Il Grande Sport n. 191 dell'1 dicembre 2013

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(anno IX n. 21) diffusione gratuita quindicinale 1 dicembre 2013

n. 191

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La St Bassano sogna il primo titolo tricolore |||| a pagina 8

|||| nel magazine online

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ATLETICA

Quattro dell’AV alla Gymnasiade in Brasile |||| a pagina 8

HOCKEY GHIACCIO Non si tratta di un’attività per ricordare gli anni della Grande Guerra, per la quale si va verso il centenario. Ma il cannone che spara ad Asiago è lì a ricordare che si sta avvicinando il grande appuntamento con la Coppa del Mondo di sci nordico sulla pista Millepini, evento che il 21 e il 22 dicembre porterà nei 7 Comuni il Gotha dei migliori fondisti del mondo. L’organizzazione ha già iniziato a consolidare il fondo nevoso della pista. |||| a pagina 11

Continental Cup Asiago finalista in Europa |||| a pagina 10

CICLISMO

Brotto, impresa alla randonnée alla Herentals

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1 dicembre 2013 - 2

sportivamente

R

B

mondo unning

mondo enessere

di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

La maratona “corta” di Gastone Barichello Sapevo che il mio compaesano Gas faceva cose strane, ma non le avevo capite finché non abbiamo fatto insieme alcune trasferte. Era già la seconda dopo la maratona di New York dell’autunno precedente e a Berlino 2008 siamo stati compagni di appartamento: vigilia in sincronia fra strategie pregara e un po’ di sano turismo senza stancarsi troppo. Meteo quasi perfetto nella capitale tedesca, come capita spesso a fine settembre, e tanti erano contenti a fine gara: Haile Gebrselassie con il record del mondo in 2h03’59”, io e Gas con i personali di 2h28’06”e 2h47’12”. Smaltita l’immediata euforia, c’era chi pregustava la serata di festeggiamenti, Gas invece si preoccupava di lenire l’infiammazione alle tibie in una delle continue battaglie per arginare gli infortuni: tre settimane più tardi lo aspettava il campionato del mondo di 24h a Seul, in cui avrebbe girato per un giorno intero dentro la pista e attorno allo stadio, cercando di ripetere il maggior numero di volte il circuito più breve di un chilometro. Questa è la specialità che ama di più, dopo aver corso ultramaratone ad alti livelli sia su strada (100km del Passatore, Nove Colli Running, Spartathlon, …) sia sui sentieri, sempre con la maglia dell’Atletica Marostica Vimar. Una prestazione per tutte: 43° all’Ultra Trail du Mont Blanc del 2003, una gara in cui ora è difficile perfino partecipare.

Gas si è fatto tentare anche dal Tor des Geants, ma un fidato amico di ultrafatiche gli ha detto dopo averlo completato “tanto dislivello: si corre poco e si cammina molto nei 330km attorno a Courmayer”. E a lui piace correre anche in quel modo che a molti risulta difficile, fino a 24h intorno all’anello di 400m. Si è lanciato nel mezzo dell’ultima estate, dopo i buoni riscontri della primavera fra Ultrabericus e CentoeLode, arrivando 4° alla 100km di Asolo e due settimane più tardi, ancora un po’ stanco, con il Trans d’Havet. La Mezza del Brenta è stata onorata con il gruppo ONE SHOT! per continuare imperterrito verso i campionati italiani di 100km in pista a fine settembre. Una sofferenza alle cosce ha consigliato prudenza verso l’obiettivo più alto di una 24h internazionale a Padova di metà ottobre, sempre in pista, dove è tornato sul gradino più alto con 214,812km. Per compensare le curve si cambiava senso di percorrenza ogni 4 ore, per alleviare il chiodo dello sperone calcaneare ci voleva tanta capacità di sopportazione, oltre a scarpe ben ammortizzanti. Una settimana prima della gara un ultimo allenamento di 120km in 12h gli aveva rinforzato la sicurezza prima della gioia del podio. A suo tempo mi ci voleva una settimana per fare tutti quei chilometri, quando andava bene. www.scuoladicorsa.it

Dieta e pratica sportiva prevengono l’ipertensione L’ipertensione arteriosa è un’alterazione caratterizzata da un aumento della pressione arteriosa. Spesso ha delle complicanze anche mortali se non viene instaurata una terapia adeguata e rappresenta il principale fattore di rischio per la cardiopatia ischemica, lo scompenso cardiaco, l’ictus, l’aneurisma aortico, la patologia renale e la retinopatia. Normalmente la pressione arteriosa deve essere inferiore a 130-85 mmHg; valori di pressione sistolica diastolica tra 130-139/85-89 mmHg sono detti “normalmente elevati”, mentre si parla di ipertensione con valori di 140-90 mmHg o più. L’ipertensione può essere lieve (140-159/9099mmHg), moderata (160 -179 /100-109 mmHg), grave (180-209-/110-119 mmHg) o molto grave (200/120 mmHg o più). I fattori che influiscono sono ereditarietà, cause neurogene, squilibrio salino e renale, sistema renina-angiotensina-aldosterone, difetti nei meccanismi di trasporto della membrana cellulare, resistenza all’insulina, età, sesso, alcol, sale, fumo, colesterolo, intolleranza al gluco-

sio, peso corporeo. L’incremento cronico della pressione arteriosa obbliga il cuore a pompare più sangue producendo un’ipertrofia del tessuto muscolare cardiaco; causa anche cefalee occipitali, vertigine, occlusioni vascolari (aterosclerosi), emorragie per rottura di vasi alterazioni della

retina, alterazioni nella filtrazione e della funzione tubulare renale. Si consiglia uno stile di vita salutare, l’astensione dal fumo, riduzione dei livelli di stress e sedentarietà, controllo del peso e dieta equilibrata, riduzione calorica di alcol, caffeina e sodio (sale da cucina, cibi conservati o ricchi di sali, alimenti ricchi di cloruro di sodio); inoltre sono consigliabili aumento di potas-

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Trofeo Adventure Racing

Trofeo Master nuoto

Masiero e Manfrin campioni italiani

Aquapolis sale sul podio

Andrea Masiero e Alessio Manfrin hanno conquistato con grande merito il primo Trofeo «Adventure Racing Italia». I due portacolori del Triathlon Rari Nantes Marostica sono riusciti a centrare il bersaglio al primo tentativo conquistando l’ambito Trofeo Adventure Racing Italia che è il primo trofeo organizzato in Italia su un circuito di gare multidisciplinari dette Raid Adventure. Una vera novità nel settore degli “sport multipli” La classifica è stata redatta sulla somma dei risultati ottenuti nelle tre competizioni del trofeo e cioè il Trebbia Raid svolto sugli appennini del Piacentino, il Nirvana Raid nel triangolo Lariano e il Turbigo Turbo Raid nel parco naturale del Ticino. Le tre gare presentavano frazioni in MTB, corsa, canoa, canyoning, arrampicata su un percorso non segnato ma ad orientamento da effettuarsi a squadre di due o tre componenti

in autosufficienza. Le distanze erano di circa 50 km in MTB e 20 di corsa con dislivelli fino a 1500 m. Questa è una disciplina nuova in Italia ma già affermata da anni in Francia, Inghilterra e nei paesi nordici. Non esiste ancora una federazione e ogni gara ha un suo particolare regolamento, per cui Masiero e Manfrin sono i primi «campioni italiani» di questa disciplina e rimarranno quindi negli annali.

Primo tricolore per i due atleti scaligeri

La squadra agonistica Master di Aquapolis, presieduta da Paola Carron e allenata da Andrea Baldo e Francesca Bonollo, si è nuovamente messa in risalto nel 6° Trofeo Internazionale Master Nuoto Vicenza. La squadra, dopo l’esordio del 10 novembre a Montebelluna, con la 1° giornata del circuito Aquasport, si è resa protagonista di ottime gare individuali e di una appassionante lotta a livello di squadra. In particolare Marta Tosin nei 50 metri rana si è classificata al 1° posto nella categoria under 25 con un tempo di 38”74; Luca Alberton si è classificato 1° nei 100 metri dorso nella categoria under 25 con un tempo di 1’01”; Stefania Baron è giunta 1° nei 50 metri stile libero ca-

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tegoria master 30 con un tempo di 30”12; Eddi Pegoraro si è classificato al 3° posto nei 100 metri misti della categoria under 25 con un tempo di 1’19”; Marco Grigoletto è giunto 3° nei 50 stile libero della categoria master 40 con 27”00. La manifestazione, vicentina ma di richiamo internazionale, ha fatto il boom di iscrizioni, con 858 atleti al via. Aquapolis avvia così una promettente stagione di risultati e soddisfazioni. Nel frattempo a Bassano si sta organizzando il 1° Trofeo Esordienti “Babbo Natale”, riservato ai ragazzi dai 9 ai 13 anni, fissato per domenica 22 dicembre con un programma gare che coinvolgerà oltre alle squadre vicentine anche quelle presenti sul territorio veneto.

