L'ITALIANO

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ALGUNO DICE QUE NO! El programa nr 1 de la comunidad italiana en la Argentina. De lunes a viernes de 11 a 12 hrs. Por AM990 Radio Spendid Conduccion: Tullio Zembo

L ITALIANO

ALGUNO DICE QUE NO! Il programma nr 1 della collettività italiana in Argentina Da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12. Am990 Radio Splendid Conduce: Tullio Zembo

ANNO III - NUMERO 117 - VENERDI’ 26 GIUGNO 2009 • QUOTIDIANO PER GLI ITALIANI NEL MONDO • WWW.LITALIANO.IT • ITALIA 0,50 • ARGENTINA $ 1

Il sentimento più antico del mondo e l'ultimo ritrovato della modernità. Amore e Facebook. Sono queste le tracce più gettonate sui banchi della maturità di quest'anno. Molto attesa e pronosticata, la traccia sui social network è stata senza dubbio una dele più apprezzate. per i più impegnati, invece, un'analisi del testo della Coscienza di Zeno di Italo Svevo A LL LLA A A PPA AG G.. 33

L’ITALIANO VENERDI’ 26 GIUGNO 2009

POLITICA ITALIANA

MATURITA’: FACEBOOK E L’AMORE PER IL TEMA D’ITALIANO

nto del Quirinale DENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO: OGNA CONFONDERE LA CRISI DELLA POLITICA QuiPolitica QuiArgentina RISI DELLA DEMOCRAZIA” Emergenza febbre suina: Monito del presidente della Repubblica Napolitano: «La crisi della politica non sia la crisi della democrazia»

a breve summit del Comitato di Crisi. Le elezioni di medio termine a rischio rinvio?

ItalianinelMondo Anche il segretario del Cgie Elio Carozza insiste: «No ai tagli alle reti consolari, sarebbe un grave danno per gli italiani all’estero»”

fontica moo è il pubano, onia ’Arinatolitroeriioni del . Il vie-

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Sant’Andrea a via XX settembre – Napolitano ha ricevuto il presidente dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro con i presidenti dei gruppi parlamentari di Senato e Camera, Felice Belisario e Massimo Donadi: oggetto dell’incontro, chiesto dall’Idv, le critiche all’equilibrio dell’informazione del servizio pubblico, in particolare del Tg1 diretto da Augusto Minzolini e il ddl intercettazioni: “Non vogliamo

IL PREMIER

vuole rispetto per le istituzioni”

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QuiMondo

Iran, il presidente Ahmadinejad attacca senza mezze misure gli Stati Uniti: alla pag. 4 «Obama come Bush, basta con le interferenze». pag. 5

Berlusconi: “La crisi Sport paura” ha messo troppa Scopriamo i nuovi stranieri del calcio italiano: in arrivo una colonia di “emergenti”, tantissimi i giocatori argentini

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POLITICA ITALIANA

L’intervento del Quirinale IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO: “NON BISOGNA CONFONDERE LA CRISI DELLA POLITICA CON LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA”

“Non bisogna confondere la crisi della politica con la crisi della democrazia”: ad affermarlo è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’Archivio storico del Quirinale. Napolitano ha sottolineato come occorra trovare un punto di riferimento nelle istituzioni “che hanno bisogno del necessario rispetto”. Il capo dello Stato interviene quindi sulla questione della crisi di fiducia da parte dei cittadini verso la politica, puntualizzando però che “per non perdere il senso delle fondamentali distinzioni e giungere a giudizi più ponderati, è fondamentale il riferimento alla realtà delle istituzioni e quindi alla cultura delle istituzioni nella loro storia, nella loro evoluzione e nel loro continuo travaglio di progressivo adeguamento”. “Siamo nel momento – afferma Napolitano - in cui si discute molto, in Italia e fuori Italia, della crisi e delle difficoltà della democrazia rappresentativa. Ho l’impressione - aggiunge - che talvolta si discuta in modo un po’ astratto per formule cercando una definizione nella fase complessa e senza dubbio difficile che stiamo attraversando, ma anche intrecciando, e un pò troppo confondendo, a mio avviso, le difficoltà e la crisi della politica con le difficoltà e la crisi della de-

GIORGIO NAPOLITANO

mocrazia”. Fra le istituzioni cui fa riferimento Napolitano “c’è naturalmente la presidenza della Repubblica e io davvero mi auguro – afferma - che non sola, ma assieme alle altre autorità di garanzia, riceva sempre il necessario rispetto che è dovuto alle fondamentali istituzioni della nostra Repubblica e sappia anche farsi conoscere e farsi valere”. Intanto, rende noto

un comunicato del Quirinale, il presidente della Repubblica riceverà il presidente degli Stati Uniti Barack Obama il prossimo 8 luglio, in mattinata, per un colloquio che verterà sulle principali tematiche dell’attualità internazionale e allo sviluppo degli storici rapporti di amicizia tra i due Paesi. Prima di inaugurare la nuova sede dell’Archivio storico del Quirinale - nel palazzo di

Sant’Andrea a via XX settembre – Napolitano ha ricevuto il presidente dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro con i presidenti dei gruppi parlamentari di Senato e Camera, Felice Belisario e Massimo Donadi: oggetto dell’incontro, chiesto dall’Idv, le critiche all’equilibrio dell’informazione del servizio pubblico, in particolare del Tg1 diretto da Augusto Minzolini e il ddl intercettazioni: “Non vogliamo rassegnarci e consegnare questo Paese al regime berlusconiano e per questa ragione ci siamo recati dal presidente della Repubblica per supplicarlo di farsi garante del pluralismo e della trasparenza dell'informazione pubblica” ha detto Di Pietro dopo l’incontro. “È doveroso - aggiunge il leader dell’Idv- che la Rai dia pari opportunità a tutte le forze politiche e non si riduca, come sta accadendo con la direzione di Minzolini al Tg1, ad una mera cassa di risonanza delle dichiarazioni di Berlusconi. Ci auguriamo, altresì conclude Di Pietro - che il capo dello Stato non firmi il ‘lodo intercettazioni’, attualmente all’esame del Senato, che imbavaglia l’informazione e blocca le indagini della magistratura. Ovviamente questo è solo un augurio, una speranza, in quanto non ci permettiamo di interferire sulle autonome decisioni del presidente della Repubblica”.

IL PREMIER

“Ci vuole rispetto per le istituzioni” Berlusconi: “La crisi ha messo troppa paura”

SILVIO BERLUSCONI

"Abbiamo tutti troppa paura". È questo il motivo per cui non c'è ancora una via di uscita dalla crisi, spiega Silvio Berlusconi intervenendo all'assemblea della Farmindustria a L'Aquila. Il premier nel suo intervento si sofferma soprattutto sulla 'querelle’ tra banche e imprese sull'erogazione del credito. "Abbiamo dato alle banche la liquidità necessaria ma ci sono le imprese che si lamentano - spiega il Cavaliere -. Il fatto è aggiunge - che questa crisi c'è e si sente e come, anche se forse la parte negativa l'abbiamo alle nostre spalle. Succede che i conti delle imprese non sono più quelli di prima e alcune imprese sono in perdita". Questo, per il capo del governo, è il mo-

tivo per cui è nato il problema del credito. La cosa più importante, però, osserva il Presidente del Consiglio è "uscire dalla cappa negativa" del pessimismo in quanto né i dipendenti pubblici nè i pensionati hanno motivo di dover cambiare le loro abitudini di vita. "Anche in un contesto difficile - ribadisce il premier - dobbiamo essere ottimisti, cercare di lavorare e di consumare di più". Il premier ha poi ricordato la volontà dell'esecutivo di detassare gli utili reinvestiti nelle aziende. Berlusconi si è anche soffermato sull’indice di gradimento del suo governo. "Sono al 61% di gradimento, il record in assoluto in occidente, visto che ci sono altri che soffrono la crisi".

