L'ITALIANO

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ALGUNO DICE QUE NO! El programa nr 1 de la comunidad italiana en la Argentina. De lunes a viernes de 11 a 12 hrs. Por AM990 Radio Spendid Conduccion: Tullio Zembo

L ITALIANO

ALGUNO DICE QUE NO! Il programma nr 1 della collettività italiana in Argentina Da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12. Am990 Radio Splendid Conduce: Tullio Zembo

ANNO III - NUMERO 141 - GIOVEDI’ 30 LUGLIO 2009 • QUOTIDIANO PER GLI ITALIANI NEL MONDO • WWW.LITALIANO.IT • ITALIA 0,50 • ARGENTINA $ 1

Prima era stata l’atleta romana a stupire il mondo conquistando la medaglia iridata nei 1500 stile libero. Poi ci pensa la veneta a rispondere alla sua maniera in una sorta di “colpo su colpo” tra le due stelle azzurre. Federica ottiene un nuovo oro nei 200, ma soprattutto un altro incredibile primato

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PELLEGRINI-FILIPPI: LE SIGNORE DEL NUOTO QuiPolitica

QuiAttualità

QuiArgentina

Dibattito sull’istruzione e “il caso dialetto”: il Ministro Gelmini nega qualsiasi contrasto con la Lega alla pag. 2

Influenza suina: l’Argentina seconda per mortalità solo agli Usa. Ma il peggio deve davvero ancora arrivare?

Emergenza incendi, le accuse del capo della protezione civile Bertolaso: «Notevole ritardo negli interventi da parte dei soccorsi in Sardegna» a pag. 3

QuiMondo

La mano assassina dell’Eta torna a colpire. Autobomba davanti al alla pag. 4 dormitorio della Guardia Civil a Burgos: almeno 55 i feriti pag. 6

Sport Motori: clamoroso annuncio della Bmw scuote il mondo della Formula Uno. La casa tedesca rinuncia al prossimo mondiale alla pag. 7


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Dibattito sullʼistruzione IL MINISTRO SMUSSA LA POLEMICA: “NESSUNA DISTANZA TRA PDL E CARROCCIO” . COTA SI SCHIERA: “LE PROPOSTE DI RIFORMA LE FA IL MINISTERO”

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POLITICA ITALIANA

L’ITALIANO GIOVEDI’ 30 LUGLIO 2009

Sembra destinata a sgonfiarsi rapidamente la polemica sui test in dialetto nella scuola proposta dalla Lega Nord. "Non si stava discutendo di un testo del governo", anche se "sulle tradizioni locali si può ragionare". Così il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini a margine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha detto la sua sulle polemiche nate in commissione Cultura della Camera sul test in dialetto per insegnanti proposto da Paola Goisis della Lega nord come emendamento al testo di riforma proposto dal presidente della stessa commissione Cultura, Valentina Aprea. Il ministro non rifiuta in toto la proposta avanzata dalla Lega e che tante polemiche ha suscitato ma ridimensiona la polemica: "Credo sia logico avere delle sfumature diverse ma le posizioni di Pdl e Lega non sono inconciliabili. Sui giornali prosegue Gelmini - è nata una polemica distante dalla realtà. La maggioranza ha già assunto delle decisioni importanti sulla scuola. E non c'è alcuna distanza tra Pdl e Lega". Ma sono gli stessi esponenti della Lega, con il capogruppo Roberto Cota, che fanno un mezzo passo indietro: "Sono as-

DPEF

Gelmini-Lega, dialogo sul dialetto

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE MARIASTELLA GELMINI

solutamente d'accordo con il Presidente Cicchitto. Le proposte di riforma della scuola le deve fare il Ministro Gelmini e non devono essere affidate a estemporanee proposte anche se provenienti da Presidenti di Commissione". "Esprimo solidarietà al governo - aveva intanto ironizzato il presidente

dell'Udc Rocco Buttiglione - perché i giornali non lo capiscono mai. Forse se il governo parlasse in italiano invece che in dialetto ci sarebbero meno fraintendimenti". Secca bocciatura di tutta la vicenda invece da parte del Pd. "Adesso basta - sbotta Beppe Fioroni, responsabile Educazione del

Partito democratico. "Forse il ministro Gelmini non ha chiaro che qui non sono in gioco i rapporti fra Pdl e Lega ma la difesa della serietà della scuola. Le sue dichiarazioni sono troppo evasive: non faccia il 'Sor Tentenna’, intervenga con chiarezza e non cercando di conciliare l'impossibile".

Tremonti: “L’Italia non è in declino” L'Italia “non è in declino”. Il sistema economico italiano 'tiene’ e va anche meglio rispetto ad altri paesi europei. Questo indica che “la scelta di fiducia e prudenza” fatta dal governo ha portato buoni risultati. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nella replica in Senato sul Dpef sottolinea che l'Italia ha retto bene l'urto della crisi. “Ci è stato detto - afferma Tremonti - che l'Italia è in declino, che non cresce” e altri paesi vanno meglio. “Ma - prosegue - la crisi ha evidenziato che quella crescita non era il prodotto strutturale, sostanziale, non era l'effetto delle riforme, ma quella crescita era prodotta dal debito. Dall'Islanda alla Spagna dal Baltico ai Balcani l'area della crisi si manifesta con intensità superiore a quella che si manifesta in Italia. Ci sono grandi paesi con una caduta del Pil maggiore e altri un po’ diversa, ma la grandezza di riferimento indica la tenuta del nostro sistema”. Questo indica, sottolinea

GIULIO TREMONTI

Tremonti, che “la scelta di fiducia fatta dal governo è stata una scelta giusta, oggetto di consenso nelle tornate elettorali. Fiducia e prudenza - conclude - è una scelta che il governo intende continuare a fare”.