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

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1 dicembre 2013 - 3

primo piano

Giro d’Italia Il 7 dicembre a Villa Caffo la quinta tappa Gp Flavio Martini. L’intero paese coinvolto

Ciclocross, Rossano in maglia rosa

«Sapevo che Morena era un’appassionata di ciclismo, ma non a questo punto». Riccardo Bigolin, di Selle Italia, azienda con sede a Casella d’Asolo ma con il cuore, e lunghi anni operativi, a Rossano Veneto, alla serata di presentazione di Rossano non ha nascosto la soddisfazione per l’accoglienza riservata al Giro d’Italia Ciclocross (il 7 dicembre nel circuito sui prati che circondano Villa Caffo) dal Comune guidato dal sindaco Morena Martini. Una tappa fortemente voluta dal padre Giuseppe Bigolin, fondatore dell’azienda e grande appassionato delle due ruote, che gli organizzatori puntano a far diventare un evento di successo. Riccardo Bigolin ha ricordato la figura di Armando Zamprogna, grande patron del ciclocross e fautore della storica gara di Silvelle di Trebaseleghe di cui fu a lungo meticolosissimo organizzatore. «Qui con noi c’è il figlio Mauro, che ha ricevuto il testimone dal padre a Silvelle – ha aggiunto Bigolin -: noi a Rossano vogliamo prendere almeno un otto, come Armando vogliamo fare le cose per bene. E non abbiamo paura di Silvelle e della vostra consolidata bravura – ha sorriso – vedrete che in qualche anno vi prendiamo!». Nel salone di villa Caffo c’erano alcuni numi tutelari del ciclocross, come Paolo Guerciotti, a lungo a fianco di Zampogna, Flavio Martini, gallierese, il più titolato della storia nelle corse da dilettante, il campione bassanese Damiano Grego, Angelo Citracca. E poi i fratelli Francesco e Aldo Moser, più noti per le imprese su strada ma coinvolti spesso nelle corse nel fango, in carriera. E Alessandro Fabretti, giornalista specia-

Ritorno nel Veneto

La riscoperta di antichi fulgori Franzoi e Valentini da seguire

lizzato Rai, li chiama tutti per nome. Molto entusiasmo per la tappa di Rossano, che si intende lanciare alla grande perché diventi un evento fisso negli anni futuri. Morena Martini ha accolto gli ospiti con grande charme: «Rossano ha un feeling con la gente che lavora e fa fatica – ha spiegato – e intendiamo fare sempre di più per questo sport così significativo. Dico subito che per noi Selle Italia è Ross a n o Veneto,

per storia e legami. Il 7 dicembre villa Caffo è a disposizione della tappa del Giro, insieme a tutte le persone del volontariato, della Pro loco, che daranno una mano fondamentale per la miglior riuscita dell’evento. Rossano è terra di persone che si sono sempre date da fare, e siamo fieri di appartenere a un Veneto “sommerso” che così, con questi eventi, emerge e fa conoscere le sue potenzialità. Saluto Flavio Martini, che per la sua carriera sportiva è per noi un esempio da seguire». E guardando al futuro, la sindaco fa capire che già per l’anno prossimo il Comune vuole essere in prima fila: «L’assessore Paola Ganassin è già in movimento e dovrà reperire le risorse per sostenere la prossima tappa della corsa rosa ciclocross».

Il ciclocross tornando in Veneto riscopre i vecchi allori. Tre le tappe del Giro a stretto giro di data: dopo Silvelle l’1 dicembre, Rossano Veneto il 7 dicembre con il Gp Trofeo Flavio Martini, quindi Fanzolo di Vedelago domenica 15 dicembre. Tre eventi ospitati da comuni e società sportive di lunga esperienza nel ciclismo, come Rossano Veneto oppure il Gs Postumia Dino Liviero a Fanzolo. Con il coordinamento dell’Asd Romano Scotti. E con l’appoggio di aziende da sempre vicine allo sport e al ciclismo, come le venete Selle Italia e North Wave. A Rossano il venerdì 6 dalle 14 alle 17 ci saranno le prove ufficiali sul percorso di gara, sui rati di villa Caffo, su un’area vasta come sei campi di calcio. Sabato 7 la tappa prende il via alle 9.30 con i master, poi via via le categorie promozionali, Esordienti e Giovanissimi. Dalle 13 il clou con Juniores, Donne, Open, Elite e Under 23. Una bella sfilata di concorrenti, con Enrico Franzoi e Elena Valentini a tener alte le quotazioni italiane. Per Rossano giornata di lavoro e di festa: in prima fila i volontari delel associazioni e l’orgoglio degli alpini. Dopo alcuni anni di “stanca”, sta tornando ad alti livelli nella passione e nell’agonismo il ciclocross. Fausto Scotti, direttore tecnico della nazionale, coorganizzatore con la Asd Romano Scotti che porta il nome del padre, ha spiegato che quando la federazione ha deciso di ripartire, i risultati si sono visti: «C’erano i soldi per organizzarci, così abbiano iniziato anche a portare atleti all’este-

ro. E stiamo riprendendo quota fortemente. Grazie anche ai media, alla Rai, alla Gazzetta, ma anche ai giornali locali». Crescita sottolineata anche da Alessandro Fabretti di Rai Sport: «Fausto Scotti è uno dei folli che hanno creduto in questo movimento. Chi altri, all’inizio? Forse solo i presidenti nazionale Di Rocco e regionale Carlesso. Ma hanno avuto ragione». Fabretti ha coinvolto Raffaele Carlesso, che si è emozionato nel ricordare Zampogna, e Checco Moser. Il campione trentino è volato sui ricordi e sulle emozioni: «Quando Zampogna organizzava a Silvelle, si correva all’Epifania, io ho corso tre o quattro volte. Anche a Palù abbiamo organizzato eventi di cross, con la formula a coppie. Io una volta corsi con Di Tano, contro avevamo i fratelli Saronni, Antonio e Giuseppe, uno campione d’Italia, l’altro mio avversario sulle strade… Io nel cross ho sempre corso, ma senza velleità. Mi dedicavo alla pista, piuttosto, aggiungere anche il cross era troppo, però a gennaio ero contento di fare qualcosa a inizio preparazione. Ma ad esempio campioni come De Vlaeminck, che correva con me, era fortissimo nel cross». Un po’ di nostalgia però Moser la nutre, tanto da aver proposto a Riccardo Bigolin di organizzare una tappa del Giro anche su da lui, a Palù, già l’anno prossimo: «Il problema è che lì ci sono tante salite, a qualcuno non piaceranno! E c’è poco posto per mettere le macchine. Non vorrei dover tagliare le vigne!».

Bici & business Bigolin sintetizza il percorso imprenditoriale del paese

Un’avventura tra sport e impresa

Nelle foto. In alto, tra il pubblico a villa Caffo, si riconoscono Damiano Grego, Paolo Guerciotti, Elena Valentini, Flavio Martini a cui è intitolato il Gp. Sotto, i relatori: da sinistra il dt Scotti, Giuseppe Bigolin, il sindaco di Trebaseleghe Zanon, Riccardo Bigolin, il sindaco di Rossano Morena Martini, Mauro Zamprogna, Alessandro Fabretti. Qui Checco Moser e Raffaele Carlesso. A destra Enrico Franzoi in azione

La tappa di Rossano piace soprattutto a Bepi Bigolin, patron di Selle Italia e grande “tifoso” dell’evento rossanese. Lui con il ciclocross ha sempre convissuto, anche per motivi aziendali. «Non si può fare a meno di parlare di ciclismo nei mesi invernali, sarebbe un peccato, – ha spiegato – e io ho sempre visto un mondo importante nel ciclocross, anche quando le gare su strada erano chiuse. Mi spingevano a promuoverlo la passione, ma anche lo spirito imprenditoriale e la ricerca del business, visto che gli altri concorrenti non facevano queste cose». Bigolin ha poi fatto un originale excursus sulla storia sua e del territorio: «Io ringrazio

il buon Dio, che mi ha dato tanta salute e una compagna di viaggio e una famiglia di cui sono orgoglioso. Qui a Rossano nei primi anni Cinquanta l’economia era ancora legata all’industria delle filande. In pochi anni però tutte chiusero. E lì è nato il mondo della bicicletta, un comparto economico estremamente importante per il paese. Poi con lo sviluppo il paese, territorialmente limitato, ha conosciuto la delocalizzazione in luoghi diversi, più o meno lontani, quindi la globalizzazione, per andare a produrre dove serviva. E poi sono arrivati i cinesi. Io ho fatto una lunga vita di lavoro: mio padre era mugnaio e a sei anni portai a casa una bella pagella. Mi ha fatto i complimenti, ma mi ha anche invitato a dar-

gli una mano e a lavorare con lui. Da allora non mi sono più fermato ma , quando potevo chiudere tranquillo la mia carriera e riposarmi, mi sono trovato la concorrenza della Cina. E ho dovuto rimettermi sotto!». Bigolin ha annunciato un nuovo ciclo produttivo a Selle Italia: «Oggi abbiamo brevettato e collaudato un nuovo impianto molto robotizzato, che ci permetterà di aumentare il comfort e ridurre di oltre il 50 per cento le emissioni di Co2. E saremo in grado di offrire un prodotto che costerà meno della componentistica cinese. Ai politici “veri” vorrei dire: noi italiani non abbiamo paura di nessuno».


