Il Grande Sport n. 171 del 13.01.2013

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il grande Sport

pagine di pura passione

(anno IX n. 1) diffusione gratuita quindicinale 13 gennaio 2013

n. 171

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Il libro

Doping sconvolgente reportage

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VOLLEY

Tommaso, da Breganze alla Coppa del Mondo Lo snowboarder è tornato ed è ai vertici mondiali

Malinov e Guerra in azzurro |||| a pagina 6

SLEDDOG

“Lo sport del doping” di Alessandro Donati è un documento che racconta verità scomode e alza tanti veli. Da leggere come un romanzo |||| a pagina 3

Una stagione da Leoni

Coffi vale un titolo tricolore |||| a pagina 8

|||| a pagina 9

CICLISMO

Minuzzo domina le gieffe |||| a pagina 8

La zoomata La canoa dal cielo, ripresa da un drone, è sul web La prima volta di una ripresa aerea da drone di una gara di canoa in Italia. Sul web, anche nel sito

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possono leggere i particolari dell’impresa cinematogrfica e gustare l’eccezionale video girato grazie al drone fornito da Service Drone Italia. L’evento si è verificato a Valstagna, nell’estate scorsa, e così il filmato è nato grazie alla collaborazione tra Robert Pontarollo, commissario tecnico Fedecanoa settore discesa, Enzo Tosi, maestro di cinematografia e regista, la Service Drone rappresentata dal tecnico pilota Marco Taddei, la LipsiaSoft, il Cus Milano Canoa con il canoista senior Alessandro Leonori e Ivan Brosio per attrezzature e riprese da terra. Le riprese aeree riguardano alcuni discesisti valligiani, ovvero Pierpaolo Bonato, Cristina Favaretto, Stefano Scremin e Alessandro Leonori. “La ripresa aerea – dice Tosi - è stata uno scoop assoluto, essendosi trattato della prima volta nello sport della canoa”. Non resta che andare sul web e godersi il filmato, del tutto particolare. Nella foto, Pontarollo, a destra, mentre dà una m ano a mettere a punto il drone pronto a decollare.


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sportivamente

R

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Federica, la corsa nel dna fatta di qualità naturali I fisiologi predicano che per diventare grandi cam- farmi allenare da suo padre nell’autunno del 1994, pioni per prima cosa bisogna scegliersi bene i ge- quando per me c’era poco da recuperare ai massimi nitori. Gli psicologi insistono sulla resilienza e la livelli in una situazione fisica già compromessa. Ho ritrovato Federica già cresciuta, quando a 16 capacità di allenarsi a lungo per far crescere intenanni è entrata a far parte della famiglia di Atletica zionalmente quanto è già seminato dentro. Federica Del Buono ha cominciato bene, consi- Vicentina Frattin Auto, ormai decisa a praticare le derando che papà Gianni e mamma Rossella Gra- specialità dei genitori dopo aver provato altre atmola sono stati fra i migliori mezzofondisti italiani tività sportive. Da un anno i contributi di mamma dei loro anni. Il babbo addirittura biolimpionico e e papà si sono equilibrati, trovando subito soddipluriprimatista nazionale all’inizio degli anni 70, sfazioni. Gianni ha semplificato la preparazione, puntando a dare confino ad avvicinare i sistenza alle qualirecord mondiali. Di tà fondamentali da sicuro la corsa è scritsviluppare nell’adota nei suoi geni, ma non è sufficiente per lescente (coordinagarantirle un futuro zione e resistenza generale) ed evitando brillante: non ci sono gli allenamenti che sconti né raccomandazioni quando si parla rischiano di bruciare di fatica, che rimane la crescita successiuna scelta e una prativa. Rossella segue da vicino la figlia in tutca del tutto personale. La aspettano anni di ta la quotidianità, non duro lavoro per ceselsolo sportiva. lare al meglio i primi Ormai Federica è risultati che lasciano patrimonio italiano, insieme ad altre comben sperare. Nell’anno che si è In gara nel 2012: ai campionati mondiali Under 20 sui 1.500 pagne di squadra del appena chiuso ha devivaio vicentino, e a metri a Barcellona, in luglio, e ai campionati europei di guidare la nazionamolito a ripetizione i cross, sulla neve di Budapest, in dicembre primati personali fino le giovanile ora c’è a 2’06”, 4’24”, 9’28” negli 800, 1500 e 3000 metri. Stefano Baldini, indimenticabile oro di maratona Se i numeri dicono poco, basta sapere che è stata ad Atene 2004. L’olimpionico non sembrava il più di gran lunga la migliore italiana under 20 nelle forte del fantastico gruppo di ragazzi nati nel 1971, stagioni che vanno dalle gare su pista a quelle sui ma è stato quello che avuto la pazienza di maturare prati. Ed è già pronta per migliorarsi nel secondo compiutamente e la tenacia di superare le inevitaanno di categoria, cercando di salire le classifiche bili avversità che hanno rallentato altri prima del tempo. Tutto questo si chiama talento che, unito a internazionali. Ho avuto la fortuna di conoscerla ancora in pan- un pizzico di fortuna, è il viatico del successo. cia di mamma Rossella perché ho cominciato a http://enricovivian.blogspot.com/

La corsa

Città Murata, la festa di tutti La settima edizione della Maratonina di Cittadella è stata un’autentica festa. Complici una splendida giornata di sole e la temperatura mite, più di cinquemila persone si sono radunate nel centro della cittadina medioevale distribuendosi sui tre percorsi di 6, 12 e 21 km. Atleti, amatori ma anche famiglie non hanno voluto perdersi questa edizione che ha superato ogni più rosea previsione di partecipazione. Ottime le presenze anche al “Memorial Lino Pasquale”, gara ufficiale Fidal con partenza alle 10 che ha visto quasi 600 iscritti, su un percorso particolare che oltre a tratti veloci asfaltati alternava alcuni tratti sterrati che creavano la giusta bagarre. Per la cronaca la vittoria è andata per la terza volta dall’atleta del Cus Parma, Benazzouz Slimani che con il tempo di 1h 08’ 06” ha tagliato il traguardo dei 21.097 km., al secondo posto si è classificato Simone Gobbo dell’atletica San Rocco precedendo la giovane promessa Dylan Titon dell’Assindustria Padova alla sua prima mezza maratona. Nella frazione femminile invece si è imposta Giovanna Pizzato che ha impiegato 1h 18’ 28” dell’Essere Running, al secondo posto Giovanna Ricotta della Salcus e al terzo Silvia Serafini dell’Atletica Brugnera. Per le classifiche complete www.tdslive.com. Grande soddisfazione da parte dei Maratoneti Cittadellesi che vedono premiati gli

Atletica. Al Vivaldi di Cassola

Laura Bordignon ospite speciale della festa provinciale giovanile Si svolge sabato 12 gennaio la Festa provinciale dell’atletica, organizzata quest’anno all’auditorium Vivaldi a Cassola, frazione San Giuseppe (via Monte Pertica 23), con inizio alle 16.45, a cura del Comitato provinciale Fidal del presidente Luigi Cerin e del locale club di atletica, il Gs Marconi del presidente Claudio Strati, con il patrocinio del Comune di Cassola e del Comitato provinciale del Coni. La festa quest’anno cambia un po’ formula, inserendo momenti di piccolo spettacolo e portando un ospite d’onore, che per l’occasione sarà Laura Bordignon, pluricampionessa italiana del lancio del disco. Una grande atleta azzurra che domina la scena da tanti anni e il cui curriculum si riassume in pochi dati sbalorditivi: 22 volte campionessa italiana negli anni giovanili (disco soprattutto, e peso), dieci volte campionessa tricolore assoluta del disco, 22 volte in maglia azzurra con un argento ai Giochi del Mediterraneo. La Bordignon, tesserata per il gruppo Fiamme Azzurre, vive a Cassola (la sua lunga carriera è incentrata però sullo stadio di Marostica, dove da sempre è allenata dal padre Piero, allenatore nazionale), da tempo collabora con la società cassolese e proprio da pochi mesi ha iniziato ad allenare i lanciatori e i gruppi giovanili inserendosi nello staff del Gs Marconi. La sua presenza è l’occasione per indicare ai più giovani la strada di uno sport fatto con passione, meticolosità e umiltà, doti di cui Laura abbonda, e per sentire da lei i programmi per l’anno sportivo che si sta per aprire. Sul palco del Vivaldi a vivacizzare il pomeriggio saranno anche In alto, la discobola Laura Bordignon, pluricampionessa italiana. Qui una le ragazze del Centro squadra del Gs Marconi di Cassola, della categoria Ragazzi/e (Under 13) di formazione dello Spettacolo Da Beat, guidate da Sabrina Basso, che Cadette salto triplo; Serena Bordignon, GS Marconi Cassometteranno in scena alcune frizzanti performance di la, 7a classificata Tricolori Cadette Lancio del Disco. Cadetti. Lorenzo Pegoraro, Csi Fiamm Vicenza, miglior Cheer Dance e Hip Hop. Gran finale, prima della 2012; Gianluca Basso, Csi Fiamm Vicenza, finalibicchierata conclusiva, con gli atleti marconiani di Cadetto sta Tricolori Cadetti mt. 80, 3° classificato Tricolori Cadetti ogni età impegnati in un ballo speciale. 4x100; Andrea Magnago , Csi Fiamm Vicenza, 4° classificaLa festa annuale della Fidal vicentina premierà i to Tricolori Cadetti salto in alto; Andrea Marziano, GS Marmigliori atleti del 2012 nell’attività giovanile (fino coni Cassola, 5° classificato Tricolori Cadetti salto in lungo; ai 15 anni). Verranno proiettate immagini e video Eric Vanzo, GS Marconi Cassola, 6° classificato Tricolori che riassumeranno l’annata trascorsa sulle piste di Cadetti lancio del disco; Enrico Baccarin, Asi Breganze, finalista Tricolori Cadetti mt. 300; Eric Lazzaretto, Asi Breganze, atletica della provincia. 8° classificato Tricolori Cadetti lancio del martello; Massimo Ecco tutti i nomi dei premiati. Rossi, Atl. Vimar Marostica, 3° classificato Tricolori Cadetti Ragazze. Gloria Gollin, Gs Marconi Cassola, miglior Ragazza 2012, record provinciale eguagliato 60 hs 9.1; Moillet Kovakou Ovest Vicentino record provinciale 60 mt piani 8.0. Ragazzi. Luca Cocco, Ovest Vicentino, miglior ragazzo 2012 Cadette. Beatrice Fiorese, Gs. Marconi Cassola, miglior cadetta 2012, record provinciale 80 mt piani 9.9, campionessa italiana salto in lungo e 4x100 ; Elena Bellò, Atl. Dueville, record provinciale 300 mt piani 40.92, record provinciale 1000 mt 2’54.70, record provinciale 3x1000 9’48.91, 2a classificata tricolori cadette mt. 1000; Erika Pontarollo, Gs. Marconi Cassola, record provinciale 3 Km di Marcia 16’31.1; Ilaira Casarotto Csi Fiamm Vicenza, record provinciale Giavellotto 51.42, campionessa italiana lancio del giavellotto; Rebecca Sartori, Ga Bassano, record provinciale mt 300 hs 44.56, 3a classificata tricolori Cadette mt. 80 hs; Altea Tosin, Atl. Dueville, record provinciale 3x1000 9’48.91; Sofia Crestani, Atl. Dueville, record provinciale 3x1000 9’48.91; Renata Ortolani, Csi Fiamm Vicenza, 7a classificata Tricolori

