il grande Sport pagine di pura passione
(anno X n. 9) diffusione gratuita periodico 7 settembre 2014
n. 201
leggi anche il magazine web
www.ilgrandesport.it
TRAIL EROI
Rally Bassano si riparte
Il Grappa assaltato tre volte
|||| pagine 5-7
CALCIO
Diesel team a due volti all’avvio
|||| a pagina 10
HOCKEY
FUNZIONA LO SPORT DI CASA
Le olimpioniche della porta accanto |||| a pagina 3
|||| SPECIALE alle pagine 11-15
Motori Il carabiniere di Rosà navigato da Zannoni fa un super poker
Fiorese “padrone” della IrCup Pirelli L’IMPRESA
Transalp massacrante per i rallisti ... a pedali E’ stata un’edizione davvero massacrante, che ha visto quasi trecento atleti rititarsi, sconfitti dal freddo e dall’acqua. Ma Riccardo Favero e Andrea Pozzobon, rallisti del Jteam per una volta convertitisi alla mountain bike, la Transalp Craft Bike è stata sia una sofferenza sia un divertimento. Spossati ma felici sono arrivati al traguardo di Riva del Garda con onore in una gara a tappe che vedeva molti professionisti al via. |||| a pagina 9
Pier Domenico Fiorese, navigato da Francesco Zannoni, è tornato ad affrontare il campionato IRCup Pirelli. E il pilota rosatese ha fatto doppietta, vincendo il raggruppamento e anche la graduatoria delle Polizie già nelle prime 4 gare sulle cinque del challenge. Un poker totale: si è infatti aggiudicato tutti e quattro i rally affrontati, ottenendo il punteggio pieno prima della finale a Cuneo. Prima il Rally Isola d’Elba, affrontato con la Mitsubishi Lancer Evo 10 gestita dalla BL Tecno Rally. Partiti regolari, per ritrovare il ritmo dopo oltre un anno di stop, Fiorese e Zannoni con il passare dei chilometri hanno migliorato i tempi, salendo per primi sul palco del lungomare di Portoferraio. Poi al Rally del Taro l’equipaggio ha optato per il vecchio mezzo che tante soddisfazioni ha dato: la Lancer Evo 9. Dotata degli ultimi aggiornamenti tecnici, si è rivelata molto più nervosa ri-
spetto alla 10. Fiorese si è subito adattato portando a casa una vittoria combattutissima per soli 2,1 secondi sul Belli, in gara con una Evo X di classe R4, auto più leggera e performante. Terza prova a San Pellegrino Terme, tra le valli Ossolane e terza vittoria in una gara caratterizzata da violenti temporali e tratti asciutti. Il poker arriva al Rally del Ca-
APERTO ANCHE ALLA DOMENICA
sentino, in Toscana, a metà luglio vede caratteristiche metereologiche simili alla gara precedente, con prove lunghe e asciutte dove acquazzoni fortissimi rendevano impraticabili le strade. Fiorese porta a casa la quarta vittoria aggiudicandosi la classifica di raggruppamento R4-N4 e anche la classifica delle Polizie. Superfluo quindi presentarsi all’ultima prova al Rally Valli Cuneesi. Il pilota carabiniere e il suo navigatore si concentreranno per il Città di Bassano, valido inoltre quest’anno come 26. Rally delle Polizie Europee.
Azzurrini Campioni d’Europa! FOTO IVAN ZORTEA
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il grande Sport
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7 settembre 2014 - 2
sportivamente
mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
Correre per solidarietà, si può crescere molto! Avremmo anticipato #IceBucketChallenge se l’estate scorsa avessimo cominciato a gavettoni, utilizzando anche il contenitore che teneva nel ghiaccio le bottiglie di Franciacorta. Invece eravamo più preoccupati di far funzionare al meglio Joelette, la speciale carrozzina per far correre Daniele Marcon malato di Sla e adattabile per ogni esigenza su strada e fuori strada. Piccolo gruppo di amici riuniti dal grande Capitano Beppe con un obiettivo molto semplice, l’acquisto di Joelette, appoggiato a una Onlus già esistente perché doveva funzionare solo per questo caso, One Shot! appunto, senza altre velleità. E il caso di Daniele è stato portato all’attenzione del pubblico locale, scoprendo che la Sla non è poi una malattia così rara. Quest’estate sono invece partite le docce fredde dall’America e le donazioni sono salite velocemente fino ai 100 milioni di dollari ormai contabilizzati nel sito ufficiale www.alsa.org. Noi italiani siamo stati altrettanto bravi a lavarci e a postare i video nei social, un po’ meno a
mettere l’obolo nella cassa www. aisla.it che sta per raggiungere 1 milione di euro, dopo richiami e provocazioni a ogni livello. Tornando al Mondo Running, due settimane fa ho ricevuto una mail di questo tono…
“Il 26 ottobre correrò la Venice Marathon come ambasciatore dell’Associazione Piccoli Punti www.piccolipunti.it. Ti scrivo per chiederti di contribuire con una donazione di almeno 10 € al progetto Ferma il melanoma! Corri Con Noi! È una donazione piccola, ma molto importante…” Anita parteciperà alla Mezza del Brenta e avrà modo di promuoversi anche nelle nostre zone. Due anni fa ero alla conferenza stampa della Venice Marathon e ascoltavo l’organizzazione orgogliosa dei 60 mila
euro raccolti e 3 associazioni, destinatarie di 45 mila euro ricavati dal sovrapprezzo delle iscrizioni, soddisfatte dei progetti finanziati. Ho spiegato ancora su queste pagine come funziona nelle maratone all’estero: le Onlus comprano i pettorali dall’organizzazione e li rivendono arricchiti di valore e di servizi. Così a Londra 15.000 runner pagano in media 3.000 sterline quello che alla charity costa 300 e in tutto sono raccolti 45 milioni di sterline (dati 2011) e anche la commercialissima New York supera da tre anni 30 milioni di dollari: mondi d’oltremare che mai raggiungeremo. Tornando a One Shot! ho ricevuto da più parti richieste di unirsi al gruppo colorato – in foto all’arrivo della Enego-Marcesina un mese fa: ripeto, ci saranno altre occasioni di uscita, ma il progetto sembra chiudersi così. Rimane Joelette, di cui si intravedono i manici frontali, a disposizione di chiunque voglia muoversi nonostante le disabilità. info@scuoladicorsa.it
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 Km of Namib Desert 2010
Quei ragazzi “usati” in nome dello sport
Il terrorismo corre con le gambe ragazzi tengono in mano il fucile Un amico di Yousef di nome Alì dei bambini. Ho sempre cercato e non un giavellotto. Yousef era ha detto: «Sono grato all’esercidi affrontare l’argomento “mon- addestrato a posizionare le bom- to del Mahdi perchè mi ha reso un uomo». Per chi poi ha visto do running”, in maniera tecnica, be. sportiva, divertente, raccon«Dovevo essere rapido e ve- uccidere un genitore o un parentando la corsa in vari modi, ma loce, in pochi secondi dovevo te la guerra rappresenta una forte non pensavo potesse esistere al correre, piazzare l’ordigno e seduzione, un modo di affermarmondo questo modo di si in mancanza di alternative. I terroristi pubvedere lo sport. Tutti i giorni vediablicano continuamente video di propaganda e mo in televisione che alcuni giovani da tutto la pace in molti luoghi questo possono venire del mondo è sempre affascinati. più lontana. Yousef è Secondo uno stuun giovane di 25 anni nato a Baghdad e ora dio di psicologi molti emigrato in Europa. Il bambini non subiscosuo racconto mi ha lano alcuna costrizione per partecipare agli sciato sbalordito. Per la addestramenti, la loro prima volta parla della natura è estremista, sua vita a un giornalista quindi o bianco o nero, asiatico, la storia di un la via di mezzo non ragazzo cresciuto tra le esiste. Le uniche cose fila di al Qaeda. Il suo che hanno in testa, visogno di bambino era quello di correre, era vendo in quel clima, bravo, era veloce ma sono i fucili, i proiettipurtroppo questa non è li, la morte. Sicuramente meglio far correre i bambini Sarebbe bello far stata la sua fortuna. così, senza secondi e tragici fini capire a questi bambini Le milizie di al Qaeda che esiste anche lo sport, organizzano dei campi di addestramento, dove i ragazzi dare l’innesco. In questo ero un la gioia di correre con gli amici migliori (e tra questi c’era anche campione, uno dei migliori del e solo per vincere una medaglia. Tutto questo negli adulti non poYousef) vengono allenati. È in- gruppo». credibile, ma in questi campi si Per piazzare una bomba oggi trà mai accadere, ma se c’è una fanno le corse, gli scatti, gli al- al Qaeda paga un bambino anche piccola speranza di avere la pace lunghi, i salti a ostacoli, come 200-300 dollari, l’equivalente nel mondo forse bisogna partire fossero in un campo di atletica. che permette di sfamare una fa- dai più piccoli. La differenza è che che questi miglia di 5 persone per 2-3 mesi.