STAGIONE 2013/14

tutte le domeniche


il grande Sport

1 dicembre 2013 - 5

calcio

Seconda Divisione Primo stop del Bassano al Mercante che fino alla gara con Monza aveva sempre vinto in casa

Petrone: «Vietato stare fermi»

Prima o poi doveva capitare di non brindare al Mercante, sinora l’oasi felice giallorossa con 6 vittorie su 6. Alla settima puntata, ecco il pareggio, guarda caso col Monza contro cui non c’è proprio verso di passare, una specie di maledizione: lo scorso anno contro i brianzoli 4 confronti, 3 ko, di cui i due letali ai playoff e un pareggio artigliato per giunta in rimonta in casa e su rigore. Adesso invece c’era un Monza apparentemente in difficoltà che proprio contro Bassano ha ritrovato nuovamente le antiche misure, sfoderando una prestazione sullo stile della passata stagione: mostruosa concentra-

Soccer Team al comando, seppur in cobitazione con la rivelazione Santarcangelo nella domenica in cui i virtussini avrebbero meritato di avviare la prima fuga. Il tutto a fronte di assenze pesanti (Cenetti, Bizzotto e lo stesso Fondi, ormai un caso, che all’atto pratico priva Petrone di un cambio a centrocampo), anche se il tecnico guarda oltre. «Io mi preoccupo soltanto se manca la prestazione e col Monza da questo punto di vista siamo stati impeccabili - riconosce il trainer campano - quanto al primato francamente non mi interessa. Questo è un campiona-

della promozione stimata a quota 50. Petrone di contro assicura che servirà qualcosina di più per stare tranquilli (non fosse altro che qualcuno a gioco lungo molla la presa e alza la media), ma l’unico aspetto su cui concordano tutti è il fatto che si assisterà a due campionati in uno. Poichè è opinione comune che da gennaio, col girone di ritorno il torneo muterà dal giorno alla notte: la riapertura del mercato infatti spingerà i club più ricchi e ambiziosi e quelli più in difficoltà di graduatoria, a rivoluzionare la squadra rinforzando l’organico di diversi nomi illustri con effetti immediati sul La delusione di Maistrello dopo aver fallito l’appuntamento con il gol quando le due squadre erano sullo 0-0 (foto Zanolla)

zione, attenzione anche ai dettagli e quella specie di formaggione groviera che beccava sempre gol ha scelto proprio il velodromo per tornare a indossare l’abito buono dei giorni belli. Poi è stata anche graziato da un destino amico che l’ha salvato due volte con altrettanti pali clamorosi, altrimenti ora racconteremo un’altra storia. E così fa specie che il nulla di fatto maturi nel pomeriggio in cui Bassano certifichi una volta di più una crescita di gioco e fraseggio acclarata, una rinnovata consapevolezza difensiva che per la terza gara di fila gli consente di conservare la porta inviolata, nonchè un’apprezzabile gestione del match, fatta di raziocinio e lucidità che tengono il

to in cui è essenziale coprirsi le spalle, monitorare il vantaggio sulla nona non quello sulla seconda. E in questo senso siamo scesi da +8 a +7, ma soprattutto stanno salendo quelle corazzate costruite in estate per salire dritte nella C unica come Mantova e Spal che non potevano attardarsi oltre. E occhio anche al Cuneo e all’Alessandria, sono destinate a risalire al più presto anche loro, prepariamoci, mentre immagino che qualcuna di quelle che sinora hanno stupito, dopo Natale possano cominciare a perdere colpi». Fraschetti, pilota del Santarcangelo boom sostiene che i 25 punti di romagnoli (e giallorossi) sono la metà esatta di quello che occorre per agguantare la sicurezza

rendimento in campo. In sostanza, avremo una sorta di torneo di apertura e uno di clausura come in Argentina. «Per questo è essenziale raccogliere più punti possibili da qui sino alla pausa natalizia - avverte Petrone - muoversi sempre è indispensabile, anche poco come è accaduto col Monza, ma non rimanere mai fermi». Il calendario contempla Castiglione fuori, Torres al Mercante, Renate in esterna e lo scontro diretto col Santarcangelo nel nostro stadio sotto Natale. La media inglese sarebbe una perfetta polizza salvavita, ma se ci scappa la scorribanda di fuorivia, Bassano poi ha un piede in paradiso. Vincenzo Pittureri

Serie B

Tempi duri per Cittadella nonostante il bel gioco Continua il periodo delle “vacche magre” per il Cittadella. Nonostante un’altra buona prestazione con la vittoria sfiorata nel finale di partita, sul difficile campo di Cesena è stato raccolto un apprezzabile 2-2. Pari (00) anche al Tombolato contro la Reggina nell’ultima di campionato con una gara dominata dalla pioggia e dal vento. La classifica con tre punti nelle ultime sei gare non è allegra e viste le ultime toniche prove in trasferta a Siena e a Cesena, si punta al colpaccio sul campo di Varese, dove ci sarà anche il “pullman rosa” organizzato dalla sezione Ladies del club “Angelo Gabrielli granata per sempre”. Chissà che sia la volta buona per invertire un trend negativo, dopo una quaresima di astinenza. I tifosi sono carichi e l’entusiasmo non segna scalfiture. A Cesena il pullman organizzato da “Granata Cittadellese” ha festeggiato con un meraviglioso terzo tempo pranzando assieme ai tifosi romagnoli a base di prodotti tipici delle due

Giancarlo Pavin festeggiato dai tifosi del “Brenta Onda Granata”, assieme a Stefano Marchetti, Margherita e Mariangela Gabrielli

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Regioni. Il club “Brenta Onda Granata” di Carmignano di Brenta ha organizzato una cena di rilancio sia per il club che per la classifica del Cittadella rendendo un doveroso omaggio a Giancarlo Pavin, lo storico vicepresidente del Cittadella a cui è titolato il Club, che è un simbolo anche nella terra del destra Brenta, dove una volta il tifo era soprat-

tutto per il Vicenza. A San Giorgio in Bosco il club “Dino Pettenuzzo” ha concluso il “Mese del Tesseramento” con una grande festa in piazza dove erano presenti fra gli ospiti il portiere Andrea Pierobon, il segretario del Centro di coordinamento dei club granata Francesco Rebellato e il sindaco del paese Roberto Miotello, notoriamente tifoso del Padova (ora anche del Cittadella?). Al ristorante “Da Godi” di Fontaniva il Salf Granata Club ha organizzato una riuscitissima serata per la “13^ Festa della Fratellanza” sul significato della bandiera olimpica con la presenza dei giocatori del Cittadella con origini africane e sudamericane, oltre ai vertici societari e tante rappresentanze dei club granata e del volontariato del territorio con la cena solidale “Pro Malawi” dove opera Suor Rosalba Battistella, ex campionessa della Salf. Rino Piotto

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1 dicembre 2013 - 6 il grande Sport altri sport Rally storico Terzo gradino per Costenaro-Marchi su Lancia Stratos e vittoria nel 2° Raggruppamento

Il Team Bassano onora il 999 Minuti

Inarrestabile il cammino del Team Bassano che anche al 1° Rally 999 Minuti Historic, lascia il segno e aggiunge nuovi Trofei e soddisfazioni nella bacheca, a partire appunto, dalla vittoria nella classifica dedicata alle scuderie che non è sfuggita al sodalizio bassanese. Erano undici equipaggi al via e nove hanno regolarmente concluso la gara a partire da quello formato da Giorgio Costenaro e Sergio Marchi che portano la Lancia Stratos sul terzo gradino del podio assoluto, aggiudicandosi il 2° Raggruppamento e la classe, dopo una gara davvero impegnativa. Nella top ten altri due equipaggi dall’ovale azzurro: in

sesta piazza la bellissima Fiat 131 Abarth di Massimiliano e Giuseppe Girardo, protagonista di un’avvincente sfida nella combattuta classe 4-2000 del 3° Raggruppamento nella quale concludono al terzo posto. Grande prestazione anche per l’Alfa Romeo Alfetta GT Gruppo 2 di Gianluigi Baghin ed Iside Zandonà, autori di una gara notevole nella quale vincono la classe 2-2000, si piazzano terzi del 2° Raggruppamento e segnano la nona prestazione assoluta risultando i migliori del Gruppo 2. Molto buona anche la gara di Nero Bonollo e Flavio Sella che partono subito forte con la Fiat 131 Racing Gruppo 2 insedian-

Rally regolarità

Memorial Dal Grande pienone di iscritti

Ad Isola Vicentina ci sono abituati coi grandi numeri, ma che gli iscritti al 10° Memorial Mariano Dal Grande superassero quota centosessanta, forse non ci pensavano nemmeno i ragazzi del Rally Club capitanato dal vulcanico Renzo De Tomasi che una volta di più ha messo in piedi una manifestazione divertente e molto apprezzata da partecipanti e pubblico. Sono stati infatti, ben centosessantacinque gli equipaggi partiti dalla piazza del Municipio di Chiampo suddivisi tra vetture storiche costruite fino al 31dicembre 1981 e moderne, dal 1° gennaio 1982 ai giorni nostri. Questo ha permesso di veder sfilare lungo le strade della Valle del Chiampo, un’ampia rassegna di modelli che andavano dal 1961 anno di produzione della Volvo 121 Amazon, fino alle modernissime Renault Clio R3. Il successo della manifestazione è dato anche dalla tipologia della stessa, regolarità turistica appunto, che permette anche al semplice appassionato di divertirsi con la propria auto, storica o moderna, da corsa o stradale, sentendosi per un giorno uno dei protagonisti della gara. Un folto pubblico, invogliato anche dalla bella giornata di sole, ha atteso le evoluzioni delle vetture lungo le quattro prove cronometrate che si sono poi ripetute nella seconda parte di gara, portando così il numero dei rilevamenti cronometrici ad otto. Numerosi gli equipaggi che hanno cercato di dare spettacolo a suon di “traversi” e tra questi si sono contati parecchi rallysti sia del mondo delle storiche che delle moderne; ma anche gli specialisti della regolarità non sono mancati e tra questi vi erano Enzo Scapin ed Ivan Morandi che con la Lancia Beta Coupè sono stati al comando per quasi

tutta la gara delle storiche. Mancava solo l’ultimo rilevamento per assicurare una vittoria che sembrava già in tasca ma un passaggio non in media coi precedenti, costava loro ben diciassette penalità e l’addio al successo che passava così nelle mani di un regolare e felicissimo Giuliano Brentegani, navigato per la prima volta sulla sua BMW 318i da Ezio Franchin; per il regolarista veronese della Historic Car Club di Verona si tratta del primo successo in carriera. Scapin e Morandi (R.C. Isola Vicentina) si consolavano comunque, salendo sul secondo gradino del podio che veniva completato dalla Volvo 121 Amazon di Leonardo Fabbri ed Alessandra Inverardi, portacolori del Progetto M.I.T.E.