getto del peso. Esordienti. Trofeo del Presidente. Classifica femminile: 1 Sartori Lucrezia Ga. Bassano; 2 Piazza Maura Novatletica Citta’ Di Schio; 3 D’angelo Maria Csi Fiamm Atl. Prov. di Vicenza ; 4 Cavalli Ester Ga Bassano; 5 Cecchin Arianna Associazione Atletica Nevi; 6 Lisciotto Gloria Associazione Atletica Nevi; 7 Muraro Mariasole Csi Fiamm Atl. Prov. di Vicenza; 8 Fincato Beatrice Ga Bassano; 9 Faggion Sofia Associazione Atletica Nevi; 10 Feltrin Matilde Asd Risorgive. Classifica Maschile: 1 Vinci Josue Csi Fiamm Atl. Prov. di Vicenza; 2 Scarlassara Liyu Csi Fiamm Atl. Prov. di Vicenza; 3 Filippi Francesco Csi Fiamm Atl. Prov. di Vicenza; 4 Pozzan Matteo Asi Atletica Breganze; 5 Calearo Nicola Csi Fiamm Atl. Prov.di Vicenza; 6 Caldieri Alessandro Asi Atletica Breganze; 7 Pegoraro Giacomo Associazione Atletica Nevi; 8 Todesco Marco Gr. Sp. Marconi Cassola; 9 Seraglio Samuele, Ga Bassano; 10 Marcon Lorenzo, Associazione Atletica Nevi.

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dal ‘76 ad oggi una matura professionalità conquistata sul campo... e sulla strada!

sforzi per portare la maratonina della Città Murata ad un livello sempre migliore come servizi e come partecipazione, ma non c’è nemmeno il tempo di rifiatare

che dietro l’angolo si sta pensando già alla prossima edizione che sarà il 29 dicembre 2013 e che sicuramente avrà altre sorprese da riservare.

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primo piano

Il libro Nelle librerie da alcune settimane l’ultimo lavoro-denuncia di Alessandro Donati

Doping, le pagine della vergogna

Il doping è uno sport? Si direbbe di no. Ma si direbbe di sì, a leggere l’ultimo libro, uscito di recente, di Alessandro Donati, “Lo sport del doping. Chi lo subisce, chi lo combatte” (304 pagine, Edizioni Gruppo Abele, euro 16): uno sport purtroppo molto praticato, e anche storicamente incentivato dalle istituzioni sportive. Il libro di Donati, accattivante come un romanzo di cui si aspetta sempre la pagina successiva, il nome successivo, l’aneddoto e la spiegazione conseguente, è un lavoro da consigliare fortemente ad appassionati e no, e ai giovani che amano lo sport: conoscere i pericoli e le storie per evitarli, saper essere critici su chi ti racconta un cumulo di balle. Nella sua semplicità di lettura e di comprensione, è un documento agghiacciante che racconta la storia di almeno trent’anni di sport italiano: che deprime e delude nel conoscere i risvolti che riguardano atleti amati e conosciuti, che dà speranza nel leggere invece la

storia di chi ha resistito e saputo davvero interpretare lo sport non come una sciocca rincorsa, a qualsiasi costo, della vittoria e di qualche medaglia, ma come filosofia di vita e disciplina dura da praticare ogni giorno, quella sì soddisfacente e ripagante quando poi si vince anche. Alessandro Donati, maestro dello sport del Coni, allenatore negli anni ‘80-’90 di squadre nazinali di atletica, poi dirigente del Coni e componente della commissione di vigilanza sul doping, è stato un uomo contro. Stava in quei ruoli ma vedeva cose inenarrabili, delle quali però ha raccolto prove e ha scritto in più occasioni. Già negli anni ‘80 scrisse “Campioni senza valore” libro presto misteriosamente sparito e non più ristampato per i suoi dirompenti contenuti (oggi recuperabile sul web, anche quello molto importante da leggere), oggi con questo libro mette un macigno sulla credibilità di tanti dirigenti, politici e atleti. Dagli anni ‘80 in qua, racconta di come, dall’atle-

Alessandro Donati oggi è consulente della Wada, l’agenzia antidoping mondiale. Chiede che per i controlli nascano organismi fortemente indipendenti rispetto alle istituzioni ufficiali dello sport in Italia e negli altri Paesi

Nomi, cognomi, documenti che smascherano una piaga sociale tica ad altre discipline, si iniziò con le emotrasfusioni per poi passare all’Epo, e per poi associare steroidi, anabolizzanti e quant’altro. Per atleti di vertice, per medaglie di pregio (o senza valore?). Il passaggio agghiacciante del libro è la spiegazione di come le autorità di controllo fossero sostanzialmente inten-

te a coprire il sistema, per fare “grande” lo sport italiano, e a non far beccare gli atleti dopati. Con meccanismi simili in tanti altri stati big dello sport. Le tesi di Donati, peraltro corredate da nomi e cognomi, riferimenti, documenti, e ricordi nei quali riporta i colloqui e i dialoghi avuti con tanti prota-

gonisti delle istituzioni sportive, fanno tremare i polsi e obiettivamente potranno scatenare un inferno di querele. Ma poco si ode su questo fronte, e lo stesso Donati (oggi consulemnte della Wada, l’agenzia mondiale antidoping) si dice tranquillo, sia evidentemente per le prove documentali che possiede, sia

perchè non pensa che le persone da lui citate intendano cimentarsi in una tenzone giudiziaria. Staremo a vedere ma di certo questa, ci siano le querele con conseguenti procedimenti, o non ci siano, sarà la cartina al tornasole di quanto è scritto nel suo libro. La cosa già strana, o forse no, è che mentre sui giornali e nei siti web impazzano i commenti e gli interventi su quanto ha scritto Donati, certe federazioni chiamate in causa se ne stiano silenziose e parlino di tutt’altro, o operino come se nulla fosse accaduto. La parte finale del libro spiega come negli anni il fenomeno del doping sia diventato fenomeno di grandi numeri, quasi come la droga, adottato anche a .ivello artigianale dagli sportivi amatoriali che vogliono “andare più forte” (?) con corollario di traffici internazionali. Certo stavolta sarà difficile far sparire questo libro. L’opinione pubblica sembra più scafata. Almeno si spera.

il grande Sport Sport veneto: forte nei numeri, debole nella politica Leader d’Italia ma poco rappresentato

quindicinale

registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004

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litteraeditoriale@libero.it STAMPA Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi) Il Grande Sport è free diffuso in oltre 900 punti a:

Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!

