L'ITALIANO

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ALGUNO DICE QUE NO! El programa nr 1 de la comunidad italiana en la Argentina. De lunes a viernes de 11 a 12 hrs. Por AM990 Radio Spendid Conduccion: Tullio Zembo

L ITALIANO

ALGUNO DICE QUE NO! Il programma nr 1 della collettività italiana in Argentina Da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12. Am990 Radio Splendid Conduce: Tullio Zembo

ANNO III - NUMERO 134 - MARTEDI’ 21 LUGLIO 2009 • QUOTIDIANO PER GLI ITALIANI NEL MONDO • WWW.LITALIANO.IT • ITALIA 0,50 • ARGENTINA $ 1

Per il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, “ogni allarmismo sulla nuova influenza è ingiustificato”. Parlando a Udine, a margine di un incontro con la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, Sacconi ha detto che “si deve mantenere alta la guardia nel monitoraggio, ma contemporaneamente mantenere una corretta lettura di tutto ciò che sta accadendo” a pag. 3

INFLUENZA SUINA: NIENTE PAURA QuiArgentina

QuiPolitica

QuiMondo

Partito Democratico sempre più nel caos in vista del congresso. Marino denuncia il “caso” dei tesseramenti

Iran: si discute ancora dell’ultimo risultato elettorale. Intanto Moussavi chiede la liberazione dei prigionieri

alla pag. 2

Missione in Sudamerica del Ministro degli Esteri israeliano Lieberman: presto anche un faccia a faccia con la presidente Kirchner

a pag. 4

ItalianinelMondo

La nuova emigrazione ci lascia di nuovo un sud “deserto”: il rapporto Svimez ci alla pag. 6 racconta della fuga dalla Campania, dalla Puglia e dalla Sicilia pag. 5

Sport Il Milan cambia volto. Sono tanti i giovani pronti a conquistare un posto al sole. Scopriamo chi sono i nuovi talenti rossoneri De Gaetano a pag. 8


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POLITICA ITALIANA

Scoppia il caso tesseramento nel partito IGNAZIO MARINO SCRIVE A DARIO FRANCESCHINI: “CʼEʼ UNA SITUAZIONE DI IRREGOLARITAʼ DIFFUSA” INTANTO OGGI SI RIUNISCE LA DIREZIONE NAZIONALE

Continua la battaglia sul tesseramento nel Pd. Dopo le polemiche dei giorni scorsi su presunte irregolarità, ieri Ignazio Marino ha scritto al segretario Dario Franceschini per tornare a chiedere una proroga del tesseramento fino al 31 luglio. Marino sostiene che ci sono troppe difficoltà per chi vuole prendere la tessera e, dal momento che le iscrizioni si chiudono oggi, così si rischia un congresso irregolare. "La regolarità di un processo congressuale - dice Marino - poggia tutto sulla regolarità delle iscrizioni". "Caro segretario - scrive Marino - il tesseramento via internet, che doveva essere la vera novità, è impossibile, l'anagrafe dei circoli che compare sul sito del partito è parziale, i circoli che si basano sul generoso lavoro dei volontari non sono spesso messi nelle condizioni di garantire l'apertura nei giorni festivi (un tempo i partiti di sinistra erano aperti proprio nei giorni di festa, del resto chi lavora può dedicare alla politica soltanto il tempo libero)". Tutto questo, denuncia, "realizza una situazione di irregolarità diffusa. Lo dico senza enfasi, ma credo non sfugga che la regolarità di un processo congressuale poggia tutto sulla regolarità delle iscrizioni. Se il cittadino che

BERLUSCONI

Pd nel caos in vista del congresso

IL CANDIDATO ALLA SEGRETERIA DEL PD IGNAZIO MARINO

vuole iscriversi non ci riesce, e se invece ci sono circoli dove il numero di tessere sfida ogni legge della statistica, il Partito Democratico deve esserne

seriamente preoccupato". Da qui la proposta di prorogare il tesseramento fino al 31 luglio. Stamattina si riunirà una Direzione nazionale che al-

Il ministro annuncia nuovi provvedimenti per la mobilità Per bilanciare gli organici nella pubblica amministrazione il governo si appresta a varare provvedimenti per la mobilità su base, a seconda dei casi, incentivante o disincentivante. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta parlando di mobilità 'spintanea' a Venezia a margine della firma del protocollo - con il ministro Angelino Alfano e la Presidente della Corte d'Appello Manuela Romei Pasetti - per l'informatizzazione del processo civile di primo grado. Brunetta, nel parlare di mobilità, ha fatto l'esempio dei 30mila sottoufficiali dell'esercito degli ex uffici leva che non hanno attualmente collocazione. Con la mobilità al varo dell'esecutivo, i sottoufficiali - ''personale altamente qualificato'' ha detto Brunetta - potranno

Brunetta: “Ecco la riforma per colmare l’organico nell’amministrazione”

RENATO BRUNETTA

andare altrove a colmare i vuoti d'organico di altri uffici ad esempio in ambi-

to giudiziario dove ''sono note le carenze di personale'' ha concluso.

l'ordine del giorno ha gli ultimi adempimenti per la presentazione delle candidature e che, quindi, potrebbe discutere anche di questa proposta. Il sistema della giustizia, in Italia, è stato innovato con la consegna di tremila nuovi Pc dopo che era stato bandito il più grande concorso per magistrati. Lo ha rilevato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ieri a Venezia, nel corso della presentazione del protocollo sull'informatizzazione dei procedimenti civili di primo grado. Oltre alla consegna dei tremila Pc per gli uffici giudiziari che verranno distribuiti in sostituzione dei più obsoleti, Alfano ha ricordato che ''abbiamo bandito il più grande concorso per magistrati in Italia con 500 posti''. Ha poi rilevato che ''si sono appena conclusi gli scritti che sono stati superati da 309 candidati'' esprimendo, senza comunque esplicitarle, perplessità sulla preparazione dei concorrenti visto l'alto numero di bocciati. Per Alfano

“Importanti traguardi in politica estera” Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha rivendicato ''il raggiungimento di importanti traguardi'' in politica estera da parte del suo governo. Parlando al Forum per l'economia e la finanza per il Mediterraneo a Milano, Berlusconi ha ricordato: ''Con il presidente Sarkozy siamo stati protagonisti nel fermare i carri armati della Federazione russa che erano a pochi chilometri da Tblisi. Ci fosse stato quello scontro si sarebbe creato un divorzio tra la Federazione russa, l'Unione europea, l'Alleanza atlantica difficile da ricostruire''. Quindi ha ricordato il suo impegno per far riprendere le relazioni tra l'amministrazione americana e quella russa: ''Incontri importanti che hanno guardato al futuro verso un mondo che rinunci all'arma nucleare''. Dopo aver ricordato la ripartenza del Consiglio Nato più uno ha aggiunto: ''Abbiamo convinto i governi dei paesi dell'est ad intervenire per salvare le banche e non dimentico l'incontro con Bush che stanziò 700 miliardi per le banche''. Infine, ha ricor-

SILVIO BERLUSCONI

dato oltre ai rapporti con l'Egitto, quelli avviati con la Libia: ''Abbiamo portato a termine quel difficile percorso che ha chiuso l'epoca delle conquiste coloniali con le nostre scuse a quei popoli che i nostri antenati avevano voluto sottomettere. Questo forse in Europa non è stato avvertito ma è stato apprezzato in quei paesi che avevano subito il colonialismo''. ''In Libia - ha concluso - la festa della vendetta è diventata la festa dell'amicizia e noi avremo la possibilità di lavorare molto nelle infrastrutture libiche''.

