Il Grande Sport n. 220 del 3 aprile 2016

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il grande Sport pagine di pura passione

(anno XII n. 4) diffusione gratuita periodico 3 aprile 2016

STUDIO DI RIEDUCAZIONE AL MOVIMENTO www.srmovimento.com

n. 220

leggi anche il magazine online www.ilgrandesport.it

Rosso: «Playoff, stavolta siamo pronti»

Stefano Rosso presidente Bassano Virtus

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A SUON DI GOL

Coralli insegue Sambo, è sfida tra i bomber

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HAND BIKE

Francesca rossa volante prende la strada di Rio |||| a pagina 3

BICI D’EPOCA

Milano-Sanremo e i ciclisti storici trovano Merckx

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|||| su ilgrandesport.it

CICLISMO

Il Veloce ricorda Costenaro, ecco il primo memorial

Riparte la stagione del Veloce Club. Il sodalizio presieduto da Michele Cavalera conferma gli impegni tradizionali e mette in calendario il primo memorial intitolato al suo segretario Riccardo Costenaro |||| a pagina 11

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sportivamente

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

E ora ciascuno scelga il proprio parametro Per Natale avevo regalato lo schema del parametro e per Pasqua lo riempiamo di numeri, quelli che servono a tutti, anche a coloro che pensano di correre liberi in natura e poi condividono la traccia GPS per confrontare distanza-dislivello. La tabella non è vangelo, anzi, ma ho cercato di adattare le correlazioni in nero con test e tempi di gara in rosso che si possono far scivolare secondo opportunità: mezza incastrata fra soglia e medio, maratona fra medio e lento, mentre i 10 km sono fra potenza e soglia. Tutti termini ereditati dalla scuola di Ferrara perché sono ancora in voga come molti allievi del professor Conconi. L’unico valore fisiologico preciso è la VO2max, ovvero la velocità di corsa alla quale si raggiunge il massimo consumo di ossigeno (qui solo stimata), ma ha il difetto che è poco correlabile con la prestazione di gara per-

ché dipende molto dall’economia di corsa e dalla resistenza. Caratteristiche queste che hanno il pregio di essere ben allenabili. Prendere quindi due prestazioni sui “10km e mezza” oppure “test e mezza” – meglio che “test e 10km” – e sarà possibile puntare alla maratona o almeno desu-

mere i ritmi utili per allenarsi alla maratona, che esige un range più ampio della mezza (±3% contro ±1%): più aumenta la distanza, più aumentano le incognite di percorso. Tutte correlazioni studiate e applicate sugli allievi Scuola di Corsa, i cui risultati si addensano

nell’area riquadrata, ma valide anche al di fuori, restringendosi nella parte alta a ritmi più veloci e dilatandosi nella parte bassa a ritmi più lenti. Comunque i numeri non dicono tutto, perché il motore deve essere messo in condizioni di esprimersi. Con questi due pezzi fra Natale e Pasqua vi ho anticipato (e addensato) la mia parte – quella prestazionale – di un breviario in costruzione, dove Chiara avrà l’altra metà del vademecum dedicata alla preparazione funzionale, quella parte complementare che apprezziamo quanto più la frequentiamo. Ho già scritto tanto e più volte di questi argomenti nel sito Scuola di Corsa, a tanti livelli, dal principiante al vertice mondiale, e spero in questa nuova forma stampabile di fornire uno strumento utile e diffondere un minimo di criterio nell’allenamento. Poi ciascuno fa a modo suo quello che più gli piace. info@scuoladicorsa.it

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Sport, sinonimo di vita sana. Ma non sempre... Sta arrivando la bella stagione, finalmente, diranno molti runner. È giunto il momento di spogliarsi un pochino e di indossare capi di abbigliamento decisamente più leggeri. Ho trovato qualcuno che mi ha detto: «Adesso ricomincio a correre, perché sai io d’inverno non faccio niente». Un concetto decisamente sbagliato per affrontare la corsa. L’abbigliamento tecnico per correre ormai ha raggiunto alti livelli, quindi senza problemi siamo in grado di affrontare ogni stagione e ogni situazione atmosferica. In passato in questo periodo iniziava anche la stagione delle gare, sia di corsa in montagna che su strada. Nell’ultimo decennio non esiste fine settimana nell’arco dei dodici mesi che non ci siano competizioni. Il podista accanito quindi ha solo l’imbarazzo della scelta. Logicamente vorrebbe essere sempre in forma, ma questo a volte è impossibile. Per qualcuno questo periodo porta un senso di stan-

chezza fisica, l’arrivo dei primi caldi coglie il nostro corpo impreparato ad attuare un’adeguata termoregolazione. All’Ultrabericus di Vicenza che si è corso il 19 marzo, ci sono stati numerosi ritiri , probabilmente causati da questa situazione. Secondo me questo è un bel periodo per fare dei test, sia fisici che funzionali. Un test fisico importante potrebbero essere gli esami del sangue, prima di insistere con allenamenti sbagliati è sempre meglio individuare la causa del nostro malessere con relative carenze nel nostro organismo. Una volta accertato che stiamo bene si possono fare dei test funzionali per valutare il nostro

calo di prestazione. Mi viene in mente il test di Cooper, corsa di 12 minuti in pista con misurazione della distanza finale. Un po’ più complicato è il test Conconi, che analizza la frequenza cardiaca (sempre fatto in pista) con aumento della velocità ogni 200 metri. Non bisogna mai sottovalutare la nostra stanchezza fisica. Ogni tanto mi chiedono: «Secondo te posso prendere determinati integratori o vitamine?». Il mio pare è sempre quello di parlarne con il proprio medico che vi farà fare i dovuti accertamenti, se poi serviranno degli integratori sarà direttamente il medico a prescriverli. Quando una persona fa dello sport, che sia amatore o top runner, deve saper mettere insieme molte cose, le tre principali sono : allenamento, alimentazione e riposo adeguato. Se trascuriamo determinate situazioni, non sempre fare sport è sinonimo di vita sana. emmerunning.weebly.com/blog


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primo piano

Asolo Un circuito di dieci salite da percorrere a piedi o in bicicletta apre la strada all’arrivo della corsa rosa

Il “poli-brevetto” verso il Giro Un circuito di salite tutte “brevettate”. Verrebbe quasi da dire che tutte le strade portano ad Asolo, visto che sono state scelte dieci salite asolane per formare il brevetto. Si tratta di dieci salite individuate per questo singolare brevetto, che sono come i veri e propri muri delle classiche ciclistiche del nord. Dieci muri da scalare sia in bicicletta che a piedi da tutti gli appassionati locali degli sport di fatica, ciclismo e podismo appunto. Sono stati presentati in sala consiliare ad Asolo e rappresenta la prima iniziativa del Comitato di tappa in vista dell’arrivo del Giro d’Italia del 18 maggio prossimo ad Asolo. Il sindaco Mauro Miglierini, l’assessore allo sport Gerardo Pessetto e il presidente del comitato tappa Roberto Zago hanno fatto gli onori di casa per il nutrito numero di ospiti, Lucio Fregona (campione del mondo a squadre di corsa in montagna, la campionessa delle due ruote Alessandra Cappellotto, il campioncino di casa Leonardo Basso (a giorni firmerà il contratto con la Treck-Segafredo di Cancellara), l’ultrarunning Andrea Toniolo. Quindi i due “esperti” che hanno ideato e selezionati i dieci percorsi e cioè Daniele Sabbadin della “Sicleri” azienda di abbigliamento sportivo di Riese ed Enrico

Bacchin. I dieci percorsi potranno essere effettuati sia in bicicletta con itinerario supportato dalla Gaerne il calzaturificio di Maser, sia a piedi con i percorsi segnalati da appositi cartelli ideati dalla Scarpa di Asolo che partecipano attivamente all’iniziativa. Il brevetto si potrà acquistare presso l’ufficio turistico e bar di Asolo dove si potrà anche vidimare e ritirare l’attestato. Le dieci salite sono: via Foresto Nuovo (km 2,5), via Foresto vecchio (Km 1, 68), via Forestuzzo (Km 1,70), via Sottocastello (Km 1,11), via Sant’Anna (Km 1,60), via Foresto di Pagnano (Km 1,57), via Foresto del Casonetto (Km 1,31), via Riformati (km 1,75), Castello di Crespignaga (Km 3,9), via Gorghesana (Km 3,3). Le pendenze variano dal 3 al 18%, 40 km circa con un dislivello di 1600 metri. Gli appuntamenti di avvicinamento alla tappa del Giro: dopo l’incontro al teatro Duse con Francesco Moser, il 16 aprile alle 20,30 presentazione ufficiale della tappa di Asolo con la presenza di Bebe Vio; il 17 aprile alle 8,30 open day per il brevetto; nell’ambito di cento orizzonti, uno spettacolo teatrale su Marco Pantani. Gabriele Zanchin

