ALGUNO DICE QUE NO! El programa nr 1 de la comunidad italiana en la Argentina. De lunes a viernes de 11 a 12 hrs. Por AM990 Radio Spendid Conduccion: Tullio Zembo
L ITALIANO
ALGUNO DICE QUE NO! Il programma nr 1 della collettività italiana in Argentina Da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12. Am990 Radio Splendid Conduce: Tullio Zembo
ANNO III - NUMERO 137 - VENERDI’ 24 LUGLIO 2009 • QUOTIDIANO PER GLI ITALIANI NEL MONDO • WWW.LITALIANO.IT • ITALIA 0,50 • ARGENTINA $ 1
Le campanelle d’inizio lezioni torneranno a suonare il medesimo giorno in ben 13 Regioni. Secondo il calendario scolastico, appena completato, dell’anno 2009-2010, gli ultimi a fare ritorno in aula saranno gli studenti dell’Abruzzo, il 21 settembre prossimo. L’Emilia Romagna, il Friuli-Venezia Giulia hanno scelto il 15, Basilicata e Marche il 16, il 17 la Sardegna, il 18 infine Puglia e Sicilia servizio a pag. 3
DAL 14 SETTEMBRE SI TORNA SUI BANCHI QuiMondo
QuiPolitica
QuiArgentina
Partito Democratico sempre più spaccato in vista del congresso di ottobre. Franceschini attacca Bersani
Continua la spaccatura all’interno del CGT, la Confederazione del Lavoro: tutti contro Hugo Moyano
alla pag. 2
Obama difende il suo contestato progretto sulla sanità. E’ il momento più delicato per il presidente Usa da quando è cominciato il suo incarico
alla 6
Sport
Napoli: nuova frattura tra l’argentino Lavezzi e il presidente De Laurentiis. alla pag. 4 Il patron attacca El Pocho: «Non si comporta affatto da atleta». pag. 7
Sport Scopriamo i segreti di Tania Cagnotto, stella della nazionale azzurra ai mondiali di nuoto e campionessa dei tuffi De Gaetano a pag. 8
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POLITICA ITALIANA
Chiuse ieri le candidature IL SEGRETARIO METTE IN GUARDIA DAL PERICOLO BERSANI (“SE VINCE LUI BIPOLARISMO A RISCHIO”) SU GRILLO: “NON AVREBBE MAI VINTO LE PRIMARIE”
Continua la battaglia precongressuale nel Pd. Ieri scadevano i termini della formalizzazione delle candidature alla segreteria del partito in vista del congresso di ottobre ed è toccato a Ignazio Marino illustrare la sua mozione a Milano. Intanto, Dario Franceschini si dice "garante del bipolarismo": "L'esito del nostro congresso - dice in un'intervista - peserà sull'intera politica italiana: se consolidiamo il Pd, reggerà anche il Pdl dopo Berlusconi; se il Pd si scomponesse, anche il Pdl scomparirebbe e tutto ricomincerebbe da capo". Facendo intendere che con la sua impostazione, il bipolarismo sarebbe salvo mentre, con la vittoria di Bersani, potrebbe essere a rischio. Secondo l'attuale segretario del Pd, che a 'Repubblica Tv' parla a tutto campo, sulle polemiche relative al tesseramento nel Pd, "c'è una curiosità un po’ morbosa. Avere iscritti è importante, ma importante è anche che ci sia trasparenza". E ancora, aggiunge, "bisogna tesserare persone che sono convinte ad iscriversi. E poi c'è il rischio che alcuni che vogliono iscriversi poi trovano il circolo chiuso...". Importanti gli iscritti, sostiene, ma anche "gli elettori che verranno a votare le primarie: non sono degli estra-
TESORO
Pd, Franceschini ne ha per tutti
DARIO FRANCESCHINI
nei, sono quelli che riempiono le piazze, sono un pezzo di noi ed è giusto chiamarli nelle grandi scelte". E chiosa: "Prima si invidiano le primarie americane e poi le si temono...". Ribadisce che non bisogna temere il congresso, che non ci saranno scissioni e invita Adinolfi a sostenere la sua candidatura. Sul rifiuto del Pd all'iscrizione di Beppe Grillo, Franceschini spiega di non aver nulla di cui preoccuparsi: "Non penso che Grillo avrebbe vinto le primarie,
le avrebbe trasformate in un'altra cosa..." e tra l'altro, sottolinea, "in un partito non si entra per demolirlo, soprattutto se un mese fa si sono fatte liste contro il Pd, se si dice che si entra in un partito di morti, se si dice che ci sono comitati d'affari peggiori di quelli di Berlusconi". Sulle alleanze future del Pd che ha in mente, Franceschini osserva che l'Udc "non si riconosce nel centrosinistra e ha fatto una scelta diversa" ma che "è utile verificare convergenze facendo opposi-
zione insieme". In ogni caso, ribadisce, "non ci saranno più alleanze eterogenee" ma costruite "intorno ad una coesione programmatica, per vincere e per governare". Franceschini insiste sull'importanza di fare bene opposizione a Berlusconi, "imprigionato nel reality che ha costruito lui stesso", e torna a criticare Di Pietro che "attacca più il Capo dello Stato che il capo del governo" e questo "non è utile" all'opposizione, oltre all'importanza del "rispetto per le istituzioni".
Le rassicurazioni dell’Isae “Crisi, il peggio è passato” “Dopo il prolungato periodo di caduta, la congiuntura mondiale sta mostrando un graduale miglioramento”. Lo sottolinea l'Isae, l'istituto di analisi del Tesoro, nel suo rapporto sulle previsioni dell'economia. Nelle stime dell’istituto, a un primo semestre 2009 negativo per l’economia internazionale, farebbe seguito dapprima un assestamento e poi un lento miglioramento a partire dai mesi estivi. “Nella media del 2009 – si legge nel documento – il prodotto lordo mondiale si contrarrebbe dell’1,7% per poi accelerare al 2,5% nel 2010. Nel corso di quest’anno, alla recessione dei sistemi industrializzati (-3% negli Stati Uniti e -4,7% nell’area euro), si accompagnerebbe il sensibile rallentamento delle economie meno sviluppate. Nel 2010, sarebbero i paesi emergenti dell’Asia (+6,4%) a fornire la spinta principale alla ripresa internazionale. Le economie avanzate pur in rafforzamento conseguirebbero, in media d’anno, risultati di crescita ancora sostanzialmente modesti:
negli Stati Uniti, il Pil aumenterebbe dello 0,9%; nell’area euro rimarrebbe sostanzialmente stagnante”. Il commercio internazionale, ridottosi molto più del prodotto lordo mondiale nel 2009 (-14% circa nella stima Isae), dovrebbe invece fornire segni più consistenti di risveglio, segnando un rialzo di circa il 4%, venendo sospinto dall’accelerazione degli scambi della regione asiatica. “Anche nel nostro Paese – continua l’Isae – gli indicatori congiunturali più positivi del recente periodo evidenziano l’attenuazione della caduta produttiva. Gli indici anticipatori del ciclo economico elaborati da varie istituzioni hanno preso a segnalare un possibile punto di svolta per l’economia italiana tra l’estate e l’autunno. Le condizioni congiunturali sembrano in via di progressiva stabilizzazione nell’industria. La fiducia delle imprese ha arrestato nel mese di marzo la discesa che durava da oltre un anno, riportandosi a inizio estate sui valori medi 2008.