La ripresa passa per la tenuta di consumi e mercato del lavoro

Scontro tra Profumo e Marcegaglia

Draghi: entro fine 2009 il Pil italiano scenderà del 5%

Procedura di infrazione dalla Ue all’Italia sulle pensioni

"Il Pil in Italia se non continua a cadere, se non succede niente, alla fine dell'anno sarà sceso del 5%". Il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, intervenendo a L'Aquila alla presentazione del rapporto sull'economia abruzzese, lancia l'allarme sulle condizioni di dell'economia italiana. La ripresa, ha spiegato il governatore, ci sarà se si verificheranno determinate condizioni: "La tenuta dei consumi e possibilmente la tenuta del mercato del lavoro o comunque la capacità di spesa anche in pre-

Sul fronte europeo la Commissione ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia per non essersi adeguata alla sentenza della Corte di giustizia Ue che chiede l'equiparazione dell'età pensionabile tra uomini e donne nel settore pubblico. In attesa del Consiglio dei ministri di oggi che come annunciato dal premier Silvio Berlusconi, dovrebbe varare sgravi sugli utili reinvestiti dalle imprese, ieri c'è stato un botta e risposta a distanza tra la presidente degli industria-

senza di una crescita della disoccupazione". "In sostanza - ha spiegato Draghi - i comportamenti degli individui, delle imprese e dei consumatori da un lato e delle politiche economiche che nei prossimi mesi verranno adottate dall'altro, saranno le condizioni per il superamento della crisi. Condizione principale - ha detto ancora il governatore di Bankitalia - è, comunque, la tenuta dei consumi". Sempre in tema di finanza pubblica, ieri il Procuratore generale presso la Corte dei Conti, Furio Pasqualucci,

MARIO DRAGHI

nella sua requisitoria sul Rendiconto generale dello Stato ha evidenziato che "gli indici relativi all'esercizio 2008 hanno purtroppo disatteso" l'auspicio della "prosecuzione di un percorso virtuoso a riduzione del debito e deluso l'aspettativa di un miglioramento dei conti pubblici". Pasqualucci ha ricordato come "la crisi economica, e la conseguente flessione del reddito, oltre ad

alcuni sgravi fiscali hanno rallentato la crescita delle entrate fiscali, la pressione fiscale è calata al 42,8%, in diminuzione di tre decimi di punto" rispetto al 2007. Si tratta di dati che, ha avvertito Pasqualucci, "vanno inquadrati in uno scenario mondiale che è stato attraversato da una grave crisi finanziaria i cui effetti si sono rapidamente trasmessi all'economia reale".

li Emma Marcegaglia e l'ad di Unicredit Alessandro Profumo. "L'economia reale è chiaramente in difficoltà e le imprese, soprattutto quelle piccole, soffrono per il ritardo dei pagamenti da parte dei creditori, e noi le stiamo sostenendo. Dire che tutti i problemi nascano dalle banche - ha affermato il banchiere - è strutturalmente sbagliato". "Il rischio è che ci sia l'asfissia finanziaria e che un pezzo del nostro sistema produttivo possa morire", ha sottolineato Marcegaglia.


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ATTUALITA’

Svevo, web e 1989 alla maturità La coscienza di Zeno, Innamoramento e amore, Le culture giovanili, I socialnetwork, I 150 anni dall'Unità d'Italia e i 20 anni dalla caduta del muro di Berlino. Sono questi i 6 temi che il ministero dell'Istruzione ha proposto ai maturandi 2009. In 500mila infatti hanno affrontato ieri mattina la temuta prima prova dell'esame di Stato. Le indiscrezioni sulle tracce non sono tardate ad arrivare: su forum e siti, infatti, il toto-esame è impazzito. Dall'ansia dei giovani 'navigatori’ non si capiva se fossero i ragazzi sul banco di scuola a essere più tesi o quelli che da casa cercavano disperatamente sul web le possibili tracce, forse per aiutare gli amici via cellulare. Cliccatissimi i siti 'Studenti.it' e 'Skuola.net', che sono riusciti a pubblicare le tracce corrette prima delle 9. Intanto, il ministro Mariastella Gelmini si è recata a L'Aquila, nella sede provvisoria dell'Ufficio Scolastico Regionale ospitata nella Scuola della Guardia di Finanza di Coppito, dove ha incontrato alcuni studenti che nei prossimi giorni sosterranno l'esame di Stato. Obiettivo della visita è stato quello di verificare di persona lo svolgimento degli esami che nel capoluogo abruzzese, colpito dal sisma lo scorso 6 aprile, prevedono solo il colloquio orale. Insieme

CASSAZIONE

Scuola, 500mila i maturandi IERI MATTINA LA PRIMA PROVA SCRITTA DEGLI ESAMI DI MATURITÀ: TRACCE SUL MURO DI BERLINO, IL WEB E LA COSCIENZA DI ZENO. LA GELMINI A L’AQUILA E’ violenza pretendere troppo sesso dalla moglie

VIA AGLI ESAMI DI MATURITÀ IMPORTANTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE

agli studenti, il ministro ha incontrato il direttore scolastico regionale, il direttore scolastico provinciale, alcuni dirigenti scolastici e il personale dell'Usr e si è complimentata per il lavoro svolto nonostante le enormi difficoltà logistiche. Mariastella Gelmini ha poi rivolto uno speciale in bocca al lupo a tutti gli

studenti aquilani che si accingono ad affrontare gli esami e che hanno dovuto prepararsi per la maturità in una situazione particolarmente difficile. Positivi i primi commenti per le tracce proposte. L'associazione Telefono Blu ha definito "ottime le prove di esame di quest'anno". "Da molti anni

non si vedeva una concretezza come questa. Da Svevo ad Alberoni, dai social network al muro di Berlino, alla cultura giovanile e schivando i temi troppo italiani o se vogliamo troppo politici - ha sottolineato TelefonoBlu questa volta le prove d'esame sono estremamente concrete".

Commette violenza sessuale e maltrattamenti il marito che, con comportamenti dispotici e minacciosi, costringe la moglie “a subire plurimi rapporti sessuali” anche quando la donna non ne ha assolutamente desiderio. La Cassazione, infatti, ha confermato la

condanna nei confronti di Massimo L. (40 anni), un marito di Novara, che pretendeva dalla moglie, Monica G., “prestazioni sessuali oltre il desiderio della stessa”. Per soddisfare le sue voglie, l'uomo era giunto anche a minacciare la moglie con un machete.

Nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato occhi puntati sul fenomeno nel pubblico: “Incide sullo sviluppo economico”

La Corte dei Conti lancia l’allarme corruzione La Corte dei Conti lancia l'allarme corruzione nelle pubbliche amministrazioni nel suo Giudizio sul Rendiconto generale dello Stato. "Il fenomeno della corruzione all'interno della P.a. - si legge nella memoria del procuratore generale della magistratura contabile - è talmente rilevante e gravido di conseguenze in tempi di crisi come quelli attuali, da far più che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del Paese anche oltre le stime effettuate dal Saet (Servizio Anticorruzione e Trasparenza del ministero della Pubblica amministrazione e dell'Innovazione) nella misura prossima a 50/60 miliardi di euro al-

l'anno, costituenti una vera e propria tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini". Secondo la Corte, "altre e maggiori conseguenze vengono prodotte dalla corruzione serpeggiante nella P.a. sul piano della sua immagine, della moralità e della fiducia che costituiscono un ulteriore costo non monetizzabile per la collettività, che rischia di ostacolare (soprattutto in Italia meridionale) gli investimenti esteri , di distruggere la fiducia nelle istituzioni e di togliere la speranza nel futuro alle generazioni di giovani, di cittadini e di imprese". La magistratura contabile sollecita quindi, "data la vastità del fenomeno corruttivo", "una

CORTE DEI CONTI, TROPPA CORRUZIONE NEL SETTORE PUBBLICO

decisa azione di contrasto affidata in primo luogo al legislatore perché assicuri un'idonea legislazione sull'organizzazione della P.a a tutela del principio costituzionale del buon andamento della P.a". La Corte evidenzia però "l'insufficienza dell'azione repressiva in quanto, prendendo sostanzialmente atto di danni già verificati, costituisce un mero deterrente contro la corruzione ‘scoperta’, mentre è sul piano organizzativo che occorre insistere agendo sui comportamenti, sulle procedure, sulla trasparenza dell'attività amministrativa al fine di prevenire e/o limitare la probabilità che si realizzino gli eventi corruttivi descritti".


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QUI ARGENTINA

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Il Comitato di crisi gestito dal capo di gabinetto Sergio Massa non è riuscito ad incontrarsi durante questa settimana: lo scopo del summit sarebbe quello di evitare prendere una decisione che obbligherebbe il governo a rinviare urgentemente le elezioni. Ma il pericolo concreto esiste...

Allarme influenza suina: le elezioni di medio termine sono a rischio?

SALVATORE GIUFFRIDA

BAIRES - Influenza A, avanti tutta per fronteggiare l’emergenza: il governo sta analizzando la possibilità di chiudere al pubblico di posti dove si concentra mediamente il maggior numero di avventori e di persone in tutta l'area metropolitana. Anche i luoghi pubblici, per intenderci. Non solo: l’esecutivo potrebbe anche dichiarare lo stato di emergenza sanitaria nel corso della settimana prossima. In questo modo, specie con la chiusura al pubblico di luoghi all’aperto come piazze e riconosciuti punti di ritrovo della città, diventerebbero

davvero drastiche e forti le misure prese dal governo per fermare o almeno cercare di ridurre l’espandersi del contagio: al momento, ricordiamo, l’esecutivo starebbe prendendo in considerazione di adottare i provvedimenti di chiusura delle scuole, dei centri commerciali, cinema e sospensione di atti culturali. Tutto questo attraverso l’adozione di un decreto di emergenza che “è una possibilità che sarà analizzata”, secondo quanto ha dichiarato il ministro della salute Graciela Ocana. Tutto questo dopo che mercoledì, il ministero ha avuto altre conferme se-

condo cui sono ormai 15 i morti dovuti al virus nelle ultime ore, mentre i funzionari sono sempre in attesa di ulteriori relazioni dagli ospedali di Buenos Aires per quanto riguarda altri casi con decessi. Di fronte al peggioramento costante della situazione, il sistema sanitario è sempre più al limite, nonostante i tentativi e le iniziative per potenziare l’assistenza medica, come l'uso di ospedale militare di Campo de Mayo, l'installazione delle unità sanitarie di campo localizzate nella periferia di Buenos Aires così come l’uso di unità mobili per cure primarie nei pressi di stazioni ferrovia-

rie di Once e Costituzione. Inoltre, i medici che si occupano della cura dei bambini e degli adulti con problemi respiratori hanno avvertito dell'allarmante situazione e soprattutto hanno lanciato un appello a dedicare cure e attenzioni particolari ai settori meno agiati. In tutto questo, il Comitato di crisi gestito dal capo di gabinetto Sergio Massa non è riuscito ad incontrarsi durante questa settimana: lo scopo sarebbe quello di evitare prendere una decisione che obbligherebbe il governo a rinviare urgentemente le elezioni. Ma tutto va in questa direzione.

C’è un allarme droga in Argentina? BAIRES - Viene dalle Nazioni Unite l’allarme che riguarda anche il Sudamerica e l’Argentina: secondo uno studio dell’organizzazione internazionale, il numero dei ragazzi argentini che fumano marijuana è almeno raddoppiato rispetto a otto anni fa. Non solo: aumenta anche l'uso di ecstasy e cocaina. Secondo i dati pubblicati dalle Nazioni Unite nella sua relazione basata sulla Terza Indagine Nazionale degli studenti delle scuole superiori, condotto dalla segreteria di programmazione per la prevenzione della tossicodipendenza e la lotta contro il traffico di droga, il consumo di marijuana tra gli studenti delle scuole superiori argentine è passata dal 3% l'anno nel 2001 al 8,1% nel 2007. Tutto questo mentre negli Stati Uniti, tra il 1998 e il 2008, l'uso di cannabis tra gli studenti delle scuole medie è calato del 21%, nonostante il numero di consumatori rimanga più elevato rispetto a quello dell’Argentina: poco più del 25% dei consumatori. Per quanto riguarda il consumo di cocaina, questa ultima tra gli studenti argentini è passata da 1% nel 2001 al 2,7% nel 2007. mentre per quanto riguarda i farmaci a base di anfetamina, che nel mercato è sostanzialmente il famoso “ecstasis”, l'aumento è stato dello 0,2% al 2,2%. Un altro studio da parte delle Nazioni Unite e l'OSA pubblicato nel 2006 ha rivelato che il consumo di marijuana tra gli studenti delle scuole superiori argentine occupano il quarto posto rispetto al resto dei giovani del Sud America. Il paese con il più alto consumo di cannabis tra i giovani è il Cile, seguito da Uruguay e Colombia. La stessa indagine rivela che la popolazione tra i 12 e i 65 anni ha aumentato anche il consumo di cocaina dal 1999 al 2007. Così, mentre nel 1999, quelli che consumavano coca erano il 1,9%, nel periodo 2006-2007 sono diventati il 2,6%. E il consumo annuo della pasta di cocaina o crack? In questo caso, secondo la relazione, il Cile è paese del Cono Sud in cui si consuma la maggior parte (0,62%), seguito dall’Argentina con lo 0,54% del consumo annuo di pasta diffusa soprattutto nella popolazione da 12 a 65 anni. Ma c’è un “ma”: nonostante gli indici delle Nazioni Unite, gli specialisti non sempre sono d’accordo sul fatto che vi sia stato un aumento nel consumo di droga. “I dati della National Survey sulla prevalenza sul consumo di sostanze psicoattive 2008, pubblicato da INDEC, dimostra che nell’Argentina, il consumo è stabile, sia di marijuana che di cocaina”. Intanto la Chiesa continua nella sua intransigenza e lotta al consumo di droga. La commissione nazionale pastorale del Vescovato ha reiterato ieri la denuncia fatta nello scorso mese di aprile dai sacerdoti che vivono nei “villaggi di emergenze capitolini”: la droga è stata de facto depenalizzata nella città di Buenos Aires e periferia. A tal proposito, secondo la Chiesa “gli argomenti che vengono forniti dallo Stato per sostenere la depenalizzazione sono totalmente errati. Vogliamo anche richiamare l'attenzione sulla forte tolleranza sociale sul consumo di droga. Questo significa per i giovani che hanno un minore senso di rischio associato al consumo di stupefacenti”.

