il grande Sport
pagine di pura passione
(anno IX n. 7) diffusione gratuita quindicinale 7 aprile 2013
n. 177
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L’hockey parla cimbro
CALCIO
Il team Diesel ci crede più che mai
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CICLISMO
I primi 40 anni dell’Uc Romano
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TRIATHLON
Lo scudetto di Asiago segna il dominio di un modello
Nasce la nuova realtà locale
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La grave situazione economica, che ha imposto una severa spending review anche al Ministero della Salute, partner di Five Stars League, consorzio organizzatore di diverse Granfondo di ciclismo tra cui la Sportful Dolomiti Race, costringe il consorzio, per l’anno 2013, a non effettuare i controlli ematici pregara. Ma FSL conferma il mantenimento di una linea dura e rigorosa a favore dell’etica e nella lotta al doping, nel segno della Tutela della salute e dello sport sano. E’ quindi confermata la partnership con la Commissione Vigilanza Doping e Tutela della Salute per l’effettuazione dei controlli mirati post gara. Verranno mantenuti il ranking e il regolamento che norma la partecipazione alle prove della FSL, nata con l’intento di individuare i criteri e le soluzioni più efficaci per diffondere l’etica in ambito amatoriale. In solo due anni di vita, il consorzio FSL ha avuto un ruolo importante nella lotta al doping a livello amatoriale. Nel corso del 2012 sono stati effettuati 765 controlli pregara ai gran fondisti iscritti alle prove FSL. Di questi, 88 erano donne e 677 uomini. Dei 765 convocati il mattino prima della partenza, 322 rientravano nella Lom ed erano già sottoposti a controlli periodici e 443 invece erano gran fondisti a campione. Rispetto al 2012 sono aumentati i controlli ma sono anche diminuiti i casi di deferimento. Alcuni dati: i deferiti alla Procura federale sono passati dai 4 del 2011 a 2 della scorsa stagione; in 4 sono stati sospesi dalle prove FSL; per 5 (contro i 9 del 2011) è stato avviato un monitoraggio più approfondito; nessuno nel 2012 è stato sospeso dall’attività agonistica (mentre nel 2011 furono in 5).
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La zoomata Lotta al doping nel ciclismo il consorzio Fsl fa la sua parte
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7 aprile 2013 - 2
sportivamente
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MARCE E CORSE
mondo unning
si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it
di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
Lilia e Antonio, la corsa che crea l’amicizia
Nasce il nuovo “Triathlon Bassano” «Vogliamo una gara nel territorio»
L’esordio di Lilia sarebbe dovuto essere alla mara- ristori per lanciarsi verso quello successivo. Softona di Venezia dell’autunno scorso. frono soltanto quando certi percorsi sembrano taL’avvicinamento era filato liscio, ma un intoppo gliati per camminatori di montagna meglio che per nell’ultima settimana le aveva impedito di partire corridori di pianura. Si fanno compagnia in ogni da Stra. Antonio invece aveva ottenuto il personale condizione meteo, ricamando i tempi fra le pieghe ben sotto le 4 ore nella bufera di un inverno anti- della vita, regolare ciascuno nelle tre uscite setticipato in laguna. Lo schema di preparazione si è manali con l’appuntamento in comune per il week ripetuto nei mesi succesend. Antonio ha un GPS evoluto, che utilizza per sivi e si è dimostrato vincente anche per Lilia sul tenere traccia più che per traguardo della maratona avere guida. Lilia invece di Treviso a inizio marzo, rinuncia spesso anche all’orologio. dove i nostri hanno corso Alla domenica di soliaffiancati da Vittorio Veneto fino a Spresiano. to si accontentano di una Dopo 30 chilometri ventina di chilometri, ma Antonio ha cominciato a quando si finalizza una pagare il ritmo che semmaratona bisogna farne brava facile nella prima qualcuno in più e allora parte del tracciato, più preferiscono ripetere più scorrevole, mentre Lilia volte il circuito più corto per avere maggiori riferilo ha portato fino al termine per un totale di 3h43’: menti. Così è successo a ottimo per lei che aveva Malo, a febbraio, quando solo voglia di arrivare e decisero di fare 5 volte il Treviso Marathon 2013. Lilia Viero: “Mamma ha mantenuto il passo di giro da 6 chilometri, somia, cosa ho fatto?”. Antonio Cuccarollo: stenuti anche dagli assi5’15” al chilometro che le “Bene così, sarò più veloce la prossima!” stenti che avevano impaviene facile in allenamento. Bene anche Antonio che ha limato otto minuti rato a riconoscerli. Sono volate due ore e mezza, al proprio primato, pur nella sofferenza per l’avvio poi prolungate alla ricerca della chiave dell’auto scivolata di tasca a un ristoro: forse in quello sforcoraggioso. Lilia e Antonio sono separati da alcune gene- zo ulteriore la certezza della riserva per reggere razioni anagrafiche e non più dal Brenta: lei da altri 12 chilometri! Marostica si è recentemente spostata a Bassano, Sono già in preparazione per la prossima maratolui ha radici ben piantate a Tezze. Da un anno si na di Venezia, dove Lilia è in credito con una partesono trovati in sintonia nella corsa e ormai fanno cipazione e Antonio cala il poker, sperando che un coppia fissa alle marce domenicali. Mai in affan- meteo decente gli consenta un nuovo record. no (altrimenti come si fa a parlare?), si fermano ai http://enricovivian.blogspot.it/
il grande Sport quindicinale
registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004
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Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!
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Sodalizi in campo
In marzo è nata l’Associazione sportiva dilettantistica Triathlon Bassano. I soci fondatori, Roberta Andriollo, Federico Marin, Patrick Tedesco, Diego Costa, Paolo Andriollo, Alfredo Falda, hanno eletto come Presidente Lorena Pernechele. «Il nostro obiettivo - spiega la neopresidente - è portare a Bassano questa affascinante multidisciplina alla portata di tutti, organizzando il primo Triathlon Sprint a Bassano del Grappa (750 mt a nuoto, 20 km in bici e 5 km di corsa ) con arrivo in Piazza. Il nostro scopo è coinvolgere tutte le associazioni e società sportive di triathlon della provincia di Vicenza, Padova, Treviso e Verona. Molte di queste squadre hanno già dato il loro supporto. Ci auguriamo di riuscire ad organizzare la gare per il prossimo anno e di poter coinvolgere anche i giovanissimi». La sede dell’associazione è a Bassano in via Zaccaria Bricito 5. Recapito telefonico 338 6901810, e-mail triathlonbassa no@virgilio.it L’associazione è stata iscritta all’albo delle associazioni bassanesi Per diventare soci è sufficiente aderire versando un contributo associativo libero e volontario.
Lorena Pernechele e il logo della nuova realtà del triathlon locale
Novità stagionali
Dogana entra in Tribù
L’anno agonistico della squadra di triathlon di Bassano, Triathlon Tribù, guidata dalla coach Glenda Antico, si apre con due grosse novità; mentre rimane sempre attiva la collaborazione col Centro Nuoto Tezze, nasce infatti un ramo di Tribù con sede a Schio, dove, grazie alla strettissima collaborazione col gestore dell’impianto Manuel Borga, è già partita una seconda squadra di triathlon e a breve nascerà il settore giovanile. L’area di Schio sarà interamente seguita da Martina Dogana, pluricampionessa ironman e più volte nazione long distance, che
allenerà sia il settore age group sia il settore agonistico. La seconda novità rigarda una new entry molto particolare che, con il suo esempio, apre una nuova strada sportiva per tutte le persone sofferenti di diabete di tipo 1, patologia che beneficia molto dell’attività sportiva e della pratica degli sport di endurance, con i dovuti controlli e con le dovute consulenze mediche. Ilenia Favaro, maratoneta diabetica, ha deciso di affrontare qualche gara di di triathlon e assieme ad altre tre ragazze diabetiche gareggerà nel mezzo ironman di Pescara.
Prima edizione il 9 giugno
La donazione
Sulle antiche strade dei contrabbandieri un nuovo trail lungo il canale di Brenta
Le Orange Girl corrono per la Città della Speranza
Un nuovo trail tra Valbrenat e Bassano, programmato per il prossimo 9 giugno. L’Antico Trail del Contrabbandiere percorrerà interamente l’Alta Via del Tabacco, così chiamata per il tipo di coltivazioni che avveniva nei terrazzamenti già secoli fa. L’Alta Via del Tabacco si sviluppa lungo il Canale di Brenta, circondato dalle pareti rocciose del Massiccio del Grappa e dell’Altopiano dei Sette Comuni, offre immagini caratteristiche e poetiche con tutta una serie di borgate allungate sulle sponde del fiume Brenta. Nasce da una così grande storia, l’idea di un Trail in semiautosufficienza che ripercorra interamente la strada che una volta i contrabbandieri del tabacco usavano per “vivere”, passando sopra i vari paesi che hanno fatto la storia del territorio, mai transitando per i centri abitati, ma solo sfiorandoli. Come d’incanto si potranno conoscere e gustare luoghi ormai in disuso, tra creste erbose e insena-
ture nelle valli più impervie, a due passi dalla civiltà e dalla frenesia della vita moderna. La manifestazione si terrà domenica 9 giugno con partenza all’alba, alle 6.45, da Costa di Valstagna.