MARCE E CORSE
si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it
7 settembre 2014 - 3 il grande Sport primo piano Giovani a Nanchino Le medagliate degli Youth Olympic Games: Beggin (Breganze) e Fiorese (Cassola)
Olimpia, è una festa casalinga L’AMARCORD di Rino Piotto
La seconda edizione degli Youth Olympic Games di Nanchino ha rappresentato un’opportunità di sport e amicizia per tanti giovani atleti del mondo. Le Olimpiadi Giovanili under 18 hanno anche regalato belle emozioni al nostro territorio: alcune tra le medaglie azzurre più pregiate, infatti, sono arrivate qui. In particolare hanno potuto festeggiare alla grande sia il Breganze Millenium (società ciclistica di Breganze che incornicerà questo 2014, visto che solo poche settimane fa ha esultato per il titolo europeo juniores su strada di Sofia Bertizzolo), la cui portacolori Sofia Beggin è tornata a casa con un oro e un argento olimpici, sia il Gs Marconi Cassola/Atletica Vicentina che ha visto la sua Beatrice Fiorese conquistare l’argento olimpico nel salto in lungo, con la soddisfazione anche di aver raggiunto la stessa misura della vincitrice dell’oro. Sofia Beggin, 16enne padovana, tesserate a Breganze, seguita da Davide Casarotto, in coppia con la lombarda Teocchi ha vinto l’oro nella combinata, una gara che ha visto le atlete partecipare a quattro prove diverse, mountain bike, crono e strada. “Ancora mi tremano le gambe” ha confidato Sofia dopo l’oro. Ma questo non le ha impedito di bissare con l’argento vinto con il quartetto azzurro della staffetta mista. Nella buca di sabbia del mega stadio di Nanchino invece ha fatto cose egregie Beatrice Fiorese, 17enne liceale bassanese in forza al club di Cassola e allenata da Daniele Chiurato. L’azzurrina in qualificazione ha segnato il personale a metri 6,26, distanziando tutte. In finale, chiamata a ripetersi, ha stampato nella sabbia un altrettanto bello 6,21 che è stato superato solo dal salto d’oro dell’ucraina Yelizaveta che, beffa dei numeri, è planata giusto a 6,26. In ogni caso risultato di grande spessore. La festa dell’Atletica Vicentina Frattin Auto è stata completata dal 4. posto di Elena Bellò del gruppo di Dueville, compagna di squadra di Beatrice, negli 800 in 2’06”31. In sostanza le Olimpiadi Giovanili hanno detto che lo sport di casa nostra funziona. Con umiltà e lavoro, si creano grandi opportunità. Foto (Coni): l’emozione di Sofia dopo l’oro, la grinta di Beatrice nella finale.
L’atletica a Cittadella, tempi irripetibili? Prendevo il treno gratis con l’abbonamento di studente al “Fogazzaro” per andare al camposcuola di Vicenza, compatibilmente con i compiti di scuola. Mia madre pretendeva che nel “tempo libero” la aiutassi nei lavori dei campi, io le dicevo che a Vicenza andavo per studiare. Ed era vero. Là trovavo un grande maestro, il professor Sergio Ceroni, che mi insegnava l’atletica leggera: ad ogni orario, in ogni giorno, gratuitamente. Poi ho seguito il professor Paolone alla Virtus Bologna nel triennio dell’Isef. Ho seguito la voce dell’anima per realizzare il mio progetto interiore. Un sogno che è diventato realtà. Nel 1975 da questi cromosomi ho partorito la Salf (Società atletica leggera Fontaniva), che nel 1982 nei comuni del cittadellese aveva 296 tesserati Fidal. Un giardino da cui fiorivano anche talenti. Da questa “cantera” sono usciti i vari Ormisda che puntava alla nazionale, gli Igino Taverna con il “Club Italia”, le Stefania Baldo e Sara Scaccabarozzi che si sono tinte d’azzurro. Il Tombolato per noi aveva sempre le porte aperte grazie al presidentissimo Angelo Gabrielli e una sinergia calcio-atletica che consentiva di allenarci fianco a fianco ai calciatori professionisti. Senza disturbarci. A volte i vari Sturba o Mazzoleni, finito l’allenamento con Ezio Glerean, si divertivano a tirare al bersaglio con il giavellotto assieme a noi. Erano sfide creative. Gli orari erano dalle 14,30 al tramontar del sole tutti i giorni e ogni atleta veniva al Tombolato a seconda dei propri impegni personali. Gratuitamente e con grande passione, come avevo fatto io quando andavo dal professor Ceroni. Era un volo libero dell’anima, un progetto educativo che realizzava i sogni di giovani promesse e di tanti che venivano per provare e poi continuavano in altri
Podismo Numerose le associazioni coinvolte nella gara
La Mezza fa proseliti Domenica 7 settembre va in scena la Mezza Maratona del Brenta, l’evento podistico che ogni anno raduna a Bassano un gran numero di atleti e appassionati della corsa su strada. Anche quest’anno i runner in gara tenteranno di battere il record maschile di 1h04’01” nelle mani del marocchino Said Boudalia, e quello femminile di 1h18’27” che appartiene all’azzurra Paola Fedeli, entrambi agguantati nell’edizione del 2007. Dopo il ritiro dei pettorali di gara in piazza Libertà, i concorrenti si trasferiranno al Ponte Vecchio per l’inno nazionale e il via ufficiale. Il percorso stradale e pianeggiante si estenderà per 21,097 chilometri omologati attraverso i comuni di Bassano, Marostica, Nove e Rosà, prima di fare ritorno nel centro bassanese e stoppare il cronometro davanti alla Loggetta del municipio. La Mezza Maratona sarà affiancata da altre due competizioni parallele. A partire dalla 5a Marcia del Brenta, prova non
competitiva con percorsi di 7, 12 e 19 chilometri inserita nel calendario provinciale della Fiasp e collegata per il secondo anno a «Camminando per Emma», progetto solidale di sostegno alla ricerca medico scientifica su una malattia rara chiamata Atassia di Friedreich. Per gli amanti di camminate più intensive, invece, l’associazione Nordic Walking Mon-
tegrappa organizza la 3. edizione dell’evento «Tra il Ponte e le vie di Bassano», occasione per riscoprire la storia e le bellezze naturali della città con un tratto di 12 chilometri in cui saranno rilevati i tempi e premiati i concorrenti in base al tempo medio. Di occasioni ce ne sono quindi per gli amanti della competizione sportiva, ma anche dell’attività amatoriale e dello svago all’aria aperta, come spiegato in sede di presentazione dai rappresentanti del comitato organizzatore coordinato da Andrea Maroso. A dare il proprio sostegno sono stati anche l’assessore bassanese Oscar Mazzocchin e il consigliere delegato allo sport di Marostica, Angela Bernardi, insieme ai rappresentanti delle numerose realtà che daranno man forte alla grande giornata di sport e solidarietà: la Fidal Veneto, il Panathlon Bassano, il gruppo sportivo dell’Ana Montegrappa, il gruppo podisti San Patrignano, l’associazione di educazione stradale Dontcrossme, le onlus Ogni giorno per Emma e Telefono Amico Bassano.
Metà anni ‘90. Il presidentissimo Angelo Gabrielli con Ezio Glerean e la velocista Sara Scaccabarozzi, talento uscito dal club della città murata
sport con una valida preparazione atletica e forti valori morali. Adesso non è più così. Lo spirito primitivo della Salf, che ha reso un pluridecennale servizio gratuito ai giovani, è trasformato. Secondo i tempi? Magari puoi iscriverti al corso di atletica in palestra al lunedì dalle 15,45 alle 16,45 pagando i 15 euro di quota d’iscrizione più la quota mensile di frequenza. Per vincere medaglie si possono arruolare atleti da altre realtà, anche extraprovinciali. No! Questa non è l’anima vera della Salf. E’ il suo opposto.