Carlos Reutemann ricevuto nel Club Italiano di Rosario BAIRES - Alla vigilia delle elezioni nella Repubblica Argentina, a Rosario, Santa Fe, nella Sede del Club Italiano, tramite il Suo Presidente, Il Cav Avv. Piercarlo Nefonte (PDL- Ctim Argentina) insieme ad un gruppo di membri della Collettività Italiana della Provincia di Santa Fe, hanno ricevuto con grande entusiasmo i candidati al Senato della Nazione Argentina per la suddetta Provincia, il Senatore Carlos Alberto Reutemann, la Senatrice Roxana Itatì Latorre e il Presidente del Partito Justicialista di Santa Fe signor Ricardo Spinozzi. Questo gruppo di italiani e italo-argentini sono rappresentanti di spicco della collettività locale. A ricevere Reutemann c'erano tra altri: il Rappresentante PDL Rosario il CAV AVV Franco Tirelli, il Presidente della Famiglia Siciliana di Rosario Mateo Ignaccolo, il CAV Marcelo Castello VicePresidente della Famiglia Abruzzese di Rosario, il Presidente di Casa Italia il Signor Nicola Tedone, il Cav. Salvatore Santoro membro del consiglio del COMITES , il Cav. Dott. Antonio Limbrici, ViceRettore dell'ISET nº 54 attivo membro della collettività della città, la prof.ssa Maria Josè Cuffaro ( Rappresentante PDL Giovani), Il Presidente dell'Ospedale Italiano di Rosario AVV Pablo Melvin, il rappresentanti di Feresi i signori Josè Siciliano e Juan Franchina, e la candidato al consiglio comunale Monica Cuffaro per la lista del Partito Justicialista "Todos Unidos Triunfaremos". Oltre centro persone si sono recate al Club Italiano per manifestare il loro appoggio al Senatore Reutemann. Così, chiaramente si sono unite la destra italiana e quella argentina. Durante la visita all'Istituzione simbono dell'italianità di Rosario, quanto è il Club Italiano, Carlos Reutemann ha ricevuto in omaggio dal rappresentante PDL Rosario il Cav. Avv. Franco Tirelli un disegno appartenente a suo padre della macchina Zonda fatto dal proprio costruttore e ideatore di questa, l'Imprenditore del settore automobilistico Horacio Pagani e dal signor Antonio Lioi, già membro del governo Reutemann una copia della Rivista Corsa del 1978 dove si vedeva nella copertina una foto con la scritta "REUTEMANN APLASTÒ A TODOS"(·REUTEMANN SCHIACCIÒ TUTTI-) a modo di buon augurio per la prossime elezioni. Nella riunione, l'unico oratore tra i candidati, Reutemann, ricordò le sue radici Italiane, come si sono conosciuti i suoi genitori, il sogno di poter conoscere Enzo Ferrari, il suo passo per la F1, l'attuale campagna elettorale e la speranza di poter lavorare sempre insieme alla collettività italiana che tanto ha dato in questa zona del Paese e che ancora tanto può continuare a dare nel prosismo futuro. L'appuntamento quindi per le elezioni è il prossimo 28 giugno e ora una gran parte degli italo-argentini sanno già chi votare, chi è il loro candidato, chi è l’uomo giusto, ovviamente Carlos Alberto Reutemann.


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ITALIANI NEL MONDO

Durante l’assemblea del Comitato di Presidenza del Cgie a tenere banco è la questione dei tagli del Mae

Carozza: «No allo smantellamento della rete consolare» ROMA - Non ha alcun senso voler "rivoluzionare" l'assetto della rete consolare e la fruizione dei servizi che da essa ne derivano in assenza di un'opzione alternativa ed efficace sia per le nostre comunità all'estero che, tout court, per il mondo produttivo e culturale. Tanto piu' che, fatti i dovuti calcoli, da tale cosiddetta "razionalizzazione" non ne deriva nemmeno un'"economia di scala" tale da giustificare temporanei disservizi in vista di una diversa definizione a breve o medio termine. Il "piano", infatti, è carente di ogni prospettiva, perfino all'interno di un'Europa comunitaria, dove con maggior rapidità potrebbero essere raggiunti accordi bilaterali per servizi complementari." Lo afferma il Segretario Generale del CGIE, Elio Carozza, annunciando di aver trasmesso al Governo il previsto "parere" del CGIE in materia. Un programma di razionalizzazione della rete consolare la cui terza e quarta fase "sembra aver preso le distanze da ogni prospettiva realistica e di adeguata e moderna, "buona amministrazione", stigmatizza Carozza facendosi interprete delle proteste giunte dalle comunità all'estero. "La sua concretizzazione, quindi aggiunge, otterrebbe l'unico intento di creare disagio e disservizi ad una platea di utenti che oltretutto non comprende solo gli italiani, disattendendo cosi' l'obiettivo dichiarato dallo stesso Sottosegretario Mantica". "Segnali positivi, invece, emergono dall'impegno del Ministro Frattini riguardo al recupero di fondi per le comunità italiane all'estero sulle misure di assestamento del capitolo di bilancio riguardante la lingua e cultura italiana all'estero" annuncia il Segretario Generale del CGIE, che segnala l'attribuzione di un contributo di 3 milioni di euro per una dotazione complessiva che nell'anno in corso ammonterà all'incirca a diciannove milioni e mezzo di euro. "Un'apertura, in questo senso, va segnalata anche

sul fronte della Finanziaria 2010, che avrà la stessa base di partenza dei risultati raggiunti quest'anno con l'assestamento di bilancio, nonostante gli annunci di ulteriori tagli preannunciati alla finel 2008 nelle previsioni finanziarie triennali." "Il CGIE esprime, dunque, soddisfazione per la sensibilità ed il realismo dimostrato dal Ministro Frattini, il quale si è impegnato a corrispondere alle reiterate richieste del CGIE di indizione dell’attesa Terza Conferenza Stato-Regioni-ProvinceAutonome/CGIE. Conferenza che, stando alle previsioni, dovrebbe tenersi nella prima decade del prossimo mese di dicembre, in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni ed il Ministero per gli Affari Regionali, oltre al Ministero degli Affari Esteri. E per avviare il cammino preparatorio della Conferenza, per la quale si attende il decreto di indizione del Presidente del Consiglio, ha partecipato ai lavori del Comitato di Presidenza, chiusi mercoledì Roma, il funzionario

delegato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Quanto prima dovrebbe essere, inoltre, riunita la VI Commissione del CGIE (Stato-Regioni /Province AutonomeCGIE) per la messa a punto della Conferenza. Appuntamento al quale prenderanno parte i membri del Consiglio la cui Assemblea Plenaria si terrà collateralmente alla Conferenza. "Proprio in funzione della preparazione dei lavori della Conferenza riterrei opportuno riunire anche le altre Commissioni tematiche del CGIE, in particolare la IV Commissione (Scuola e Cultura) con la quale procedere ad una riconsiderazione dello statu quo alla luce del siapur contenuto incremento di bilancio" afferma il Segretario Generale. "Incontri necessari, oltre che dovuti per legge, pur nelle more delle difficoltà finanziarie che sussistono per lo stesso CGIE, nonostante un piccolo incremento di bilancio, che non "copre" le spese degli impegni previsti dalla legge istitutiva. Per tale motivo - precisa il Segretario Generale - il Comitato di Presidenza, anche alla luce delle decisioni adottate dall'Assemblea Plenaria del maggio scorso, ha deciso la "sospensione" degli incontri delle Commissioni Continentali e di alcune riunioni del Comitato di Presidenza per i prossimi mesi in attesa di un'auspicabile, quanto necessaria, inversione di tendenza. In tal senso, lo stesso Segretario Generale si farà nuovamente interprete presso il Ministro degli Affari Esteri riguardo alla necessità che i finanziamenti a disposizione delle comunità vengano riportati a livello del 2008 e che il CGIE