No della magistratura al disegno di legge di Alfano
Parla la moglie dell’ex amante della escort barese
Il Csm boccia il processo penale “Non è costituzionale”
“La D’Addario? Non fidatevi, è una ricattatrice”
Viola principi costituzionali, come l'obbligatorietà dell'azione penale e la ragionevole durata dei processi, e avrà effetti “gravi” sull'efficacia delle indagini, il ddl del ministro Alfano sulla riforma del processo penale. Il plenum del Csm ha approvato con qualche piccola modifica il parere della VII commissione, che boccia le norme chiave del provvedimento. A favore hanno votato tutti i togati, i laici del centrosinistra, il vicepresidente del Csm Nicola Mancino. Contrari i laici di centrodestra; astenuto il laico dell' Udc Ugo Bergamo. Sul testo complessivo
“Non credete a Patrizia D'Addario! Diffidate di questa donna: lo dico per mio marito, ma anche per Berlusconi. Perché questa donna sta usando con Berlusconi la stessa tattica usata con mio marito: ricatta col registratore”. È l'avvertimento di Bernardina Murgolo, una donna che per cinque anni ha tollerato la relazione tra il marito e la escort barese che sostiene di aver passato una notte a Palazzo Grazioli da sola con il premier. La donna, moglie dell'imprenditore edile Giuseppe Barba, sostiene che D'Addario “dice di registrare e filmare sempre
del parere i voti favorevoli sono stati venti. Mentre su una parte, quella che riguarda nuovi casi di astensione dei giudici, hanno votato contro, oltre ai laici del centrodestra, anche i togati di Magistratura indipendente e il laico dell'Udc, Ugo Bergamo. Il parere del Csm mette sotto accusa soprattutto la scelta del Governo di spostare il motore delle indagini nelle mani della polizia giudiziaria, visto che il Pm non potrà più acquisire direttamente le notizie di reato. Ma viene contestata anche la decisione di cancellare la dipendenza dei servizi di polizia giudizia-
CSM, NO AL DDL
ria dal Pm e quella di instaurare una sorta di concorrenza e controllo reciproco tra il Pm e la polizia giudiziaria, di cui oltretutto viene “rafforzata la dipendenza dal potere esecutivo”. Così “viene meno l'obbligatorietà dell'azione penale, ma anche la separazione dei poteri”, hanno ribadito i consiglieri.
tutto perché ha paura, soprattutto di mio marito, ma in realtà lei ha cominciato a usare il registratore e la telecamera sin da quando stava col suo compagno, quello da cui ha avuto la figlia”. “Io - continua Dina, come la chiamano gli amici - voglio mettere in guardia circa la credibilità di questa donna. Lo dico per Berlusconi, perché ci tengo al presidente: tutta l'Italia sappia che questa donna è stata capace di distruggere mio marito come uomo e come imprenditore. È una donna vorace, ha preteso gioielli, viaggi, appartamenti. Quando ha
PATRIZIA D’ADDARIO
capito che quest'uomo lo aveva perso, perché era tornato a casa da me, allora ha usato la tattica delle foto e delle registrazioni per i suoi ricatti”.
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ATTUALITA’
Tutti a scuola dal 14 settembre Con la scelta della Sicilia è stato completato il calendario scolastico 2009-2010. Se le campanelle d'inizio lezioni torneranno a suonare il 14 settembre in ben tredici regioni, gli ultimi a tornare in classe saranno gli studenti dell'Abruzzo, il 21 settembre. Hanno scelto la data del 14 settembre per il ritorno tra i banchi Alto Adige (Bolzano), Calabria, Campania, Lazio (per il primo ciclo, per il secondo è il giorno dopo), Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana, Trentino, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto. Con più calma, e i motivi sono intuibili, inizieranno gli studenti dell'Abruzzo, appunto il 21 settembre. L'Emilia Romagna, il Friuli-Venezia Giulia e il Lazio per il secondo ciclo hanno scelto il 15 settembre, mentre la Basilicata e le Marche il 16. Il 17 settembre, invece, è stato preferito dalla Sardegna, il 18 dalla Puglia e dalla Sicilia. Anche sulle date di chiusura delle attività didattiche la maggior parte delle regioni si è trovata d'accordo. Hanno scelto il 12 giugno come stop alle lezioni Abruzzo, Alto Adige (nelle scuole in cui le lezioni sono articolate su 6 giorni settimanali), Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta. Gli studenti di Calabria, Emilia-Romagna, e Trentino lasceranno per primi
INFLUENZA A
Istruzione, ci sono le date COMPLETATO UFFICIALMENTE IL CALENDARIO PER L’ANNO SCOLASTICO 2009-2010: GLI ULTIMI A TORNARE IN CLASSE SARANNO GLI STUDENTI ABRUZZESI Ad agosto via al test-vaccino per 10mila soggetti
INFLUENZA A, AL VIA I TEST SUL VACCINO
TUTTI A SCUOLA DAL 14 SETTEMBRE
i banchi di scuola, il 5 giugno, e poi, il 9 giugno, sarà la volta di Marche, Puglia e Veneto. Dovranno pazientare qualche giorno ancora, invece, gli scolari della Sardegna e dell'Umbria che smetteranno il 10 giugno, e dell'Alto Adige e il Friuli-
Venezia Giulia l'11 giugno. Le vacanze natalizie oscillano di poco in quanto tutte le regioni convergono nell'arco che va dal 23-24 dicembre 2009 fino al 6 gennaio 2010, tranne per il Piemonte dove le vacanze inizieranno il 21 dicembre.
Per le vacanze di Pasqua l'arco va dal 29 marzo al 6 aprile 2010 per Alto Adige (Bolzano), Lazio, Liguria, Umbria e Veneto. Il resto delle regioni è più compattato in quanto ha scelto l'intervallo 1-6 aprile per la pausa pasquale.