Il leader Mpa continua la battaglia per il Mezzogiorno Un imprenditore di Bari: “Mi ha speronato con l’auto”

Lombardo insiste: “Divario profondo tra Nord e Sud”

L’ex amante denuncia “La D’Addario ha tentato di uccidermi”

"Viviamo un divario profondo nel Paese e, per la verità, questa svolta che chiediamo non per arricchire il Sud o per sperperare denaro, ma per superare il divario e finalmente unificare l'Italia, io ancora non la vedo, sebbene molti ne parlino. Il presidente del Consiglio se l'è intestata, ha dato rassicurazioni e, come dire, non vedo l'ora di prendere atto di questa svolta virtuosa". Il dossier Sud, dunque, è ancora aperto almeno per il presidente della Regione Sicilia, e leader Mpa, Raffaele Lombardo. Paolo Bonaiuti invece getta acqua sul fuoco e assicura che "la questione del Sud è in via

Ha denunciato alla polizia che la sua ex amante, Patrizia D'Addario, solo due giorni fa ha tentato di ucciderlo, speronando con una 'Ford Fiesta’ di colore nero la 'Vespa’ a bordo della quale si trovava con sua moglie. Lo rivela l'ex amante di D'Addario, Giuseppe Barba, 47 anni, imprenditore edile, in una lunga intervista pubblicata dalla 'Gazzetta del Mezzogiorno’. Barba, su denuncia della escort barese, fu arrestato per minacce e sfruttamento della prostituzione e patteggiò la pena. L'uomo ritiene che il tentativo di speronare la sua 'Vespa’ sia avvenuto a causa di un'intervista apparsa sullo stesso quoti-

di risoluzione". Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ricorda che "domenica è intervenuto direttamente il presidente Berlusconi" e rivendica: "Che questo governo abbia fatto molto per il Sud è indiscutibile, basta pensare a cosa è stato fatto per la questione rifiuti in Campania e per le famiglie terremotate in Abruzzo. Non si tratta certo di aree del Nord. Spesso si enfatizzano fatti che in realtà sono marginali rispetto alla politica concreta del governo". Resta il fatto che lo stesso Lombardo promette: "continuerò a dialogare con il governo ma facendo il mio mestiere e il mio dovere responsabil-

RAFFAELE LOMBARDO

mente, portando avanti misure rigorose e spesso impopolari, senza le quali non abbiamo il titolo di pretendere che il giusto ci venga dato dall'esecutivo nazionale" e osserva che "se il Mezzogiorno trascina un Partito del Sud e manda a Roma una cinquantina di deputati, anziché 8, 10 o 12, che quando alzano il dito smuovono le cose e cambiano la politica dei governi, si sarà fatta una cosa utile e importante".

diano la scorsa settimana alla moglie, dopo minacce telefoniche. L'imprenditore contesta di aver sfruttato la prostituzione di Patrizia D'Addario e aggiunge di aver patteggiato “perché lei mi aveva promesso che sarebbe sparita”. “Lei mi ha denunciato - dice tra l'altro Barba - ed è stata creduta perché è una donna e perché ha amici in questura e tra i giudici di Bari”. Tra l'altro, aggiunge che “quella donna ha la malattia del registratore, lo ha sempre con sé, lo usa sempre (...) lo fa con tutti”. Per Barba, D'Addario “a Bari conosce tanti politici, del Comune, della Regione, parlamentari, di destra e di sinistra.

PATRIZIA D’ADDARIO

L'anno scorso a marzo è stata all'estero, in Qatar, per venti giorni, con un assessore regionale importante, e per non farsi vedere insieme sono partiti in aereo da Foggia”.


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Incendi, lʼaccusa di Bertolaso IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE LAMENTA PROBLEMI ORGANIZZATIVI NEI SOCCORSI: “SCARSO COORDINAMENTO NELLE STRUTTURE REGIONALI” L’ITALIANO GIOVEDÌ 30 LUGLIO 2009

UNIONCAMERE

“Sardegna, ritardi negli interventi” La risposta della flotta aerea della Protezione civile nel contrasto degli incendi che la settimana scorsa hanno causato gravi danni in Sardegna è stata rapida, ma ci sono stati ritardi ed errori nella gestione dell'emergenza. Lo ha detto alla Camera il capo del Dipartimento Guido Bertolaso nel corso dell'informativa urgente del governo sull'emergenza incendi. "Siamo intervenuti il più rapidamente possibile - ha spiegato -, ma la flotta aerea non ha la palla di vetro e interviene su chiamata della struttura regionale che ha la responsabilità di capire quali sono gli incendi che possono essere spenti da terra e quali quelli che invece richiedono da subito l'intervento degli aerei per impedire che il fuoco possa propagarsi". Bertolaso ha sottolineato il ritardo della comunicazione dell'emergenza al centro operativo di Roma e un'assenza di coordinamento. "Gli incendi boschivi si spengono con l'intervento delle squadre di terra", ha poi spiegato. I Canadair della Protezione civile sono strategicamente dislocati in diverse basi aeree del Paese e "mediamente" sono in grado di "raggiungere il punto di intervento in 30-45 minuti. È un risultato straordinario che ci viene riconosciuto anche a livello europeo". La Protezione civile nei giorni

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ATTUALITA’

Il 54% dei nuovi assunti sono laureati o diplomati

LAVORO, CRESCONO I LAUREATI ASSUNTI

GUIDO BERTOLASO

immediatamente precedenti l'arrivo dell'ondata di calore aveva emesso avvisi per ribadire a tutte le strutture l'esigenza della massima attenzione. "Il 23 luglio - ha ricordato - è stata la giornata più difficile (in tutto il Paese si sono registrati 19 incendi 'serì, 14 solo sull'isola, ndr) perché soffiava forte vento di scirocco e perché qualche struttura sul territorio ha avuto qualche minuto di ritardo nell'or-

ganizzare la risposta. Il 24 e il 25 invece tutte le risposte sono state migliori". "Conoscendo bene il nostro Paese - ha aggiunto -, avevamo dislocato la nostra flotta cercando di garantire una copertura vasta in Sardegna e anche in Sicilia, in Calabria e in Puglia. L'imponente schieramento dei nostri mezzi era spalmato su tutto il territorio a rischio". "Per la Sardegna sono stati i tre giorni più

duri degli ultimi venti anni - ha concluso Bertolaso -, ma si può fare ancora meglio e si può intervenire per garantire un'attività di prevenzione più efficace, per attivare sistemi di sorveglianza a vista sulle aree più a rischio in grado segnalare immediatamente possibili fenomeni di incendio, per stringere rapporti di collaborazioni fra le regioni, che abbiamo più volte sollecitato".

"Oltre il 54% delle nuove assunzioni nel settore privato riguardano laureati o diplomati superiori. È un dato importante che dimostra come cresce la qualità all'interno della nostra economia". Lo ha affermato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, a margine della presentazione del rapporto sulle previsioni occupazionali delle imprese italiane. "Le professioni operaie e di bassa valenza diminuiscono mentre aumentano le assunzioni di ingegneri e laureati nelle lauree economiche", sottolinea Dardanello. "C'è un mondo che chiede occupazione di qualità, e questo la dice lunga

su come il made in Italy possa avvalersi delle potenzialità di informatici e ingegneri per tornare a competere prima e meglio degli altri sui mercati internazionali", commenta il presidente di Unioncamere. Secondo la ricerca dell'associazione delle Camere di Commercio, le professioni più richieste dal settore privato sono quelle infermieristiche nel comparto sanità e le specializzazioni nell'edilizia, come i parquettisti. Come sottolinea Dardanello, si tratta di "professioni maggiormente qualificate che danno più valore all'innovazione, rispondendo alle nuove necessità del mercato".