Il Guardasigilli spinge sull’innovazione

Alfano: nuovi computer e un maxi concorso per rilanciare la giustizia

ANGELINO ALFANO

comunque presto ci saranno ''nuove assunzioni di magistrati'' che si agganciano alla ''politica di

incentivi per i magistrati che vogliono servire lo Stato nelle sedi più disagiate''.


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ATTUALITA’

“Basta allarmismi sull’influenza A” Saranno alla fine 4 milioni gli italiani contagiati dalla nuova influenza prima della fine della pandemia, prevista per maggio 2010. E’ la previsione del viceministro della Salute Ferruccio Fazio, che ha anche definito “ingiustificato” ogni allarmismo poiché il ceppo virale “è clinicamente molto leggero” e poi “perché con l'Oms e gli altri Paesi abbiamo sotto controllo la situazione, sia nel presente, sia in prospettiva. Sarebbe sbagliato dire che non verrà, ma si deve sottolineare che per come si sta evolvendo non c'è nessun rischio particolare. Mio figlio è partito per il Sudamerica, se fossi realmente preoccupato non ce lo manderei”. Sulla riapertura delle scuole, Fazio ha chiarito: “Non è stata presa ancora nessuna decisione, perché la pandemia non è ancora arrivata in Italia. Non è il momento di considerare problemi di chiusura o ritardata apertura delle scuole”. Infine, relativamente al vaccino: “Appena sarà – ha aggiunto il viceministro – disponibile, spero entro fine ottobre, saranno vaccinate le categorie a rischio e gli operatori dei servizi essenziali. Senza vaccinare tutta la popolazione ma limitandolo a strati limitati, contiamo di chiudere l'epidemia entro il 2010”. Anche il ministro del Wel-

TRAGEDIA

Il governo tranquillizza i cittadini SACCONI: “OCCORRE MANTENERE IL MONITORAGGIO MA CONTEMPORANEAMENTE AVERE UNA CORRETTA LETTURA DI CIOʼ CHE STA ACCADENDO” Alpinista italiana muore sul K3, in Pakistan

TRAGICO INCIDENTE IN PAKISTAN

IL MINISTRO DEL WELFARE MAURIZIO SACCONI

fare Maurizio Sacconi ha invitato a evitare “ogni allarmismo sulla nuova influenza” in quanto “ingiustificato”. “Si deve mantenere alta la guardia nel monitoraggio – ha aggiunto – ma contemporaneamente mantenere una corretta lettura di ciò che sta accadendo”. Il ministro ha chiarito che abbiamo di fronte “un'influenza al di sotto di quelle che abbiamo sempre conosciuto nella stagionalità. Ogni allarmismo è quindi davvero ingiusti-

ficato. Vale la regola banale ma sempre buona né sopravvalutare, né sottovalutare”. Critico dell’azione del governo è invece Beppe Fioroni, del Pd, che ha dichiarato: “Il primo provvedimento da prendere in Italia è evitare il pressappochismo con cui questo governo ha affrontato temi seri, provocando danni”. Intanto nell’aeroporto di Fiumicino continua il monitoraggio dei passeggeri provenienti da Stati Uniti, Messico e Gran Bretagna,

mentre non sono previste restrizioni all’imbarco dal nostro Paese, dato che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non considera l’Italia un paese a rischio. Nel frattempo è tornata domenica la scolaresca di Peschiera Borromeo, reduce da una gita a Londra in cui 19 dei 25 studenti medi hanno accusato sintomi simili a quelli dell'influenza A. Tra gli studenti, i professori e i genitori tanto sollievo e qualche critica all’allarmismo dei media.

L'alpinista italiana Cristina Castagna, 31 anni, è morta precipitando per decine di metri e finendo in un crepaccio, sul Broad Peak, la montagna di oltre 8.000 metri nella catena del Karakorum in Pakistan. Lo ha riferito ieri il Giornale di Vicenza, la città dalla quale la Castagna lavorava come infermiera al pronto soccorso dell'ospedale San Bortolo. I familiari hanno trovato un biglietto nel quale la giovane, prima della partenza, aveva lasciato scritto di suo pugno: “Se mi succederà qualcosa lasciatemi dove la montagna mi ha chiamato a sé”. La giovane ma esperta alpinista, soprannomina-

ta ''el grio'', il grillo, aveva appena conquistato la vetta e stava scendendo dal Broad Peak (8.047 metri), conosciuto come ''K3'' e la dodicesima montagna più alta del pianeta. Il suo programma prevedeva, dopo il Broad Peak, di scalare successivamente il Gasherbrum I (8.068 metri). All'attivo aveva già quattro cime sopra gli ottomila metri: lo Shisha Pangma conquistato nel 2004, al Gasherbrum II (2005), al Dhaulagiri (2007) e al Makalu espugnato lo scorso anno. Con lei l'alpinista italiano Gianpaolo Casarotto, anche lui vicentino, che ha tentato di soccorrerla, inutilmente.

Allarme dell’Asaps: sono stati 214 gli episodi nei primi sei mesi di quest'anno. Sotto accusa droghe e alcol

Incidenti stradali: i “pirati” aumentano del 57% Duecentoquattordici episodi di pirateria stradale nei primi sei mesi di quest'anno, il 57% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno passato (quando erano stati 136), per un bilancio complessivo di 43 persone uccise (10%) e 263 ferite (+ 107%). A rilanciare l'allarme è l'Associazione amici sostenitori polizia stradale che sottolinea come il monitoraggio affidato allo speciale osservatorio del periodico "Il Centauro" "riguarda solo una piccola parte degli eventi effettivamente accaduti". Gli eventi passati al setaccio - spiega il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni - sono quelli più gravi, utili per ottenere importanti spunti di ri-

flessione: il 75% degli autori viene poi smascherato. Su 214 inchieste monitorate, 160 hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 73 occasioni (45,6% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre 87 (54,4%)". Sul fenomeno, sempre secondo Biserni, "pesa, come un macigno, l'ombra dell'alcol e delle droghe: in 59 casi (il 37%), ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con largo difetto per essere considerato 'attendibile'. La positività dei test condotti è infatti riferibile ai soli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 160 su 214. In diversi casi poi gli investigato-

E’ EMERGENZA PIRATERIA SULLE STRADE

ri non possono più sottoporre il pirata a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni dall'evento". Gli eventi mortali sono stati 42 (19,6%), quelli con lesioni 172 (80,4%). La regione che vanta il poco invidiabile record degli episodi di pirateria è la Lombardia (36), seguita da Lazio (29), Emilia Romagna (28), Veneto (18), Puglia (15), Liguria (14), Piemonte, Toscana e Sicilia (11). Sono le categorie "deboli" della strada a pagare come sempre il prezzo più alto: 26 gli anziani (8,5%) e 42 i bambini (13,7%) coinvolti. L'Osservatorio ha preso in esame anche la presenza di conducenti stranieri, definiti "attivi": il 26,9% dei pi-

rati identificati è risultato essere non italiano, ma anche l'11,1% delle vittime è costituito da stranieri. Il 58,4% degli atti di pirateria - 125 su 214 - avviene di giorno. Nel mese di luglio, al giorno 18, sono già stati monitorati 29 episodi con 12 morti e 44 feriti (23 pirati identificati). Biserni traccia anche un "identikit" del pirata: "Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini di età compresa tra i 18 ed i 45 anni, spesso sotto l'effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. I motivi della fuga sono sempre gli stessi: guida senza patente perché mai conseguita o ritirata, paura di perdere i punti e quindi la stessa licenza di guida, assicurazione falsa o scaduta".


