il grande Sport pagine di pura passione
(anno XII n. 6) diffusione gratuita periodico 5 giugno 2016
n. 222
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Rio aspettaci Tre papabili per l’Italvolley alle Olimpiadi
GIRO D’ITALIA
Dopo Asolo spunta l’idea di Possagno
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RALLY
Dopo tre anni torna a ruggire lo Schio day
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ATLETICA
Gloria prima d’Italia col pass per gli Europei
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CALCIO & SOLIDARIETA’
Jus Sport Bassano in campo per l’oncologia del S. Bassiano Il calendario della solidarietà dello Jus Sport Bassano inizia sabato 11 giugno a Campese con la partita di calcio a favore della Associazione Oncologica
SanBassiano. Si affronteranno, lo Jus Sport Bassano e il SanBassiano Football. Avvocati e medici ancora in campo per una bella causa.
il grande Sport
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sportivamente
R
mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
Imparare a correre anche la scuola può fare molto Non mancano le occasioni per far correre i nostri giovani al di fuori dei percorsi tradizionali. Per commemorare il centenario della Grande Guerra è stato predisposto un circuito di 4 gare, una per ogni anno del conflitto che sconvolse il nostro territorio e il mondo intero, con una formula originale per valorizzare lo spirito di gruppo: ampia partecipazione, 25 atleti per scuola, e crono sul 20° della squadra al traguardo dopo la partenza scaglionata. Così è accorso qualche migliaio di studenti delle scuole medie e superiori a Bassano nel 2015 e ad Asiago due settimane fa, a seguire Schio e Valli del Pasubio nel 2017 e Vicenza nel 2018. Non serve particolare allenamento per mille, millecinquecento metri: agli insegnanti basta curare la selezione fra campestre invernale e giochi su pista primaverili per organizzare la squadra e convincerla a rimanere compatta. Non conta il primo, non conta il secondo, conta il ventesimo. Così partendo dalla vecchia stazione che fece scendere tanti soldati verso il fronte, gli atleti si sono avviati verso il centro di Asiago per salire fino al Sacrario dove riposano 50mila caduti.
Nella foto il saluto delle scuole medie di Marostica, vincenti con maschi e femmine. Pochi giorni dopo altra corsa, aperta a tutti, ma dedicata in
particolare alle scuole elementari General Giardino di San Vito a Bassano. A dire il vero tanti bambini e tante famiglie hanno camminato gli 8km della 36a Marcia del Libro che hanno lambito il centro per scendere in riva al Brenta fra Margnan e Ca’ Erizzo e solo i primi e i più cresciuti hanno tenuto il passo per fare classifica. All’arrivo infatti un’addetta segnava la posizione sul cartellino
con timbro progressivo e un’altra registrava nome/cognome per redigere la classifica di sezione. Sono partito con gli ultimi e ho superato molti piccoli sfiatati, in ripresa dall’avvio troppo veloce, e solo verso metà gara ho raggiunto il primo di quinta che ho accompagnato fino al traguardo. ‘Che tempo ha fatto?’ mi ha chiesto il papà. ’Non lo so! Non ho fatto partire il cronometro …
però possiamo calcolarlo dai video di partenza e arrivo’. Guardati gli orari nello smartphone e presa una misura Gps, Giovanni ha corso appena sopra i 5’00”/km: un bell’andare a 11 anni senza allenamento e senza affanno, per la semplice gioia di muoversi in compagnia. info@scuoladicorsa.it
B
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010
Maratona sotto le due ore, prima o dopo ci si arriva Sarà mai possibile correre la maratona sotto le due ore? L’attuale record mondiale appartiene al keniano Dennis Kimetto, stabilito alla maratona di Berlino con 2 ore, 2 min e 57 secondi. Incredibile la sua seconda metà di gara più veloce di 30 secondi rispetto alla prima . Sicuramente i record sono fatti per essere battuti e nello specifico nella maratona in 30 anni il limite è migliorato di oltre 5 minuti. Quando ancora non si sa, probabilmente si può intuire il continente dell’atleta che riuscirà in questa impresa. Ci sono in Africa decine di potenziali Kimetto, ragazzi nati in altura e giovanissimi avviati alla corsa di resistenza. In quei luoghi ci sono le condizioni ideali per allenarsi. Da Abebe Bikila ad ora sono passati più di 50 anni ed in questo mezzo secolo gli atleti si sono evoluti. E’ iniziato il professionismo, le maratone e le competizioni più iportanti
pagano un sacco di soldi e gli allenamenti si spingono fino al limite. Del valore di Kimetto ce ne sono molti altri tra cui Mutai , Biwot , Kipchoge per parlare di Kenia oppure alteti etiopi come Bekele. Ma cos’è che fa la differenza per avere un grande atleta. Un maratoneta durante lo sforzo massimo deve avere la capacità
di usare grandi quantità di ossigeno. Il suo cuore deve battere circa all’80 per cento della sua frequenza massima per non formare acido lattico nei muscoli. La sua scorta energetica nel corpo non deve mai andare in riserva. E poi importantissimo, saper correre bene, saper utilizzare muscolatura, tendini, in breve produrre energia da trasformare in forza ed essere veloce. Molti altri fattori contribuiscono ad essere grandi maratoneti, fra questi la genetica, è chiaro che un mulo non diventerà mai un cavallo da corsa. La strada è ancora lunga sebbene la maratona rimane a 42 km e 195 metri. Però noi siamo abituati a sognare ed i record esistono per essere battuti. emmerunning.weebly.com/blog
MARCE E CORSE
si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
Sport e diete, l’eccesso spesso provoca disturbi L’aspetto alimentare è spesso molto curato da chi pratica sport, sia a livello amatoriale che agonistico. In questi anni sta aumentando l’interesse verso questa dimensione e allo stesso tempo si comincia a porre una sempre maggiore attenzione verso un problema molto diffuso che coinvolge la nutrizione in ambito sportivo. Si comincia a parlare sempre più spesso di Dca, ossia di disturbi del comportamento alimentare nello sport. Gli atleti e
ritmi snervanti da sostenere, richieste prestazionali troppo elevate, perfezionismo ecc.) e possono manifestarsi in diverse forme come abbuffate, digiuni, alimentazione compulsiva o restrittiva e così via. Ma esistono degli sport più a rischio? Alcune discipline sembrano essere più soggette a far emergere questo tipo di disturbi come ad esempio: sport di endurance (corse di lunga durata, triathlon, ciclismo ecc), sport estetici (danza, ginnastica arti-
le atlete, in particolare, si sottopongono a diete che a volte possono non essere adatte allo sport praticato, ritrovandosi così in condizioni di iponutrizione o ipernutrizione. La fobia del controllo del peso corporeo può attivare un meccanismo distorto che si instaura nel tentativo di ritrovare o mantenere il peso ideale e questo può portare ad una serie di pratiche pericolose per la salute come saltare i pasti, usare abbigliamento non idoneo con l’intento di sudare il più possibile, rischiando così la disidratazione, indurre vomito o usare lassativi per riportare la lancetta della bilancia sul peso desiderato. Comportamenti alimentari di questo tipo possono essere scatenati dalle più disparate motivazioni (stress, infortuni,
stica, pattinaggio artistico, nuoto sincronizzato ecc.), sport con categorie di peso (arti marziali, pugilato ecc.), sport che prediligono un basso peso corporeo (equitazione), sport che enfatizzano la massa muscolare (body building), sport in cui l’abbigliamento per la competizione sottolinea la forma del corpo (nuoto, pallavolo). Classificare i disturbi alimentari è molto complesso. Non esistono solo anoressia e bulimia ma una serie di sfumature che vanno dalla dismorfofobia muscolare, all’anoressia atletica, all’ortoressia (più nota come l’ossessione per il mangiare sano e l’eccessivo controllo sulla qualità del cibo con rischio di iponutrizione e compromissione della vita sociale, lavorativa ed affettiva).