dosi in testa alla classe, una delle più combattute del rally; nella seconda parte di gara si assiste a diversi capovolgimenti di fronte e dopo una battaglia sportiva nello spazio di pochi secondi concludono in terza piazza ad

un soffio dalla vetta. Subito dietro in classe dove si piazzano quarti, gli inossidabili Gianfranco Marconcini e Fernanda Ciardullo con l’Opel Kadett Gt/ e, mentre un gradino più basso della 131 arriva la Porsche 911

SC Gruppo 4 di Gigi Rocchetto per la prima volta navigato da Camilla Sgorbati: per loro la quarta posizione di classe! E’ invece sesta di classe l’altra Porsche 911 SC Gruppo 4, quella di Luigi Alberti e Giovanni Mattanza, autori di una buona gara ma fortemente penalizzati da un ritardo ad un controllo orario che costa loro una penalità pari a due minuti e mezzo. Soddisfatti anche Pietro Turchi e Carlo Lazzerini che superano tutte le insidie del percorso con la Fiat 125 Special di serie e agguantano la terza piazza del 1° Raggruppamento oltre alla vittoria di classe. Rammarico per i ritiri di Luca Prina Mello e Roberto Barbera,

partiti molto bene con la BMW 2002 Tii Gruppo 2 ma costretti al ritiro nel corso della seconda speciale per una toccata, e ancor più per il ritiro beffa patito da Filippo Fiora e Luigi Cavagnetto appiedati dal cambio nell’ultima breve speciale quando si trovavano al comando della classe e ad un passo dalla conquista dell’ambìto Premio speciale “Fabrizio Majer”; per il duo dell’A112 Abarth la gara era stata molto difficile per diversi problemi alla trasmissione ma nonostante tutto sono riusciti a realizzare un incredibile ottavo assoluto nella “Ponte Sales”. Ancora una volta, le strade amiche non hanno portato bene a Filippo e Luigi.

L’evento The Pit ha ospitato l’evento organizzato da X-Fighter Team

Boulder, assegnata la Coppa Italia

Grande successo di pubblico per la finale di Coppa Italia Boulder e il Campionato Regionale Veneto Assoluto Boulder tenutosi lo scorso sabato 9 novembre presso la nuova parete di arrampicata del The Pit, il nuovo freestyle center a Bassano del Grappa, organizzata da X-Fighter Team. Una giornata a tutto boulder che ha portato in città un centinaio atleti da tutta Italia che si sono confrontati sui bellissimi blocchi tracciati dalla pluricampionessa Jenny Lavarda di fronte a un pubblico curioso e appassionato che è andato crescendo durante tutta la giornata. L’intera manifestazione, di portata nazionale, è stata organizzata da X-Fighter Team che ha offerto una gara impeccabile sotto tutti i punti di vista: ottima sia la tracciatura, sia le prese che la nuova struttura a detta degli atleti e dei tecnici presenti alle competizioni. Un’ulteriore conferma della qualità del lavoro di un’associazione che da anni lavora duramente e con competenza per far conoscere il mondo dell’arrampicata sportiva. Una competizione da Coppa del Mondo per organizzazione e livello di tracciatura che ha estasiato il pubblico presente

quello femminile Martina Baggetto di X-Fighter Team, Matilde Busatto di Gam Spinea. Una giornata piena di spettacolo ed emozioni che ha toccato l’apice con la quinta e ultima tappa di Coppa Italia Boulder. Alle 20.30 è calato il buio e sono rimaste accese solo luci puntate sui più forti atleti italiani che si sono confronti su 4 blocchi. Una gara spettacolare che ha visto la vittoria di Francesco Vettorata di XFighter Team che ha chiuso tutti e quattro i blocchi nella categoria maschile e di Andrea Ebner, nella categoria femminile. Una finale applauditissima, raccontata con entusiasmo dai cronisti e con un pubblico che sottolineava il successo sui passaggi più impegnativi. A riprendere l’evento anche Rai Sport. Hanno completato il podio maschile Alessandro Zeni (X-Fighter Team) e Stefano Ghisolfi e Asja Gollo e Annalisa De Marco per le ragazze. Un risultato importante per X-Fighter Team che si sta mettendo sempre più in luce grazie alla qualità della sua didattica e ai risultati dei propri atleti protagonisti di competizioni non solo italiane ma anche internazionali.

e le molte le autorità presenti, da Marco Franceschetto, delegato provinciale del CONI, a Franco Sella, assessore allo sport di Asiago a Remo Zaminato assessore allo sport del comune di Nove. La manifestazione è iniziata in prima mattinata con le qualificazioni che hanno visto sfidarsi un centinaio di atleti. Nel primissimo pomeriggio le semifinali hanno decretato i Campioni Regionali Veneto Assoluti Boulder Enrico Lovato (Gas Arzignano) e Camilla Bendazzoli (El Maneton). A seguire sul podio maschile Alessandro Zeni e Rocco Micheletto entrambi di X-Fighter Team e su

Volley C maschile

Poletto: «Per il salto di categoria ci siamo anche noi» C’è voluta la sconfitta alla prima di campionato contro il GB Light Carbonera per dare la sveglia al Bassano Volley. Da allora i giallorossi hanno inanellato solo successi netti, con parziali spesso imbarazzanti per gli avversari: tre a zero sul parquet della Tognetto Costruzioni, stesso risultato al PalaBruel con la Galante Intersport e tris a Verona contro l’Intrepida. Campionato in discesa, dunque, per Guarise e compagni? Al momento non è dato saperlo, perché siamo solo all’inizio del cammino, anche se il tecnico Diego Poletto non nasconde le proprie ambizioni. “Finora abbiamo perso una sola gara – attacca coach Diego Poletto – e purtroppo è stato un male necessario per renderci effettivamente conto che questo campio-

nato non sarà la B1 ma non è nemmeno un torneo facile facile. Dobbiamo sempre considerare che ogni avversario arriva a Bassano con il coltello tra i denti, perché siamo visti come la squadra dal passato glorioso e che è tra le favorite, per non dire la favorita, al salto di categoria. Insomma, partite facili non ce ne sono, nonostante le nostre vittorie negli ultimi turni”. Il torneo è iniziato con una sconfitta. Cosa ricorda di quella partita? “Abbiamo perso gestendo male

quel match, ma con il senno di poi è andata bene così. Quella sconfitta ci ha fatto cambiare registro, e da allora non abbiamo perso un colpo. E poi non dimentichiamo

che abbiamo perso contro una squadra non certo debole, anzi, il Carbonera lotterà fino alla fine per una posizione di prestigio”. In Coppa Veneto invece avete collezionato solo successi. Che valore da a questa competizione? “La Coppa è una competizione spesso svalutata, ma personalmente ci tengo a fare bella figura. Ma non solo. Dispongo di una rosa di giocatori che altrove giocherebbero sicuramente titolari, in pratica ho a disposizione due buoni sestetti, e quindi la

Coppa mi permette anche di dare spazio a chi gioca meno. E, visto che dispongo di una squadra basata sui giovani, più si gioca e meglio è”. Infine, cosa si aspetta da qui in avanti? “Mi aspetto di continuare a migliorare – conclude Poletto - giocare sempre meglio e limitare gli errori. Per ottenere questo bisognerà lavorare duro in allenamento ed avere il giusto atteggiamento mentale in partita, poi tutto verrà da sé. Per una squadra fisica e giovane come la nostra, paradossalmente, poteva essere più facile puntare alla salvezza in B1 che vincere in campionato di C, ma non voglio certo nascondermi. Per il salto di categoria ci siamo anche noi!” Stefano Cirillo


1 dicembre 2013 - 7 il grande Sport altri sport Premio Panathlon Copiose le segnalazioni (104) con la cerimonia finale che si è svolta al teatro Remondini

