L'ITALIANO

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usconi, difesa a sp L ITALIANO ALGUNO DICE QUE NO! El programa nr 1 de la comunidad italiana en la Argentina. De lunes a viernes de 11 a 12 hrs. Por AM990 Radio Spendid Conduccion: Tullio Zembo

ALGUNO DICE QUE NO! Il programma nr 1 della collettività italiana in Argentina Da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12. Am990 Radio Splendid Conduce: Tullio Zembo

ANNO III - NUMERO 97 - VENERDI’ 29 MAGGIO 2009 • QUOTIDIANO PER GLI ITALIANI NEL MONDO • WWW.LITALIANO.IT • ITALIA 0,50 • ARGENTINA $ 1

Il Premier ci va giù duro contro i giudici: «È meglio che io non parli dei grumi eversivi altrimenti ne verrebbe fuori una gran discussione». Anche di fronte alla platea di Confesercenti il presidente del Consiglio torna ad attaccare la magistratura secondo lui malsana. Poi si difende sul caso Noemi: «Non ho mai commesso nulla di compromettente» alla pag. 2

BERLUSCONI CONTRO TUTTI ATTUALITA’

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La cerimonia QuiArgentina QuiPolitica QuiAttualità OGGI LO SPRINT PER LA CONQUISTA DI OPEL: SECONDO Incontro tra la Presidente Kirchner e il partente ambasciatore Usa Abruzzo: entro la metà di Fiat-Magna, la sfidaFAVORITI” finale IL GOVERNO TEDESCO “NON CI SONO Wayne. Si è discusso dei futuri rapporti settembre le primePREOCCUPATO case post per laPER conquista della Opel. tra Washington e Buenos Aires a pag. 4 SCAJOLA I FINANZIAMENTI sisma. Il Governo promette Il Governo tedesco insiste: QuiMondo La questione degli insediamenti vacanze per anziani e bambini «Non ci sono favoriti» Venturi: “Sostenere le Pmi di coloni ebrei in Cisgiordania è stata alla pag. 2 alla pag. 2 percruciale superare le tracrisi” il punto dell'incontro Oggi, sotto il cielo di

Fiat-Magna, è la sfida finale

SILVIO

Berlino, Fiat e Magna inizieranno a disputare la fiBERLUSCONI nalissima per la conquista di Opel. Il governo tedesco assicura che "non ci sono favoriti" e al tempo stesso ha lanciato un vero e proprio ultimatum agli Stati Uniti affinché entro le 14 faccia definitivamente chiarezza sulla situazione di Opel. Non lascia adito a equivoci il commento del ministro federale delle Finanze tedesco, Peer Steinbrueck

CONFESEERCENTI

L’ITALIANO VENERDI’ 29 MAGGIO 2009

Barack Obama e Abu Mazen

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Sport Champions League: Barcellona sul tetto d’Europa. Il racconto della magica notte romana dei blaugrana di Pep Guardiola De Gaetano a pag. 8

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POLITICA ITALIANA

Fuori onda a Palazzo Chigi NUOVO AFFONDO DEL PREMIER SUL CASO NOEMI (“GIÀ DETTO CHE NON HO AVUTO RAPPORTI PICCANTI”) E SULLA MAGISTRATURA: “CI SONO GRUMI EVERSIVI”

Nuovo affondo di Silvio Berlusconi sul caso Noemi e magistratura. "Ho risposto, da subito, alla sola domanda se avessi mai avuto 'rapporti piccanti’. E ho risposto: 'assolutamente no’. Ci ho messo anche il carico del giuramento sui miei figli", ha detto il premier in mattinata durante la firma di un protocollo per l'Abruzzo a Palazzo Chigi, un fuori onda registrato dalle telecamere di Sky. E poco dopo, all'assemblea di Confesercenti, il presidente del Consiglio è tornato all'attacco dei giudici. "Ci sono grumi eversivi nella magistratura italiana", ha detto, "io non lascerò la politica fino a che non ci sarà la separazione delle carriera tra pm e giudici". Non solo. "Quando mi hanno detto di governare il Paese io ho posto la condizione che questa magistratura, che prima delle scadenze elettorali è intervenuta sempre, non potesse perseguirmi: non devo subire le aggressioni delle toghe rosse", ha aggiunto. Le sue parole, in questi passaggi, sono state accompagnate da parecchi fischi, ma anche da applausi. Per Dario Franceschini ieri è stato invece il giorno del chiarimento, dopo le polemiche sulla sua frase 'voi fareste educare i vostri figli da Berlusconi?'. "Vorrei dire che mi dispiace davvero se i figli del presidente del Consiglio si sono sentiti offesi. Loro non c'entrano", ha

VATICANO

Berlusconi, difesa a spada tratta Mons. Fisichella: “ll gossip non è la questione morale”

MONS. FISICHELLA

SILVIO BERLUSCONI

detto il segretario del Pd, "non ho mai parlato dei figli di Berlusconi, non lo farei mai perché è lontano mille miglia dal mio modo di fare politica l'idea di coinvolgerli nello scontro politico". Questo non significa che intenda mollare la presa: "È una bat-

taglia giusta che continueremo a fare, e non ci saranno polveroni né strumentalizzazioni in grado di fermarci", ha detto. Dura poi la risposta di Antonio Di Pietro sui magistrati. "È eversivo solo il comportamento del presidente del Consiglio che

invece di sottoporsi alla giustizia accusa i magistrati che hanno scoperto e dimostrato che ha corrotto un testimone per far risultare nei processi un'innocenza che non aveva", ha detto il leader dell'Italia dei valori a Montecitorio.

"Non si pone la questione morale sulla base di un pettegolezzo. Col termine di 'questione morale’ si intende qualcosa di molto serio e profondo, da riservare a spazi coerenti di riflessione. Non la si può mischiare al desiderio, diciamolo pure, un po’ pruriginoso di novità, senza che vi sia alcuna condizione di verifica". Lo afferma l'arcivescovo Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia della Vita e rettore dell'Università Lateranense in un'intervista al Sussidiario. Nell'intervista il presule rileva un atteggiamento non equilibrato dei media in

proposito, sottolineando che in questo momento la questione morale "più che 'proposta’ sembra che sia ‘imposta’. In proposito Fisichella ricorda che "in Italia una tradizione giornalistica diversa da quella degli altri paesi, meno legata al cosiddetto 'gossip' e più votata a una grande capacità critica e di spinta alla riflessione e alla lettura lungimirante degli eventi. Penso - sottolinea il presule - che sia bene continuare a rispettare questa tradizione, senza cadere nella trappola di chi rincorre la semplice curiosità della gente".

