Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013

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il grande Sport

pagine di pura passione

(anno IX n. 9) diffusione gratuita quindicinale 5 maggio 2013

n. 179

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Geo&Tex un’intera stagione in ballo

MOTORI

M.Grappa legend le belle signore sul Massiccio

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VOLLEY

Brunopremi, giù la serie B, su le leonesse U16 |||| a pagina 6

Playoff scudetto in salita e final four in Cers i prossimi scogli da superare per i giallorossi

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FOTO R. BOSCA

KOMBAT LEAGUE

Torna a Vicenza il Campionato Assoluto di Kick

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La zoomata Un calcio all’epilessia da avvocati e medici

calcio all’epialle eccellenze Un lessia è l’appuntamento, organizzato del nostro territorio

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Campione mondiale rally 1988-1989

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Polloniato - SocialVision

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dall’associazione “Il Colore Viola, bambini liberi dall’epilessia” a cui Jus Sport Bassano aderisce con entusiasmo. Sabato 4 maggio organizza una giornata con avvocati e medici insieme per sostenere l’associazione Onlus che si occupa di bambini e ragazzi con epilessia, nata a Bassano da genitori e persone sensibili al problema, con volontari provenienti anche da fuori provincia che hanno trovato all’Ulss 3 l’attenzione necessaria. Sabato 4 maggio si affronteranno allo stadio di San Michele di Bassano lo Jus Sport Bassano e il San Bassiano Football

per un match tutto solidale. Il giorno dopo, domenica 5 maggio, si celebra la 12. giornata nazionale per l’epilessia e diverse manifestazioni vedranno in tutta Italia medici e associazioni promuovere un’informazione corretta sulla malattia neurologica che colpisce circa l’1% della popolazione.

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5 maggio 2013 - 2

sportivamente

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MARCE E CORSE

mondo unning

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

L’evento. Il 10 maggio a Cassola

La corsa di quelli che non possono correre

Scuole a staffetta, sfida mista tra velocisti e fondisti

Ormai il mio intervento nella rubrica ha preso il rit- ranno quel giorno che doveva essere di festa, in mo mensile e subito dopo aver inviato il pezzo mi particolare la famiglia Richard, spezzata negli affetti dalla morte del piccolo Martin, con mamma e chiedo “chissà cosa scriverò la prossima volta”. Guardando la data di questo numero mi è venuto sorella in attesa del papà all’arrivo. in mente l’anniversario dell’operazione ai tendini L’allarme si è subito esteso ai successivi eventi, di Achille, il 5 maggio del 2005, che mi ha ridato possibili bersagli di simili attacchi: la cattura dei vita agonistica, risolvendo un primo azzoppamen- responsabili, due sbandati incapaci di emuli, ha to. Chi mi guarda e mi in parte sollevato gli anivede troppo bene, in attemi. Fra i colpiti rimane la pena da portare avanti sa dell’evoluzione positigiorno per giorno: non va del secondo, mi chiede “perché non corri?”. avevano scelto di essere La stessa domanda non bombardati. è proponibile ad Alex ZaCome capita ad alcuni in cui si inceppano certi nardi, che ho avuto ocmeccanismi fisiologici e casione di osservare da vicino alla maratona di magari si sviluppano maTreviso, fotografandolo: lattie che sono chiamate “rare”, perché poco diffusembra il personaggio di se e poco interessanti per Italo Calvino, il Visconte la ricerca medica e fardimezzato, tagliato per macologica. I casi umani l’altro verso. Chissà dove emergono dalla statistica stanno guidando le sue e possono diventare l’orgambe staccate dal tronco goglio di una comunità nel terribile incidente in Alex alla Treviso Marathon, Mauro alla Maratona che si stringe attorno, auto. Con protesi o handdi Padova: nella corsa c’è assolutamente anche per accompagnarli bike si muove con naturaposto per tutti (foto E. Vivian) lezza sulle strade del monsulla via del Santo alla do dove può succedere di tutto. Maratona di Padova: la devozione che li attorPerfino che degli infami si inventino una dimo- nia vale un miracolo riassunto nel motto “Gli strazione senza alcun senso che colpisce una del- amici sono angeli silenziosi che ci aiutano a le più gioiose e storiche manifestazioni collettive rimetterci in piedi quando le nostre ali non si come la maratona di Boston. La struttura degli or- ricordano più come si fa a volare”. Ecco Maudigni (pentole a pressione piene di schegge metal- ro che mi arriva incontro: costretto dalla SLA liche, chiodi e cuscinetti a sfera) e il loro posizio- in carrozzina, quasi sospeso dall’entusiasmo namento sembravano fatti apposta per mirare agli che lo circonda. Nella corsa c’è posto per tutti, arti inferiori e mutilare: infatti molti feriti gravi anche per chi non può correre. hanno subito amputazioni. Nel tempo si ricordehttp://enricovivian.blogspot.it/

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Tra gli eventi sportivi scolastici è una manifestazione che si è ritagliata un ruolo molto “speciale”. La quarta edizione di “Scuole a Staffetta Trofeo Città di Cassola” si svolge il mattino del 10 maggio sulla pista di San Giuseppe di Cassola. Come sempre sono invitate le scuole del Bassanese e di tutta la provincia, primarie, medie e superiori, per una competizione promozionale che vede in lizza staffette inusuali. Per i più piccoli delle elementari (quest’anno classi quarte) un 8x50, per medie e superiori invece distanze che vedono un mix di frazioni veloci e di frazioni di mezzofondo. La manifestazione, organizzata dalla società di casa, il Gs Marconi, coi patrocinii di Comune di

Cassola, Coni Vicenza, Comitato Provinciale Fidal, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, è sostenuta da Banca di Romano e Santa Caterina, Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e Libreria La Bassanese. Il lato originale della manifestazione consiste nei premi speciali, che quest’anno verranno assegnati durante il Meeting Atletica & Simpatia Lunardon Sport che si svolgerà nello stesso stadio il pomeriggio del giorno dopo, 11 maggio: in palio 1.400 euro in assegni e buoni libro. Negli ultimi anni i premi vinti dalle scuole sono stati utilizzati anche per aiutare nel diritto allo studio studenti bisognosi, segnalati dai Servizi sociali. Iscrizioni e informazioni: www.atleticassola.com

Da Venezia ai piedi del Grappa

Atletica

Cento anni dopo, pedalata ad Asolo

Mondiali U18, Fiorese ha il pass

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Equitazione. Salto ostacoli

Brotto e R-Gitana argento tricolore

E’ Filippo Moyersoen il campione italiano 2013 di salto ostacoli. Il cavaliere lombardo ha ottenuto sui campi dell’Horses Riviera Resort di San Giovanni in Marignano il suo quarto successo dopo quelli siglati nel 1983 (Adam), 1989 e 1991 (Dugano). In sella a Canada, femmina grigia di 10 anni da Cornet Obolensky di proprietà di Massimo Scarpelli, Moyersoen è stato l’unico dei 57 binomi che hanno preso parte alla massima competizione nazionale a uscire dal campo di gara senza alcuna penalità nelle tre manches previste dal regolamento. A indossare l’argento è stato Fabio Brotto, rosatese de Le Roane in sella a R-Gitana, la stessa cavalla con la quale ha partecipato nel 2010 ai mondiali di equitazione in Kentucky per la nazionale italiana. Il cavaliere veneto è uscito dal campo al termine dei tre giri con una sola penalità per avere sforato leggermente il tempo massimo consentito nell’ultima fase della gara. L’oro è sfuggito quindi per un soffio. Medaglia di bronzo per Francesco Franco su Cassandra. Il pugliese, da poco rientrato a montare con i colori azzurri dopo una breve pausa, che l’ha visto impegnato con l’Azerbaigian, ha chiuso il suo campionato con 2 sole penalità “Vincere un campionato con Canada – ha detto Filippo Moyersoen – mi ha molto emozionato, perché mi ricorda molto Dugano. Sapevo che sarebbe stato di buon auspicio. E’ una cavalla apprensiva, generosa e

Fabio Brotto su R Gitana

molto agile, che monto da ormai tre stagioni, da quando aveva 7 anni. Il campionato di quest’anno su due giornate di gara – ha aggiunto Moyersoen – ha risparmiato senz’altro i cavalli. Credo che a inizio stagione sia molto importante”.I primi tre classificati del campionato italiano, premiati dal presidente federale Antonella Dallari, insieme a Juan Carlos Garcia, che in sella a Blue Boy ha ottenuto la quarta posizione e a Davide Kainich, quinto in sella a Tamarix F-M, prenderanno parte di diritto, secondo quanto previsto dal programma del dipartimento salto ostacoli, alla 81. edizione dello Csio di Roma Piazza di Siena – Fixdesign Horse Riding, dal 23 al 26 maggio. “E’ stato un campionato combattuto sino alla fine – ha commentato il presidente federale Antonella Dallari -, che ha visto i primi tre classificati a una sola penalità di differenza”.