FRANCESCA PORCELLATO

La “rossa volante” da Cividale per Rio

Nell’handbike Wh3 ha vinto alla Cities Marathon di Cividale in 1h 11’43. Così ha iniziato il suo ennesimo rush verso Olimpia. Francesca Porcellato, azzurrisima atleta paralimpica trevigiana, l’aveva detto che tutto sarebbe iniziato da lì e ha mantenuto la promessa: la sua strada per Rio è passata per il cuore del Friuli. L’esordio del lunedì di Pasquetta è stato ok come primo impegno della “rossa volante” di Riese Pio X, in una stagione che culminerà con la Paralimpiade di Rio, la decima rassegna a cinque cerchi di una carriera ineguagliabile. Dopo sei Paralimpiadi nell’atletica e tre nello sci nordico, con un 11 medaglie vinte, di cui tre d’oro, la Porcellato (nella foto Petrussi) è alle prese con una nuova sfida: domare la velocità di una handbike, disciplina del paraciclismo. “Ho scoperto l’handbike alla vigilia dei Giochi invernali di Sochi, la utilizzava-

mo in allenamento. Mi sono appassionata, i miglioramenti sono stati rapidi e il 2015 è stato un anno molto positivo, con 29 podi su 30 gare e il doppio oro (crono e maratona, ndr) dei Mondiali di Nottwil”. La maratona è nel destino della Porcellato. Nella sua “prima vita” da atleta, con la carrozzina olimpica, ha corso da protagonista in tutte le grandi classiche internazionali. Al suo palmarès mancava soltanto Boston. E a Boston, nel 2015, poche settimane dopo l’Unesco Cities Marathon, la Porcellato è andata a vincere con l’handbike. “Arrivo da un periodo di grandi carichi d’allenamento, non sarò brillante. Ma la voglia di gareggiare è tanta - ha spoegato Francesca prima di Cividale - . Dopo l’Unesco Cities Marathon, mi attendono le prime prove di Coppa Europa, un raduno con la Nazionale. Gli impegni incalzano. Rio è dietro l’angolo”.

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sportivamente

mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Imagery, “guardarsi” integra l’allenamento Che cos’hanno a che fare lo studio delle facoltà mentali e il loro uso con lo sport e la pratica motoria? Che beneficio possono trarre gli atleti da queste conoscenze? Apprendere un’abilità motoria significa accompagnare il nostro corpo nell’acquisizione o nella modifica di determinate conoscenze, competenze e capacità. Il principio base dell’apprendimento motorio è la ripetizione di un movimento lento e continuo non solo attraverso il corpo, ma anche attraverso la mente. La propriocezione è un meccanismo particolare e sofisticato del nostro corpo e può essere tradotto come la capacità di percepire lo stato di contrazione dei nostri muscoli e di riconoscere il nostro corpo nello spazio. Per poter riprodurre adeguatamnente un gesto dobbiamo in qualche modo conoscerlo, averlo focalizzato, strutturato e immagazzinato e dobbiamo poterlo recuperare all’occorrenza. Non è sufficiente la ripetizione o l’allenamento per poter imparare un movimento fisico. Abbiamo bisogno anche di poterlo “sentire” e di poterci sentire in quel movimento, abbiamo cioè bisogno di sentire la propriocezione in noi in maniera cosciente. Anche chi usa il proprio corpo, come un atleta, a volte non ne ha piena cosapevolezza e uno strumento utile per entrare in contatto con questa nostra parte e implementare questa capacità può essere la visualizzazione o imagery, ossia l’uso di immagini mentali a completamento dell’allenamento motorio. Le immagini mentali sono un mezzo in più che abbiamo per migliorare la nostra performance, non sono uno scopo o un fine a se stesso. Sono una via che a volte non si prende in considerazione o si sottovaluta. Ci sono molti modi per costruire un’immagine mentale, imparare ad usarla e decidere quando usarla. Con la visualizzazione possiamo correggere un gesto tecnico o rafforzarlo e le immagini costruite ad hoc possono diventare molto utili prima dell’evocazione o dopo (mai durante l’esecuzione del gesto stesso con cui potrebbero invece entrare in conflitto riducendo la necessaria spontaneità). Al di là delle teorie che cercano di spiegare scientificamente l’efficacia della rappresentazione mentale e dell’allenamento ideomotorio, possiamo riscontrare due aspetti principali: l’allenamento ideomotorio facilita, supporta e velocizza l’apprendimento del movimento; l’allenamento ideomotorio ottimizza l’esecuzione motoria. Perché le immagini mentali ci siano d’aiuto nel raggiungere il nostro obiettivo di performance, dobbiamo fare attenzione ad alcuni input: scegliere un’abilità specifica, rimanere focalizzati sul presente, usare tutti e cinque i sensi per valorizzare l’esperienza, evocare cioè sapori, odori,

suoni, sensazioni adeguate e il più vivide possibile, eseguire la visualizzazione in uno stato associato, ossia vederci con i nostri

stessi occhi e sentirci nel movimento, rendere le immagini del gesto il più corrette possibili in modo che riproducano il nostro livello di performance ideale, eseguire i movimenti nella nostra mente alla velocità reale, esercitarci regolarmente e infine verificare i progressi in campo dove effettivamente vogliamo che si facciano vedere e producano i loro effetti. È necessario che l’atleta si faccia inizialmente guidare in questa

forma di apprendimento-esercizio che integra l’allenamento e che possegga alcune caratteristiche di maturità psicologica per poter sfruttare questo strumento in pieno, ossia avere la capacità individuale di provare sensazioni in assenza di stimolo e la consapevolezza nell’esecuzione dell’attività mentale in assenza di movimenti visibili durante tale attività. L’immagine mentale, se strutturata correttamente e appropriata, diventerà qualcosa che l’atleta potrà effettuare ovunque e ogni volta che ne avrà bisogno. “Come sportivo uso il mio corpo e pensavo di conoscerlo bene, ora ho una maggiore consapevolezza delle mie risorse e delle mie capacità e sono in grado di gestirle al meglio” dice Andrea giovane atleta che ha trasformato la sua passione in lavoro. www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Nel mondo delle diete si trova di tutto, ma... Il termine dieta deriva dal greco e significa stile di vita. Uno stile di vita si definisce salutare se adotta una seria di comportamenti ideali, quali la riduzione del peso in eccesso e della circonferenza del girovita, l’astensione dal fumo, la riduzione dei livelli di stress e della sedentarietà, lo svolgimento di una attività fisica di tipo aerobico (nuoto, camminata, passeggiata in bicicletta) per 30-60 minuti al giorno e almeno 3 volte alla settimana, l’esposizione della superficie corporea normalmente scoperta (mani e viso) al sole non filtrato da vetri e/o filtri solari per almeno 1015 minuti al giorno d’estate e 20-30 minuti d’inverno per due o tre volte alla settimana nelle ore più adatte, prendendo le precauzioni necessarie (indicate dal medico di famiglia). La luce solare aiuta a sintetizzare attraverso la pelle la vitamina D, che favorisce l’assorbimento intestinale di calcio. L’alimentazione dovrebbe es-

sere sana, bilanciata e varia, con un ridotto apporto di sale, di alimenti ricchi di sodio, di grassi saturi e grassi trans, di carboidrati raffinati. Le calorie apportate dalle proteine, dai carboidrati e dai grassi dovrebbero rappresentare rispettivamente il 10-15%, il 50-55% ed il 30-35% del totale dell’energia consumata quotidianamente. Una dieta equilibrata e moderata dovrebbe comprendere gli alimenti di tutti i gruppi, evitando i digiuni soprattutto prolungati, rinforzando la colazione per mantenere un’attività fisica ed intellettuale ottimale durante la mattinata, evitando l’abuso di snack salati e dolci, o dei “fast food”, e consumando almeno cinque pasti al giorno: colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda pomeridiana e cena. Esistono numerose diete e ogni giorno ne vengono introdotte nuove. Le più famose sono la dieta metabolica, la dieta Atkins, la dieta iperproteica: sono chetogeniche, utilizzano un basso apporto di carboidrati con il fine di mobilizzare i grassi corporei a scopo energetico, possono presentare effetti collaterali soprattutto se seguite per lungo periodo. La dieta a punti utilizza prevalentemente proteine e grassi a scapito dei carboidrati; la dieta vegetariana consiste nell’eliminazione dall’alimentazione di carne, pesce e insaccati sostituiti con legumi e cereali, e permette l’utilizzo di derivati animali. La dieta Vegan elimina carne, pesce e derivati dagli animali (uova, latte, ecc) e può causare, se non formulata bene, carenze di amminoacidi essenziali, vitamina B12 e sali minerali, richiedendo integrazione alimentare. La

dieta dissociata è basata sulla associazione e sulla separazione degli alimenti per categorie. Tra le diete che meglio si avvicinano a quella ideale vi è la dieta mediterranea, basata sul consumo di cereali, integrali, frutta e verdura, legumi, pesce, olio di oliva extravergine, mentre latticini e carne sono consumati in quantità moderata: rappresenta la dieta più completa, varia e bilanciata e, se abbinata ad attività fisica, nel lungo periodo, ha dimostrato una perdita di peso superiore a tutte le altre diete. E’ inoltre indicata nella prevenzione di diverse patologie: obesità, ipertensione arteriosa, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, aterosclerosi, patologie cardio e cerebro vascolari, e così via. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it http://nutrizionistabassanodelgrappa.jimdo. com