Quest’ultimo disturbo è di recente identificazione e sembra essere molto più presente negli atleti maschi rispetto alle femmine. Tenendo conto delle criticità sulla metodologia usata negli studi ad oggi compiuti, i risultati emersi hanno evidenziato come la prevalenza di tali disturbi sia più alta negli atleti rispetto ai non atleti, e come aumenti con il livello della competizione. Le differenze tra anoressia nervosa e anoressia atletica aiutano a fare chiarezza su alcune caratteristiche di tali disturbi nello sport: nel primo caso la perdita di peso è prevalentemente legata a un disturbo dell’immagine corporea, mentre nel secondo caso ha l’obiettivo di ottenere un miglioramento della performance sportiva. In una problematica di questo tipo è importante evitare di focalizzare il trattamento esclusivamente dal punto di vista dietologico, che potrebbe invece far aumentare negli atleti la preoccupazione nei confronti dell’alimentazione, del peso e delle forme corporee. È fondamentale invece che ad occuparsi di questi disturbi sia un team multidisciplinare (psicologo e psicoterapeuta, endocrinologo, medico sportivo, nutrizionista ecc.) ed è importante coinvolgere nel percorso di normalizzazione del comportamento alimentare anche i famigliari, o i legami affettivi più stretti, della persona che ne soffre. I risultati di efficacia del trattamento multidisciplinare, che può includere anche una modifica della metodologia di allenamento, hanno forti evidenze. È importante puntare inoltre sulla prevenzione educando atleti, allenatori e famiglie sugli effetti deleteri dei Dca sia per la salute che per la prestazione sportiva stessa. www.raffaellatoniolo.it
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Carne rossa, i pro e i contro: occhio alle quantità In base alla tipologia di nutrizione gli esseri viventi si dividono in autotrofi ed eterotrofi. Ai primi (dal greco “autos” = da se stesso e “trophos” = alimentazione) appartengono i vegetali, alcune alghe e microrganismi (fotoautotrofi) capaci di trasformare l’energia del sole in energia chimica e depositarla nelle molecole di glucosio. Gli organismi eterotrofi (dal gerco “héteros” = altro, differente) si nutrono di sostanze organiche prodotte dagli organismi autotrofi, sono rappresentati dai funghi e dagli animali che si alimentano di vegetali (erbivori) vivi o morti, oppure di altri animali (carnivori). L’uomo invece è un onnivoro dotato di un apparato digerente in grado di digerire e assimilare sia cibi vegetali che animali, una condizione che a livello evolutivo ha dato un considerevole vantaggio per la sopravvivenza e la propagazione della specie soprattutto in periodi di carestia. Questa condizione tuttavia non ci permette di alimentarci in modo assoluto solo di alimenti animali e/o solo di alimenti vegetali, basti pensare che nei vegetali non sono presenti tutti gli amminoacidi e i grassi essenziali, le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno. Bisognerebbe integrare anche alimenti di origine e/o derivazione animale: carne soprattutto bianca (3 volte a settimana), pesce soprattutto azzurro (3-4 volte a settimana), latte, formaggi, yougurt (soprattutto magri), uova, affinché si abbia una alimentazione sana e equilibrata. Tuttavia negli ultimi anni il consumo eccessivo di prodotti carnei, soprattutto derivati da carne rossa e/o lavorate (salumi, insaccati e carne in scatola, ecc.), ha destato molta preoccupazione nella comunità scientifica. Secondo l’ Airc - As-
sociazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - un consumo eccessivo di carne rossa e/o lavorata potrebbe aumentare il rischio di sviluppare alcuni tumori. Sembra che l’aumento del rischio sia proporzionale alla quantità e alla frequenza dei consumi e che un consumo di carne rossa massimo 1-2 volte a settimana potrebbe essere accettabile (spesso la carne soprattutto rossa viene consumata anche tutti i giorni, e in alcuni casi anche più volte al giorno). Numerosi studi dimostrano che un consumo eccessivo di proteine animali soprattutto de-
rivate da carni rosse e lavorate, aumenta il rischio di sviluppare anche patologie cardiovascolari, diabete, obesità e il cancro soprattutto dell’apparato gastrointestinale (cancro dello stomaco, colon-retto, ecc.). Tuttavia si ricorda che la carne contiene un’ottima fonte di amminoacidi essenziali, vitamina B12 e ferro di tipo EME il cui assorbimento è migliore rispetto a quello vegetale. Il World Cancer Research Fund raccomanda di consumare non più di 300 grammi a settimana e di consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura (400 grammi ) al giorno. Secondo l’ Airc il consumo al di sotto dei 500 grammi alla settimana non costituisce un pericolo per la salute. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it nutrizionistabassanodelgrappa.jimdo.com
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il grande Sport
5 giugno 2016 - 3
primo piano
Olimpiadi Il volley azzurro ha conquistato l’accesso ai Giochi. E ora Ofelia, Paola e Anastasia sono in pole
Tre con la valigia per Rio Malinov, Egonu e Guerra (da sinistra a destra nelle foto). Una play e due schiacciatrici cresciute nei territori ai piedi del Grappa possono essere tre “colonne” della nazionale azzurra alle Olimpiadi di Rio. I giochi delle convocazioni sono tutti da fare, ma se il buongiorno si vede dal mattino le probabilità sono alte. Le giovani atlete sono infatti nel “giro” azzurro e, soprattutto, Ofelia Malinov e Paola Egonu sono state sul parquet del torneo intercontinentale di qualificazione olimpica di Tokyo, dove la squadra azzurra si è classificata al primo posto e ha così conquistato il pass per Rio. Lì Ofelia è entrata in cabina di regia, sostituendo in extremis Noemi Signorile, bloccata dal mal di schiena. Mentre Paola si è esaltata bastonando le avversarie con le sue schiacciate. Ofelia Malinov, famiglia di origini bulgare e tutta vocata al volley, è stata una colonna del Bruel Volley Bassano in serie B1, squadra a cui è rimasta legata per oltre tre
annate; da lì il balzo nelle squadre azzurre giovanili e, dal 2014, anche nella nazionale maggiore. E’ passata poi al Club Italia in A2 e A1. Giocherà la prossima stagione con le campionesse d’Italia del Conegliano. Paola Egonu invece, nata a Cittadella nel 1998 da genitori nigeriani, ha mosso i primi passi nella città murata e a Galliera. Arriva al Club Italia, società federale, nella stagione 2013-14 in B1, poi in A2 e quest’anno in A1. Anastasia Guerra, di Castelfranco, è un’altra schiacciatrice cresciuta in B1 nel Bruel , per due stagioni. Nel 2014 entra a far parte del progetto federale del Club Italia, ed esordisce in A2 per poi salire i vari gradini e approdare anche lei alla nazionale assoluta. Non era a Tokyo ma ora è stata convocata per i collegiali di preparazione al World Grand Prix. Coach Bonitta può contare su queste magnifiche tre. Il territorio che le ha lanciate fa già il tifo per loro.