Profitto e Sport, Baù e Lobba i big

La giuria tecnica presieduta da Giampi Zanata e formata dal presidente del Panathlon Gianfranco Gottardi, dai soci Anna Cuminatti, Giancarlo Dei Vecchi, Andrea Pittana e Marisa Tottene, oltre che dai presidi del liceo da Ponte, Marilena Valle, e della scuola media Vittorelli, Paola Bertoncello, dagli sponsor e da due rappresentanti dei genitori, ha avuto il suo bel da fare per assegnare il Premio Panathlon Profitto e Sport. La cerimonia finale si è svolta al teatro Remondini di Bassano. Classifica superiori: 1. Rachele Baù, 7,64 al Brocchi, nuoto dorso; 2. Beatrice Fiorese, 6,90 al Brocchi, atletica lungo e 100; 3. Gio Maria Tessarolo, 9,44 al Brocchi, pattinaggio artistico a rotelle; 4. Sofia Bertizzolo, 7,88 al Da Ponte, ciclismo; 5. Erika Pontarollo, 7,9 al Da Ponte, atletica marcia; 6. Ofelia Malinov, 8,54 al New Cambridge, volley; 7. Andrea Costa, 9,09 al Da Ponte, atletica 110hs, 60hs, lungo; 8. Lisa De Martini, 7,3 al Da Ponte, arrampicata sportiva; 9. Franco Pesavento, 7,84 all’Einaudi, triathlon; 10. Giulia Tessarolo, 8,55

al Da Ponte, atletica lungo; 11. Gloria Gollin, 7,15 all’Einaudi, atletica; 12. Chiara Gottardo, 8,78 al Brocchi, karate makotokai; 13. Simone Fantinato, 7,90 al Brocchi, calcio; 14. Nicolas Dalla Valle, 8 al New Cambridge, ciclismo; 15. Paolo Ceccon, 6,63 al New Cambridge, canoa fluviale canadese; 16. Beatrice Rossato, 7,91 al Da Ponte, ciclismo; 17. Silvia Ferrazzi, 8,27 all’Einaudi, mezzofondo corsa in montagna; 18. Serena Bordignon, 8,27 al Brocchi, atletica disco; 19. Mattia Tescari, 7,70 al Brocchi, nuoto stile libero; 20. Magda Marsilio, 7,55 all’Einaudi, karate. Classifica medie: 1. Andrea Lobba, 10 e lode, Marostica, nuoto; 2. Andrea Marin, 9, Cassola, atletica; 3. Amar Kasibovic, 10, Romano, atletica; 4. Donato Infante, 10 e lode, 1 Bassano, calcio; 5. Riccardo Miglietta, 8, Mussolente, atletica; 6. Asia Zanzot, 9, 1 Bassano, equitazione; 7. Marco Bertollo, 9, Marostica, calcio; 8. Mattia Dal Farra, 8, Graziani, nuoto; 9. Pietro Lazzarotto, 8, 1 Bassano, basket; 10. Agnese Trento, 9, Tezze, atletica.

Basket A donne

As San Martino “Lupe” affamate

È una stagione speciale per l’As San Martino, arrivato a confrontarsi per la prima volta con la massima serie di pallacanestro femminile. Lo scorso 1 maggio, infatti, le “Lupe” hanno conquistato una splendida promozione in A1, massimo traguardo per una società fondata nel 1979, e che in questi 34 anni ha scalato uno a uno i gradini dalla serie C all’Olimpo del basket italiano, facendo della passione e dell’entusiasmo di una struttura da sempre basata sul volontariato la propria arma vincente. Con il salto in questa nuova realtà tante cose sono cambiate: c’è stato intanto il passaggio di consegne al vertice della dirigenza, con Vittorio Giuriati subentrato a Francesco Cordiano (rimasto comunque come presidente onorario) e tutta la struttura lavora per diventare sempre più professionale, come si addice a una realtà che oggi è tra le prime 12 d’Italia. Poco invece è cambiato nella squadra targata Fila: praticamente tutti i protagonisti della promozione, dal coach Larry Abignente alle giocatrici, si sono guadagnati la riconferma nonostante la serie A1 sia un campionato inedito per tutti. Il gruppo, fondato su un nucleo che gioca insieme da anni ed è in gran parte cresciuto proprio nel settore giovanile giallonero, è stato rinforzato con alcuni innesti mirati, come l’ala ungherese Rita Rasheed, già conosciuta e apprezzata a livello internazionale,

e la pivot di origini italiane Emily Correal, prima statunitense della storia dell’As San Martino (e già convocata per uno stage con la Nazionale azzurra). L’impatto con la nuova categoria finora non è stato semplice, ma grazie anche a un paio di spettacolari vittorie le Lupe stanno trovando la propria dimensione, e hanno dimostrato di poter giocare alla pari con quasi tutte le rivali. L’obiettivo rimane la salvezza, ma 8 squadre su 12 disputeranno i playoff, e se la squadra giocherà come ha dimostrato di saper fare, potrebbe anche provare a fare un regalo ai suoi numerosi tifosi, che assiepano le tribune del palazzetto di San Martino di Lupari in occasione di tutte le gare casalinghe, che si disputano la domenica alle 18. Ma non c’è solo la prima squadra, da sempre infatti la società ha a cuore lo sviluppo del settore giovanile e minibasket, e i risultati (scudetto Under 17 nel 2010, sempre una formazione tra le prime 16 d’Italia nelle ultime 10 stagioni) lo testimoniano. Da quest’anno inoltre, facendo leva anche sul rinnovamento di sito web (www.lupebasket.it), Facebook, Twitter e Youtube, l’As San Martino ha varato il progetto Business Community, pensato per dare visibilità a quei partner che sanno quanto sia importante investire in una realtà che opera nel sociale, offrendo a tanti giovani un’opportunità di integrazione secondo i sani valori dello sport.


il grande Sport altri sport Tennis A1 La squadra giallorossa ha un piede in finale per il primo scudetto della storia

Il sogno tricolore della StB

La Società tennis Bassano insegue il sogno scudetto da sempre. Ossia da quando il sodalizio giallorosso ha iniziato la scalata ai vertici dei campionati a squadre, con la solita trafila della scalata alla serie A, e con svariate sortite fra le prime quattro squadre d’Italia. Qualcuno dei più informati dice che quest’anno potrebbe essere l’anno buono, gli astri si sono allineati nel migliore dei modi e nonostante la StB abbia dovuto sobbarcarsi un turno supplementare per proseguire nel cammino (contro il Casale, stracciato all’andata e ritiratosi al ritorno) ora la semifinale con Crema è una delizia. Anche perchè dall’altra parte si stanno scannando Tc Italia e Aniene Roma, due che avrebbero potuto tranquillamente ambire al tricolore. Il turno di andata con il Tc Crema ha visto la StB comandare per 6 a 0 (il ritorno è previsto per domenica 1 dicembre), un risultato che di fatto mette in cassaforte la finalissima di Rovereto che si disputerà il 7 e 8 dicembre contro la vincente fra Tc Italia Forte dei Marmi e Circolo Aniene Roma. La compagine allenata dai maestri capitani Marco Moretto e Marco Fioravanzo ha travolto l’avversaria, la quale peraltro aveva presentato un ricorso su alcune presunte irregolarità dei campi coperti di via Col Fagheron. Ricorso che il giudice non ha accolto, lasciando la parola ai campi da gioco. Nella gara di apertura Marco Crugnola ha travolto Remedi 60 61 mettendo in cassaforte il primo punto della giornata. Non è stata così facile invece per Huta Galung che ha dovuto ricorrere al terzo set per piegare la resistenza di un sorprendente Sinicropi. L’olandese ha chiuso con un 63 67 63 in un match che ha tenuto con il fiato sospeso i numerosi spettatori accorsi a tifare la St Bassano. Terminata la gara sono scesi in campo in contemporanea Andreas Seppi contro Ungur e Paolo Lorenzi contro Ocera. Il numero due d’Italia non ha risentito della sosta vacanziera lasciando

In alto il numero due d’Italia Andreas Seppi e il toscano Paolo Lorenzi. A fianco l’olandese Huta Galung. Sono solo tre della truppa giallorossa

un solo game a Ungur (60 61) mentre ha faticato molto di più Lorenzi contro Ocera in una gara terminata 76 16 62. Avanti per 4 a0 la parola è passata ai doppi dove Seppi/Crugnola hanno battuto Ungur/Remedi 61 64 mentre Lorenzi/HutaGalu ng hanno piegato Sinicropi/Ocera (Crema) 64 61. Ma questa è solo l’ultima parte della storia poichè il tesoretto di questo 2013 è stato costruito grazie alle vittorie per 5 a 1 sul Tc Parioli, 4 a 2 sul Tc Italia, 3 pari con il Rovereto e 6 a 0 al Tc Castellazzo. Primo posto nel girone, un turno in più con Casale per differenza punti dalle altre due prime del girone e adesso la semifinale con Crema. Il sogno sta diventando realtà.

Atletica. In Brasile

In 4 alla Gymnasiade

Due ragazzi e cinque ragazze sono partiti per Brasilia. Ci sono anche sette veneti tra i 37 atleti a livello under 18 che il direttore tecnico del settore giovanile, Stefano Baldini, ha convocato per la 15. Gymnasiade. Quattro sono del team AV Frattin Auto. In campo maschile gareggeranno Leonardo Vanzo (Insieme New Foods Verona) nei 400 e Matteo Beria (Vicentina) nei 400 ostacoli. Tra le ragazze, chiamata azzurra per Eleonora Andreis (Lib. Valpolicella Lupatotina) nel lungo, per Giulia Camporese (Cus Padova) nel martello e per un trio dell’Atletica Vicentina formato da Beatrice Fiorese, del team del Gs Marconi di Cassola (nella foto), campionessa italiana Allieve nei 100 piani, Elena Bellò negli 800 e Ilaria Casarotto nel giavellotto. Tutti e sette gli atleti veneti convocati per la Gymnasiade si sono laureati campioni italiani allievi a ottobre a Jesolo.