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il grande Sport calcio Lega Pro Con il Cittadella ormai in fuga, si prospettano i playoff

Rosso: «Stavolta siamo carichi mentalmente»

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ROTTAMA IL TUO GPS E... Cittadella in fuga verso la serie B e Bassano lanciato all’inseguimento… del secondo posto. Il girone A di Lega Pro dice questo, vale a dire che i giochi sembrano fatti, con il ritorno nella serie cadetta degli amaranto e i giallorossi a giocarsi ancora il salto di categoria nella lotteria dei play-off. È vero che da qui alla fine del torneo manca ancora molto, ma per il secondo anno consecutivo sembra proprio che il Bassano si giocherà le proprie chance di promozione nella lotteria dei play-off. CITTADELLA SPRINT «Ma è difficile paragonare le due annate – ha dichiarato il presidente Stefano Rosso – innanzitutto perché ogni campionato fa storia a sé. La differenza rispetto alla passata stagione è che quest’anno una squadra, il Dott. Federico Bisson Cittadella, è andata in fuga con Chinesiologo Studio Rieducazione Al Movimento A.s.d. Viale Asiago 113 Bassano del Grappa (VI) s.r.movimento@gmail.com www.srmovimento.com www.facebook.com/ srmovimento Dott. Bisson Federico (Chinesiologo) Cell: 329/9086238 Dott. Barbisan Francesco (Chinesiologo) Cell: 348/8550769

un filotto impressionante di vittorie mentre l’anno scorso questo non era accaduto. Credo che un secondo posto con un così grande distacco dalla vetta non sia totalmente un male: potremmo avere più tranquillità in ottica play-off evitando l’assillo di dover vincere a tutti i costi nella regular season. Però sia chiaro: i play-off sono una situazione particolare perchè non vince chi è più forte ma chi è più in forma. Noi la passata stagione arrivammo scarichi agli spareggi, fisicamente perché avevamo recuperato otto punti al Novara e mentalmente perché avevamo perso il primo posto solo all’ultima giornata. Non voglio fare proclami o paragoni: sono contento che la squadra stia confermando quanto di buono fatto, visti i tanti cambiamenti sia a inizio stagione sia a inizio 2016,

una cosa per noi poco usuale». IL DOPO-IOCO. Il cambiamento principale, a inizio 2016, è stato causato dalla partenza di capitan Simone Iocolano: ma, come testimonia anche il successo colto ad Alessandria, nuova squadra di Iocolano, il colpo sembra essere già stato assorbito. «Ci siamo lasciati in maniera molto positiva – prosegue Rosso - Simone ha fatto tanto per questa società e ci auguriamo possa avere un brillante futuro. La sua partenza, all’inizio, è stata sicuramente problematica a livello tecnico: sopperire a una mancanza come la sua non è mai banale, figuriamoci durante il mercato di gennaio. Per questo sono molto soddisfatto dei risultati che sono arrivati subito dopo: credo che la sua partenza abbia responsabilizzato chi è rimasto ma anche chi è arrivato e penso

...movimento

Metabolimetro. Importante indicatore di successo per un atleta e non solo !

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el mondo dello sport di endurance in particolar quasi al limite. modo, si sente sempre Informazione promozionale er otteneparlare di VO2 max ma esattamente cos’è ? A cosa re il preserve? Il V02max rappresenta stigioso la quantità massima di ossigeno Brevetto del fornita dal sangue e utilizzata Grappa di Trail dai muscoli. Running si doE’ un importante indicatore di vranno percorsuccesso per un atleta, ma non rere 10 sentieri è il solo e non necessariamente più o meno imil più importante determinatore della performance. pegnativi, tutti A cosa serve? Calcolando esattamente la VO2 max con parten’ideaconseguentemente di creare il Brevetsi ottiene la FC max (massima saporare unaè piccola grande ze diverse ma che hanno frequenza e tramite parametri to delcardiaca) Monte Grappa delquesti �������������������������������������������������� Trail Running nasce al- avventura alla ricerca di se come fulcro il Massiccio del Grappa con arrivo al Rifugio Correlata vi è la Soglia Anaerobica (SA) che è stessi. l’internoal V02 dell’associazione: ������������������������������������������������������� l tutto in una dimensione Bassano. 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In Baita Camol durante il “terzo tempo” ricodimagrimento Bisson (chinesiologo e in pochi dispendio energetico (Kcal/giorno) eddel è quindi Vertical del 16 Aprile 2016, ore 12 circa. istruttore di Traila riposo Running) lo strumentoe disviluppa elite per quanto riguarda la misura del propone insieme ������������ �������� ���� ��������� che ���� ����������� Il testbellezza viene effettuato sul soggetto a digiuno da fisico 12 ore, pone limite al proprio ci distrae dalla al presidente del Consorzio di piani didelle gestione in posizione supina, stato didirilassamento al sveglio quale in chiede spingere cose del semplici quali la Turistico Vivere il Grappa, peso basati sulla bilancia ���������������� sempre più, richiamando una possibilità di sentirsi liberi di Emanuele Reginato energetica e alla (calorie entrata ������� ����������� ���������� ��������� ��� ������������� vivereinuna nuova esperienza. forza e una volontà che acvicepresidente dello meno stesso, calorie in uscita) e la indiretta, metodica che consente di valutare il di allenamento in nasce anche energetico per crescono Giulia Panizzo (guidapreparazione ciclo- Il Brevetto di consigli dispendio attraverso la misurazione delle allenamento, stabilendo un come l’obiettivo turistica di Mylocalbike) il dimostrare alimentari personalizzati. variazioni di concentrazione di ossigeno e anidride di alchinon sia solo Brevetto del Grappa Conoscendo di Trail del il Trail valoreRunner del carbonica nei gascontatto, respiratori una e disorta calcolare inoltre mia, conenergetici l’ambiente chelipidi, lo della basale, si competizione Running. L’iniziativa metabolismo comin- quello l’ossidazione dei substrati (glucidi, altri atleti, protidi). ma piuttosto ������� con �� ����������� In questo circonda. modo è possibile sapere non solo cerà i primi giorni di ���� maggio la corsa la mendelfavofabbisogno calorico quante sia la possibilità di confroncalorie bruciamourante ma anche se bruciamo più 2016 con la finalità di quotidiano minimo richiesto proprio organismo, in facilmente te è libera i sensi sono le proteine, i carboidrati o iegrassi. tarsi con percorsi difficili e rire la conoscenza del dal Masstato di veglia e di riposo. metabolismo basale viene variabili Il metabolimetro una più accurata pronti aperrecepire il promolto spesso che è lo strumento siccio del Grappa in Ilchiave misurato con il metabolimetro. misurazione dei parametri fumo, ilindividuali. colore e tutti i suoni dell’atleta turistico-sportiva e di far as- spingono il fisico

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Nasce il Brevetto Trail Running del Massiccio del Grappa

������������������������������ misurare il V02 max e la Soglia Anaerobica... PA

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che la squadra stia dimostrando tutto il suo valore. Credo che il secondo posto sia meritato, anzi, forse meritavamo qualche punto in più per quello che abbiamo fatto vedere sul campo». LEGA-PRO. Effettivamente si è visto spesso un Bassanoshow, in un torneo però non sempre entusiasmante. «Lo spettacolo a mio avviso c’è – conclude Rosso – ma penso ci debba essere una proiezione di questa serie a livello nazionale anche in televisione, La Lega Pro deve trovare la sua dimensione anche perchè la sostenibilità economica attualmente è impossibile. Non sono negativo verso l’ipotesi delle seconde squadre dei grandi club, ma se deve servire semplicemente per far giocare gli scarti, allora perdiamo solo tempo». Stefano Cirillo

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3 aprile 2016 -6 il grande Sport calcio Calcio super sfida tra i bomber che hanno reso grande il Cittadella a suon di gol. La festa finale a Fontaniva