Correva l’anno 1913 quando a Venezia centro storico alcuni ardimentosi decisero che oltre all’acqua, le barche, le regate, in laguna ci poteva essere spazio anche per la bici. Uno spazio particolare, questo è chiaro, che più di guardare all’Adriatico, aveva un orizzonte che stava in terra ferma ma soprattutto giardava al Grappa, il Monte Sacro alla Patria. Con questo obiettivo alcuni ardimentosi, pionieri del pedale partirono alla volta della conquista del monte ma una volta arrivati a Montebelluna presero la strada per Asolo fino ad arrivare al magnifico centro storico e pensarono che giunti fino a lì, poteva bastare. Uno sforzo, un ardimento che diede ufficialmente il via alla storia del “Pedale Veneziano”. A cento anni da quell’avventura a tutto tondo un gruppo di moderni ardimentosi amanti del “Pedale veneziano”, proprio in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita della benemerita società ciclistica, hanno pensato bene di ripetere quel giro avventuro-

La locandina dell’evento

so, sancendo così una specie di gemellaggio sportivo con Asolo. Il tutto grazie all’interessamento del delegato allo sport del comune di Asolo Alessandro Botter e di Franco Cappelletto del club dei “tabarri”. Così qualche giorno fa un gruppo di ciclisti veneziani, dopo aver “provato” il percorso fino ad Asolo, si sono ufficialmente cimentati nell’impresa che segna appunto l’inizio delle celebrazioni del centenario e sono arrivati fino al centro storico asolano. Qui sono stati accolti dagli amici locali ed anche da due campioni del pedale quali Matteo Tosatto e Alessandro Ballan. Poi il sindaco Loredana Baldisser li ha accolti in municipio per l’accoglienza ufficiale e dopo, chiusura d’obbligo con l’immancabile “cicchetto” in piazza. Insomma, non potevano iniziare nel modo migliore le celebrazioni a ricordo di questi primi cento anni di storia per il Pedale Veneziano che ora avrà altre tappe da percorrere, quasi in sintonia con il Giro d’Italia. Gabriele Zanchin

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quindicinale

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All’esordio sui 100 metri piani ha già centrato il minimo per i Mondiali Under 18 in Ucraina. Bella performance, allo Junior Meeting di Conegliano, per Beatrice Fiorese, in forza all’Atletica Vicentina Frattin Auto e facente parte del Gruppo Marconi di Cassola. Il crono di 12”45 segnato vincendo la gara della categoria Allieve le dà il minimo che può regalarle la maglia azzurra quest’estate a Donetsk. Di certo potrà fare anche molto meglio in questi mesi, visto che a Conegliano l’uscita dai blocchi non è stata delle migliori. La sedicenne proverà a conquistare il minimo anche nel lungo e nei 200, specialità alla sua portata.

Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!

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5 maggio 2013 - 3

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Storie di società Dal 17 al 19 maggio il Quartiere celebra l’anniversario con il torneo “Madonna della Salute”

San Vito in festa per i 60 anni

Grande festa dal 17 al 19 maggio per i 60 anni dell’Associazione Calcio San Vito. Saranno tre giorni speciali: parteciperanno all’evento gli atleti, gli allenatori e i dirigenti che negli anni hanno dato lustro alla società. Una festa che coinvolgerà anche il quartiere, che per l’occasione sarà chiuso alla circolazione delle auto nel tratto di via Col Moschin, da via San Carlo Borromeo a via San Giovanni Bosco per permettere l’insediamento delle bancarelle. Canti, musica e balletti allieteranno la festa e ben otto squadre di pulcini parteciperanno al 9. torneo “Madonna della Salute “ e “Memorial Vanis Cortese”. L’Asd San Vito Bassano si conferma realtà viva del quartiere, una società nella quale da sempre si sono avvicendati ragazzi desiderosi di praticare uno sport non privo di sacrifici. La passione per il calcio ha spinto alcuni di questi ragazzi a realizzare cose che talvolta sembrerebbero irraggiungibili. Facciamo un passo indietro. L’Associazione San Vito nasce nel primo Dopoguerra, all’ombra del campanile, nel piccolo e mitico campo a sud del centro parrocchiale “Madonna della Salute”. Non va dimenticato che ogni rione possedeva il suo piccolo terreno di gioco: da ricordare il Prato Santa Caterina, il Borgo Urta, il Motton, via Piave e via Trieste. Nel 1953 viene iscritta per la prima volta una squadra del San Vito al Centro Sportivo Italiano. Nel 1956 il campo del centro parrocchiale viene dotato di un impianto d’illuminazione e si disputa il primo torneo notturno dei quartieri bassanesi. Le dimensioni non regolari del terreno di gioco costringono il San Vito a disputare le partite casalinghe più importanti in trasferta. Successivamente s’inizia a utilizzare il terreno comunale (oggi campo d’allenamento) di via don Rizzi, anche se gli spogliatoi rimangono quelli del centro parrocchiale, perciò si è costretti a frequenti e pericolosi spostamenti. Nel 1976 si contano già un centinaio di giovani calciatori: di conseguenza, per disputare le partite di campionato, si è costretti ancora una volta a migrare presso i campi di gioco degli altri sodalizi della zona. Nel 1977 la società ottiene l’affiliazione alla Federazione Italiana Gioco Calcio e a quel punto la dirigenza societaria e la parrocchia premono sull’amministrazione comunale, sulla stessa Figc e sul Coni per ottenere un campo di gioco regolare. La determinazione di alcuni dirigenti dell’Associazione, appoggiati dalla volontà popolare e dall’allora sindaco Antonio Basso, nell’onda lunga della vittoria ai mondiali spagnoli del 1982 porta a compimento un sogno che da tanti anni aleggiava

nei desideri degli sportivi e nel 1986 il quartiere viene dotato di un campo da calcio regolare. L’inaugurazione ufficiale avviene l’anno successivo alla presenza delle massime autorità cittadine. Nel 1988 per merito delle vittorie conquistate nella stagione precedente dalle formazioni Giovanissimi e Pulcini viene aperto presso il nuovo complesso sportivo il Centro Coni per l’avviamento allo sport, ora Scuola Calcio. Sono invitati a San Vito anche due fuoriclasse brasiliani: il campione del mondo Dialma Santos e l’ex Juventus e

Vicenza Cinesinho per impartire lezioni di calcio ai ragazzi delle giovanili. Nel 2006 la società ottiene dal Coni la prestigiosa “Stella di Bronzo” al merito sportivo. Oggi la società partecipa ai campionati locali della Figc con 9 squadre per un totale di oltre 160 atleti.

Partendo dall’alto, in senso orario, i ragazzi della Scuola Calcio, gli Esordienti, i Giovanissimi e la squadra che milita in Terza Categoria, assieme ai vari dirigenti e accompagnatori, tutti pronti a festeggiare l’anniversario della società