L’arrivo è posto nel centro storico di Bassano del Grappa,in piazza Libertà, transitando per il Ponte degli Alpini. Per iscrizioni e informazioni si può visitare il sito web www.trailcontrabbandiere.com
Si è chiusa nel migliore dei modi la bella avventura del calendario “Orange Girls” con la consegna ufficiale di una donazione di 800 euro alla presidente della Fondazione Città della Speranza Stefania Fochesato. Un progetto, quello del calendario delle maratonete vicentine, con fini solidali nato quasi per scherzo da un gruppo di 20 atlete master di Atletica Vicentina, che in fase di realizzazione ha manifestato nuove potenzialità e che, grazie all’impegno e all’entusiasmo di questo team solo al femminile, si è concretizzato in un risultato di tutto rispetto. Al netto delle spese di realizzazione, ammonta infatti a 800 euro la cifra raccolta dalla vendita dei calendari che le “Orange Girls” hanno deciso di donare interamente a Città della Speranza. La consegna è stata fatta in occasione della presentazione dei nuovi corsi della Running School, avvenuta nella sede della Confartigianato, alla presenza di dirigenti e allenatori del settore master di Atletica Vicentina.
Italian design. La curiosità
Premiata in Cina la bici del futuro ideata a Cittadella
E’ stato premiato a Taipei per la sua avveniristica bici “The Dream Machine”, vincitrice del concorso organizzato dall’IF design per i migliori progetti nell’ambito dell’industria della bicicletta, il designer cittadellese Jonny Moletta. La premiazione si è svolta durante l’importante fiera Taipei Cycle a cui partecipano tante aziende italiane e in particolare venete del settore del pedale. “The Dream Machine” era stata scelta già alcuni mesi fa tra i
tanti progetti innovativi presentati: nella capitale della Repubblica di Cina (si veda la news pubblicata nel web magazine www.ilgrandesport.it il 24 gennaio scorso) concorrevano 184 progetti provenienti da 12 Paesi, con scelte stilistiche e tecniche per la realtà produttiva dei prossimi anni. Per il designer cittadellese una nuova soddisfazione che si aggiunge ad altre collezionate in oltre 10 anni di carriera, tra le quali va ricordato il design della maglia rosa per il Giro 2011.
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7 aprile 2013 - 3
primo piano
Lo scudetto dell’hockey ghiaccio Una società che ha saputo costruire ripartendo dal basso
Chapeau all’Asiago style
Mondiali dal 7 al 13 aprile
All’Odegar l’Italia Under 18 a caccia della Top Division
Un coach azzeccato, che sa di strategie ma conosce come pochi l’ambiente. Una tifoseria stratosferica. Un progetto costruito con pazienza da anni. Mixate il tutto e salta fuori il modelo Asiago. E tutti devono inchinarsi. Il quarto scudetto dell’hockey ghiaccio portato sull’Altopiano è sbocciato con la prepotenza di un bel fiore di primavera. Una regular season così così, poi dei playoff a razzo. Pochi avrebbero scommesso un soldino sugli stellati. Invece il gruppo di John Parco ha steso in modo inappel-
Under 14 Manley il miglior portiere
Con un percorso netto (cinque vittorie e un pareggio), la rappresentativa Under 14 del Veneto si è aggiudicata la 21. edizione del torneo “Giancarlo Termanini”, dedicato all’indimenticato dirigente federale e dell’Alleghe Hockey che si era dedicato con passione ai giovani hockeisti. Allo Stadio De Toni, tre giorni di kermesse e festa con Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Trentino e Veneto, assieme ai ragazzi ungheresi dell’H.K. Debreceni. Nella finalissima che assegnava il trofeo, i ragazzi di coach Paolo De Biasio hanno avuto la meglio per tre a uno sui pari età dell’Alto Adige, grazie alla doppietta di Tommaso Topatigh (Asiago Hockey) e al gol di Alessandro Frescura (HC Pieve). Gli altoatesini erano stati l’unica formazione del lotto a strappare un pareggio ai gialloamaranto nella fase di qualificazione. Grazie a questa affermazione, che bissa quella ottenuta lo scorso anno, la rappresentativa veneta ha conquistato anche il Trofeo Lattebusche, destinato alla prima classificata fra le compagini italiane. Il successo della selezione dei migliori hockeisti proventi da varie squadre venete è stato completato dall’assegnazione del premio come miglior portiere a Ivan Manley (Asiago Hockey). Gli altri premi sono andati agli ungheresi dell’H. K. Debreceni (coppa disciplina e miglior difensore) e a Simon Berger dell’Alto Adige (miglior attaccante).
labile prima il Bozen, poi il Valpusteria. Gli altoatesini hanno dovuto masticare amaro, e studiare il cimbro. Un predominio asfissiante, quello della Migross. Quindi una finale, a quel punto già scritta, con i piemontesi del Valpellice, altra realtà giovane che si sta facendo strada. E il trionfo. Adesso Asiago fa scuola. La credevano la cenerentola dell’hockey ghiaccio italiano solo pochi anni fa. Invece in pochi anni quattro scudetti, addirittura tre degli ultimi quattro. Una squadra che ha saputo
interpretare al meglio ciò che chiedeva il torneo, presentandosi affiatata e in forma smagliante quando ce n’era davvero bisogno, al rush finale. A suon di reti (Bentivoglio capocannoniere, Ulmer capocannoniere playoff), ma soprattutto sulla scorta di un progetto di rinascita che ha saputo rifondare il club con 80 nuovi soci, ammansire il business (pare ci siano stati una provvidenziale spending review negli ingaggi, e una sapiente politica di premi) e creare dal basso. Oggi il vivaio di duecento ragazzini altopianesi
fa invidia a qualsiasi avversario. Il diesse Renato Tessari ha ben fotografato il tutto: «Quando portai qui John Parco era ancora un ragazzo di diciannove anni. Ma quando giocava era già un allenatore in pista. Penso sia il primo vincere un campionato alla prima esperienza in panca. In un momento di crisi credo che il nostro modello possa essere di esempio anche per il Paese: abbiamo ricostruito e ora vediamo i primi frutti». Chapeau. Foto: Parco con la moglie Silvia e i festoni dopo la vittoria
Asiago torna palcoscenico internazionale dell’hockey e ospita il terzo mondiale Under 18 dopo quelli del 2004 e del 2009. Dal 7 al 13 aprile la kermesse mondiale vedrà protagonisti 130 giovani atleti. Le due precedenti edizioni furono poco fortunate: nel 2004 l’Italia si classificò terza, non riuscendo ad arginare lo strapotere dell’imbattuta Germania e del sorprendente Giappone, mentre un bottino di appena due punti la condannò alla retrocessione nel 2009. L’anno dopo però in Estonia gli azzurrini risalirono nella prima divisione con un torneo perfetto (5 vittorie in 5 gare, 55 reti fatte e appena 3 subite), sfiorando addirittura l’accesso alla Top Division. Nel 2011 l’Italia si è classificata seconda a tre punti dalla Lettonia. Molto bene anche l’anno scorso: un terzo posto a due punti dalla Norvegia, seconda, nel girone vinto dalla fortissima Slovacchia. Nei giorni asiaghesi la rappresentativa azzurra andrà a caccia
della promozione. La concorrenza è molto agguerrita. Dei partecipanti al girone tre team hanno giocato nella Top Division negli ultimi tre anni, Norvegia, Bielorussia e Danimarca. La Slovenia ha attraversato alti e bassi ma rimane un team assolutamente temibile. Un’incognita è la Francia, con passati recenti non esaltanti. Sulla scorta del recente scudetto della squadra assoluta, il pubblico del PalaOdegar può fare la differenza per sospingere la squadra azzurra. Il programma. Domenica 7 aprile: 13.15 Francia-Norvegia; 16.45 Bielorussia-Danimarca; 19 cerimonia di apertura; 20.30 Slovenia-Italia. Lunedì 8 aprile: 13.15 Danimarca-Francia; 16.45 Norvegia-Slovenia; 20.30 ItaliaBielorussia. Martedì 9 aprile: riposo. Mercoledì 10 aprile: 13.15 DanimarcaSlovenia; 16.45 Bielorussia-Francia; 20.30 Norvegia-Italia. Giovedì 11 aprile: 13.15 Norvegia-Bielorussia; 16.45 Francia-Slovenia; 20.30 Italia-Danimarca. Venerdì 12: riposo. Sabato 13 aprile: 13.15 Slovenia -Bielorussia; 16.45 Danimarca-Norvegia; 20.30 Italia-Francia. Ore 23 cerimonia di chiusura.