il grande Sport
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7 settembre 2014 - 4
sportivamente
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
L’auto-efficacia aiuta a risolvere i problemi Ogni esperienza che facciamo attraverso il corpo e il movimento mette alla prova le nostre abilità motorie e la verifica concreta e la valutazione delle nostre abilità contribuiscono allo sviluppo di quella che viene chiamata self-efficacy o auto-efficacia, della consapevolezza di sé, dell’apprendimento continuo e della crescita costante attraverso i risultati ottenuti. L’auto-efficacia è definita come la fiducia che una persona ha nelle proprie potenzialità, capacità, abilità di eseguire positivamente un compito, esercitare un determinato controllo sugli eventi e gestire la propria vita mettendo in atto tali abilità. In altre parole la sperimentazione e la realizzazione di un compito, in questo caso motorio, sviluppa nella persona il senso di auto-efficacia che consiste nella convinzione di essere capaci di raggiungere un certo obiettivo, realizzando tutte le tappe necessarie per arrivare allo scopo e padroneggiando con successo una specifica abilità. In questo processo non entra in gioco solo la consapevolezza di “saper fare” ma anche il senso di sicurezza, sempre maggiore, che successivamente ne scaturisce. L’auto-efficacia è fiducia nelle proprie capacità, una fiducia che si traduce nel sentire di avere le abilità tecniche per svolgere con successo un compito che si avverte inizialmente come problematico e corrisponde alla convinzione di “sapere di saper fare” e nella capacità di utilizzare al meglio le proprie abilità traendo il massimo vantaggio dall’ambiente. Il livello di autostima e di auto-efficacia percepita svolgono un ruolo fondamentale nella produzione del pensiero e dell’atteggiamento che abbiamo di fronte alle situazioni, anche interpersonali, e, di conseguenza, nel modo in cui decidiamo di affrontarle e di comportarci. Una limitata fiducia nelle proprie capacità e possibilità ci porta ad allontanarci o a evitare molte situazioni, il che, come in un circolo vizioso, a sua volta rafforza il senso di impotenza e di scarso valore in noi stessi. Se penso di non valere e di non essere interessante, molto probabilmente in situazioni sociali metterò in atto delle azioni che confermeranno questo mio pensiero giudicante e, ad esempio, me ne starò in disparte in silenzio senza esprimermi. In questo modo sarà molto facile che nessuno o ben poche persone mi rivolgano la parola confermando così la mia idea iniziale di non valere e di non essere interessante. Ogni scelta che compiamo nel nostro quotidiano si basa in qualche modo sulla percezione che abbiamo di noi stessi e delle nostre capacità, sulla consapevolezza del riuscire o meno a por-
tare a termine un certo compito in una determinata situazione, sul nostro senso di auto-efficacia. Nella pratica sportiva e nell’educazione fisica il concetto di
self-efficacy è sempre riferito ad una capacità o ad un’abilità motoria specifica. Si parla, ad esempio, di auto-efficacia per la soluzione di problemi tecnicotattici nella pallavolo o per svolgere esercizi con un attrezzo, di auto-efficacia per percorrere un tratto di pista di cento metri o per lanciare una palla, ecc. È, come su esposto, fiducia
nelle proprie capacità e abilità e convinzione di saper eseguire un data attività motoria o, in altre parole, di raggiungere un determinato livello di prestazione motoria o sportiva. È importante riconoscere, anche in una dimensione psico-pedagogica, l’influenza che può avere l’autopercezione sulla performance e su quello che poi effettivamente viene messo in atto. Bambini e adulti infatti possono avere le abilità motorie necessarie per eseguire un compito ma, se non le riconoscono o se non sono in grado di usarle correttamente, possono fallire, rinunciare o non trasferirle con successo in altri contesti. Non esistono pillole magiche per rafforzare l’auto-efficacia, ma è possibile farlo con tecniche, metodologie, esercitazioni che ci accompagnano step by step dal “Non posso farlo, non sono capace”, al “Posso farlo, lo faccio” e infine a “L’ho fatto, sono capace!”. www.raffaellatoniolo.it
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Aterosclerosi, limitate cibi fritti e zuccheri L’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia, il diabete, l’ipertensione, l’obesità, il fumo, la sedentarietà e lo stress in generale, rappresentano importanti fattori di rischio (modificabili) dell’aterosclerosi. A questi si aggiungono il sesso (più frequente nel maschio rispetto alla femmina), l’età e la familiarità. Fattori che potrebbero aumentare il colesterolo e trigliceridi sono l’eccesso ponderale, la dieta raffinata ricca di zuccheri semplici e povera di fibre, alimenti ricchi in grassi di tipo trans (cibi fritti, biscotti, cracker e torte confezionate, margarine...), acidi grassi saturi (carni grasse, burro, strutto, lardo, margarine, panna e crema, tuorlo d’uovo in eccesso, salumi e insaccati in genere, formaggi grassi, olio di palma e cocco presenti in molti cibi trasformati e confezionati), consumo di alcool, stile di vita sedentario e mancanza di attività fisica, il fumo, condizioni di stress, carenza di vitamine antiossidanti nella dieta (betacarotene, vitamina C, Vitamina A, ecc. ). I fattori che contribuiscono a ridurre l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia sono la condizione di normopeso, la ri-
duzione delle calorie ingerite, la riduzione o eliminazione di cibi raffinati e ricchi di zucchero, un aumento nel consumo di cibi ricchi di fibre (cereali integrali,
legumi, verdura frutta) e di acidi grassi insaturi (noci, olio di pesce, pesce azzurro, oli vegetali quali olio extravergine di oliva, ecc. ), cibi ricchi di sostanze antiossidanti presenti nella frutta e verdura, l’attività fisica e sportiva soprattutto di tipo aerobica e svolta regolarmente (basta anche solo camminare un’ora al giorno con respirazione aerobica). La dieta deve essere equili-
brata e che siano presenti gli alimenti di tutti i gruppi. Non bisogna saltare i pasti, e dobbiamo rinforzare la colazione per mantenere un’attività fisica e intellettuale ottimale durante la mattinata, riducendo così la predisposizione al sovrappeso, ridurre l’abuso di snack salati, di dolci, compresi quelli fuori pasto (caramelle, bibite zuccherate, snack vari), evitare o ridurre l’abuso dei “fast-food”. Il latte e lo yogurt possono essere presenti nella dieta ma in forma scremata totale e avvolte parziale. Il consumo di formaggio con alto contenuto grasso deve essere limitato; vengono consigliati i formaggi freschi di latte scremato e sempre in quantità moderata, il consumo di carne come massimo 2-3 porzioni/settimana, preferibilmente magra. Sono raccomandabili la carne di coniglio, tacchino, pollo, (eliminando la pelle), e le parti magre del vitello. Sono da evitare o ridurre alcuni tipi di frutta come i cachi, fichi, uva, la frutta esotica (banane, ananas, ecc.) e la frutta sciroppata. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com
Tiro a segno
Orso e Vescovi gentlemen sul poligono ad avancarica Il 6 luglio scorso si sono svolti nel poligono di tiro di Pisa i campionati italiani di tiro a segno ad avancarica. La manifestazione ha visto sulle pedane di tiro i migliori tiratori italiani alla conclusione di un anno di competizioni di tiro da un poligono all’altro dello stivale. Il tiro a segno ad avancarica si pratica con armi rigorosamente non a cartuccia, ma con caricamento della polvere e della palla dalla volata della canna, appunto ad avancarica. Il tiro comprende diverse specialità, sia con repliche di armi d’epoca che con armi originali. La precisione di tiro di queste armi ha poco da invidiare alle armi da tiro moderne, a parte ovviamente il tempo per il caricamento. Una gara di tiro ad avancarica infatti si svolge in trenta minuti e si sparano tredici colpi. I trenta minuti bastano appena appena, a condizione che non ci siano imprevisti. L’associazione culturale e sportiva “Avancarica Brentari”, che partecipa al campionato nazionale di tiro ad avancarica, comprende tra i suoi associati tiratori delle provincie di Vicenza e di Treviso. Quest’anno è riuscita a portare alla finale nazionale ben due tiratori: Antonio Orso di Loria e Giuseppe Vescovi di Thiene. Grande la soddisfazione del presidente Giancarlo Pizzinato di Onè di Fonte per il risultato conseguito da Antonio Orso che è riuscito a portare a casa ben tre medaglie. Il Loriato infatti ha sbaragliato la concorrenza nella specialità Kuchenreuter Originale (pistola monocolpo a percussione ad avancarica originale) dove con il punteggio di 92/100 ha conquistato il titolo Italiano della specialità. Orso, che vanta nel suo palmarès anche un titolo di campione del mondo conquistato a Lucca nel 2003 e uno di campione Europeo conquistato in Finlandia nel 2004 nella specialità Cominazzo (pistola a pietra focaia), ha in questa specialità conquistato a Pisa la medaglia di bronzo con il punteggio di 87/100. La gara è stata tiratissima fino all’ultimo colpo e la differenza l’ha fatta un imprevedibile guasto al meccanismo di scatto che ha compromesso il risultato finale, costringendo Orso ad accontentarsi del terzo posto. Nella specialità Colt (revolver originale dei confederati della epopea Americana) il Loriato ha conquistato la seconda piazza con il punteggio di 90/100 a poca distanza dal primo classificato ed anche qui dopo una gara incerta e combattuta fino all’ultimo tiro. Il thienese Vescovi, favorito nella specialità Remington (revolver originale dei confederati della epopea Americana) che prevede tiri a 25 e 50 metri, nonostante l’ottimo punteggio di 160/200 non è riuscito ad andare oltre il sesto posto, con soli 5 punti di differenza dal vincitore e di 1 solo punto dalla medaglia di bronzo.