ATLETICA
Gloria col tricolore vola agli Europei Ci era andata vicina più volte ma sempre per un pelo non ce l’aveva fatta, pur essendo in alcuni casi la favorita: una volta a Jesolo dovette saltare in lungo sotto un acquazzone da tregenda, altre due le soffiarono l’oro nelle prove multiple all’ultima gara. Poi si era “vendicata” vicendo la classifica individuale ai campionati italiani di eptathlon e trainando allo scudetto la squadra di AV. Ma il titolo suo, “privato”, le era sempre mancato nei campionati federali, avendo colto solo quello agli Studenteschi. Stavolta invece, sotto l’acqua (ancora) di Lana, Bolzano, Gloria Gollin ce l’ha fatta, in maglia AV Despar. La “marconiana” del gruppo sportivo di Cassola, residente a Casoni di Mussolente, ha vinto il primo titolo italiano federale, nelle prove multiple Under 18. Ha fatto i personali sugli ostacoli veloci, nel giavellotto e nei 200 piani, si è comportata bene in alto, lungo e peso, poi il batticuore per gli 800 finali, iniziati con circa 150 punti di vantaggio. Ha dovuto difendersi a denti stretti, siglando il personale in 2’29” cercando di non farsi stracciare dalla piemontese Boasso. E ha mantenuto quei trenta punti utili a vincere il tricolore. Viaggiando su quasi 4900 punti complessivi (media di 700 a gara, che è ottima) ha anche fatto il minimo per gli
Europei di luglio, nei quali così vestirà la maglia azzurra della nazionale Allieve. Da segnalare che a Lana AV Despar ha fatto doppietta: sul terzo gradino del podio medagolia di bronzo per Angela Brandstetter, di Breganze, altra atleta molto forte e finita a una manciata di punti di distanza Sfortunato invece Riccardo Miglietta, U18 del decathlon e compagno di squadra, anche lui misquilese: parte a razzo, raccoglie 500 punti di scarto tra velocità e salti, un gap incolmnabile. Ma nellla seconda giornata, quando sullo stadio si rovescia, guarda caso, il diluvio, nel salto con l’asta incappa in tre nulli alla misura d’entrata e resta a 0 punti. Così scivola al sesto posto finale, quando il bis del titolo italiano (a marzo ha fatto suo quello indoor), e anche il punteggio per gli Europei, sembravano cosa fatta. La dura legge dello sport.
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5 giugno 2016 -4 il grande Sport ciclismo Giro d’Italia Dopo Asolo idee in movimento per il futuro: una crono da Tombolo e un arrivo spettacolare...
Vestire di rosa il tempio canoviano RETROSPETTIVA GIRO 2016 (sul web)
Il Brambilla innamorato, Trentin spalla fidata, Pozzato e il cinema, Nibali vittorioso sulle bufale: la corsa rosa de Il Grande Sport Lo volevano finito, ritirato, da ricovero. In due tappe finali Vincenzo Nibali ha battuto non solo gli avversari, ma anche le bufale montate nei giorni del suo presunto forfait. E poi i protagonisti di casa nostra impegnati in momenti di gloria, da Gianluca Brambilla, neo papà in rosa e con la compagna Cristina sua prima tifosa, a Matteo Trentin, entrambi alla prima vittoria del Giro, da Matteo Busato a Marco Bandiera l’escluso, da Enrico Battaglin a Sacha Modolo. E Pippo Pozzato vicino a graffiare una vittoria per le maglie rosse della Wilier, o chiacchierato per offerte che arriverebbero dal mondo del cinema.Oltre a dare spazio al Giro nella Marca culminato nell’arrivo di Asolo. Sul magazine online ilgrandesport. it o ilgrandesport.net abbiamo cercato di seguire il Giro in modo un po’ diverso. Tifando per gli atleti di casa e cercando di andare oltre il “normale” racconto dei media. Online si possono trovare tutti i nostri articoli, una piccola retrospettiva sulla corsa con occhi veneti e nordestini. In particolare nell’ultimo articolo dopo il trionfo di Nibali (“Nibali Nibali Nibali. Vincenzo ha sconfitto gufi e chiacchiere”) si possono trovare i link a tutti gli altri diversi capitoli. Se avete voglia di rileggerli.
Il bassanese Gianluca Brambilla con la famiglia durante una pausa del Giro nel Veneto. Pippo Pozzato ai microfoni del Processo alla tappa
Altro Giro, altra corsa…. Non si è spenta l’eco del successo sportivo e di pubblico della tappa arrivata ad Asolo, circa 100 mila tifosi sulle strade, che già si parla di opportunità e opzioni future possibili. Insomma, il Giro d’Italia può ritornare sulle nostre strade. Le “gole profonde” del Giro d’Italia parlano da qualche tempo di una possibile cronometro da Tombolo fino al centro storico di Asolo, vecchio progetto che verrebbe rispolverato, caro a Ennio Doris che con la sua Mediolanum è sponsor del Giro e quindi molto influente per la Rcs. L’arrivo in centro storico ad Asolo del Giro sarebbe un fatto storico: finora è approdato due volte a Casella lungo la Schiavonesca-Marosticana, nel 2010 con vittoria di Nibali e quest’anno con la cavalcata di Diego Ulissi. Ma l’arrivo in centro storico sarebbe quanto mai spettacolare e suggestivo visto che la città dai cento orizzonti e che ha dato dorati riposi alla viaggiatrice Freya Stark ospiterebbe la manifestazione dall’orizzonte rosa per eccellenza. “Sarebbe un vero e proprio sogno” diceva e dice Angelo Morlin, 34 Giri d’Italia con Rcs che da Vedelago è emigrato a Milano giovanissimo. Sognare non costa nulla e allora facciamolo visto e considerato che nelle ultime settimane si è fatta avanti anche un’altra ipotesi molto suggestiva, magari buona per il 2018. Si tratta del possibile arrivo del Giro d’Italia a Possagno, al tempio del Canova. 2018 chiusura delle celebrazioni per i 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale che ha visto Possagno in prima linea con gli abitanti sfollati e le montagne circostanti piene di trincee. Lo striscione dell’arrivo posto nel piazzale del Tempio con sullo sfondo l’opera canoviana e, dietro, Cima Grappa, sarebbe senza dubbio una location incredibile, unica. “In Francia avrebbero già fatto un arrivo in un luogo così - dice senza mezzi termini Gianluigi Contarin già sindaco di Riese Pio X che ha ospitato un arrivo ed una partenza del Giro, e assessore provinciale - e si tratterebbe di un traguardo incredibile sia dal punto di vista sportivo che scenografico. Ci vuole però il concorso della parte politica e di quella imprenditoriale della zona per supportare un’idea a mio avviso fattibile”. Insomma, altro Giro, altre emozioni ma stesso scenario e cioè la pedemontana del Grappa che trasuda ciclismo, emozioni e passioni. (Foto: Ulissi vince ad Asolo) Gabriele Zanchin
LA STORIA
Mille km in bici, la volata di Mika da Francoforte
(Gz) Da Francoforte ad Asolo in bicicletta per onorare il Giro e l’amico oste. Storie di sport, di gambe, di cuore e di biciclette, orizzonti lontani che portano tutti ad Asolo. “Ne è valsa la pena”. Lui è Mika Manninen, 46 anni, bagnino di Bad Endbach vicino a Francoforte in Germania, arrivato in Italia dopo mille chilometri sui pedali. Mika facile… verrebbe da dire scherzando. Stanco, stravolto, ma felice per l’avventura ha spiegato: “Mi sono riposato tre giorni, mi sono gustato l’arrivo il Giro ed ora rientro”. Ad Asolo però non ha visto la vittoria dei connazionali Kittel o Greipel, entrambi ritirati. Ma a lui interessava arrivare qui e salutare il suo amico oste Franco Cappelletto de “La Corte del Re” in centro storico. A quanto pare l’avventura è partita proprio da Franco. “Infatti - ha raccontato Mika - tutto è nato una sera dello scorso anno quando il mio oste di fiducia Franco mi accenno’ che nel 2016 il Giro sarebbe passato nel centro di Asolo. Così ho pianificato il viaggio, un po’ avventuroso attraverso le Alpi prese dal freddo. E’ stato fantastico arrivare nella bellissima Asolo dopo la lunga fatica. Ero partito con un berl sole, ma al Brennero ad aspettarmi c’erano la pioggia e il gelo. Ho atteso un giorno che il tempo migliorasse. Quando ho oltrepassato il Brennero ho preso un treno sino a Bressanone e successivamente un bus per Plancios dove mi sono cambiato in tenuta ciclistica per procedere altri 20 km attraverso l’ultimo passo in direzione dell’hotel in Antermoia. Quello è stato il giorno più duro in assoluto”. Ad Asolo Mika si è goduto l’arrivo della tappa, poi è rimasto qualche giorno a lustrarsi gliocchi con i favolosi panorami che la cittadina arroccata sa regalare.