Pulcini

Al torneo Petucco vince la Juventus

Si è giocato nonostante la pioggia scrosciante della mattinata, nello stadio Giusti del Centro Giovanile di Bassano il 33° Torneo Michele Petucco, uno dei più prestigiosi appuntamenti per la categoria Pulcini a livello nazionale Tutte le 16 squadre, compresi noi Gruppo Cosmos, organizzartore del torneo si sono presentate puntualmente alle ore 9 al fischio d’inizio degli arbitri, messi gentilmente a disposizione dalla sezione Aia di Bassano. Gli incontri si sono disputati all’insegna del sano agonismo e della correttezza: tutti i ragazzi delle 16 società partecipanti, dal Gruppo Cosmos, Bassano Virtus, Cittadella, Treviso, Chievo, Juventus, Portogruaro, Liventinagorghense, Montebelluna, Padova, Vicenza, Bologna, Ancona, Pozzoleone, Mezzacorona, Sudtirol, ricorderanno con gioia questa giornata trascorsa a Bassano del Grappa sui campi del Centro Giovanile. Per la cronaca quest’anno il trofeo, bellissimo pagliaccio in ceramica realizzato dal bassanese Cristian Parise, è stato vinto dalla Juventus, che partecipava per la prima volta al torneo, con il risultato di 3-1, dopo una bellissima gara con il Vicenza Cal-

cio. Per il terzo e quarto posto si sono affrontate Padova e Ancona, società di Prima categoria, con la vittoria dei patavini per due a zero. La premiazione è stata presenziata da Maurizio Viscidi, vice coordinatore della nazionale italiana, e dall’assessore allo sport Alessandro Fabris. Durante la manifestazzione è stato assegnato anche il premio memorial Morosini per altruismo e generosità a Kevin Grappiglia del Gruppo Cosmos. Domenica, sempre al Centro Giovanile, è stato giocato il “Sei bravo a...”, torneo, sempre per la categoria Pulcini, organizzato dalla sezione Figc di Bassano presieduta da Livio Birti. Il lavoro del Gruppo Cosmos non si ferma con questi due bellissimi tornei, ma ci sono in programma, il “City Camp 2013”, che durerà due settimane a giugno, dove i bambini non faranno solo calcio, ma andranno in piscina per due pomeriggi a settimana e un’intera giornata a fare un’escursione esterna, o allo zoo di Catrigliano, o una discesa con il gommone “Rafting sul Brenta”. Quindi il “Notti Magiche” una rievocazione, del vecchio storico torneo dei bar.


5 maggio 2013 - 4 il grande Sport le nostre big Seconda divisione Pro I giallorossi si giocano l’intera stagione nelle ultime due gare di campionato

Bassano, questione di sprint

Pensavamo di avere visto tutto col clamoroso e fragoroso tracollo di Casale, che poi difatti ne ha perse altre due di fila ed è malinconicamente retrocesso matematicamente in anticipo pescando il jolly solo contro la Virtus, mi pare anche logico e giusto, l’unico loro sorriso in una valle di lacrime. E invece sette giorni dopo il Bassano è riuscito a fare di meglio: partitone fotonico a Savona, match dominato in lungo e in largo come all’andata e stesso identico epilogo, cioè suc-

niente, con la capolista solitaria Pro Patria al Mercante bisogna innanzitutto non perdere si sono più prosaicamente rassicurati tra le quattro mura dello spogliatoio i rastelliani. O meglio, non prenderle ed eventualmente darle dove si può. Perciò ne è uscita una partita molto tattica che ai più potrà non essere piaciuta (a proposito, gran colpo d’occhio di pubblico al velodromo) ma che invece a mio avviso Bassano ha interpretato mirabilmente perchè se avesse mantenuto così

simo che scalino pure qualche altra posizione. Se si incartano in Romagna (Forlì ha qualche remotissima chance di inserirsi ma deve vincere per sperare) rischiano serissimamente di essere sfrattati dalle elette e, per l’amor del cielo, guai solo a pensarlo. In teoria, ma lo diciamo sottovoce, ci sarebbe persino qualche spicchio ridotto di possibilità di superare il Savona secondo e salire dritti con una rocambolesca combinazione di risultati che una persona mentalmente stabile Nelle foto di Stefano Cirillo due immagini dell’ultima gara giocata al Mercante contro la Pro Patria

cesso ai liguri col surplus della beffa al minuto 93 in contropiede (!), vai così e taca banda coi savonesi che sono riusciti, per loro stessa ammissione a papparsi 6 punti tra andata e ritorno senza meritarne manco uno. Così va la strampalata giostra del pallone, l’unico aspetto che non torna è che quando Bassano gioca male perde, quando invece confeziona la sua brava gara di sostanza e addirittura spadroneggia, perde ugualmente e allora c’è qualcosa che non funziona alla voce cattiveria agonistica, personalità, innata ferocia, perchè la qualità è acclarata e sotto gli occhi di tutti. L’arcano l’ha risolto in parte lo stesso tecnico Rastelli quando ha riconosciuto pubblicamente che la sua squadra “è carente di temperamento, nel clima da battaglia difetta di carattere privilegiando le doti di palleggio. In più non c’è un allenatore in campo che prenda per mano i compagni nei momenti di difficoltà e all’occorrenza molli pure due urlacci se serve”. Alè, promozione diretta amabilmente a ramengo e con la Pro Patria bisognerà vincere a tutti costi avevano subito detto i nostri prodi per riacciuffare un posto al sole nei playoff. Vero

Serie B

Il Cittadella ritrova continuità, obiettivo salvezza sotto controllo Per il Cittadella l’obiettivo della salvezza è sotto controllo grazie a quattro risultati utili consecutivi ottenuti con Vicenza, Padova, Verona e Juve Stabia, che hanno fruttato otto punti in classifica. Battuta d’arresto, invece, a Varese nella quart’ultima di campionato, mentre potrà essere decisiva la partita di sabato prossimo al Tombolato con la Reggina, squadra che dista cinque lunghezze dai granata ed è punto di riferimento nella corsa per evitare i play out. Al Bentegodi il tecnico Claudio Foscarini (nella foto) ha rispolverato il 3-5-2 imbrigliando la corrazzata di Andrea Mandorlini e imponendo al Verona un meritatissimo 0-0. Nella successiva partita al Tombolato il modulo è stato riproposto con la Juve Stabia l’imbattibilità conservando della porta di Cordaz e vincen-

do la gara grazie ad un gol del centravanti Samuel Di Carmine, che è risultato il migliore in campo. Il successo sui campani ha fatto volare il Cittadella a metà classifica con 47 punti. Il trend si è purtroppo inceppato a Varese, dove la prova opaca della squadra ha determinato la sconfitta per 2-0, favorita anche da una inferiorità numerica dovuta all’espulsione del difensore Michele Pellizzer, che è incorso in due gialli evitabili, di cui il

secondo dovuto a una eccessiva severità del direttore di gara. “La continuità dei risultati –ha rilevato il presidente Andrea Gabrielli- è sempre stata la nostra lacuna. Non fa parte del dna della squadra, ma anche in altre situazioni analoghe ho visto una straordinaria capacità di reazione da parte dei giocatori. Dopo la sconfitta di Varese mi aspetto contro la Reggina una dimostrazione di orgoglio e un pronto riscatto in modo da poter festeggiare con due giornate di anticipo la garanzia di un altro anno di serie B. Anche dal pubblico sono convinto che saranno attuate coreografie adeguate, mentre la società studierà iniziative per un coinvolgimento della cittadinanza. La serie B è un bene prezioso da conservare con il pieno appoggio di tutti”. Rino Piotto

Kombat League

Grande attesa per gli Assoluti a Marola con 800 atleti e 200 cinture in palio

alta la soglia di attenzione a Casale e pure a Savona a questo punto ad alitare addosso ai liguri per il gran balzo istantaneo in C1 ci sarebbero stati ancora i virtussini, vittima delle loro stesse sventatezze. SPRINT ROVENTE: La situazione è la seguente: Bassano quinto (agli spareggi accedono la terza fino alla sesta) e due sfide ancora in calendario, a Forlì e in casa col retrocesso Milazzo che tuttavia non molla un fico secco e a Monza quasi stecchisce i brianzoli a domicilio. Con 6 punti su 6 i giallorossi non solo vanno dentro la sestina magica, ma nel mucchio selvaggio della bagarre per la C1 è facilis-

non dovrebbe neppure prendere in considerazione se non fosse che da un mese a questa parte il campionato rovescia sistematicamente qualunque verdetto scritto. E non è ancora finita, la netta impressione è che qualcos’altro di sensazionale accadrà, anche se in questo senso Bassano ha già dato e il vacillante Savona lassù potrebbe anche franare a un metro dallo striscione d’arrivo. Magari a beneficio del Venezia che ha il vantaggio dello scontro diretto dell’ultimo turno al Penzo. Perchè coi lagunari ai playoff, meglio non avere nulla a che fare. Fidatevi. Vincenzo Pittureri

Montegrappa Air Park

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INIZIO CORSI SCUOLA DI VOLO PER PRINCIPIANTI 18 MAGGIO VOLI BIPOSTO iscrizioni entro 11/05 SERVIZIO NAVETTA CORSI DI PARAPENDIO TUTTO L’ANNO

L’ora ics si avvicina. Domenica 12 maggio, al PalaLago di Marola, a Torri di Quartesolo, andranno in scena i campionati nazionali assoluti di Kickboxing, Muay Thai e le MMA (le nuove discipline che si praticano dentro la gabbia). La kermesse inizia fin dal mattino, anche se il pubblico è atteso dalle 14 in poi, quando potrà assistere al clou delle competizioni. Questa gara vedrà almeno 800 atleti sul ring, che rappresentano tutte le regioni d’Italia, dalla Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria in su. Tutti con l’obiettivo di cimentarsi nelle discipline della kick boxing, muay thai ed Mma, senza tralasciare le discipline secondarie che però non sono meno importanti. Sono in palio oltre 200 cinture di campione italiano nelle varie categorie e gli atleti sono approdati a questa finale dopo aver superato le fasi regionali nei mesi scorsi. L’ottava edizione degli Assoluti si presenta dunque succosa, per palati fini, o meglio, per chi ama l’abbinamento fra lo sport e il contatto fisico. Per ogni informazione basta visitare il sito www.kombatleague.net



il grande Sport

5 maggio 2013 - 6

volley

Servizio immediato per qualsiasi destinazione fino a 8 posti Serie B Il sestetto giallorosso non è ancora salvo

Serie B donne

Golden, accelera!