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QUI ARGENTINA

L’ITALIANO MARTEDI’ 21 LUGLIO 2009

L’intreccio Iran-America latina occuperà gran parte dell’agenda degli incontri che il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Liberman terrà a partire da oggi nel continente. Imminente anche un incontro a Casa Rosada con il presidente Cristina Kirchner e il suo omologo Jorge Taiana. Si discuterà della penetrazione di Hezbollah in Sud America

Faccia a faccia tra Israele e Argentina SALVATORE GIUFFRIDA

BAIRES - La “penetrazione” di Hezbollah in America latina preoccupa il ministero degli Esteri israeliano. La direttrice dell’America Latina della diplomazia israeliana, Dorit Shavit ha parlato in questi giorni della presenza di cellule di Hezbollah in Bolivia, Ecuador e Nicaragua, oltre che nella zona settentrionale della Colombia. Secondo Shavit, la presenza di Hezbollah nella regione rivela il crescente interesse che mostra l’Iran nel subcontinente. L’Iran. ha detto, “ha iniziato con cellule di Hezbollah alla frontiera tra Argentina e Paraguay e sappiamo che negli ultimi anni ha formato cellule a la Guajira, in Colombia. Miliziani sciiti sarebbero presenti anche nelle isole Margarita, in Venezuela. Di più: esiste secondo Shavit “una organizzazione che si chiama Hezbollah Venezuela”, sospettata di aver messo esplosivi nei pressi dell’ambasciata statunitense a Caracas. Un analogo avvertimento viene indirizzato anche al Brasile: “Vogliamo mettere il Brasile in guardia rispetto alla minaccia iraniana. L’Iran esporta terrorismo verso l’America Latina ed è dietro gli attacchi alle ambasciate israeliane a Buenos Aires”. Pur coscienti degli interessi brasiliani in Iran, la funzionaria ha ricordato che è necessario “aprire

Misure cautelative contro il propagarsi dell’influenza suina BAIRES - Il sito Viaggiare Sicuri informa che in Argentina si stanno registrando numerosi casi di influenza A(H1N1, influenza suina). Le Autorità locali stanno adottando idonee misure di prevenzione per evitare il propagarsi della diffusione del virus. A titolo cautelativo, si raccomanda ai connazionali che si recano nel Paese o già presenti, di seguire a livello circoscrizionale e nazionale le misure preventive indicate dalle Autorità sanitarie locali pubblicate sul sito del Ministero della Sanità argentino (www.msal.gov.ar). Per informazioni e suggerimenti di carattere generale si può telefonare al numero 0800 2221002, messo a disposizione dallo stesso Ministero. In caso di sintomi influenzali, si consiglia ai connazionali in Argentina di rivolgersi a un medico di fiducia o ad una struttura sanitaria in loco. Si sottolinea come l'influenza da virus AH1N1 ha, al momento, una manifestazione clinica con sintomi moderati, pari, se non inferiori, a quelli della influenza stagionale. Tuttavia la malattia non deve essere sottovaluta.

Il vicegovernatore del Chaco Juan Carlos Bacileff Ivanov mette a tacere il caso di corruzione che coinvolge la Provincia di Trento

gli occhi”, dal momento che Teheran non pensa al paese amazzonico solo “in termini economici”. L’intreccio Iran-America latina occuperà gran parte dell’agenda degli incontri che il ministro degli Esteri Avigdor Liberman terrà a partire da domani

nel subcontinente. L’esordio del titolare della diplomazia israeliana sarà proprio a Brasilia, dove incontrerà il presidente Inacio Luis Lula da Sila e il suo collega Celso Amorim. Di seguito, Liberman si sposterà in Argentina, ospite anche qui della presidente Cristina

Fernández e del collega Jorge Taiana, prima di recarsi in Perù (dove incontrerà il presidente Alan García e il ministro degli Esteri José Belaunde) e in Colombia. Il rientro di Liberamn in patria è previsto per il prossimo 30 luglio.

Province in rosso: si tratta con il governo nazionale per risolvere l’emergenza deficit BAIRES - Inizierà da martedì prossimo il giro di consultazioni dei governatori alla casa Rosada: tutto questo nell’ambito del dialogo tra le istituzioni e il governo del presidente Cristina. I governatori visiteranno tutti questa settimana il primo ministro: tutti cercheranno di esercitare una forte pressione politica con l’obiettivo di recuperare quelle risorse, per la precisione i fondi, necessari per coprire i buchi creati dal deficit pubblico e dai debiti accumulati dai governi provinciali. Non solo: secondo quanto è trapelato dagli stessi governatori, senza l’intervento dello stato diventerebbe molto difficile, se non impossibile, provvedere al pagamento degli stipendi dei lavoratori pubblici. Per questo, da tempo circola una voce che avrebbe un impatto quanto meno dirompente sulle istituzioni nazionali: non sono pochi, infatti, i governatori che hanno già proposto l’ipotesi di poter stampare moneta propria, una diversa per ogni provincia, proprio con l’obiettivo di fare cassa e coprire così i buchi del deficit. Una mossa che però, oltre a determinare l’esplosione dell’inflazione, è molto rischiosa anche per l’unità e la coesione nazionale: si verrebbe a determinare una differenza sostanziale nelle economie di ogni provincia, con una politica monetaria diversa e istituzioni separate. Come dire, l’anticamera della frammentazione non solo istituzionale ma anche dal punto di vista sostanziale e materiale. Per questo i governatori cercheranno una via di mezzo e una formula per un compromesso con il presidente per far sì che la nazione si faccia carico degli stipendi dei dipendenti della pubblica amministrazione provinciale, ma non solo, in testa all’agenda ci sono anche programmi di assistenza finanziaria e opere pubbliche già assegnate. Non è finita qui: all’ordine del giorno, anche le proposte dei governatori di poter agire sul mercato internazionale finanziario, emettendo titoli e quindi indebitandosi con il mercato del credito estero, procurando di ottenere così un finanziamento del debito. In testa alle province con più difficoltà economiche, ci sono quelle di Buenos Aires, Cordoba, Jujuy, Corrientes, Santa Cruz e Tierra del Fuego. Il primo che si recherà (domani) a parlare con Cristina è stato il capo del governo di Buenos Aires, Mauricio Macrì, che discuterà con il primo cittadino della possibilità di dare attuazione più rapida alle opere chiave della città, tra cui l’autostrada rivierasca e la linea ferroviaria “Sarmento”. Poi, proporrà anche, così come gli altri governatori, un cambio nella legislazione di compartecipazione federale che dovrà essere discusso e approvato dal congresso. Macrì ha poi ribadito sulla necessità che la nazione ceda alcune sovranità giurisdizionali chiave alla città, come nel caso di Onabe e per quanto riguarda l’amministrazione della polizia federale, o ancora la regolamentazione del trasporto pubblico che potrebbe aprire al governo municipale la possibilità di chiedere finanziamenti al Bid o alla banca Mondiale. Tra i primi governatori a intervenire alla Casa Rosada, poi, ci sarà Jorge Capitanich, primo cittadino del Chaco: la provincia avrebbe accumulato un deficit di 400 milioni: senza ulteriore capacità di indebitarsi e senza il sostegno dello stato, il Chaco correrebbe il rischio di non poter più pagare gli stipendi nel giro di pochissimi mesi. SALVATORE GIUFFRIDA