Mtb A Mussolente dominio dell’atleta del Corratec Keit
“Misquil” nel segno di Casagrande
E’ stato un fine settimana ricco e intenso per il Team Macro. Primo appuntamento al sabato con il Rock Drop Bike Park Team Relay; scelta originale quella di inserire la specialità in una manifestazione a valenza regionale. Di per sé il Team Relay non è una novità E’ la specialità dove la nostra nazionale ha raccolto i più importanti successi delle ultime stagioni, titoli europei e mondiali. Rimane però limitata solo ad alcuni eventi particolarmente importanti; un meteo parzialmente clemente ha consentito di disputare regolarmente tutte le prove. La prima gara, dedicata ad agonisti e master ha visto già dalla frazione iniziale l’allungo deciso di Michele Casagrande per il Team Corratec Keit. Ha preso un vantaggio netto che il team ha aumentato fino all’arrivo. Niente di scontato però nella lotta per il podio. Due squadre giovani e determinate, Cube Crazy Victoria Bike e Team Rudy Project Pedali di Marca si sono scambiate il ruolo di immediato inseguitore nel gioco dei cambi. I due ultimi frazionisti cambiano a pochissimi secondi l’uno dall’altro, partono con il coltello tra i denti ed è Simone Segat x Cube Crazy Victoria Bike a cogliere il secondo gradino del podio, davanti ad Alberto Lenzi. Tra i Master gara di testa per il Team Ottavio Bottecchia 2, che precede Bettini Bike Team e la propria ulteriore staffetta. Molto simile la gara giovanile: Federico Ceolin lancia forte il Team Velociraptors, i compagni reggono, anzi, aumentano il vantaggio e la vittoria sarà loro, con grande distacco. Si disputano il po-
dio il Pedale Feltrino TBH e i più giovani del Team Corratec Keit. Arriveranno in questo ordine. Sotto il sole per l’edizione 29 della Misquil Bike. Gara dura, caratterizzata da tratti come dalle attese di vigilia abbondantemente fangosi e dislivelli accentuati. Michele Casagrande, come il giorno prima, allunga subito con decisione, seguito dal compagno di squadra Domenico Valerio. Giro su giro i distacchi si fanno notevoli, ma non c’è mai dubbio sull’affermazione di Michele, netta. Il terzo gradino del podio è di Andrea Dei Tos. E’ un fine settimana di successo per la squadra Corratec Keit, con Serena Calvetti che domina la prova femminile, davanti a Jessica Pellizzaro che arriva appaiata alla compagna junior Team Rudy Project Pedali di Marca Marika Tovo. Per Marika questa è una stagione di conferma a gran livello, prossimo appuntamento in maglia azzurra in Coppa del Mondo ad Albstadt. Si aggiunge meritatamente all’elenco dei successi di squadra Eddy Zordan, miglior Under 23 e 5° assoluto. Tra gli Juniores ancora successo per Nicola Taffarel. Foto: Casagrande e Team Relay Ulteriori notizie sulla gara, le foto e tutti i risultati Master e Giovanili nel magazine online www.ilgrandesport.it
5 giugno 2016 -6 il grande Sport calcio Serie B La squadra è a riposo ma la società è al lavoro e ha anche un occhio rivolto alla serie A
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CIRCOL O
“Citta”, un quadro d’autore Città di Bassano del Grappa
associazione oncologica sanbassiano Un cammino di solidarietà tra sofferenza e volontariato
INCONTRO DI CALCIO
Av vocati & M edici
È stata una stagione grandiosa quella da poco conclusa dal Cittadella. I numeri dicono che è la migliore della sua storia ultraquarantennale. Elenchiamo alcuni obiettivi raggiunti: campionato vinto con ritorno immediato in B (non è facile ripartire alla grande dopo una retrocessione!), record nella categoria con undici vittorie consecutive, Coralli capocannoniere in Coppa Italia Lega Pro e Bizzotto in Tim Cup, i 76 punti finali in classifica sono superiori a quelli di Spal e Benevento che hanno vinto gli altri due gironi di Lega Pro, 11 vittorie in casa e 12 in trasferta sono numeri da record. Valorizzazione di giovani promesse: Jallow, Bobb, Nava, Zaccagni, oltre a Bizzotto, Xamin, Amato, Varnier, e diversi altri giovani della Beretti granata. Cosa dire? Uno splendido quadro d’autore dipinto a più mani con l’ultima pennellata andata storta. Il riferimento è alla partita del 22 maggio al Tombolato persa con la Spal (3-1), valida per l’assegnazione della Supercoppa. Ci sono, però, due attenuanti per una prestazione piuttosto sgonfia: la fatica dopo la trasferta a Benevento (splendida vittoria per 4-2) non
smaltita in quattro giorni, mentre la Spal, che aveva vinto 4-1 con il Benevento, si era riposata per un’intera settimana, inoltre c’erano assenze per infortuni (Scaglia, Cappelletti, Bizzotto) e all’ultimo (Litteri) per motivi di famiglia. Peccato, perché dopo la
lavoro per ricostruire la rosa granata. Tanti petali sono in prestito (Benedetti, Nava, Bobb, Jallow, Zaccagni Litteri), altri hanno il contratto che scade a giugno. Quanti rimarranno? Quanti dovranno aggiungere nuova qualità ed esperienza per disputare un campionato di
Coppa Italia sfiorata (persa la finale con il Foggia) anche la Supercoppa è andata ad altre concorrenti. Per questo il giorno dopo (lunedì 23 maggio) durante la cena di chiusura stagionale alla “Casa dei Gelsi”, il responsabile tecnico Roberto Venturato ha affermato: «Non dobbiamo accontentarci, ma guardare avanti alzando ancora l’asticella per obiettivi sempre più importanti. Io sono ambizioso». Cosa vuol dire? C’è la volontà di puntare alla serie A? Intanto il direttore generale Stefano Marchetti è al
B senza il “solito” patema d’animo di lottare con l’acqua alla gola (o in apnea) per salvarsi? Intanto i giocatori si godono le meritate vacanze e i tifosi continuano a trovare motivi per prolungare il periodo dei festeggiamenti. Quando capiterà un’altra annata così? L’arrivederci è fissato a metà luglio con il nuovo organico che salirà a Lavarone per forgiare il nuovo gruppo, sempre con Roberto Venturato, dato per confermato senza tante formalità. Rino Piotto
Giovanili L’iniziativa è stata voluta da Pitton
“Calciando” in strada
JUS SPORT BASSANO
SAN BASSIANO FOOTBALL
Bassano del Grappa Campese 11 giugno 2016, ore 15.30 FACCIO MARCO www.pinta.it
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“Calciando in strada”, ha collegato la città. Calci al pallone in pieno centro, con più di 200 bambini e bambine dai 6 ai 12 anni e provenienti da ogni parte del comprensorio che hanno fatto capire anche e soprattutto agli adulti che il vero sport, quello con la S maiuscola, si pratica per divertimento. Promosso dalla Figc Bassano attraverso il responsabile dell’attività di base Nicola Costenaro, il consigliere del Crv Patrick Pitton, con la collaborazione dell’ufficio del coordinatore regionale Valter Bedin e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Bassano del Grappa che fin da su-
bito ha condiviso questa importante iniziativa sportiva e non solo. Una manifestazione che per un giorno ha restituito e fatto rivivere ai bambini un calcio ormai dimenticato e quasi impraticabile dai giovani di oggi: quel calcio giocato per strada, segnando le porte con quel che si ha a disposizione e contando i passi per delimitare gli spazi. A conclusione dell’attività tutti i piccoli partecipanti sono stati premiati con una medaglia ricordo dall’ospite d’onore Massimiliano Sambugaro, icona del calcio bassanese e non solo.