Al Golden Game Bassano non è riuscita l’impresa di andare a vincere sul parquet del Cus Pisa, e così bisognerà attendere l’ultima giornata di campionato per sapere se i giallorossi riusciranno a conquistare la permanenza in serie B1. Dopo aver di fatto rimandato la salvezza cadendo 31 a Conselice qualche settimana fa, i giallorossi hanno sprecato un’altra occasione, perdendo tre a uno a Pisa al termine di una partita incandescente. Si sapeva che la posta in palio era alta, soprattutto perché delle due squadre in campo una, il Pisa, era necessariamente obbligata a vincere, pena la retrocessione matematica. I toscani si sono aggrappati alle residue speranze salvezza e al braccio armato di bomber Sabatini, piegando la resistenza di un Bassano che ha giocato a corrente alternata e che ha letteralmente buttato via almeno un punto, se non l’intera posta in palio, nel terzo set, quando Guarise e compagni conducevano 14-22 salvo poi subire un parziale di 11-0 che ha chiuso di fatto la partita. A una giornata dal termine dunque tutto è ancora da decidere. La classifica vede coinvolte

nella lotta per non retrocedere quattro squadre, perché la quinta, Monselice, si è tirata fuori sconfiggendo il Conselice 3-1. La lotta che si protrarrà fino all’ultima giornata coinvolge quindi il Bibione, sestultimo con 31 punti, il Bassano, quintultimo con 30, il Conselice quartultimo con 29 e proprio il Pisa, terzultimo sempre con 29

Brunopremi.com retrocesso in C ma senza alcuna recriminazione

campionato che pareva segnato La Brunopremi.com batte la con un girone di ritorno straor- capolista Bolzano ma retrocedinario, il Golden Game dovrà de in serie C. La decima vitfare un ultimo piccolo grande toria stagionale delle leonessforzo: battere Orte, per tagliare se non evita la retrocessione così il traguardo all’ultima gior- che arriva per la vittoria del nata e chiudere la stagione con Montale sul Rovigo. In fondo una salvezza che in dicembre si sapeva che sarebbe finita pareva un miraggio. La squadra così. Si sapeva che Montale di Poletto, per ora, si lecca le fe- avrebbe vinto condannando la rite e rimanda all’ultima giorna- squadra di Malinov alla retrota il verdetto sulla cessione con una giornata di salvezza: si tornerà anticipo. E infatti da Modena al PalaBruel, da- la notizia del 3-0 del Bingo vanti al pubblico Globo è arrivata piuttosto preamico, dopo più di sto, ma questo non ha impediun mese di assenza to alle leonesse di giocare una per l’ultimo atto delle più belle partite della perché davvero le leonesse non punti all’attivo sono un miracolo della stagione. stagione e di togliersi la soddisfa- devono rimproverarsi niente: sbattuto in faccia a quanti aveLa situazione zione per nulla platonica di batte- alla fine per tutte loro sono solo vano accolto con scetticismo la attuale, con i gial- re la squadra più forte del torneo, applausi, tanti e tutti meritati, pazza idea di affrontare la serie lorossi a giocarsi la capolista Bolzano. La vittoria perché hanno disputato una sta- B1 con una squadra composta l’esito di una sta- per 3-1 sul Neruda non evita dun- gione straordinaria, regalando dall’ossatura delle ragazze Under gione all’ultima que una retrocessione che, al di emozioni a non finire soprattutto 16 Campionesse d’Italia in carigiornata di cam- là della comprensibile amarezza al PalaBruel dove sono arrivate 8 ca più qualche giovane innesto ringrazia pionato, fa torna- delle ragazze e di mister Mali- vittorie una più bella ed emozio- e con la sola Kamelia Arsenov a re alla mente lo nov, non brucia nemmeno tanto nante dell’altra. 10 vittorie e 25 fare da chioccia. sfortunato torneo 2009-2010, quando il Bassano ringrazia Volley, guidato prima da Cretu Under 16 donne e poi da Di Pietro, si giocò la permanenza in A2 ai play-out contro la Canadiens Mantova, dopo aver concluso la regularLe leonesse giallorosse continuano a macinare vittorie: nei season al tredicesimo posto. quarti di finale non hanno dato scampo alle rodigine del Come molti tifosi ricorderanno, Fruvit e alle bellunesi dello Spes battute con un doppio 3i giallorossi vennero sconfitti al 0. Sabato 11 maggio la semifinale regionale con il temibitie-break della “bella” per la sal- le Pool Patavium Padova, ultimo ostacolo sulla strada che vezza, retrocedendo così in B1. porta alla finale regionale. Regala soddisfazioni l’Under Ma questa volta l’ultimo atto 16 Brunopremi.com che nel concentramento dei quarti di stagionale dovrebbe avere esito finale della fase regionale centra l’obiettivo al PalaBruel, ringrazia diverso… davanti al pubblico di casa. ringrazia Stefano Cirillo

JUS SPORT BASSANO punti e virtualmente retrocesso. La ventiseiesima giornata vedrà il Golden Game impegnato in casa con l’Orte penultimo e già in B2, mentre il Pisa sarà di scena a Carpi con la terza forza del torneo, Bibione giocherà in casa con il tranquillo Monselice e Conselice se la vedrà con l’Appignano. I giallorossi, senza guardare quello che accadrà sugli altri campi, hanno dunque la possibilità di salvarsi con le loro forze: dopo aver risollevato un

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Arriva la semifinale regionale

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AVVOCUP

CICLISMO

PENSANDO ALLA QUARTA FINALE

BELLIN E MERLO AVANTI TUTTA

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Anche quest’anno è partita nel migliore dei modi l’avventura dello Jus Sport Bassano nel Campionato di Calcio Forense, Avvocup 2013, che si è aggiudicato il primo posto nel girone di qualificazione regolando Treviso, Padova, Vicenza e Pordenone. Per il quarto anno gli avvocati giallorossi tentano di agguantare la finale, che finora non li ha mai visti vincitori. Ai quarti di finale, mercoledì 15 maggio, a Travettore, dovranno affrontare i colleghi di Reggio Emilia. Le semifinali si giocheranno il mercoledì successivo 22 maggio, mentre la finale è in programma sabato 1 giugno a Pordenone.

ringrazia

Si è disputata a Fiuggi, domenica 28 aprile, la prima prova valida per il Campionato Italiano di Ciclismo Forense su un percorso con continui mangia e bevi e con salita finale di 10 Km, per complessivi 84,676 Km e 1.418 mt di dislivello. Numerose le cadute a causa del fondo scivoloso. In una di queste è stato coinvolto anche Francesco Bellin. Risalito in sella si è però messo all’inseguimento concludendo la gara con un ottimo secondo posto assoluto. Buona prestazione anche dell’altro bassanese Nereo Merlo, che ha conquistato il secondo posto nella categoria master6, nonostante sia rimasto vittima di crampi a 10 Km dall’arrivo.