Prenderà il via ad agosto la sperimentazione clinica del vaccino contro il virus A/H1N1 della nuova influenza da parte della multinazionale farmaceutica Novartis. I test verranno effettuati su 10.000 soggetti, di tutte le fasce di età, di diverse parti del mondo. Lo ha detto direttore del Centro ricerche sui vaccini della Novartis a Siena, Rino Rappuoli. “I primi risultati saranno disponibili a metà settembre e per quella data - ha affermato Rappuoli - avremo i primi milioni di dosi di vaccino”. Per il via alla vaccinazione nei vari
paesi, ha precisato, “si dovrà attendere l'autorizzazione da parte dell'autorità regolatoria europea Emea del vaccino”. Autorizzazione che secondo gli esperti dovrebbe arrivare entro metà ottobre. Le aziende produttrici del vaccino antipandemico nel mondo sono principalmente i colossi Novartis, GlaxoSmithKline, Sanofi e Baxter. Questa aziende, ha precisato Rappuoli, “produrranno oltre l'80% del vaccino antipandemico. Il restante 20% sarà prodotto da altre aziende, tra le quali anche alcune cinesi e australiane”.
Crescono conoscenza e stima dei cittadini italiani verso le tre più alte cariche dello Stato: lo rivela un sondaggio della Ipr
Napolitano, Fini e Schifani: consensi in aumento Cresce la fiducia degli italiani nelle alte cariche dello Stato, a partire da Giorgio Napolitano che raggiunge il livello più alto finora registrato. In salita anche la fiducia nei presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, che raggiungono anch'essi un nuovo primato. È quanto si evince dal consueto sondaggio effettuato dall'Ipr Marketing. Il livello di “conoscenza spontanea” di Napolitano è stabilmente, da mesi, al 95%. La fiducia aumenta di due punti rispetto all'ultima rilevazione (maggio) arrivando a quota 75%. Nel maggio 2008 il livello di cono-
scenza era al 93% mentre il livello di fiducia era al 68%. Il livello di conoscenza spontanea, nel caso del presidente del Senato, è dell'81% in crescita di un punto percentuale rispetto al maggio scorso. Ad esso corrisponde un livello di fiducia del 58%, anch'esso in salita di un punto percentuale. Nel corso della legislatura il Presidente del Senato ha aumentato il livello di conoscenza del 42% (era al 39 nel maggio 2008) mentre la fiducia si è incrementata del 20% (era al 38). Il livello di conoscenza spontanea del presidente della Camera Gianfranco Fini è stabil-
GIORGIO NAPOLITANO
mente al 92%, di tre punti inferiore a quello di Napolitano e di 11 punti superiore a quello di Schifani. Il livello di fiducia è in aumento di due punti, e si pone allo stesso livello di quello del presidente del Senato, a quota 58%. Rispetto all'inizio della legislatura la conoscenza di Fini è aumentata del 15% (era al 77 nel maggio 2008), mentre la fiducia è cresciuta dell' 11% (era al 47). La rilevazione è stata effettuata dall'Ipr Marketing il 18 luglio attraverso il panel “Tempo reale” dell'istituto su un campione di 1.000 italiani disaggregati per sesso, età e residenza
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QUI ARGENTINA
LA SPACCATURA TRA “I GRASSI” E MOYANO PARE INSANABILE Sono giorni difficili per il leader del CGT che deve sostenere l’assalto nei suoi confronti di nuove sigle sindacali che non condividono il suo modo di operare definito dalla maggior parte eccessivamente “personalistico” e filo governativo...
Sindacati e lavoratori: momento nero per l’Argentina LA CRISI DELLA CGT
La crisi della CGT nasce da un problema di fondo: Moyano è peronista e come tale la sua posizione rispecchia quella del governo Kirchner, più fragile che mai. In più sono ricominciate le rivendicazioni dei metallurgici per il caso salari... SALVATORE GIUFFRIDA
BUENOS AIRES - La dirigenza intera della CGT ha confermato che lascerà la sigla dei sindacati e per giunta lo ha fatto criticando ancora di più l’operato di Hugo Moyano. A parlare è stato il titolare del sindacato “Luz y Fuerza”, Oscar Lescano. Il quale ha chiarito che le sigle che si trovano in fase delicata con lo stesso Moyano “non hanno intenzione di costituire un’altra CGT parallela. Nessuno si può arrogare il diritto di offendere né di aggredire”, ha reiterato poi Lescano. Si tratta della voce con la quale parlano i cosiddetti “Grassi”, i principali dirigenti dissidenti dalla linea dell’ex camionista. Tutto confermato, insomma, oggi intorno a mezzogiorno, i “grassi” dovrebbero annunciare il distacco dalla Confederazione Generale del Lavoro (CGT). “Fino a questo momento la decisione condivisa da tutti è quella di farla finita”, ha ribadito Lescano, che ha poi definito “bu-
Il discusso leader della Confederazione Generale del Lavoro, Hugo Moyano
giardo” lo stesso Moyano. “Noi non ci vogliamo macchiare con Moyano – ha detto ancora Lescano – non ficchiamo il naso negli affari degli autotrasportatori, ognuno con la
sua storia e le sue cose”. E così, a meno di colpi di scena, alle dodici di oggi si consumerà la divisione: oltre a Lescano, tra i “Gordos” ci saranno anche i sindacalisti Armando Ca-
Buenos Aires investita dal gelo: arrivano le prime nevicate
valieri, Gerardo Martinez dell’Uocra, Carlos West Ocampo, Josè Pedraza della Unione Ferroviaria e Oscar Di Grigoli, in rappresentanza di Supara. Insomma è caos.
Calò (UOM) apre ancora alla possibilità del dialogo BAIRES - “Ci sono evidenti differenze con Moyano, ma vanno risolte”: così si è espresso il titolare dell’UOM, Antonio Calò, che ha divulgato il suo pensiero per far conoscere la posizione della sua organizzazione sindacale mentre peggiora il conflitto tra il leader della CGT e i cosiddetti “Grassi”. Calò ha poi confermato inoltre che i lavoratori metallurgici domani faranno sciopero per protestare per il congiunto fallimento. Mentre il governo prende misure urgenti per evitare la rottura della CGT, Antonio Calò ha riconosciuto le differenze tra l’UOM e Hugo Moyano, ma si è dimostrato favorevole a “risolvere i problemi al suo interno”. Calò ha anche detto che il GCC “ha dei problemi e che esistono delle divergenze sulla la guida”, anche se bisogna risolverle internamente. In questo modo, il potente settore rappresentato da Caló si mostra indipendente alla guida
Moyano e dei cosiddetti “Grassi”, chiusi in una polemica interna molto forte e in uno scambio di accuse incrociate. Nel frattempo, il capo del settore metallurgico ha ribadito il sostegno della sua organizzazione per il governo dopo la sconfitta elettorale del 28 giugno: “Sarebbe ingiusto per i sindacati che durante il periodo di Néstor Kirchner, che ha perso per l’uno per cento, davamo il sostegno ai lavoratori, e ora le voltiamo le spalle”. Questo modello ci ha permesso di recuperare ciò che può essere più sacro all’interno dell’unione: il progetto comune. Nell'UOM non siamo mai riusciti a discutere sul stipendio fino al 2002”, ha detto. D'altro canto, Caló ha confermato che i lavoratori metallurgici sciopereranno domani e si mobiliteranno intorno alla Plaza de los Dos Congresos per protestare per il fallimento delle negoziazioni salariali.