il grande Sport
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calcio
Lega Pro Il team giallorosso prepara già il ritiro ad Asiago
La mezza rivoluzione di Bassano: Seeber rimane, Sottili no
Prime mosse in casa del Bassano Virtus 55 Soccer Team. Conclusa la stagione con la sfortunata trasferta di Lecce, che ha subito estromesso la truppa di Sottili dai play off, ecco che la società giallorossa si è messa immediatamente al lavoro per allestire al meglio la prossima stagione agonistica. Ma andiamo con ordine. PROFONDO SUD – «Il risultato di 3-0 è troppo pesante per lo sforzo fatto dalla squadra – ha commentato mister Sottili dopo la sconfitta di Lecce -. I primi dieci minuti della gara, in cui abbiamo giocato bene, facevano presagire un commento finale del tutto diverso. Il rigore è nato dalla prima azione in area del Lecce, fino a quel momento avevamo dimostrato di non avere paura nel fare noi la partita. Il gruppo è cresciuto molto in questi mesi, ha sempre provato a creare gioco a ogni partita. Spesso le persone che incontravo mi dicevano che erano felici di venire allo stadio per vederci, perché si divertivano e questa è
una grande soddisfazione per un gruppo che da tre anni è al vertice. Non è un caso che il Bassano sia stata l’unica squadra a qualificarsi per il secondo anno consecutivo ai playoff». CIAO CIAO SOTTILI – Dopo il match con il Lecce, ecco arrivare la notizia. Il primo a salutare la compagnia è stato proprio il tecnico Stefano Sottili. Tempo addietro le parti sembravano vicine al rinnovo, ma poi la musica è cambiata e le loro strade si sono divise. «La società Bassano Virtus 55 Soc-
cer Team comunica che Stefano Sottili non sarà il responsabile tecnico della prima squadra per la prossima stagione sportiva. Il Club desidera ringraziare mister Sottili per gli importanti risultati ottenuti in questa stagione e gli augura il meglio per il prosieguo della propria carriera». Questo lo scarno comunicato con cui la società giallorossa ha annunciato il divorzio da Sottili. WERNER FOREVER – Chi rimane in giallorosso è invece il digì Werner Seeber. A lungo corteggiato dal Padova, Seeber
ha preferito rimanere a Bassano: il suo rapporto lavorativo è stato prolungato fino al 30 giugno 2018. La società ha così chiarito: «S’intende così dare seguito al progetto di sviluppo societario, nel quale il dg Seeber opera in piena sintonia con la società su obiettivi e modalità operative». CHI RESTA E CHI VA… - Rimarranno il portiere Rossi, capitan Bizzotto, l’altro centrale Barison, l’esterno di fascia Stevanin, il regista Proietti, le ali Falzerano e Candido, il bomber Maistrello, il laterale Laurenti e l’attaccante Fabbro, tutti legati da contratto anche per il prossimo anno. Ai nastri di partenza sono Momentè, D’Ambrosio, Soprano, Voltan, Piscitella e Gargiulo. Sul piede di partenza sono anche Misuraca e Davì, in forse il rinnovo di Pietribiasi, Semenzato e Toninelli. Da verificare in fine le specifiche situazioni del giovane portiere Costa (che l’Inter vorrebbe far giocare da titolare) e degli esperti Martinelli e Germinale. Stefano Cirillo
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Hockey Inline Mattarella in visita ad Asiago riceve la maglia n. 100
Mondiale “presidenziale” nei 7 Comuni
Non potevano trovare un modo migliore per lanciare il campionato mondiale di hockey su pattini in linea. Il testimonial è stato nientemeno che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ad Asiago. Durante l’incontro in municipio il sindaco Roberto Rigoni Stern lo ha fatto incontrare con gli emissari della federazione di hockey inline. E il giocatore Luca Rigoni, accompagnato dal dirigente Angelo Roffo, ha consegnato al Presidente la maglia azzurra personalizzata per Mattarella, con il nome e il numero 100 sulla schiena, riferito ai cent’anni dalla Grande Guerra celebrati in modo ufficiale durante la visita. Mattarella ha dimostrato di gradire l’omaggio e ha anche parlato dell’hockey, specialità che conosce e che reputa un gioco spettacolare e veloce. Ha fatto i migliori auspici alla squadra italiana. L’appuntamento con la manifestazione iridata è dal 12 al 25 giugno nei palasport di Asiago e Roana. Non è stavolta sul ghiaccio, ma l’hockey è nel dna degli altopianesi.