possa espletare le funzioni assegnate dalla legge. "Vorrei, infine, sottolineare - afferma Carozza - la doverosa riflessione fatta dal Comitato di Presidenza del CGIE, e che sottopongo all'attenzione dell'opinione pubblica e dello stesso Sottosegretario con delega per gli italiani nel mondo, circa le inefficienze registrate, lo scarso numero dei seggi presso i soli Consolati e su quella che è stata definita "scarsa adesione partecipativa" da parte delle nostre comunità alle elezioni europee, atta a determinare solo un dispendio di fondi. Affermazioni che dimostrano una superficiale lettura degli avvenimenti - fa presente il rappresentante del CGIE - in quanto non registrano il dato fondamentale del raddoppio del numero delle iscrizioni alle liste locali, cui si aggiunge il contributo dei giovani, con doppia cittadinanza, la cui registrazione finisce per contare solo sul voto del Paese ospite. Elementi che richiedono una riconsiderazione della materia, almeno sul piano statistico. Fattore quanto mai significativo nell'ottica di una compiuta integrazione nel tessuto locale e della acquisizione della cittadinanza europea. Un argomento, quest'ultimo, sul quale l'establishment politico italiano ha ancora molta strada da fare, nonostante padri fondatori dell'ideale europeo siano stati proprio gli italiani." Infine, il Segretario Generale, segnalando il positivo incontro, avuto con i vice capigruppo dei partiti alla Camera ed al Senato dell'Italia dei Valori e del Popolo delle Libertà, nel merito delle questioni riguardanti le comunità all'estero, si augura che le espressioni di condivisione ed unitarietà d'intenti riscontrate nell'occasione fra esponenti della maggioranza e dell'opposizione, cosi' come nelle ultime prese di posizione, possa essere foriero dell'instaurarsi di un concreto dialogo unitario a servizio delle comunita' italiane nel mondo."

Al via il consiglio dei Molisani nel mondo L’Italia del vino trionfa nella ROMA - Michele Iorio, Il Presidente della Regione Molise, ha aperto lo scorso 23 giugno presso la sala riunioni dell'Hotel Donguglielmo in Campobasso alle ore 10:00, il Consiglio dei Molisani nel Mondo. La prima giornata di lavori del Consiglio dei Molisani nel Mondo si è aperta con i saluti del Presidente della Giunta Regionale Michele Iorio. La parola è passata poi al Responsabile del Servizio regionale per i Molisani nel Mondo, Teresio Onorato, che ha aperto i lavori, presentando uno ad uno i componenti del Consiglio, ospiti provenienti dal Canada, dall'Argentina, dall'Australia, dal Brasile, dagli Stati Uniti, dal Venezuela, dalla Svizzera, dal Belgio e dalla Tasmania. Ha dichiarato il Presidente Iorio "Vogliamo fare in modo che il Consiglio diventi un punto di riferimento costante per tutti i molisani residenti all'estero. Per queste ragioni, già da quest'anno, abbiamo voluto puntare all'allargamento del Consiglio alle Federazioni e dare maggiore spazio e coinvolgimento ai giovani e alle loro proposte.": erano presenti, difatti, otto Delegati Esteri delle Federazioni. È poi intervenuto il Rettore Università degli Studi del Molise, Giovanni Cannata. Infine, hanno preso la parola gli Assessori e Consiglieri della Regione Molise. Ovviamente i rappresentanti delle Associazioni con molto dispiacere ed un po' di collera hanno esortato la Regione e i membri del Consiglio presenti a consolidare le relazioni e principalmente i progetti, perché i molisani nel mondo non si sentano abbandonati a sé stessi e di conseguenza distaccati da tutto ciò che succede in Molise. Obiettivo è dunque quello di mostrare il Molise nella sua bellezza alle nuove generazioni, o discendenze di emigrati che non sono informati sulla terra d'origine, ma che comunque sono mossi dalla voglia di conoscerla. Alfonso Di Bernardo rappresentante degli emigrati negli Stati Uniti ha sottolineato tra l'altro come non esista una comunicazione che tenga legati tutti i molisani nel mondo. Il secondo giorno dei lavori, non si sblocca il piano triennale, la proposta di legge regionale concernente "Ulteriori modifiche ed integrazioni alla legge regionale 2 ottobre 2006 n. 31 (Interventi della Regione a favore dei Molisani nel Mondo)". Mercoledì, è stato il giorno in cui i giovani rappresentanti dell'Associazione mondiale dei molisani ha presentato un nuovo documento alla classe politica regionale mentre il Consigliere regionale Pietraroia, ha trasmesso le proposte utili a rilanciare e rendere strategico il rapporto tra la Regione Molise e le Comunità Molisane nel Mondo: bisogna discutere i tempi e la sostanza del Piano triennale per gli emigrati e i molisani nel mondo. Dichiara Norberto Lombardi, coordinatore del forum degli italiani nel mondo: "Si tratta di persone che agiscono in maniera volontaria, e dunque bisogna adattare bene i tempi delle procedure amministrative con le attese sperate e i risultati effettivi". A conclusione della due giorni, gita per esplorare le isole Tremiti definite per la loro incantevole ed incontaminata bellezza "le perle dell'Adriatico". Il piccolo arcipelago è costituito dalle isole di San Nicola, San Domino, Cretaccio, Caprara e, a circa 11 miglia da queste, dall'isola di Pianosa. Domani invece si partirà per l'Alto Molise con visite alle località caratteristiche.

terra dei “nemici” francesi

ROMA - L'Italia vince in Francia un'ostica gara, no, non si parla di calcio dove comunque la rivalità tra i due Paesi è ai massimi livelli, ma bensì si parla di vini. Al Vinexpo 2009 tenutosi a Bordeaux, infatti, a trionfare sono i vini italiani che alla più importante manifestazione in materia del mondo. Le cantine ed i prodotti italiani hanno dominato la scena e sono risultati tra i più apprezzati, per stessa ammissione degli organizzatori e degli organi di stampa locali che da sempre considerano la propria produzione come vera eccellenza mondiale. Riconoscimento alla ‘sportività' ed alla grande rilevanza a questi complimenti alla produzione italiana portati soprattutto dalla televisione France 3 Aquitaine, giunge anche dall'ICE - l'Istituto per il Commercio Estero - che sottolinea con piacere il successo tricolore. Presenti insieme all'ICE il Presidente del Comitato Nazionale vini del Ministero dell'Agricoltura, Giuseppe Martelli, e il professor Attilio Scienza, ordinario di enologia presso l'Università di Milano. L'intervento italiano è stato incentrato soprattutto sul carattere sociologico, geologico e storico culturale e sul forte legame tra territorio ed enologia in Italia ed è stato proprio questo punto a favorire il grande successo della sezione italiana. Non c’è che dire l’Italia del vino negli ultimi anni ha fatto davvero passi da gigante ed è arrivata a tenere testa alla Francia ed anche a superarla, soprattutto considerando che il vino italiano all’estero rappresenta il fiore all’occhiello del nostro made in Italy anche in tempi di crisi e recessione.