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Il numero dei praticanti sportivi pone il Veneto al terzo posto assoluto in Italia con il 41,3%, e al primo tra le regioni a Statuto ordinario, ben al di sopra della media nazionale ferma al 32,23%. Significativi anche i dati che arrivano dalla percentuale di sedentari nel periodo 2001-2011: mentre su scala nazionale il tasso è rimasto praticamente invariato, circa al 40%, il Veneto ha registrato un positivo calo di oltre 15 punti. La fotografia dello sport nel Veneto dice che anche a livello di tesserati a federazioni sportive e discipline associate i riscontri sono positivi: sesta posizione nazionale con quasi 10mila tesserati ogni 100mila abitanti. Questo si traduce in una significativa “permeazione del territorio” sviluppata dalle società sportive di base, oltre 8.784, che, raffrontata ad un popolazione di 4.578.000 residenti, garantiscono un “punto di offerta sportiva” ogni 541 abitanti (contro una media nazionale di uno ogni 631). A questi numeri è importante inoltre sommare l’enorme contributo degli operatori che intervengono a titolo gratuito per garantire la pratica e l’organizzazione degli eventi: elemento distintivo di una terra profondamente votata al volontariato. A Padova, al convegno promosso dal Coni, si è aperto il percorso pluriennale dedicato

Il convegno di Padova: da sinistra L. Dallari, esperto di volley, G. Bardelle, presidente regionale Coni, M. Conte assessore della Regione Veneto, G. Ottoni, consogliere nazionale Coni

Dai bandi per i grandi eventi qui sono arrivate solo le briciole allo studio del “ruolo dello sport veneto nel panorama nazionale”, in base a un progetto, ideato dalla Regione Veneto, dal Comitato Regionale Coni con il contributo della Direzione Regionale della Scuola dello Sport e la collaborazione di Studio Ghiretti & Associati, che intende analizzare le peculiarità dello sport di un territorio a forte vocazione e diffusione sportiva, regione che vive lo sport in tutte le sue connotazioni sociali, economiche, culturali e pedagogiche. È opinione diffusa che lo sport ha smesso di essere un puro sinonimo di agonismo e da tempo rappresenta un vero e proprio comparto della Cosa Pubblica, fatto di indici economici (in quanto generatore di profitti e creatore di posti di lavoro), di ri-

svolti turistici, di alleggerimento della spesa sanitaria (considerato il valore preventivo dell’attività fisica) e di importante valore sociale (come strumento di integrazione ed inclusione tra cittadini di etnie e culture differenti). Il Veneto si è posto alla guida delle Regioni che per prime e con più vigore hanno individuato nello sport una leva strategica per l’amministrazione del territorio e, nel garantire la propria disponibilità a fornire il know how acquisito perché altre realtà pubbliche possano perseguire questa strada virtuosa, ambisce a far riconoscere il proprio ruolo nel panorama nazionale. In uno scenario che, dati alla mano, stima un Pil “sportivo” di circa 25 miliardi, pari all’1,6% del totale, e una produzione di-

rettamente o indirettamente attivata dallo sport di 53,2 miliardi, il Veneto contribuisce in maniera significativa ad alimentare l’industria sportiva italiana. Il momento storico straordinariamente delicato, però, non agevola la missione degli amministratori pubblici e dei dirigenti sportivi, compresi quelli veneti, che si trovano quindi impegnati in una fase di riflessione profonda. Qual è la reale fotografia dello sport veneto oggi? E quali sono le prospettive? Il governatore Zaia e il presidente regionale del Coni Bardelle hanno proposto un programma di analisi finalizzato proprio a rispondere a questi interrogativi e giungere così alla stesura di un “Libro bianco dello sport” che definisca lo stato dell’arte e tracci le pros-

sime linee di sviluppo. Ma se lo scenario ha indicatoripositivi, a far da contrappeso vi sono alcuni aspetti di natura congiunturale e politica da studiare, per capire i rischi e evitare l’insorgere di situazioni di crisi. Le società sportive di vertice, pur corrispondenti ancora oggi al 10,14% di quelle totali italiane (15 su 148), risultano in calo di oltre due punti percentuali rispetto al 2010, quando è stato toccato il culmine del decennio di 19 su 152. A questo campanello d’allarme si aggiungono altri due indicatori che testimoniano la necessità di investire di più nei rapporti lobbistici con il sistema di governance della politica sportiva. Gli ultimi due bandi destinati all’assegnazione di finanziamenti governativi per i Grandi Eventi Sportivi hanno riguardato 95 eventi in tutta Italia, per un totale di 22milioni d’investimento: di questi solo 4 hanno riguardato il territorio veneto, per un budget complessivo di 412mila (2% del totale). La causa potrebbe non essere legata alla limitata rappresentanza dei dirigenti veneti nelle stanze decisorie, ma è di tutta evidenza che due soli membri sui 76 componenti il Consiglio Nazionale del Coni sono da ritenersi un’anomalia. Soprattutto alla luce dei numeri che inquadrano il Veneto come uno dei territori a maggiore vocazione sportiva d’Italia.


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13 gennaio 2013 - 5

calcio

Seconda Divisione Seeber è alle prese con il mercato in uscita prima di trovare qualche nuovo innesto

Bassano, è tempo di sfoltire la rosa

Il cosiddetto mercato di riparazione invernale e dunque come si comporterà e come opererà il Bassano? Il Bassano in linea di massima almeno in entrata opererà quasi niente perchè non ha praticamente nulla da riparare, mentre altri evidentemente sì, devono porre rimedio ai tanti errorini o erroracci dell’estate. E qui non hanno nulla da aggiustare perchè evidentemente in estate le cose sono state fatte per benino e semmai hanno molto di più da sistemare giocatori e tecnico protagonisti di un avvio infelice che putroppo all’atto pratico pesa tantissimo poichè in un campionato in cui rimontare un solo punto a chi sta davanti è impresa titanica, quella partenza all’incontrario rimarrà una palla al piede chissà ancora per quanto. Fateci caso: - 4 in media inglese e i punti da rimontare alla vetta sono giusto 4, senza contare che la Pro Patria ha una gara da recuperare e in linea teorica sarebbe addirittura a +5. Come dire che la sofferta vittoria col Santarcangelo di inizio anno dovrà necessariamente diventare il preludio a una ripartenza lan-

ciata dei giallorossi in questo 2013. Quanto lanciata? Minimo 3 vittorie e un pari in questo mese per stare sempre in scia e per compensare in parte lo sciagurato inizio di settembre. Il mercato dicevamo. C’è tanto da intervenire in uscita, lo fanno tutti, dovrà inevitabilmente muoversi anche il Bassano perchè dappertutto c’è la tendenza a luglio a costruire delle rose da 30 giocatori o giù di lì, 27 o 28 elementi che diventano uno sproposito dopo Natale. Il Soccer Team non fa eccezione, anche se qui si trascinano gli esuberi del passato: Guariniello, Lorenzini e Iocolano hanno tutti e tre il foglio di via: il primo ha estimatori, il secondo ne ha qualcuno pure lui, il terzo ne ha molti meno e bisognerà scendere in D per rintracciare l’amatore. In più c’è anche Ferretti, ufficialmente inserito nella lista congedanti giallorossi da Seeber e Rastelli (“Il modulo lo penalizza, lui è un esterno puro e faticherebbe a trovare spazio” dicono in coro digì e allenatore), ma se Daniele rimane su queste bande almeno sino a

giugno è un bene per tutti perchè è un tipo di giocatore che nell’eventuale sprint di primavera potrebbe diventare preziosissimo, specie fino a quando l’alternativa nominale di Berrettoni, vale a dire Jack De Gasperi, non avrà rintracciato quella brillantezza che sta inseguendo persino con troppa foga, ma che quando si è reduci da un infortunio lungo e laborioso come il suo, è fisiologico arrivi in tempi più dilatati. E alla voce arrivi, dipendesse da noi andremmo sparati su un centravanti da doppia cifra, uno che finalizzi continuativamente il tanto che questa squadra produce. E a dirla tutta il buon Seeber ha assicurato che vigilerà e monitorerà e soltanto se si presenterà l’occasione nel rapporto qualità prezzo si adopererà. Nel frattempo potrebbe prelevare un giovane terzino mancino under per assicurare un’alternativa nel ruolo a Stevanin (piace il diciottenne Cipriani, romano oggi al Grosseto). Ma intanto Rastelli ha formalmente blindato Longobardi e Gasparello (“Rimarranno qui”, dice) perchè quei due garantiscono

il lavoro sporco e di sacrificio funzionale al gruppo. Un ragionamento che non fa una grinza se continueranno a segnare i centrocampisti (5 centri Corrèa e gol un po’ per tutti quanti, inclusi i difensori), ma se la cooperativa giallorossa si inceppa, poi le punte deputate dovranno incrementare la loro produttività sottoporta perchè 7 gol in coppia sinora per due veterani, è poca cosa, inutile girarci attorno. Sicchè il Santarcangelo e il Mantova che tanto volevano Longobardi (specie i due trainer Masolini e Brucato), dovranno mettersela via. Longo rimane qua alla faccia di quei cattivoni e birbanti dei giornalisti che stavano per dirottarlo altrove (ma le voci o anche solo le bozze delle trattative vanno riportate o no?). Perciò si rimane così’ (“C’è solo da sfoltire - chiosa il pres Stefano Rosso - se qualcuno poi vuole andarsene, che vada pure”) e un’addizione potrebbe pure comparire ma non in attacco. Vincenzo Pittureri

L’esultanza del Bassano (foto O. Zanolla)

Calcio a 5 10

Atletico Bassano, un mix di entusiasmo e passione

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5 L’Atletico Bassano vola. Dopo la promozione in C2 (prima si chiamava Futsal Rosà) la nuova squadra ora è composta da un gruppo di amici che hanno deciso di mettere insieme i talenti per creare una realtà dove, prima ancora dello sport, primeggia il rispetto per l’impegno, la lealtà e la passione; l’esempio di tutti questi valori lo dà in primis il pilastro della società, nonché presidente, sponsor e allenatore Dino Alessio. «La forza del nostro mister - ha dichiarato Giuseppe Lunardon - è di essere un grande motivatore, oltre che preparato, generoso e coinvolgente; è riuscito a dare alla squadra un’impronta che porta i ragazzi a giocare in modo corale, spumeggiante e anche divertente per il sempre più numeroso pubblico che ci segue al palaBruel al venerdì sera». Pur essendo un team ben omogeneo, emergeono anche delle individualità. «Come il nostro Zakari che, oltre a tirare fuori dal cilindro delle giocate che a volte lasciano di stucco, è anche il nostro goleador con 15 reti, seguito da Sebbar con 13 e dal nostro grande difensore Januzaj con 10. Un plauso anche al nostro capitano pivot Jacopo Alessio che oltre a guidare la squadra nel rettangolo di gioco fa il terminale per tutte le nostre azioni». L’obiettivo della stagione? «Da squadra matricola volevamo riuscire a fare un buon campionato, di cen-

In alto la squadra che si allena al palaBruel di bassano. A lato il mister Dino Alessio assieme al capitano Jacopo Alessio e al bomber Manaf Zakari

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9 tro classifica, cercando di evitare i bassifondi, ben consci che sulla carta c’erano molte squadre superiori. Grazie al nostro buon gioco e alla tenacia del nostro mister, possiamo però dire che l’obiettivo al momento è stato centrato, visto che siamo a ridosso delle prime e vicini ai play off. Ci hanno regalato la nostra buona posizione in classifica le nostre 7 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, per un totale di 60 goal fatti e 57 subiti. La nostra squadra è composta da una rosa di 18 giocatori (4 giocatori dal cittadellese) e 8 dirigenti che si amalgamano alla perfezione formando un gruppo eccezionale. A contribuire alla coesione della squadra ci pensano poi i dopopartita tutti seduti con le gambe sotto al tavolo a ridere scherzare e a volte sdrammatizzare anche la partita non perfetta».