A Pedavena Il 16 luglio, al buio
Tutti sotto le stelle, si corre illuminati dalle torce frontali La “Corsa sotto le stelle” è la manifestazione in notturna di Pedavena. Partenza e arrivo, per rendere più suggestivo l’evento, verranno dati nel parco della Birreria Pedavena e il via sarà alle 20 del sabato 16 luglio. Con l’iscrizione viene consegnata a ciascun partecipante una torcia frontale, ed è obbligatorio usarla, che renderà più piacevole e sicuro l’evento. Si corre e si passeggia per alcune frazioni e nel centro di Pedavena, illuminati dalla luce portata da ogni partecipante in fronte. Il percorso è di nove chilometri per poter far partecipare anche nuclei familiari, gruppi di amici e chiunque voglia provare questa emozione. Per ogni info e per le preiscrizioni visitare il sito web www.prolocopedavena.it
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il grande Sport
L’angolo della Prevenzione
a cura del Dottor Gianluca Gnoato osteopata e fisioterapista
Specialista nei disequilibri del movimento ar�colare e muscolare. Esperto in fitoterapia e alimentazione nel sistema scheletrico
La rottura del Legamento Crociato Anteriore: lesione frequente, ma con un meccanismo traumatico spesso inspiegabile
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l Ligamento Crociato Anteriore è una delle briglie fibrose che �ene uni� femore e �bia (foto 1) e garan�sce la stabilità dell’ar�colazione del ginocchio, limitando i movimen� di rotazione e traslazione (si ricordano anche il Crociato Posteriore e i due Ligamen� Collaterali) a distorsione dell’Anteriore avviene quando il ginocchio è sogge�o ad uno stress torsionale che supera la sua capacità di tensione, determinandone lo s�ramento o la ro�ura completa (foto 2). port come calcio, calcio a 5, sci, rugby, basket, volley, ecc., nell’arco della stagione agonis�ca e/o amatoriale, vedono questo �po di trauma. Due sono le cause prevalen�: - trauma dire�o sul ginocchio, dovuto a contrasto (foto 3); - trauma indire�o, cioè cedimento del ginocchio senza contrasto o conta�o con l’avversario o con ogge� esterni. Mentre nel primo caso la situazione è determinata dire�amente dall’esterno e può essere raramente prevedibile ed evitabile, nel secondo ci si trova di fronte ad un disequilibrio del corpo (debolezza muscolare, deficit di ossigenazione, deficit posturale, stress emozionale, alimentazione scorre�a, ecc.) che comporta in un certo istante la mancanza di o�mali, ma invece presenta controllo del cervello della poun terreno disastroso che sizione del ginocchio predispone in (foto 4), un suo somodo allarmante vraccarico abnorme ai traumi a livello ed il superamento ginocchio. Un dei limi� di resistenSpesso la causa del intervento ultraza del Ligamento. professionale, dato mportante quindi è un trauma da osteopa� e preche gli atle� indiretto, cioè paratori atle�ci speagonis� o amasenza contrasto cializza� in ambito toriali si so�opongaran�sce gano sempre a uno o contatto con sanitario, di ridurre il rischio screening osteopadi infortuni. l’avversario �co (posturale, ma sopra�u�o dinamico) che analizzi nello specifico le componen� biomeccanica (forza, resistenza ed equilibrio muscolare), biochimica (alimentazione) ed emozionale (stress) per impostare un adeguato programma di prevenzione, basato su fisioterapia specifica della stabilizzazione della muscolatura del bacino, mirato a diminuire il rischio di tali infortuni. l ruolo della prevenzione è ancora poco considerato; la maggior parte delle volte l’atleta non manifesta sintomi, quindi crede che le sue condizioni di base siano
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altri sport
Pallacanestro Oltre al top team vola in A2 anche il Fanola San Martino
Lupebasket in festa con due team in A Un risultato inatteso e quasi impronosticabile alla vigilia, ma molto meritato in un torneo di serie B con varie importanti e blasonate società. Dopo le Giovani Lupe NovaPlast, che hanno conquistato il salto in serie C, arriva un’altra promozione per la famiglia Lupebasket: il Fanola, squadra della società satellite Lupe San Martino A.D. composta dall’Under 18 Elite giallonera con 5 innesti senior, stravince il ritorno della finale playoff di Serie B e si guadagna il passaggio in A2, diventando la seconda squadra padovana in serie A dopo ovviamente le sorelle maggiori del Fila, quinte nel terzo consecutivo torneo di A1 con le campionesse e varie azzurre allenate da coach Gianluca “Larry” Abignente. Contro il Brixia Brescia partendo dal -8 dell’andata e dopo un difficile primo quarto il Fanola di capitan Scappin, sulle orme della collega castellana di A1 Mary Sbrissa e dell’esperta Glo-
ria Pettenon e forti compagne, ha sciorinato una delle più esaltanti prestazioni stagionali trionfando 63-33 mandando in visibilio il gremito palasport come nei bigmatch delle colleghe di Serie A1. Il Fanola, composto anche da alcune atlete in organigramma A1 come Fassina, Beraldo, Amabiglia, dopo un ottimo campionato di serie B e la brillante sequenza dei play off contro Ma-
gestione tecnico-societaria del presidente Vittorio Giuriati e dello storico presidente onorario Francesco Cordiano. Assieme a loro Marco Prevedello responsabile marketing e l’appassionata dirigente Germana Birollo, con il completo staff di segreteria, accompagnatori e collaboratori e tutta la dirigenza, autrici del “miracolo sportivo” della palla a spicchi a San Martino.
riano Comense nei quarti e Lavagna in semifinale, con la conquista della Serie A2 ha raggiunto un traguardo ragguardevole che pone la cittadina dell’alta padovana al vertice del basket rosa italiano e conferma l’eccellente
«La promozione non era sicuramente l’obiettivo con cui avevamo iniziato la stagione – confessa il coach Enrico Valentini – però dopo un girone ad alti livelli, e vista anche l’eliminazione all’Interzona Under 18, ci sia-
VOLLEY UNDER 18
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Non finisce di regalare gioie ai suoi tifosi il Bruel Volley Bassano che, dopo aver vinto i campionati provinciali Under 16 e Under 18, dopo il 2. posto in provincia dell’Under 14 e dopo la miracolosa salvezza in serie B1, centra l’ennesimo successo di un 2016 che davvero non verrà dimenticato tanto in fretta. Stavolta è toccato all’Under 18 Brunopremi.com che nella finale regionale di categoria ha battuto 3-1 le eterne rivali dell’Imoco San Donà salendo ancora una volta sul gradino più alto del podio in regione. La vittoria è tutta delle leonesse di Martinez che hanno meritatamente trionfato al PalaMazzalovo di Montebelluna al
termine di una partita magari tecnicamente non eccelsa, ma senza dubbio intensa ed emozionante per i tanti colpi di scena e le rimonte, per i crolli improvvisi e i sorpassi all’ultima curva. Contava vincere comunque e le ragazze della Bruel non hanno fallito portando a casa un titolo che per questo gruppo rappresenta di fatto il secondo consecutivo dal momento che praticamente la stessa squadra l’anno scorso (quando era un’Under 16) si è laureata campione battendo in finale l’Union Volley Jesolo, mentre quest’anno il successo è arrivato nella tradizionale finale che le eterne rivali del San Donà.
mo detti che era giusto provarci. In merito alla partita, all’inizio le ragazze erano spaventate ed era normale per un gruppo così giovane, ma quando si sono sciolte hanno capovolto l’inerzia con un secondo quarto perfetto, trascinate anche da un tifo che sembrava quello della serie A1. Sono contento per le ragazze, un anno fa a quest’ora ci salvavamo e invece quest’anno, con una squadra quasi identica, abbiamo conquistato la A2». ROSTER: Claudia Amabiglia (1998), Francesca Beraldo (1999), Martina Boaretto (1999), Alessia Brutto (1999), Martina Busnardo (1995), Annachiara Crocetta (1998), Emma Dal Mas (1999), Eleonora Di Sabatino (1999), Martina Fassina (1999), Francesca Favaretto (1998), Sophia Maracchione (1999), Valentina Martini (1990), Benedetta Morpurgo (1998), Maddalena Morpurgo (1994), Gloria Pettenon (1991), Sara Scappin (1992), Camilla Tessari (1998), Maria Sole Vettore (2000). Allenatore Enrico Valentini, vice Michele Statua.