EDITORE Cooperativa Editoriale L’Italiano Soc. Coop. a mutualità prev. Srl P.Iva 09341041003 REGISTRAZIONE Tribunale di Roma: 492007 del 02.03.2007 ROC: 15506 DIRETTORE Gian Luigi Ferretti VICEDIRETTORE Tullio Zembo DIRETTORE RESPONSABILE Salvatore Santangelo COLLABORANO Italia: Luigi Todini, Angelo De Simoni, Stefano Pelaggi, Eugenio Balsamo Simone Nastasi, Fabrizio Nuzzo Pasquale Campolo Mara De Gaetano Argentina: Daniel Bellicoso Salvatore Giuffrida Brasile: Adriano Bonaspetti, Stefano Andrini Paraguay: Elisabetta Deavi, Antonio Fossati Francia: Carlo Erio Germania: Alessandro Chiodo Svizzera: Antonio Zulian Principato di Monaco: Fabrizio Carbone USA: Luigi Solimeo Nino Antonelli ITALIA Redazione: Via C. Magni 41C 00147 Roma Tel.: 0651604709 Fax: 0651601481 redazione@litaliano.it Stampa Telestampa Centro Italia Srl Località Casale Marcangeli Oricola (AQ) ARGENTINA Redazione: Montevideo 431, 5° piso C1619ABI B.Aires Tel.: 4372-6111 zembot@fibertel.com.ar Stampa: Diario del Viajero Av. de Mayo 666 C1084AAO B. Aires Distribuzione: Antonio Felix De Bonis Estados Unidos 1788, 3° piso - 2 Buenos Aires Tel. 1564193564 Fax: 4305-1175 afdebonis@tutopia.com

Unione Stampa Periodica Italiana

F.U.S.I.E.


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ESTERI

Situazione calda a Teheran IL PRESIDENTE IRANIANO ATTACCA GLI STATI UNITI “BASTA CON LE INTERFERENZE”. MOUSSAVI INTANTO INSISTE: “GOVERNO RESPONSABILE DEL SANGUE”

Ahmadinejad: “Obama come Bush” Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, ha chiesto a Barack Obama di smetterla di interferire negli affari interni della repubblica islamica, dopo che il presidente americano si è detto "allibito e indignato" dalla repressione violenta delle proteste. "Se questa è la tua posizione, non ci sarà più nulla di cui parlare", ha affermato il presidente della repubblica islamica, dichiarato vincitore delle contestate elezioni del 12 giugno. "Pensi che questa posizione ti risolverà i problemi? Non otterrai alcun risultato se non quello che la gente ti considererà simile a Bush". Mentre Ahmadinejad affossa definitivamente il dialogo con gli Usa, Mir Hossein Moussavi non cede e avverte che "chi è dietro ai brogli è responsabile del bagno di sangue". Il leader dell'opposizione iraniana ha invitato i suoi sostenitori a esercitare "il diritto costituzionale" di manifestare contro i risultati venuti da una tornata elettorale presidenziale segnata "dai più grandi brogli mai avvenuti". Sul suo sito Moussavi, che mercoledì non era andato alla manifestazione a piazza Baharestan da lui stesso convocata e teatro successivamente delle cariche armate della polizia, avverte che i contatti tra lui e i suoi sostenitori sono "molto limitati" dalle restrizioni a Internet. Nonostante questo e nonostante quelle che definisce "pressioni", il ri-

AHMADINEJAD, ATTACCO A OBAMA

vale principale di Mahmoud Ahmadinejad si è detto determinato a continuare la battaglia per l'annullamento delle elezioni: un altro ex candidato, Mehdi Karroubi, ha rinviato la manifestazione prevista per ieri per commemorare le persone morte nelle prote-

ste, perché non ha trovato un luogo in cui tenerla. L'annuncio dell'annullamento arriva all'indomani di una giornata di scontri sanguinosi in piazza, con la polizia che ha picchiato e aperto il fuoco sui manifestanti. Press-Tv ha aggiornato il bilancio totale dei

morti nei disordini dei giorni scorsi a 20, ma si teme che possano essere molti di più. Il grand'ayatollah Hossein Montazeri, il più importante leader religioso dissidente dell'Iran, ha avvertito che la repressione delle proteste può portare alla caduta del regime ira-

niano. "Se gli iraniani non possono parlare dei loro legittimi diritti in riunioni pacifiche che vengono invece soppresse, ci saranno complicazioni che potrebbero sradicare le fondamenta del governo, per quanto potente", Il ministro degli Esteri, Franco Fratti-

L’Ungheria e la Germania sono gli stati più ‘pericolosi’

Passaggi a livello killer nell’Unione Europea Nel 2008 ben duemila incidenti e 600 morti Passaggi a livello killer in Europa: nell'Unione a 27 nel 2008 si sono verificati 2.000 incidenti con circa 600 morti. Il paese più a rischio è l'Ungheria, con 118 morti su 119 incidenti, mentre l'Italia è risultato tra i più sicuri, con appena una vittima e nove incidenti, seconda solo al Lussemburgo. Nella quasi totalità dei casi (95%) la responsabilità è di chi attraversa i binari al passaggio a livello, siano essi automobilisti (80%), ciclisti o pedoni (72% i morti). I dati sono stati diffusi dalla Commissione europea in occasione della Giornata paneuropea per la consa-

pevolezza dei passaggi a livello. Tra i paesi con più incidenti, dopo l'Ungheria, ci sono la Germania (52 vittime su 207 incidenti), la Repubblica Ceca (43 su 247) e la Romania (42 su 219), mentre tra quelli più sicuri, con Lussemburgo e Italia, Irlanda (1 su 26) e Danimarca (2 su 7). Nonostante gli sforzi dell'Unione europea per dimezzare gli incidenti stradali nel 2010 rispetto al 2001, le cifre su quelli che interessano i passaggi a livello sono sostanzialmente stabili. L'opinione pubblica, spiegano gli esperti europei, percepisce questi incidenti come una

fatalità, mentre le cause principali sono la mancanza di rispetto della segnaletica stradale, peraltro non uniformata in Europa e una guida irresponsabile. Anche se le vittime degli incroci ai passaggi a livello sono meno del 2% del totale dei morti per incidenti stradali in Europa (39.000 nel 2008), sono comunque un terzo del totale nel settore ferroviario (32%), dato dal quale sono stati scorporati i suicidi (60% delle vittime). Questi incidenti provocano danni al sistema ferroviario quantificati in circa 200 miliardi di euro all'anno in Europa.

EUROPA, PERICOLO PASSAGGI A LIVELLO

ni, ha assicurato che la crisi iraniana sarà fra i temi della riunione con i colleghi del G8 che si è aperto ieri sera a Trieste. "Adotteremo una posizione che io credo debba essere particolarmente dura, particolarmente chiara dinnanzi al mondo", ha affermato.