Entro il 15 settembre le prime tremila case dopo il sisma

Benedetto XVI alla Conferenza Episcopale

E il premier promette vacanze per bimbi e anziani abruzzesi

Papa: “Il terremoto ha dimostrato la solidarietà italiana”

PAPA BENEDETTO XVI

"Vorremmo che per questa estate non ci fossero persone che passano le vacanze nelle tende, quindi organizzeremo le vacanze estive per gli anziani e bambini". Lo dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferendosi alle persone colpite dal terremoto in Abruzzo che vivono fuori di casa a seguito del sisma. Berlusconi ha ribadito che il 15 settembre saranno assegnate le prime case a tremila persone, mentre "gli ultimi dovrebbero trovare

Visitando il 28 aprile scorso le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, Benedetto XVI ha potuto rendersi conto di persona "dei lutti, del dolore e dei disastri prodotti dal terribile sisma, ma anche della fortezza d'animo di quelle popolazioni insieme al movimento di solidarietà che si è prontamente avviato da tutte le parti d'Italia". Lo afferma lo stesso Pontefice nel discorso rivolto alla Conferenza Episcopale Italiana. Nella tristezza di questo dramma, il Papa teologo rileva però

mosse dalla Conferenza Episcopale tramite le Caritas". "Desidero rinnovare ai vescovi abruzzesi e, attraverso di loro, alle comunità locali l'assicurazione - conclude Papa Ratzinger - della mia costante preghiera e della perdurante affettuosa vicinanza". Della visita del Papa in Abruzzo ha parlato anche il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, "in questa particolare circostanza - ha detto nel suo saluto al Pontefice - diciamo grazie per la sua calda vicinanza alle popolazioni d'Abruzzo".

sistemazione entro fine novembre: speriamo che nel giro di 15 giorni si assestino le scosse e dunque il 53% degli sfollati potranno rientrare nelle case e a questi dovrebbe aggiungersi un 7% che hanno avuto qualche lesione nelle loro case e che potrebbero rientrare". Il premier, intervenendo all'assemblea di Confesercenti ha anche ripetuto "siamo stati fortunati, perché il numero delle vittime poteva essere molto più alto".

UNA TENDOPOLI ABRUZZESE

come "lo spirito cristiano attinga vitalità sempre rinnovata quel senso di solidarietà che è profondamente radicato nel cuore degli italiani e trova modo di esprimersi con particolare intensità in alcune circostanze drammatiche della vita del Paese, ultima delle quali è stato il devastante terremoto che ha colpito talune aree dell'Abruzzo". "Le nostre comunità - sottolinea - hanno risposto con grande generosità alla richiesta di aiuto che saliva da quella regione sostenendo le iniziative pro-


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ATTUALITA’

Fiat-Magna, è la sfida finale Oggi, sotto il cielo di Berlino, Fiat e Magna inizieranno a disputare la finalissima per la conquista di Opel. Il governo tedesco assicura che "non ci sono favoriti" e al tempo stesso ha lanciato un vero e proprio ultimatum agli Stati Uniti affinché entro le 14 faccia definitivamente chiarezza sulla situazione di Opel. Non lascia adito a equivoci il commento del ministro federale delle Finanze tedesco, Peer Steinbrueck (Spd), che ha fatto chiaramente capire che la Germania non è disposta a concedere prestiti ponte miliardari alla Opel, magari per vederli poi finire alla General Motors in America. "Vogliamo sapere a chi è intestato il conto e dove è domiciliato", ha spiegato il ministro alla televisione pubblica Ard. General Motors, per cedere Opel ha chiesto "più soldi" ai due contendenti rimasti in campo: 300 milioni in più- ha annunciato il ministro dell'economia tedesco KarlTheodor zu Guttemberg al termine della riunione fiume finita alle prime ore dell'alba. Il presidente di Magna, Frank Stronach ha fatto subito sapere che il gruppo austriaco-canadese ha significativamente aumentato la quantità di capitale proprio che intende offrire a General Motors per acquistare Opel. Ma anche le banche che supportano il Lingotto nell'operazione Opel sarebbero pronto a sostenere

CONFESEERCENTI

La cerimonia OGGI LO SPRINT PER LA CONQUISTA DI OPEL: SECONDO IL GOVERNO TEDESCO “NON CI SONO FAVORITI” SCAJOLA PREOCCUPATO PER I FINANZIAMENTI Venturi: “Sostenere le Pmi per superare le crisi”

CONFESERCENTI , RICHIESTA DI UN BONUS FISCALE

FIAT, GIORNATA DECISIVA PER OPEL

"anche finanziariamente" Marchionne. Intanto la commissione Ue ha deciso di convocare per oggi alle ore 15.00 a Bruxelles una riunione su Opel dei ministri dell'Industria dei 27 paesi membri dell'Unione europea. Secondo quanto rivela il Financial Times la decisione di riunire il vertice, scaturisce dalla "crescente irritazione" nei confronti del ruolo giocato dalla Ger-

mania, dove sono dislocati quasi la metà degli impianti di Gm Europa. In particolare il premier belga, Hermann van Rompuy ha scritto alla commissione chiedendole di garantire che qualsiasi decisione su Gm sia "equa" per tutti i paesi interessati. "Una soluzione a senso unico che garantisca una sola nazione, riguardante una compagnia realmente basata in

Europa sembra non in linea con l'idea di un'Unione europea e con la sua legislazione". Anche in Gran Bretagna i sindacati hanno sollecitato il governo a fornire appoggi finanziari agli impianti Vauxhall a rischio. "Domani (oggi, ndr) siamo in Europa per parlare di questo problema", ha confermato il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.