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7 aprile 2013 - 4
calcio
Seconda divisione Pro A sei gare dal termine i virtussini tentano ancora la corsa sulla seconda della classe
Il Bassano è carico di speranze
Sei partite e riga. Sei partite dove dimenticare la partenza aberrante, anche se tutti sappiamo che è pesata e continua a pesare come un macigno legato ai piedi, senza ricordarsi delle colpevoli amnesie invernali che qualche punto sono costate pure quelle, sei partite come fosse un nuovo inizio e non invece il rettilineo prima del traguardo. Sei partite per rincorrere sottovoce un sogno oppure per prolungare il lungo desiderio della C1 nell’appendice playoff, confidando che per una volta, una sola volta il giro di ruota si fermi sul giallorosso. L’ultima pausa ha scandito l’inizio della volatona che coincide sistematicamente con uno specialissimo campionato dove i valori si appiattiscono e sono altri i fattori che tracciano il solco e la tecnica viene dopo. Adesso varrà la condizione fisica, perchè nonostante il tempaccio di marzo, presto arriverà il caldo improvviso, tagliagambe, fosse anche per una sola domenica.
Poi però sono tre punti a ramengo. E allora mutano le classifiche e i piazzamenti. Ecco perchè i 6 punti di margine del Savona secondo sul Bassano con lo scontro diretto in carnet il 21 aprile in Liguria non sono una porta definitivamente sbattuta sulle speranze di promozione diretta dei giallorossi. Se nonostante un ruolino di marcia indiavolato delle due battistrada e il passo esterno dei virtussini sia ampiamente sottotraccia (un solo raid negli ultimi 4 mesi), il Soccer Team rimane terzo, con una finestra aperta sull’attico della graduatoria, tanto vale tirare a tutta sino a metà maggio e solo dopo, eventualmente inseguire il gran balzo dalla porta di servizio degli spareggi. Sapendo in partenza che conservare il terzo posto attuale sarebbe comunque
un risultato ragguardevole, il migliore di quelli raggiungibili in griglia, poichè garantirebbe il salto al piano di sopra anche attraverso 4 pareggi e giocando cioè per due opzioni su tre. Il calendario del Bassano non è semplicissimo, ma in questa fase della stagione, la sequenza di gare è secondaria, incidono altre questioni, tenuta fisica e riserve nervose in primis. Ad ogni modo osserviamolo nel dettaglio ciò che
aspetta i pupi di Rastelli nel prossimo mese e mezzo: Fano al Mercante domenica, trasferta a Casale il 14 aprile, duello clou a Savona il 21 aprile, sfida alla capolista Pro Patria al velodromo il 28 aprile, viaggio a Forlì il 5 maggio e infine chiusura tra la propria gente contro il fanalino Milazzo. «Facciamo più punti possibili - ordina Davide Carteri - poi le somme le tiriamo a fine corsa. Siamo consapevoli che senza la falsa partenza ora saremmo a ridosso delle due che comandano, ma per il momento preoccupiamci di fare bottino una gara alla volta. Ora giocano tutte alla morte, non esistono più gare alla portata per nessuno e può ancora accadere di tutto, dico davvero». Ma la svolta è subito: la necessità è continuare a comandare allo stadio col
Fano e piazzare finalmente il colpo da export che manca da una vita a Casale. Contestualmente Savona, oggi non in condizione smagliante, è attesa da due match da viaggio nel fortino di Giacomense e dello stesso Fano. Non sarebbe un’ipotesi campata in aria approdare a Savona allo scontro diretto con due o tre lunghezze al massimo di ritardo tentando la clamorosa pirateria con la vicecapolista che riaprirebbe follemente la faccenda oltrechè tenere a debita distanza il Venezia nella caccia al podio. E in qualunque caso il Bassano ha il dovere morale e materiale di approdare alla rumba dei playoff con inaudita ferocia e fame atavica . Anche a Venezia, contro un rivale robustissimo, i rastelliani hanno palesato, al di là del 2-2, una superiorità tecnica evidente, nonostante il tempaccio. Capito perchè con tutto questo ben di dio non si può più rischiare di macerare a queste latitudini? Vincenzo Pittureri
Nazionale Under 21
L’Italia giovane incanta il Mercante
È tornato a vestirsi d’azzurro lo stadio “Mercante” di Bassano. Lunedì 25 marzo al “comunale” è andata in scena l’amichevole tra l’Italia Under 21 e i pari età dell’Ucraina, vinta dai padroni di casa per 1-0 con rete di Insigne. Se per gli azzurri di Devis Mangia l’appuntamento bassanese ha coinciso con l’ultima uscita stagionale in attesa dell’Europeo di giugno in Israele, per la città di Bassano si è trattato di una prima assoluta: mai infatti l’Under 21 si era vista da queste parti. E la città ha risposto alla grande: stadio gremitissimo come non si vedeva da tempo, tribuna nord colma dei ragazzini delle varie società calcistiche della zona, e terreno di gioco in ottime condizioni nonostante l’abbondante pioggia caduta nelle ore precedenti il match. Insomma, una gran bella figura per la città di Bassano, come hanno potuto vedere anche gli spettatori sintonizzati su Rai Due, che ha trasmesso in di-
retta l’incontro. In precedenza, l’azzurro dell’Italia calcistica si era visto per altre due volte allo stadio “Mercante”. Per risalire al debutto tricolore in città, bisogna tornare indietro nel tempo fino al 16 febbraio 2000, quando l’Under 20 allenata da Claudio Gentile affrontò la Slovenia nell’ambito del torneo “Quattro Nazioni”, vincendo per 4-1. Pochi i giocatori di quella rappresentativa che sono riusciti ad approdare nella nazionale maggiore: da ricordare sono solo i nomi di Cassano e Gilardino. La seconda uscita porta la data del 3 marzo 2010, quando al “Mercante” si giocò il match tra Italia e Austria, sempre per il “Quattro Nazioni” Under 20. In quell’occasione gli ospiti si imposero per 3 a 1, rendendo così amara la giornata al numeroso pubblico bassanese. In formazione anche Regini e Gabbiadini, ora protagonisti con la maglia dell’Under 21. Testo e foto di Stefano Cirillo
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7 aprile 2013 - 5
calcio
Avvocup
Jus Sport, lezione ai cugini biancorossi
Nel derby imposto dalla “geografia pallonara” della terza giornata del Campionato, il Foro bassanese ha “accorpato” il Foro vicentino per 4 a 0; nello sciagurato derby della “geografia giudiziaria” imposto dal ministro Severino, i due Fori sono unanimemente consapevoli dei rischi che nasconde la proposta di accorpamento di Bassano a Vicenza, che paralizzerebbe la giustizia vicentina-bassanese così come quella veneta e italiana. Comunione di idee ben consacrata a tavola nel terzo tempo “Da Fernando”. I bassanesi, ovviamente, vedono la netta vittoria sul campo di calcio come un segno di buon augurio anche sul campo del mantenimento del proprio Tribunale. Detto questo, la vittoria, certamente meritata, sembra eccessiva rispetto al bel gioco fatto vedere dai cugini vicentini che hanno costruito
molto, ma finalizzato poco. Bella partita, belle trame, tra due squadre ben messe in campo. Lo Jus Sport Bassano passa verso il quarto d’ora del primo tempo su calcio d’angolo deviato in rete da Luca Tessarolo. Poco dopo il raddoppio di qualità di “bum-bum” Leo Rebecchi, che si fa trovare libero al centro dei difensori biancorossi e, fatti due passi in area, insacca imparabilmente. Sul 2 a 0 si va al riposo. Nella ripresa non cambia la musica: entrambe le squadre macinano bel gioco, ma solo Bassano riesce a finalizzare e così, prima arriva il 3 a 0 di Leo Rebecchi, e poco dopo, è ancora Tessarolo a fissare il risultato finale di 4 reti a 0. Lo Jus Sport Bassano sarà nuovamente in campo a Pordenone il 10 aprile prossimo.
Calcio a Nove
L’addio a Lino Volpato grande degli anni ‘70
Un addio sommesso, triste, ma intriso di amicizia e tanta sportività. Così tutti gli sportivi avrebbero voluto e così è stato. Prima dell’inizio della partita Nove Stefani Consulting – Ellesse La Loggia, lo scorso 17 marzo, allo stadio comunale di quartiere Brenta è stato ricordato Lino Volpato, novese sportivo che nella vita ha sempre saputo tradurre i valori vissuti sui campi di gioco: condivisione di obiettivi, rispetto, amicizia, aggregazione. Lino era nato nel 1952, considerato uno dei giocatori più rappresentativi degli anni ‘70 non solo a Nove. Tra le stagioni di maggior spicco agonistico quella del 1970 – 1971, quando la squadra del Nove era allenata da Guido Zanini. La formazione novese militava in seconda categoria. Lino e i suoi amici (Francesco Cina Maroso, Gianni Lorenzon, Ottaviano Dinale, Elvio Lelo Bordignon, Ezio Zanardello, Giorgio Faggion, Bruno Destro; solo per citarne alcu-
ni), seppero soffrire, sudare, calcare insieme il campo del San Pio X e poi conquistare la vittoria del campionato. In questa stessa stagione il Nove sale sugli scudi anche per l’impresa degli juniores allenati da Gaetano Baggio che vincono pure la Coppa Veneto. Lino Volpato ha giocato nel Nove per ben sette stagioni, 230 partite con 114 gol. Nel volume pubblicato per il Centenario dell’Ac Nove Lino Volpato dichiarò: “Si dice che il gol più bello è sempre l’ultimo realizzato, penso sia proprio così perchè nel 1978 in una gara a Longare appena realizzato il gol, nell’esultare mi è saltato il tendine di Achille per cui non solo quella è stata la mia ultima rete realizzata, ma anche la mia ultima partita”. Ma Lino Volpato ha poi messo a disposizione di tutti la sua grande esperienza, allenando per tante stagioni le squadre giovanili del Nove, seguito con entusiasmo da generazioni di ragazzi.