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SPORT

Il mercato dei rossoneri L’AD DEL MILAN CONFERMA I DUE GIOCATORI PIÙ RICHIESTI SUL MERCATO E CONFERMA L’INTERESSE PER DZEKO: “PROVERÒ A CONVINCERE IL WOLFSBURG”

"Contento per le dichiarazioni di Pato. Ci siamo sempre parlati. Le dichiarazioni precedenti, fatte attraverso i continenti erano state equivocate. Ma non ci sono dubbi. Pato avrà il suo prolungamento di contratto e da lì ripartiamo. Pato ha meno di 20 anni e noi pensiamo che non ci sia al mondo un giocatore di meno di 20 anni così forte". Così Adriano Galliani, prima dell'ingresso in Lega per la rituale riunione del giovedì della neonata Lega A, ha commentato le dichiarazioni d'amore pronunciate dal ritiro brasiliano in Sudafrica da Pato, dopo che nei giorni precedenti erano circolate voci sulla sua presunta voglia di cambiare aria. "Non è previsto un incontro per il suo prolungamento. Pato ha ancora tre anni di contratto, scade il 30 giugno 2012. Non capisco perché i giornalisti si preoccupino così tanto dei contratti miliardari dei calciatori anziché dei propri". E su Pirlo e sulle parole di Berlusconi, Galliani commenta: "Per Pirlo non c'è alcuna richiesta. Io continuo a dirlo. È assolutamente incedibile. Non ci sono offerte: l'incedibilità nasce quando informiamo i giocatori che ci sono proposte. Ne abbiamo ricevuto una unica dall'Inghilterra per un unico giocatore, Alexander Pato. Pirlo costa troppo? Io da 23 anni e

STAMPA TEDESCA

Galliani: “Pato prolunga, Pirlo è incedibile” Toni esubero del Bayern ma nessuno lo vuole

ADRIANO GALLIANI

mezzo sono il vicepresidente vicario e l'amministratore delegato e non commento le parole del presidente". E su Dzeko, invece, vero obiettivo dichiarato dei rossoneri, Galliani dice: "Dzeko è un giocatore del Wolfsburg e non voglio commentare. Se la società tedesca ci chiamerà io scappo. È un loro diritto non cedere un giocatore tesserato per loro però sappiamo che Dzeko vuol venire al Milan. Io come vecchio dirigente di calcio dico che si fa fatica a tenere i giocatori controvoglia. Io so come convincerli? Ci proverò".

Luis Fabiano, Fabregas, Giuseppe Rossi, Santos dicono che sarebbe un sogno venire al Milan. "Sono tutti buonissimi giocatori che ringraziamo del loro interessamento. Ma noi in questo momento cerchiamo solo una punta. Dzeko è il primo obiettivo, Luis Fabiano potrebbe diventare un obiettivo se non dovessimo raggiungere Dzeko e così le punte. Ma coi centrocampisti e i difensori siamo fermi. Adebayor? Potrebbe essere un'alternativa. Abbiamo avuto un colloquio con Wenger e abbiam detto che ci saremmo riparlati qualora ci

fossero state le condizioni". Quindi le novità su Cissokho, il calciatore che non ha superato appieno le visite mediche. "Sono rigido anch'io. È verissimo quello che dice il presidente del Porto che noi avevamo concluso un contratto ma era subordinato alle visite mediche. Io non posso muovermi perché con un parere scritto dei medici che mi dicono certe cose non posso fare diversamente. Purtroppo ci sono stati dei problemi nelle visite mediche. Non c'è termine può anche arrivare più tardi perché noi non prendiamo altri".

LUCA TONI

Luca Toni e altre star del Bayern scartate dal nuovo tecnico Louis Van Gal non riescono a trovare un club: lo scrive la 'Bild' in un articolo intitolato "Anche regalati sono troppo cari, per questo nessuno li vuole". Per il quotidiano tedesco ad avere "pessime carte" con Van Gaal sono Tim Borowski, Breno, Christian Lell, Andreas Ottl "e perfino il campione del mon-

do Luca Toni". Utilizzando un paragone borsistico, il giornale aggiunge che "l'orribile prestazione dell'Italia nella Confederations Cup ha fatto scendere ulteriormente il valore delle azioni" del bomber veneto. Secondo la "Bild" il club bavarese sarebbe disposto a cedere in prestito alcuni dei suoi calciatori, "ma neanche questo è servito" perché gli ingaggi sono troppo onerosi.

In Francia scrivono: quasi fatta per Grosso bianconero Zamparini propone l’abbattimento del 30% degli stipendi

Juventus, da Cobolli fiducia per D’Agostino

Palermo, preso Pastore e intanto Cavani rimane

È fiduciosa la Juventus di ridurre a forbice tra i 20 milioni di euro della richiesta dell'Udinese e i 14 dell'offerta bianconera per assicurarsi il cartellino del centrocampista offensivo Gaetano D'Agostino. Il presidente juventino Giovanni Cobolli Gigli ha confermato che le trattative proseguono. “Ci saranno nuovi incontri e siamo fiduciosi”, ha detto. Cobolli poi ha lasciato intendere che non considera concluso il mercato con la trattativa di D'Agostino. “Sicuramente faremo qualcosa per la difesa, ma si tratta di cose anco-

"È una questione di mercato, i procuratori oggi fanno i loro affari e insegnano ai giocatori a fare i propri affari. Io ho un ottimo rapporto con Simplicio e credo che il giocatore voglia rimanere, ma io propone di abbattere gli stipendi di tutti i giocatori del 30%". Lo ha detto Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, al suo arrivo in Lega Calcio, sull'adeguamento del contratto del centrocampista brasiliano Simplicio. Poi parla delle trattative in corso: "Pastore? È nostro. Cavani ha fatto una stagione migliore di Amauri: ha 22 anni, Amauri ne aveva 28. Deve anco-

GAETANO D’AGOSTINO

ra in divenire”. Secondo il quotidiano sportivo francese "Equipe", intanto Fabio Grosso dovrebbe lasciare l'Olympique Lione

nella prossima stagione. Per il presidente Claude Puel la partenza del giocatore sarebbe inevitabile e la Juventus sarebbe la pista piu' attendibile per il difensore della Nazionale azzurra. Il giornale francese, inoltre, scarta l'ipotesi di uno scambio con Mauro Camoranesi. In caso di partenza di Grosso, il Lione per la sostituzione del giocatore starebbe pensando al brasiliano Andrè Santos,attualmente impegnato in Sudafrica per la Confederations Cup. Il suo prezzo è di circa 6 milioni di euro da concordare con il Corinthians.

MAURIZIO ZAMPARINI

ra maturare e resetrà a Palermo. Per Jankovic - aggiunge - dipende dal Genoa non da noi. La compro-

prietà di Succi verrà risolta oggi e diventerà tutto nostro. Però verrà messo sul mercato".


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CONTROCOPERTINA - SPORT

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Sono già tanti i nomi nuovi degli stranieri, pressoché sconosciuti al grande calcio internazionale, che per la prima volta scenderanno in campo nel nostro campionato. Ancora una volta l’Italia investe all’estero, e non è detto che saranno tutti acquisti indovinati... La storia degli ultimi 20 anni insegna

Jajalo, Barrientos, Bertolo: chi siete …? In arrivo una nuova “numerosa” colonia di argentini MARA DE GAETANO