BAIRES - Non credeva ai propri occhi, ieri, il vicegovernatore del Chaco Juan Carlos Bacileff Ivanov, in Trentino per partecipare alla Festa provinciale dell’Emigrazione. Nel corso della conferenza di informazione di venerdì pomeriggio, durante la quale erano stati illustrati i progetti di solidarietà in atto in Sud America, il signor Miguel Angel Fernandez aveva consegnato nelle mani del vicegovernatore alcuni documenti riguardanti un caso di presunta corruzione avvenuto in Chaco. “Ciò che mi risulta strano è che già nel corso della conferenza ho avuto modo di spiegare come effettivamente sono andate le cose – ci ha detto il vicegovernatore, – ma evidentemente il giornalista non ha sentito. Quello sollevato dal signor Fernandez è un caso di corruzione che risale al 2001 e che la giustizia argentina ha già archiviato da tempo. Nel 2001 il Chaco era governato da un partito politico diverso dal mio, e quindi io non mi sento responsabile di alcunché, men che meno di una cosa che la nostra giustizia ha già risolto. Non solo: al signor Fernandez venerdì pomeriggio ho rivolto l’invito a girare eventualmente la sua documentazione direttamente al governo chaqueno, visto che la Provincia autonoma di Trento è del tutto estranea all’episodio portato alla ribalta. Non è infatti assolutamente vero che il preteso caso di corruzione riguardi un progetto di solidarietà messo in atto dal Trentino nel Chaco: riguarda esclusivamente interventi nel campo zootecnico di completa pertinenza argentina e chaquena.”

Il sindacato dei calciatori ora minaccia lo stop al campionato BAIRES - Il Sindacato argentino calciatori ha avvertito le societa' che sara' impossibile dare il via al campionato 2009-2010 come previsto il prossimo 14 agosto se entro quella data non avranno saldato tutti i debiti nei confronti degli atleti. Secondo i responsabili del sindacato, la situazione e' preoccupante poiche' al momento molti club non sono in grado di pagare quanto dovuto ai giocatori e sara' difficile che possano farlo nel giro di un mese. Il segretario generale del sindacato, Sergio Marchi, ha dichiarato: "Diverse societa' sperano di vendere qualche giocatore per recuperare un po' di liquidita' con cui saldare i debiti. Per questo aspetteremo fino all'ultimo minuto per prendere qualsiasi decisione". "Ma se la nostra associazione non facesse queste pressioni - ha aggiunto Marchi - i club non pagherebbero di certo quanto dovuto ai loro giocatori.".


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ITALIANI NEL MONDO

I dati del rapporto Svimez: Campania, Puglia e Sicilia le più colpite. Chi resta non arriva a 1000 euro al mese

IL “DESERTO” DEL SUD: E’ L’EMIGRAZIONE DEL TERZO MILLENNIO ROMA - Dal "Rapporto Svimez 2009 sull'economia del Mezzogiorno" emerge la fotografia di un'Italia spaccata letteralmente in due. Non è un risultato nuovo ma con la crisi economica attuale i divari si stanno sempre più accrescendo. Il Pil delle regioni meridionali ha avuto un crollo del Pil a 1,1%, ma i dati più preoccupanti riguardano l'emigrazione. Negli ultimi 10 anni le persone che hanno abbandonato il sud ammonta a 700.000. La maggioranza delle partenze riguarda tre regioni: Campania, Puglia, Sicilia. A fronte di un Centro-nord che attira e smista flussi al suo interno c'è un «Sud che espelle giovani e quindi manodopera senza rimpiazzarla con pensionati, stranieri o individui provenienti da altre regioni. Meno posti di lavoro dunque e soprattutto una «carenza di domanda di figure professionali di livello medioalto A questo proposito un indicatore utile è costituito dalla diminuzione dei laureati negli atenei meridionali. «Nel 2004 partiva il 25% dei laureati meridionali con il massimo dei voti; tre anni più tardi la percentuale è balzata a quasi il 38% - si legge nel rapporto - i laureati meridionali che si spostano dopo la laurea al Centro-nord vanno incontro a contratti meno stabili rispetto a chi rimane, ma a uno stipendio più alto. Il 50% dei giovani "immobili al Sud" non arriva a 1.000 euro al mese, mentre il 63% di chi è partito dopo la laurea guadagna tra 1.000 e 1.500

euro e oltre il 16% più di 1.500 euro". Le partenze avvengono in misura maggiore dalla Campania, 25.000 residenti in meno, ma è in aumento anche il pendolarismo su lunghe distanze costituito da giovani con un livello di studi medioalto.L' 80% è sotto i 45 anni e quasi il 50% svolge professioni di livello elevato. Si tratta di maschi, single, dipendenti full-time. Un problema dunque che riguarda tre regioni italiane. Quali analisi da fare allora? Le politiche regionali - ha sottolineato l'assesore pugliese con delega al mezzogiorno Gianfranco Viesti - hanno influito su questo risultato in maniera significativa e importante, attraverso ad esempio una accelerazione della spesa e una qualità migliore di spesa. Ma sia ben chiaro che il merito del risultato

economico è sempre dei lavoratori e degli imprenditori. Perchè sono loro che lavorando dalla mattina alla sera fanno la produzione. Personalmente ritengo che l'azione della giunta regionale abbia ben accompagnato questa attività delle lavoratrici e dei lavoratori, delle imprenditrici e degli imprenditori pugliesi". I due assessorati regionali stanno ora lavorando su una documentazione che consentirà a tutti di far vedere a tutti come la Regione Puglia abbia accompagnato questi "tre anni buoni della Puglia . Il 2009 - avvisa comunque Viesti - non sarà un anno buono come i precedenti. Il dato sul Pil del 2009 della Puglia come di tutto il mondo, tranne la Cina, - ha infatti detto - sarà pessimo, sarà disastroso, perchè noi

siamo nel mondo, siamo in Italia e siamo nel mondo. Non ho la più pallida idea di quale sarà ma credo che in questi mesi l'impegno degli imprenditori innanzitutto e poi di chi ha responsabilità pubbliche più che di fare previsioni - ha concluso - sia di lavorare il più possibile tutti i giorni per contrastare la crisi: ogni posto di lavoro salvato, ogni euro sbloccato, ogni iniziativa presa quest'anno vale doppio perchè è un anno veramente difficile. Accoglie la relazione dello Svimez senza sorprendersi Adriana Poli Bortone, senatircie e presidente del movimento politico "Io sud". Non erano dunque fantasie isteriche e falsa propaganda da campagna elettorale le notizie disastrose dei mesi scorsi rispetto ad una economia meridionale sempre più in