Un bonus fiscale per le piccole e medie imprese che non riducono gli occupati e uno sgravio aggiuntivo a chi aumenta i posti di lavoro. Lo chiede il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, intervenendo all'assemblea di Confesercenti all'Auditorium di Roma. La relazione del presidente Marco Venturi sottolinea la necessità di non considerare la crisi come “fatto ineluttabile” e di considerare il mondo delle Pmi come una realtà che, se sostenuta, può contribuire efficacemente a superare le attuali difficoltà. Una prima considerazione riguarda l’Abruzzo. Dopo

il riconoscimento della positività delle prime misure poste in essere si sottolinea come sia importante evitare “il rischio che al disagio degli abitanti si aggiunga la fuga dei turisti da tutto l’Abruzzo con la conseguente perdita di ricchezza e di posti di lavoro proprio là dove ce n’è più bisogno”. La relazione sottolinea inoltre il valore di “una sempre più forte convergenza fra le Associazioni delle Pmi. Dopo la prima iniziativa del Capranica vogliamo ripeterci, con grandi obiettivi: più unità e più ambizione devono caratterizzare la nuova fase dell’azione comune”.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia un appello alla solidarietà in occasione della Giornata per l’Africa

“Abbiamo il dovere di accogliere gli immigrati” "La crisi economica non deve mettere in discussione i valori di solidarietà e accoglienza, nel rispetto della legge, cui si ispirano le nostre democrazie". Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla Giornata per l'Africa. "Abbiamo il dovere di avviare, anche in rapporto a una politica europea dei flussi migratori e di accoglienza, un partenariato con i paesi africani che permetta di mettere in moto o consolidare lo sviluppo e aggredire le cause profonde della povertà", ha detto il Capo dello Stato, "ciò anche attraverso

programmi di livello locale che consentano ai giovani africani di contribuire alla crescita dei loro paesi e di trovare soddisfacenti sbocchi professionali". Si tratta della "sfida ad uno sviluppo equo e sostenibile" basato sull'assunzione di responsabilità da parte africana nella gestione dei propri problemi e "il costante, attivo sostegno dei paesi più ricchi dei paesi più ricchi per una crescita politica ed operativa delle sitituzioni collettive africane". Comunque sia chiaro: il meccanismo per cui la crisi internazionale porta a lo-

GIORGIO NAPOLITANO

giche di esclusione o mancanza di solidarietà sarebbe una "spirale perversa" che minerebbe le stesse democrazie avanzate nella loro essenza. Napolitano, celebrando la giornata dell'Africa al Quirinale, ha chiesto quindi di trasformare la crisi economica in una ''occasione preziosa'' per rilanciare il processo di sviluppo dell'Africa ''su nuove basi innanzitutto superando il concetto di aiuto allo sviluppo basato su una logica asfittica che conduce ad identificarlo nella mera assistenza dei paesi ricchi a quelli più sfortunati''.


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QUI ARGENTINA

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Faccia a faccia ieri tra il Presidente Cristina e il rappresentante del Governo degli Stati Uniti in Argentina. Prossimo a lasciare il suo incarico, Wayne adesso, dopo appena tre anni a Buenos Aires, diventerà direttore per lo sviluppo e gli affari economici a Kabul. Si è parlato dei rapporti tra gli Usa e il grande paese sudamericano

La Kirchner incontra l’ambasciatore Wayne SALVATORE GIUFFRIDA

BAIRES - Importante incontro, ieri, tra il presidente della repubblica Cristina Kirchner e l’ambasciatore degli Stati Uniti Earl Anthony Wayne, ormai prossimo a lasciare il paese sudamericano per aver concluso la sua missione diplomatica dopo tre anni di permanenza a Buenos Aires. L’incontro è avvenuto nell’ufficio presidenziale, in un clima definito buono, anzi molto cordiale e positivo. Wayne, che ora diventerà direttore di Affari Economici e per lo Sviluppo a Kabul, in Afghanistan, ha parlato in termini molto concreti e positivi delle relazioni, non sempre facili, tra Argentina e Stati Uniti: secon-

do l’alto diplomatico, la sua missione si conclude in un buon momento bilaterale tra i due paesi, e la cosa più im-

portante è che queste relazioni hanno molto potenziale per continuare a crescere. È un piacere molto grande per

Le iniziative della Famiglia Umbra di Mar del Plata BAIRES - La Famiglia Umbra di Mar del Plata, associazione fondata nel 2002 e che raggrupa le famiglie che hanno origini umbri nell`area, ha annunciato le sue prossime iniziative. La prima, un ciclo di conferenze iniziate lo scorso sabato scorso 23 maggio, presso la sede della Federazione delle Societa Italiane di Mar del Plata, per le celebrazione dell`Anno Internazionale dell`Astronomia. Pierpaolo De Nardi, lettore del Consolato d`Italia a Mar del Plata, ha presentato una lezione accompagnata delle immagini della proiezione, denominata "Galileo Galilei. Origine della Scienza Moderna" . "Il lavoro che svolge la nostra associazione e fondamentalmente di indole culturale e vogliamo arrichire la cultura generale con questi eventi" ha affermato la presidente del sodalizio umbro a Mar del Plata, Susanna Chiatti. "Siamo un gruppo giovane ma con molti professionisti in diversi tematiche, e per questo motivo vogliamo diventare un ponte tra la Regione Umbria e la nostra cara città. Anche ci sono molti giovani che vogliono cominciare a lavorare e sono pronti a diventare ambasciatori"La seconda iniziativa, è un programma radiofonico rivolto a tutta la società marplatense con lo scopo di diffondire l`italianità e le bontà della Regione Umbria . L`iniziativa è condotta da Lidia Spitella (nata a Spoleto) e Liano Cianchelli (nato ad Asmara ma di genitori umbri). Il programma denominato "Umbria, cuore verde dell`Italia", un viaggio attraverso musica e racconti, va in onda tutti i sabati dalle 11 ore alle 12 ore su FM CIUDAD 99.1.Durante le prime 4 puntate sono intervenuti tra gli altri il Presidente dle Comites di Mar del Plata, Raffaele Vitiello, l`esperto di cinema e oriundo dell`Umbria, Angelo Chiatti e Jorge Pasquinelli, esperto in economia internazionale e figlio di umbri."Siamo molto orgogliosi di questa nuova iniziativa che ci avvicina a tutta la nostra comunità" ha affermato Liano Cianchelli, "Grazie a Fm Ciudad 99.1, un vero angolo dell`italianità a Mar del Plata, dove i molisani, calabresi, emiliani, hanno il loro spazio per diffondire con orgoglio la nostra passione per l`Italia, anche noi umbri abbiamo potuto sbarcare ed essere portavoci delle bellezze della nostra Regione. Chiediamo a tutti gli amici nel mondo che ci possano contattare con noi tramite il nostro email lianocianchelli@yahoo.com.ar. Prossimamente il nostro gruppo di giovani di origini umbri gestirà il suo proprio facebook del programma radiofonico".