il grande Sport Il grande Trail (28 settembre) si fa in tre Quest’anno alla versione classica di 46 chilometri si affiancano lo Sky di 30 e l’Ultra di 82
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running
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Sul Grappa tutti Eroi da mezza Europa e dal mondo Attesa anche la nepalese Mira Rai
Il tanto atteso appuntamento con il Trail degli Eroi, fissato per il prossimo 28 settembre, grazie alla collaborazione con il media partner Soul Running Magazine, guarda oltre confine per far conoscere la sua gara, ma anche il territorio di Bassano e del Monte Grappa, agli appassionati di trail stranieri. Un investimento mirato ad aumentare il numero degli iscritti
provenienti dall’Europa e non solo, così come tante altre gare stanno già facendo, e con ottimi risultati. Negli stessi giorni della gara l’organizzazione, I Lupi Team Adventure Run, ha deciso di invitare giornalisti di settore europei che avranno l’opportunità di vivere dall’interno questo evento, partecipando alle gare ma anche visitando i luoghi più interessanti e storici che fanno da cornice al Trail. Già confermata Revista Trail dalla Spagna e il blogger di riferimento per il mercato tedesco Carsten Reichel di Rock’n Trail
(rockntrail.de) Data l’importanza del centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale il Trail degli Eroi vuole diventare un evento internazionale: già confermati le iscrizioni di trailer provenienti da Olanda, Spagna, Germania, Svizzera e Inghilterra e dal Nepal. Grazie a una richiesta ufficiale della società organizzatrice al Governo nepalese sarà presente anche l’atleta Mira Rai. Il Trail degli Eroi giunge alla quarta edizione: quest’anno “assalta” il Monte Grappa con tre versioni, due delle quali sono totali novità. Il Trail degli Eroi “classico” è confermato: 46 chilometri, 2500 mt di dislivello, tempo massimo 10 ore, 350 atleti. Si aggiungono lo Sky Trail degli Eroi, 30 chilometri, 1400 mt D+, max 7 ore, 250 atleti. E infine l’Ultra Trail degli Eroi, ben 82 chilometri, 4000 mt D+, tempo massimo 13 ore, 150 atleti. L’evento si conferma una nicchia sportiva che vuol affermare i valori di uno sport “diverso” a contatto con la natura e in autosufficienza alimentare. Info traildeglieroi.it Niotizie in progress su ilgrandesport.it
il grande Sport running Il racconto Il blogger Alvin Dotto narra il suo Trail
Io tra le trincee
Alvin Dotto (foto) correrà il trail con il suo pettorale ma porterà con sè anche quello di Roberto Venturi, il runner non udente che purtroppo a causa di un infortunio non potrà partecipare. Ecco come Alvin, blogger esperto, ha riassunto l’esperienza per l’organizzazione del Trail degli Eroi. La versione completa su ilgrandesport.it
di Alvin Dotto Difficile condensare in poche righe l’esperienza di un trail di 46km… e 2500mD+… perché? Perché il D+ nel “Trail degli Eroi” non è dato solo dal dislivello positivo, ma dall’emozione che ai 1770m di Cima Grappa ti coglie vibrante ed improvvisa facendoti sentire piccolo piccolo al cospetto dei veri Eroi… Ore 6:00, il silenzio 430 trailer sono pronti, sulla Start line di Semonzo del Grappa... Che non sia un “Trail” qualunque, lo si capisce fin dalle prime note: la tromba suona “Il silenzio” un brivido percorre la schiena, non è la pioggia che da 5 minuti ha iniziato la nostra “purificazione podistica” è qualcosa di più è “La Storia” che ti viene a prendere, il silenzio è quasi assordante, non vola una mosca Tre-dueuno, Via! Il brivido lascia il posto all’adrenalina, si parte! I primi 2 km servono a scremare il gruppo per affrontare la prima salita, salita vera,
un single track che in 4 km ti solleva di 600m, il sentiero è un lungo serpente che tortuoso si inerpica illuminato dalle luci delle frontali... Una signora sulla settantina non manca di incitarci uno ad uno... Ora pioviggina ma il tempo peggiora rapidamente, si torna sul prato e sulle creste che ospitavano le retrovie dell’esercito italiano durante la prima guerra mondiale... il sentiero è praticamente inciso nell’erba, a momenti si fa perfino fatica a scorgere il pur perfetto balisaggio del percorso, chi ha esagerato nella prima parte inizia a pagarlo da subito, il nervoso saliscendi ci porta ai piedi di “Cima Grappa”, attraversando “La Cadorna”, un cartello dice “Cima Grappa 10 minuti”, non ne passeranno più di 4, aumentano i sorpassi, senza accorgersene si arriva ad un altro cartello c’è scritto “Luogo Sacro, tenere un comportamento consono al luogo”. Gli Eroi C’è una visibilità di 10 metri, a 15 metri da noi d’un tratto si materializza nella sua maestosità il Sacrario di Cima Grappa, ove riposano finalmente in pace le spoglie di 22910 Eroi, il meglio della gioventù italiana ed austroungarica che la grande guerra ha strappato nel fior fiore dei loro
anni… il “Trail degli Eroi” è dedicato ad ognuno di loro... Basta scrutare le facce di chi non è mai passato di qui, per capire che l’emozione di percorrere questo “viale” qui, oggi, dopo 13km e 1600m D+, va al di là di qualsiasi cosa raccontabile a parole, si avanza, non ci si può fermare, ci sono 10° diluvia e sibila il vento, la temperatura percepita è prossima ai 5° e sono in maniche corte. E adesso mi diverto! Conosco il percorso a menadito, mi fiondo sotto il gazebo del ristoro, qui l’organizzazione concede l’unico strappo alla regola: c’è pane e salame, poesia! I prossimi 3 km sono di veloce discesa, mi fiondo giù per la mulattiera trasformata per l’occasione in ruscello, tutte le pozzanghere sono mie, godo! Il susseguirsi di colli sacri porta ancora le cicatrici delle bombarde, la nebbia inizia ad alzarsi, si distinguono chiaramente le trincee delle “prime linee”, siamo sul lato nord del massiccio… La discesa da “Col della Berretta” è molto tecnica... non mi tiene nessuno, prati, carrarecce, il percorso è vario e mai noioso, giungiamo al “Finestron”, scendiamo fino ai 1050m di “Campo Solagna”... , Una mamma con bimbi al seguito aspetta probabilmente un papà sul percorso, urlo ai bimbi di aver appena visto “Peppa Pig” dietro la curva, i bimbi partono imprendibili in salita... Ultima salita, per risalire tra le trincee restaurate e le gallerie di Col Campeggia, 40° km, da qui alla fine è sola discesa... Metto il cervello in modalità “Vai Uomo, è andata anche questa”.
7 settembre 2014 - 7 ECCO CHI CORRE Gli iscritti al 2 settembre, quando il giornale va in stampa. Alcune variazioni interverranno prima della gara. SKY TRAIL. ANCONA ANTONELLA;BARBATO CLAUDIO;BATTOCCHIO GIUSEPPE;BEE NICOLA;BIANCHI SIMONE;BONACIN MICHELA;BOTTENE MARCO;BRUGNOLO BRUNO;CADEL ANDREA;CAMPAGNOLO ALESSIA;CAMPAGNOLO LORIS;CANUTO ALESSANDRO;CAPPATO VANNI;CARIBONI GIORGIO;CASTAGNA STEFANO;CAZZADOR FRANCESCO;COLLESEI CRISTIAN;COZZA MARTINO;D’ORAZI MATTEO;DE LORENZI MARIANNA;DEGAN FEDERICO;FIETTA STEFANO FRANCO;FORLIN GIORGIO;FRARE CLAUDIO;GADDO NICOLA;GARBIN FEDERICO;GASPARI MICHELA;GIULIATTINI BURBUI MARGHERITA;GRION ALESSANDRO;GUADAGNINI MARIANO;LONGO DANIELE;LORENZONI MICHELE;LUNARDI GIORGIO;MACCHERINI PAMELA;MARCONCINI VINCENZO;MARTINEZ LOIDA MARIA;MAZZERO ALICE;MENCARELLI FEDERICA;MIOTTI OMAR;MISTRETTA RICCARDO;MONARCA DAVIDE;MONDIN ANGELO PIO;MONDIN PLACIDO;MORETTI GIUSEPPE;MURARO FABIO;NAPPA DIEGO;NOTALI KATIA;PALUELLO MAURO;PASI MASSIMO;PEGORARO BARBARA;PELLIZZATO ADRIANO;PELUSIO ANDREA;PEOTA GIUSEPPE;PIAIA TATIANA;PISONI ANDREA;PIVA SIMONE;POLETTI MASSIMO;POLLEY MELANIA;POMI DANIELE;SALVATO LUCIANO;SCHIAVI MICHELE;SOLLAZZO MARCO;SPEZZAPRIA RUDI;STAFFOLANI MASSIMO;STEFANI MARIANO;TONASSO TIZIANO;TONIOLO LORENZO;TONON DAVIDE;TORRENTI ALESSANDRO;TOSCAN MARIANO;TOSCAN SAMUELE;TOSI CINZIA;TREVISI DIEGO;VALIERA LUIGI;VASON JOHNNY;VERLATO MARIO;VISENTIN PAOLO;VIVIAN LUCA;VIVIAN LUIGI;XODO MARCO;ZANCAN LUCA;ZAPPULLA MARZIA;ZUFFELLATO JACOPO. 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il grande Sport
Ciclismo Lo junior Uc Giorgione alla sesta vittoria
Cassani spettatore della performance di Conci al Sestriere E’ stata la sesta vittoria stagionale per lo scalatore junior in forza all’Uc Giorgione Trentino. Nicola Conci ha firmato un’altra impresa. La pièce è quella della Pinerolo – Sestriere, sulle strade dove il “campionissimo” Fausto Coppi, ha scritto le pagine più belle della storia del ciclismo. Al via i migliori scalatori del panorama nazionale e d’oltralpe, con la presenza di corridori svizzeri e francesi. 100,5 i km da percorrere. Dopo un tratto pianeggiante, il percorso prevedeva la risalita della vallata che portava prima all’ascesa di Pragelato e poi al Colle del Sestriere. Il portacolori dell’ Uc Giorgione Trentino si fa attore di un’azione che lascia tutti a bocca aperta. Ai 6 km dal traguardo si trova con il gruppetto dei migliori ad inseguire un drappello di fuggitivi con un margine di vantaggio di 2 minuti. Ma quando il cartello segna i - 3, Conci sferra l’attacco superando un corridore dopo l’altro e lasciando gli
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altri sport
immediati inseguitori a quasi 20 secondi di distacco, che diventeranno poi 8 al suo arrivo a braccia alzate. Completano il podio il campione regionale toscano Daniel Savini (Gc Romagnano Guerciotti) e il lombardo Simone Curioni. Ad assistere all’impresa di Nicola Conci anche il Ct della nazionale maggiore Davide Cassani.