Continua la controversia dopo i cambiamenti del Governo
Ondata di freddo polare: Caso Indec, Fernàndez adesso temperature sotto lo zero chiarisce: «Ora comanda Boudou»
Freddo polare in Argentina
BUENOS AIRES - L'Argentina è stata investita ieri da un'ondata di freddo polare che ha colpito la maggior parte delle province del paese e la capitale. Le nevicate hanno ricoperto
diverse località, spingendosi fino a circa 250 km da Buenos Aires. Le autorità invitano ad incrementare le misure preventive contro l'epidemia d'influenza AH1N1 che persiste e molti
cittadini hanno accolto festosamente il fenomeno. Il gelo, che in nottata ha fatto scendere il termometro a 3 gradi sottozero nella capitale e che si prevede persisterà anche nei prossimi giorni, ha suscitato grande scalpore nella società argentina: i telegiornali ed i quotidiani gli dedicano ampio spazio, reiterando le immagini delle campagne imbiancate e dei danni causati dai forti venti, che soprattutto ieri hanno imperversato sul territorio. Diversi funzionari di governo, tra i quali i ministri della Sanità delle province di Buenos Aires e Tucuman, hanno chiesto pubblicamente alla cittadinanza di «non abbassare la guardia» contro la nuova influenza.
BUENOS AIRES - Il governo difende i cambiamenti nell’Indec: “Chi è il capo ora è il ministro”, ha detto il direttore del personale, Aníbal Fernández, in riferimento alla controversia a proposito dell'influenza del segretario del Commercio Guillermo Moreno. Lo stesso Fernandez ha sottolineato che le riforme “potenzieranno” l’organi- Anìbal Fernandez gramma e che ci sarà un maggior controllo nelle re fine alla controversia”. Per statistiche, presso l'Istituto quanto riguarda le voci sulla Nazionale di Statistica e cen- ripetuta influenza da parte del simenti (INDEC) e ha detto che segretario del Commercio, “chi dà gli ordini a partire da Guillermo Moreno, ha poi riadesso è il ministro dell'eco- badito che “il capo d'ora in poi nomia”, Amado Boudou. Se- nell’Indec ministro è l'econocondo quanto ha sottolinea- mia”. Il funzionario nazionato ancora Fernandez, “l'obiet- le ha anche aggiunto che tivo finale è quello di raffor- con le nuove riforme le statizare l’organizzazione e por- stiche ufficiali avranno un
maggior controllo da parte degli specialisti, dei vari attori nel campo dell'economia e del proprio Parlamento Nazionale. Come capo del personale, Aníbal Fernández, ha sottolineato che le modifiche annunciate ieri dal ministro Boudou stabiliscono le modalità per la misurazione dell'Indice dei Prezzi al Consumo (IPC), sarà controllata da un Consiglio Accademico, mirato da un consiglio composto da diversi settori dell'economia e discusso dai legislatori nel seno del Parlamento. Salvatore Giuffrida
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ITALIANI NEL MONDO
L’Associazione parlamentare Italia-Turchia ha quadrato il cerchio ROMA - Nella suggestiva Sala Atti Parlamentari in Piazza della Minerva a Roma ha avuto luogo il convegno dal titolo “La Turchia nell’Unione Europea e nel mondo globalizzato: quadrare il cerchio” evento che è stato organizzato dall’Associazione parlamentare di amicizia Italia-Turchia. Il presidente dell’Associazione, il Sen Nicola Di Girolamo, ha salutato il folto pubblico e il parterre davvero d’eccezione. C’erano, fra gli altri, il Sen. Franco Marini, già Presidente del Senato, il Vice Ministro Adolfo Urso, la Sen. Emma Bonino, il Sen. Sergio
EDITORE Cooperativa Editoriale L’Italiano Soc. Coop. a mutualità prev. Srl P.Iva 09341041003 REGISTRAZIONE Tribunale di Roma: 492007 del 02.03.2007 ROC: 15506
Parla il Sen. Di Girolamo. Sul palco: Il Sen. De Gregorio, l’Ambasciatore Marsili, il Presidente Marini e l’Ambasciatore turco in Italia Ugue ZiYal
Emma Bonino e il Vice Ministro Urso
L’Ambasciatore Marsili e il Sen. De Gregorio
Nuovo asse Roma-New York
Il Presidente Marini e il Vice Ministro Urso
ROMA - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è a New York per un viaggio di rappresentanza dove ha incontrato il suo collega della Grande Mela, Michael Bloomberg. "Verrò più spesso a New York - dice Alemanno al termine della due giorni che l'ha visto per la quarta volta protagonista nella città con più italiani in USA - , per lavorare ad una sorta di gemellaggio tra Roma e la città americana. Compatibilmente con gli impegni nella capitale, sebbene I cittadini di Roma non amano il fatto che il sindaco si allontani spesso dalla città". Bloomberg durante l'incontro con Alemanno ha espresso la volontà di ricambiare la visita e venire a visitare Roma, ma le impellenze elettorali del prossimo mese, che vedranno il magnate della comunicazione impegnato nella difficile riconferma da sindaco di New York, gli lasciano poco spazio e tempo libero per approfondire i legami con la Città Eterna.
Il presidente dell’Associazione, il Sen Nicola Di Girolamo, ha salutato il folto pubblico e il parterre davvero d’eccezione. C’erano, fra gli altri, il Sen. Franco Marini, già Presidente del Senato, il Vice Ministro Adolfo Urso, la Sen. Emma Bonino, il Sen. Sergio De Gregorio De Gregorio, Presidente della delegazione italiana presso la Nato. Presenti anche l’Ambasciatore italiano in Turchia Carlo Marsili e turco in Italia Ugur ZiYal.