Cresce ancora nel paese l’allarme per la febbre suina nelle ultime 48 ore BAIRES - Cresce l’allarme per la febbre suina in Argentina: nel corso delle ultime 48 ore, il ministero della sanità ha denunciato che i casi di contagio si sono duplicati e ora nel paese il nuovo bilancio è di 37 persone che hanno contratto il virus. Tutto questo nonostante il numero dei contagi, almeno fino a martedì scorso, era fermo a 19. Un aumento vertiginoso, dunque, negli ultimi due giorni, anche se il ministero ci tiene a precisare che “in relazione ai nuovi casi confermati, si tratta di casi lievi, senza ulteriori complicazioni”. A gestire e curare i nuovi casi accertati è sempre l’Istituto Malbran, che ha anche specificato come la stragrande maggioranza dei nuovi casi di virus si sono registrati nelle scuole del paese. Un dato allarmante: al punto che il ministro Gabriela Ocana ha deciso di sospendere le lezioni per quattordici giorni, almeno negli istituti dove è avvenuto il contagio. “Tra i 54 casi che stavano sotto esame all’Istituto – riferiscono dal centro scientifico – ce ne sono 36 negativi e 18 positivi, la maggioranza dei quali sono riscontrati in bambini e bambine che stavano nelle scuole che sono state chiuse”. Sempre il ministro Ocana ha chiesto quindi “di non stigmatizzare perché si tratta di casi lievi”. Ocana ha poi ribadito che la popolazione deve osservare le norme basiche di igiene. “E poi, non dobbiamo avere paura, bisogna rafforzare anche l’igiene personale, disinfettare le cose di uso comune, come il telefono, i bagni, le cucine, le case”. In tutto questo continua la sforzo economico del governo per fare fronte a un’emergenza che sembrava scemare nei giorni scorsi ma che in realtà non se ne è mai andata del tutto, anzi si rafforza ogni giorno di più: il viceministro della sanità, Carlos Soratti, ha specificato che sono stati consegnati all’Istituto Malbran altri 116 casi da porre sotto studio e osservazione, “la maggior parte dei quali provenienti dalle scuole”: in base a indiscrezioni, due proverrebbero da edifici della capitale e due della provincia. Le stesse che martedì scorso hanno sospeso le lezioni.

me constatare la buona congiuntura che entrambe le nazioni stanno attraversando. Washington e Buenos Aires

hanno stabilizzato rapporti economici e politici su solide basi e possono continuare a crescere. Per quanto mi riguarda, io continuerò a servire il mio paese in una delle regioni prioritarie della politica estera della mia nazione, però me ne vado dopo aver svolto un ottimo lavoro per tre anni e mezzo durante i quali le relazioni tra di noi si sono rafforzate”. Quindi, fedele al suo stile diplomatico, Wayne ha evitato domande spinose sul momento che sta attraversando il paese almeno dal punto di vista sociale e istituzionale: ma si è limitato a dire che “in ogni democrazia che si rispetti il governo rispetta la libertà di stampa, e comunque bisogna

aggiungere che poi la popolazione spera sempre che questa informazione sia responsabile”. Insieme a Wayne, saluterà il paese anche l’incaricata dell’ufficio stampa dell’ambasciata, Mara Tekach, che ora andrà a ricoprire un importante ruolo alle Nazioni Unite. Al posto di Wayne, invece, per il momento rivestirà i panni dell’ambasciatore incaricato Thomas kelly, attualmente addetto commerciale del dipartimento di stato: tutto questo almeno fino a quando Washington nominerà un rappresentante diplomatico, già designato nella persona di Wilma Socorro Martinez. Un ambasciatore di nomina politica e non di carriera.

Desk della provincia di Trapani in Argentina presso la Camera di Commercio di Rosario ROSARIO - In occasione della prossima Fiera Internazionale dell’Agroalimentare di Rosario (FIAR 2009) la Camera di Commercio Italiana di Rosario inaugurerà presso la propria sede un Desk della Provincia di Trapani. Durante i quattro giorni delle FIAR (20-23 Maggio), la Provincia di Trapani sarà presente con un proprio spazio espositivo all’interno dello stand della Camera di Commercio Italiana di Rosario. Al suo interno, due imprese del trapanese, Eurofish srl (tonno rosso del Mediterraneo e altri prodotti ittici conservati sottovetro in olio d'oliva) e Antico Frantoio Vallone (olio extra vergine d’oliva d’altissima qualità), daranno la possibilità ai visitatori di degustare i propri prodotti d’eccellenza. In principio per un periodo di sei mesi, il Desk Trapani costituirà un punto di riferimento stabile per tutti quegli operatori istituzionali ed imprenditoriali della Provincia siciliana interessati allo scambio di opportunità con l’Argentina, ed in particolare con il territorio di riferimento della Camera (6 Provincie più la parte nord ovest della Provincia di Buenos Aires, 500.000 km2, 7 milioni di abitanti). A tal fine il Desk Trapani garantirà appositi servizi tanto informativi come di assistenza; fra essi l’attivazione di contatti con Autorità e Organizzazioni locali, Associazioni d’impresa e aziende, il supporto diretto alle imprese ed agli operatori segnalati dalla Provincia di Trapani, servizi informativi sulla normativa in materia di import/export e sui dazi doganali in Argentina e nell’area del Mercosud.

Campos de Tuyù, il primo parco nazionale nella pampa argentina BAIRES - Nasce il primo parco nazionale della provincia di Buenos Aires, la prima area protetta destinata alla conservazione di un ecosistema incontaminato di pampa. Si tratta del Parco nazionale Campos del Tuyù. La riserva si trova a circa 300 chilometri dalla capitale argentina, nella baia di Samborombón, e protegge oltre 3mila ettari di prateria e macchia, alternati ad ambienti umidi e salmastri. Il parco di Campos del Tuyù ospita fenicotteri, pigliamosche vermigli, nandù e altre 300 specie di uccelli, oltre a 350 specie di graminacee e 65 di mammiferi, tra cui volpi e gatti di montagna. Il neonato parco nazionale garantirà protezione al 3% della superficie della pampa. Ancora troppo poco, secondo gli ambientalisti argentini: «Si tratta di un'area insufficiente per assicurare la conservazione della biodiversità e della ricchezza della pampa, non solo naturale ma anche culturale», ha commentato a qusto proposito Pablo Herrera, direttore del dipartimento di Conservazione e sviluppo sostenibile della fondazione Vida silvestre.