Serie B Periodo difficile per i granata che devono invertire la rotta
Cittadella chiaroscuro
E’ un periodo particolare per il Cittadella che sta vivendo una stagione storica con i festeggiamenti per i 40 anni dalla fondazione. Venerdì 22 marzo cinquemila spettatori, in gran parte studenti e famiglie, hanno applaudito la Nazionale Under 21 nell’amichevole Italia-Russia (2-0 il risultato per gli azzurri) con Cristiano Biraghi in buona evidenza. Martedì 26 marzo al ristobar Al Bivio di Santa Croce Bigolina, gestito da Maria Grazia Pierobon e da Eleonora Berto, moglie del portierone granata Andrea Pierobon, il club “I Love Citta” del presidente Giuseppe Milani ha consegnato il ricavato della vendita delle uova pasquali a una famiglia che vive una situazione difficilissima portando la sua croce con grande dignità. Iniziative di sport e solidarietà sono frequenti nel club “I Love Citta” e anche in altri. Per
completare con i tifosi lunedì 8 aprile presso l’Osteria “Al Portego” del Pozzetto a Cittadella il club “Belve Granata” del presidente Alberto Zonta organizza una Festa Sociale (prenotazione 18 euro entro sabato 6 aprile al 328 0330867 belvegranata@gmail) con tanti ospiti e la dele-
gazione ufficiale del Cittadella. Meno bene invece la classifica dopo uno scialbo 0-0 in casa con lo Spezia, un 2-2 a Brescia in rimonta con Totò Di Nardo in gran spolvero, mentre l’ultima in casa con il Novara (pesante sconfitta per 6-2) ha visto un buon avvio del Cittadella in vantaggio con un bolide di Schiavon e poi l’arbitro protagonista di un rigore letteralmente inventato, con espulsione dell’innocente portiere Cordaz e la disfatta granata in inferiorità numerica. Claudio Foscarini non ha gradito e subito dopo la partita per oltre un’ora nello spogliatoio ha fatto riflettere i suoi invitandoli a ritrovare il carattere già dimostrato dopo altre cadute, per rifarsi prontamente sabato 6 aprile al Menti con il Vicenza. Rino Piotto
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7 aprile 2013 - 6
altri sport
Volley B Record per la squadra di Poletto che nel match contro il Carpi supera le due ore e mezza di gioco
Il Golden Game vede la salvezza
Raramente era accaduto di assistere ad una partita tanto lunga e combattuta, cosa peraltro difficilmente pronosticabile guardando la classifica alla vigilia del match che metteva di fronte il Carpi, seconda forza del torneo, al Bassano, settimo in classifica ma sempre impegnato nella lotta per non retrocedere. Però ancora una volta il Golden Game ha dimostrato che può davvero giocarsela con chiunque e in effetti nelle ultime undici partite l’unica squadra da cui i bassanesi hanno perso nettamente è stata la capolista Santa Croce, che praticamente è una formazione che già ora non sfigurerebbe in serie A2. A fare le spese della rinascita giallorossa nell’ultimo turno di campionato è stato il Cec Carpi, che ha sì vinto il match, ma ha lasciato a Bassano del Grappa un punto di cui comunque i modenesi non dovrebbero sentire la mancanza in chiave play off a fine campionato. Tutti contenti quindi a
fine match, nonostante un po’ di nervosismo e nonostante l’importanza della posta in palio dall’una e dall’altra parte. Per la squadra di Poletto è arrivato dunque un punto pesantissimo in chiave salvezza visto che in questa giornata di campionato hanno perso quasi tutte le avversarie dirette dei giallorossi e quindi i bassanesi si sono tenuti dietro sei squadre, mentre la zona retrocessione, ovvero il terzultimo posto, occupato dal Conselice, dista sette lunghezze. E dopo la sosta pasquale, sabato 6 aprile alle 17.30, si gioca proprio Conselice - Bassano: se a prevalere saranno i giallorossi, si potrebbe quindi affermare che, facendo i debiti scongiuri, il Golden Game avrebbe già conquistato una buona fetta di salvezza. Ma torniamo per un attimo al match contro il Carpi, essenzialmente perché si è trattato di una delle partite più lunghe mai giocate dai giallorossi. La partita è durata infatti più di due ore e
mezza, con i parziali chiusi con questi punteggi: 26-28, 19-25, 25-17, 32-30, 7-15. Insomma una vera e propria maratona volleystica, che fa tornare alla mente un piccolo record, poco conosciuto per la verità, del Bassano Volley. La partita più lunga giocata nella regular season dell’A2 da quando i set arrivano a 25 punti ha visto infatti protagonisti proprio i giallorossi. Il 27 settembre 2009, nella prima giornata del torneo di A2 di quella stagione, il Bassano rese visita alla neopromossa Quasar Massa, risultando sconfitto per tre a due in due ore e mezza di gioco. Questi i parziali di allora: 25-22, 23-25, 22-25, 25-19, 26-24. Sulla panchina del Bassano sedeva Gheorghe Cretu, che avrebbe poi concluso la stagione proprio a Massa, rilevando Luca Cantagalli. Sia Massa che Bassano retrocedettero mestamente in B1. Stefano Cirillo
Basket B
Rugby B
Nuoto
Playoff, Zepa a un passo Fiorese rischia grosso
Bassano Bbm, il finale di stagione è in salita
Il Plain Team veneto ha le ragazze tricolori
(V.P.) - Una è quasi dentro, l’altra è quasi fuori. Marostica con un successo ancora nelle ultime quattro timbra aritmeticamente l’accesso ai playoff, Bassano se ne perde un’altra è formalmente escluso dal tabellone promozione. In pratica deve indovinare un filotto, quattro su quattro per toccare l’estasi. Tutto questo all’indomani del derby fotocopia dell’andata, ma stavolta a parti invertite col Fiorese che ha fatto neri i dirimpettati, anche se poi il seguente turno infrasettimanale ha riportato le cose a posto. Entro sette-dieci giorni al massimo, le due società, a prescindere dagli esiti sul campo si risiederanno a un tavolo per aggiornare l’ipotesi di unione delle due prime squadre in serie B, al termine della necessaria pausa di riflessione pasquale. Nelle ultimissime ore la strada di un percorso comune almeno per quanto concerne la prima realtà agonistica si è affievolita, pure se tutte le volte che in pista si muove Carlo Da Campo è lecito attendersi tutto e il contrario di tutto, ad ogni modo pastoie burocratiche e palesi resistenze dall’una e dall’altra parte stanno contribuendo ad allontanare un cammino a braccetto. Inoltre la definitiva uscita di
scena del marchio Zepa, lo storico abbinamento scaligero, in anticipo rispetto alla chiusura della stagione, ha certamente complicato i piani del sodalizio marosticense, impegnato a gestire una situazione di inevitabile sofferenza che la perdita del main sponsor, per quanto annunciato, comporta. È il segno dei tempi difficili attuali, anche se il disagio fuori dal campo contrasta coi brillanti risultati sul parquet per i cinque di coach Guadagnini ai quali manca solo il punto esclamativo dell’irruzione playoff. E siccome anche Bassano due conti in prospettiva dovrà farli, la netta sensazione è che alla fine, dinanzi al crescente dissenso popolare (che non può essere ignorato) e alle perplessità montanti degli stessi due gruppi dirigenziali si possa pure procedere ognuno per conto suo. Naturalmente ridimensionando tutto il ridimensionabile. Ma intanto opportuno concentrare le attenzioni agli esiti del campionato: Bassano ha salvato la dignità con la foglia di fico del derby ma senza playoff la stagione rimane un fallimento. Marostica se va dentro le 8 fa un capolavoro. E se non ci va? Ha toppato pure lei.