HOCKEY PISTA
Azzurrini Campioni d’Europa in Francia
Grande affermazione azzurra in Francia, agli Europei U17. Dopo aver eliminato big come Portogallo e i padroni in casa transalpini, gli azzurrini hanno sofferto ma trionfato nella finale contro la Spagna, vinta per uno a zero grazie al golden gol di Barbieri ai supplementari dopo che la partita regolamentare era finito sullo 0-0. Si tratta di un titolo continentale che il team azzurro inseguiva da ben 22 anni: da tanto non lo vinceva più.
Il gruppo si è dimostrato eccezionale e, dopo il raduno di Roana, è volato in Francia molto determinato. Fondamentali nella formazione azzurra i giovanissimi del Bassano, Giacomo Tumelero, e del Breganze, Bruno Sgaria (il portiere, considerato dal comunicato della Federazione il migliore in campo nella finale) e Francesco Compagno. Un pool di ragazzi che fa sognare il team nazionale per il futuro dell’hockey italiano.
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Sorpresa per l’assegnazione del Rugby Bassano nel girone B Pool 1 della C. Diciamo che la società non se l’aspettava e che si presenta piuttosto impegnativo per le trasferte che comporta. Tante le novità di quest’anno: il campionato sarà gestito dalla Federazione e non dai Comitati Regionali come avveniva fino allo scorso anno e la formula prevede una prima fase con partite di andata e ritorno tra le componenti di ciascuna Pool. Le prime tre classificate di ciascun Pool si qualificano ad un Pool Promozione con partite di andata e ritorno la cui vincente sarà promossa in Serie B 2015/2016. Le squadre classificate dal quarto al sesto posto di Pool 1 e Pool 2 accederanno ad un Pool Passaggio con partite di andata e ritorno. Quinta e sesta classificata del Pool Passaggio parteciperanno nel 2015/2016 alla Serie C. Il Rugby Bassano è appunto inserito nel girone B Pool 1 assieme a Lupi di Canolo, Rugby Mantova, Petrarca Padova, Monsters Rugby e Rugby Monselice. Il Pool 2, con cui si incroceranno nella seconda fase in base ai risultati della fase autunnale, è composto da Botticino Rugby, Borgo Poncarale, Rugby Rovato, Ospitaletto Rugby, Sudtirolo Rugby e Rugby Trento.
I giallorossi comunque si stanno preperando al meglio al via del campionato del 5 ottobre, lavorando senza soste tra Cà Baroncello e il nuovo spazio a San Fortunato. Il preparatore atletico Giovanni Fontana è alle prese con lo stato di forma mentre supervisori in campo sono Segafredo Pierobon. Essere inseriti nel girone lombardo non è il massimo. Territorialmente parlando Bassano è border line se si guarda alla posizione delle altre squadre: la gestione delle trasferte sarà di certo un aspetto da non sottovalutare. Segafredo non nasconde le perplessità: “Dovremo lavorare anche sulla gestione di trasferte impegnative. Al momento alcuni avversari sono delle autentiche incognite. La prima fase non sarà di certo una passeggiata”.
il grande Sport
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altri sport
L’avventura I due rallisti del JTeam “resistono” alla loro prima prova in mtb
Transalp per soli duri Pozzobon e Favero ce la fanno E’ stata davvero un’avventura la Transalp Craft Bike 2014 per Riccardo Favero e Enrico Pozzobon, due rallisti del JTeam per una volta dedicatisi alla mountain bike in una delle sfide più dure. La galoppata, da Oberammergau in Germania fino a Riva del Garda per 582 chilometri complessivi e oltre 19 mila metri di dislivello in sette tappe, si è rivelata ostica per le condizioni meteo spesso impossibili. Alla fine però la sfida è stata vinta e il traguardo trentino è stato raggiunto. Le “truppe” in gara sono state molto decimate. Basta pensare che sono partite 600 copie (1200 atleti) e ne
sono arrivate 480: 240 atleti hanno mollato per le difficoltà incontrare. Favero e Pozzobon si sono classificati al 327. posto assoluto, non male visto che erano praticamente dei neofiti rispetto alla gran parte dei concorrenti. Questa edizione della Transalp oltre che per la fatica e il divertimento verrà ricordata perché segnata dal continuo maltempo e dal freddo. A parte la prima tappa e la penultima, tutta la gara è stata interessata da una pioggia alternante, quotidianamente presente. Specialmente durante la seconda tappa non è mai cessato di piovere dal primo all’ultimo
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chilometro. E già la tappa del secondo giorno di gara ha fatto una grande selezione, e ha causato numerosi ritiri: sia per rotture sia per ipotermia. La giornata era freddissima e anche le numerose coppie di ciclisti professionisti presenti hanno faticato duro per giungere all’arrivo. Maltempo anche nella tappa finale e quel tragitto da Trento all’arrivo di Riva del Garda si è forse rivelato il più difficile della settimana di bike. Obiettivo raggiunto per i due del JTeam, oltre le aspettative, e con un posizionamento in classifica generale di tutto rispetto. «Questo è stato possibile -
TRIATHLON
Il più e il meno giovane Ironman, da Zurigo a Vichy Sui dati anagrafici non giuriamo ma i due triathleti di cui parliamo sono probabilmente il più giovane e il meno giovane (21 e 55 anni), nel Bassanese, ad aver affrontato e concluso un Ironman. Come spiega Glenda Antico, allenatrice della specialità, 21 anni sono tanto pochi per correre un ironman: «Di norma ci si avvicina a queste distanze verso i 35 anni a meno che non si sia già triathleti professionisti. Per mettere assieme la resistenza necessaria per i mitici 3,8 km di nuoto, i 180 di bici e i 42 a piedi ci vogliono anni e la testa matura di un adulto che va verso gli “anta”». A smentirla proprio un suo atleta, il valstagnese Samuele Pontarollo del club bassanese Tribù, che ha solo 21 anni e, tra l’altro, lavora e quindi non ha tutto il tempo che vuole per allenarsi, ma deve farlo il mattino presto o la sera. Arriva dal ciclismo, in primavera era stato il più giovane runner alla Treviso Marathlon e a luglio eccolo all’ironman di Zurigo. Il suo sport preferito è il ciclismo e la sua frazione in gara è stata appena sotto le 6 ore; al nuoto ha dovuto dedicare molto allenamento poiché era forse il suo anello debole, in gara ha chiuso in 1 ora e 32 e di corsa; per la più dolorosa e massacrante frazione con cui si chiude l’impresa Ironman ha impiegato 4 ore e 44. In totale 12 ore 35 per entrare sicuramente nella storia di Bassano come il più giovane triathleta diventato un finisher. Dalla Svizzera al cuore della Francia, ecco un signore nato 34 anni prima di Samuele. Paolo Andriollo, single, presidente della società Triathlon Bassano, 55 primavere, a Vichy si è laureato per la
prima volta finisher di un Ironman. Vichy è una delle capitali europee del triathlon: «La mia gara è durata 14 ore e 20 minuti. Alla prima prova sono uscito dall’acqua terz’ultimo, soffrendo per via di una frattura alla clavicola, procuratami per un’incidente in bici pochi mesi fa. In bici sono riuscito a tenere una media di 30 all’ora. La maratona infine è stata molto dura: ho corso i primi 25 km, poi per l’affaticamento ho rallentato la corsa con fermate più lunghe ai ristori. E’ stato uno sforzo quasi sovrumano ma ora posso dire di aver avuto una volontà di ferro». Da diversi anni fa il trathleta anche nei vari campionati italiani. A ottobre del 2013 ha iniziato ad aumentare le distanze per prepararsi alla gara di Vichy. «Tutto ciò non è stato solo uno sforzo, ma un piacere della vita - dice Andriollo -. Ho cominciato ad amare la corsa, il nuoto e la bici come mai prima: correndo per le capitali europee, nuotando coi delfini, pedalando sotto la neve». Tra i momenti più belli ricorda una gara di triathlon sprint: «I miei figli mi supportarono all’arrivo e tagliai il traguardo con mia figlia per mano».