1 dicembre 2013 - 8 Basket C

Il Bassano eccelle (V.P.) - La buccia di banana e quell’orrido scivolone di Conegliano in casa del fanalino di coda. Senza di quello, Bassano comanderebbe il campionato invece rincorre a due punti dalla vetta. Poi si potrebbe discutere all’infinito su un torneo senza gare facili, con una classifica corta e compatta dove tutti possono battere tutti, però il ruzzolone di 10 giorni fa a Conegliano è stato ugualmente madornale. E non è sufficiente la convincente affermazione contro San Vendemiano per pareggiare i conti. I giallorossi devono battere i pugni lontano dal PalAngarano dove sinora hanno sempre esultato con quattro vinte su quattro. Per capirci, sono tenuti a rispettare la media inglese e per farlo è necessario azzeccare un exploit da viaggio senza però inciampare a domicilio. Perchè una cosa si è capito di sicuro di questa serie C Nazionale che promuove secca la prima e spedisce altre otto ai playoff: che le favorite per il balzo diretto sono sicuramente altre (Mestre e Padova restano le più accreditate), ma che il quintetto di Campagnolo possiede i mezzi quantomeno per rimanere in corsa per il gran numero almeno sino all’ultima giornata di regular season. Se è staccato di un solo successo ora che ha commesso lo scempio di Conegliano e gioca dall’inizio senza i due play titolari Mirko Camazzola e Pietrobon (il primo rientra a metà dicembre, il secondo all’alba dell’anno nuovo), quando rientreranno i registi questo gruppo non può non recitare da protagonista. Ma fino a quel momento c’è da tenere duro.


il grande Sport 1 dicembre 2013 - 9 ciclismo Audax L’atltea di Rossano Veneto ha preso il via alla Herentals Cosne/Loire da 1200 chilometri

Brotto, impresa alla randonnée

Grande impresa per Roberto Brotto (team Wilier) che ha concluso la randonnée in bicicletta Herentals Cosne/Loire Herentals da 1200 chilometri che si è svolta in Belgio e Francia nel mese di luglio. Alla randonnée hanno partecipato 47 ciclisti proventi dal Belgio, Francia, Brasile, Argentina, Germania, Russia, Inghilterra, Olanda, Usa, Israele, oltre all’atleta di Rossano Veneto ed Elena Grobberio di Grezzana a Verona. Il percorso, con partenza e arrivo nella città di Herentals in Belgio, si è sviluppato in 4 tappe su un anello di 1200 Km che ha attraversato Bruxelles, Parigi, Orleans, Cosne sul Loire, Romilly sur Seine, Reims. Ma che cos’è il randonnée? Si legge nel sito www.tourblancrando.it: “Nel 1897 un gruppo di ciclisti partì da Roma per tentare di percorrere in giornata i 230 km che li separavano da Napoli, compiendo quella che storicamente viene considerata la prima escursione ciclistica a lungo raggio di un gruppo di persone: l’impresa, ritenuta davvero audace, dette origine all’uso di battezzare con il termine latino “Audax” la formu-

Sopra da sinistra un gruppo di atleti in posa davanti alla Tour Eiffel. Qui sopra Roberto Brotto

la delle escursioni ciclistiche di gruppi capaci di percorrere 200 km tra l’alba e il tramonto. La disciplina del randonnée è nata in Francia nel 1904, nell’ambiente delle Gran Fondo, ad opera di Henry Desgranges (che l’anno precedente aveva creato il Tour de France); la randonnée venne definita nelle sue regole dall’Audax Club Parisien, società fondata anch’essa nel 1904. Il Club, istituì nel 1921 i “Brevets Randonneurs Français”, consistenti in attestati rilasciati agli atleti che riuscivano a coprire

Dilettanti

le distanze previste dalle varie manifestazioni secondo le relative tabelle di marcia; nel 1976 i brevetti divennero “Brevets Randonneurs Europeens”, successivamente, nel 1983 “Brevets Randonneurs Mondiaux”. Anno dopo anno aumentarono le nazioni che aderivano a questa formula ma con grande stupore dei Francesi, l’Italia, la nazione ove si tenne la prima impresa Audax, mancava all’elenco. Questa lacuna venne colmata nel 1998 ad opera della S.C. Coop. Valpellice di Campiglione Fenile,

società ciclistica nata nel 1993 e ora purtroppo disciolta, ma che, nella sua breve esistenza, seppe riportare in Italia ciò che in Italia era nato poco più di cento anni prima, nel 1897”. Da allora questa disciplina ha saputo coinvolgere migliaia di appassionati su tutto il territorio nazionale, grazie a uno spirito sportivo genuino che favorisce l’aggregazione spontanea fra i ciclisti senza l’assillo del cronometro. Si pone in alternativa al dilagante agonismo che sempre più caratterizza tutte le disci-

pline sportive, proponendo un modo più tranquillo di fare comunque del ciclismo sportivo, apprezzando la compagnia ed il paesaggio. La manifestazione principe di questo movimento è la Parigi-Brest-Parigi che si svolge ogni quattro anni e raccoglie partecipanti provenienti da tutto il mondo. In Europa vengono disputate altre due Super Randonnée la “Londra-Edimburgo-Londra” di 1400 Km e la “1001 Miglia” in Italia di 1600 Km considerata la più estrema sia per la distanza che per l’alti-

metria, 20.000 mt di dislivello. In una randonnée la competizione è contro se stessi, un tentativo di trovare e superare i propri limiti. Va però ricordato che una simile avventura non può essere improvvisata: la distanza e il dislivello impongono una preparazione fisica con ottimo allenamento alla resistenza. «Condivido in pieno la descrizione della randonnée riportata nel sito - ha raccontato Brotto - avendo avuto modo di apprezzarne il significato in tutte le mie numerose avventure: né forte né piano, ma lontano. La scoperta di un ciclismo diverso, non esasperato dalla competizione, dalle classifiche, dalle griglie di partenza, ma non per questo meno impegnativo e severo. Dove chi ti sta a fianco non è l’avversario da battere ma il compagno di viaggio. Dove non conta in che posizione arrivi, ma l’arrivare. Dove i ristori te li inventi se non li trovi. Dove nessuno si arrabbia se non tiri, e magari ti offre la sua ruota per farti fare meno fatica. Dove ogni tanto o spesso alzi gli occhi dall’asfalto e guardi, e vedi, e capisci i luoghi e ne fai conoscenza...».

Dilettanti

Zalf, sette innesti Il Vc Tombolo si prepara per i primi 40 anni

La Zalf Euromobil Désirée Fior riparte da Castelfranco Veneto: il primo briefing della stagione ha chiamato a raccolta i 20 atleti che comporranno la rosa 2014. Una formazione matura e, ancora una volta, molto competitiva “Lo scorso anno tutto è andato come volevamo. Da oggi torniamo a concentrarci sui programmi e sugli obiettivi da raggiungere: abbiamo il compito di confermarci al vertice nella categoria e abbiamo i numeri per farlo” ha spiegato Luciano Rui ai propri ragazzi. “Negli ultimi anni non abbiamo mai avuto una rosa così matura: possiamo contare su ben cinque elitè e quattro atleti al quarto

di patron Gaspare Lucchetta e di Egidio Fior per la stagione 2014: oltre a Seid Lizde, Simone Velasco e Giacomo Zilio al debutto tra gli under 23, vestiranno la storica maglia della Zalf Euromobil Désirée Fior anche Filippo Conte Bonin, Davide Gomirato, Nicola Toffali e l’albanese Eugert Zhupa. La 32^ stagione del sodalizio più vincente di tutti i tempi è iniziata. Dopo il primo raduno tecnico di Castelfranco Veneto e l’appuntamento mondano a Pieve di Soligo, la Zalf Euromobil Desirèe Fior tornerà a riunirsi a fine dicembre per i primi test di valutazione. Questa la rosa 2014 della Zalf

anno” ha sottolineato Gianni Faresin “Questo dovrebbe consentire ai giovani di crescere senza pressioni e, allo stesso tempo, affida molte responsabilità al gruppo dei confermati”. Ambiziosi come sempre gli obiettivi del gruppo bianco-rosso-verde che, anche quest’anno, si annuncia competitivo e determinato. Confermate le presenze di Andreetta, Basso, Berlato, Cavasin, Garosio, Marini, Milani, Moscon, Rossi, Salvador, Tonelli, Toniatti e Zurlo, saranno sette gli innesti che completeranno la rosa allestita dagli uomini

Euromobil Désirée Fior. Confermati: Simone Andreetta (1993), Leonardo Basso (1993), Giacomo Berlato (1992), Daniele Cavasin (1988), Andrea Garosio (1993), Nicolas Marini (1993), Gianluca Milani (1991), Gianni Moscon (1994), Nicola Salvador (1994), Alessandro Tonelli (1992), Andrea Toniatti (1992) e Federico Zurlo (1994). Nuovi: Filippo Conte Bonin (1991), Davide Gomirato (1988), Seid Lizde (1995), Nicola Toffali (1992), Simone Velasco (1995), Eugert Zhupa (1990) e Giacomo Zilio (1995).