Coralli e Sambo a singolar tenzone

Di chi fu vera gloria? Ai presenti l’ardua sentenza. Enrico Sambo e Claudio Coralli sono gli sfidanti per il titolo di principe di tutti i tempi fra i goleador del Cittadella. La singolar tenzone è prevista a fine anno nella “16. Festa della Fratellanza”, organizzata dal Salf Granata Club al ristorante “Da Godi” a Fontaniva. Ma il patron Silvano Birollo sta studiando l’occasione giusta per anticipare il tutto alla conclusione del campionato in corso, nell’auspicio di festeggiare anche e soprattutto il ritorno del Cittadella in serie B. Il motivo del contendere sono i numeri dei gol validi per decretare questa leadership tanto ideale quanto affascinante. Nelle stagioni 1987/88 (Interregionale 13 gol), 1988/89 (16 gol), 1989/90 (C2 9 gol) e 1990/91 (C2 11 gol) Enrico Sambo ha messo a segno con la maglia del Cittadella ben 49 gol. Nell’ultima Festa “Da Godi”, sapendo che Claudio Coralli era in corsa per raggiungerlo, ha precisato: «I record sono fatti per essere superati. Perciò auguro a Coralli di andare oltre le 50 reti (come le mie in campionato) e soprattutto che siano gol determinanti per la promozione del Cittadella in serie B». Claudio Coralli ci ha messo tutto l’impegno per incrementare suoi gol realizzati con la maglia del Cittadella nelle stagioni 2007/08 e dal 2013 in poi, ma quest’anno ha trovato spazio quasi esclusivamente in Coppa Italia, tanto che i suoi gol hanno determinato la qualificazione della squadra di Venturato per le finali prossime (31 marzo e 14 aprile) con il Foggia. Alla data odierna Coralli è (fra campionato e Coppa) a quota 53 gol, ben oltre il precedente record dei 49 gol di Sambo. I quesiti però sono tanti incominciando dal sommare i gol di campionato con quelli messi a segno nelle Coppe. Pertanto se al bomber fioren-

LEGA PRO

Il Cittadella fa il vuoto e assapora il ritorno nella categoria superiore

Il Cittadella nel mese di marzo ha fatto il vuoto cogliendo l’undicesima vittoria consecutiva nel girone di ritorno. Adesso i punti di vantaggio per la squadra di Roberto Venturato sono 13, una enormità, e il Citta guida con 65 punti la classifica, seguito dal Bassano con 52, il Pordenone (50) e l’Alessandria (49). Strepitosa la vittoria nel posticipo ad Alessandria contro quello che pareva essere l’avversario più temibile del momento. Con un primo tempo autoritario, perfetto e concreto il Cittadella ha fatto vedere all’intera Italia in diretta Tv su Rai Sport chi è più forte: 2-0 con gol di Lora e Chiaretti, il secondo sontuoso in tandem con Litteri. Poi nella ripresa il 2-1 confermando l’andamento in Coppa con la Spal, cioè se il Cittadella cede qualcosa l’avversario si fa sotto. Il “ragionier Venturato” i conti però li sa fare vincendo ancora di misura, e, quando ci vuole, anche la fortuna sta dalla sua. Con il Lumezzane, infatti, al gol di Lora (veramente un periodo d’oro per l’ex capitano della Primavera del Milan) non è seguito il raddoppio dei granata (che ci stava!) finendo così col brivido nei minuti di recupero quando il rigore per fal-

tino di Borgo San Lorenzo si può tranquillamente assegnare il titolo di “Re di Coppe”, quello di goleador principe fra i goleador di ogni tempo è in forte discussione perché i 49 gol di Sambo sono stati realizzati tutti in campionato. A favore di Coralli, però, ci sono diversi gol in serie B (che hanno un peso specifico superiore rispetto a quelli in Lega Pro, o addirittura fra i Dilettanti), compreso quello “pesantissimo” che a Cremona ha permesso al Cittadella di Foscarini la conquista della serie B. Il contendere non finisce qui perché Sambo, da buon bancario (è direttore di Banca a San Giorgio in Bosco), può recla-

mare gli interessi dei suoi gol, grazie ai quali è stata fatta la storia del Cittadella, consentendo negli anni il passaggio fra i professionisti. Coralli, dal canto suo, è testimonial del club “Dino Pettenuzzo” di San Giorgio in Bosco e con Sambo c’è grandissima stima, tanto che non avrebbe problemi per mettere i suoi stipendi nella banca diretta da Sambo. Proprio Sambo è il presidente onorario del Salf Granata Club, che ha sede “Da Godi” a Fontaniva, perciò gioca in casa e da presidente onorario può concedere Grazia e Giustizia su qualsiasi controversia. Il Fair Play è sovrano in questa contesa. Rino Piotto

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lo di Nava (ma lui non è il talismano che fa vincere?) ha fatto temere il peggio. Morale della favola: Serao, possente centravanti del Lumezzane, ha calciato il penalty alle stelle. Altro successo di misura (1-0) a Mantova nel giovedì santo con gol di Coralli (53° in

maglia granata) sul finale di gara: una vittoria che appare scontata e già segnata dal destino. Ma non è così. COPPA ITALIA. Oltre al Campionato il Cittadella naviga a mille anche in Coppa Italia Lega Pro. Mercoledì 9 marzo nel ritor-

no di semifinale con la Spal (andata 1-1) ha staccato il pass per le finali (andata a Foggia giovedì 31 marzo e ritorno al Tombolato giovedì 14 aprile) con gol di Coralli e Minesso nel finale di partita. Grassi nei minuti di recupero ha fissato il 2-1 finale. Prima della partita c’è stato un terzo tempo straordinario con la tifoseria di Ferrara guidata da Valentina Ferozzi, accolta al Bar Stadio, a seguire la conviviale Da Godi a Fontaniva, sede del Salf Granata Club del presidente Silvano Birollo. I due Centri di Coordinamento hanno rilanciato una sinergia con la volontà beneaugurante di ripetere l’esperienza nei prossimi anni in serie B. Entrambe le squadre, infatti, guidano con largo margine i rispettivi gironi di Lega Pro. Il Club Granata Cittadellese del presidente Roberto Zanon con la collaborazione del CCCG ha organizzato il pullman per la trasferta a Foggia, finale di andata di Coppa Italia. Tutti sono attesi alla partita di ritorno della finalissima di Coppa Italia Cittadella-Foggia giovedì 14 aprile alle 20,15 al Tombolato. Si sta avvicinando il tempo di iniziare la festa. Rino Piotto

VOLLEY GIOVANILE Storico traguardo per l’U16 Bassano che conquista il titolo provinciale Il Bruel Volley Bassano scrive un’altra straordinaria pagina della sua breve storia confermandosi ancora una volta sul gradino più alto del podio in provincia di Vicenza: le leonesse dell’Under 16 infatti hanno battuto in finale l’Us Torri esattamente come era accaduto l’anno scorso, confermandosi dunque squadra regina della categoria under 16 in provincia di Vicenza per la quinta volta consecutiva. Siamo dunque arrivati a quota 5 titoli provinciali under 16 per il Bruel Volley Bassano che ancora una volta mette a segno un risultato storico tanto più se si pensa che il sodalizio ha appena cinque anni di vita. Riguardo alla

partita, giocata in casa e quindi tra le mura del PalaLungobrenta, va detto che si sfidavano le due dominatrici delle fasi di qualificazione, due squadre che nel corso della stagione non hanno mai conosciuto la parola sconfitta recitando da autentiche schiacciasassi con 21 vittorie a testa in altrettanti incontri. Bassano e Torri hanno dato vita all’ennesima sfida in finale di queste ultime stagioni e se domenica scorsa in under 14 hanno vinto le vicentine, stavolta a trionfare sono state le ragazze di mister Martinez che mette così in bacheca il primo titolo della sua gestione. Torri ha provato ad arginare la verve delle leonesse, senza riuscirci.



il grande Sport

Il raid Equipaggi tra Spagna e Africa

L’angolo della Prevenzione

a cura del Dottor Gianluca Gnoato osteopata e fisioterapista

Specialista nei disequilibri del movimento ar�colare e muscolare. Esperto in fitoterapia e alimentazione nel sistema scheletrico

Ho sempre mal di schiena di notte... Sarà il materasso!

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arlando di lombalgia abbiamo visto in preceden� interven� che la bibliografia scien�fica (Kendrick 2001) rileva dalle 7 alle 10 cause diverse di “Mal di Schiena”, non solamente la presenza di ernia discale (il 60% di sogge� sani, che non hanno mai avuto un episodio di dolore alla colonna, ha un’ernia lombare!). Tra i vari �pi di dolori lombari, i pazien� descrivono quello puramente no�urno, bizzarro, a cui spesso si a�ribuiscono spiegazioni senza una spiegazione razionale. Il dolore lombare no�urno, che nel ‘900 non si trovava descri�o nei tes� medici (se non correlato da grandi mala�e), è in crescita negli ul�mi decenni. E’ un fas�dio strano, difficile da spiegare, che compare gradualmente (il paziente non sa descrivere né da quanto tempo, né il perchè della sua origine); si presenta ad una certa ora della no�e, o al risveglio al ma�no, rende difficoltosi i movimen� di rotazione sul materasso, i primi passi dopo la discesa dal le�o, il piegarsi sul lavandino per sciacquarsi il viso, il chinarsi per allacciarsi le scarpe.