spiega Giuseppe Battaglia del la squadra bassanese JTeam - anche grazie alla minuziosa organizzazione logistica messa a disposizione dalla nostra squadra, curata sul campo da Sergio Polato, presenza fondamentale per i nostri atleti oltre che per alcuni altri atleti sconosciuti, poco organizzati per una gara selettiva come questa, rifocillandoli e dando loro vestiti di copertura dalla pioggia e freddo». Dopo la grande fatica, comunque, i due biker e l’organizzazione non intendono demordere. Messa in archivio l’indimenticabile edizione 2014, hanno già iniziato ad allenarsi per il 2015.
Gabardo, triathleta per tutte le stagioni sul tetto del mondo Dal tetto del mondo alle gare locali, Davide Gabardo, 34enne di Bassano, insegnante di Pilates, un bel po’ di soddisfazioni se le è tolte. Cominciamo col dire che nel winter triathlon quest’anno, sulle nevi di Cogne, si è laureato campione del mondo di categoria, mentre nel febbraio del 2013, sempre a Cogne, fu vicecampione del mondo assoluto. Durante quest’estate, invece, si è dedicato al triathlon cross. A Dongo (Como) sotto una pioggia incessante, dopo 1 km. di nuoto, 23 di mtb e 8 di corsa si è classificato 5. assoluto e primo di categoria S3 in 2h 20’ 39”. Quindi a Revine Lago, al Tnatura (km. 1.5 di nuoto, 24 di mountain bike e 8 di corsa), uscito molto attardato dalla frazione di nuoto, con uno strepitoso recupero nella durissima frazione di mtb è riuscito a piazzarsi terzo assoluto e primo di categoria S3. L’atleta, che gareggia con il Cus Trento, ha chiuso la gara in 2h 15’ 38”. Ciliegina sulla torta in agosto la gara a Cismon del Grappa “Xc della Valbrenta campionato provinciale” dove è finito secondo assoluto e primo di categoria su un percorso molto tecnico ma bellissimo, con passaggi sotto i magnifici archi allestiti in occasione della festa di Nostra Signora del Pedancino.
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7 settembre 2014 - 10 il grande Sport altri sport Calcio C Unica Avvio scoppiettante dei giallorossi in Coppa e capitombolo nella prima di campionato
Rosso avvisa: «Più concreti»
Una Coppa Italia abbagliante e luccicante prima dei secondi 45’ da incubo con la Lazio e una partenza in campionato sdrucciolevole. E allora qual è il valore di questo Bassano che si affaccia per la prima volta sul proscenio della Lega Pro Unica? Vediamo di approfondire un minimo: staff tecnico e giocatori non si pongono limiti, vogliono giocarsi ogni duello per tirare a vincere senza speculare nulla e in effetti questo atteggiamento sempre molto offensivo e propositivo ha spinto i giallorossi alla doppia sorprendente pirateria di Vicenza e Livorno nella Tim Cup e a imbrigliare gagliardamente la Lazio all’Olimpico per metà gara. E al debutto col Pavia seppur in 10 contro 11 sarebbe dovuta finire 4-1 per la Virtus, ma troppi riprovevoli errori sottoporta e un po’ di scalognaccia nera hanno impedito il bottino. Tuttavia il presidente Stefano Rosso ha preventivamente lanciato l’allarme. Sì, perchè il pres che per primo assieme al padre Renzo aveva applaudito i fuochi d’artificio agostani, dinanzi ai rovesci inziali ha subito messo in guardia la comitiva. «Molto bene la mentalità d’attacco e l’idea di cercare sempre la porta - il pensiero presidenziale - dopodichè cerchiamo di insaccarla più spesso con più cattiveria sotto-
Sono riapparsi nell’angolo della gradinata i Boys (foto Zanolla)
rete e senza mai dimenticare di procedere umili. Perchè appena ci crediamo bravi le becchiamo sui denti». Concetto che ha un suo fondamento. Stefano Rosso ha infatti vissuto in prima personale due precedenti annate in C1: quella del debutto di Jaconi, cominciata col brivido (2-3 interno con la Spal), eppoi proseguita progressivamente a grandi falcate, toccando a marzo uno straordinario quarto posto playoff per la B, eppoi conclusa due mesi dopo in calando ma comunque
lontanissimi da qualunque pericolo. Quindi lo Jaconi bis in un ambiente e in un contesto molto più spento e sfilacciato: avvio balordo (0-1 casalingo col Lanciano), troppe sberle nel primo mese e una formazione che mai si è ripresa per davvero con una retrocessione evitabilissima. Quindi il messaggio dei comandanti è chiarissimo: stesso spirito, ma diversa praticità: il Pavia con un rigore ha fatto bingo, al Soccer Team non sono bastate 7 opportunità e un penalty per strappare un pareggio.
E l’amarezza ovviamente tracima perchè si sono registrati confortanti segnali di un entusiasmo ritrovato attorno al pallone in città. La cavalcata trionfale della scorsa stagione combinata coi lampi della Coppa Italia hanno creato un clima di grande attesa attorno alla squadra, culminato con la ragguardevole presenza di supporter alla presentazione dei giocatori la scorsa settimana in piazza e a una cornice cospicua all’esordio col Pavia, tenuto conto che si giocava nell’insolito orario delle 11 del mattino, un inedito assoluto nel football professionistico. Non solo: sono riapparsi nell’angolo della gradinata i Boys, la frangia più calda del tifo uscita di scena cinque anni fa e ora tornata quasi in formazione tipo: cori e slancio da curva vera, anche se poi sono i risultati ad alimentare l’euforia e in quest’ottica un successo al pronti via sarebbe stato balsamico per galvanizzare l’ambiente e un pubblico che ha ugualmente tributato un lungo applauso ai ragazzi, segno di un affetto in evidente lievitazione. Ecco perchè un patrimonio di questo tipo, appena riconquistato, non ci si può più permettere di perderlo nuovamente. Intanto i punti salvezza, poi semmai, primavera di frizzi e lazzi. Vincenzo Pittureri
Volley B2 Il campionato scatterà il prossimo 18 ottobre e terminerà il 9 maggio
Poletto: «Avventura che entusiasma»
È cominciata la nuova avventura del Bassano Volley, nella stagione che vede la squadra giallorossa ritornare in un campionato nazionale, quello della serie B2. Dopo sette anni di A2 e tre di B1, ed il vittorioso torneo di serie C dell’ultima stagione, il team bassanese si presenta dunque al via del torneo di B2, dopo che per gran parte dell’estate la dirigenza sembrava intenzionata a rinunciarvi e rimanere in serie C. E lo fa con una squadra rinnovata e decisamente ringiovanita rispetto alla passata stagione, anche se non
mancano le conferme, a cominciare da quella di mister Diego Poletto e dall’onnipresente capitan Guarise. «Stiamo per affrontare una nuova avventura – dichiara coach Diego Poletto - un percorso senza dubbio motivante ed entusiasmante, perché la serie B2 rappresenta per molti di noi una novità. Sono convinto però che, nonostante la poca esperienza, potremo dire la nostra contro ogni avversario. Insomma, chi ci verrà a vedere al PalaBruel si potrà senz’altro divertire». La squadra giallorossa, agli
Diego Poletto
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ordini di coach Diego Poletto e del preparatore atletico Giovanni Fontana, ha iniziato la preparazione pre-campionato il 25 agosto, mentre il torneo inizierà il 18 ottobre per terminare il 9 maggio. «Mi aspetto una serie B2 molto più competitiva rispetto alla C – prosegue Poletto – perché non solo il livello tecnico è diverso, ma anche i team sono più organizzati. Ad esempio, se in C solo due o tre formazioni studiano sistematicamente le avversarie, in B2 tutte sanno tutto di ogni avversaria. Per quanto ci riguarda, probabilmente ci vorrà un po’ di tempo per adeguarci alla categoria». Rispetto alla serie C sono cambiati anche gli obiettivi... «Senza dubbio le favorite per il salto di categoria sono altre, a cominciare dalle padovane Valsugana Volley e Pallavolo Padova, per passare poi alle veronesi Pasta Avesani Isola e Polisportiva San Giorgio Saira, senza dimenticare il Silvolley Trebaseleghe. Noi puntiamo a un campionato dignitoso, con l’obiettivo di salvarci prima possibile». Questa la rosa: Osellame e Zurlo sono i palleggiatori, capitan Guarise e Frighetto gli opposti, Comacchio, Rampin e Bizzotto i centrali, Ioppi, Bordignon, Finco e Ravagnin gli schiacciatori, Busatta il libero. Completano l’organico il team manager Luigi Scomazzon, lo scout-man Marco Scomazzon e il fisioterapista Riccardo Guarise. Stefano Cirillo