Si è svolta domenica 24 novembre all’hotel ristorante Rometta di Cittadella la tradizionale festa conviviale del Vc Tombolo che ha celebrato il 39° anniversario di fondazione societaria. Il sodalizio, sorto il 29 novembre 1974, ha sempre svolto una notevole attività con numerose squadre nelle categorie giovanili, amatoriali e cicloturistiche ottenendo brillanti risultati a livello provinciale, regionale e nazionale, oltre a organizzare eventi di assoluto prestigio internazionae quali gare in linea, tappe di Giri, challenge, ricevimenti e premiazioni. L’albo d’oro è ricco infatti di coppe, trofei e medaglie conquistati nelle varie gare e gli atleti gialloblu vantano convocazioni nelle diverse rappresentative. Inoltre la società si fregia di varie benemerenze tra cui spiccano la Stella di Bronzo del Coni e la Stella d’Argento della Fci. Il confermato consiglio direttivo (in quello costitutivo del 1974 figura anche Angelo Gabrielli con noti personaggi quali l’avv. Giacomo Pontarollo, Raimondo Marchiorello, Ciro Andretta, Napoleone Baggio...) Sopra i dirigenti della società Vc Tombolo assieme al ciclista delle Gran Pinton con il gagliardetto, l’assessore Peggion e a sinistra il ds è composto dal presidente Angelo Berno, vice Sergio Fondo Miozzo. Sotto invece il gruppo dei ragazzini, i dirigenti e gli ospiti alla serata Pivato, segretario Amedeo Pilotto e dai consiglieri Bru- celebrativa a Cittadella no Pilotto, Luca Mattietti, Antonio Beghetto, Antonio Stragliotto, Maurizio Pilotto, Manfredo Dorella, Gilberto Pivato e Andrea Pivato. I ragazzi delle squadre esordienti giovanissimi sono seguiti dai d.s. Giuliano Mognon e Mario Simonetto dal lato agonistico e dai valori etico-morali, da sempre ai vertici della linea societaria. Sono intervenuti per la Fci il consigliere regionale Giuseppe Soldà, il presidente provinciale Stefano Carletto, l’avvocato Enzo Conte della Corte Federale che con l’assessore comunale Maurizio Peggion hanno sottolineato la pluriennale attività ed i successi conseguiti. Di rilievo da 12 anni l’organizzazione del celebre Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata, challenge élite-under 23 al vertice nazionale e che è valso nel 2011 il riconoscimento della Medaglia di Bronzo del presidente della Repubblica, e inoltre del Galà di Premiazione gemellato con molte realtà territoriali, in particolare con l’As Cittadella Calcio di serie B dal cui stadio Tombolato è partita anche la classica primaverile “Alta Padovana Tour”, nell’ambito del progetto di sinergie interdisciplinari sviluppato da tempo con ampio “Una festa di grande valore sportivo - ha detto lo storico vicesuccesso. presidente Pivato - alla vigilia delle celebrazioni del 40ennale nel Tra gli ospiti sono intervnuti il direttore di corsa internazionale 2014 che dimostra la solidità del gruppo e le intense relazioni coPierluigi Basso con cui vige una eccellente e datata collaborazio- struite in molte stagioni soprattutto con le istituzioni e le autorità ne, il direttore sportivo professionistico Flavio Miozzo, Ferruccio ed i rapporti umani sempre prioritari tra i ragazzi, familiari, diriLunardon dirigente del “Brevetto del Grappa” e il titolato protago- genti che sono da sempre alla base della nostra attività agonistica nista delle Gran Fondo e del ciclismo amatoriale Cristian Pinton. e organizzativa”.


1 dicembre 2013 - 10 il grande Sport sport invernali Hockey ghiaccio La compagine di Parco mette in fila le avversarie Ertis, Toros e Nottingham Panthers

Continental Cup, Asiago presente

L’Asiago 1935 Gran Moravia stacca il pass per Rouen. Gli altopianesi si sono qualificati per la seconda volta nella loro storia e negli ultimi tre anni alla Super Final di Continental Cup che si giocherà, come nel 2012, in Francia, dal 10 al 12 gennaio 2014. Gli stellati hanno sconfitto nell’ultimo, decisivo incontro gli inglesi del Nottingham Panthers con il punteggio di 3 reti a 2 in una partita bellissima, combattuta dall’inizio alla fine e ricca di emozioni per il pubblico di fede giallorossa e per il nutrito gruppo di supporters inglesi presenti sugli spalti. Nello stesso pomeriggio infatti la vittoria dell’Ertis sul Toros toglieva di torno la discriminante della differenza reti: Nottingham qualificato con una vittoria da tre punti, Asiago anche con un solo punto, ovvero con una sconfitta ma solo oltre i tempi regolamentari. A fare la differenza, come confermato da coach John Parco e il suo assistente Franco Vellar nel dopo partita, la disciplina dell’Asiago: nei primi due tempi sei penalità per gli ospiti, nessuna per i padroni di casa che ne hanno dovute fronteggiare due nel terzo tempo, quando però le energie iniziavano a venire meno in entrambi i rosters. Nella prima giornata i campioni d’Italia avevano sfidato i campioni di Kazakistan dell’Ertis. Tre a uno il risultato finale a favore degli stellati.

Sci alpino

La Angriman cala il tris Rispunta anche Guidolin L’arzignanese Anna Angriman, tesserata con il Madonna di Campiglio, prima anche nel gigante junior Fis a Solda. In basso Tiberio Guidolin

Per la seconda volta nella loro storia altopianesi qualificati alla Super Final di Rouen

Coach John Parco e, sopra, il trionfo all’Odegar dopo la vittoria con il Nottingham

Nella seconda giornata invece l’Asiago aveva sconfitto per 6-2 la formazione russa del Toros Neftekamsk con una gara cinica, efficace, concreta e spettacolare con sei reti una più bella dell’altra. Altopianesi bravi a soffrire e a contenere la spinta offensiva del Toros che

ha fatto molto gioco senza però riuscire a raccogliere quanto seminato. Merito, appunto, dell’attenta prestazione della difesa davanti a un Marozzi che ha dimostrato nuovamente di essere un portiere solido e sicuro, a suo agio anche sul palcoscenico europeo.

La partenza fulminea della stagione per Anna Anika Angriman non dà segni di rallentamento. L’ex atlteta dell’Sc 2000, ora tesserata con lo Sporting Campiglio, mette a segno il triplete vincendo, ancora una volta a Solda, il terzo gigante junior. La 19enne di Arzignano si è concessa il tris nella nuova gara Fis disputata fra le porte larghe della pista altoatesina. Secondo posto per Francesca Polentarutti del Cimenti Sci Carnia con un distacco di 10 centesimi, chiude il podio Viola Zuccarini di Tutto Bianco a 69 centesimi. Peccato per la vicentina l’infortunio occorsole in allenamento che la terrà ferma per alcune settimane Riemerge invece il bassanese Tiberio Guidolin (Sci Club 18), che ha messo a segno due podi di grande pregio aprendo così alla meglio la sua stagione nelle gare Fis Njr di Solda. Bronzo nel primo gigante, 11 centesimi dal

vincitore, argento nel secondo a 13 centesimi dal successo. L’infortunio (rottura del legamento crociato in seguito alla caduta di Bormio di fine novembre 2012) è ormai alle spalle e il sorriso è tornato.

Discesa e snowboard

Le squadre del Comitato Veneto Eccole composizioni delel squadre di sci alpino e snowboard del Comitato Veneto. Sci alpino. Donne: Stefania Carli, Us Asiago Sci (nella foto); Francesca Curtolo, Sc Nottoli; Giorgia Dalmasso, Andrea Ski College Veneto; Alice Galante, Sc 18; Jaqueline Illy, Sc 18; Martina Scussel, Ski College Veneto; Asja Zenere, Sc 2000 Mason. Uomini: Riccardo Bosio, Sc 18; Pietro Cipriani, Sc 18; Marco Enrico Cirillo, Sc 18; Tiberio Guidolin, Sc 18; Edoardo Longo, C.S.Forestale Dello Stato; Mattia Pincini, Sc 18; Andrea Rossi, Sc Cortina; Mattia Trulla, Sc 18.

I tecnici sono Andrea Schenal (maschi) e Aronne Pieruz (femmine). Il responsabile dello sci alpino per il comitato è Luigi Giustina. Snowboard. Femminile: Elisa Caffont (1999, Ski College Falcade), Greta Costa (1999, Sci club Val Biois), Giorgia Costantini (1997, Snowboard club Cortina). Maschile: Edoardo Forno (1998, Snowboard Club Cortina), Nicolò Constantini (1996, Snowboard Club Cortina), Mirko Bellodis (1996, Snowboard Club Cortina), Flavio Agostini (1996, Ski College Falcade), Giacomo Errichiello (1996, Ski College Falcade). Il responsabile è Denis Constantini

12 e 13 dicembre in Paganella

Gigante e slalom, c’è la Coppa Europa

Giovedì 12 e venerdì 13 dicembre 2013 torna in Paganella la Coppa Europa Femminile di Sci, con gigante e slalom. La Paganella Ski Area ospiterà due gare di slalom gigante femminile di Coppa Europa, circuito internazionale di gare organizzato dalla Federazione Internazionale Sci (Fis). La Coppa Europa è l’occasione per le giovani promesse dello sci di fare esperienza a livello internazionale; come in Coppa del Mondo gli atleti raccolgono punti, secondo il sistema del punteggio Fis, in cinque discipline (discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale e supercombinata). I primi tre atleti classificati in ogni disciplina acquisiscono la possibilità di gareggiare in

Coppa del Mondo per la stagione seguente in quella specialità. La passata stagione Nina Loesseth e Eva Maria Brem hanno tagliato per prime il traguardo nelle gare disputate sulle piste della Paganella Ski Area. E’ l’occasione divedere all’opera la norvegese Mona Loeseth, inarrestabile finora nello slalom. Diverse le azzurre chiamate in gara. Nell’ultima prova di Levi due le azzurre che hanno concluso nelle quindici: la poliziotta Chiara Costazza (foto) settima, Sarah Pardeller quattordicesima. In squadra ci sono anche Sabrina Fanchini, Marta Benzoni, Michela Azzola, Karoline Pichler, Carmen Geyr e Nicole Agnelli.