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altri sport

Volley Le due atlete giallorosse hanno partecipato al torneo in Russia valido per le qualificazioni europee prejuniores

Guerra e Malinov “stelline” azzurre

Anastasia Guerra e Ofelia Malinov: le due stelline giallorosse sono state tra le protagoniste del torneo di Mosca, valido per la qualificazione ai Campionati Europei Prejuniores che si svolgeranno in Serbia e Montenegro la prossima primavera. Ofelia e Anastastia hanno infatti iniziato il nuovo anno all’insegna dell’azzurro: convocate a più riprese negli stage di preparazione nel corso di tutto il 2012, le due giallorosse sono state confermate nel gruppo azzurro impegnato a Mosca, dove hanno recitato da protagoniste. Anche grazie a loro, la nazionale azzurra ha staccato il pass per i prossimi campionati europei, riuscendo a vincere tutte le partite in calendario. Dopo il successo, per la verità abbastanza agevole, conquistato contro la Biellorussia, le azzurre di coach Luca Pieragnoli sono state impegnate nel big-match contro le padrone di casa della Russia. Come da pronostico, si

Anastasia Guerra e Ofelia Malinov protagoniste al torneo di Mosca in vista degli Europei che sono in programma la prossima primavera

è assistito ad un match molto combattuto ed incerto, che non a caso si è concluso al tie-break. La vittoria è andata all’Italia, anche grazie alle ottime prestazioni offerte da Malinov e Guerra, che hanno messo a segno rispettivamente 7 e 12 punti. Dopo il successo sulla Russia, il cammino azzurro è stato tutto in discesa. Contro l’Estonia non c’è stata praticamente partita, mentre contro il Belgio il successo è stato netto anche se non

facilissimo: nell’occasione Anastasia Guerra ha messo a segno 10 punti, Lia Malinov 5. Il torneo di qualificazione si è concluso per l’Italia contro la Norvegia con una vittoria rotonda per tre a zero: lasciata a riposo capitan Lia Malinov, coach Pieragnoli ha dato spazio ad Anastasia Guerra che l’ha ripagato mettendo a terra 9 palle-punto. Per le due giocatrici giallorosse la partecipazione a questo torneo internazionale è stata una

Nuoto

Rachele Baù sogna un posto ai mondiali juniores di Dubai

Il Centro Nuoto Rosà si conferma uno dei poli natatori di riferimento del territorio veneto con una struttura di prim’ordine e con risultati agonistici straordinari: 110 medaglie ai campionati italiani giovanili e tre ragazze convocate tra le fila della nazionale giovanile sono ciò che di meglio esalta la scuola nuoto rosatese. Rachele Baù è una di queste ragazze, figlia per l’appunto di un sistema ormai negli anni collaudato e alla continua ricerca del proprio potenziale. Nata 1996 a Bassano del Grappa è ora all’ottava stagione nelle file del Plain Team Veneto (il Centro Nuoto Rosà compete nelle categorie Ragazzi, Juniores e Assoluti sotto la cuffia della società padovana). Rachele frequenta la 3. liceo al Brocchi e come in acqua anche qui i risultati non mancano; la promozione con la media dell’8 l’ha resa fresca premiata del premio Panathlon 2012, riconoscimento riservato ai più meritevoli studenti - atleti del bassanese. La storia sportiva della Baù inizia nel 2002 quando prima di essere un’atleta a tutto tondo iniziava con le prime bracciate a imparare cos’era il nuoto. A 12 anni il primo avviso di quelle che poi si sarebbero rivelate potenzialità tutte da esprimere: al Campionato Regionale esordienti Rachele riesce a qualificarsi con una stagione d’anticipo ai Campionati Italiani Giovanili di categoria, nei 100 e 200 dorso, nei 100 e 200 delfino. La quotidianità negli anni si è modellata in base agli impegni e oggi, con la stagione 2013 già a pieno regime, Rachele mostra la determinazione necessaria per incanalare il prossimo biennio nella miglior via possibile. Forte infatti dei risultati nelle stagioni “giovanili”, quasi 30 podi e su tutto un’estate 2013 ricca di soddisfazioni iniziata con la convocazione per gli Euro-

soddisfazione enorme, che le ha confermate una volta di più come grandi promesse del volley femminile nazionale, cosa che riempie d’orgoglio, oltre alle rispettive famiglie, anche tutto lo staff tecnico e societario del Bruel Volley Bassano guidato da Atanas Malinov. Il tecnico bulgaro, che ha ripreso gli allenamenti con il resto della squadra il 2 gennaio, ha quindi dovuto rinunciare alle sue atlete di punta per un’intera settimana di lavoro in palestra. Da sottolineare inoltre che il Brunopremi.com Bassano ha posticipato la partita di serie B1 in programma il 5 gennaio al PalaBruel con Le Ali Padova al prossimo 27 gennaio, proprio per consentire a Malinov e Guerra di rispondere alla convocazione con la Nazionale. Un rinvio tutt’altro che spiacevole per il team giallorosso, che ha visto due delle sue atlete sul teatro internazionale. Stefano Cirillo

La festa alla Jtc

Cuman: «Voglio la Formula 1» Il 9. Meeting Jtc Racing è andato in scena all’insegna dell’amicizia e della passione. Una giornata davvero intensa che ha identificato come propria mascotte il piccolo, ma dal cuore grande, Nicolò Cuman: pilota, sotto bandiera Bassano Corse Karting, partecipante alla Champion Kart categoria Mini Rookie stagione 2012. Per lui una stagione davvero impegnativa ma ricca di soddisfazioni: con la mitica dichiarazione “...sto lavorando per poter arrivare alla formula 1” ha regalato un’immensa gioia, al padre Cuman Ronny, alla sua famiglia e al team. La giornata ha consolidato altre forti collaborazioni, la Croce Verde di Bassano del Grappa, coordinata dagli instancabili Alessandra Cordella e Giorgio Mascotto, hanno premiato tutti i loro associati, tra

cui anche la divisione marziale Shimpo di Bassano del Grappa, coordinata da Maurizio Mantesso. Un’altra conferma, ormai parte fondamentale d’impegno, è la consolidata collaborazione con “La Città della Speranza”, reparto oncologico infantile di Padova, e in particolare con “La Velocità della Speranza” avente in prima fila l’amico Enzo Slongo e la mitica “Formica da Corsa”. Nell’anno in cui l’associazione compie il 18. anno, Jtc continua ad affiancare la mitica formichina alle proprie vetture, quaderni note, documenti, il tutto per raccogliere fondi da donare alla ricerca. Anche i ragazzi della giovanissima Aug Montegrappa, guidati dal presidente Roberto Briotto, hanno rinnovato l’impegno, con l’ottimo attivo di 5 manifestazioni.

Premio Calmonte I Veterani dello Sport del presidente Piccoli al Belvedere

Danso e Mellini i meritevoli

La sezione di Bassano del Grappa dei Veterani dello sport, presieduta da Rino Piccoli, ha chiuso la stagione con la consueta conviviale alla quale ha preso parte anche il presidente nazionale dell’Unione Veterani dello sport, Gianpaolo Bertoni, accompagnato dalla consorte e dal consigliere nazionale, Renato Nicetto e dal delegato per il Veneto, Bruno Dal Ben. Assegnato il “Premio Bruno Calmonte”, riservato a un giovane studente degli istituti medi superiori che si è distinto nello studio e nello sport. Sugli scudi un sedicenne del Ghana, Bernard Danso, atleta del Bassano Virtus. Accanto a questo riconoscimento se ne aggiunge un altro volto ad apprezzare il lavoro dietro le quinte che viene svolto da dirigenti di società sportive, del territorio, troppo spesso misconosciuto, e stavolta è andato al factotum dell’Ana di Bassano, Tarcisio Mellini. L’incontro conviviale si è tenuto al ristorante Belvedere, grazie alla disponibilità della signora Gianna, con la