«Almeno fino a dicembre i consolati non chiuderanno». Lo assicura Mantica ROMA - Il sottosegretario agli affari esteri, Alfredo Mantica, ha confermato l'apertura al dialogo del governo prendendo in considerazione che la rete consolare italiana è seconda solo a quella degli Stati Uniti. Dichiara così Mantica "Non è stata disposta la chiusura di un consolato". Nel mondo sono presenti circa quattro milioni di persone iscritte all'Aire, l'Anagrafe degli italiani all'estero, tenendo presente gli aventi diritto e coloro che attendono ancora la cittadinanza. Il sottosegretario, avvicinato dopo l'approvazione alla Camera della risoluzione sulla razionalizzazione dei consolati pronuncia il suo pensiero "Per la razionalizzazione dei consolati è stata presentata una risoluzione che è stata approvata all'unanimità nella quale si chiede al governo di procedere nella razionalizzazione delle strutture consolari, impegnando però il governo a sviluppare questa razionalizzazione in congiunta con lo sviluppo dei sistemi informatici, fino ad arrivare allo sportello permanente consolare informatico" ... " Il governo si è impegnato,da qui a dicembre 2009, a fare solo il declassamento delle sedi consolari, quindi non ci saranno chiusure entro il 31 dicembre 2009; sostanzialmente procederemo con un dialogo fra il piano del governo, che viene confermato, e sottoposto a questa verifica nel mese di ottobre, e le strutture informatiche, e sulla base dei risultati aggiorneremo il piano". Il sistema informatico sarà formato dai consolati generali, con delle derivazioni sul territorio. In particolare, spiega Mantica "Si appoggerà a consoli onorari piuttosto che ai patronati, piuttosto che ad accordi che faremo con gli enti locali, con i governi regionali, come nel caso della Germania, ed eventualmente, come prevedono le leggi della Comunità europea, presso sedi istituzionali locali. Ci sono poi dei casi, citiamo Detroit che è il più famoso, dove c'è la Fiat e non si può chiudere, in cui siamo disposti a prendere nota delle osservazioni e quindi anche a modificare il Piano, che, come ho detto non è un Vangelo, è un processo in corso di verifica di volta in volta; come anche c'è un problema a Ginevra e a Losanna, che non riusciamo a concludere dove, per chiudere l'una o l'altra sede, il bilancio è sempre pari, ma il governo non ne fa un problema come non è un problema il caso Amburgo e Hannover. Ci sono, ossia, delle possibilità di ragionamento su cui il governo è disposto a verificare". Per concludere, scrivono in una nota congiunta i deputati del Pd eletti all'estero Franco Narducci, Marco Fedi, Fabio Porta, Gino Bucchino, Gianni Farina, Laura Garavini. "Il testo presentato da Franco Narducci e Aldo Di Biagio ha trovato l'adesione non solo degli altri eletti all'estero del Pd e del Pdl, ma anche di molti esponenti di maggioranza e minoranza. Nella risoluzione si affacciano con grande respiro le molteplici implicazioni che la chiusura di diecine di consolati avrebbero avuto, da quelle di natura economicocommerciale a quelle turistiche, dalla maggiore difficoltà nei rapporti con le autorità dei paesi di residenza alla limitazione dei servizi destinati all'utenza crescente di cittadini italiani, dall'ulteriore appesantimento del lavoro per il personale consolare, progressivamente ridotto e gravato da funzioni sempre più numerose all'irrisorio risparmio di risorse finanziarie". La comunità italiana appartenente alla circoscrizione del Consolato Generale d''Italia in Amburgo, insieme al personale del Consolato stesso ed alle Associazioni ed Istituzioni italiane locali, nonché al Comites di competenza, appena appresa la notizia agghiacciante ed inaspettata data dalla stampa locale e italiana dell'annuncio fatto in data 10 giugno 2009 dal Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica durante la sua audizione davanti alle commissioni esteri di Camera e Senato, concernente l'eventuale chiusura del Consolato di Amburgo che insieme ad altri 16 consolati (Bruxelles, Genk, Liegi, Mons, Saarbrücken, Norimberga, Mannheim, Manchester, Lilla, Mulhouse, Coira, Losanna, Brisbane, Detroit, Filadelfia, Durban, un'ambasciata in Africa (Lusaka) ed al declassamento di quattro consolati Generali (Basilea, Gedda, Karachi e Alessandria d'Egitto) farebbe parte del programma di razionalizzazione della rete consolare mondiale, ha stilato un documento in cui rispondono alla proposta dal Ministero degli Affari Esteri, che parla di un risparmio dell'economia nazionale di circa 8 milioni di Euro. Si tratterebbe, secondo il Consolato di Amburgo, di un sacrificio di circa 410.000 cittadini italiani, che per ottenere i servizi che spettano loro dovranno in futuro affrontare viaggi anche di 500 Km. Si pensi ad esempio agli abitanti delle Isole Frisoni per raggiungere il Consolato Generale di Hannover, subentrante per competenza in caso di chiusura a quello di Amburgo; per non parlare poi di distanze come in Australia, dove i connazionali che finora si rivolgevano al Consolato di Brisbane dovranno arrivare fino a Sydney. Queste sono esigenze tutelate dalla legge sulla cittadinanza ed anche dalla Costituzione della Repubblica Italiana che all'art. 3 recita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personale e sociali. Un cittadino in Italia infatti per ottenere i servizi che gli spettano si rivolge al proprio comune o alla propria prefettura, senza dover fare chissà quanti chilometri.Perché ciò non deve valere anche per gli italiani all'estero?
DIRETTORE Gian Luigi Ferretti VICEDIRETTORE Tullio Zembo DIRETTORE RESPONSABILE Salvatore Santangelo COLLABORANO Italia: Luigi Todini, Angelo De Simoni, Stefano Pelaggi, Eugenio Balsamo Simone Nastasi, Fabrizio Nuzzo Pasquale Campolo Mara De Gaetano Argentina: Daniel Bellicoso Salvatore Giuffrida Brasile: Adriano Bonaspetti, Stefano Andrini Paraguay: Elisabetta Deavi, Antonio Fossati Francia: Carlo Erio Germania: Alessandro Chiodo Svizzera: Antonio Zulian Principato di Monaco: Fabrizio Carbone USA: Luigi Solimeo Nino Antonelli ITALIA Redazione: Via C. Magni 41C 00147 Roma Tel.: 0651604709 Fax: 0651601481 redazione@litaliano.it Stampa Telestampa Centro Italia Srl Località Casale Marcangeli Oricola (AQ) ARGENTINA Redazione: Montevideo 431, 5° piso C1619ABI B.Aires Tel.: 4372-6111 zembot@fibertel.com.ar Stampa: Diario del Viajero Av. de Mayo 666 C1084AAO B. Aires Distribuzione: Antonio Felix De Bonis Estados Unidos 1788, 3° piso - 2 Buenos Aires Tel. 1564193564 Fax: 4305-1175 afdebonis@tutopia.com
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ESTERI
Usa, il discorso alla Nazione IL PRESIDENTE IN DIRETTA TV SPIEGA AGLI AMERICANI IL SENSO DI UNA RIFORMA “CENTRALE PER L’ECONOMIA” MA CHE GLI STA FACENDO PERDERE CONSENSI