Chiamare rugby quello che sè visto nell’ultima partita contro i leoni del Venezia Mestre è un po’ azzardato. Quel che si è visto nel terreno paludoso di Cà Baroncello lo ricordava appena: il pallone ovale c’era. Scenario che con molta probabilità era lo stesso di molti altri impianti, ma a questo tempo bizzarro, o per meglio dire stregato, bisogna sottostare e allora si scende in campo, infreddoliti, impantanati già sapendo che sarà una battaglia. Certo è che si sentirebbe meno la faticaccia se a questa seguissero i festeggiamenti. Per i giallorossi, invece si è trattato solo di faticare e tanto, questo è indiscutibile, rimanendo però, ancora una volta, a bocca asciutta. Una partenza che lasciava ben sperare, aggressivi sono subito andati all’attacco, ma per il quindici di Mazzantini la fiammella si è presto spenta. 27 a 0 il passivo rimediato da Bosello e compagni che non riescono a imprimere la loro firma al match, poco audaci forse, quel che è certo è che se le condizioni erano sfavorevoli per tutti, i Lyons hanno concretizzato quanto potevano, con la giusta dose di ritmo, dando delle accelerate al gioco, non sempre andate a buon fine, ma di sicuro meglio della staticità dei padroni di casa.
Errori in touche e imprecisioni appaiono quasi di poca importanza, nel bilancio di una partita sicuramente compromessa dal meteo, ma c’è il rammarico per aver dato l’impressione di essersi limitati a fare il compitino, la delusione per aver suscitato nella mente di chi è stato spettatore di non essere la squadra che vuole salvare la categoria con i denti. Impressioni che lasciano il tempo che trovano, sia chiaro, fuori discussione l’impegno e la fatica profusi, ma a far classifica non sono le intenzioni, sono i risultati e a Bassano, ancora fortunatamente fuori dalla zona rossa, servono punti perché Villorba e Conegliano sono con il fiato sul collo e la Bassa Bresciana non è poi così lontana. Dopo la pausa per le festività ad attendere la ciurma giallorossa proprio il Villorba. Le buone notizie comunque non sono mancate: esordio in prima squadra per Ganassin Giuseppe, classe 1995 e del coetaneo Franceschini, a confermare l’ottimo lavoro che il settore giovanile sta facendo e che dà buone prospettive per il futuro. Si segnala il ritorno in campo di Gasparella e Gamberoni, con l’augurio che per il 7 aprile, possano rientrare Maistrello, Lorenzato, Maroso e qualche altra pedina.
Il Plain Team Veneto festeggia la squadra femminile ai campionati italiani giovanili. Riccione ha ospitato la prima fase dei tricolori che hanno visto la società presieduta da Gianni Gross imporsi nella classifica generale con 289,50 punti davanti alla Gestisport Coop con 229,00 punti e al Team Insubrika - Creval con 162,50 punti. Oltre alla classifica generale le giovani venete hanno conquistato anche la classifica della categoria ragazze con 141,00 punti, davanti alla Gestisport Coop con 133,50 punti e alla Andrea Doria con 109,00 e quella categoria cadette con 79,50 punti davanti al Circolo Canottieri Aniene con 59,75 punti e alla SMGM Team Nuoto Lombardia con 54,00 punti. Si fermano invece al quinto posto le ragazze della categoria juniores nella classifica vinta dal Team Insubrika - Creval. A livello individuale il Plain Team ha conquistato sei ori, otto argenti e sette bronzi. Tra le ragazze nate nel 1999 sul podio son salite Jessica Bosco, oro nei 50 stile e argento nei 100 stile, Ilaria Cusinato, bronzo nei 100 rana e nei 200 rana, Elisa Scarpa Vidal, bronzo nei 400 misti ed Eleonora Brotto, argento nei 200 stile e bronzo negli 800 stile libero.
Tra le juniores del 1998 Eleonora Marin ha vinto il bronzo negli 800 stile, mentre nella categoria cadette sono arrivati i podi di Elena Mazza, argento nei 400 stile cadette e bronzo negli 800 stile, Francesca Bertotto, bronzo nei 400 stile e argento negli 800 stile, Rachele Baù, argento nei 100 dorso e Giada Trentin, argento 100 stile. Positivi anche i riscontri arrivati dalle staffette. Tra le ragazze oro nella 4x200 stile con Elisa Scarpa Vidal, Eleonora Brotto, Morgan Farronato, Maria Vittoria Baldin, argento nella 4x100 stile con Jessica Bosco, Eleonora Brotto, Morgan Farronato, Maria Vittoria Baldin e argento nella 4x100 mista con Eleonora Brotto, Ilaria Cusinato, Elisa Vidal Scarpa, Maria Vittoria Baldin. Nelle juniores oro della 4x200 stile con Eleonora Marin, Lucrezia Delantone, Cristiana Gambarin, Lisa Rigoni e della 4x100 stile con Leyre Casarina, Lisa Rigoni, Cristiana Gambarin, Giorgia Zaminato. Per chiudere, nelle cadette oro nella staffetta 4x200 stile con Francesca Bertotto, Ilaria Carlotta Rampon, Kelly Novello, Ianire Casarin e oro nella 4x100 stile con Kelly Novello, Ianire Casarin, Giada Trentin e Ilaria Carlotta Rampon.
il grande Sport
7 aprile 2013 - 8
altri sport
Servizio immediato per qualsiasi destinazione fino a 8 posti Rally storico Svelate le prove speciali della kermesse di Isola Vicentina
Il “Campagnolo” freme
L’attesa è terminata: programma e percorso della nona edizione del Rally Campagnolo sono stati resi noti e disponibili al sito web del Rally Club Isola Vicentina, organizzatore della manifestazione. Aperte le iscrizioni lunedì 25 marzo, la chiusura delle stesse è per venerdì 19 aprile; il giorno successivo sarà possibile ritirare il radar ed iniziare le ricognizioni del percorso. Le verifiche sono previste venerdì 26 a partire dalle ore 9 presso la Concessionaria Abarth Fergia di Vicenza Est, la stessa del 2010 e 2011; il termine delle operazioni è previsto per le ore 13.30. Nel pomeriggio avranno luogo quelle della regolarità sport a partire dalle 14.30 alle 18. Sempre nella giornata di venerdì 26 la partenza della gara da Piazza Marconi di Isola Vicentina alle ore 21.00 e la disputa del-
Biasiotto impegnato nella scorsa edizione
la speciale “Torreselle” alla luce dei fari supplementari. Al termine del breve prologo le vetture sosteranno presso il parcheggio del Palasport di Isola Vicentina da dove alle ore 8.31 muoveranno per affrontare le quattro speciali, da ripetere, per un totale di nove tratti cronometrati. Si tratta di prove oramai classiche e collaudate, quali la “Gambugliano”
di 11,52 chilometri, la “Recoaro” di 10,48, la “Altissimo” di 9,50 e la “Nogarole” che misura 8,62 chilometri. Il totale dei chilometri di speciali ammonta a 86,69 chilometri sui 340 totali. Oltre al riordino notturno se ne prevedono altri due: uno a Recoaro Terme ed un secondo presso il Palasport di Isola Vicentina. Arrivo della prima vettura in
Piazza Marconi alle ore 19.00 e a seguire la tradizionale cena per tutti i piloti presso il Palasport dove, a partire dalle ore 22.00 avrà inizio la cerimonia delle premiazioni. Oltre a quella per il Campionato Italiano Rally Autostoriche, il Rally Campagnolo ha validità per il Trofeo A112 Abarth e per il Challenge Rally Autostoriche dei quali sarà il secondo appuntamento. La quinta edizione del Campagnolo Historic, gara di regolarità sport, si correrà sul medesimo percorso e sarà valida per il Trofeo Tre Regioni 2013. Le numerose richieste di informazioni ricevute dall’Italia e anche dall’estero nei giorni scorsi, fanno prevedere un’altra edizione dai numeri importanti sia per il rally che per la regolarità. I documenti di gara e gli aggiornamenti saranno disponibili al sito web www.rallyclubisola.it
Rally
Team Bassano sugli scudi al Ronde del Grifo
Cinque su sei all’arrivo le auto storiche in gara alla Ronde del Grifo, tutte iscritte coi colori del Team Bassano. L’unico equipaggio che non ha visto il traguardo è quello di Mariano Longo e Marco Mazzocco appiedati da problemi al differenziale dell’Opel Kadett Gt/e con la quale si erano aggiudicati la prima prova. La vittoria è andata alla Lancia Stratos di Giorgio Co-
stenaro e Sergio Marchi i quali hanno preceduto la Porsche 911 SC di Adriano Beschin e Federico Migliorini (nella foto). Si sono poi piazzate nell’ordine la Ford Escort RS di Giampietro Pellizzari e Mauro Magnaguagno, la Fiat 131 Abarth di Danilo Pagani e Marco Michelazzo e la spettacolare Autobianchi A112 Abarth di Silvio Cavaliere e Lorenzo Concato.