pei juniores di Anversa con la nazionale giovanile e conclusa con tre titoli italiani nei 50 100 e 200 dorso dove per l’appunto con il tempo di 2’13”7 ha ottenuto la sesta prestazione europea juniores stagionale; l’atleta rosatese all’inizio della stagione ha inoltre partecipato al collegiale Progetto Talenti 2020 a rovereto, guidato dallo staff tecnico della nazionale italiana nuoto. In alto BertospartecipazioRachele è si, Calmonte, ne particolaun’atleta da coZamperin, re, in qualità noscere, testarCampi, Picdi ospiti, del coli, Bertoni, da, determinata Mezzalira, sindaco Stee con le idee Nicetto, fano Cimatti, molto chiaRebecchi, Dal dell’assessore re su tutto ciò Ben, Cimatti, ai servizi alla Abate e Celi. che riguarda il Sopra la persona Loproprio futuro. premiazione renza Breda, Ama l’allenadi Danso e a del comm. mento nelle suo fianco quella Aldo Tognadi Mellini significato più na, dell’on. semplice e le Luigi D’Agrò piace organize dello sponsor del premio, Gianpi Cal- vito nella suggestiva cornice di Valle zare le proprie vicende scolastico-sportimonte, figlio di Bruno al quale la sezio- Santa Felicita, complice il presidente ve: “Al suono della campanella, assieme ne è dedicata. Rino Piccoli, nel salutare del Gruppo ristoratori del Bassanese, ai miei compagni di squadra, andiamo dii presenti, ha sunteggiato le proposte Sergio Dussin, sia per far conoscere la rettamente in piscina - racconta - e mi aldei veterani sportivi bassanese, portate sezione, sia per raccogliere fondi a faleno per non meno di due ore ogni giorno, a compimento nel corso dell’anno, fra vore della Fattoria sociale Conca d’oro con due sessioni di preparazione a secco cui l’idea del “Piatto del Grappa” ser- e della Città della speranza. settimanali. Alle 18 circa inizio i compiti e spesso capita di continuare fino alle 22.” Karate. Il Sakura a scuola di autodifesa Come per tutti gli atleti il tempo libero è poco e a Rachele piace incontrarsi con gli amici piuttosto che ascoltare musica. On a Mission di Gabriella Cilmi oltre ad essere la sua canzone preferita è la melodia che le dà la carica prima delle gare importanti. Gli appuntamenti di Rachele per la stagione 2013 sono, dopo il passaggio ai Campionati italiani Assoluti invernali, la qualificazione ad aprile agli Assoluti Primaverili La palestra Balbi di Rosà ha ospitato gli al- Fijlkam, i maestri Giuliano Invernizzi, Fla- Vittoria, Bordignon Lucia e Scodro Enriper i Mondiali Juniores di lievi del Centro Sportivo Sakura sul meto- vio Michieletto e Gabriele Foglieni. Sabato co. Secondo Dan: Artuso Giovanni, Caron do globale di autodifesa. Alla serata hanno 15 dicembre a Ponte di Piave alcuni atleti Xenia e Moretto Daniel. Mentre Bertagnin Dubai. preso parte, oltre all’organizzatore il maestro hanno sostenuto gli esami di Cintura Nera. Francesco e Luisetto Andrea sono stati proGiuseppe Bertoncello, delegato provinciale Primo Dan: Battaglia Alessandro, Bernardi mossi Terzo Dan.


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altri sport

Servizio immediato per qualsiasi destinazione fino a 8 posti Scherma

Castelfranco incanta al trofeo Bernkopf

Domenica 23 dicembre al palascherma di via Riello a Vicenza si è tenuto l’ormai consueto appuntamento dedicato ai nuovi virgulti della Scherma Nazionale: “Coppa di Natale - 5° Trofeo Arturo Benkopf” edizione 2012 - contesto non agonistico allenante dedicato alle categorie Prime Lame/Esordienti di Fioretto. A rappresentare la Scherma Castelfranco Veneto quest’anno c’era una compagine molto numerosa. Questi i nomi: Gaia Basso, Chiara Bonin e Angelika Mazzola per la parte femminile; Andrea Marcon, Pietro Nicòli, Alessandro Perugini, Giancarlo Sartoretto e Francesco Zanchin per quella maschile. Dopo la prima parte di Torneo i fiorettisti hanno centrato tutti le vittorie utili per la loro seguente posizione di accesso alla fase dell’Eli-

minazione Diretta. Quindi una serie di incontri-scontri fratricidi permettevano solo a Francesco Zanchin di arrivare verso la parte alta della piramide, ma veniva sancito in ogni caso quanto tutti i bravissimi atleti abbiano parimenti contribuito alla meritata conquista del prestigioso Trofeo, che ritorna così a Castelfranco Veneto per la seconda volta! Al termine della manifestazione il Comitato Organizzatore ha distribuito a tutti i partecipanti una medaglia ricordo della manifestazione, medaglia che per molti di loro rappresenta la prima ricompensa in assoluto per la loro fatica profusa! Il maestro Giuseppe Tagliariol ha espresso parole di lode per tutti i suoi piccoli schermidori incitandoli nel continuare questo percorso iniziato nel migliore dei modi!

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Basket B Entrambe in griglia play off, Marostica lanciata e Bassano in crescita

Zepa e Fiorese in ripresa

(V.P.) - Metà del cammino ed entrambe dentro la griglia playoff, la notizia è questa. Nonostante un’enormità di problemi, di qua e anche di là. Marostica brillantemente dietro le primissime e Bassano invece più al pelo ma comunque dentro. Perchè un’enormità di problemi? Beh, perchè Marostica è attraversata da spifferi gelati attorno al club e allora coach Guadagnini, squadra e staff meriterebbero un monumento per come hanno saputo isolare i giocatori da un contesto molto complesso e intrigato spingendoli piuttosto a collezionare risultati a ripetizione. Altrove con le medesime premesse si sarebbero squagliati senza ritegno e anzi con mille sacrosante giustificazioni. Qui non solo tengono botta alla grande, ma fanno la pelle pure a tutti quanti. Se non è un mirabile esempio di serietà e professionalità questo.

Tanto per essere chiari: nell’ultimo biennio allo Zepa hanno azzeccato due campionatoni da sballo perdendosi poi alla resa dei conti dei playoff. Ecco, l’impresa odierna in certe condizioni vale almeno il doppio delle prodezze di allora. Ergo, cappello e complimentissimi a chi sta dimostrando di tenere salda la rotta a fronte di tante, troppe difficoltà di ogni tipo. Bassano invece mantiene il piazzamento nel tabellone delle elette ma la sua pagella di metà stagione lo boccia ugualmente. Le ultime due esibizioni contro Torino e Milano hanno fatto scendere bruscamente la media dei giallorossi. Al Parco Ruffini, celeberrima arena del nostro basket, il Fiorese si è inabissato in retta d’arrivo contro un avversario certamente tosto ma non inarrivabile. E si è inabissato per una palese carenza caratteriale perchè in B le partite si

vincono anche e soprattutto col temperamento. Contro Milano invece, di nuovo sul neutro di Oderzo, quelli di Corà hanno scontato tutti in una volta e sempre negli ultimi 5’, i limiti dell’assenza di una guida sicura in regia (Mirko Camazzola è stato rilasciato con troppa leggerezza in estate, riprovevole erroraccio), oggi l’ex Ricciolo Biondo risolverebbe come minimo la metà dei guai attuali della squadra. E al netto di forfait importanti (capitan Stopiglia fuori uso) al momento segnano solo i lunghi, la pericolosità degli esterni è sotto il minimo sindacale e con queste prerogative è dura tenere il piazzamento, specie se Antrops paga le sue reiterate nuvole d’ira (seconda espulsione per lui da quando è qui) e, complice la doppia squalifica del PalAngarano, non si gioca in casa da oltre un mese.

Basket e solidarietà

Gli aquilotti volano per l’Ail al trofeo di Castello di Godego (G.Z.) Basket e solidarietà per la “befana” che ha portato tanto sport e un sostegno all’Ail. Il tutto in occasione del “Trofeo città di Castello di Godego” di basket categoria “aquilotti” organizzato dall’Asd Godigese Sport. Due giornate di basket molto intense nelle quali le formazioni giovanili della Trevigiana (Treviso), Castelfranco V., Rosà, Resana, Ezzelina e la squadra di casa della Godigese Sport si sono incontrate in un torneo dal tasso tecnico molto buono. Ma se i ragazzini si sono distinti sul parquet della palestra della scuola media godigese, non da

meno i genitori sugli spalti che pur in periodo di crisi hanno voluto sostenere l’associazione italiana leucemie con l’acquisto

di qualche dono e facendo una donazione. Il torneo se lo sono aggiudicato i ragazzini de “La Trevigiana” che hanno battuto

in finale “Ezzelina” la squadra di Romano d’Ezzelino. Poi via via le altre e cioè Godigese sport, Rosà, Resana e Castelfranco.

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La performance

Magico Tempe, altra impresa sulle rampe del Castello

Ormai non ci sono più dubbi, quello che sa fare Simone Temperato in sella alla sua bici è davvero incredibile. Ne è la prova l’ultima sua performance avvenuta sulla salita che da Marostica porta al Castello Superiore. Il Magico Tempe si è preparato per affrontare la salita marosticense in un modo a dir poco singolare. Tenendo la sua mountain bike, priva di ruota e forcella, completamente in posizione verticale, seduto sul tubo sterzo con il manubrio dietro la schiena, è riuscito a superare i 5 tornanti che caratterizzano l’ascesa senza mai cadere. Un percorso, se pur breve (circa 1650 metri), ma molto tecnico dove pedalare in equilibrio è veramente molto difficile.

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altri sport

La sensazione e quella di avere un monociclo ma in questo caso la bici utilizzata non ha il pignone fisso di conseguenza ogni pedalata deve essere eseguita con la massima precisione e il corpo si deve muovere con dei piccoli spostamenti per garantire la giusta traiettoria alla ruota posteriore. Questa volta è riuscito a sorprendere anche se stresso, il Magico Tempe, volto noto ormai da anni del ciclismo estremo, quest’anno è stato protagonista a molti eventi sportivi come il Giro d’Italia sulla salita del Passo del Pampeago, alla 7° edizione della Leggendaria Charly Gaul sul Monte Bondone, alla cronoscalata “1 km verso il Blu” superando pendenze del 35 per cento, e a molte altre ancora.