affanno. Il rapporto Svimez 2009 conferma ciò che mi ha determinato a dar vita al movimento Io Sud" ha affermato la senatrice, sottolineando , uno tra gli aspetti evidenziati nel documento, "il dirottamento fino ad oggi di ben 18 miliardi di risorse Fas verso misure anti crisi ed interventi di carattere emergenziale che riguardano quasi esclusivamente il Nord Italia, 122 mila esodi soprattutto di giovani del Sud verso il Nord con una fortissima perdita di capitale umano, quindi una vera e propria contrazione dell'occupazione di oltre il 2% nel III trimestre 2009 e la perdita di 14.000 posti di lavoro, accesso al credito bancario sempre più difficile per l'assenza di istituti bancari indipendenti, un'assenza di politica di investimenti in infrastrutture. Quanto basta insomma incalza la senatrice Poli - per far sì che non solo esiste una questione meridionale ma che è stata ancora più aggravata dalla legge sul federalismo fiscale e solo falsi e bugiardi possono continuare a sostenere il contrario. Mi meraviglio dei deputati salentini, pugliesi e meridionali in genere che continuano ostinatamente a votare provvedimenti governativi contro il Mezzogiorno d'Italia afferma - dimostrandosi privi di qualsivoglia scatto d'orgoglio e dignità meridionale. Il movimento Io Sud conclude Adriana Poli Bortone - ha sempre più ragione di esistere".

Amburgo con oltre 2.000.000 di abitanti è la seconda città della Germania dopo Berlino

Il Ministro del lavoro tedesco Scholz incontra i nostri italiani ROMA - Una delegazione del Comitato Salviamo il Consolato di Amburgo ha incontrato il Ministro del Lavoro tedesco Olaf Scholz, amante non solo di Amburgo, ma anche dell'Italia. "Il consolato non può essere trasferito ad Hannover!": è così che risponde, intervistato, il portavoce del Comitato Salviamo il Consolato Generale, Massimo Finizio. Ma come ha reagito il Ministro del Lavoro Tedesco? Continua il portavoce "Cercava una spiegazione, un motivo logico di questo trasferimento" ... "Ascoltava con molto interesse, ma è rimasto soprattutto atterrito dalle spiegazioni che la Farnesina ha dato all'opinione pubblica. In conclusione, il Ministro ha dato il suo appoggio alla causa del mantenimento ad Amburgo del Consolato Generale". Bisogna enfatizzare la caratteristica italianità, l'impegno e l'importanza sociale, economica e culturale sia del Consolato Generale, sia della attiva presenza dei tanti migranti Italiani che non possono e non devono essere dimenticati e sottovalutati. Ma qual è la reazione degli italiani all'estero? A questa domanda risponde l'Onorevole Laura Garavini, parlamentare eletta nella circoscrizione estero nella lista PD: "La Comunità degli Italiani si è già mobilitata, centinaia di persone hanno manifestato domenica scorsa contro questa decisione. Tutti insieme, esponenti delle varie realtà, rappresentanze, Comites, denunciano insieme ai Parlamentari, l'irrazionalità della chiusura del consolato di Amburgo, non tenendo conto della realtà del territorio, delle distanze, dell'importanza politica ed economica di Amburgo. Ancora una volta con questo esempio di Amburgo si dimostra come siano necessarie, e ci auguriamo che il Governo prendi in considerazione la nostra richiesta, misure alternative, come ad esempio il declassamento in consolati semplici, accorpamento di ambasciate là dove ce ne siano nella stessa città più di una, come a Bruxelles. Bisogna intervenire sul risparmio necessario, non consigliabile, come il mantenimento delle sedi, ma soprattutto dei servizi. Nella peggiore ipotesi che il Consolato venga chiuso, bisogna inevitabilmente mantenere i servizi ai connazionali. Qual è il ruolo delle autorità locali? "Le autorità locali, e in questo caso le strutture tedesche, potrebbero adottare misure sostitutive di alcuni servizi come il banalissimo rilascio di documento di riconoscimento".... "I Patronati, ad esempio potrebbero fornire, molti servizi agli italiani all'estero, ma nonostante le sollecitazioni, non ci sono stati sviluppi. Questa è la dimostrazione che si vuole procedere allo smantellamento senza trovare una soluzione". Il Ministro Scholz, anche dopo aver ascoltato Beatrice Virendi, Maria Langona, e Marina Mannarini del Comitato Italiano, ha sottoscritto la causa ItaloAmburghese, dichiarando di impegnarsi immediatamente sia attraverso i canali Ministeriali che diplomatici per intervenire contro l'infausta ed incomprensibile decisione Romana. Come sostiene ancora Finizio: "il Consolato Generale ad Amburgo essendo di proprietà della Repubblica Italiana dal 1938 non ha costi elevati e diretti. Trasportare un consolato è complicato non solo dal punto di vista logistico, ma anche del personale. Il costo è di circa 30.000 euro mensili solo per i locali, raggiungendo dunque circa 500.000 euro l'anno. Smantellare il consolato di Amburgo rappresenta una perdita grandissima, in termini di tempo ed economici. È stato aperto nel 1816 per volontà di Vittorio Emanuele I, nato proprio per interessi economici, perché Amburgo raffigura proprio la capitale del nord della Germania, e si trova in un punto nevralgico delle quattro città più importanti della Germania, ossia Brema, Rostock, Lubecca ed Amburgo" L'eventuale spostamento ad Hannover risulterebbe invece assai gravoso alla comunità Italiana residente in Germania del Nord (oltre 40.000 presenze) e sopratutto ai conti pubblici Italiani. Sarebbe infine un danno per la città di Amburgo, che nel campo aeronautico, portuale, mediatico, automobilistico e commerciale, ha notevoli ed intensi scambi commerciali con l'Italia. Ad Amburgo hanno sede 850 Fondazioni, definita per questo la città delle Fondazioni della Germania che amministrano un patrimonio di 3 miliardi di Euro. Inoltre il Porto marittimo di Amburgo è il primo in Germania, il secondo d'Europa ed il quarto a livello mondiale, con un movimento d'affari di 9,9 milioni di containers (TEU). Per alcuni tipi di merce, ad esempio i tappeti il porto di Amburgo è il più grande a livello mondiale. Oltre ciò, una costruzione appena uscita dai cantieri Blohm+Voss è il IV panfilo del miliardario Roman Abramovich, patron del Chelsea ed uno degli uomini più ricchi della Russia. L'imbarcazione, alla quale è stato dato il nome Eclisse è lunga quasi 170 metri , conta una settantina di membri di equipaggio, è dotata di un sistema di difesa antimissile e di un mini-sommergibile. Costo 340 milioni di euro. Il Ministro Scholz infine si è dichiarato assolutamente disponibile alle prossime iniziative che saranno organizzate dal Comitato Salviamo il Consolato di Amburgo, tra le quali si prevedono dibattiti tra politici ed istituzioni Italiane e Tedesche, forum di informazione per i cittadini, ed eventi vari.

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Unione Stampa Periodica Italiana

F.U.S.I.E.


