale per Club (decisivo nel 2-1 all’Estudiantes) e la Liga. Successi che gli hanno permesso di aggiudicarsi il pallone d’oro 2009. Con la nazionale argentina è stato meno efficace, ma raggiunta la qualificazione al Mondiale, si annuncia grande protagonista a Sud Africa 2010 MARA DE GAETANO
ROMA - Con Messi a fare festa è stato quindi il Barcellona, autentica squadra regina d’Europa, che nel nuovo anno si candida al bis sia in Champions che nella Liga. In Italia, per tutto l’anno l’Inter è stata la padrona
della serie A, ma l’ennesima delusione in Europa la ridimensiona parecchio. In pratica i nerazzurri sono sempre stati primi nel 2009, senza avere reali avversari per la vittoria finale. Milan e Juventus hanno lottato solo per il secondo posto e la stessa cosa faranno probabilmen-
te nel 2010. La formazione dell’irrequieto Josè Mourinho nulla ha però potuto negli ottavi di finale di Champions con il Marchester Utd, poi finalista, ma hanno almeno salvato la faccia nel primo turno dell’edizione 20092010. Inseriti in un girone tutt’altro che agevole, i
nerazzurri sono usciti indenni da una situazione molto complicata con grande carattere e anche un po’ di fortuna (vittoria in extremis a Kiev). Ma le due scialbe prove con il Barcellona (0-0 a Milano e ko 0-2 in Catalogna) rassicurano poco o nulla ambiente e tifosi in vista
Mercato Italia: argentini che vanno, argentini che vengono BAIRES - Da Bizzarri ad Andujar il passo è breve. Gli ultimi portieri del Catania non hanno avuto vita facile al Massimino. Entrambi argentini, hanno pagato qualche passaggio a vuoto e la società non è mai rimasta contentissima. L'ultimo della lista, Mariano Andujar, si è presentato in Sicilia con il titolo della Libertadores appena incassato con la maglia dell'Estudiantes e con i favori di Maradona, che lo riteneva migliore di chiunque altro per la sua albiceleste. Ma il feeeling con la piazza catanese è presto scemato. Dopo qualche papera, infatti, Andujar non è più inamovibile e l'interessamento del Boca Jrs, trapelato nelle ultime ore, sembra arrivare al momento giusto: "Il Boca mi vuole? Sarebbe un passo importante per me ha spiegato Andujar ai cronisti argentini dopo una gara di beneficienza a cui ha partecipato anche l'ex milanista Redondo -. Fino ad ora non c'è stata alcuna offerta e devo comunque parlare con il Catania. Ma mi farebbe molto piacere se l'affare andasse in porto". Non si possono amare due donne contemporaneamente senza scontentarne una. Lo dice la logica. Quindi è probabile che Andujar sia agli sgoccioli della sua esperienza italiana. IL SOGNO DI LAVEZZI SI CHIAMA MONDIALE - Ezequiel Lavezzi è stato intervistato dal quotidiano argentino "La Capital", NapoliSoccer.NET ha tradotto per i suoi lettori tutti i passaggi delle dichiarazioni rilasciate dal Pocho riguardo il suo presente ed il futuro prossimo: "Il grande obiettivo che ho in tempi brevi è quello di andare al Mondiale. E' il più importante, e farò tutto il possibile per entrare nella lista dei convocati di Maradona. Occhio però questo non è l'unico desiderio che ho, ad esempio sogno di giocare una coppa internazionale con il Napoli, il mio Club che è come una seconda casa per me, mi trattano molto bene. Non so dire se il 2009 è stato uno dei miei anni migliori, però posso affermare che è stato abbastanza positivo in vari aspetti sono riuscito a consolidarmi nel calcio italiano e conquistare un posto tra i convocati di Maradona nelle gare per la qualificazione al mondiale". Riguardo alle voci di mercato che ogni giorno lo vogliono vicino all'Inter e alla Juve ed a squadre inglesi, Lavezzi afferma: "Sono un giocatore del Napoli e non penso ad altro, le voci di mercato sono sempre esistite e se un giorno ci sarà un offerta concreta, ne parlerò con il Napoli per decidere nel bene di tutti. Il mio contratto con il Napoli scade nel 2013, ma c'è la volontà di prolungarlo, ma ora voglio pensare solo al presente. Le mie intenzioni per il prossimo anno sono quelle di fare bene con il mio club e di guadagnarmi la convocazione per il mondiale". BOLATTI ASTRO NASCENTE - In attesa di ufficializzare l'acquisto del difensore Felipe dall'Udinese, la Fiorentina avrebbe nel mirino l'argentino Mario Ariel Bolatti.Il 24enne centrocampista dell'Huracan, pupillo del ct Maradona, costa circa 7 milioni di euro, cifra rateizzabile in piu' anni. Per il centrocampo viola rimangono praticabili le vie che portano a Guarente, dell'Atalanta, e ad un altro argentino, Fabian Rinaudo, del Gimnasia. In partenza dovrebbero invece essere Castillo e Natali.