Ciclismo Il marosticense gareggia nella categoria élite dei cicloamatori

Minuzzo, il re delle Gf Conclusa la stagione agonistica, è tempo di bilanci per Paolo Minuzzo, classe 1986, corridore marosticense che gareggia nella categoria élite dei cicloamatori. Portacolori del Team Viner Miche LGL Nautilus, specialista dei percorsi lunghi delle Granfondo, non solo ha migliorato i risultati della stagione 2011, ma ha anche riconfermato il suo valore conquistando per il secondo anno consecutivo il titolo tricolore nel Campionato Italiano Granfondo Acsi-Udace di categoria, e vincendo il challenge “I Nobili”, confermandosi tra i più forti atleti a livello nazionale. Quest’anno ha collezionato 9 vittorie di categoria, salendo una ventina di volte sul podio,classificandosi all’11. posto assoluto nel ranking nazionale e al 3. posto nella classifica generale categoria élite. Tra i vari risultati di prestigio della stagione appena conclusa ricordiamo il secondo posto assoluto nel circuito veneto-trentino Challenge Giordana

e il terzo posto nel circuito Romagna Challenge. Importante piazzamento anche alla 42. edizione della Nove Colli, Granfondo internazionale con 48 stati rappresentati e quasi 13 mila partecipanti, con il quattordicesimo posto assoluto nel percorso lungo. Da ricordare anche il nono posto assoluto e l’ottavo con la vittoria di categoria rispettivamente alla GF Giordana di Aprica e alla GF Sportful di Feltre, ritenute tra le gare più dure a livello nazionale. Ottimo risultato con il 4. posto assoluto e vittoria di categoria anche nella GF Fi’zi:k, corsa sulle strade di casa. Per Paolo Minuzzo è stata una stagione da incorniciare, con oltre 30 Granfondo disputate, per un totale di quasi 5.000 km di gara e la conquista dello scudetto del Prestigio 2012. Il giusto premio per la tenacia e la costanza negli allenamenti e per la passione che dimostra verso questo sport.

Sleddog

Antonio Uccellatore si abbona al Tricolore

Sul tracciato di Erbusco in provincia di Brescia si è svolto il Campionato italiano assoluto di sleddog su terra, organizzato dall’Aim in collaborazione con il Cis. Nella categoria Bikejoring 2 cani open è arrivato il primo posto di Antonio Uccellatore con Coffi, seguito dallo sloveno Damjan Žepič. Non è poi stato assegnato il titolo di Campione Italiano nella categoria Bikejoring 1 cane open perché c’erano solo 2 concorrenti, ma Uccellatore è riuscito a battere comunque il forte sloveno. Ciò è avvenuto più per questioni di potenza che di velocità su un percorso di 4,7 km in piano di cui 1 km nel bosco con fanghiglia consistente e il resto su sterrati anche erbosi sempre interrotti da curve che richiedevano prestazioni “rallistiche”. Indispensabile infatti la potenza in uscita della curva per recuperare velocità. Nello sleddog nazionale capita spesso così, qualche volta anche all’estero. Pochi per categoria; gare disputate fra equipaggi consumati di chilometri e speranze, col fango in tasca e le ciotole sempre in mano. “Giganti” di freddo che si sfidano dopo anni di sperimentazione e geloni. Chi arriva a “fare un giro di pista” con un semplice “buon tempo medio” col cane che sorpassa senza incertezze e “gira giusto” ai bivi senza bloccarsi

per nessun motivo, è arrivato a essere “musher, ossia atleta dello sleddog, lui e tutto il suo team…Questi sono gli Sleddog teams, e si sfidano per il titolo. Sperano di esser competenti coi loro cani meritandone la considerazione. Notevole il curriculum di Uccellatore: 9 campionati italiani vinti con 5 assegnazioni del titolo in 3 categorie diverse, con 2 cani diversi. Ha sempre vinto con gli italiani in qualsiasi gara di skijoring, bikjoring e canicross (di cui però ha fatto solo un campionato) ed è l’attuale campione italiano in carica di bikjoring. L’ex cucciolo Coffi, ora di 3 anni, è diventato cane da slitta e inizia il perfezionamento. «Una bella fatica - commenta Uccellatore - ma ci sono riuscito. Libero, arriva a punte di 51 km/h e al traino 43. Traina la mtb su salite sterrate del 10% a 12/15 km/h senza aiuti. Il controllo vocale è incredibile e inizia a capire cosa fare da solo. Difetti: alla partenza, è una tragedia greca di impazienza, come molti cani da slitta, ma lui è grosso». Nello sleddog, essendo possibile cambiare all’ultimo momento categoria, pare che anche questa volta un paio di italiani abbiano “preferito” la canicross o il kart per evitare il campione italiano che di questo passo un giorno farà le gare da solo...


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il grande Sci

pagine di pura passione

il mondo degli sport invernali

Il lutto Addio a papà Gianesini mancherà la sua passione

Era il primo tifoso di Giulia e quando poteva la seguiva sulle piste. In Altopiano è calato il lutto per la morte di Gastone Gianesini, dopo una lunga malattia, appena 53enne. Un grande dolore per la giovane atleta azzurra e per gli altopianesi che conoscevano bene l’uomo e l’imprenditore. Le condoglianze della redazione de Il Grande Sport a Giulia e alla famiglia. La foto dal sito comunale di Gallio: Giulia e il papà in pista.

Da Breganze alla World Cup Leoni in Colorado ritorna ai vertici mondiali: nel mirino i mondiali, Olimpia nei sogni

Tommaso, lo zingaro dello snow Da Breganze, culla di vigneti e colline, ai vertici mondiali dello snowboard sulle alte vette della Coppa del Mondo. E’ tornato a livelli altissimi Tommaso Leoni, atleta vicentino cresciuto allo Ski College Veneto di Falcade, che a Telluride, in Colorado, alla sua prima stagione in Coppa del Mondo di snowboard cross, è stato il migliore degli italiani nella gara individuale (quinto) ed il giorno dopo ha conquistato il podio (secondo) nel team event insieme al compagno di squadra Emanuel Perathoner. Tommaso Leoni lo scorso anno era rimasto in ombra dopo una stagione che lo aveva visto protagonista in Coppa Europa, dove aveva “rischiato” di vincere il titolo continentale. Ora il rientro alla grande in World Cup. Il ragazzo di Breganze ha scoperto lo snowboard e lo sci anni fa, in Altopiano di Asiago, allenato da Alex Palano. Poi arrivò l’iscrizione allo ski college di Falcade, dove un po’ alla volta ha trovato la grinta e la passione che

lo hanno portato alla maglia azzurra. Stagioni alterne, alcuni stop causati dagli infortuni (anni fa anche la rottura del femore), poi la stagione decisiva, nel 2009-2010, con il quarto posto nel ranking europeo e il diciottesimo in quello generale, e con l’acquisita fiducia dello staff azzurro. La prima vittoria nel 2011, in Francia. Per il funambolico atleta di Breganze, che gareggia nel cross (disciplina altamente spettacolare tra paraboliche, salti, whoops e ostacoli vari), dal Colorado arriva la conferma: con la sua tavola questa sarà una buona stagione. Pochi giorni fa Tommaso è stato intervistato da Pasquale Teoli, del sito web wintersportnews.it, e ha raccontato di essersi innamorato dello snowboard a Falcade, spinto dal tecnico Mazzonelli e dai suoi genitori. Si dibatteva tra fondo e snow, ma allora si buttò e dopo aver fatto hard, freestyle e boarder, si specializzò nel boardercross. La gara, dice Leoni, è pura e sana adrenalina,

e ringrazia i genitori che lo appoggiano in una disciplina pur così pericolosa. Tra gli obiettivi stagionali i mondiali in Canada e l’arruolamento nell’Esercito, per poter continuare al meglio la sua passione. Il sogno, invece, sono le olimpiadi di Sochi nel 2014. E all’intervistatore Tommaso svela un paio di particolari. Perchè mai lo chiamano “lo zingaro”? Perchè in un ritiro a Talamone, in Toscana, nacque quel soprannome, “credo proprio per il mio modo di fare tranquillo, un po’ ingenuo e anche per i miei capelli lunghi e spettinati”. Altri sport amati? “Oltre agli sport invernali amo l’atletica, soprattutto i 100 metri piani, il mio sportivo preferito (e non credo solo il mio) è Usain Bolt, mi carica sempre per come affronta ogni sfida”. Prima di ogni gara? “Three Little Birds di Bob Marley. La ascolto sempre prima di gareggiare: “Non preoccuparti di niente, perchè ogni piccola cosa andrà bene”.


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Sci Alpinismo Agli italiani di Caspoggio Pettinà sul podio con la staffetta

Il bronzo tricolore a Schio

Un Veneto da applausi a Caspoggio (Sondrio) dove sono andati in scena i campionati italiani di sci alpinismo, specialità vertical e staffetta. Un bronzo tricolore è approdato anche a Schio, per merito di Fabio Pettinà (Sc Cai Schio), che in cordata con Simone Bettega (Sc Valdobbiadene) e Alba De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) ha conquistato il podio nella staffetta, prova Giovani: forse la medaglia più bella in una gara che prevede team misti e che esprime il valore di un intero movimento e non solamente dei singoli. In 6. posizione la seconda formazione regionale con Tiziano Tabacchi (Dolomiti Ski Alp), Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp) ed Enrico Loss (Sc Valdobbiadene).

Gigante

Fis Njr ad Alleghe Asja d’oro

Nella prova vertical, la bellunese Alba De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) si è confermata la “reginetta” del movimento italiano, conquistando l’oro nella gara Juniores, gara nella quale ha preceduto la piazzata, la lombarda Erica Rodigari, di 1’41”. Stupenda anche la medaglia d’argento per l’altra bellunese, Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp, nella foto), 2. nella categoria Cadette alle spalle della valtellinese Giulia Compagnoni.