Napoli: il portiere argentino Navarro e i ladri gentiluomini che gli restituiscono l’auto rubata BAIRES - Il silenzio stampa ignorato per una intervista a «Olè», diffuso quotidiano sportivo argentino. Nicolas Navarro ha parlato della sua stagione e rivelato un particolare. «A Napoli nei mesi scorsi mi hanno rubato l’auto. Quando si sono accorti che era mia, me l’hanno restituita. La lasciarono davanti all’ingresso del palazzo dove abito. E poi una battuta: «I tifosi sono molto passionali, io e gli altri argentini diciamo che qui viviamo cose mai vissute altrove. Certo, adesso va tutto male perché perdiamo: vorrebbero ammazzarci tutti...». Incomprensibili gli ultimi cinque mesi del Napoli: «È stato un disastro nella seconda parte della stagione. Il calo di Lavezzi? C’è stato un calo da parte di tutti, non solo del Pocho, e non capiamo perché». Diventato titolare dopo gli infortuni di Iezzo e Gianello, Navarro aspetta le decisioni di Donadoni sul suo futuro: «Non ho parlato con lui, so che nei primi giorni di giugno dirà chi resta e chi parte. Spero che non venga ingaggiato un altro portiere. Se così non fosse, vedremmo». Da sedici mesi a Napoli, il portiere ha notato molte differenze rispetto ai club argentini: «Là si lavora sulla quantità e non sulla qualità. Nel Napoli si fa un lavoro specifico per i portieri e infatti io mi rendo conto di migliorare in ogni partita. Ricevo tanti insegnamenti». E poi il sogno: «Vorrei conquistare il posto nella Seleccion. E, a proposito, il nostro massaggiatore Carmando ci chiede di dire a Diego di portarlo ai Mondiali in Sud Africa».


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ITALIANI NEL MONDO

OSPITATO PRESSO IL COMPLESSO DEL VITTORIANO, LATO ARA COELI, DAL PROSSIMO INIZIO DI AUTUNNO

Nasce il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana su iniziativa del Ministero Affari Esteri ROMA - Nasce il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana ospitato presso il Complesso del Vittoriano, lato Ara Coeli, dal prossimo inizio di autunno. L'iniziativa sara' presentata a Roma, il primo giugno alle 12,30, presso il Complesso del Vittoriano, Sala Zanardelli da Alfredo Mantica, sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, da Alessandro Nicosia, direttore del Museo Nazionale dell'Emigrazione e dai componenti del Comitato Scientifico del Museo. Il Museo intende rappresentare, in chiave di lettura di unita' nazionale, la varieta' delle esperienze di emigrazione su scala regionale e locale. Per la prima volta nella storia italiana viene messo a sistema l'immenso patrimonio storico e culturale italiano inerente l'emigrazione. Obiettivo principale del nascituro Museo e' quello di raccontare la storia dell'emigrazione italiana attraverso i 150 anni dell'Unita' d'Italia partendo dal 1861 fino ad

arrivare ai giorni nostri attraverso un percorso storico con materiale di diverse tipologie - letteratura,

cinematografia, documentari, musica, testimonianze audio, foto, giornali e riviste d'epoca, oggetti - attraverso la

presenza delle Istituzioni Regionali legate al tema dell'emigrazione, e attraverso aree tematiche dedicate al cinema, alla letteratura e alla fotografia che consentiranno al visitatore di avere una conoscenza approfondita del tema dell'emigrazione. Intervengono: Alfredo Mantica, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, Francesco Giro, Sottosegretario di Stato per i Beni Artistici e Culturali, Louis Godart, Consigliere Culturale del Presidente della Repubblica Italiana, Alessandro Nicosia, Direttore del Museo Nazionale dell’Emigrazione e i componenti del Comitato Scientifico del Museo. Il Museo intende rappresentare, in chiave di lettura di unita’ nazionale, la varieta’ delle esperienze di emigrazione su scala regionale e locale, contraddistinte, nel corso di un intenso secolo di storia nazionale, da molteplici specificita’. Per la prima volta nella storia italiana viene messo a sistema l’immenso patrimonio storico e culturale italiano inerente l’emigrazione.

Il PDL Londra invia una lettera di risposta al Financial Times per difendere Silvio Berlusconi ROMA - Lo scorso 27 maggio, il Finacial Times ha pubblicato un articolo dal titolo "Baleful influence of Burlesque cronies - La funesta influenza dei leccapiedi da spettacolo" nel quale il giornale britannico commentando il cassoNoemi che ha coinvolto Silvio Berlusconi, ha parlato di un "pericolo imminente per il nostro Paese" a causa del Presidente del Consiglio. Un articolo che ha "demonizzato la figura di Berlusconi, attraverso l’uso di una terminologia volutamente teatrale e deleteria per l’immagine politica ed umana del nostro Primo ministro". Per questo, il Pdl di Londra ha deciso di inviare una lettera al quotidiano per confutare le tesi esposte nell’articolo. Iniziativa che ha trovato il pieno appoggio di Aldo Di Biagio, deputato del Pdl e Responsabile italiani nel mondo del partito che ha dato "pieno supporto" alle riflessioni tracciate nella missiva. "Come sostenitori del "Popolo della Libertà" nella città di Londra – si legge nella lettera – vorremmo esprimervi i nostri sinceri ringraziamenti per aver deciso di onorare il Vostro giornale con un nuovo editoriale sul Presidente del nostro partito e Primo Ministro d'Italia, Silvio Berlusconi ("La funesta influenza dei leccapiedi da spettacolo osè", Financial Times, 27 maggio). In realtà, non c'è bisogno di evoca-

re i fantasmi di potenti Cardinali a Parigi al tempo dei Borboni, per capire che la "cattiva pubblicità" non esiste. Chi sa che cosa farebbero in molti per essere oggetto delle Vostre attenzioni, ed ecco invece il Presidente Berlusconi ottenerle in maniera gratuita, sorprendentemente (o forse no) in un momento in cui la classe politica del Regno Uni-

to ha dimostrato di essere tutt'altro che perfetta, visto lo scandalo dei rimborsi spese ai Parlamentari! È anzi la vostra stessa fraseologia ("un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato") a suonare come una radicata ammirazione dell’onorevole Berlusconi. Sicuramente non è rimasto nessuno a pensare che al giorno d'oggi che "spietato"