L

‘‘

’ facile capire come questa �pologia di lombalgia non sia né infiammatoria, né meccanica, in quanto, se fosse tale, risponderebbe al movimento fisico (cioè peggiorerebbe durante il giorno so�o a�vità lavora�va o spor�va). I pazien� a volte ci portano la risonanza magne�ca che evidenzia ernia lombare, altre volte no; in entrambi i casi il sintomo chiaramente non è legato alla meccanica delle vertebre. Il materasso accusato è in adozione magari da un decennio, e quindi sei mesi prima, quando il paziente

In Panda nei deserti marocchini

non avver�va il sintomo, aveva la stessa stru�ura e consistenza (quindi razionalmente è impossibile a�ribuirgli una causa!). Cosa spiega allora questo fas�dio no�urno?

L

a zona dolente indicata dal paziente non è quella nella bassa lombare (�pica del dolore discale o dei ligamen�), ma in quella dorso-lombare, quindi un dolore alto, simil-renale (foto1). Tale dolore è legato all’inserzione, in questo livello della colonna (foto2), del diaframma, muscolo descri�o �picamente come dire�ore alla respirazione. Ma tal muscolo ha altri due ruoli: dare movimento ai visceri (foto3: gli organi so�ostan� vengono spremu� e rilascia� ad ogni a�o respiratorio) e fare da punto cardine di accumulo delle tensioni emozionali (pensate quando un vigile all’improvviso alza la pale�a e vi ferma, che stre�a sen�te alla bocca dello stomaco, che oppressione; quella è una contrazione rapida e massima del diaframma, inconscia, non controllabile, ma reale).

Quel dolore che trafigge durante il sonno poi scompare in pochi minuti appena alzati

a cara�eris�ca bizzarra è che in 5/20 minu� scompare e non si presenta più nel resto della giornata (né durante l’a�vità lavora�va, né spor�va). Il sogge�o vive la sua giornata senza nessuna sofferenza alla colonna, può muoversi tranquillamente senza avere il pensiero di risvegliare quel fas�dio che invece lo trafigge alla no�e anche al minimo spostamento. Alla valutazione osteopa�ca i pazien� ci descrivono questo sintomo, che perdura da mesi, e ipo�zzano la causa nel “materasso” (molto spesso i pazien� arrivano in consulto che han già cambiato il materasso, ma senza riscontrare alcun miglioramento).

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3 aprile 2016 -8

motori

S

e durante la no�e il corpo non libera le tensioni emozionali che si caricano durante il giorno, il diaframma man�ene un suo tono aumentato e fa trazione sulla colonna dorso lombare; lo stesso avviene se qualche viscere è molto sovraffa�cato da s�le di vita scorre�o e genera un dolore riflesso posteriore alla colonna. Questo si manifesta durante la no�e, dove in posizione sta�ca tu�o resta in stasi; la tensione prolungata genera dolore; al ma�no il corpo viene messo in moto, in poco tempo le tensioni vengono sciolte ed equilibrate e il sintomo scompare.

L

a nostra lunga esperienza in terapia manuale ci dimostra come questa �pologia di lombalgia migliori molto con tra�amen� osteopa�ci viscerali ed emozionali, con un cambio di s�le di vita alimentare e con una presa di coscienza sia delle tensioni accumulate, sia del modo di affrontare le varie situazioni.

P

ertanto non ge�atevi precocemente al cambio del materasso, ma provate a spingervi più in là, chiedendo spiegazioni ai professionis� in osteopa�a su come risolvere questo noioso fas�dio.

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Nello scorso numero abbiamo già parlato del Panda Raid, sottolineando la partenza dal Grappa della Panda guidata da Favero e Mazzeracca. Torniamo sull’argomento, a raid concluso, con leimpressioni riportate dai due equipaggi di casanostra che hanno partecipato in Marocco all’avvemntura riservata alle piccole vetture di casa Fiat e Seat, sia a 2 che a 4 ruote motrici. «Scopo primario - spiega Riccardo Rigoni, che era in coppia con Edoardo Bresolin - era por-

tare un tangibile supporto alla ”Asociación Camino al Sur” che cura un programma scolastico per aiutare i bambini più bisognosi del Marocco. Così oltre 225 equipaggi, partiti da tutto il mondo, si sono sfidati tra orizzonti mozzafiato, da Madrid fino al sud del Marocco, in una gara in 7 tappe, che ha testato le capacità fisiche e mentali dei partecipanti e la resistenza meccanica dei piccoli mezzi». Gli equipaggi italiani erano cinque, con i due che dicevamo: Edoardo Bresolin e Riccardo Ri-

goni; Roberto Favero e Andrea Mazzeracca. Entrambi hanno raggiunto lo scopo più importante del Panda Raid, ovvero portare il carico di aiuti alla scuola di Blaghma nella regione di Errachidia (un totale di oltre 9000 chili di materiale spartiti tra le 225 piccole Panda) e concludere gli oltre tremila chilometri di percorso sterrato entro i limiti imposti. «E’ stata un’esperienza unica che ci ha regalato grandi emozioni - racconta Rigoni -. Una settimana di gara all’insegna della passione per il motorsport e l’avventura, contornata dai bellissimi paesaggi del Maroc-

co. Un evento che ci ha sorpreso positivamente per la qualità dell’organizzazione e lo spirito di gruppo che si è creato con gli amici spagnoli e di tutto il mondo». Ottimi anche i risultati nella classifica generale: E.BresolinR.Rigoni 7° di categoria 4x4 e primo equipaggio italiano; R.Favero-A.Mazzeracca 47° di categoria 4x4. I due equipaggi, attraverso il grande Sport, ringraziano tutte le persone e le aziende che hanno collaborato, che hanno creduto nell’evento e supportato la “spedizione”. Altre foto e un servizio sul magazine online www.ilgrandesport.it

Storico/1 La 12. edizione è organizzata dal Rally Club Isola Vicentina

Torna la crono sul Costo

Si sono dovuti aspettare dodici lunghi anni dall’ultima edizione disputata, quella del 2004, per ritornare a sentir parlare della Salita del Costo. Se ne parla da qualche mese, da quando è stata nuovamente iscritta grazie alla volontà dell’Automobile Club Vicenza e del Rally Club Team di riportarne alla luce i fasti e le sfide di un tempo. Dopo aver fatto rinascere e arrivare al successo il Rally Campagnolo, lo staff capitanato da Renzo De Tomasi sta lavorando all’organizzazione della cronoscalata che si correrà nei giorni 23 e 24 aprile prossimi. Saranno ammesse sia le auto storiche quanto le moderne secondo quanto previsto dai regolamenti vigenti e la gara avrà validità per il Campionato Triveneto. Il programma definitivo vede la chiusura delle iscrizioni alle 12 di lunedì 18 aprile; sabato 23 dalle ore 8 alle 12.30

si svolgeranno le operazioni di verifica sui piazzali della Concessionaria Ceccato Automobili a Thiene. A partire dalle 14 scatterà la prima sessione ufficiale di prova e a seguire la seconda, sul percorso che vedrà lo start in località Bramonte di Cogollo del Cengio sulla strada provinciale 349; l’arrivo in località Tresché Conca per una lunghezza del percorso che misura poco meno di 10 km con un dislivello di 536 metri. Domenica 24 aprile alle 11 verrà dato lo start alla prima vettura con le storiche che partiranno prima delle moderne; il parco chiuso finale sarà allestito sul piazzale Baita Azzurra a Tresché Conca. La manifestazione si chiuderà alle 17.30 con la cerimonia prevista in piazza Libertà sempre a Cogollo del Cengio e sempre nella stessa località, mentre il municipio saranno ubicate direzione gara e sala stampa.