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AGENTE GENERALE INA ASSITALIA MAROSTICA Via Monte Grappa 59 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 471541

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5 maggio 2013 - 7

altri sport

Hockey pista A1 Dopo aver conquistato il quarto posto nei play off i bassanesi se la vedranno col Forte dei Marmi

Geo&Tex, come complicarsi la vita Basket serie B

Zepa ai playoff, Fiorese out

(V.P.) - Tre giorni per mandare al diavolo una stagione bella corposa. Al Bassano gli riesce spesso. Rovinare in un attimo quello che ha costruito con profitto per lunghi mesi. Tre anni fa la repentina uscita ai playoff per mano del Breganze, due anni fa stesso copione coi rossoneri carnefici al primo turno della postseason. Lo scorso anno l’eliminazione in 72 ore per mano del Valdagno subito dopo la sbornia della Coppa Europa Cers, in parte guastato da quel doppio schiaffo. Stavolta l’ondata di amarezza arriva già sulle ultime curve della regular season, col Geo&Tex che lo scorso mercoledì si presenta terzo con 3 lunghezze di margine sul Lodi e una mezza ipoteca tanto sul podio che soprattutto sul ritorno in Champions League. E invece viene prima impallinato a domicilio dal ruggente Forte dei Marmi 4-3, poi nel secondo matchball nella tana dell’Amatori, rivale diretto, crolla alla distanza. Con un pari avrebbe messo in ghiaccio l’obiettivo, ma è andato a schiantarsi sul più bello. Conservato il pari per trequarti di gara (0-0 sino a metà ripresa), i giallorossi si sono sfracellati sulle curve conclusive: prima fallendo i

penalty del vantaggio, quindi, sul 2-1 della speranza, incassando i colpi definitivi dell’ex Festa e di una squadra che ha saputo capitalizzare le occasioni chiudendo in goleada (4-1), mentre Bassano che crea regolarmente il doppio se non il triplo del volume di gioco avversario, non concretizza mai un accidente e a questi livelli è un peccato mortale. Così adesso quelli di Giudice, scivolati al quarto posto, incroceranno nel tabellone playoff proprio il Forte in gran spolvero. Garauno in Versilia già questo week-end, ritorno al palazzo martedì ed eventuale bella sempre a Ca’ Dolfin giovedì 16 maggio perchè di mezzo c’è la final four di Coppa Cers in Spagna l’11 maggio con Cunegatti e soci di scena in semifinale a El Vendrell coi favoritissimi padroni di casa. Come dire che difendere il trofeo sarà impresa tanto improba ed è un eufemismo, perchè in questo tipo di manifestazioni è vivamente “consigliato” che chi organizza approdi come minimo in finalissima. Insomma, ritmi e date serratissime per un gruppo che ora deve convivere pure con qualche ammaccatura di troppo (Zen e Montigel) e che sotto il profilo emotivo gli è scesa la catena.

(V.P.) - Una va brillantemente ai playoff e l’altra invece no. Marostica in una stagione travagliatissima per un’infinità di motivi dentro e fuori dal campo centra un risultatone afferrando un sugosissimo quarto posto in griglia che gli regala il vantaggio del fattore campo già nel fine settimana contro Tortona. Poteva arrivare terza? Sì avrebbe potuto, ma non è detto che sarebbe stato un affare poichè si sarebbe trovata di fronte Torino, quintetto giovane e di grande energia che è in piena salute, mentre gli Orsi del Derthona, appaiono un filo più declinanti rispetto a quando furoreggiavano in inverno. Sarebbe ovviamente molto bello che gli scaligeri prolungassero il loro sogno almeno sino alle semifinali per la A, ma non si può nemmeno pretendere la luna da un gruppo che è già tanto se non ha mollato la presa durante l’annata, fiaccato da cento, mille colpi bassi. Quanto a Bassano ha chiuso nel mucchione del

Simone Guadagnini, coach dello Zepa Marostica, si prepara alla fase finale della stagione

decimo posto a sole quattro lunghezze dai playoff, ma è un traguardo fallito. Bastavano un paio di quelle gare interne sciaguratamente sciupate per celebrare una meta succosissima e invece qua hanno dilapidato un patrimonio con un roster potenzialmente da primissimi posti, ma pasticciato in fase di progetta-

zione, orfano sin dall’inizio di un play di spessore a cui affidare le chiavi del basket giallorosso. A prescindere dagli esiti del campo, ora preoccupa il futuro dei due club. Come finità? Se anche uno solo dei due farà ancora la B l’anno venturo ci sarà da stappare lo spumante e alzare i calici.

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Il Geo&RTex Bassano impegnato a Lodi nelle immagini di Roberto Bosca

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Nordic walking

A S. Zenone la tappa “In tour”

Una tregua del maltempo ha permesso il regolare svolgimento della seconda tappa 2013 del Nordic Walking in Tour nella terra degli Ezzelini. Si è conclusa con successo la manifestazione a San Zenone degli Ezzelini durante la Fiera di San Marco. L’associazione Asd Nordic Walking Montegrappa, organizzatrice da anni di eventi per la promozione del nordic walking nel territorio, è sbarcata per la prima volta a San Zenone organizzando una tappa del Nordic Walking In Tour, circuito italiano di camminate per gli amanti della disciplina con i bastoncini. La kermesse si è svolta regolarmente con 150 persone che si sono presentate alla partenza dei due percorsi e sono state

premiate dal timido sole che ha continuato a fare capolino tra le nuvole per tutta la giornata trasmettendo con la sua presenza buonumore, voglia di camminare e donando ai camminatori scorci bellissimi del nostro territorio tra colline e coltivazioni antiche di migliaia di anni.

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il grande Sport altri sport Parapendio Un pilota racconta come si comincia a volare

Il primo volo non si scorda

Forse pochi lo sanno, ma il mezzo più semplice per volare è il parapendio: un’accurata sinergia di materiali tecnici colorati, cuciti ad arte e dei fili resistentissimi che dalla calotta vanno all’imbragatura per comporre il mezzo volante più leggero al mondo. Il resto lo fa la natura regalando delle meravigliose giornate per librarsi nell’aria alla ricerca di correnti ascensionali e veleggiare liberi sopra le montagne. Per molti siamo dei pazzi ma vi assicuro che si sbagliano. Per guidare un parapendio non serve essere dei geni, basta avere un po’ di sale in zucca e di rispetto per la natura. Sì, rispettare la natura è il primo passo per rendere questa attività molto sicura; basta conoscere e seguire le sue regole, poi basterà un po’ di umiltà e tanta voglia di divertirsi. Il resto viene da sé, un po’ alla volta. Da Borso del Grappa fino alla Slovenia senza l’uso del motore, a contatto con la natura, sono queste le possibilità che offre questa attività. Di certo un volo così non è per tutti e neppure un volo da fare in biposto, ma piloti molto preparati e determinati spesso riescono a percorrere distanze di questo tipo. A dirla tutta il record del mondo supera i 500 km ma qui cominciamo ad andare sull’estremo, in pratica riservato a poche persone al mondo. Ma da dove si comincia quest’avventura? Per volare bisogna seguire un corso in una scuola certificata che porterà all’esame gli allievi, i quali dopo una prova pratica e una di teoria, potranno ricevere il brevetto di volo. Ma prima di tutto ciò, senza dover effettuare nessun corso, c’è un’altra possibilità: il volo in Parapendio Biposto! Accompagnati da piloti abilitati ed esperti, si ha cosi la

possibilità di provare l’ebbrezza del volo in totale sicurezza. Poche istruzioni e si è subito in aria, a vivere questa emozionate ed intensa esperienza. I piloti del Montegrappa Tandem Team, che da molti anni volano sul Massiccio del Grappa, accompagnano in questa avventura, cercano di mettere fin dall’inizio a proprio agio i passeggeri e rendendoli, non più solo ospiti, ma primi protagonisti di questo mondo; anche per vedere se questo mondo può appartenere loro. L’esperienza verrà immortalata con video e foto professionali per lasciare una traccia indelebile delle emozioni provate. Una tipologia di volo adatta a tutti, dai dieci agli ottant’anni (fisico permettendo) per uomini, donne e bambini. È proprio questa la tipologia di persone che spesso

vengono ad affrontare questa divertente esperienza. Spesso persone alle quali questa avventura è stata regalata per un compleanno, per un anniversario, per una cresima o un addio al celibato o nubilato, per una laurea e o per qualsiasi altra occasione per fare un regalo. Come già detto pochi sono i passi che servono per