possa essere un termine dispregiativo per un politico?". "E – proseguono – siamo pienamente d'accordo con Voi nel dire che l'onorevole Berlusconi non è foriero di un futuro fascismo (sì, siamo lieti di vedere come Voi sentiate il bisogno di ripetere quello stesso concetto più di una volta!). Ma permetteteci di osare qualche critica. Quale influenza, maligna o non maligna, Vi ha impedito di spiegare in poco meno di 500 parole esattamente perché l'onorevole Berlusconi stia dando un "esempio maligno"? Oppure la Vostra preoccupazione in proposito ai "media che prosciughino i contenuti seri della politica, e li sostituiscano con l'intrattenimento" deriva da esperienze di prima mano, ad esempio con il Tony Blair della "Cool Britannia", e con i molti anni di manipolazione giornalistica in Gran Bretagna da parte dell’ormai dimenticato Alistair Campbell?". "E magari la prossima volta troverete un po' di tempo per citare alcuni altri fatti che devono essere raccontati ai Vostri Lettori affinché siano in grado di capire l’esprit du temps della politica italiana. L'onorevole Berlusconi – ricordano dal Pdl londinese – è stato oggetto di indagini quasi ininterrottamente per 15 anni. Tali indagini curiosamente sono iniziate esattamente al momento in cui è entrato in politica, ma le accuse contro

di lui sono state cambiate costantemente. E lungo tutto questo tempo gli avversari dell'onorevole Berlusconi sono stati ipnotizzati dalla sua personalità, al punto da rendere il loro odio e i loro attacchi personali, la loro stessa ragion d'essere, tanto che l'opposizione italiana è oggi impegnata a colpire sempre di più al di sotto della cintura politica, con una serie di insinuazioni sull’onorevole Berlusconi, sulla sua vita sessuale, l'età, la salute mentale, personalità, probità e la sua capacità addirittura come padre". "Sembra – osservano – che le sole cose di cui il Presidente Berlusconi non sia stato accusato siano di aver picchiato vecchiette in strada e torturato gattini. Forse i Vostri corrispondenti da Roma e dall’Europa vogliono essere i primi a intraprendere quel percorso? O forse essi, e Voi con loro, deciderete che sia giunto il momento di riportare e riflettere riguardo la politica italiana in maniera pensata, completa, non di parte, al di là di pregiudizi e caricature? Siamo certi che Voi sappiate a cosa ci stiamo riferendo - perché sarebbe per Voi come tornare a essere la parte migliore dei mezzi di comunicazione di massa, quelli che, esattamente come da Voi suggerito, si occupano dei contenuti seri del dibattito politico, piuttosto che di intrattenimento".

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Unione Stampa Periodica Italiana

F.U.S.I.E.


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ESTERI

Focus sul Medio Oriente IERI INCONTRO TRA OBAMA E ABU MAZEN, MENTRE IL GOVERNO DI NETANYAHU NON INTENDE CONGELARE GLI INSEDIAMENTI COME VORREBBE WASHINGTON

Usa-Israele, problema Cisgiordania La questione degli insediamenti di coloni ebrei in Cisgiordania è stata il punto cruciale dell'incontro tra Barack Obama e il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, che a Washington ha incontrato il presidente degli Stati Uniti. Israele non ha alcuna intenzione di congelare gli insediamenti, dei quali è previsto la smantellamento nella road map, ed è pronta a un braccio di ferro con Washington. Il loro destino, secondo gli israeliani, sarà deciso nell'ambito dei negoziato con i palestinesi. Ma fino a quel momento "consentiremo a quelle comunità di vivere la propria vita", ha detto il portavoce del governo, Mark Regev, confermando le rassicurazioni fornite domenica scorsa da Benjamin Netanyahu ai colleghi di governo al rientro da Washington, dove dal presidente americano aveva ricevuto la sollecitazione a congelarle gli insediamenti. "Israele non ne costruirà di nuovi, ma continuerà a espandere quelli già esistenti", aveva sottolineato il primo ministro israeliano, tirando fuori il concetto di "crescita naturale" per legittimare l'esigenza di allargamento territoriale dello Stato ebraico. Gli insediamenti in Cisgiordania rappresentano per gli Stati Uniti uno dei maggiori ostacoli del processo di pace in Medio Oriente. Ma la maggior parte dei componenti del governo israeliano è contraria a buttare giù, pur considerandole illegali, le infrastrutture già edificate. "Non voglio che si costruiscano nuovi insediamenti", aveva affermato Netanyahu, "ma non ha

OBAMA (NELLA FOTO IN ALTO) HA INCONTRATO ABU MAZEN

senso chiederci di non rispondere alla crescita naturale e fermare tutte le costruzioni". Proprio questo concetto ha finito per irritare il Segretario di

Stato americano. Richiamandosi a quanto detto da Barack Obama a Benjamin Netanyahu, Hillary Clinton ha ribadito la posizione del proprio presi-

dente: "Quando lui parlava di fermare gli insediamenti, intendeva tutti gli insediamenti, senza eccezioni dovute alla “crescita naturale". Abu Mazen

porrà al presidente americano la questione, sottolineando che dalla soluzione a questo problema dipende il nuovo avvio delle trattative di pace.

Per evitare, ha fatto sapere nei giorni scorsi il campo palestinese, che il conflitto tra israeliani e palestinesi "si prolunghi in eterno".

La Russia ritratta parzialmente le minacce verso i test di Pyongyang

Mosca contraria “alla lingua delle sanzioni” contro le provocazioni della Corea del Nord

RUSSIA, PAZIENZA VERSO LA COREA (NELLA FOTO KIM IL JONG)

Mosca è contraria a parlare con la Corea del nord la “lingua delle sanzioni”, ritenendo invece necessario dar prova di “pazienza” e “prudenza”. “Noi non dobbiamo parlare la lingua delle sanzioni, ma dobbiamo dar prova di prudenza e pazienza, avviando consultazioni su quelle questio-

ni che suscitano preoccupazioni nelle parti coinvolte in tale problematica”, ha detto a Mosca il portavoce del ministero degli esteri Adrei Nesterenko. “Noi siamo a favore di una soluzione politico-diplomatica di tale problematica”, ha aggiunto il portavoce citato dalle agenzie. Sottolineando

come Mosca ritenga “controproducente” un completo isolamento della Corea del nord, il portavoce del ministero degli esteri russo ha espresso l'auspicio che le ultime azioni unilaterali intraprese da Pyongang - il test nucleare sotterraneo e il lancio di nuovi missili - non si trasformino in un pretesto

per una nuova corsa agli armamenti nella regione. Nesterenko ha ribadito al tempo stesso che il test nucleare sotterraneo condotto dala Corea del Nord costituisce una violazione della risoluzione 1718 del consiglio di sicurezza dell'Onu e contribuisce a destabilizzare la situazione nell'Asa nordorientale.