1 dicembre 2013 - 11 il grande Sport sport invernali World Cup di sci nordico ad Asiago Il capoluogo dei 7 Comuni si appresta ad ospitare la Coppa

Sarà un Natale molto iridato

Manca meno di un mese all’atte- dal centro di Asiago nello splen- prefigura quanto mai avvincente so ritorno della Coppa del Mon- dido scenario del Parco Brigata per la Coppa del Mondo. Non do di sci di fondo ad Asiago dei Regina. resta che seguire quello che acprossimi 21 e 22 dicembre. Il A fine mese, per la precisio- cadrà. capoluogo dell’Altopiano dei 7 ne dal 29 novembre all’1 dicemSul fronte delle gare sprint, Comuni, in provincia di Vicen- bre, dalla località finlandese di dopo la premiere di Kuusamo, za, non ospitava questo genere Kuusamo si apre ufficialmente si proseguirà a quel punto il 15 di appuntamenti da ben 5 anni. la corsa alla Coppa del Mondo dicembre sulle nevi di Davos Le ultime gare si erano infat- 2013-2014. Ad inaugurare i gio- (Svizzera) con la gara in tecnica ti disputate nel gennaio del 2008 chi la prova sprint in classico, libera, prima dell’appuntamento con la sesta tappa del Tour de Ski, inserita nel programma già nella veneto di Asiago. che allora stava muovendo i pri- prima giornata di gare, ed i reIl 21 dicembre il “Millepini” mi passi (si era infatti solamente sponsi che ne usciranno daranno accoglierà la sprint in passo alalla seconda stagione). In pro- i primi segnali relativi a quelli ternato, mentre il 22 sarà il turgramma c’era la sprint no della team sprint in in skating alla Golf tecnica classica, primo Arena, precedente sede degli unici due appundi gara. Fu quella una tamenti nel calendario giornata assai positiva della prossima stagione per i colori azzurri, con di Coppa del Mondo. la valdostana Arianna La seconda e ultima Follis che chiudeva gara team sprint si terrà in quarta posizione e infatti il 12 gennaio a poi Cristian Zorzi e Nove Mesto (RepubbliPietro Piller Cottrer ca Ceca). rispettivamente quarto Nel frattempo ad e quinto. Alla resa dei Asiago si incrociano le conti la Follis avrebdita e si spera che arrivibe chiuso quell’anno no presto le prime neviterza nella classifica cate e mentre i preparagenerale del Tour, setivi di gara proseguono, conda nella classifica in città si fanno le prove sprint del Tour e set- Immagini dal Tour de Ski asiaghese del 2008: il generali per il Natale. In vivace “dialogo” tra Northug e Di Centa. tima nella Coppa del centro sono già pronte in scivolata di Zorzi e Parfenov le casette dei “Giardini Mondo, mentre il friu- In basso, l’arrivo mentre guida il gruppo lano Giorgio Di Centa di Natale” che fino al 6 si sarebbe attestato in terza piaz- che saranno gli atleti da tenere gennaio accoglieranno i visitatoza sia nella generale che nella d’occhio, tra possibili outsiders ri tra luminarie, addobbi e proclassifica sprint del circuito. Nel e vecchie conoscenze. dotti artigianali che riempiranno ranking finale gli italiani avrebC’è da dire tuttavia che alle l’atmosfera natalizia asiaghese. bero poi chiuso con un ottimo soglie della nuova stagione le ul- Quale miglior modo quindi per terzo e quinto posto per Piller time battute delle fasi di allena- abbinare allo sport di qualità il Cottrer e Di Centa. mento hanno già visto il forfait piacere del clima natalizio se Ora per vedere se veramente di diversi atleti di punta, ultima non passeggiando nel centro di le nevi asiaghesi portano bene in ordine di tempo quella dello Asiago? agli atleti azzurri arriva dicem- svizzero Dario Cologna. Non Non occorrerà spostarsi di bre, anche se già nelle prossime va poi nascosto che per diversi molto, in poco più di 500 mesettimane si dovrebbero co- top skiers l’obiettivo principa- tri dal cuore del centro storico noscere i nomi dei portacolori le da centrare saranno i Giochi ci si potrà catapultare nel cuore italiani che scatteranno sul via Olimpici di Sochi, in Russia, il del grande fondo internazionale. della nuova pista “Millepini”, prossimo febbraio, il che va a Buon divertimento per tutti. da poco realizzata a pochi passi comporre uno scenario che si

L’organizzazione Si prepara il fondo della pista “mondiale”

Già sparano i cannoni

(Cs) Quando il giornale sarà in distribuzione i cannoni avranno già cominciato a sparare per preparare al meglio la pista Millepini per la Coppa del Mondo sprint di sci nordico in tecnica classica. Il week end di fine novembre e inizi dicembre vede già gli operatori all’opera per attrezzare l’impianto di Coppa del Mondo, al parco Millepini a due passi dal centro di Asiago. Le temperature hanno cominciato a irrigidirsi e questo è ottimo per la tenuta del fondo. In ogni caso, oltre alla neve artificiale, si andrà a recuperare carichi di coltre bianca anche “in alto”, sulle quote più su dell’Altopiano dove ce n’è già a disposizione. Intorno alla pista della Coppa del Mondo si stanno anche già installando i box per la sciolinatura, che saranno strategici per l’andamento dell gare sprint. E in questi giorni arriva anche il battipista. Insomma lo scenario, a poco a poco, si delinea. Il 21 e il 22 dicembre ormai sono alle porte e al momento si sono già “prenotate” le nazionali più titolate, tra le quali Polonia, Usa, Russia. Ci saranno, ovviamente, tutti i più forti anche perchè le gare di Asiago sono fondamentali per raccogliere punti prima della pausa di Coppa per dare spazio al Tour de Ski. La Coppa del Mondo farà spettacolo anche in centro ad Asiago, in

piazza II Risorgimento, in mezzo ad appassionati, villeggianti e altopianesi attratti dai grandi nomi dello sci nordico. Il venerdì nella cornice del centro asiaghese avverrà la distribuzione dei pettorali, presenti tutti gli atleti italiani e i primi tre delle classifiche. Dopo la gara invece, il sabato sera, nuovo appuntamento in piazza per le premiazioni. Sarà un momento molto particolare quello dell’abbraccio di Asiago al grande circo bianco della World Cup.

Il commento di Dal Pozzo

“Tra tecnica e sciolinatura ci sarà molta materia per i palati fini” (Cs) “Ci saranno tutti i più forti e perciò sarà una gara di livello tecnico altissimo. E essendoci in palio punti pesanti per la Coppa del Mondo, in gara ce la metteranno tutta”. Carlo Dal Pozzo, asiaghese, forestale a Roana, è il responsabile tecnico delle squadre giovanili venete di sci nordico. A lui perciò chiediamo cosa si aspetta dal mondiale, sotto il profilo delle sfide. E soprattutto un commento sul mondo di sciare “classico”, con quel passo alternato che proprio ad Asiago e nei 7 Comuni annovera una della sue “patrie” negli anni d’oro della scoperta epica del fondo. “L’alternato implica una grande sapienza tecnica negli atleti - spiega Dal Pozzo - e cioè non basta la forza e la spinta. Bisogna anche saper sciare, e bene, dimostrare di avere grande tecnica per andare forte. Questo è il bello dell’alternato. Diciamo che gli appassionati avranno ad Asiago l’opportunità di gustare gare ad alto livello, e giocate tra fenomeni della tecnica. Tutto sommato il pattinato “premia” un po’ gli atleti meno dotati sotto il profilo dello stile. In effetti col pattinato la forza ti sostiene, e se ne hai riduci anche il gap della tecnica nella quale eventualmente fossi in deficit. Inoltre va aggiunto che la pista Millepini sarà molto selettiva, si tratta di un itinerario non certamente facile, con molti saliscendi e tratti duri. E qui la differenza la farà anche un’altra variabile”. E cioè? “La sciolinatura. In molti casi, quando la pista si presenta molto piana, gli atleti

Carlo Dal pozzo con Erica Antoniol, una delle giovanipromesse venete

scelgono di non sciolinare e si affidano alla spinta per andare veloci. Al Millepini non sarà possibile. Servirà molta tenuta, la pista in tutto offrirà tre o quattro binari e per gli sciatori ci sarà anche l’esigenza della tenuta degli sci, non potranno fare tutto di braccia. Qui entreranno in campo le scelte giuste riguardo alla sciolina e alle modalità della sciolinatura. I “maghi” delle diverse nazionali dovranno dare il meglio quanto a competenze in materia. E questo renderà spettacolare e appassionante seguire le gare”. La tecnica classica sta tornando molto. Anche nel giovanile? “Certamente. Noi scegliamo di partecipare al 50% a gare pattinate, e al 50% a gare di tecnica classica. Non vogliamo tralasciare la tecnica madre, anche perchè, come ho detto, è quella che fa crescere sotto il profilo dello stile e della tecnica”. Tornando alla World Cup, pronostici? “Impossibile farli. Saranno competizioni combattutissime. I punti della Coppa del Mondo a questo punto della stagione fanno gola a tutti, big e outsider”.


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