STORICO/2 MONTEGRAPPA

Il Legend aggiunge anche la regolarità

La Jtc Racing Technology è a lavoro per allestire la 4. edizione del Montegrappa Legend Historic Event in programma il prossimo 4 giugno. Novità di quest’anno la 1. edizione della Regolarità Turistica. Gli organizzatori ricordano che per chi sarà sprovvisto di licenza Csai 2016, sarà ancora possibile iscriversi con la formula auto-

raduno. Per il resto rimane la stessa formula di divertimento e sportività, che contraddistingue l’evento ideato da Bariano sin dalla prima edizione. Confermarti gli stessi costi iscrizione sia per regolarità che auto-raduno, comprensivi di “pacchetto turistico/ ristorativo”. Modulo iscrizione online da lunedì 2 maggio 2016.


il grande Sport

3 aprile 2016 - 9

atletica

StraVicenza Primi sul traguardo due atleti di casa nella giornata dei quasi diecimila partecipanti

Eyob e Gloria splendidi stra-runner

Record di agonisti, quasi record eguagliato dei 10mila. La Stravicenza è andata in archivio con due vittorie a firma vicentina nella 10 km più famosa d’Italia. Al maschile, con un maxi tempo (2 secondi dal record, ma lui neanche lo sapeva così alla fine se l’è presa abbastanza tranquilla), la vittoria è andata a Eyob Ghebrehiwet Faniel, atleta che arriva da Cassola, di origine eritrea e allenato fino allo scorso anno da Marco Maddalon che corre per Venice Marathon Team, sotto la guida di Chittolini. 29’39” il suo crono finale a soli 2 secondi dal record della manifestazione stabilito lo scorso anno da Brahim Taleb (finalista ai mondiali di Pechino 2015 sui 3000 siepi). Faniel è subito partito in testa e dopo pochi km ha creato un vuoto incolmabile alle sue spalle sfoggiando classe pure lungo le strade del Palladio. Secondo per le Fiamme Oro Paolo Zanatta con 30:30” e terzo Lucio Sacchet, Ana Feltre, in 30”37”. Al femminile, ferma ai box Federica Del Buono, che si è aggregata sul palco per le premiazioni, la vittoria resta per il terzo anno consecutivo in casa Atletica Vicentina grazie a Gloria Tessaro

(AV Run Bisson Auto) già azzurra lo scorso anno e vicecampionessa italiana assoluta dei 1500 outdoor e dei 3000 indoor. 34’53” il crono della duevillese allenata da Gianni Faccin. Seconda Isabel Mattuzzi (Quercia Trentingrana) in 35’59” e bronzo per Laura Dalla Montà (GS Valsugana Trentino) in 36’13”. La versione agonistica della StrAVicenza ha visto un ulteriore incremento delle adesioni, arrivate a 1300, 100 in più del 2015 e 600 in più dal 2014. Tra i runner non ha mancato di mettere la

BELLUNO FELTRE RUN

30 km anche solidali con OneSight, Aisla e Portaperta

Anche quest’anno spazio alla solidarietà alla Belluno-Feltre Run, in programma il 9 e 10 aprile, organizzata dal Gs La Piave 2000: vi saranno cinque carrozzine di atleti diversamente abili sui 30 km del percorso. Si rinnova così la collaborazione con la Cooperativa Portaperta onlus di Feltre che ormai da varie edizioni partecipa alla gara con atleti e personale specializzato che li segue. Portaperta onlus gestirà, come ogni anno, tutta la logistica con furgoni e assistenza meccanica alle carrozzine, oltre che un servizio sanitario personalizzato per garantire ai ragazzi di gareggiare in massima sicurezza. Il gruppo è in continua crescita, segno che sport e solidarietà sono un connubio vincente. Altrettanto significativa sarà la partecipazione di un’altra associazione, OneSight, la onlus conosciuta a livello internazionale per la distribuzione degli occhiali nei paesi più poveri del mondo. I responsabili di OneSight hanno aderito con entusiasmo al progetto partecipando con molti volontari per spingere

le carrozzine, oltre che con numerose staffette e con volontari per lo stand dell’associazione che sarà presente in zona arrivo di Feltre. Tra i molti atleti che parteciperanno all’iniziativa solidale, spingendo le carrozzine, ci saranno anche l’onorevole Roger De Menech, il vicepresidente della Provincia, Roberto Padrin, il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, e il direttore sanitario dell’Ulss 2 di Feltre, Lorenzo Tognon. Il gruppo sarà colorato dalle maglie bianche di Portaperta, dalle maglie blu di One Sight e dalle maglie azzurre del Gs La Piave 2000, anche se la partecipazione è aperta a chiunque voglia provare un’esperienza solidale nuova. Il Gs La Piave 2000 sosterrà inoltre l’Aisla Belluno, associazione che si occupa dell’assistenza ai malati di Sla, donando un euro per ciascun iscritto alle prove del cartellone 2016 dell’evento. Finalità solidale anche per l’ormai classica corsa “Il cuore tra le mani”, in programma sabato 9 aprile a Belluno, con partecipazione dedicata alle scuole.

firma nel registro dei presenti anche l’olimpionico Gelindo Bordin tornato anch’egli a correre nelle strade della sua città. I primi cento arrivati

(da sin: classifica, tempo, media/km, ca-

tegoria, cognome e nome) 1. 0:29:39 2:58 Sm Ghebrehiwet Faniel Eyob; 2 0:30:30 3:03 Sm Zanatta Paolo; 3 0:30:37 3:04 Sm35 Sacchet Lucio; 4 0:30:46 3:05 Sm Montorio Alberto; 5 0:30:58 3:06 Sm40 Rizzi Igor; 6 0:31:00 3:06 Sm Gobbo Simone; 7 0:31:12 3:07 Pm Maguhe Lukas Manyika; 8 0:31:40 3:10 Sm Chatbi Jamel; 9 0:31:48 3:11 Sm Gaspari Diego; 10 0:31:52 3:11 Jm El Haouari Mustapha; 11 0:31:53 3:11 Pm Rech Alberto; 12 0:32:04 3:12 Sm Ghenda Stefano; 13 0:32:06 3:13 Sm Casolin Michael;

14 0:32:16 3:14 Sm Ba Filippo; 15 0:32:22 3:14 Sm Zordan Andrea; 16 0:32:25 3:15 Sm Guglielmi Mattia; 17 0:32:45 3:17 Sm Mignolli Andrea; 18 0:32:50 3:17 Sm Minella Loris; 19 0:32:51 3:17 Jm Turco Daniel; 20 0:32:51 3:17 Sm Lorenzi Francesco; 21 0:32:53 3:17 Sm35 Zanoni Alvaro; 22 0:33:16 3:20 Sm Penazzato Matteo; 23 0:33:29 3:21 Jm Castellucci Andrea; 24 0:33:42 3:22 Sm35 Confessa Edgardo; 25 0:33:48 3:23 Sm Da Vià Mirko; 26 0:33:53 3:23 Sm Buffa Nicola; 27 0:34:07 3:25 Sm35 Cortiana Simone; 28 0:34:09 3:25 Sm50 Grigoletto Emanuele; 29 0:34:13 3:25 Sm Bogotto Denis; 30 0:34:15 3:26 Sm45 Beninca’ Stefano; 31 0:34:19 3:26 Sm Meneghini Dario; 32 0:34:20 3:26 Sm Menegatti Luca; 33 0:34:24 3:26 Sm El Bouhali Saaid; 34 0:34:25 3:27 Sm Dalle Molle Marco; 35 0:34:29 3:27 Am Moresco Edoardo; 36 0:34:33 3:27 Sm Cuccarollo

Fausto; 37 0:34:42 3:28 Sm40 Poletto Roberto; 38 0:34:42 3:28 Sm Brazzale Simone; 39 0:34:49 3:29 Sm40 Marcante Christian; 40 0:34:52 3:29 Jm Maslovatyy Vitaliy; 41 0:34:53 3:29 Sf Tessaro Gloria; 42 0:35:00 3:30 Sm Fontana Davide; 43 0:35:06 3:31 Sm Benetton Stefano; 44 0:35:08 3:31 Sm45 De Luchi David; 45 0:35:13 3:31 Jm Simionato Giangaetano; 46 0:35:16 3:32 Sm Volpi Samuel; 47 0:35:22 3:32 Sm Spina Baglioni Lorenzo; 48 0:35:34 3:33 Sm35 Dalla Valle Roberto; 49 0:35:35 3:34 Sm50 Casagrande Fabrizio; 50 0:35:45 3:35 Sm45 Vivian Enrico; 51 0:35:45 3:35 Sm Trivellin Federico; 52 0:35:46 3:35 Sm Pizzinini Hans Paul; 53 0:35:57 3:36 Sm40 Dona’ Paolo; 54 0:35:59 3:36 Pf Mattuzzi Isabel; 55 0:36:03 3:36 Sm Ferrari Leonardo; 56 0:36:06 3:37 Sm45 De Pretto Giuliano; 57 0:36:08 3:37 Sm Rinaldi Andrea; 58 0:36:08 3:37 Sm50