Due giornate di gare Fis Njr, dedicate a due ragazzi agordini che non ci sono più, Fabrizio Bassot e Debora Nardi, sulla pista Civetta di Alleghe, a cura dello Sci club Alleghe guidato da Giovanni Paolo De Bernardin. In lizza oltre cento atleti provenienti da Italia, Austria, Germania, Polonia, Belgio e Danimarca. Nella prima giornata, il 7. trofeo Fabrizio Bassot, gigante Fis Njr, ha visto il successo di Massimiliano Boselli, miglior tempo assoluto maschile; il trofeo Debora Nardi, in memoria della ragazza di Vallada, è stato vinto da Asja Zenere. Come per la scorsa stagione, toccante il via, con la rosa bianca posta a fianco della partenza dal papà di Debora. Questi i podi assoluti. Oltre allaportacolori del Gab Ski Group, in buona evidenza atleti dello Sc 2000.

MEMORIAL BASSOT – Femminile: 1. Francesca Curtolo (Nottoli); 2. Sara Peron (Sc 2000); 3. Martina Scussel (Ski College). Giovani maschile: 1. Massimiliano Boselli (Gore Tex Drago); 2. Andrea Valdesalici (Sc 2000); 3. Matteo Menazzi (Friuli V.G.). MEMORIAL NARDI – Femminile: 1. Asja Zenere (Gab Ski Group); 2. Giorgia Andrea Dalmasso (Ski College); 3. Federica Vinelli (Sc Sorapiss). Maschile: 1. Mattia Pincini (Sc 18); 2. Massimiliano Boselli (Gore Tex Drago); 3. Andrea Valdesalici (Sc 2000).

Alpino

Coppa Veneto, Maino e Zenere in evidenza

Ci sono le firme di Silvia Radice e Michele Garbin tra i Giovani, di Asja Zenere (foto sotto) e Massimiliano Boselli dopo la prima prova del trofeo Energia Pura, il circuito dello sci alpino per le categorie Giovani e Aspiranti. Dopo la giornata di San Vito invece sono cambiate le graduatorie della Coppa Veneto. L’unico capace di mantenere la leadership conquistata dopo la prima giornata è stato Michele Garbin (Giovani), mentre nelle altre categorie balzano al comando Martina Gnech (Giovani), Luca Maino (Aspiranti) e Chiara Pampanin (Aspiranti). Le graduatorie. Giovani maschile: 1. Michele Garbin (Sc Ponte nelle Alpi) punti 140; 2. Patrick Zattarin (Ski Team Altopiano) 100; 3. Luca Maino (Us Asiago Sci) 82; 4. Massimiliano Boselli (Gore-Tex Drago) 80; 5. Mattia Pincini (Sc 18) 80.

Giovani femminile: 1. Martina Gnech (Sc Alleghe) 140; 2. Silvia Radice (Sci club 18) 100; 3. Giorgia Andrea Dalmasso (Ski College) 100; 4. Chiara Pampanin (Sc Zoppè) 90; 5. Asja Zenere (Gab Ski Group) 80. Aspiranti maschile: 1. Luca Maino (Us Asiago sci) 120; 2. Massimiliano Boselli (Gore-Tex Drago) 100; 3. Mattia Pincini (Sc 18) 100; 4. Matteo Crapisi (Sc Nottoli) 92; 5. Pietro Cipriani (Forestale) 80. Aspiranti femminile: 1. Chiara Pampanin (Sc Zoppè) 130; 2. Asja Zenere (Gab Ski Group) 100; 3. Giorgia Andrea Dalmasso (Ski College) 130; 4. Matilde Minotto (Sc 2000) 90; 5. Arianna Antoni (Ski College) 89.

Al Verena

“Scie di passione” con l’olimpionica Ceccarelli

Al Verena si è svolto il primo «Training day» con i maestri della Scuola Sci Verena e i della Scuola Scie di Passione di Folgaria. Sono stati due giorni con ospiti la campionessa olimpica, Daniela Ceccarelli, medaglia d’oro in superg a Salt Lake City, Matteo Nana, protagonista di tante gare di Coppa del Mondo, gli istruttori nazionali Alessandro Colturi e Stefano Bellingheri e Pasquale Gravina mitico «centrale» della squadra di Velasco capace di portare per 10 anni la pallavolo italiana ai vertici mondiali. Gli ospiti più importanti delle due giornate sono stati però Andrea Stella, Mauro Bernardi e Ugo Bregant, tre ragazzi disabili che hanno condiviso con i maestri di sci la passione per il meraviglioso sport. Andrea, oltre ad essere un grande sciatore è velista di notevole spessore e può vantare ben due traversate Atlantiche a bordo del catamarano Lo Spirito di Stella. Mauro e Ugo invece, sciatori da sempre, stanno frequentando il primo percorso di formativo interamente dedicato ai disabili e che permetterà loro di diventare «Special Instructor» ovvero maestri di sci abilitati ad insegnare proprio ai disabili. Sono stati approfonditi temi di carattere psicologico e sportivo e poi la festa serale, dove i maestri di Asiagoneve del Coro dei Senza vergogna, spalleg-

giati egregiamente dai maestri di Scie di Passione, hanno cantato i brani che saranno raccolti in un cd acquistabile dagli ospiti delle settimane bianche Asiagoneve: il ricavato sarà devoluto dalla Scuola Sci Verena a favore del progetto Scie di Passione «Everywhere» che permetterà, grazie all’acquisto di specifica attrezzatura, a tanti ragazzi disabili di avvicinarsi alla montagna ed alla neve, e di iniziare a sciare.


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Master Tour Alla Comelgoloppet di Padola di Comelico si comportano bene i portacolori vicentini

In grande spolvero i patiti del nordico Alpino

Cuccioli e Baby scattano a Coston dei Fiorentini

In località Coston dei Fiorentini, a cura dello Sci Club Tonezza, è scattata la stagione delle gare dei più piccoli, Cuccioli e Baby, proprio il giorno della Befana. Ecco tutti i nomi e le mini classifiche.

BLU SCURO. 1. Soli Alberto (P. Dolomiti Ski); 2. Paganin Pietro (Us Asiago); 3. Marzola Lorenzo (Gab Ski Gr.); 4. Mezzalira Filippo (Sci Vicenza); 5. Pertile Andrea (Sc Gallio); 6. Grando Simone (Sette Comuni); 7. Bonato Tommaso (Sei Campanili); 8. Martini Federica (Sc Gallio); 9. Momi Eleonora (Gab Ski Gr.); 10. Passera Alice (Gab Ski Gr.); 11. Lessio Sveva (Sc Marostica); 12. Tessarolo Zoe (Sci Vicenza); 13. Ricotti Mariavittoria (Us Asiago). GIALLO. 1. Pontarollo Davide (Sc Marostica); 2. Carretta Francesco (Us Asiago); 3. Mechilli Pietro (Gab Ski Gr); 4. Frigo Filippo (Sei Campanili); 5. Cogo Chiara (Sci Vicenza); 6. Anselmi Lorenzo (Dolomiti Ski); 7. Rizzetto Anna (Us Asiago); 8. Groppo Giovanni (Dolomiti Ski); 9. Camponogara Pietro (Sci Cai Schio); 9. Gottardo Francesca (Us Asiago); 10. Canova Elena (Dolomiti Ski); 11. Pomini Alessandra (Olimpo Ski Team); 12. Dal Collo Matilde (Sci Cai Schio). VIOLA. 1. Schivo Giacomo (Sc Gallio); 2. Borgo Lapo (Sci Cai Schio); 3. Destro Riccardo (Us Asiago); 4. Busa Nicola (Sette Comuni); 5. Cordova Riccardo (Dolomiti Ski); 6. Miglioranza Ettore (Dolomiti Ski); 7. Fantini Alberto (Sci Cai Schio); 8. Mingardi Luca (Sci Vicenza); 9. Lorenzoni Matteo (Sci Cai Schio); 10. Baroncini Lorenzo (Us Asiago); 11. Nardi Elisabetta (Sc Marostica); 12. Negra Elisa (Sc Gallio); Mazzilli Jacopo (Us

Asiago). VERDE SCURO. 1. Destro Alessandro (Us Asiago); 2. Coppolino Marco (Sci Vicenza); 3. Cerato Gabriele (Gab Ski Gr); 4. Basso Giovanni (Olimpo Ski Team); 5. Comin Jacopo Filippo (P. Dolomiti Ski); 6. Busato Teresa (Olimpo Ski Team); 7. Serraiotto Emma (P. Dolomiti Ski); 8. Caretta Alberto (Gab Ski Gr); 9. Rossi Anna (Gab Ski Gr); 10. Stona Daniele (Sc Gallio); 11. Caretta Maria (Sci Vicenza); 12. Bocca Clarissa (Sc Gallio); 13. Corrà Elisabetta (P. Dolomiti Ski) BIANCO. 1. Meneghini Pietro (Sci Vicenza); 2. Vedove Isabella (Sc Marostica); 3. Plebs Daniele (Sc Gallio); 3. Bonomo Greta (Us Asiago Sci); 4. Pertile Anna (Sc Gallio); 5. Lorenzoni Luigi (Sci Cai Schio); 6. Sartori Gabriele (Sc Recoaro); 6. Viero Marco (Sc Marostica); 7. Valente Antonio (Sci Vicenza); 8. Grigio Edoardo (Sc Gallio); 9. Veronese Chiara (Sci Cai Schio); 10. Rossato Eleonora (Sci Cai Schio); 11. Vedove Beatrice (Sc Marostica). VERDE CHIARO. 1. Miglioranza Alessandro (P. Dolomiti Ski); 2. Trulla Marco (Sci Cai Schio); 3. Zanetti Pietro (P. Dolomiti Ski); 4. Gabrieli Filippo (Gab Ski Gr); 5. Zordan Matteo (Cogollo del C.); 6. Scuccato Marco (Sc 2000); 7. De Stefano Nicola (Sci Cai Schio); 8. Pace Andrea (Sc Marostica); 9. Mingardi Stefano (Sci Vicenza); 10. Milan Lucia (Sette Comuni); 11. Ghirardini Camilla (P. Dolomiti Ski); 12. Milani Maddalena (Sc Marostica); 13. Venezian Estella (Sc Marostica). ARANCIONE. 1. Destro Matteo (Us Asiago); 2. Basso Beniamino (Us Asiago); 3. Lupato Riccardo (Sette Comuni); 4. Marchetti Chiara (Gab Ski Gr); 5. Immè Martina (Sei Cam-