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Gli atleti U14 di Castelfranco puntano ai campionati italiani
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Il Circolo Scherma Castelfranco Veneto sta arrivando in dirittura per il rush finale rappresentato per gli Under 14 dai prossimi Campionati Italiani di categoria che si disputeranno a Riccione a maggio, e lo sta facendo attraverso i risultati ottenuti dai suoi bravissimi schermidori e schermitrici nella seconda e ultima prova del Gran Prix nazionale U14 per la specialità della Spada Maschile e Femminile che si è tenuta a Pozzuoli il 23 e 24 marzo. Sabato i giochi hanno avuto inizio di buon mattino dalla categoria Ragazzi (anno 2000, 109 spadisti) con il nuovo arrivato da Torino e unico rappresentante castellano di categoria Lorenzo Fornaseri il quale, malgrado la sua poca esperienza (è da poco tempo che pratica la scherma) ha voluto ad ogni costo affrontare – per aumentare velocemente il proprio bagaglio tecnico – una prova Nazionale: nessun commento sulla sua prestazione ma un plauso per la sua volontà! Assieme ai Ragazzi sono scese sul parterre del PalaMiccoli le ragazzine della prima categoria agonistica e cioè le Bambine (anno 2002, 73 presenti) e anche qui la Scherma Castelfranco Veneto aveva una spadista in erba, Eleonora Santi, che ha cercato con i propri mezzi fin qui appresi di far “sentire” la sua voce! Quindi è iniziato il torneo del Giovanissimi (anno 2000, 96 iscritti) con Nicola Barbesin e Federico Dal Zuffo
come portacolori della Scherma Castelfranco. Entrambi hanno portato a termine la prima parte di gara in maniera molto soddisfacente. Bene per entrambi anche la prima parte dell’aliminazione diretta fino al tabellone dei sedicesimi di finale dove la Scherma Castelfranco ha perso il primo dei suoi due rappresentanti: Nicola Barbesin sconfitto dal pesarese Barbarossa col punteggio di 5-10. Stessa sorte è capitata nel turno seguente (gli ottavi di finale) a Dal Zuffo che è stato stoppato dal toscano di Prato Valori col punteggio di 6-10. Nel primo pomeriggio è iniziato anche il torneo dei Maschietti (anno 2002, anche qui quasi cento ragazzini, per la precisione 93) con Nicolò Bonaga quale unico rappresentante di Castelfranco Veneto, ma nei quarti è incappato sul vercellese Enrico Piatti. Martina Favaretto ha ceduto ad Alessia Patti mentre Andrea Cenedese e Piermaria Guglielmin hanno ottenuto l’accesso ai sedicesimi e agli ottavi. Izabela Mazzola ha ottenuto la finalissima perdendo con Camilla Rossi. Per Barbesin e Mazzola invece una gara complicata, mentre la Cagnin ha ottenuto un immeritato diciassettesimo posto che sarà sicuramente cancellato ai prossimi Campionati Italiani di Riccione! Ora i ragazzi si prepareranno per il prossimo importante appuntamento nazionale che consiste nel secondo Gran Prix di Fioretto che si disputerà a Pesaro il 6 e 7 aprile.
il grande Sport
7 aprile 2013 - 9
altri sport
Sci alpino Trulla-Filippi (C.Sci Vicenza), doppietta tricolore. A Zenere (Gab Ski) la Coppa veneto. Frison (Gallio) miglior Baby al Pinocchio
Veneti e vicentini okay tra i paletti Sci nordico
A Rigoni il Trofeo Manfroi Si è disputato a Canale d’Agordo il 4. Trofeo Manfroi valido per la classifica di Coppa Italia. Tra i maschi, la vittoria assoluta è andata a Sergio Rigoni che ha preceduto Fulvio Scola ed Enrico Nizzi. Tra le donne, invece, successo per Ilaria Debertolis su Sara Pellegrini e Barbara Antonelli. Questi i vincitori delle categorie giovanili: Marlene De Martin Pinter e Sebastiano Pellegrini (Juniores), Francesca Comarella e Simone Ferigo (Aspiranti), Eleonora Prigol e Pietro Campara (Allievi), Camilla Cona e Leonardo De Biasi (Ragazzi).
Senior femminile. 1º Debertolis Ilaria 1989 G.S. Fiamme Oro 12´44.0 ; 2º Pellegrini Sara 1986 G.S. Fiamme Oro 12´45.2 ; 3º Antonelli Barbara 1986 G.S. Fiamme Oro 13´16.6 ; 4º Roncari Debora 1992 C.S.Carabinieri 13´28.0 ; 5º Di Sopra Francesca Gsm G.S. Ff. Gialle 13´52.8 Senior maschile. 1º Rigoni Sergio 1986 G.S. Fiamme Oro 24´43.9 ; 2º Scola Fulvio 1982 G.S. Ff. Gialle 24´44.5 ; 3º Nizzi Enrico 1990 C.S. Esercito 24´46.2 ; 4º Pellegrin Mattia 1989 G.S. Fiamme Oro 24´49.0 ; 5º Kostner Janmatie 1988 G.S. Fiamme Oro 24´50.3 ; 6º Zorzi Cristian 1972 G.S. Ff. Gialle 24´ 2.7. Junior femminile. 1º De Martin Pinter Marlene 1993 U.S. Val Padola 13´31.2 ; 2º De Martin Pinter Arianna 1994 U.S. Val Padola 14´00.0 ; 3º Valentini Giada 1994 S.C. Bosco 14´39.9 ; 4º Da Ros Alessandra 1994 G.S. Castionese 15´59.3 ; 5º Rui Alice 1994 S.C. Orsago 16´32.0. Junior maschile. 1º Pellegrin Sebastiano 1994 G.S. Fiamme Oro 27´05.6 ; 2º Frigo Marco 1993 Val Magnaboschi 27´06.2 ; 3º Aake1 Costantini Nicola 1994 S.C. Val Biois 27´59.0; 4º Tancon Diego 1994 Canale D’agordo 29´09.0 ; 5º Iona Nicola 1994 S.C. 70 30´37.1. Aspiranti femminile. 1º Comarella
Francesca 1995 A.S. Camosci 14´42.1 ; 2º Corbellari Francesca 1996 S.C. Bosco 14´58.2 ; 3º Fainelli Alessandra 1996 S.C. Bosco 16´10.6 ; 4º Muller Serena 1996 Cai M.Lussari 17´32.3 ; 5º Dalla Rosa Elisa 1996 Enal S. Villaga 19´55.1. Aspiranti maschile. 1º Ferigo Simone 1995 Pol. Timaucleul 27´07.9; 2º De Bettin Michele 1995 U.S. Val Padola 27´13.8 ; 3º D’agostini Nicola 1996 Pol. Sovramonte 27´26.1 ; 4º Preschern Mattia 1995 2002 Tarvisio 28´06.1 ; 5º Copetti Gianluca 1996 2002 Tarvisio 28´13.7. Allievi femminile. 1º Prigol Eleonora 1997 Pol. Sovramonte 14´38.3 ; 2º Comarella Anna 1997 S.C. Cortina 14´42.7 ; 3º Padovan Martina 1997 Bl51 Pol. Sovramonte 15´10.5 ; 4º Piccoli Martina 1998 S.C. Bosco 15´44.7 ; 5º Reato Ilaria 1998 Pol. Sovramonte 15´51.7. Allievi Maschile. 1º Campara Pietro 1997 S.C. Bosco 21´02.1 ; 2º Facchin Antonio 1997 Pol. So.
Finale di stagione con diversi botti per i colori veneti e vicentini. Ai campionati italiani Children di sci alpino a Campo Felice (L’Aquila), nel superG della categoria Ragazzi, Davide Filippi (Centro Sci Vicenza) ha conquistato il titolo italiano, precedendo Matteo Franzoso (Alpi Occidentali). Due le medaglie arrivate dalla categoria Allievi. In campo femminile Sofia Pizzato (padovana dello Sci club 18 di Cortina), già argento in superG, ha conquistato un altro argento, questa volta in gigante. Tra i maschi, sempre in gigante, medaglia di bronzo per il triestino trapiantato nel bellunese Pietro Canzio (Ski College Veneto Falcade). Inoltre sulla Pista Sagittario, nel Super Gigante Allievi, il nuovo campione italiano di SuperG maschile è Mattia Trulla, del Centro Sci Vicenza. Alle sue spalle Riccardo Bosio, dello Sci club Ponte nelle Alpi. Altri podi e piazzamenti di prestigio sono arrivati al Pinocchio sugli sci. All’Abetone applausi per Matteo Pradal (Way Sport) che nel gigante Allievi ha conquistato il 3. posto. Mentra tra le Baby 2 è stato di Giulia Frison il miglior piazzamento veneto: la ragazza dello Sci club Gallio ha conquistato il 7. posto. Infine ancora sugli scudi Asja Zenere, eneghese del Gab Ski Group: a Cortina si è conclusa la Coppa Veneto Trofeo Energia Pura 2012-2013 e tra i successi finali della competizione ci sono stati quelli di Asia Zenere, Federica Vinelli e Massimiliano Boselli.
Sci alpino Master
Falcade, il Trofeo delle Regioni ai feltrini del Croce d’Aune A Falcade lo Sci club Croce d’Aune si è confermato, conquistando il Trofeo delle Regioni 2013. E’ stata la stessa società feltrina ad organizzare l’evento sportivo. Alle spalle della società feltrina, i cortinesi dello Sci club 18, mentre a salire sul 3. gradino del podio sono stati i trevigiani del Playlife. Dominio veneto, dunque. A livello individuale, le graduatorie assolute Giovani/Seniores sono andate a Mario Parteli (Sc 18) e Greta Forgiarini (Cimenti Sci).