62° Trofeo
ALCIDE DEGASPERI Corsa Ciclistica per Dilettanti Elite - Under 23
2 Giugno 2016
Partenza da Bassano ore 13.00 da Piazza Terraglio Arrivo a Trento Museo delle Scienze “Muse” ore 16.30 U.S. Angarano Bassano del Grappa
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il grande Sport motori Il remake Dopo 3 anni di assenza ecco il 1. Rally Day organizzato dalla Psg
Schio torna in gara Torna il Rally Città di Schio. Dopo tre stagioni di assenza dai calendari sportivi nazionali, il 2016 sarà l’anno della ripartenza per una delle gare più amate del nord est, la culla dei rallies italiani. Fissato per il 9 e 10 luglio, si chiamerà 1. Rally Day Città di Schio, organizzato dal giovane sodalizio scledense Psg Rally, forte di una significativa impronta femminile, che ha voluto fortemente riproporre la
gara per riportarla nel giro di poche stagioni ai fasti di un tempo, come ad esempio accadde nel 2007 che fu finale della Coppa Italia. La storia “dello Schio”, infatti, è gloriosa, nell’albo d’oro delle ben 26 edizioni disputate risultano nomi come “Lucky”, Corradin, Ceccato, il compianto Zenere, Battaglin, Bianco, Gasparotto, il còrso Campana, sino all’ultimo vincitore del 2012, il locale Andrea Smiderle. Una storia importante, che non si poteva
lasciare negli annali e che è stato deciso di proseguire con un nuovo corso, con nuovi stimoli, con nuove persone in regia. Anche con al fianco diversi partner economici e soprattutto con un dialogo costruttivo con le Istituzioni. Un nuovo format, è all’orizzonte, quello di due sole prove speciali diverse, una da ripetere per tre occasioni e l’altra per due. Sarà un tracciato snello, che per adesso non
viene rivelato per evitare ricognizioni abusive e per non creare disagio ai cittadini residenti nelle zone interessate, oltre che conferire al confronto sul campo la massima trasparenza. Il 1. Rally Day Città di Schio viene inteso anche come forma di comunicazione del territorio, per questo è stata avviata una forte e costruttiva sinergia con l’amministrazione comunale di Schio, pertinente a promuovere i luoghi con lo sport, grazie soprattutto al turismo emozionale”, quello proprio attratto dal-
IRC CUP 2016
l’evento, capace di catalizzare un importante flusso di appassionati in almeno tre giorni intorno alla gara. Della valenza mediatica per il comprensorio scledense ne sono convinte anche alcune importanti realtà economiche della zona, che hanno aderito alla proposta della Psg Rally, come la Gps Packaging, che ospiterà i riordinamenti durante la sfida, oppure come la Ecor, nella cui struttura vi sarà organizzato il riordinamento notturno tra il sabato e la domenica. Dell’importanza che verrà data all’evento il tratto distintivo sarà la cerimonia di partenza che sarà in piazza Alessandro Rossi a Schio, in centro, davanti al magnifico duomo di San Pietro, oggi in stile neoclassico, ma che prende origini dal decimo secolo, sulla sommità del colle Gorzone, un piccolo sperone roccioso, ultimo tratto della lingua di terra che si incunea nel centro cittadino. Sarà il contesto ideale per dare il via all’edizione della rinascita di una gara di cui in questi tre anni scorsi in molti hanno percepito la mancanza. Il via verrà dato sabato 9 luglio dalle ore 20,30, poi i concorrenti porteranno le vetture nel riordinamento notturno, dal quale il primo concorrente ne uscirà l’indomani a partire dalle ore 9,01 di domenica 10. Seguiranno le sfide con il cronometro, prima della bandiera a scacchi che sventolerà nel piazzale antistante il palasport di Schio dalla ore 18,01. Tre i “Service Area” previsti, tutti nel piazzale pubblici spettacoli, sempre in zona Palasport.
RALLY
Oriella punta in alto nell’Italiano Wrc
Il Campionato Italiano Wrc 2016 ha nelle sue file un equipaggio di tutto rispetto rappresentato da Paolo Oriella e Sandra Tommasini che dopo la trasferta in chiaroscuro all’Isola d’Elba (stabili nella Top 5 della classifica assoluta, prima di rompere l’ammortizzatore a un passo dalla bandiera a scacchi) si sono presentati alla partenza della gara bresciana del Rally 1000 Miglia con il chiaro intento di dimostrare le proprie potenzialità e di cercare punti per un Campionato Italiano ancora apertissimo. Tre le prove speciali da percorrere due volte, per un totale di 100 km cronometrati. Con 114 equipaggi iscritti e con pro-
ve speciali che hanno messo a dura prova macchine e piloti, la gara è andata in archivio purtroppo con un dispiacere per Oriella e Tommasini poichè la loro Peugeot 207 Super 2000 ha avuto un guasto al motore proprio nella seconda prova. Ora l’equipaggio bassanese cerca fortuna in Puglia, nel Salento, con Oriella che per l’occasione è navigato dal marosticense Enrico Gastaldello di Marostica. Fra un un paio di settimane toccherà il Rally della Marca prima della pausa estiva. Gran finale poi con il San Martino di Castrozza e Como, in un campionato apertissimo dove i coefficienti delle gare possono ancora riservare grandi sorprese.
RALLY - Successo dei portacolori della Squadra Corse Isola Vicentina
Da Zanche e De Luis vincono il Campagnolo Casarotto firma col Team Munaretto Lucio Da Zanche cala il poker al 12. Rally Campagnolo, gara che un volta di più ha vissuto un rocambolesco finale. Nel corso dell’ultima speciale Guagliardo e Granata che erano saldamente al comando hanno dovuto alzare bandiera bianca causa rottura del motore della Porsche 911 SC Gruppo B e dare l’addio ad una vittoria che avevano ipotecato sin dalla prima speciale. Lucio Da Zanche conquista così la sua quarta vittoria nella gara vicentina, la prima in coppia con Daniele De Luis e
È giunta nelle ultime giornate l’ufficialità della firma siglata tra Andrea Casarotto e il team Munaretto con il chiaro intento di tentare l’assalto all’International Rally Cup 2016. Dopo un anno di vincente ambientazione in una delle serie più apprezzate a livello nazionale il driver di Villaverla ha deciso di compiere il passo più importante per cercare un risultato di prestigio e quale modo migliore per farlo se non quello di affidarsi ad uno dei top team italiani. Il successo mancato per un soffio nella passata stagione, con il grosso tallone di Achille dell’assenza nel round di apertura sull’Isola d’Elba, ha reso le idee ben chiare nella mente di Casarotto che per questa nuova e stimolante sfida è riuscito, grazie al supporto dei propri partners e alla supervisione della scuderia Best Racing Team, a imbastire il programma completo che lo vedrà quindi al via di tutti gli appuntamenti previsti dal calendario 2016. «Il nostro primo approccio nell’International Rally Cup è stato decisamente positivo – racconta Casarotto – perché terminare da vice campioni avendo disputato tre eventi su quattro, su strade mai viste, è da considerarsi un più che positivo debutto. Per questo nuovo impegno abbiamo optato per affidarci al team Munaretto, che ringrazio per la fiducia accordata, in quanto la loro esperienza in competizioni di elevato livello nonché la qualità dei mezzi a disposizione saranno sicuramente fattori chiave in grado di sostenerci nel corso della stagione. Poi abbiamo anche dato un tocco di campanilismo al tutto essendo entrambe dalla provincia di Vicenza, un motivo in più per dare il massimo». Il team Munaretto metterà a disposizione di Casarotto una performante Peugeot 208 di classe R2B con la quale il portacolori della Best Racing Team cercherà di farsi largo in uno dei contesti più competitivi sentendo i rumors della vigilia.
per l’occasione coi colori della Squadra Corse Isola Vicentina e rompe un digiuno che dura-
va da parecchio tempo; il valtellinese non ha mai mollato la presa risultando il più costante
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nell’inseguimento a Guagliardo, vincendo due speciali. Un soddisfatto Alberto Salvini in coppia con Davide Tagliaferri porta la sua Porsche 911 RSR, coi colori Piacenza Corse, in seconda posizione assoluta e di 2. raggruppamento grazie ad una prestazione convincente ribadita da due vittorie parziali. Il podio assoluto viene completato dalla Lancia Delta Integrale Gruppo A di Davide Negri e Betty Tognana che sono riusciti a correre una buona seconda parte di gara; per il duo della Meteco Corse anche la vittoria di 4° Raggruppamento. Stringono i denti Giorgio Costenaro e Sergio Marchi e riescono a portare all’arrivo ai piedi del podio la Lancia Stratos che nonostante qualche problema al motore è arrivata sino al traguardo. Impegnato una tantum correndo la gara di casa, il locale Nereo Sbalchiero firma il quinto posto assoluto con la Porsche 911 SC in coppia con Alberto Ferracin, con la quale si aggiudica anche la vittoria di 3. Raggruppamento.