panili); 6. Collautti Enrico (Olimpo Ski Team); 7. Bortolotti Alessandro (Sci Vicenza); 8. Butturini Pietro (Us Asiago); 9. Munari Marco (Sc Gallio); 10. Gottardo Sara (Gab Ski Gr); 11. Serraiotto Giovanna (P. Dolomiti Ski); 12. Snenghi Matilde (Olimpo Ski Team); 13. Muraro Carlotta (Sci Vicenza). ROSA. 1. Uricchio Federico (P. Dolomiti Ski); 2. Lion Tommaso (Us Asiago); 3. Zanon Marco (P. Dolomiti Ski); 4. Bertoldi Massimiliano (Sc Recoaro); 5. Fortuna Alberto (Olimpo Ski Team); 6. Nordera Luca (Sci Vicenza); 7. Zonta Francesco (Gab Ski Gr); 8. Guido Camilla (Us Asiago); 9. Dal Lago Matilde (Sette Comuni); 10. Reginato Giulia (Gab Ski Gr); 11. Zattarin Agnese (Sei Campanili); 12. Finco Diletta (Sc Gallio); 13. Caratozzolo Francesca (Sc Gallio). AZZURRO. 1. Sambugaro Filippo (Sc Gallio); 2. Fracanzani Giuseppe Maria (Us Asiago); 3. Stevan Mattia (Gab Ski Gr); 4. Pinaroli Emanuele (Us Asiago); 5. Zamunaro Giacomo (Sci Vicenza); 6. La Spina Gioele (St Asiago); 7. Rosatti Benedetta (Us Asiago); 8. Bonato Marta (Us Asiago); 9. Cornale Pietro (Sc Recoaro); 10. Cariolato Emma (P. Dolomiti Ski); 11. Cavalloni Cecilia (Sc Gallio); 12. Rossato Beatrice (Sci Cai Schio); 13. Bocca Cecilia (Sc Gallio). ROSSO. 1. Mancini Tommaso (Sci Vicenza); 2. Boccuni Tommaso (P. Dolomiti Ski); 3. Pitton Filippo (Sc Gallio); 3. Schivo Tommaso (Sc Gallio); 4. De Stefano Nicola (Sci Cai Schio); 5. Panozzo Luca (Cogollo del C.); 6. Longhi Tommaso (Cogollo del C.); 7. Riva Aurora (Sei Campanili); 8. Bergamaschi Martina (Sc Gallio); 8. Pianalto Asia (Sc Recoaro); 9. Frigo Valentina (Sei Campanili); 10. Papesso Elisabetta (Sci Cai Schio); 11. Frison Giulia (Sc Gallio).

Nordico

Recoaro ospita la prima gimkana Ragazzi-Allievi

Scattata la stagione del fondo giovanile con il Gran Prix Ragazzi e Allievi nella Gimkana organizzata a Recoaro, sulla pista Le Montagnole, dalla società Fondo Recoaro dopo Natale.

Ragazzi (Femminile) 1 Rigoni Giorgia Ita Vi12 Val Magnaboschi 7’24.0 100 2 Dalla Costa Stefania Ita Vi68 Nordic Montecor 7’41.4 17.4 80 3 Costa Valentina Ita Vi22 Us Asiago Sci 7’56.2 32.2 60 4 Longhini Aglaia Ita Vi22 Us Asiago Sci 8’37.3 1’13.3 50 5 Stefani Nicole Ita Vi57 2a Asiago 9’05.8 1’41.8 45 6 Frezza Anna Ita Vi57 2a Asiago 10’13.1 2’49.1 40 7 Frison Gloria Ita Vi46 Enego Lisser 14’24.1 7’00.1 36 Ragazzi (Maschile) 1 Mosele Federico Ita Vi22 Us Asiago Sci 6’53.3 100 2 Frison Alessandro Ita Vi46 Ene-

go Lisser 7’17.2 23.9 80 3 Rosa Fabio Ita Vi22 Us Asiago Sci 7’21.3 28.0 60 4 Moresco Edoardo Ita Vi22 Us Asiago Sci 7’48.8 55.5 50 5 Alberti Edoardo Ita Vi22 Us Asia-

go Sci 7’56.7 1’03.4 45 6 Crestani Gianluca Ita Vi22 Us Asiago Sci 8’18.2 1’24.9 40 7 Sacco Comis Dell’ost Filip Ita Vi57 2a Asiago 8’38.6 1’45.3 36 8 Cunico Elia Ita Vi57 2a Asiago

8’45.3 1’52.0 32 9 Bonato Marco Ita Vi57 2a Asiago 9’17.3 2’24.0 29 Allievi (Femminile) 1 Longhini Anna Ita Vi22 Us Asiago Sci 10’27.1 100 2 Cantele Marta Ita Vi22 Us Asiago Sci 10’33.1 6.0 11,48 80 3 Parini Giorgia Ita Vi57 2a Asiago 10’41.6 14.5 27,75 60 4 Cantele Elisabetta Ita Vi22 Us Asiago Sci 10’54.3 27.2 52,05 50 5 Rossi Veronica Ita Vi22 Us Asiago Sci 11’22.6 55.5 106,20 45 6 Panozzo Giulia Ita Vi22 Us Asiago Sci 11’39.5 1’12.4 40 7 Gabrieli Anna Ita Vi22 Us Asiago Sci 11’39.7 1’12.6 36 8 Ava Valentina Ita Vi57 2a Asiago 13’23.0 2’55.9 32 Allievi (Maschile) 1 Minuzzo Marco Ita Vi57 2a Asiago 9’28.5 0,00 100 2 Ronzani Kristian Ita Vi22 Us Asiago Sci 9’47.3 18.8 80 3 Fabris Davide Ita Vi57 2a Asiago 10’24.9 56.4 119,05 60 4 Cantele Alberto Ita Vi22 Us Asiago Sci 10’27.4 58.9 50 5 Girardello Piero Ita Vi57 2a Asiago 11’58.1 2’29.6 45 6 Dallasega Marco Ita Vi57 2a Asiago 12’48.8 3’20.3 40 7 Zini Federico Ita Fondo Recoaro 13’35.8 4’07.3 522,01 36

Nella foto d’archivio la oggi allieva Marta Cantele

Si difendonomolto bene i vicen tini nell’ambito dello sci nordico, anche in gara per il Master Tour. A Padola di Comelico Superiore nel Bellunese si è disputata la quarrta Comelgoloppet, dove ha trionfato l’olimpionico Cristian Zorzi, allo sprint sul carabiniere Florian Kostner. Molto bravo Alfio Di Gregorio (Gsa Vicenza), undicesimo a soli 2’59” dal vincitore. Per lui anche il secondo posto di categoria. E non gli è stato da meno l’asiaghese Francesco Benetti (Gsa Asiago), diciiottesimo assoluto e primo di categoria davanti al collega Marco Crestani, ventunesimo. Il classifica piazzati bene anche l’eneghese Mirko Ceccato del Cs Bassano, 36°, mentre il papà Gino (50° posto) è stato il quin-

to tra gli over 60. Sessantesimo Roberto Martini (Gsa Asiago), secondo tra gli over 70, categoria nella quale conduce nel Master Tour. Al femminile vittoria ex aequo per le due ex nazionali Stephanie Santer e Antonella Confortola

in una classifica che ha visto ai piedi del podio Lysanne Zago (Sci Cai Schio). Brava l’atleta di Santorso, finora due volte a bersaglio su quattro, e seconda nel Master Tour. Di Schio la diciottesima Carla Vitella. Nelle foto, Lysanne Zago e Mirko Ceccato

Proposte sulla neve

L’antimafia, lo ski bus, il freestyle

Offerte e proposte interessanti sui siti della neve. Folgaria annuncia “l’antimafia sugli sci” per la settimana bianca della Gerbera Gialla, dal 24 febbraio al 2 marzo: gare di slalom, fondo, seminari formativi antimafia con la partecipazione di magistrati, testimoni e giornalisti. E il 28 febbraio gara amatoriale aperta a tutti con la partecipazione di studenti e insegnanti. A Panarotta si arriva con il comodo bus della neve, da Pergine Valsugana, via statale 47, a Levico Terme e poi su agli impianti. Bus funzionante

sempre anche di domenica, con orari frequenti e articolati negli altri giorni, consultabili nel sito web. L’iniziativa è dei Comuni di Pergine e Levico. Lavarone invece promuove Prinze Snowpark, la nuova pista dedicata esclusivamente al freestyle: da un terrazzamento a due tipi di jump con diverse difficoltà. Verso valle l’area dedicata ai box, una linea facile per i più giovani, denominata “kids line”, e una più impegnativa per chi è più esperto. E musica per le orecchie di chi si diletta balzando sulla neve.



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