Master A 1. Pietro Dalmasso (Sci club Croce d’Aune) 53.95; 2. Amedeo Reale (Sci club 18) 55.69; 3. Filippo Buffatti (Playlife) 55.99; 4. Alessandro Vanz (Playlife) 56.20; 5. Fulvio Valt (Sci club Croce d’Aune) 56.45; 6. Luca Malavasi (Playlife) 56.56; 7. Carlo Peratoner (Sci club Feletto) 56.64; 8. Luca Carazzai (Sci club Croce d’Aune) 56.91; 9. Giampaolo Milani (Playlife) 57.20; 10. Cristiano Ricò (Cus Parma) 57.30. Master B 1. Giuseppe Povolo (Sci club Marzotto) 1.07.94; 2. Piercarlo Silva (Sci club Marzotto) 1.08.23; 3. Friedrich Raffeiner (Ase Catinaccio) 1.08.27; 4. Karl Messner (Ase Catinaccio) 1.09.16; 5. Paolo Giuriato (Gao Alliance) 1.09.21; 6. Gianpaolo Scaltriti (Cus Par-
ma) 1.10.09; 7. Claudio Maltinti (Top Ski Abetone) 1.10.20; 8. Giancarlo Veritti (Cimenti Sci) 1.10.43; 9. Stefano Larcher (Sci club SuperCadore) 1.10.72; 10. Fabiano Rebeccchini (Sci club 18) 1.10.82. Master C 1. Marina Capretta (Sci club Nottoli) 1.09.72; 2. Doranna Melegari (Sci club 18) 1.10.76; 3. Francesca Nosadini (Playlife) 1.11.03; 4. Luciana Martinoia Fedon (Sci club SuperCadore) 1.11.09; 5. Samantha Facchin (Sci club Croce d’Aune) 1.11.46; 6. Maria Letizia Zornitta (Gao Alliance) 1.11.63; 7. Paola Butturini (Sci club Treviso) 1.11.98; 8. Valentina Leonardi (Sci club
Nevegal) 1.12.08; 9. Cinzia De Bortoli (Sci club Croce d’Aune) 1.12.36; 10. Francesca Morselli (Sci club Sestola) 1.12.63. Società 1. Sci club Croce d’Aune (Bl) punti 5003; 2. Sci club Feletti (Ud) 3301; 3. Playlife (Tv) 3240; 4. Sci club 18 3154; 5. Cus Parma 2705; 6. Sci club Super Cadore 2552; 7. Ski Club Maser (Tv) 2177; 8. Top Ski Abetone (Pt) 2176; 9. Sci club Mestre (Ve) 2118; 10. Gao Alliance (Vr) 2016; 11. Sci club Marzotto (Vi) 2001; 12. Sci club Nottoli (Tv) 1570; 13. Ase Catinaccio (Bz) 1430; 14. Sci club Treviso (Tv) 1338; 15. Cimenti Sci (Ud) 1315).
Da sinistra in alto in senso orario: Mattia Trulla, Giulia Frison, Asja Zenere (Coppa Veneto Energia Pura) e Davide Filippi
Danza agonistica
Cheer dance, Da Beat all’esordio Adesso le ragazze Da Beat si danno anche all’agonismo. La Millennium Cup, gara internazionale al PalaChiarbola di Trieste, ha segnato l’esordio agonistico della “skool” di danza rosatese. Nella categoria Cheer dance Double Senior Freestyle, competizione a coppie, il team era formato dalla diciassettenne Giulia Bordignon e dalla ventenne Debora Battocchio, guidate dalla coach Sabrina Basso. La gara vedeva in lizza diverse squadre italiane e straniere. Il dominio delle slovene è stato totale, conquistando i primi tre gradini del podio. Ma la coppia di Sabrina Basso si è classificata quarta, prima delle italiane! Soddisfazione in casa Da Beat, dove intanto si preparano anche le prestigiose partecipazioni di spettacolo e intrattenimento a manifestazioni di rilievo: la prossima in maggio al Trofeo Topolino di rugby a Treviso, dove si esibirà anche il gruppo cheer leader, mentre di solito si esibisce il gruppo hip-hop.
il grande Sport
7 aprile 2013 - 10
ciclismo
Storie di società Cinquanta atleti con la passione delle due ruote e con il piacere di divertirsi e di stare insieme
L’Uc Romano festeggia i 40 anni Dilettanti
Leonardi e Zurlo infiammano la stagione della Zalf Desirée Fior
L’Unione Ciclistica Romano ha tagliato “a braccia alzate” il traguardo dei suoi primi 40 anni. Fondata nel 1972, la società è passata da un’attività esclusivamente giovanile a quella amatoriale e negli ultimi anni è diventata uno dei team di riferimento nel Bassanese. Il gruppo si compone di una cinquantina di iscritti, uomini e donne, una parte dei quali si dedica anche all’agonismo. Il vero collante, tuttavia, è il piacere di stare insieme e di divertirsi pur facendo fatica sui pedali. Volgendo uno sguardo al passato viene da dire che i vecchi dirigenti hanno seminato davvero bene: basti citare Gianluca Brambilla, che da ragazzino ha iniziato con l’Uc Romano 1972 e oggi è professionista nella Omega Quick Step di Cavendish e Boonen; Enrico Zen, già professionista e oggi asso delle granfondo, oppure Damiano Ferraro, più volte azzurro della mountain bike. Senza dimenticare gli ori mondiali vinti in pista da Cristiano Citton. L’attuale presidente è Nuria Maccioni (15 mila chilometrri l’anno!), con Ennio Zanchetta nel ruolo di vice-presidente e Samantha Taborchia alla segreteria. Negli ultimi tre anni il direttivo è stato presieduto da Alessandro Guidolin. “Ci scusiamo con tutti coloro che ci chiedono di iscriversi con noi e ai quali dobbiamo dire di no – afferma Nuria Maccioni -, abbiamo dovuto porre un limite alle iscrizioni per ragioni di sicurezza. Gruppi troppo numerosi sulle strade diventano difficilmente gestibili. La nostra attività ordinaria consiste nel programmare uscite di gruppo nei fine settimana. Oltre a questo organizziamo alcuni tour in altri territori, anche con trasferte di vari giorni. Siamo stati in
In alto e a fianco il gruppo dell’Uc Romano diretto verso il Sella. Sotto invece l’ex presidente Alessandro Guidolin appunta una stella al petto di Martino Maccioni, il dirigente che ha la più lunga militanza nel gruppo
Porta la firma di Gianluca Leonardi il poker stagionale della Zalf Euromobil Desirée Fior che a Trento, nella 104. edizione della Bolghera ha regalato spettacolo e ha monopolizzato l’ordine d’arrivo. Nonostante la fredda giornata di pioggia, infatti, a decidere le sorti del circuito trentino è stata una fuga a quattro che comprendeva Gianluca Leonardi e Federico Zurlo. A fare la differenza sono state le motivazioni e la voglia di riscatto che hanno spinto il trentino Leonardi ad accelerare il passo e a salutare i compagni d’avventura poco prima del suono della campana. Con il gruppo che incalzava i fuggitivi, gli ultimi chilometri hanno regalato una bellissima passerella d’onore per Leonardi che ha tagliato in perfetta solitudine la fettuccia bianca del traguardo precedendo Federico Zurlo, mentre nella volata del gruppo, giunto a ridosso dei battistrada, si sono piazzati Gianluca Mi-
Gianluca Leonardi regala il poker alla Zalf Fior
lani (4°), Simone Viero (6°) e Paolo Simion (9°). “Cercavo da tempo questa vittoria - ha raccontato sul palco delle premiazioni Leonardi -. Lo scorso anno, purtroppo, ho pagato tan-
ta sfortuna e un brutto infortunio. La squadra mi ha dato fiducia anche per questa stagione e oggi finalmente sono riuscito a spezzare l’incantesimo. Ringrazio i patron Gaspare Lucchetta ed Egidio Fior, i tecnici e i miei compagni di squadra perchè mi sono stati vicini anche nei momenti più difficili ed ora sono felice di poterli ripagare con qualche bel risultato”. Condizioni meteo al limite della sopportazione, invece, quelle che hanno fatto da sfondo alla Piccola Sanremo andata in scena sulle strade di Sovizzo: la pattuglia guidata da Gianni Faresin ha dato battaglia nonostante il freddo, il vento, la pioggia e la neve. Tra i più attivi di giornata si è segnalato il giovane Leonardo Basso che negli ultimi chilometri si è messo al servizio di Simone Andreetta che ha chiuso in settima posizione ad una manciata di secondi dal terzetto che ha sprintato per il successo.