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SPORT

Fantamercato LA STAMPA SPAGNOLA INSISTE: “SARÀ IL PRIMO COLPO DI FLORENTINO PEREZ QUANDO SARÀ ELETTO” IL BRASILIANO SMENTISCE: “IO STO BENE QUI” ROSSONERI

Milan-Real Madrid, ancora un balletto su Kakà Galliani: “Dobbiamo evitare il turno preliminare”

ADRIANO GALLIANI

KAKÀ CONTESO DA MILAN E REAL MADRID

“Kakà sarà il primo colpo del nuovo presidente del Real Madrid Florentino Perez all’indomani della sua elezione e l’annuncio potrebbe avvenire la prossima settimana”. A sostenerlo è il quotidiano spagnolo “As” che come buona parte della stampa spagnola non crede alle continue smentite che arrivano da Milano. La presentazione del brasiliano potrebbe avvenire già giovedì della prossima settimana. Secondo “As” a Milano sono già consapevoli di aver perso Kakà e fanno riferimento al viaggio a Bordeaux di Adriano Galliani per parlare con

Gourcuff, in prestito ai francesi ma che dovrebbe tornare in rossonero proprio in considerazione della partenza del brasiliano. “Io ho sempre detto che al Milan sto bene”, taglia corto però Kakà, a margine della consegna alla cooperativa sociale “Non Solo Compiti” di un pulmino attrezzato. Il fantasista pensa infatti alla prossima stagione da giocatore del Milan e spiega che la finale tra Barcellona e Manchester United “ci darà grandi motivazioni: vogliamo tornare a vincere e a rivivere le emozioni e la pressione della Champions League”. Per questo sarà fonda-

mentale la partita di domenica a Firenze dove il Milan si giocherà l’accesso diretto alla Champions: “E’ una settimana molto speciale, delicata, stiamo vivendo un momento molto difficile, ma dobbiamo venirne fuori per tornare in Champions. Nelle ultime tre partite siamo calati, è difficile valutare cosa sia successo, ma ora ne manca una sola e non possiamo mancare l’obiettivo: vogliamo tornare in Champions perché riprovare quelle emozioni è troppo importante”. Domenica scorsa con la Roma, oltre alla sconfitta è arrivata la contestazione a Maldini. “Non

è stata un esempio positivo per i nostri bambini è convinto il brasiliano Ho visto Paolo molto dispiaciuto, si aspettava una giornata diversa sia per il risultato della partita sia per quello che è successo”. Il capitano rossonero, poi, ha sottolineato la sua delusione per la mancata presa di posizione del club. “Paolo è una persona molto corretta, parla poco, ma quando lo fa dice il giusto. Ovviamente - ha aggiunto Kakà - anche la società fa quello che ritiene sia più giusto fare. Certamente è una situazione delicata, non è facile da gestire”.

Le ultime due volte in cui il Milan ha vinto la Champions League è passato per i turni preliminari, ma Adriano Galliani vuole a tutti i costi che la squadra eviti queste “forche caudine”, perché “terzo e quarto posto sono molto, molto, molto diversi”. La sfida di domenica con la Fiorentina, dunque, “è fondamentale, dobbiamo assolutamente cercare di entrare in Champions senza le forche caudine dei preliminari - ha spiegato Galliani - Anche se le ultime due volte che abbiamo vinto la Champions siamo partiti dai preliminari, non è il caso di farlo una terza volta”. Ieri sera all'Olimpico, Galliani ha riassaporato “la stupenda atmosfera” delle tante finali vissute e confida che

non mancheranno motivazioni ai rossoneri: “Cosa dirò loro? La squadra è esperta, è l'unica in Europa ad aver giocato tre finali in questo decennio, non ha bisogno di parole”. Di mercato, l'ad milanista tornerà a parlare solo dopo la fine del campionato. “Abbiate pazienza, sono due mesi che diciamo le stesse cose”, ha tagliato corto alle domande sul futuro di Kakà e Ancelotti e, di fronte alle voci che vogliono il Chelsea molto interessato a Pirlo, ha risposto che “vuol dire che i nostri giocatori sono bravi, e che dunque non li abbiamo sbagliati tutti. Ieri sera ha raccontato - comunque mi sono abbracciato due volte con Roman Abramovich, i nostri rapporti sono affettuosissimi”.

Il presidente granata spera ancora nel miracolo salvezza

Anche Seppi e Bolelli eliminati

Cairo: “Toro all’Olimpico con l’orecchio a Catania”

Roland Garros, fuori gli italiani

"Sono sicuro che il Catania giocherà lealmente perché è una società seria e ho fiducia in loro. Purtroppo oggi siamo nelle condizioni che non possiamo dipendere solo da noi per la salvezza". Lo ha detto il presidente del Torino, Urbano Cairo, prima di entrare negli uffici della Lega Calcio per la riunione dei club di serie A. "Quest'anno abbiamo subito così tanti errori arbitrali che un giornale non sempre tenero con noi, Tuttosport, ci vede

L'Italtennis maschile saluta Parigi. Sia Andreas Seppi che Simone Bolelli, ultimi azzurri ancora in corsa, escono di scena al secondo turno del Roland Garros, torneo dello Slam in corso sulla terra battuta parigina (Francia, Atp, 7.226.040 euro). Seppi ha ceduto per 7-6(8) 6-3 6-3 all'argentino Maximo Gonzalez mentre Bolelli, reduce dalla maratona contro Berdych, rimonta due set al francese Jeremy Chardy prima di cedere 62 6-3 4-6 4-6 6-1.

primi nella classifica delle squadre che anno subito più torti. Per l'esattezza otto. Il Bologna, invece, avrebbe avuto 10 errori arbitrali a favore. I tifosi mi chiedono di mandare in campo la Primavera a Roma, ma io non sono d'accordo, all'Olimpico la partita sarà molto difficile". In riferimento alla rissa scoppiata al termine della partita con il Genoa, Cairo si è detto molto amareggiato. "Io non amo la violenza e negli spogliatoi ho rim-

proverato i miei giocatori anche se di certo non si stavano mettendo le mani addosso fra di loro e quindi qualcuno li avrà istigati", spiega Cairo che prova farsi coraggio pensando ai sette squalificati per la gara contro la Roma. "Abbiamo una rosa ampia e chi li sostituirà avrà l'opportunità di dimostrare il proprio valore. Certo dovremo stare con un orecchio in un altro campo. Ho visto che la quota della vittoria del Bologna è di 1.25 e spero

URBANO CAIRO

proprio che non scenda per non crearmi ulteriori pensieri, ma ripeto che sono sicuro della lealtà del Catania. Certo mi è dispiaciuto l'anno scorso quando il Genoa perse quattro gare di seguito, questa cosa mi lasciò un po’... stupito".