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L’ITALIANO VENERDI’ 21 NOVEMBRE 2008

ESTERI

A Teheran si discute ancora delle ultime elezioni UN GRUPPO RIFORMISTA CHIEDE UN REFERENDUM SULLA RIELEZIONE DEL CONTROVERSO PRESIDENTE KHAMENEI CONTRO I “NEMICI” DELLA REPUBBLICA

Iran: Khatami contro Ahmadinejad Un referendum per decidere sulla legittimità della rielezione di Mahmud Ahmadinejad. A chiederlo è un gruppo di leader riformisti della repubblica islamica guidati dall'ex presidente Mohammad Khatami, dopo le proteste di piazza per i presunti brogli nelle presidenziali del 12 giugno. Non è chiaro quali quesiti dovrebbero essere sottoposti ai partecipanti, ma nella nota dell'Associazione dei religiosi combattenti si legge che "milioni di iraniani hanno perso la fiducia nel processo elettorale". L'associazione, che ha chiesto l'intervento di "organismi indipendenti", ha anche dato il proprio appoggio ad Hashemi Rafsanjani, l'ayatollah ed ex presidente che aveva duramente criticato il regime nella preghiera di venerdì scorso. Il leader dell'opposizione Mir Hossein Moussavi, intanto, ha ribadito che "i prigionieri devono essere rilasciati. La loro detenzione non serve". In base alla costituzione iraniana è la Guida Suprema a indire il referendum. E proprio la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha accusato i nemici stranieri della repubblica islamica di fomentare le proteste e i disordini. "L'interferenza dei Paesi stranieri e in particolare dei loro media è chiara e la loro pretesa

ANCORA TENSIONE IN IRAN. NELLA FOTO MOHAMMAD KHATAMI. IN ALTO A DESTRA MAHMUD AHMADINEJAD

che non stiano interferendo negli affari interni iraniani va a loro disonore", ha dichiarato Khamenei in

un discorso agli alti funzionari del Paese di cui ha dato notizia la tv di Stato. "Chiunque guidi la nostra

società verso l'insicurezza sarà detestato, a prescindere dal suo ruolo o titolo", ha avvertito Khame-

nei. "I nostri leader devono essere vigili, qualsiasi parola o azione che aiuti i nemici è contraria all'in-

Gli Shabaab, legati ad Al Qaeda, attaccano le Ong presenti nel Paese

Somalia: integralisti bloccano tre agenzie Onu “Sono nemiche dell’Islam e del nostro popolo” Tre agenzie umanitarie dell'Onu sono state ammonite a non operare più in Somalia in quanto ''nemiche dell'Islam e degli interessi del popolo musulmano somalo'' dagli Shabaab, integralisti islamici collegati ad al Qaida alla testa dell'insurrezione contro il governo somalo a guida moderata. Alle altre Ong viene chiesto di contattare il gruppo per concordare eventuali modalità di interventi sul territorio. Lo rende noto -citando un comunicato che gli stessi Shabaab avrebbero emesso a Mogadiscio- radio Nairobi che precisa che le agenzie sono: Undp (programma Onu per lo sviluppo); Undss (programma per la sanità e

la sicurezza); ed Unpos (ufficio politico per la Somalia). Non ci sono per ora reazioni dell'Onu, che peraltro in Somalia ha ormai solo personale somalo, avendo evacuato tutti gli stranieri per ragioni di sicurezza. Gli Shabaab hanno nelle loro mani due 007 francesi sequestrati lo scorso 14 luglio a Mogadiscio, ed hanno dichiarato di volerli processare in base ai precetti della Sharia, la legge coranica, come spie. Difficili per ora i contatti, anche perché i due agenti francesi non sono più a Mogadiscio, ma in una zona ad oltre 100 km. a sud della capitale, controllata dagli insorti integralisti, dove gli eventuali blitz -a cui il

governo somalo avrebbe concesso al governo francese il via libera- sono molto difficili. Shabaab potrebbe avere nelle proprie mani anche un americano. Sarebbe -appare certo, ma non ci sono conferme ufficiali- uno dei tre volontari sequestrati la notte tra venerdì e sabato in una località del nord keniano, e quindi trasportati in Somalia. I capi tradizionali della regione stanno cercando di mediare. Ma se il rapimento non è opera di banditi, ma un atto terroristico, e un americano fosse nelle mani di Shebaab, aggiungendosi ai due 007 francesi, il quadro si farebbe sempre più complesso e pericoloso.

SOMALIA: AL QAEDA CONTRO LE ONG

teresse del nostro popolo". Intanto è giallo sulle dimissioni di Esfandiar Rahim-Mashaie, il controverso primo vice presidente nominato da Ahmadinejad. Dopo che era stata data notizia di una sua rinuncia all'incarico, è arrivata la smentita dello stesso Rahim-Mashaie. "E' una bugia, è una voce diffusa con un'azione coordinata da malintenzionati che vogliono rovinare l'immagine del governo", ha dichiarato alla PressTv, la stessa emittente che aveva riferito delle sue presunte dimissioni. Il sito presidenziale, peraltro, non ha mai rimosso la foto di Mashaie e il consigliere stampa del presidente Ahmadinejad ha denunciato le pressioni arrivate dai settori più oltranzisti perché rinunci all'incarico. La scelta di Ahmadinejad di affidare al consuocero (il figlio del presidente ha sposato la figlia di Mashaie) la poltrona di primo vice presidente era stata criticata negli ambienti più conservatori. In particolare a Mashaie viene rimproverata una dichiarazione dell'anno scorso quando sostenne che la repubblica islamica può essere amica del popolo israeliano. Mashaie è stato il responsabile dell'organizzazione statale per il patrimonio culturale e il turismo.


PAGINA L’ITALIANO MARTEDI’ 21 LUGLIO 2009

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SPORT

Ritorno amaro per il centrocampista IL BRITANNICO, TORNATO NEI GALAXY, VIENE FISCHIATO NELLʼAMICHEVOLE CONTRO IL MILAN FINITA 2-2 LA REAZIONE: “CONTESTAZIONE INCOMPRENSIBILE” Chi sperava in una graduale “europeizzazione” del calcio statunitense di certo non pensava a questo. Fischi, contestazioni, risse sfiorate, minacce, steward in assetto antisommossa: il soccer americano si ritrova in un’atmosfera del tutto inusuale per i suoi standard e – cosa ancor più paradossale – tutto ciò accade in un’amichevole, precisamente nel match tra Los Angeles Galaxy e Milan. Potenza di David Beckham, uno che nel bene o nel male riesce sempre a catalizzare su di sé l’attenzione. Il centrocampista inglese, dopo nove mesi di nuovo in maglia biancogialloblu all'Home Depot Center, è stato pesantemente contestato dai tifosi statunitensi durante l'amichevole pareggiata 2-2 contro i rossoneri. Il pubblico della città degli angeli, infatti, non sembra aver preso troppo bene la “fuga” di Becks in direzione Milano avvenuta nella scorsa stagione. Né i tentativi di rimanere nella serie A e le continue dichiarazioni d’amore verso Pato, Ronaldinho e compagni devono aver contribuito a rasserenare gli animi. Inevitabile, a questo punto, la contestazione. Fischi, “buu” e accuse di tradimento sono subito partiti dagli spalti. Stizzita la reazione