Accordo tra i due big dell’informatica per sconfiggere la concorrenza di Google: la raccolta pubblicitaria sarà condivisa

Microsoft e Yahoo!, intesa sui motori di ricerca Microsoft e Yahoo annunciano di aver raggiunto un accordo per allearsi e collaborare insieme nel settore dei motori di ricerca online. la mossa è vista come una sfida a Google. In base all'accordo Yahoo utilizzerà la tecnologia di Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft, e sempre Yahoo gestirà la raccolta pubblicitaria che sarà condivisa dalle due aziende per i motori di ricerca. Inoltre Yahoo pensa che grazie a questa operazione guadagnerà 500 milioni di dollari di utili operativi annuali e risparmierà 200 milioni di dollari di spese capitali. L'intesa tra i due gruppi avrà una durata de-

cennale e punta a sfidare Google sul mercato dei motori di rigerca online, attualmente controllato per il 65% da Google, per il 20% da Yahoo e per l'8,4% da Microsoft. Dopo l'annuncio il titolo di Yahoo, nel prelistino di Wall Street, perde il 7%, mentre quello di Microsoft è in rialzo.Yahoo stima anche un beneficio di 275 milioni di dollari l'anno per il suo cash flow operativo. "Questo accordo - dice l'amministratore delegato di Yahoo, Carol Bartz porterà all'inizio di una nuova era dell'innovazione e dello sviluppo di Internet". La partnership, commenta Microsoft, "migliorerà la ricerca sul web

MICROSOFT E YAHOO! SFIDANO GOOGLE

sia per gli utenti che per gli inserzionisti e introdurrà un'innovazione sostenibile nel settore". L'amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer dice anche che l'intesa consentirà al sistema Bing di competere meglio con Goggle e attrarrà nuovi utenti e nuove inserzioni pubblicitarie. Grazie a questa intesa con Yahoo spiega Ballmer - creeremo più innovazione nella ricerca e più valore per gli inserzionisti, dando più scelta ai consumatori in un mercato che è attualmente dominato da un'unica compagnia". "Questo accordo - aggiunge - ci darà più risorse per creare il futuro della ricerca".


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L’ITALIANO GIOVEDI’ 30 LUGLIO 2009

QUI ARGENTINA

Le cifre delle vittime del contagio nel grande paese sudamericano sono inferiori solo agli Usa. E mentre i governi di Brasile, Messico, Uruguay e la stessa Argentina si organizzano per procurarsi il vaccino prima possibile, gli esperti sostengono che i prossimi mesi dell’anno potrebbero essere davvero i più difficili

Influenza suina: l’Argentina seconda solo agli Stati Uniti per mortalità. E’ paura pandemia Il Ministro della Salute di Buenos Aires, Zin, smentisce che la situazione sia destinata a diventare ancora più grave rispetto a quella statunitense. Ma la realtà è un’altra: questa non è una gara a chi avrà più vittime. Si teme solo che il peggio debba ancora arrivare SALVATORE GIUFFRIDA

BAIRES - Due casi mortali su tre legati all’influenza suina si verificano oggi in America Latina: in questa zona del mondo, insomma, si trova il 66% degli 816 morti dovuti al virus che tiene il mondo col fiato sospeso. L’Argentina ha già registrato 165 morti, fatto che la rende il secondo paese al mondo con più decessi dovuti al contagio, proprio dietro gli Stati Uniti. Ma è tutto il Sudamerica a registrare le peggiori cifre di morte dovute all’influenza A (H1N1) nel globo, con quasi due terzi dei decessi finora causati dalla malattia. Nel frattempo, i governi dei paesi poveri hanno scoperto con preoccupazione che le prime riserve di vaccino dovrebbero essere pronte per fine settembre ma sono già state acquisite dai paesi europei, dagli Stati Uniti e dalle altre nazioni sviluppate. In tutto questo l'Argentina ha già registrato 165 morti, il più alto numero di vittime al mondo dopo le 263 vittime degli Stati Uniti. Il Messico, dove si registrò l’origine della pandemia nell’ormai lontano mese di aprile, si trova al terzo posto per numero di vittime nel

mondo, con 138 morti, mentre il Cile ha registrato 79 decessi da influenza A. Tuttavia, il Brasile, il paese latinoamericano più popoloso, con 190 milioni di abitanti, ha una cifra di 50 morti per l'influenza, presagio di una situazione di emergenza nazionale a causa della malattia che comincia

ad emergere senza che ci sia alcun controllo per la contaminazione che avviene al di fuori dei confini. In base al numero di abitanti per paese, il maggior numero di vittime si registra nell’Uruguay, con tre milioni e mezzo di abitanti e con un totale di 23 morti. Una delle principali preoccupazioni è

che il virus A (H1N1) si possa mischiare con elementi del virus H5N1, noto come l'influenza aviaria. Tutto questo è un rischio concreto: è c’è da considerare che anche se la aviaria (H5N1) non passa facilmente dagli uccelli agli esseri umani, il pericolo è altissimo perchè un tale tipo di in-

fluenza avrebbe un tasso di mortalità del 60 per cento. Sarà per questo che, consapevoli dei pericoli, i leader di Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Ecuador, Paraguay, Uruguay e Venezuela, la settimana scorsa, hanno chiesto che i loro paesi siano esenti dal pagamento dei brevetti per la fabbricazione del vaccino influenzale A. In tutto questo, il ministro della salute di Buenos Aires, Claudio Zin, ha sostenuto che non si può comparare la situazione attuale in Argentina con quella che sta caratterizzando gli Stati Uniti. Secondo Zin, “realizzare questa comparazione sarebbe un azzardo scientifico eccessivo. Io credo che è molto più preoccupante quello che sta succedendo negli Usa, per loro il mese di novembre sarà terribile. Negli Usa è estate; stiamo facendo un paragone errato e stamo interpretando male le cose. Inoltre, bisogna aspettare la fine dell’anno per vedere le cifre definitive”. Per il momento, comunque, le autorità sanitarie hanno confermato che sono 229 i decessi per l’influenza A. Ma è una cifra destinata a salire. Smentite o no, il rischio pandemia fa davverio paura.