Obama difende la sua sanità La riforma del sistema sanitario Usa è "centrale" per l'economia statunitense e per uscire dalla crisi finanziaria e il Congresso deve approvarla entro l'anno. Nel tentativo di persuadere gli scettici, anche nel suo partito, e di fronteggiare le critiche a un piano che, secondo i critici, costerà un miliardo di dollari, Barack Obama ha voluto spiegare direttamente al Paese la sua riforma sanitaria; e nel "prime time" delle tv statunitensi ha difeso la necessità della ‘sua’ riforma, ambiziosa promessa della campagna elettorale. Ereditata la peggiore crisi economica degli ultimi 50 anni, ha premesso Obama, "siamo riusciti ad evitare il peggio", ma "ancora molto resta da fare", e considerati gli alti costi del sistema sanitario, "la riforma è centrale in questo sforzo". Il deficit federale sta crescendo a causa degli smisurati costi del programma di salute per gli anziani (Medicare) e per i poveri (Medicaid), ha aggiunto Obama, "se non controlliamo questi costi, non saremo in grado di controllare il deficit". La speranza che i legislatori arrivino all'obiettivo di approvare una versione iniziale prima della pausa estiva, ad agosto, comincia ormai a svanire, ma il presidente ha detto che "le stelle sono allineate" perché il 'via libera’ arrivi entro l'anno. Obiettivo quello di aiutare milioni di americani che si trovano a
BARACK OBAMA
fronteggiare gli alti costi assicurativi o che non hanno affatto una copertura sanitaria. I circa 48 milioni di statunitensi che sono privi di assistenza sanitaria, ha detto, "stanno aspettando la nostra leadership, e non dobbiamo deluderli". Ma la riforma non servirà solo a loro, bensì anche a ciascuno di
quelli "che talvolta hanno temuto di poter perdere la copertura se si ammalano gravemente, se perdono il lavoro o lo cambiano". A costoro, il presidente ha promesso una diminuzione dei premi assicurativi mensili, attraverso una migliore gestione dei denaro investito nella sanità. Misure che però devono
fronteggiare l'opposizione di entrambe i partiti: i democratici conservatori che sostengono che lo stallo sia dovuto alla mancanza di informazione su come il governo risparmierà denaro o pagherà il nuovo sistema sanitario; i democratici liberali preoccupati che il progetto non sia sufficiente e i re-
Dura replica di Pyongyang all’intervento del sottosegretario
La Corea del Nord risponde alla Clinton “Donna volgare e poco intelligente” La Corea del Nord replica al segretario di Stato americano Hillary Clinton, che definisce senza mezzi termini “volgare e poco intelligente”. Non nascondendo l'irritazione per i recenti giudizi del capo della diplomazia Usa sulla condotta da 'bambino indisciplinato’ quanto al test dei missili, Pyongyang replica, con un portavoce del ministero degli Esteri, che la Clinton “ha fatto una serie di osservazioni volgari e disdicevoli in tutto il mondo, da quando ha prestato giuramento”. L'ex First Lady,
in Thailandia per una riunione sulla sicurezza regionale tra i paesi del Sud-Est asiatico (Asean), ha esortato i governi a continuare a premere sulla Corea del Nord perché rinunci al programma di armi nucleari, applicando il regime di sanzioni internazionali, non ultimo quelle fissate dalla risoluzione 1874 del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il giudizio sul'bambino indisciplinato’, rileva ancora il portavoce, in base a quanto riportato dall'agenzia ufficiale Kcna, “suggerisce che non è in-
telligente', mentre il suo comportamento da “buffa signora che ama esprimersi con tale retorica, tradisce le elementari regole del galateo della comunità internazionale”. “A volte - si legge ancora - ha l'aspetto di una scolara e talvolta di una pensionata che fa shopping. È nostra opinione che potrà anche dare un contributo alla realizzazione della politica estera della nuova amministrazione Usa, come segretario di Stato, soltanto quanto avrà comprensione del mondo, tanto per cominciare”.
HILLARY CLINTON
pubblicani che attaccano un piano giudicato costoso in maniera esorbitante. A chi contesta i costi, Obama ha assicurato che la riforma sarà impostata in modo da aver un "impatto neutrale sul deficit" nel prossimo decennio. L'acceso dibattito delle ultime settimane hanno intanto danneggiato la po-
polarità di Obama, che sfiorava il 70 per cento nei giorni dell'investitura. Un sondaggio pubblicato nelle ultime ore da Usa Today mostra che il gradimento del presidente è calato al 55 per cento, mentre la disapprovazione è aumentata di 16 punti percentuali e sfiora il 41 per cento.
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SPORT
Acque agitate al Napoli DURO AFFONDO DEL PRESIDENTE SULL’ATTACCANTE ARGENTINO: “NON PARLIAMO LA STESSA LINGUA E NON SI COMPORTA DA ATLETA, ADESSO DEVE ADEGUARSI”
EZEQUIEL LAVEZZI. IN ALTO A DESTRA AURELIO DE LAURENTIIS
“Lavezzi? Ha una sua personalità che io non posso cambiare, una sua cultura che non posso cambiare, ha sue idee che io posso rispettare ma non condividere”. Non è tornato il sereno tra il Napoli e l’argentino Lavezzi. La conferma arriva dallo stesso presidente Aurelio De Laurentiis in una vulcanica conferenza stampa. “Poiché in questo incontro tra me, lui e Marino non è emersa una utilizzazione della medesima lingua e quindi ognuno parlava una lingua leggermente o totalmente diversa è chiaro che per il momento noi rimaniamo sulle proprie posizioni che sono sane, inequivocabili e obiettive e
non sottostiamo ad alcun tipo di richiesta, che può risultare come un ricatto. La colpa è dei media che hanno creato il mito Lavezzi, più per demerito degli altri che per suoi meriti. Non mi sembra che la sua sia stata una cavalcata in progressione senza soste, a me il suo è sembrato un rendimento discontinuo, mi è sembrato un calciatore poco atleta, poco attento alla sua forma fisica, poco integrato nel gioco di squadra. Noi non abbiamo sbagliato, chi lo ha fatto è colui che abbandona la squadra per andare in Sudamerica prima del tempo. Non è neanche giusto che si debba tornare in Argentina per quei pochi gior-
ni di vacanza a Natale e che io debba concedergli altri giorni per il fuso orario. Noi siamo stati troppo deboli. Se mi fa un attore una cosa del genere gli blocco la carriera per cinque anni, gli tolgo la casa. Secondo voi perché ho preso Quagliarella e ho rafforzato il centrocampo? In questo discorso di perfezione anche Lavezzi deve adeguarsi. Ci stiamo organizzando per utilizzarlo meno, parzialmente o quando ci farà la concessione di fare l’atleta. Non mi pare che abbia portato il Napoli in Champions o in Coppa Uefa. Lo sport deve educare i giovani; che esempio diamo ai giovani se gli insegnamo che i va-
lori vanno traditi solo perchè hai fatto sette gol”. “Ci sono alcuni che si comportano da atleti e altri che hanno una cultura diversa - continua De Laurentiis - O cambiano o se ne vanno. Da questo giorno in poi non tollererò più nessun tipo di gioco. Ci sarà un’aria pesante? No, professionale. Che intendo per gioco? Andare a letto tardi, fumare, partecipare a una movida e per movida non intendo andare a cercare le p... Voglio dai giocatori un senso di responsabilità, ma per loro stessi. Sono venuti a fare un contratto per le loro prestazioni che abbiamo valutato e negoziato. Non voglio prestazioni taroccate, non si fanno sconti a nessuno perché io pago quello che mi viene richiesto dopo avere negoziato e voglio risposte certe, ovvero il massimo da ciascuno di loro. Non mi interessa il discorso ‘sono dispiaciuto perché il mister non mi fa giocare’. L’allenatore ha diritto di scegliere, loro fanno dei ragionamenti egoistici, mentre devono pensare in funzione del gruppo. Io non posso garantire il posto a uno perché deve andare a fare i campionati del mondo, ognuno deve fare il proprio dovere e chi è preposto a selezionarli lo farà. Non è questa la mentalità che deve animare chi viene a giocare nella casa Napoli”.