DAVID BECKHAM

del giocatore, che – memore forse del modo di fare public relations di un’altra ex stella del Manchester United, Eric Cantona – ha anche invitato un sostenitore dei Galaxy a scendere in campo per “chiarire” le ragioni della contestazione. Il tifoso aveva peraltro raccolto l’invito, ma l’intervento degli addetti alla sicurezza ha scongiurato il peggio. Nel secondo tempo, inoltre, un

cordone di steward ha stazionato sotto la curva dei tifosi losangelini proprio per evitare eventuali intemperanze. L’inglese ha tuttavia spiegato come non fosse sua intenzione reagire scompostamente ai fischi: “Volevo solo stringere la mano a qualcuno di loro e dirgli di darsi una calmata. Alcune delle cose che mi hanno urlato contro erano veramente indegne”. Quanto al suo fu-

Juve, il difensore torna sulle contestazioni degli ultrà

turo, Beckham ha dichiarato: “Spero di tornare a giocare nel Milan. Mi è rimasto nel cuore e sinceramente sono fiducioso per un arrivederci a novembre”. Infine, di nuovo sulla contestazione: “I fischi del pubblico americano? Incomprensibili”. Quanto agli aspetti più propriamente tecnici della gara, l’amichevole è – come detto – terminata con un pareggio per 2-2: di Thiago Silva, Alan Gordon, Filippo Inzaghi e Bryan Jordan le reti. L'allenatore del Milan Leonardo si è detto “contento” della prestazione dei rossoneri. “Non vuole certo essere una scusa il fatto che siamo scesi in campo solo dopo un giorno dal nostro arrivo in California - ha continuato -. Ho visto delle buone cose, anche se molto deve essere migliorato. In questo momento non possiamo nemmeno pretendere il massimo dalla condizione fisica. Le cose buone si sono viste nella prima mezz'ora di gioco, poi c'è stato un piccolo calo. Nel secondo tempo abbiamo fatto alcuni cambi e inserito diversi giovani. Ciò che mi rammarica è aver preso gol su un calcio piazzato, ma ci da modo di lavorare su questo aspetto e fare più attenzione. Sono situazioni che non devono accadere, ma

LAZIO

“Beckham traditore”: Los Angeles contro l’inglese Lotito: “Sfoltiamo la rosa prima della Supercoppa” La priorità della Lazio è sfoltire la rosa. Lo ha confermato il presidente Claudio Lotito in un'intervista a Sky Sport 24. Necessità che si scontra con ''un mercato asfittico, privo di risorse. Ma visto che abbiamo ottimi giocatori, conto di trovargli una collocazione. Poi, prima di partire per Pechino (Supercoppa italiana, contro l'Inter, ndr), vedremo quali saranno le necessità''. Capitolo 'scontenti': Ledesma, Pandev e De Silvestri continuano a chiedere di essere ceduti. Lotito ha ripetuto che devono portare un compratore, poi si deciderà in base alle offerte: ''Con i rispettivi procuratori abbiamo trovato un accordo per metterli nella condizione di trovare una squadra che ottemperasse alle esigenze del club e alle loro. Allo stato, non c'è nessuna situazione del genere''. Ed il tempo stringe: ''Abbiamo degli appuntamenti importanti a breve, l'8 agosto la Supercoppa, il 20 l'ammissione ai gironi per l'Europa League. Ritengo che arriveremo ad un punto

CLAUDIO LOTITO

tale per cui i giocatori dovranno fare una scelta, se non si troveranno squadre idonee ad acquisirli''. Quindi o trovano un acquirente entro quella data... oppure? ''Qui non c'è nessun termine - ha spiegato Lotito - ma un impegno nel voler essere rispettosi anche degli altri. Devono capire che nel momento in cui la Lazio mette in cessione un giocatore in un certo ruolo, deve avere il tempo necessario per poterlo acquisire. Considerate le scadenza che abbiamo a breve, è chiaro che siamo entro tempi molto ristretti. Mi auguro che da qui alla fine del mese si trovi una soluzione, o in un verso, o nell'altro''.

L’agente: “Offrono 14 milioni, ne servirebbero 20”

Cannavaro: con i tifosi Milan-Luis Fabiano: solo un malinteso l’affare si complica "Ero preparato alle contestazioni? Sì e mi dispiace, capisco la loro amarezza per quello che è stato il passato, ma abbiamo spiegato perché si è arrivati a quella scelta". Sono le parole di Fabio Cannavaro dal ritiro della Juve che parla del malumore espresso da una parte della tifoseria per il suo ritorno in bianconero. "Da parte mia non c'era la volontà di mancare di rispetto a nessuno ed è chiaro a tutti che sono qui per lavorare, dare il massimo e vincere qualcosa. Come si può risolvere questa situazione? Col dialogo, come sempre, da parte mia c'è sta-

FABIO CANNAVARO

ta sempre la massima disponibilità, capisco l'amarezza di tre anni fa, ma il primo che stavo bene alla Juve ero io. Questa contestazione è dovuta secondo me a qualche di-

chiarazione fatta da febbraio a questa parte, tipo quelle su de Laurentiis. Per me la Juve non è un ripiego al Napoli, con cui tra l'altro non ho mai avuto contatti".

Come legate da un elastico, le posizioni del Milan e di Luis Fabiano oscillano ogni giorno. Ieri è stato il giorno dell'allontanamento. Almeno a sentire le parole del manager José Fuentes. ''Sono pessimista'' ha detto a calciomercato.it, riferendosi alla possibilità che il giocatore approdi in rossonero. ''Il Milan ha fatto un'offerta di 14 milioni - ha detto Fuentes Una cifra non sufficiente per acquistare il centravanti della nazionale brasiliana, è un prezzo che svaluta il calciatore. Non si può fare, il Siviglia non lo può fare e ha tutte le ragioni per non farlo. Noi

LUIS FABIANO

ora aspettiamo di vedere se ci sarà una seconda offerta del Milan per Luis Fabiano, però se il Milan questa seconda offerta non la fa è chiaro che il club non ha tutto questo interesse a prenderlo''. Ce ne vorrebbero almeno

sei di più: ''La mia personale opinione è che il prezzo giusto siano 20 milioni. Non sto dicendo che questo sia il prezzo di Luis. Ma, viste le cifre che girano nel calciomercato, 20 milioni è il prezzo giusto''.