Parole dure, in particolare nei confronti del titolare della federazione agraria, Buzzi

L’ultrakirchnerista Diana Conti attacca gli agrari: “Si comportano come la Giunta militare del ‘78” BAIRES - L’ultrakirchnerismo ha affermato che la “Mesa de Enlace” è del tutto simile alla Giunta militare”. Sono parole di Diana Conti, membro del consiglio della magistratura, secondo cui durante la conferenza stampa tenuta nella sede degli agrari lunedì scorso ha ricordato quelle che facevano i dittatori militari nel 1978. “Le immagini che abbiamo visto sono state orribili. Con la figura dei quattro rappresentanti degli agrari mi è venuto in mente il “comunicato numero 1”. È impresso qui nella mia mente”, ha detto il deputato nazionale, punto di riferimento dell’ultrakirchnerismo. La quale in particolare punta il dito contro il titolare della federazione agraria, Eduardo Buzzi, mentre ha apertamente criticato il numero

uno di “Società rurale”, Hugo Biolcati. “Conosco il pensiero di Biolcati, ma per quanto riguarda Eduardo Buzzi proprio non ci posso credere. Gli interessi che lui

diceva di difendere ora come ora sono gli stessi che hanno i padroni del settore agrario”. Alla fine, la stessa Conti ha concluso affermando che “l’opposizione deve

smettere di dipendere dalla parole dei generali di campo. Abbiamo bisogno di una opposizione seria, che abbia un ruolo costruttivo nel dibattito politico”.

Nuovi sviluppi per Aerolineas Argentinas BAIRES - Il nuovo Presidente delle due compagnie aeree argentine nazionalizzate nel luglio 2008, Aerolinas Argentinas e Austral, Mariano Recalde, ha difeso la scelta, parlando in occasione del suo insediamento. Recalde ha citato tutta una serie di dati positivi, a partire dalla puntualità dei voli: nei primi sei mesi del 2009, questa è stata del 77 per cento, con un incremento del 38 per cento rispetto al luglio del 2008. Recalde ha stigmatizzato le informazioni diffuse riguardo le due linee aeree, affermando che certe notizie scoraggiano la vendita dei biglietti, essenziale per la ripresa finanziaria ed economica delle aziende e del servizio pubblico da esse diffuso. Il Governo aveva espropriato le due compagnia dal gruppo spagnolo Marsarn, affermando che la sua gestione aveva portato al mancato adempimento degli impegni presi. Il Governo e la Marsans stanno ancora discutendo sulle modalità dell'acquisizione. Recalde ha affermato che il deficit operativo delle due compagnie è diminuito di due terzi nel corso del 2008. Recalde è stato nominato dalla Presidente argentina Cristina Fernandez dopo la promozione del precedente incaricato, Julio Alak, al Ministero della Giustizia, nell´ambito dell´ampio rimpasto di Governo seguito alla recente sconfitta elettorale della formazione della Presidente nelle elezioni di metà termine di fine giugno. Aerolinas Argentinas ha recentemente presentato un piano di rinnovo della propria flotta, che include l´acquisto di mezzi da Airbus, Boeing e dalla brasiliana Embraer.

InBreve Calcio e caos debiti BAIRES - L'AFA, massimo organo esecutivo argentino, ha deciso di sospendere i tornei professionistici finchè le numerose pendenze economiche in atto con i calciatori non verranno risolte. Già sospesi i campionati inferiori, anche l'inizio della massima divisione, inizialmente previsto per il 14 agosto, subirà un rinvio. River Plate, San Lorenzo e Independiente sono solo alcune delle società sinora rivelatesi insolventi.

Parla Grondona BAIRES - L'ombra dell'impensabile, l'Argentina fuori dai Mondiali, inizia a fare capolino anche ai piani alti della federcalcio di Buenos Aires. "Se non ci qualifichiamo, non ci qualifichiamo", ha tagliato corto il presidente dell'Afa, Julio Grondona, in un'intervista concessa al quotidiano La Nacion in vista della cruciale sfida di settembre con il Brasile. "Non mi ucciderò, sarò triste, ma non mi ucciderò", ha detto Grondona, che si è comunque detto "ottimista": "Abbiamo una buona squadra - ha concluso - ed un buono staff di tecnici, siamo in una buona posizione".

Telecom vince ricorso BAIRES - Telecom Italia ha riottenuto il diritto di voto nelle assemblee di Telecom Argentina. Ieri il tribunale di Buenos Aires ha accolto il ricorso del gruppo guidato da Franco Bernabè contro la decisione dell'Antitrust locale, che aveva ordinato ai consiglieri di Telecom Italia di astenersi dal voto durante le assemblea delle società legate a Telecom Argentina. Si è chiusa così dopo sette mesi la controversia vicenda. Intanto si attendono nuovi sviluppi sul fronte delle cessioni. Tra oggi e domani devono pervenire agli advisor le offerte non vincolanti per l'acquisto del 49% di TiSparkle.


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ITALIANI NEL MONDO

L’otto agosto si celebra l’importante giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo

Tremaglia: «Impossibile dimenticare Marcinelle» ROMA - "Nella tragedia dell’8 agosto 1956 persero la vita nella miniera maledetta 262 minatori, 136 dei quali erano italiani. La nostra gente non aveva un contratto, i nostri emigrati avevano questo tipo di vile compromesso "tanto carbone, tanti uomini in cambio"; una spaventosa tragedia che purtroppo si è ripetuta in molte parti del mondo. Il nostro è un impegno morale assoluto: difendiamo chi lavora e chi emigra". In vista dell’8 agosto, giorno in cui da sempre si reca a Marcinelle per commemorare il sacrificio dei minatori italiani morti nel 56, Mirko Tremaglia, primo e finora unico Ministro per gli italiani nel mondo, torna a sottolineare l’importanza di difendere il lavoro e la dignità di chi va a cercarselo lontano da casa. Diritti e dignità dei migranti di oggi, insomma, che come i nostri di ieri lasciano il proprio Paese in cerca di un futuro migliore. "Per questo – ricorda Tremaglia – abbiamo deciso una azione anche parlamentare contro il "reato di immigrazione clandestina". Scendiamo in campo per difendere i diritti di chi è costretto a lasciare il proprio Paese di origine per motivi di

sopravvivenza sua e della propria famiglia. Reagiamo ai maltrattamenti ed alla privazione dei diritti degli emigranti che rispettano in ogni parte del mondo i diritti altrui e quelli della convivenza". Tornando alla tragedia del 56, Tremaglia ricorda che "il primo atto ufficiale del Ministro per gli Italiani nel Mondo nel 2001 è stata la visita a Marcinelle. Quando ero Ministro per gli Italiani nel Mondo ho chiesto e ottenuto un decreto per il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro e del sacrificio dei connazionali emigrati. Quel decreto proclama l’8 di agosto di ogni anno "Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo". In