Mountain bike
Ilias Periklis (Full Dynamix) detta legge alla Rampichiana Friuli, in Piemonte, a Roma, in Romagna, in Alto Adige e più volte in Toscana. In luglio andremo tre giorni in Francia sulle montagne del Tour de France. Organizziamo anche escursioni nel periodo invernale, serate a tema con esperti, a breve si troverà su Youtube un video fatto da noi sullo stretching per il ciclista. Una delle iniziative più riuscite e significative è stata indubbiamente la Romano-Vajont in bicicletta. Una decina di noi ha affrontato in bici anche il ritorno”. Da due anni l’Uc Romano 1972 assegna a un campione del nostro territorio un riconoscimento alla memoria di Danilo
Bontorin, un imprenditore di Romano scomparso alcuni anni fa. Nell prime due edizioni sono stati premiati Gianluca Brambilla e l’azzurra Susanna Zorzi. Il dicembre scorso la cerimonia di premiazione ha coinciso con la festa dei 40 anni della società. A nome di coloro che in questi 40 anni hanno retto le sorti della società, l’allora presidente Alessandro Guidolin ha appuntato una stella al petto di Martino Maccioni, il dirigente di più lunga militanza nella storia dell’Unione. Sotto la sua guida l’Uc Romano ha raggiunto il massimo fulgore in termini di risultati e attività organizzativa. Eros Maccioni
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L’atleta greco in forza alla squadra di patron Battaglin ha già messo in chiaro le sue intenzioni per la stagione entrante facendo vedere tutto il suo valore, Anche sull’Appennino Toscano è riuscito a mettere in fila tutti i suoi avversari
La Full-Dynamix, malgrado il tempo avverso, è riuscita a imporsi anche nella più bella gara di mtb dell’Appennino Toscano. Con partenza da Castiglion Fiorentino, la Rampichiana si è svolta su un percorso di 42Km con circa 1400 metri di dislivello. I risultati sono stati influenzati in modo notevole dallo stato del tracciato, molto umido, che ha penalizzato le traiettorie di chi si trovava su un percorso mano a mano sempre più solcato e pieno di pozzanghere insidiose. Dopo un movimentato saliscendi e un’impegnativa salita del 25%, la scarsa tenuta delle coperture ha costretto buona parte dei concorrenti a percorrere un lungo tragitto a piedi. Un gran finale dove Periklis Ilias chiude in prima posizione
in un arrivo suggestivo all’ombra della vecchia fortezza. Alla partenza il russo Alexey Medvedev scatta e si mantiene in prima posizione per una decina di km. Poco dopo Ilias passa all’attacco e si invola da solo guadagnando circa un minuto di vantaggio già alla fine della prima salita. A seguire Porro, Schewiggls e Medvedev che riesce a recuperare posizioni. A circa metà gara Periklis riesce a guadagnare ancora terreno, distanziando di circa un minuto e mezzo il trio più forte della competizione, con un Medvedev più combattivo che mai. Il resto del gruppo rimane in lontananza a circa un altro minuto. Alla fine dell’ultima salita – un muro del 25% di pendenza – Periklis mantiene
il suo vantaggio a circa 1’15”, a seguire nell’ordine Medvedev, Schweiggl, e Porro. Nella ripida discesa finale Porro passa all’attacco e riesce a guadagnare circa 20” sugli altri due. La gara si conclude con Ilias in prima posizione seguito da Porro (2°), Schweiggl (3°) e Medvedev (4°). Ottima prestazione dunque per il team Full-Dynamix con un Periklis Ilias esaltante, con un Alexey Medvedev incredibilmente in forma alla suo primo appuntamento della stagione, e con un Elia Silvestri in 12. alla sua prima gara, dopo una pausa di riposo di campionato di ciclocross. Classifica: 1. Ilias Periklis (Full-Dynamix); 2. Porro Samuele; 3. Schweiggl Johannes; 4. Medvedev Alexey; 5. Corti Umberto.
il grande Sport
7 aprile 2013 - 11
ciclismo
Mtb La Misquil Bike, giunta alla 26. edizione, è organizzata dal team Macro Mussolente il prossimo 28 aprile
Sul Grappa torna il cross country Esordienti
Rossano, scatta il memorial Brunello Il Veloce Club Bassano organizza per domenica 7 aprile il 3. Memorial “Riccardo Brunello”, gara valida per la categoria degli esordienti. Il ritrovo dei concorrenti è fissato per le 12,30 a Rossano Veneto in località Mottinello Nuovo in via De Gasperi. Alle 14,30 la partenza degli esordienti primo anno e alle 15,30 quelli del secondo anno. Per le società giovanili interessate le iscrizioni sono ancora aperte.
Country, e non solo del Veneto: torna la Misquil Bike XC del Grappa, giunta quest’anno alla XXVI edizione, fissata in calendario per domenica 28 aprile. Era nell’aria da un po’ di tempo, ma il Comitato Organizzatore ha deciso di ufficializzare la cosa solo dopo aver avuto la certezza della disponibilità di alcuni fondi su cui transitare e del completo appoggio del Comune di Borso del Grappa, che darà il patrocinio alla manifestazione. Quest’anno si procede ancora sulla strada intrapresa: dopo “La storia si ripete” il motto diventa “La storia continua...”. Il Team Macro ha deciso di dare seguito ad alcuni suggerimenti ricevuti lo scorso anno, e sta lavorando a pieno regime al perfezionamento del tracciato, che sarà interamente nuovo.
Ecco perché le informazioni non sono ancora definitive, ma possiamo anticipare che l’anello da percorrere avrà una lunghezza compresa tra 5,5 e 6 Km, per un dislivello di circa 200 metri al giro. Non ci saranno lunghe salite, ma prevarranno i tratti nervosi e divertenti alla guida,
Granfondo
Trevalli, gara per uomini duri
Pioggia fango e vento. Passione e natura, festa e sport. Sono solo alcuni degli elementi fondamentali che hanno contraddistinto la Granfondo Tre Valli edizione 2013. Basti pensare che di quasi 2000 bikers iscritti, ben 1300 si sono presentati ai nastri di partenza sfidando le intemperie del meteo. Per la quarta volta consecutiva lo scettro di vincitore è finito in casa Elettroveneta Corratec: l’alfiere di Vittorio Veneto Michele Casagrande (nella foto) ha preso da subito la giusta pedalata conducendo la gara per tutti i 35 chilometri previsti dal percorso. Ovviamente non è stata una “cavalcata” in solitaria: il tandem di condottieri ha visto Michele Casagrande affiancato al trentino Tony Longo portacolori del team TX Active Bianchi, che lo ha seguito sul traguardo solo una quarantina di secon-
di più tardi. Terzo gradino del podio per Fabian Rabensteiner dal Focus Xc Italy Team, il cui nome è emerso circa a metà gara dal nutrito gruppetto di inseguitori. Al femminile Serena Calvetti (Torpado Surfing Shop Team) orna al successo a Tregnago (la ricordiamo già vincitrice del GranPrix d’Inverno all’inizio del mese di marzo), località che sembra portare particolare fortuna all’atleta azzurra campionessa italiana marathon e cross country 2012. a seguire Chiara Selva dallo Spezzotto Bike Team e la bergamasca Simona Mazzuccottelli per il GS Massì Supermercati. Ma la Granfondo Tre Valli non è solo “testa della gara”: la manifestazione è stata animata e “vinta” da tutti coloro che sono stati in grado di mettersi in gioco per affrontare i 35 chilometri di percor-
so. Il quale è stato appunto ridotto da 43 a 35 chilometri per evitare che nei primi 8 chilometri gli atleti dovessero fare i conti con la neve. Il presidente del BiBike Team Andreis Simone Scandola: “Senza alcuna presunzione, credo che siamo riusciti a dare dimostrazione delle capacità di questo fantastico gruppo a livello organizzativo. Se il successo ottenuto nelle ultime quattro edizioni poteva sembrare cosa facile, con l’appuntamento 2013 abbiamo avuto la possibilità di dimostrare il nostro effettivo valore. E non solo per quanto riguarda la Granfondo Tre Valli: abbiamo iniziato a lottare con neve e pioggia sia dal GranPrix d’Inverno del 2 e 3 marzo. Un plauso e tanto di cappello ai partecipanti: stoici, simbolo di una viscerale passione per questo bellissimo sport”.
e come in tutte le passate occasioni la cornice panoramica sarà degna di nota: Borso si trova sul versante sud del Massiccio, che si sta valorizzando turisticamente per lo svolgimento di attività sportive. Ecco uno dei motivi per i quali è stata confermata la collaborazione con il
Consorzio Turistico “Vivere Il Grappa”: esiste una volontà comune di promuovere le iniziative che supportano il connubio tra sport e montagna e che sono in grado di aumentare l’afflusso di presenze nella zona. Per quanto riguarda gli altri aspetti della logistica è già confermato che ci si potrà avvalere degli impianti sportivi comunali (palestra, spogliatoi e docce), mentre saranno disponibili i parcheggi delle scuole elementari e medie, in prossimità della zona di segreteria e partenza. Asd Mb Team Macro ha sempre mantenuto elevato il livello degli standard qualitativi delle manifestazioni organizzate, e anche la 26. edizione della Misquil Bike XC del Grappa sarà in grado di soddisfare ogni possibile aspettativa.
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