ROMA - E' come sedersi dinanzi al tavolo da gioco aspettando di essere baciati dalla fortuna. E' come acquistare un gratta e vinci tra i tanti in commercio, e grattare pian piano augurandosi di aver pescato nel migliore dei modi. Sembra essere questa la filosofia che accompagnerà la prossima stagione calcistica italiana. Decidete voi se sia più opportuno parlare di mani legate o acqua alla gola, fatto sta che i dirigenti dei club di casa nostra si sono resi conto che fare i conti con la crisi imporrà delle scelte quanto meno obbligate. Chi ci pensa più ai grandi nomi, diciamoci la verità, l'imperativo ormai è vendere, altro che acquistare. E allora via Kakà, via grandi campioni sui

quali fare sicuro affidamento, e sotto al “totosconosciuti”. Forse parlare di sconosciuti veri e propri sarà un tantino azzardato, ma in un panorama di calciatori stellari, non sarà certo un caso se la tendenza ad affidarsi a gente dai nomi pressoché mai pronunciati stia diventando sempre più una moda. Ma andiamo con ordine, perché, in un modo o nell'altro, dovremo abituarci a familiarizzare anche con i nuovi arrivati … Il Cagliari, ha ben pensato di accaparrarsi Nenè, attaccante 25 enne brasiliano del Nacional Madeira; centravanti puro, ottimo fiuto del gol, richiesto anche da Benfica e soprattutto Arsenal; a lui spetterà il “semplicissimo” compito di non far rimpiangere un certo Acquafresca. Spostiamoci nell'altra isola di casa nostra, an-

diamo a Catania, per scoprire che il Massimino ospiterà anche le discese di Pablo Borrientos, classe 1985, arrivato dal San Lorenzo dopo una parentesi al Fc Mosca e vari problemi al ginocchio che ne hanno rallentato la carriera. Ecco il Genoa pronto ad applaudire Nenad Tomovic, 22enne centrocampista serbo, proveniente dalla Stella Rossa e già debuttante nella Nazionale maggiore. Molto forte fisicamente, si spera possa essere il vice Bocchetti o, ipotesi più che probabile, spedito altrove per fare un po' più di esperienza. Occupiamoci di una delle “grandi”, ed ecco quindi arrivare alla Juventus il brasiliano Diego, classe 1985. Molto atteso ed inseguito a lungo dal club bianconero, dovrebbe quindi impreziosire

L’ex bianconero Vial i “incorona” Diego: «Vale come Messi e Ronaldo» MILANO - Gianluca Vialli incorona Diego, come Messi e Ronaldo. E la Juve è in pole per fare una grandissima stagione. Intervistato da Tuttosport, l'ex bianconero ha spaziato su tutto: Ferrara, Ranieri, Del Piero, Lippi, Diego, Buffon, Nazionale, Ancelotti e tanto altro. Ecco un estratto dell'intervista rilasciata per Tutto Sport: «Diego è uno dei tre migliori giocatori al mondo sotto i 25 anni assieme a Messi e Cristiano Ronaldo. Gli anni in Germania l’hanno rafforzato e anche grazie a lui l’attacco della Juve si presenta al livello dei migliori al mondo. Certo al momento l’attacco della Juve è straordinario». Juve e Milan hanno puntato su allenatori esordienti. E’ l’effetto Guardiola «Intanto Ferrara e Leonardo sono due amici e mi fa piacere sia stata offerta loro questa opportunità. Aggiungono: entrambi se la sono guadagnata con una carriera e un atteggiamento esemplare». Scelta oculata o rischiosa «Constatazione: oggi un allenatore prima di allenare una squadra in campo, deve farlo nello spogliatoio. Si ritrova a guidare un gruppo di ragazzi giovani, ricchi, famosi. In molti casi ognuno di loro è una piccola azienda e questo comporta talvolta una buona dose di egoismo. Solo chi è stato a sua volta campione può gestire tutti questi aspetti e trasmettere quanto serve, cioè serenità unita a una grande e feroce determinazione. In tal senso Ciro Ferrara ha avuto un maestro come Marcello Lippi, una garanzia assoluta». Fedele alle idee di Lippi, Ferrara sembra privilegiare l’italianità. «Avere giocatori dotati di senso di appartenenza, magari cresciuti nel club stesso, aiuta moltissimo. L’italianità può costituire un ulteriore vantaggio, ma anche grazie al fatto di vivere in un Paese diverso dal nostro mi sono reso conto che non ci sono formule ideali. Conta vincere». Secco in settimana è stato a Madrid per discutere di Diarra e Gago. Come li vedrebbe nella Juve «Due punte e un trequartista impongono un centrocampo solido, alla qualità penseranno quelli davanti. Certo, fossi un tifoso del Real Madrid mi preoccuperei per la cessione di Diarra». Intanto la Juve ha preso Diego. «Un acquisto fantastico, considero Diego uno dei tre migliori giocatori al mondo sotto i 25 anni assieme a Messi e Cristiano Ronaldo. Gli anni in Germania l’hanno rafforzato e anche grazie a lui l’attacco della Juve si presenta al livello dei migliori al mondo. Se poi dovesse partire Ibra... Mi incuriosirebbe quello del Milan se dovesse arrivare Dzeko. Il bosniaco mi ricorda Shevchenko giovane, può darsi che diventi uno dei più forti al mondo. Certo al momento l’attacco della Juve è straordinario». Come giudica la Juve nascente «Mi pare che la base sia davvero molto solida, la dirigenza sta costruendo una squadra in grado di giocarsela con chiunque in Italia. Mentre in Europa, soprattutto se Ibra lasciasse l’Inter, non vedo un’taliana nel lotto delle favorite. Il che può rivelarsi un vantaggio. Se siamo sottovalutati, diventiamo imprevedibilmente competitivi».

il centrocampo sfruttando le sue capacità nel recuperare i palloni ed innescando le ripartenze giuste per dar via al contropiede. Proviene dal Werder Brema, e sa che giocare in Italia sarà tutta un'altra cosa; unico dilemma per Ferrara, garantirgli la copertura giusta ogni qual volta, palla al piede, deciderà quindi

di farsi una bella passeggiata per il campo lasciando scoperta la zona di competenza. Fresco fresco dal Malaga, ecco arrivare nella capitale Eliseu; il centrocampista portoghese, classe '83, vestirà la maglia della Lazio offrendo la possibilità di garantire il suo impiego su entrambe le fasce. Giudicato promessa di sicuro talento, vedremo un po' se sarà in grado di riconfermarsi. Il Siena ha sborsato 1,6 milioni di euro per accaparrarsi Mato Jajalo, centrocampista croato classe '88 proveniente dallo Slaven Belupo. C'è chi pensa possa essere un possibile “crack” del futuro, ma l'esperienza impone di non fasciarsi la testa prima del tempo. 191 cm invece, e 25 anni per il difensore argentino Pablo Fontanello, che dopo la maglia del Tigre, vestirà quella del Parma. Dotato di spiccate qualità nel gioco aereo anche grazie ad una stazza fisica imponente, cercherà di confermare le voci di casa sua, che lo giudicano una vera e propria stella. Torniamo in Sicilia, ma questa volta occupandoci del Palermo. La prossima stagione Zenga potrà avvalersi anche dell'apporto di Nicolas Bertolo, giunto dal Banfield e nato come numero 10 delle giovanili del Boca. Il classico regista moderno, che cercherà di trovare spazio nel nostro campionato per rilanciarsi e riscattarsi dalle ultime esperienze negative. Scatenata nel “totosconosciuto” l'Udinese; in arrivo infatti Fabian Orellan, Alemao e Jaime Romeiro. Il primo, attaccante cileno classe 1986, è già stato soprannominato il “Robinho bianco” per la sua capacità di trattare il pallone. Può essere impiegato come esterno destro a centrocampo o in un tridente. Il brasiliano Alemao, detto “il tedesco” per i capelli biondi, è stato acquistato dal Santos a parametro zero. Dotato di grande velocità, bravo nel gioco di spalle alla porta ed in quello aereo. E per finire ecco Romero, prelevato dall'Albacete dove ha giocato da titolare nonostante i suoi 18 anni. Sarà impiegato come terzino, nonostante il gran sinistro gli permetta di fare spesso e volentieri delle belle incursioni in area. Insomma, non ci resta che vederli all'opera, sperando che le scommesse fatte non costringano i nostri club a precipitare dalle stelle … alle stalle …! Certo i nomi non sono incoraggianti e poi se pensiamo che alla fine a lasciarci è stato un certo Kakà, almeno sulla carta il paragone non regge...


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