Interrogazione parlamentare al ministro Frattini. Chavez sta nazionalizzando le imprese

L’On. Zacchera(PdL) preoccupato per gli imprenditori italiani in Venezuela

ROMA -Imprenditori italiani in Venezuela al centro dell'intervento dell'Onorevole Marco Zacchera, PdL e presidente del Comitato sugli italiani all'estero, ieri alla Camera. L'onorevole piemontese ha esposto le problematiche alla Presidenza del Consiglio degli imprenditori italiani nel Paese Latinoamericano sempre più nazionalizzato dal presi-

dente Hugo Chavez. Zacchera, inoltre, ha colto l'occasione per una interrogazione parlamentare al Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini. A Frattini, Zacchera ha chiesto se il Governo è in grado di tutelare tramite interventi ed accordi internazionali, se esistono, se si quali sono e quanto sia possibile ratificarli.

Da Toronto continua l’attività di solidarietà per l’Abruzzo BAIRES - Gli esuli giuliano-dalmati e i loro familiari residenti in Canada hanno raccolto oltre 2.000 dollari in favore del progetto di sostegno dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in favore degli esuli residenti a L'Aquila e colpiti dal recente terremoto. A darne notizia il presidente del Circolo Giuliano-Dalmata di Toronto, Guido Braini. "È la più cospicua oblazione giunta in questi mesi alla raccolta fondi aperta dal sodalizio 5 ore dopo la terribile scossa del 6 aprile". L'iniziativa di sostegno si concluderà a Roma il prossimo 22 settembre con lo spettacolo offerto al Teatro San Marco del Quartiere giuliano-dalmata dall'attore Leo Gullotta.

tale data le Ambasciate, i Consolati e le Amministrazioni pubbliche assumono iniziative volte a celebrare il sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo per la valorizzazione del loro contributo sociale, culturale ed economico recato con il proprio impegno. Hanno subito angherie e soprusi ovunque. Alla fine hanno vinto, tanto che vi sono ben 395 Parlamentari all’estero di origine italiana e più di 3 milioni di nostri connazionali residenti all’estero, che hanno avuto la cittadinanza italiana, hanno ottenuto il diritto al voto per le elezioni politiche italiane". "In questo stesso momento – ribadisce il deputato Decano alla Camera – noi rivolgiamo il nostro pensiero ai disperati di oggi che giungono sulle nostre coste e ripetiamo il nostro credo che è un ammonimento per quanti vogliono ignorare il dolore altrui: l’accoglienza deve essere assoluta. È un atto di umanità e di civiltà. La Giornata ha questa storia: quella del passato e quella di oggi. Rispettando i principi di civiltà e umanità percorriamo una strada nuova: quella degli investimenti in Africa. Per il futuro immediato la mia

proposta è di fare una Conferenza internazionale dei Paesi africani del Mediterraneo con l’Italia e con i Paesi della Unione Europea per fare investimenti europei in Africa, per dare lavoro a 20 milioni di Africani in Africa e impedire così la “invasione” dell’Europa. In Africa vi è l’80% della disoccupazione e vi è una crescita demografica tale da far superare alla data del 2015 un dato relativo alla natalità: 30 milioni di nascite in Europa, più di 150 milioni di nascite in Africa. Questa proposta di investimenti in Africa è all’esame del Parlamento e deve essere al di sopra di ogni divisione di parte". "Con quel decreto, la "Giornata nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo", si vuole rendere un pensiero riconoscente a nome del nostro Paese, affinché la sofferenza, il dolore, la disperazione che hanno colpito tanti nostri emigrati e che sono stati il seme sul quale sono germogliate la stima e l’ammirazione di tutto il mondo, non vengano dimenticati. Marcinelle – conclude Tremaglia – significa "non dimenticare" e trasmettere alle nuove generazioni il significato ed il valore che la nostra emigrazione ha avuto in un secolo di Storia".

Il governo di Algeri ha previsto lo stanziamento di un'ingente quantità di capitali da destinare allo sviluppo industriale del paese

L’Algeria è la nuova frontiera per le imprese di casa nostra ROMA - Investire in paesi "dove esistono introiti derivanti da una struttura economica forte, propria; come l'Algeria, che dispone di ingenti capitali derivanti dalla vendita di petrolio e gas". È questa la ricetta proposta da Corrado Bocci, ex presidente di Assafrica & Mediterraneo, l'associazione di Confindustria che rappresenta e supporta le imprese italiane in Africa, Mediterraneo e Medio Oriente. Fondatore e amministratore delegato della Pavi S.r.l., azienda operante nel settore dei conglomerati bituminosi e dei lavori stradali, con un fatturato di circa otto milioni di euro l'anno e una quarantina di dipendenti, iscritto dal 1983 al Gruppo giovani Imprenditori di Perugia (di cui è stato presidente dal 1998 al 2002), Bocci ha infatti una sua precisa visione su dove, nel Mediterraneo, convenga investire. "In Algeria prima di tutto - afferma - ma anche in Tunisia, dove esistono una manodopera abbastanza qualificata e un buon livello di scolarizzazione, o in Libia, con cui Roma è riuscita a creare un feeling che sarebbe peccato sprecare". E proprio per investire nel paese nordafricano, Bocci, è attualmente consigliere per l'Algeria nel direttivo di Assafrica ha deciso di chiudere i suoi impianti in Romania e Albania. "Nei prossimi venti anni - sottolinea - il governo di Algeri ha previsto lo stanziamento di un'ingente quantità di capitali da destinare allo sviluppo industriale del paese che necessita di uno sche-