trovarsi in una dimensione che solo con il parapendio è possibile raggiungere. Un po’ di curiosità iniziale e un po’ di fiducia nel proprio pilota è tutto ciò che serve, ed il gioco è fatto. Molte le emozioni condivise anche da parte dei piloti che, ad ogni volo, vivono con i propri passeggeri un’esperienza nuova ed unica. Molte le risposte e le spiegazioni che i piloti danno ai passeggeri per coinvolgerli e renderli partecipi del volo. Un rapporto di fiducia e di amicizia che si instaura fin dal primo momento e che rimane anche dopo il volo. Ogni stagione è scrigno di panorami unici ed affascinanti, di cui si diventa parte integrante, vivendo emozioni irripetibili. Inverno, primavera, estate ed autunno, un cambiamento di colori che, visti dall’alto, danno un valore aggiunto alla bellezza della natura. In volo con i falchi che spesso si avvicinano per darci una mano a trovare le rotte ideali e prolungare la durata del volo, per giocare assieme e sentire la vita che spinge e pulsa più che mai. Borso del Grappa, centro internazionale del volo libero, conosciuto in tutto il mondo per le possibilità di ottimi voli durante tutto l’arco dell’anno, è la sede dei nostri voli e dei corsi di parapendio. Strutture ben organizzate sono anche una garanzia per la sicurezza e per l’accoglienza, fattore importante sia per i piloti che per i passeggeri. “Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e là desidererete tornare” diceva Leonardo Da Vinci, e noi vi aspettiamo per farvi sentire che non si sbagliava affatto. Alessandro Olin www.montegrappatandemteam.it

www.magazzinibizzotto.it

5 maggio 2013 - 8 Giro del Trentino

Aspettando Nibali, passa il Tempe (su una ruota)

Il Magico Tempe ha dato spettacolo sulla salita finale di Sega di Ala alla quarta e ultima tappa del Giro del Trentino, vinto da Nibali. Sulla salita considerata la più dura dell’edizione 2013 il funambolo bassanese ha anticipato il passaggio dei corridori e, come ormai da copione, è riuscito a percorrere gli 11.5 chilometri della salita (dislivello 1069 metri, pendenza media 9,22 %) iniziando la sua performance dalla frazione di Sdruzzinà nel comune di Ala a quota 160 metri, sulla sponda sinistra del fiume Adige superando uno dopo l’altro i 21 tornanti che portano al traguardo finale. Un’ascesa molto dura specialmente nel

tratto centrale dove le pendenze arrivavano fino al 20 per cento. «Ho dovuto compiere uno sforzo immenso - ha dichiarato Simone Temperato - , ma alla fine ho concluso anche questa prova nel migliore dei modi. Gli ultimi chilometri sono stati un vero e proprio calvario per le forti raffiche di vento, ho provato a farmi scudo con l’ammiraglia che mi precedeva ma senza nessun esito, arrivavano da tutte le direzioni, averlo saputo sarei partito senza ruota! Il pubblico mi ha sostenuto e incitato come sempre». Ora Simone sta preparando un’altra sua magia con la bicicletta al Giro d’Italia: sorpresa per ora coperta dal segreto.

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5 maggio 2013 - 9

ciclismo

Granfondo A Marostica ben duemila in corsa nonostante il meteo. Vincono Di Salvo, Ilmer, Fochesato e Schartmuller

Amatori e campioni contro il cancro Misquilbike

Una gara in stile Team Macro Dominano Carraro e Soligo La partenza della Misquil Bike 2013. Sotto, gli arrivi vincenti di Carraro e Soligo

Alle pendici del Grappa è andato in scena un XC dal sapore antico: ventisei anni portati bene dal team Macro, diretto da Fietta con la regia del segretario Serventi, edizioni divise con il Misquil bike dal lontano 1988 per passare al 2000 con la Grappissima, per arrivare ad oggi con l’XC del Grappa, edizione dai numeri ristretti ma con un qualificato lotto di partenti, alcuni tra i migliori amatori con in testa il campione del mondo Fabio Zampese. Giornata soleggiata, solo alcuni nubi minacciose, il Grappa con il colorito primaverile ad accogliere i biker: partenza con le ormai classiche griglie di categoria, davanti gli Open con gli Junior (4 e 3giri) nel circuito misto collinare di 6,4 km un dislivello di 200 m. a tornata, seguiti a 1 minuto le rimanenti partenze. Bisogna aspettare circa 20 minuti al passaggio di Carraro dell’Fpt industrie di S.Maria di Sala, una quarantina di secondi, sempre da solo, spunta la maglia della cicli Olympia con Pallaoro, tiene molto bene lo junior Segat del Torpado a ridosso dei primi, ma ecco i protagonisti di giornata. Tra i master élite un volto nuovo, Della Dora del Grana Padano comanda la categoria, pochi secondi ed ecco la maglia azzurra con l’iride di Fabio Zampese avvicinarsi ai primi. Non è da meno l’M2 Pintarelli del team BSR che fa registrare il giro più veloce, tra gli M3 seppure scontata la supremazia dell’ex Europeo Tasca, Zanini del bike club 2000 sembra intenzionato a non mollare. La gara più avvincente è stata sicuramente la M4 con il campione italiano di ciclocross Zoppas e il tenace Fabbris del team 21; via libera per Furlanetto dei Pedali di Marca tra gli M5, tutto da giocarsi tra gli M6 dove si alternano al comando Bolognesi del Four Es e Masotti della Perla Verde. Nella femminile già “padrona” la Soligo del Bike club

2000 sulla Troldi dell’Olympia. Allievi già all’ultima tornata, Fusco tiene a debita distanza la coppia Gobbo del Bike Tribe e Rattin del team Primiero. Primo arrivo di giornata: con oltre 21 minuti Menegazzo del Torpado Victoria centra un successo pieno alle sue spalle, con oltre un minuto, i compagni di scuderia Meneghin e Botteon. Seconda tornata, non cambiano le posizioni, rimane solo una coppia nella M4, le rimanenti vedono tutte un leader unico. 42’28”309 il tempo per il primo allievo, Fusco del Bike Club coglie il primo successo stagionale, secondi e terzi la coppia RattinGobbo mano nella mano. Finish anche per la Pilat Noemi allieva del Torpado. Continua la marcia in solitaria il vincitore della Gf di Concordia, Carraro che trova la condizione e la giornata giusta. Pallaoro, reduce dal nazionale delle forze armate, sembra appagato, il primo a chiudere la prova nei tre giri è lo junior Segat del Torpado Victoria, oltre un minuto per Ta-

Città Murata

Grand Prix pronti via

Si presenta sabato 4 maggio alle 10.30 in Villa Rina a Cittadella la presentazione del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata e della seconda prova Alta Padovana Tour del 25 maggio. Oltre alla presentazione del trofeo, sarà interessante ascoltare il Comitato di Tappa di Riese Pio X, guidato dal presidente Giampietro Bonin, che illustrerà il passaggio della 21. frazione Riese-Brescia del 96. Giro d’Italia che domenica 26 maggio transiterà nell’Alta Padovana.

gliapietra del Bike Tribe e bronzo per il veneziano della Perla Verde Roccon. M5, Furlanetto vince nettamente davanti all’atleta di casa Zonta e il coordinatore regionale del fuoristrada Clementi della Perla Verde; della stessa società il vincitore tra gli M6: Masotti supera Bolognesi dopo una bella lotta, bronzo per Fietta del Grana Padano. Nella femminile è il quarto risultato utile stagionale per la Soligo del Bike Club 2000, staccata la Troldi alla ricerca della condizione, quindi la Boscoscuro del Gs Schio. Nel gran finale Carraro centra il secondo traguardo assoluto regalando all’azienda Salese un successo davvero prestigioso in una “terra”poco adatta alle sue prestazioni di grande pedalatore dal lungo rapporto.Argento per Pallaoro, bronzo per Savi del Bettini bike. Miglior tempo annunciato per Pintarelli che nel finale supera pure l’iridato Zampese, alle loro spalle Tasca detta la regola del più forte tra gli M3, lasciandosi dietro el grinta” Zanini e Bazzanella del team BSR. Chiude in solitaria pure il master élite Della Dora, podio completato da Nervo dello Schio e Scremin della squadra di casa, il Team Macro. Il duello tanto atteso per l’ultima categoria a pieni giri vede l’allungo nel finale per l’Italia del cross Zoppas su un ottimo Fabris, argento per il beniamino di casa, “il guerriero” Lollato, felice del risultato ma con il pensiero già al nostro circuito l’Autunno. Tasca si aggiudica anche il “Memorial Maurizio Scandiuzzi”, il trofeo dedicato allo sfortunato atleta del Team Macro tragicamente scomparso nel maggio del 2007. Finale col pasta party preparato dal Gruppo Alpini di Semonzo nella palestra del capoluogo messa a disposizione dal Comune, presente anche alle premiazioni dei primi 7 per categoria con l’assessore allo sport Manuela Baron: montepremi in denaro per i giovani. Da segnalare, infine, il pacco gara previsto dagli organizzatori per ciascun partecipante e degno di una Granfondo con la T-shirt celebrativa dei 25 anni di attività del team Macro, un pacco pasta e un pacco tortellini del pastificio Montegrappa, gel della VItalnutrion, piantina ornamentale Misquil Flor al gentil sesso, il tutto con l’importo minimo di un XC (meditate, granfondisti). D’obbligo il plauso al Team Macro: la sua grande storia continua. Luciano Martellozzo