CALCIO SERIE B
Il Cittadella ritrova il derby... col Vicenza
Parte bene la stagione del Cittadella, anche con la lieta sorpresa del ripescaggio del Vicenza in serie B. La squadra granata potrà disputare almeno un derby, anche se quello classico con il Padova lascerà un vuoto incolmabile. La squadra di Claudio Foscarini (detto il Ferguson del Piave con 10 anni alla guida dei granata, più due con la Primavera) ha fatto l’esordio in campionato con un buon 1-1 a Modena, dimostrando di poter disputare la serie B nella colonnina di sinistra del televideo. L’attacco con il trio Co-Ge-Sgri, integrato da giovani promettenti, è affidabile (un anno fa si contava solo su giovani di belle speranze), il centrocampo è compatto, mentre la difesa è solida. Dopo aver vinto tutte le amichevoli, il Cittadella ha superato al Tombolato il Pontedera (gol di Gerardi e Sgrigna) nella Coppa Italia e poi ha perso in casa del Sassuolo (4-1 con gol di Coralli e una buona prestazione solo per un’ora). La regola di giocare la partita secca in casa della squadra di categoria superiore condiziona fortemente il risultato. Adesso avanti con il campionato. L’esordio in posticipo a Modena ha visto il Cittadella andare in vantaggio con una perfetta punizione di Sgrigna e meritare la vittoria per un’ora, poi il finale è stato dei padroni di casa. C’è fiducia per la prossima al Tombolato domenica 7 settembre alle 15 contro l’Avellino dell’ex Eros Schiavon, dove si punterà decisamente ai tre punti. Il Centro di coordinamento dei club granata è motivato a fare il dodicesimo uomo in campo con il record degli abbonati e a una serie di iniziative, talune addirittura inedite. Dopo l’organizzazione del pullman per Modena (Club Granata Cittadel-
Motori
Costenaro punta il S. Martino L’edizione del cinquantenario, in programma il 12 e 13 settembre, vedrà al via anche Giorgio Costenaro. Dal 2006 divide stabilmente l’abitacolo con l’amico Sergio Marchi. “Ormai siamo una vecchia coppia consolidata – sottolinea il driver di Marostica – che si capisce al volo. Fedeltà assoluta”. Ovvio pensare che Costenaro-Marchi siano i favoriti tra gli storici del 2014.
Claudio Foscarini
lese), le Ladies del “Club Angelo Gabrielli granata per sempre” vogliono stupire con la trasferta in pullman a Bologna il 27 settembre, mentre il Granata Cittadellese vuole bissare per Varese il 12 ottobre. Il club “Salf Granata Da Godi-Fontaniva Presente” si sta movimentando per Carpi (16 novembre 2014) dopo la riuscitissima trasferta dello scorso anno con vittoria del Cittadella e visita storico-culturale al campo di Fossoli. Amedeo Bressa del club “Granata Al Sole”sta realizzando un libro sulla storia del calcio cittadellese. Rino Piotto
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Speciale Rally
7 settembre 2014 - 11
speciale Rally Città di Bassano
A fianco il podio della scorsa edizione in piazzale Firenze. Sotto a sinistra l’equipaggio OriellaTommasini mentre in basso il podio europeo di Lucky Battistolli conquistato alle Alpi Orientali
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L’edizione n. 31 La Bassano Rally Racing abbandona l’internazionale e ritrova i big
Il Città di Bassano torna alle origini Tornato all’antico, come comunicato qualche mese fa, scegliendo di iscrivere la gara per auto moderne al calendario nazionale con partecipazione straniera autorizzata (rinunciando quindi alla titolazione internazionale), visto il periodo economico non certo florido, l’evento organizzato dalla Bassano Rally Racing si svela a piloti e appassionati. Sul sito della scuderia www.bassanorally.it sono stati infatti pubblicati i dettagli dell’edizione numero 31 della gara veneta in programma il 26 e 27 settembre prossimi. Il termine ultimo per l’invio dei modelli di adesione è fissato per venerdì 19 settembre. Nello stesso giorno, dalle 20 alle 22, e nella giornata successiva dalle 8 alle 13.30, gli equipaggi regolarmente iscritti potranno ritirare il road book per effettuare le ricognizioni del percorso. È stata chiesta alla Federazione, in virtù della struttura del percorso di gara, le deroga per l’effettuazione delle ricognizioni del percorso su due giorni, e più precisamente sabato 20 settembre appunto e giovedì 25 dalle 8.30 alle 18. A tal proposito una raccomandazione viene dagli oganizzatori: le ricognizioni del percorso vanno fatte rigorosamente nei giorni previsti dal regolamento particolare di gara e soprattutto sempre nel rispetto, oltre che del Codice della Strada, anche del territorio e soprattutto dei residenti. A tutela di ciò la Bassano Rally Racing ha già organizzato un team di commissari di percorso che presidieranno le prove speciali già
dai prossimi giorni. Le verifiche sportive e tecniche sono pianificate per venerdì 26 settembre dalle 9 alle 14. Confermata la logistica della direzione gara e delle verifiche; l’Hotel Glamour ospiterà la Direzione Gara e la Sala Stampa mentre la concessionaria Fiat Ceccato e la Bassano Parquet sa-
Per la prima volta la prova speciale di Marostica sarà a pagamento
ranno sede dei controlli pre-gara. Tutto quindi sarà concentrato nel raggio di poche decine di metri, usufruendo tra l’altro di oltre 300 posti auto coperti del parcheggio interrato dell’hotel. La famosa “Salita della Rosina”, a Marostica, torna ad ospitare lo shakedown, in programma sempre venerdì dalle 13 alle 17. Mentre la prima prova speciale, sempre a Marostica, avrà un biglietti di ingresso. E fino a qui tutto come al solito, ma si parlava di un nuovo ciclo del Rally di Bassano e presto è spiegata questa affermazione. A scendere per primi dal palco partenza alle 19.10 di venerdì 26 settembre saranno i partecipanti al 9° Rally Storico Città
Lucky Battistolli sul tetto d’Europa
di Bassano, a seguire quelli del 31° Rally Città del Bassano e a concludere quelli della 5^ Coppa Città di Bassano, ossia la gara di regolarità. Così Paolo Grandesso, presidente del Comitato Organizzatore, spiega questa scelta. “La storia del nostro rally è iniziata nel 1984, esattamente trent’anni fa, e quindi abbiamo pensato che per festeggiare al meglio un traguardo così importante sarebbe stato bello dare il giusto risalto a quelle vetture che tre decenni fa hanno partecipato alla prima edizione della gara. Crediamo nel valore dei rally storici e questa volta lasceremo a loro l’onore di transitare per primi sulle speciali”.
La cinquantesima edizione del Rally delle Alpi Orientali, valido per il Campionato Europeo Rally Storici consacra Lucky Battistolli Campione Continentale con due gare d’anticipo. In coppia con Fabrizia Pons, il campione vicentino coglie il prestigioso successo al termine di una gara entusiasmante che lo ha visto, soprattutto nella prima giornata, riuscire a balzare al comando dopo aver chiuso le prime due prove speciali al terzo posto assoluto, quando non era riuscito a far esprimere il massimo della potenza al suo motore per un piccolo problema tecnico. Ma anche grazie al preziosissimo supporto di tutta la squadra tecnica che ovviava a questo difetto che gli impediva di andare veloce come solo lui sa, dalla terza ps Lucky inizia a inanellare una serie di vittorie di frazioni che lo portano già alla conclusione della prima giornata ad essere in testa con 25” e mezzo
sui secondi, la coppia BrazzoliValmassoi, anch’essi su Lancia Rally 37. La seconda giornata di prove speciali è stata una cavalcata vincente di Lucky-Pons che tappa dopo tappa hanno aumentato il vantaggio fino all’ 11ma e ultima che li ha visti chiudere con un vantaggio di 2’53” sui secondi classificati, Brazzoli-Valmassoi. Sul podio, al terzo posto la coppia Jensen-Pedersen, su Porsche Carrera RS con un distacco di 4’46”. Lucky è tornato in modo continuativo quest’anno alle gare agonistiche, dopo quasi vent’anni di assenza ed alla prima occasione importante coglie un successo straordinario che scatena l’entusiasmo delle migliaia di suoi sostenitori. In classifica generale Lucky ha totalizzato 241 punti. Brazzoli che lo segue è a 207 ma per il meccanismo dello scarto dei migliori risultati Battistolli è ormai inarrivabile ed è il nuovo Campione Europeo.