EDITORE Cooperativa Editoriale L’Italiano Soc. Coop. a mutualità prev. Srl P.Iva 09341041003 REGISTRAZIONE Tribunale di Roma: 492007 del 02.03.2007 ROC: 15506 DIRETTORE Gian Luigi Ferretti VICEDIRETTORE Tullio Zembo DIRETTORE RESPONSABILE Salvatore Santangelo COLLABORANO Italia: Luigi Todini, Angelo De Simoni, Stefano Pelaggi, Eugenio Balsamo Simone Nastasi, Fabrizio Nuzzo Pasquale Campolo Mara De Gaetano Argentina: Daniel Bellicoso Salvatore Giuffrida Brasile: Adriano Bonaspetti, Stefano Andrini Paraguay: Elisabetta Deavi, Antonio Fossati Francia: Carlo Erio Germania: Alessandro Chiodo Svizzera: Antonio Zulian Principato di Monaco: Fabrizio Carbone USA: Luigi Solimeo Nino Antonelli ITALIA Redazione: Via C. Magni 41C 00147 Roma Tel.: 0651604709 Fax: 0651601481 redazione@litaliano.it Stampa Telestampa Centro Italia Srl Località Casale Marcangeli Oricola (AQ)

letro imprenditoriale". In questo, prosegue Bocci, le aziende italiane possono dare un forte contributo, esportando il loro modello di impresa. Nel 2008, ricorda, la presenza italiana in Algeria è considerevolmente aumentata. Se nel 2004, infatti, le aziende registrate erano 80, attualmente sono salite a quota 154. Cresce anche l'export dei nostri prodotti (+62,7 per cento), "che per la prima volta ha superato il valore complessivo di tre miliardi di euro, consentendo all'Italia di diventare il secondo partner commerciale del Paese maghrebino". Tuttavia, rimarca Bocci, il saldo della bilancia commerciale è ancora negativo per l'Italia (5,6 miliardi di euro), a causa delle importazioni di gas e idrocarburi. Per accrescere la presenza della piccola e media impresa italiana in Algeria, ribadisce, è necessario "superare il problema dell'accesso al credito che hanno le nostre pmi e che im-

pedisce loro di dare in garanzia gli investimenti all'estero per cui richiedono il finanziamento stesso". In stretta collaborazione con l'ambasciata italiana ad Algeri, racconta l'imprenditore umbro, "abbiamo aperto un tavolo e stiamo lavorando sulla fattibilità di un Fondo di garanzia, algerino o misto, per controgarantire le banche italiane che finanziano gli investimenti delle nostre aziende nel paese, a cui potrebbero prendere parte Simest (Società Italiana per le Imprese all'Estero) e Sace (Servizi Assicurativi del Commercio Estero)". Uno strumento su cui Assafrica lavora dal 2007, in grado in un colpo solo di rendere liquidabile e certo l'investimento dell'imprenditore italiano, consentendo all'Algeria di strutturare la propria crescita economica e all'Italia di acquistare peso politico sulla scena internazionale. Perchè, conclude Bocci, "questo modello è replicabile altrove".

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Unione Stampa Periodica Italiana

F.U.S.I.E.


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L’ITALIANO GIOVEDI’ 30 LUGLIO 2009

ESTERI

Spagna, ritorna il terrorismo ESPLODE UNʼAUTOBOMBA DAVANTI AL DORMITORIO DI UNA CASERMA DELLA GUARDIA CIVIL, 55 FERITI INQUIRENTI SICURI: SONO STATI I SEPARATISTI BASCHI

Burgos, l’Eta voleva una strage L'Eta torna a colpire in Spagna. Poco prima dell'alba, un'autobomba è esplosa davanti al dormitorio di una caserma della Guardia Civil a Burgos, nel nord, ferendo in modo lieve 55 tra agenti e loro familiari. Parte della facciata posteriore della caserma è stata sventrata. In ospedale sono stati medicati 38 feriti, ma la maggior parte di loro ha riportato solo tagli ed escoriazioni dopo che le finestre degli edifici circostanti sono andate in frantumi. Tra i feriti ci sono 22 donne e cinque bambini tra le oltre 120 persone che risiedevano nel dormitorio della caserma. A differenza di quanto avviene normalmente, i separatisti baschi non hanno preannunciato l'esplosione con una telefonata, ma gli inquirenti hanno pochi dubbi sulla matrice dell'attentato. L'autobomba, imbottita con più di 200 chili di esplosivo (secondo alcune fonti 500), ha lasciato un cratere di sette metri di diametro sulla strada. Danneggiati anche un edificio e una casa adiacenti. "Un grande attentato fallito che puntava a causare morti", ha commentato il ministro dell'Interno spagnolo, Alfredo Perez Rubalcaba, "lì dormivano donne e bambini e questo dimostra come fosse un attacco canagliesco". Solo un miracolo ha infatti impedito una strage. "Abbiamo a che fare con una banda di assassini, ora sappiamo che sono selvaggi e folli, il che li rende più pericolosi ma non

ATTENTATO A BURGOS

più forti". Il furgoncino dell'attentato risulta rubato in Francia. La polizia sta esaminando le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso per capire quando è stato parcheggiato e cercare ele-

menti utili all'identificazione dei terroristi. Burgos, che è vicina al Paese basco e si trova 250 chilometri a nord di Madrid, è stata teatro di numerosi attentati dell'Eta dal 1983. L'ultimo attentato attri-

buito ai separatisti baschi risale alla notte tra il 9 e il 10 luglio, quando una bomba esplode davanti alla sede del partito socialista basco a Durango. Il 19 giugno era stato ucciso un ispettore di polizia,

Il capo dei ribelli denuncia le malefatte cinesi

L’accusa del leader degli uighuri “Diecimila scomparsi in una notte” Diecimila persone sono scomparse in una notte dalle case di Urumqi, nello Xinjiang ribelle. È la denuncia di Rebiya Kadeer, leader dissidente della etnia di maggioranza nella regione islamica teatro all'inizio di luglio di violenti scontri con la comunità han. "Quasi diecimila persone sono scomparse in una notte da Urumqi" ha detto Kadeer, in esilio a Tokyo, "dove sono finite. E se sono morte, dove sono state messe?". Kadeer, 62 anni, a capo

del Congresso mondiale uighuro che fa base negli Usa, ha accusato Pechino di voler "distruggere il popolo uighuro". Secondo i racconti riferiti da Kadeer, la notte del 5 luglio la polizia ha cominciato a sparare indiscriminatamente contro gli uighuri non appena la luce elettrica è andata via e la mattina dopo molte famiglie hanno scoperto al loro risveglio che gli uomini di casa erano scomparsi. - La denuncia della Kadeer è stata seguita

dalla convocazione dell'ambasciatore giapponese al ministero degli Esteri cinese per protestare contro lo spazio dato alla leader dissidente. Yuji Miyamoto, ambasciatore a Pechino, è stato ricevuto dal viceministro degli Esteri Wu Dawei che gli ha espresso "profondo disappunto". Wu ha anche chiesto "al governo giapponese di prendere immediatamente provvedimenti perchè impedisca a Kadeer di mettere in piedi attività anticinesi".