Il vero protagonista della quarta edizione della Granfondo fi’zi:k Città di Marostica è stato il sole, nonostante le previsioni meteo minacciose. Dal punto di vista agonistico, invece, sono stati più o meno i “soliti” a movimentare le fasi più calde della gara ed anche a salire sul gradino più alto del podio di una corsa affascinante, combattuta, soprattutto sulle asperità più irte, le salite di Salcedo, dell’Altopiano di Asiago e di Monte Corno. Astrid Schartmüller, Marco Fochesato, Giuseppe Di Salvo e Marina Ilmer sono i vincitori di giornata, rispettivamente del percorso medio, 100 km e 1670 metri di dislivello, e del lungo, 154 km e quasi 3.000 metri di dislivello di sole salite. Prima del via c’è stata la pedalata con i campioni e con i ragazzi in via di guarigione da quel brutto male qual è il cancro, la The Race of Brave Bikers. Al loro fianco anche professionisti di fama come Alessandro Ballan, Paolo Tiralongo e altri che poi si sono divertiti a pedalare con i granfondisti per tenere la gamba allenata. Coreografica la partenza in Piazza Castello, dove tra sbandieratori e tamburini il commissario del Comune Renata Carletti ha dato il via ai 2.000 granfondisti. Le scaramucce sono iniziate prestissimo, soprattutto con Schiaratura e Laghi che hanno per un po’ destabilizzato il gruppo. Ma già sulla prima vera salita della giornata, quella di Salcedo, i più forti hanno cominciato a sgomitare e a “prendere aria” per primi si sono messi Palazzi e Fochesato, ma alle loro spalle c’erano i vari Cunico, Bertuola, Zen, Minuzzo con Eskov, il te-

desco Steinkeller e soprattutto Di Salvo. La gara è entrata nel vivo sulla salita da Pedescala catapulta all’Altopiano di Asiago. A metà salita ha messo un po’ di pepe nella sua azione Federico Cerri (Maggi) ma anche il suo tentativo è stato smorzato subito. Alle porte di Asiago la gara ha cominciato ad illuminarsi con la fuga a quattro di Kairelis, Zen, Di Salvo e Bertuola. Cunico, Magazzini, Camozzi e Fantini si sono incaricati di rintuzzare l’attacco, ma quello di Kairelis e Di Salvo si è concretizzato nella discesa dove si sono involati in solitaria e da soli poi, passato senza dubbi il bivio medio-lungo, hanno affrontato per la seconda volta la salita di Salcedo. Un buon minuto e più di distacco su Romano, tallonato dagli attesi

Cunico, Bertuola, Zen, Magazzini, Blaz ed Eskov. Era presumibile che la salita finale di Monte Corno sarebbe stata determinante. I due fuggitivi ci sono arrivati all’inizio con oltre 2’ di vantaggio, poi arrivato fino a 3’. Dopo metà ascesa Kairelis ha iniziato a rallentare vistosamente e nel frattempo Cunico, rimasto a secco, saliva sulla sua ammiraglia. Quando la gara si stava avvicinando all’ultimo Gpm di Monte Corno, Di Salvo era tranquillamente al comando, dietro Kairelis veniva risucchiato da Zen e Bertuola, mentre Kairelis perdeva contatto. Da lì a Marostica c’era poco, ovvero una ventina di chilometri, ma tutti in discesa e Di Salvo non si lasciava certo sfuggire la ghiotta occasione della seconda vittoria su due tappe del Challenge Giordana. Il traguardo lo bruciava in 4.28.02, poi dopo 2’18” ecco Enrico Zen che nell’imboccare la discesa ha “salutato” Bertuola attanagliato dai crampi. Per il trevisano il podio era comunque garantito a 2’54” da Di Salvo. Per il quarto posto volatona, Eskov si è trovato a fianco l’austriaco Steinkeller, i due di sono toccati e Steinkeller è finito ruote all’aria, comunque 5. davanti a Minuzzo. Senza storia la gara femminile. Marina Ilmer si è destreggiata senza problemi tra i maschietti e ha chiuso con 5h00’30”. Brava la tedesca Caroline Kopietz che, a dispetto dei pronostici, è balzata inconsapevole sul podio a 13’ e davanti all’attesa Valentina Gallo, poi sono sfilate Claudia Avanzi e Dorina Vaccaroni, la già schermitrice olimpionica, e via via tutte le altre. Il percorso medio è stato appannaggio di Marco Fochesato che si è preso il lusso di mettersi dietro la coppia della Isolmant con Magri e Camozzi, dominatrice alla GF Liotto. Tra le donne, inutile rimarcarlo, Astrid Schartmüller ha celebrato l’ennesima vittoria per distacco, con quasi 10’ su Sabrina Zogli e Manuela Sonzogni.


il grande Sport

5 maggio 2013 - 10

motori

Rally storico Il piemontese, navigato da Arena, vince a Isola Vicentina su Audi Quattro Gruppo 4

Al Campagnolo comanda Zivian

Le premesse per una gara esaltante c’erano tutte ma nessun regista avrebbe ideato una sceneggiatura come quella andata in onda ad Isola Vicentina per la nona edizione del Rally Campagnolo! Sei cambi al vertice dell’assoluta, molti dei papabili per la vittoria fuori gara o in difficoltà sul bagnato. Andrea Zivian passa con disinvoltura dalla Fiat Grande Punto con la quale ha vinto la scorsa domenica un rally moderno all’Audi Quattro Gruppo 4 con la quale si è aggiudicato la gara vicentina in coppia con Nicola Arena. Passato al comando dopo la sesta speciale se l’è visto soffiare da uno sfortunatissimo “Lucky” che sull’ultima speciale, con sei secondi di vantaggio è costretto alla resa per la rottura del cambio della sua Ferrari 308 GTB. Eredita quindi la seconda piazza la Porsche 911 RSR dei bravi Nicholas Montini e Michele Ognibeni che sono autori di una gara senza sbavature che vale loro un bottino pieno per il Campionato Italiano! Campagnolo sotto le aspettative per Lucio Da Zanche e Paola Valmassoi che concludono comunque terzi con la Porsche 911 RSr e per un soffio precedono la vettura gemella di un soddisfatto Riccardo Andreis in coppia con Stefano Farina! Primo Raggruppamento all’Alpine Renault di Luigi Capsoni e Lucia Zambiasi. Nel Trofeo A112 Abarth Giorgio Santagiuliana e Matteo Zoso bissano la vittoria dello scorso anno davanti alle combattive Lisa Meggiarin e ai bravi toscani Francesco “Meo” Mearini e Massimo Acciai i quali dovrebbero prender il comando del Trofeo dopo due gare. Paolo Piacentini ed Elena Tiberti primi tra le vetture di serie.ù Challenge Rally Autostoriche: nella classe fino a 1300 dei Gruppi 2/4 vittoria per l’Alpine