Vezzaro Denis; 59 0:36:09 3:37 Sm35 Faccini Matteo; 60 0:36:10 3:37 Sm35 Tiberio Gianluca; 61 0:36:12 3:37 Sm40 Boni Sandro; 62 0:36:13 3:37 Sf Dalla Monta’ Laura; 63 0:36:14 3:37 Sm45 Ongaro Mauro; 64 0:36:16 3:38 Sf Schintu Elena; 65 0:36:17 3:38 Sm Pazdniakou Yury; 66 0:36:18 3:38 Sm45 Rigo Andrea; 67 0:36:27 3:39 Jm Presa Federico; 68 0:36:29 3:39 Sm35 Dal Corso Christian; 69 0:36:33 3:39 Sm45 Broz Alessandro; 70 0:36:33 3:39 Sm35 Scalzotto Mirco; 71 0:36:36 3:40 Sm Sorgato Luca; 72 0:36:38 3:40 Sm45 Zordan Fabio; 73 0:36:40 3:40 Sm55 Sartori Vitaliano; 74 0:36:41 3:40 Sm40 Bertoldo Fabio; 75 0:36:50 3:41 Sm50 Serafin Mauro; 76 0:36:50 3:41 Sm Trovato Riccardo; 77 0:36:56 3:42 Sm40 Meteori Emanuele; 78 0:36:58 3:42 Sm35 Rossi Alessandro; 79 0:37:00 3:42 Sm50 Pento Enrico; 80 0:37:00 3:42 Jm Chepil Artem; 81 0:37:02 3:42 Jm Cantele Alberto; 82 0:37:05 3:43 Sm35 Rigo Daniele; 83 0:37:08 3:43 Sm55 Toscano Paolo; 84 0:37:09 3:43 Sm45 Trinca Sergio; 85 0:37:11 3:43 Jm Pasti Clemente; 86 0:37:15 3:44 Sm40 Bertoldo Abramo Francesco; 87 0:37:23 3:44 Sm35 Calgaro Luca; 88 0:37:24 3:44 Sm Cicciarella Giuseppe; 89 0:37:26 3:45 Sm50 Azzolin Delfo; 90 0:37:28 3:45 Sm50 Pranovi Marco; 91 0:37:30 3:45 Sm40 Cappello Matteo; 92 0:37:31 3:45 Sm Gianeletti Matteo; 93 0:37:31 3:45 Sm35 Mazzi Alex; 94 0:37:32 3:45 Sm45 Zoso Andrea; 95 0:37:36 3:46 Sm40 Mottin Alessio; 96 0:37:38 3:46 Sm40 Canova Andrea; 97 0:37:40 3:46 Sm Zordan Marco; 98 0:37:43 3:46 Sm40 Cacciavillani Andrea; 99 0:37:44 3:46 Sm50 Apolloni Dario; 100 0:37:45 3:47 Sm 35 Sossella Davide. Tutti i nomi, le foto e le classifiche sul magazine online www.ilgrandesport.it


3 aprile 2016 -10 il grande Sport altri sport Nuoto/1 La squadra scaligera Rari Nantes special olympics coglie grandi successi in acqua, ma non solo

Vasca e neve, medaglie special Inizio di stagione agonistica scoppiettante per i ragazzi del gruppo “Acqua Amica” della Rari Nantes Marostica. Le gare invernali hanno confermato il trend di successi che da sempre contraddistingue la squadra di atleti che si allenano ogni giorno alle piscine di Marostica. Guidati dal presidente Rari Nantes, Alessandro Tagini, coadiuvato dai tecnici Marco Costa, Elena Pendini e Osvaldo Breccia, gli atleti hanno dimostrato le loro qualità nelle gare regionali di Montebelluna. Nella domenica trevigiana, ottime sono state le prove di Mirco Cavalli nei 200 misti e nei 50 stile libero, Enrico Gheno, ritornato sui suoi migliori tempi, nella gara dei 100 stile libero, Riccardo Zanivan, che ha stabilito il record personale nei 100 stile libero, e Giacomo Leoni nei 50 farfalla. Soprattutto ai campionati italiani Fisdir (Federazione Italiana Sport disabilità intellettiva e relazionale) svolti a Saronno (Varese) il 5 e 6 marzo, i portacolori della società scaligera hanno fatto centro. In Lombardia, il team Rari Nantes ha portato a casa ben 13 medaglie di cui 8 d’oro. Silvia Corradin ha vinto tre medaglie del metallo più pregiato: 50 delfino, 100 delfino e 400 stile libero; Mirko Cavalli ha vinto i 100 dorso, mentre è stato argento nei 50 stile e bronzo nei 100 stile; Giacomo Leoni si è piazzato secondo nei 100 misti mentre Riccardo Zanivan ha fatto sua la medaglia di bronzo; Massimo Bucco

si è messo al collo l’oro nei 200 misti e una medaglia d’argento. I ragazzi infine, unendo le loro forze nelle gare a staffetta, hanno vinto il titolo nella 4 x 50 stile e nella 4 x 50 misti, mettendo così più d’una ciliegina sulla torta su questi Campionati italiani.

La terra lombarda sembra portare più che bene alla Rari Nantes: Andrea Lobba infatti, invitato al meeting internazionale Città di Milano per competere nelle gare paralimpiche, ha gareggiato nei 100 stile libero, fermando il cronometro in 1’:04”:62, tempo

Dall’alto in senso orario: Lobba con Scozzoli, la Corradin, ragazzi Rari Nantes a Saronno, il team per gli sport sulla neve

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molto interessante perché stabilito in vasca da 50 metri. I ragazzi sono stati protagonisti non solo in vasca nelle discipline natatorie. I XXVI Giochi nazionali invernali Special Olympics Italia, disputati a La Thuile, in Valle d’Aosta, hanno visto anche la partecipazione di una delegazione Rari Nantes. Tra oltre 400 atleti diversamente abili, impegnati in varie specialità, dallo sci da fondo allo sci alpino, dalla corsa con le racchette allo snowboarding, e all’Unified Sport nelle specialità dello sci da fondo e racchette da neve, i cinque della Rari Nantes Nantes Marostica, Michael Carollo, Mirco Cavalli, Giacomo Leoni, Francesco Baggio e Manuel Barausse, hanno fatto un bottino di medaglie. Come in vasca, anche nelle gare sulla neve i ragazzi vivono a tutto tondo l’attività fisica senza limitazioni. Come ha dichiarato Andrea Borney, direttore valdostano degli Special Olympics, la manifestazione di La Thuile rappresenta la chiusura di un percorso che inizia con il coinvolgimento delle scuole e degli studenti, con l’obiettivo di far crescere la cultura dell’integrazione delle persone con disabilità attraverso lo sport. Da questo punto di vista, l’impegno della Rari Nantes è massimo: la soddisfazione di tecnici e genitori, insieme alla gioia degli atleti per la gara svolta o la medaglia conquistata, sono il miglior riconoscimento per tanto lavoro quotidiano.

NUOTO/2

Il club rosatese si prenota per i campionati italiani

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Con l’arrivo della primavera il panorama natatorio nazionale attende con trepidazione due appuntamenti chiave per la stagione agonistica: i Criteria Giovanili che si terranno dall’1 al 6 aprile e coinvolgeranno tutti i ragazzi delle categorie giovanili (dai 13 ai 19 anni) e i campionati italiani assoluti, con le selezioni per la squadra olimpica di Rio 2016. Nell’ultima prova del comitato regionale per qualificarsi a questi eventi il Centro Nuoto Rosà ha partecipato con 22 atleti. La squadra del Cnr per il decimo anno consecutivo parteciperà con più di 15 atleti ai campionati, nello specifico per questa edizione con 12 femmine e 7 maschi. Su tutti i medagliati della scorsa stagione che proveranno a difendere i titoli conquistati: Morgan Farronato, Leyre Casarin e Manuel Frigo per la categoria cadetti, Davide Guidolin, Nicolò Scaldaferro e Gabriele Alberto Carli, ol-

tre a Ludovica Zarpellon per le categorie Juniores maschile e femminile. Faranno poi parte delle fortissime staffette Team Veneto Mattia Dal Farra, Alessandra Gnoato e Carlotta Tassotti, che insieme alle compagne degli altri poli natatori gareggeranno per la classifica a squadre che vede il Team Veneto primeggiare da più di 10 stagioni. Ai campionati regionali Esordienti il team rosatese ha vinto un oro ed un argento nella 4x100 stile ibero (Lucio Massimo Orlandini, Angelo Comunello, Alberto Parolin e Edoardo Latifondi) e nella 4x100 mista (Edoardo Messa, Angelo Comunello, Lucio Massimo Orlandini e Edoardo Latifondi). Nelle foto, il gruppo di categoria qualificato per i campionati Italiani e gli esordienti medagliati al campionato regionale: Latifondi, Parolin, il tecnico Erika Milanato, Comunello e Orlandini.