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SPORT - CONTROCOPERTINA

L’ITALIANO MARTEDI’ 21 LUGLIO 2009

Il nuovo Milan riparte dai giovani Complice una campagna acquisti decisamente ridimensionata rispetto al solito, i rossoneri hanno deciso di puntare su freschezza e vitalità MILANO - Che il mercato estivo di quest'anno sarebbe stato diverso rispetto agli anni passati, lo si era intuito sin dalle prime battute. Il 2009 infatti, è stato caratterizzato più dalla politica del risparmio, rispetto a quello che solitamente induce i grandi club a darsi battaglia per assicurarsi i campioni più ambiti, senza badare a spese di sorta. Ne sa qualcosa il Milan, costretto a privarsi di Ricardo Kakà, per risanare un bilancio non certo confortante. Ad ogni modo, l'aver salutato uno degli uomini simbolo di questa squadra, non impedirà certamente a Leonardo di gestire uno spogliatoio di tutto rispetto, costituito dall'esperienza dei veterani e dalla freschezza delle nuove leve. Si è sempre rimproverato al nostro calcio andare a pescare qua e là per il mondo nomi di sicuro valore a prezzi esorbi-

tanti. Ora il vento è cambiato. Lo aveva detto Silvio Berlusconi e gli aveva fatto eco Galliani. Non è più tempo di spese pazze, è il momento di farsi seriamente due conti in tasca. Una strada già intrapresa dalla Juventus lo scorso anno con De Ceglie, Marchisio e Giovinco, tre ragazzi che hanno saputo regalare e regalarsi ottime soddisfazioni. Il numero uno rossonero, ha scelto Leonardo proprio per questo motivo, conscio della sua propensione a gestire un gruppo giovane ma di belle speranze piuttosto che gente abituata a giocare ad alti livelli, ma magari soggetta a frequenti colpi di testa. Si ripartirà quindi, dal giovane Di Gennaro, classe 1988, o da Luca Antonini, classe 1982, che la scorsa stagione ha disputato solo 18 partite dopo due campionati da titolare in Serie A con Siena ed Empoli. Leonardo infatti, vuole terzini veloci che siano in grado allo stesso modo di difendere e spingere, Zam-

brotta non dovrebbe rischiare nulla ma, al suo fianco, potrebbe essere impiegato proprio il giovane Antonini. Altra promessa di belle speranze è Ignazio Abate, classe 1986, 25 presenze lo

Leonardo: «Luis Fabiano? Gli è mancato un grande club» MILANO - L'agente di Luis Fabiano vede allontanarsi la chiusura dell'affare con il Milan: 'Sono pessimista' . Jose' Fuentes appare anche un po' stizzito con la societa' di via Turati per l'offerta formulata al Siviglia, ritenuta inadeguata: '14 milioni sono una cifra insufficiente per acquistare il centravanti della nazionale brasiliana, un prezzo che svalorizza il calciatore. Non si puo' fare e gli spagnoli hanno tutte le ragioni per non farlo. Ci aspettiamo una seconda offerta, ma se il club rossonero non la fara' e' chiaro che non ha tutto questo interesse a prenderlo'.Il procuratore del capocannoniere della Confederation's Cup prosegue: 'Non siamo arrabbiati, ma scontenti. La vita continua, ma Luis aveva detto a tutto il mondo di voler andare a Milano, e ora, invece, molto probabilmente non ci andra' piu'. Ero piu' ottimista la scorsa settimana, ora mi sto rendendo conto che il Milan non vuole davvero prendere il giocatore, se lo volesse farebbe qualcosa, non uno sforzo, ma un passo normale, quello che normalmente bisognerebbe fare per prendere il centravanti della Seleçao'. Luis Fabiano è senz'altro un giocatore adatto al campionato italiano e il Milan «non va sul mercato solo per acquistare un nome. Se lo facciamo è perché ci serve altrimenti possiamo anche restare questi». Lo ha detto il tecnico rossonero Leonardo rispondendo ai giornalisti al termine del primo allenamento a Los Angeles, secondo quanto riferisce il sito internet del Milan. «Luis Fabiano è senza dubbio un buon giocatore. È il centravanti della nazionale brasiliana e come tutte le trattative deve fare il suo corso ha dichiarato Leonardo - Non credo si possa definire una scommessa per il nostro campionato, perchè lui avrebbe potuto già essere maturo a 23 anni. Ciò che gli è mancato è stato un grande club». L'AFFARE - È curioso che proprio Leonardo dica questo, visto che Luis Fabiano, come lo stesso attuale allenatore del Milan, ha giocato nel San Paolo ovvero un club che ha vinto due Coppe Intercontinentali, un Mondiale per club, tre Coppe Libertadores, altre 4 Coppe continentali e 6 titoli nazionali. Il neo allenatore non insiste sulla necessità di nuovi acquisti e rinnova la sua fiducia nei giocatori che ha: «Se non dovesse arrivare vedremo. Il suo nome è stato fatto dopo quello di Dzeko. Erano entrambi due giocatori che a noi interessavano, ma abbiamo una buona rosa e non dobbiamo avere fretta». IL RITORNO - Tra le novità dei prossimi mesi potrebbe esserci David Beckham, che ha fatto visita agli ex compagni a Los Angeles e che potrebbe tornare in rossonero. «David ha avuto e ha un buon rapporto con tutti noi - ha detto Leonardo - Ci è servito tantissimo nel momento in cui ha indossato la nostra maglia, inoltre è una bella persona e anche il fatto stesso di venirci a trovare testimonia quanto tenga a noi. È stato davvero un bel gesto. David è senza dubbio un giocatore molto intelligente - ha concluso il tecnico - e dire che potrebbe rientrare nelle mie idee non credo sia nulla di strano, perchè può giocare in ogni metodo».

scorso anno nel Torino retrocesso; centrocampista esterno dotato di ottima tecnica e capace di saltare l'uomo come nel Milan non si vedeva da tempo. Ma non saranno solo questi i campioncini sui quali il brasiliano potrà contare nella prossima stagione. Di sicuro affidamento infatti, dovrebbe essere il rendimento di Michelangelo Albertazzi (difensore, 1990), Gianmarco Zigoni (ex attaccante del Treviso e figlio d'arte), Rodney Strasser (centrocampista del Sierra Leone di 19 anni), Giacomo Beretta (17), Harmony Ikande (18) e Namdi Oduamadi (18). Una linea verde che entusiasma Leonardo e che potrebbe amalgamarsi con il resto d e l gruppo già a partire dal ritiro degli Stati Uniti. “ L a squadra h a g i à tante cose nuove ha detto il tecnico rossonero pochi istanti prima di imbarcarsi per Los Angeles - sicuramente proveremo nuove soluzioni, nuove alternative, con giocatori diversi in ruoli diversi”. Aria di rinnovamento insomma, una rivoluzione in un certo senso obbligata, ancor prima che annunciata, che si spera possa dare i risultati sperati. I rossoneri, sbarcati negli Usa dopo 15 ore di volo, nonostante la grande differenza di fuso orario, sono scesi subito in campo per una prima seduta defaticante. Poi, primo incontro con i cugini nerazzurri, dato che entrambe le squadre di allenano nel centro sportivo dell'Ucla. Affrontare al meglio la preparazione, sarà una solida base dalla quale partire per presentarsi al meglio allo start di fine agosto: “In questa avventura americana troveremo squadre importanti - ha aggiunto Leonardo - che conosciamo molto bene, soprattutto il Chelsea del nostro amico Ancelotti e l'Inter che è la nostra rivale di sempre. Sono partite che ci serviranno molto per mettere in pratica il lavoro di queste settimane”. A proposito di Los Angeles Galaxy e David Beckham, l'inglese ha già fatto sapere di voler tornare in Europa per potersi giocare tutte le possibilità di riconquistare la maglia della Nazionale in vista dei prossimi mondiali sudafricani. La sua destinazione però, questa volta potrebbe non essere il Milan; Ancelotti ed il suo Chelsea infatti, lo accoglierebbero a braccia aperte … Mara De Gaetano


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