7 settembre 2014 - 13 il grande Sport speciale Rally Città di Bassano Comitato Organizzatore Il presidente Grandesso svela i segreti della kermesse in programma il 26-27 settembre
«Sarà uno spettacolo»
«Non crediate che sia stata una scelta facile, ci siamo trovati a un bivio decisamente impegnativo, o chiudere battenti, dopo tre decenni di successi, o trovare una soluzione alternativa». Le parole di Paolo Grandesso, presidente del Comitato organizzatore del Rally, non lasciano spazio a dubbi. Le sorti del “Città di Bassano” erano in bilico, finchè non si è deciso di fare un passo indietro, di tornare alle origini, di rinunciare dunque alla validità “internazionale” della gara per abbracciare quella nazionale. Le spese di allestimento e organizzazione per una manifestazione del genere sono sempre più ingenti, tutto quello che poteva tagliare è stato tagliato, a eccezione della sicurezza per i partecipanti e il pubblico, su quella, dicono nel quartier generale della Bassano Rally Racing, non si risparmia, anzi! Questa “rivoluzione” si traduce in un calo delle spese in termini di organizzazione e in una diminuzione del chilometraggio minimo delle prove speciali in programma che passa dai 120 km ai circa 85 km; di conseguenza, anche per quanto concerne i piloti, la riduzione dei costi è rappresentata da una tassa di iscrizione inferiore e un inferiore costo di noleggio delle vetture. Mancheranno le Wrc. «Vi dirò che a questo punto forse è anche un bene, ci sono vetture più piccole che sono ugualmente performanti e che daranno di sicuro spettacolo». Torneranno dunque i big di una volta? «Me lo auguro, ho sentito tanti drivers intenzionati a presentarsi al via. E poi torniamo a dare spazio ai piloti nostrani, come era accaduto esattamente nell’edizione numero uno del Rally». Poi la novità del Rally Storico Città di Bassa-
Paolo Grandesso
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no e 5^ Coppa Città di Bassano, manifestazioni riservate alle auto storiche... «Che anticiperanno il rally moderno vivacizzando la manifestazione. L’attenzione verso questo tipo di vetture è d’obbligo visto, non solo l’interesse di tanti piloti che magari ritrovano la voglia, dopo anni, di indossare nuovamente tuta e casco, e di giovani che apprezzano il fascino di vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo sportivo, ma anche del pubblico che assiste a confronti serrati sul filo dei secondi. Una gara che conta già trentuno anni di storia ininterrotta, deve far coesistere il presente con il suo passato glorioso». E per quanto riguarda la Mitropa? «Il passaggio da internazionale a nazionale non ci impedirà di mantenere l’ormai storica validità per la Mitropa Cup e il percorso prevederà le prove che hanno fatto la storia della nostra gara».
Battaglin, Spagolla Piccolotto, Sciessere... sono annunciati i big
Spariscono le vetture Wrc e tornano probabilmente i big di un tempo, quelli che hanno infiammato per un decennio il Città di Bassano e che poi, negli ultimi anni, hanno fatto un passo indietro. Al momento di andare in stampa non abbiamo ancora l’elenco degli iscritti, ma già trapelano le prime indiscrezioni. Sembrano certe infatti le partecipazioni dei campioni di casa Battaglin (assente da quattro anni), Sciessere, Spagolla e Piccolotto, piloti che con le loro performance hanno contribuito ad accendere gli entusiasmi del pubblico. «Al momento non abbiamo ancora nulla di sicuro - ammette Grandesso - ma siamo convinti che molti di loro torneranno a calcare le nostre prove speciali. A tal proposito vorrei invitare tutti i piloti che si iscriveranno a evitare ricognizioni lungo le prove speciali. Oltre a essere rischioso, arrechiamo disturbo alle persone». «Vorrei infine ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, dai giovani di San Lazzaro che assieme all’Amministrazione Comunale ci hanno permesso di organizzare i riordini a tutti i volontari».
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speciale Rally Città di Bassano
7 settembre 2014 - 14
IL PERCORSO DEL RALLY “CITTA’ DI BASSANO” EDIZIONE 2014
7 settembre 2014 - 15 il grande Sport speciale Rally Città di Bassano Le prove speciali Si parte in notturna dalla città scaligera e dopo Valstagna tornano Stoccareddo e Rubbio
I giochi si aprono a Marostica
Con una prova speciale in notturna a Marostica e con tre prove speciali il giorno successivo senza il Monte Grappa, il 31. Rally Città di Bassano riduce notevolemente il chilometraggio, dando quindi quindi la possibilità a molti più appassionati di partecipare visto che il minor numero di chilometri consente un costo minore di iscrizione. Il programma di gara prevede un percorso identico per le tre gare costituito da dieci tratti cronometrati per un totale di 80,60 km su di un totale di 315,06 km. Si comincia venerdì sera con la prova denominata “Marostica” della lunghezza di 2,90 km e con partenza fissata per le 19.59 al termine della quale i concorrenti entreranno nel parco riordino notturno. Si riparte sabato 27 alle ore 08.00 per affrontare le 9 speciali rimanenti, ossia il triplo passaggio su “Valstagna” (09.32 – 13.14 – 16.56) lunga 12,63 km, “Stoccareddo” (10.02 – 13.44 – 17.26) di 5,78 km e “Rubbio” (10.34 – 14.16 – 17.58) con i suoi 7,49 km. I riordini sono previsti a San Lazzaro, mentre i parchi assistenza sono a Bassano. Arrivo finale e relativa premiazione nella centralissima Piazza Libertà a Bassano del Grappa dalle 19.30 di sabato 27. Per concludere un’ultima curiosità: fin dal lontano 1984 la locandina del rally ha cambiato colore e veste grafica ogni anno. Quest’anno lo staff della Bassano Rally Racing ha scelto lo sfondo bianco, così come quello della prima edizione. Rally Nazionale allora e rally nazionale quest’anno: il nuovo ciclo del rally di Bassano è cominciato.
P.S. 1 Marostica 2,90 km
P.S. 2-5-8 Valstagna 12,63 km
P.S. 3-6-9 Stoccareddo 5,78 km
P.S. 4-7-10 Rubbio 7,49 km
Giampaolo Basso Paolo ScaratRtsoGnrueppo 4)
re (Porsche 911 Car
Agostino Iccolti Tino FerraraRrseGllruippo 4)
re (Porsche 911 Car
Etichette Bassano
Rappresentanze cartografiche
Giampaolo e Agostino sono amici nella vita e sul campo di gara. Due che saranno sicuramente protagonisti sulla salita di Pedavena e al Rally di Bassano, dove punteranno al podio. Un’amicizia che dura da oltre dieci anni, nata proprio nel mondo dei motori, dove entrambi si ritengono “gentlemen” che sanno divertirsi e mietere risultati. Giampaolo Basso, vecchia volpe nel giro motoristico, corre da quasi 40 anni, senza aver mai mollato una sola stagione. Predilige i rally ma non disdegna le corse in salita, sulla neve e sul ghiaccio. Con un curriculum lunghissimo di 350 gare, Basso ha messo a segno sei assoluti nei rally moderni e una ventina nei rally in salita per auto storiche, oltre a una cinquantina di podi. Ha
guidato un po’ di tutto, dalla 124 Abarth alle Opel Kadett/Manta, fino alle Escort Sierra Cosworth, Bmw M3, Subaru Wrc e Toyota Celica. Nel 2005 la scelta di puntare sulle storiche con la bellissima Porsche RS 911 Carrera. Navigato per tanti anni da Andriollo e Alloro, da sei stagioni corre con Paolo Scattone (navigatore con 200 gare all’attivo). Agostino Iccolti invece ha una decina di anni in meno di Basso, ma pur con meno esperienza ha già tagliato il traguardo delle 100 gare. Anche lui predilige i rally, ma spesso partecipa alle Ronde e alle salite. Vanta parecchi assoluti (oltre una decina) sulle storiche e una quindicina di podi. Poi ha conosciuto Basso in una gara storica,
che l’ha convinto a prendersi una Porsche e a portarla dallo stesso preparatore Aldo Peruccon dell’Autocarrera di Crespano del Grappa e dallo stesso carrozziere Paolo Lunardon per la scocca. Da allora sono inseparabili e spesso corrono le stesse gare. Fra i due c’è massimo rispetto e stima, pur essendo rivali a bordo dei loro bolidi. Giampaolo dice di Agostino: «È un pilota preciso, che non prende rischi e che cura i dettagli». L’altro risponde: «Giampaolo corre con tutto, anche quando la macchina è storta». Ora li attende la difficile prova del Bassano (dove Basso ha anche vinto), con avversari tosti come Lucky, Montini, Nori, Costenaro, Tolfo, Pasutti... -Sarà grande battaglia!
L.P.
Carrozzeria Lunardon - Nove