MILAN
De Laurentiis, un ciclone contro Lavezzi Ronaldinho: “Dietro le punte mi diverto molto di più”
RONALDINHO
Ronaldinho è pronto a giocare in qualsiasi posizione in cui Leonardo vorrà schierarlo, ma ammette che “al centro, dietro agli attaccanti, è più divertente”. Così il brasiliano ai microfoni dal termine della partita persa ad Atlanta con il Club America, prima sfida nel World Football Challenge per i rossoneri. Contro i messicani Ronaldinho ha colpito una traversa e ha dato l’assist a Inzaghi per l’unica rete del Milan. Il tecnico l’ha utilizzato sul cen-
tro-sinistra. “Lì o in mezzo per me è uguale - ha detto il brasiliano -, gioco dove Leo pensa che è meglio. Certo, quando si gioca al centro, dietro agli attaccanti, è più divertente”. Il fuoriclasse brasiliano è soddisfatto del suo stato di forma dopo la prima fase della preparazione. “Sto meglio. Mi fa felice giocare, stare bene, fare bene quest’anno per la squadra e i tifosi - ha dichiarato -. Abbiamo voglia di vincere, anche se stavolta non è andata così”.
Mondiali di Roma, medaglia italiana nel sincronizzato
Niente bronzo per l’atleta azzurro nella 10 km di fondo
Adelizzi di bronzo nel solo libero
Accolto il controricorso Usa Cleri rimane al quarto posto
BEATRICE ADELIZZI
Beatrice Adelizzi ha vinto la medaglia di bronzo nella finale del solo libero nel nuoto sincronizzato ai Mondiali di Roma 2009. L’oro è andato alla russa
Natalia Ishchenko, argento alla spagnola Gemma Mengual. Il bronzo della Adelizzi regala la prima medaglia mondiale all’Italia del sincro. Con 95.500
punti l’azzurra ha chiuso alle spalle della russa, oro con 98.883 e della spagnola, argento con 98.333. Quarto posto per la canadese Chloe Isaac
Niente da fare per Valerio Cleri nella 10 km di fondo: l’azzurro resta quarto. Il bureau della Fina ha infatti accolto il ricorso degli americani sull’arrivo dell’atleta Francis Crippen, nella gara di fondo, ad Ostia. Lo statunitense, giunto terzo, aveva però sbagliato l’ingresso verso il traguardo. L’Italia aveva presentato appello e la classifica era stata temporaneamente congelata in attesa del pronunciamento dei giudici. I membri della Fina, nel corso della riunione per esaminare il contro ricorso presentato dagli statunitensi, hanno guardato due volte il video dell’arrivo, fermando l’imma-
VALERIO CLERI
gine sul passaggio fuori dalla traiettoria di Crippen. Alla fine, però, hanno votato quasi all’unanimità per confermare l’ordine d’arrivo (10-3 l’esito della votazione, con tre astenuti compresi i membri italiano ed americano) assegnando definitivamente il bronzo a Crippen. A far prendere la decisione è stata l’assenza nel regolamento di una norma che specifichi le modalità dell’arrivo. La riunione si è tenuta nella sala Giunta del Coni, dove ha atteso con ansia anche Crippen: “Sono molto contento - ha esultato l’atleta, abbracciando alcuni membri della sua squadra - È stato un buon appello, giusto così”.
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SPORT - CONTROCOPERTINA
L’ITALIANO VENERDI’ 24 LUGLIO 2009
LA CAGNOTTO BRONZO MONDIALE
Tania: «Ho domato il trampolino con il ping pong» La tuffatrice: «Due notti insonni, che incubo Ho sconfitto lo stress con il tennis da tavolo» MARA DE GAETANO
ROMA - Espressione seria, decisa. Concentrazione massima, nervi tesi al punto giusto. Si è presentata così, Tania Cagnotto, all'esordio della finale dei tuffi dal trampolino di tre metri. Era la sua specialità, e sapeva di non poter fallire. L'Italia si è fermata per assistere alle prodezze della bolzanina, e lei, non ha deluso le aspettative. La pressione era tanta, tantissima, ma un Foro Italico gremito in ogni ordine di posti le è stato accanto incitandola dal primo all'ultimo minuto. L'impresa era di quelle davvero ardue, perché si sa, confrontarsi con le cinesi non è mai cosa facile. Le orientali sembrano di un altro piane-
ta, ma l'imperativo obbligava a provarci a tutti i costi. E Tania è stata di parola, volteggiando nell'aria come solo lei sa fare. Qualche sbavatura nei primi due tuffi, soprattutto in fase di presalto, l'ha costretta a dare il tutto per tutto sino al quinto volo finale, ma il pianto liberatorio dopo il tuffo della He Zi, ha reso la conquista del terzo posto ancora più emozionante. “Non ho mai avvertito tutta questa tensione - ha detto la Cagnotto al termine della gara - facevo fatica persino a respirare. Avvertivo un
dolore fisico e non vedevo l'ora che la gara terminasse”. Per l'azzurra si tratta del terzo bronzo di fila ad un Mondiale, dopo quelli di Montreal del 2005 e di Melbourne nel 2007. 341,25 il punteggio totalizzato, che le ha consentito di salire sul terzo gradino del podio piazzandosi alle spalle della canadese Emilie Heymans, argento, e dell'extraterrestre cinese Guo Jingjing. La medaglia dell'azzurra ha fi-
nalmente spezzato la serie di medaglie di legno che ha contraddistinto i primi cinque giorni di questo Mondiale italiano. “Sono davvero sfinita - ha aggiunto la 24enne ai microfoni di raisport la canadese è sbucata fuori dal nulla, ma sono finita davanti ad una cinese e non è cosa da poco. Alla fine, fra un secondo ed un terzo posto non c'è poi così tanta differenza. Ora mi godrò un po' di riposo in attesa di allenarmi nuovamente con Francesca per il sincro”. Tania sarà
infatti nuovamente impegnata con la Dallapè, per cercare di regalare altre intense emozioni al pubblico di casa. Incontenibile anche la gioia di papà Giorgio, che da 13 anni ormai, allena la sua