3 aprile 2016 -11 il grande Sport altri sport Il club Domenica 24 aprile il Memorial Riccardo Costenaro Basket Serata Vip per la festa della famiglia giallonera

Il Vc Bassano Fila S. Martino torna a correre verso i playoff Organigramma

Presidenza a Cavalera

Il Vc Bassano 1892 ha scoperto le carte lo scorso 12 marzo e anche per quest’anno gli atleti giallorossi si dividono in tre categorie: Allievi, Esordienti e Giovanissimi. Nella presentazione avvenuta nella sala consigliare del comune di Bassano del Grappa il presidente Michele Cavalera ha consegnato agli ex campioni del mondo Cipriano Chemello e Giovanni Sartori l’attestato di socio onorario per aver militato in questa società negli anni ‘60. Presenti alla manifestazione l’assessore allo sport Oscar Mazzocchin, il delegato allo sport Alessandro Faccio, il presidente regionale Raffaele Car-

lesso e il presidente provinciale Luigi Comacchio. Ancora una volta il Vc Bassano ha confermato per il 24 luglio l’organizzazione della Bassano Monte Grappa, giunta alla 74. edizione. «La nostra società - ha dichiarato Cavalera - oltre a organizzare questa importante manifestazione, dà spazio anche ai giovani ciclisti dai 7 ai 16 anni che in realtà sono il nostro futuro più prossimo. Inoltre domenica 24 aprile organizzeremo il 1. memorial Riccardo Costenaro in quartiere XXV Aprile, gara per giovanissimi, per ricordare la scomparsa del nostro amato segretario».

Ecco l’organigramma societario per la stagione 2016. Presidente Michele Cavalera; presidente onorario Felics Zanata; vice presidentI Federico De Lorenzi, Michele Perin e Angelo Lino Vettorazzi; segretario Diego Pozza; consiglieri Federico Campagnolo, Mirco Dissegna, Mirca Giacobbo, Luca Faccio, Enrico Morello, Marco Vianello; direttori sportivi allievi Mirco Fachinat; Matteo Campagnolo, direttori sportivi esordienti Loris Zanon, Nicola Dell’Olio, direttori sportivi giovanissimi Luca Cremasco, Francesco Bellin, Fabio Rebesco; collaboratrice direttori sportivi Anna Piccolotto.

Come da tradizione domenica 20 marzo il Fila San Martino ha organizzato la “Serata Vip”: una grande festa di tutta la famiglia giallo-nera, in cui sono state premiate le “Very Important Players” delle numerose squadre schierate dalle categorie giovanili fino ai top-team del Fanola in Serie B e Fila in A1. Nella gioiosa e spettacolare cerimonia che si è svolta a fine partita, sul parquet del gremito Palasport hanno sfilato tutto il settore minibasket, le squadre giovanili e le tre formazioni senior (Promozione, B, A1), per un totale di quasi 250 ragazze, bambine e bambini tutti colorati di giallo-nero. Qui per ogni formazione è stata premiata una giocatrice, scelta dal proprio allenatore sulla base delle performance, miglioramenti, impegno, dimostrati nell’arco della stagione e per loro, come ogni anno, in palio la tradizionale e ambita felpa gialla “Wolves Team”. Queste le “Very Important Players” 2016: Jasmine Bailey (serie A1), Martina Busnardo (serie B), Silvia Carlesso (Promozione), Alessia Brutto (under

18 elite), Jessica Scappin (under 18 regionale), Lisa Busnardo (under 16 elite), Sara Galiazzo (under 16 regionale), Arianna Monti Cavaler (under 14), Tigist Simonetto (under 13), Noemi Sgarbossa (esordienti). Durante la serata c’è stata anche l’estrazione finale dei 4 premi messi in palio dal concorso “Premia la tua Passione”, la

digitale offerti da Bazzacco. Una stagione finora ricca di soddisfazioni per la società del presidente Vittorio Giuriati e del presidente onorario Francesco Cordiano, con il sostegno dello storico main-sponsor Fila della famiglia Pettenon e di vari partner con la regia dal dirigente-marketing Marco Prevedello, che ha visto inoltre capitan Mary

lotteria dedicata ai tifosi che per tutta la stagione ha visto premiare un fortunato vincitore in occasione di ogni partita casalinga e i quattro biglietti vincenti hanno permesso ad altrettanti tifosi di portarsi a casa una crociera nel Mediterraneo per due persone offerta da Alto Gradimento Viaggi, una TV a Led, un computer portatile e una fotocamera

Sbrissa e compagne spesso ammirate ospiti e madrine a molti eventi territoriali in splendida sinergia con varie discipline e festeggiate alla 3. Serata d’Onore delle Lupe Basket venerdì 1 aprile all’Osteria al Portego di Cittadella in uno speciale appuntamento con ospiti e personaggi sportivi e aperto agli appassionati su prenotazione.

BASKET SERIE C

CICLISMO JUNIORES

Decolla la stagione del Cyber Breganze L’Orange 1 torna nelle mani di Corà Con un team già in gara (Elite-U23) e uno pronto al debutto (juniores), il Cyberteam Breganze group si presenta. Lo fa in una location davvero preziosa, il Castello Superiore di Marostica, attorniato dall’affetto dei supporters e degli sponsor che hanno sposato il “progetto” presieduto dai patron Giancarlo Albanese e Roberto Rossi. Anche per il 2016 le formazioni saranno due: la prima squadra formata da 13 corridori, di cui 4 conferme (Sebastiano Frassetto, Michele Zanon, Michele Dal Molin e Manuel Masiero), due passaggi di categoria (Michele Battistella e Lorenzo Fabrello), 6 nuovi arrivi (i trentini Loris Weber ed Alex Zanetti, il vicentino con un trascorso nella mountain bike Stefano Cerisara, il veneziano Claudio Mattia Righetto, il veronese Tomaso Pomini e il trevigiano Gianluca Guidolin) infine uno straniero, Kevin Renato Rodrigues Dos Santos, in arrivo da Capo Verde. Ci sarà poi la squadra juniores che farà da vivaio e che quest’anno conta 13 atleti: 2 conferme (Samuele Battistella e Davide Telatin) e 11 nuovi innesti (i primi anno: Edoardo e Thoams BIzzot-

to, Tommaso Bonaldo, Nicolò Daldin, Edoardo Manfrè, Mattia Raccani, Andrea Zambon, FIlippo Stocco, il trentino Michael Gonzo e i seondi anno Marco Guidolin e Thomas Baggio). Confermati in ammiraglia i tecnici Carlo Finco per i dilettanti e Giuseppe Parolisi per gli juniores coadiuvati da dirigenti ed accompagnatori che saranno loro di supporto durante la stagione. Tra le novità del 2016 il restyling della maglia da gara, iniziato a fine 2015. Abbandonata la dominante scura, spazio all’arancione ed ai colori più “vivi” per rendere più riconoscibili gli atleti in gara. Importante la presenza degli organi federali: Igino Michieletto, consigliere nazionale, che ha speso parole di stima nei confronti di una società ben radicata e longeva nel territorio, Luigi Comacchio, presidente provinciale di Vicenza, che porta ancora vivo il ricordo di quel successo pieno di Michele Battistella leader a Borgo Panica davanti ad uno dei corridori più forti a livello nazionale: Nicola Conci. (S.C.) L’Orange 1 dei giovani punta tutto… sull’esperienza. Claudio Corà, tecnico vicentino che già in passato è stato seduto in periodi diversi sulla panchina giallorossa, ha preso in mano le redini della squadra per traghettarla in questi ultimi due mesi di campionato. L’obiettivo è quello di invertire il trend negativo di risultati che ha portato l’Orange 1 all’ultima posizione di classifica, quindi in piena zona retrocessione. Al suo fianco è rimasto nello staff tecnico Matteo Mattioli, confermato anche come head coach dell’ under 20 Eccellenza. Ma il debutto sulla panchina rossogialla per coach Corà

non è stato certo dei migliori. A Montebelluna, contro la squadra che negli ultimi anni è stata la vera e propria bestia nera per i bassanesi, non è riuscito l’auspicato colpaccio. Poi però, dopo tre sconfitte consecutive, il Bassano è tornato al successo contro il temibilissimo San Vendemiano. Nella prima partita davanti al proprio pubblico di coach Corà, il protagonista è stato senza dubbio Efe Idiaru, il diciannovenne di origini nigeriane che ha scelto proprio questa serata per giocare la miglior partita della sua vita, dominando letteralmente l’ultima frazione sui due lati del campo: 18 punti ne-

gli ultimi 10’ di gioco, con tiri da tre punti, rimbalzi, assist, folate in contropiede, insomma tutto quello che è possibile ammirare su un parquet. Vittoria che ci voleva come l’ossigeno, dunque, sia per la classifica sia per il morale. Ma purtroppo l’Orange 1 energico e scoppiettante ammirato contro la seconda forza del campionato si è squagliato sul campo del fanalino di coda Conegliano. Insomma, questo è sicuramente un momento delicato in casa Orange 1, e squadra e staff tecnico sono chiamati ad un duro lavoro in palestra da qui alla fine per concludere il campionato nel migliore dei modi.


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