5 giugno 2016 -11 il grande Sport altri sport Triathlon A Marostica è arrivato Giulio Molinari TROFEO DE GASPERI - Da Bassano a Trento
Mon Amour e lo stage con il campionissimo Marostica sta diventando sempre più un polo di attrazione per quanti amano il triathlon. Domenica 15 maggio si è svolto nella città scaligera il 1. stage con il campione del progetto “Triathlon Mon Amour”, organizzato dalla società sportiva Rari Nantes Marostica, da sempre attiva nella promozione di questo sport, sin dai settori giovanili. L’allenamento, aperto agli appassionati della triplice disciplina, si è avvallato della guida tecnica di Sergio Contin (ct nazionale italiana triathlon), Eros Venezian e Roberto Merlo responsabili area triathlon Rari Nantes. Il piemontese Giulio Molinari, triatleta professionista, appartenente al Gruppo Sportivo Carabinieri, vincitore dell’Europeo 2014, e fresco trionfatore nel campionato italiano di Triathlon Medio, è stato il graditissimo ospite chiamato per l’occasione dalla società marosticense. Il format pensato dagli organizzatori ha dato la possibilità ai partecipanti di provare l’esperienza di svolgere una sessione di allenamento completa con Molinari, un atleta che, nonostante la giovane età, ha già dimostrato la caratura del campione, vincendo nella disciplina del triathlon a media
La volata? Davanti al Muse NUOTO
Rosà conquista 22 medaglie a Tezze
A conclusione del circuito di gare zonali della stagione, il Centro nuoto Rosà è più che soddisfatto dei risultati portati a casa dai propri esordienti. Il susseguirsi delle giornate di gara ha visto gli atleti rosatesi praticamente sempre sul podio, sia nelle gare individuali che in quelle di staffetta. A tezze sul Brenta tra l’altro, la squadra ha conquistato un Il Triathlon Marostica in piazza con il campione Molinari prima dell’allenamento
distanza, non solo in Italia ma anche fuori i confini nazionali. Per gli appassionati è stata un’occasione da non mancare. Il carisma e la disponibilità di Molinari si sono tradotti in una grande emozione per i partecipanti i quali si sono messi alla prova in un training di gruppo che prevedeva nella prima parte del programma il cimento in un percorso ciclistico in linea di 40 km da Marostica a Valstagna e ritorno, un multilap podistico nelle campagne marosticensi di circa 9 km, e infine, una sessio-
ne di defaticamento in piscina nell’impianto di via Ravenne. Nel pomeriggio, lo stage è continuato presso la sala conferenze dell’Hotel Le Nove, dove, presentato da Sergio Contin, Giulio Molinari, da vero mattatore, ha risposto con dovizia di particolari a tutte le domande e le curiosità dei presenti. Le domande hanno spaziato a 360° su molteplici argomenti circa la vita sportiva del campione: dall’alimentazione alla tecnica di allenamento, dall’analisi dei materiali all’impegno nella campagna “I’m doping free”, promossa da un altro grande protagonista dello sport italiano, Filippo Magnini.
DILETTANTI
Alta Padovana Tour, dominio assoluto della Zalf Euromobil
L’Alta Padovana Tour si conferma la “Indianapolis” del Grande Ciclismo elite-under 23 con la vittoria di Nicolò Rocchi della Zalf Euromobil Désirée Fior sul traguardo di Tombolo davanti al bielorusso Uladzimir Harakhavik della piemontese Overall Cycling Team e al compagno Filippo Rocchetti. È stato un festival delle maglie verdirosse-bianche dello squadrone euro-mondiale di Castelframco Veneto con il tricolore Gianluca Milani al 4. posto, Marco Maronese 7., Gianmarco Begnoni 8., il vincitore 2015 Marco Gaggia 9., Michele Bresciani 10., in una corsa combattuta dai 146 partenti nei forti team, giunti da varie regioni ed esteri, iscritti alla grande classica-sprint del Veloce Club Tombolo. La manifestazione, dopo il raduno mattutino allo stadio Tombolato, è partita davanti alle Mura Cittadella con starter il vicesindaco Luca Pierobon, l’assessore allo sport Francesco Pozzato, il consigliere comunale Luigi Sabatino, Ginaldo Quattoni della Consulta Sport e il presidente Amedeo Pilotto. Il traguardo volante di metà corsa è stato vinto da Igor Vasileski (Cingolani Senigallia): in una giornata estiva, la corsa ha registrato tentativi di fuga e allunghi, fino a quattro giri dal termine in cui tredici corridori hanno accumulato 20”, riducendosi a sei unità alla penultima tornata e un distacco massimo di 45”. Nell’ultimo giro il gruppo tentava la reazione ma il sestetto reggeva la fuga e con Alvise De Marchi (Marchiol) perdere contatto a Campagnalta il quintetto procedeva verso l’arrivo disputando la stupenda “volatona”, nell’avvincente ultimo chilometro con la “chicane” a esse” degli 800 metri e il rettifilo di 400 metri, al traguardo municipale di via Vittorio Veneto. Nella centrale piazza San Pio X, ai 200 metri finali, è stato allestito con successo lo stand della Pro Loco, che ha radunato molti appassionati e numerosi ciclisti reduci anche dal “Grappa day”. Ammirata “madrina” al podio, nelle molteplici sinergie interdisciplinari di reciproca diffusione, è stata la pallavolista del Team Volley
di serie B2 Anna Chiara Toniato, che ha premiato con lo “sportivissimo” sindaco Cristian Andretta e vari ospiti presenti. La Zalf vola al comando del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata diretto da Pierluigi Basso e con la prossima 3. prova il prestigioso Giro del Medio Brenta di domenica 10 luglio con arrivo in quota a Gallio. «Ringrazio gli organizzatori ha detto il sindaco Cristian Andretta - e i tanti volontari che hanno consentito questo meraviglioso evento di sport».
bottino di ben 22 medaglie. Il forte team rosatese ora si avvia verso la parte più decisiva della stagione, che vedrà impegnati gli esordienti A ai campionati regionali estivi a metà luglio, dove i ragazzi difenderanno la classifica finale che li ha sempre visti primeggiare, sia a livello individuale che nelle staffette, da anni ormai presenza fissa nei podi veneti.
Mentre questo numero de Il grande Sport va in stampa si corre il Trofeo De Gasperi, 62. edizione, quest’anno (nell’alternanza dei percorsi) sulla direttrice da Bassano a Trento. Non possiamo perciò riportare su queste pagine la classifica dell’arrivo, ma diamo appuntamento ai lettori sul sito www. ilgrandesport.it per conoscere con tempestività l’esito della gara, classicissima delle più nobili per Elite U 23. La manifestazione condotta in tandem tra le associazioni Us Angarano Azzurra del presidente Bepi Parolin (nella foto), con il settore ciclismo condotto da Elio Stevanin, e Us Aurora di Trento, quest’anno presenta un bel tracciato con una chicca finale: l’arrivo di fronte al Muse, il prestigioso Museo delle Scienze di Trento. Un perfetto gemellaggio tra sport e cultura.
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