L’equipaggio Andrea Zivian e Nicola Arena su Audi Quattro festeggia all’arrivo. Sotto Maurizio Senna e Marco Calegari vincitori della Regolarità Sport

centosessantaquattro vetture partite venerdì sera ha superato la pedana di piazza Marconi. Dopo il rally storico e il rally classic, anche la Regolarità Sport è terminata e ha consegnato i nomi dei vincitori dell’assoluta, delle varie divisioni e della classifica del Trofeo Tre Regioni. Dopo un’avvincente sfida sul filo dei centesimi di secondo, l’ha spuntata la BMW 2002 di Maurizio Senna e Marco Calegari i quali hanno preso il comando a due prove dalla fine ed hanno concluso la gara accumulando trentacinque centesimi di penalità, nove in meno dei secondi classificati, i toscani Paolo Pagni ed Antonella Baldasseroni su Porsche 911 i quali hanno preceduto di un’inezia Renault di Luigi Capsoni e Lucia Zambiasi, nella 1600 per la Volkswagen Golf Gti di Vinicio Bertocco e Antonio Nicoletti e nella 2000 per la Ford Escort RS di Maurizio Elia e Flavio Zanella. Paolo Piacentini ed Elena Tiberti sono i più veloci nella

classe fino a 1300 per le vetture dei Gruppi 1/3. Anche la Coppa Porsche Michelin emette i verdetti dopo la prima gara, consegnando la vittoria alla 911 RSR di Nicholas Montini e Michele Ognibeni che precedono le vetture gemelle di

Andreis – Farina e di Savioli – Failla. A bocce ferme dunque gli organizzatori del Rally Club Isola Vicentina tirnao le somme che danno ancora una volta risultati straordinari. La due giorni si è conclusa quando l’ultima delle

l’Ople Kadett Gt/e dei mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca. Le veronesi Anna Dusi e Linda Tripi su Fiat Ritmo Abarth si sono aggiudicate la classifica femminile mentre tra le scuderie si è imposta la Scaligera Rallye. Anche questa gara è stata flagellata dall’incessante pioggia ed è stata portata a termine da cinquantasei dei sessantanove equipaggi partiti. Il Campagnolo Historic era la seconda gara del Trofeo Tre Regioni il cui podio è stato composto dalla BMW dei vincitori assoluti Senna – Calegari, dall’Opel Kadett Gt/e d Mozzi – Biacca e dall’Innocenti Mini Cooper di Paolo e Sergio Veronese.

Motori

Il Team Bassano festeggia il diciottesimo compleanno

Il Team Bassano diventa maggiorenne! Esattamente diciotto anni fa quattro giovani bassanesi facevano muovere i primi passi al “Team A112 Abarth Bassano”, visto che erano accomunati dalla passione per la piccola grande Autobianchi che all’epoca non era ancora considerata vettura storica. Un po’ alla volta il sodalizio, mosso da grande fermento ed entusiasmo da parte dei tesserati, crebbe di dimensioni e grazie alle numerose richieste di possessori di altre vetture da corsa aprì a tutti e cambiò il nome in Team Bassano. Le prime uscite corsaiole erano rivolte a raduni e gare di regolarità, ma il suc-

cesso sempre crescente dei rally storici fece presa anche sui ragazzi di Bassano del Grappa e da qualche anno il Team recita il ruolo di protagonista nelle gare della zona e sempre più in quelle del Campionato Italiano Rally Autostoriche nel quale proprio lo scorso anno ha conquistato l’ambìto Trofeo riservato alle Scuderie! Lo spirito sportivo accomunato al clima di festa ed allegria sempre presente, ha fatto sì che le richieste di adesione arrivino da tutta Italia e, addirittura, il Team annovera una delegazione elbana che si è formata grazie alla solida amicizia con Roberto Pellegrini.


il grande Sport

5 maggio 2013 - 11

motori

Autoraduno La kermesse organizzata dalla Jtc di Gigi Bariani conta su una sessantina di vetture al via

Irrompe il Montegrappa Legend

Sabato 4 maggio scatta la 1. edizione del Montegrappa Legend Trofeo Renato Ferrazzi. La manifestazione, organizzata dalla Jtc di Gigi Bariani, è attesa dagli appassionati del mondo dei motori per più motivi. In primis la novità di un evento che non ha precedenti, che vuole restituire ai piloti la possibilità di guidare la propria vettura solo per il gusto di farlo, e che accantona per un giorno il puro e semplice aspetto agonistico (che invece negli anni è diventato il primo motivo per partecipare a una gara). E in effetti qui di gara non si parla, perchè sabato mattina da Pove partirà un autoraduno con tanti big, famosi e comuni, per un giro intorno al Massiccio del Grappa, in compagnia e in allegria. La nuova filosofia proposta da Bariani ha letteralmente travolto tutti quelli che ha incontrato sulla sua strada, con un ritrovato entusiasmo che ha soverchiato i valori precedenti: lo testimoniano le decine di persone volontarie schierate lungo il percorso, che da Pove vedrà la carovana transitare per Valstagna, Enego, Primolano, Arsiè, Feltre, Seren del Grappa, Cima Grappa, Ponte San Lorenzo, Lepre, San Giovanni, Campo Solagna, Romano d’Ezzelino e con arrivo a Pove. Circa 240 chilometri di percorso, nel pieno rispetto del codice della strada e sotto l’occhio attento e vigile dell’Aci-Csai per una manifestazione d’interesse storico e culturale unica nel suo genere, anteprima d’eccezione in vista del centenario del ‘15‘18, la Grande Guerra che sul

Vetture in gara

Munari testimonial

Il percorso disegnato dagli organizzatori che prevede un giro di 240 chilometri intorno al Massiccio del Grappa con la classifica finale che verrà stilata attraverso la novità del goniometro, tutto da scoprire

Sandro Munari a bordo della sua Lancia Stratos, vettura che gli ha regalato tante emozioni e soddisfazioni

Il 1. Montegrappa Legend - Historic Event conta al via numerose e curiose vetture. Fra queste compaiono Maserati, Kadett Gte, Fulvia Hf, Fulvia Zagato Hf, Porsche Gr. 4, Porsche Gr. 3, Porsche 356, 131 Abarth Gr. 4, Lancia Stratos Alitalia, Lancia Delta Martini, Alfa Romeo, Giulietta T, Escort, Escort Cosworth, Sierra Cosworth, 127 Sport, 112 Abarth, 124 Special T, 125 Special, Lancia

Fulvia nelle varie versioni, poi con la Stratos, costruita su misura da Cesare Fiorio. Ma tanti altri saranno i protagonisti al via, e fra tutti vogliamo citarne alcuni, giusto per dare un esempio di chi ha risposto positivamente alla proposta della Jtc. Al via il patron della Base Enzo Scapin, il direttore di gara Alberto Riva, e poi ancora Giorgio Costenaro, Franco Ceccato, Ezio Facchinello e la due volte campionessa del mondo Mitropa Cup Renza Facchinello con la sua mitica Delta. Il parco macchine è individiabile, l’organizzazione pure e lo spirito per divertirsi non manca. Basta solo partecipare.

Tempi PARTENZA START

Massiccio ha visto cadere moltissimi uomini. Non a caso gli Alpini hanno risposto positivamente all’invito “e di questo ringrazio sentitamente Giancarlo Gentilini - ha commentato Bariani - che mi ha dato l’opportunità di creare un collegamento significativo con loro”. Ma non solo, a dare man forte all’organizzazione, dopo i numerosi patrocini dei Comuni, ci sono la Polizia locale, le Forze dell’ordine, i commissa-

ri di percorso, gli addetti alla viabilità, un nutrito gruppo di volontari, tutti all’unisono per rivedere sulle proprie strade le vetture che hanno fatto la storia di un’intera generazione. E non una contro l’altra, ma tutte insieme per una grande festa. Ma chi vincerà alla fine? La Città della Speranza, che con i suoi “cento metri” decreterà una classifica in base a un conteggio fatto con il goniometro, un’idea fantasiosa, nata da Gigi Bariani

e Massimo Frigo, il noto meccanico di Miki Biasion. Ecco perchè l’organizzazione consiglia a tutti di andarsi a recuperare il libretto della manifestazione, perchè il ricavato verrà devoluto alla ricerca sulle leucemie infantili. Infine la grande festa “Al Pioppeto” tutti assieme, dove sono previste le premiazioni e dove interverranno Magda Ferrazzi, Noelio Ferrazzi, Elena Donazzan e Sandro Munari.

Delta S4, Topolino C, Deltona... Fra questi farà da testimonial il “Drago”, Sandro Munari, vera leggenda degli anni ’70, quando salì agli onori delle cronache per le sue imprese. Ricordiamo solo che nel ‘77 conquistò la Coppa Mondiale per Piloti Rally, titolo che ha preceduto la laurea di Campione del Mondo Piloti introdotto solo due anni più tardi, a partire dal 1979. Munari si è distinto a bordo della Lancia al quale restò sempre legato: dapprima al volante della

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