ANDREAS SEPPI


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CONTROCOPERTINA - SPORT

L’ITALIANO VENERDI’ 29 MAGGIO 2009

Barcellona regina d’Europa

Gli spagnoli conquistano la Champions League, rifilando un secco 2-0 al Manchester United MARA DE GAETANO

ROMA - L'Europa parla spagnolo. E lo fa sotto il cielo di stelle di Roma, stelle che dall'alto illuminano le altre presenti nel rettangolo di gioco. L'Olimpico si trasforma in una bellissima cornice, che ospita uno spettacolo degno del calcio che conta, di quel calcio che sa emozionare e lasciare il segno. Che sarebbe stata una partita al fulmicotone, lo si immaginava sin dalla vigilia. I red devils, favoriti sulla carta, si sono dovuti arrendere alle prodezze di Etò'o e di Messi, gioielli pregiati di inestimabile caratura. Chi probabilmente, faticherà non poco a riprendersi da una notte così, sarà proprio Pep Guardiola, che a soli 38 anni, è riuscito a conquistare Liga, coppa del Re, e Champions' League. Un ragazzo serio, generoso, che ha saputo con cura prendersi cura della sua creatura, lavorando sodo e riuscendo ad ottenere il massimo. La bontà di questo giovane allenatore, è testimoniata anche dal fatto che abbia deciso di dedicare la vittoria all'amico Paolo Maldini, che in queste ore non starà sorridendo poi più di tanto: “Dedico questa vittoria a Maldini, che ha l'ammirazione di tutta l'Europa. E' una grande gioia

per me aver vinto in Italia e ancor più in questo stadio”. Gli fa eco l'esperto capitano del Barça, Charles Puyol: “E' un orgoglio. Abbiamo lavorato tantissimo per conseguire questi tre titoli ed è un sogno che si realizza. Posso dire che sia stata una ragione perfetta per noi”.

Incontenibile la gioia di Piquè: “E' meraviglioso e speciale essere la prima squadra spagnola ad aver fatto tripletta. Ad inizio stagione non ci contavamo, ma esserci riusciti ha dell'incredibile. Guardiola? Non ha l'esperienza di Ferguson ma lo abbiamo seguito dal pri-

mo momento e le sue idee ci hanno aiutato ad arrivare sin qui”. Piquè ha parlato di Ferguson,

Messi: un campione dal talento purissimo. E’ gioia da pallone d’oro per la “Pulce” argentina ROMA - "Messi occupa il trono di Cristiano". Lo scrive Marca, lo pensa il mondo intero. La finale di Roma ha emesso, come ci si attendeva, un verdetto doppio: Champions al Barça, Pallone d'Oro all'argentino, erede ormai più che designato di un titolo andato un anno fa proprio all'avversario più grande affrontato all'Olimpico, Cristiano Ronaldo. "E' la vittoria più importante della mia vita" ha 'urlato' al cielo Messi, "sono l'uomo più felice del mondo". L'ammissione più sincera è giunta dallo stesso Ronaldo: "Hanno giocato meglio loro". Ma Messi ha fatto molto di più, ha realizzato un gol straordinario, chiudendo di fatto la gara e regalando al giovane tecnico Guardiola una tripletta incredibile, al primo anno sulla panchina dei catalani. "Sono contento per me, per la mia famiglia, per il mio Paese". La 'Pulce' si è presa tutto: la Champions e il titolo di capocannoniere. A dicembre ritirerà il resto, perché la festa è appena cominciata. Dimentichiamoci incertezze, dubbi, duelli fino all'ultimo voto. Questo Pallone d'Oro, il Pallone d'Oro 2009, ha già un padrone, e siamo solo a maggio. I giurati di France Football dovranno aspettare ancora qualche mese prima di esprimere la loro preferenza, ma è un voto che sembra già scritto, a favore di quello che la stampa spagnola il giorno dopo il trionfo non esita a definire "il miglior giocatore del mondo".

un uomo che non è abituato a perdere, un allenatore che non conosce il sapore della sconfitta. Schierare 4 punte tutte insieme non è bastato a violare la porta del Barcellona e per sir Ferguson è arrivata la prima sconfitta dopo 25 anni. Eppure il Manchester era partito a mille, con uno vero e proprio show dell'attesissimo Cristiano Ronaldo, abile a tirar fuori il suo repertorio di alta scuola. Dribbling ubriacanti, tiri dalla distanza, punizioni magistrali.

Tutto ciò però non è bastato ed alla fine ha lasciato spazio solo alle lacrime. Soddisfazione espressa dal presidente La Porta: “Abbiamo vinto con merito questa finale con un avversario molto forte. E' la vittoria dei calciatori e di Pep, è la vittoria del bel calcio”. Anche Zapatero ha vissuto l'incontro con molta agitazione: “La partita mi è piaciuta molto, ma ho visto un claro dominio del Barcellona”. Ancora più diretto re Juan Carlos: “Il Barcellona è stato molto superiore e le due squadre hanno dato vita ad una grande partita”. Anche Marcello Lippi è stato concorde nell'ammettere che il Manchester non fosse nella sua serata migliore: “Il Barcellona ha meritato, non si può dir altro, perché il Manchester era sicuramente sotto tono”. La perla di Etò o ed il colpo di testa di Messi nel secondo tempo hanno piegato una squadra apparsa a tratti in difficoltà, senza quella grinta dimostrata nelle partite precedenti. Gli inglesi si sono espressi sempre al meglio in questa competizione, sbagliando solo una volta, e purtroppo il fatto che l'errore sia stato commesso proprio nella partita decisiva, ha vanificato, come una bolla di sapone, il grande cammino percorso fino a Roma.


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