dell’ottavo di finale contro il favoritissimo Chelsea. Per sfatare il tabù europeo, l’Inter dovrà giocare come non ha mai fatto nell’era Moratti. Scusate se è poco… Ha poco da sorridere la Juve umiliata nel turno prenatalizio dal fanalino di coda Catania, tra le contestazioni dei tifosi. Sconfitta che arriva al termine di un autunno orribile per i bianconeri, bastonati ed eliminati dal Bayern in Champions e maltrattati dal Bari in campionato. Eppure con Claudio Ranieri i bianconeri hanno retto per tutta la stagione scorsa: il secondo posto in classifica è da considerarsi positivo, mentre in Champions la squadra ha fatto quanto era nelle sue possibilità contro un Chelsea obiettivamente più forte. Ma la società non ha riconosciuto i meriti di Ranieri e lo ha scaricato a due giornate dal termine della stagione. Un errore che sta pagando a caro prezzo in questo fine anno. Ciro Ferrara, ex bandiera della Juve, sta dimostrando di essere ancora acerbo per una panchina così importante e il suo bilancio è nettamente negativo rispetto al suo predecessore, In più mettiamoci il fallimento della campagna acquisti (Felipe Melo,
Diego, Cannavaro e Grosso su tutti) a completare un quadro francamente poco incoraggiante. E il nuovo Milan di Leonardo? Ridimensionato da Silvio Berlusconi, ha fatto il massimo, qualificandosi per la Champions con Ancelotti e finendo l’anno al secondo posto. Il tecnico brasiliano, alla sua prima
esperienza da allenatore, è stato capace di risollevare una squadra in piena crisi (dopo lo 0-4 nel derby) e di pilotarla agli ottavi di Champions, grazie anche allo straordinario successo di Madrid con il Real. In campionato i rosso-neri possono anche conservare la piazza d’onore, mentre in Europa la sfida con il Manchester Utd appare improba, ma quanto è accaduto con il Real Madrid (dell’ex Kakà) conferma che il Milan è capace di qualsiasi impresa in campo continentale. Nelle competizioni meno prestigiose si sono imposte delle autentiche outsider, come lo Shaktar Donetsk, che si è aggiudicato l’ultima Coppa Uefa (ora Europa League) battendo il Werder Brema e la Lazio, trionfatrice in Coppa Italia (ai rigori con la Sampdoria). Proprio la squadra di Lotito ha
dimostrato come si possa ben figurare anche con investimenti oculati, grazie però a un ottimo allenatore come Delio Rossi. Infatti, sotto la guida di Ballardini le cose stanno andando (per ora) meno bene, a parte la soddisfazione del successo in Supercoppa Italiana con l’Inter. Infine la nazionale azzurra. Pur senza mai rischiare l’eliminazione nel girone di qualificazione al Mondiale, la formazione di Marcello Lippi non ha mai convinto ed è stata maltrattata nella Confederations Cup. Difendere il titolo sarà molto dura, soprattutto alla luce del rendimento di molti azzurri. Speriamo che le pessimistiche previsioni siano smentite dal campo. Del resto, chi avrebbe scommesso in una vittoria in Germania nel 2006 ?…