CINA, GLI UIGHURI ATTACCANO

la cui auto era stata fatta saltare in aria vicino a Bilbao. L'Eta, responsabile di oltre 800 morti in 41 anni di lotta armata, è in grave difficoltà dopo la cattura ad aprile del suo capo, Jurdan Martitegi, e

l'arresto di 18 militanti di spicco tra giugno e luglio. Il premier spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero ha rotto la tregua con i separatisti dopo l'autobomba del dicembre 2006 all'aeroporto di Madrid.


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SPORT

Motori, annuncio clamoroso LA CASA TEDESCA ANNUNCIA L’ADDIO AL MONDIALE AL TERMINE DEL 2009: “SVOLTA ECOLOGICA” LA FIA: “RATTRISTATI MA NON SORPRESI, È LA CRISI”

Il presidente del consiglio di amministrazione di Bmw, Norbert Reithofer, ha confermato in una conferenza stampa a Monaco di Baviera che la casa automobilistica tedesca abbandonerà la Formula Uno al termine di questa stagione. “Ieri (martedì, ndr) abbiamo deciso di re-indirizzare in maniera nuova il nostro impegno nello sport motoristico”, ha detto il numero uno della casa tedesca confermando che “il gruppo Bmw porrà fine al suo impegno nella Formula uno al termine della stagione 2009”. L'annuncio è stato fatto in una conferenza stampa indetta all'ultimo minuto nel grattacielo sede della Bmw, secondo quanto riferisce l'agenzia tedesca Dpa. Sempre secondo la stessa fonte, a determinare la decisione sarebbero stati gli insuccessi patiti in questa stagione da una scuderia che all'inizio correva per il titolo. Viene confermato che Bmw non si ritirerà dall'intera gamma degli sport motoristici ma solo dalla F1. Il presidente di Bmw, Norbert Reithofer, ha dichiarato che alla base della decisione di lasciare la Formula Uno ci sono anche motivazioni ecologiste. “Questo - ha detto Reithofer - è il logico passo compiuto sullo sfondo del riposizionamento strategico della nostra impresa. Ad esse-

FERRARI

Formula Uno choc, la Bmw spegne i motori Massa migliora ancora, ieri i primi passi

APPRENSIONE PER FELIPE MASSA BMW, ADDIO ALLA FORMULA UNO

re premiante sarà sempre più anche una durevole sostenibilità ambientale sul lungo periodo. In ciò vogliamo avere un ruolo di modello”.La Fia, federazione internazionale dell'automobilismo sportivo, esprime rammarico e si dice “rattristata ma non sorpresa” per la decisione della Bmw di lasciare la Formula uno. In una nota diffusa a Londra, la Fia spiega che “ormai è chiaro che per qualche tempo il mondo del motorismo sportivo non potrà igno-

rare la crisi economica mondiale. Non ci si può aspettare che le case costruttrici di auto continuino a spendere cifre ingenti in Formula Uno quando la loro stessa sopravvivenza dipende dalla riduzione dei costi, e dall'aiuto di chi paga le tasse”. La nota continua poi spiegando che “come risultato della campagna di contenimento dei costi lanciata dalla Fia, nuove misure saranno adottate dopo le necessarie discussioni, e ciò dovrebbe rendere più facile la par-

tecipazione al Mondiale per eventuali nuovi team, che ora non possono entrare a causa dei budget troppo alti. Non è un segreto che l'adozione di queste nuove misure non vada così spedita come la Fia vorrebbe, ma è stato necessario un compromesso in nome dell'armonia del nostro sport”. “Speriamo che questi nuovi provvedimenti conclude il comunicato , quando verranno adottati, servano a scongiurare nuovi abbandoni nel mondo della F1”.

Ancora buone notizie dall'Ospedale Aek di Budapest, dove da sabato è ricoverato Felipe Massa. Il pilota - ha fatto sapere la Ferrari - è stato sottoposto ad altri esami, che hanno confermato il continuo miglioramento delle sue condizioni. Massa parla e può stare in posizione seduta, è anche riuscito a compiere i primi passi e, in giornata, ha lasciato il reparto di terapia intensiva. Sotto il profilo clinico e radiologico “tutto procede per il meglio”. Il pilota brasiliano - ha aggiunto la casa del Cavallino - “resterà ricoverato

all'ospedale Aek per i prossimi giorni, fino a quando non sarà possibile trasportarlo altrove”. Martedì il padre di Massa, Titonio, aveva detto che Felipe avrebbe lasciato oggi Budapest per essere trasferito in una clinica di Parigi. Ieri pomeriggio a Budapest torna il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, che avrà così l'opportunità di salutare personalmente Felipe anche a nome di tutta la Ferrari e degli appassionati che continuano a mandare messaggi di auguri attraverso www.ferrari.com.

L’ad dell’Inter Paolillo sul gesto dell’ex attaccante

Il legale rossonero: “Pirlo? Non so di alcuna offerta”

“Ibra bacia la maglia? Un problema suo”

Milan, Cantamessa: “Fabiano non arriva”

Ibrahimovic ha baciato la maglia del Barcellona? È un problema suo, poteva lasciare un ricordo diverso ai nostri tifosi ma per noi va bene così". Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo, conversando con i giornalisti all'entrata dello stadio Olimpico di Roma dove si terrà l'assemblea della Lega Calcio. Il dirigente nerazzurro ha dribblato le domande sulle trattative portate avanti dal club di Moratti spiegando tuttavia che "il mercato è potenzialmente ancora aperto e che se ci saranno opportunità -

“La trattativa per Luis Fabiano è sfumata, lui non arriverà. E al momento non mi risulta nessun offerta del Chelsea per Pirlo”. Così Leandro Cantamessa, legale del Milan, ha chiuso, almeno per il momento, la pista che porta al brasiliano del Siviglia, mentre ammette di non sapere nulla su un'eventuale cessione di Andrea Pirlo al Chelsea. Non ci sono novità nemmeno su Huntelaar - ha aggiunto Cantamessa, all'Olimpico per l'assemblea della Lega calcio -. Ma devo riconoscere che non so nulla del budget a di-

ZLATAN IBRAHIMOVIC

ha aggiunto - cercheremo di coglierle. Per il momento però va bene così, anche perchè siamo decisamente competitivi e più forti dello scorso anno". Infine Paolillo ha parlato anche del derby amichevole vinto sul Milan: "Abbiamo dimostrato di essere nettamente superiori, non poteva esserci inizio migliore. Per il campionato però dobbiamo temere tutti perchè non sappiamo le impostazioni delle altre squadre. Non sappiamo cosa possa venir fuori - ha concluso - ed è bene non sottovalutare nessuno".