Testa e tecnica: una campionessa vera ROMA - La diplomazia del ping pong ha funzionato un’altra volta. E’ grazie al tennistavolo che Tania Cagnotto è riuscita ad arrivare intera al trampolino dei 3 metri e a portare a casa un bronzo. Non ha dormito, non ha parlato, non ha sorriso, «non ho nemmeno respirato, non sapevo dove sbattere la testa» e allora racchetta di legno in mano, il fidanzato Francesco Dell’Uomo dall’altra parte del tavolo e uno scambio dopo l’altro nella sala dell’Acqua Acetosa, fino a che l’ansia è calata, la testa si è riempita di punti e le ore sono passate. Lei si è presentata in piscina rigida, con le infradito bianche, il costume nero, quello di gala, e l’inseparabile asciugamano rosa, la coperta di Linus per affrontare: «La prima gara della vita in cui la medaglia doveva arrivare per forza». E’ arrivata. Terza, con dei tuffi regolari, con avversarie distratte, con la curva venuta da Bolzano, le amiche Alison, Valentina e Clizia, la ragazza scampata all’attentato di Sharm El Sheik nel 2005 che ora porta un po’ più di fortuna. E poi gli striscioni scritti copiando le frasi lasciate da Tania su Facebook. «Peccato non aver visto nulla, avevo la nebbia negli occhi». La strada verso la medaglia è un calvario e ha un percorso preciso, sempre identico, per ognuno dei 5 tuffi: sbuca dalla zona relax quando mancano tre atlete al suo turno, si butta sotto la doccia, parla con il papà-allenatore, Giorgio Cagnotto, e cerca pace con la sua spugna rosa sopra la testa. Quando scende è impossibile capire come è andata senza conoscere i voti. Gli abbracci dello staff sono uguali a ogni giro, come le pacche sulle spalle dei compagni, gli applausi dei volontari e il rumore del pubblico mentre lo speaker urla: 7, 7,5, 7. Non si sale e non si sbaglia nemmeno, la sequenza prosegue in trance, fino al tuffo che il team Cagnotto ha aggiunto per salire sul podio, perché a Roma non si poteva fallire. Un cambio di lettera costato un tormento: una B al posto di una C nell’elenco presentato e all’azzurra tocca riuscire in un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato. «E questo tuffo mi è costato caro, sono due anni che mi faccio il mazzo per portarlo a casa e non sono riuscita a perfezionarlo. E’ brutto stare così». E’ la strategia del ping pong, copiare i coefficienti di difficoltà dei cinesi per tentare di stare nella loro scia, ma una delle due star, He Zi, si toglie di mezzo da sola sbagliando più del previsto e l’unica invincibile in piscina resta Guo Jingjing, la diva che fa storia a sé. Dietro si apre il panico. «Quando si è capito che c’era più di un posto libero, molte si sono perse, io no. Ero già bloccata di mio, sono andata dritta con gli automatismi senza fare nulla di straordinario. Fino al bronzo». E’ il terzo consecutivo ai Mondiali e lei ha lasciato spazio al mestiere, all’esperienza. Doveva essere la gara della vita, è stata la più difficile, non la migliore e infatti è la canadese Heymans che si piazza seconda. Giorgio Cagnotto si lascia sfuggire uno sbuffo di rimpianto mentre guarda il tabellone: «Un mese fa avrei firmato per questo risultato, ora so che si poteva fare di più. Lo sa anche Tania: «In realtà mi sono meravigliata di non essere svenuta, di più era impossibile. Sono felice di non essere uscita da questa gara a mani vuote. Ma lo sapete quanto sgomitiamo anche solo per avere spazio in piscina?». In Italia non esiste un centro federale per la squadra dei tuffi, la più attrezzata è la Carlo Dibiasi, a Bolzano, dove lavorano i Cagnotto e molti altri nazionali, ma anche quella sente il tempo. I trampolini sono crepati, sostituirli toccherebbe al Comune ma costano 10 mila euro e non se ne parla. Poi ci sono le ore a disposizione, 2 al mattino e 2 alla sera e se sgarri «le signore che entrano a nuotare ci dicono: dovreste pagarmi metà dell’ora visto che a causa vostra posso usare metà della vasca». Avanti così, però di traslocare subito non se ne parla. Tania vuole sfruttare il successo per qualche contratto tv, tra il 2010 e il 2011 si trasferirà a Sydney per allenarsi con Chava Sobrino, anche se è troppo presto per le decisioni definitive. Serve uscire dall’apnea, dormire un po’, nella stanza che usava Dibiasi all’Acqua Acetosa, scelta scaramantica che si è trasformata in ulteriore pressione. Meno male che la stanza era con vista sul tavolo da ping pong.
“bimba” seguendola passo dopo passo verso la conquista di nuovi traguardi: “Tania è stata molto brava. L'ho vista molto tesa, ma è naturale che la pressione si sarebbe fatta sentire. Sulla Heymans non ci avrebbe scommesso quasi nessuno, io invece l'avevo detto anche nei giorni scorsi che sarebbe stata un'avversaria molto dura da battere, e le mie previsioni si sono rivelate esatte. Ad ogni molto sono molto soddisfatto. Precedere una cinese non è mai una cosa di poco conto, per fortuna dopo gli errori iniziali è andato tutto per il meglio”. Il bronzo della Cagnotto, dicevamo, ha spezzato ma non interrotto la maledizione del quarto posto. Dopo i tuffi ( medaglia di legno per i fratelli Marconi e proprio della stessa Tania da un metro), ed il singolo del sincro con una Adelizzi comunque felicissima, è arrivato quello di Luca Ferretti nella cinque km in acque libere, svoltasi nel mare di Ostia. Il 25 enne livornese è partito molto bene, lanciando uno sprint lunghissimo; due soli secondi gli hanno impedito di aggiudicarsi il bronzo, ma l'azzurro non ha nascosto la sua soddisfazione: “E' vero, è un'altra medaglia di legno, ma è il mio miglior piazzamento ad un Mondiale e quindi non posso che essere contento. Ovviamente ci credevo, ma non mi ero reso conto che davanti ce ne avevo tre e non due”. Podio decisamente sfiorato ed amarezza ancor più grande per le ragazze del sincro combinato. Le azzurre si sono piazzate dietro il Canada, perdendo un bronzo che sarebbe stato certamente storico. Bellissimo quinto posto invece, nella finale del duo tecnico del sincro. Beatrice Adelizzi e Giulia Lapi hanno chiuso alle spalle della Russia, che ha conquistato l'ennesimo oro in questa disciplina, precedendo Spagna, Cina e Giappone.