LUIS FABIANO

sposizione del Milan per il mercato”. Intanto mentre il presidente Silvio Berlusconi ha avanzato 'ipotesi di puntare sugli under 23, Leonardo ha chiesto qualche rinforzo. “Non

credo ci sia incompatibilità tra la posizione dell'allenatore e quella del presidente - ha concluso Cantamessa - Quello di Berlusconi è un programma per il futuro condivisibile”.


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SPORT - CONTROCOPERTINA

L’ITALIANO GIOVEDI’ 30 LUGLIO 2009

Pellegrini-Filippi, le prime donne del nuoto azzurro conquistano il mondo La romana è oro nei 1500, la veneta si ripete con una nuova medaglia iridata nei 200 sl e ottiene un nuovo record mondiale MARA DE GAETANO

ROMA - Spettacolare Alessia. Fra le regine di questi Mondiali di Roma tutti in rosa c'è anche lei. Lei che da anni quell'oro l'ha sempre cercato e sfiorato, lei che ha deciso di strapparlo alle avversarie più agguerrite, proprio nella sua città. Alessia Filippi ha regalato all'Italia la terza medaglia d'oro, al termine di una gara condotta in modo magistrale che ha concluso in 15'44''93, nuovo record europeo ed italiano. Battute la danese Lotte Friis, e la campionessa olimpica ad Atene nei 200 sl, la romena Camelia Potec. E' mancato forse soltanto il guizzo finale per abbattere il record mondiale, 15'42''54, che da due anni ormai appartiene all'americana Kate Ziegler. Poco importa, la felicità è immensa, una gioia incontenibile che la statuaria nuotatrice azzurra ha voluto condividere con parenti, amici e tifosi: “Sono stata a lungo sotto una campana di vetro, non sapevo tirarmene fuori e al momento di

fare il salto di qualità mi emozionavo sempre; ora che ho tolto i blocchi sarò Filippi killer”. Difficilmente riuscirà a dimenticare una giornata che l'ha vista regina assoluta del nuoto mondiale. Sarà impossibile, per Alessia Filippi, fermarsi a ricordare e non emozionarsi ogni volta come se fosse la prima, tornando con la mente in un Foro Italico gremito per gridare a gran voce il suo nome. La 22enne romana è salita sul gradino più alto del podio, sbaragliando le avversarie ed aggiudicandosi la medaglia d'oro ( la terza per l'Italia), nei 1500 stile libero. Una gara condotta perfettamente, usando la testa dall'inizio alla fine e mantenendo la giusta concentrazione. Alla fine dei primi 500 metri infatti, Alessia era terza, ma è stata molto abile ad innescare il turbo per andare a riprendere e poi a distaccare, le sue avversarie più agguerrite, la danese Friis e la romena Potec. Poi il trionfo, in un tripudio di applausi e di cori festanti. Alessia ha ringraziato alla sua maniera, inchinandosi davanti a tutti quelli che le sono stati accanto e che non le hanno mai fatto mancare il proprio sostegno. “Ho dimostrato che a 22 anni si può anche iniziare a vincere invece di smettere ha detto emozionata al termine della gara - il mio sport è maledettamente serio e duro, una centrifuga. Io forse l'ho preso come uno scherzo all'inizio, ma da qui parte la nuova Alessia, che è proiettata alle Olimpiadi del 2012 e che vuole passare alla storia per non fermarsi più”. Parla in terza persona, quasi volesse far capire a tutti che d'ora in avanti ci sarà anche lei, e che il nuoto rosa italiano, non è solo Federica Pellegrini: “Questa vittoria l'ho sognata, l'ho voluta, l'ho cercata e l'ho presa. Federica è fortissima, ma è solo una rivale in più; anche in caso lei decidesse di nuotare gli 800, prima ci sarà la staffetta 4x200 e dovremo nuotare insieme. Poi, forse, l'una contro l'altra”. Già, perché per Alessia è tempo di rilassarsi e ritrovare la concentrazione giusta che le permetta di disputare le

prossime gare al meglio. Questa ragazza romana, dal sorriso perenne e dalle gambe lunghissime, ha ancora tanto da dare e da dimostrare; sicuramente non si sente ancora sazia e appagata, e di sicuro, con una forma strepitosa come la sua, saprà regalarci ancora tantissime soddisfazioni. WONDERWOMAN FEDERI CA Wonderwoman Federica. Incredibile e imbattibile. Dopo lo strepitoso successo con record del mondo nei "maledetti" 400 stile libero la Pellegrini porta a casa tutto anche nei 200. Distrutto il suo precedente (di ieri) 1'53"67 con un 1'52"98. Prima vasca in relax, lascia scatenare le altre Federica. Ma già ai 100 le altre sette fanciulle picchiano l'acqua, lei ci vola sopra e lascia una scia bianca. Alla seconda virata è già sotto il suo primato di ieri (in semifinale). Ma la Pellegrini ha il killer istinct: fissato il mirino sul bersaglio, attacca in picchiata, non ha nessuna intenzione di deviare. Dritta, a piombo a prendersi un altro oro e un altro primato, quel che più preme alla veneziana testarda e un po' impertinente che sta sovvertendo le regole del nuoto mondiale. E' il decimo. Prima dei 22 anni. Sarà difficile che qualcun altro riesca a fare meglio di lei. Costumoni o non costumoni. Ah, nella finale di Roma alle sue spalle un binomio a stelle e strisce. Secondo posto in 1'54"96 e medaglia d’argento per la statunitense Allison Schmitt, terzo posto in 1'55"64 e bronzo alla sua connazionale Dana Vollmer. "Sorprendo me stessa" "Mi sorprendo di me stessa. Ci avrei messo la firma se me l’avessero detto, pensavo di fare al massimo un decimo meno di ieri. Ma sentivo che stavo andando veloce". Federica, dopo la seconda vendemmia con oro e record mondiale, è (ovviamente) raggiante. Confessa ai microfoni: "Non pensavo di abbattere il muro dell’1'53". Prima della gara ho pianto, mi sentivo un po' di debolezza addosso. È sorprendente, me lo dico da sola, ma per oggi lo posso fare. Ora finalmente potrò rendermi conto di quello che ho fatto".


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